Categoria: Calcio

  • Townsend rovina il ritorno di Conte, allo Stadium è 1-1

    Townsend rovina il ritorno di Conte, allo Stadium è 1-1

    Il ritorno di Antonio Conte, applaudito dal pubblico, allo Juventus Stadium poteva avere anche la gioia del successo. Al gol di Pellè nel primo tempo ha infatti risposto Townsend nel finale di gara, andando a cancellare una possibile vittoria azzurra.

    Antonio Conte | Foto Twitter
    Antonio Conte | Foto Twitter

    L’Italia, contro un avversario di prestigio, se pur si trattasse di un’amichevole, ha mostrato dei passi in avanti rispetto alla scialba prestazione di sabato scorso a Sofia contro la Bulgaria. Il primo tempo è stato più di marca azzurra mentre nella ripresa la freschezza di Barkley e Townsend ha messo in difficoltà l’Italia portando al meritato pareggio inglese. Da segnalare anche il positivo il debutto di Valdifiori, elogiato anche dal mister a fine partita.

    Veniamo al racconto della gara.

    Conte opta per il suo classico 3-5-2 dando le chiavi del centrocampo a Valdifiori e puntando sulla coppia d’attacco Pellè-Eder.

    Hodgson risponde con un 4-3-1-2 che vede Rooney agire alle spalle del talento Kane e dal rapido Walcott.

    Si parte ed ovviamente i ritmi iniziali sono blandi senza strappi ne azioni pericolose. Al 10° si vede la prima conclusione verso la porta, ci prova Parolo da lontano, Hart alza in corner. Al 17° buona percussione di Darmian che mette in mezzo per Eder che viene anticipato all’ultimo istante da Jagielka. Al 21° si vedono anche gli inglesi, Rooney va al tiro, la conclusione è sporca e di controbalzo, Buffon è battuto ma il pallone colpisce la traversa. Al 29° l’Italia passa in vantaggio, bel cross di Chiellini, svetta Pellè che colpisce il pallone mandandolo dove Hart non può arrivare. Non si vede una grande reazione inglese, l’Italia si limita a controllare e a provare qualche veloce ripartenza. Si va al riposo con gli azzurri avanti 1-0.

    Prova a partire forte l’Inghilterra ma è l’Italia a sfiorare il gol al 50° prima con Eder, bravo Hart a respingere, poi con Pellè che, sulla ribattuta, calcia fuori. I bianchi di Hodgson però provano a rendersi pericolosi, prima con Kane, devia Chiellini in corner, poi con Gibbs che spara sull’esterno della rete da buona posizione. La gara devono farla gli inglesi, non accade molto però, almeno sino al 71° quando Buffon neutralizza un’insidiosa conclusione di Rooney. Al 79° arriva il pareggio, Townsend controlla e dal limite lascia partire un diagonale che non lascia scampo a Buffon. L’Italia va in difficoltà ed il portiere azzurro è costretto a salvare, con un gran intervento, su conclusione di Rooney. La risposta degli uomini di Conte arriva con Antonelli che, al 84°, lascia partire un diagonale che si spegne di poco a lato. Nel finale c’è solo tempo per un tiro di Kane bloccato da Buffon in due tempi, finisce in parità, a Torino Italia-Inghilterra è 1-1.

     

    ITALIA – INGHILTERRA 1-1 (29° Pellè (It), 79° Townsend (In))

    Italia (3-5-2): Buffon; Ranocchia, Bonucci, Chiellini (72° Moretti); Florenzi (60° Abate), Parolo, Valdifiori (67° Verratti), Soriano, Darmian (72° Antonelli); Pellè (60° Immobile), Eder (60° Vazquez).

    Allenatore: Conte.

    Inghilterra (4-3-1-2): Hart; Clyne (46° Walker), Smalling (44° Carrick), Jagielka, Gibbs (88° Bertrand); Delph (69° Townsend), Jones, Henderson (74° Mason); Rooney; Kane, Walcott (55° Barkley).

    Allenatore: Hodgson.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Gibbs (In), Pellè (It)

  • Ilenia Zangari, cuore e grinta nella difesa dell’Orobica

    Ilenia Zangari, cuore e grinta nella difesa dell’Orobica

    Difensore centrale, ma all’occorrenza anche terzino sinistro, Ilenia Zangari è una calciatrice tutta grinta e passione che veste i colori dell’Orobica.

    Nata a Bergamo il 28 settembre 1989, Ilenia è cresciuta nelle giovanili dell’Atalanta, esordendo anche in Serie A a soli 17 anni, poi nel 2007/08 ha vestito la maglia del Brescia. Con le Leonesse ha disputato solo una stagione, l’anno dopo infatti si trasferisce all’Orobica dove rimane sino al 201o/11 quando passa all’Atalanta. Anche con le nerazzurre la sua avventura dura solo una stagione, dall’anno dopo ritorna all’Orobica con la quale la scorsa stagione conquista una storica promozione in Serie A.

    Conosciamo meglio questo esperto difensore, cercando di capire come è nata la sua passione, chi è il suo idolo e com’è stata questa stagione con la maglia dell’Orobica.

    Ilenia Zangari | © www.asdorobicacf.com
    Ilenia Zangari | © www.asdorobicacf.com

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perché hai deciso di praticare questo sport?

    Tutto è iniziato quando avevo 8 anni, avevamo cambiato paese, e mio fratello gemello si doveva iscrivere alla scuola calcio. Anche io volevo iscrivermi ed ho cercato di convincere i miei genitori a farmi giocare a calcio, loro non erano molto convinti e cercavano di convincermi a praticare altri sport come il nuoto o la danza. Alla fine sono riuscito a convincerli, mio fratello ha smesso con il calcio mentre io gioco ancora. Ho iniziato a giocare con i maschi, perchè non c’erano scuole calcio per bambine.

    Hai un idolo o un calciatore che è per te fonte d’ispirazione?

    Beh come idolo in assoluto, Francesco Totti. Se però devo scegliere un difensore allora dico Thiago Silva.

    Se tu potessi scegliere, c’è una calciatrice straniera con cui ti piacerebbe giocare?

    Direi l’attaccante del Brasile Marta, ho avuto modo di vederla in diversi video e mi ha impressionato.

    Come abbiamo già detto tu sei difensore centrale, ma ti abbiamo visto in azione anche sulla fascia, qual è il ruolo che preferisci?

    Quest’anno ho fatto il terzino e mi sono trovata bene. E’ un ruolo diverso in cui c’è decisamente da fare più spinta. Giocando da difensore centrale c’è molta più responsabilità, e a me piace. Comunque dipende dalla partita.

    Qual è il tuo punto di forza e dove invece vorresti migliorare?

    Come punto di forza direi il colpo di testa, tant’è che l’anno scorso ho segnato un gol importante proprio di testa. Vorrei migliorare invece nella parte atletica, anche dal punto di vista della resistenza.

    Visti i risultati di nazionale e dei Club al di fuori dei nostri confini, cosa pensi che manchi all’Italia per poter competere con le altre grandi d’Europa?

    Direi che il problema principale è la mentalità. Sarebbe anche importante che le società maschili si avvicinassero a quelle femminili. Detto tutto questo però ho notato che alcuni passi in avanti sono stati fatti.

    Veniamo all’attualità, dal punto di vista strettamente numerico per voi dell’Orobica è stata una stagione negativa. Cosa ci puoi raccontare di questo 2014/15 che sta andando a chiudersi?

    La stagione è stata tutta in salita. Ci siamo buttati in un campionata nel quale sapevamo che avremmo fatto fatica. Indipendentemente dai risultati però le partite disputate ti permettono di crescere e maturare.

    Qual è stata l’avversaria più difficile da marcare in questo campionato?

    Direi Giulia Domenichetti della Torres e Alia Guagni del Firenze, due avversarie difficilissime, nell’uno contro uno mi hanno messo in difficoltà. A loro due aggiungerei anche Tatiana Bonetti del Verona.

    C’è tra le tue compagne una giovanissima che ha le potenzialità per divenire un futuro talento?

    Non ho nomi da dire, però ci sono ragazze giovani che, se continueranno ad avere la passione che hanno adesso, potranno avere una lunga e positiva carriera.

    Prima di salutarti e ringraziarti, volevamo chiederti un’ultima cosa. Secondo te perché i nostri lettori dovrebbero appassionarsi e seguire il calcio femminile?

    E’ uno sport fatto con passione, non siamo da meno rispetto al maschile. Negli altri sport, pallavolo, basket, maschile e femminile sono considerate allo stello livello d’importanza e di visualizzazione, noi no. Dovrebbero seguirci perchè sono di alto livello e ci si diverte. La presenza di più tifosi potrebbe anche fare da input per dare fiducia alle giovani nel praticare il calcio.

     

  • L’oriundo Eder salva l’Italia, in Bulgaria finisce 2-2

    L’oriundo Eder salva l’Italia, in Bulgaria finisce 2-2

    La polemica sugli oriundi aveva acceso la vigilia ed alla fine è stato proprio un oriundo, Eder, a trovare quel gol che ha salvato l’Italia consentendo agli azzurri di riagguantare la Bulgaria sul 2-2 che è stato poi il risultato finale.

    Non è stata una bella Italia, gli uomini di Antonio Conte sono partiti molto bene trovando subito il vantaggio ma poi hanno subito l’uno-due bulgaro che ha mandato al tappeto, almeno nel primo tempo, la nazionale italiana.

    Eder | Foto Twitter
    Eder | Foto Twitter

    Nella ripresa gli azzurri non sono stati certamente brillanti ma hanno provato a mettere in crisi la Bulgaria, che in difesa ha palesato parecchi limiti. Nel finale di gara si è rivista la buona Italia dei primi minuti del primo tempo ed è arrivato il giusto pari. L’assalto finale non ha portato al successo, finisce in parità, Antonio Conte dovrà lavorare perchè questa sera si è visto troppo poco, l’Italia ha fatto l’Italia per soli 20 minuti sui 90 totali.

    Veniamo al racconto della gara.

    Il Ct bulgaro Petev schiera i suoi con un 4-2-3-1 affidandosi a Micanski unica punta supportato dal trio Milanov, Popov, e M. Aleksandrov.

    Conte dopo aver rinunciato a Pasqual, Florenzi e Marchisio, è costretto a fare a meno all’ultimo minuto all’influenzato Buffon, al suo posto gioca Sirigu. A centrocampo spazio a Bertolacci a fianco di Verratti e Candreva. In attacco la coppia Immobile-Zaza.

    Si parte e dopo pochi secondi Immobile ha subito una chance ma la sua conclusione è deviate in corner. Il gol però è nell’aria e al 4° Bertolacci lascia partire un cross su cui Mihaylov è piuttosto incerto Minev cerca di anticipare Zaza ma spinge la palla nella sua porta. Sembra tutto facile per gli azzurri ma all’undicesimo Popov sfrutta un’errata uscita di Bonucci e lascia partire il tiro che s’infila alle spalle di Sirigu. La Bulgaria sembra essersi tolta il timore iniziale e al 17° da una palla persa da Zaza a centrocampo parte l’azione dei padroni di casa finalizzata dal colpo di testa di Micanski per il gol del vantaggio. L’Italia avrebbe subito la palla del 2-2 ma Immobile spreca da pochi passi. Gli uomini di Conte sembrano in difficoltà specialmente nel contenere uno scatenato Popov. E’ proprio il numero 10 bulgaro a spaventare gli azzurri con un calcio di punizione al 37° che pizzica la traversa prima di uscire. Con qualche azione, più confusa che ragionata, l’Italia cerca il pari nel finale di primo tempo che però non arriva.

    Si riparte senza cambi ed è subito la Bulgaria a spaventare la difesa dell’Italia con una punizione dalla destra che sfila pericolosamente. Conte si gioca la carta Eder al 57°, poco dopo, al 60° si vede la prima conclusione verso la porta, un tiro di Verratti che però esce distante. Buona chance per l’Italia al 67° quando Bertolacci si trova sui piedi il pallone, dopo una corta respinta della difesa bulgara in seguito ad un tiro parato ad Immobile, ma il centrocampista del Genoa calcia a lato. Il Ct Conte prova a modificare lo schema inserendo Gabbiadini per provare a sfruttare il tridente. Al 83° quando sembra vincere la confusione rispetto alle idee, Eder s’inventa il tiro a giro che s’infila in rete per il gol del pareggio. L’Italia ci crede e al 86° Gabbiadini spreca la palla del sorpasso. Gli azzurri ci provano ma i padroni di casa si salvano, al fischio finale è 2-2.

     

    BULGARIA – ITALIA 2-2 (4° aut. Minev (B), 11° Popov (B), 17° Micanski (B), 83° Eder (I))

    Bulgaria (4-2-3-1): Mihaylov; Manolev, Bodurov, A.Aleksandorv, Minev; Gadzev, Dyakov; Milanov (88° Vasiliev), Popov (84° Slavchev), M.Aleksandrov; Micanski (73° Bojinov).

    Allenatore: Petev.

    Italia (3-5-2): Sirigu; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Candreva, Verratti, Bertolacci (71° Soriano), Antonelli (77° Gabbiadini); Immobile, Zaza (57° Eder).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Dyakov (B), Immobile (I), Soriano (I), Darmian (I)

  • Calcio Femminile: Brescia scatenato, campionato riaperto

    Calcio Femminile: Brescia scatenato, campionato riaperto

    La 21° giornata della Serie A di Calcio Femminile aveva in programma il big match tra seconda, Brescia, e prima, Verona, che avrebbe comunque dovuto dare un verdetto, campionato chiuso o riaperto?

    La risposta è immediata, campionato riaperto! Le Leonesse del Brescia infatti sono riuscite a reagire da un momento difficilissimo, al gol di Bonetti il Verona si era infatti portato sul +7, e grazie alle doppiette di Tarenzi e Girelli hanno conquistato i 3 punti e si sono così portate sul -1 dalla vetta. Ci aspettano 5 giornate entusiasmanti.

    Prosegue l’ottimo momento del Mozzanica, vincente in casa del Riviera, e del Tavagnacco che fa sua la posta piena in trasferta con la Torres. Finisce in parità la sfida tra Res Roma e Firenze mentre in coda successo pesante del Cuneo che batte 2-1 il San Zaccaria. Pareggi che non servono a nessuno in Orobica-Pink Bari e Pordenone-Como.

    Veniamo al racconto delle gare di questo turno.

    BRESCIA – VERONA

    La sfida tra le prime due della classe vede un primo tempo molto combattuto che viene chiuso in vantaggio dalle ospiti. Al 28° infatti Bonetti riceva una sponda di Sipos e batte Marchitelli. Ad inizio ripresa le Leonesse trovano la parità con Tarenzi abile a girare in gol un cross di Rosucci. Il pari carica il Brescia che nel giro di 8 minuti, tra il 59° ed il 67°, chiude il match. Prima è Tarenzi a completare la personale doppietta risolvendo una mischia, poi tocca a Girelli che sigla il 3-1 di testa su azione di corner e poi trasforma il rigore, che costa il rosso a Di Criscio, del 4-1. Nel recupero c’è tempo per la rete della solita Panico che rende solo meno amara la prima sconfitta stagionale del Verona.

    RIVIERA DI ROMAGNA – MOZZANICA

    Il Mozzanica conquista 3 punti importantissimi su un campo difficile come quello di Cervia. Dopo un primo tempo equilibrato, ma senza gol, le ospiti trovano il vantaggio ad inizio ripresa con la rete di Sandy Iannella. Il Riviera non ha una grande reazione e rimane anche in 10 al 74° per il doppio giallo a Tucceri. Nel finale di gara Iannella colpisce una traversa, Caccamo avrebbe la chance del pari ma non riesce a segnare e sull’azione susseguente arriva il tap-in vincente di Cambiaghi che segna il gol dello 0-2 al 93°.

    TORRES – TAVAGNACCO

    La serie positiva della Torres si ferma contro il Tavagnacco che riesce per la prima volta nella sua storia a vincere a Sassari. Il primo tempo della gara è frizzante ed equilibrato con occasioni da ambo le parti. Nel secondo tempo al 57° arriva la svolta con Parisi che trasforma un rigore per mano di Piacezzi. Poco dopo la Torres rimane in 10 per il rosso a Bartoli ma le stesse rossoblu, dopo aver rischiato lo 0-2, hanno alcune occasioni per pareggiare ma il portiere del Tavagnacco Copetti dice di no.

    RES ROMA – FIRENZE

    Ci si aspettava una sfida divertente e così è stato, con la Res Roma che può avere il rimpianto di aver sprecato un doppio vantaggio. Le capitoline infatti hanno trovato tra il 21°, con il gol di Villani in mischia, e al 24°, con un perfetto tocco di Simonetti, un uno-due che avrebbe steso parecchie avversarie. Il Firenze invece è uscito nella ripresa con la voglia di ribaltare la gara ed al 63° le viola hanno trovato la rete che ha accorciato le distanze con Venturini. Dopo solo 10 minuti ci ha pensato Vicchiarello a piazzare la punizione che non ha lasciato scampo ad un’ottima Pipitone. Nel finale entrambe le squadre avrebbero potuto trovare il gol vittoria ma non sono riuscite a concretizzare, il match si chiude sul 2-2.

    CUNEO – SAN ZACCARIA

    Il delicato scontro salvezza va al Cuneo che s’impone in rimonta e scavalca il San Zaccaria in classifica. Primo tempo piacevole ed equilibrato con miglior partenza ospite ed un ritorno delle piemontesi, la frazione si chiude a reti bianche. Ad inizio ripresa il San Zaccaria passa con la solita Piemonte che batte il portiere di casa. Il Cuneo cresce e nel giro di 4 minuti ribalta la gara: al 67° Sodini serve Librandi che di testa trova il pareggio, al 71° corner della stessa Sodini che viene girato in rete da Tudisco. Il San Zaccaria accusa il colpo e non riesce a reagire, il Cuneo potrebbe trovare il terzo gol ma Errico, su punizione, colpisce il palo.

    OROBICA – PINK SPORT TIME BARI

    Tra Orobica e Pink Sport Time Bari finisce 1-1, un pareggio che non serve a nessuna delle due compagini, complica infatti la rincorsa playout della Pink e vede diminuire quasi al minimo le speranze salvezza delle bergamasche. Venendo alla gara, le padroni di casa trovano il vantaggio al 28° con Picchi e subiscono la reazione ospite concretizzata dal gol del definitivo 1-1 siglato da Anaclerio al 60°.

    PORDENONE – COMO

    Tra Pordenone e Como era una sfida delicata, fondamentale per cercare di continuare a sperare di raggiungere i playout. L’unico obiettivo erano i 3 punti ed invece le due squadre non sono riuscite a surclassarsi dividendosi la posta con uno 0-0 che a conti fatti non serve a niente.

    Serie A Calcio Femminile
    Serie A Calcio Femminile

    RISULTATI 21° GIORNATA

    BRESCIA – VERONA 4-2 (28° Bonetti (V), 48°, 59° Tarenzi (B), 63°, 67° rig. Girelli (B), 92° Panico (V))

    CUNEO – SAN ZACCARIA 2-1 (48° Piemonte (S), 67° Librandi (C), 71° Tudisco (C))

    OROBICA – PINK SPORT TIME BARI 1-1 (28° Picchi (O), 60° Anaclerio (P))

    PORDENONE – COMO 0-0

    RES ROMA – FIRENZE 2-2 (21° Villani (R), 24° Simonetti (R), 63° Venturini (F), 73° Vicchiarello (F))

    RIVIERA DI ROMAGNA – MOZZANICA 0-2 (48° Iannella, 93° Cambiaghi)

    TORRES – TAVAGNACCO 0-1 (57° rig. Parisi)

     

    CLASSIFICA DOPO 21 GIORNATE

    Verona 52, Brescia 51, Mozzanica 47, Torres e Tavagnacco 40, Firenze 39, Res Roma e Riviera di Romagna 28, Cuneo 21, San Zaccaria 20, Pink Sport Time Bari 15, Como 14, Pordenone 13, Orobica 7

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 28° Giornata di Serie A

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 28° Giornata di Serie A

    Il 28° turno di Serie A, conclusosi nella serata di domenica con ben 6 posticipi, ha visto un leggero aumento delle marcature, una crescita degli assist,3 marcature multiple e da questo punto di vista è stata positiva per i fantallenatori ma ci sono stati anche 2 rigori sbagliati ed un autogol che certamente avranno fatto disperare chi se li è trovati in squadra.

    Veniamo quindi al riepilogo di questa giornata attraverso le Statistiche Fantacalcio. 

    In questa giornata sono stati segnati 21 Gol: Pinilla, Farias, Paloschi, Mchedlidze, Saponara (2), Gomez (2), Tevez, Candreva, Felipe Anderson, Menez (2), Mexes, Zapata, De Rossi, Eder, Basha, Maxi Lopez, Kone, Wague.

    Gli Assist forniti e assegnati da La Gazzetta dello Sport sono stati 11: Meggiorini, Croce, Saponara, Ilicic (2), Basta, Menez, Hamsik, Molinaro, Di Natale, Guilherme.

    Come anticipato ci sono stati 2 rigori falliti, quello calciato alto da Paloschi in Chievo-Palermo e quello parato da Lamanna a Carlos Tevez in Juventus-Genoa. C’è stato anche un autogol, quello segnato dal difensore dell’Empoli Rugani nella gara contro il Sassuolo. Ci sono stati 3 espulsi, il difensore rosanero Andelkovic, il capitano del Parma Lucarelli e il centrocampista dell’Atalanta Alejandro “Papu” Gomez. 

    Riccardo Saponara | Foto Twitter
    Riccardo Saponara | Foto Twitter

    Il titolo di migliore punteggio di giornata se lo sono giocato i 3 marcatori multipli. L’attaccante viola Mario Gomez con il suo +6 sommato ad un 7 e con la sottrazione dell’ammonizione, ha ottenuto un 12.5. Il francese del Milan Menez ed il trequartista dell’Empoli Saponara hanno realizzato entrambi una doppietta ed hanno fornito un assist ma se il rossonero ha ottenuto solo un 7 in pagella, il suo totale si porta a 14, il calciatore dell’Empoli ha ottenuto un preziosissimo 8 che porta il suo punteggio a 15 facendolo così divenire miglior punteggio della 28° giornata.

     

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 28° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Lamanna 10; Mexes 9.5, Wague 9, Basta 7.5, Barzagli 7; Saponara 15, Menez 14, Felipe Anderson 10.5; Gomez 12.5, Eder 10, Maxi Lopez 10

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 28° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Consigli 3; Andelkovic 3, Lucarelli 3, Gonzalez 4, Rugani 4; Gomez 4, El Kaddouri 4.5, Maresca 4.5; Borriello 4.5, Doumbia 5, Podolski 5

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 28° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Buffon (Juventus) 5.98; Bizzarri (Chievo) 5.50; Viviano (Sampdoria) 5.47

    DIFENSORI: Wague (Udinese) 7.00, Glik (Torino) 6.95; Barba (Empoli) 6.63

    CENTROCAMPISTI: Felipe Anderson (Lazio) 8.13; Salah (Fiorentina) 8.00; Menez (Milan) 7.66

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.40; Dybala (Palermo) 7.94; Icardi (Inter) 7.75

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 7 assist.

    2- Felipe Anderson (Lazio), Guarin (Inter), Valdifiori (Empoli) e Vazquez (Palermo) 6 assist.

    6- Dybala (Palermo), Farnerud (Torino) Hamsik (Napoli) e Halfredsson (Verona) 5 assist.

  • Alice De Val, la “locomotiva” del Pordenone

    Alice De Val, la “locomotiva” del Pordenone

    Un vero e proprio treno sulla fascia, sia che giochi arretrata nel ruolo di terzino, sia che giochi come centrocampista esterno, stiamo parlando della calciatrice del Pordenone Alice De Val. 

    Alice De Val | © Alice De Val
    Alice De Val | © Alice De Val

    Classe 1992, 23 anni da compiere il 29 giugno, Alice indossa da 5 anni la casacca del Pordenone, con tanta grinta e tanta corsa da sembrare una vera e propria freccia sulla sua fascia di competenza. Negli ultimi tre anni di Serie A è arrivata a collezionare ben 70 presenze ed in questa stagione ha realizzato il suo primo gol nella massima serie.

    Conosciamola meglio, dai suoi inizi, alla stagione in corso.

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perché hai deciso di praticare questo sport?

    Il calcio è l’unico sport che mi è sempre piaciuto. Ho iniziato a giocare a 10 anni, perché prima ho dovuto superare qualche resistenza dei miei genitori.

    Hai un idolo o un calciatore che è per te fonte d’ispirazione?

    Essendo tifosa della Roma, il mio idolo è certamente il Capitano Francesco Totti. Dovendo prendere un calciatore che posso vedere come ispirazione e che ricopre il mio ruolo allora dico lo svizzero della Juventus Stephan Lichtsteiner.

    Se tu potessi scegliere, c’è una calciatrice straniera con cui ti piacerebbe giocare?

    Mi piacerebbe giocare con la statunitense Alex Morgan, la considero tra le più forti per le sue doti e le caratteristiche tecniche.

    Come abbiamo anticipato, tu sai ricoprire tutta la fascia, qual è il ruolo in cui ti trovi meglio? 

    Io sono un esterno di difesa, però mi piace molto spingermi in avanti, fare la fase offensiva, propormi spesso con sovrapposizioni.

    Qual è il tuo punto di forza e dove invece vorresti migliorare?

    Miei punti di forza sono sicuramente la velocità e la progressione palla al piede. Dovrei migliorare invece nell’impostazione.

    Alice De Val | © Luca Schiavon
    Alice De Val | © Luca Schiavon

    Veniamo all’attuale stagione che per il Pordenone, per diversi motivi, non è stata brillante e vi vede al penultimo posto. Qual è al momento l’obiettivo della squadra ed il tuo personale?

    La situazione non è delle migliori dal punto di vista della classifica, fino a quando però ci sarà la matematica a tenerci in corsa noi cercheremo di raggiungere quel disperatissimo Playout. Il mio obiettivo coincide perfettamente con quello della squadra, in più vorrò fare sempre del mio meglio per cercare di raggiungere quel sogno chiamato nazionale.

    C’è tra le tue compagne una giovanissima che ha le potenzialità per divenire un futuro talento?

    Senza dubbio Sara Mella, difensore classe 1998, che ha conquistato il 3° posto al mondiale con l’U17. E’ molto brava e decisamente molto matura per la sua età, in campo non ha paura nemmeno nell’affrontare attaccanti più esperte e quotate.

    Tornando a te, com’è la vita da calciatrice in Italia? 

    Sicuramente piena di sacrifici. E’ la passione per questo sport il motore fondamentale che permette di andare avanti.

    Secondo te sarebbe positivo se le società professionistiche di calcio maschile italiane avessero anche il settore femminile, o quantomeno avessero una collaborazione con quelle femminili?

    Sarebbe la svolta per il calcio femminile. Ad una società maschile non costerebbe praticamente niente gestire una femminile. Sarebbe un importante aiuto economico. Siamo l’unico paese in Europa ancora a non farlo. Sarebbe importante anche perché permetterebbe alle ragazze di potersi allenare in strutture adeguate.

    Prima di salutarti e ringraziarti, volevamo chiederti un’ultima cosa. Secondo te perché i nostri lettori dovrebbero appassionarsi e seguire il calcio femminile?

    Beh è certamente un mondo pulito, si vede il vero gioco del calcio senza interessi o secondi fini. Purtroppo esistono i pregiudizi per i quali una donna non sarebbe in grado di giocare a calcio, non è così. A parte la fisicità, dal punto di vista tecnico non ha nulla di diverso da quello maschile. Avvicinatevi al calcio femminile e ve ne innamorerete!

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Juve, meglio Allegri o Conte?

    Juve, meglio Allegri o Conte?

    All’indomani del passaggio del turno di Champions League i tifosi della Juve si sono sentiti fare questa amletica domanda, soprattutto alla luce di quanto si stia vedendo in casa bianconera in questa stagione e dopo aver vissuto quest’estate le contestazioni di parte del popolo Campione d’Italia al tecnico designato per succedere ad Antonio Conte.

    Ebbene la verità come spesso accade è sempre nel mezzo, ci sono condizioni nelle quali i due tecnici si sono trovati a lavorare diametralmente opposte e due squadre, che seppur hanno avuto poche modifiche in rosa sono cresciute in modo diverso.

    Antonio Conte approdava alla Juventus a furor di popolo, già l’anno precedente il tifo bianconero lo voleva sulla panchina ma venne scelto Delneri che alla fine chiuse la stagione al settimo posto. Per la società fu quasi una scelta obbligata perché Benitez rifiutò il progetto propostogli da Agnelli e Conte in modo rapante riportava il Siena in Serie A, dimostrando dopo l’esperienza di Bari di essere un vincente. Alla squadra di Delneri vennero aggiunti i primi tre pilastri della Juventus che domina da quattro anni il nostro calcio Pirlo, Vidal e Bonucci più Vucinic che Conte considerò come il Top Player del team. Il primo anno è stata un’esaltante cavalcata sul Milan, proprio di Max Allegri, il secondo una conferma condita dai quarti di Champions League e il terzo anno un dominio assoluto in campionato con 102 punti all’attivo ma un flop nella massima competizione europea ratificato dall’uscita in Europa League contro il Benfica. Alla squadra iniziale del triennio si sono aggiunti Llorente, Asamoah, Tevez, si è scoperto e consacrato il talento Paul Pogba, hanno contribuito alla causa bianconera nomi diversi come Giaccherini, Borriello, Toni, Ogbonna, Quagliarella etc..  ma si sono anche susseguiti i flop voluti e cercati dal tecnico salentino Peluso, Giovinco, Isla oltre agli oggetti misteriosi Anelka e Bendtner che hanno fatto pensare tutti, per avere avuto questi non poteva restare Del Piero? Tutti spremuti e sfruttati da Antonio Conte che quindi ha dettato anche linee di mercato in un certo senso precise. Basta pensare che quest’anno la Juventus a gennaio non ha chiuso un colpo di questo tipo pur sapendo di restare senza Giovinco lo ha rimpiazzato con Matri, attaccante di cui ne conosce pregi e difetti e dall’ingaggio equo.

    Antonio Conte | Foto Twitter
    Antonio Conte | Foto Twitter

    Conte ha trasformato la squadra da settima a Campione d’Italia e poi a dominatrice incontrastata utilizzando tantissime pedine diverse e alla fine della stagione scorsa voleva un ulteriore cambiamento in rosa e qui viene la famosa scissione con la società. In effetti a pensarci bene ora è tutto chiaro, dopo l’eliminazione ai quarti contro il Bayern di due anni fa proprio Conte disse che la Juventus non poteva competere con le superpotenze europee, tutto vero, ma non un concetto da Juve che ha nella sua storia e nel suo dna un solo obbiettivo. Quando alla fine della scorsa stagione il tecnico ha chiesto il rinnovamento di una decina di elementi se un tifoso ci pensa bene e ha un minimo di conoscenza della realtà delle casse bianconere sa che c’erano solo due strade. O prendere i tanti talenti sparsi per l’Italia, come Zaza, Immobile, Berardi, Leali, Rugani etc.. e prendere almeno un paio di Top Player soluzione preferita da Conte ma molto dispendiosa in termini economici e considerando che lo stesso Conte in convinzione partiva battuto rispetto ai Top Team europei. Oppure cambiare tecnico, fare un discorso chiaro e progettare un futuro più europeo.

    Il famoso gol di Muntari | Foto TV
    Il famoso gol di Muntari | Foto TV

    La scelta della società la conosciamo e la chiave di volta pure, è stata la scelta della cessione di Ciro Immobile e ora veniamo a Max. L’ex milanista ha trovato subito il muro dei tifosi, che si ricordavano bene la dialettica antijuventina usata dal livornese in passato e poi il come si sia comportato da delegittimato in casa Milan non è passato inosservato con una visione mediatica da eccessivo aziendalista che ha fatto scacciare Pirlo senza nemmeno opporsi o addirittura caldeggiando la scelta del Milan. In parole povere per il pubblico bianconero è apparso il fantasma di un tecnico antipatico in grado di distruggere una squadra partendo dal centrocampista della Nazionale.

    Allegri quindi partiva con un piede di traverso a fargli lo sgambetto ma è stato bravo e coraggioso a prendersi l’eredità lasciata da Conte senza stravolgere subito l’impianto, anzi come stiamo vedendo ultimamente anche ad usare e tenere buono il modulo contiano per i casi di emergenza. Con lui la Juventus è cresciuta nel livello del gioco e ha imparato ad usare abitualmente un modulo con la difesa a quattro ed un centrocampo a tre più un trequartista all’occorrenza. Inoltre considerando che fisicamente i bianconeri non hanno quasi mai potuto avere a disposizione il vero Vidal e Barzagli e che in estate gli unici innesti titolari vero in rosa sono stati Pereyra ed Evra si deve pensare ad un’ulteriore crescita della squadra. Tevez con lui è esploso sfatando anche il tabù Europa. Allegri ha molto probabilmente già vinto il campionato e approda ai quarti di Champions League con una squadra abbordabile da affrontare, il Monaco, ma la cosa interessante è che non parte battuto e con il vantaggio che ha sulla seconda in campionato può permettersi di preparare le partite di coppa con calma e sa modulare la squadra in base all’avversario.

    Massimiliano Allegri | Foto Twitter
    Massimiliano Allegri | Foto Twitter

    Insomma, le strade dei due tecnici si sono incrociate, ma sono due cose molto diverse, unico filo conduttore è un gruppo di calciatori che da professionisti si calano sempre nella parte a loro più congeniale con abnegazione e una società che comunque ogni passo che fa è ponderato. Questa è sempre l’unica garanzia vera per i tifosi bianconeri.

    Il tributo a Conte dei tifosi della Juventus | Foto Twitter
    Il tributo a Conte dei tifosi della Juventus | Foto Twitter

    E ora veniamo proprio a loro, il pubblico juventino è dal palato fino ma ha dimostrato di accettare le decisioni della società anche controvoglia in passato, ma non esita a contestarle quando poi i fatti gli danno ragione. Nel caso di Allegri è ovvio che la parte contestatrice abbia preso una cantonata ma come fare per un pubblico che ha voluto un condottiero come Conte spiegargli che si può vincere anche con più aplomb e classe e mostrando meno i muscoli? Semplice, fare come ha fatto Allegri, lavorando e conquistando la gente con i risultati. Il tempo per madama non passa mai, quando appare in una crisi di nervi si rifà il trucco e ricompare più bella che mai, proprio come i suoi tifosi. Dopo il tributo a Conte è lecito aspettarsi presto anche un tributo per Allegri.

  • Menez e Mexes riportano il Milan al successo

    Menez e Mexes riportano il Milan al successo

    Nella serata della contestazione della Curva Sud e di un San Siro semivuoto, il Milan di Pippo Inzaghi torna al successo sconfiggendo per 3-1 il Cagliari di Zeman. 

    Decisivi per il successo sono stati Menez e Mexes. L’attaccante ha realizzato una doppietta con un bel tiro a giro nel primo tempo e un rigore, che ha fatto arrabbiare i sardi in quanto il contatto Ceppitelli-Cerci pareva esser fuori area, nella ripresa. Il difensore ha trovato un gran gol al volo, in un momento fondamentale, due minuti prima infatti il Cagliari, con un perfetto contropiede, aveva trovato il pareggio con Farias.

    Il Cagliari a tratti ha mostrato qualcosa di buono, poco prima del rigore del 3-1 i rossoblu infatti avevano centrato una traversa con Joao Pedro.

    Veniamo al racconto della gara.

    Inzaghi deve rinunciare all’ultimo momento a Jack Bonaventura e schiera a centrocampo Poli, De Jong e Van Ginkel. In attacco confermato il tridente Honda-Destro-Menez.

    Zeman sorprende lasciando fuori Joao Pedro nel suo 4-3-3. A centrocampo infatti vanno Crisetig, Donsah ed Ekdal. Davanti il trio già visto contro l’Empoli: Farias-Sau-M’Poku.

    Jeremy Menez | Foto Twitter
    Jeremy Menez | Foto Twitter

    Al 5° subito uno spavento per il Milan con Sau che si libera in area, tenta la conclusione, fuori di poco. I rossoneri provano a crescere, facendo possesso palla che però non porta occasioni, se non un paio di corner. Al 21° il Milan passa in vantaggio con una bella conclusione di Menez che si sposta la palla e lascia partire il tiro vincente. Il gol sblocca il Milan che al 25° avrebbe la possibilità di raddoppiare, palla in profondità di Honda che trova Antonelli, l’ex Genoa prova a concludere ma Brkic in uscita chiude. I padroni di casa alzano i ritmi e costringono il Cagliari nella propria metà campo. Il primo tempo si chiude con il Milan avanti 1-0.

     

    Si riparte con Zeman che inserisce Joao Pedro per Gonzalez mandando Donsah a ricoprire il ruolo di terzino destro. Neanche il tempo di ripartire che il Cagliari trova il contropiede vincente con Farias, lanciato da Ekdal, che mette a sedere Mexes e trova la parità. Mexes però due minuti dopo si fa perdonare colpendo al volo un corner battuto da Menez e riportando avanti i suoi. La partita si accende con entrambe le squadre che ad ogni azione potrebbero trovare il gol. Inzaghi inserisce Cerci e Pazzini ma è il Cagliari a sfiorare il pari con la traversa colpita da Joao Pedro. Al 77° Cerci accelera e viene steso fuori area da Ceppitelli. Per Tagliavento e i suoi collaboratori è rigore, Menez trasforma. I rossoblu non mollano e cercano quel gol che potrebbe riaprirla. Nel recupero decisivo due volte Brkic che chiude due contropiedi del Milan, il primo su Pazzini, il secondo su Cerci. Arriva il fischio finale, il Milan torna al successo. Per il nuovo Cagliari di Zeman arriva la prima sconfitta, anche se a tratti i sardi non hanno sfigurato.

    MILAN – CAGLIARI 3-1 (21°, 77° rig. Menez (M), 47° Farias (C), 49° Mexes (M))

    Milan (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, De Jong (87° Essien), Van Ginkel; Honda (69° Cerci), Destro (73° Pazzini), Menez.

    Allenatore: Inzaghi.

    Cagliari (4-3-3): Brkic; Gonzalez (46° Joao Pedro), Ceppitelli, Diakité, Avelar; Donsah, Crisetig, Ekdal; Farias, Sau, Mpoku (65° Cossu).

    Allenatore: Zeman.

    Arbitro: Tagliavento.

    Ammoniti: Crisetig (C), Gonzalez (C), Farias (C), De Jong (M), Ceppitelli (C)

     

    Nell’altro anticipo, giocato alle 18, il Chievo contro il Palermo conquista tre punti pesantissimi per cercare di garantirsi un salvezza tranquilla. A decidere la gara è un gol al 35° di Paloschi, imbeccato da un colpo di tacco volante di Meggiorini. Nella ripresa Paloschi fallisce un calcio di rigore calciando alto mentre il Palermo, apparso spento come nelle ultime giornate, non va oltre ad una traversa colpita da Vazquez. Nel finale di gara espulso Andelkovic per doppia ammonizione.

    CHIEVO – PALERMO 1-0 (35° Paloschi)

    Chievo (4-4-2): Bizzarri; Frey, Dainelli, Cesar, Zukanovic; Schelotto, Radovanovic, Izco, Birsa (59° Botta); Paloschi (77° Biraghi), Meggiorini (73° Pellissier).

    Allenatore: Maran.

    Palermo (4-3-2-1): Sorrentino; Vitiello (74° Rispoli), Terzi, Andelkovic, Daprelà (69° Lazaar); Rigoni, Maresca, Barreto; Quaison (53° Belotti), Vazquez; Dybala.

    Allenatore: Iachini.

    Arbitro: Giacomelli.

    Ammoniti: Izco (C), Maresca (P)

    Espulso: Andelkovic (P)

  • Giacomelli fa felice il Vicenza, allunga il Carpi

    Giacomelli fa felice il Vicenza, allunga il Carpi

    E’ Giacomelli l’autore della rete decisiva che permette al Vicenza di espugnare il “Braglia” di Modena, nella 32 esima giornata del Campionato di Serie B, per 1-2: la squadra di Pavan va subito in vantaggio con Granoche al 1′, a pareggiare è Cocco al 25′ e a siglare la rete decisiva è Giacomelli al  63′: con questa vittoria la squadra di Marino è terza con 52 punti.

    Giacomelli autore della rete decisiva per il successo del Vicenza a Modena
    Giacomelli autore della rete decisiva per il successo del Vicenza a Modena

    Ritorna alla vittoria il Carpi e lo fa espugnando il campo della Ternana per 0-1 con la rete di testa di Romagnoli, quarta sconfitta consecutiva per la squadra di Tesser: vittoria che permette ala formazione di Castori di andare a quota 62 punti a più nove dal Bologna fermato sullo 0-0 a Trapani: punto prezioso ma prestazione modesta, sopratutto nella ripresa le parate di Da Costa e il salvataggio sulla linea di Matuzalem tengono a galla la squadra di Lopez.

    Colpo in trasferta del Perugia che espugna il “Partenio” di Avellino in rimonta grazie alla doppietta di Falcinelli; padroni di casa a segno nel primo tempo con Trotta e rimasti in dieci uomini per l’espulsione di Ely. La squadra di Camplone sale a quota 43 punti. Mentre l’Avellino viene raggiunto dallo Spezia vittorioso per 1-2 a Latina: Giannetti porta avanti la formazione di Bjelica al 8′ e Catellani raddoppia al 63′; Oduamadi accorcia le distanze per la squadra di Iuliano al 65′.Secondo scivolone pesante per il Livorno del neo tecnico Panucci, rimasto in dieci per l’espulsione di Bernardini, battuto in casa dal Cittadella: la partita è decisa da Sgrigna su rigore al 40′; la squadra di Foscarini sale a quota 38 punti.

    La Virtus Entella sconfigge per 2-0 il Catania: entrambe le reti nella prima frazione ed entrambe ad opera di Masucci al 17′ e al 32′: la squadra di Prina raggiunge 40 punti mentre i siciliani sono terz’ultimi a 32 punti. Primo successo del 2015 per la Pro Vercelli che al “Piola” supera 2-1 il Lanciano: succede tutto nel primo tempo, apre le marcature Di Roberto al 33′, raddoppia Marchi al 36′ per la formazione di Scazzola; Paghera al 40′ riduce lo svantaggio.  La sfida salvezza tra Crotone e Brescia viene vinta dai calabresi per 2-1: Ciano su rigore al 54′ porta avanti la squadra di Drago che raddoppia con Stoian al  68′; inutile il rigore di Corvia al 87′. Nell’anticipo di venerdi sera è terminata 0-0 la gara tra Pescara e Bari.

    CARPI 62, BOLOGNA 53, VICENZA 52, SPEZIA E AVELLINO 49, FROSINONE 48, PESCARA E LIVORNO 47, PERUGIA 46, VIRTUS LANCIANO 43, BARI 41, VIRTUS ENTELLA 40, MODENA, CITTADELLA, PRO VERCELLI E TRAPANI 38, LATINA 37, TERNANA 36, CROTONE 35, CATANIA 32, BRESCIA E VARESE 27

  • Calcio Femminile: tonfo del Brescia, Verona allunga

    Calcio Femminile: tonfo del Brescia, Verona allunga

    La 20° giornata della Serie A di calcio femminile ha visto il Verona, vincente nel testa coda con l’Orobica, allungare a +4 sul Brescia caduto nettamente sul campo del San Zaccaria. 

    Netto successo del Mozzanica sul Cuneo mentre il Firenze, sul proprio campo, batte in rimonta il Pordenone. Vincono anche il Tavagnacco, nella sfida con la Res Roma, la Torres, 2-1 a Bari, ed il Riviera di Romagna, che espugna Como.

    Veniamo al racconto delle gare di questa giornata.

    VERONA – OROBICA 

    Tutto facile per la capolista Verona che rifila una cinquina al fanalino di coda Orobica. Gara sostanzialmente a senso unico che viene sbloccata, dopo un paio d’occasioni mancate dalle gialloblu, al 12° da Sipos. Il Verona spinge e trova il raddoppio con Fuselli al 28° in mischia. Prima della fine del primo tempo c’è spazio anche per la rete di Gabbiadini che, servita da Bonetti, entra in area e batte il portiere. Nella ripresa arriva il poker firmato da Bonetti. Al 74° arriva la doppietta di Fuselli per il 5-0 finale che, sommato al ko del Brescia a San Zaccaria, lancia il Verona a +4.

    SAN ZACCARIA – BRESCIA

    Martina Piemonte, bomber del San Zaccaria, qua in maglia azzurra | Foto Twitter
    Martina Piemonte, bomber del San Zaccaria, qua in maglia azzurra | Foto Twitter

    La sorpresa di giornata arriva da San Zaccaria dove le padrone di casa sconfiggono nettamente il Brescia. Una scatenata Martina Piemonte al 12°, sfrutta un errore della retroguardia ospite e sigla il vantaggio. Tutti si attendono la reazione delle Leonesse ed invece Azzurra Principi lascia partire il tiro che vale il raddoppio per il San Zaccaria al 28°. Nella ripresa ancora una strepitosa Piemonte calcia al volo per il gol del 3-0 al 58°. A rendere meno amara la sconfitta per il Brescia ci pensa Alborghetti al 90°.

    MOZZANICA – CUNEO

    Una Giacinti scatenata realizza il poker che permette al Mozzanica di sconfiggere il Cuneo e, visto il contemporaneo ko del Brescia, provare ad avvicinarsi al secondo posto. L’attaccante delle bergamasche inizia il suo show al 13° andando a tramutare in gol un assist di Iannella. La doppietta arriva al 24° su cross di Riboldi. Il Cuneo ci prova ma al riposo si va sul 2-0 Mozzanica. Nella ripresa in 3 minuti tra il 65° e il 68° Giacinti cala il poker. Al 91° arriva il gol della bandiera del Cuneo ed è un gran gol di Sodini.

    PINK SPORT TIME BARI – TORRES 

    Importante successo della Torres che espugna il campo della Pink Bari. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 ed il protagonista è il portiere della Pink che in un paio d’occasioni dice no agli attacchi delle sarde. Nella ripresa la gara si sblocca al 53° con Marchese che trova il gol del vantaggio su azione di corner. Al 59° Bartoli, servita da Domenichetti sigla lo 0-2. A rendere meno amara la sconfitta ci pensa Anaclerio con un gran gol in acrobazia al 92°.

    FIRENZE – PORDENONE

    Il Firenze era costretto a reagire dopo lo 0-3 a tavolino inflitto per la gara di Tavagnacco, ma contro il Pordenone, per parecchi minuti ha rivissuto l’incubo della sconfitta subita sabato scorso contro il Como ma alla fine è riuscito a portare a casa i 3 punti. La gara vede le viola prendere in mano il pallino del gioco sin dall’inizio ma non riuscire a concretizzare. Al 40° arriva l’inaspettato vantaggio ospite con Piazza da azione di corner. Gli spettri visti con il Como si ripresentano ma stavolta la squadra toscana riesce a ribaltare il risultato con il rigore trasformato da Guagni al 73° e con la conclusione vincente di Vicchiarello al 80°. Il Pordenone ci prova, cerca il pari, che però non arriva.

    TAVAGNACCO – RES ROMA

    Il Tavagnacco, che ha visto la sua classifica migliorare grazie al ricorso vinto per la gara con il Firenze, non lascia scampo alla Res Roma e porta a casa 3 punti molto importanti. Nella prima frazione dopo un occasione per Pittaccio, crescono le padrone di casa che vanno vicine al gol ma trovano sulla loro strada Pipitone. Nella ripresa il portiere della Res è protagonista subito al 48°su Parisi ma non può nulla sul tap-in vincente di Camporese. La stessa Camporese si ripete, con un colpo di testa, al 54°. La gara la chiude Brumana al 57° con una punizione dal limite. Al 73° Pirone s’inserisce nella difesa del Tavagnacco e segna il gol che vale solo a rendere meno dura la sconfitta.

    COMO – RIVIERA DI ROMAGNA

    Il Riviera di Romagna ottiene 3 punti importantissimi, in rimonta, sul campo del Como. Le padrone di casa, che arrivavano da un buon periodo, vanno in vantaggio al 16° con Cama lesta a ribadire in gol una respinta del portiere Vincenzi. Passano solo 4 minuti e Pugnali, servita da Caccamo, riporta la situazione in parità. La partita piacevole ed equilibrata, viene decisa da un gran tiro di Linda Tucceri Cimini al 57°.

     

    RISULTATI 20° GIORNATA

    Como – Riviera di Romagna 1-2 (16° Cama (C), 20° Pugnali (R), 57° Tucceri Cimini (R))

    Firenze – Pordenone 2-1 (41° Piazza (P), 73° rig. Guagni (F), 80° Vicchiarello (F))

    Mozzanica – Cuneo 4-1 (13°, 24°, 65°, 68° Giacinti (M), 91° Sodini (C))

    Pink Sport Time Bari – Torres 1-2 (53° Marchese (T), 59° Bartoli (T), 92° Anaclerio (P))

    San Zaccaria – Brescia 3-1 (12°, 58° Piemonte (S), 28° Principi (S), 90° Alborghetti (B))

    Tavagnacco – Res Roma 3-1 (48°, 54° Camporese (T), 57° Brumana (T), 73° Pirone (R))

    Verona – Orobica 5-0 (12° Sipos, 28°, 74° Fuselli, 41° Gabbiadini, 66° Bonetti)

     

    CLASSIFICA DOPO 20 GIORNATE

    Verona 52, Brescia 48, Mozzanica 44, Torres 40, Firenze 38, Tavagnacco 37, Riviera di Romagna 28, Res Roma 27, San Zaccaria 20, Cuneo 18, Pink Sport Time Bari 14, Como 13, Pordenone 12, Orobica 6