Categoria: Calcio

  • Chievo-Milan, reti bianche al Bentegodi

    Chievo-Milan, reti bianche al Bentegodi

    Chievo-Milan si chiude sullo 0-0. Il Milan prosegue nella sua striscia, 3 risultato utile consecutivo, mentre il Chievo torna a far punti dopo il pesante stop di Empoli. 

    La partita è stata tutto fuorchè esaltante, dopo un primo tempo davvero con emozioni rarissime, nella ripresa i ritmi sono cresciuti leggermente , ma l’unica vera occasione è stata una traversa colpita da Honda al 47°.

    Maran può essere contento, i gialloblu sono stati compatti, hanno disputato un match solido, provando ogni tanto a spaventare l’avversario.

    Inzaghi invece ha ancora tanto da lavorare, questo Milan sembra avere poche idee, un gioco troppo lento e prevedibile e le occasioni nascono solo da guizzi dei singoli.

    Veniamo al racconto della gara.

    Maran sceglie il suo consueto 4-4-2 con Meggiorini-Pellissier coppia d’attacco, panchina inizialmente per Paloschi.

    Inzaghi conferma il 4-3-1-2 con Alex e Bocchetti coppia centrale di difesa e Bonaventura a giostrare dietro le due punte Menez-Destro.

    Partenza subito aggressiva del Chievo che nel primo minuto spaventa la difesa del Milan. La risposta rossonera è in una conclusione al volo di Destro, al 8°, che però esce troppo debole e centrale. Al 15° Bonera ha una doppia occasione in mischia ma non riesce a sfruttarla. Al 25° Pellissier scatta sul filo del fuorigioco, si allunga un po’ la palla e va in contrasto con Diego Lopez in uscita, la palla passa e sbatte su Antonelli che poi è bravo a spedire in corner per evitare l’autogol. Non succede sostanzialmente altro, un primo tempo non certo indimenticabile si chiude sullo 0-0.

    Keisuke Honda | Foto Twitter
    Keisuke Honda | Foto Twitter

    Si riparte con un cambio nel Milan, esce Montolivo ed entra Honda. Al 47° è proprio il giapponese a creare una gran palla gol, il suo sinistro si infrange contro la traversa. I ritmi si alzano leggermente, specialmente per un Milan più aggressivo, e le due squadre hanno occasioni potenziali. Al 64° anche il Chievo ha la sua chance con la conclusione di Schelotto deviata in corner da Diego Lopez. Il ritmo cresce e prima è provvidenziale Mattiello a salvare per il Chievo e poi De Jong che interviene in maniera perfetta su Meggiorini. Paloschi entra per Pellissier e si crea subito l’occasione, Diego Lopez alza oltre la traversa. Sostanzialmente non succede molto altro e la partita si conclude a reti bianche.

    CHIEVO – MILAN 0-0

    Chievo (4-4-2): Bizzarri; Mattiello, Dainelli, Cesar, Zukanovic; Birsa (82° Radovanovic), Izco, Hetemaj, Schelotto; Pellissier (69° Paloschi), Meggiorini (75° Fetfatzidis).

    Allenatore: Maran.

    Milan (4-3-1-2): Lopez; Bonera, Alex, Bocchetti, Antonelli; Poli, de Jong (78° Cerci), Montolivo (46° Honda); Bonaventura; Menez, Destro (65° Pazzini)

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Calvarese.

    Ammoniti: Menez (M), Meggiorini (C), Alex (M), Antonelli (M)

  • Calcio femminile: tutto invariato in vetta

    Calcio femminile: tutto invariato in vetta

    La 18° giornata della Serie A di calcio femminile ha visto le prime 5 della classifica ottenere il successo e mantenere così invariate le posizioni ed i distacchi.

    Ai successi di Verona, 6-0 al Cuneo, e Brescia, 3-0 sul campo del Bari, hanno risposto il Mozzanica sul campo amico contro il Pordenone ed il Firenze, nel big match di giornata, in casa del Tavagnacco. Prosegue il momento super della Torres che non lascia scampo all’Orobica. Il Derby di Romagna se lo aggiudica di misura il Riviera in casa del San Zaccaria. L’unico pareggio di giornata è lo 0-0 tra il Como ed una Res Roma che non riesce più a vincere.

    Veniamo al racconto dei match di questo turno.

    Melania Gabbiadini con la maglia della Nazionale | Foto Twitter
    Melania Gabbiadini con la maglia della Nazionale | Foto Twitter

    VERONA – CUNEO 

    Tutto facile per il Verona che va ad imporsi nettamente sul Cuneo. Una gara sostanzialmente chiusa già nella prima mezz’ora con Bonetti, prima su azione e poi su punizione, e Gabbiadini. Il Cuneo si vede sono nel finale di tempo con Errico che costringe il portiere di casa alla parata. Nella ripresa trova il gol anche il Bomber Panico, poi ancora Gabbiadini dal dischetto ed infine c’è gloria anche per il difensore Di Criscio. Il Verona, in attesa del recupero del Brescia, rimane in vetta.

     

    PINK SPORT TIME BARI – BRESCIA

    Il Brescia risponde al Verona andando ad espugnare il campo della Pink Sport Time Bari. Le padrone di casa hanno però lottato rendendo vita difficile alle Leonesse. Dopo un inizio di studio il Brescia piazza un uno-due tremendo nel giro di 6 minuti con Tarenzi e Sabatino, il primo tempo si chiude con le lombarde alla ricerca della terza segnatura e le pugliesi in difficoltà. Nella ripresa però la Pink ci prova, sfiora più volte la rete per riaprire il match ma capitola definitivamente a 5 minuti dalla fine quando Bonansea, imbeccata da Rosucci, segna il gol dello zero a tre.

    MOZZANICA – PORDENONE

    Tutto facile per il Mozzanica che cala un poker al Pordenone andando a segno ad inizio e fine partita. Nei primi tre minuti le bergamasche vanno due volte in gol con Scarpellini, dopo soli 35 secondi, e Mauri con una conclusione da fuori al 3°. A questo punto la gara è sostanzialmente chiusa e il Mozzanica gestisce con tranquillità andando poi a segno con Stracchi prima e Iannella, gran conclusione per lei, poi per il 4-0 finale.

    TAVAGNACCO – FIRENZE

    Il big match di giornata se lo aggiudica il Firenze che, in una gara decisamente equilibrata, ha saputo portare a casa bottino pieno con una rete di Vigilucci nel finale. La compagine viola aveva già trovato il vantaggio con Del Prete al 20°, le padrone di casa avevano risposto con la rete di Zuliani al minuto 66°. Il Tavagnacco a questo punto ci ha provato cercando il successo ma come detto ci ha pensato la giovane attaccante del Firenze a regalare 3 punti pesanti alla squadra ospite.

    TORRES – OROBICA

    Tutto facile per la Torres che prosegue il suo momento d’oro e rifila un settebello al fanalino di coda Orobica. Partita praticamente già chiusa nel primo tempo chiuso sul 3-0 con i gol di Marchese, Bartoli e Pinna. Nella ripresa le sarde aumentano il passivo con Marchese che completa la propria doppietta. oltre ai gol di Tona, Domenichetti e Charette per il definitivo 7-0.

    SAN ZACCARIA – RIVIERA DI ROMAGNA

    Derby intenso, teso ma comunque piacevole, quello andato in scena tra San Zaccaria e Riviera di Romagna che ha visto il successo di misura delle ospiti. Nel primo quarto d’ora entrambe le squadre hanno la chance per passare in vantaggio. A passare sono le ospiti al 19° con Pugnali che si guadagna e trasforma un calcio di rigore. La partita si mantiene viva, si passa dalla possibilità del pareggio a quella del raddoppio. Lo 0-2 arriva al 82° con Erman brava a girare in rete una punizione di Tucceri Cimini. Gaburro 4 minuti dopo prova a riaprirla ma non c’è tempo per trovare la parità. il derby è del Riviera.

    COMO – RES ROMA

    Continua il momento poco positivo della Res Roma che nel 2015 non è ancora riuscita ad ottenere un successo. A Como le due squadre ci provano ma chiudono a reti bianche per un pareggio che in sostanza non serve a nessuna delle due.

     

    RISULTATI 18° GIORNATA

    COMO – RES ROMA 0-0

    MOZZANICA – PORDENONE 4-0 (1° Scarpellini, 4° Brambilla, 85° Stracchi, 88° Iannella)

    PINK SPORT TIME BARI – BRESCIA 0-3 (17° Tarenzi, 23° Sabatino, 85° Bonansea)

    SAN ZACCARIA – RIVIERA DI ROMAGNA 1-2 (19° rig.Pugnali (R), 82° Erman (R), 86° Gaburro (S))

    TAVAGNACCO – FIRENZE 1-2 (21° Del Prete (F), 66° Zuliani (T), 87° Vigilucci (F))

    TORRES – OROBICA 7-0 (21°, 61° Marchese, 35° Bartoli, 41° Pinna, 58° Tona, 79° Domenichetti, 90° Charette)

    VERONA – CUNEO 6-0 (14°, 32° Bonetti, 18°, 70° Gabbiadini, 65° Panico, 79° Di Criscio)

     

    CLASSIFICA DOPO LA 18° GIORNATA

    Verona 46, Brescia* 44, Firenze e Mozzanica* 38, Torres 36, Tavagnacco 28, Riviera di Romagna* 25, Res Roma 24, Cuneo 15, San Zaccaria* e Pink Sport Time Bari 14, Pordenone 12, Como 10, Orobica 6

    * una partita in meno

  • Fiorentina-Roma, il Torino pesca lo Zenit, Inter con Wolfsburg

    Fiorentina-Roma, il Torino pesca lo Zenit, Inter con Wolfsburg

    Fiorentina-Roma, questo è l’unico derby italiano sorteggiato a Nyon quest’oggi che ha deciso gli accoppiamenti degli ottavi di finale di Europa League, l’andata sarà al “Franchi” di Firenze e il ritorno all’”Olimpico” di Roma; le due formazioni si ritroveranno contro per una fresca rivincita dopo la Coppa Italia che ha visto proseguire la Fiorentina; sarà sicuramente uno spettacolo con due squadre costruite con un tipo di calcio europeo con la formazione di Montella che, dopo il rientro di Gomez e l’inserimento di Salah, sta ritrovando una nuova dimensione. La formazione di Garcia ha sicuramente avuto una spinta morale dopo aver espugnato Rotterdam e questo fattore psicologico e da tenere in considerazione per il proseguo della competizione.

    I sorteggi degli ottavi di finale hanno decretato il derby italiano Fiorentina-Roma
    I sorteggi degli ottavi di finale hanno decretato il derby italiano Fiorentina-Roma

    L’unica formazione italiana, sulla carta, la quale può sorridere è il Napoli che affronterà la Dinamo Mosca, terza in classifica a 2 punti dal Cska Mosca ma con una partita in meno,  match di andata al “San Paolo”. Il pericolo principale è rappresentato da Mathieu Valbuena, francese che è andato a giocare in Russia scegliendo i soldi alla carriera.

    Per il Torino l’ostacolo da superare si chiama Zenit San Pietroburgo, capolista del campionato russo con 7 punti di vantaggi sulla seconda, andata in Russia; la squadra allenata da Andre Villas Boas è sicuramente tra le favorite per la vittoria finale, giocatori di caratura internazionale: Hulk, Witsel, Danny, Rondon e Garay, i ragazzi di Ventura hanno dimostrato con l’Atletico Bilbao di reggere molto bene il confronto ma i russi rispetto ai baschi sono di livello superiore.

    L’Inter affronterà il Wolfsburg, attualmente secondo in Bundesliga, con 9 punti di vantaggio sulla terza a meno 8 dal Bayern Monaco; la gara di andata sarà in Germania. Insieme al Torino, sicuramente l’avversario più ostico capitato a un’italiana; Bas Dost sta giocando molto bene, l’arrivo di Schurrle ha portato qualità al centrocampo già presente con De Bruyne, Ricardo Rodriguez e Luis Gustavo.

    Sicuramente una formazione, nella peggiore delle ipotesi, approderà ai quarti di finale.

    Questo il quadro degli ottavi di finale: andata il 12 marzo e ritorno il 19 marzo.

    • EVERTON – DINAMO KIEV
    • DNIPRO – AJAX
    • ZENIT SAN PIETROBURGO – TORINO
    • WOLFSBURG – INTER
    • VILLAREAL – SIVIGLIA  
    • NAPOLI – DINAMO MOSCA
    • BRUGES – BESIKTAS
    • FIORENTINA – ROMA
  • Serie A: riforme, dominio europeo e dramma Parma

    Serie A: riforme, dominio europeo e dramma Parma

    Quello che sta vivendo il nostro calcio e la Serie A in particolare, ma non solo, non è che lo spaccato di un paese che vive di eccellenze e di incredibili paradossi, dopo anni di “snobbismo” nei confronti dell’Europa League finalmente sembra che le nostre compagini abbiano preso in seria considerazione questa competizione, tentando un rilancio europeo tanto auspicato per anni quanto rimasto deluso e spesso con rabbia mancato.

    E’ lo specchio dell’Italia di oggi, capace di straordinarie imprese nel piccolo o nel grande quotidiano ma cancellate dall’incredibile difficoltà quotidiana di realizzare e raddrizzare le questioni più semplici. La Serie A ha riscoperto il gusto di vincere in Europa, sei squadre sono in piena bagarre, cinque oggi conosceranno i futuri avversari nel cammino in Europa League e la Juventus con realistico ottimismo vede il ritorno in Germania contro il Borussia Dortmund per andare ai quarti di Champions League.

    Se un amante della Serie A si soffermasse a questo penserebbe di essere tornato agli anni ’90, quando tutte le nostre squadre facevano cammini sontuosi in Europa e spesso una o più compagini si trovavano in finale, ma la realtà che si ha di fronte guardando il dramma del Parma e l’acqua sotto i ponti passata in questi ultimi anni dice a chiare lettere che, è ottimo il risultato storico di questo turno di coppe europee ma è incredibilmente deludente vedere che nei nostri confini si vivono ancora drammi come quelli del Parma e di tante altre squadre che sono state cancellate dal calcio italiano in questi anni.

    Carlo Tavecchio e Claudio Lotito | Foto Twitter
    Carlo Tavecchio e Claudio Lotito | Foto Twitter

    Con l’avvento di Tavecchio alla guida della Federcalcio ci si aspettava delle riforme importanti, a partire dai diritti televisivi che oggi sono la maggior fonte di introito per le squadre di calcio, ebbene finora tale argomento ha portato solo un intermediario che si frappone tra le parti in causa per spillare più soldi alle pay-tv ma di fatto alle provinciali della Serie A arriva sempre una miseria in confronto a quanto percepiscono le grandi. Detto questo servirebbe un capitolo a parte per analizzare le ragioni delle une e delle altre e arrivare ad una conclusione, ma è proprio il governo del calcio che ci dovrebbe arrivare sistemando la questione tenendo anche conto dei bacini d’utenza.

    Di fatto abbiamo avuto tormentoni arbitrali, polemiche a sfondo razzista, incidenti negli stadi, litigi tra presidenti, guai giudiziari per tesserati sotto inchiesta e oggi buchi finanziari delle società fino alla scorsa stagione difese ad oltranza dalle istituzioni del calcio nostrano quando la U.E.F.A. è intervenuta dicendo appunto che qualcosa non andava. Insomma sempre le stesse cose che si perpetrano da anni, ma alle quali anche il governo Tavecchio, come i precedenti, interviene e a parole pone freni dopo che sono accaduti i fatti. Generalmente le riforme si fanno proprio per evitare che si verifichino falle e che si migliorino le cose, tutto disatteso. Per non parlare poi dello sconquasso accaduto in Lega Pro e in Serie B dopo l’intercettazione telefonica “abusiva” nei confronti di Claudio Lotito, braccio destro di Tavecchio che ci ha riportato indietro al 2006, quando altre intercettazioni telefoniche “abusive” spaccarono il mondo del calcio.

    Insomma con argomentazioni diverse e con un’importanza ben diversa le stesse cose che accadono nella gestione e nell’amministrazione del paese.

    In questo momento il nostro calcio esprime un ottimo risultato e lo fa contro squadre appartenenti a campionati qualitativamente sopra il nostro, Athletic Bilbao, Tottenham, Borussia Dortmund. Tutto questo fa ben sperare nella ripresa perché negli anni scorsi l’Europa League soprattutto è stata il trampolino di rilancio per il calcio di altri paesi che oggi assediano l’Italia nel ranking, come il Portogallo.

    Roberto Donadoni, allenatore del Parma | Foto Twitter
    Roberto Donadoni, allenatore del Parma | Foto Twitter

    Di contro abbiamo ancora da scoprire quanto il nostro calcio è marcio, perché ancora nel 2015 mentre un cittadino normale ha difficoltà a fare una richiesta di mutuo per comprare una casa e deve portare mille garanzie all’Istituto di credito, una società di calcio si scopre che con un debito di un centinaio di migliaia di Euro tranquillamente gestisce il mercato, si iscrive ai campionati ed esercita tranquillamente finché il coperchio della pentola a pressione non scoppia e rimane solo da pagare il disastro fatto che va a carico sempre di chi è ignaro di tutto. L’eccellenza morale di Donadoni e dei ragazzi del Parma, con Lucarelli in primis è cancellata dall’inettitudine gestionale e da un sistema che continua a dare segnali di crollo su se stesso.

    In parole povere, il calcio italiano per prestazioni sportive e qualità degli interpreti sul campo da gioco fa di tutto per risalire la china, così come i cittadini nella vita comune, ma rimane sempre da attendere le cosiddette riforme che sembrano sempre più una chimera.

  • Consigli Fantacalcio per la 25° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 25° Giornata di Serie A 2014/15

    La 25° giornata di Serie A si disputerà su tre giorni, aprendosi con l’anticipo di sabato sera Chievo-Milan e si concluderà lunedì con il big match Roma-Juventus.

    Come ogni turno, per venire incontro ai fantallenatori, torna la rubrica Consigli Fantacalcio con i consigliati, gli sconsigliati e le sorprese delle 20 squadre di Serie A.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 25° GIORNATA DI SERIE A

    CHIEVO – MILAN sabato 28/02 h.20.45

    CONSIGLIATI

    MEGGIORINI: sembra il più sicuro della titolarità e potrebbe regalare bonus.

    BONAVENTURA: è in grande forma, può continuare a far bene.

    SCONSIGLIATI

    SCHELOTTO: potrebbe soffrire la spinta di Antonelli.

    POLI: potrebbe non avere una serata semplice, meglio non rischiare.

    SORPRESE

    BIRSA: attenzione al gol dell’ex.

    ANTONELLI: sembra in ottima forma, potrebbe rivelarsi la sorpresa.

     

    CAGLIARI – VERONA domenica 1/03 h.12.30

    Paul Josè M'Poku | Foto Twitter
    Paul Josè M’Poku | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    M’POKU: viene da buone prestazioni, potrebbe rivelarsi decisivo.

    JANKOVIC: pronto a ripetersi dopo il gol alla Roma.

    SCONSIGLIATI

    DESSENA: nel ruolo di terzino potrebbe non dare il meglio di se.

    JUANITO GOMEZ: non è al top fisico, meglio evitare.

    SORPRESE

    DONSAH: attenzione al suo tiro da fuori che può portare bonus.

    HALFREDSSON: sembra tornato a crescere, si può schierare.

     

    ATALANTA – SAMPDORIA domenica 1/03 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PINILLA: torna carico dalla squalifica, pronto a far bene.

    MURIEL: in crescita e con la chance di essere titolare.

    SCONSIGLIATI

    CARMONA: potrebbe soffrire un Acquah davvero in forma.

    REGINI: non brillantissimo nel derby, meglio evitare.

    SORPRESE

    EMANUELSON: ha le possibilità di regalare bonus a sorpresa.

    CORREA: deve cogliere l’occasione, vorrà far bene.

     

    CESENA – UDINESE domenica 1/03 h.15.00

    CONSIGLIATI

    DJURIC: la sua fisicità potrebbe creare problemi all’Udinese

    DI NATALE: non è al top ma ha i colpi per regalare bonus.

    SCONSIGLIATI

    MUDINGAYI: pronto dal primo minuto, non convince.

    BADU: tanta aggressività, in una gara che ha il sapore di una battaglia, rischia il cartellino.

    SORPRESE

    DE FEUDIS: ha sfiorato il gol contro il Milan, potrebbe trovarlo stavolta.

    KONE: il greco torna disponibile e pronto a far bene.

     

    GENOA – PARMA domenica 1/03 h.15.00

    CONSIGLIATI

    IAGO FALQUE: gasato dal gol nel Derby, è pronto a ripetersi.

    RODRIGUEZ: difficile fare un nome nel caos del Parma, diciamo “El cebolla”.

    SCONSIGLIATI

    RONCAGLIA: grave l’errore nel derby, pare insicuro.

    COSTA: da centrale potrebbe soffrire.

    SORPRESE

    BORRIELLO: e se fosse lui la sorpresa della partita?

    PALLADINO: forse partirà in panchina, potrebbe far bene.

     

    PALERMO – EMPOLI domenica 1/3 h.15.00

    CONSIGLIATI

    DYBALA: impossibile non fare il suo nome.

    MACCARONE: stesso discorso fatto per Dybala, è in formissima.

    SCONSIGLIATI

    DAPRELA’: sostituire Lazaar non sarà semplice.

    TONELLI: potrebbe soffrire il talento di Dybala.

    SORPRESE

    RIGONI: quest’anno ha già timbrato diverse volte, può ripetersi.

    PUCCIARELLI: potrebbe tornare a segnare come già fatto ad inizio anno.

     

    SASSUOLO – LAZIO domenica 1/03 h.15.00

    CONSIGLIATI

    ZAZA: ha tutti i numeri ed il talento per regalare bonus.

    FELIPE ANDERSON: torna dalla squalifica, pronto a far bene.

    SCONSIGLIATI

    BIANCO: malissimo con il Napoli, meglio non schierarlo.

    MAURICIO: continua a non convincere, sarà dura contro gli avanti neroverdi.

    SORPRESE

    MISSIROLI: potrebbe essere lui la sorpresa del match.

    CATALDI: il giovane biancoceleste potrebbe regalare bonus inaspettati.

     

    INTER – FIORENTINA domenica 1/03 h.18.00

    CONSIGLIATI

    GUARIN: è in una forma incredibile, va schierato.

    SALAH: stesso discorso fatto per Guarin, è in gran condizione.

    SCONSIGLIATI

    CAMPAGNARO: non convince rischia il brutto voto.

    AQUILANI: potrebbe avere una giornata poco positiva contro il centrocampo viola.

    SORPRESE

    BROZOVIC: sarà fresco, potrebbe portare bonus.

    BADELJ: positivo in coppa, potrebbe ripetersi in campionato.

     

    TORINO – NAPOLI domenica 1/03 h.20.45

    CONSIGLIATI

    MAXI LOPEZ: pare in grande forma, al Napoli ha già saputo far male.

    HIGUAIN: il Pipita non si può non schierare, ha sempre i colpi per far bene.

    SCONSIGLIATI

    GLIK: non è parso al meglio, rischia contro l’attacco del Napoli.

    GARGANO: grintoso ma con il rischio cartellino alto.

    SORPRESE

    BRUNO PERES: rapido e bravo nell’inserirsi, potrebbe far bene.

    DE GUZMAN: già capace di regalare gol pesanti in questa stagione.

     

    ROMA – JUVENTUS lunedì 2/03 h.20.45

    CONSIGLIATI

    GERVINHO: con la sua velocità può rendersi molto pericoloso.

    TEVEZ: nelle gare importanti difficilmente sbaglia.

    SCONSIGLIATI

    YANGA-MBIWA: non convince, rischia il brutto voto.

    LICHTSTEINER: momento negativo, pare nervoso e non convince.

    SORPRESE

    LJAJIC: a segno in coppa, pronto a ripetersi.

    STURARO: potrebbe essere una grande sorpresa, si può azzardare.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • “Manita” italiana in Europa League, 5 squadre agli ottavi

    “Manita” italiana in Europa League, 5 squadre agli ottavi

    Strepitosa “Manita” delle squadre italiane in Europa League. Cinque squadre su cinque qualificate agli ottavi d’Europa League e per un calcio che ha dovuto soffrire parecchio in Europa negli ultimi anni, quella di stasera ha l’aria di una grande rivincita.

    Cinque qualificazioni tutte diverse tra loro. La Fiorentina partiva con ottimismo ma il Tottenham faceva comunque paura, i viola hanno saputo soffrire e alla fine vincere quasi in scioltezza. Ha sofferto più del previsto l’Inter che ha potuto tirare il sospiro di sollievo solo al 87°. Il Napoli ha fatto poco più di una passerella, visto il netto successo dell’andata. Impresa vera e propria quella del Torino che ha espugnato il San Mames in un’altalena di emozioni. Successo teso ma meritato quello della Roma che in una gara, sospesa nella ripresa per le intemperanze dei tifosi di casa, ha saputo portar a casa un successo pesante a Rotterdam nella tana del Feyenoord.

    Domani con i sorteggi scopriremo il destino delle nostre compagini, intanto però godiamoci a pieno una notte di rinascita del calcio nostrano.

    Veniamo al racconto delle gare di oggi.

    FIORENTINA – TOTTENHAM

    In settimana, prima della gara, i dirigenti viola si erano raccomandati con i tifosi di non fischiarlo e lui, Neto, si è reso super protagonista e se la Fiorentina ha compiuto l’impresa dell’eliminare il Tottenham il portiere brasiliano ha tanto merito. Nel primo tempo infatti si assiste ad una viola troppo brutta che viene salvata dal proprio portiere che al 29° disinnesca un contropiede di Soldado andando ad arpionare il passaggio dell’attaccante ad un solissimo Eriksen. Nella ripresa però è tutta un altra Fiorentina, i ragazzi di Montella passano in vantaggio al 54° con Gomez che ben servito da Badelj, batte Lloris. Gli Spurs accusano il colpo e Salah al 71° piazza la rete che chiude il match. La viola non corre più rischi e il Franchi, pieno di gioia, festeggia il passaggio del turno.

    FIORENTINA – TOTTENHAM 2-0 (54° Gomez, 71° Salah)

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Richards, Savic, Basanta (57° Rodriguez), Alonso; Badelj, Pizarro, Fernandez (24° Aquilani); Joaquin (78° Pasqual), Gomez, Salah.

    Allenatore: Montella.

    Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Chiriches, Fazio, Vertonghen (75° Walker), Davies; Bentaleb (63° Kane), Stambouli; Chadli (63° Townsend), Eriksen, Lamela; Soldado

    Allenatore: Pochettino.

    Arbitro: Göçek.

     

    INTER – CELTIC

    L’Inter fatica più del previsto ma alla fine vince e porta a casa la qualificazione. Subito brivido in partenza con Carrizo costretto al salvataggio su Mackay-Steven. L’Inter pian piano cresce e al 36° si trova in superiorità numerica per l’espulsione di van Dijk. Il vantaggio di un uomo sembrerebbe spianare la strada per una goleada, così non è perchè il portiere Gordon si dimostra in grande serata. Il Celtic si compatta e cerca il contropiede, i nerazzurri spingono e trovano il gol che fa tirare un sospiro di sollievo ai tifosi solo al 87° quando Guarin s’inventa una gran conclusione, un missile imparabile per Gordon che vale successo e qualificazione agli ottavi.

    INTER – CELTIC 1-0 (87° Guarin)

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; D’Ambrosio (80° Campagnaro), Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Hernanes (79° Kovacic); Shaqiri; Icardi, Palacio (88° Puscas)

    Allenatore: Mancini.

    Celtic (4-2-3-1): Gordon; Matthews, Denayer, van Dijk, Izaguirre; Brown, Bitton; Mackay-Steven (38° Ambrose), Johansen, Armstrong (78° Commons); Guidetti (58° Forrest)

    Allenatore: Deila.

    Arbitro: Kruzliak.

    Espulso: van Dijk (C) al 36°

     

    ATHLETIC BILBAO – TORINO

    Impresa granata al San Mames, in una serata ricca di emozioni, a gioire è il Torino che espugna lo stadio dei baschi e porta a casa la qualificazione agli ottavi. La gara si mette subito bene per il Toro che al 16° trova il vantaggio con un rigore, per fallo di Gurpegi su Vives, trasformato da Quagliarella. L’Athletic si butta in avanti e al 44° Iraola è abile a trovare la rete del pari. Gioia che dura poco perchè nel primo minuto di recupero Maxi Lopez trova il colpo di testa vincente per il nuovo vantaggio ospite. Nella ripresa Maxi fallisce il match point ed il destino sembra punirlo quando De Marcos al 61° riporta la gara in parità. Il cuore granata però è enorme e al 67° Darmian s’inventa un gran gol per il 2-3 che è come un colpo da ko per l’Athletic che non riesce sostanzialmente a far più paura al Torino che può così gioire.

    La gioia dei calciatori del Torino | Foto Twitter
    La gioia dei calciatori del Torino | Foto Twitter

    ATHLETIC BILBAO – TORINO 2-3 (16° rig.Quagliarella (T) 44° Iraola (A), 45°+2 Maxi Lopez (T), 61° De Marcos (A), 67° Darmian (T))

    Athletic Bilbao (3-5-2): Iago Herrerìn; Etxeita, Gurpegi (42° Inaki Williams), Laporte; Iraola, Beñat (70° Susaeta), San Josè, Rico (78° Unai Lopez), De Marcos; Muniain, Aduriz.

    Allenatore: Valverde.

    Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Gazzi, Vives, El Kaddouri (84° Farnerud), Molinaro; Maxi Lopez (73° Martinez), Quagliarella.

    Allenatore: Ventura.

    Arbitro: Liany.

     

    FEYENOORD – ROMA

    Partita tesissima alla vigilia e tesa anche in campo tant’è che già nel primo tempo l’arbitro ha dovuto sospendere il match per qualche minuto per il lancio di una banana gonfiabile. Nella ripresa poi lunga sospensione per lancio d’oggetti, uno dei quali avrebbe colpito il direttore di gara, dopo l’espulsione di te Vrede. Veniamo al racconto della gara partono meglio gli olandesi ma è Totti a sfiorare due volte il gol, con un cucchiaio fuori di poco ed una punizione che colpisce il palo esterno. Sul finire del tempo arriva il vantaggio della Roma con Ljajic bravo a girare in rete un cross di De Rossi. Nella ripresa il fattaccio, al 54° l’arbitro mostra il rosso diretto a te Vrede e parte il lancio d’oggetti che porta alla sospensione. Si riparte e il Feyenoord in 10 contro 11 pareggia con il neo entrato Manu che s’infila nella difesa giallorossa. La Roma reagisce quasi subito e al 60° Gervinho, servito da Torosidis, realizza sottoporta il 2-1. Gli olandesi ci provano con tutto l’orgoglio ma non riescono a riaprire la qualificazione che viene ottenuta dagli uomini di Garcia.

    FEYENOORD – ROMA 1-2 (45°+1 Ljajic (R), 57° Manu (F), 60° Gervinho (R))

    Feyenoord (4-3-3): Vermeer; Boulahrouz (55° Manu), Van Beek, Kongolo, Nelom; Clasie, Toornstra, El Ahmadi; Karsdorp, Kazim-Richards (30° te Vrede),Vilhena (84°Achahbar) .

    Allenatore: Rutten.

    Roma (4-3-3): Skorupski; Torosidis, Manolas, Yanga Mbiwa, Holebas; Pjanic (73° Nainggolan), De Rossi, Keita; Gervinho, Totti (82° Paredes), Ljajic (73° Iturbe)

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Turpin.

    Espulso: Te Vrede (F) al 54°

     

    NAPOLI – TRABZONSPOR

    Tutto facile per il Napoli che partiva dalla vittoria per 4-0 ottenuta in Turchia 7 giorni fa. I partenopei hanno fatto la partita anche al San Paolo e oltre al gol siglato da De Guzman al 19°, gli uomini di Benitez hanno avuto altre occasioni per render il passivo ancora più pesante. Praticamente inesistente il Trabzonspor.

    NAPOLI – TRABZONSPOR 1-0 (19° De Guzman)

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Mesto, Henrique, Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon (75° Hamsik), De Guzman (69° Gabbiadini), Mertens; Higuain (63° Zapata).

    Allenatore: Benitez.

    Trabzonspor (4-3-3): Arikan; Dursun (88° Yavru), Bosingwa, Demir, Dogan; Atik (76° Aydogdu), Ekici, Medjani; Hurmaci, Cardozo, Zengin (83° Ylmaz)

    Allenatore: Yanal.

    Arbitro: Bebek.

     

  • Monaco tris e quarti ipotecati, colpo Leverkusen sull’Atletico

    Monaco tris e quarti ipotecati, colpo Leverkusen sull’Atletico

    Il Monaco fa l’impresa della serata andando ad espugnare l’Emirates di Londra, sconfiggendo l’Arsenal per 1-3 nell’andata degli ottavi di Champions League. Nove degli undici in campo nel Monaco esordivano in questa stagione nella massima competizione continentale.

    il Monaco espugna Londra, sconfiggendo l'Arsenal per 1-3.
    il Monaco espugna Londra, sconfiggendo l’Arsenal per 1-3.

    La velocità, il contropiede dei francesi sono stati un arma vincente al cospetto di un Arsenal molto lento e distratto nel reparto difensivo.

    La partenza è stata di marca Arsenal ma con il passare dei minuti il Monaco è salito in cattedra; prima occasione di Sanchez al 32′ in combinazione con Ozil: il cileno calcia ma la palla va alta sopra la traversa; al 37′ Giroud mette un pallone forte e teso per Bellerin il quale non inquadra la porta. Al 38′ vantaggio del Monaco: gran tiro da fuori di Kongdobia, il pallone è stato deviato da Mertesacker che era in traiettoria e batte Ospina; al riposo la squadra di Jardim è avanti di un gol, in trasferta, senza che la formazione di Wenger abbia mai tirato in porta.

    Al 53′ il raddoppio del Monaco: contropiede dei francesi in campo aperto i quali si trovano in due contro uno e Martial serve Berbatov che, tutto solo, batte Ospina. Al 57′ tiro di Sanchez, parata di Subasic ma sul tap in Giroud non inquadra la porta. Al 61′ occasione per il Monaco: azione di Dirar, palla per Moutinho che di tacco libera Martial ma è ottima l’uscita di Ospina che fa da muro. Un po’ di sfortuna per i padroni di casa al 64′ con l’inserimento di Walcott che tira, para Subasic, sulla ribattuta,  Wellbeck si inserisce arrivando in tap-in ma colpisce il suo compagno Walcott. AL 91′ rete di Chamberlain che accorcia le distanze con un gran tiro dal limite; al 94′ definitivo 1-3 del Monaco: contropiede e diagonale chirurgico di Ferreira Cardasco.

    ARSENAL: Ospina, Gibbs, Koscielny, Mertesacker, Bellerin, Cazorla [81. Rosicky], Coquein [68. Chamberlain], Sanchez, Ozil, Wellbeck, Giroud [60. Walcott] All: Wenger

    MONACO: Subasic, Tourè, Wallace, Abdennour, Elderson, Dirar [82. Kurzawa], Fabinho, Kondogbia, Martial [84.Bernardo Silva], Moutinho, Berbatov [75. Ferreira Carsasco] All: Jardim

    Corner: 8-1 Amooniti: Coquelin 38.; Wellbeck 45.; Bellerin 74.; Ozil 87.; Moutihno 92.

    Alla “Baya Arena” il Bayer Leverkusen sconfigge per 1-0 l’Atletico Madrid, vice campione d’Europa; Bayer che ha avuto il merito di essere letale sulle ripartenze contro un Atletico sottotono e in inferiorità numerica per l’espulsione di Tiago al 76′. Due infortunati nel primo tempo per Simeone, Siquera e Niguez, al ritorno mancherà anche Godin, ammonito e in diffida.

    Al 11′ Godin salva sulla linea la zampata di Spahic il quale al 26′ centra l’incrocio dei pali dalla lunga distanza; al 40′ Leno salva di ritorno anticipando Griezmann in uscita.

    Al 56′ vantaggio dei tedeschi: Hakan Calhanoglu, finta e assist pregevole di Bellarabi da centro area e destro vincente del giocatore turco sotto la traversa di Moya. Al 77′ annullata una rete a Torres e un minuto dopo restano in dieci gli spagnoli

    BAYER LEVERKUSEN: Leno, Hilbert, Spahic, Papadopoulos, Wendell, Bender [68. Rolfes], Castro, Calhanoglu [87. Brandt], Son Heung-Min, Bellarabi, Drmic [80. Kiebling]. All: Schmidt

    ATLETICO MADRID: Moya, Juanfran, Miranda, Godin, Siqueira [38. Jesus Gamez], Arda Turan [65. Torres], Gabi, Tiago, Saul Niguez [42- Raul Garcia], Mandzukic, Griezmann. All: Diego Simeone

    Corner: 4-4 Ammoniti: Thiago Mendes 23.; Papadopoulos 35.; Wendell 58.; Godin 62.; Lars Bender 64.; Castro 88.

     

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 24° giornata di Serie A 2014/15

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 24° giornata di Serie A 2014/15

    La 24° giornata di Serie A è stata davvero lunga e complicata per i fantallenatori. Questa settimana era previsto l’anticipo del venerdì, Juventus-Atalanta e due posticipi il lunedì, Napoli-Sassuolo e Cagliari-Inter. La problematica situazione del Parma ha però causato il rinvio a data da destinarsi di Parma-Udinese, si utilizza quindi il 6 politico per tutti i calciatori dei due team. Oltre a tutto questo ci ha pensato anche il maltempo che ha causato lo spostamento del Derby della Lanterna, da sabato sera a martedì sera.

    Per quanto riguarda le Statistiche Fantacalcio possiamo dire che c’è stato un logico calo dei gol segnati, così come quello degli assist. C’è stata una sola marcatura multipla.

    Veniamo quindi al riepilogo di questa giornata attraverso le Statistiche Fantacalcio.

    In questo turno sono stati segnati 21 Gol: Migliaccio, Maccarone (2), Rugani, Salah, Iago Falque, Icardi, Kovacic, Llorente, Pirlo, Candreva, Mauri, Bonaventura, Pazzini, Hamsik, Zapata, Dybala, Totti, Eder, Vives, Jankovic

    Gli Assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 9: Emanuelson, Valdifiori, Vecino, Gilardino, Niang, Cataldi, Zapata, Quaison, Halfredsson.

    In questo turno c’è stato un errore dal dischetto, l’attaccante viola Babacar infatti si è visto respingere il tiro dagli undici metri da Padelli in Fiorentina-Torino. C’è stata una sola autorete: quella del portiere dell’Inter Carrizo in Cagliari-Inter. Gli espulsi sono stati 2: il palermitano Barreto e il centrocampista del Napoli Mertens.

    Massimo "Big Mac" Maccarone | Foto Twitter
    Massimo “Big Mac” Maccarone | Foto Twitter

    Il punteggio più alto di giornata se lo sono giocato due attaccanti, Maccarone autore dell’unica marcatura multipla di giornata, e Duvan Zapata, ottima prestazione condita da un gol ed un assist. L’attaccante colombiano del Napoli ha ottenuto un bel 7.5 in pagella al quale vanno sommati i bonus del gol e dell’assist e sottratto il malus dell’ammonizione, viene fuori un totale di 11. Anche Big Mac ha preso il 7.5 in pagella, non ha avuto malus e sommando i bonus della doppietta arriva a 13.5 che diventa così il miglior punteggio, fantacalcisticamente parlando, della 24° giornata.

     

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 24° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Padelli 9; Rugani 10, Emanuelson 7.5, Mario Rui 7, Antonelli 7; Candreva 10.5, Pirlo 10, Iago Falque 10; Maccarone 13.5, Zapata 11, Icardi 10

     

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 24° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Bizzarri 3; Avelar 4, Mauricio 4, Bruno Peres 4.5, Zukanovic 4.5; Mertens 3, Barreto 4, Radovanovic 4.5; Babacar 2.5, Carbonero 4.5, Cop 4.5

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 24° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Buffon (Juventus) 6.00; Perin (Genoa) 5.52; De Sanctis (Roma) 5.45

    DIFENSORI: Pasqual (Fiorentina) 6.94; Glik (Torino) 6.92; Izzo (Genoa) 6.63

    CENTROCAMPISTI: Quaison (Palermo) 7.80; Mauri (Lazio) 7.62; Menez (Milan) 7.61

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.59; Dybala (Palermo) 8.33; Gabbiadini (Napoli) 7.92

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 7 assist.

    2- Valdifiori (Empoli) e Vazquez (Palermo) 6 assist.

    4- Dybala (Palermo), Felipe Anderson (Lazio), Guarin (Inter)  5 assist.

    7- Berardi (Sassuolo), Christodoulopoulos (Verona), Hamsik (Napoli), Higuain (Napoli), Maccarone (Empoli), Totti (Roma) 4 assist.

     

  • Tevez-Morata, primo round alla Juve

    Tevez-Morata, primo round alla Juve

    La Juventus si aggiudica il primo round. I bianconeri battono 2-1 il Borussia Dortmund nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. 

    Il due Tevez-Morata firma le reti che valgono il successo, per i gialloneri a segno Reus, per il momentaneo 1-1, dopo uno scivolone di Chiellini.

    Tra tre settimane a Dortmund non sarà per niente facile perchè anche stasera i gialloneri hanno dimostrato di avere buon potenziale offensivo, anche se Buffon è stato poco impegnato. Gli uomini di Klopp però hanno palesato una difesa davvero poco solida ed i ragazzi di Mister Allegri, da segnalare stasera un Morata straordinario, dovranno provarci per trovare quel gol che potrebbe mettere in discesa la qualificazione.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri schiera la miglior formazione, recuperando Vidal che si piazza alle spalle del duo Tevez-Morata. Klopp risponde con un Borussia decisamente offensivo, con Immobile centravanti supportato dal trio Aubameyang-Reus-Mkhitaryan. 

    Alvaro Morata | Foto Twitter
    Alvaro Morata | Foto Twitter

    Si parte ed è subito Immobile a provarci con un tiro che finisce alto. Pian piano la Juventus prova a fare la gara senza creare occasioni, quindi è nuovamente il turno dei tedeschi a gestire. Al 13° un contropiede bianconero porta al gol, Morata calcia in diagonale, Weidenfeller non trattiene, si getta sul pallone Tevez anche se l’ultimo tocco pare di Schmelzer, resta il fatto che la palla finisce in gol. Il Borussia non sembra reagire subito ma un errore di Chiellini al 18°, che scivola al limite dell’area, spalanca la strada a Reus che segna un comodo gol. Il gol dà sicurezza al Borussia che torna a palleggiare in scioltezza e preoccupa un po’ la Juventus che si chiude puntando sulle ripartenze. Entrambi i tecnici sono costretti ad un cambio per infortunio, nel Borussia esce Piszczek al 32° ed entra Ginter, nella Juventus esce Pirlo al 36° ed entra Pereyra. Nel momento di maggiore difficoltà della Juventus i bianconeri riescono a trovare il vantaggio con Morata bravo a girare in rete un bel cross rasoterra di Pogba. Il primo tempo si chiude così, con la Juventus avanti 2-1.

    Si riparte ed il Borussia ha una novità, fuori Sokratis Papastathopoulos, dentro Kirch. Come prevedibile sono i tedeschi a partire meglio con tanta aggressività ma creano poco se non un tiro di Immobile al 55° facilmente bloccato da Buffon. I bianconeri sono potenzialmente pericolosi in contropiede ma non riescono mai a finalizzare negli ultimi 16 metri. Al 70° Tevez colpisce dal limite, Hummels devia di quel tanto per farla sfilare a pochi centimetri dal palo. Ancora Tevez pochi minuti dopo lascia partire il tiro che Weidenfeller devia in corner. Passano i minuti ed è Pereyra ad avere la palla buona ma il suo diagonale esce di poco. Il Borussia prova a giocare in avanti ma non crea praticamente nessun azione degna di nota. Dopo 3 minuti di recupero arriva il fischio finale, vince la Juve, a Dortmund non sarà facile ma i bianconeri partono leggermente in vantaggio.

     

    JUVENTUS – BORUSSIA DORTMUND 2-1 (13° Tevez (J), 18° Reus (B), 42° Morata (J))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo (36° Pereyra), Pogba; Vidal (86° Padoin); Tevez (89° Coman), Morata

    Allenatore: Allegri.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek (32° Ginter), Sokratis (46° Kirch), Hummels, Schmelzer; Gündogan, Sahin; Mkhitaryan, Reus, Aubameyang; Immobile (75° Blaszczykowski)

    Allenatore: Klopp.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Vidal (J), Pereyra (J)

  • Derby della Lanterna, 1-1 ma che emozioni!

    Derby della Lanterna, 1-1 ma che emozioni!

    Ci sono partite per un appassionato di calcio che sono un must, uno di quegli avvenimenti a cui non si può mancare sono quei match che danno adrenalina, tensione ed uno spettatore anche imparziale non riesce a distaccarsi al punto tale da rimanere indifferente. Sono le grandi classiche, Barcellona-Real Madrid, Inter-Juventus, Boca Juniors-River Plate e certamente Sampdoria-Genoa.

    Migliaia di bandiere blucerchiate in Gradinata Sud | Foto Twitter
    Migliaia di bandiere blucerchiate in Gradinata Sud | Foto Twitter

    Il Derby della Lanterna è uno di quegli appuntamenti che vale la Serie A ed è una partita che a tutti gli effetti è da considerare patrimonio non solo del nostro calcio ma del calcio mondiale  e oggi vale anche l’accesso o meglio la posizione in classifica per il lotto di squadre ce lottano per l’Europa. Coreografie mozzafiato, atmosfera che parte mesi prima e finirà mesi dopo, una città da conquistare ed un dominio morale da sfoggiare ad ogni occasione nella quotidianità della vita, questa per i genovesi è “la partita dell’anno”.

    Che la partita sia sentita dai ventidue in campo si capisce subito dopo quindici secondi di gioco, quando i centrocampisti del Genoa mettono subito sotto pressione i blucerchiati e si registra già il primo fallo. Dopo un minuto di gioco il Genoa si crea subito la prima palla gol, da un calcio d’angolo di sinistra la palla arriva a Perotti che rossa al centro dove Bertolacci da dentro l’area piccola di testa devia alto sopra la traversa.

    E’ il Grifone che fa la partita e che aggredisce i blucerchiati con un pressing ossessivo, tuttavia la Sampdoria riesce ad uscire usando spesso il fisico. Al 7° Soriano batte un bel calcio di punizione dalla sinistra, Romagnoli riesce a colpire di testa ma mette a lato.

    La storia del Grifone ripercorsa in Gradinata Nord | Foto Twitter
    La storia del Grifone ripercorsa in Gradinata Nord | Foto Twitter

    Al 17° Marassi esplode, azione insistita del Genoa che riparte con tre passaggi ribaltando il campo dopo un calcio di punizione per la Samp, un bel fraseggio al limite dell’area di Viviano tra Perotti, Bertolacci e Rincon la palla arriva a Niang sulla destra che mette un rasoterra insidioso dentro l’area sul quale s’insinua Falque battendo il portiere blucerchiato.

    Un minuto dopo i blucerchiati fanno riesplodere il “Luigi Ferraris“, sulla fascia sinistra Roncaglia commette sulla pressione di Eder un errore madornale, anziché alleggerire tiene palla ma se la fa rubare dall’attaccante sampdoriano che sfila così verso l’area e batte Perin in uscita. 1-1 dopo venti minuti, tanta sostanza, tanta foga agonistica e grandissimo entusiasmo è un gran bel derby fin qui.

    Al 27° Okaka si mangia la rete del vantaggio blucerchiato. Acquah resiste e si porta la palla sul limite del fondo nell’angolo di destra poi mette un pallone potente al centro dell’area a mezz’altezza. Okaka sfugge dai radar dei difensori genoani e ad un metro dalla porta spara incredibilmente alto. Passa un minuto e il Genoa in contropiede con Niang risponde, il suo tiro di sinistro a giro dal limite dell’area viene bloccato in due tempi da Viviano.

    Al 32° una bella punizione di sinistro di Falque sibila vicino al palo della porta del portiere blucerchiato facendo trattenere il respiro ai padroni di casa. Al 37° Perotti effettua dal limite dell’area un passaggio smarcante per Niang che è leggermente defilato sul vertice di destra ma tira in modo potente in porta e Viviano respinge in tuffo prima che Romagnoli in affanno liberi in calcio d’angolo.

    Il primo tempo si chiude con un’ottima intensità ma non regala più emozioni, un’ottima prima frazione fatta di agonismo, belle giocate e rovesciamenti di fronte continui, bravo Rocchi a gestire il match finora in modo inglese adattandosi al clima derby.

    Eder pareggia il conto dopo la rete di Falque | Foto Twitter
    Eder pareggia il conto dopo la rete di Falque | Foto Twitter

    Ripresa che inizia senza cambi, e il trend non cambia, Genoa che manovra con un buon palleggio e Samp pronta a ripartire con potenza. Al 50° Silvestre ci prova da fuori area ma il pallone esce alto sopra la traversa. Il primo quarto d’ora del secondo tempo però vive un principio di nervosismo tra le due squadre, complici un paio d’interventi al limite della regolarità dei difensori rossoblù sugli avanti sampdoriani e il troppo allungamento delle squadre che crea scollamento tra i reparti.

    Al 63° Roncaglia da fuori area prova a tirare un diagonale pericoloso che Viviano con la mano aperta devia in angolo. Al 79° Bertolacci, il migliore in campo, prova anche lui da fuori area ma il suo destro viene sporcato da un difensore genoano e finisce a lato.

    Incredibile gol fallito dalla Sampdoria all’86° quando su un’azione di contropiede Eto’o tenta un passaggio per Muriel che viene deviato in area da un difensore genoano, nello spazio s’infila Obiang che clamorosamente a tu per tu con Perin spara alto sopra la traversa.

    Emozioni forti nei minuti di recupero, quando da una punizione sulla sinistra Kucka svetta in area e colpisce la traversa, sulla ribattuta ancora un colpo di testa genoano respinto da Viviano e poi un terzo tiro verso la porta ma che finisce fuori chiude un match incredibile che poteva premiare sia una che l’altra squadra ma finisce 1-1.

    Sampdoria (4-3-1-2): Viviano 6; De Silvestri 6,5, Silvestre 6,5, Romagnoli 6,5, Regini 5,5; Acquah 6,5, Palombo 6 (dal 66° Duncan 5,5), Obiang 6; Soriano 6,5 (dal 72° Muriel 6); Eder 7 (dal 84° Eto’o S.V.), Okaka 5,5.

    All.: Sinisa Mihajlovic 6,5.

    Genoa (3-4-3): Perin 6; Roncaglia 5,5, Burdisso 6, De Maio 6,5; Rincon 6, Bertolacci 7,5, Kucka 6,5, Edenilson 6 (dal 75° Bergdich 6); Falque 7 (dall’88° Izzo S.V.), Perotti 6,5, Niang 6,5 (dal 80° Borriello (S.V.).

    All.: Gian Piero Gasperini 6.

    Arbitro: Gianluca Rocchi 6,5

    Ammoniti: Viviano (S), Roncaglia (G), Soriano (S), Obiang (S) Espulsi: