Categoria: Calcio

  • Zapata lancia il Napoli, Inter soffre ma  vince a Cagliari

    Zapata lancia il Napoli, Inter soffre ma vince a Cagliari

    Nei due posticipi di questo lunedì della 24° giornata di Serie A, arrivano successi per Napoli ed Inter. 

    Tra gli azzurri, vittoriosi 2-0 al San Paolo contro il Sassuolo, brilla la stella di Duvan Zapata. Il sostituto dello squalificato Higuain non fa rimpiangere il Pipita e si rende assoluto protagonista con un gol ed un assist per Hamsik.

    Al S.Elia l’Inter di Mancini infila la terza vittoria consecutiva in campionato ma per i nerazzurri non è stato così semplice. Avanti 2-0 con le reti di Kovacic ed Icardi, entrambe nella ripresa, l’Inter si complica la vita subendo la rete di Longo e dovendo resistere ad un Cagliari volenteroso e con un M’Poku che ha messo in mostra tutto il suo talento.

    Veniamo al racconto delle due gare.

    NAPOLI – SASSUOLO

    La partita inizia con il Napoli a fare la gara anche se si viaggia senza emozioni almeno per i primi 10 minuti, anche se Di Francesco è costretto al cambio al minuto 11 per l’infortunio di Antei sostituito da Biondini. I padroni di casa giocano ma il Sassuolo sa sempre essere pronto a ripartire ed essere insidioso. La sfortuna colpisce i neroverdi, al 22° anche Cannavaro deve uscire per infortunio. Il Sassuolo cresce e al 29° Berardi mette paura al San Paolo con una gran giocata, la sua conclusione a giro esce di un nulla. Il Napoli potrebbe portarsi in vantaggio al 41° ma Zapata non arriva sul cross rasoterra di Hamsik. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    L'esultanza di Hamsik e Zapata | Foto Twitter
    L’esultanza di Hamsik e Zapata | Foto Twitter

    Si riparte ed è subito Zapata ad avere l’occasione buona con un colpo di testa, da posizione defilata, che esce sul fondo. All’occasione del colombiano risponde Berardi con un tiro che non passa lontano dal palo. Al 61° i partenopei passano in vantaggio con un volenteroso Zapata che prova ad andare al tiro, viene murato, cade, si rialza e calcia battendo Consigli. Zapata è sempre più protagonista e al 70° si trasforma in assistman e serve ad Hamsik la palla che lo slovacco trasforma nel 2-0. Al 72° il Napoli rimane in 10, brutto fallo da dietro del neoentrato Mertens che prende il rosso diretto. Il Sassuolo fa girare palla e al 77° serve un miracolo di Andujar per togliere la gioia del gol a Magnanelli autore di un gran tiro al volo. I neroverdi però non riescono più a creare anzi rischiano di prendere il 3-0.

    NAPOLI – SASSUOLO 2-0 (61° Zapata, 70° Hamsik)

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Lopez, Gargano; Callejon (89° Mesto), Hamsik (81° De Guzman), Gabbiadini (65° Mertens); Zapata

    Allenatore: Benitez.

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Antei (11° Biondini), Cannavaro (22° Bianco), Acerbi, Gazzola; Taider, Magnanelli (77°Lazarevic), Missiroli; Berardi, Zaza, Floro Flores

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Massa.

    Ammoniti: Maggio (N), Bianco (S), Magnanelli (S), Gargano (N), Zapata (N)

    Espulso: Mertens (N)

     

    CAGLIARI – INTER 

    Mancini apporta delle modifiche rispetto alla formazione prevista, lasciando in panchina Ranocchia e Shaqiri per Vidic e Kovacic. Zola si affida al doppio regista Conti-Crisetig. L’Inter parte con grande personalità provando a fare la gara ma i rossoblù sanno come ripartire in velocità. Al 19° occasione colossale per Podolski che salta anche Brkic ma non va mai al tiro e la chance si perde. Passano 5 minuti e Podolski non trova il colpo di testa vincente sotto porta. Le occasioni per l’Inter si moltiplicano e serve un ottimo Brkic per tenere lo 0-0. Al 35° primo spavento per l’Inter con M’Poku che dopo una giocata mette in mezzo costringendo Carrizo e Santon al salvataggio. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e l’Inter trova subito il vantaggio con Kovacic abile a calciare alle spalle di Brkic una palla ben lavorata in area da Icardi. La reazione del Cagliari è immediata con Donsah che va al tiro costringendo Carrizo alla parata. L’Inter sbanda, Vidic regala ad un occasione che Cossu spreca, poi diventa protagonista Carrizo che salva dopo una super giocata di M’Poku e poi si ripete su Longo che si era trovato in area sfruttando un errore di Medel. I nerazzurri tremano ed il Cagliari continua a spingere. Nel momento migliore dei padroni di casa però arriva il raddoppio dell’Inter con Icardi che, al 68°, riceve in area, mette a sedere il difensore e scaglia la palla in rete. Il Cagliari però non ci sta e al 74° Longo vince lo scontro con Juan Jesus e lascia partire il tiro che supera Carrizo. Il gol carica gli uomini di Zola che spingono e creano, mettendo in crisi la difesa di Mancini. L’Inter però tiene e alla fine può festeggiare il successo, il terzo di fila in campionato.

    CAGLIARI – INTER 1-2 (47° Kovacic (I), 68° Icardi (I), 74° Longo (C))

    Cagliari (4-3-3): Brkic; Dessena, Rossettini, Capuano, Avelar; Crisetig (72° Ceppitelli), Conti, Donsah; Cossu (67° Joao Pedro), M’Poku, Cop (55° Longo).

    Allenatore: Zola.

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; Campagnaro, Vidic, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Brozovic (82° Hernanes); Kovacic (92° Kuzmanovic); Icardi, Podolski (81° Dodò)

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Mazzoleni.

    Ammoniti: Brozovic (I), Cop (C), Campagnaro (I), Avelar (C)

     

  • Raquel Infante, una portoghese per la salvezza del San Zaccaria

    Raquel Infante, una portoghese per la salvezza del San Zaccaria

    Calciatrice duttile, principalmente difensore centrale ma anche capace di adattarsi in altre zone del campo, questo è il profilo della nazionale portoghese Raquel Infante.

    Nata a Lisbona il 19 settembre 1990 Raquel può vantare nella propria bacheca un campionato portoghese ed una coppa nazionale. Dopo il passaggio nella Superliga spagnola, Infante è arrivata in romagna nella scorsa stagione disputando il campionato con la maglia del Riviera. Dopo un lungo infortunio al ginocchio, da gennaio è passata all’altra società romagnola che partecipa al campionato di Serie A, ovvero il San Zaccaria.

    Conosciamo meglio il difensore lusitano, cercando di scoprire come è nata la sua passione per il calcio, quali sono i suoi obiettivi per il resto della stagione.

    Come è nata la tua passione per il calcio? Come mai hai deciso di praticare questo sport?

    Quando andavo in vacanza con mio fratello e i miei cugini, che sono tutti uomini, loro giocavano sempre a calcio in spiaggia o andavano ad un campo a giocare ed io andavo con loro. Una volta a 9 anni sono andata a vedere un allenamento di mio fratello e la società ha detto a mio papà che avevano una squadra femminile. Così ho iniziato a giocare a 9 anni, facevo allenamento sia con il gruppo femminile che con quello maschile perché ero piccola e non potevo ancora giocare solo con la squadra femminile.

    Hai un calciatore a cui ti sei ispirata, un idolo?

    Quando ero piccola ho sempre giocato in attacco e mi piaceva troppo Nuno Gomes. Adesso mi ispiro a Kompany (Manchester City) e Thiago Silva (PSG), che sono due difensori centrali.

    C’è una calciatrice, Serie A esclusa, con cui ti piacerebbe giocare?

    Non ho nessuna calciatrice in particolare con cui voglio giocare. Mi piacerebbe giocare in una squadra con difensori centrali di esperienza per potere imparare e crescere come calciatrice.

    Qual è il tuo rapporto con la maglia della nazionale portoghese?

    Il mio rapporto con la maglia del Portogallo è molto buono. Adesso avremo un torneo a cui non parteciperò perché sono in un processo di recupero dall’infortunio. Abbiamo una Nazionale che sta crescendo. L’ importante è essere al top a settembre quando ci saranno le Qualificazioni all’Europeo.

    Raquel Infante | © Usd San Zaccaria
    Raquel Infante | © Usd San Zaccaria

    Sei una calciatrice molto duttile, ti abbiamo visto giocare come difensore centrale ma anche a centrocampo, qual è il ruolo in cui ti trovi meglio?

    Il ruolo dove ho più esperienza é quello di difensore centrale. Però mi piace giocare a calcio, per cui gioco dove il mister ha bisogno.

    Venendo ad un analisi tecnica, quali sono i tuoi punti di forza e dove pensi di dover migliorare?

    Per me in questo momento la priorità è migliorare fisicamente perché sono reduce da un infortunio al ginocchio e non sono ancora 100%. I miei pregi sono l’ anticipo, il colpo di testa e leggere bene le situazioni di gioco.

    Raquel Infante con il presidente del San Zaccaria Macori | © Usd San Zaccaria
    Raquel Infante con il presidente del San Zaccaria Rinaldo Macori | © Usd San Zaccaria

    Questa al San Zaccaria è la tua seconda esperienza italiana, qual è il tuo obiettivo, e quello della squadra, per la restante parte della stagione?

    L’ obiettivo del San Zaccaria è la salvezza. Il mio personale è quello di aiutare la squadra a raggiungere questo traguardo. Penso sempre al presente, al futuro si vedrà.

     

    Rimanendo all’attualità, il prossimo turno ci sarà il derby tra il San Zaccaria e la tua ex squadra, il Riviera di Romagna, quali sono le tue sensazioni in vista di questa sfida?

    Sicuramente contro il Riviera di Romagna sarà una bella sfida, ritroverò le mie ex compagne ed amiche. Quello scorso è stato un anno bello sia personalmente che per la squadra. Ho grandi amiche che giocano nel Riviera, però quando si gioca in campo siamo ovviamente avversarie in quei novanta minuti. Credo sarà un bel derby tra due formazioni dal grande potenziale.

    C’e, a tuo parere, tra le tue compagne qualche giovane che pensi possa avere le possibilità di divenire un futuro talento?

    Nel San Zaccaria abbiamo un gruppo composto da molte giovani di grandi qualità. Però dobbiamo continuare ad allenarci bene per migliorare e crescere. Non mi piace fare nomi di nessuna compagna perché posso non essere giusta con le altre.

    Hai notato grandi differenze tra la diffusione del calcio femminile in Portogallo ed in Italia?

    Lo scorso anno ho notato molto che in Italia c’è più diffusione di calcio femminile però anche in Portogallo ultimamente sta crescendo molto la diffusione per questo movimento.

    Secondo te perché i lettori de “Il Pallonaro” dovrebbero seguire il calcio femminile?

    I lettori del Pallonaro devono seguire il calcio femminile perché chi segue questo sport si innamora. É un calcio dove le calciatrici non percepiscono grandi rimborsi spese e giocano soprattutto per passione, facendo tanti sacrifici.

  • Salah e Vives in due minuti Fiorentina-Torino 1-1

    Salah e Vives in due minuti Fiorentina-Torino 1-1

    Salah e Vives con le loro reti hanno fatto si che la gara Fiorentina-Torino, valevole per la 24esima giornata del campionato di Serie A, è terminata con il punteggio di 1-1. In campo, e soprattutto nelle gambe dei giocatori, sono presenti le scorie, i residui, la stanchezza dell’impegno di giovedì in Europa League; i viola le occasione per portare a casa i tre punti le hanno avute e alcune le hanno anche sbagliate, soprattutto nell’occasione del rigore fallito da Babacar e neutralizzato da Padelli.

    Salah
    Salah

    Quando molti pensavano allo 0-0 è stato Salah bravo ad aprire le marcature ma dopo soltanto un minuto c’è stato un contropiede del Torino con Molinaro il quale ha servito la palla in mezzo all’area per l’accorrente Maxi Lopez, svarione difensivo della formazione di Montella, e gol siglato da Vives.

    Dopo soli due minuti di gioco episodio dubbio in area del Torino con un braccio di Moretti, la palla è stata calciata da Vives, ma per il direttore di gara Guida è tutto regolare; al 9′ arriva il rigore per la viola causato da Benassi ai danni di Badelj, bravo a cercare l’impatto ma Babacar conclude su Padelli. Al 25′ occasione del Torino con Maxi Lopez, servito di tacco da Quagliarella, impegnando Tatarasanu che la sventa di piede.

    Nella ripresa la Fiorentina continua la pressione ma il Torino è ben coperto nella propria metà campo; al 66′ l’occasione più ghiotta capita agli ospiti con Martinez, subentrato a Quagliarella, che evita il portiere in uscita con un pallonetto e sbilanciato calcia a rete ma trova Gonzalo sulla linea a evitare la rete, poi il finale con due gol nel giro di due minuti che fissano il punteggio sul definitivo 1-1. Granata che allungano la striscia positiva a 11 risultati utili consecutivi mentre i viola arrivano a sette risultati utili consecutivi.

    FIORENTINA-TORINO 1-1

    FIORENTINA (4-3-2-1): Tatarusanu, Basanta, Rodriguez, Tomovic, Rosi [56. Joaquin], Badelj, Aquiliani, Vargas, Ilicic, Diamanti [66. Salah], Babacar  [77. Gilardino] All: Montella

    TORINO (3-5-2): Padelli, Maksimovic, Moretti, Jannson, Bruno Peres, Benassi [75. Gazzi], Vives, Farnerud [86. Amauri], Molinaro, Quagliarella [65. Martinez], Maxi Lopez All: Ventura

    Ammoniti: Vives, Diamanti, Bruno Peres, Moretti

  • Entella blocca il Carpi, si avvicina il Bologna

    Entella blocca il Carpi, si avvicina il Bologna

    La Virtus Entella esce imbattuta dal “Cabassi” di Carpi dove riesce a strappare un prezioso 0-0: è il

    I giocatori dell'Entella conquistano un punto importante contro il Carpi
    I giocatori dell’Entella conquistano un punto importante contro il Carpi

    terzo pareggio consecutivo a reti bianche per la capolista allenata da Castori. Buon punto per l’Entella che sale a quota 30 punti in classifica; rosicchia due punti il Bologna vincitore per 0-1 sul campo del Cittadella: a decidere la gara è stato Laribi al 41′ su assist di Masina, il quale ha colpito un palo, la squadra di Lopez sale a quota 47 punti. Sale al terzo posto, a quota 43 punti,  il sempre più sorprendente Vicenza il quale, faticando, ha la meglio del Crotone, battuto al “Menti” per 1-0: il gol di Giacomelli al 72′ regala alla squadra di Marino il quinto successo consecutivo.

    il Frosinone batte 3-2 la Pro Vercelli al termine di una rete scoppiettante e va a 41 punti: apre le marcature Soddimo al 11′, raddoppio di Gucher al 40′, accorcia le distanze per la squadra di Scazzola Luppi al 48′, terza rete siglata ancora da Soddimo al 60′ e gol di Castiglia al 81′ per una Pro dura a morire.  Lo Spezia, in rimonta, riesce a sconfiggere il Modena per 3-2: è Fedato al 9′ ad aprire le marcature, pareggia Nenè al 35′, ancora avanti con Zoboli gli ospiti al 63′, nuovo pareggio realizzato da Giannetti al 87′ e definitiva terza rete, per la squadra di Bjelica, di Nenè al 90′. Spezia che sale a 39 punti in classifica.

    Colpo in trasferta del Perugia che espugna Brescia per 1-2: vantaggio della squadra di Calori con Tonucci al 39′ ma la formazione di Camplone, alla seconda vittoria consecutiva, prima pareggia con Ardemagni e poi la vince con Falcinelli. Perugia che va a 36 punti. Vittoria importante del Latina che vince 0-2 in quel di Terni: Alhassan e Valiani decidono la gara per la formazione di Iuliano che va a quota 30 punti. E’ finita 0-0 tra Trapani e Varese. Galano e Donati regalano i tre punti al Bari nel match casalingo contro il Lanciano,

    In programma domani Livorno contro Avellino e Pescara contro Catania.

    CLASSIFICA: Carpi 52, Bologna 47, Livorno e Vicenza 43, Avellino 42, Frosinone 41, Spezia 39, Virtus Lanciano 37, Perugia 36, Ternana 35, Pescara, Pro Vercelli e Trapani 33, Modena, Latina, Cittadella, Bari e Virus Entella 30, Brescia 29, Catania e Varese 28, Crotone 25

     

  • Calcio Femminile: Verona e Brescia corrono, le altre inseguono

    Calcio Femminile: Verona e Brescia corrono, le altre inseguono

    La 17° giornata della Serie A di Calcio Femminile ha visto le prime due della classe Verona e Brescia, le venete hanno una gara in più, non hanno intenzione di fermarsi ed ottengono successi pesanti su Res Roma e Tavagnacco.

    Alle loro spalle Mozzanica, Torres e Firenze non perdono il colpo e cercano di mantenersi nella scia, se pur distanti, delle due rivali. In coda colpaccio del Cuneo che batte l’Orobica e successo pesante anche del Pordenone sulla Pink Sport Time Bari.

    Veniamo al racconto delle gare di questa giornata.

    RES ROMA – VERONA

    La Res Roma perde l’imbattibilità casalinga e lo fa contro la capolista Verona. Dopo un inizio con un occasione per le giallorosse, le ospiti passano con la solita implacabile Panico che al 18° da fuori trova il tiro che vale il vantaggio. Nella ripresa parte forte il Verona che al 62° trova il raddoppio con un tap-in vincente di Sipos. Le padrone di casa cercano in tutti i modi di riaprire la gara ma il Verona risponde e al 81° la chiude ancora con Sipos che sigla di testa il 3-0.

    BRESCIA – TAVAGNACCO

    Il Brescia continua a correre, vince contro un avversario ostico come il Tavagnacco e porta ad otto la striscia di vittorie consecutive. Il primo tempo si mantiene equilibrato e vivace e viene sbloccato da bomber Sabatino ben imbeccata da Rosucci, al minuto 40. Nella ripresa il duo Tarenzi-Bonansea confezionano due gol con la prima in versione assist e la seconda a finalizzare. Nel finale di gara trova il gol anche Girelli per il Poker delle Leonesse mentre Cecotti riesce a rendere meno amara la sconfitta siglando il gol della bandiera del Tavagnacco.

    COMO – MOZZANICA

    Tutto facile per il Mozzanica che s’impone con punteggio tennistico in casa del Como. Partenza sprint delle ospiti che alla prima occasione vanno in vantaggio grazie al gol di Mauri. Passano solo sei minuti e Giacinti sfrutta un assist di tacco di Iannella per siglare il raddoppio. A cavallo tra il primo ed il secondo tempo Iannella finisce sul tabellino per una doppietta, con due belle conclusioni, che vale il poker per il Mozzanica. La centrocampista livornese è scatenata e al 85° serve un altro assist per Giacinti che realizza così la doppietta personale. Al 91° il sei a zero è realizzato dalla giovane Cervi che realizza un gol capolavoro fatto di sombrero, dribbling, tunnel e conclusione vincente.

    FIRENZE – SAN ZACCARIA

    Firenze e San Zaccaria prima del calcio d'inizio
    Firenze e San Zaccaria prima del calcio d’inizio

    Partita di buona intensità e dai ritmi piacevoli quella che è andata in scena a San Marcellino e che ha visto il Firenze sconfiggere il San Zaccaria. Ritmi alti, senza occasioni da rete, nei primi minuti con squadre molto aggressive. Le prime chance le costruisce il Firenze con Guagni che per due volte, tra il 13° ed il 15°, si inserisce bene ma calcia fuori. La gara si mantiene vivace con le due squadre che lottano su ogni palla e con le viola che hanno al 26° l’occasione di trovare il vantaggio con Orlandi che spara alto. Fisiologicamente intorno alla mezz’ora i ritmi calano ed il primo tempo si chiude sullo 0-0. La ripresa vede le ospiti partire con grande aggressività e buon pressing, la prima occasione però è per il Firenze con Rinaldi che impegna l’ottimo portiere delle romagnole. Il San Zaccaria non sta solo a guardare e al 63° Longato ci prova su punizione, palla alta. Al 69° la gara si sblocca, errore della difesa del San Zaccaria con la palla che finisce tra i piedi di Adami che da due passi non sbaglia. Passano solo 2 minuti e il Firenze raddoppia, su azione da calcio di punizione la palla arriva in area dove Del Prete dalla linea di fondo rimette in mezzo per Rinaldi che gira in rete. Le ospiti non riescono a reagire almeno sino al 84° quando il Firenze rimane in 10 ed il San Zaccaria trova subito il gol con un bel tiro di Pondini. Ci sarebbe il tempo e pure l’occasione in pieno recupero ma Matsubayashi para ed il match finisce sul 2-1.

    RIVIERA DI ROMAGNA – TORRES

    Prosegue il momento positivo della Torres che espugna il campo di un Riviera al secondo ko consecutivo dopo lo stop di Bari. Il primo tempo vede la compagine sarda gettarsi all’attacco e trovare il vantaggio con un gran gol di Flaviano dopo solo 8 minuti. La ripresa vede recitare lo stesso copione con la Torres che trova il raddoppio al 52° con un tap-in di Marchese. La rete del definitivo 0-3 la segna Tona al 81° con una potente conclusione dopo il controllo in area.

    CUNEO – OROBICA

    Successo importantissimo per il Cuneo sull’Orobica. In una gara non certo entusiasmante e dai ritmi bassi le piemontesi trovano il vantaggio con Herreros dal dischetto al minuto 8. L’Orobica si vede soltanto alla mezz’ora con una conclusione che non impensierisce la difesa avversaria. Nel finale del primo tempo il Cuneo infila l’uno-due che in sostanza chiude il match: al 37° il gol lo trova Emma Errico, mentre al 45° è Herreros a siglare la personale doppietta. Nella ripresa le bergamasche ci mettono più grinta e voglia di fare ma il gol arriva solo al 89° con una bella giocata di Merli.

    PORDENONE – PINK SPORT TIME BARI

    Colpaccio del Pordenone che, in uno scontro salvezza, sconfigge 1-0 la Pink Sport Time Bari. Il gol vittoria lo mette a segno Da Val che su azione d’angolo anticipa tutti e trova il gol. Nel resto della gara la Pink ci prova ma le padrone di casa tengono e portano a casa i tre punti.

     

     

    RISULTATI 17° GIORNATA

    Brescia – Tavagnacco 4-1 (40° Sabatino (B), 50°, 68° Bonansea (B), 79° Girelli (B), 89° Cecotti (T))

    Como – Mozzanica 0-6 (1° Mauri, 7°, 85°, Giacinti, 32°, 57° Iannella, 91° Cervi)

    Cuneo – Orobica 3-1 (8°, 45°+1 Herreros (C), 90° Merli (O))

    Firenze – San Zaccaria 2-1 (69° Adami (F),71° Rinaldi (F), 85° Pondini (S))

    Pordenone – Pink Sport Time Bari 1-0 (5° Da Val)

    Res Roma- Verona 0-3 (18° Panico, 62°. 81° Sipos)

    Riviera di Romagna – Torres 0-3 (8° Flaviano, 52° Marchese, 81° Tona)

     

    CLASSIFICA DOPO 17 GIORNATE

    Verona 43, Brescia* 41, Mozzanica* 35, Torres 33, Firenze* 32, Tavagnacco 28, Res Roma 23, Riviera di Romagna* 22, Cuneo 15, San Zaccaria* e Pink Sport Time Bari* 14, Pordenone 12, Como 9, Orobica 6

    * una partita in meno

  • La legge di Max sveglia la Juventus

    La legge di Max sveglia la Juventus

    La Juventus affronta l’Atalanta nel proprio fortino con un curriculum recente veramente pesante, è da quattordici gare che i Campioni d’Italia sono imbattuti, l’ultima sconfitta per la Vecchia Signora risale addirittura al match esterno in casa del Genoa del 29 ottobre e allo Juventus Stadium i bianconeri hanno addirittura un record impressionante.

    Dopo il pareggio di Cesena e l’occasione di una fuga mancata, dopo il pareggio della Roma con il Parma avvenuto nell’anticipo della settimana scorsa, Allegri ha lanciato un messaggio chiaro e forte, chi pensava ad un turn-over massiccio in vista della gara interna di Champions League contro il Borussia Dortmund, sbagliava di grosso. Nessun calcolo nemmeno sui diffidati in vista della partitissima della settimana prossima contro i secondi in classifica.

    Massimiliano Allegri così schiera un undici titolare, privo solo di Vidal non convocato e Lichtsteiner  relegato in panchina.

    Colantuono ha ben altri problemi, undici giocatori tra infortuni e squalifiche sono out, l’attacco è raffazzonato con il solo Denis davanti affiancato all’inesauribile Baselli a centrocampo è riesumato Migliaccio mentre in difesa Scaloni si posiziona sulla fascia destra.

    Il primo quarto d’ora di gara vede una bella Juventus, che con triangolazioni veloci ma inefficaci che cerca di mettere sotto l’Atalanta, la cosa riesce solo a metà perché i bergamaschi sono schiacciati dentro la propria area ma non subiscono mai tiri in porta. Di contro l’Atalanta mette in apprensione la difesa bianconera con lanci lunghi di alleggerimento, ma mai casuali e sempre alla ricerca dell’uomo avanzato che spesso si trova uno contro uno al difensore della Juventus.

    Al 19° bel taglio di Llorente che viene servito in area bergamasca, stoppa bene in corsa e nel tentativo di anticipare l’intervento di Masiello calcia verso la porta chiudendo troppo il destro e la palla esce abbondantemente alla sinistra di Sportiello.

    24° incredibile azione di contropiede per l’Atalanta che con tre passaggi arriva al limite dell’area bianconera, poi quando l’azione sembra aver perso efficacia perché gli avanti nerazzurri, Denis e Emanuelson, si passano il pallone in modo impacciato un rimpallo serve Baselli solissimo davanti a Buffon, il tiro è respinto d’istinto in angolo dal portiere della Nazionale.

    l’azione successiva è il vantaggio bergamasco, dal calcio d’angolo battuto Migliaccio svetta e devia di testa verso la porta il tiro, palo interno nerazzurro e palla che danza dentro o fuori prima che Buffon la recuperi, per l’arbitro e l’assistente è oltre la linea e quindi 0-1 Atalanta.

    La Juve reagisce subito, bella triangolazione tra Pogba, Tevez e Pereyra sulla sinistra, il tucumano calcia a botta sicura a tu per tu con il portiere bergamasco ma Sportiello si supera e respinge il tiro.

    Al 38° Pogba serve in modo fantastico Cáceres che dalla destra s’inserisce in area, il cileno calcia di collo esterno ma Sportiello con il pugno devia a mezz’altezza in calcio d’angolo. Sull’angolo battuto da Pirlo è Bonucci a saltare più in alto di tutti e il portiere nerazzurro riesce solo a respingere centralmente di piede e sulla ribattuta si crea una mischia sul quale Llorente è il più lesto di tutti a mettere in gol per il pareggio bianconero. Da rivedere sull’azione la posizione di Tevez che dopo la respinta del portiere si avventa sul pallone non riuscendo ad intervenire ma partecipando attivamente all’azione.

    Andrea Pirlo risolve la partita Juventus-Atalanta | Foto Twitter
    Andrea Pirlo risolve la partita Juventus-Atalanta | Foto Twitter

    Al 45° il capolavoro di Andrea Pirlo. La Juventus continua a manovrare in velocità ma non riesce a trovare sbocchi, così la palla torna indietro a Pirlo, il quale stoppa e praticamente da fermo calcia di collo esterno dal limite dell’area mettendo il pallone sotto l’incrocio dei pali, una bellissima rete alla quale Sportiello non poteva fare nulla. E’ l’ultima azione del primo tempo.

    Nella ripresa nessuna delle due squadre effettua cambi ma dopo cinque minuti l’Atalanta perde per infortunio anche Zappacosta ed al suo posto entra D’Alessandro. Il match ha lo stesso canovaccio del primo tempo con la Juventus che fa la partita e l’Atalanta che rilancia lungo per il contropiede.

    Al 51° Pereyra servito sulla fascia destra serve un cross morbido al centro e Pogba è solissimo a due passi dalla linea di porta ma il suo tiro di testa viene ribattuto dal portiere atalantino in disperata uscita, l’Atalanta sembra meno unita rispetto alla prima razione e spesso è tagliata in due dalla manovra juventina.

    Al 64° è Marchisio che ci prova da fuori area ma il suo destro a girare termina alto sopra la traversa. In questa fase si nota un certo nervosismo da parte delle due squadre per una serie di decisioni arbitrali di poco conto comunque contestate, per esempio viene espulso al 75° Colantuono per proteste su un cambio prolungato da parte della Juventus.

    Succede poco altro, la Juve tiene e gestisce la partita, facendo incetta nel caso di cartellini gialli,  anche quando l’Atalanta inserisce forze fresche come Gomez potrebbe chiudere il match ma non lo fa, mentre i nerazzurri fino alla fine restano in partita dando a Colantuono comunque ottimi segnali per il prosieguo della stagione, a due minuti dalla fine Migliaccio di testa, servito da Scaloni, manda fuori di pochissimo. La Juventus finisce la partita alle corde, sia fisicamente che mentalmente, difficile dire quanto pesi la prospettiva del match di coppa contro il Borussia Dortmund.

     

    JUVENTUS-ATALANTA 2-1 (2-1) – 25° Migliaccio (A), 39° Llorente (J), 45° Pirlo (J)

    Juventus (4-3-1-2): Buffon 6; Cáceres 6, Bonucci 6, Chiellini 5,5, Padoin 6; Pogba (dal 65° Lichtsteiner 5,5), Pirlo 6,5, Marchisio 6,5; Pereyra 6,5; Tevez (dal 89° Coman S.V.), Llorente 6,5 (dal 74° Morata 6).

    All.: Massimiliano Allegri 6

    Atalanta (4-4-2): Sportiello 6,5; Scaloni 6,5, Masiello 6,5, Bellini 6, Drame 5; Emanuelson 6,5, Cigarini 6, Migliaccio 6,5, Zappacosta 6 (dal 50° D’Alessandro 5,5); Baselli 6,5 (dal 82° Gomez S. V.), Denis 5,5 (dal 70° Boakye 6).

    All.: Stefano Colantuono 6,5

    Arbitro: Massimiliano Irrati 6

    Ammoniti: Baselli (A), Marchisio (J), Padoin (J), Bellini (A), Pereyra (J), Lichtsteiner (J), Morata (J) Espulsi: Colantuono (A)

  • Tutti gli uomini del Derby della Lanterna

    Tutti gli uomini del Derby della Lanterna

    Gli occhi di tutta l’Italia calcistica e non solo saranno puntati sulla supersfida di Marassi questa settimana, e il Derby della Lanterna andrà in scena in prima serata come anticipo del sabato in solitario, visto che nello stesso giorno non sono previste partite di Serie A nemmeno alle 18:00.

    La stracittadina ligure è da sempre considerata il più bel derby d’Italia, sia per passione vissuta dalle due tifoserie che per l’atmosfera incandescente in campo. Se è da sempre una sfida molto difficile da decifrare per pronosticare un vincitore altrettanto complicato è comprendere lo stato psicofisico delle due compagini, tradotto in parole povere chi vince non si sa ma è sicuro che nessuna delle due vuole perdere.

    Altrettanto improbo è pronosticare chi possa essere l’uomo derby proprio perché spesso è stata una partita chiusa e il marcatore che ha aperto o chiuso la sfida è stato un gregario, per citarne solo alcuni del recente passato Maggio o Rafinha oppure uomini entrati dalla panchina come Boselli nel 2011 determinando poi l’andamento della stessa gara.

    Dal famoso 3 novembre 1946 (data del primo Derby della Lanterna, terminato 0-3 in favore dei blucerchiati) ad oggi sono passati per il prato di Marassi fior fior di giocatori e anche diversi campioni, ma nessuna delle due compagini ha mai messo la zampa vincente innestando la marcia in più e ponendosi al comando dei precedenti in modo netto come per esempio è accaduto al derby di Torino che la storia ha scritto dando un vantaggio netto ad una delle due. In Serie A si sono affrontate 63 volte, per 16 ha vinto il grifone, 24 i pareggi e per 23 volte ha vinto la Sampdoria. E’ l’unico derby che ha avuto un prologo anche nella serie cadetta e in Coppa Italia.

    L’ultima stracittadina ha visto trionfare la Sampdoria, nel girone d’andata grazie ad una punizione velenosa di Manolo Gabbiadini che ha chiuso il match per 0-1, nella supersfida di sabato sera il match-winner di allora non ci sarà perché ceduto al Napoli nella sessione di mercato di gennaio.

    Diego Milito, unico autore di una tripletta nei Derby della Lanterna | Foto Web
    Diego Milito, unico autore di una tripletta nei Derby della Lanterna | Foto Web

    Parlando di uomini derby della storia non si può non partire dall’origine della sfida e ricordare la coppia Giuseppe Baldini e Adriano Bassetto che negli anni ’40 erano proprio un incubo per la difesa genoana e misero, insieme ad altri marcatori, i primi derby proprio a favore dei blucerchiati facendo registrare nel 1948 il massimo scarto registrato nella storia del Derby della Lanterna 5-1 in favore della Sampdoria. I due restano ancora oggi i maggiori top-scorer della stracittadina.

    A quattro reti c’è un certo Roberto Mancini, sempre per la Sampdoria, che nella storia di questa partita si è dimostrata sempre più prolifica dell’avversario ma l’unica tripletta realizzata nella storia dei Derby della Lanterna è rossoblù e targata Diego Milito.

    Tre giocatori poi sono riusciti a mettere il proprio nome sul tabellino dei marcatori con entrambe le maglie si tratta di Giuseppe Baldini che realizzò anche una rete con la maglia del Genoa, Paolo Barison che dal Grifone passò alla Sampdoria dopo una parentesi al Milan e Eddie Firmani, che iniziò la sua avventura italiana con la maglia blucerchiata e la chiuse con la maglia rossoblù.

    Altro dato statistico interessante è quello relativo ai postumi che il Derby della Lanterna porta dietro, oltre al normale e sano sfottò che si respira in città per i mesi a seguire spesso c’è stata anche una vera e propria sterzata nel prosieguo della stagione sia per la squadra che lo ha vinto che per la squadra che ha perso.

    Inutile ricordare nella stagione nefasta, per la Sampdoria, del 2010/11 il derby di ritorno venne deciso dalla rete di Mauro Boselli nei minuti di recupero e che a fine stagione i blucerchiati retrocedettero. Ancora oggi i tifosi rossoblù sono convinti di essere stati determinanti per la retrocessione dei cugini. Oppure andando alla stagione storica per le genovesi (1990/91) quando alla fine la Sampdoria si laureò Campione d’Italia e il Grifone conquistò il primo storico piazzamento per la Coppa UEFA, in quell’occasione fu proprio la partita d’andata a dare il là ad una corsa fantastica per i colori rossoblù. Al vantaggio iniziale di Eranio rispose nella ripresa Gianluca Vialli ma a metà secondo tempo una punizione magistrale di Claudio Branco mandò in tripudio la Gradinata Nord e la squadra allenata allora da Osvaldo Bagnoli divenne una corazzata che chiuse con merito al quarto posto in classifica.

  • Consigli Fantacalcio per la 24° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 24° Giornata di Serie A 2014/15

    La 24° giornata di Serie A sarà spalmata su ben 4 giorni, partendo dall’anticipo di questa sera tra Juventus ed Atalanta ed andando a concludersi con i due posticipi di lunedì Napoli-Sassuolo alle 19 e Cagliari-Inter alle 21.

    Come ogni turno, per venire incontro ai fantallenatori, torna la rubrica Consigli Fantacalcio con i consigliati, gli sconsigliati e le sorprese delle 20 squadre di Serie A.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 24° GIORNATA DI SERIE A

    JUVENTUS – ATALANTA venerdì 20/02 h.20.45

    CONSIGLIATI

    TEVEZ: assente a Cesena vorrà ritornare subito al gol.

    DENIS: deve guidare l’attacco nerazzurro in una gara complicatissima e vendicare il rigore sbagliato dell’andata.

    SCONSIGLIATI

    LICHTSTEINER: male a Cesena, potrebbe andare in panchina.

    MASIELLO: con tutte le assenze potrebbe esser titolare ma non convince.

    SORPRESE

    STURARO: potrebbe esordire e fare molto bene.

    CIGARINI: con un suo tiro da fuori potrebbe regalare gioie ai suoi.

     

    SAMPDORIA – GENOA sabato 21/02 h.20.45

    CONSIGLIATI

    EDER: tenuto a riposo a Verona, vorrà scatenarsi nel derby.

    NIANG: si è sbloccato, un gol nel derby lo consacrerebbe.

    SCONSIGLIATI

    DE SILVESTRI: contenere Perotti non sarà per nulla semplice.

    RINCON: nella sfida di centrocampo potrebbe rischiare il cartellino.

    SORPRESE

    MURIEL: forse partirà in panchina ma potrebbe far bene a gara in corso.

    BERGDICH: sorprendente nel suo esordio, potrebbe far bene anche nel derby.

     

    EMPOLI – CHIEVO domenica 22/02 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MACCARONE: sempre decisivo nelle ultime giornate, non si può togliere.

    MEGGIORINI: molto bene con la Sampdoria potrebbe essersi meritato il posto.

    SCONSIGLIATI

    VERDI: non è parso brillante, meglio evitare.

    HETEMAJ: tanta grinta ma anche rischio cartellino alto.

    SORPRESE

    TONELLI: quest’anno ha già regalato bonus inaspettati.

    BOTTA: a gara in corso la sua rapidità può rivelarsi devastante.

     

    LAZIO – PALERMO domenica 22/02 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MAURI: con Anderson squalificato vorrà sfruttare al massimo l’occasione.

    DYBALA: sempre decisivo che segni o faccia segnare.

    SCONSIGLIATI

    BASTA: non ha giocato male ad Udine, ma non è al meglio.

    JAJALO: potrebbe soffrire il centrocampo biancoceleste.

    SORPRESE

    PAROLO: maestro negli inserimenti, è un attaccante aggiunto.

    BARRETO: con punizioni e tiro da fuori può portare bonus.

     

    MILAN – CESENA domenica 22/02 h.15.00

    Gregoire Defrel | Foto Twitter
    Gregoire Defrel | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    DESTRO: ha trovato il gol con l’Empoli, vorrà ripetersi.

    DEFREL: la sua rapidità può creare grossi problemi alla retroguardia rossonera.

    SCONSIGLIATI

    BONERA: potrebbe esser titolare ma contro la freschezza dei romagnoli, non convince.

    CAPELLI: non ha la titolarità certa e poi potrebbe doversela vedere con un buon Bonaventura.

    SORPRESE

    CERCI: potrebbe esser titolare e con la voglia di fare bene.

    DJURIC: dopo la Juve, potrebbe voler mettersi in evidenza anche a S.Siro.

     

    PARMA – UDINESE domenica 22/02 h.15.00

    CONSIGLIATI

    BELFODIL: dovrà sbloccarsi, che sia l’occasione giusta?

    THEREAU: potrebbe sfruttare le difficoltà del Parma con le sue giocate.

    SCONSIGLIATI

    MARIGA: potrebbe faticare contro il centrocampo dell’Udinese.

    GABRIEL SILVA: nelle ultime gare non ha convinto.

    SORPRESE

    MAURI: il giovane centrocampista ha già fatto bene durante l’anno, potrebbe ripetersi.

    KONE: rientra dalla squalifica pronto a far bene.

     

    VERONA – ROMA domenica 22/02 h.15.00

    CONSIGLIATI

    TONI: sembra in crescendo di forma e al Verona ultimamente segna solo lui.

    GERVINHO: la sua velocità può risultare devastante.

    SCONSIGLIATI

    GRECO: potrebbe soffrire la sfida con il centrocampo della Roma.

    PJANIC: è parso davvero in un momento negativo.

    SORPRESE

    TACHTSIDIS: alla ricerca del gol dell’ex.

    VERDE: Garcia gli sta dando fiducia, potrebbe far bene.

     

    FIORENTINA – TORINO domenica 22/02 h.20.45

    CONSIGLIATI

    BABACAR: ottime condizioni, non ha giocato in coppa, è fresco.

    MAXI LOPEZ: carico dalla doppietta in Europa, proverà a ripetersi.

    SCONSIGLIATI

    BADELJ: potrebbe giocare ma non convince.

    FARNERUD: ha giocato qualche minuto in Europa, però non pare al meglio.

    SORPRESE

    SALAH: lo mettiamo sorpresa perchè viene da due gare di fila molto intense, ma può far bene.

    MARTINEZ: attenzione a lui, anche partendo dalla panchina può far bene.

     

    NAPOLI – SASSUOLO lunedì 23/02 h. 19.00

    CONSIGLIATI

    GABBIADINI: in forma super, ogni palla che tocca può trasformarla in gol o assist.

    BERARDI: sta pian piano tornando quello visto negli scorsi anni, può far bene.

    SCONSIGLIATI

    RAFAEL: davvero male a Palermo, rischia il posto.

    GAZZOLA: contenere Gabbiadini non sarà semplice.

    SORPRESE

    STRINIC: sta portando buoni voti, potrebbe anche portare bonus.

    FLORO FLORES: anche partendo dalla panchina può far bene a gara in corso.

     

    CAGLIARI – INTER lunedì 23/02 h.21.00

    CONSIGLIATI

    SAU: ha già fatto male all’Inter, vorrà ripetersi.

    SHAQIRI: parso in grande forma in coppa, vorrà far bene.

    SCONSIGLIATI

    DESSENA: potrebbe giocare fuori ruolo e non far bene.

    RANOCCHIA: commette sempre qualche errore che gli abbassa il voto.

    SORPRESE

    EKDAL: all’andata fece tripletta, vorrà cercare di segnare ancora ai nerazzurri.

    BROZOVIC: gioca bene, buoni voti e magari stavolta porta anche bonus.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Europa League agrodolce, vince solo il Napoli

    Europa League agrodolce, vince solo il Napoli

    E’ una serata che ha un gusto dolce e amaro quello che rimane dopo le gare di Europa League delle 5 compagini italiane.

    Una solo vittoria, pesantissima e con buona parte di qualificazione in tasca per il Napoli, e 4 pareggi. Se Inter e Fiorentina sorridono, perchè il 3-3 dei nerazzurri in casa del Celtic e l’uno a uno dei viola a Londra nella tana del Tottenham sono risultati decisamente positivi in vista del ritorno, non possono certo esser contenti del risultato di parità Roma e Torino. I giallorossi non riescono più a vincere all’Olimpico e impattano per 1-1 contro il Feyenoord, i granata vanno sotto, rimontano, sorpassano e si fanno agganciare sul 2-2 dall’Athletic Bilbao.

    Veniamo al racconto delle gare delle italiane di questa giornata.

    L'esultanza dei giocatori del Napoli | Foto Twitter
    L’esultanza dei giocatori del Napoli | Foto Twitter

    TRABZONSPOR – NAPOLI 

    Tutto facile per il Napoli che sbriga la pratica turca in meno di mezz’ora. Apre le marcature Henrique con un colpo di testa dopo soli 6 minuti. Al 20° Gabbiadini si trasforma in assistman e serve ad Higuain la palla del facile 2-0. Passano 6 minuti e Gabbiadini entra nel tabellino marcatori firmando il 3-0. Il Tranbzonspor non esiste e nel finale il Napoli fallisce un rigore con Mertens ma cala il Poker con Zapata nel recupero.

    TRABZONSPOR – NAPOLI 0-4 (6° Henrique, 20° Higuain, 26° Gabbiadini, 91° Zapata)

    Trabzonspor (4-3-3): Arikan; Bosingwa, Demir, Medjani, Dogan; Hurmaci (92° Nizam), Atik (92° Dursun), Zengin; Ylmaz, Cardozo, Aydogdu (85° Yavru)

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Inler, Gargano (46° Lopez); Gabbiadini, De Guzman (70° Callejon), Mertens; Higuain (80° Zapata)

     

    ROMA – FEYENOORD

    La Roma non ha ancora trovato la cura alla pareggite. Contro il Feyenoord i giallorossi non riescono a gestire il vantaggio trovato al 22° con un bel colpo di tacco da Gervinho e si vedono agganciare ad inizio ripresa da un gol di Kazim-Richards, partito in posizione di fuorigioco. Adesso per la Roma si fa dura, anche se un successo a Rotterdam non è un’impresa impossibile per gli uomini di Garcia, servirà però la vera Roma.

    ROMA – FEYENOORD 1-1 (22° Gervinho (R), 55° Kazim-Richards (F))

    Roma (4-3-3): Skorupski; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Nainggolan, De Rossi (65° Keita), Pjanic; Gervinho, Totti (65° Doumbia), Verde (75° Florenzi).

    Feyenoord (4-3-3): Vermeer; Wilkshire (30° Karsdorp), Boulahrouz, Kongolo, Nelom; El Ahmadi, Immers, Clasie; Toornstra, Kazim-Richards, Vilhena.

     

    TORINO – ATHLETIC BILBAO

    Altalena d’emozioni a Torino con i granata che vanno praticamente subito sotto contro i baschi del Bilbao per la rete di Williams ma grazie al cuore e all’orgoglio gli uomini di Ventura riescono a ribaltarla già nel primo tempo grazie ad un super Maxi Lopez che trova la doppietta. Nella ripresa però l’Athletic Bilbao riesce a trovare il 2-2, pesantissimo in vista del ritorno, con Gurpegi.

    TORINO – ATHLETIC BILBAO 2-2 (9° Williams (A), 18°, 42° Maxi Lopez (T), 73° Gurpegi (A))

    Torino (4-4-2): Padelli; Molinaro, Maksimović, Moretti, Glik; Darmian, El Kaddouri (76° Farnerud), Gazzi, Benassi; Maxi López (72° Amauri), Martínez (58° Quagliarella).

    Athletic Bilbao (4-2-3-1): Herrerin; De Marcos, Etxeita, Laporte, Aurtenetxe (57° Iraola); San Jose, Etxebarria; Viguera (57° Gurpegi), Rico, Muniain; Williams (72° Sola).

     

    CELTIC – INTER

    E’ proprio il caso di chiamarla Pazza Inter. I nerazzurri nel primo quarto d’ora fanno quello che vogliono al Celtic Park di Glasgow e si portano addirittura sul 2-0 con Shaqiri al 4° e Palacio al 13°. L’Inter però bellissima in attacco è bruttissima in difesa e nel giro di un minuto tra il 24° ed il 25° riesce a riagganciarla con la doppietta di Armstrong. Gli errori però non sono solo di marca interista, al 45° infatti il portiere Gordon combina un pasticcio enorme e lascia la palla a Palacio che a porta vuota segna il 2-3. Nella ripresa l’Inter ha il difetto di non chiuderla ed arretrare troppo ed al 93° arriva il pareggio beffa di Guidetti. Il 3-3 in trasferta non è da buttare ma al ritorno serve una difesa più solida.

    CELTIC – INTER 3-3 (4° Shaqiri (I), 13°, 45° Palacio (I), 24°, 25° Armstrong (C), 93° Guidetti (C))

    Celtic (4-2-3-1): Gordon; Matthews (81° Ambrose), Denayer, van Dijk, Izaguirre; Brown, Bitton; Mackay-Steven, Johansen, Armstrong (74° Henderson); Griffiths (74° Guidetti).

    Inter (4-3-3): Carrizo; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Kuzmanovic (79° Dodò); Shaqiri, Palacio, Icardi (74° Kovacic).

     

    TOTTENHAM – FIORENTINA

    Grandissima prova della Fiorentina che riesce a strappare un pari importantissimo a Londra. La gara si mette subito male perchè il Tottenham trova il vantaggio immediato con Soldado. Gli Spurs non mollano la presa ma hanno il difetto di non raddoppiare e al 36° Basanta trova la parità. Nella ripresa Montella cambia il modulo e la viola cresce, concede poco e anzi avrebbe anche la palla per vincere. Finisce 1-1 risultato molto positivo in vista del ritorno tra 7 giorni al Franchi. 

    TOTTENHAM – FIORENTINA 1-1 (9° Soldado (T), 36° Basanta (F))

    Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Fazio, Vertonghen, Davies; Bentaleb, Paulinho (84° Mason); Chadli (66° Kane), Eriksen, Townsend (73° Lamela); Soldado

    Fiorentina (3-5-2): Tatarusanu; Gonzalo Rodriguez, Savic, Basanta; Pasqual (66° Alonso), Pizarro, Mati Fernandez, Borja Valero (78° Badelj), Joaquin; Gomez (85° Ilicic), Salah.

     

     

  • Ronaldo la apre Marcelo la chiude, è sempre Real Madrid

    Ronaldo la apre Marcelo la chiude, è sempre Real Madrid

    Cristiano Ronaldo nel primo tempo e Marcelo nel secondo tempo danno al Real Madrid una buona fetta di qualificazione ai quarti di finale di Champions League grazie alla vittoria contro lo Schalke 04 in terra tedesca.

    Cristiano Ronaldo
    Cristiano Ronaldo

    Al 18′ prima conclusione effettuata da Lucas Silva, palla a lato. Al 20′ è Aogo a concludere dal limite dell’area, di sinistro di prima intenzione,  su bella apertura di Hoeger; al 26′ conclusione di Huntelaar dal limite dell’area ma Casillas si allunga e sventa il pericolo. Al 2′ il Real Madrid va in vantaggio: cross di Carvajal dalla destra e colpo di testa di Cristiano Ronaldo sull’uscita di Wellenreuther. Al 31′ occasione per Benzema il quale conclude con il destro da dentro l’area ma il portiere dello Schalke o4 è attento; al 35′ gran punizione di Ronaldo diretta all’incrocio dei pali ma Wellenreuther la toglie dal sette con un grande balzo.

    Nel primo quarto d’ora della ripresa la gara è stata molto lenta: lo Schalke ha continuato a difendere mentre il Real Madrid non forza troppo alla ricerca del raddoppio; al 71′ Bale di fisico difende la palla e di tacco serve Isco che, dentro l’area di rigore, di destro calcia alta. Al 73′ vicino al pareggio lo Schalke: conclusione violenta di Platte che si stampa sulla traversa, sulla ribattuta Uchida non trova la porta da vicino.  Al 79′ il raddoppio del Real Madrid, ancora Cristiano Ronaldo riesce a superare due avversari sulla fascia sinistra e serve Marcelo il quale si accentra e conclude da fuori area, la palla si infila sul secondo palo, nulla da fare per il portiere avversario. I minuti finali scorrono senza particolari emozioni e il Real Madrid può guardare con fiducia al match di ritorno.

    SCHLAKE 04- REAò MADRID 0-2 (26′ C. Ronaldo 79′ Marcelo)

    SCHALKE 04: Wellenreuther, Uchida, Hoewedes, Matip, Nastasic, Aogo, Hoeger [80. Meyer], Neustaedter [57. Kirchhoff], Boateng, Choupo-Moting, Huntelaar [33. Platte]. All: Di Matteo

    REAL MADRID: Casillas, Carvajal [82. Arbeloa], Pepe, Varene, Marcelo, Lucas Silva, Isco [84. Illaramendi], Kroos, Bale, Benzema [78. Hernandez],Ronaldo. All: Ancelotti

    Angoli: 2-2 Ammoniti: Kroos 9′; Boateng 34′; Neustadter 47′; Kirchhoff

    Nell’altro match è finita 1-1 la sfida tra il Basilea e il Porto.

    E’ partita meglio la squadra svizzera mentre i portoghesi agiscono di rimessa; al 11′ vantaggio del Basilea: grande azione di Gonzalez che aggancia un lancio di Frei e con l’esterno beffa Fabiano. Danilo conclusione dai 25 metri con il sinistro  e vola Vaclik a deviare la sfera; al 42′ tiro di Brahimi ma blocca Vaclik.

    Al 49′ annullata una rete al Porto; al 59′ lancio di Torres per Tello che controlla e calcia, parata di Vaclik. Al 65′ vicino al pareggio il Porto: Martinez ha controllato male il pallone e poi ha provato da sotto un tiro che finisce alto sopra la traversa. Al 68′ Quaresma si coordina e calcia la palla va alta; al 73′ Herrera ha concluso di destro ma è stato bravo il portiere a parare. Al 78′ calcio di rigore per il Porto: fallo di mano di Samuel su cross di Danilo il quale realizza il rigore pareggiando la gara.

    BASILEA – PORTO 1-1 (11. Gonzalez; 79. Danilo)

    BASILEA: Vaclik, Safari, Samuel, Suchy, Xhaka, Fabian Frei, Elneny, Gashi [83. Hamoud], Zuffi, Gonzalez [25. Calla] , Streller [63. Embolo]. All: Paulo Sousa

    PORTO: Fabiano, Danilo, Maicon, Marcano, Alex Sandro, Herrera, Casemiro, Oliver Torres [68. Ruben Neves], Tello [81. Quintero], Martinez, Brahimi [61. Quaresma]. All: Lopetegui

    ANGOLI: 0-9 AMMONITI: 21. Frei; 28. Casemiro; 37. Elneny; 47. Samuel; 51. Sandro; 58. Gashi; 63. Marek Suchy; 86. Danilo