Categoria: Calcio

  • Genoa-Torino, il Grifone domina il suo destino

    Genoa-Torino, il Grifone domina il suo destino

    Genoa-Torino è soprattutto una sfida tra due cuori indomabili, che per quest’anno hanno il piacere di battere all’impazzata per l’Europa. Le due squadre sono vicinissime e dopo il successo dell’Inter ieri sera sono anche insidiate dai nerazzurri. Per il Grifone c’è inoltre nel mirino la squadra odiata dei cugini, la Sampdoria, che attualmente occupa la sesta posizione in classifica, utile per l’accesso all’Europa League.

    In parole povere il Torino se ottiene un risultato positivo a Genova può continuare a battagliare per il piazzamento europeo, il Genoa deve continuare con il trend delle ultime giornate e continuare a tallonare quella posizione occupata dalla Samp tenendo lontano sempre l’Inter di Mancini che dovrà poi affrontare nello scontro diretto tra due giornate proprio al Ferraris.

    Il Genoa parte subito aggressivo soprattutto con Kucka e una buona pressione anche degli attaccanti Borriello e Niang che però poi peccato della migliore intesa in fase di costruzione. Al 5° Falque calcia da posizione defilata sulla destra e da fuori area, Padelli respinge la botta potente.

    La tematica di inizio partita è chiara quindi, il Genoa cerca di imporre il ritmo con tanto pressing, ma quando i granata (in tenuta bianca oggi) ripartono in velocità sono pericolosi. Al 14° bella combinazione sulla sinistra tra Lopez e Molinaro che mette un traversone in mezzo rasoterra sul quale Quagliarella da posizione invitante ed in spaccata riesce a deviare alto sopra la traversa di poco.

    Fase di gioco di Genoa-Torino | Foto Twitter
    Fase di gioco di Genoa-Torino | Foto Twitter

    Al 18° stupenda azione del Genoa in contropiede che si porta in vantaggio. Niang ruba palla nella propria metà campo e a grandi falcate raggiunge Borriello passandogli il pallone, l’ex romanista gli ripassa il pallone sulla fascia sinistra ed il francese di prima la mette in mezzo rasoterra. Pronto ad aspettare l’assist c’è il solito Falque che di potenza e precisione batte Padelli per l’1-0. Con tre passaggi il Grifone nel momento buono del Torino si porta in vantaggio.

    La reazione granata è immediata, al 23° dopo un’azione insistita di Lopez la palla arriva a Benassi che tira di potenza da fuori area, De Maio devia il tiro con la testa e successivamente un altro difensore rossoblù fa carambolare la sfera vicino alla porta di Perin pericolosamente. Sull’angolo seguente Maksimovic va vicino alla deviazione vincente ma il portiere rossoblù è attento.

    Al 31° raddoppio rossoblù annullato da Orsato. Da un calcio d’angolo dalla sinistra Burdisso in corsa devia di testa in porta nell’angolo opposto ma per farlo si aiuta con le braccia sbilanciando l’avversario. Al 36° Bertolacci dopo un’altra bella giocata di Falque calcia da fuori area un rasoterra potente che Padelli può solo respingere e la difesa libera in affanno. Al 43° ancora Niang sulla sinistra che s’invola e mette in mezzo un cross basso sul quale Borriello in scivolata arriva di pochissimo in ritardo.

    Al 44° il Torino potrebbe pareggiare, l’assist lo fornisce Roncaglia che come spesso gli capita si distrae e passa indietro il pallone verso Perin senza accorgersi che Quagliarella è dietro di lui, per fortuna il portiere rossoblù chiude stando in piedi il pericoloso uno contro uno. E’ l’ultima emozione del primo tempo, una prima parte di gara bella ed equilibrata giocata con un buon ritmo dove il Genoa ha meritato il vantaggio.

    La gioia di Falque | Foto Twitter
    La gioia di Falque | Foto Twitter

    Ripresa che inizia senza nessun cambio per le due formazioni ma dopo due minuti di gioco su un contrasto, con De Maio, Quagliarella è costretto ad uscire e al suo posto entra Martinez. Il canovaccio è completamente capovolto, la ripresa vede subito il Torino a costruire ed il Genoa a difendere.

    Al 61° pareggio granata, El Kaddouri con una punizione magistrale aggira la barriera e supera Perin alla sua sinistra, prodezza balistica con il portiere rossoblù immobile. Al 68° però il Grifone riporta dalla sua parte la partita. Tino Costa, subentrato a Borriello, batte dalla destra con un sinistro potente che viene deviato e spiazza imparabilmente Padelli sul lato opposto.

    Al 77° Farnerud si rende pericoloso su calcio di punizione ma Perin è attento ed in due tempi sventa la minaccia con la complicità di Bertolacci.

    Il finale di match è un po’ convulso per il Genoa, che cerca di chiudere e ripartire sfilacciandosi, di contro il Torino di Ventura inserisce anche Amauri per tentare il tutto per tutto, ma è inutile perché all’86° Bertolacci chiude il match con una magia, tiro a giro di destro che s’insacca sotto l’incrocio dei pali per il 3-1 e la ciliegina sulla torta la mettono Pavoletti e nuovamente Costa nei minuti di recupero per una punizione fin troppo severa per il Toro. Genoa-Torino finisce 5-1.

    La squadra sotto la Gradinata Nord in festa | Foto Web
    La squadra sotto la Gradinata Nord in festa | Foto Web

    GENOA-TORINO 5-1 (1-0) – 18° Falque (G); 61° El Kaddouri (T); 68° Costa (G); 86° Bertolacci (G); 92° Pavoletti (G); 95° Costa (G)

    Genoa (3-4-3): Perin 6; Roncaglia 5,5, Burdisso 6,5, De Maio 6; Rincon 6,5, Bertolacci 7, Kucka 6, Edenilson 6; Falque 7,5 (dal 85° Izzo S.V.), Borriello 5,5 (dal 53° Costa 6,5), Niang 5,5 (dal 71° Pavoletti 6,5).

    All.: Gian Piero Gasperini 7

    Torino (3-5-2): Padelli 6; Maksimovic 6,5, Glik 6, Moretti 5; Peres 6 (dal 81° Amauri S.V.), Benassi 5,5(dal 71° Farnerud 5), Gazzi 6, El Kaddouri 6,5, Molinaro 6; Quagliarella 5 (dal 49° Martinez 5,5), Lopez 5.

    All.: Giampiero Ventura 5

    Arbitro: Daniele Orsato 6

    Ammoniti: Lopez (T), Peres (T), De Maio (G), Moretti (T), Roncaglia (G) Espulsi: –

  • Il calcio femminile raccontato da Mattia Martini

    Il calcio femminile raccontato da Mattia Martini

    Giovane ma già con grande esperienza nel mondo del calcio femminile, votato dal sito Calciodonne.it, nell’ambito del premio “Golden Girls”, come miglior Addetto Stampa della Serie A per la scorsa stagione, stiamo parlando di Mattia Martini.

    Mattia ricopre il ruolo fondamentale di collegamento tra la sua società, il Firenze, ed i mass media, un ruolo certamente delicato ma che esercita con estrema professionalità e passione.

    A due giorni dal termine della stagione 2014/15 di Serie A di calcio femminile, abbiamo deciso di intervistare Mattia Martini per conoscere meglio come sia nata la sua passione e cercare di analizzare il campionato e anche nel dettaglio l’annata del “suo” Firenze.

    Mattia Martini | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini.
    Mattia Martini | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini.

    Prima di tutto ti chiediamo cosa ti ha portato a seguire il calcio femminile, come è nata la tua passione?

    Penso che, essendo cresciuto ad Agliana, sia un qualcosa di innato. Come tutti sanno il comune dove sono nato è stato fino al 2007 una delle piazze più blasonate del nostro Calcio, che nel 1995, addirittura, con Carolina Morace, vinse lo Scudetto e nel 1996 la Coppa Italia.
    Mi sono avvicinato così tanto a questa realtà in quanto, intorno al 2010, a mio padre, fotografo libero professionista, commissionarono un servizio riguardo ad uno sport poco seguito dai mass media e lui scelse proprio il mondo femminile.
    Fu così che iniziò a seguire la formazione della Real Aglianese ed io insieme a lui, per aiutarlo.
    Da piccolo andavo a vedere le partite della vecchia Air Cargo Agliana, fino a che poi non vi fu la chiusura, ed a rivivere quegli ambienti, anche se in Serie C, divampò subito nuovamente la passione.

    Come ti trovi a Firenze, qual è il tuo rapporto con la società viola?

    Dovete sapere che io ero un accesissimo fan del Firenze, prima di approdare in maglia gigliata. Se avete dubbi su ciò chiedetelo alle stesse ragazze o alla dirigenza, sono stato addirittura in trasferta a Napoli, Brescia e Verona da tifoso, incitando con megafoni ed attuando veri e propri cori da stadio, sempre logicamente nel gran rispetto della formazione avversaria.
    Mi ricordo ancora che a Brescia il pubblico delle leonesse mi fece l’applauso e Cristian Peri, loro Dg, mi chiese “Ma dove trovi tutto questo fiato?”.
    A parte tutto il mio sogno era arrivare a vestire il Viola, poter dire che Capitan Orlandi era il mio Capitano… E ci sono riuscito.
    Ricordo ancora quando il 16 luglio del 2012 il Vice-Presidente Roberto Orlandi, sostenuto dal Presidente Andrea Guagni, mi chiamò per ragionare di un possibile incarico all’A.C.F.: non mi sedetti neanche e gli dissi subito di “Si”.

    E con le calciatrici?

    Ottimo. Penso che sia molto difficile non trovarsi bene in un gruppo che ha fatto della forza del collettivo una delle sue peculiari caratteristiche, sia in campo sia fuori. Ho la più completa disponibilità nel richiedere dichiarazioni e/o interviste, nel proporre qualsiasi tipo di iniziativa, nel richiedere servizi per testate giornalistiche o per altre società nel post gara… Il mio ruolo non è semplice però certo è che sono molto aiutato dalle ragazze.

    Veniamo ad un racconto di questa stagione partendo proprio dalla tua squadra, il Firenze giunto 4°, come giudichi il campionato appena concluso delle viola?

    Non vi può essere gioia più grande di vivere un campionato da protagoniste: meritando una posizione tra le prime della classe e legittimando un quarto posto giocato alla pari contro qualsiasi avversaria della giornata.
    Il gruppo è rimasto umile, consapevole delle proprie qualità ma conscio parallelamente dei propri limiti, la squadra ha esternato una grinta ed una sana cattiveria agonistica sfumature rivelatesi veramente importanti in determinati frangenti di stagione. Cosa dire? Il 9 in pagella è il voto minimo di una stagione fiorentina strabiliante.

    Parlando invece del campionato in generale, il Verona è campione d’Italia con un punto di vantaggio sul Brescia, a tuo parere possiamo parlare di una giusta vincitrice?

    Il detto “A volte non vince il migliore, vince solamente il più forte” in una competizione continua e prolungata com’è il campionato non si può nemmeno prendere in considerazione.
    In tali rush, infatti, vince chi se lo merita di più: chi è rimasto più concentrato, chi ha capitalizzato al meglio le occasioni di sorpasso registrate a proprio favore, chi ha stoccato più cinicamente di fioretto negli scontri diretti…Comunque sia, secondo me, Champions e Nazionale hanno influito molto nella corsa Scudetto. Se ci fate caso ogni passo falso delle leonesse è avvenuto in concomitanza di un rientro del gruppo lombardo o di atlete lombarde da tali eventi.

    Mattia Martini | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini.
    Mattia Martini | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini.

    Quale squadra possiamo definire sorpresa della Serie A?

    Il Firenze, senza dubbi. Attenzione però: sorpresa in quanto rivelazione, non accezione di casualità di risultati.
    Tutto ciò che abbiamo conquistato è frutto di dedizione e sacrificio, di un costante e crescente miglioramento, ottenuto con il lavoro sul campo e non solo.

    C’è una calciatrice, tra tutte quelle affrontate, che ti ha colpito?

    Un gol decisivo a Firenze che salvò il Verona dalla sconfitta, il 2-0 momentaneo che poi regalò un punto alle scaligere, dato il 2-2 finale all’ombra dell’Arena.
    Parafrasando un’espressione di Arrigo Sacchi: “Giocare contro Panico è come giocare contro il tempo, perché sai che prima o poi segnerà o farà segnare.”

    Se tu potessi consigliare un acquisto tra le top player mondiali, chi ti piacerebbe avere nella tua squadra?

    Pensiamo ai nostri talenti, alla valorizzazione delle nostre giovani promesse, ve ne sono tante.
    Se potessi calare il poker d’assi, in prospettiva futura, metterei sul banco le carte Lisa Boattin, Manuela Giugliano, Flaminia Simonetti e Martina Piemonte… Quattro ragazze che godono della mia più profonda stima: come giocatrici e come persone.

    Veniamo ad un argomento, ahimè critico, la competitività del calcio italiano, cosa pensi che manchi per poter competere a livello europeo e mondiale?

    Il professionismo.

    E dal punto di vista mediatico? Qual è la tua opinione sulla visibilità del calcio femminile in Italia?

    Devo essere onesto, sincero. Rispetto a quando iniziai cinque anni fa nella Real Aglianese in C, dai mass media in generale, c’è molta più attenzione al nostro Mondo ed anche più interesse da parte della gente.
    A settimana ricevo circa una decina di richieste di interviste da testate giornalistiche online o cartacee alle nostre giocatrici, spesso mi inviano anche inviti ad eventi od a programmi televisivi locali e nazionali.
    Inoltre sembrerà strano ma qualche volta anche ai bar, da persone che conosco e che sanno che sono Addetto Stampa a Firenze, mi sento dire frasi del tipo: “Allora ho visto che siete in su in classifica!”, “Mamma mia ma Gabbiadini è proprio forte!”, oppure “Ieri eravamo a casa e c’era la nazionale femminile… Caspita giocate veramente bene!” od ancora “Conosci la ragazza che gioca in porta nell’Italia?”. Tutte situazioni che non mi trovavo a vivere in passato.

    Domanda personale, quali sono i tuoi sogni ed i tuoi obiettivi per il futuro?

    Vincere lo Scudetto in Viola.

    Un’ultima domanda prima di salutarti e ringraziarti, secondo te perchè i nostri lettori dovrebbero iniziare a seguire il calcio femminile?

    Penso che ogni uomo, ogni individuo, viva di rapporti umani e credo che questo Mondo ne sia permeato, intriso. Sotto questo punto di vista ci si può solo arricchire e tale arricchimento ti porta ad un coinvolgimento emotivo che difficilmente, una volta entrati, ti permette di uscirne.

  • Salernitana, Teramo e Novara conquistano la Serie B

    Salernitana, Teramo e Novara conquistano la Serie B

    Salernitana, Teramo e Novara, vincendo i rispettivi gironi di Lega Pro hanno conquistato l’accesso alla Serie B. Nel girone A la squadra di Domenico Toscano, vincendo a Lumezzane, torna in Serie  dopo un anno; il 3-1 inflitto alla Feralpisalò con le marcature di Pietribiasi, Semenzato e Iocolano non è sufficente al Bassano per poter conquistare il primo posto, entrambe le squadre a quota 74 punti ma per via della vittoria negli scontri diretti è il Novara ad accedere alla categoria superiore. Al terzo posto si classifica il Pavia a quota 68 punti e al quarto posto si classifica il Como a 67 punti.

    La squadra della Salernitana accolta dai tifosi in festa
    La squadra della Salernitana accolta dai tifosi in festa

    Nel girone B l’Ascoli si classifica al secondo posto a quota 71 punti e accede ai playoff cosi come la Reggiana la quale chiude la stagione regolare a 65 punti al terzo posto.

    Nel girone C è il Benevento ad accedere ai playoff come  migliore seconda dei tre gironi a 76 punti; chude terza il Matera a 70 a pari merito con la Juve Stabia.

    Ecco, nel dettaglio, tutti i verdetti e i relativi abbinamenti dei playoff e playout:

    GIRONE A: promosso il Novara; ai playoff: Bassano Virtus, Pavia e Como; ai playout: Monza, Pro Patria, Lumezzane e Pordenone. Retocede in Serie D l’Albinoleffe.

    GIRONE B: promosso in Serie B il Teramo; ai playoff acccedono Ascoli e Reggiana. Ai playout accedono Gubbio, Forli, Savona e Pro Piacenza. Retrocede in Serie D il San Marino.

    GIRONE C: la Salernitana è promossa in Serie B; ai playoff vanno il Benevento, il Matera e la Juve Stabia. Ai playout Messina, Aversa Normanna, Ischia Isolaverde e Savoia. Retrocede in Serie D la Reggina.

    PLAYOFF: Primo turno domenica 17 maggio – gara secca:

    Benevento – Como, sabato 16 ore 17.00; Bassano – Juve Stabia; Ascoli – Reggiana e Matera – Pavia.

    PLAYOFF SEMIFINALI: Andata 24 maggio, ritorno 31 maggio:

    Vincente Benevento/Como vs vincente Matera/Pavia

    Vincente Bassano/Juve Stabia vs Ascoli/Reggiana

    PLAYOFF FINALE: Andata 7 giugno, ritorno 14 giugno

    PLAYOUT: Andata 23 maggio, ritorno 30 maggio e si affronteranno nel girone A: Pordenone – Monza e Lumezzane – Pro Patria; nel girone B Pro Piacenza – Gubbio e Savona – Forli; nel girone C Savoia – Messina e Ischia Isolaverde – Aversa Normanna.

     

     

     

     

  • Destro gol dell’ex, il Milan batte la Roma

    Destro gol dell’ex, il Milan batte la Roma

    Un buon Milan, decisamente motivato, s’impone a San Siro per 2-1 contro la Roma, tornando al successo dopo 3 ko consecutivi.

    Uno dei protagonisti del successo rossonero è stato certamente Mattia Destro, in prestito proprio dalla Roma, autore del gol del momentaneo 2-0 su assist di un Honda che sembra tornato quello pimpante d’inizio stagione. L’altra rete rossonera, quella che ha aperto la gara, l’ha siglata Van Ginkel, al suo primo gol in Serie A, sempre su assist del giapponese.

    Il gol di Destro | Foto Twitter
    Il gol di Destro | Foto Twitter

    La Roma, troppo brutta per quasi 70 minuti, ha avuto un sussulto d’0rgoglio, ha riaperto la gara con un rigore procurato dal neoentrato Iturbe e trasformato dall’altro innesto entrato in campo nella ripresa, Totti. Troppo poco, la sconfitta rischia di complicare la corsa al secondo posto del Milan, domani la Lazio contro l’Inter potrebbe effettuare il controsorpasso.

    Veniamo al racconto della gara.

    Inzaghi, recuperati Abate e Antonelli, conferma la formazione prevista alla vigilia, Paletta si guadagna il posto a fianco di Alex mentre in avanti confermato il trio Bonaventura-Destro-Honda.

    Garcia conferma totalmente in blocco l’undici visto nelle ultime due vittoriose gare di campionato dando fiducia a Doumbia che in settimana non è stato al 100% dal punto di vista fisico.

    Si parte ed è la Roma a  rendersi insidiosa con un buon pressing e buone ripartenze. La prima vera occasione però è del Milan con una bella conclusione di Honda al 13° salvata in corner da De Sanctis. I giallorossi reagiscono e colpiscono il palo con il colpo di testa di Manolas al 17°. Alla mezz’ora Garcia è costretto ad un cambio, Gervinho accusa un problema muscolare e lascia il campo a Ljajic. Al 36° De Sanctis è strepitoso respingendo un colpo di testa ravvicinato di Bonaventura. Al 40° i rossoneri passano, Honda si lancia in profondità, attende l’arrivo di Van Ginkel e gli serve una palla da spingere in gol. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Milan.

    Si riparte senza cambi con un Milan più ordinato, più preciso mentre la Roma pare la stessa del primo tempo, con poche idee, unica occasione nei primi dieci minuti è un tiro al volo di Florenzi finito sul fondo. Al 59° i rossoneri raddoppiano, Honda pennella un cross per Destro che di prepotenza colpisce di testa da due passi. Garcia inserisce Iturbe per un Ibarbo pessimo, ma c’è un Honda scatenato che riparte e mette la palla su cui Poli non arriva per un  soffio, c’è però Bonaventura che da due passi spreca. La Roma sembra in difficoltà ma Iturbe al 73° si procura un calcio di rigore che Totti, se pur con qualche brivido perchè Diego Lopez sfiora, trasforma. Il gol risveglia i giallorossi che vanno vicini al gol del pari con Iturbe al 81°, salva Diego Lopez. La Roma ci prova ma senza creare pericoli, finisce così sul 2-1 per il Milan che torna al successo e rischia di complicare il finale di stagione degli uomini di Garcia.

     

    MILAN – ROMA 2-1 (40° Van Ginkel (M), 59° Destro (M), 73° rig.Totti (R))

    Milan (4-3-2-1): Diego Lopez; Abate, Alex (85° Mexes), Paletta, Antonelli (66° Bocchetti); Poli, De Jong, Van Ginkel; Honda, Bonaventura; Destro (74° Pazzini).

    Allenatore: Inzaghi.

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Astori, Torosidis; Nainggolan, De Rossi, Pjanic (70° Totti); Ibarbo (59° Iturbe), Doumbia, Gervinho (30° Ljajic).

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Tagliavento.

    Ammoniti: Torosidis (R), Florenzi (R), Pjanic (R), Destro (M), Abate (M), Mexes (M)

  • Calcio Femminile: gioia Verona, è SCUDETTO

    Calcio Femminile: gioia Verona, è SCUDETTO

    Si sono dovuti attendere gli ultimi minuti ma alla fine il verdetto è arrivato, il Verona è Campione d’Italia 2014/15 di calcio femminile.

    Un successo maturato grazie alla vittoria delle scaligere contro il San Zaccaria, che ha reso inutile l’uno a zero del Brescia in casa della Res Roma. Le gialloblù, in testa da sole dalla 17° giornata, hanno saputo difendersi dal ritorno delle Leonesse che anche oggi sino al 88°, minuto in cui Panico ha messo a segno il definitivo 1-3, hanno sperato di poter fare il sorpasso e riconfermarsi campionesse. Così non è stato ed è giusto celebrare il Verona che oltre al titolo ha chiuso la stagione con il miglior attacco (110 gol segnati) e con il capocannoniere, Patrizia Panico con i suoi 34 gol.

    Questa la rosa del Verona Campione d’Italia:

    Portieri: Ohrstrom e Toniolo

    Difensori: Squizzato, Ledri, Salvai, Di Criscio, Marconi, Fasoli

    Centrocampisti: Ramera, Maendly, Sipos, Del Bianco, Baldo, Grazioli, Carissimi,

    Attaccanti: Bonetti, Gabbiadini, Panico, Gelmetti, Fuselli, Cutarelli

    Allenatore: Longega.

     

    Il Verona Campione d'Italia
    Il Verona Campione d’Italia | © logo Agsm Verona

    Veniamo al racconto delle gare di giornata.

    SAN ZACCARIA – VERONA

    Un Verona con la voglia di festeggiare contro un San Zaccaria con la testa già ai playout, con queste premesse è scontata la super partenza del Verona che in 10 minuti piazza un uno-due con Bonetti prima e Gabbiadini poi che sa di festa anticipata. Gaburro al 33° prova a complicare i piani del Verona accorciando con un pallonetto. Nella ripresa le gialloblu premono ma non riescono a trovare il gol sicurezza, almeno sino al 88° quando Panico segna la rete che cuce lo scudetto sulle maglie del Verona.

    RES ROMA – BRESCIA 

    Il Brescia espugna Roma ma non basta. Una tosta Res, con una Pipitone in versione super, chiude tutti i possibili spazi alle Leonesse. Nella ripresa, con le orecchie tese attendendo buone nuove da San Zaccaria, il Brescia rimane in 10 per il rosso a Bonansea ma non demorde e al 70° sblocca la gara con Girelli. E’ un gol però amaro perchè nonostante il successo il Verona rimane avanti di un punto.

    MOZZANICA – PINK SPORT TIME BARI

    Il Mozzanica con la solita inarrestabile Giacinti non lascia scampo ad una Pink Bari che regge il primo tempo ma poi deve arrendersi alla scatenata bomber delle bergamasche. Giacinti apri le marcature al 56°, poi raddoppia dopo due minuti dal dischetto e completa la tripletta al 69° con il suo 21 gol stagionale.

    FIRENZE – OROBICA

    Firenze ed Orobica prima del calcio d'inizio
    Firenze ed Orobica prima del calcio d’inizio

    C’è aria da ultimo giorno di scuola a San Marcellino, l’Orobica gioca per l’orgoglio, il Firenze per un quarto posto che avrebbe un sapore dolcissimo. Si parte e le viola trovano il vantaggio al minuto numero 8 con una bella girata di Orlandi. Le padrone di casa attaccano e con Guagni prima, dribbling sul portiere e palla in gol, e Vigilucci poi, dopo la ribattuta del portiere, chiudono il primo tempo avanti sul 3-0. Ad inizio ripresa uno sfortunato tocco di Zamboni nella propria porta, regala il 4-0 alle viola. Sussulto d’orgoglio delle bergamasche che con un bell’inserimento di Bianchi al 52° accorciano. Pochi minuti e dopo un rigore fallito da Rinaldi, arriva il 5-1 firmato dal rasoterra di Vicchiarello. Al 64° cross perfetto di Rodella e da due passi Rinaldi segna il 6-1. Al 70° Asperti sfrutta una difesa viola disattenta e sigla il 2-6. Nel finale c’è tempo per la doppietta di Rinaldi che gira in gol un cross di Guagni. Finisce 7-2 e con la contemporanea caduta del Tavagnacco il Firenze conquista il 4° posto.

    RIVIERA DI ROMAGNA – TAVAGNACCO

    Il Tavagnacco cade in casa del Riviera di Romagna e perde il 4° posto. Protagonista dell’incontro è stata Patrizia Caccamo che ha sbloccato la gara al 63° con uno scatto e dribbling sul portiere. Il Tavagnacco reagisce e pareggia con Zuliani servita da Sardu. Caccamo però non ci sta e al 80° da posizione difficile sigla il gol del definitivo 2-1, un buon viatico per i playout.

    COMO – TORRES

    In una sfida con poche emozioni, Como e Torres chiudono la stagione con un pareggio. La gara la sblocca il Como con Cama che al 25° gira in rete un cross dal fondo. La Torres cerca una reazione e nella ripresa colpisce una traversa con Domenichetti. Al 83° però arriva il gol del pari grazie a Pinna che dopo il servizio di Serrano batte Piazza.

    PORDENONE – CUNEO

    Partita divertente tra Pordenone e Cuneo, per due squadre che non avevano più niente da chiedere al campionato. Il primo tempo. nonostante diverse occasioni, si chiude sullo 0-0. Nella ripresa il Cuneo, probabilmente a conoscenza del successo del Como, che la sorpasserebbe in classifica, accelera e nel finale con Librandi prima e Sodini poi, infilano i due gol del definitivo 0-2.

     

     

    RISULTATI 26° E ULTIMA GIORNATA

    COMO – TORRES 1-1 (25° Cama (C), 83° Pinna (T))

    FIRENZE – OROBICA 7-2 (8° Orlandi (F), 34° Guagni (F), 38° Vigilucci (F), 47° aut. Zamboni (O), 52° Bianchi (O), 56° Vicchiarello (F), 64°, 84° Rinaldi (F), 70° Asperti (O))

    MOZZANICA – PINK SPORT TIME BARI 3-0 (56°, 58° rig. 69° Giacinti)

    PORDENONE – CUNEO 0-2 (80° Librandi, 87° Sodini)

    RES ROMA – BRESCIA 0-1 (70° Girelli)

    RIVIERA DI ROMAGNA – TAVAGNACCO 2-1 (63°, 80° Caccamo (R), 73° Zuliani (T))

    SAN ZACCARIA – VERONA 1-3 (2° Bonetti (V), 10° Gabbiadini (V), 33° Gaburro (S), 88° Panico (V))
    CLASSIFICA FINALE

    Verona 67 CAMPIONE D’ITALIA, Brescia 66, Mozzanica 56, Firenze 48, Tavagnacco 47, Torres 45, Res Roma 38, Riviera di Romagna 35, San Zaccaria 28, Cuneo 24, Como 22, Pink Sport Time Bari e Pordenone 15, Orobica 8
    CLASSIFICA MARCATORI

    1- Panico (Verona) 34
    2- Girelli (Brescia) 28
    3- Brumana (Tavagnacco) 22
    4- Sabatino (Brescia) e Giacinti (Mozzanica) 21
    6- Bonetti (Verona) 19
    7- Gabbiadini (Verona) 18
    8- Sipos (Verona) 15
    9- Tarenzi (Brescia) e Iannella (Mozzanica) 14

  • Consigli Fantacalcio per la 35° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 35° Giornata di Serie A 2014/15

    La 35° giornata di Serie A, sarà un turno disputato su tre giorni, aperto dall’anticipo del sabato alle 18 Juventus-Cagliari e chiuso dal posticipo di lunedì Genoa-Torino.

    Come ogni turno, per venire incontro ai fantallenatori, torna la rubrica Consigli Fantacalcio con i consigliati, gli sconsigliati e le sorprese delle 20 squadre di Serie A.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 35° GIORNATA DI SERIE A

    JUVENTUS – CAGLIARI Sabato 0/05 h.18.00

    CONSIGLIATI

    MATRI: potrebbe avere titolarità e segnare gol dell’ex.

    FARIAS: la sua rapidità può esser arma vincente a Torino.

    SCONSIGLIATI

    OGBONNA: dovrebbe esser titolare ma non convince, meglio evitare.

    CONTI: non ha la certezza della titolarità e rischia contro il centrocampo bianconero.

    SORPRESE

    PEPE: chance di giocare, può far bene.

    EKDAL: ha ritrovato il gol, potrebbe ripetersi.

     

    MILAN – ROMA Sabato 09/05 h.20.45

    Alessandro Florenzi | Foto Twitter
    Alessandro Florenzi | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    BONAVENTURA: il migliore dei rossoneri, può portare bonus.

    FLORENZI: in grandissime condizioni, va schierato.

    SCONSIGLIATI

    MEXES: sfida da ex, con rischio cartellino.

    LJAJIC: non al top, meglio non rischiare.

    SORPRESE

    DESTRO: tanta voglia di lasciar segno in questa gara importante per lui.

    ITURBE: restano poche gare per lui, deve sfruttarle.

     

    CHIEVO – VERONA Domenica 10/05 h.12.30

    CONSIGLIATI

    MEGGIORINI: può essere l’uomo derby.

    TONI: il bomber Hellas con la voglia di concludere alla grande la stagione.

    SCONSIGLIATI

    DAINELLI: sfida da scintille con Luca Toni.

    RODRIGUEZ: sostituirà Marquez, meglio non schierarlo, non dà garanzie.

    SORPRESE

    BIRSA: il sinistro dello sloveno può regalare bonus.

    VALOTI: ha già fatto bene in stagione, potrebbe portare bonus nel derby.

     

    CESENA – SASSUOLO Domenica 10/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    RODRIGUEZ: viene da un gol, vorrà ripetersi.

    BERARDI: in un Sassuolo spento lui sembra in buone condizioni.

    SCONSIGLIATI

    MUDINGAYI: non al meglio, conviene non schierarlo.

    ZAZA: sembra in un periodo no, rischia la titolarità.

    SORPRESE

    CARBONERO: ha i colpi per regalare bonus.

    FLOCCARI: chance di giocare dall’inizio, può far bene.

     

    PALERMO – ATALANTA Domenica 10/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    BELOTTI: “il Gallo” potrebbe avere l’occasione da voler sfruttare.

    GOMEZ: dopo l’assist nello scorso match, potrebbe trovare anche il gol.

    SCONSIGLIATI

    ANDELKOVIC: potrebbe soffrire gli attacchi di un’Atalanta alla caccia di punti.

    ESTIGARRIBIA: non al top, meglio evitare.

    SORPRESE

    RIGONI: quando c’è da trovare un bonus a sorpresa, ecco il centrocampista rosanero.

    ZAPPACOSTA: l’esterno nerazzurro potrebbe regalare quel bonus che non t’aspetti.

     

    UDINESE – SAMPDORIA Domenica 10/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    DI NATALE: Totò ha sempre il colpo per regalare bonus pesanti.

    SORIANO: con inserimenti e giocate può portare bonus.

    SCONSIGLIATI

    DOMIZZI: potrebbe patire la rapidità di Muriel.

    MUNOZ: potrebbe ritrovare il posto da titolare ma non convince.

    SORPRESE

    PINZI: tanta grinta e possibilità di trovare quel gol che non ti aspetti.

    DUNCAN: attenzione al suo tiro, può rivelarsi vincente.

     

    EMPOLI – FIORENTINA Domenica 10/05 h.18.00

    CONSIGLIATI

    SAPONARA: condizioni straordinarie, può far bene.

    GILARDINO: fresco, non può giocare in Europa, può trovare il gol.

    SCONSIGLIATI

    TAVANO: sembra ormai fuori dalle gerarchie.

    BADELJ: uscito malconcio da Siviglia non solo per la botta.

    SORPRESE

    VECINO: vicino al gol a Torino, cercherà la rete dell’ex.

    VARGAS: la sua grinta e la sua spinta può portare bonus.

     

    PARMA – NAPOLI Domenica 10/05 h.18.00

    CONSIGLIATI

    MAURI: il giovane talento avrà voglia di continuare a mettersi in luce.

    GABBIADINI: sembra in forma, pronto a regalare nuovi bonus.

    SCONSIGLIATI

    COSTA: sarà dura per lui contenere gli attacchi del Napoli.

    KOULIBALY: non dà grandi garanzie, meglio evitare.

    SORPRESE

    LODI: anche a gara in corso con i suoi piazzati può essere insidioso.

    ZAPATA: con il turnover potrebbe toccare a lui, potrebbe trovar bonus.

     

    LAZIO – INTER Domenica 10/05 h.20.45

    CONSIGLIATI

    KLOSE: vuol tornare a guidare l’attacco biancoceleste.

    ICARDI: il bomber dell’Inter vorrà chiudere alla grande la sua positiva stagione.

    SCONSIGLIATI

    MAURICIO: pessime prestazioni, meglio non schierarlo.

    RANOCCHIA: non sta bene, meglio evitare.

    SORPRESE

    CATALDI: dopo l’assist ci si aspetta il gol.

    KOVACIC: gli restano poche occasioni per mostrare il suo valore.

     

    GENOA – TORINO Lunedì 11/05 h.20.45

    CONSIGLIATI

    IAGO FALQUE: stagione molto positiva, con la possibilità di migliorare il proprio score.

    QUAGLIARELLA: se il Torino vuole l’Europa, ha bisogno dei suoi gol.

    SCONSIGLIATI

    RONCAGLIA: errore pesante a Roma, avrà tanta pressione.

    BENASSI: sembra costretto alla panchina, meglio non rischiarlo.

    SORPRESE

    BORRIELLO: dall’inizio o a gara in corso, potrebbe far bene.

    FARNERUD: ha il buon tiro e l’inserimento per regalare bonus.

  • Europa League: Napoli beffato, tonfo Fiorentina

    Europa League: Napoli beffato, tonfo Fiorentina

    Una serata piuttosto amara per le due italiane impegnate nelle semifinali di Europa League. Se da un lato il Napoli si può arrabbiare per il gol del 1-1 degli ucraini segnato da Seleznyov in fuorigioco, dall’altro la Fiorentina si lecca le ferite per la caduta pesante a Siviglia per 3-0, dopo aver mancato però nel primo tempo alcune buone occasioni.

    Gli uomini di Benitez vedono ancora possibile l’accesso alla finale di Varsavia, anche se a Kiev non sarà per niente semplice. I ragazzi di Montella invece avranno bisogno di un’impresa ai limiti dell’impossibile per provare a portarsi all’ultimo atto della competizione europea.

    Veniamo al racconto delle gare partendo da quella del San Paolo.

    Benitez ovviamente schiera i suoi con il suo classico 4-2-3-1 con Insigne preferito a Mertens nel trio alle spalle di Higuain. 

    Modulo speculare per Markevich che punta sull’estro di Konoplyanka e sulla capacità di trovar gol del bomber Kalinic.

    Si parte ed il Napoli costruisce una buona occasione con il palo scheggiato da Insigne al 9°. Nella prima frazione di gioco i partenopei comandano il gioco ed hanno anche altre occasioni che però non vengono sfruttate. Il Dnipro non si vede mai, Andujar gioca 45 minuti praticamente da spettatore.

    Nel secondo tempo passano solo 5 minuti ed il Napoli la sblocca con il colpo di testa di David Lopez sul corner di Insigne. Il gol carica il Napoli ed inizia una sfida tra Higuain e Boyko, vince sempre il portiere ucraino che chiude tutte le conclusioni del Pipita. Sembra una serata semplice ma al 81° arriva la beffa firmata da Seleznyov che entrato da poco più di un minuto, in posizione di evidente fuorigioco, realizza il gol del 1-1. Gli uomini di Benitez non riescono a ritrovare il vantaggio e la gara finisce in parità. La qualificazione resta in bilico, il Napoli può farcela ma a Kiev servirà decisamente più concretezza e magari un pizzico di fortuna in più.

    Il gol del 1-1 del Dnipro | Foto Twitter
    Il gol del 1-1 del Dnipro | Foto Twitter

    NAPOLI – DNIPRO 1-1 (50° David Lopez (N), 81° Seleznyov (D))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; Jorginho (71° Gargano), David Lopez; Callejon (77° Gabbiadini), Hamsik, Insigne (82° Mertens); Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Dnipro (4-2-3-1): Boyko; Fedetskiy, Douglas, Cheberyachko, Leo Matos; Kankava (69° Bezus), Fedorchuk; Luchkevych (57° Gama), Rotan, Konoplyanka; Kalinic (80° Seleznyov).

    Allenatore: Markevich

    Arbitro: Moen.

    Ammoniti: Kankava (D), Fedetskiy (D)

     

    Veniamo alla sfida del Sanchez Pizquan. 

    Emery schiera il suo Siviglia con un 4-2-3-1 con Vidal che arretra in difesa e con il trio Reyes-Banega-Vitolo alle spalle di Bacca.

    Montella manda in campo la Fiorentina con il 4-3-3 con Joaquin e Salah esterni, prima punta Mario Gomez.

    Si parte e la prima occasione è viola con Mario Gomez che però non riesce ad inquadrare la porta. Il Siviglia cresce e al 17° dopo una bella azione palla a terra, Vidal scocca il tiro vincente. La Fiorentina reagisce subito ma Mati Fernandez spreca da due passi. Dopo un’occasione per i padroni di casa è ancora Mati al 21° ad avere la palla buona, Rico chiude in uscita. Al 24° è Salah a poter trovare il pari ma ancora il portiere dice di no. Nel resto della frazione non accade molto altro, si va al riposo con il Siviglia avanti per 1-0 ma con la Fiorentina che può rimpiangere per le troppe palle gol sprecate.

    Aleix Vidal | Foto Twitter
    Aleix Vidal | Foto Twitter

    Si riparte ed al 52° Badelj perde una brutta palla che permette al Siviglia una rapida ripartenza concretizzata ancora da Vidal che lascia partire il tiro che vale doppietta e raddoppio. Il gol sembra mandare al tappeto la Fiorentina, Badelj in particolare, con gli uomini di Montella incapaci di reagire e con il Siviglia vicino al terzo gol. E la terza marcatura arriva al 75° con Gameiro, entrato da un minuto, lesto a girare in gol da due passi un perfetto cross rasoterra. La Fiorentina si butta in avanti più con orgoglio che con le idee, in sostanza però Rico non corre pericoli. C’è tempo per far provare un altro brivido alla retroguardia viola, poi l’arbitro fischia la fine, tra 7 giorni a Firenze servirà un miracolo sportivo per ribaltare lo 0-3.

    SIVIGLIA – FIORENTINA 3-0 (17°, 52° Vidal, 75° Gameiro)

    Siviglia (4-2-3-1): Rico; Tremoulinas, Daniel Carriço, Kolodziejczak, Vidal; Krychowiak, Mbia (73° Iborra); Reyes (57° Koke), Banega, Vitolo; Bacca (74° Gameiro).

    Allenatore: Emery.

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomović (46° Richards), Savić, Gonzalo Rodríguez, Alonso; Mati Fernández, Badelj (68° Pizarro), Borja Valero; Joaquín, Gomez (80° Ilicic), Salah.

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Daniel Carriço (S), Marcos Alonso (F), Borja Valero (F), Krychowiak (S)

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop, dopo la 34° giornata di Serie A

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop, dopo la 34° giornata di Serie A

    Il 34° turno di Serie A è stato lunghissimo, si è disputato infatti dal sabato, con i due anticipi, sino al posticipo Torino-Empoli di mercoledì alle ore 15, e non è certo stato molto prolifico per i fantallenatori, sia per i pochi gol, che, di conseguenza, per gli scarsi assist. C’ è stata una sola marcatura multipla, un rigore parato, ed una autorete.

    Veniamo quindi al riepilogo di questa giornata attraverso le Statistiche Fantacalcio. 

    In questa giornata sono stati segnati 17 gol: Biava, Ekdal, Farias, Cop, M’Poku, Rodriguez, Gilardini, Ilicic (2), Vidal, Parolo, Gabbiadini, Hamsik, Higuain, Doumbia, Florenzi, Di Natale.

    Gli Assist forniti e assegnati da La Gazzetta dello Sport sono stati 7: Gomez, Avelar, Kurtic, Lichtsteiner, Cataldi, Mertens, Widmer.

    Come detto nella prima parte, c’è stato un rigore fallito, quello parato dal portiere rossonero Diego Lopez a Gonzalo Higuain nel posticipo della domenica Napoli-Milan. C’è stato un solo autogol, quello del portiere del Torino Padelli che ha regalato il successo all’Empoli nell’ultima gara del turno. Ci sono stati 3 espulsi, i due del Verona Marquez e Sala nella sfida contro l’Udinese e il rosso dopo meno di un minuto al difensore del Milan De Sciglio in Napoli-Milan.

    Josip Ilicic | Foto Twitter
    Josip Ilicic | Foto Twitter

    Il titolo di migliore punteggio per la 34° giornata è stata sostanzialmente una gara a senso unico. A cercare di contrastare il vincitore, è stato l’eterno Totò Di Natale che oltre al gol vittoria segnato contro il Verona ha sfornato una prestazione da 8 in pagella per un totale di 11 punti che però non sono bastati a contrastare Josip Ilicic. Il centrocampista della Fiorentina, infatti, è stato l’unico a realizzare una marcatura multipla, una doppietta, che sommata al 7.5 in pagella, a cui va sottratto mezzo punto per l’ammonizione ricevuta, porta il totale dello sloveno ad un 13 che lo rende miglior punteggio della 34° giornata.

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 34° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Handanovic 7; Biava 10, Widmer 8, Lichtsteiner 7.5, Avelar 7; Ilicic 13, Florenzi 10.5, Hamsik 9.5; Di Natale 11, Gabbiadini 10, M’Poku 9.5

     

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 34° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Iacobucci 1.5; De Sciglio 3, Mauricio 4, Radu 4.5, Capelli 4.5; Sala 4, Van Ginkel 4.5, Giorgi 4.5; Martinez 4.5, Podolski 4.5, Ghezzal 5

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 34° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Lamanna (Genoa) 6.36; Buffon (Juventus) 5,89; Bizzarri (Chievo) 5.58

    DIFENSORI: Glik (Torino) 6.96; Barba (Empoli) 6.54; Pasqual (Fiorentina) 6.47

    CENTROCAMPISTI: Felipe Anderson (Lazio) 7.73; Saponara (Empoli) 7.54; Pogba (Juventus) 7.45

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.5o; Icardi (Inter) 7.85; Dybala (Palermo) 7.83

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 8 assist.

    2 – Dybala (Palermo) e Valdifiori (Empoli)  7 assist.

    4- Felipe Anderson (Lazio), Guarin (Inter), Hamsik (Napoli) e Vazquez (Palermo) 6 assist.

    8- Farnerud (Torino) e Halfredsson (Verona), Higuain (Napoli), Perotti (Genoa), Widmer (Udinese) 5 assist.

     

  • Messi incanta il Camp Nou, Bayern battuto 3-0

    Messi incanta il Camp Nou, Bayern battuto 3-0

    Un alieno, un fenomeno, una divinità del calcio, non esistono praticamente più aggettivi per definire Leo Messi. Il numero 10 del Barcellona questa sera nella finale di Champions League ha messo in mostra tutto il suo talento andando prima a sbloccare la gara con un tiro potente e piazzato e poi a sigillarla con un gioiello di rara bellezza, sia per la finta che stende Boateng, sia per il dolce dolce tocco sotto che supera Neuer. Nel recupero c’è gloria anche per Neymar che piazza il 3-0.

    Una vittoria che fa sorridere Luis Enrique e che rende amaro il primo ritorno da rivale di Pep Guardiola al Camp Nou. L’allenatore dei bavaresi ha però poco da rimproverare ai suoi. Il Bayern se l’è giocata discretamente, anche per merito di Neuer, sino al 77° quando Messi ha deciso di trascinare i suoi verso la finale di Berlino.

    Il tocco vincente di Leo Messi | Foto Twitter
    Il tocco vincente di Leo Messi | Foto Twitter

    Il Barcellona pare avere un piede in finale, al ritorno di certo ci sarà la reazione dei tedeschi ma con un Messi così, Luis Enrique può sorridere.

     

    Veniamo al racconto della gara.

    Luis Enrique deve rinunciare a Mathieu e schiera i suoi con un 4-3-3 con Iniesta, Rakitic e Busquets a centrocampo e il trio di fenomeni davanti: Neymar, Suarez e Messi. 

    Guardiola, che deve rinunciare a Robben, Ribery ed Alaba, risponde con una difesa che sulla carta sembra a 4 ma che in realtà sul campo può anche posizionarsi a 3. In avanti Lewandowski e Müller, panchina per Götze.

    La partenza è vivace ed equilibrata, poi il trio del Barça si scatena e Suarez costringe ad un miracolo Neuer al 12°. Passano pochi minuti ed è Neymar ad avere la palla buona ma la difesa del Bayern salva in corner. Guardiola capisce che la difesa a 3 può essere disastrosa e allora passa a 4 dietro. Cambiato schema i tedeschi hanno subito una super occasione, Müller si libera e mette in mezzo per un solissimo Lewandowski che però non arriva bene sul pallone e tocca fuori. I blaugrana riprendono in mano la sfida e ripartono a tutta velocità creando grattacapi alla difesa bavarese. Al 38° Neuer torna ad esser super neutralizzando una conclusione ravvicinata di Dani Alves. Non ci sono molte altre emozioni, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e il Bayern ha subito una potenziale chance, da un rimpallo la palla finisce a Lewandowski, Dani Alves è costretto alla trattenuta da giallo per fermarlo, ma causa una punizione dal limite che Xabi Alonso non sfrutta. E’ un altro Bayern, più aggressivo, più propositivo che soffre meno il Barcellona e prova anche a pungere. Il Barça però ha il trio di fenomeni e quando decidono di accendersi creano grossi pericoli, prima Messi va al tiro, blocca Neuer, poi Neymar s’inventa uno slalom fermato sul più bello. La gara si mantiene viva, equilibrata e su ritmi alti. Al 77° il Barcellona passa, brutta palla persa in uscita dal Bayern, recupera Dani Alves, palla per Messi che lascia partire un tiro che fulmina Neuer. Questo però è solo l’antipasto, passano solo 3 minuti e la pulce s’inventa un gioiello, dribbling secco che mette a sedere Boateng in area e pallonetto dolcissimo su Neuer che cercava di chiudergli lo specchio. I tedeschi non cercano di limitare il 2-0, cercano il gol del possibile 1-2 ma incassano il contropiede finalizzato da Neymar che davanti a Neuer non sbaglia. Finisce 3-0, il Bayern crolla mentre il Barcellona sente sempre più vicina la finale di Berlino. 

     

    BARCELLONA – BAYERN MONACO 3-0 (77°,80° Messi, 93° Neymar)

    Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Daniel Alves, Piqué, Mascherano (88° Bartra), Jordi Alba; Rakitić (82° Xavi), Busquets, Iniesta (87° Rafinha); Suárez, Messi, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Bayern Monaco (4-4-2): Neuer; Rafinha, Boateng, Benatia, Lahm; Alonso, Thiago, Schweinsteiger, Bernat; Müller (78° Götze), Lewandowski.

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Xabi Alonso (Bay), Dani Alves (Bar), Benatia (Bay), Bernat (Bay), Piqué (Bar), Neymar (Bar)

  • Eleonora Binazzi, “Muro” viola del Firenze

    Eleonora Binazzi, “Muro” viola del Firenze

    Difensore centrale roccioso, con gran senso della posizione e difficile da superare nell’uno contro uno. Abile a gestire la difesa e a guidare i movimenti delle compagne nella fase difensiva, stiamo parlando della muraglia viola, Eleonora Binazzi. 

    Nata a Bagno a Ripoli il 17 febbraio 1990, Eleonora ha da sempre vestito la maglia del Firenze.

    Conosciamo meglio questo difensore che anche nella stagione in corso ha dimostrato tutte le sue qualità, sia come caratteristiche sul campo sia per la leadership con cui guida le colleghe del reparto arretrato, sia nelle azioni di gioco, sia sui calci piazzati.

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perché hai deciso di praticare questo sport?

    Mi è sempre piaciuto giocare a calcio sin piccola, ma non ho mai giocato in società maschili perchè mia mamma non voleva. Però ho sempre giocato a scuola e ai giardini con mio fratello e i miei amici. Solo a 14 anni ho iniziato a giocare a San Marcellino grazie anche a mister Ciolli, il mio primo allenatore (professore di ed.fisica che girava per le scuole a vedere un po’ chi potesse essere più o meno portato).

    Hai un idolo, un calciatore a cui ti ispiri?

    Non ho un vero idolo a cui ispirarmi, sono tanti i giocatori forti e bravi, però se dovessi sceglierne uno, per rimanere in ambito Fiorentina (la squadra che tifo) il giocatore che più mi piace e rappresenta, è Gonzalo Rodriguez visto che faccio il suo stesso ruolo.

    Se tu potessi scegliere una calciatrice di un campionato straniero con cui ti piacerebbe giocare, chi sceglieresti?

    Purtroppo non seguo molto il calcio femminile all’estero, quindi sinceramente non saprei.

    Eleonora Binazzi | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini.
    Eleonora Binazzi | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini.

    Vedendo i risultati della nazionale maggiore e dei nostri club all’estero, si nota un abisso tra l’Italia ed il resto d’Europa e del mondo, cosa pensi che manchi al nostro movimento per poter crescere e competere?

    Sicuramente manca la visibilità. Purtroppo quello che conta in Italia è solo il calcio maschile che va a coprire non solo il femminile ma tanti altri bellissimi sport. Poi sicuramente se le società femminili fossero legate a quelle maschili sarebbe tutto diverso, anche solo per una questione di soldi si potrebbero fare tantissime cose, a partire dagli impianti sportivi, nel rendere professioniste le atlete (il massimo campionato femminile è considerato dilettantistico) e tante altre cose.

    Venendo all’attualità, sei una vera e propria bandiera del Firenze, qual è il tuo rapporto con la maglia viola?

    Ho sempre giocato qui a Firenze, quindi il legame con la maglia è molto forte.

    Eleonora Binazzi | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini.
    Eleonora Binazzi | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini.

    Siamo al termine della stagione, un’annata che vi ha visto partire bene e poi avere qualche alto e basso, come la giudichi?

    Penso che l’annata sia da incorniciare visto i risultati ottenuti. Non è mai stato fatto meglio di cosi e credo che comunque durante l’anno sia normale avere dei cali (magari lavoreremo per averne il meno possibile) però mi ritengo soddisfatta dell’annata sperando ormai di chiudere in bellezza con l’ultima di campionato terminando quinte se non addirittura quarte!

    Dal punto di vista tuo personale, come giudichi le tue prestazioni di questo 2014/15?

    Personalmente penso di aver fatto un buon campionato, in linea comunque con l’andatura della squadra avendo anche io i miei alti e bassi.

    Veniamo ad un’analisi tecnica, sei un difensore centrale di esperienza in quale zona della difesa pensi di rendere meglio? Qual è il tuo punto di forza e dove pensi di dover migliorare?

    Per il modulo con cui giochiamo noi (5-3-2) il ruolo dove rendo meglio è il centrale. Se poi giochiamo a 4 magari posso avere un pò più di difficoltà viste le mie caratteristiche.
    Penso che l’organizzazione di gioco (visto il ruolo che ricopro) possa essere una mia qualità, mentre per quanto riguarda le cose da migliorare direi che non sono molto veloce.

    Tra le tue compagne c’è qualche giovane talentuosa che a tuo parere può avere un futuro brillante?

    La nostra squadra è formata da tantissime giovani brave e promettenti, dal portiere, ai difensori, ai centrocampisti e agli attaccanti. Se dovessi fare un nome direi Alice Tortelli, classe 1998 difensore, che ha grandi qualità.

    C’è uno stadio in cui ti piacerebbe giocare?

    Mi piacerebbe giocare nello stadio della mia squadra, la Fiorentina, e quindi l’Artemio Franchi.

    Prima di salutarti e ringraziarti, vogliamo chiederti secondo te perché i nostri lettori dovrebbero seguire ed appassionarsi al calcio femminile?

    Penso che il calcio femminile sia ancora uno sport puro e pulito a differenza del maschile dove quello che conta sono soltanto i soldi.