Categoria: Calcio

  • Consigli Fantacalcio per la 32° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 32° Giornata di Serie A 2014/15

    La 32° giornata di Serie A, che arriva dopo la tre giorni di coppe europee,  si disputerà su tre giorni, sarà aperta dall’anticipo delle 18 del sabato Udinese-Milan e sarà chiuso nel posticipo delle 20.45 della domenica Napoli-Sampdoria.

    Come ogni turno, per venire incontro ai fantallenatori, torna la rubrica Consigli Fantacalciocon i consigliati, gli sconsigliati e le sorprese delle 20 squadre di Serie A.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 32° GIORNATA DI SERIE A

    UDINESE – MILAN sabato 25/04 h.18.00

    CONSIGLIATI

    DI NATALE: potrebbe creare grossi problemi alla difesa del Milan.

    SUSO: positivo nel derby, potrebbe essere la giornata da Bonus.

    SCONSIGLIATI

    DOMIZZI: non sarà al top, meglio evitare.

    PALETTA: non ha convinto nel derby, potrebbe soffrire gli attaccanti friulani.

    SORPRESE

    ALLAN: può rivelarsi decisivo con qualche tiro da fuori.

    HONDA: non ha la titolarità ma dovrà dimostrare di valere.

     

    INTER – ROMA sabato 25/04 h.20.45

    Mauro Icardi | Foto Twitter
    Mauro Icardi | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    ICARDI: può creare grossi problemi alla difesa della Roma.

    TOTTI: nelle grandi partite può rivelarsi decisivo il suo talento.

    SCONSIGLIATI

    GUARIN: non è stato bene in questi giorni, non sarà al meglio.

    DE ROSSI: in una sfida intensa, grosso rischio cartellino.

    SORPRESE

    GNOUKOURI: positivo nel derby, potrebbe ripetersi.

    GERVNHO: pronto al rientro, potrebbe essere decisivo nella gara.

     

    ATALANTA – EMPOLI domenica 26/04 h.12.30

    CONSIGLIATI

    DENIS: troppo in forma per lasciarlo fuori.

    MACCARONE: ha esperienza per decidere gare difficili come questa.

    SCONSIGLIATI

    CARMONA: potrebbe incontrare difficoltà con il centrocampo dell’Empoli.

    HYSAJ: potrebbe soffrire la spinta di Estigarribia.

    SORPRESE

    ZAPPACOSTA: la sua spinta potrebbe portare bonus con gol o assist.

    PUCCIARELLI: ci si aspetta che ritorni al gol come fatto ad inizio anno.

     

    GENOA – CESENA domenica 26/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    IAGO FALQUE: è in un periodo d’oro, trasforma le occasioni che gli capitano.

    DEFREL: la sua velocità può essere l’arma vincente.

    SCONSIGLIATI

    RONCAGLIA: nell’annata ha già commesso errori e Defrel può essere insidioso.

    GIORGI: non è al top, meglio evitare.

    SORPRESE

    NIANG: ha i numeri per rendersi insidioso e portare Bonus.

    CARBONERO: può far bene e regalare Bonus.

     

    LAZIO – CHIEVO domenica 26/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    FELIPE ANDERSON: dopo la prova opaca di Torino vorrà riscattarsi.

    PELLISSIER: in grande forma, non vorrà fermarsi.

    SCONSIGLIATI

    ONAZI: sostituire gli assenti non sarà semplice, meglio non rischiarlo.

    FREY: sfidare Anderson non sarà semplice.

    SORPRESE

    KEITA: anche partendo dalla panchina potrebbe far bene.

    SCHELOTTO: attenzione alla sua spinta, può portare Bonus.

     

    PARMA – PALERMO domenica 26/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    BELFODIL: si è sbloccato, potrebbe ripetersi.

    DYBALA: gli manca il gol ma comunque sa anche dispensare assist.

    SCONSIGLIATI

    LUCARELLI: non dà garanzie contro gli avanti rosanero.

    MARESCA: può trovare difficoltà contro il centrocampo del Parma.

    SORPRESE

    MAURI: ha tutti i colpi per rivelarsi sorpresa della partita.

    CHOCHEV: viene da tre reti consecutive, non vorrà fermarsi.

     

    TORINO – JUVENTUS domenica 26/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    QUAGLIARELLA: tanta voglia di segnare un gol decisivo da ex.

    TEVEZ: impossibile rinunciare all’Apache.

    SCONSIGLIATI

    MAKSIMOVIC: rischia una giornata difficile contro l’attacco bianconero.

    CHIELLINI: rischio cartellino sempre alto.

    SORPRESE

    BRUNO PERES: pronto a ripetere il super gol dell’andata.

    PEREYRA: ha il passo per rendersi molto insidioso.

     

    VERONA – SASSUOLO domenica 26/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    TONI: il bomber gialloblu non si può non schierare.

    BERARDI: è in forma ed ha dalla sua i calci piazzati.

    SCONSIGLIATI

    RODRIGUEZ: sostituirà Marquez ma non convince.

    BIONDINI: sarà una bella sfida a metà campo, alto rischio cartellino.

    SORPRESE

    OBBADI: decisivo a Firenze, potrebbe ripetersi.

    ZAZA: ormai va ritenuto sorpresa, ci si aspetta la sua reazione.

     

    FIORENTINA – CAGLIARI domenica 26/04 h.18.00

    CONSIGLIATI

    GOMEZ: tornato al gol in Europa, vorrà ripetersi.

    M’POKU: il talento belga può regalare Bonus.

    SCONSIGLIATI

    AQUILANI: rischia di perdere la sfida a centrocampo.

    DIAKITE’: non sarà facile contro l’attacco viola.

    SORPRESE

    VARGAS: dopo il gol in Europa, chissà che non si ripeta col Cagliari.

    FARIAS: magari il cambio di tecnico potrebbo portarlo a tornare a segnare.

     

    NAPOLI – SAMPDORIA domenica 26/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    CALLEJON: sembra tornato in grandi condizioni, va schierato.

    EDER: la sua rapidità può essere decisiva per regalare Bonus.

    SCONSIGLIATI

    BRITOS: non convince, potrebbe avere una serata no.

    MESBAH: può soffrire l’estro degli esterni azzurri.

    SORPRESE

    INSIGNE: ci si aspetta un suo possibile ritorno al gol.

    MURIEL: il suo talento potrebbe portare Bonus.

  • Gioia Italia: Fiorentina e Napoli in semifinale di Europa League

    Gioia Italia: Fiorentina e Napoli in semifinale di Europa League

    Serata di grande gioia per l’Italia calcistica, Fiorentina e Napoli raggiungono le semifinali di Europa League e, sommandosi alla Juventus qualificatasi ieri alle semifinali di Champions, tengono altissimo l’onore del calcio italiano che finalmente torna a ruggire in ambito europeo.

    Due qualificazioni totalmente diverse, il Napoli partiva dall’agevole vantaggio, ha lasciato giocare il Wolfsburg nel primo tempo, ha colpito due volte nella ripresa, si è rilassato nel finale, permettendo ai tedeschi, quantomeno, di pareggiare.

    La Fiorentina invece, a cui bastava anche lo 0-0, è partita fortissimo, ha sbagliato tantissimo, ha sfruttato il rosso a Lens e ha colpito con Gomez nel finale di primo tempo, nella ripresa stesso copione con ampi brividi nel finale spazzati via dal gol in pieno recupero di Vargas.

    La gioia dei calciatori della Fiorentina | Foto Twitter
    La gioia dei calciatori della Fiorentina | Foto Twitter

    Veniamo al racconto delle due gare partendo dalla sfida del Franchi.

    FIORENTINA – DINAMO KIEV

    Montella recupera Borja Valero e Pizarro a centrocampo mentre in avanti si affida al tridente Joaquin-Gomez-Salah. 

    La Dinamo Kiev scende in campo con un 4-4-1-1 con Lens e Yarmolenko sugli esterni, Belhanda trequartista e Teodorczyk di punta.

    La Fiorentina parte forte, spinge e trova anche il gol ma Gomez è oltre la difesa ucraina, rete annullata. Al 9° ci prova anche Alonso col tiro da fuori ma la palla si stampa sulla traversa, poi Borja Valero, palla deviata di poco sul fondo, insomma è un vero e proprio dominio viola. Gli uomini di Montella continuano a costruire e serve un super Shovkovski per fermare Gomez al 20°. La Fiorentina continua a costruire ma spreca e al 40° ottiene anche la superiorità numerica perchè Lens riceve il giallo per simulazione, era già ammonito e quindi viene espulso. Passano 3 minuti e le cose si mettono ancora meglio perchè Gomez colpisce in modo strano un cross di Joaquin e la palla finisce in gol. Si va al riposo sul 1-0 per i padroni di casa.

    Si riparte con la Dinamo che sulla carta cerca di essere più offensiva ma è Salah a sfiorare il gol colpendo il palo. Il copione non cambia è la Fiorentina a continuare a costruire con Neto che rimane inoperoso. La squadra di Montella continua a produrre e sprecare palle gol e al 85° serve un prodigioso Neto a salvare sul tiro di Rybalka. Poco dopo altro rischio per la difesa della Fiorentina, la gran giocata di Yarmolenko viene deviata in corner. Il finale è pieno di brividi per la Fiorentina, la beffa sembra dietro l’angolo ma per fortuna non è così perchè al 94° ci pensa Vargas a cacciar via le paure siglando il 2-0 che mette il sigillo sulla qualificazione alle semifinali di Europa League.

     

    FIORENTINA – DINAMO KIEV 2-0 (43° Gomez, 94° Vargas)

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic, Rodríguez, Savić, Alonso; Mati Fernández, Pizarro (84° Aquilani), Borja Valero (79° Badelj); Joaquin, Gomez, Salah (88° Vargas).

    Allenatore: Montella.

    Dinamo Kiev (4-4-1-1): Shovkovski; Danilo Silva, Vida, Khacheridi, Antunes; Yarmolenko, Rybalka, Buyalsky (69° Sydorchuk), Lens; Belhanda (63° Kalitvintsev); Teodorczyk (45°+1 Gusev).

    Allenatore: Rebrov.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: /

    Espulsi: Lens (D)

     

    NAPOLI – WOLFSBURG

    Nonostante il netto successo maturato all’andata in Germania, Benitez decide di non rinunciare ai titolarissimi con Higuain al centro dell’attacco supportato dal trio Mertens-Hamsik-Callejon.

    Hecking deve rinunciare a Schurrle, De Bruyne e Vieirinha e dà spazio dall’inizio ad Arnold, Bendtner e Perisic. 

    La gara è certamente condizionata dal risultato dell’andata, i tedeschi dovrebbero fare un impresa e provano subito, dopo appena un minuto, a cercare il vantaggio con Perisic, risponde Andujar. Ci provano poi Guilavogui e Bendtner ma senza trovare la giusta mira. Al 42° torna protagonista Andujar che neutralizza una conclusione molto insidiosa di Bendtner. Il Napoli si vede solo al 44° con una conclusione di Higuain che finisce sul fondo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0

    La ripresa si apre con tutto un altro Napoli. Gli azzurri prima sfiorano il gol con la conclusione di Mertens, poi lo trovano con Callejon servito da Higuain. La rete carica il Napoli che trova il raddoppio con Mertens al 66°. I tedeschi hanno un moto d’orgoglio e tra il 71° ed il 72° trovano le due reti del pari con Klose e Perisic. La qualificazione rimane ampiamente in mano al Napoli ma il tiro di poco fuori di Naldo al 78° spaventa i partenopei. Non accade altro, il Napoli pareggia ma festeggia il passaggio alle semifinali di Europa League.

     

    NAPOLI – WOLFSBURG 2-1 (50° Callejon (N), 66° Mertens (N), 71° Klose (W))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Mesto, Albiol, Britos, Ghoulam; Inler, David Lopez; Callejon, Hamsik (60° Insigne), Mertens (83° Henrique); Higuain (68° Zapata).

    Allenatore: Benitez.

    Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Träsch (79° Bas Dost), Klose, Naldo, Rodriguez (66° Schafer),; Luiz Gustavo, Guilavogui (75° Jung); Caligiuri, Arnold, Perišić; Bendtner.

    Allenatore: Hecking.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: /

     

    Nelle altre due gare della serata colpaccio del Dnipro che grazie al gol di Shakov al 82° rompe l’equilibrio con il Club Brugge, era finita 0-0 in Belgio, e conquista la qualificazione.

    Tante emozioni invece tra Zenit e Siviglia. Si partiva dal 2-1 per gli spagnoli dell’andata ed al 6° Bacca porta avanti gli ospiti trasformando un calcio di rigore. Sembra finita per i russi ma nella ripresa al 48° Rondon pareggia, papera di Beto, e al 72° Hulk pareggia calciando quasi da metà campo. Lo Zenit ci crede, accelera ma rimbalza su Beto che diventa straordinario, e al 85° arriva il gol di Gameiro che regala la semifinale al Siviglia. 

  • Juve in semifinale ma quanta sofferenza

    Juve in semifinale ma quanta sofferenza

    Juve in semifinale di Champions League, questo il verdetto del Louis II di Monaco.

    In una partita soffertissima, giocata prevalentemente dai monegaschi, i bianconeri di Allegri hanno tenuto botta, hanno resistito alle sfuriate dei padroni di casa, non hanno creato praticamente niente ma alla fine hanno portato a casa uno 0-0 pesantissimo che ha permesso alla Juventus di andarsi a sedere al tavolo delle 4 grandi d’Europa. Dopo 12 anni d’attesa Massimiliano Allegri riesce nel grande risultato di portare i suoi nell’Olimpo della Champions, adesso con Bayern Monaco, Barcellona e Real Madrid sarà durissima ma i bianconeri vogliono continuare a sognare.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri recupera Vidal e sceglie di puntare sul 3-5-2 con il trio difensivo composto da Barzagli-Bonucci-Chiellini e con Morata-Tevez coppia d’attacco.

    Jardim, rispetto all’andata, ritrova Toulalan e lo schiera a metà campo nel suo 4-3-3 con Carrasco-Martial-Silva nel tridente offensivo.

    La partenza è subito aggressiva da parte del Monaco con Chiellini che dopo un minuto scivola ed è costretto a fermare il pallone con la mano rimediando il giallo. Il primo quarto d’ora vede i padroni di casa fare la partita con una Juventus guardinga, che attende ma rischia con Barzagli che chiude sfiorando l’autogol. Il Monaco ci prova con Kondogbia che lascia partire un tiro al 19° troppo centrale, blocca Buffon. La prima risposta bianconera si ha al 26° con un bel lancio di Pirlo per Lichtsteiner, provvidenziale l’uscita di Subasic che anticipa lo svizzero. La gara si trasforma in un vero e proprio assedio con la Juve che troppo bassa concede troppo al Monaco e non riesce praticamente mai a ripartire. Al 44° squillo di Tevez che lascia partire un tiro che esce fuori di niente. Con tanta sofferenza la Juventus riesce a chiudere il primo tempo sullo 0-0.

    Jardim si gioca subito la carta Berbatov ad inizio ripresa per Toulalan, per una squadra più offensiva. Il copione sembra non cambiare a al 49° Evra salva quasi sulla linea dopo una mischia in area. Al 55° provvidenziale Buffon su un rimpallo che stava per favorire Berbatov. Gli spazi ci sarebbero ma Morata si addormenta e si fa recuperare sul più bello. La Juve e troppo timida, troppo statica ed in sostanza la miglior notizia del secondo tempo è il cronometro che scorre. Il Monaco sembra perdere fiducia e fisicità, i padroni di casa non aggrediscono più con intensità e al 90° una punizione di Pirlo scheggia la traversa. Non accade nient’altro, la Juventus soffre ma tiene, finisce 0-0 i bianconeri conquistano la semifinale.

    La gioia dei calciatori della Juventus | Foto Twitter
    La gioia dei calciatori della Juventus | Foto Twitter

     

    MONACO – JUVENTUS 0-0

    Monaco (4-3-3): Subasic; Fabinho, Raggi, Abdennour, Kurzawa; Kondogbia, Toulalan (46° Berbatov), Moutinho; Silva, Martial (76° Germain), Carrasco (87° Matheus Carvalho).

    Allenatore: Jardim.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (77° Pereyra), Pirlo, Marchisio, Evra (90° Padoin); Tevez, Morata (69° Llorente).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Chiellini (J), Bernardo Silva (M), Kondogbia (M), Tevez (J)

     

    Nell’altra gara di serata, al Santiago Bernabeu, si giocava il derby di Madrid per decidere la 4° semifinalista, partendo dallo 0-0 del Vicente Calderon. Una gara difficilissima che si snoda come da previsione, Real all’attacco e Atletico dietro chiuso ad attendere e provare a ripartire. Protagonista assoluto diventa il portiere Oblak che chiude la porta ad ogni occasione delle Merengues. Al 75° la svolta della gara, Arda Turan prende il secondo giallo e lascio i Colchoneros in 10. Hernandez fa le prove del gol al 80°, Oblak salva ma al 87° il Chicharito riceve da James Rodriguez e sigla il gol vittoria che consegna la semifinale al Real Madrid.

    REAL MADRID – ATLETICO MADRID 1-0 (87° Hernandez)

    Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Varane, Coentrão (92° Arbeloa); Isco (94° Illarramendi), Ramos, Kroos, James Rodriguez; Ronaldo, Hernández (92° Jesé).

    Allenatore: Ancelotti.

    Atlético Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Miranda, Godín, Jesús Gámez; Arda Turan, Tiago (86° Gimenez), Koke, Ñíguez (46° Gabi); Griezmann (65° Raúl García) , Mandžukić.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Raúl García (A), Pepe (R), Arbeloa (R), Koke (A)

    Espulso: Arda Turan (A)

  • Manuela Giugliano, giovane talento di Torres e Nazionale

    Manuela Giugliano, giovane talento di Torres e Nazionale

    Giovane, 18 anni ancora da compiere, ma già con 43 presenze in Serie A, un terzo posto al mondiale U17 del 2014 con la nazionale italiana. Sei presenze e 5 gol con la maglia dell’U19 e anche una presenza e diversi raduni con la nazionale maggiore, stiamo parlando di Manuela Giugliano.

    Nata il 18 agosto 1997  Manuela esordisce in Serie A con la maglia del Pordenone prima del passaggio nell’estate 2014 alla Torres. 

    Conosciamo meglio questo giovane talento, cercando di capire come mai ha scelto il calcio e quali sono i suoi sogni ed i suoi obiettivi.

    Manuela Giugliano | © Alessandro Sanna
    Manuela Giugliano | © Alessandro Sanna

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perché hai deciso di praticare questo sport?

    Già in pancia di mia madre scalciavo! Avevo 6 anni quando un giorno andai a giocare in un campetto del mio paese con mio fratello Gennaro, contro i suoi amici che erano tutti maschietti, io ero l’unica femminuccia. Proprio quel giorno c’era un signore che mi vide e riportò alla società di Calcio Istrana che c’era una ragazzina che giocava molto bene! Quel giorno mi contattarono e andai a giocare li! Ho scelto comunque di praticare questo sport perché ce l’avevo nel sangue, ed è ancora là, è rimasta la mia passione tutt’ora!

    Hai un idolo, un calciatore a cui ti ispiri?

    Un idolo al maschile direi Alessandro del Piero, invece nel femminile c’è ne sono due: Pamela Conti e Alice Parisi!

    Se tu potessi scegliere una calciatrice di un campionato straniero con cui ti piacerebbe giocare, chi sceglieresti?

    Una giocatrice molto forte è l’attaccante degli Stati Uniti Abby Wambach, con lei vorrei tanto giocarci!

    Sei stata tra le protagoniste con la nazionale U17 del trionfale mondiale concluso al 3° posto, come è stata l’esperienza azzurra in Costarica?

    Andare in Costarica per giocare un mondiale e stato molto emozionante, mi ha fatto crescere un sacco, sia in campo che fuori. Giocare con tutta quella gente allo stadio mi venivano i brividi. Al primo inno mi è scesa una lacrima che poi si è trasformata in determinazione. Un’esperienza indimenticabile sotto tutti i punti di vista!

    Rimanendo in tema nazionale, dopo l’Under17 hai brillato anche nell’Under19 ed hai anche una presenza con la nazionale maggiore, qual è il tuo rapporto con la maglia azzurra?

    Ho fatto ben 4 raduni con la Nazionale maggiore e anche una partita internazionale, dove il mister mi ha dato l’opportunità di entrare negli ultimi 15 minuti di gioco! Anche li è stata un’emozione forte e molto importante per me! Sono partita dalla U17 impegnandomi sempre di più, cercando di imparare e crescere. Lo stesso in U19 ma già avevo un po di esperienza che mi ha aiutata.

    Venendo all’attualità, quest’anno sei arrivata alla Torres, dopo una partenza non certo brillante pian piano la vostra squadra è cresciuta, quali sono ora l’obiettivo di squadra e il tuo personale per questo finale di stagione?

    Sì, non siamo partite nel migliore dei modi, a causa di vari problemi societari. Non è stato il massimo, però dopo siamo riuscite a creare un gruppo ed è stato fino ad ora il nostro punto di forza. Il nostro obiettivo e arrivare più in alto possibile. Il mio invece è quello di CRESCERE, GIOCANDO, quindi continuerò ad allenarmi al massimo per giocare quest’ultime partite da titolare e far bene!

    Manuela Giugliano | © Alessandro Sanna
    Manuela Giugliano | © Alessandro Sanna

    Passiamo ad un’analisi tecnica, in quale posizione del campo preferisci giocare? Quale il tuo punto di forza e dove pensi di dover migliorare?

    A me piace giocare sulla trequarti, mi reputo più un trequartista, però in qualsiasi ruolo decida di farmi giocare il mister io mi adeguo a tutto, non è un problema. Il mio punto forte diciamo che è la tecnica, però penso che devo migliorare la fisicità.

    Manuela Giugliano | © Alessandro Sanna
    Manuela Giugliano | © Alessandro Sanna

    Con la Torres hai avuto modo di sfidare avversarie internazionali, purtroppo i risultati parlano di una distanza abissale tra l’Italia ed il resto d’Europa, cosa pensi che manchi al calcio italiano per poter competere?

    Qui c’è il dilettantismo e bisogna crescere sotto tutti i punti di vista. Bisogna dare più visibilità e serve più collaborazione da parte di tutti!

    C’è un gol, tra tutti quelli che hai segnato, che ricordi particolarmente volentieri?

    Mi ricordo il goal su punizione contro l’Inghilterra dove abbiamo vinto 4 a 1 , e sicuramente tutti i goal al mondiale U17, in particolare mi ricordo quello sotto la traversa forte, senza pensarci, stop e tiro, contro il Venezuela!

    C’è uno stadio in cui ti piacerebbe giocare?

    Mi piacerebbe tornare in Costa Rica a San Jose, lì c’era uno stadio stupendo. Invece se devo dire uno stadio dico assolutamente lo Juventus Stadium.

    Prima di salutarti e ringraziarti, vogliamo chiederti secondo te perché i nostri lettori dovrebbero seguire ed appassionarsi al calcio femminile?

    Io penso che il calcio sia uno sport non solo per maschi. Diciamo che i maschi giocano per i soldi noi giochiamo per PASSIONE !

  • Uragano Bayern sul Porto, Barça tutto facile

    Uragano Bayern sul Porto, Barça tutto facile

    Un vero e proprio uragano si abbatte sul Porto di Lopetegui.

    Non si tratta di un fenomeno meteorologico, a Monaco la squadra di Pep Guardiola, criticatissima dopo la sconfitta della scorsa settimana in Portogallo, distrugge gli avversari con 5 gol segnati nei primi 40 minuti. Il Porto trova il gol della bandiera nella ripresa con Jackson Martinez e poi subisce la punizione di Xabi Alonso che fissa il definitivo 6-1.

    Nell’altra gara, al Camp Nou, il Psg aveva bisogno di un vero e proprio miracolo per ribaltare il 3-1 casalingo subito dal Barcellona. Anche in Spagna però non c’è stato nulla da fare, i padroni di casa hanno fatto la gara e l’hanno chiusa in mezz’ora con la doppietta di Neymar.

    Veniamo al racconto delle due gare partendo da quella dell’Allianz Arena.

    BAYERN MONACO – PORTO

    Il Bayern deve rimontare due gol ma Guardiola è costretto ancora una volta a rinunciare a pezzi pregiati come Benatia, Robben, Ribery, Alaba e Schweinsteiger. Lopetegui risponde con il suo 4-3-3 confidando nella verve di Quaresma e nel talento di Martinez. 

    I tedeschi partono subito forte e dopo un palo colpito da Lewandowski sbloccano la gara con Thiago Alcantara al 14°. La rete mette in discesa la sfida per i bavaresi che al 22° raddoppiano con il colpo di testa di Boateng e poi calano il tris al 28° con Lewandowski. Passano solo 7 minuti ed il Bayern cala il Poker con la conclusione di Muller che, deviata, inganna Fabiano. Non è finita qua perchè dopo una bella azione sulla destra, la palla giunge a Lewandowski che controlla e fa partire il diagonale vincente, è il 40° ed il Bayern si porta sul 5-0, il Porto è annientato.

    L'esultanza dei calciatori del Bayern Monaco | Foto Twitter
    L’esultanza dei calciatori del Bayern Monaco | Foto Twitter

    Nella ripresa Lopetegui da spazio a Ruben Neves per Quaresma ma la gara non cambia, i tedeschi controllano e già dopo pochi minuti sfiorano il 6-0 con Gotze. Ci si aspetta quantomeno l’orgoglio dei portoghesi e la rete arriva, la firma il solito Jackson Martinez al 73°. Il gol accende il colombiano che poco dopo ha la palla del clamoroso 2-5 ma calcia fuori di poco. Se c’era una minima speranza per i biancoblu, si spegne al 87° quando Marcano prende il secondo giallo lasciando i suoi in 10. Sulla susseguente punizione Xabi Alonso fa partire una traiettoria che s’infila alle spalle di Fabiano per il 6-1. Finisce qua, il Bayern s’impone sul Porto con un punteggio tennistico e vola in semifinale.

    BAYERN MONACO – PORTO 6-1 (14° Thiago Alcantara (B), 22° Boateng (B), 28°, 40° Lewandowski (B), 35° Muller (B), 73° Martinez (P), 88° Xabi Alonso (B))

    Bayern Monaco (4-3-2-1): Neuer; Rafinha (72° Rode), Boateng, Badstuber, Bernat; Thiago Alcantara (90° Dante), Xabi Alonso, Lahm; Muller, Gotze (86° Weiser); Lewandowski

    Allenatore: Guardiola.

    Porto (4-3-3): Fabiano; Marcano, Martins Indi, Maicon, Reyes (Ricardo); Torres, Herrera, Casemiro; Brahimi (67° Evandro), Martinez, Quaresma (46° Ruben Neves).

    Allenatore: Lopetegui.

    Arbitro: Atkinson.

    Ammoniti: Herrera (P), Martinez (P), Ricardo (P), Badstuber (B)

    Espulsi: Marcano (P)

     

    BARCELLONA – PSG

    Impresa praticamente impossibile per il Psg che nella tana del Barcellona recupera Ibrahimovic e Verratti ma deve rinunciare a Thiago Silva. Luis Enrique invece schiera il miglior Barcellona con il trio delle meraviglie davanti composto da Suarez, Messi e Neymar. 

    La gara si mette subito sui binari giusti per il Barcellona perchè Iniesta slalomeggia a metà campo poi serve un pallone d’oro a Neymar che si libera di David Luiz, salta Sirigu e deposita in gol. Il Psg non riesce a reagire, la gara rimane in mano al Barça che al 34°  trova il raddoppio con il colpo di testa di Neymar solissimo in area. Il primo tempo si chiude sul 2-0.

    Nella ripresa il Barcellona controlla il gioco, il Psg ha una grossa occasione intorno al 60° ma Verratti calcia fuori. I blaugrana fanno girare palla cercando il 3-0, i parigini si rivedono al 73° con la conclusione di Ibrahimovic violenta ma respinta da ter Stegen. I padroni di casa decidono di non affondare e fanno girar palla facendo trascorrere il tempo. Non accade molto altro, il Barcellona in scioltezza sconfigge il Psg e raggiunge la semifinale.

    BARCELLONA – PSG 2-0 (13°, 34° Neymar)

    Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Busquets (55° Sergi Roberto), Rakitic, Iniesta (46° Xavi); Suárez (75° Pedro), Messi, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Psg (4-3-3): Sirigu; van der Wiel, Marquinhos, David Luiz, Maxwell; Verratti, Cabaye (66° Lucas), Matuidi (80° Rabiot); Cavani (79° Lavezzi), Ibrahimovic, Pastore.

    Allenatore: Blanc.

    Arbitro: Moen.

    Ammoniti: David Luiz (P)

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop, dopo la 31° giornata di Serie A

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop, dopo la 31° giornata di Serie A

    Il 31° turno di Serie A, disputatosi nel weekend, con l’appendice del posticipo del lunedì sera, ha visto un netto calo dei gol segnati e degli assist, una sola marcatura multipla, un calcio di rigore parato e ben due autoreti. Da segnalare il ritorno al gol di Belfodil che mancava da quasi due anni.

    Veniamo quindi al riepilogo di questa giornata attraverso le Statistiche Fantacalcio. 

    In questa giornata sono stati segnati 17 gol: Denis, Pellissier, Maccarone, Tonelli, Iago Falque, Bonucci, Tevez, Callejon, Gabbiadini, Chochev (2), Belfodil, Lodi, Totti, Berardi, Quagliarella, Obbadi.

    Gli Assist forniti e assegnati da La Gazzetta dello Sport sono stati 7: Meggiorini, Saponara, Valdifiori, Edenilson, Vidal, Hamsik, Dybala.

    Come detto nella prima parte, c’è stato un rigore fallito, quello parato dal portiere gialloblu Rafael ad Alessandro Diamanti nel posticipo Fiorentina-Verona, una curiosità l’altra settimana era stato proprio il Verona a fallire un calcio di rigore. Ci sono stati ben due autogol, quello del difensore del Chievo Cesar che è valso il pareggio per l’Udinese e quello del difensore del Cagliari Balzano  nella gara persa per 3-0 dai rossoblu contro il Napoli. Ci sono stati 2 espulsi, il centrocampista della Lazio Cataldi nella sfida dello Juventus Stadium e il difensore del Napoli Maggio che ha rimediato il rosso a Cagliari.

    Ivaljo Chochev | Foto Twitter
    Ivaljo Chochev | Foto Twitter

    Il titolo di migliore punteggio per la 31° giornata è stata sostanzialmente una gara a senso unico ed è stata una sorpresa incredibile. I soliti Tevez, Callejon, Pellissier, ma anche l’inaspettato Obbadi ed il redivivo Belfodil hanno preso un 7 in pagella ed il +3 di bonus che li ha portati ad un 10 totale. Bonucci con il suo 7.5 di voto, sommato al bonus per il gol è arrivato ad un totale di 10.5. Nessuno di loro però ha potuto competere con l’unico autore di una marcatura multipla ovvero il bulgaro del Palermo Chochev che con la doppietta al Genoa, sommata ad un bel 7, ha totalizzato 13 punti che gli hanno permesso così di divenire il migliore di questa giornata di Serie A.

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 31° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Rafael 9.5; Bonucci 10.5, Tonelli 9.5, Edenilson 7, Lucchini 7; Chochev 13, Callejon 10, Obbadi 10; Belfodil 10, Pellissier 10, Tevez 10.

     

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 31° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Brkic 2.5; Balzano 3, Cesar 3, Astori 4.5, De Maio 4.5; Diamanti 2.5, Conti 3.5, Ekdal 4; Longo 4, Iturbe 4.5, Klose 5

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 31° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Lamanna (Genoa) 6.36; Buffon (Juventus) 6.04; Bizzarri (Chievo) 5.48

    DIFENSORI: Glik (Torino) 7.04; Barba (Empoli) 6.54; Izzo (Genoa) 6.50

    CENTROCAMPISTI: Felipe Anderson (Lazio) 8.00; Salah (Fiorentina) 7.72; Menez (Milan) 7.56

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.52; Dybala (Palermo) 8.02; Icardi (Inter) 7.80

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio), Dybala (Palermo) e Valdifiori (Empoli)  7 assist.

    4- Felipe Anderson (Lazio), Guarin (Inter), Hamsik (Napoli) e Vazquez (Palermo) 6 assist.

    8- Farnerud (Torino) e Halfredsson (Verona) 5 assist.

     

  • Roma e Torino chance sprecate, bene il Palermo

    Roma e Torino chance sprecate, bene il Palermo

    La trentunesima giornata di Serie A, dopo i due anticipi del sabato, con la consacrazione della Juventus insaziabile e vincente sulla seconda in classifica Lazio e il pareggio a reti bianche tra Sampdoria e Cesena, aveva regalato alcune chance per le squadre che nel pomeriggio potevano recuperare punti importanti soprattutto in chiave europea, visto che in zona retrocessione i giochi sembrano davvero fatti.

    I sogni europei vedevano coinvolto il Torino, che nel lunch-match doveva far visita al Sassuolo e strappare tre punti fondamentali per continuare la corsa all’Europa League, soprattutto recuperando due punti alla Sampdoria di Sinisa Mihajlovic. Nulla da fare, i granata sono andati sotto prima su calcio di rigore realizzato da Domenico Berardi e poi hanno raddrizzato il match, sempre su calcio di rigore con Quagliarella. Un po’ poco considerando la posta in palio e l’occasione, tuttavia il Sassuolo di Di Francesco conferma, anche in un finale di stagione in cui non ha più nulla da dire, la sua filosofia di fare calcio sempre propositivo ed in qualunque circostanza.

    Il rigore realizzato da Francesco Totti | Foto Twitter
    Il rigore realizzato da Francesco Totti | Foto Twitter

    Alle 15:00 gli occhi erano puntati soprattutto sui campi di Palermo, dove il Genoa restava attaccato alle ambizioni europee, e a Roma, dove i giallorossi, dopo la sconfitta dei cugini a Torino, avevano la possibilità di sorpassare gli odiati rivali riposizionandosi al secondo posto. Meno interessanti i match di Verona, tra Chievo e Udinese, e di Empoli tra i toscani ed il Parma tutto cuore di Donadoni.

    La Roma offre una prestazione figlia della situazione interna che sta vivendo e inquinata dall’acido confronto tra tifoseria organizzata e presidenza. E dire che il match sembrava subito instradato al meglio per i giallorossi, con un calcio di rigore a favore dopo tre minuti di gioco per un fallo di mano in area. Il capitano Totti realizza e sembra il preludio a quanto pronosticato, invece l’Atalanta si mette a posto tatticamente e pareggia sempre con un calcio di rigore ottenuto in una classica azione di contropiede. Realizzazione di Denis e resto della partita quasi in ghiaccio che vede fiammate giallorosse discontinue e azioni di rimessa bergamasche, ma finisce 1-1.

    Il Genoa si offre molle al Palermo, cerca di impostare la partita a suo favore crea gioco ma in contropiede i rosanero gli fanno male. In entrambi i casi è Chochev a segnare mettendo nel primo tempo la partita al sicuro ed in entrambi i casi la difesa rossoblù sulla ripartenza dei padroni di casa è messa malissimo, segno che la concentrazione della squadra rossoblù è già in vacanza, altro che Europa da conquistare. Nella ripresa il canovaccio della gara non cambia e il Genoa accorcia le distanze con Falque ma alla fine sarà 2-1 per i padroni di casa.

    Palermo vittorioso sul Genoa per 2-1 | Foto Twitter
    Palermo vittorioso sul Genoa per 2-1 | Foto Twitter

    Empoli-Parma è una partita ricca di gol, senza pensieri e con la mente sgombra le due squadre mostrano un match gradevole, aperto e chiuso dal Parma che prima passa in vantaggio con Lodi, poi si fa pareggiare e superare dalle reti di Maccarone e Tonelli ed infine pareggia nella ripresa grazie a Belfodil. Pareggio anche tra Chievo ed Udinese, veneti in vantaggio con l’eterno Pellissier nel primo tempo e pareggio nella ripresa grazie ad un’autorete di Cesar.

    RISULTATI 31° TURNO DI SERIE A

    Sabato 18 aprile 2015

    Sampdoria-Cesena 0-0 (0-0)

    Juventus-Lazio 2-0 (2-0) – 17° Tevez (J), 28° Bonucci (J)

    Domenica 19 aprile 2015

    Sassuolo-Torino 1-1 (1-0) – 45° Berardi (S) rig., 58° Quagliarella (T) rig.

    Chievo-Udinese 1-1 (1-0) – 39° Pellissier (C), 71° Cesar (C) autog.

    Empoli-Parma 2-2 (2-1) – 19° Lodi (P), 32° Maccarone (E), 45° Tonelli (E), 73° Belfodil (P)

    Palermo-Genoa 2-1 (2-0) – 9°, 30° Chochev (P), 52° Falque (G)

    Roma-Atalanta 1-1 (1-1) – 3° Totti (R) rig., 23° Denis (A) rig.

    Alle 18:00 previsto il primo posticipo domenicale con il Napoli impegnato a Cagliari e a seguire alle 20:45 l’atteso derby di Milano tra Inter e Milan. Lunedì si chiude la giornata con Fiorentina-Verona.

  • Sampdoria sciupona, l’Europa è effimera

    Sampdoria sciupona, l’Europa è effimera

    Una Sampdoria che spreca troppo e che non riesce mai a dare una zampata vincente al match contro il Cesena, nonostante domini e crei in modo continuativo e alla fine rischi addirittura di capitolare sui contropiedi della squadra di Di Carlo che decide di affrontare i blucerchiati solo in contropiede. Finisce 0-0 con la squadra di Mihajlovic che entra in zona Europa, ma è solo una posizione momentanea aspettando i risultati di domani.

    Di Carlo sceglie di affrontare la Sampdoria i modo coperto, quasi con una “linea Maginot” davanti alla propria area di rigore e una difesa che diventa a sei giocatori, ma al tempo stesso riparte trovando ampie praterie nel modulo offensivo dei padroni di casa che quando perdono palla a volte si trovano mal messi in campo facendo infuriare il proprio allenatore e rischiando oltre il lecito.

    In questo sabato di anticipi della trentunesima giornata i blucerchiati agganciano temporaneamente così il Napoli che domani affronterà il Cagliari al Sant’Elia e scavalcano la Fiorentina impegnata lunedì a Verona contro l’Hellas.

    Solo nel primo tempo i padroni di casa tirano verso la porta otto volte, ma peccano di precisione, infatti centrano lo specchio solo al 20° con Eto’o che, dopo un bello slalom tra le maglie della difesa bianconera, impegna Agliardi. Nella ripresa non cambia il canovaccio della partita, tuttavia il Cesena sembra aver meglio preso le misure, limitando prima dei tiri verso la propria porta il gioco sampdoriano.

    Sinisa Mihajlovic | Foto Twitter
    Sinisa Mihajlovic | Foto Twitter

    Due clamorose occasioni fallite dai blucerchiati in questa frazione, soprattutto nel finale, prima De Silvestri imbeccato da Eto’o manda fuori di un soffio all’82° e poi con Mesbah, servito ancora dal camerunense, dopo un’azione insistita di Okaka che impegna Agliardi perfetto a mettere l’ultimo sigillo sempre alla chiusura dell’azione avversaria. Nella fase di recupero ancora il portiere preferito a Leali da Di Carlo chiude su RomagnoliOkaka. Va detto che il Cesena non è stato a guardare ed ha sfruttato le praterie in contropiede che i blucerchiati le hanno lasciato, ma senza mai essere veramente pericolosi, come nell’ultimissima azione della partita dove in superiorità numerica non sfrutta l’occasione con Defrel grazie anche alla strepitosa chiusura di Obiang.

    SAMPDORIA-CESENA 0-0 (0-0)

    Sampdoria (4-2-3-1): Viviano 6; De Silvestri 7, Silvestre 6, Romagnoli 6,5, Mesbah 5,5; Palombo 6,5 (dal 86° Soriano S.V.), Obiang 6,5; Muriel 4,5 (dal 66° Correa 5,5), Eto’o 6,5, Eder 5; Okaka 5,5.
    All.: Sinisa Mihajlovic 5,5
    Cesena (4-3-1-2): Agliardi 7; Perico 6, Krajnc 6,5, Volta 6, Lucchini 6,5; Giorgi 6 (dal 83° Cazzola S.V.), Mudingayi 5,5 (dal 77° Zè Euardo 6), Cascione 6,5; Brienza 6,5; Succi 6, Rodríguez 6,5 (dal 60° Defrel 6,5).
    All.: Domenico Di Carlo 6
    Ammoniti: Perico (C), Silvestre (S), Okaka (S), Mudingayi (C), Krajnc (C). Espulsi:
  • Juve verso il quarto scudetto, anche la Lazio s’arrende

    Juve verso il quarto scudetto, anche la Lazio s’arrende

    La Juventus cancella lo scivolone di Parma e nella sfida contro la Lazio, seconda in classifica, con una prestazione solida, s’impone per 2-0 grazie ai gol di Tevez, 18° gol stagionale per lui, e Bonucci autore di un’azione personale iniziata a metà campo.

    Oltre ai due gol la squadra di Allegri non ha sostanzialmente concesso tiri alla Lazio se non negli ultimissimi minuti. Pioli nella ripresa ha provato a cambiare le carte in tavola, ha inserito Candreva provando a premere ma la retroguardia bianconera non ha quasi mai tremato.

    Dopo questo successo della Juve, il quarto scudetto di fila si avvicina, la Lazio infatti è scivolata a -15 e la Roma, momentaneamente, a -16, con 7 gare ancora da disputare.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri schiera i suoi con il 3-5-2 con Padoin che prende il posto di Lichtsteiner sulla fascia e con Matri insieme a Tevez, a dispetto delle previsioni che volevano uno tra Llorente e Morata accanto all’Apache.

    Pioli con diversi problemi per infortuni e squalifiche passa al 4-3-3 e schiera Cana al posto di De Vrij e Lulic a metà campo al posto di Parolo. In avanti Mauri viene preferito a Candreva e gioca nel tridente con Klose e Felipe Anderson. 

    La partenza vede una Lazio più aggressiva, i biancocelesti provano a pressare, lasciando poca possibilità di ragionare alla Juventus. Nei primi 10 minuti non si segnala occasioni. La prima conclusione la firma da lontano Marchisio al 13°, blocca Marchetti. Al 17° da un lancio lungo arriva una spizzata per Tevez che controlla, si presenta davanti a Marchetti e lo batte per il vantaggio bianconero. La risposta della Lazio arriva al 25° con Klose che sfrutta un rinvio corto di Chiellini e si avventa sul pallone, il suo tiro però è deviato in corner da Bonucci. Il difensore della Juventus e della Nazionale è protagonista 3 minuti dopo quando s’inventa un’azione personale conclusa con il rasoterra vincente dal limite. La Lazio cerca di crescere sfruttando l’estro di Felipe Anderson che prova a far tutto da solo ma la difesa di Allegri tiene. Una buona aggressività della Lazio porta a poco in concreto, anzi è Evra con il colpo di testa, nel recupero, ad avere la palla del 3-0. Il primo tempo si chiude con i bianconeri avanti di due gol.

    L'esultanza dei calciatori della Juventus | Foto Twitter
    L’esultanza dei calciatori della Juventus | Foto Twitter

    La ripresa parte con l’ingresso di Candreva al posto di Braafheid e conseguente ritorno al 4-2-3-1 per la Lazio. I biancocelesti premono, provano a far girare il pallone più veloce ma gli spazi non ci sono, la difesa bianconera tiene. Buffon viene impegnato da una punizione di Candreva al 64° e da una conclusione di Biglia 5 minuti dopo. La Juventus si mostra sempre più solida, la Lazio pian piano perde forza e spirito e ad un minuto dal termine rimane anche in 10 per il rosso diretto a Cataldi. Non c’è tempo per altro la Juventus, dopo lo scivolone di Parma, torna al successo e continua la sua corsa verso il 4° scudetto consecutivo. La Lazio esce sconfitta ma non certo ridimensionata.

     

    JUVENTUS – LAZIO 2-0 (17° Tevez, 28° Bonucci)

    Juventus (3-5-2): Buffon; Chiellini, Bonucci, Barzagli; Padoin, Vidal (83° Sturaro), Pirlo (72° Pereyra), Marchisio, Evra; Tevez, Matri (58° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Cana, Mauricio, Braafheid (46° Candreva); Lulic, Biglia, Cataldi; Felipe Anderson, Klose (92° Ledesma), Mauri (65° Keita).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Mauricio (L), Lulic (L), Evra (J), Marchisio (J), Candreva (L), Chiellini (J), Cana (L)

    Espulso: Cataldi (L)

     

    Nell’altro anticipo, quello delle 18, la Sampdoria spreca tante occasioni e non riesce a superare un buon Cesena che si difende bene e porta a casa dal Ferraris uno 0-0 che vale solo un punto in classifica ma che da morale e lascia una fiammella di speranza salvezza ancora accesa. La squadra di Mihajlovic perde così una buona occasione di consolidare la corsa europea.

    SAMPDORIA – CESENA 0-0 

    Sampdoria (4-2-3-1): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Mesbah; Palombo (86° Soriano), Obiang; Muriel (68° Correa), Eto’o, Éder; Okaka.

    Allenatore: Mihajlović.

    Cesena (4-3-1-2): Agliardi; Perico, Volta, Krajnc, Lucchini; Giorgi (84° Cazzola), Mudingayi (77° Zè Eduardo), Cascione; Brienza; Succi, Rodríguez (60° Defrel).

    Allenatore: Di Carlo.

    Arbitro: Giacomelli.

    Ammoniti: Perico (C), Silvestre (S), Okaka (S), Mudingayi (C)

  • Calcio Femminile: Verona rimonta la Torres e tiene la testa

    Calcio Femminile: Verona rimonta la Torres e tiene la testa

    Una rimonta incredibile in soli 3 minuti.

    Nella 23° giornata il Verona, sotto per 2-1 in casa della Torres vede lo spettro del sorpasso da parte del Brescia ma nel giro di soli 3 minuti ribalta completamente la gara chiudendo poi con un netto 6-2. Come detto il Brescia ha ottenuto il successo nel derby con il Mozzanica.

    Prosegue il buon momento del Tavagnacco che s’impone, con qualche sofferenza nel finale, a Bari. Vittoria in trasferta anche per il Firenze che espugna il campo del Riviera. La Res Roma non riesce a trovare il gol a Pordenone e chiude sullo 0-0. Il San Zaccaria batte fuori casa l’Orobica e sorpassa il Cuneo che cade in casa per 1-0 contro il Como che proprio non vuole mollare.

    Veniamo al racconto delle gare di oggi.

    TORRES – VERONA

    Emozioni a non finire a Sassari nella sfida tra Torres e Verona. Si parte subito fortissimo con Gelmetti che al 2° minuto trova il gol del vantaggio ospite. Vantaggio che dura solo 3 minuti perchè Marchese trova subito la parità. Il primo tempo si chiude così, ma non appena si riparte Domenichetti lascia partire il tiro che vale il vantaggio per la Torres. Il Verona sembra prossimo al ko ma in 3 minuti le scaligere ribaltano tutto: al 68° Bonetti trova il pareggio, palla al centro e Sipos trova il gol del 2-3. La Torres incassa il pesante colpo e al 71° deve inchinarsi nuovamente a Bonetti che sigla il 2-4. Non è finita qua, il Verona vola e Fuselli trova la 5° rete per le gialloblu. In pieno recupero c’è gioia anche per Baldo che segna il gol del definitivo 6-2 per il Verona.

    BRESCIA – MOZZANICA

    Il Brescia fa suo il derby lombardo e continua la rincorsa al Verona. Le Leonesse partono forte e trovano subito il vantaggio con Girelli che gira in rete un corner battuto da Cernoia. Nel resto del primo tempo il Mozzanica si vede solo con un tiro debole di Mason. La ripresa parte con le ospiti in attacco con una Giacinti che prova ad impensierire un paio di volte la porta di Marchitelli. Al 81° arriva il raddoppio di Sabatino che gira di teste in rete un bel cross di Alborghetti. Sembra finita ma Giacinti non è d’accordo, l’attaccante del Mozzanica al 84° sfrutta un’errore della difesa di casa e con un pallonetto accorcia le distanze. Il Mozzanica potrebbe provarci ma non riesce a trovare il pari, il Brescia vince e rimane a 1 punto dalla vetta.

    PINK SPORT TIME BARI – TAVAGNACCO

    Il Tavagnacco non vuole fermarsi più e anche a Bari conquista i tre punti. Le padrone di casa rimangono in 10 al 15° per il fallo, fuori area del portiere Di Bari che prende il rosso, Brumana trasforma il calcio di punizione. Nella ripresa la stessa Brumana trova il raddoppio e poco dopo Camporese firma lo 0-3. Sembra finita ma la Pink si sveglia e accorcia con Conte al 79°. Passano due minuti e Clelland conquista e trasforma un rigore che costa il rosso a Peressotti. La rimonta però si ferma qua, vince 3-2 il Tavagnacco.

    RIVIERA DI ROMAGNA – FIRENZE

    Il Firenze espugna il campo del Riviera di Romagna per 2-0. Un successo maturato nella ripresa dopo una prima frazione che ha visto un salvataggio sulla linea della difesa del Riviera, ed una mischia sventata dalla difesa delle viola. Si riparte e le ospiti trovano subito il vantaggio con Razzolini che riceve un tiro cross di Rodella e supera il portiere avversario. La reazione delle padrone di casa non produce quasi niente e a due minuti dal termine Vigilucci trova il gol del definitivo 0-2.

    PORDENONE – RES ROMA 

    Il Pordenone doveva vincere per avere ancora qualche speranza, la Res Roma per cercare di distanziare le avversarie. Alla fine è uscito uno 0-0 che non serve in sostanza a nessuna delle due compagini.

    OROBICA – SAN ZACCARIA

    Il San Zaccaria vince in casa dell’Orobica e consolida la propria posizione nella corsa ai playout. Il primo tempo della gara vede le ospiti creare qualche chance ma senza trovare il gol. Nella ripresa al 52° il San Zaccaria passa con la conclusione vincente di Cimatti. Passano pochi minuti ed un tiro perfetto di Longato permette alle romagnole di raddoppiare. Il San Zaccaria pare in controllo, l’Orobica rimane anche in 10 ma ha la forza di cercare di riaprirla trovando il gol al 84° con Massussi. E’ solo un’illusione perchè dopo 3 minuti ancora Cimatti mette al sicuro i 3 punti per il San Zaccaria. 

    CUNEO – COMO

    Vittoria pesante in zona salvezza per il Como che espugna il campo del Cuneo grazie ad un autogol di Librandi al 14°.  Subito il gol il Cuneo fatica a reagire, nel primo tempo il Como non rischia quasi niente. Nella ripresa le piemontesi provano a cercare il pari che però non arriva.

     

    Logo femminileRISULTATI 23° GIORNATA

    BRESCIA – MOZZANICA 2-1 (8° Girelli (B), 81° Sabatino (B), 84° Giacinti (M))

    CUNEO – COMO 0-1 (14° aut Librandi)

    OROBICA – S.ZACCARIA 1-3 ( 52°, 87° Cimatti (S), 56° Longato (S), 86° Massussi (O))

    PINK SPORT TIME BARI – TAVAGNACCO 2-3 (17°, 64° Brumana (T), 74° Camporese (T), 79° Conte (P), 81° rig.Clelland (P))

    PORDENONE – RES ROMA 0-0

    RIVIERA DI ROMAGNA – FIRENZE 0-2 (48° Razzolini, 88° Vigilucci)

    TORRES – VERONA 2-6 (2° Gelmetti (V), 5° Marchese (T), 46° Domenichetti (T), 68°, 71° Bonetti (V), 69° Sipos (V) 74° Fuselli (V), 94° Baldo (V))

     

    CLASSIFICA DOPO 23 GIORNATE

    Verona 58, Brescia 57, Mozzanica 50, Tavagnacco 46, Firenze 45, Torres 41, Res Roma 32, Riviera di Romagna 28, San Zaccaria 24, Cuneo 21, Como 17, Pink Sport Time Bari 15, Pordenone 14, Orobica 7