Categoria: Calcio

  • Morata-Tevez e la Juve può sognare ancora Berlino

    Morata-Tevez e la Juve può sognare ancora Berlino

    Una grandissima Juventus porta a casa il primo atto nella semifinale di Champions League contro il Real Madrid. 

    Un 2-1 fatto di grande forza, di sofferenza a tratti ma anche da ottime giocate. Morata cecchino nei primissimi minuti, una difesa praticamente perfetta, fatta eccezione per un paio di disattenzioni costate il gol di Ronaldo e la traversa di James, un Tevez sempre pronto al momento giusto ma anche uno Sturaro davvero impressionante per essere praticamente al debutto in Champions.

    Carlos Tevez | Foto Twitter
    Carlos Tevez | Foto Twitter

    Il Real di Carlo Ancelotti ha dimostrato tanti difetti nella fase difensiva, ha sfruttato i suoi campioni, James e Cr7, per trovare il momentaneo pari ma nella ripresa ha provato a schiacciare i bianconeri ma non ha quasi mai preoccupato Buffon. 

    Al ritorno per i ragazzi di Max Allegri sarà durissima, al Bernabeu non sarà per niente facile ma una Juve così può continuare a sognare di andare a Berlino.

     

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri stupisce non per la scelta del modulo, utilizza infatti il 4-3-1-2, previsto alla vigilia, ma bensì per la scelta di schierare Sturaro al posto di Pereyra con Vidal che va a fare il trequartista.

    Ancelotti in sostanza conferma sia uomini che modulo previsto alla vigilia, un 4-4-2 con Sergio Ramos spostato a centrocampo. Coppia d’attacco Bale-Cristiano Ronaldo.

    Pronti via e dopo solo un minuto, da un rinvio errato di Casillas, arriva una chance per Vidal che però tarda a calciare e viene fermato. La Juve pare aggressiva ma un errore di Pirlo lancia Bale, Bonucci prende il giallo per fermarlo. Morata con il pallonetto fa le prove per il gol che arriva dopo pochi minuti, tiro di Tevez, Casillas non trattiene e Morata spinge in gol. Il Real reagisce e al 12° un missile di Kroos è deviato in corner da Buffon. Come da logica le Merengues si riversano in avanti ma i bianconeri con un ottimo Sturaro si creano altre potenziali palle gol. Al 27°, dopo una chance sprecata da Lichtsteiner, il Real trova il pari con una bella giocata di James Rodriguez che mette sulla testa di Cristiano Ronaldo un pallone da spingere in porta. A questo punto il Real Madrid allenta un po’ la presa e la Juventus torna a farsi vedere con un bel tiro di Marchisio, fuori di poco. Al 41° Buffon può ringraziare la traversa, dopo una bella azione di squadra il colpo di testa di Rodriguez si stampa sulla traversa. Non succede molto altro, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte e la Juventus mostra il pressing visto nei primi minuti del primo tempo. Il Real regge piuttosto agevolmente l’inizio aggressivo dei padroni di casa e cerca di costruire. Al 57° però la Juventus si conquista un rigore per un fallo di Carvajal, misteriosamente nemmeno ammonito, su Tevez, l’Apache è freddo e trasforma. Il gol stordisce i blancos e dopo poco più di un minuto una bella azione di Evra fa tremare la difesa di Ancelotti, Pepe salva in corner. Passano i minuti e la pressione del Real si fa sempre più intensa ed asfissiante. L’occasione ghiotta però capita a Llorente al 87°, il navarro salta anche Casillas ma deve allargarsi, mette palla in mezzo ma Vidal viene chiuso. Nel finale è più la Juve a sfiorare il terzo gol che il Real al pari. Non accade altro, finisce allo Juventus Stadium, la semifinale d’andata va alla Juventus. 

     

    JUVENTUS – REAL MADRID 2-1 (8° Morata (J), 27° Ronaldo (R), 57° rig. Tevez (J))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Sturaro (64° Barzagli); Vidal; Tevez (86° Pereyra), Morata (78° Llorente).

    Allenatore: Allegri.

    Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Varane, Marcelo; Rodriguez, Kroos, Ramos, Isco (63° Hernandez); Ronaldo, Bale (86° Jesè).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Atkinson.

    Ammoniti: Bonucci (J), Tevez (J), Carvajal (R), Rodriguez (R), Chiellini (J)

  • Serie B verso la volata finale per raggiungere il Carpi

    Serie B verso la volata finale per raggiungere il Carpi

    La Serie B si avvicina al rush finale, tre giornate alla fine del torneo in cui mancano ancora due posti da assegnare per salire in Serie A: la volata finale entra nel vivo, resta da definire il secondo posto valevole per la promozione diretta in Serie A e la griglia dei playoff.

    La Serie b verso la volata finale
    La Serie b verso la volata finale

    La classifica, ad oggi, si presenta corta: soltanto sei sono i punti che separano la terza dall’ottava in classifica, i playoff sono stati estesi a sei squadre. Il Frosinone, seconda forza del torneo, a quota 67 punti ha quattro lunghezze di vantaggio su Vicenza e Bologna. I ragazzi di Roberto Stellone affronteranno Cittadella, Crotone e Vicenza, per i ciociari si tratterebbe della seconda promozione consecutiva dopo quella avuta la scorsa estate dalla Lega Pro alla Serie B. Il Vicenza ha gettato alle ortiche il secondo posto con la sconfitta esterna a Brescia per 3-0 e il pareggio interno con la Virtus Lanciano: il calendario della squadra di Marino è peraltro proibitivo: Spezia e Livorno fuori casa e Frosinone in casa all’ultima giornata. Appare, sulla carta, un’pò più morbido quello del Bologna, prima di affrontare un Lanciano tranquillo all’ultimo turno la squadra del neo tecnico Delio Rossi se la vedrà con l’Avellino in lotta playoff e la Pro Vercelli impegnata a non scivolare in zona play out.

    Se il campionato si fosse concluso lo scorso week end la prima squadra esclusa dalla zona palyoff sarebbe stata il Livorno: la squadra di Panucci deve recuperare due lunghezze dall’Avellino: cinque pareggi nelle ultime sei uscite: Virtus Entella, Vicenza e Pescara i tre avversari ancora da affrontare. Il cammino dell’Avellino di Rastelli prevederà lo scontro diretto con il Bologna; poi il Trapani di Cosmi e il Brescia oramai retrocesso in Lega Pro.

    Fari puntati sulla prossima giornata con gli scontri diretti Spezia-Vicenza; Pescara-Perugia e Bologna-Avellino molto diranno sui futuri scenari del campionato di Serie B.

    Si rammenta che in caso di arrivo a pari punti faranno fede gli scontri diretti seguiti dalla differenza reti.

    CLASSIFICA: Carpi 78; Frosinone 67; Vicenza e Bologna 63; Spezia 60; Perugia 59; Pescara e Avellino 57; Livorno 55; Bari 51; Lanciano 49; Catania 48; Modena, Trapani e Latina 46; Pro Vercelli e Ternana 45; Crotone 44; Virtus Entella 43; Cittadella 40; Brescia 36; Varese 32.  

     

  • Teramo nella storia: prima volta in Serie B

    Teramo nella storia: prima volta in Serie B

    Il Teramo, dopo 102 anni di storia sportiva, tra Serie C e Serie D, è la seconda squadra a staccare il pass per poter disputare la prossima Serie B; dopo la Salernitana, tocca al Teramo festeggiare la vittoria nel girone B della Lega pro Unica: mai si era verificato nei precedenti 102 anni di storia. Decisiva, nella gara di sabato scorsa, la vittoria di sabato contro il Savona in trasferta per 0-2; a decidere la sfida sono state le reti realizzate da Di Paolantonio al 7′, teramano doc e da Lapadula al 65′.

    I tifosi del Teramo accolgono in città l'arrivo della squadra
    I tifosi del Teramo accolgono in città l’arrivo della squadra

    A 90′ minuti dal fischio finale della stagionre regolare la formazione di mister Vivarini ha 4 lunghezze di vantaggio sull’Ascoli, 74 a 70, quindi ha la matematica certezza di poter disputare la prossima Serie B.

    Un risultato strepitoso per la società del presidente Luciano Campitelli, imprenditore del settore dolciario, con il panchina mister Vincenzo Vivarini trascinata dalla coppia gol Gianluca Lapadula a quota 21 reti e Alfredo Donnarumma 21 reti anche per lui. Al Teramo serviva una vittoria e essa è arrivata: ininfluente anche il risultato del match dell’Ascoli che ha vinto il derby contro l’Ancona per 2-1.

    Grande festa nella piazzaSant’Anna di Teramo e nel centro della città con  caroselli di migliaia di auto e di tifosi i quali hanno atteso il rientro in città della squadra. Dalla terrazza consiliare  sono stati esplosi fuochi d’artificio pirotecnici, mentre tra piazza Orsini e piazza martiri della Libertà, tra cori ed esplosione di patardi e di fumogeni la squadra, a fatica, ha guadagnato il palco dove,tutti insieme hanno cantato gli inni della tifoseria. Non sono mancati momenti di tensione per l’esplosione di alcuni grossi petardi, uno dei quali ha ferito ad una mano un sedicenne che ha dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso per lesioni ad un dito.

    Dopo L’Aquila (1934), Pescara (1941), Castel di Sangro (1996) e Lanciano (2012), quella biancorossa è la quinta formazione abruzzese ad approdare in B.

     

  • Scudetto nato da un trauma e vinto in “Allegri-a”

    Scudetto nato da un trauma e vinto in “Allegri-a”

    La Juventus diventa campione d’Italia per la sua trentatreesima volta nella sua storia, 31 per l’albo della Federcalcio a causa delle sentenze di Calciopoli nel 2006, poco importa se lo Scudetto ha il numero giusto o sbagliato, resta il fatto che la Signora del calcio italiano per la quarta volta consecutiva porta a casa il titolo tricolore.

    Scudetto che, se non è stato inatteso, è stato certamente il più difficile da prendere. La stagione per la Juventus iniziava non bene. l’inizio del ritiro di preparazione era stato funestato dalle dimissioni di Antonio Conte e dalla scelta della società di puntare su Massimiliano Allegri. La piazza era furiosa, i giocatori sfasati e delusi dalle parole dell’ex-mister che li definiva “spompati” e la società spiazzata per un mercato condotto all’insegna dei vecchi schemi con acquisti importanti che potevano saltare. Tutti si ricorderanno di Evra e Morata, per esempio, che erano attesi a Torino per le visite mediche e che rimandarono l’arrivo per avere chiarimenti dal nuovo corso tecnico.

    Arturo Vidal festeggia dopo la rete alla Sampdoria | Foto Twitter
    Arturo Vidal festeggia dopo la rete alla Sampdoria | Foto Twitter

    Allegri è arrivato, ha subito la contestazione della piazza, ha accettato le vie percorse della società in fase di mercato e fatto un patto con i giocatori. Il successo suo dipendeva da loro e la fine loro portava alla fine sua, una storia di sport già vista che può portare al tracollo ma che se va a buon fine porta alla costruzione di un gruppo solido, omogeneo, compatto ed invincibile. Avversari e pubblico avverso sono stati spazzati e conquistati, poi c’è stato il capolavoro, l’intuizione di iniziare a modulare la squadra con un’ambiente ed una nota di fiducia maggiore e qui la Juventus ha compiuto l’accelerazione che l’ha portata via dal gruppo delle inseguitrici. Dopo la sconfitta di Genova, la prima in stagione, poteva essere buttato tutto all’aria ed invece con la stessa calma dell’inizio di stagione il tecnico ha saputo ricucire lo strappo senza perdere di vista l’idea. Questo ha portato i Campioni d’Italia a saper giocare con la difesa a tre e con la difesa a quattro con la stessa tranquillità, cosa non da poco anche per il percorso in Europa.

    E’ in questa fase che Allegri vince e fa vincere la sfida alla Juventus, squadra martellante con Antonio Conte e diventata intelligente con Allegri, ne sono la dimostrazione le due partite esterne con la Roma e con il Napoli per non parlare del match in Grecia con l’Olympiacos e a Torino con l’Atletico Madrid in Champions. Adesso i bianconeri assaporano sfide affascinanti perché il confine che era stato tracciato con quel “spompati” da Conte è stato cancellato e la squadra è rinata avendo piena convinzione di cosa può fare ma senza sapere quanto ancora può fare.

    Massimiliano Allegri sollevato nei festeggiamenti dalla squadra a Marassi | Foto Twitter
    Massimiliano Allegri sollevato nei festeggiamenti dalla squadra a Marassi | Foto Twitter

    Poi ci sono le storie personali, quelle fatte dai campioni, quella di Bonucci, ormai centrale di difesa insostituibile, quella di Marchisio capace di ricoprire tutti i ruoli a centrocampo con la stessa sostanza, quella di Vidal partito con guai al ginocchio e che non si è mai risparmiato, quella di Tevez che oggi è diventato un fenomeno vero in grado di cambiare le partite, quella di Morata, ragazzino del Real venuto a mostrarsi al mondo in bianconero, quella di Pereyra autentica rivelazione della stagione per non parlare di quella di Pogba, ormai un campione su cui la Juventus dovrà riflettere molto in estate, ma questa è un’altra storia.

    Poi c’è la Juventus, sempre lei, quella che con lo Scudetto da del “tu“, nella sua storia madama ha vinto tanto poi si è assopita, a volte sembrava vecchietta altre volte incompleta ma sempre bella viva e battagliera, il DNA di quella maglia e di quella società è tutta in questa fame incredibile di vittorie, come un mostro iracondo mai sazio che trasforma i Cuccureddu, i Torricelli, i Conte, i Di Livio e gli Sturaro in guerrieri indomabili. Per avere un’istantanea della fame bianconera basta vedere all’84° della partita di oggi Bonucci che s’inferocisce con l’arbitro per un calcio d’angolo non assegnato su un suo colpo di testa e presumibilmente deviato, tutto ciò quando bastava un punto per lo Scudetto e la Juventus stava già vincendo 0-1.

    La Juventus rinasce ancora una volta quando tutti ad inizio anno la davano per spacciata, adesso per il bene del calcio italiano, sarebbe utile che si aggiunga di competitività che si ritrovino Milan e Inter, che faccia un salto di qualità la Fiorentina e diventino più solide Napoli, Roma e Lazio, allora sì che si potrebbe tornare a parlare di campionato più bello del Mondo come anni fa.

  • Calcio Femminile: Di Criscio tiene in vetta il Verona

    Calcio Femminile: Di Criscio tiene in vetta il Verona

    Un gol di Di Criscio nel finale di gara toglie le paure al Verona, regala un successo pesantissimo contro il Mozzanica e mantiene il Brescia ad un punto di distanza a soli 90 minuti dal termine della stagione.

    Le Leonesse hanno fatto il loro dovere andando a vincere in goleada sul campo amico contro il Pordenone. Il Tavagnacco pareggia con il San Zaccaria ma mantiene il 4° posto perchè il Firenze cade a Sassari contro la Torres. Festeggia la Res Roma che vince in casa dell’Orobica e si garantisce la salvezza. Arriva la matematica retrocessione del Cuneo, sconfitto in casa dal Riviera di Romagna. La sfida tra due retrocesse va al Como che s’impone in trasferta contro la Pink Bari. L’ultima retrocessione sarà decisa dal playout che sarà il derby tra Riviera e San Zaccaria.

    Veniamo al racconto delle gare.

    VERONA – MOZZANICA 

    Federica Di Criscio | © Foto Damiano Buffo
    Federica Di Criscio | © Foto Damiano Buffo

    Vittoria pesantissima per le gialloblu contro il Mozzanica in una gara decisamente complicata. Nel primo tempo il Verona fa di tutto per trovare il vantaggio ma incoccia contro una super Gritti che non fa passare niente. Nella ripresa un legno per parte, prima Panico colpisce il palo, poi sulla ripartenza è Iannella a colpire la traversa per il Mozzanica. Al 69° arriva il gol vittoria, corner di Sipos e colpo di testa vincente di Di Criscio. Il Mozzanica non riesce a reagire, la gara finisce sul 1-0 ed ora il Verona avrà il destino Scudetto nelle proprie mani a San Zaccaria.

    BRESCIA – PORDENONE

    Tutto facile per il Brescia che già nei primi 20 minuti chiude la pratica Pordenone. Apre subito dopo 2 minuti Girelli dal dischetto, al 15° Perin devia sfortunatamente nella propria porta il gol del 2-0 e al 18° Nasuti con un rasoterra vincente fa 3-0. Ad inizio ripresa trova la rete anche Sabatino, poi Nasuti e Girelli completano la personale doppietta per un 6-0 che ha il sapore dolce sino alla notizia del vantaggio del Verona che gela la festa. Rimangono 90 minuti alle Leonesse per cercare il sorpasso, che però sembra difficile.

    TAVAGNACCO – SAN ZACCARIA

    Finisce in parità la sfida tra Tavagnacco e San Zaccaria. Le padrone di casa giocano un buon primo tempo e riescono a sbloccare la gara con una gran conclusione di Sardu. Nella ripresa è sempre il Tavagnacco a fare la gara cercando il raddoppio ma al 84° arriva il pareggio del San Zaccaria con il calcio di rigore trasformato da Cimatti. 

    TORRES – FIRENZE

    Nella sfida per il 4°-5°-6° posto la Torres batte il Firenze e tiene viva la lotta. Il gol del successo lo segna Tona con il colpo di testa al minuto numero undici, su calcio d’angolo battuto da Giugliano. La gara si mantiene viva ed equilibrata con entrambe le squadre alla ricerca del gol. Reti però non arrivano e la vittoria sorride alla Torres.

    OROBICA – RES ROMA

    La Res Roma cercava in casa dell’Orobica il successo per la matematica salvezza, e il successo è arrivato grazie ad un gol del solito Bomber Pirone che ad inizio ripresa ha trovato la pesante rete che ha permesso alla Res di festeggiare la permanenza in Serie A.

    CUNEO – RIVIERA DI ROMAGNA

    Successo importante per il Riviera di Romagna che, in rimonta, s’impone sul campo del Cuneo. A passare in vantaggio infatti sono state le piemontesi con Cobelli al 20°. La reazione delle romagnole arriva subito e si concretizza al 45° con un calcio di rigore trasformato da Pugnali. Nella ripresa Riviera subito in 10 per il rosso a Magrini, il Cuneo ci prova ma viene punito al 84° da un missile su punizione di Tucceri Cimini. Al 94° Mastrovincenzo fissa il risultato sul definitivo 1-3. Per le piemontesi è retrocessione, per il Riviera è playout.

    PINK SPORT TIME BARI – COMO

    Vittoria inutile per il Como che espugna il campo della Pink Bari. Decisiva Alice Cama che nel primo tempo trova una pesante doppietta, prima di testa e poi con la conclusione al volo. La Pink tenta la reazione e trova il gol con Clelland al 87°, è troppo tardi non c’è tempo, vince il Como.

     

    RISULTATI 25° GIORNATA

    BRESCIA – PORDENONE 6-0 (2° rig., 67° Girelli, 16° aut. Perin , 18°, 57° Nasuti, 53° Sabatino)

    CUNEO – RIVIERA DI ROMAGNA 1-3 (20° Cobelli (C), 45° rig. Pugnali (R), 82° Tucceri Cimini (R), 94° Mastrovincenzo (R))

    OROBICA – RES ROMA 0-1 (50° Pirone)

    PINK SPORT TIME BARI – COMO 1-2 (27°, 41° Cama (C), 87° Clelland (P))

    TAVAGNACCO – SAN ZACCARIA 1-1 (44° Sardu (T), 84° rig. Cimatti (S))

    TORRES – FIRENZE 1-0 (11° Tona)

    VERONA – MOZZANICA 1-0 (69° Di Criscio)

     

    CLASSIFICA DOPO 25° GIORNATE
    Verona 64, Brescia 63, Mozzanica 53, Tavagnacco 47, Firenze 45, Torres 44, Res Roma 38, Riviera di Romagna 32, San Zaccaria 28, Cuneo e Como 21, Pink Sport Time Bari e Pordenone 15, Orobica 8

  • Juventus in festa, Vidal firma il gol Scudetto

    Juventus in festa, Vidal firma il gol Scudetto

    Festa doveva essere, e festa è stata. A Marassi, campo che con i colori blucerchiati era imbattuto nella stagione, basta un gol di Vidal nel primo tempo per battere la Sampdoria e conquistare con 4 turni d’anticipo, il 4 scudetto consecutivo.

    In realtà bastava un pareggio ma i bianconeri sono andati oltre, conquistando 3 punti. Uno Scudetto conquistato con un buon anticipo, una sfida al tricolore che, con il calo della Roma da gennaio in poi, non è parso praticamente mai in discussione. Stasera però sarà solo festa per i tifosi perchè i calciatori dovranno rimanere concentrati per la sfida al Real Madrid che può rendere ancora più storica questa stagione.

    La Sampdoria, buona la reazione nel finale, cade in casa e vede complicarsi la corsa europea, Genoa, Torino, Fiorentina ed Inter proveranno ad approfittarne. Sarà comunque un finale di stagione intenso.

    Veniamo al racconto della gara.

    Mihajlovic decide di puntare sul 4-3-1-2 schierando Muriel ed Eto’o in attacco, supportati da Soriano alle loro spalle. In difesa scelto Mesbah al posto di Regini.

    Allegri sostanzialmente non fa turnover e schiera il 4-3-1-2 con Padoin al posto dello squalificato Evra e con Llorente in attacco a fianco di Tevez.

    Si parte con la Sampdoria che prova ad essere aggressiva ma poi è la Juventus a prendere in mano la gara cercando di rendersi pericolosa. La prima conclusione però è di marca blucerchiata ed arriva al 10° con Obiang, fuori non di molto. I bianconeri, guidati da un ottimo Sturaro, tornano a prender in mano la gara cercando di creare problemi alla retroguardia di casa. La Juventus attacca e al 32° passa con il colpo di testa di Vidal su perfetto cross di Lichtsteiner. La Sampdoria a questo punto cerca di alzare i ritmi ma non costruisce niente di pericoloso dalle parti di Buffon, fatta eccezione per una ripartenza insidiosa di Muriel con tiro sul fondo di Soriano. Il primo tempo si chiude con la Juve avanti per 1-0.

    Arturo Vidal | Foto Twitter
    Arturo Vidal | Foto Twitter

    Si riparte senza cambi ma con una Sampdoria decisamente più aggressiva e vogliosa di trovare il pari. La Juventus fa possesso palla e al 59° Viviano è strepitoso a deviare in corner una conclusione di Tevez. Al 64° brutta palla persa a metà campo da Vidal, Eto’o serve Bergessio ma Bonucci è strepitoso e devia in corner. I bianconeri hanno il pallino del gioco e provano con una paio di conclusioni a spaventare Viviano che però blocca sempre. La Samp offensiva messa in campo da Mihajlovic ci prova, spinge alla ricerca di un punto che sarebbe fondamentale per la corsa europea. Gli uomini di Allegri controllano, il tiro di Muriel fuori di poco al 91° è il segno della resa blucerchiata, vince la Juventus che festeggia con 4 giornate d’anticipo, il 4° scudetto consecutivo.

     

    SAMPDORIA – JUVENTUS 0-1 (32° Vidal)

    Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Mesbah (35° Regini); Obiang (73° Duncan), Palombo, Rizzo (54° Bergessio); Soriano; Eto’o, Muriel.

    Allenatore: Mihajlovic.

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Padoin; Vidal, Marchisio, Sturaro; Pereyra (73° Chiellini); Tevez (72° Morata), Llorente (80° Coman).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Obiang (S), Sturaro (J), De Silvestri (S), Soriano (S), Romagnoli (S)

  • Consigli Fantacalcio per la 34° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 34° Giornata di Serie A 2014/15

    La 34° giornata di Serie A, arriva subito dopo il turno infrasettimanale e sarà un turno lunghissimo, aperto dall’anticipo del sabato alle 18 Sampdoria-Juventus e chiuso dal posticipo di mercoledì 6 maggio delle ore 15 Torino-Empoli.

    Come ogni turno, per venire incontro ai fantallenatori, torna la rubrica Consigli Fantacalcio con i consigliati, gli sconsigliati e le sorprese delle 20 squadre di Serie A.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 34° GIORNATA DI SERIE A

    SAMPDORIA – JUVENTUS Sabato 02/05 h.18.00

    CONSIGLIATI

    MURIEL: rapido e tecnico può creare problemi alla difesa bianconera.

    MORATA: potrebbe tornare titolare e portare bonus.

    SCONSIGLIATI

    PALOMBO: potrebbe avere problemi contro il centrocampo avversario.

    OGBONNA: non convince, meglio evitare.

    SORPRESE

    BERGESSIO: potrebbe avere la sua chance, vorrà sfruttarla.

    STURARO: in crescita, potrebbe anche portare bonus a Genova.

     

    SASSUOLO – PALERMO Sabato 02/05 h.20.45

    CONSIGLIATI

    BERARDI: torna dalla squalifica pronto a tornare al gol .

    VAZQUEZ: alla ricerca del Bonus perduto, potrebbe ritrovarlo contro un Sassuolo non al top.

    SCONSIGLIATI

    PELUSO: potrebbe finire a fare il difensore centrale, non convince.

    ANDELKOVIC: potrebbe soffrire gli avanti neroverdi.

    SORPRESE

    TAIDER: magari il suo tiro da fuori potrebbe portar bonus inattesi.

    BELOTTI: il “Gallo” vuol tornare a rialzare la cresta.

     

    ROMA – GENOA Domenica 03/05 h.12.30

    CONSIGLIATI

    PJANIC: sembra esser tornato ad ottimi livelli.

    NIANG: la sua rapidità, l’arma in più.

    SCONSIGLIATI

    KEITA: non pare al 100% meglio evitare.

    IZZO: potrebbe avere problemi contro la rapidità degli esterni giallorossi.

    SORPRESE

    IBARBO: dopo Doumbia potrebbe toccare a lui trovare il gol.

    TINO COSTA: quasi gol a San Siro potrebbe trovarlo all’Olimpico.

     

    ATALANTA – LAZIO Domenica 03/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    Mauricio Pinilla | Foto Twitter
    Mauricio Pinilla | Foto Twitter

    PINILLA: l’uomo delle rovesciate vuole trascinare l’Atalanta alla salvezza.

    CANDREVA: in crescita, sembra pronto a regalare altri bonus.

    SCONSIGLIATI

    DRAME: potrebbe soffrire l’intraprendenza di Basta.

    CIANI: potrebbe toccare a lui, ma non dà garanzie.

    SORPRESE

    MORALEZ: con la sua rapidità può portare bonus.

    KEITA: potrebbe partire dalla panchina e magari ripetere il gol fatto al Parma.

     

    FIORENTINA – CESENA Domenica 03/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    GILARDINO: potrebbe esser titolare e pronto a far gol.

    CARBONERO: dopo il gioiello con l’Atalanta proverà a ripetersi.

    SCONSIGLIATI

    SAVIC: non dà grande sicurezza, meglio non schierarlo.

    AGLIARDI: male contro l’Atalanta, meglio evitare.

    SORPRESE

    ILICIC: a segno allo Juventus Stadium, potrebbe ripetersi.

    RODRIGUEZ: anche a gara in corso potrebbe portare bonus.

     

    INTER – CHIEVO Domenica 03/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    HERNANES: è in grande forma, può regalare ancora bonus.

    MEGGIORINI: è in forma ed ha già fatto male all’Inter.

    SCONSIGLIATI

    RANOCCHIA: nell’annata ha già avuto diverse giornate no.

    CESAR: rischio cartellino sempre alto, meglio evitare.

    SORPRESE

    PODOLSKI: si è sbloccato, si potrebbe ripetere.

    BOTTA: potrebbe trovare il gol dell’ex.

     

    VERONA – UDINESE Domenica 03/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    TONI: condizione straordinaria, impossibile non schierarlo.

    ALLAN: gran prestazione con l’Inter, potrebbe ripetersi a Verona.

    SCONSIGLIATI

    AGOSTINI: potrebbe soffrire la spinta di Widmer.

    GUILHERME: apparso in difficoltà martedì scorso, meglio non schierarlo.

    SORPRESE

    FERNANDINHO: potrebbe avere un’occasione da sfruttare.

    KONE: il greco potrebbe avere l’occasione di tornare al gol.

     

    NAPOLI – MILAN Domenica 03/05 h.20.45

    CONSIGLIATI

    INSIGNE: sembra in forma, pronto a regalare nuovi bonus.

    PAZZINI: Inzaghi si affida a lui per trovare qualche gol.

    SCONSIGLIATI

    ALBIOL: viene da un periodo sfortunato, meglio evitare.

    RAMI: male contro il Genoa, non sembra in gran forma.

    SORPRESE

    MAGGIO: buona spinta sulla fascia potrebbe anche trovare bonus.

    HONDA: al giapponese rimangono poche occasioni di far bene.

     

    CAGLIARI – PARMA Lunedì 04/05 h.20.45

    CONSIGLIATI

    SAU: potrebbe tornare al gol nella sfida contro il Parma.

    CODA: sarà probabilmente titolare, potrebbe regalare bonus.

    SCONSIGLIATI

    DESSENA: a centrocampo rischia di perdere la sfida contro i gialloblu.

    PEDRO MENDES: non ha la certezza della titolarità e potrebbe soffrire gli esterni del Cagliari.

    SORPRESE

    AVELAR: potrebbe ritornare a regalar bonus come ad inizio stagione.

    NOCERINO: senso del gol, rigori, ha diverse occasioni per far bonus anche a Cagliari.

     

    TORINO – EMPOLI Mercoledì 06/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MAXI LOPEZ: viene da un gol decisivo a Palermo, potrebbe ripetersi.

    SAPONARA: in grandi condizioni, non si può non schierare.

    SCONSIGLIATI

    BENASSI: contro il centrocampo ben ordinato dell’Empoli potrebbe avere una giornata no.

    LAURINI: uscito non al top contro il Napoli, meglio non rischiarlo.

    SORPRESE

    MARTINEZ: la sua rapidità potrebbe essere un’arma vincente.

    ZIELINSKI: a gara in corso potrebbe portare bonus.

     

  • Empoli spettacolare, Napoli battuto 4-2

    Empoli spettacolare, Napoli battuto 4-2

    Un Empoli strepitoso, praticamente perfetto, ferma la rincorsa del Napoli verso la Champions e, anche se manca ancora un punto per l’aritmetica, sostanzialmente si salva con 5 giornate d’anticipo.

    Gli uomini di Sarri giocano un primo tempo ad alti ritmi, con grande intensità, grande gioco e mandano totalmente in bambola il Napoli, chiudendo la prima frazione avanti sul 3-0.

    I partenopei, troppo brutti nel primo tempo, fanno troppo poco per cercare di riaprirla nella ripresa. Il tecnico spagnolo non può esser certo soddisfatto di questa prestazione, le romane si allontanano, la Champions dal campionato si fa difficile, ma c’è sempre quell’Europa League da provare ad alzare al cielo di Varsavia e che porterebbe in Champions. Ci vorrà però tutto un altro Napoli, non quello che ha subito l’Empoli al Castellani.

    Veniamo al racconto della gara.

    Sarri può contare su Tonelli e lo schiera a fianco di Rugani, in avanti coppia d’attacco Maccarone-Pucciarelli supportati da Saponara. 

    Benitez dà un turno di riposo ad Albiol, gioca Koulibaly mentre alle spalle di Higuain schiera il trio Mertens-Hamsik-Callejon.

    La partenza dell’Empoli è veemente ed aggressiva con il Napoli che soffre la velocità dei padroni di casa. Al 7° i toscani passano con Maccarone, che servito da Pucciarelli, lascia partire la conclusione vincente. Il Napoli abbozza una reazione ma gli uomini di Sarri si mostrano sicuri dietro e bravi nelle ripartenze. I partenopei provano a rendersi insidiosi, prima con un tiro di Higuain deviato in corner e poi con la conclusione da lontano di Inler bloccata in due tempi da Sepe. L’Empoli fa un ottimo e rapido possesso palla che manda fuori giri il Napoli. I partenopei non trovano mai lo spazio giusto e i padroni di casa segnano addirittura il raddoppio, cross dal fondo di Saponara, Andujar respinge ma la palla finisce sul volto di Britos e poi in rete. Il super primo tempo dell’Empoli non finisce qua perchè al 45° dopo una gran ripartenza Pucciarelli-Croce, è Saponara in acrobazia a girare in rete la respinta di Andujar. Il primo tempo si chiude così sul 3-0.

    L'esultanza dell'Empoli | Foto Twitter
    L’esultanza dell’Empoli | Foto Twitter

    Si riparte e ci si aspetta un Napoli aggressivo e con il piede sull’acceleratore ed invece è l’Empoli a costruire azioni pericolose. Rugani e Tonelli sono praticamente perfetti e gli avanti partenopei non creano praticamente nulla nel primo quarto d’ora. Al 64° il Napoli, quasi dal niente trova il gol, palla in mezzo di Maggio, Sepe respinge ma la palla sbatte su Laurini e finisce in gol. Gli uomini di Benitez provano a credere alla rimonta ed il tecnico inserisce anche Insigne e Gabbiadini per una squadra decisamente offensiva. Al 80° Maggio ha un occasione enorme ma la sua conclusione a giro finisce fuori di poco. Passano due minuti e l’Empoli sfrutta la sfortunata deviazione di Albiol su punizione di Mario Rui e si porta sul 4-1. La rete sembra un vero e proprio colpo del ko anche se il Napoli prova un tentativo disperato di riaprire il match. Il gol arriva però probabilmente troppo tardi, lo segna Hamsik al 91° con il tiro da fuori, anche se l’Empoli protesta per un fuorigioco attivo di Koulibaly. Non c’è più tempo infatti, è trionfo per l’Empoli, campo che rimane tabù per il Napoli. 

     

    EMPOLI – NAPOLI 4-2 (7° Maccarone (E), 42° aut. Britos (N), 45° Saponara (E), 64° aut. Laurini (E), 82° aut. Albiol (N), 91° Hamsik (N))

    Empoli (4-3-1-2): Sepe; Laurini (79° Mario Rui), Tonelli, Rugani, Hysaj; Vecino, Valdifiori, Croce; Saponara (62° Zielinski); Maccarone Pucciarelli (81° Verdi).

    Allenatore: Sarri.

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Koulibaly, Britos, Ghoulam (51° Albiol); Inler (72° Gabbiadini), Gargano; Callejon, Hamsik, Mertens (60° Insigne); Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Massa.

    Ammoniti: Laurini (E), Ghoulam (N), Tonelli (E), Higuain (N), Verdi (E)

  • Novara: accolto il ricorso, la corsa alla B si riapre

    Novara: accolto il ricorso, la corsa alla B si riapre

    Novara Calcio a quota 68 punti a due giornate dal termine della stagione 2014/2015 di Lega Pro girone A. Alla fine è arrivata la sentenza sul ricorso presentato dal Novara contro gli otto punti di penalizzazione: la Corte Federale ha accolto, parzialmente, il ricorso del club piemontes,e restituendo cinque punti alla formazione di mister Toscano, ribaltando il verdetto della commissione disciplinare che tre settimane fa aveva inflitto al Novara otto punti per irregolarità amministrative. Anche il patron del club, De Salvo, ha avuto una riduzione della propria pena: da 15 mesi a 2 attuali.

    Il Novara ritorna in corsa per il primo posto in classifica.
    Il Novara ritorna in corsa per il primo posto in classifica.

    Cosi facendo, con queste decisioni, si riapre la corsa alla B per quanto riguarda il girone A di Lega pro: il Novara sale a 68 punti in classifica a meno due lunghezze dal Bassano; il Pavia è terzo a quota 67 punti in classifica; quarta posizione in classifica per l’Alessandria, ora a quota 63 punti in classifica. A due gare dal termine dalle stagione regolare, che poi forse regolare non è, la corsa alla B si fa incandescente: domani tutti in campo alle ore 15, la capolista Bassano andrà a far visita al Monza al “Brianteo”; il Novara riceverà tra le mura amiche l’Arezzo; il Pavia sarà ospite del Como mentre l’Alessandria andrà a Meda per incontrare il Renate.

    Sarebbe più bello, più giusto, più corretto, soprattutto nei confronti di chi paga il biglietto o fa l’abbonamento, parlare esclusivamente di calcio giocato ma invece, ogni anno, a questo punto, le classifiche vengono puntualmente ,modificate da persone che, a ragione o torto, cambiano il corso delle promozioni o retrocessioni seduti al tavolo delle decisioni omettendo le prodezze effettuate dagli atleti sul rettangolo di gioco. La Lega Pro continua a subire modifche di regolamenti ma continua ad essere composta da personaggi che con il calcio giocato hanno pco a che vedere,  con personaggi che alterano l’andamento delle stagioni inficiandosi dei sacrifici fatti dai Presidento onesti che ormai sono merce sempre più rara.

     

     

  • Juventus scudetto ad un punto, altro crollo del Milan

    Juventus scudetto ad un punto, altro crollo del Milan

    La serata del turno infrasettimanale ha avvicinato ancora di più la Juventus al 4° scudetto consecutivo. Nella delicatissima sfida contro la Fiorentina, la Juve va sotto per un calcio di rigore causato da Pirlo su Joaquin al 33°, Gonzalo Rodriguez trasforma. Passa poco più di un minuto e da un dubbio contrasto tra Sturaro e Neto nasce la punizione che Pirlo piazza sulla testa di Llorente. Pochi secondi prima della fine del primo tempo arriva il vantaggio bianconero con il colpo di testa di Tevez su cross di Evra. Nella ripresa la viola potrebbe pareggiare per un altro rigore concesso a Joaquin per fallo di Chiellini. Stavolta però Rodriguez calcia fuori. I bianconeri trovano il terzo gol con l’Apache che su perfetto lancio di Marchisio, trova il diagonale che batte Neto. La Fiorentina addolcisce la pillola della sconfitta con la perfetta punizione di Ilicic al 90°. Adesso per festeggiare la matematica conquista del titolo ai bianconeri servirà almeno un punto sabato a Genova contro la Sampdoria.

    Carlos Tevez | Foto Twitter
    Carlos Tevez | Foto Twitter

    La festa della Juventus viene rovinata dal poker della Lazio che all’Olimpico si sbarazza agevolmente del Parma. Apre le marcature con un siluro dalla distanza Parolo, raddoppia da opportunista il solito Klose e la chiude Candreva, dopo 16 minuti è già 3-0. Nella ripresa arriva anche il gol di Keita. La Lazio rimane al secondo posto mentre il Parma retrocede matematicamente.

    Allo scatto della Lazio risponde la Roma che si rialza dal Ko di San Siro ed espugna il campo del Sassuolo. A sbloccare la gara ci pensa Doumbia che di testa sigla il suo primo gol in Serie A. Il raddoppio è un vero e proprio gioiello di Florenzi. Nel secondo tempo c’è gloria anche per Pjanic che gira in rete un tocco rasoterra arretrato di Gervinho. La squadra di Garcia non vuol mollare la Champions. 

    In zona Europa League frena la Sampdoria che a Marassi non riesce a superare il Verona di un eterno Toni. I blucerchiati, rimasti in 10 per l’espulsione di Acquah, riescono comunque a passare in vantaggio con De Silvestri ben imbeccato da Muriel ma il Bomber gialloblu è in un periodo d’oro e pochi minuti dopo trova il gol del 1-1.

    Se una sponda di Genova frena, l’altra continua ad accelerare. Il Genoa di Gasperini sconfigge pure il tabù del successo in casa del Milan, che mancava da 57 anni. Il Grifone gioca un grande match e trova il vantaggio nel primo tempo con una gran giocata di Bertolacci. Il Milan sempre più in crisi incassa anche il gol dell’ex Niang, nella ripresa, bravo e fortunato a toccare in gol un tiro di Tino Costa. I rossoneri provano a riaprirla con una conclusione violenta e perfetta di Mexes ma non basta perchè nel recupero Iago Falque dal dischetto fa 1-3. Il Genoa culla il sogno europeo, il Milan crolla ancora con la posizione di Inzaghi sempre più in bilico.

    Tra Palermo e Torino finisce 2-2. Rosanero avanti con Vitiello pronto a girare in gol un corner prolungato. I granata rispondono subito con Bruno Peres lesto a toccare verso la porta un tiro sbagliato di Quagliarella. Rigoni autore di una super stagione in fase realizzativa, riporta in vantaggio il Palermo ma nella ripresa Maxi Lopez, partito sul filo del fuorigioco, fissa il risultato sul pareggio.

    Un gol di Meggiorini regala la matematica salvezza per il Chievo e condanna il Cagliari che ora vede la salvezza distante 8 punti.

    Pinilla spinge l’Atalanta verso la permanenza in A. Il cileno sblocca il risultato a Cesena, sfruttando una papera di Agliardi. I romagnoli non mollano e prima trovano il pari con Brienza dagli undici metri e poi passano addirittura in vantaggio con un gran pallonetto di Carbonero. I bianconeri però non hanno fatto i conti con Pinilla che trova il 2-2 con una specialità della casa, la rovesciata. Al Manuzzi finisce in parità e per il Cesena la salvezza si fa lontana.

     

    RISULTATI 33° GIORNATA

    Udinese – Inter 1-2 (47° rig. Icardi (I), 50° Di Natale (U), 65° Podolski (I)) giocata ieri

    Cesena – Atalanta 2-2 (50°, 82° Pinilla (A), 56° rig. Brienza (C), 70° Carbonero (C))

    Chievo – Cagliari 1-0 (11° Meggiorini)

    Juventus – Fiorentina 3-2 (33° rig. Rodríguez (F), 36° Llorente (J), 45°+1, 70° Tévez (J), 90° Iličič (F))

    Lazio – Parma 4-0 (10° Parolo, 13° Klose, 16° Candreva, 81° Keita)

    Milan – Genoa 1-3 (36° Bertolacci (G), 49° Niang (G), 66° Mexès (M), 93° rig. Iago Falqué (G))

    Palermo – Torino 2-2 (10° Vitiello (P), 13° Bruno Peres (T), 26° Rigoni (P), 60° Maxi López (T))

    Sampdoria – Verona 1-1 (65° De Silvestri (S), 68° Toni (V))

    Sassuolo – Roma 0-3 (6° Doumbia, 27° Florenzi, 74° Pjanic)

    Empoli – Napoli posticipo giovedì 30/04 h.20.45

     

    CLASSIFICA DOPO 33 GIORNATE

    Juventus 76, Lazio 62, Roma 61, Napoli* 56, Sampdoria 51, Genoa 50, Fiorentina 49, Inter e Torino 48, Milan 43, Palermo 42, Chievo e Verona 40, Udinese 38, Sassuolo 36, Empoli* 35, Atalanta 32, Cagliari e Cesena 24, Parma (-7) 16.

    Parma matematicamente retrocesso in Serie B