Categoria: Calcio

  • Icardi, con il cucchiaio, riprende il Napoli

    Icardi, con il cucchiaio, riprende il Napoli

    Un rigore calciato con il cucchiaio da Mauro Icardi al 86° permette all’Inter di completare la rimonta, i nerazzurri erano andati sotto per 2-0, ed ottenere un prezioso 2-2 in casa del Napoli. 

    Reazione d’orgoglio ma anche mossa tattica vincente di Mancini che passa al 4-2-3-1 e mette in difficoltà gli azzurri.

    Il Napoli, molto positivo per larghi tratti della gara, si spegne nella seconda parte della ripresa e subisce il ritorno dell’Inter. Benitez deve rammaricarsi per l’occasione persa ma può esser contento per il ritorno al gol in campionato di Higuain e per l’ottima prestazione di Hamsik.

    Veniamo al racconto della gara.

    Benitez sceglie Mertens e Callejon per completare il trio di trequartisti alle spalle di Higuain, panchina inizialmente per Gabbiadini.

    Mancini conferma la formazione prevista alla vigilia con Shaqiri che si posiziona dietro alla coppia d’attacco Icardi-Palacio.

    Il Napoli parte subito aggressivo, tant’è che per fermare Higuain, Juan Jesus rimedia un giallo dopo 40 secondi. L’Inter non sta a guardare e al 5° Palacio ha una potenziale chance ma Andujar esce bene e lo costringe ad allargarsi prima di chiudergli la conclusione. Il Napoli risponde poco dopo con una conclusione del Pipita deviata in corner da Handanovic. E’ sempre Higuain a creare occasioni, come al 13° quando l’argentino parte sul filo del fuorigioco e lascia partire un diagonale che finisce sul fondo. Un minuto dopo ci prova Hamsik, Handanovic pasticcia ma si salva in angolo. La sfida Higuain-Handanovic prosegue al 21° ed è nuovamente lo sloveno a vincere neutralizzando il tentativo di pallonetto dell’avversario. Al 31° clamoroso errore sotto porta di Higuain che non riesce a girare in rete un bel cross di Mertens, effettuato dopo un rapido contropiede. La restante parte del primo tempo scorre via con ritmi piacevoli e, dopo un minuto di recupero, Rocchi fischia la fine, si va al riposo sullo 0-0.

    La trasformazione di Icardi dal dischetto | Foto Twitter
    La trasformazione di Icardi dal dischetto | Foto Twitter

    Si riparte ed è il Napoli a rendersi subito insidioso con un paio di guizzi di Mertens, sempre ben arginato da Ranocchia. Al 51° però il Napoli passa grazie ad Hamsik che s’inserisce e di testa gira in rete un perfetto cross di Henrique. La reazione nerazzurra è immediata e Icardi, con un bel colpo di testa in torsione, sfiora il pari al 53°. La partita si mantiene vivace e se l’Inter prova a trovare il pari, il Napoli è sempre pronto a ripartire sfruttando gli spazi. Al 63° arriva il raddoppio con Higuain che s’inventa un tiro a giro che sbatte sul palo interno e si insacca alle spalle di Handanovic. Mancini modifica lo schema inserendo Hernanes e passando al 4-2-3-1. Il cambio sembra dare i suoi frutti perchè l’Inter preme e sfiora il gol del 1-2 con Icardi. Il gol che riapre la gara arriva al 72° con Palacio che dopo un batti e ribatti in area, piazza la palla alle spalle di Andujar. I nerazzurri ci credono e vengono premiati al 86° quando Palacio si conquista un calcio di rigore, che costa il secondo giallo ad Henrique, che Icardi trasforma con il cucchiaio. Nel finale non succede altro, l’Inter rimonta il doppio svantaggio e porta a casa un punto che fa morale. Il Napoli invece si mangia le mani per non esser riuscito anche questa volta a sfruttare al massimo la frenata della Roma. 

    NAPOLI – INTER 2-2 (51° Hamsik (N), 63° Higuain (N), 72° Palacio (I) 86° rig. Icardi (I))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Koulibaly, Albiol, Strinic; David Lopez, Inler; Callejon (87° Mesto), Hamsik (79° Gabbiadini), Mertens (72° De Guzman); Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Inter (4-3-1-2): Handanovic; Santon, Ranocchia, Juan Jesus (84° Puscas), D’Ambrosio; Guarin, Medel, Brozovic (65° Hernanes); Shaqiri; Palacio, Icardi.

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Juan Jesus (I), Mertens (N), Brozovic (I), Guarin (I)

    Espulsi: Henrique (N)

  • Roma frena ancora, vince solo l’Udinese

    Roma frena ancora, vince solo l’Udinese

    La domenica pomeriggio della 26° giornata di Serie A ha visto la Roma frenare anche in casa del Chievo, non andando oltre allo 0-0. Pareggio a reti bianche anche per il Parma, che torna a giocare dopo le due giornate rinviate, contro l’Atalanta. Si spartiscono la posta anche Empoli e Genoa, 1-1 il finale. L’unico successo di questo pomeriggio l’ottiene l’Udinese che riesce a fermare la striscia positiva del Torino, andando ad imporsi per 3-2 contro i granata. Da segnalare in Chievo-Roma il bruttissimo infortunio di Federico Mattiello che in un contrasto di gioco con Nainggolan ha subito la frattura di tibia e perone.

    Veniamo ad un breve racconto delle gare odierne.

    CHIEVO – ROMA 0-0

    Niente da fare, Rudi Garcia non riesce a trovare la cura per la pareggite. Una Roma davvero brutta, che non è piaciuta nemmeno al proprio tecnico, non riesce a scardinare un Chievo preciso ed ordinato. Maran può essere contento e magari rammaricarsi per alcuni contropiede non finalizzati a dovere. Al Bentegodi è 0-0.

    EMPOLI – GENOA 1-1

    Partita dai due volti, decisamente divertente, quella del Castellani. Nel primo tempo un Genoa brillante, ben messo in campo sovrasta un Empoli brutto e lento, e trova il meritato vantaggio al 27° con Niang. Nella ripresa però i padroni di casa cambiano regime e spingono alla ricerca di quel pari che arriva, in maniera un po’ rocambolesca, con Barba che spinge in rete dopo un salvataggio di Perin dal corner di Valdifiori.

    PARMA – ATALANTA 0-0

    Il Parma torna a giocare dopo due gare rinviate e conquista subito un punto. La gara del ritorno dei Ducali e della prima di Reja sulla panchina dell’Atalanta, non è stata certo indimenticabile, da segnalare pochissimi sussulti e l’espulsione del gialloblu Rodriguez nel finale di gara.

    UDINESE – TORINO 3-2

    Antonio Di Natale | Foto Twitter
    Antonio Di Natale | Foto Twitter

    L’Udinese torna al successo, il Torino ferma la sua striscia di 12 risultati positivi consecutivi. Stramaccioni torna a respirare l’aria buona del successo dopo un periodo decisamente no. A passare in vantaggio però è il Toro con l’ex Quagliarella che al 15° di testa batte Karnezis. Neanche il tempo di gioire che Di Natale riagguanta subito i granata. Il pari esalta i bianconeri che al 25° su azione di corner trova il vantaggio per la sfortunata deviazione di Molinaro nella propria porta. Il Torino cerca il pari ma l’Udinese regge e nella ripresa il giovane Wague trova il gol del 3-1. I granata provano a tornare in partita grazie alla conclusione di Benassi, deviata da Piris, ma non basta, i 3 punti sono dei ragazzi di Stramaccioni. 

     

    RIEPILOGO RISULTATI 26° GIORNATA SERIE A

    Sampdoria- Verona 2-0 giocata ieri

    Milan – Verona 2-2 giocata ieri

    Cesena – Palermo 0-0 giocata alle 12.30

    Chievo – Roma 0-0

    Empoli – Genoa 1-1 

    Parma – Atalanta 0-0 

    Udinese- Torino 3-2

    Napoli – Inter stasera alle 20.45

    Lazio – Fiorentina domani h.19

    Juventus – Sassuolo domani h.21

     

    CLASSIFICA DOPO 26 GIORNATE

    Juventus* 58, Roma 50, Napoli* 45, Lazio* 43, Fiorentina* e Sampdoria 42, Genoa* 37, Torino 36, Inter*, Milan e Palermo 35, Udinese* 31, Empoli, Sassuolo* e Verona 29, Chievo 26, Atalanta 24, Cagliari e Cesena 20, Parma ** 11

    * una partita in meno

    ** due partite in meno

    Parma un punto di penalizzazione.

     

  • Nico Lopez gela il Milan e inguaia Inzaghi

    Nico Lopez gela il Milan e inguaia Inzaghi

    Sembrava la serata perfetta per la rinascita del Milan di Pippo Inzaghi: lo svantaggio iniziale, la rimonta firmata anche da uno dei giocatori più criticati, Philippe Mexes, insomma una perfetta sceneggiatura per il più classico dei lieto fine, così non è stato.

    A rovinare la festa dei rossoneri ci ha pensato Nico Lopez che al minuto 94° ha segnato il gol che ha gelato San Siro ed ha consegnato un punto molto prezioso al suo Verona nella corsa salvezza.

    Adesso c’è da capire come reagirà la dirigenza del Milan a questo ennesimo stop, con una prestazione a larghi tratti molto negativa, la posizione di Inzaghi sembra ancora più in bilico, saranno le prossime ore a decidere il futuro di Superpippo.

    Veniamo al racconto della gara.

    Inzaghi sorprende tutti schierando Mexes in difesa al posto di Bocchetti ma sopratutto escludendo dalla formazione iniziale Mattia Destro, in attacco quindi con Cerci, Superpippo opta per Pazzini. A centrocampo Bonaventura-Muntari-Poli.

    Mandorlini sceglie Sala e Pisano sulle fasce in difesa, a centrocampo Ionita va ad aggiungersi ad Halfredsson e Tachtsidis. Il trio offensivo è composto da Jankovic, Toni e Juanito Gomez.

    La partita inizia con un Milan che fa girare il pallone ma non riesce praticamente mai a rendersi insidioso perché il Verona si compatta subito senza lasciare spazi. Gli uomini di Mandorlini provano a rendersi insidiosi in ripartenza come al 12° quando un diagonale di Jankovic esce non di molto. Al 17° la gara si sblocca, ingenuo fallo di Muntari su Ionita, dal dischetto va Toni che con un dolce cucchiaio batte Diego Lopez. La reazione del Milan non si vede, i rossoneri continuano con il possesso palla troppo lento che permette ad un attento Verona di chiudere agevolmente ogni possibile passaggio. Le uniche possibilità, potenziali, dei rossoneri nascono da errati disimpegni dei gialloblu. Alla mezz’ora Ionita s’inventa una giocata che varrebbe il raddoppio se non fosse per Diego Lopez che chiude, respingendo. Nel Milan ci prova Mexes con una gran conclusione fuori di poco. Al 41° però si ristabilisce la parità, Jankovic tocca Mexes in area, è rigore, dal dischetto Menez calcia forte e centrale, battendo Benussi. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Nico Lopez festeggiato dai compagni | Foto Twitter
    Nico Lopez festeggiato dai compagni | Foto Twitter

    Si riparte e subito il Milan trova il vantaggio, su un cross di Cerci, la palla finisce a Mexes che si allarga, calcia da posizione defilata ma il suo tiro è toccato da Tachtsidis e finisce in rete. La rete sembra togliere tutta la tensione al Milan che inizia a giocare in scioltezza, il Verona invece incassa pesantemente il colpo. I gialloblu ci mettono quasi 10 minuti a riprendersi ma poi al 56° con una bella accelerazione provano a spaventare la retroguardia del Milan con l’azione che vede Toni arrivare al tiro, fuori di poco. Il Verona non riesce ad effettuare un pressing efficace ed il Milan può così far girare il pallone con facilità. Al 73° Tachtsidis ci prova da fuori ma la sua conclusione si schianta sulla traversa e rimbalza in campo. Il Verona cerca ma costruisce poco, almeno sino al 94° quando Nico Lopez sfrutta una sponda di Juanito Gomez, s’infila in area e batte Diego Lopez. Sostanzialmente non c’è più tempo. Il Milan è gelato, il Verona festeggia un punto preziosissimo per la salvezza. La situazione di Inzaghi potrebbe complicarsi sempre di più.

    MILAN – VERONA 2-2 (17° rig.Toni (V), 41° rig. Menez (M), 47° aut. Tachtsidis (V), 94° Nico Lopez (V))

    Milan (4-3-1-2): Diego Lopez; Bonera, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, Muntari, Bonaventura; Menez (91° Destro); Cerci (63° Honda), Pazzini (77° Bocchetti).

    Allenatore: Inzaghi.

    Verona (4-3-3): Benussi; E.Pisano, Moras, Marques (50° Rodriguez), Sala; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson (62° Obbadi); Juanito Gomez, Toni, Jankovic (78° Nico Lopez).

    Allenatore: Mandorlini.

    Arbitro: Giacomelli.

    Ammoniti: Ionita (V), Halfredsson (V), Nico Lopez (V)

     

  • Mihajlovic si coccola Eto’o, 2-0 al Cagliari

    Mihajlovic si coccola Eto’o, 2-0 al Cagliari

    Al “Luigi Ferraris” di Marassi a Genova si affrontano la rivelazione e sorpresa della stagione, la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic e la maggior delusione di questa annata di Serie A, il Cagliari che è partito con Zdenek Zeman e oggi è allenato da Gianfranco Zola.

    Nei blucerchiati si fa un po’ di turn-over, tuttavia spiccano le esclusioni eccellenti, nell’undici iniziale, di Okaka e di Soriano, nello stesso tempo il tecnico serbo schiera un trio delle meraviglie davanti che non si era ancora visto quest’anno. Confermatissimo Muriel e messo al centro dell’attacco Eto’o ecco tornare disponibile Eder per aumentare la fantasia davanti e la velocità.

    Maggiori difficoltà per Zola, che deve fare a meno di ben cinque giocatori, squalificati Joao Pedro e Conti e infortunati Donsah, Ekdal e Balzano.

    La partita inizia senza ritmi forsennati, con qualche buono spunto da parte di Eder da una parte e di M’Poku dall’altra, ma entrambe le formazioni sembrano soprattutto intente a trovare le falle avversarie senza spingere in velocità per non scoprirsi troppo. Nei primi venti minuti si vede veramente poco, qualche tiraccio da fuori area da parte di Acquah e Eder, ma sembra avulso dal gioco Muriel, il Cagliari è vivo e gioca di rimessa con Longo e M’Poku che provano a pungere senza risultato, ma è il centrocampo che man mano che passano i minuti sembra soffrire.

    Al 23° il Cagliari manovra a centrocampo insistentemente, la palla arriva ad Avelar che è tutto solo sulla sinistra e mette subito in mezzo il pallone. Longo anticipa tutti e di prima tira in porta, Viviano si supera e gli nega la rete.

    La Sampdoria costruisce la sua prima vera palla gol al 33° e la trasforma in vantaggio, De Silvestri che con un bello stacco batte il portiere rossoblù colpendo la sfera servita da un bel calcio d’angolo dalla destra di Muriel. 3 minuti dopo i blucerchiati potrebbero raddoppiare con Obiang, ma Brkic è bravo a chiudere lo specchio della porta in uscita.

    Al 40° M’Poku ci prova da fuori area, ma il suo tiro finisce alto non di molto. L’ultimo brivido della prima frazione è per Viviano che in una normale azione di gioco, al 43° sembra infortunarsi, Romero si scalda ma il titolare traghetta la squadra fino alla fine del tempo.

    La ripresa inizia sempre con Viviano in porta che sembra aver smaltito l’infortunio ed un Cagliari più intraprendente che però non riesce mai a centrare lo specchio della porta. La Sampdoria riparte in contropiede ed in una bella combinazione tra Eder ed Eto’o va vicino al gol, il tiro del camerunense però non rispecchia le aspettative, nonostante sia al centro dell’area quando impatta la sfera, e termina fuori.

    Samuel Eto'o festeggia così la sua prima rete in blucerchiato | Foto Twitter
    Samuel Eto’o festeggia così la sua prima rete in blucerchiato | Foto Twitter

    La Sampdoria cerca di rallentare ulteriormente il ritmo ed il Cagliari continua a tenere il pallino del gioco senza pungere. Al 70° Eder serve splendidamente Okaka, subentrato nel frattempo a Muriel, smarcandolo in area da solo, il gigante blucerchiato però è lento nel controllare e a girarsi, quando calcia in porta Brkic è già uscito chiudendogli lo specchio della porta ribattendogli il tiro.

    Passano due minuti e arriva la prima rete in blucerchiato per Samuel Eto’o. Eder dopo un batti e ribatti in area serve il camerunense che stoppa e dal vertice destro dell’area di rigore fulmina con un bel tiro secco Brkic per il 2-0 della Sampdoria.

    A questo punto i blucerchiati giocano sul velluto, al 78° una bella triangolazione tra Eto’o e Okaka libera Eder al limite dell’area che tira in modo potente trovando al punta delle dita di Brkic a deviare la sfera sopra la traversa. La partita si chiude virtualmente all’82° quando Avelar già ammonito prende il secondo giallo e lascia i compagni in dieci in una rimonta impossibile.

    SAMPDORIA-CAGLIARI 2-0 – (1-0): 33° De Silvestri (S), 72° Eto’o (S)

    Sampdoria (4-3-3): Viviano 6,5; De Silvestri 7, Silvestre 5,5, Romagnoli 6, Regini 5; Acquah (dal 67° Soriano 6), Palombo 6,5, Obiang 6; Muriel 5,5 (dal 59° Okaka 5,5), Eto’o 6,5 (dal 86° Duncan S.V.), Eder 6,5.

    All.: Sinisa Mihajlovic 6,5

    Cagliari (4-3-1-2): Brkic 6,5; Gonzalez (dal 88° Ceppitelli S.V.), Capuano 6, Rossettini 5,5, Avelar 4,5; Dessena 6 (dal 61° Sau 5) , Crisetig (dal 77° Husbauer 6), Cossu 5,5; M’Poku 6; Farias 5,5, Longo 6.

    All.: Gianfranco Zola 5

    Arbitro: Dino Tommasi 5

    Ammoniti: Avelar (C), Cossu (C), Acquah (S), Romagnoli (S), Avelar (C)  Espulsi: Avelar (C)

  • Bologna tris a Varese, cade il Frosinone a Modena

    Bologna tris a Varese, cade il Frosinone a Modena

    Il Bologna espugna il “Franco Ossola” di Varese per 1-3 in rimonta: al 45′ è Corti a portare avanti la squadra di Dionigi, nella ripresa la doppietta di Cacia, al 60′ e 65′, e il gol di Sansone all’ 82 permettono alla squadra di Lopez di tenere il passo del Carpi capolista, che vince per 0-1 a Latina con il gol di Di Gaudio al 14′. La formazione di Castori ha ora 59 punti mentre il Bologna è a 51.

    Cacia, autore di una doppietta, con ciu il Bologna ha battuto il Varese in trasferta
    Cacia, autore di una doppietta, con ciu il Bologna ha battuto il Varese in trasferta

    Il Vicenza, terzo in classifica, pareggia 2-2 a Pescara, Melchiori al 58′ porta avanti la squadra di Baroni, pareggio della formazione di Marino con Cinelli al 66′, nuovo vantaggio abruzzese con Brugman al 81′ e definitivo 2-2 di Cocco al 90′: per i veneti nono risultato utile consecutivo.  Il Livorno, con il 3-1 alla Ternana, sale a quota 47 punti: la formazione di Tesser è andata in vantaggio con Ceravolo al 9′; pareggio di Luci al 28′, Siligardi al 35′ porta avanti la squadra di Gelain e Pires, al 74′, fissa il punteggio sul 3-1.

    Cade il Frosinone, quinta forza del torneo, a Modena: decide Garritano al 45′, seconda vittoria consecutiva per  gli emiliani che salgono a quota 36 punti. 2-2 al “Massimino” tra Catania e Spezia: ben quattro i gol nel secondo tempo, dopo il vantaggio di Maniero al 52′ è Daktovic a pareggiare per la squadra di Bjelica la quale torna avanti con Migliore al 88′ e definitivo pari etneo con Calaiò al 91′: il Catania sale a 30 punti in classifica mentre lo Spezia sale a 43 punti.

    0-0 nel match tra Perugia e Virtus Lanciano: alla squadra di Camplone annullate tre reti per fuorigioco; stesso risultato nella sfida tra Pro Vercelli e Brescia; gara combattuta ma con poche occasioni nitide da gol: per i ragazzi di Scazzola ancora nessuna vittoria in questo 2015 mentre per il Brescia è il primo pareggio dopo 10 turni.  Importante affermazione del Crotone sul Trapani: a decidere la gara è stata Torregrossa al 70′: i siciliani sono senza vittorie da dieci turni. La squadra di Drago va a quota 31 punti.

    Ancora da giocare Avellino-Bari e Virtus Entella-Cittadella 

    CLASSIFICA: CARPI 59, BOLOGNA 51, VICENZA 48, LIVORNO E FROSINONE 47, AVELLINO 46, PESCARA E SPEZIA 43, VIRTUS LANCIANO E PERUGIA 40, BARI 37, MODENA E TERNANA 36, PRO VERCELLI 35, CITTADELLA, LATINA E TRAPANI 34, BRESCIA E VIRTUS ENTELLA 33, CROTONE 31, CATANIA 30, VARESE 28.

     

  • Consigli Fantacalcio per la 26° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 26° Giornata di Serie A 2014/15

    La 26° giornata di Serie A si disputerà su tre giorni, aprendosi con i due anticipi di sabato Sampdoria-CagliariMilan-Verona e si concluderà lunedì con i due posticipi Lazio-FiorentinaJuventus-Sassuolo.

    Come ogni turno, per venire incontro ai fantallenatori, torna la rubrica Consigli Fantacalcio con i consigliati, gli sconsigliati e le sorprese delle 20 squadre di Serie A.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 26° GIORNATA DI SERIE A

    SAMPDORIA – CAGLIARI sabato 07/03 h.18.00

    CONSIGLIATI

    EDER: torna a disposizione, vorrà tornare al gol.

    M’POKU: il talento belga potrebbe creare problemi ai difensori blucerchiati.

    SCONSIGLIATI

    SILVESTRE: potrebbe soffrire l’intraprendente M’Poku.

    DIAKITE: rischia il brutto voto contro l’attacco della Samp.

    SORPRESE

    MURIEL: dopo la bella prova a Bergamo, proverà a ripetersi.

    COSSU: ci si aspetta il suo ritorno a grandi prestazioni, può essere questa la gara

     

     

    MILAN – VERONA sabato 07/03 h.20.45

    CONSIGLIATI

    MENEZ: viene da un paio di gare negative, vorrà rimediare.

    TONI: sta ritrovando la migliore forma, può segnare anche a San Siro.

    SCONSIGLIATI

    PALETTA: potrebbe rientrare, non sarà al top.

    MORAS: non sarà al 100%, meglio evitare.

    SORPRESE

    CERCI: ora o mai più, deve dimostrare tutto il suo valore.

    TACHTSIDIS: i suoi inserimenti o il suo tiro possono risultare arma vincente.

     

    CESENA – PALERMO domenica 08/03 h.12.30

    CONSIGLIATI

    DEFREL: la sua rapidità può crear problemi alla retroguardia rosanero.

    VAZQUEZ: le sue giocate possono regalare bonus anche a Cesena.

    SCONSIGLIATI

    GIORGI: potrebbe avere una giornata negativa nella sfida con il centrocampo avversario.

    JAJALO: non convince e sembra destinato alla panchina.

    SORPRESE

    CARBONERO: potrebbe rivelarsi la sorpresa, anche entrando a gara in corso.

    BARRETO: rientra dalla squalifica, vorrà subito far bene.

     

    CHIEVO – ROMA domenica 08/03 h.15.00

    Alberto Paloschi | Foto Twitter
    Alberto Paloschi | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    PALOSCHI: potrebbe sfruttare la sua abilità di giocare sulla linea del fuorigioco e punire la difesa della Roma.

    NAINGGOLAN: tanta grinta ed un tiro che potrebbe rivelarsi decisivo.

    SCONSIGLIATI

    SCHELOTTO: potrebbe soffrire la spinta giallorossa.

    ASTORI: rientra da titolare ma non convince.

    SORPRESE

    ZUKANOVIC: ha già sorpreso in questa stagione, potrebbe ripetersi.

    ITURBE: bene al rientro con la Juve, potrebbe ritornare al gol.

     

    EMPOLI – GENOA  domenica 08/03 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MACCARONE: ha la titolarità ed una grande condizione.

    NIANG: con Borriello che scalpita, potrebbe voler dimostrare di valere la titolarità.

    SCONSIGLIATI

    LAURINI: sostituire Hysaj non sarà per niente semplice.

    RONCAGLIA: viene da un grave errore nel derby e troverà un Empoli molto insidioso.

    SORPRESE:

    SIGNORELLI: già a segno in questo campionato, potrebbe ripetersi.

    BERTOLACCI: inserimento e tiro da fuori le armi che potrebbero renderlo sorpresa vincente a Empoli.

     

    PARMA – ATALANTA domenica 08/03 h.15.00

    CONSIGLIATI

    CODA: difficile scegliere vista la situazione del Parma, diciamo Coda.

    PINILLA: potrebbe essere lui la pedina scelta dal nuovo allenatore, per trovare il gol.

    SCONSIGLIATI

    COSTA: anche qua è difficile scegliere, optiamo per Costa.

    CHERUBIN: potrebbe esser lui il centrale titolare, non convince.

    SORPRESE

    MAURI: confidiamo nella voglia di far bene del giovane centrocampista.

    DRAME’: potrebbe regalare bonus, come già fatto in stagione.

     

    UDINESE – TORINO domenica 08/03 h.15.00

    CONSIGLIATI

    DI NATALE: non vive un buon momento ma ha i numeri per ripartire.

    MAXI LOPEZ: è in grandi condizioni, grandi chance di bonus.

    SCONSIGLIATI

    WIDMER: contenere Bruno Peres non sarà per nulla semplice.

    GAZZI: nella lotta a centrocampo rischia il cartellino.

    SORPRESE

    KONE: il greco ha tutte le possibilità per far male alla retroguardia granata

    BRUNO PERES: le sue accelerazioni potrebbero regalare bonus.

     

    NAPOLI – INTER domenica 08/03 h.20.45

    CONSIGLIATI

    GABBIADINI: è l’uomo del momento, si deve puntare su di lui.

    SHAQIRI: ha la classe per esaltarsi in gare così impegnative.

    SCONSIGLIATI

    HAMSIK: non convince e rischia il brutto voto.

    RANOCCHIA: l’ultima volta che è stato al S.Paolo ha combinato disastri, meglio evitare.

    SORPRESE

    ZAPATA: a gara in corso ha già dimostrato di saper fare bene.

    KOVACIC: deve dimostrare il suo valore, questo potrebbe essere il palcoscenico giusto.

     

    LAZIO – FIORENTINA lunedì 09/03 h.19.00

    CONSIGLIATI

    FELIPE ANDERSON: forma incredibile, può facilmente portare bonus.

    SALAH: stesso discorso fatto per Felipe Anderson.

    SCONSIGLIATI

    MAURICIO: contro Salah potrebbe avere una serata storta.

    PASQUAL: sulla sua fascia dovrebbe aggirarsi il temibile Felipe Anderson.

    SORPRESE

    KEITA: la sua rapidità potrebbe esser l’arma vincente.

    MATI FERNANDEZ: positivo in Coppa, potrebbe anche trovare il gol.

     

    JUVENTUS – SASSUOLO lunedì 09/03 h.21.00

    CONSIGLIATI

    TEVEZ: l’Apache vorrà guidare la riscossa bianconera.

    ZAZA: ha già fatto male alla Juve, vorrà ripetersi.

    SCONSIGLIATI

    VIDAL: non sembra più lui, troppi errori.

    BIANCO: sarà difficile per lui contenere l’attacco della Juventus.

    SORPRESE

    MARCHISIO: deve farsi perdonare per i brutti errori in Coppa.

    FLORO FLORES: anche a gara in corso potrebbe rendersi molto pericoloso.

  • Dani Alves, come Spiderman si arrampica sul bus

    Dani Alves, come Spiderman si arrampica sul bus

    Una vittoria può dare alla testa, questo è certo, soprattutto se magari non stai attraversando un momento particolarmente esaltante e la tua squadra è sotto pressione ma nessuno si poteva aspettare che Dani Alves, dopo la vittoria in Copa del Rey contro il Villareal, fosse tanto felice da arrampicarsi sul tetto del pullman che porta la squadra all’aeroporto. La semifinale vinta e di conseguenza il passaggio alla finale della coppa spagnola, per il calciatore sembra proprio essere un motivo di particolare festeggiamento.

    Un festeggiamento che è stato immortalato in un video e che sta spopolando sul web e soprattutto sui principali siti iberici. Dani Alves è un professionista serio e sempre equilibrato che è molto difficile veder andare fuori dagli schemi per questo lascia sbalordito il pubblico che ha visto il filmato e soprattutto i due commentatori che visionano il video:

    [jwplayer mediaid=”196555″]

    La squadra era diretta con il pullman dentro l’aeroporto verso il volo che l’attendeva per tornare a Barcellona, il resto del team sembra tranquillo nonostante la bella vittoria dei blaugrana per 1-3 contro il Villareal. Dani Alves tranquillamente si arrampica utilizzando i vari pali di sostegno che arredano l’interno dei bus, e arriva fino al tetto, poi sembra fare alcune flessioni a testa in giù come Spiderman in un film della serie.

    Dani Alves | Foto Twitter
    Dani Alves | Foto Twitter

    La partita contro il Villareal è stata un’ottima prova di carattere per la squadra di Luis Enrique che ha resistito all’aggressività del Villareal e si è portata in vantaggio subito con Neymar. I blaugrana non si sono nemmeno scomposti dopo il pareggio momentaneo di Dos Santos e grazie alle reti di Suarez e ancora di Neymar hanno chiuso il match con un perentorio 1-3 che rimette il morale di catalani in alto e permette l’approdo in finale di Copa del Rey.

    In finale, il 30 maggio prossimo, gli uomini di Luis Enrique dovranno vedersela contro l’Athletic Bilbao, come nel 2009 e nel 2012 dove in entrambi i casi sono usciti vincitori. Infatti i baschi hanno avuto ragione di un battagliero Espanyol per 0-2, togliendo ai catalani la possibilità di assistere ad un avvincente derby in finale.

     

  • Parma: dal crack alla follia totale del nostro calcio

    Parma: dal crack alla follia totale del nostro calcio

    Quello che si sta vivendo a Parma è uno spaccato, come abbiamo visto precedentemente, della difficile situazione che sta attraversando il nostro paese. Il fatto è che se è giusto e sacrosanto sbattere la testa in continuazione per risolvere situazioni che sono di vitale importanza per una Nazione è anacronistico e folle diventare pazzi per risolvere il fallimento di una società di calcio che in fondo produce spettacolo ed al limite attraverserà i difficili passi che hanno passato centinaia di altre aziende in Italia.

    Il Parma è stato mal gestito, su questo non ci sono dubbi, è stato mal venduto ed infatti i primi acquirenti dopo aver visto le sue reali condizioni sono spariti lasciando tutto a Manenti, che non si capisce con che garanzie e con che criterio abbia mai pensato di risollevare la situazione. Oggi al Parma sono interessate una miriade di componenti, le quali vogliono tutte dire la loro e chi per interesse chi per ruolo istituzionale vuole tenere in vita la società almeno fino a fine stagione. Perché?

    Tommaso Ghirardi | Foto Twitter
    Tommaso Ghirardi | Foto Twitter

    Difficile diventa spiegare ad un semplice negoziante che la domenica guarda per passione e tifo magari le partite di calcio, che se non riesce a pagare la merce e ha difficoltà a rientrare di debiti contratti con un Istituto di Credito per poche decine di migliaia di Euro è costretto a chiudere la serranda dall’oggi al domani, mentre una società di calcio che contrae debiti per centinaia di milioni di Euro continua a giocare, fare spettacolo e allargare il debito negli anni. Difficile è spiegare ad un cittadino in difficoltà per pagare le bollette a fine mese perché nonostante alla luce del sole ci sia tutto questo ci siano comunque enti e personaggi vari che insistono nel voler portare avanti un carrozzone ormai defunto per la sola giustificazione della regolarità di un semplice campionato di calcio, perché alla fine solo questo è.

    Sky interviene sulla questione, e ne ha ben donde sia chiaro, perché a sua volta come migliaia di tifosi parmigiani è una delle tante parti lese di questa faccenda. La televisione ha pagato i diritti alla società Parma per trasmettere lo spettacolo che il Parma ad inizio stagione ha garantito di poter offrire all’emittente e al suo palinsesto ma a questo punto deve tornare logica e consequenziale la tematica delle proporzioni di soldi dati alle squadre di calcio sui diritti stessi.

    La Lega Calcio è evidente che attinge avida dai soldi che arrivano dalle emittenti televisive ed è altrettanto evidente che deve rispondere del fatto che i suoi appartenenti in modo poco chiaro o fraudolento contribuiscono allo sfascio di un movimento enorme che direttamente o per indotto produce e consuma denari in continuazioni ed in proporzioni bibliche. Ha senso da parte della FIGC fare un piano che prevede, attraverso la solita mutualità, l’aiuto necessario alla società per chiudere la stagione quando tanti tifosi, molta gente comune alla quale proponi il tuo show e una moltitudine di telespettatori battagliano tutti i mesi per arrivarne alla fine centellinando le spese?

    E la UEFA? Il tanto enunciato Fair-Play finanziario che ha bloccato anche l’iscrizione del Parma all’Europa League quest’anno perché si è fermato solo a quel controllo che pareva ridicolo, per un ritardato pagamento dell’IRPEF di alcuni calciatori transitati da Parma per alcuni mesi lasciando allora interdetta la Lega e la FIGC che erano a spada tratta a difesa del Parma? Evidentemente il massimo organo europeo in materia del calcio sa ma non è in grado di sapere o fa finta di non sapere tutto sulle società sue appartenenti.  Insomma le colpe sono tante, avranno alcuni nomi e cognomi ma non saranno mai divise equamente, proprio come i famosi diritti televisivi che per alcune squadre di calcio vale il monte stipendi annuale, mentre per altre non copre nemmeno un semplice trasferimento di un calciatore, alla faccia del Fair-Play finanziario.

    Quanto accaduto al Parma e quanto accadrà ai suoi ex amministratore diverrà in ogni caso fatto di cronaca, come accaduto per i casi Ferlaino, Cecchi Gori, Cragnotti, Tanzi, Gaucci, Mezzaroma e altri meno noti ma è come per calciopoli, calcioscommesse etc… un ottimo motivo ed un’occasione per fermarsi un attimo, riflettere e rifondare un movimento tentacolare e miliardario che ha già perso in partenza qualcosa di fondamentale, la credibilità.

  • Tim Cup: Super Salah punisce la Juve

    Tim Cup: Super Salah punisce la Juve

    Adesso c’è la conferma, la Fiorentina ha pescato un grande campione: Mohamed Salah.

    L’attaccante egiziano è stato super protagonista nella semifinale d’andata giocata contro i bianconeri di Torino allo Juventus Stadium. Una doppietta per lui che ha permesso alla squadra viola di conquistare un 2-1 pesantissimo che vale una bella fetta di qualificazione alla finale.

    La Juventus ha fatto molto bene i primi minuti, non ha concretizzato un paio di chance, ha rimontato il primo vantaggio della Fiorentina con Llorente, ma nella ripresa ha commesso altri errori difensivi, uno dei quali costato il gol del 1-2. Allegri probabilmente dovrà riflettere su alcuni errori che non dovranno ripetersi a Dortmund.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri decide di puntare ad un 4-3-3 con l’inserimento di Storari in porta, Ogbonna al posto di Chiellini, ed un tridente avanzato formato da Pepe-Llorente- Coman.

    Montella, che deve fare a meno di Tomovic, Savic, Borja Valero e Pizarro, recupera in extremis Basanta, che va a far coppia con Rodriguez, ed inserisce Mati Fernandez, Badelj e Kurtic nel trio a centrocampo. Davanti spazio a Mario Gomez supportato da Joaquin e dall’uomo del momento Salah.

    Mohamed Salah | Foto Twitter
    Mohamed Salah | Foto Twitter

    Parte subito forte la Juventus, protagonista Vidal che al 1° calcia al volo mandando alto, subito dopo riesce ad inserirsi ma il suo diagonale esce sul fondo. Al 7° si fa vedere anche la Fiorentina con una conclusione al volo di Kurtic, da buona posizione, che però esce larga. La Juve sembra in controllo del gioco ma al 11°, da un calcio d’angolo per i bianconeriSalah riparte dalla sua trequarti, si lancia in velocità, entra in area e batte Storari. Un minuto dopo l’azione viola sembra ripetersi ma Vidal chiude su Salah. La Juventus prova una reazione e riesce a concretizzarla al 24° quando Llorente, su perfetto cross di Pepe, colpisce di testa mandando la palla alle spalle di Neto. Gli ospiti provano a prendere in mano la gara per abbassare i ritmi, al 31° sul bel tiro di Mati Fernandez, Storari mette in corner. Al 36° Coman è costretto a lasciare il campo, entra Tevez che prova subito a spaventare la retroguardia viola. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Nella ripresa prova a partire aggressiva la Juventus ma è Richards ad avere una ghiotta occasione al 49°, la difesa bianconera si salva in corner. La chance carica la Fiorentina che prova a spingere e mette in crisi il reparto difensivo di Allegri. Al 55° il gol degli ospiti arriva, errore di Marchisio in uscita, ne approfitta Salah che fa doppietta. Al 62° Neto si esibisce in una gran parata su conclusione bassa di Tevez. Il portiere brasiliano due minuti dopo per deviare un pericoloso tiro cross di Pogba, sbatte contro il palo, niente di grave. Ilicic, entrato al posto di Mario Gomez, calcia bene al 71° ma palla esce di poco. La Juventus, magari in maniera molto confusionaria e poco lucida, si getta in avanti alla ricerca del pareggio. Arriva il fischio finale, la Fiorentina con un super Salah, espugna lo Juventus Stadium e fa un gran bel balzo verso la finale.

     

    JUVENTUS – FIORENTINA 1-2 (1-1) (11°, 55° Salah (F), 24° Llorente (J))

    Juventus (4-3-3): Storari; Caceres, Bonucci, Ogbonna, Padoin; Vidal, Marchisio, Pogba; Pepe (73° Pereyra), Llorente (58° Morata), Coman (36° Tevez).

    Allenatore: Allegri.

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Richards, Gonzalo Rodriguez, Basanta, Alonso; Kurtic, Badelj (78° Aquilani), Mati Fernandez; Joaquín, Mario Gómez (63° Ilicic), Salah (74° Diamanti).

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Kurtic (F), Pogba (J), Badelj (F), Basanta (F), Caceres (J), Marchisio (J), Mati Fernandez (F), Tevez (J)

     

  • Milan: Montella, Donadoni o Klopp?

    Milan: Montella, Donadoni o Klopp?

    Il Milan di Filippo Inzaghi sembra già naufragato e destinato ad una fine anticipata rispetto alle previsioni. Nel futuro rossonero sembra avere una possibile collocazione Vincenzo Montella o Roberto Donadoni ma sempre più forte arriva la voce dell’inizio di un avvicinamento tra l’entourage meneghino con Jurgen Klopp, attuale tecnico del Borussia Dortmund.

    Inzaghi era stato annunciato come l’inizio di una nuova era che prendeva sempre ispirazione da un canovaccio consolidato in casa Milan, ovvero il crearsi il tecnico vincente e del futuro in casa propria attingendo dalla sua storia. Così è stato nel recente passato con CapelloAncelotti ma anche con Seedorf e Inzaghi e così potrebbe essere in futuro pensando a Roberto Donadoni, già riavvicinato dal Milan l’estate scorsa prima della scelta condivisa sia da Barbara Berlusconi che da Adriano Galliani, su Superpippo.

    Filippo Inzaghi | Foto Twitter
    Filippo Inzaghi | Foto Twitter

    Il Milan si avvicina all’ennesima stagione incolore, dove il rischio di rimanere ancora una volta fuori dalle competizioni europee è alto e ancora una volta la piazza vuole la testa di chi ha sbagliato . L’esperienza dice che quando gli errori sono tanti e sono da attribuire a più persone la scelta del capro-espiatorio ricade sempre sulla parte più debole, che è sempre quella del tecnico in questi casi. Ecco che quindi il Milan si ritrova a lavorare duro, sia a Milanello che nei propri uffici per cercare un cambio di rotta fatto anche di conti ancora una volta da mettere a posto e tanti nuovi progetti, stadio per esempio, che devono essere realizzati tra mille difficoltà.

    Dal punto di vista del campo a Inzaghi sono dati strumenti a sufficienza per cercare di raddrizzare la stagione ma anche con i nuovi arrivi, Cerci e Destro su tutti, il trend non è cambiato, per questo la dirigenza ora cerca la guida giusta per la prossima stagione per riportare il Diavolo in alto. I nomi caldi sono tre.

    Donadoni è alle prese con il difficile momento del Parma che al tempo stesso ha una linea tracciata definita, alla quale non vuole credere nessuno ma che sembra segnata. Il tecnico dei parmigiani non vuole al momento sentire parlare di queste cose ma rappresenta la scelta che coniuga perfettamente lo stile Berlusconi-Milan portando una vecchia gloria a guidare la battaglia, inoltre non ha un ingaggio impossibile e nonostante non abbia una squadra di prima fascia fa giocare la sua squadra con equilibrio ma non difensivismo, cosa che al presidente piace.

    Vincenzo Montella è coccolato per il rinnovo di contratto dalla Fiorentina giustamente, rappresentava una prima scelta di Galliani che sposava così anche l’idea giovanile di Barbara Berlusconi. Tuttavia il tecnico campano andrebbe in rossonero con un suo schema ben definito, fatto anche di uomini di secondo piano di sua fiducia, questo vorrebbe dire un cambio radicale a partire dal tecnico in seconda (Tassotti) fino ad oggi unica vera linea di continuità tra il glorioso passato e il brutto presente sul campo.

    La terza via porta a una figura affascinante e vincente, si tratta di Jurgen Klopp attuale allenatore del Borussia Dortmund. Il tedesco piace a Barbara Berlusconi e non dispiace al Presidente, ma per Galliani si tratterebbe di una complicata gestione, a meno che, come si vocifera, lo stesso Klopp non abbia idee ben definite su anche chi portare in rossonero per il suo nuovo Milan e anche questo sarebbe però un altro blocco per il mago del mercato rossonero perché limiterebbe le sue trattative che sarebbero più gestite in stile manager dal tecnico.

    Jurgen Klopp | Foto Twitter
    Jurgen Klopp | Foto Twitter

    Insomma un ridimensionamento non da poco. Adriano Galliani, uomo di fiducia del Presidente, non si opporrà di certo e accetterà la sfida per aiutare comunque Klopp nell’intento e poi la figura del tecnico è importante proprio per il suo modo di far esprimere al meglio i giovani e non chiedere giocatori impossibili o fuori budget, quindi quanto ha fatto nel Borussia Dortmund è un ottimo biglietto da visita anche per lo stesso Galliani che pare si stia abituando all’idea.

    Insomma il Milan anche quest’anno, a metà stagione, è già al lavoro per ricostruire il proprio futuro intanto all’orizzonte c’è il Verona e il tentativo di una qualificazione per le coppe europee che sembra difficilissima ma è l’ultima richiesta fatta ad uno già sfiduciato Filippo Inzaghi.