Categoria: Calcio

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop, dopo la 36° giornata di Serie A

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop, dopo la 36° giornata di Serie A

    Il 36° turno di Serie A, disputatosi sui 3 giorni, dal sabato, con i due anticipi, sino al doppio posticipo Fiorentina-Parma e Napoli-Cesena di lunedì sera, è stato un turno meno prolifico del precedente per i fantallenatori, ma comunque decisamente molto positivo, sono calati sia i gol che gli assist, rimanendo però sempre su numeri piuttosto alti. Ci sono state ben 5 marcature multiple, tra cui una tripletta.

    Veniamo quindi al riepilogo di questa giornata attraverso le Statistiche Fantacalcio. 

    In questa giornata sono stati segnati 31 gol: Pinilla, Defrel (2), Saponara, Gilardino, Rodriguez, Salah, Bertolacci, Iago Falque (2), Pavoletti, Icardi, Marchisio, Morata, Gentiletti, Alex, Bonaventura, Gabbiadini, Mertens (2), Vazquez, Nainggolan, Torosidis, Berardi (3), Maxi Lopez (2), Perica, Moras, Sala

    Gli Assist forniti e assegnati da La Gazzetta dello Sport sono stati 13: Volta, Maccarone, Mati Fernandez, Bertolacci, Ledesma, Suso, Mertens, Totti, Missiroli, Zaza, Maksimovic (2), Obbadi.

    In questa giornata, per quanto riguarda i malus, non ci sono stati rigori falliti e nemmeno autoreti. Ci sono stati solo due espulsi, i due calciatori del Milan, Bonaventura e Suso nella sfida delle 12.30 in casa del Sassuolo.

    Domenico Berardi | Foto Twitter
    Domenico Berardi | Foto Twitter

    Il titolo di migliore punteggio per la 36° giornata è stata sostanzialmente una gara tra i 5 autori di una marcatura multipla. Gli attaccanti di Cesena e Torino, Defrel e Maxi Lopez, hanno realizzato una doppietta ma se il francese dei bianconeri ha preso un 7 che gli porta il totale a 13, il granata ha ottenuto un 7.5 per un totale di 13.5. A centrocampo hanno brillato Iago Falque del Genoa, doppietta più 8 in pagella per un totale di 14 punti, e Mertens, doppietta, assist e 7.5 in pagella per un totale di 14.5. Tutti ottimi risultati se non ci fosse stato Domenico Berardi. L’attaccante neroverde ha realizzato una tripletta al Milan che sommata all’ottimo 8 in pagella gli ha permesso di ottenere un 17 che lo ha reso miglior punteggio di giornata.

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 36° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Sorrentino 7; Gentiletti 10, Go.Rodriguez 10, Moras 9.5, Alex 9; Mertens 14.5, Iago Falque 14, Bertolacci 12; Berardi 17, Maxi Lopez 13.5, Defrel 13

     

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 36° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Diego Lopez 2; Burdisso 4.5, Cherubin 4.5, Balzano 4.5, Vidic 4.5; Palombo 4.5, D’Alessandro 4.5, Migliaccio 4.5; Cop 5, Destro 5, Eto’o 5

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 36° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Lamanna (Genoa) 6.36; Buffon (Juventus) 5,89; Berisha (Lazio) 5.55

    DIFENSORI: Glik (Torino) 6.88; Barba (Empoli) 6.53; Pasqual (Fiorentina) 6.50

    CENTROCAMPISTI: Saponara (Empoli) 7.84; Felipe Anderson (Lazio) 7.71; Salah (Fiorentina) 7.64

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.5o; Dybala (Palermo) 7.83; Gabbiadini (Napoli) 7.83

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 8 assist.

    2- Dybala (Palermo), Felipe Anderson (Lazio), Halfredsson (Verona), Hamsik (Napoli) e Valdifiori (Empoli)  7 assist.

    7-  Guarin (Inter) e Vazquez (Palermo) 6 assist.

  • Calcioscommesse, scoppia Dirty Soccer

    Calcioscommesse, scoppia Dirty Soccer

    Ci risiamo, si era parlato di rifondazione, di repulisti del calcio ed invece, come ormai siamo abituati a vedere ad ogni fine stagione, ecco nuovamente il caso calcioscommesse a sconquassare l’estate pallonara, questa volta il caos inizia in Lega Pro e in Serie D.

    Sono più di 70 le persone indagate e una cinquantina sono n stato di fermo per una nuova cellula scovata dalla magistratura di Catanzaro nell’inchiesta denominata “Dirty Soccer“. In queste ore le forze dell’ordine stanno effettuando controlli e perquisizioni a tappeto in diverse regioni italiane: Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Liguria, Toscana, Lombardia e Veneto. Una vera e propria colonna vertebrale del calcioscommesse che attraversa tutto lo stivale.

    Nuova indagine calcioscommesse | Foto Web
    Nuova indagine calcioscommesse | Foto Web

    In pratica il filone delle indagini segue due grosse organizzazioni criminali che attraverso la combine delle partite e quindi dei risultati truccati di Lega Pro e della Lega Nazionale Dilettanti avrebbero investito sulle scommesse sia in Italia che all’estero.

    L’inchiesta della Procura di Catanzaro avrebbe individuato una rete capillare di protagonisti, tra allenatori, calciatori, presidenti e dirigenti sportivi, che risultano essere direttamente coinvolti e più di una trentina le società tra cui Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lamezia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas e San Severo. Inoltre nell’inchiesta è accertato l’inserimento di componenti stranieri e di natura mafiosa come alcuni esponenti della cosca Iannazzo, clan della ‘ndrangheta lametina. E’ stata proprio la presenza degli esponenti malavitosi del clan Iannazzo a far scoppiare come un pop corn l’inchiesta, in quanto ad essi e attraverso il legame con essi è stato possibile individuare il dipanarsi della matassa.

    La centralità della maxi operazione appartiene come detto alla Procura di Catanzaro che però è coadiuvata dalle centrali operative sparse nel territorio che aumenteranno il faldone delle indagini, già oggi spesso più di mille pagine, e soprattutto scoveranno altri filoni legati a quello principale fino a far diventare questo grosso inizio un’altra pagina oscura del calcio italiano sul quale le riforme ed il repulisti invocato dal Presidente della F.I.G.C. Tavecchio sembra non aver sortito effetto.

    Per ora l’inchiesta sembra limitata alla Lega Pro ed alla Serie D ma chissà che la tentacolare organizzazione non sia arrivata anche più in alto? Fatti e nomi che eventualmente scopriremo in estate dove come ormai siamo abituati oltre a seguire acquisti e cessioni dei vari team dovremo seguire gli sviluppi dello scandalo di turno.

    Fonte: AGI

  • Fiorentina tutto facile, Napoli vittoria con fatica

    Fiorentina tutto facile, Napoli vittoria con fatica

    Nei due posticipi che hanno chiuso la 36° giornata di Serie A abbiamo assistito a due gare diverse che hanno però visto entrambe il successo delle favorite.

    Nella prima gara la Fiorentina non ha avuto praticamente mai problemi contro il Parma ed ha rifilato ai ducali un netto 3-0 che ha permesso alla viola di riprendersi il 5° posto, andando a sorpassare il Genoa. 

    Il Napoli invece ha sofferto contro il Cesena. I bianconeri, guidati da un grande Defrel, hanno trovato il vantaggio, hanno subito il rabbioso uno-due di Mertens e Gabbiadini che ha ribaltato il risultato in un minuto. Defrel però a fine primo tempo ha ritrovato la parità che ha gelato il San Paolo. Il Napoli però aveva l’obbligo di vincere e nella ripresa Mertens ha trovato il gol da 3 punti per i partenopei che tiene il Napoli ancora in piena corsa per la Champions League.

    Partiamo dalla gara delle 19 del Franchi.

    Montella sceglie un 4-3-3 che però vede in campo Gilardino e non Mario Gomez che va in panchina con Diamanti e Joaquin.

    Anche Donadoni sceglie il 4-3-3 con Varela-Palladino-Ghezzal a formare il tridente d’attacco.

    La partenza è sintomatica dello stato d’animo delle due squadre, con il Parma più sereno contro una Fiorentina decisamente più contratta, la prima chance arriva al 5° con Palladino che da due passi non centra la porta di Neto. Al 13° però i viola passano in vantaggio, punizione calciata in area, Lucarelli allontana male, si avventa Gonzalo Rodriguez che di testa porta avanti i suoi. La gara si apre per i padroni di casa, ci provano Pizarro, alto, e Salah fuori non di molto dopo una buona azione personale. Il Parma in sostanza non si vede più in avanti e dietro Mirante sfoggia una gran parata su Pasqual per evitare il 2-0. Al 29° gli ospiti si risvegliano e dopo una bella giocata, Palladino arriva al tiro ma salva Neto con il riflesso. Al 30° la Fiorentina raddoppia, corner di Mati Fernandez, stacco di Gilardino sul primo palo, colpo di testa e palla in gol. La viola tiene palla con tranquillità sfiora più volte il terzo gol ed il primo tempo si chiude sul 2-0.

    L'esultanza dei calciatori della Fiorentina | Foto Twitter
    L’esultanza dei calciatori della Fiorentina | Foto Twitter

    La ripresa riparte senza cambi e con un Parma che prova almeno a cercare di riaprire la sfida. La Fiorentina però non concede niente e al 56° trova il tris con Salah che con il controllo, su assist di Pasqual, fa fuori il difensore e poi calcia battendo Mirante. Il Parma viaggia sull’orgoglio ma Neto dice no anche a Ghezzal da due passi. Nei restanti minuti la Fiorentina sfiora più volte il poker mentre i ducali vanno vicini al gol della bandiera ma il risultato non cambia, vince la Fiorentina 3-0.

     

    FIORENTINA – PARMA 3-0 (13° Rodriguez 30° Gilardino, 56° Salah)

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic, Rodriguez (86° Bagadur), Savic, Pasqual; Aquilani, Pizarro (80° Badelj), Mati Fernandez; Ilicic, Gilardino, Salah (78° Diamanti).

    Allenatore: Montella.

    Parma (4-3-3): Mirante; Feddal, Mendes, Lucarelli, Gobbi; Nocerino (82° Broh), Jorquera, Mauri; Varela, Palladino (77° Coda), Ghezzal (68° Haraslin).

    Allenatore: Donadoni.

    Arbitro: Tommasi.

    Ammoniti: Mendes (P), Diamanti (F)

     

    Terminata la sfida di Firenze, è partita la gara del San Paolo, veniamo al racconto del match.

    Benitez stupisce, nel suo 4-2-3-1 Higuain è fuori per qualche acciacco fisico ma al posto del Pipita non gioca Zapata ma bensì Gabbiadini.

    Di Carlo risponde con un 4-3-2-1 con un attacco fatto di rapidità, Defrel, e tecnica, Brienza e Carbonero.

    L’inizio è certamente favorevole ai padroni di casa che provano a chiudere indietro i bianconeri, Agliardi però non corre pericoli. Il Napoli però cala i ritmi e il Cesena pian piano prova a prender campo e al 13° Carbonero s’infila tra i centrali ma schiaccia debolmente di testa, blocca Andujar. Ma è un’avvisaglia perchè dopo soli due minuti Defrel, per niente contrastato e con un bel tiro da fuori, infila l’angolo dove non può arrivare il portiere dei partenopei. Il gol subito sveglia il Napoli che nel giro di due minuti, prima pareggia con Mertens che sfrutta un liscio di Volta e poi, sempre con una buona giocata del belga, trova il vantaggio con Gabbiadini che insacca da due passi. La gara si mantiene vivace con il Napoli a gestirla ma con il Cesena che in ripartenza sa pungere. Quando il primo tempo sembra scivolare sul 2-1, i bianconeri, nel primo minuto di recupero, trovano il gol del pareggio con Defrel bravo a girare in gol un bel cross dalla destra di Volta.

    Dries Mertens e Manolo Gabbiadini | Foto Twitter
    Dries Mertens e Manolo Gabbiadini | Foto Twitter

    La ripresa riparte senza cambi con il Napoli che nei primi minuti tiene il possesso palla cercando di chiudere dietro il Cesena. E’ un possesso di palla però che porta a poco, se non ad un pericoloso, tiro cross di Mertens al 55°. Passano due minuti ed il Napoli passa, azione personale di Mertens, palla verso Hamsik che la restituisce al belga che trova il diagonale del 3-2. Il nuovo svantaggio non spegne il Cesena anzi al 62° Brienza in rovesciata costringe Andujar al corner. Al 70° Hamsik fallisce il colpo del 4-2, mancando la palla all’altezza del dischetto. La gara si mantiene comunque in bilico sino alla fine proprio perchè il Napoli non riesce a chiuderla. I romagnoli però paiono non averne più e dopo 3 minuti di recupero Irrati fischia la fine, il Napoli festeggia 3 punti pesantissimi ma altrettanto sudati.

     

    NAPOLI – CESENA 3-2 (15°, 45°+1 Defrel (C), 19°, 57° Mertens (N), 20° Gabbiadini (N))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Mesto, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; David Lopez, Jorginho; Callejon, Hamsik (83° Insigne), Mertens (89° Gargano); Gabbiadini (66° Higuain).

    Allenatore: Benitez (in panchina Pecchia per la squalifica dello spagnolo)

    Cesena (4-3-2-1): Agliardi; Volta, Capelli (73° Rodriguez), Krajnc, Renzetti; Tabanelli (56° Lucchini), De Feudis (83° Cazzola), Cascione; Carbonero, Brienza; Defrel.

    Allenatore: Di Carlo.

    Arbitro: Irrati.

    Ammoniti: Volta (C), Ghoulam (N), Koulibaly (N)

  • Morata gol, la Juve espugna il San Siro nerazzurro

    Morata gol, la Juve espugna il San Siro nerazzurro

    Una Juventus con tante seconde linee riesce ad imporsi a San Siro andando a complicare la corsa all’Europa League dell’Inter.

    I nerazzurri possono recriminare di non aver sfruttato un primo tempo in cui la Juventus è apparsa sotto ritmo e con la testa altrove e per alcuni errori che hanno agevolato i gol dei bianconeri, clamorosa la papera di Handanovic per il gol del 2-1 di Morata.

    Alvaro Morata | Foto Twitter
    Alvaro Morata | Foto Twitter

    Proprio Alvaro Morata è da considerarsi il protagonista del match, non tanto per il gol, che è più colpa del portiere sloveno, ma per le continue accelerazioni e giocate che hanno messo in crisi la retroguardia dell’Inter.

    Veniamo al racconto della gara.

    Mancini, che non può contare su Hernanes squalificato e Guarin infortunato, inserisce rispettivamente Shaqiri e Brozovic. Davanti classica coppia d’attacco Icardi-Palacio.

    Allegri pensa alla finale di Coppa Italia e fa ampio turnover lasciando a Torino Tevez, Buffon, Vidal, Evra e Chiellini. Dall’inizio partono Storari in porta, Romulo e Sturaro a centrocampo, insieme a Marchisio, in avanti coppia Matri-Morata.

    La partenza è piacevole, al tiro di Icardi respinto in corner da Storari risponde Morata con due ripartenze pericolose. Al 9° l’Inter passa, conclusione da fuori di Brozovic, tocca Icardi e la palla finisce in gol. Il ritmo si abbassa con l’Inter che prova a gestire il vantaggio e con la Juventus che non pressa. Al 22° Morata si riaccende se ne va da solo e costringe Handanovic alla gran chiusura in corner. Risponde l’Inter con Palacio che sfrutta un errore di Lichtsteiner ma Storari chiude. Handanovic torna protagonista poco dopo neutralizzando un bel tiro dal limite di Sturaro. Al 39° l’Inter prima sfiora il gol con Shaqiri che da fuori colpisce l’incrocio, sulla ribattuta Brozovic segna ma si alza la bandierina, gol annullato. Al 42° errore di Medel in retropassaggio, Matri s’invola, supera Vidic, entra in area, il serbo lo stende, è rigore, con giallo, Marchisio con freddezza glaciale trasforma. Il primo tempo si chiude con il risultato di 1-1.

    Si riparte con un Morata scatenato che prima va via a tutta velocità alla difesa dell’Inter ma calcia fuori, poi dopo meno di un minuto non riesce a girare in gol di testa da due passi. La gara si mantiene equilibrata senza altre grandi occasioni nel primo quarto d’ora. Al 65° ci prova Shaqiri ma la palla esce sul fondo. Anche D’Ambrosio ci prova ma la palla, colpita al volo, esce non di molto. Allegri inserisce anche Pogba ed al 83° i bianconeri trovano il vantaggio, il tiro è di Morata da fuori area ma Handanovic si fa sorprendere e la palla finisce in gol. La reazione dell’Inter è furiosa ma i nerazzurri non hanno fatto i conti con Storari che prima para sul perfetto inserimento di Palacio e poi con un balzo felino respinge il tiro a botta sicura di Icardi. Morata è scatenato, conquista calci di punizione, con un colpo di testa sfiora la doppietta, insomma una gran partita per lui. L’Inter gioca più sui nervi che sul gioco ma non crea praticamente più niente, finisce 2-1 per la Juventus. Una sconfitta che complica la corsa europea dei nerazzurri.

     

    INTER – JUVENTUS 1-2 (9° Icardi (I), 42° rig.Marchisio (J), 83° Morata (J))

    Inter (4-3-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, Vidic, Ranocchia (89° Gnoukouri), Juan Jesus; Brozovic (82° Podolski), Medel, Kovacic; Shaqiri (71° Nagatomo); Icardi, Palacio.

    Allenatore: Mancini.

    Juventus (4-3-1-2): Storari; Lichtsteiner (55° Ogbonna), Barzagli, Bonucci, Padoin; Romulo, Marchisio, Sturaro; Pereyra (78° Pogba); Morata, Matri (66° Llorente).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Doveri

    Ammoniti: Ranocchia (I), Brozovic (I), Vidic (I), Morata (J), Lichtsteiner (J), Kovacic (I), Juan Jesus (I)

  • Patrizia Panico: gioie e record del bomber del Verona

    Patrizia Panico: gioie e record del bomber del Verona

    10 scudetti, 5 Coppe Italia, 8 Supercoppe Italiane, 14 volte capocannoniere della Serie A, 2 volte capocannoniere della Champions League, 528 presenze e quasi 600 gol nella massima seria italiana, numeri impressionanti che descrivono quella che da tutti è considerata una vera e propria colonna storica del calcio italiano, Patrizia Panico.

    Nata a Roma l’8 Febbraio del 1975, oltre a tutti questi risultati ottenuti con i club, Patrizia vanta anche il record di presenze (204) e di gol (ben 110) con la maglia della Nazionale Italiana. 

    Dopo aver vestito le maglie di Lazio, Torino, Modena, Milan, Bardolino e Torres, Panico da questa stagione è passata al Verona con la quale ha subito vinto lo scudetto ed il titolo di capocannoniere.

    Patrizia Panico | © Foto Damiano Buffo
    Patrizia Panico | © Foto Damiano Buffo

    Conosciamola meglio, analizzando questa stagione ma anche cercando di capire il suo parere sullo scandalo delle dichiarazioni (“Basta dare soldi a queste quattro lesbiche” si legge in un verbale di un assemblea) del presidente della LND Belloli, sul calcio femminile.

    Ciao Patrizia, prima di passare alle domande sulla tua carriera, non possiamo non chiedere un tuo parere sulle infelici dichiarazioni del Presidente della LND Felice Belloli.

    Sinceramente mi è sembrato tutto inutile. Abbiamo un presidente che dovrebbe incentivare la crescita del movimento del calcio femminile, se però ha questa mentalità significa che non ha interesse verso il nostro settore.

    Questo è un altro rallentamento verso la crescita, come anche tu avrai notato, le altre nazioni sono competitivamente distanti dall’Italia, cosa ci manca per avvicinarci?

    La Federazione sta lavorando su linee indicate da Fifa e Uefa, investendo, creando una Under 15, una nazionale sperimentale, insomma la cosa che ci manca per fare il salto è senza dubbio il passaggio al professionismo. Credo che non dovremmo più esser considerate dilettanti, sia in nazionale che in Serie A svolgiamo allenamenti come fossimo professioniste ma ci mancano tutte le tutele e le agevolazioni che hanno coloro che hanno lo status di professionista.

    Veniamo a te, come ti sei avvicinata al calcio, perchè hai deciso di praticare questo sport?

    Non è stata una mia scelta, da piccola giocavo sempre con il pallone, diciamo che è il calcio che ha scelto me.

    Patrizia Panico | © Foto Damiano Buffo
    Patrizia Panico | © Foto Damiano Buffo

    Hai un calciatore che puoi definire idolo o che ti è stato d’ispirazione?

    Direi Bruno Giordano. Sono tifosa della Lazio e lui era il centravanti biancoceleste, il nostro idolo.

    C’è una calciatrice straniera con cui ti piacerebbe giocare?

    Ce ne sono molte, se devo sceglierne una dico Abby Wambach. Ho avuto anche modo di giocarci contro, è una calciatrice di grande cattiveria agonistica, una grande calciatrice.

    Qual è il tuo punto di forza e dove pensi vorresti migliorare?

    Ci sono tanti aspetti su cui dover lavorare. Quello moderno è un calcio più fisico, diventa difficile riuscire a giocare negli ultimi 30 metri.

    Veniamo a questa stagione appena conclusa da Campione d’Italia con il Verona, descrivici le tue sensazioni

    E’ stata una stagione emozionante. E’ vero è stata costruita una squadra forte, tanti cambi spesso ti lasciano tante incognite, come riusciremo ad esprimerci? Come si comporterà il gruppo? Era una vera e propria scommessa, non c’era la pretesa di vincere subito, però siamo riuscite a conquistare il titolo.

    Patrizia Panico festeggia lo scudetto con le compagne del Verona | © Foto Damiano Buffo
    Patrizia Panico festeggia lo scudetto con le compagne del Verona | © Foto Damiano Buffo

    C’è, tra le tue compagne, una giovane che a tuo parere può divenire un talento futuro?

    Direi Bonetti. Ha talento, è piccolina ma è molto forte fisicamente.

    Capitolo Nazionale, com’è il tuo rapporto con la maglia azzurra? qual è il più bel ricordo da azzurra?

    Al momento sono in fase di valutazione. Il fatto che non ci siano competizioni o qualificazioni, mi permette di attendere. Per quanto riguarda il ricordo, direi il mondiale giocato negli Stati Uniti, è stata una grandissima emozione giocare in stadi sempre pieni.

    C’è uno stadio in cui non hai mai giocato e che ti piacerebbe giocare?

    Beh direi che mi sarebbe piaciuto giocare nel vecchio Wembley.

    Ed un gol, tra i tantissimi, che ricordi con particolare piacere?

    Ce ne sono tanti, però direi quello ai mondiali, segnato di testa contro la Germania.

    Essendo tu attaccante e tifosa della Lazio, molti ti hanno paragonata al bomber biancoceleste Miroslav Klose. Come vedi questo paragone?

    E’ un paragone decisamente gratificante, lui è campione del mondo, io no. E’ un calciatore completo, non è bravo solo in attacco ma aiuta anche la squadra a tutto campo.

    Tra pochi giorni partono i mondiali femminili, l’Italia purtroppo non ci sarà, secondo te chi potrebbe alzare il trofeo in Canada? Chi la possibile sorpreco sa?

    Penso che potrebbero essere gli Stati Uniti a diventare campioni del Mondo, vedo bene anche la Francia. Come sorpresa, direi la Svizzera.

    Prima di salutarti e ringraziarti, vogliamo chiederti secondo te perché i nostri lettori dovrebbero seguire ed appassionarsi al calcio femminile?

    Voglio rispondere con una domanda, perchè no? Se una persona ama il calcio, non vedo perchè non dovrebbe appassionarsi e seguire anche il femminile.

  • Consigli Fantacalcio per la 36° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 36° Giornata di Serie A 2014/15

    La 36° giornata di Serie A, sarà un turno disputato sui tre giorni, sarà aperto dall’anticipo di lusso di sabato delle 18 Inter-Juventus e chiuso dal posticipo di lunedì sera Napoli-Cesena.

    Come ogni turno, per venire incontro ai fantallenatori, torna la rubrica Consigli Fantacalcio con i consigliati, gli sconsigliati e le sorprese delle 20 squadre di Serie A.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 36° GIORNATA DI SERIE A

    INTER – JUVENTUS Sabato 16/05 h.18.00

    CONSIGLIATI

    PALACIO: ha già fatto male in passato alla Juventus.

    MORATA: carico dopo il gol in Champions, vorrà ripetersi.

    SCONSIGLIATI

    RANOCCHIA: Morata non sarà un avversario per niente semplice.

    ROMULO: non sarà ancora al top e potrebbe soffrire la spinta nerazzurra.

    SORPRESE

    SHAQIRI: contro la Juve ha la chance di mostrare tutto il suo valore.

    STURARO: sempre in crescita, potrebbe portare bonus.

     

    SAMPDORIA – LAZIO Sabato 16/05 h.20.45

    CONSIGLIATI

    MURIEL: rapidità e talento potrebbero creare problemi alla retroguardia di Pioli.

    FELIPE ANDERSON: sembra che stia tornando ad alti livelli.

    SCONSIGLIATI

    OBIANG: rischia la titolarità e potrebbe avere una serata no.

    CIANI: non sembra garantire sicurezza.

    SORPRESE

    SORIANO: potrebbe ripetere l’ottima prova di Udine.

    BASTA: spinta sulla fascia e possibilità di bonus.

     

    SASSUOLO – MILAN Domenica 17/05 h.12.30

    CONSIGLIATI

    ZAZA: il gol a Cesena potrebbe averlo sbloccato.

    HONDA: sembra tornato quello vivace d’inizio stagione.

    SCONSIGLIATI

    PELUSO: potrebbe avere difficoltà con un Honda in forma.

    ALEX: non sarà al 100% meglio evitare.

    SORPRESE

    ACERBI: attenzione ai calci piazzati, potrebbe segnare il gol dell’ex.

    VAN GINKEL: si è sbloccato potrebbe ripetersi.

     

    ATALANTA – GENOA Domenica 17/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PINILLA: alla ricerca del gol dell’ex.

    IAGO FALQUE: in condizioni super, va schierato.

    SCONSIGLIATI

    MIGLIACCIO: rischia il cartellino nello scontro con il centrocampo rossoblu.

    RONCAGLIA: del reparto difensivo è quello che ha commesso diversi errori in stagione.

    SORPRESE

    GOMEZ: sembra in un ottimo periodo, si può azzardare.

    LESTIENNE: potrebbe avere una grande occasione per giocare e portare bonus.

     

    CAGLIARI – PALERMO Domenica 17/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    Paul Josè M'Poku | Foto Twitter
    Paul Josè M’Poku | Foto Twitter

    MPOKU: torna dalla squalifica, vorrà tornare al gol.

    VAZQUEZ: senza Dybala, Iachini si affiderà a lui

    SCONSIGLIATI

    COSSU: non è la sua miglior stagione e rischia anche di non giocare.

    ANDELKOVIC: viene da un autogol con brutto voto, meglio evitare.

    SORPRESE

    AVELAR: anche con calci piazzati potrebbe tornare a regalare bonus.

    CHOCHEV: in stagione è già stato ottima sorpresa, potrebbe ripetersi.

     

    TORINO – CHIEVO Domenica 17/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MAXI LOPEZ: titolare e con la voglia di trovare gol.

    PALOSCHI: in grande forma, potrebbe continuare a segnare.

    SCONSIGLIATI

    GAZZI: grinta ma anche rischio cartellino, meglio evitare.

    BIRAGHI: potrebbe soffrire la spinta di Darmian.

    SORPRESE

    MARTINEZ: deve sfruttare l’occasione di esser titolare.

    CHRISTIANSEN: potrebbe trovare una grande giornata e portare bonus.

     

    VERONA – EMPOLI Domenica 17/05 h.15.00

    CONSIGLIATI

    TONI: a caccia del titolo di capocannoniere.

    SAPONARA: condizioni straordinarie, può far bene.

    SCONSIGLIATI

    GRECO: competere con il brillante centrocampo dell’Empoli non sarà facile.

    MARIO RUI: certamente non sarà al top, meglio evitare.

    SORPRESE

    HALFREDSSON: con assist o gol può portare bonus anche in questa sfida.

    MCHEDLIDZE: il georgiano vorrà provare a ripetersi.

     

    ROMA – UDINESE Domenica 17/05 h.20.45

    CONSIGLIATI

    NAINGGOLAN: il belga vorrà rifarsi della brutta prestazione di San Siro.

    ALLAN: stagione positiva, magari a Roma la migliora trovando bonus.

    SCONSIGLIATI

    ASTORI: non da certezza di grande voto, meglio evitare.

    PINZI: tanta grinta ma anche tanto rischio di cartellino.

    SORPRESE

    LJAJIC: potrebbe avere la sua occasione e tornare a far bonus.

    KONE: il greco ha sempre possibilità di trovare bonus.

     

    FIORENTINA – PARMA Lunedì 18/05 h.21.00

    CONSIGLIATI

    SALAH: tanta classe messa in mostra anche nella sfortunata gara con il Siviglia.

    PALLADINO: vorrà ripetere il gol segnato al Napoli.

    SCONSIGLIATI

    PIZARRO: non ha brillato in coppa, meglio evitare.

    FEDDAL: potrebbe aver problemi con la spinta viola.

    SORPRESE

    BERNARDESCHI: potrebbe anche esser la sua giornata.

    NOCERINO: ha diverse occasioni per portar bonus.

     

    NAPOLI – CESENA Lunedì 18/05 h.21.00

    CONSIGLIATI

    HIGUAIN: vorrà scaricare tutta la rabbia per le brutte prestazioni con il Dnipro.

    BRIENZA: la sua classe potrebbe aiutarlo a trovare bonus.

    SCONSIGLIATI

    DAVID LOPEZ: non viene da una bella prova, meglio evitare.

    CAPELLI: contenere gli attacchi del Napoli non sarà semplice.

    SORPRESE

    GHOULAM: potrebbe portare bonus che non ti aspetti.

    CARBONERO: con tutto il suo talento potrebbe portare bonus.

  • Niente finale di Europa League per Napoli e Fiorentina

    Niente finale di Europa League per Napoli e Fiorentina

    Delusione tremenda per l’Italia in Europa League, il sogno di una finale tutta tricolore a Varsavia non si avvera ma come nella peggiore delle previsioni, non ci sarà nemmeno una compagine italiana a cercare di alzare la coppa in Polonia. 

    Se per la Fiorentina l’impresa era a livello difficoltà altissimo, diventata poi impossibile per i due gol presi nella prima mezz’ora, dal Napoli ci si aspettava qualcosa di più, sembrava possibile riuscire a battere gli ucraini e invece anche per un po’ d’imprecisione, con Higuain che dopo pochi minuti ha fallito un gol a tu per tu con Boyko, è stato il Dnipro a trovare quel gol che gli ha spalancato le porte per una finale storica.

    Il gol vittoria di Seleznyov | Foto Twitter
    Il gol vittoria di Seleznyov | Foto Twitter

    Il calcio italiano perde una grande occasione, si sperava di poter conquistare l’Europa League ed invece tutto è rimandato alla prossima stagione.

    Veniamo al racconto delle due gare partendo dalla sfida di Kiev. 

    Il Dnipro alla ricerca di una storica finale scende in campo con il 4-2-3-1 con Markevich che si affida al talento di Konoplyanka sulla trequarti e a Seleznyov di punta.

    Benitez risponde con lo stesso modulo, ma con alcune novità rispetto alle previsioni, Inler gioca in mediana al posto di Jorginho mentre Gabbiadini è schierato nel trio alle spalle di Higuain, con Hamsik in panchina.

    Il Dnipro parte aggressivo ma al 7° Higuain fallisce un occasione clamorosa a tu per tu con Boyko. A sorpresa la gara la fanno gli ucraini, il Napoli attende e cerca di ripartire. Intorno alla mezzora si ripete la sfida Higuain-Boyko ed è nuovamente il portiere a vincere deviando in corner il colpo di testa del Pipita. Il Napoli però è distratto dietro e da una palla persa da David Lopez, Selznyov lascia partire un tiro salvato da Andujar. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Il Napoli cerca di essere più aggressivo nell’inizio ripresa ma un contropiede del Dnipro non viene finalizzato da Luchkevych per pochi centimetri. Al 58° Konoplyanka s’inventa una bella giocata con cross dal fondo che pesca Seleznyov che sotto porta di testa beffa la difesa del Napoli per il gol del 1-0. Benitez si gioca la carta Mertens ed il belga prova subito a spaventare gli ucraini con una bella azione personale. I partenopei ci provano e con un’azione in mischia al 77° sfiorano il pareggio, salva Douglas sulla linea. Il Napoli ci mette tanta grinta ma poca lucidità e al 89° Andujar tiene a galla i suoi con tre interventi di fila. Al 92° la traversa salva il Napoli dal colpo di testa di Mateus. Non bastano nemmeno i cinque minuti di recupero, vince il Dnipro che vola, per la prima volta della sua storia, in una finale europea. Delusione tremenda per il Napoli.

     

    DNIPRO – NAPOLI 1-0 (58° Seleznyov)

    Dnipro (4-2-3-1): Boyko; Fedeckyj, Douglas, Cheberyachko, Matos; Kankava, Fedorchuk; Luchkevych (67° Mateus), Rotan, Konoplyanka (85° Bruno Gama); Seleznyov (75° Kalinic).

    Allenatore: Markevich

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; David Lopez (79° Henrique), Inler; Callejon, Gabbiadini (55° Hamsik), Insigne (60° Mertens); Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Allenatore: Mazic.

    Ammoniti: Matos (D), Gabbiadini (N), Fedorchuk (D), Seleznyov (D), Kankava (D), Ghoulam (N), Mateus (D), Boyko (D)

     

    Veniamo alla sfida del Franchi.

    Montella punta su un 3-5-2 nel quale Gomez parte inizialmente dalla panchina, a fianco di Salah gioca un giocatore in grande forma come Ilicic.

    Unai Emery risponde con il suo 4-2-3-1 che vede Vidal spostarsi nel trio dei trequartisti mentre sulla fascia in difesa gioca Koke.

    La Fiorentina sa di aver bisogno di un miracolo e cerca di partire forte. Al 17° Gonzalo Rodriguez colpisce di testa su azione da corner ma Rico sfodera un miracolo e salva in angolo. Al 22° però Bacca spegne praticamente tutte le speranze viola girando in porta da due passi dopo un calcio di punizione. Il definitivo colpo del ko arriva dopo 5 minuti, altro schema su punizione e stavolta è Carriço a raddoppiare sottoporta. Il primo tempo vede i viola provarci, con tanto orgoglio ma si assiste ad un’altra ghiotta chance per gli ospiti ed un tiro di Salah fuori di poco. Il primo tempo vede il Siviglia andare a riposo sul rassicurantissimo 2-0

    L'esultanza di Bacca | Foto Twitter
    L’esultanza di Bacca | Foto Twitter

    La ripresa in sostanza non ha niente da chiedere al risultato, c’è solo l’orgoglio viola con Salah che si vede salvare da Rico una conclusione piazzata al 52°. Subito dopo il portiere si ripete su Ilicic. Non è proprio serata per la viola perchè al 65° Ilicic va a a sprecare un calcio di rigore calciando alto. Non arriva nemmeno il gol della bandiera, la gara si chiude sul 2-0 per gli spagnoli che volano in finale per cercare di replicare il successo dell’anno scorso.

     

    FIORENTINA – SIVIGLIA 0-2 (22° Bacca, 27° Carriço)

    Fiorentina (3-5-2): Neto; Savic, Gonzalo Rodriguez, Basanta (46° Pasqual); Joaquin, Mati Fernandez (67° Badelj), Pizarro, Borja Valero (85° Lazzari), Alonso; Salah, Ilicic.

    Allenatore: Montella.

    Siviglia (4-2-3-1): Rico; Tremoulinas, Daniel Carriço, Kolodziejczak, Coke; Mbia, Krychowiak; Vitolo (74° reyes), Banega (55° Iborra), Aleix Vidal; Bacca (70° Gameiro).

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Pizarro (F), Savic (F), Banega (S), Borja Valero (F)

  • Morata gela il Bernabeu, la Juve vola in finale di Champions

    Morata gela il Bernabeu, la Juve vola in finale di Champions

    Morata, proprio lui, come ha gridato in telecronaca Sandro Piccinini. Il prodotto della Cantera del Real Madrid con un gol al 57° ha gelato il Santiago Bernabeu andando a trovare il gol del pareggio che alla fine è valso l’accesso alla finale di Champions League per la Juventus.

    Eppure la gara si era messa molto bene per le Merengues che avevano sfruttato una sciocchezza di Chiellini, fallo da rigore su James Rodriguez, trasformato da Ronaldo al 22°. Gli uomini di Ancelotti ci hanno provato ma non sono riusciti a superare il muro eretto dalla Juve.

    La gioia dei calciatori della Juventus | Foto Twitter
    La gioia dei calciatori della Juventus | Foto Twitter

    Il sogno bianconero continua, la grande stagione di Massimiliano Allegri, accolto malissimo ma ora trasformato in eroe, non finisce qua. C’è un sogno ancora vivo e certamente i bianconeri, giocatori e tifosi, non vorranno svegliarsi. Ora tutti a Berlino dove ci sarà da tentare un’altra impresa contro i temibili catalani.

    Veniamo al racconto della gara.

    Ancelotti recupera Benzema e lo schiera nel trio delle meraviglie con Bale e Cristiano Ronaldo. Sergio Ramos torna al centro della difesa mentre a metà campo giocano Isco, Kroos e James Rodriguez.

    Allegri risponde con lo stesso 4-3-1-2 dell’andata fatta eccezione per Pogba che gioca dal primo minuto al posto di Sturaro.

    Si parte in un clima bollente, con il Real che cerca di premere subito sull’acceleratore ma la Juventus è pronta a ripartire. Nei primi 10 minuti si segnala una buona chance per Benzema che spara alto ed una buona Juve in possesso palla. Passano i minuti e le merengues provano a crescere creando un pericolo su punizione con Cr7, risponde Vidal con un rasoterra che impegna Casillas. Al 20° un siluro di Bale dalla lunga distanza costringe Buffon al miracolo, ma è un assedio Real, la Juve è troppo schiacciata. Al 22° Chiellini commette un’ingenuità causando un calcio di rigore su James Rodriguez, dal dischetto Ronaldo non fallisce. Il gol carica ancora di più il Real che sfiora il raddoppio con un contropiede 3 contro 2, salva Vidal. La Juve però, dopo alcuni minuti di shock, tenta di tornare a fare la gara non riuscendo ad impegnare mai Casillas. Ronaldo al 41° e Benzema un minuto dopo sfiorano il raddoppio. Il primo tempo si chiude con i Blancos avanti per 1-0.

    La non esultanza di Morata | Foto Twitter
    La non esultanza di Morata | Foto Twitter

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni. I Bianconeri cercano di dare quel qualcosa in più ed una conclusione di Marchisio spaventa Casillas. Il Real risponde con un tiro al volo di Marcelo, fuori di poco. Al 57° la Juventus pareggia, Pogba fa una sponda di testa per Morata che calcia di controbalzo battendo Casillas. Le Merengues reagiscono e al 63° con Bale sfiorano di un niente il nuovo vantaggio. Al 69° Marchisio ha il colpo del ko ma Casillas si supera con un grande intervento. La gara si mantiene vivacissima e Bale di testa da due passi non trova il gol. La partita è elettrica, il Real ci prova, la Juve tiene e risponde in ripartenza e al 88° Pogba costringe Casillas ad un’altra gran parata. I minuti trascorrono, la Juventus tiene, arriva il fischio finale, il sogno continua, i bianconeri di Max Allegri volano a Berlino per sfidare gli alieni del Barcellona.

     

    REAL MADRID – JUVENTUS 1-1 (22° rig. C.Ronaldo (R), 57° Morata (J))

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Marcelo, Varane, Sergio Ramos, Carvajal; James Rodriguez, Kroos, Isco; Bale, Benzema (66° Hernandez), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Ancelotti.

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo (79° Barzagli), Pogba (88° Pereyra); Vidal; Tevez, Morata (84° llorente).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Isco (R), James Rodriguez (R), Tevez (J), Lichtsteiner (J)

  • Orgoglio Bayern ma a Berlino va il Barcellona

    Orgoglio Bayern ma a Berlino va il Barcellona

    L’impresa di ribaltare il risultato dell’andata era una vera e propria impresa per il Bayern Monaco. I tedeschi ci hanno creduto sino al 14° quando, in vantaggio grazie al gol di Benatia, sono stati raggiunti dal pareggio del Barcellona confezionato da Messi-Suarez-Neymar con la finalizzazione proprio del brasiliano.

    L'esultanza di Neymar | Foto Twitter
    L’esultanza di Neymar | Foto Twitter

    Suarez-Neymar si sono poi ripetuti al 29° timbrando in sostanza il biglietto per la finale.

    I tedeschi però a questo punto hanno tirato fuori tutto l’orgoglio andando a ribaltare il risultato e uscendo quantomeno vincenti dall’Allianz Arena.

    Il Barcellona va a Berlino e attende di conoscere domani se in finale sarà Clasico o sfida con la Juventus.

    Veniamo al racconto della gara.

    I due allenatori non cambiano niente rispetto alla gara del Camp Nou, in campo vanno gli stessi 22 protagonisti dell’andata.

    Il Bayern prova a partire forte ma il Barcellona non si spaventa ed anzi è Rakitic con un perfetto inserimento a costringere Neuer ad una bella parata. I tedeschi ci provano e al 7° da calcio d’angolo, Benatia svetta da solo e batte ter Stegen rendendo la gara ancora più viva. Il gol carica il Bayern che avrebbe un’altra potenziale occasione con Lewandowski ma il Barcellona chiude e al 14° trova il pareggio, palla in profondità di Messi per Suarez che la gira per Neymar che da due passi supera Neuer. I bavaresi, pur consapevoli dell’impresa impossibile si lanciano comunque in avanti e al 19° Müller di testa impegna ter Stegen. Il Barcellona prova ad addormentare il gioco, il Bayern avrebbe due ghiotte chance per riportarsi in vantaggio ma LewandowskiMüller falliscono. Non fallisce invece Neymar che riceve ancora una volta da Suarez e batte nuovamente Neuer al 29°. Nel finale di tempo diventa protagonista ter Stegen, prima con un balzo che mette in corner un colpo di testa di Schweinsteiger e poi con un miracolo su una violenta conclusione da vicinissimo di Lewandowski. Il primo tempo vede chiudere i catalani avanti per 2-1.

    Si riparte con Pedro che prende il posto di Suarez e con il Bayern che d’orgoglio tenta quantomeno di vincere ma gli uomini di Luis Enrique controllano agevolmente. Il gol del pareggio arriva al 59° con Lewandowski che, appena dentro l’area, controlla e lascia partire il tiro vincente. Il Bayern però a questo punto vuole vincerla e al 74° Müller trova il tiro piazzato che porta in vantaggio i suoi. I bavaresi s’illudono per qualche minuto di poter compiere l’impresa ma in sostanza non c’è il tempo, ne la forza. Il Bayern Monaco vince ma è una vittoria amarissima, a Berlino va il Barcellona.

     

    BAYERN MONACO – BARCELLONA 3-2 (7° Benatia (Bay), 14°, 29° Neymar (Bar), 59° Lewandowski (Bay), 74° Müller)

    Bayern Monaco (4-4-2): Neuer; Rafinha, Boateng, Benatia, Bernat; Xabi Alonso, Lahm (67° Rode), Thiago Alcantara, Schweinsteiger (87° Javi Martinez); Lewandowski, Müller (87° Gotze).

    Allenatore: Guardiola.

    Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Dani Alves, Piqué, Mascherano, J.Alba; Busquets, Iniesta (74° Xavi), Rakitić (71° Mathieu); Suárez (46° Pedro), Messi, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Arbitro: Clattenburg.

    Ammoniti: Rafinha (Bay), Thiago Alcantara (Bay), Rakitic (Bar), Lewandowski (Bay), Xabi Alonso (Bay), Rode (Bay), Pedro (Bar)

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop, dopo la 35° giornata di Serie A

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop, dopo la 35° giornata di Serie A

    Il 35° turno di Serie A, disputatosi sui 3 giorni, dal sabato, con i due anticipi, sino al posticipo Genoa-Torino di lunedì sera, è stato un turno da record, tutte le 20 squadre sono andate a segno, e quindi molto prolifico per i fantallenatori, sia per i tanti gol, sia per il buon numero di assist. Ci sono state ben 4 marcature multiple, un rigore parato, un rigore sbagliato ed una autorete.

    Veniamo quindi al riepilogo di questa giornata attraverso le Statistiche Fantacalcio. 

    In questa giornata sono stati segnati 41 gol: Baselli, Gomez, Rossettini, Brienza, Defrel, Paloschi, Pellissier, Saponara, Mchedlidze, Ilicic (2), Salah, Bertolacci, Iago Falque, Pavoletti, Tino Costa (2), Hernanes (2), Pogba, Candreva, Destro, Van Ginkel, Gabbiadini, Mertens, Rigoni, Vazquez, Jorquera, Palladino, Totti, Acquah, Duncan, Soriano (2), Missiroli, Taider, Zaza, El Kaddouri, Di Natale, Juanito Gomez, Toni.

    Gli Assist forniti e assegnati da La Gazzetta dello Sport sono stati 17: D’Alessandro, Pinilla, Cascione, Pellissier, Borriello, Felipe Anderson, Honda (2), Hamsik, Strinic, Jajalo, Duncan, Muriel, Wszolek, Berardi, Halfredsson (2).

    Come detto nella prima parte, ci sono stati ben 2 rigori falliti, quello parato dal portiere della Lazio Berisha a Mauro Icardi nel posticipo della domenica Lazio-Inter, ed uno fallito da Belotti nella gara di domenica pomeriggio Palermo-Atalanta. C’è stato un solo autogol, quello del difensore del Palermo Andelkovic sempre nella gara Palermo-Atalanta. Ci sono stati 3 espulsi, i due della Lazio Mauricio e Marchetti nella gara dell’Olimpico contro l’Inter ed il portiere Avramov nella gara della sua Atalanta a Palermo.

    Josip Ilicic | Foto Twitter
    Josip Ilicic | Foto Twitter

    Il titolo di migliore punteggio per la 35° giornata è stata sostanzialmente una gara tra i 4 centrocampisti autori di una marcatura multipla. Il centrocampista dell’Inter Hernanes e quello della Sampdoria Soriano, oltre alla doppietta hanno ottenuto un bel 7.5 in pagella. Al loro punteggio totale va tolto il malus dell’ammonizione che porta il totale dei due a 13. Anche il centrocampista del Genoa Tino Costa ha ottenuto 7.5 e una doppietta, il suo totale va a 13.5 che però non basta per superare Josip Ilicic. Il centrocampista della Fiorentina, infatti oltre alla doppietta, somma un 8 in pagella che porta il totale dello sloveno ad un 14 che lo rende, per la seconda volta consecutiva miglior punteggio di giornata.

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 35° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Berisha 9; Rossettini 10, Biava 6.5, Burdisso 6.5, Strinic 6.5; Ilicic 14, Tino Costa 13.5, Hernanes 13; Pellissier 11, Paloschi 10, Toni 9.5

     

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 35° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Padelli 0.5; Andelkovic 3, Mauricio 3, Moretti 4, Astori 4.5; Pjanic 4, Kone 4.5, Nainggolan 5; Icardi 2.5, Belotti 2.5, Geijo 4.5

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 35° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Lamanna (Genoa) 6.36; Buffon (Juventus) 5,89; Bizzarri (Chievo) 5.52

    DIFENSORI: Glik (Torino) 6.90; Barba (Empoli) 6.54; Pasqual (Fiorentina) 6.47

    CENTROCAMPISTI: Felipe Anderson (Lazio) 7.74; Saponara (Empoli) 7.70; Pogba (Juventus) 7.54

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.5o; Dybala (Palermo) 7.83; Di Natale (Udinese) 7.80

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 8 assist.

    2- Dybala (Palermo), Felipe Anderson (Lazio), Halfredsson (Verona), Hamsik (Napoli) e Valdifiori (Empoli)  7 assist.

    7-  Guarin (Inter) e Vazquez (Palermo) 6 assist.