Categoria: Calcio

  • Consigli Fantacalcio per la 22° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 22° Giornata di Serie A 2014/15

    Dopo una due giorni di Coppa Italia, che ha visto completarsi il quadro delle semifinaliste, siamo pronti a lanciarci sul turno di Serie A.

    La 22° giornata di disputerà sui tre giorni, partendo dagli anticipi del sabato, Verona-Torino e Juventus-Milan e concludendosi con Lazio-Genoa di lunedì sera.

    Come ogni turno, per venire incontro ai fantallenatori, torna la rubrica Consigli Fantacalcio con i consigliati, gli sconsigliati e le sorprese delle 20 squadre di Serie A.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 22 GIORNATA DI SERIE A

    VERONA – TORINO sabato 07/02 h.18.00

    CONSIGLIATI

    TONI: il “Vecchio” Bomber vorrà tornare al gol, può essere la partita giusta.

    QUAGLIARELLA: è in forma, è tornato al gol, non vorrà fermarsi.

    SCONSIGLIATI

    BRIVIO: dal suo lato potrebbe incrociare Bruno Peres, avversario temibile.

    MAKSIMOVIC: tornato a disposizione, non sarà certo al top.

    SORPRESE

    HALFREDSSON: l’islandese non sarà al massimo ma potrebbe portare bonus.

    EL KADDOURI: non ha la titolarità ma potrebbe far bene a gara in corso.

     

    JUVENTUS – MILAN sabato 07/02 h.20.45

    Carlos Tevez | Foto Twitter
    Carlos Tevez | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    TEVEZ: decisivo all’andata, proverà a ripetersi al ritorno.

    MENEZ: è il rossonero più in forma e decisivo.

    SCONSIGLIATI

    PADOIN: potrebbe esser titolare ma non dà garanzie.

    ALEX: Potrebbe soffrire gli attacchi bianconeri.

    SORPRESE

    MARCHISIO: ha già segnato alcuni gol pesanti al Milan.

    CERCI: da ex granata vorrà lasciare il segno.

     

    FIORENTINA – ATALANTA domenica 08/02 h.12.30

    CONSIGLIATI

    GOMEZ: sarà carico dalla bella doppietta di Tim Cup.

    MORALEZ: con la sua rapidità può creare problemi ai viola.

    SCONSIGLIATI

    ALONSO: Zappacosta potrebbe creargli problemi, in più non ha il posto garantito.

    STENDARDO: potrebbe incontrare qualche problema con l’attacco di Montella.

    SORPRESE

    BABACAR: dovrebbe partire titolare ma anche a gara in corso ha tante chance di bonus.

    BIAVA: sui calci piazzati potrebbe regalare bonus inaspettati.

     

    CAGLIARI – ROMA domenica 08/02 h.15.00

    CONSIGLIATI

    JOAO PEDRO: ha le capacità per creare problemi alla Roma.

    NAINGGOLAN: è il calciatore giallorosso che pare più in forma.

    SCONSIGLIATI

    GONZALEZ: potrebbe avere problemi a contenere l’estro di Ljajic.

    ASTORI: è parso in grande difficoltà nelle ultime gare.

    SORPRESE

    M’POKU: appena arrivato potrebbe mostrare tutto il suo talento.

    PAREDES: potrebbe essere l’occasione giusta per mostrare il meglio di se.

     

    EMPOLI – CESENA domenica 08/02 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MACCARONE: è una gara fondamentale, servirà la sua esperienza.

    DEFREL: il più in forma dei suoi, non si può non schierarlo.

    SCONSIGLIATI

    TONELLI: non al meglio, è consigliabile non rischiarlo.

    PERICO: Mario Rui potrebbe costringerlo sulla difensiva, possibile giornata complicata.

    SORPRESE

    ZIELINSKI: potrebbe giocare dall’inizio e fare bene.

    PULZETTI: potrebbe essere lui il man of the match dell’incontro.

     

    NAPOLI – UDINESE domenica 08/02 h.15.00

    CONSIGLIATI

    GABBIADINI: dando per scontato che Higuain va sempre schierato, consigliamo Gabbiadini.

    THEREAU: il francese ha tutte le qualità per far male alla difesa di Benitez.

    SCONSIGLIATI

    JORGINHO: potrebbe soffrire l’aggressività del centrocampo ospite.

    GABRIEL SILVA: male contro la Juventus, potrebbe avere un’altra gara no.

    SORPRESE

    GHOULAM: anche a gara in corso potrebbe dire la sua.

    ALLAN: ottima la prova nello scorso turno, potrebbe regalare un altro alto voto.

     

    PARMA – CHIEVO domenica 08/02 h.15.00

    CONSIGLIATI

    VARELA: con la sua rapidità può impensierire i clivensi.

    PELLISSIER: bene contro il Napoli, potrebbe trovare il bonus in questa gara.

    SCONSIGLIATI

    COSTA: ha dei problemi muscolari, potrebbe avere una giornata no.

    GAMBERINI: se spostato in fascia potrebbe incrociare Varela e rischiare il brutto voto.

    SORPRESE

    NOCERINO: in rete a San Siro, potrebbe ripetersi a sorpresa.

    FETFATZIDIS: il neo arrivato potrebbe far subito bene.

     

    SAMPDORIA – SASSUOLO domenica 08/02 h.15.00

    CONSIGLIATI

    EDER: là davanti ha la certezza della titolarità e può trovare gol.

    FLORO FLORES: con tutto l’attacco squalificato ha la possibilità di far bene.

    SCONSIGLIATI

    MUNOZ: non è certo che sia subito pronto, potrebbe non ottenere buon voto.

    MISSIROLI: non è al meglio, potrebbe rischiare la panchina.

    SORPRESE

    DUNCAN: in una gara difficile potrebbe esser lui a trovare il modo di risolverla.

    LAZAREVIC: il nuovo arrivato potrebbe partir dall’inizio e far bene.

     

    INTER – PALERMO domenica 08/02 h.20.45

    CONSIGLIATI

    ICARDI: sembra l’unico capace di trovare il gol per l’Inter.

    DYBALA: super stagione e a San Siro ha già colpito.

    SCONSIGLIATI

    RANOCCHIA: momento davvero negativo per lui, meglio evitare.

    ORTIZ: lanciato in campo dall’inizio, potrebbe avere un difficile impatto.

    SORPRESE

    KOVACIC: ha le capacità per far bene e trovare bonus preziosi.

    BARRETO: ha dimostrato di poter sempre regalare bonus, che siano gol o assist.

     

    LAZIO – GENOA lunedì 09/02 h.20.45

    CONSIGLIATI

    KLOSE: in casa quest’anno ha sempre fatto molto bene.

    PEROTTI: viene da alcune ottime prestazioni, potrebbe regalare gol.

    SCONSIGLIATI

    BASTA: potrebbe venir costretto alla fase difensiva, potrebbe prendere un brutto voto.

    KUCKA: la sua grinta a centrocampo potrebbe portarlo ad un rischio cartellino alto.

    SORPRESE

    KEITA: anche a gara in corso potrebbe dare il suo importante contributo.

    BORRIELLO: l’ennesimo ritorno al Genoa potrebbe regalare esordio con gol.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Al Ghana la semifinale della vergogna

    Al Ghana la semifinale della vergogna

    Il Ghana conquista la finale della Coppa d’Africa 2015 sconfiggendo la Guinea Equatoriale, rimane il dispiacere per una mezzora di fatti, di cose che con il calcio non centrano niente e che si sono protratte fuori dal terreno di gioco coinvolgendo le forze dell’ordine locali.

    Asamoah Gyan e Boye calciatori del Ghana
    Asamoah Gyan e Boye calciatori del Ghana

    La gara è stata sospesa al minuto 82 sul punteggio di 3-0 per il Ghana: le reti portano la firma di Jordan Ayew su rigore, Wakaso e Andrè Ayew, con la finale già di fatto decisa. Un fitto lancio di oggetti partito dai tifosi di casa ha costretto i tifosi del Ghana a trovare posto provvisorio prima in tribuna e poi addirittura sul campo di gioco. Sul cielo dello stadio compare un elicottero, mandato con l’obiettivo preciso di allontanare i tifosi della Guinea Equatoriale. Gli stessi avevano iniziato una personale guerra contro le forze di polizia e alcuni tifosi del Ghana i quali hanno tentato di fuggire dallo stadio.

    I giocatori delle due squadre intanto si erano radunati a centrocampo in attesa di capire se la partita sarebbe ripresa e la situazione tornasse alla normalità, mentre le tribune dello stadio si andavano via via svuotando.

    Intanto i padroni di casa invitavano alla calma i propri sostenitori per riprendere la gara e cercare di evitare pesanti sanzioni.

    Alla fine il direttore di gara ha deciso di riprendere una sfida che dal canto del gioco e del punteggio non aveva più niente da dire essendo il Ghana avanti di tre reti in un clima surreale.

    Ora domenica il Ghana si troverà di fronte la Costa d’Avorio che nell’altra semifinale ha sconfitto 3-1 il Congo che, nove anni dopo, riproverà l’assalto al trofeo. Yaya Tourè ha portato in vantaggio la Costa d’Avorio, quattro minuti dopo il pari su rigore siglato da Mbokani. Prima della fine del primo tempo la squadra di Renard ha siglato la seconda rete con Gervinho mentre nella ripresa ha chiuso i conti Kanon.

  • Federica Di Criscio: “Sogno di vincere con il Verona”

    Federica Di Criscio: “Sogno di vincere con il Verona”

    Difensore con l’abilità di trovare il gol, giovane ma già con esperienza internazionale, stiamo parlando di Federica Di Criscio.

    Nata a Lanciano il 12 maggio 1993, Federica ha vestito le maglie del Roseto, del Cervia e dal 2010 indossa la casacca del Verona.

    Abbiamo fatto una chiacchierata con Federica Di Criscio per conoscere come si è avvicinata al calcio, quali sono le sua ambizioni per questa stagione e per il futuro.

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perchè hai deciso di praticare questo sport?

    E’ una passione che è nata sin da piccolissima, mia madre mi raccontava che prendevo a calci qualsiasi oggetto. La passione è cresciuta in famiglia, mio zio è un allenatore. Ho praticato altri sport come il basket, la pallavolo, la ginnastica artistica ma poi ho scelto il calcio. A 5 anni ho iniziato a giocare a Lanciano con la squadra maschile. A 13 anni sono passata alla squadra femminile del Roseto, poi a 16 anni mi sono trasferita a Cervia e l’anno dopo, nel 2010, sono diventata una calciatrice del Verona.

    Federica Di Criscio | © Foto Damiano Buffo
    Federica Di Criscio | © Foto Damiano Buffo

    Hai un idolo, un calciatore che ti ha ispirato?

    Da piccola mi piaceva Shevchenko. Se devo scegliere un difensore come me, direi Thiago Silva che mi piace per il suo stile, per la sue eleganza e per la forza fisica.

    Se tu potessi scegliere una calciatrice straniera con cui vorresti giocare?

    Come difensore direi la francese Laura Georges ma mi piacciono anche la svedese Lotta Schelin ed un’altra francese, Camille Abily.

    E per quanto riguarda lo stadio, ce n’è uno in particolare in cui ti piacerebbe giocare?

    No, non ce n’è uno in particolare.

    Federica Di Criscio | © Foto Damiano Buffo
    Federica Di Criscio | © Foto Damiano Buffo

    Veniamo al capitolo nazionale, tu hai fatto parte della squadra che ha giocato il Mondiale U-20 in Giappone nel 2012, purtroppo subendo l’espulsione nella gara d’esordio con il Brasile, tralasciando quel cartellino, cosa ti è rimasto di quell’esperienza?

    Quello in Giappone è stato un mondiale particolare, iniziato con una rincorsa alla migliore condizione visto che mi ero operata da poco per una borsite al ginocchio. E’ stata comunque un’emozione che non andrà via. Le persone, l’accoglienza, i campi, le strutture, tutto è stato fantastico. E’ stato un vero e proprio amore per il Giappone, una delle esperienze più belle della mia vita.

    Rimanendo in tema azzurro, il 2014 è stato l’anno del mondiale sfiorato e perso nella finale playoff dalla nazionale maggiore contro l’Olanda, come si riparte da questa delusione?

    Si riparte con la consapevolezza di dover migliorare, dobbiamo alzare l’asticella per raggiungere gli obiettivi. L’Olanda c’è stata d’esempio. Dobbiamo lavorare e migliorare ogni giorno cercando di creare un gruppo.

    Cosa manca, secondo te, al calcio italiano per poter competere a livello europeo anche con i nostri club?

    Manca la preparazione, sia fisica, sia a livello tattico. Manca anche quel qualcosa in più che hanno all’estero. Noi siamo dilettanti che però proviamo a fare professionismo, ci mancano però le strutture, i piani d’allenamento.

    Federica Di Criscio | © Foto Damiano Buffo
    Federica Di Criscio | © Foto Damiano Buffo

    Tu sei un difensore che nella propria carriera ha dimostrato di avere buona confidenza con il gol, andando a raggiungere 10 reti segnate, quale ritieni sia il tuo punto di forza nel tuo ruolo e dove pensi di dover migliorare?

    Come punto di forza direi il senso dell’anticipo ed il tempo nell’intervento. Dovrei migliorare invece nella personalità nell’interpretare un ruolo in cui serve tanta responsabilità, penso di dover maturare per poter gestire ed indirizzare la difesa.

     

    Veniamo all’attualità, con il Verona avete conquistato il titolo di campionesse d’inverno poi lo stop di sabato scorso con il Firenze ha permesso al Brescia di sorpassarvi, quali sono adesso gli obiettivi della tua squadra?

    L’obiettivo rimane lo stesso, quello di puntare a conquistare lo scudetto o come minimo raggiungere il posto che vale la Champions. Per riuscire nel nostro intento, dovremo cercare di maturare nella gestione del risultato e di trovare quell’equilibrio tra difesa ed attacco che a volte ci è mancato.

    C’è nel Verona una tua giovane compagna che a tuo parere ha il talento per emergere in futuro?

    Direi Veronica Pasini, è una classe 2000 che tecnicamente ha ottime qualità.

    Hai un tuo sogno, un obiettivo personale?

    Vorrei vincere qualcosa d’importante con il Verona, far bene con questa squadra e cercare di portare a casa qualche trofeo. Vorrei anche crescere e migliorare cercando di apprendere da due grandi calciatrici come Melania Gabbiadini e Patrizia Panico.

    Un’ultima domanda prima di salutarti, perché consiglieresti ai nostri lettori di seguire il calcio femminile?

    Lo consiglio perché è un calcio pulito, fatto con tanta passione e sacrificio, cercando di trasmettere il tutto con grande naturalezza.

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Higuain all’ultimo respiro, Napoli in semifinale

    Higuain all’ultimo respiro, Napoli in semifinale

    Quando tutto sembra finito, quando ormai, in una gara sostanzialmente equilibrata, ci si prepara ad assistere ai tempi supplementari, arriva la zampata del campione che regala alla propria squadra il successo. Con queste parole si può sintetizzare la gara tra Napoli ed Inter decisa al 93° da una giocata di Higuain che, dopo una rimessa laterale di Ghoulam, ha beffato un Ranocchia totalmente in ritardo ed ha spedito in rete la palla della vittoria.

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain | Foto Twitter

    Benitez può essere contento del successo ma magari dovrà apportare qualche piccola modifica ad una squadra che nel primo tempo ha ben giocato con la consueta qualità davanti ma che nella ripresa ha commesso diversi errori ed ha impensierito poco l’Inter concedendo qualche occasione ai nerazzurri.

    Mancini, dovendo mandare giù la delusione dell’errore finale costato l’eliminazione, può comunque vedere dei lati positivi in quella che è parsa, probabilmente, la migliore Inter della sua gestione.

    Veniamo al racconto della gara.

    Benitez effettua un turnover piuttosto leggero, sostanzialmente rispetto alla formazione base il tecnico spagnolo sostituisce solo il portiere, gioca Andujar, e l’esterno di difesa, Maggio infatti ha dato forfait all’ultimo ed è stato sostituito da Koulibaly.

    Mancini invece cambia ben 8 giocatori rispetto alla formazione scesa in campo dal primo minuto domenica contro il Sassuolo. Subito in campo l’ultimo acquisto Santon, oltre a lui dentro il giovane Puscas in attacco al fianco di Icardi e Brozovic titolare a centrocampo con Hernanes e Medel. C’è Shaqiri panchina per Podolski.

    Parte meglio il Napoli che nei primi minuti prova a rendersi insidioso con Higuain. Al 13° però ghiottissima occasione per l’Inter con Icardi che si libera e lascia partire una conclusione che colpisce il palo. L’occasione carica i nerazzurri che provano a rendersi pericolosi poco dopo con un tiro di Shaqiri che però risulta centrale e facile per Andujar. Il Napoli pian piano riprende il comando delle operazioni e al 27° Hamsik ha una buona occasione ma il suo tiro finisce alto, subito dopo occasione anche per Higuian che vince un duello con Ranocchia ma non riesce a superare Carrizo. Le occasioni per i partenopei aumentano e poco dopo la mezz’ora il Pipita non riesce a ribadire in gol una corta respinta di Carrizo su tiro di Hamsik. I padroni di casa danno l’impressione di poter trovare il gol in qualsiasi momento e al 43° Koulibaly colpisce oltre la traversa da pochi passi. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa parte senza cambi e nei primi minuti si assiste ad una gara equilibrata con buon ritmo ma senza grandi lampi. Al 62° Icardi s’inventa una finezza di tacco per Puscas, il giovane attaccante calcia ma Albiol e poi Andujar salvano in corner. Passano 5 minuti ed è Hernanes ad avere una buona chance dal limite ma la difesa del Napoli devia in angolo. L’Inter sembra più sicura mentre il Napoli non pare la stessa squadra del primo tempo, gli azzurri sono imprecisi e lenti rispetto alla prima frazione. Benitez inserisce Mertens e Gabbiadini ed il Napoli ne guadagna subito in intensità nella zona offensiva. Quando ormai i supplementari sembrano ad un passo Higuain, servito da una rimessa laterale di Ghoulam, beffa Ranocchia, si presenta davanti a Carrizo e lo batte. Non c’è più tempo in semifinale contro la Lazio va il Napoli.

     

    NAPOLI – INTER 1-0 (0-0) (93° Higuain)

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Koulibaly, Albiol, Britos, Strinic; David Lopez, Gargano; De Guzman (84° Ghoulam), Hamsik (75° Gabbiadini), Callejon (72° Mertens); Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; Nagatomo, Ranocchia, Juan Jesus, Santon (85° Dodò); Hernanes (74° Guarin), Brozovic, Medel; Shaqiri; Puscas, Icardi

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Massa.

    Ammoniti: Shaqiri (I), Juan Jesus (I), Medel (I), Gargano (N), Puscas (I), Ranocchia (I)

  • Nuovo stadio Milan, ecco le prime immagini

    Nuovo stadio Milan, ecco le prime immagini

    Non è più solo un sogno di Barbara Berlusconi e di tutti i tifosi rossoneri, il nuovo stadio del Milan adesso ha un vero e proprio progetto.

    Dalle prime immagini e dal plastico, si può notare che non sarà una cattedrale nel deserto ma bensì una struttura che vorrà calarsi e diventare parte integrante del centro di Milano.

    Il nuovo stadio del Milan | © AcMilan.com
    Il nuovo stadio del Milan | © AcMilan.com

    Il nuovo impianto dei rossoneri avrà una pianta rettangolare con una capacità di 48.000 posti disposti su due anelli e sarà situato sui terreni della Fondazione Fiera, nella zona di Portello, proprio davanti a Casa Milan. Il nuovo stadio avrà un altezza di circa 30 metri da terra, la metà esatta di San Siro che ne misura 60, questo perchè verrà realizzato andando a scavare per una profondità di 10 metri. Il tetto sarà mobile per permettere ai tifosi, anche nei giorni di pioggia e gelo, di poter assistere alle partite nel più totale comfort. Un’altra importante caratteristica sarà il fatto che possiamo parlare di uno stadio “Silenzioso” in quanto, grazie ad appositi materiali fonoassorbenti, il rumore percepito all’esterno sarà pari a zero. Spariranno i tornelli che verranno sostituiti da sistemi dotati da sensori di alta tecnologia.

    Insomma un vero e proprio gioiello tecnologico che rispetterà l’ambiente, con la produzione di energia pulita, e che sarà facilmente raggiungibile dai tifosi grazie al collegamento con tre linee della metropolitana ed al servizio pubblico.

    Il nuovo stadio del Milan | © AcMilan.com
    Il nuovo stadio del Milan | © AcMilan.com

    Non sarà però solo uno stadio fine a se stesso e ad ospitare le gare del Milan, sempre seguendo le indicazioni rilasciate dal club rossonero si viene a sapere che al suo interno la struttura ospiterà un albergo, un liceo ad indirizzo sportivo, parchi giochi, ristoranti ed anche percorsi nel verde.

    A progettare il tutto è stata la Arup, in collaborazione con il Politecnico di Milano, società leader nel settore dell’ingegneria e della progettazione, che è nota per aver progettato e realizzato, tra gli altri, l’Allianz Arena di Monaco ed il nuovo stadio di Pechino.

     

    Per quanto riguarda i costi si parla di una cifra intorno ai 320 milioni di euro che però, si dice,  sarebbero totalmente a carico degli sponsor senza andar ad influire sulle casse del Milan.

  • Mario Gomez trascina la Fiorentina in semifinale

    Mario Gomez trascina la Fiorentina in semifinale

    La Roma non riesce più a vincere, dopo i 4 pareggi consecutivi in campionato, intervallati dal successo solo ai supplementari contro l’Empoli negli ottavi di Tim Cup, arriva una sconfitta casalinga contro la Fiorentina che costa l’eliminazione proprio nella coppa nazionale.

    Quella contro i viola è stata una partita che ha mostrato ancora una volta una Roma con poche idee, che ha costruito poco in avanti e che ha concesso due reti simili e fin troppo facili alla Fiorentina. Adesso Garcia  avrà sicuramente da lavorare per riportare la sua squadra a quei livelli di gioco visti nella scorsa stagione e nella prima parte di questa.

    L'esultanza di Mario Gomez | Foto Twitter
    L’esultanza di Mario Gomez | Foto Twitter

    Montella invece può essere decisamente soddisfatto dei suoi. I viola hanno giocato adattandosi ai ritmi bassi nel primo tempo, poi nella ripresa sono cresciuti e, con la coppia Pasqual-Gomez, hanno confezionato i due gol che sono valsi il successo. Adesso per la Fiorentina nella semifinale di Tim Cup ci sarà la Juventus.

     

    Veniamo al racconto della gara.

    Rudi Garcia schiera la Roma con il consueto 4-3-3, tra i pali va il portiere di coppa Skorupski. Chance per Cole in difesa e Paredes a centrocampo, in avanti tridente Ljajic-Totti-Florenzi.

    Montella manda in campo i suoi con un 3-5-2, con l’assenza di Gonzalo Rodriguez in difesa vanno Basanta, Savic e Tomovic. In attacco la coppia è formata da Diamanti e Mario Gomez. 

    Si parte ed il match viaggia sull’equilibrio, nei primi dieci minuti si segnala solo un inserimento di Florenzi con conclusione alta. I ritmi si mantengono bassi, una svirgolata di Skorupski potrebbe favorire Gomez che però non ne approfitta e poco dopo è Ljajic a venire ben imbeccato da Totti ma il tiro del serbo viene deviato in corner. Alla mezz’ora, con la gara che stenta a decollare, Tatarusanu è bravo a neutralizzare un tiro da fuori di Nainggolan deviato da Cole. Un primo tempo non certo indimenticabile si chiude sullo 0-0.

    Le due squadre tornano in campo senza sostituzioni e dopo pochi minuti un tiro da fuori di Diamanti spaventa Sk0rupski. Nel primo quarto d’ora si nota un leggero aumento di ritmo, la Roma tiene e fa girare palla ma non riesce mai a rendersi pericolosa dinanzi a Tatarusanu mentre la Fiorentina cresce, rispetto alla prima frazione, provando ad innescare un paio di volte Gomez. Al 65° la gara si sblocca, lancio lungo e preciso di Badelj per Pasqual che controlla e mette in mezzo una palla sulla quale si avventa Mario Gomez che con un tocco beffa Skorupski. Ci si aspetta una reazione furiosa della Roma che però non arriva. Garcia al 73°si gioca la carta Ibarbo, il colombiano, all’esordio con la maglia giallorossa, prova subito a vivacizzare l’attacco della Roma. I padroni di casa si buttano in avanti più con orgoglio che con idee, la Fiorentina tiene, anzi i viola trovano il raddoppio, ancora una volta Pasqual crossa in mezzo, Mario Gomez controlla e batte a rete superando Skorupski.

    ROMA – FIORENTINA 0-2 (0-0) (65°, 89° Gomez)

    Roma (4-3-3): Skorupski; Maicon (80° Verde), Manolas, Astori, Cole; Keita, Nainggolan, Paredes (57° Pjanic); Florenzi, Totti (73° Ibarbo), Ljajic

    Allenatore: Garcia.

    Fiorentina (3-5-2): Tatarusanu; Tomovic, Savic, Basanta; Joaquin, Pizarro, Badelj, Borja Valero (79° Mati Fernandez), Pasqual; Diamanti (69° Ilicic), Gomez (90° Babacar).

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Damato.

    Ammoniti: Badelj (F), Nainggolan (R), Borja Valero (F), Astori (R)

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 21° giornata di Serie A 2014/15

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 21° giornata di Serie A 2014/15

    La 21° giornata di Serie A, che si è disputata nei due classici giorni sabato e domenica, ha presentato discreti risultati per i fantallenatori, ci sono state 2 marcature multiple, un buon numero delle reti segnate, mentre gli assist sono stati pochi se paragonati a quelli degli scorsi turni

    Veniamo quindi al riepilogo di questo turno attraverso le Statistiche Fantacalcio.

    In questo turno sono stati segnati 26 Gol: Biava, Pinilla, Dessena, Defrel, Maccarone, Go.Rodriguez, Icardi, Klose, Menez (2), Zaccardo, Gabbiadini, Belotti, Dybala, Nocerino, Maicon, Obiang, Berardi, Sansone, Zaza, Amauri, Bruno Peres, Quagliarella (3), Tachtsidis.

    Gli Assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 10: Cigarini, Del Grosso, Cerci, Menez, Strinic, Vazquez, Pjanic, De Silvestri, Benassi, Greco.

    In questo turno non ci sono stati errori dal dischetto, ma ci sono state ben 4 autoreti, due nella stessa partita Chievo-Napoli, Cesar in favore dei partenopei e Britos per i clivensi. Il portiere della Fiorentina Tatarusanu è stato lo sfortunato protagonista dell’autogol in favore del Genoa. L’altra autorete l’ha segnata il laziale Cataldi in Cesena-Lazio. Gli espulsi sono stati 5, Burdisso in Genoa-Fiorentina, Manolas e Saponara in Roma-Empoli, Sansone e Donkor in Sassuolo-Inter.

    Fabio Quagliarella | Foto Twitter
    Fabio Quagliarella | Foto Twitter

     

    Per il miglior punteggio di giornata non c’è stata sostanzialmente sfida. Il rossonero Menez c’ha provato con una doppietta ed un assist che, sommati al 7.5 di giornata, hanno portato al centrocampista del Milan un 14.5. Un buon punteggio che però non ha potuto competere con Quagliarella. L’attaccante granata autore di una tripletta, e di un 8.5 in pagella, ha regalato a chi lo ha schierato un punteggio di 17.5.

     

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 21° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Buffon 6.5; Bruno Peres 10.5, Zaccardo 10, Biava 9.5, Go.Rodriguez 9.5; Menez 14.5, Dessena 9.5, Tachtsidis 9; Quagliarella 17.5, Pinilla 10.5, Defrel 10.5

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 21° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Viviano 1; Cesar 2.5; Britos 3.5, Vidic 3.5,Astori 4; Cataldi 2, Ledesma 4, Van Ginkel 4; Podolski 4, Palacio 4.5, Longo 4.5

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 21° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Buffon (Juventus) 6.10; Perin (Genoa) 5.50; Sportiello (Atalanta) 5.48

    DIFENSORI: Glik (Torino) 7.06; Izzo (Genoa) 6.75; Bruno Peres (Torino) 6.59

    CENTROCAMPISTI: Menez (Milan) 7.83; Felipe Anderson (Lazio) 7.75; Pogba (Juventus) 7.58

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.63; Dybala (Palermo) 8.43; Osvaldo (Inter) 7.94

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 7 assist.

    2- Valdifiori (Empoli), Dybala (Palermo), Felipe Anderson (Lazio) e Vazquez (Palermo) 5 assist.

    6- Berardi (Sassuolo), Guarin (Inter), Higuain (Napoli), Maccarone (Empoli), Totti (Roma) 4 assist.

  • Jeremy Menez la vince: Milan supera il Parma

    Jeremy Menez la vince: Milan supera il Parma

    Jeremy Menez è stato l’assoluto protagonista di Milan-Parma terminata 3-1 per la squadra di Inzaghi: il francese realizza la rete del vantaggio su calcio di rigore, segna la seconda rete su azione imbeccato da Cerci e serve a Zaccardo la terza marcatura.

    Jeremy Menez grande protagonista nel match Milan-Parma
    Jeremy Menez grande protagonista nel match Milan-Parma

    Era dalla partita vinta per 2-0 in casa contro il Napoli che a San Siro i tifosi rossoneri non vedevano i tre punti della propria squadra; la partita è stata mediocre, faticosa e costellata da parecchi errori da ambo le parti al cospetto di un Parma che esce da Milano a testa alta essendosi giocato la partita.

    Partenza stentata da ambo le parti con Nocerino che al 6′ avrebbe la palla del vantaggio ma liscia la palla solo davanti a Lopez; il Milan soffre il pressing del Parma che ha il merito di gestire con tranquillità la palla: ci vuole un cross di Zaccardo per spezzare gli equilibri del match con la palla che viene toccata con il braccio sinistro da Rodriguez: rigore trasformato da Jeremy Menez per il vantaggio del Milan. Basta però la solita sbandata difensiva a rimettere in corsa il Parma: al 24′ Nocerino con una girata al volo nell’area piccola infila per l’1-1 approfittando del vuoto davanti a Lopez.

    Al 32′ la punizione di Alex si stampa sul palo; al 36′ colpo di testa di Destro sulla sbagliata uscita di Mirante ma la palla va alta sopra la traversa; al 39′ occasionissima per il Parma: Lopez dice di no a Varela.

    Nella ripresa al 57′ Cerci ed è lui a propiziare il 2-1 con un assist che Menez dal limite sfrutta piazzando la palla rasoterra sul secondo palo. Al 76′ è ancora Jemery Menez il grande  protagonista dopo un triangolo con  Zaccardo con il difensore che conclude con una conclusione di sinistro nell’angolino. Prima rete stagionale, e con la maglia del Milan, per Zaccardo. Con questi tre punti i rossoneri si portano a quota 29 punti in classifica. Il Parma rimane in fondo alla classifica a quota 9 punti.

     

  • Frena la Juve, corre il  Napoli, cadono Lazio e Samp

    Frena la Juve, corre il Napoli, cadono Lazio e Samp

    La 21° giornata della Serie A 2014/15 ha visto l’Udinese fermare la capolista Juventus sullo 0-0, i bianconeri, oggi in blu, non sfruttano così il pari della Roma e mantengono 7 punti di vantaggio sui giallorossi. L’Udinese dalla sua ha fatto una gara attentissime in difesa, belle prove di Piris e Allan, e ha provato a far male con le insidiose ripartenze. La Juve può recriminare per una clamorosa palla gol sprecata da Tevez al 85°.

    L'esultanza di Gabbiadini | Foto Twitter
    L’esultanza di Gabbiadini | Foto Twitter

    Prosegue la corsa del Napoli che, contro un avversario storicamente ostico come il Chievo, riesce ad imporsi per 2-1 al Bentegodi. Nel primo tempo un autogol per parte, piuttosto simili, prima di Cesar e poi di Britos fissano il risultato sul 1-1. Nella ripresa il Napoli fa suo il bottino pieno grazie al primo gol in azzurro di Manolo Gabbiadini. Terzo posto consolidato e secondo a soli 4 punti.

    Tremendo tonfo della Sampdoria a Torino. Nel giorno in cui tutti si aspettano qualcosa da Samuel Eto’o, protagonista assoluto della giornata è Fabio Quagliarella che con una tripletta trascina il Torino ad un nettissimo successo per 5-1 sui blucerchiati. Le altre reti dei granata sono siglate da Amauri e da Bruno Peres. Inutile quanto bello il tacco di Obiang che aveva siglato il momentaneo 1-4.

    Della frenata della Sampdoria non ne sa approfittare la Lazio che a Cesena si trova contro un super Defrel autore di un gran tiro che vale l’uno a zero e del cross in mezzo che manda in tilt Cataldi che fa autogol. Arriva troppo tardi la rete di Klose che serve solo ad accorciare le distanze. Il Cesena vince e prova a rimanere attaccato alla Serie A.

    Torna a vincere il Palermo che al Barbera non lascia scampo al Verona. I rosanero compiono una rimonta visto che erano stati gli scaligeri a passare in vantaggio grazie al bel colpo di testa di Tachtsidis su azione di corner. Il solito immenso Dybala, questa volta con un calcio di punizione potente e precisissimo, riporta in parità i suoi e nella ripresa ci pensa il Gallo Belotti a trovare la rete da tre punti. Per il Verona di Mandorlini, nonostante il successo nello scorso turno, il periodo negativo sembra non voler finire.

    Una rovesciata di pregevole fattura, siglata nel recupero, di Mauricio Pinilla permette all’Atalanta di avere la meglio sul Cagliari. Il gol dell ex del cileno fissa il risultato sul 2-1, prima di lui nel primo tempo avevano segnato Biava, per il vantaggio nerazzurro e Dessena, per il pari rossoblu. 

    RISULTATI 21° GIORNATA

    Genoa -Fiorentina 1-1 (giocata ieri)

    Roma Empoli 1-1 (giocata ieri)

    Sassuolo – Inter 3-1 (anticipo delle 12.30)

    Atalanta – Cagliari 2-1

    Cesena – Lazio 2-1 

    Chievo – Napoli 1-2

    Palermo – Verona 2-1

    Torino – Sampdoria 5-1 

    Udinese – Juventus 0-0

    Milan – Parma posticipo delle 20.45

     

    CLASSIFICA DOPO 21 GIORNATE

    Juventus 50, Roma 43, Napoli 39, Lazio e Sampdoria 34, Fiorentina 32, Palermo 30, Genoa 29, Torino, Sassuolo e Udinese 28, Milan* e Inter 26, Verona 24, Atalanta 23, Empoli 20, Cagliari 19, Chievo 18, Cesena 15, Parma* 9

    * una partita in meno.

    Parma un punto di penalizzazione.

  • Sprofondo nerazzurro, il Sassuolo fa tris

    Sprofondo nerazzurro, il Sassuolo fa tris

    Il lunch-match del 21° turno di Serie A è Sassuolo-Inter, una gara che promette sempre imprevedibilità e spettacolo, con i neroverdi a continuare la loro tradizione di “ammazzagrandi” e i nerazzurri che devono trovare una maggiore continuità, sia nei risultati che nel gioco se vogliono ambire ad un piazzamento finale che possa consegnargli le porte dell’Europa.

    Mancini inserisce Donkor dal primo minuto e per il resto tiene, grazie anche al ritorno a tempo pieno di Palacio, la linea a tre dietro all’unica punta Podolski che sta sempre più prendendo consapevolezza e consensi nello scacchiere nerazzurro. Padroni di casa che non snaturano la loro fisionomia ed Eusebio Di Francesco resta fedele al suo credo fatto di attacco e pressing a tutto campo. Nota curiosa che viene proposta dalle formazioni ufficiali delle de squadre è che il Sassuolo ha solo uno straniero in campo, Vrsaljko, mentre l’Inter ha solo un italiano nel undici iniziale, Ranocchia.

    Dopo una prima fase di gara di studio fatto di fiammate nerazzurre stoppate bene dalla difesa del Sassuolo la partita inizia a decollare nel ritmo. Al 17° Missiroli serve Zaza al limite che tira una sassata che s’insacca sotto la traversa per l’1-0 neroverde.

    30° Magnanelli serve a sinistra Sansone liberissimo, si accentra, fa un doppio passo che elude l’intervento del difensore nerazzurro e poi scarica un destro terrificante che s’insacca sotto l’incrocio all’altezza del primo palo difeso da Handanovic. Bellissima rete e doppio vantaggio per il Sassuolo.

    La prima reazione dell’Inter è tutta in un sinistro velenoso di Podolski che esce fuori alla destra di Consigli.

    Domenico Berardi chiude la gara contro l'Inter | Foto Twitter
    Domenico Berardi chiude la gara contro l’Inter | Foto Twitter

    Al 45° ancora un’occasione per i padroni di casa che con un tiro da fuori area di Sansone servono sul rimpallo Magnanelli solo davanti ad Handanovic che esce prontamente sventando la minaccia. E’ l’ultimo sussulto di una prima frazione ben giocata dal Sassuolo, mentre l’Inter appare mai scesa in campo.

    Nella ripresa per i primi dieci minuti si vede poco, solo un bello spunto di Shaqiri che mette in mezzo all’area un pallone invitante sul quale nessuno dei compagni si fa trovare pronto e l’evanescenza dell’attacco nerazzurro convince Mancini al 56° a sostituire Podolski con Icardi.

    La manovra interista si fa più avvolgente ed il Sassuolo ne approfitta per prendere un po’ di respiro, è sempre Shaqiri il più attivo che colpisce il palo a portiere battuto su una conclusione improvvisa e poco dopo Palacio da buona posizione calcia di prima ma spedisce di poco fuori.

    Al 76° dalla destra parte un cross bellissimo che trova sul secondo palo Dodò che stacca in solitario prendendo il tempo a Vrsaljko e colpisce verso la porta di testa ma Consigli respinge in tuffo.

    Puscas appena subentrato a Palacio si fa notare, al 79° effettua una discesa incredibile sulla sinistra, salta l’uomo in area e poi rientra calciando verso la porta, Consigli respinge il tiro e sulla ribattuta Icardi ci prova da fuori area con ancora il portiere neroverde che si distende deviando in angolo. Nell’azione s’infortuna Terranova che viene sostituito d Brighi.

    All84° l’Inter riapre la partita grazie a Icardi. disgraziato retropassaggio di Magnanelli per Consigli sul quale interviene il centravanti argentino che dribbla il portiere e poi deposita in rete per 1-2.

    Nei minuti finali tanta confusione dove il Sassuolo spreca l’occasione per la terza rete e s’infiammano gli animi dove ne fa le spese Sansone espulso. E proprio nei minuti di recupero Berardi chiude, su calcio di rigore, il match per il 3-1 finale.
    SASSUOLO-INTER 3-1 (2-0) – 17° Zaza (S), 29° Sansone (S), 83°  Icardi (I), 93° Berardi rig. (S)

    Sassuolo (4-3-3): Consgli 6,5; Vrsaljko 6, Terranova (dal 79° Brighi S.V.), Cannavaro 6, Longhi 6,5 (dal 61° Gazzola 6); Biondini 5,5, Magnanelli 6, Missiroli 6 (dal 75° Antei 5,5); Berardi 6,5, Zaza 7, Sansone 7,5.

    All.: Eusebio Di Francesco 7.

    Inter (4-2-3-1): Handanovic 5; Donkor 4,5, Vidic 5,5 (dal 70° Brozovic 6), Ranocchia 5, Dodò 5,5; Guarin 5, Medel 5,5; Shaqiri 6,5, Kovacic 6, Palacio 5,5 (dal 78° Puscas 6); Podolski (dal 56° Icardi 6,5).

    All.: Roberto Mancini 4,5

    Arbitro: Paolo Valeri 5

    Ammoniti: Missiroli (S), Zaza (S), Ranocchia (I), Vidic (I), Donkor (I), Sansone (S), Icardi (I), Donkor (I). Espulsi: Sansone (S), Donkor (I)