Categoria: Calcio

  • Consigli Fantacalcio per la 31° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 31° Giornata di Serie A 2014/15

    La 31° giornata di Serie A, che arriva dopo la tre giorni di coppe europee,  si disputerà su tre giorni, sarà aperta dall’anticipo delle 18 del sabato Sampdoria-Cesena e sarà chiuso nel posticipo delle 20.45 del lunedì Fiorentina-Verona.

    Come ogni turno, per venire incontro ai fantallenatori, torna la rubrica Consigli Fantacalcio con i consigliati, gli sconsigliati e le sorprese delle 20 squadre di Serie A.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 31° GIORNATA DI SERIE A

    SAMPDORIA – CESENA sabato 18/04 h.18.00

    CONSIGLIATI

    ETO’O: ha il talento e la classe per continuare a regalare bonus.

    BRIENZA: la sua tecnica ed il suo tiro potrebbero metter in difficoltà la difesa della Samp.

    SCONSIGLIATI

    BERGESSIO: sembra ormai ai margini del progetto, difficile vederlo in campo.

    MUDINGAYI: può soffrire il centrocampo blucerchiato.

    SORPRESE

    DE SILVESTRI: ha già regalato bonus pesanti in quest’anno.

    SUCCI: potrebbe essere lui la sorpresa di giornata.

     

    JUVENTUS – LAZIO sabato 18/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    TEVEZ: in una partita così importante vorrà esser protagonista.

    FELIPE ANDERSON: può mettere in difficoltà la retroguardia bianconera.

    SCONSIGLIATI

    PADOIN: non sarà semplice contenere l’esterno della Lazio.

    CANA: centrale di difesa non garantisce sicurezza.

    SORPRESE

    STURARO: avrà chance di titolarità, potrebbe trovare il gol.

    LULIC: decisivo in Coppa Italia vorrà far bene anche allo Stadium.

     

    SASSUOLO – TORINO domenica 19/04 h.12.30

    CONSIGLIATI

    BERARDI: alla ricerca della continuità, potrebbe trovare il gol anche con i granata.

    GLIK: voti alti e gol, cosa chiedere di più da un difensore?

    SCONSIGLIATI

    TAIDER: non pare in gran forma, meglio evitare.

    BASHA: non ha la titolarità e la sua grinta porta al rischio cartellino.

    SORPRESE

    CHIBSAH: potrebbe giocare e magari trovare il bonus inaspettato.

    MARTINEZ: potrebbe avere la possibilità di giocare dall’inizio e candidarsi per il derby.

     

    CHIEVO – UDINESE domenica 19/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PELLISSIER: decisivo a Cesena, vorrà ripetersi.

    DI NATALE: in un momento difficile serve la sua classe.

    SCONSIGLIATI

    CESAR: tanta grinta ma contro gli avanti bianconeri rischio cartellino alto.

    BUBNJC: potrebbe venir messo in difficoltà dagli esterni del Grifone.

    SORPRESE

    BIRSA: lo sloveno ha chance di titolarità, potrebbe regalare bonus.

    BRUNO FERNANDES: la sua fantasia potrebbe portare bonus.

     

    EMPOLI – PARMA domenica 19/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MACCARONE: il bomber dell’Empoli è pronto a tornare al gol.

    MAURI: è certamente il più in forma dei suoi.

    SCONSIGLIATI

    TONELLI: non sembra proprio al massimo della forma.

    CASSANI: potrebbe soffrire la spinta di Mario Rui.

    SORPRESE

    MARIO RUI: attenzione al portoghese, può regalare bonus inaspettati.

    BELFODIL: cerca il gol da tantissimo tempo, potrebbe esser la volta buona.

     

    PALERMO – GENOA domenica 19/04 h.15.00

    Mbaye Niang | Foto Twitter
    Mbaye Niang | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    DYBALA: ha tante possibilità di regalare bonus con gol e assist.

    NIANG: avrà la titolarità e con il Cagliari è tornato anche al gol.

    SCONSIGLIATI

    ANDELKOVIC: non sarà facile contenere il rapido Niang.

    BURDISSO: potrebbe soffrire il talento di Dybala.

    SORPRESE

    LAZAAR: in stagione ha già regalato bonus pesanti.

    LAXALT: potrebbe avere l’occasione e vorrà sfruttarla.

     

    ROMA – ATALANTA domenica 19/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    FLORENZI: dove lo metti sta e rende bene.

    DENIS: caricato dalla doppietta cercherà di ripetersi all’Olimpico.

    SCONSIGLIATI

    YANGA-MBIWA: non convince, rischia contro El Tanque.

    CARMONA: rischio di scintille con il centrocampo della Roma, meglio evitare.

    SORPRESE

    DOUMBIA: che sia la giornata buona per sbloccarsi? Proviamo a schierarlo a sorpresa-

    MAXI MORALEZ: è in forma e può far bene.

     

    CAGLIARI – NAPOLI domenica 19/04 h.18.00

    CONSIGLIATI

    SAU: il bomber sardo potrebbe creare pericoli nella retroguardia di Benitez.

    HAMSIK: in grandissime condizioni, va schierato.

    SCONSIGLIATI

    CEPPITELLI: contro l’attacco del Napoli rischia l’insu

    JORGINHO: il centrocampista azzurro non convince nelle prestazioni, meglio evitare.

    SORPRESE

    M’POKU: attenzione ai suoi guizzi, potrebbero valere bonus.

    INSIGNE: sta bene, in crescita, grande occasione di bonus.

     

    INTER – MILAN domenica 19/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    PALACIO: in gran forma e nek derby ha già messo la firma.

    MENEZ: impossibile non consigliarlo è sempre lui il trascinatore dei rossoneri.

    SCONSIGLIATI

    MEDEL: tanta grinta ma anche tanto rischio ammonizione.

    MEXES: potrebbe soffrire il talento di Icardi.

    SORPRESE

    KOVACIC: il derby potrebbe essere il palcoscenico per la definitiva consacrazione.

    SUSO: non ha la certezza della titolarità ma potrebbe divenire la sorpresa del derby.

     

    FIORENTINA – VERONA lunedì 20/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    SALAH: è in buone condizioni ed ogni suo guizzo può portare bonus.

    TONI: super stagione per lui e voglia di trovare il gol dell’ex.

    SCONSIGLIATI

    PIZARRO: non è in gran forma, meglio evitare.

    SALA: nel ruolo di difensore esterno potrebbe soffrire Salah.

    SORPRESE

    BABACAR: sarà carico per il gol decisivo segnato in Europa League.

    HALFREDSSON: può essere lui l’arma a sorpresa di Mandorlini per trovare gol a Firenze.

     

  • Europa League: uragano Napoli, pari Fiorentina

    Europa League: uragano Napoli, pari Fiorentina

    Un Napoli devastante s’impone sul campo del Wolfsburg con un nettissimo 4-1 che ha il sapore d’ipoteca per il passaggio alle semifinali di Europa League, al San Paolo pare pura formalità.

    Una Fiorentina, che costruisce e spreca tantissimo, invece può ringraziare Babacar che al 92° ha trovato il gol che è valso il pari per 1-1 in casa della Dinamo Kiev e che rende un pizzico più agevole il ritorno tra sette giorni al Franchi.

    Veniamo al racconto delle due gare.

    DINAMO KIEV – FIORENTINA

    La Fiorentina in casa della Dinamo nel primo tempo, fa la partita, costruisce un occasione al 13° con Joaquin, si ripete dopo 5 minuti con Gomez ma la palla finisce sempre sul fondo. Al 26° Salah ha la palla buona ma calcia troppo debole e centralmente. Al 36° arriva la beffa, Lens va al tiro, la palla viene deviata e s’infila alle spalle di un incolpevole Neto. Il primo tempo si chiude con gli ucraini in vantaggio.

    Nella ripresa il copione non cambia, viola sempre avanti ma ucraini che riescono a rimanere sempre in vantaggio. Al 77° sembra fatta, Borja Valero va a colpire di testa ma la palla centra il palo. Quando tutto sembra ormai finito, arriva la zampata di Babacar, l’attaccante, entrato nel finale di gara al posto di Mario Gomez, al minuto 92° con gran caparbietà, in mezzo all’area piccola s’inventa una girata che vale il definitivo 1-1 che rende il ritorno a Firenze in leggera discesa.

     

    DINAMO KIEV – FIORENTINA 1-1 (36° Lens (D), 92° Babacar (F))

    Dinamo Kiev (4-3-3): Shovkovskiy; Danilo Silva, Antunes (24° Vida), Dragovic, Khacheridi; Sydorchuk (68° Belhanda), Rybalka, Buyalskiy (80° Chumak); Lens, Yarmolenko, Teodorczyk.

    Allenatore: Rebrov.

    Fiorentina (3-5-2): Neto; Tomovic, G.Rodriguez, Savic; Alonso, Mati Fernandez, Badelj, Borja Valero (84° Aquilani), Joaquin (68° Vargas); Salah, Gomez (77° Babacar).

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Dragovic (D), Gomez (F), Sydorchuk (D), Alonso (F), Khacheridi (D), Lens (D)

     

    WOLFSBURG – NAPOLI

    Marek Hamsik | Foto Twitter
    Marek Hamsik | Foto Twitter

    Si parte e sono i tedeschi a fare la gara, sostanzialmente chiudendo il Napoli nella propria metà campo nel primo quarto d’ora. Allo scoccare del 15° però gli azzurri, alla prima vera occasione, passano. Lancio di Mertens, posizione di partenza sul filo del fuorigioco di Higuain, controllo pregevole con i tedeschi che chiedono il tocco di mano, conclusione e Benaglio è battuto. Il gol manda in tilt il Wolfsburg che al 23° incassa lo 0-2 con Hamsik che servito da Higuain lascia partire il tiro vincente. Il Wolfsburg passa alcuni minuti di tilt completo poi pian piano prova a ripresentarsi in avanti ma Andujar prima smanaccia un pericoloso cross e poi devia sulla traversa un bolide di Schurrle. Il primo tempo si chiude con il Napoli avanti 2-0 in Germania.

    Nella ripresa i tedeschi provano ad accelerare i ritmi ma rischiano di incassare il terzo gol con Benaglio strepitoso su Higuain. Il terzo gol però arriva al 64° con Guilavogui che sbaglia in uscita, Callejon prende palla e l’appoggia ad Hamsik che da due passi fa doppietta. Il Napoli non si ferma e al 76° il neoentrato Gabbiadini spedisce in rete di testa un cross perfetto di Insigne. Gli azzurri calano la tensione e al 79° Perisic si libera, va sul fondo e appoggia per Bendtner che da due passi accorcia le distanze. Negli ultimi minuti il Napoli controlla e cerca anche qualche ripartenza e prende una r. Non accade altro finisce 1-4, è festa per i partenopei che sentono la semifinale sempre più vicina.

     

    WOLFSBURG – NAPOLI 1-4 (15° Higuain (N), 23°, 64° Higuain (N), 76° Gabbiadini (N), 79° Bendtner (W))

    Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vieirinha, Naldo, Knoche, Rodriguez; Luiz Gustavo, Guilavogui (70° Arnold); Caligiuri, De Bruyne, Schurrle (63° Perisic); Dost (57° Bendtner).

    Allenatore: Hecking.

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; David Lopez, Inler; Callejon, Hamsik (75° Gabbiadini), Mertens (60° Insigne); Higuain (85° Henrique).

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Lahoz.

     

    Nelle altre gare di serata successo in rimonta per il Siviglia contro lo Zenit e pareggio a reti bianche tra Club Brugge e Dnipro.

    RISULTATI ANDATA QUARTI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE

    Club Brugge – Dnipro 0-0

    Dinamo Kiev – Fiorentina 1-1 (36° Lens (D), 92° Babacar (F))

    Siviglia – Zenit 2-1 (29° Ryazantsev (Z), 73° Bacca (S), 87° Suarez)

    Wolfsburg – Napoli 1-4 (15° Higuain (N), 23°, 64° Higuain (N), 76° Gabbiadini (N), 79° Bendtner (W))

     

  • Champions: crolla il favorito Bayern, si impone il Barça

    Champions: crolla il favorito Bayern, si impone il Barça

    Serata scoppiettante in Champions League, i gol che sono mancati nelle sfide giocate ieri sera, sono arrivati nelle due gare andate in scena questa sera.

    C’è stato un risultato preventivabile, il netto successo del Barcellona a Parigi contro il Psg, ed uno decisamente inaspettato, il tonfo del Bayern Monaco in casa di un ottimo Porto.

    Il Porto ha sfruttato le assenze e gli errori del Bayern per riuscire a portare a casa un successo pesantissimo per 3-1 contro i tedeschi. Da segnalare la buona prova di Quaresma autore di una doppietta.

    A Parigi invece ha brillato la stella di Luis Suarez. L’attaccante uruguayano è stato autore di una doppietta fantastica. Il Psg invece ha pagato le assenze di Ibrahimovic, Motta e Verratti, oltre all’infortunio di Thiago Silva.

    Veniamo al racconto delle gare di questa sera.

    PORTO – BAYERN MONACO

    Ricardo Quaresma | Foto Twitter
    Ricardo Quaresma | Foto Twitter

    Il Porto realizza il colpaccio andandosi ad imporre su un Bayern Monaco privo di Benatia, Robben, Ribery e Schweinsteiger. La gara si mette subito bene per i padroni di casa che dopo poco più di un minuto si guadagnano un calcio di rigore: Jackson Martinez ruba palla a Xabi Alonso, si presenta davanti a Neuer e viene steso, giallo per il portiere tedesco e Quaresma trasforma. Passano pochi minuti e al 9° altro pasticcio difensivo dei tedeschi con Dante che si addormenta, Quaresma s’impossessa del pallone e appena davanti a Neuer lo batte. Il Bayern accusa il colpo, poi pian piano si rialza e comincia a costruire e al 28° arriva il gol di Thiago Alcantara che sembra rimettere sul binario giusto le cose.

    Nella ripresa ci si aspetta un assedio dei tedeschi che invece fanno un possesso palla sterile, prima vengono salvati da Neuer e al 65° commettono un altro pasticcio, lancio lungo del Porto, Boateng si fa scavalcare dalla traiettoria, alle sue spalle c’è Jackson Martinez che controlla, supera Neuer e deposita in rete. La reazione è troppo blanda e Fabiano non corre grossi pericoli, finisce 3-1. All’Allianz servirà un altro Bayern per cercare la rimonta.

    PORTO – BAYERN MONACO 3-1 (3°rig., 9° Quaresma (P), 28° Alcantara (B), 65° Martinez (P))

    Porto (4-3-3): Fabiano; Danilo, Maicon, Martins Indi, Alex Sandro; Herrera, Casemiro, Óliver Torres; Quaresma, Jakson Martínez, Brahimi.

    Allenatore: Lopetegui.

    Bayern Monaco (4-3-3): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Bernat; Lahm, Xabi Alonso, Thiago Alcântara; Müller, Lewandowski, Götze.

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Velasco Carballo.

    Ammoniti: Neuer (B), Bernat (B), Casemiro (P),Alex Sandro (P), Lahm (B), Rode (B), Danilo (P)

     

    PSG – BARCELLONA

    Luis Suarez | Foto Twitter
    Luis Suarez | Foto Twitter

    Nel big match tra Paris Saint Germain e Barcellona sono le stelle blaugrana ad indirizzare gara, risultato e qualificazione. I padroni di casa, orfani di Ibrahimovic, Thiago Motta e Verratti, subiscono la buona partenza del Barcellona e vengono salvati dal palo sulla conclusione di Messi. Al 18° però la pulce si veste da AssistMan e manda in porta Neymar che segna il gol del vantaggio. Il Psg non di vede quasi mai ed anzi perde pure Thiago Silva per infortunio che viene sostituito da un David Luiz non al meglio.

    Nella ripresa i parigini provano a fare un po’ più la gara ma vengono puniti al 67° dal gioiello di Suarez che fa tunnel a David Luiz, supera Marquinhos, resiste a Maxwell e con un tiro sporco beffa Sirigu. Un tiro al volo di Cavani, parato da ter Stegen, illude il pubblico di casa perchè poco dopo il pistolero decide di ripetersi, altro tunnel a David Luiz e palla piazzata sotto l’incrocio per lo 0-3. Nel finale una conclusione di van der Wiel deviata da Mathieu rende meno amara la sconfitta del Psg ma al Camp Nou servirà un’impresa, il Barça pare già con un piede nelle semifinali.

    PSG – BARCELLONA 1-3 (18° Neymar (B), 67°, 79° Suarez (B), 82° van der Wiel (P))

    Paris Saint-Germain (4-3-3): Sirigu; van der Wiel, Marquinhos, Thiago Silva (21° David Luiz), Maxwell; Rabiot (65° Lucas), Cabaye, Matuidi; Lavezzi, Cavani, Pastore.

    Allenatore: Blanc.

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Montoya (80° Adriano), Piqué, Mascherano, Alba; Rakitić (74° Mathieu), Busquets, Iniesta (53° Xavi); Messi, Suárez, Neymar

    Allenatore: Luis Enrique.

    Arbitro: Clattenburg.

    Ammoniti: Cabaye (P), Pique (B), Messi (B)

     

     

  • Vidal trasforma dal dischetto, Juve batte Monaco 1-0

    Vidal trasforma dal dischetto, Juve batte Monaco 1-0

    La Juventus porta a casa il primo Round nella sfida dei quarti di finale contro il Monaco. A decidere la gara è stato un calcio di rigore per fallo di Carvalho su Morata, dai replay sembra che il contatto sia avvenuto fuori area, trasformato con estrema freddezza da Arturo Vidal.

    Non è stata una Juventus scintillante, il Monaco ha giocato meglio specialmente nei primi 15 minuti ed ha sempre spaventato i bianconeri con temibili ripartenze.

    C’è da dire che nel primo tempo la Juventus ha sprecato un paio di clamorose palle gol con Tevez e Vidal.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri recupera Pirlo e lo lancia subito in campo dal primo minuto. Barzagli a riposo, al centro della difesa si posizionano Chiellini e Bonucci con Barzagli in panchina all’inizio. In attacco si riforma la coppia Tevez-Morata.

    Jardim invece non riesce a recuperare Toulalan che non va nemmeno in panchina. Il Monaco si schiera quindi con un 4-3-3 che prevede nel trio d’attacco Dirar-Martial-Carrasco, panchina per Berbatov.

    La gara come previsto la prova a fare la Juventus con il Monaco chiuso dietro e pronto a ripartire. Al 6° primo squillo bianconero con la conclusione insidiosa di Tevez che Subasic blocca. Risponde poco dopo Kurzawa ma il tiro finisce alto. Al 9° Buffon compie una prodezza su un tiro a botta sicura di Carrasco. Ritmi alti la Juve tenta la replica ma la difesa ospite chiude. I francesi crescono, si chiudono bene e spaventano i bianconeri con ripartenze pericolose. Occasione incredibile per Tevez al 26° ma l’Apache, solo sul secondo palo, su perfetto assist di Marchisio calcia troppo debole. La chance però carica la Juve e preoccupa un po’ i monegaschi che si mostrano un po’ meno intraprendenti ma sempre molto alti con la pressione. Proprio prima della fine del tempo Vidal spreca un’occasione enorme, spedendo alto dopo un passaggio al bacio di Tevez.

    Arturo Vidal | Foto Twitter
    Arturo Vidal | Foto Twitter

    La ripresa riparte con gli stessi 22 protagonisti del primo tempo. L’avvio del secondo tempo è decisamente a favore della Juventus che spinge in avanti creando apprensioni alla difesa del Monaco. Al 54° però serve un tocco di Buffon per deviare un tiro di Bernardo Silva dopo un contropiede. Al 57° la Juventus passa con la trasformazione di un calcio di rigore da parte di Vidal, concesso per un fallo di Carvalho, ammonito, su Morata. Gli ospiti provano ad alzare il baricentro ma la Juventus si chiude bene, cercando di non concedere niente. Al 63° Marchisio commette una leggerezza perdendo palla vicino al limite, Kondogbia tira ma Buffon alza in corner. A 20 dalla fine, Jardim si gioca la mossa offensiva inserendo Berbatov per Raggi. Allegri risponde inserendo Barzagli per Pirlo. Gli attacchi del Monaco non si rivelano pericolosi, la Juventus tiene, non cerca di affondare e si accontenta di un 1-0 che le darà un leggerissimo vantaggio in vista della gara di mercoledì prossimo al Louis II.

     

    JUVENTUS – MONACO 1-0 (57° rig. Vidal)

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Vidal, Pirlo (74° Barzagli), Marchisio; Pereyra (87° Sturaro); Tevez, Morata (82° Matri).

    Allenatore: Allegri.

    Monaco (4-3-3): Subasic; Raggi (71° Berbatov), Carvalho, Abdennour, Kurzawa; Moutinho, Fabinho, Kondogbia; Dirar (51° Bernardo Silva), Martial (87° Matheus), Carrasco.

    Allenatore: Jardim.

    Arbitro: Kralovec.

    Ammoniti: Carvalho (M)

     

    L’altra gara di serata prevedeva un piatto ricchissimo, il derby di Madrid al Vicente Calderon tra l’Atletico ed il Real.

    Il primo tempo ha visto Oblak tenere in piedi i Colchoneros con un paio di interventi difficili su Bale e James Rodriguez. Nella ripresa il Real Madrid ha un calo fisiologico mentre l’Atletico cresce andando a creare qualche pensiero dalle parti di Casillas. Al 70° i Blancos hanno una doppia occasione ma i padroni di casa chiudono bene. Finisce 0-0, la qualificazione si deciderà al Bernabeu tra 8 giorni.

    ATLETICO MADRID – REAL MADRID 0-0

    Atlético Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Miranda, Godín, Siqueira; Koke (83° Torres), Gabi, Mario Suárez, Arda Turan; Griezmann (77° Raul García), Mandžukić.

    Allenatore: Simeone.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal (85° Arbeloa), Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Kroos, Modrić, James Rodríguez; Bale, Benzema (76° Isco), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Mažić.

    Ammoniti: Mandžukić (A), Raul García (A), Mario Suárez (A); Sergio Ramos (R), Marcelo (R)

     

     

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop, dopo la 30° giornata di Serie A

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop, dopo la 30° giornata di Serie A

    Il 30° turno di Serie A, disputatosi nel weekend appena conclusosi, ha visto un leggero calo dei gol segnati, un netto aumento degli assist, una sola marcatura multipla, un calcio di rigore parato e un autogol.

    Veniamo quindi al riepilogo di questa giornata attraverso le Statistiche Fantacalcio. 

    In questa giornata sono stati segnati 24 gol: Denis (2), Pellissier, Iago Falque, Niang, Icardi, Palacio, Candreva, Felipe Anderson, Klose, Mauri, De Jong, Callejon, Hamsik, Mertens, Chochev, Lazaar, Rigoni, Mauri, Florenzi, Soriano, Berardi, Maxi Lopez, Di Natale.

    Gli Assist forniti e assegnati da La Gazzetta dello Sport sono stati 16: Moralez, Frey, Perotti, Roncaglia, Icardi, Palacio, Cavanda (2), Callejon, Insigne, Dybala, Rispoli, Eto’o, Sansone, Vives, Allan.

    Come anticipato c’è stato un rigore fallito, quello parato da Samir Handanovic a Luca Toni in Verona-Inter, un errore che ha fatto felici i fantallenatori che avevano puntato sul portierone sloveno, un po’ meno quelli che avevano puntato sul bomber gialloblu. Anche l’autogol viene dalla stessa partita e lo ha causato il difensore greco del Verona Moras. Ci sono stati 3 espulsi, il difensore dell’Atalanta Biava ed il centrocampista neroverde Missiroli in Atalanta-Sassuolo ed il difensore biancoceleste Novaretti in Lazio-Empoli.

    German Denis | Foto Twitter
    German Denis | Foto Twitter

    Il titolo di migliore punteggio per la 30° giornata è stata sostanzialmente una gara a senso unico. Gli interisti Icardi e Palacio ed il napoletano Callejon, autori di un gol ed un assist a testa, hanno provato a competere ma non hanno potuto niente contro il ritrovato bomber dell’Atalanta German Denis. El Tanque infatti è stato l’unico calciatore a realizzare una marcatura multipla, una doppietta per la precisione, quindi un +6 di bonus che va a sommarsi al 8 ottenuto in pagella per un totale di 14 punti che gli hanno permesso così di divenire il migliore di questa giornata di Serie A.

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 30° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Handanovic 10.5; Lazaar 10, Cavanda 8.5, Roncaglia 8, Rispoli 8; Callejon 11, Candreva 10.5, Josè Mauri 10.5; Denis 14, Palacio 11.5, Icardi 11

     

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 30° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Sepe 1.5; Richards 4, Savic 4, Novaretti 4, Tonelli 4.5; Guilherme 3.5, Kurtic 4, Missiroli 4; Toni 2, Llorente 4, Thereau 4

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 30° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Lamanna (Genoa) 6.90; Buffon (Juventus) 6.02; Bizzarri (Chievo) 5.50

    DIFENSORI: Glik (Torino) 7.06; Izzo (Genoa) 6.56; Barba (Empoli) 6.54

    CENTROCAMPISTI: Felipe Anderson (Lazio) 8.14; Salah (Fiorentina) 8.00; Menez (Milan) 7.65

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.46; Dybala (Palermo) 8.02; Icardi (Inter) 7.87

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 7 assist.

    2- Dybala (Palermo), Felipe Anderson (Lazio), Guarin (Inter), Valdifiori (Empoli) e Vazquez (Palermo) 6 assist.

    7- Farnerud (Torino) Hamsik (Napoli) e Halfredsson (Verona) 5 assist.

  • Priscilla Del Prete: tecnica e duttilità per il Firenze

    Priscilla Del Prete: tecnica e duttilità per il Firenze

    Attaccante, o centrocampista offensivo, duttile e tecnico ed abile nel cogliere il momento giusto dell’inserimento e con buon senso del gol, questo è il ritratto tecnico di Priscilla Del Prete.

    Nata a Prato il 25 febbraio 1987, dopo gli inizi nella primavera di Agliana e Prato, Priscilla passa giovanissima al Firenze conquistando l’immediata promozione dalla Serie A2 alla Serie A. L’esordio nella massima serie arriva l’anno successivo con l’Aglianese, maglia che vestirà per un solo anno prima di passare alla Reggiana dove giocherà per tre stagioni vincendo una Coppa Italia. Chiusa l’esperienza in Emilia Romagna disputa tre stagioni al Chiasellis prima di passare al Tavagnacco dove rimane un anno, con altra Coppa Italia vinta, prima del ritorno della scorsa estate a vestire l’attuale maglia viola del Firenze.

    Conosciamola meglio, cercando di capire come mai ha scelto di giocare a calcio, quali sono i suoi punti di forza quali i suoi idoli e i suoi obiettivi.

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perché hai deciso di praticare questo sport?

    Mi sono avvicinata al calcio grazie a mio fratello che mi ha trasmesso questa passione. All’inizio mi metteva in porta ma poi ha capito che ero in gamba e mi faceva giocare con i suoi amici.

    Hai un idolo, un calciatore a cui ti ispiri?

    Nel mondo maschile il mio idolo in assoluto è Zinedine Zidane. Tecnica infinita ed eleganza.

    Se tu potessi scegliere una calciatrice di un campionato straniero con cui ti piacerebbe giocare, chi sceglieresti?

    Mi sarebbe piaciuto giocare con Birgit Prinz, attaccante tedesca che ora non gioca più. Attaccante di razza, potente, tecnica e che non molla mai.

    Vedendo i risultati della nazionale maggiore e dei nostri club all’estero, si nota un abisso tra l’Italia ed il resto d’Europa e del mondo, cosa pensi che manchi al nostro movimento per poter crescere e competere?

    C’è poca notorietà e si pensa solo al maschile. Gli altri paesi hanno investito tanto e, se prima ce la giocavamo a pari armi, adesso c’è un abisso. L’unica soluzione per migliorare il nostro movimento e’ obbligare i club maschili ad avere un settore femminile come succede all’estero e quindi permetterci di diventare professioniste. Le giocatrici del nostro campionato studiano e lavorano, si allenano solo la sera, perché nonostante l’impegno quotidiano, non possiamo permetterci di “fare le calciatrici” a tempo pieno, come succede nel resto dell’Europa.

    Priscilla Del Prete | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini
    Priscilla Del Prete | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini

    Venendo all’attualità, quest’anno sei tornata al Firenze, squadra con cui avevi iniziato la tua carriera. Quali sono state le tue sensazioni al ritorno in maglia viola?

    E’ stato come tornare a casa. La maggior parte delle ragazze le conosco da tempo e con alcune ho raggiunto obbiettivi importanti come portare il Firenze in serie A. E’ un gruppo sano e unito e con le esperienze passate ho capito che è un fattore fondamentale e che porta sicuramente qualcosa in più in mezzo al campo.

    L’inizio stagione vi ha visto partire molto bene, poi c’è stato un calo che vi ha portato a perdere qualche posizione in classifica. Qual è adesso l’obiettivo tuo personale e della squadra nella restante parte di campionato?

    Abbiamo iniziato bene e con l’entusiasmo di una squadra importante e sicura dei propri mezzi ma allo stesso tempo umile. Avevamo messo in preventivo un calo dovuto alla giovane età del 90% della rosa e quindi poca esperienza e malizia. L’allenatore e’ bravissimo a compensare queste lacune, ma in campo scendiamo noi. La società aveva come obbiettivo iniziale la salvezza, poi con il tempo il gruppo ha acquisito la convinzione di poter fare bene e di raccogliere il massimo. Abbiamo perso qualche punto con le squadre di bassa classifica altrimenti potevano giocarci il terzo posto con il Mozzanica. Mancano ancora 4 giornate e tutto può succedere. La salvezza matematica e’ raggiunta e ora cerchiamo di fare il meglio da qui al 9 maggio per toglierci qualche soddisfazione in più e a questo punto ci possiamo giocare il 4° posto. Questo Firenze ha fatto tanto e può fare molto di più ed e’ solo l’inizio!

    Priscilla Del Prete | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini
    Priscilla Del Prete | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini

    Veniamo ad un’analisi tecnica, in quale posizione del campo preferisci giocare? Quale il tuo punto di forza e dove pensi di dover migliorare?

    Nasco come centrocampista, ma in ogni squadra in cui ho giocato, ho ricoperto vari ruoli. Sono una giocatrice abbastanza duttile e questo e’ un vantaggio per l’allenatore e uno svantaggio per me, perché alla fine non gioco mai dove mi piace. Nonostante ciò sono sempre disposta al sacrificio se può servire alla squadra. Penso di avere una buona tecnica e tempi d’inserimento importanti, sono duttile e tatticamente intelligente; almeno e’ quello che mi hanno sempre detto gli allenatori che ho avuto. Penso anche di non essere un fulmine di guerra e dovrei migliorare sui colpi di testa e sono troppo generosa.

    C’è un gol, tra tutti quelli che hai segnato, che ricordi particolarmente volentieri?

    Se penso ai gol, mi vengono in mente quelli di quest’anno con la maglia viola. E’ stato un anno positivo per me e non mi piace vivere di ricordi e guardo sempre avanti cercando sempre di migliorarmi.

    Tra le tue compagne c’è qualche giovane talentuosa che a tuo parere può avere un futuro brillante?

    Penso che il più forte talento tra le giovani, militi proprio nella mia squadra: Alice Tortelli. Fisico importante, intelligenza tattica, furbizia, umiltà , voglia, sacrificio. Spero che continui su questa strada perché un giorno vederla tra le file della nazionale maggiore sarebbe per me motivo di orgoglio.

    C’è uno stadio in cui ti piacerebbe giocare?

    Mi piacerebbe giocare al “Signal Iduna Park”, lo stadio del Dortmund, solo per il tifo, mamma che spettacolo.

    Prima di salutarti e ringraziarti, vogliamo chiederti secondo te perché i nostri lettori dovrebbero seguire ed appassionarsi al calcio femminile?

    La passione e il sacrificio che ci mette una donna e’ di lunga superiore rispetto a quella messa dagli uomini. Il nostro e’ un calcio pulito e dove non si gioca sicuramente per soldi e non ci sono accordi pre-partita. Un calcio tecnico e piacevole da guardare. Invito sempre gli appassionati di calcio a vedere le nostre partite, almeno una volta, per poi magari fargli cambiare idea o almeno provarci a prescindere che poi possano rimanere dello stesso pensiero, cioè il calcio e maschio. Sono riuscita a convincere tanti uomini di tutte le età che magari sono finiti a diventare dirigenti, si sono abbonati e ci seguono tutti i sabati casalinghi. Continuerò a farlo perché vuol dire che poi non siamo così tanto male.

  • Milan: si allontana il sogno Europa, 1-1 con la Samp

    Milan: si allontana il sogno Europa, 1-1 con la Samp

    Il sogno europeo del Milan diventa sempre più difficile da realizzare.

    Nella sfida di San Siro contro la Sampdoria, che avrebbe dovuto ridurre le distanze, la squadra di Pippo Inzaghi non riesce a battere i blucerchiati ma anzi, vanno sotto per il gol di Soriano e riescono a trovare soltanto il pari grazie all’autogol di Duncan su girata di De Jong. Nel finale anche un palo colpito da Suso. La distanza tra le due squadre rimane quindi di 7 lunghezze.

    Mihajlovic può sorridere a metà, vero che con questo pareggio la Sampdoria consolida la sua posizione tra le prime sei, però, visto il vantaggio ottenuto, i blucerchiati avrebbero potuto anche portare a casa bottino pieno, distanziando ulteriormente i rivali.

    Veniamo al racconto della gara.

    Inzaghi recupera Bonaventura e Van Ginkel che si posizionano a centrocampo con De Jong, confermando così lo stesso 11 vittorioso a Palermo, quindi con Menez-Destro-Cerci tridente d’attacco.

    Mihajlovic anzichè il 4-3-3 decide di optare per un 4-2-3-1 con Eder, Soriano ed Eto’o alle spalle dell’unica punta Okaka. Panchina inizialmente per Muriel.

    La gara parte su buoni ritmi con le squadre che fanno densità e tentano il pressing alto. Dopo una conclusione di Eto’o bloccata da Diego Lopez al 11°, si vede il Milan al 14° quando Viviano deve deviare in corner un insidioso corner di van Ginkel. Il giovane olandese si ripete dopo un minuto ma la palla esce di poco. Al 21° torna ancora al tiro Eto’o ma la sua conclusione non trova lo specchio. Alla mezz’ora si vede Destro che colpisce di testa troppo centrale per poter preoccupare Viviano. Sul finire di tempo grossa chance per Cerci che con il sinistro dal limite calcia alto. La prima frazione si chiude sullo 0-0.

    La girata di De Jong | Foto Twitter
    La girata di De Jong | Foto Twitter

    Si riparte con la prima occasione che capita alla Sampdoria con la punizione di Eder al 53°, deviata in corner da Diego Lopez. Al 57° la gara si sblocca con la geniale palla filtrante di Eto’o per Soriano che solo davanti a Diego Lopez non sbaglia. Il Milan non riesce a reagire subito ma al 69° Destro ha una grande chance nell’area piccola ma Palombo si immola e respinge la conclusione. Passano 5 minuti e Mexes di testa, su azione da corner, costringe Duncan a deviare in corner dal quale poi nasce il pareggio: De Jong in mischia prova la girata, Duncan la tocca maldestramente con il ginocchio nella propria porta. La gara a questo punto si accende la Sampdoria prova con le ripartenze ma è il Milan ad avere la maggiore occasione con la conclusione di Suso che centra il palo. Nei 5 minuti di recupero i rossoneri ci provano ma non riescono a portare a casa il bottino pieno, Milan-Sampdoria finisce 1-1.

     

    MILAN – SAMPDORIA 1-1 (57° Soriano (S), 74° aut. Duncan (S))

    Milan (4-3-3): Diego Lopez; Abate (70° De Sciglio), Paletta, Mexes, Antonelli; van Ginkel, De Jong, Bonaventura; Cerci (62° Suso), Destro (77° Pazzini), Menez.

    Allenatore: Inzaghi.

    Sampdoria (4-2-3-1): Viviano; De Silvestri (88° Wszolek), Romagnoli, Silvestre, Mesbah; Obiang, Palombo; Eder, Soriano (65° Duncan), Eto’o; Okaka (73° Muriel).

    Allenatore: Mihajlovic.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Obiang (S), Paletta (M), De Jong (M), Mexes (M), Wszolek (S)

     

  • La Lazio mette la freccia, è sorpasso sulla Roma

    La Lazio mette la freccia, è sorpasso sulla Roma

    La Lazio non si ferma più, contro l’Empoli gli uomini di Pioli infilano l’ottava vittoria consecutiva e, approfittando del pareggio della Roma a Torino, sorpassa i giallorossi andandosi a prendere il secondo posto in classifica.

    Bel successo del Napoli contro la Fiorentina. Torna a vincere il Palermo, in casa dell’Udinese, mentre nella corsa salvezza vittorie importantissime di Chievo ed Atalanta.

    Veniamo a raccontare le gare giocate in questa domenica 12 aprile 2015.

    LAZIO – EMPOLI

    Miroslav Klose | Foto Twitter
    Miroslav Klose | Foto Twitter

    La Lazio soffre sostanzialmente per i primi 3 minuti, poi Mauri sblocca e mette in discesa la gara. Al 32° arriva il raddoppio e pare una fotocopia del primo gol, cross di Cavanda e colpo di testa vincente, questa volta, di Klose. L’Empoli non reagisce ed incassa il 3-0 con un gran tiro di Candreva sulla fine del primo tempo. Nella ripresa c’è tempo per il gol del solito Felipe Anderson che fissa il definitivo 4-0, poi c’è solo tempo per attendere positive notizie da Torino. La Lazio è seconda e sabato andrà allo Juventus Stadium a sfidare la capolista con tanto entusiasmo.

    TORINO – ROMA

    Dopo due successi consecutivi la Roma si ferma in casa dei granata. Il calcio di rigore conquistato da De Rossi al 57° e trasformato da Florenzi, dopo un primo tempo non certo indimenticabile, sembrava spianare la strada verso la vittoria per gli uomini di Garcia ed invece dopo meno di 10 minuti Maxi Lopez si è fatto trovare pronto dentro l’area per il gol che è valso il definitivo 1-1.

    NAPOLI – FIORENTINA

    Tutto facile per il Napoli che batte nettamente la Fiorentina e si riporta, momentaneamente, al 4° posto. Gli uomini di Benitez si portano in vantaggio con un gran tiro a giro di Mertens al 24°, non rischiano praticamente nulla e anzi troverebbero il 2-0 con Higuain ma arbitro e sopratutto addizionale non si accorgono che il pallone è entrato. Nella ripresa Montella prova ad aggiustare qualcosa inserendo Gomez come vera prima punta ma il Napoli prima raddoppia con Hamsik e poi la chiude con Callejon.

    UDINESE – PALERMO

    I rosanero di Iachini tornano al successo e lo fanno con un risultato netto in casa dell’Udinese che replica così il ko di Parma subito in settimana. Il Palermo passa con un gran gol di Lazaar al quarto d’ora, raddoppia dopo poco più di 5 minuti con Rigoni e piazza il colpo del Ko nel secondo tempo con Chochev. Nel finale torna al gol Di Natale che rende un pochino meno amara la sconfitta.

    ATALANTA – SASSUOLO

    El Tanque Denis regala 3 punti fondamentali all’Atalanta. Contro il Sassuolo infatti il centravanti argentino sblocca la gara con una splendida rovesciata al 44° e poi, dopo il momentaneo pareggio di Berardi, trasforma il rigore del definitivo 2-1.

    CESENA – CHIEVO

    Nel lunch match un gol di Sergio Pellissier fa gioire il Chievo, ormai ad un  passo dalla salvezza, e complica la rincorsa del Cesena che vede il quartultimo posto sempre più distante.

     

    RISULTATI 30° GIORNATA 

    Genoa – Cagliari 2-0 (52° Niang, 58° Iago Falque) giocata ieri ore 18

    Parma – Juventus 1-0 (60° Mauri) giocata ieri ore 18

    Verona – Inter 0-3 (11° Icardi, 48° Palacio, 90° aut Moras) giocata ieri alle 20.45

    Cesena – Chievo 0-1 (82° Pellissier) giocata alle 12.30

    Atalanta – Sassuolo 2-1 (42°, 63° rig. Denis (A), 59° Berardi (S))

    Lazio – Empoli 4-0 (4° Mauri, 32° Klose, 44° Candreva, 53° Felipe Anderson)

    Napoli – Fiorentina 3-0 (24° Mertens, 71° Hamsik, 89° Callejon)

    Torino – Roma 1-1 (57° rig. Florenzi (R), 66° Maxi Lopez (T))

    Udinese – Palermo 1-3 (15° Lazaar (P), 21° Rigoni (P), 66° Chochev (P), 81° Di Natale (U))

    Milan – Sampdoria posticipo delle 20.45

     

    CLASSIFICA DOPO 30 GIORNATE

    Juventus 70, Lazio 58, Roma 57, Napoli 50, Fiorentina 49, Sampdoria* 48, Torino 43, Milan*, Genoa* ed Inter 41, Palermo 38, Sassuolo e Chievo 35, Udinese 34, Empoli e Verona 33, Atalanta 29, Cesena 22, Cagliari 21, Parma* (-3) 16

    * una partita in meno.

     

  • Palacio e Icardi trascinano l’Inter al successo a Verona

    Palacio e Icardi trascinano l’Inter al successo a Verona

    L’Inter di Mancini torna a vincere e lo fa per 3-0 in casa del Verona.

    I nerazzurri guidati dal duo Palacio-Icardi, autori di un gol ed un assist a testa (il terzo gol è un autorete di Moras), espugnano il Bentegodi. 

    Tra gli uomini di Mancini si è messo in luce anche Samir Handanovic che non solo si è fatto trovare pronto ad intercettare le conclusioni dei gialloblu ma al 77° ha anche respinto un calcio di rigore di Toni che avrebbe potuto riaprire la partita.

    Il Verona ci ha messo tanto cuore, tanto orgoglio, sopratutto nel secondo tempo, ma questo non è bastato, i tre punti sono andati ai nerazzurri.

    Veniamo al racconto della gara.

    Mandorlini schiera la squadra che aveva battuto il Napoli qualche turno fa, effettuando solo il cambio del portiere, gioca Rafael al posto di Benussi. In attacco Toni supportato da Jankovic e Juanito Gomez.

    Mancini stupisce lasciando fuori Shaqiri e inserendo al suo posto Hernanes. Davanti Palacio viene affiancato da Icardi che rientra dalla squalifica.

    L’inizio è equilibrato ma non a ritmi alti. A spezzare la parità ci pensa Icardi che ben imbeccato da un cross basso Palacio al 11°, batte Rafael. Il Verona protesta perchè sull’azione Tachtsidis era rimasto a terra. Nella prima frazione di gioco i padroni di casa tentano la reazione ma riescono a rendersi insidiosi solo con qualche calcio piazzato.

    Mauro Icardi e Rodrigo Palacio | Foto Twitter
    Mauro Icardi e Rodrigo Palacio | Foto Twitter

    Ad inizio ripresa il Verona pare carico e voglioso di pressare alto e trovare il pari. Al 48° però i gialloblu vengono puniti da un perfetto contropiede con i protagonisti del primo gol che si scambiano i ruoli, assist di Icardi, gol di Palacio. Il Verona non molla e reagisce spaventando la retroguardia nerazzurra con Juanito Gomez e Jankovic. Al 61° Handanovic si erge a protagonista neutralizzando sia la conclusione di Obbadi che quella di Moras deviata da Juanito Gomez. Passano 10 minuti e l’Inter ha il matchpoint ma il tocco di Palacio colpisce il palo. Al 77° il Verona ha l’occasione di riaprire la gara, Vidic commette fallo su Greco, è rigore. Dal dischetto va Toni ma Handanovic si dimostra insuperabile e respinge. I padroni di casa provano a riaprirla con cuore ed orgoglio ma Handanovic continua a dire di no. Nei minuti di recupero arriva anche l’autogol di Moras, su cross di D’Ambrosio, per il definitivo 0-3.

     

    VERONA – INTER 0-3 (11° Icardi, 48° Palacio, 92° aut. Moras)

    Verona (4-3-3): Rafael; Sala, Moras, Rodriguez, Pisano; Obbadi (80° Valoti), Tachtsidis, Hallfredsson (72° Greco); Jankovic, Toni, J. Gomez (75° Saviola).

    Allenatore: Mandorlini.

    Inter (4-3-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, Ranocchia, Vidic, Jesus; Guarin, Medel (80° Gnoukouri), Brozovic; Hernanes (88° Felipe); Icardi, Palacio (80° Kovacic).

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Tagliavento.

    Ammoniti: Juan Jesus (I), Moras (V), Brozovic (I), Guarin (I), Obbadi (V), Vidic (I)

  • Calcio Femminile: goleade di Verona e Brescia

    Calcio Femminile: goleade di Verona e Brescia

    La 22° giornata della Serie A di calcio femminile ha visto le due grandi sfidanti, Verona e Brescia, ottenere il successo in goleada rispettivamente contro Pink Bari e Como, con il medesimo risultato 7-1 (anche se il Brescia l’ha ottenuto in trasferta).

    Alle loro spalle il Mozzanica vince il derby contro l’Orobica (che saluta matematicamente la Serie A). Successi anche per Tavagnacco, proprio negli ultimi istanti contro il Pordenone, e Firenze che con un tris di Rinaldi ha sconfitto 3-1 il Cuneo. Vittoria importante anche per la Res Roma sul Riviera di Romagna. S.Zaccaria-Torres concluderà domani il programma.

    Veniamo al racconto delle gare.

    VERONA – PINK SPORT TIME BARI

    Il Verona, privo del Bomber Panico assente per un grave lutto familiare, s’impone nettamente su una Pink Bari che rischia di aver perso l’ultimo treno playout. Le padrone di casa partono fortissimo e sbloccano la gara al 29° con il colpo di testa di Gabbiadini. Neanche il tempo di ripartire che arriva il raddoppio con la conclusione vincente di Gelmetti. Il primo tempo si chiude sul 3-0 perchè al 41° arriva la rete di Carissimi. Nella ripresa le ospiti provano a riaprirla con il gol di Clelland. La rete risveglia il Verona che trova in successione i gol di Gabbiadini, Carissimi, Sipos e Gelmetti. 

    COMO – BRESCIA

    Il Brescia cala il settebello a Como ma non è stato così semplice. Le Leonesse non hanno giocato un bel primo tempo ma hanno sbloccato la gara al 39° con un Girelli. Nella ripresa poi il Brescia ha dilagato, trovando altri sei gol con Girelli, che ha completato la propria doppietta, le doppiette di Bonansea e Tarenzi ed il gol di Boattin. Per il Como la rete della bandiera l’ha firmata Cama.

    MOZZANICA – OROBICA

    Il Mozzanica vince il derby contro l’Orobica e si mantiene nella scia delle prime due. La gara viene decisa nel finale dalle reti della rientrante Mason al 75° e da Cambiaghi in pieno recupero. Per il Mozzanica rimane vivo il sogno di sorpassare Verona e Brescia, l’Orobica invece saluta matematicamente la Serie A.

    TAVAGNACCO – PORDENONE

    Un tocco di Brumana nel recupero consegna il successo al Tavagnacco contro il Pordenone. Le padrone di casa sbloccano la partita al 30° con un gran tiro di Parisi, su assist di Brumana. Passa un minuto e Veritti, al primo gol in Serie A, di testa in mischia sigla il 2-0. Le ospiti non crollano ma anzi reagiscono e prima accorciano con Paroni su assist di De Val, e poi addirittura pareggiano al 43° con Lotto. Il pari si mantiene sino al 91° quando Brumana pesca il Jolly che vale 3 punti.

    FIRENZE – CUNEO

    Firenze e Cuneo prima del calcio d'inizio
    Firenze e Cuneo prima del calcio d’inizio

    Una tripletta di Rinaldi permette al Firenze di battere il Cuneo. L’attaccante gigliata sblocca la gara dopo pochi secondi con un bel colpo di testa su cross di Vicchiarello. Il primo tempo si mantiene vivo e frizzante con continue e potenziali azioni da rete. Si riparte e dopo 3 minuti il Cuneo pareggia con Sodini abile a presentarsi davanti a Matsubayashi e batterla con un rasoterra. Passano però pochi minuti che la coppia Vicchiarello-Rinaldi regala il nuovo vantaggio al Firenze. Il Cuneo ci prova, cerca il pari ma si espone agli attacchi delle viola che non riescono a chiuderla sino al 88° quando Rinaldi da vera opportunista segna la rete del definitivo 3-1.

    RES ROMA – RIVIERA DI ROMAGNA

    Vittoria importantissima per la Res Roma che sul campo amico sconfigge nettamente il Riviera di Romagna. Un successo tutto costruito nel primo tempo, partendo dal 1-0 siglato da Villani che arriva dopo solo un minuto. La reazione ospite è debole e le padrone di casa raddoppiano al 21° con Simonetti servita da Pirone e trovano il definitivo 3-0 al 36° con Palombi.

     

    RISULTATI 22° GIORNATA

    COMO – BRESCIA 1-7 (39°, 60° Girelli (B), 50°, 80° Bonansea (B), 65° Boattin (B), 72° Cama (C), 81°, 85° Tarenzi (B))

    FIRENZE – CUNEO 3-1 (1°, 55°, 88° Rinaldi (F), 48° Sodini (C))

    MOZZANICA – OROBICA 2-0 (75° Mason, 94° Cambiaghi)

    RES ROMA – RIVIERA DI ROMAGNA 3-0 (1° Villani, 21° Simonetti, 36° Palombi)

    TAVAGNACCO – PORDENONE 3-2 (30° Parisi (T) 31° Veritti (T), 36° Paroni (P), 43° Lotto (P), 91° Brumana (T)

    VERONA – PINK SPORT TIME BARI 7-1 (29°, 71° Gabbiadini (V), 30°, 89° Gelmetti (V), 41° 78° Carissimi (V), 64° Clelland (P), 80° Sipos (V)

    S.ZACCARIA – TORRES domenica 12/4 h. 13.00

     

    CLASSIFICA DOPO 22 GIORNATE

    Verona 55, Brescia 54, Mozzanica 50, Tavagnacco 43, Firenze 42, Torres* 40, Res Roma 31, Riviera di Romagna 28, Cuneo 21, S.Zaccaria* 20, Pink Sport Time Bari 15, Como 14, Pordenone 13, Orobica 7

    * una partita in meno

    Orobica matematicamente retrocesso in Serie B