Categoria: Calcio

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 22° giornata di Serie A 2014/15

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 22° giornata di Serie A 2014/15

    La 22° giornata di Serie A che si è conclusa ieri sera con il recupero Parma-Chievo, ha visto una leggera crescita dei gol ed un netto aumento degli assist rispetto allo scorso turno. C’è stata una sola marcatura multipla.

    Veniamo quindi al riepilogo di questo turno attraverso le Statistiche Fantacalcio.

    In questo turno sono stati segnati 28 Gol: Boakye, Zappacosta, M’Poku, Zukanovic, Maccarone, Signorelli, Basanta, Diamanti, Pasqual, Perotti, Guarin, Icardi (2), Bonucci, Morata, Tevez, Antonelli, Gabbiadini, Mertens, Ljajic, Paredes, Eder, Acerbi, El Kaddouri, Martinez, Quagliarella, Thereau, Toni.

    Gli Assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 18: Gomez, Zappacosta, Avelar, Mario Rui, Mati Fernandez (2), Guarin, Shaqiri, Morata, Tevez, Cerci, Hamsik, Verde (2), Soriano, Vrsaljko, Allan, Juanito Gomez.

    In questo turno non ci sono stati errori dal dischetto e c’è stata una sola autorete: quella dell’attaccante dell’Udinese Thereau in Napoli-Udinese. Gli espulsi sono stati 2 Marchetti in Lazio-Genoa e Galloppa in Parma-Chievo.

    Mauro Icardi | Foto Twitter
    Mauro Icardi | Foto Twitter

    Per il punteggio più alto di giornata non c’è stata sfida. Tevez, Morata, Guarin e Zappacosta autori di un gol ed un assist hanno provato ad insidiare la vetta ma hanno rispettivamente conquistato 11 punti l’Apache, 11.5 lo spagnolo della Juventus, 11 il centrocampista colombiano dell’Inter e 11 anche l’esterno dell’Atalanta. Il vincitore è stato quindi l’unico marcatore multiplo di giornata ovvero l’attaccante dell’Inter Mauro Icardi che con la doppietta sommata al 7.5 in pagella ha portato a casa un 13.5 per la gioia di chi lo ha schierato.

     

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 22° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Perin 7; Zappacosta 11, Pasqual 10.5, Zukanovic 10, Antonelli 9.5; Guarin 11, Diamanti 10, El Kaddouri 10; Icardi 13.5, Morata 11.5, Tevez 11

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 22° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Brkic 3; Krajnc 4, Cana 4.5, Alex 4.5, Marques 4.5; Essien 3.5, Muntari 4, Galloppa 4; Paloschi 4.5, Rodriguez 4.5, Denis 5.

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 22° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Buffon (Juventus) 6.10; Perin (Genoa) 5.57; Bizzarri (Chievo) 5.50

    DIFENSORI: Glik (Torino) 7.00; Pasqual (Fiorentina) 6.94; Izzo (Genoa) 6.79

    CENTROCAMPISTI: Menez (Milan) 7.70; Felipe Anderson (Lazio) 7.63; Pogba (Juventus) 7.53

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.74; Dybala (Palermo) 8.31; Gabbiadini (Inter) 8.03

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 7 assist.

    2- Valdifiori (Empoli), Dybala (Palermo), Felipe Anderson (Lazio), Guarin (Inter) e Vazquez (Palermo) 5 assist.

    7- Berardi (Sassuolo), Hamsik (Napoli), Higuain (Napoli), Maccarone (Empoli), Totti (Roma) 4 assist.

  • Gioia Chievo, Zukanovic stende il Parma

    Gioia Chievo, Zukanovic stende il Parma

    Non è bastato l’arrivo del nuovo presidente Manenti, nel recupero della 22° giornata, non disputato domenica scorsa per i problemi causati dalla neve, il Parma, rimasto in 10 al 30° per il rosso a Galloppa, ha incassato la 18° sconfitta stagionale e rimane così a 9 punti sul fondo della classifica, in attesa delle prossime scadenze che potrebbero ulteriormente penalizzare la già pesante situazione degli emiliani.

    Gioisce invece il Chievo che, grazie ad un perfetto calcio di punizione di Zukanovic, espugna il Tardini e con i tre punti conquistati scavalca il Cagliari e si posiziona momentaneamente fuori dalla zona retrocessione.

    Veniamo al racconto della gara.

    Donadoni ha qualche assenza in difesa, schiera quindi Santacroce al centro con Lucarelli, mentre sugli esterni si sistemano Cassani e Feddal. Conferma per il tridente offensivo Rodriguez-Palladino-Varela.

    Maran invece opta per il suo 4-4-2 con la coppia d’attacco composta dal duo Paloschi-Pellissier. 

    Primi minuti non certo indimenticabili, con un unico lampo, un occasione sfruttata male da Nocerino a centro area al 8°. La partita prova a farla il Parma ma il Chievo dimostra di avere le possibilità di infilare i ducali in ripartenza. Al 21° i clivensi hanno una grande occasione, azione di Hetemaj, cross rasoterra dal fondo per Schelotto che di prima calcia altissimo. Intorno alla mezz’ora arriva una prima possibile svolta della gara, Galloppa prende due cartellini gialli in 5 minuti e lascia il Parma in 10.  Il Chievo però non riesce a sfruttare la superiorità numerica, anzi un Parma concentrato e ben compatto regge e prova a rendersi pericoloso. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Ervin Zukanovic | Foto Twitter
    Ervin Zukanovic | Foto Twitter

    Si riparte con Maran che inserisce Botta per Paloschi. al 49° occasione ghiotta per il Parma, Bizzarri non trattiene il pallone, in mischia colpisce Feddal ma la difesa del Chievo si salva se pur a fatica, sulla ripartenza Botta spreca un contropiede. Al 54° la gara si sblocca, Pellissier si guadagna una punizione dal limite e Zukanovic trasforma calciando sopra la barriera e battendo Mirante. Il gol sembra stordire i padroni di casa che schiacciati dalla pressione dell’ambiente non riescono ad abbozzare una reazione e anzi al 67° Mirante salva i suoi dal possibile 0-2 di Pellissier. I Ducali ci mettono il cuore ma è il Chievo a sfiorare ancora il gol in contropiede al 82°, prima Meggiorini colpisce il palo, poi Botta si fa respingere da Mirante il tiro a colpo sicuro. Anche Birsa, entrato nel finale, fallisce la chance del raddoppio permettendo al Parma di crederci sino all’ultimo. Il pareggio però non arriva e se il Chievo può esultare, per il Parma prosegue il momento nerissimo.

     

    PARMA – CHIEVO 0-1 (0-0) (54° Zukanovic)

    Parma (4-3-3): Mirante; Cassani (59° Mauri), Lucarelli, Santacroce, Feddal; Nocerino, Mariga (69° Belfodil), Galloppa; Varela, Palladino, Rodriguez.

    Allenatore: Donadoni.

    Chievo (4-4-2): Bizzarri; Frey, Dainelli, Gamberini, Zukanovic; Schelotto, Radovanovic (87° Birsa), Izco, Hetemaj; Paloschi (46° Botta), Pellissier (71° Meggiorini).

    Allenatore: Maran.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Feddal (P), Santacroce (P), Paloschi (C), Frey (C), Nocerino (P), Radovanovic (C)

    Espulsi: Galloppa (P)

  • Luana Fracassi: “Voglio essere bandiera della Res Roma”

    Luana Fracassi: “Voglio essere bandiera della Res Roma”

    Nata attaccante, diventata mediano grintoso sino ad essere terzino di ottima qualità e quantità, questo il percorso fatto da Luana Fracassi calciatrice duttile e di personalità della Res Roma.

    Nata a Campobasso il 27 maggio 1989, Luana dall’estate 2010 veste la maglia della società della capitale, con la quale ha disputato quasi 100 gare con un ottimo bottino di 10 gol realizzati.

    Abbiamo fatto una chiacchierata con lei per conoscere come è nata la sua passione, quali sono i suoi obiettivi personali e di squadra.

    Per iniziare vogliamo chiederti come ti sei avvicinata al calcio, come è nata in te la passione per questo sport?

    Gioco a calcio da quando ero piccola. A 10 anni quello che era il mio capo Scout era anche un allenatore di calcio e vedendomi decise di farmi provare a giocare a calcio e così ho iniziato.

    Hai un calciatore a cui ti ispiri, un idolo?

    Da tifosa della Roma sarebbe scontato dire Totti, però io dico Perrotta che è uno di quei calciatori che in campo non si nota quasi mai ma che è fondamentale per la squadra.

    Se invece dovessi scegliere una calciatrice, proveniente da un campionato straniero, con cui vorresti giocare, quale nome faresti?

    Ho avuto modo di vederla solo in video però direi l’attaccante brasiliana Marta, è una calciatrice incredibile.

    Veniamo ad una nota dolente, come anche tu avrai notato le nostre formazioni di club purtroppo subiscono pesanti sconfitte quando oltrepassano i confini nazionali, cosa manca secondo te al calcio italiano per potersi avvicinare alle altre nazione?

    Purtroppo c’è un’evidente mancanza di disponibilità economica, tutto questo porta a mancanza di strutture e di mezzi adatti che invece hanno negli altri paesi.

    Veniamo all’attualità, qual è il tuo rapporto con i tifosi della Res Roma?

    Sono fantastici, mai visto un tifo simile, sono ragazzi giovani che spendono di tasca propria per poter realizzare coreografie e sostenerci. Ripeto sono persone fantastiche e c’è un rapporto bellissimo.

    Come abbiamo già detto hai realizzato 10 gol con la maglia della Res Roma, ce n’è uno in particolare che ricordi con piacere?

    In realtà sono due, uno nella vittoria contro le Aquile Bagheria che si rivelò importante per ottenere i playoff per la promozione e l’altro a Fiano Romano, che non ha un importanza particolare per il risultato, ma è speciale per me, per una mia dedica personale.

    Qual è il tuo punto di forza e dove invece vorresti migliorare?

    Sicuramente il mio punto di forza è il fatto di non avere mai mollato, di aver sempre pensato di poter diventare la migliore, insomma una bella dose di autostima. Vorrei migliorare nel riuscire a fare sempre la scelta giusta in campo. So di non essere una calciatrice dotata di un piede raffinato o di grande tecnica, per questo cerco sempre di metterci molta grinta.

    Quest’anno con la Res Roma siete partite molto forte, per poi avere l’attuale calo che vi ha fatto scendere in classifica. Quali sono adesso gli obiettivi della tua squadra ed i tuoi personali?

    Luana Fracassi | © www.romafemminile.it
    Luana Fracassi | © www.romafemminile.it

    Siamo partite benissimo, poi purtroppo un po’ per sfortuna, un po’ per colpa nostra abbiamo perso punti con squadre che, classifica alla mano, erano inferiori a noi. L’obiettivo della Res Roma rimane quello di cercare di ottenere la salvezza immediata evitando i playout. Con impegno e grinta penso sia un obiettivo alla nostra portata. Per quanto riguarda il lato personale voglio dare il mio contributo per ottenere la salvezza e cercare di diventare una bandiera di questa società.

     

     

    La vostra è una squadra che ha in rosa molte giovani, ce n’è qualcuna in particolare che secondo te ha talento e possibilità di avere un futuro brillante?

    In squadra ci sono molte giovani valide, ce n’è una che seguo molto e alla quale cerco di dare consigli perchè penso possa fare molto bene, si tratta di Flaminia Simonetti che a mio parere è dotata di grande tecnica ed intelligenza calcistica.

    Prima di salutarti ti poniamo un’ultima domanda, perché, secondo te, i nostri lettori dovrebbero avvicinarsi e appassionarsi al calcio femminile?

    Il nostro è un calcio genuino, dove non comandano i soldi come accade nel maschile. Siamo ragazze che giocano per passione e credo sia bello potersi avvicinare ad un mondo che porta i giusti valori. Tra l’altro non c’è grande differenza dal punto di vista tecnico rispetto al calcio maschile.

     

     

     

  • Cristiano Ronaldo, festa da 400 mila Euro.

    Cristiano Ronaldo, festa da 400 mila Euro.

    Ormai le abbiamo viste tutte, dalle ville in fase di costruzione ai tradimenti sui social ma la sensazione è che dovremo ancora vederne di manifestazioni egocentriche da parte dei calciatori famosi, così ecco in questi giorni uscire la notizia della principesca festa di compleanno voluta da Cristiano Ronaldo.

    Il calciatore del Real Madrid non poteva esimersi dall’organizzare per i suoi 30 anni una festa degna della sua grandezza ed un evento che rimanesse nella storia così come lui vuole rimanere indelebilmente in quella del calcio. Una festa costata ben 400 mila Euro che poi se andiamo a vedere sono solo spiccioli per una persona che all’anno solo dal Real Madrid, sponsor esclusi, percepisce 15 milioni di Euro.

    Cristiano Ronaldo | Foto Twitter
    Cristiano Ronaldo | Foto Twitter
    Le banconote personalizzate per i tavoli da gioco | Foto Twitter
    Le banconote personalizzate per i tavoli da gioco | Foto Twitter

    Ma come ha fatto a spendere una cifra del genere per una festa di compleanno? Beh, intanto ha affittato un intero locale per VIP, La Finca a Pozuelo de Alarcon, poi ha preteso ed ottenuto l’ingaggio del cantante colombiano Kevin Roldan che ha intrattenuto i 160 invitati con una serata musicale ed un karaoke durato tutta la notte. Ma non è tutto qui, oltre all’evento musicale Ronaldo ha fatto imbastire i saloni del locale con tavoli da gioco, dove gli ospiti potevano divertirsi giocando ai tavoli, con banconote fatte stampare personalizzate da cinque dollari. Nelle banconote erano impressi poi la data del compleanno 5 febbraio e al centro un grosso trenta, la sua età appunto.

    Tutto qui? Assolutamente no, perché ovviamente c’è poi il menù per il cenone, scelto direttamente da lui che prevedeva caviale, pesce, aragoste e filetti di carne prelibata accompagnati dal miglior vino esistente come il bianco Rias Baixas “Sanamaro 2012” (135 Euro a bottiglia), o il rosso Ribeira del Duero “Unico Vega Sicilia” (235 Euro a bottiglia) e poi lo champagne “Louis Roederer Cristal” da 160 Euro a bottiglia.

    Festa incredibile alla quale pare si siano divertiti tutti e ne siano rimasti estasiati, un po’ meno i tifosi delle merengues che hanno trovato di cattivo gusto tutto questo sfarzo e divertimento avvenuto subito solo poche ore dopo la pesante sconfitta per 4-0 nel derby contro l’Atletico di Simeone.

  • Parma, una voragine di debiti

    Parma, una voragine di debiti

    Terrificante verità svelata qualche ora fa dalla “Gazzetta dello Sport” che è andata retroattivamente a vedere i bilanci del Parma Football Club dal 2006 ad oggi. I ducali si sono indebitati in tutto questo tempo per una cifra pari a 197,4 milioni di Euro lordi e 96,5 milioni netti. Il crack è tutto da imputare alla gestione precedente, quella di Tommaso Ghirardi ma ad oggi con questi dati alla mano è facile capire perché, anche dopo la cessione della società, ancora il futuro societario degli emiliani sia terribilmente nebuloso e tanti si defilano dal progetto Dastraso.

    Secondo l’indagine del quotidiano sportivo nella stagione 2006/07 la situazione debitoria era considerata “normale” con una chiusura in passivo di 16 milioni, poi negli anni a seguire è avvenuto il disastro contraddistinto dal crescendo del segno negativo. La stagione successiva infatti il debito si è raddoppiato (31,8 milioni) e nel 2008/09 addirittura si era già vicini ai 100 milioni di Euro di debiti per poi aumentare ancora e ancora fino alla terrificante realtà di oggi che è vicina ai 200 milioni di Euro di debito.

    Tommaso Ghirardi ex-patron del Parma | Foto Twitter
    Tommaso Ghirardi ex-patron del Parma | Foto Twitter

    I revisori contabili di Audirevi che hanno stimato il bilancio del 2014 nella loro relazione lasciano un commento che lascia interdetto chiunque e porge ai profani tifosi che oggi seguono con trepidazione gli sviluppi domande inquietanti sul futuro dei ducali, ma non solo perché è eloquente che dalle dichiarazioni scritte nella suddetta relazione che è il sistema calcio che ancora oggi finanziariamente progredisce in bene e in male senza un vero e proprio controllo.

    “A causa degli effetti connessi alle incertezze descritte nel precedente paragrafo, non siamo in grado di esprimere un giudizio definitivo sul bilancio d’esercizio del Parma Football Club al 30 giugno 2014”.

    Come è possibile che una società di calcio possa arrivare a questo punto ancora oggi senza nessun campanello d’allarme lanciato dalle istituzioni che governano il mondo interbancario? Come è possibile che venga ammesso il progredire del marcio finanziario in una attività che oggi molto più di ieri rappresenta per indotto e per ricavi derivanti da esso una parte importante dell’economia di un territorio?

    Dopo la crisi bancaria spagnola alla quale ha contribuito pesantemente anche l’indebitamento dei top-club iberici si pensava che il Fair-Play finanziario tanto invocato dalla UEFA fosse la panacea di tutti i mali, ma è evidente che nemmeno l’occhio lungo del massimo organismo calcistico europeo possa arrivare a scovare tutti i problemi così come è altrettanto evidente che il sistema calcio italiano non è garantito da fidejussioni bancarie e crediti ipotetici a copertura di acquisti milionari e minusvalenze così come si voglia far credere.

    E dire che l’Inter, prima squadra che nella gestione Moratti aveva speso cifre folli, indebitandosi oltre misura per vincere il Triplete, avrebbe dovuto fare scuola e da monito per gli avventurieri del calcio, ma non è stato così. L’Inter, che tra diritti televisivi e ricavi vari è nettamente superiore al Parma, dopo cinque anni ed un nuovo proprietario è ancora in affannosa risalita e questo fa pensare che per il Parma sarà durissima, salvo miracoli finanziari dei nuovi padroni.

  • Diego Perotti la decide su rigore: Genoa espugna l Olimpico

    Diego Perotti la decide su rigore: Genoa espugna l Olimpico

    Diego Perotti match winner del match con cui il Genoa espugna l’Olimpico di Roma sconfiggendo 0-1 la Lazio suo un calcio di rigore che ha anche provocato l’espulsione del portiere Marchetti lasciando i padroni di casa con l’uomo in meno.

    Diego Perotti, autore del rigore decisivo il Lazio-Genoa
    Diego Perotti, autore del rigore decisivo il Lazio-Genoa

    Successo meritato per la formazione di Gasperini la quale è stata protagonista di una bella gara mentre per la squadra di Pioli è la seconda sconfitta di fila; la gara di oggi ha dimostrato un involuzione negativa sotto il profilo del gioco da parte della Lazio.

    La prima palla gol del match porta la firma di Biglia che, al 7′, calcia una punizione radente e Perin si salva con la complicità del palo, avvio di match molto maschio con tre cartellini gialli estratti dal direttore di gara Gervasoni a Mauri e Cana, per la Lazio, i quali erano diffidati e salteranno la prossima gara. La risposta del Genoa è affidata a un calcio di punizione effettuato da Niang respinto dal portiere Marchetti; al 27′ la svolta del match: Marchetti frana in uscita su Niang imbeccato da Bertolacci, calcio di rigore e cartellino rosso per il portiere,  tra i pali si schiera Berisha, dal dischetto gol di Diego Perotti per il vantaggio ospite.

    Nella ripresa diagonale di Niang con palla a lato. Al 51′ punizione di Biglia palla a lato. Al 52′ Niang serve Iago che sbuca dinnanzi a Berisha ma calcia a lato; Al 67′ palo colpito da Mauri che si incunea tra i difensori del Genoa; al 79′ rovesciata dall’interno dell’area di rigore di Mauri palla alta.

    Con questa vittoria il Genoa si porta a quota 32 punti in classifica mentre la Lazio rimane ferma a 34 punti.

    Tabellino

    LAZIO-GENOA 0-1  29′ Perotti (rigore)

    LAZIO: Marchetti, Radu, Cana, De Vrij, Basta, Parolo, Biglia, Cataldi [27. Berisha], Mauri [80. Keita], Klose, Candreva [46 Felipe Anderson]. All: Pioli

    GENOA: Perin, Roncaglia, De Maio, Izzo, Edenilson, Rincon, Bertolacci, Kucka, Iago [75. Tambè], Niang [70. Pavoletti],  Perotti [78. Lestienne]. All: Gasperini

  • Boubacar Barry regala la Coppa d’Africa alla Costa d’Avorio

    Boubacar Barry regala la Coppa d’Africa alla Costa d’Avorio

    Costa d’Avorio si è aggiudicata per la seconda volta nella sua storia la Coppa d’Africa 2015 sconfiggendo ai calci di rigore il Ghana, con il punteggio di 9-8. I tempi regolamentari e supplementari sono terminati sullo 0-0; è stato decisivo il portiere della Costa d’Avorio Boubacar Barry, capace prima di parare il rigore al portiere Razak e poi di realizzare il penalty decisivo.

    Costa d'Avorio vincitrice della edizione 2015 della Coppa d'Africa
    Costa d’Avorio vincitrice della edizione 2015 della Coppa d’Africa

    Dopo aver fallito le edizioni del 2006 contro l’Egitto e conto lo Zambia del 2012 la Costa d’Avorio nel 2015 ci è riuscita.Tanta amarezza e delusione per il Ghana, per il gioco espresso in questo torneo e per quello che ha dimostrato nella finale.

    E’ stata una Coppa d’Africa 2015 caratterizzata, a differenza delle precedenti edizioni, da un aumento del tatticismo soprattutto nel girone eliminatorio il quale è stato molto equilibrato, a volte apparendo noioso: questo probabilmente dovuto all’arrivo di tecnici europei nel continente nero. A trionfare è stato il tecnico europeo Herve Renard, nel 2012 era riuscito a trionfare con lo Zambia e stavolta ha avuto il merito di saper gestire un gruppo i cui la presenza di big, di prime donne era notevole.

    I rigori finali sono stati mozza fiatanti: Wakaso ha segnato; Bony ha preso la traversa; Jordan Awey ha preso la traversa; Tallo ha mandato fuori; Barry para; Acheampong ha sbagliato: da questo punto in poi tutti i rigori sono stati realizzati; alla fine il duello tra i due portieri: il Ghana sbaglia e la Costa d’Avorio non sbaglia riportando in patria il trofeo dopo 33 anni.

    Boubacar Barry doveva fare la riserva, è diventato titolare a causa dell’infortunio del portiere titolare, a volte il destino.

    Intanto è arrivata, in questi giorni, la squalifica a carico del Marocco: la Confederazione che governa il calcio africano ha deciso che la nazionale marocchina non potrà partecipare alle prossime due edizioni della Coppa d’Africa: in aggiunta alla federazione è stata comminata una sanzione di un milione di dollari. La ragione è dovuta alla rinuncia all’organizzazione di questa edizione di Coppa d’Africa 2015. 

  • Tris Juve sul Milan, la Roma ora è a -10

    Tris Juve sul Milan, la Roma ora è a -10

    La Juventus non frena la sua corsa, contro un buon Milan i bianconeri vanno in vantaggio con il solito Tevez, subiscono il pareggio, ritrovano quasi subito il sorpasso, sanno soffrire l’aggressività rossonera ad inizio ripresa e poi la chiudono con Morata al 65° e di lì in poi gestiscono la gara senza patemi. Adesso, almeno sino a domani pomeriggio, la fuga della Juve sulla Roma si fa più sostanziosa, i giallorossi infatti sono a -10.

    Il Milan esce sconfitto ma è sembrato il miglior Milan di questo 2015, buona la reazione che porta al pareggio, buona la grinta messa in campo ad inizio ripresa. Inzaghi però dovrà lavorare sulla difesa che pur con i buoni innesti, ottimo Antonelli, anche stasera ha sbandato.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri recupera Tevez, che era in dubbio per un attacco influenzale, e ad al suo fianco schiera Morata. In difesa con Lichtsteiner squalificato e Caceres acciaccato, trova posto Padoin.

    Inzaghi manda subito in campo i neoacquisti Antonelli e Paletta, sceglie il trio Poli-Essien-Muntari a metà campo e in avanti con Menez, falso nueve, giocano Honda e Cerci.

    A fare la partita è subito la Juventus che con il possesso palla prova a stanare il Milan che inizialmente si compatta dietro. Retto l’urto iniziale bianconero, gli ospiti crescono e provano ad aggredire gli avversari. Al 14° dopo un buon momento del Milan arriva il gol della Juventus con Tevez che imbeccato da Morata scatta sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Diego Lopez e lo batte con un rasoterra. La reazione del Milan non si vede, anzi è la Juventus a sfiorare il raddoppio. Al 28° però il Milan trova il pareggio con un colpo di testa perfetto di Antonelli su azione di corner. Il pareggio dura 3 minuti perchè sul corner successivo ad un miracolo di Lopez su Marchisio, Tevez fa sponda e Bonucci sotto porta colpisce. Al 36° Inzaghi perde Menez che lascia il campo per Pazzini. La frazione si chiude con la Juventus che fa girare il pallone e cerca la conclusione con Tevez, salva Lopez.

    Alvaro Morata | Foto Twitter
    Alvaro Morata | Foto Twitter

    Si riparte, senza cambi, con il Milan che cerca di essere più aggressivo e al 54° Buffon è costretto ad un grande intervento su Pazzini. E’ un bel Milan, probabilmente il migliore di questo 2015, e i bianconeri soffrono un po’ la pressione. Al 65° però la Juventus cala il tris, azione di Pogba, Tevez appoggia per Marchisio, il centrocampista calcia ma colpisce il palo, la palla però torna a Morata che a porta vuota fa il 3-1. Il gol taglia le gambe al Milan che accusa il colpo e per alcuni minuti sbanda vistosamente. Al 71° Morata troverebbe la doppietta ma è in fuorigioco, gol annullato. I bianconeri non mollano, insistono e sfiorano il Poker. Buffon non viene sostanzialmente mai impegnato anzi sono Paletta e Lopez a salvare il Milan da un passivo più pesante. Non accade altro, al fischio finale è 3-1 per la Juventus con la Roma che scivola momentaneamente a 10 lunghezze.

     

    JUVENTUS – MILAN 3-1 (2-1) (14° Tevez (J), 28° Antonelli (M), 31° Bonucci (J), 65° Morata (J))

    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Padoin, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio (84° Ogbonna), Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez (91° Llorente), Morata.

    Allenatore: Allegri.

    MILAN (4-3-3): D. Lopez; Zaccardo (78° Rami), Paletta, Alex, Antonelli; Poli (62° Bonaventura), Essien, Muntari; Cerci, Menez (36° Pazzini), Honda.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Damato.

    Ammoniti: Essien (M), Padoin (J), Tevez (J)

     

  • Calcio Femminile: il maltempo “dimezza” la Serie A

    Calcio Femminile: il maltempo “dimezza” la Serie A

    Il protagonista assoluto di questo 15° turno di Serie A di Calcio Femminile, non è stato ne un portiere, ne un bomber ma è stato sicuramente il maltempo che ha costretto al rinvio di 4 gare e allo spostamento di Cuneo-Tavagnacco a domani. In sostanza in questo sabato 7 febbraio si sono disputate solo 2 gare, Res Roma-Torres e Pordenone-Orobica entrambe concluse con il risultato di parità.

    Veniamo al racconto delle due partite di questo pomeriggio.

    RES ROMA – TORRES

    Al “Raimondo Vianello” di Roma si sono sfidate due squadre provenienti da due opposti momenti di forma: la Torres arrivava nella capitale da un periodo decisamente positivo mentre le padrone di casa negli ultimi due turni di campionato avevano subito due sconfitte. La rete sul termine della prima frazione di Piacezzi sembrava confermare le premesse. Nella ripresa però la Res Roma è riuscita a trovare la parità al 68° con Ciccotti. Alla fine è uscito un 1-1 che per quanto riguarda la classifica non è servito a niente, le sarde hanno perso l’occasione di agganciare momentaneamente il terzo posto, ma che fa bene al morale della Res che torna a far punti.

    PORDENONE – OROBICA 0-0

    La sfida salvezza tra Pordenone ed Orobica non ha ne vinti ne vincitori e si conclude a reti bianche. Anche in questo caso, come per l’altra gara, il pareggio non serve a nessuna delle due compagini, il Pordenone perde l’occasione di avvicinarsi al quintultimo posto mentre l’Orobica conquista il quinto punto stagionale che però non serve a lasciare l’ultimo posto.

    Logo femminile

    RISULTATI 15 GIORNATA

    Pordenone – Orobica 0-0

    Res Roma – Torres 1-1 (45° Piacezzi (T), 68° Ciccotti (R))

    Cuneo – Tavagnacco rinviata a domenica 8/2 

    Como – Verona rinviata a data da destinarsi

    Firenze – Pink Sport Time Bari rinviata a data da destinarsi

    Mozzanica – San Zaccaria rinviata a data da destinarsi

    Riviera di Romagna – Brescia rinviata a data da destinarsi

     

    CLASSIFICA DOPO 15 GIORNATE

    Brescia 35, Verona 34, Firenze e Mozzanica 29, Torres* 27, Tavagnacco 24, Res Roma* e Riviera di Romagna 22, San Zaccaria 13, Cuneo 12, Pink Sport Time Bari 11, Pordenone* 9, Como 8, Orobica* 6

    * una  partita in più.

     

     

     

  • Cinquina del Livorno, all’Entella il derby ligure

    Cinquina del Livorno, all’Entella il derby ligure

    Daniele Vantaggiato, autore della doppietta con cui il Livorno ha battuto il Bari
    Daniele Vantaggiato, autore della doppietta

    Il Livorno supera per 5-2 il Bari all’Ardenza: è Luci al 5′ a portare in vantaggio la squadra di Galean, il raddoppio è invece di Vantaggiato; terza rete di Maicon al 66′, l’autogol di Luci e la rete di Caputo sembrano rimettere in corsa la squadra di Nicola ma le reti di Siligardi e Vantaggiato chiudono il match. La doppietta di Sforzini consente alla Virtus Entella di sconfiggere nel derby ligure lo Spezia di Bjelica.

    Rosicchia due punti alla capolista Carpi, bloccata ieri sera a Trapani per 0-0 in uno scialbo pareggio senza emozioni rilevanti ne da una parte ne dall’altra, il Bologna il quale espugna Crotone per 0-2: decisiva, per la squadra di Lopez, la doppietta di Laribi a segno sia nel primo che nel secondo tempo. Castaldo, con un colpo di testa, permette all’Avellino di battere il Latina per 1-0: errore dal dischetto di Oliveira per la squadra di Iuliano, fallo che ha provocato anche l’espulsione di Chiosa, per gli ospiti espulso Oduamadi per  offese al direttore di gara al 77′.

    Il Frosinone si stabilizza in quinta posizione grazie al 2-1 ai danni del Lanciano: Monachello porta avanti la squadra di D’Aversa al 9′, pareggio della squadra di Stellone al 52′ e rete decisiva siglata da Sammarco al 72′. Il Pescara, a 16 secondi dalla fine della gara, agguanta l’1-1 contro il Cittadella: il gol di Stanco per gli uomini di Foscarini al 28′ e pareggio di Bjarnason al 94′. Identico risultato per Varese-Pro Vercelli: vantaggio della squadra di Scazzola con Marchi il quale qualche minuto dopo si fa espellere e pareggio all’89’ di Borghese.

    Rinviata causa neve Modena-Catania terreno di gioco impraticabile, il sopralluogo effettuato dal direttore di gara Chiffi e dai due capitani Gozzi e Calaiò ha portato alla decisione di rinviare la gara; domani alle ore 18 chiude il 25 esimo turno Ternana-Brescia.

    CLASSIFICA: Carpi 50; Bologna 44; Livorno 40; Avellino 39; Frosinone 38; Vicenza 37; Spezia 35; Virtus Lanciano 34; Pescara e Pro Vercelli 33; Ternana e Trapani 31; Modena, Perugia e Bari 30; Brescia 29; Virtus Entella 28; Catania, Cittadella e Varese 27; Latina e Crotone 24.