Categoria: Calcio

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 27° Giornata di Serie A

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 27° Giornata di Serie A

    Il 27° turno di Serie A, conclusosi nella serata di lunedì con il triplo posticipo, Fiorentina-Milan, Torino-Lazio e Roma-Sampdoria, ha visto un leggero aumento delle marcature, un paio di assist in più e ben 4 marcature multiple. Si può dire che è stata una giornata abbastanza positiva per i Fantallenatori.

    Veniamo quindi al riepilogo di questa giornata attraverso le Statistiche Fantacalcio. 

    In questa giornata sono stati segnati 20 Gol: Joao Pedro, Defrel, Paloschi (2), Vecino, Go.Rodriguez, Joaquin, Palacio, Morata, Felipe Anderson (2), Destro, Lila, De Silvestri, Muriel, Berardi, Missiroli, Sansone (2), Toni (2).

    Gli Assist forniti e assegnati da La Gazzetta dello Sport sono stati 9: Carbonero, Meggiorini (2), Mario Rui, Joaquin, Icardi, Klose, Taider, Halfredsson.

    Non ci sono state autoreti e nemmeno calci di rigore falliti. Ci sono state ben 4 espulsioni: il centrocampista dell’Atalanta Carmona nella sfida tra i bergamaschi e l’Udinese, il portiere del Parma Mirante in casa del Sassuolo, il centrocampista maliano giallorosso Keita in Roma-Sampdoria e il centrocampista del Verona Sala nella gara del Bentegodi contro il Napoli.

    Alberto Paloschi | Foto Twitter
    Alberto Paloschi | Foto Twitter

    Assegnare il miglior punteggio di giornata è stato davvero complesso. A giocarsi il successo sono stati i  4 marcatori multipli, tutti autori di una doppietta ovvero Felipe Anderson, Sansone, Toni e Paloschi. I quattro, non solo hanno avuto lo stesso bonus ma hanno anche ricevuto lo stesso voto in pagella ovvero un 8, per un totale di 14 punti. Toni però ha ricevuto un cartellino giallo che fa scendere il suo punteggio a 13.5. Il titolo di migliore di giornata è stato quindi assegnato agli altri tre calciatori, Felipe Anderson, Paloschi e Sansone.

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 27° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Viviano 7.5; De Silvestri 10, Go.Rodriguez 9.5, Mario Rui 7, Paletta 7; Felipe Anderson 14, Joaquin 11, Joao Pedro 10; Sansone 14, Paloschi 14, Toni 13.5

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 27° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Andujar 3; Santacroce 3.5, Ghoulam 4, Mesto 4, Roncaglia 4.5; Keita 3.5, Pjanic 4, Hamsik 4.5; Gilardino 4.5, Llorente 4.5, Iturbe 4.5

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 27° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Buffon (Juventus) 5.98; Perin (Genoa) 5.46; Bizzarri (Chievo) 5.44

    DIFENSORI: Glik (Torino) 7.00; Pasqual (Fiorentina) 6.67; Barba (Empoli) 6.64

    CENTROCAMPISTI: Salah (Fiorentina) 8.40; Felipe Anderson (Lazio) 8.00; Pogba (Juventus) 7.48

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.46; Dybala (Palermo) 8.02; Icardi (Inter) 7.84

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 7 assist.

    2- Felipe Anderson (Lazio), Guarin (Inter), Valdifiori (Empoli) e Vazquez (Palermo) 6 assist.

    6- Dybala (Palermo), Farnerud (Torino) e Halfredsson (Verona) 5 assist.

  • Martina Cortesi: la mia esperienza per la salvezza del Como

    Martina Cortesi: la mia esperienza per la salvezza del Como

    3 scudetti, 2 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, insomma una bacheca di tutto rispetto quella di Martina Cortesi, attuale calciatrice del Como.

    Martina Cortesi | © FCF COMO 2000
    Martina Cortesi | © FCF COMO 2000

    Nata in provincia di Bergamo il 8 maggio 1984, Martina inizia la sua carriera agonistica con il Fiammamonza, prima di approdare alla Torres dove, in 8 stagioni, conquista i trofei sopra citati. Dopo aver lasciato la Sardegna approda al Como, dove rimane una stagione, passa quindi all’Inter prima di tornare, dopo solo un anno di assenza, a vestire la casacca della società lariana con la quale sta disputando l’attuale campionato.

    Cortesi inizia la sua carriera da centrocampista centrale, poi con il passare delle stagioni arretra sino a divenire un ottimo difensore centrale. In questa stagione, anche per necessità, torna a ricoprire il suo antico ruolo, ovvero quello di centrocampista “vecchia maniera”.

    Conosciamola meglio.

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perché hai deciso di avvicinarti a questo sport?

    Il calcio è uno sport che è stato sempre presente nella mia famiglia. Mio nonno ha fatto il portiere ed ho uno zio che ha avuto modo di giocare anche in diverse squadre di Serie A. La mia è stata una passione che ho avuto sin da piccola, mi piaceva giocare con gli amici già dall’età di tre o quattro anni.

    Hai un idolo, un calciatore a cui ti sei ispirata?

    Al giorno d’oggi non ho calciatori che mi fanno impazzire, uno che mi è sempre piaciuto però è senza dubbio Zinedine Zidane.

    Se tu potessi scegliere, c’è una calciatrice straniera con cui ti piacerebbe giocare?

    Quando ci ho giocato contro qualche anno fa mi ha impressionato la calciatrice del Costa Rica Shirley Cruz, che io ho affrontato con il Lione ma che adesso gioca nel Psg.

    A proposito di calcio europeo, tu hai avuto modo di giocare la Champions con la maglia della Torres. Purtroppo, come avrai notato, c’è una distanza siderale tra le migliori squadre della nostra Serie A e le altre dell’ambito europeo, secondo te come mai c’è tutta questa differenza?

    Credo che prima di tutto ci sia un abisso nel livello dell’organizzazione. All’estero le società improntano molto sul calcio femminile, c’è dietro un organizzazione societaria superiore, molto simile, o forse pari, a quella che viene dedicata al calcio maschile.

    Veniamo ad un’analisi tecnica del tuo ruolo, come anticipato sai ricoprire sia il ruolo di difensore che quello di centrocampista centrale, dove ti trovi meglio?

    Come calciatrice nasco centrocampista, poi con il passare degli anni sono arretrata in difesa, dove mi sono trovata bene. Adesso sono tornata a giocare a centrocampo, mi diverto a giocare in questo ruolo.

    Qual è il tuo punto di forza e dove vorresti migliorare?

    C’è sempre qualcosa in cui migliorare, devo dire che mi manca l’inserimento, ecco lì vorrei migliorare. Come punto di forza, la capacità di gestire il pallone.

    Martina Cortesi | © FCF COMO 2000
    Martina Cortesi | © FCF COMO 2000

    Quest’anno sei tornata al Como, la vostra stagione vi vede impegnate nella lotta per cercare la conferma in Serie A, qual è l’obiettivo tuo personale e quello della squadra?

    Diciamo che i due obiettivi coincidono: vogliamo cercare di raggiungere i playout per provare a rimanere in Serie A anche nella prossima stagione. Sarebbe un sogno poter realizzare eventualmente il gol salvezza.

    C’è tra le tua compagne una giovane calciatrice che a tuo parere ha possibilità ed il talento per avere un futuro brillante e da protagonista nel calcio femminile?

    Sicuramente Carolina Cannone. Ha tutte le qualità sia tecniche che fisiche per poter far bene. A mio parere è una ragazza dalle grandi potenzialità.

    Tornando a te, sicuramente non sei un bomber ma c’è un gol che ricordi con particolare piacere?

    A parte quello di sabato scorso che ci ha permesso di espugnare un campo difficile come quello di Firenze, ricordo volentieri un gol segnato, ai tempi della Torres, contro l’Atalanta. Stavamo pareggiando 0-0 ed io trovai il gol che ci permise di vincere poi per 1-0.

    Prima di salutarti e ringraziarti ti vorremmo porre un’ultima domanda. Ti chiediamo, perchè secondo te i lettori de “Il Pallonaro” dovrebbero seguire il calcio femminile?

    Il calcio femminile non è manipolato da soldi, potere ed interessi. E’ un calcio sano in cui noi protagoniste lo pratichiamo tutte con grande passione.

     

     

     

     

     

  • La Samp passa all’Olimpico e vede la zona champions

    La Samp passa all’Olimpico e vede la zona champions

    De Silvestri e Muriel, grazie alle loro reti, mandano la Sampdoria a 45 punti, nel posticipo della 27esima giornata del Campionato di Serie A, al pari della Fiorentina,  ospite giovedì nel ritorno degli ottavi di Europa League, a meno uno dalla zona Champions League.

    De Silvestri, autore della prima rete della Sampdoria vittoriosa con la Roma
    De Silvestri, autore della prima rete della Sampdoria vittoriosa con la Roma

    Grande successo per la squadra di Mihailovic che certifica ancora di più il periodo nero della Roma: brutte notizie per la squadra di Garcia che incassa la prima sconfitta stagionale all’Olimpico. Il secondo evidenzia una condizione fisica non ottimale dei giallorossi e una condizione mentale negativa, la squadra non ha saputo reagire alla prima rete realizzata da De Silvestri. 

    Al 18′ annullato giustamente un gol a Keita per fuorigioco mentre al 28′ sinistro ravvicinato di Totti che trova un Viviano attento. Al 41′ rischio per la Sampdoria: Regini sbaglia il retropassaggio e per poco Gervinho non beffa Viviano; al 44′ conclusione da fuori di Totti di destro ma Viviano blocca. Al 45′ grande parata di Viviano: cross di Gervinho tocco involontario di Regini  e salva il portiere.

    Al 48′ occasione per Totti: punizione di Florenzi, il capitano giallorosso si tuffa ma la palla è a fil di palo. Al 60′ vantaggio della Sampdoria dopo una grande azione di Eto’o: batti e ribatti, la palla giunge a De Silvestri e di sinistro trova la conclusione vincente. Al 71′ sinistro alto di Torosidis; Al 72′ grande uscita di Viviano su Doumbia in anticipo. Al 78′ il raddoppio di Muriel: il colombiano fugge in contropiede, conclude sul palo, riprende la palla e serve Duncan per Eder che penetra in area e a sua volta trova Muriel che di sinistro insacca. All’ 81′ altra grande parata di Viviano su Pjanic. Al 82′ espulso Keita dopo aver applaudito ironicamente l’arbitro. Al 92′ salvataggio di Palombo sulla linea dopo un colpo di testa di Astori.

    Roma-Sampdoria 0-2 De Silvestri, Muriel

    ROMA (4-3-3): De Sanctis, Torosidis [73. Ljalic], Yanga-Mbiwa, Astori, Holebas, Pjanic, Keita, Florenzi, Gervinho, Totti [63. Verde], Iturbe [68. Doumbia] All: Garcia

    SAMPDORIA (4-3-3): Viviano, De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini, Obiang [64. Duncan], Palombo, Soriano, Eto’o, Okaka [74. Muriel], Eder All: Mihailovic

    Arbitro: Calvarese

    Espulso: Keita Ammoniti: Obiang, Silvestre, Palombo, Astori, Pjanic

     

  • Felipe Anderson show: Lazio terza. Joaquin condanna Inzaghi

    Felipe Anderson show: Lazio terza. Joaquin condanna Inzaghi

    Una doppietta di Felipe Anderson, il primo dei quali un vero gioiello, permette alla Lazio di Pioli di espugnare l’Olimpico di Torino e conquistare tre punti preziosi che fanno salire i biancocelesti al 3° posto solitario a -1 dalla Roma, impegnata nell’ultimo posticipo serale con la Sampdoria.

    Nell’altra gara Mattia Destro illude il Milan trovando il vantaggio ad inizio ripresa. I rossoneri sembrano però incapaci di gestire il risultato e una volta subito il pareggio della Fiorentina con Gonzalo Rodriguez al 83°, si dimostrano fragilissimi permettendo a Joaquin, autore dell’assist del 1-1, di impattare di testa per il definitivo 2-1 che fa felice Firenze e rende sempre più traballante la panchina di Inzaghi.

    Veniamo al racconto delle due gare partendo da Fiorentina-Milan.

    Montella opta per un po’ di turnover dando fiducia a Gilardino in attacco supportato da Rosi ed Ilicic. 

    Inzaghi risponde con un 4-3-1-2 con Honda trequartista e la coppia Destro-Menez in avanti.

    La partita inizia sotto una pioggia battente e dopo una partenza di possesso palla viola, esce fuori il Milan che ha un paio di chance con Honda e Destro. 30°, occasione enorme per Basanta che stacca di testa su cross da punizione ma centra la traversa.  La Fiorentina cresce e su ogni calcio piazzato spaventa un Milan che dal canto suo spreca con Menez un paio di ripartenze. La prima frazione si chiude sullo 0-0.

    Nella ripresa Montella effettua un doppio cambio e sono i viola a partire meglio chiudendo i rossoneri nella propria metà campo. Come spesso accade nel calcio nel momento migliore della Fiorentina, segna il Milan con Destro abile a toccare, spiazzando Neto, una conclusione di Bonaventura. La squadra di Montella si getta in avanti, cercando il pari ed esponendosi al contropiede rossonero. Il Milan sembra in controllo, ma al 83° su un bel cross di Joaquin arriva Gonzalo Rodriguez che di testa pareggia. Al 85° s’infortuna l’arbitro Russo, al suo posto l’addizionale Valeri. La Fiorentina ha più grinta, vuole vincere e al 89° viene premiata dal colpo di testa di Joaquin che ribalta il risultato. Inzaghi inserisce anche Pazzini ma non bastano nemmeno 6 minuti di recupero, vincono i viola e per Superpippo la situazione si fa sempre più critica.

    FIORENTINA – MILAN 2-1 (56° Destro (M), 83° Rodriguez (F), 89° Joaquin (F))

    Fiorentina (4-3-2-1): Neto; Richards (46° Joaquin), Basanta, Rodriguez, Pasqual; Borja Valero, Aquilani (46° Badelj), Kurtic; Ilicic, Rosi (80° Babacar); Gilardino.

    Allenatore: Montella.

    Milan (4-3-1-2): Diego Lopez; Abate (85° Bonera), Paletta, Mexes, Antonelli; Van Ginkel, Essien (90° Pazzini), Bonaventura; Honda (80° Cerci); Destro, Menez.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Russo.

    Ammoniti: Menez (M), Van Ginkel (M), Mexes (M), Pasqual (F), Rodriguez (F), Diego Lopez (M), Ilicic (F)

     

    Veniamo al racconto dell’altra gara delle 19, Torino-Lazio. 

    Ampio turnover per Ventura che da fiducia alla coppia d’attacco Amauri-Martinez. 

    Pioli risponde con la migliore Lazio, con il consueto terzetto di centrocampo e il classico tridente offensivo Mauri-Klose-Felipe Anderson.

    Nei primi minuti meglio la Lazio che quando si accende Felipe Anderson spaventa la difesa granata. Bravo Padelli al 18° su una bella conclusione di Parolo. La prima occasione del Torino ce l’ha Amauri al 28° ma Marchetti è bravo a respingere il colpo di testa. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Felipe Anderson | Foto Twitter
    Felipe Anderson | Foto Twitter

    Ad inizio ripresa Pioli si gioca un doppio cambio per cercare di dare la sveglia ai suoi. Al 63° occasione enorme in contropiede per gli ospiti ma Keita non riesce a concretizzare. Al 71° gioiello di Felipe Anderson che si esibisce in uno slalom prima di piazzare la palla dove Padelli non può arrivare. La reazione granata si vede in una bella conclusione di Darmian deviata in corner da Marchetti. Felipe Anderson però è scatenato e al 77° riceve da Klose e da posizione angolata calcia battendo nuovamente Padelli. I padroni di casa provano a reagire ma la Lazio abbassa i ritmi cercando di addormentare il gioco. Impresa compiuta, i biancocelesti si portano al 3° posto a -1 dalla Roma.

    TORINO – LAZIO 0-2 (71°, 77° Felipe Anderson)

    Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Jansson, Bovo; Bruno Peres, El Kaddouri, Basha (78° Farnerud), Benassi, Silva (63° Darmian); Martinez (62° Maxi Lopez), Amauri.

    Allenatore: Ventura.

    Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Mauricio, Radu; Cataldi (57° Onazi), Biglia, Parolo; Mauri (57° Keita), Klose, Felipe Anderson (79° Ederson).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: Maksimovic (T), Amauri (T), Radu (L), El Kaddouri (T), Basta (L)

  • Toni stende il Napoli, Inter fermata sul pari dal Cesena

    Toni stende il Napoli, Inter fermata sul pari dal Cesena

    I due posticipi domenicali della 27° giornata di Serie A hanno visto Verona e Cesena mettere in grandi difficoltà due grandi come Napoli ed Inter.

    I gialloblu veronesi trascinati da un eterno Luca Toni, hanno sconfitto 2-0 il Napoli. Il Cesena di Di Carlo invece ha trovato il vantaggio a San Siro contro l’Inter, ha subito il pareggio di Palacio ma poi ha portato a casa un pareggio importantissimo, quantomeno per il morale.

    Se Mandorlini e Di Carlo possono esser contenti, Benitez e Mancini avranno da riflettere. Il Napoli, infatti ha infilato la terza sconfitta esterna consecutiva, mentre l’Inter dopo il pari di Napoli ha nuovamente frenato.

    Veniamo al racconto delle gare partendo da Verona-Napoli

    Mandorlini mantiene il suo 4-3-3, dovendo però rinunciare ad alcune pedine difensive puntando su Rodriguez al fianco di Moras. Davanti tridente Juanito Gomez, Toni, Jankovic.

    Benitez, come accade spesso dopo le partite di coppa, sceglie il turnover lasciando in panchina Callejon e sopratutto Higuain, in campo De Guzman e Duvan Zapata.

    Luca Toni | Foto Twitter
    Luca Toni | Foto Twitter

    La partenza del Verona è fulminante, tanta aggressività e Juanito Gomez che spreca una buona chance davanti ad Andujar. La gioia del gol per i padroni di casa, è solo rimandata, al 7° infatti Luca Toni riceve in area, si libera, supera Andujar e poi calcia da due passi in rete per il vantaggio. Il Verona non si placa insiste, spinge, annienta le ripartenze del Napoli e sfiora il raddoppio. Intorno al 20° s’intravede un po’ di Napoli anche perchè i gialloblu abbassano l’intensità. Al 22° sono comunque ancora i padroni di casa a sfiorare il gol con una conclusione di Jankovic, fuori non di molto. Gli uomini di Benitez provano a crescere ma non vanno oltre a un paio di tentativi di cross e tiri da fuori, il Verona si mantiene sempre potenzialmente pericoloso in ripartenza. Al 40° Mertens è puntuale nell’inserimento ma il suo colpo di testa finisce sull’esterno della rete. Passa un minuto e Zapata riceve il cross di Hamsik in area, si gira in un attimo e calcia ma Rodriguez devia in corner, il primo tempo si chiude sul 1-0.

    Il secondo tempo riparte con il Napoli a provare a far possesso palla e con il Verona chiuso e pronto a ripartire. Al 51° giocata super di Halfredsson che riparte dalla sua metà campo supera di slancio due avversari e serve a Toni un assist al bacio che il bomber non può fallire. La reazione del Napoli è piuttosto confusionaria, Benitez quindi si gioca le carte Callejon e Higuain per una squadra superoffensivo. Le mosse però non portano ad alcun effetto nell’immediato e allora entra anche Gabbiadini al posto di Hamsik. Proprio Gabbiadini al 88° lascia partire un tiro violentissimo che si schianta sul palo. Al 89° brutto fallo di Gabbiadini da dietro su Sala, l’arbitro ammonisce il 23 del Napoli, Sala però reagisce prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. I padroni di casa si compattano reggono per i 5 minuti di recupero e conquistano 3 punti importantissimi. Il Napoli invece incappa in un altro stop che potrebbe rivelarsi molto pesante nella corsa europea.

    VERONA – NAPOLI 2-0 (7°, 51° Toni)

    Verona (4-3-3): Benussi; Sala, Rodriguez, Moras, Pisano; Obbadi (70° Christodoulopoulos), Tachtsidis, Halfredsson, Juanito Gomez (66° Greco), Toni, Jankovic (85° Martic).

    Allenatore: Mandorlini.

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Mesto (67° Higuain), Albiol, Britos, Ghoulam; Inler, David Lopez; Mertens, Hamsik (82° Gabbiadini), De Guzman (61° Callejon); Zapata.

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Banti.

    Ammoniti: Ghoulam (N), Juanito Gomez (V), Mesto (N), Albiol (N), Obbadi (V), Tachtsidis (V), Christodoulopoulos (V), Gabbiadini (N), Britos (N), Toni (V)

    Espulso: Sala (V).

     

    Veniamo al racconto di Inter-Cesena.

    Mancini decide di lasciare in panchina Brozovic, Kovacic e Podolski, affidandosi a Kuzmanovic, Shaqiri e Palacio, che va a far coppia con Icardi.

    Di Carlo deve rinunciare a Brienza, al suo posto Carbonero che si posiziona alle spalle di Djuric e Defrel.

    La partenza del match vede un’Inter propositiva, non a ritmi esasperati ma almeno a cercare di provare a creare problemi alla difesa del Cesena. Gli ospiti crescono e provano a pungere, intanto al 24° Shaqiri è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare, entra Kovacic. Alla mezz’ora passa il Cesena, bel lancio di Carbonero per Defrel che s’infila tra i difensori e col pallonetto batte Handanovic. I nerazzurri provano una reazione con i tiri di Guarin, fuori di poco, e Kuzmanovic, respinto. Non si assiste ad altre occasioni, il primo tempo si chiude sullo 0-1.

    Si riparte con Mancini che modifica lo schema sostituendo Kuzmanovic per Podolski. L’Inter rischia tantissimo sulla prima azione ma poi preme e al 48° con Palacio, ben servito da Icardi, trova la girata che vale il pareggio. I nerazzurri provano a trovare il vantaggio ma rischiano con Defrel che al 51° viene bloccato da Handanovic. Il secondo tempo è frizzante, palo di Podolski, ripartenza di Defrel. Il risultato rimane perennemente in bilico, entrambe le squadre dimostrano di poterla vincere. Arrivati intorno al 75° l’Inter prova a spingere con più insistenza cercando in tutti i modi di trovare il gol del successo. Il Cesena tiene, prova a pungere con Rodriguez e alla fine porta a casa un punto prezioso. L’Inter invece vede la corsa alla zona Europa complicarsi.

    INTER – CESENA 1-1 (30° Defrel (C), 48° Palacio (I))

    Inter (4-3-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, Ranocchia, Andreolli, Dodò (62° Santon); Guarini, Kuzmanovic (46° Podolski), Medel; Shaqiri (24° Kovacic); Palacio, Icardi.

    Allenatore: Mancini.

    Cesena (4-3-1-2): Leali; Perico, Capelli, Krajnc, Magnusson; Giorgi, De Feudis (73° Pulzetti), Mudingayi (80° Cascione); Carbonero; Defrel, Djuric (80° Rodriguez).

    Allenatore: Di Carlo.

    Arbitro: Gervasoni.

    Ammoniti: Defrel (C), Ranocchia (I)

     

     

  • Vecino pareggia e rovina il ritorno di Zeman

    Vecino pareggia e rovina il ritorno di Zeman

    Beffa incredibile per Zeman ed il suo Cagliari, quando il successo sembrava ormai a portata di mano, grazie alla rete siglata da Joao Pedro nel primo tempo, è arrivato il gol di Vecino a gelare il S.Elia e a fissare il risultato su un pareggio che per l’Empoli è pesantissimo.

    Zdenek Zeman | Foto Twitter
    Zdenek Zeman | Foto Twitter

    Il Cagliari era stato ottimo nel primo tempo, ha trovato il vantaggio, ha costruito diverse occasioni da gol, non concretizzate, ed ha pagato nella ripresa il ritorno dell’Empoli che è cresciuto, ha spinto, magari in maniera un po’ confusionaria, ed è stato premiato nell’ultimissima occasione.

    Veniamo al racconto della gara.

    Zeman per il suo ritorno a Cagliari, schiera il suo consueto 4-3-3 con Murru che ritrova posto sull’esterno in difesa, così come Crisetig a metà campo. Tridente offensivo composto da Farias, Sau e M’Poku.

    Sarri, che deve rinunciare a Tonelli infortunato e Valdifiori squalificato, da spazio a Barba e Signorelli, con Saponara preferito a Verdi e Mchedlidze al posto di Tavano.

    La partenza del Cagliari è fatta di aggressività ed intensità che non si vedevano da tempo. L’Empoli prova a reagire cercando di rendersi pericoloso con Maccarone. Al 20° la gara si sblocca, Joao Pedro riceve al limite dell’area, si accentra e poi appena dentro lascia partire un tiro a giro che supera Sepe. L’Empoli subisce il colpo e rischia per due volte il raddoppio, prima è bravo Sepe a salvare su un tiro deviato di Crisetig e poi è il palo a dire no ad un perfetto calcio di punizione di Joao Pedro. Al 32° però, dopo un monologo rossoblu, Maccarone ha la palla per pareggiare, dopo una bella azione di Saponara, ma spara alto. Cambio di fronte e M’Poku con una conclusione da dentro l’area centra il palo. Il primo tempo si chiude con il Cagliari in vantaggio.

    Si riparte senza cambi e con il ritmo, che almeno nei primi minuti, pare più blando. Al 50° l’Empoli ha l’occasione del pareggio ma il Cagliari, con un po’ di fatica, riesce a liberare l’area. La gara perde di spettacolarità ma si mantiene intensa. Sarri si gioca in rapidità i tre cambi mandando dentro Pucciarelli, Zielinski e Verdi per Mchedlidze, Croce e Saponara, l’Empoli si fa più insidioso o quanto meno costringe il Cagliari a limitare le ripartenze. Al 73° Sepe è bravo a chiudere la porta agli attaccanti rossoblu. La squadra di Sarri si getta in avanti ma la difesa di Zeman tiene. Quando tutto sembra ormai finito, al 93° arriva il pareggio dell’Empoli con Vecino che calcia verso la porta un cross rasoterra di Mario Rui che aveva tagliato tutta l’area. E’ finita, non c’è più tempo, è una beffa per il rientro di Zeman, è un punto pesantissimo per i toscani.

     

    CAGLIARI – EMPOLI 1-1 (20° Joao Pedro (C), 93° Vecino (E))

    Cagliari (4-3-3): Brkic; Balzano, Ceppitelli, Diakité, Murru; Dessena, Crisetig, Joao Pedro; M’Poku (81° Husbauer), Sau (73° Cop), Farias (75° Caio Rangel).

    Allenatore: Zeman.

    Empoli (4-3-1-2): Sepe; Hysaj, Rugani, Barba, Mario Rui; Vecino, Signorelli, Croce (58° Zielinski); Saponara (68° Verdi); Maccarone, Mchedlidze (55° Pucciarelli).

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Farias (C), Balzano (C), Zielinski (E)

     

  • Calcio Femminile: frena il Brescia, allunga il Verona

    Calcio Femminile: frena il Brescia, allunga il Verona

    La 19° giornata della Serie A di calcio femminile ha visto diversi risultati a sorprese, a partire dal pareggio casalingo del Brescia con la Torres che ha permesso al Verona, vittorioso di misura sul campo del Riviera di Romagna, di allungare sul +4 e di mantenere la vetta anche in caso di successo delle Leonesse nel recupero che dovranno affrontare.

    Colpaccio del Como che espugna Firenze, vittoria per la Res Roma che conquista il primo successo del 2015 sconfiggendo per 2-0 il Mozzanica. Vince anche il Tavagnacco, se pur con un solo gol di scarto, sul campo dell’Orobica. Nella lotta salvezza successi preziosi di Cuneo, sulla Pink Bari, e del San Zaccaria a Pordenone. 

    Veniamo al racconto delle gare di questo sabato pomeriggio.

    RIVIERA DI ROMAGNA – VERONA

    Un Verona non perfetto ma vincente è quello che esce dal campo del Riviera di Romagna. Le ospiti nel primo tempo falliscono un calcio di rigore con Gabbiadini che si fa respingere la conclusione da Vincenzi. Ad inizio ripresa arriva il gol vittoria con Bonetti abile ad incornare un cross di Sipos. Nel restante periodo di gioco un legno per parte congela il risultato sullo 0-1 che vale al Verona la fuga.

    BRESCIA – TORRES

    Un gol ad un minuto dalla fine di Domenichetti beffa il Brescia e fissa il risultato sulla parità. La gara nel primo tempo è stata piuttosto equilibrata con occasioni sia per Brescia che per la Torres. Nella ripresa le Leonesse accelerano, sfiorano il vantaggio che trovano a pochi minuti dalla fine con Tarenzi. Sembra il gol del successo ma al 94° la Torres in contropiede con il gol di Domenichetti conquista la parità.

    Firenze e Como prima del fischio d'inizio
    Firenze e Como prima del fischio d’inizio

    FIRENZE – COMO

    Colpaccio del Como che ottiene tre punti preziosissimi sul campo di un Firenze decisamente sprecone. Nel primo tempo infatti le viola costruiscono almeno 3 limpide palle gol ma in alcuni casi sprecano, calciando fuori, in uno è bravissima Piazza a chiudere lo specchio della porta. Nella ripresa il copione non cambia con le padrone di casa ancora a costruire e fallire e con le ospiti brave a difendersi e a pian piano uscire dal guscio. Al 82° la svolta, Adami perde un brutto pallone a centrocampo, Cortesi si lancia in avanti e con un morbido tocco supera Matsubayashi. Il Firenze si butta in avanti ma non riesce a trovare il gol, vince il Como. 

    RES ROMA – MOZZANICA

    La Res torna a vincere. Quel successo che mancava ancora in questo 2015 arriva contro il Mozzanica e grazie alla doppietta di Bomber Pirone. Nel primo tempo chiuso a reti bianche le due squadre hanno un occasione per parte. Ad inizio ripresa Pirone sblocca la gara. Il Mozzanica avrebbe la chance di pareggiare ma Iannella fallisce un calcio di rigore. Al 65° l’attaccante della Res segna la doppietta che firma il definitivo 2-0.

    OROBICA – TAVAGNACCO

    Il TavagnCuneoacco costruisce tantissimo ma concretizza poco. Le friulane, in una gara a senso unico, riescono ad imporsi in casa dell’Orobica solo per 1-0 grazie ad una conclusione vincente di capitan Brumana al 67°. Una vittoria che mancava da troppo tempo per le ospiti, una sconfitta che sa quasi di sentenza definitiva per le bergamasche.

    CUNEO – PINK SPORT TIME BARI

    Un’autogol di Moore dopo solo 2 minuti permette al Cuneo di sconfiggere la Pink Sport Time Bari in una sfida fondamentale per la corsa alla salvezza. Una rete molto contestate dalle ospiti per sospetto fuorigioco. Il Cuneo non alza i ritmi, la Pink cerca di trovare la parità che però non arriva.

    PORDENONE – SAN ZACCARIA

    Vittoria preziosissima per il San Zaccaria che in uno scontro salvezza, va ad imporsi per 3-1 in casa del Pordenone. Ospiti subito avanti con Piemonte che controlla in area e batte il portiere avversario. Il raddoppio arriva al 35° con Cimatti brava a sfruttare un assist di Principi. Ad inizio ripresa il Pordenone accorcia le distanze con la punizione vincente di Piai. A due minuti dalla fine il San Zaccaria chiude definitivamente il match con Cimatti che completa così la doppietta personale.

     

    RISULTATI 19° GIORNATA

    Cuneo – Pink Sport Time Bari 1-0 (2° aut.Moore)

    Brescia – Torres 1-1 (87° Tarenzi (B), 94° Domenichetti (T))

    Firenze – Como 0-1 (82° Cortesi)

    Orobica – Tavagnacco 0-1 (68° Brumana)

    Pordenone – S.Zaccaria 1-3 (3° Piemonte (S), 35°, 88° Cimatti (S), 52°° Piai (P))

    Res Roma – Mozzanica 2-0 (48°, 65° Pirone)

    Riviera di Romagna – Verona 0-1 (49° Bonetti)

     

    CLASSIFICA DOPO 19 GIORNATE

    Verona 49, Brescia* 45, Mozzanica* e Firenze 38, Torres 37, Tavagnacco 31, Res Roma 27, Riviera di Romagna* 25, Cuneo 18, San Zaccaria* 17, Pink Sport Time Bari 14, Como 13, Pordenone 12, Orobica 6

    * una partita in meno.

     

     

     

  • Morata illumina il Barbera, Juve implacabile!

    Morata illumina il Barbera, Juve implacabile!

    Palermo-Juventus, è decisa da Alvaro Morata. La sfida è certamente un antipasto gustoso per il 27° turno di Serie A, soprattutto perché la Juventus ha un buon margine di vantaggio sulla Roma e può permettersi di effettuare un mini turn-over in vista del ritorno a Dortmund per gli ottavi di Champions League. Il Palermo sogna il colpaccio, vorrebbe fare un ottimo risultato con la squadra più forte e far esplodere il “Barbera” come negli anni migliori della società di Zamparini.

    Allegri quindi rimette in piedi il 3-5-2 di memoria contiana e promuove tra i titolari, per questa sfida Sturaro e De Ceglie nel centrosinistra del centrocampo. Rimette in difesa Barzagli per alzare la sua condizione e in attacco al posto di Morata, al fianco di Tevez c’è Llorente. L’assenza di Pirlo obbliga l’impiego in quella posizione di Marchisio affiancato a destra da Pereyra.

    Iachini oltre ai canonici ballottaggi in difesa e a centrocampo non vede l’ora di ammirare davanti al sua coppia d’oro Vazquez-Dybala contro la difesa più forte della Serie A. Assenti per i rosanero, Morganella che ormai ha chiuso la stagione e Gonzalez. Si comincia con un minuto di silenzio per la morte dell’arbitro Luca Colosimo.

    Il match parte con una leggera predominanza da parte della Juventus, nel mantenimento del pallone e della manovra, tuttavia è perché il Palermo sembra attendista ed infatti dopo cinque minuti di studio da parte dei rosanero il baricentro della squadra di Iachini si alza e l’atteggiamento è più aggressivo. Il primo tiro della partita si vede al 12° da parte di Lichtsteiner che dalla destra tenta con un diagonale rasoterra di sorprendere Sorrentino, ma il fendente è fuori.

    Al 16° Tevez, vede messo male il portiere rosanero e prova dalla trequarti un tiro incredibile, potente e alto, Sorrentino in modo scomposto recupera la posizione e respinge goffamente, sulla ribattuta la difesa del Palermo libera. Nella fase di metà primo tempo il ritmo è più elevato ed ora le due squadre giocano a viso aperto, ma con i padroni di casa in leggera soggezione. Per la prima frazione si vede una Juve più in palla che non rischia praticamente mai se non per errori individuali che mettono qualche apprensione e l’ultima occasione se la procura Tevez, che al 44° prova da fuori area con un rasoterra da posizione centrale, ma il tiro è a lato.

    Alvaro Morata porta in vantaggio la Juventus | Foto Twitter
    Alvaro Morata porta in vantaggio la Juventus | Foto Twitter

    Nel primo tempo Sturaro aveva preso una botta, ma aveva continuato a giocare, nella ripresa Allegri per non rischiare ulteriormente inserisce Vidal al suo posto. L’inizio della ripresa non cambia il canovaccio della gara, Juve che imposta e Palermo che prova a ripartire mantenendo l’equilibrio della sfida.

    Al 51° Tevez su calcio di punizione dal limite dell’area impegna Sorrentino alla respinta. Dal 60° Allegri manda in campo Morata al posto di Llorente per cercare una più fluida manovra in avanti palla a terra, tuttavia cambia poco perché il Palermo si chiude sempre bene e quando potrebbe andare in affanno la difesa libera i pericoli in modo semplice e senza fronzoli.

    Al 70° la Juventus si porta in vantaggio, Morata viene servito sulla sinistra, Andelkovic gli lascia molto spazio e lo spagnolo si accentra, poi con un bellissimo tiro a girare di sinistro supera Sorrentino sul palo opposto. Il Palermo reagisce bene attaccando a testa bassa, sempre però in modo disordinato procurandosi calci d’angolo e punizioni, ma mai rendendosi pericoloso. La Juventus invece nelle ripartenze potrebbe fare male ai padroni di casa ma pecca sempre di qualche errore di troppo nell’ultima fase dell’azione.

    Si vede veramente poco, aumenta l’agonismo ma i due portieri rimangono inoperosi fino al termine del match. La Juventus allunga momentaneamente sulla Roma portandosi a +14 punti, ma non convince la prestazione se era un test in vista di Dortmund. Il Palermo esce a testa alta dalla sfida perché comunque è sempre rimasto in partita.

    Palermo (3-5-2): Sorrentino 5,5; Vitiello 6, Terzi 6,5, Andelkovic 5; Rispoli 6,5, Barreto 6 (dal 76° Belotti 6), Maresca 6,5 (dal 63° Jajalo 6), Rigoni 6, Daprelà (dal 83° Emerson S.V.); Dybala 5, Vazquez 5,5.

    All.: Giuseppe Iachini 6

    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6, Bonucci 5,5, Chiellini 6; Lichtsteiner 5,5, Pereyra 6, Marchisio 6,5, Sturaro 5,5 (dal 46° Vidal 6), De Ceglie 5 (dal 77° Padoin 6); Llorente 5 (dal 60° Morata 7), Tevez 6,5.

    All.: Massimigliano Allegri 6,5

    Arbitro: Marco Guida 5

    Ammoniti: Vazquez (P), Andelkovic (P), Barzagli (J), Morata (J), Lichtsteiner (J), Pereyra (J) Espulsi:

  • Pescara corsaro a Carpi, Avellino cade a Lanciano

    Pescara corsaro a Carpi, Avellino cade a Lanciano

    Il Pescara espugna il “Cabassi” di Carpi battendo 1-2 la capolista in una gara valida per la 31esima

    Bjarnason, autore della seconda rete con cui il Pescara ha sconfitto il Carpi.
    Bjarnason, autore della seconda rete con cui il Pescara ha sconfitto il Carpi.

    giornata del Campionato di Serie B: le reti della squadra di Baroni portano la firma di Sansovini e Bjarnason mentre per la squadra di Castori è andato a segno Sabbione al 93′: gli ospiti salgono a 46 punti in classifica.

    L’Avellino, terzo in classifica, è uscito sconfitto dal match di Lanciano per 1-0: a decidere la gara è stato Piccolo al 30′: la squadra di D’Aversa sale a 43 punti in classifica; Lanciano raggiunto in classifica dal Perugia che sconfigge la Pro Vercelli per 3-2:  nonostante un dominio di più di un tempo la formazione di Camplone rischia di farsi raggiungere nei minuti finali, l’autorete di Bani e i gol di Fossati e Ardemagni per i padroni di casa; di Coly e Sprocati le reti della squadra di Scazzola.

    Rocambolesco 3-3 tra Frosinone e Entella: la squadra di Prina va avanti per 0-2 con la doppietta di Sforzini; ma si fa raggiungere in superiorità numerica dalle reti di Dionisi e Ciofani nel finale del primo tempo. Nella ripresa la squadra di Stellone ribalta la situazione con Dionisi su rigore al 67′ ma , in pieno recupero, ancora Sforzini riagguanta la partita.

    Il Bari, sale a 40 punti, battendo per 3-0 il Varese: a segno Sabelli nel primo tempo e Boateng e Galano nella ripresa; vittoria in trasferta del Latina che espugna Brescia per 1-2: apre Valiani al 47′ per la squadra di Iuliano, pareggio di Caracciolo e nuovo vantaggio ospite con Doudou al 76′: Latina che sale a 37 punti in classifica. Identico punteggio in classifica per il Trapani che supera la Ternana per 4-2. E’ finita 0-0 tra Cittadella e Crotone.

    Nell’anticipo di ieri successo dello Spezia per 3-0 contro il Livorno. Domani due sfide in programma tra Bologna e Modena e tra Vicenza e Catania.

    CARPI 59, BOLOGNA 51, AVELLINO 49, FROSINONE E VICENZA 48, LIVORNO 47, PESCARA E SPEZIA 46, VIRTUS LANCIANO E PERUGIA 43, BARI 40, MODENA, LATINA, TRAPANI E VIRTUS ENTELLA  37, TERNANA 36, CITTADELLA E PRO VERCELLI 35, BRESCIA 33, CROTONE 32, CATANIA 31 E VARESE 28 

  • Consigli Fantacalcio per la 27° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 27° Giornata di Serie A 2014/15

    La 27° giornata di Serie A si disputerà su tre giorni, aprendosi con i due anticipi di sabato Palermo-Juventus e Cagliari-Empoli e si concluderà lunedì con addirittura 3 posticipi Fiorentina-Milan, Torino-Lazio e Roma-Sampdoria.

    Come ogni turno, per venire incontro ai fantallenatori, torna la rubrica Consigli Fantacalcio con i consigliati, gli sconsigliati e le sorprese delle 20 squadre di Serie A.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 27° GIORNATA DI SERIE A

    PALERMO – JUVENTUS sabato 14/03 h.18.00

    CONSIGLIATI

    DYBALA: è la partita giusta per confermare la sua classe.

    PEREYRA: ha la possibilità di far bene, deve sfruttare l’occasione.

    SCONSIGLIATI

    DAPRELA’: potrebbe soffrire la spinta degli esterni bianconeri.

    OGBONNA: non ha convinto sino ad ora, meglio evitare.

    SORPRESE

    QUAISON: ha già mostrato buone qualità, si può rischiare.

    MATRI: pronto al nuovo debutto in bianconero, potrebbe far bene.

     

    CAGLIARI – EMPOLI sabato 14/03 h.20.45

    CONSIGLIATI

    M’POKU: è certamente il più in forma dei suoi, va schierato

    RUGANI: sta portando ottimi voti e anche bonus.

    SCONSIGLIATI

    BALZANO: potrebbe andare in difficoltà contro gli esterni dell’Empoli

    TAVANO: non sembra in un gran periodo, porta spesso brutti voti.

    SORPRESE

    FARIAS: con il ritorno di Zeman ritrova la titolarità, può esser la sorpresa.

    MCHEDLIDZE: il tecnico Sarri ne ha parlato bene, potrebbe anche esser titolare.

     

    ATALANTA – UDINESE domenica 15/03 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PINILLA: ci si aspetta un suo ritorno al gol, può esser la gara giusta.

    KONE: attenzione al greco che potrebbe fare molto bene.

    SCONSIGLIATI

    DENIS: sembra proprio che per lui sia un’annata no.

    PINZI: la sua grinta è spesso causa di cartellino.

    SORPRESE

    GOMEZ: ci si attende una buona prestazione con bonus per “il Papu”.

    WAGUE: dopo aver trovato il primo gol in A, potrebbe ripetersi.

     

    GENOA – CHIEVO domenica 15/03 h.15.00

    CONSIGLIATI

    NIANG: è in condizione super, non vorrà fermarsi.

    PALOSCHI: quando vede il Genoa di solito si scatena.

    SCONSIGLIATI

    KUCKA: potrebbe partire in panchina e anche entrando a gara in corso non convince.

    FREY: torna ma non sembra al 100%, meglio evitare.

    SORPRESE

    BERGDICH: potrebbe stupire regalando bonus con assist o gol.

    BOTTA: anche a gara in corso potrebbe far bene.

     

    SASSUOLO – PARMA domenica 15/03 h.15.00

    CONSIGLIATI

    BERARDI: con i suoi numeri può creare grossi problemi alla difesa del Parma.

    BELFODIL: non segna da una vita, vorrà provarci in questa occasione.

    SCONSIGLIATI

    BRIGHI: può soffrire un centrocampo di grinta come quello gialloblu.

    LUCARELLI: non al top, meglio evitare.

    SORPRESE

    TAIDER: ha i colpi per trovare bonus a sorpresa.

    NOCERINO: con gli inserimenti può creare difficoltà alla difesa del Parma.

     

    VERONA – NAPOLI domenica 15/03 h.18.00

    CONSIGLIATI

    Luca Toni | Foto Twitter
    Luca Toni | Foto Twitter

    TONI: l’eterno bomber, pronto a segnare anche al Napoli.

    MERTENS: parso brillante in coppa, può regalare bonus.

    SCONSIGLIATI

    RODRIGUEZ: sarà dura contenere gli attacchi del Napoli.

    BRITOS: spesso incerto, non convince.

    SORPRESE

    NICO LOPEZ: già decisivo a Milano partendo dalla panchina.

    DE GUZMAN: non sembra possa esser titolare, potrebbe però far bene a gara in corso.

     

    INTER – CESENA domenica 15/08 h.20.45

    CONSIGLIATI

    PALACIO: è in forma, sembra aver ritrovato il suo senso del gol.

    DEFREL: rapidissimo, può metter in difficoltà la retroguardia nerazzurra.

    SCONSIGLIATI

    VIDIC: parso incerto, meglio non rischiare.

    MUDINGAYI: l’ex Inter potrebbe avere una giornata molto difficile.

    SORPRESE

    PODOLSKI: ci si aspetta di vederlo finalmente trovare il primo gol.

    BRIENZA: la sua classe ed i suoi colpi potrebbero portare bonus.

     

    FIORENTINA – MILAN lunedì 16/03 h.19.00

    CONSIGLIATI

    SALAH: anche se probabilmente sarà stanco ha possibilità di far molto bene.

    MENEZ: è inconstante è vero, ma ha i numeri per regalare bonus.

    SCONSIGLIATI

    BADELJ: sicuramente stanco, meglio non rischiarlo.

    ESSIEN: contro il centrocampo viola rischia una giornata negativa.

    SORPRESE

    GILARDINO: potrebbe entrare a gara in corso con la voglia di far bene.

    HONDA: potrebbe giocare nel suo ruolo e tornare a far bonus.

     

    TORINO – LAZIO lunedì 16/03 h.19.00

    CONSIGLIATI

    MARTINEZ: il venezuelano potrebbe sfruttare la sua rapidità per far male alla Lazio.

    FELIPE ANDERSON: condizione super, può continuare a far bene.

    SCONSIGLIATI

    DARMIAN: Felipe Anderson potrebbe mandarlo in confusione.

    MAURICIO: parso meno brillante dei suoi, meglio evitare.

    SORPRESE

    FARNERUD: in una gara difficile il suo tempo d’inserimento può rivelarsi decisivo.

    CATALDI: buone prestazioni, potrebbe a sorpresa, trovare il gol.

     

    ROMA – SAMPDORIA lunedì 16/03 h.21.00

    CONSIGLIATI

    KEITA: un vero e proprio guerriero capace di trovare gol pesanti.

    ETO’O: partita difficilissima dove un campione come lui può esaltarsi.

    SCONSIGLIATI

    YANGA-MBIWA: può soffrire contro un attacco brillante come quello blucerchiato.

    PALOMBO: il centrocampo della Roma può metterlo in difficoltà.

    SORPRESE

    ITURBE: brillante, magari a gara in corso potrebbe sbloccare una gara complessa.

    OKAKA: non ha la certezza della titolarità ma potrebbe entrare e far bene.