Categoria: Calcio

  • Il Senegal pareggia e comanda il gruppo C

    Il Senegal pareggia e comanda il gruppo C

    Il Senegal, grazie al pareggio ottenuto quest’oggi contro il Sudafrica è in vetta al gruppo C con 4 punti; i Bafana Bafana possono creminare per la distrazione fatale che è costato il gol del definitivo pareggio, primo punto ottenuto dalla compagine allenata da Mashaba la quale rimane in classifica alle spalle di Ghana e Algeria. 

    Una fase del match tra Senegal e Sudafrica
    Una fase del match tra Senegal e Sudafrica

    La prima frazione di gioco si è conclusa sul finale di 0-0 con una sfida non entusiasmante e con il tridente del Senegal mai in grado di rendersi particolarmente pericoloso; il Sudafrica è riuscito a difendersi in maniera ordinata. Il Sudafrica ha trovato il gol del vantaggio al 47′: bel tiro effettuato da Manyisa che ha sfruttato il passaggio dal lato sinistro dell’area di rigore per trafiggere il portiere Condoul con un tiro rasoterra. Al 60′ è arrivato il pari del Senegal, punizione di Diop e disattenzione della difesa sudafricana la quale si è perso Mbodji che di testa ha siglato il gol del pari.

    Il Ghana, grazie al successo ottenuto per 1-0 contro l’Algeria, si porta a quota 3 punti agganciando proprio l’Algeria, riaprendo il discorso relativo alla qualificazione. Asamoah Gyan regala sempre delle belle storie da raccontare e anche questa ha un finale lieto. Al 92′ l’ex attaccante dell’Udinese ha realizzato lo scatto decisivo e in diagonale ha battuto il portiere segnando il gol decisivo per le sorti del match: ha saltato la prima partita della competizione perché costretto ad un ricovero per sintomi di malaria. Il risultato finale è stato tutto sommato giusto per i valori espressi in campo; il primo tempo è stato abbastanza anonimo con entrambe le squadre che hanno avuto una chance per parte. Nel secondo tempo maggiore vivacità  e manovra da parte del Ghana provando a trovare la rete con Gyan e in un paio di situazioni con Awey. Due occasioni sono capitate all’Algeria con Bentaleb e Mahrez poi nel finale del match il guizzo vincente di Gyan.

    In classifica: Senegal 4; Ghana e Algeria 3; Sudafrica 1.

    Saranno decisive le ultime due gare in programma il 27 gennaio tra Sudafrica-Ghana e Senegal-Nigeria

     

     

  • Consigli Fantacalcio per la 20° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 20° Giornata di Serie A 2014/15

    Conclusa la parentesi degli ottavi di finale di Coppa Italia, torna protagonista la Serie A con la prima giornata del girone di ritorno. Sarà un weekend lungo che si aprirà il sabato con i due consueti anticipi e si concluderà lunedì con 2 posticipi. Per questo motivo, per venire incontro ai fantallenatori arriva la nostra consueta rubrica sui Consigli Fantacalcio.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 20° GIORNATA DI SERIE A

    CAGLIARI – SASSUOLO sabato 24/01 h.18.00

    CONSIGLIATI

    JOAO PEDRO: è in un ottimo periodo di forma, non si può lasciare fuori.

    ZAZA: potrebbe essere all’ultima con la maglia del Sassuolo, vorrà far bene.

    SCONSIGLIATI

    CONTI: potrebbe essere in panchina comunque più rischio malus che bonus.

    LONGHI: se la vedrà con Joao Pedro, meglio evitare.

    SORPRESE

    SAU: potrebbe partire dalla panchina e fare bene.

    FLORO FLORES: a gara in corso sa regalare bonus.

     

    LAZIO  – MILAN sabato 24701 h.20.45

    CONSIGLIATI

    CANDREVA: è un giocatore che sta ritrovando la condizione e può regalare bonus.

    MENEZ: è sempre lui a poter risolvere la gara per il Milan.

    SCONSIGLIATI

    CAVANDA: potrebbe dover nuovamente sostituire De Vrij in difesa, non convince.

    ARMERO: contenere Candreva non sarà semplice.

    SORPRESE

    KEITA: ha tutte le potenzialità per regalare bonus a sorpresa.

    PAZZINI: partirà dalla panchina con la voglia di far bene a gara in corso.

     

    INTER – TORINO domenica 25/01 h.15.00

    CONSIGLIATI

    ICARDI: è in forma, sta trovando il gol con continuità.

    MAXI LOPEZ: decisivo a Cesena, pronto alla sfida con il rivale Icardi.

    SCONSIGLIATI

    ANDREOLLI: potrebbe soffrire gli attacchi granata.

    VIVES: contro il centrocampo nerazzurro rischio cartellino alto.

    SORPRESE

    SHAQIRI: a segno in coppa, proverà a ripetersi in campionato.

    FARNERUD: con tiro da fuori ed inserimento può regalare bonus.

     

    JUVENTUS – CHIEVO domenica 25/01 h.15.00

    CONSIGLIATI

    TEVEZ: l’Apache capocannoniere di Serie A non vorrà fermarsi.

    BIRSA: può creare difficoltà alla retroguardia bianconera.

    SCONSIGLIATI

    PIRLO: non sta benissimo, meglio evitare.

    DAINELLI: contenere gli avanti bianconeri non sarà semplice.

    SORPRESE

    MORATA: non deve fallire l’occasione che potrebbe capitargli.

    PELLISSIER: a segno nello scorso turno, potrebbe ripetersi, anche se in una gara difficile.

     

    PARMA – CESENA domenica 25/01 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PALLADINO: Donadoni confida in lui per trovare i gol.

    BRIENZA: è il più in forma dei suoi, non si può non schierare.

    SCONSIGLIATI

    CASSANO: i problemi con la società potrebbero influire sulla sua prestazione.

    CAZZOLA: non ha la certezza della titolarità e potrebbe avere problemi contro il centrocampo ducale.

    SORPRESE

    RODRIGUEZ: il “Cebolla” appena arrivato potrebbe essere la sorpresa.

    ZE EDUARDO: in stagione ha già regalato bonus inaspettati.

     

    Franco Vazquez | Foto da Twitter
    Franco Vazquez | Foto da Twitter

    SAMPDORIA – PALERMO domenica 25/01 h.15.00

    CONSIGLIATI

    BERGESSIO: si è sbloccato e non si vorrà fermare.

    VAZQUEZ: calcolando che Dybala va inserito a prescindere, consigliamo anche il suo “gemello”.

    SCONSIGLIATI

    SILVESTRE: può andare in crisi contro il rapido Dybala.

    MARESCA: non è al 100% potrebbe avere una giornata no.

    SORPRESE

    SORIANO: potrebbe ritrovare la rete anche in questa giornata.

    BARRETO: tiro da fuori ed inserimenti possono portare bonus.

     

    VERONA – ATALANTA domenica 25/01 h.15.00

    CONSIGLIATI

    TONI: il Verona ha bisogno del suo ritorno al gol.

    DENIS: carico dal gol al Milan, potrebbe essersi definitivamente sbloccato.

    SCONSIGLIATI

    MARQUES: la difesa del Verona non convince e lui rischia il brutto voto.

    BENALOUANE: ha avuto l’influenza, non sarà al meglio.

    SORPRESE

    SAVIOLA: potrebbe anche partire titolare e fare molto bene.

    ZAPPACOSTA: è stato il bomber a sorpresa di queste ultime giornata, chissà che non si ripeta.

     

    FIORENTINA – ROMA domenica 25/01 h.20.45

    CONSIGLIATI

    CUADRADO: ha tutti i numeri per mettere in difficoltà i giallorossi.

    NAINGGOLAN: torna a disposizione e può tornare a regalare bonus.

    SCONSIGLIATI

    PIZARRO: potrebbe avere problemi con il centrocampo della Roma.

    MAICON: è un periodo che pare fuori forma.

    SORPRESE

    BABACAR: decisivo contro il Chievo potrebbe trovare bonus anche questa volta.

    LJAJIC: partita delicata per lui, vorrà dare il massimo.

     

    EMPOLI – UDINESE lunedì 26/01 h.19.00

    CONSIGLIATI

    PUCCIARELLI: ha le possibilità di tornare a regalare bonus.

    THEREAU: è parso in crescita, può trovare bonus.

    SCONSIGLIATI

    CROCE: può soffrire il grintoso centrocampo ospite.

    GABRIEL SILVA: può andare in difficoltà nella fase difensiva.

    SORPRESE

    ZIELINSKI: anche a gara in corso può trovare bonus.

    KONE: a segno in coppa, potrebbe ripetersi in campionato.

     

    NAPOLI – GENOA lunedì 26/01 h.21.00

    CONSIGLIATI

    HIGUAIN: il Napoli ha bisogno del Pipita.

    PEROTTI: torna con tanta voglia di far bene e regalare bonus.

    SCONSIGLIATI

    JORGINHO: non è parso brillantissimo, meglio evitare.

    DE MAIO: rischia il brutto voto nella sfida con gli attaccanti partenopei.

    SORPRESE

    HAMSIK: sbloccatosi in coppa potrebbe tornare a far bonus anche in campionato.

    LESTIENNE: potrebbe proseguire l’ottimo momento.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Asian Cup: delusione Giappone, fuori ai quarti

    Asian Cup: delusione Giappone, fuori ai quarti

    I campioni in carica della Asian Cup salutano la competizione già ai quarti di finale. Ai Samurai Blue costano cari gli errori ai calci di rigore, contro gli Emirati Arabi Uniti, delle due stelle Honda e Kagawa.

    Fa il suo dovere senza grandi problemi l’Australia che elimina la Cina. Soffre un po’ di più la Corea del Sud che ha bisogno dei supplementari per imporsi sull’Uzbekistan.

    L’altra grande sorpresa arriva dall’Iraq che riesce, imponendosi ai tiri dal dischetto, sull’Iran e conquistando l’accesso alla semifinale.

    Veniamo al racconto di questi quarti di finale di Asian Cup.

    COREA DEL SUD – UZBEKISTAN 2-0 d.t.s (104°, 119° Heung-Min Son)

    Andiamo in ordine cronologico e partiamo dalla vittoria della Corea del Sud contro l’Uzbekistan. Dopo 90 minuti a reti bianche, nei supplementari si accende Heung-Min Son che trova la doppietta che lancia in semifinale le tigri d’Asia. 

    AUSTRALIA – CINA 2-0 (49°, 65° Cahill)

    I padroni di casa non falliscono il match e guidati dall’eterno Cahill. Dopo un primo tempo in cui la difesa cinese ha retto il colpo, ad inizio ripresa arriva il capolavoro dell’attaccante dei Socceroos che con una rovesciata porta avanti i suoi. Al 65° ancora Cahill questa volta di testa, fissa il risultato sul 2-0. Alla Cina, che ci ha provato con il cuore, rimane la sensazione di un buon torneo e di un progetto ben avviato.

    IRAN – IRAQ 9-10 d.c.r (3-3 d.t.s) (24° Azomun (Iran), 56° Yasin (Iraq), 93° Mahmoud (Iraq), 103° Pouraliganji (Iran), 116° rig. Dawood (Iraq), 119° Ghoochannejhad (Iran))

    Servono cuore ed orgoglio all’Iraq per eliminare, in una gara dalle grandi emozioni, l’Iran. I favoriti iraniani trovano il vantaggio nel primo tempo con Azomun ma poi rimangono in 10 e ad inizio ripresa vengono agganciati da Yasin. Il risultato non cambia e si va ai supplementari e per due volte l’Iraq va avanti e pensa di avercela fatta, ma prima Pouraliganji, sul finire del 1° supplementare, poi Ghoochannejhad, al 119°, riportano in parità l’Iran. Si va ai rigori e qua hanno la meglio gli iracheni che si aggiudicano la possibilità di sfidare la Corea del Sud in semifinale.

    GIAPPONE – EAU 5-6 d.c.r. (1-1 d.t.s) (7° Al Hajeri (E), 81° Shibasaki (G))

    Capitan Hasebe consola Honda | Foto Twitter
    Capitan Hasebe consola Honda | Foto Twitter

    Il Giappone dice addio alla possibilità di riconfermare il titolo. Gli Emirati Arabi partono forte, trovano il vantaggio e poi si chiudono dietro con i nipponici che prendono d’assedio la porta degli EAU ma sprecano tantissimo e trovano la parità solo al 81° con Shibasaki. Dopo i supplementari in cui il risultato non cambia, si va alla lotteria dei rigori. Il Giappone viene tradito dagli errori di Honda e Kagawa, in semifinale vanno gli Emirati Arabi.

     

    PROGRAMMA SEMIFINALI

    Corea del Sud – Iraq 

    Australia – Eau

     

  • Tim Cup, il Napoli fatica ma elimina l’Udinese ai rigori

    Tim Cup, il Napoli fatica ma elimina l’Udinese ai rigori

    Con parecchia fatica il Napoli riesce ad imporsi, ai calci di rigore, contro un Udinese coriacea, andata avanti al 58° con Thereau, rimontata da un rigore di Jorginho, rimasta in 10 dal 69° per il rosso a Widmer e che è stata capace nei supplementari di rimontare il 2-1 siglato da Hamsik.

    Dal dischetto decisiva la parata di Andujar sull’ultimo rigore bianconero di Allan e la susseguente trasformazione di Higuain. Stramaccioni però ha di che essere contento perchè i suoi hanno dato tutto.

    Il Napoli ha dimostrato alcune incertezze, specie nella fase difensiva, già viste in questa stagione e che Benitez dovrà cercare di eliminare per cercare di raggiungere gli obiettivi che si sono posti i partenopei.

    Veniamo al racconto della gara.

    I due tecnici fanno turnover, Benitez non rinuncia a Britos, Gargano ed Hamsik ma dà un turno di riposo, almeno inizialmente, ad Higuain e Callejon.

    Stramaccioni decide di affidarsi a Thereau unica punta e lancia dal primo minuto i giovani Scuffet, Hallberg e Jaadi.

    Si parte ed il Napoli dopo 3 minuti ha già la grossa chance di trovare il vantaggio, Gabriel Silva commette fallo da rigore su Zapata, dal dischetto va Mertens che però fallisce la trasformazione colpendo la traversa. L’Udinese non sta a guardare e al 8° un diagonale di Thereau spaventa la difesa azzurra. Subito dopo risponde di testa Gabbiadini ma Scuffet è pronto e mette in corner. I padroni di casa provano a fare la gara cercando di chiudere in difesa i bianconeri ma la retroguardia ospite tiene. Retto il colpo, intorno alla mezz’ora, l’Udinese inizia a crescere e ad impensierire il Napoli. Al 35° tornano a farsi vedere i partenopei con una conclusione di Gargano che, dopo una deviazione, si stampa sul palo. A parte qualche accelerazione di Mertens non accade altro, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza sostituzioni per i secondi 45 minuti. La prima occasione capita all’Udinese ma Andujar è bravo a respingere il tiro di Bruno Fernandes. Il Napoli prova a riprendere in mano il pallino del gioco e va al tiro con Hamsik al 52°, risponde sicuro Scuffet. La difesa di Benitez è distratta e al 55° si fa sorprendere da Thereau, Andujar è costretto all’uscita tempestiva dall’area per anticipare il francese. Al 58° però il contropiede bianconero è vincente con Jaadi che ruba palla e si lancia in profondità prima di servire Thereau che davanti al portiere del Napoli non fallisce. Gli azzurri sono costretti a spingere ma l’Udinese in ripartenza sa far paura. Al 64° Zapata riesce a conquistarsi un altro calcio di rigore, stavolta va Jorginho che non sbaglia e trova la parità. Al 68° altra decisione di Orsato che potrebbe dare una svolta alla gara, Widmer commette fallo e prende il secondo giallo, lasciando i suoi in 10. Ovviamente il Napoli cerca di sfruttare la situazione e a schiacciare  i bianconeri nella propria trequarti. L’Udinese soffre, si chiude e quando può tenta la ripartenza e a 5 minuti dal 90° Bruno Fernandes con un bel tiro costringe Andujar al salvataggio in corner. A parte una conclusione insidiosa di De Guzman non accade altro, dopo 3 minuti di recupero Orsato fischia la fine, si va ai supplementari.

    Inizia il primo tempo supplementare e l’Udinese ha subito la chance di passare in vantaggio, Andujar salva su Aguirre, la palla rimbalza sull’attaccante dell’Udinese e rotola verso la porta ma Mesto salva quasi sulla linea. E’ una buona Udinese nei primi minuti, ci prova anche Kone ma Andujar è attento. Al 99° però è Hamsik ad inventarsi un gran gol con un tiro dal limite che non lascia scampo a Scuffet. I bianconeri però sembrano non morire mai e al 104° la bestia nera del Napoli Kone, trova la conclusione al volo che batte Andujar. Il primo tempo supplementare si chiude sul 2-2.

    Cambio di campo e si riparte con il Napoli che si getta in avanti e con l’Udinese costretta sulla difensiva. Benitez, vuole vincerla prima dei rigori e decide di giocarsi la carta Higuain che entra al 110° al posto di Zapata. Il forcing del Napoli non ha effetto, i friulani reggono e si va così ai calci di rigore.

    Gonzalo Higuain autore del rigore decisivo | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain autore del rigore decisivo | Foto Twitter

     

    Dal dischetto i primi 8 rigoristi sono praticamente perfetti. L’ultimo rigore dell’Udinese tocca ad Allan ma Andujar neutralizza la conclusione del brasiliano. Higuain si presenta con il matchpoint sui piedi e non fallisce il Napoli passa il turno e affronterà l’Inter nei quarti.

     

     

    NAPOLI – UDINESE 7-6 (2-2 d.t.s) (58° Thereau (U), 64° rig. Jorginho (N), 99° Hamsik (N), 104° Kone (U))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Mesto, Henrique, Britos, Strinic; Gargano (72° De Guzman), Jorginho; Gabbiadini (83° Callejon), Hamsik, Mertens; Zapata (110° Higuain).

    Allenatore: Benitez.

    Udinese (4-4-1-1): Scuffet; Widmer, Heurtaux, Danilo, Pasquale; Jaadi (73° Kone), Allan, Hallberg (76° Guillherme), Gabriel Silva; Bruno Fernandes; Thereau (73° Aguirre).

    Allenatore: Stramaccioni.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: Hallberg (U), Thereau (U), Herteaux (U), Jorginho (N), Mesto (N), Strinic (N)

    Espulsi: Widmer (U)

    Sequenza rigori: Bruno Fernandes (U) gol, De Guzman (N) gol, Guillherme (U) gol, Jorginho (N) gol, Kone (U) gol, Mesto (N), gol, Danilo (U) gol, Hamsik (N) gol, Allan (U) parato, Higuain (N) gol.

  • La Tunisia rimonta lo Zambia e ora vede i quarti

    La Tunisia rimonta lo Zambia e ora vede i quarti

    La Tunisia ha sconfitto per 2-1 lo Zambia, la gara si è decisa al minuto 89′: cross dalla sinistra di

    Chikhaoui autore della rete decisiva per la Tunisia nel match contro lo Zambia
    Chikhaoui autore della rete decisiva per la Tunisia nel match contro lo Zambia

    Msakni ed incornata vincente siglata da Chikhaoui che, saltando più in alto del proprio marcatore, ha siglato la rete decisiva. La Tunisia fino a 20′ dalla fine della gara era sotto, lo Zambia ha subito il doppio colpo causato dall’infortunio occorso a Mayuka, lo stesso giocatore autore della rete che ha sbloccato la gara al 60′, e  il gol subito, successivamente un evidente calo fisiologico e mentale ha portato alla sconfitta e alla vittoria per la Tunisia, con il pareggio di Akaichi al 70′ e il gol partita al 89′ siglato da Chikhaoui, la quale si porta a 4 punti nel gruppo B di Coppa D’Africa, lo Zambia invece è fermo a quota 1 punto.

    L’altra gara in programma nel gruppo B tra Capo Verde e la Repubblica del Congo è terminata 0-0. Per quello che si è visto sul terreno di gioco il pareggio può ritenersi giusto, le due squadre si sono spartite il predominio del gioco nelle due frazioni di gara anche se Capo Verde ha prodotto qualcosa di più in termini di occasioni da gioco.  Nella prima frazione da segnalare una occasione al 36’per Capo Verde: bel passaggio per Kuka che è entrato in area sul lato sinistro, l’attaccante ha avuto lo spazio per concludere ma ha preferito spostarsi la palla sul lato destro e quando ha calciato ha colpito il difensore Mpela che ha respinto immolandosi. nel secondo tempo la Repubblica Democratica del Congo ha fatto la partita ma ha corso due pericoli,  al 85′ calcio d’angolo di Heldon da destra e colpo di testa di Varela ma c’è stata la respinta del portiere Kidiaba; sulla ribattuta secondo tentativo di Gegè, ravvicinata e parata del portiere. Al’88’ altra occasione, passaggio in area di rigore per Heldon il quale ha evitato l’intervento del difensore avversario e ha tirato evitando il difensore  e tirando ma c’è stata l’uscita di Kidiaba che ha respinto il tiro.

    La classifica del gruppo B dopo la seconda giornata vede: Tunisia 4; Capo Verde e Repubblica Democratica del Congo 2; Zambia 1. Le due qualificate si decideranno nella terza e ultima giornata con in programma le sfide Repubblica Democratica del Congo-Tunisia e Capo Verde-Zambia.

  • Coppa d’Africa: Congo sconfigge il Gabon e prende la vetta

    Coppa d’Africa: Congo sconfigge il Gabon e prende la vetta

    Il Congo, grazie ad una rete rocambolesca, sugli sviluppi di un angolo di Oniangue, è riuscito a sconfiggere il Gabon ed ottenere il primo successo in questa edizione della Coppa D’Africa 2015.

    Onianguè, autore della rete decisiva del Congo.
    Onianguè, autore della rete decisiva del Congo.

    Già al 4′ la trama del Gabon ha portato Evouna di tacco a servire Aubameyang che di destro ha impegnato da fuori Mafoumbi. Il Gabon riesce ad impensierire la difesa avversaria con accelerazioni: al 19′ Evouna si è presentato davanti al portiere del Congo, ma Mafoumbi, con l’aiuto di Bissiki, ha sventato la minaccia. Nel finale di primo tempo il Gabon si è reso pericoloso con Madinda il quale ha superato con un pallonetto Moubhio, calciando di prima intenzione ma la palla ha sfiorato il palo.

    Dopo tre minuti di gioco, il Congo si è portato in vantaggio: corner, la palla è spizzicata da Palun, il più veloce di tutti è stato Oniangue il quale ha trovato l’angolino alla destra di Ovono. Al 68′ palla gol del Gabon: Bulot ha sprecato l’occasione calciando sul palo esterno.

    E’ finita con il punteggio di 0-0 la gara tra Guinea e Burkina Faso, il Burkina ha dominato, ha colpito due pali ma non è riuscito ad ottenere il primo successo di questa edizione di Coppa D’Africa facendosi fermare sullo 0-0 dalla Guinea la quale ha conquistato cosi il secondo punti in altrettante gare disputate.

    La prima occasione intorno al 19′ su punizione di Alain Traore; al 33′ occasione per la Guinea: sul lato sinistro incursione di Sipoto, conclusione sul primo palo ma il portiere è attento; al 39′ è il Burkina ad essere pericoloso: cross sul secondo palo dove Alain Traore ha colpito al volo di sinistro, deviazione del portiere Ovono; poco dopo è Traore Bertrand a rendersi pericoloso: accelerazione e tiro di sinistro ma Ovono ha deviato in angolo.

    Al 51′ occasione per la Burkina Faso: cross di Koffi dalla fascia destra, sul secondo palo è Bancè a fare la sponda di testa, ma sotto porta Pritoipa ha mancato la conclusione. Al 54′ altro cross di Koffi dalla destra, a sinistra ha concluso Traore che al volo ha mandato a lato. Tre minuti dopo la Guinea è andata vicino al gol: contropiede di Balboa che ha passato ad Ellong, che dal lato destro dell’area di rigore  ha mandato a lato con un tiro potente. Al 73′ i padroni di casa in contropiede, servito Kekibula che ha convertito e ha provato il tiro a giro, palla alta. Al 78 è stata la volta del Burkina: ha ricevuto palla Bance, passaggio per l’inserimento di Traore Alain che di sinistro ha mandato la palla fuori di poco.

     

  • Shaqiri e Icardi piegano la Sampdoria

    Shaqiri e Icardi piegano la Sampdoria

    Prima volta insieme dal primo minuto per Podolski, Icardi e Shaqiri contro la grande organizzazione della Sampdoria di Sinisa Mihajlovic.

    Inter e Sampdoria si affrontano in questo scontro diretto per conquistare il quarto di finale di Coppa Italia dopo aver passato i giorni precedenti il match tra due lotte intestine. Da una parte c’è il problema Osvaldo, che da due sedute non va alla Pinetina e di conseguenza l’Inter ha deciso di sospenderlo, dall’altra c’è Okaka che nell’antivigilia della gara ha litigato a Bogliasco con Osti e poi con Mihajlovic facendosi allontanare dal campo. Okaka però è stato perdonato e reintegrato in rosa. Mihajlovic seguirà la partita dalla tribuna perché squalificato, al suo posto in panchina c’è Nenad Sakic.

    La Sampdoria effettua un minimo di turn-over per cercare di far giocare alcuni interpreti poco impiegati finora, l’Inter di Mancini invece si presenta con una formazione a chiara trazione anteriore.

    La prima emozione si registra al 7° minuto quando Shaqiri su calcio di punizione mette a lato, complice una deviazione della barriera, di poco.

    11° minuto da un calcio di punizione a favore della Sampdoria rimpallato parte il contropiede dell’Inter con un velocissimo Shaqiri sulla sinistra che vede Icardi in mezzo liberissimo sulla trequarti, l’argentino anticipa Krsticic che lo sgambetta da dietro e commette fallo. Tagliavento giudica erroneamente ultimo uomo Krsticic da la punizione al limite ed espulsione per il centrocampista doriano, nonostante in linea con lui che stava stringendo su Icardi ci fosse anche Wszolek. Dal conseguente tiro libero battuto da Shaqiri, Romero fa buona guardia.

    16° minuto nuovamente l’Inter ruba palla a centrocampo, Kovacic entra in area e tira, nonostante Icardi fosse liberissimo sulla sinistra, Romero si distende e respinge, sulla ribattuta Icardi tira incredibilmente sull’esterno della rete.

    Buona prestazione di Shaqiri alla prima da titolare | Foto Twitter
    Buona prestazione di Shaqiri alla prima da titolare | Foto Twitter

    La superiorità numerica si fa sentire sempre di più perché la Samp trova enormi difficoltà a ripartire, al 36° su una combinazione nerazzurra Dodò entra in area dalla sinistra superando Wszolek che per riprendere il brasiliano gli mette un braccio davanti e con la gamba destra interviene in modo scomposto. Dodò cade a terra e per Tagliavento è calcio di rigore. Batte Icardi e Romero para allungandosi a terra.

    La Sampdoria sembra che possa cadere in qualsiasi momento ma non cede ed anzi grazie a Romero che si supera in un  colpo di testa di Podolski e ad Okaka che riesce a tenere la palla alta in alcuni frangenti permettendo ai compagni di risalire e far respirare la retroguardia che nei minuti che passano perde pure Cacciatore per infortunio, sostituito da Silvestre. Per alcuni minuti del primo tempo i blucerchiati hanno giocato pure in otto uomini vista la contemporanea uscita del difensore e di Marchionni colpito da una pallonata. Tuttavia, nonostante tutto, la gara rimane 0-0 a fine primo tempo.

    Ad inizio ripresa Sakic cerca di equilibrare meglio la squadra ed inserisce Duncan al posto di Soriano. L’Inter si rende pericolosa con un paio di occasioni ma poco lucida in fase di rifinitura dell’azione e la Sampdoria dopo dieci minuti dall’inizio della ripresa si fa vedere in avanti con un bel colpo di testa di Okaka.

    Al 57° l’Inter ha una bella occasione da rete, la palla dopo un rimpallo arriva nella zona di Kovacic in mezzo all’area doriana, il croato in spaccata prova a tirare ma la traiettoria è deviata da un difensore blucerchiato e la sfera esce a pochi centimetri dal palo destro della porta di Romero. La partita a questo punto diventa sotto ritmo ma vibrante perché l’Inter cerca di schiacciare l’avversario senza creare particolari pericoli mentre la Samp quando riparte spesso trova spazi ma non riesce a dettare l’ultimo passaggio.

    Mauro Icardi festeggia il gol dedicandolo alla figlia | Foto Twitter
    Mauro Icardi festeggia il gol dedicandolo alla figlia | Foto Twitter

    La Sampdoria al 68° perde pure Rizzo per infortunio ed effettua la sua terza sostituzione facendo entrare De Silvestri. Al 71° i liguri devono cedere a Shaqiri che prende palla sulla trequarti la passa a Podolski il quale spalle alla porta difende la sfera e poi di tacco la fa filtrare verso lo stesso Shaqiri che penetra in area e di prima con un sinistro a giro batte Romero per l’1-0 nerazzurro.

    Piove sul bagnato per la Sampdoria che perde pure Wszolek al 77° espulso per doppia ammonizione e a questo punto l’Inter abbassa ulteriormente il ritmo cercando sempre di impostare il gioco ma con meno cattiveria. Ci vuole un retropassaggio suicida di De Silvestri all’88° per mettere Icardi solo davanti a Romero e far sì che l’argentino metta il doppio vantaggio nerazzurro in rete.

    INTER-SAMPDORIA 2-0 (0-0) – 71° Shaqiri (I), 88° Icardi (I)

    Inter (4-2-3-1): Carrizo 6; D’Ambrosio 6, Andreolli 5,5, Juan Jesus 6, Dodò 5,5 (dal 89° Obi S.V.); Medel 5,5, Kuzmanovic 6; Shaqiri 7,5 (dal 78° Bonazzoli S.V.), Kovacic 6,5, Podolski 6,5; Icardi 6 (dal 89° Puscas S.V.).

    All.: Roberto Mancini 6

    Sampdoria (4-3-3): Romero 7; Wszolek 5, Gastaldello 6, Romagnoli 5,5, Cacciatore 6 (dal 45° Silvestre 6); Marchionni 5,5, Rizzo 6 (dal 68° De Silvestri 5), Soriano 5,5 (dal 46° Ducan 6); Kristicic 5; Djordjevic 5, Okaka 6.

    All.: Nenad Sakic 6

    Arbitro: Paolo Tagliavento 5

    Ammoniti: Andreolli (I), Wszolek (S), Podolski (S), Romagnoli (S), Shaqiri (I), Gastaldello (S) Espulsi: Krsticic (S), Wszolek (S)

  • Tim Cup: Mario Gomez lancia la Fiorentina ai quarti

    Tim Cup: Mario Gomez lancia la Fiorentina ai quarti

    Mario Gomez si è sbloccato, nella gara degli ottavi di finale di Tim Cup contro l’Atalanta l’attaccante tedesco della Fiorentina è tornato al gol e grazie alla sua doppietta e ad un rigore, che però è parso dubbio, che si è procurato, i viola sono riusciti ad imporsi per 3-1 su i nerazzurri bergamaschi ed hanno così conquistato l’accesso ai quarti di finale della competizione, nei quali sfideranno la Roma.

    L’Atalanta dal canto suo, andata sotto praticamente subito, recrimina per il calcio di rigore concesso alla Fiorentina al 12°e che in sostanza ha quasi chiuso la gara.

    Veniamo al racconto della sfida del “Franchi”.

    Montella sceglie di non fare ampio turnover, ma anzi manda in campo una squadra con parecchi titolari, inserisce Richards sulla fascia e in avanti si affida al trio Cuadrado-Gomez-Vargas.

    Colantuono stravolge quasi totalmente la squadra che ha vinto a San Siro con il Milan, ben 10/11, l’unico presente è Stendardo.

    Mario Gomez | Foto Twitter
    Mario Gomez | Foto Twitter

    Il match si sblocca praticamente subito, al 6° Mario Gomez controlla  e poi piazza un tiro violento che, anche grazie ad una deviazione, si insacca alle spalle di Avramov. Passano solo poco più di 5 minuti che si arriva all’episodio che regala il raddoppio ai viola e fa infuriare i bergamaschi. Mario Gomez in area viene contrastato da Stendardo che però in scivolata pare prendere il pallone, non è di questo avviso Valeri che, nonostante le vibranti proteste, assegna il calcio di rigore che Cuadrado trasforma. La gara a questo punto si mette totalmente in discesa per i padroni di casa che al 28° trovano la terza rete con Gomez che fa doppietta, facendosi trovare pronto sul perfetto assist di Badelj e battendo da due passi Avramov. La reazione d’orgoglio dell’Atalanta si concretizza con la rete di Bianchi, che al minuto 39° riesce ad accorciare le distanze.

    Nella ripresa non c’è praticamente niente da segnalare se non l’esordio in viola di Alessandro Diamanti e l’espulsione a cinque minuti dal termine di Marcos Alonso. La Fiorentina vince ed il 3 febbraio se la vedrà con la Roma per cercare di conquistare la semifinale.

     

    FIORENTINA – ATALANTA 3-1 (6°, 28° Mario Gomez (F), 12° rig. Cuadrado (F), 40° Bianchi (A))

    Fiorentina (4-3-3): Tatarusanu; Richards, Savic, G. Rodriguez, Alonso; Kurtic, Badelj, Borja Valero (66° Mati Fernandez); Cuadrado (76° Diamanti), Gomez (71° Babacar), Vargas.

    Allenatore: Montella.

    Atalanta (4-4-2): Avramov; Scaloni, Stendardo (46°Biava), Bellini, Dramè; Spinazzola (69° D’Alessandro), Migliaccio, Baselli, A. Gomez; Boakye (61° Rosseti), Bianchi.

    Allenatore: Colantuono.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Boakye (A), Baselli (A), A. Gomez (A), Biava (A), Scaloni (A)

    Espulsi: Alonso (F).

  • Elena Linari il “Thiago Silva” del Brescia

    Elena Linari il “Thiago Silva” del Brescia

    Classe 1994 ma già buona esperienza, grinta, abilità, temperamento ed un titolo di campionessa d’Italia che porta orgogliosamente del petto. Stiamo parlando del giovane difensore del Brescia e della nazionale italiana Elena Linari.

    Toscana, della provincia di Firenze, Elena ha saputo mettersi in luce in Serie A, dopo un passato con la maglia del Firenze, con il Brescia ed è salita alle cronache per un gol stupendo, su calcio di punizione, realizzato contro il Brasile nel Mondiale U20 in Giappone nel 2012.

    Abbiamo fatto una chiacchierata con lei per conoscerla meglio, dai suoi inizi, sino all’attualità.

    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile
    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perchè hai scelto di praticare questo sport?

    Diciamo che ho iniziato per caso, a 5 anni giocavo con gli amici ai giardinetti, non sapevo esistessero società di calcio per le bambine, mia mamma mi aveva iscritto a nuoto. Poi un amico mi disse che c’era un provino con l’Atletico Castello, squadre del mio paese. Ho fatto quel provino, mi hanno accolta benissimo, tutt’ora sono in ottimi rapporti con loro, mi sono appassionata e alla fine ho dovuto fare una scelta ed ho scartato il nuoto per il calcio.

    C’è un calciatore a cui ti sei ispirata o che puoi definire tuo idolo?

    Inizialmente, in nazionale, avevo il numero 13 quindi direi Alessandro Nesta. Anche Fabio Cannavaro mi piace, poi lui ha conquistato anche il Pallone d’Oro e non è semplice per un difensore. Uno che mi piace moltissimo è Thiago Silva, alcuni mi hanno paragonata anche a lui, del difensore brasiliano mi piace molto il suo stile in campo, il suo temperamento.

    Come abbiamo già anticipato, sei stata protagonista del Mondiale U20 del 2012 con la nazionale italiana, cosa ti ricordi di quell’evento, le tue sensazioni, cos’hai provato quando hai segnato quel super gol al Brasile?

    Giocare il mondiale è già un emozione unica, è impossibile descrivere la sensazione, è stato un mese fantastico, sia per il gruppo che si è venuto a creare, sia per l’ambiente e per l’organizzazione giapponese. Per quanto riguarda il gol, ogni volta che lo vedo non riesco a realizzare. Quando sono andata sul pallone ho cercato di calciare il più forte possibile, cercando di trovare lo specchio, quando ho colpito la palla ho sentito che era partito un buon tiro, però non avrei immaginato che sarebbe finita lì, in quel punto imparabile.

    Rimanendo al capitolo Nazionale, in questo 2014 c’è stata la grande delusione dell’eliminazione ad un passo dai Mondiali del 2015, come si riparte?

    E’ stata una bella batosta, ci tenevamo, poteva essere un punto di partenza importante. Da ciò che ho visto anche nell’ultimo ritrovo di Coverciano, sembra che siamo ripartiti con il piede giusto, con le convocazioni di giovani interessanti. Possiamo progettare così l’Europeo e magari creare un gruppo che può far bene per almeno una decina di anni.

    C’è una calciatrice dei campionati esteri con cui vorresti giocare? 

    Anche se non sono nel mio ruolo, giocano in avanti, direi le due tedesche Dzsenifer Marozsan e Lena Lotzen.

    Quest’anno hai avuto modo di affrontare l’esperienza della Champions League, se pur con due sconfitte molto pesanti contro un’avversaria di altissimo livello come il Lione. Cosa ti è rimasto di questa nuova avventura e cosa manca alle squadre italiane per cercare di competere a livello europeo?

    Il Lione è una grande squadra, è una società che ha fatto un grande lavoro e che ha portato le calciatrici a livello dei colleghi maschi. In Italia purtroppo manca un progetto serio, ma non deve essere un qualcosa di rapido e veloce, deve essere sviluppato con le giuste tempistiche, deve essere un progetto a lungo termine.

    Qual è il tuo punto di forza, dove vorresti migliorare?

    Punti di forza sicuramente la tecnica ed il lancio lungo. Vorrei migliorare in rapidità e velocità, sono ancora lenta nei movimenti nello stretto e magari ai ritmi della Serie A non si nota mentre è molto più evidente quando gioco all’estero con altri ritmi.

    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile
    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile

    Veniamo all’attualità, con il Brescia non siete partite fortissimo, ma ora siete in netta crescita e ad un passo dal Verona capoclassifica, l’obiettivo rimane sempre lo scudetto?

    L’obiettivo è riconfermarsi, un unico anno di vittorie non avrebbe alcun senso, potrebbe sembrare una casualità. La società ha creduto in noi giovani e noi vogliamo continuare a vincere, vogliamo aprire un ciclo di vittorie.

     C’è uno stadio in cui vorresti giocare? 

    Mi è piaciuto molto giocare al Rigamonti, è stata una bella esperienza. Da fiorentina per me sarebbe il top giocare allo Stadio Franchi di Firenze. Mi piacerebbe anche uno stadio all’inglese, con i tifosi vicini al campo.

    Veniamo all’ultima domanda, secondo te perchè i nostri lettori dovrebbero seguire il calcio femminile?

    Perchè è un calcio molto più vero. Anche con il pubblico c’è un rapporto diverso da quello distaccato che hanno i colleghi maschi. Le calciatrici si trovano a contatto diretto con i tifosi.

     

     

     

     

     

     

  • Gervinho la combina grossa: manata e espulsione

    Gervinho la combina grossa: manata e espulsione

    Gervinho, centravanti della Roma, al 13′ del secondo tempo durante la gara di Coppa D’Africa tra Costa D’Avorio e Guinea, terminata con il punteggio di 1-1, ha colpito Keita subendo il cartellino rosso diretto e quindi la conseguente espulsione è stato poi protagonista di uno show di circa trenta secondi tra urla, spinte agli avversari e disperazione prima di lasciare il terreno di gioco.

    La prima occasione del match è capitata al 9′ a Tourè il quale conclude di destro dopo una discesa di Gervinho sulla destra. Al 17′ occasione per Gervinho che si invola sulla sinistra, serve Bony, sul tiro che è stato deviato la palla è giunta di nuovo all’attaccante della Roma che ha battuto a botta sicura ma Yattara ha detto di no. Al 36′ rete realizzata da Yattara: cross dalla destra di Contè, la palla ha vagato in area di rigore e Yattara ha trovato lo spazio per il sinistro vincente.

    Gervinho, protagonista in negativo della sfida di Coppa D'Africa
    Gervinho, protagonista in negativo della sfida di Coppa D’Africa

    Al 48′ Bony, spalle alla porta ha stoppato il pallone, si è girato ed ha calciato di prima ma la sua conclusione è stata deviata in angolo. Al 56′ conclusione di Tourè ma la palla è uscita a lato di poco. Un minuto dopo la Costa D’Avorio è rimasta in dieci uomini per l’espulsione a Gervinho, manata dell’attaccante a Keita.  Al 61′ traversa per la Guinea colpita da Traorè il quale da destra si è accentrato e ha provato un tiro a giro sul secondo palo. Al 68′ mischia in area della Guinea ma nessun giocatore avversario ha trovato lo spiraglio giusto per battere a rete. Al 72′ il gol del pareggio siglato da Doumbia: la difesa della Guinea si è un pò rilassata e di destro nell’angolino basso, dopo l’assist di Bony, Doumbia ha segnato la rete del pari.

    Nell’altra gara del girone è terminata con lo stesso punteggio, 1-1, la sfida tra Mali e Camerun.

    Al 10′ assist di Tamboura per Sako abile ad incunearsi in area di rigore dalla sinistra ma il suo sinistro è stato deviato in angolo, un minuto dopo, su un cross da destra, Yatabare ha colpito ha colpito di testa ma non è riuscito a trovare la porta. Al 18′ Moting di testa, ma Diakite si è salvato in corner; al 27′ il cross di Sako è stato respinto direttamente dal portiere del Camerun. Al 33′ Yatabare su lancio profondo di Keita, ha concluso di contro balzo ma il portiere Ondoa ha deviato in angolo. Al 39′ Camerun vicino alla rete del vantaggio: palla di Salli dalla sinistra e Moukandjo ha saltato bene di testa ma la palla è andata sull’esterno della rete.

    Al 47′ Aboubakar ha provato il destro a giro sulla sinistra di Diakite ma la palla è andata alta. Al 49′ lo stesso giocatore ha tentato di colpire di testa senza indirizzare la palla verso la porta. Al 71′ la sfida si è sbloccata con  Yatabare, grazie a uno svarione difensivo ricevendo la palla da un cross proveniente da sinistra, ha controllato la palla e tutto solo in area di rigore ha trafitto Ondoa. Al’ 84′ ha pareggiato il Camerun: perfetto lancio di Loe e Oyongo non ha dovuto far altro che trafiggere Diakite.