Categoria: Calcio

  • Bomba Juve, Vidal al Bayern e Pogba?

    Bomba Juve, Vidal al Bayern e Pogba?

    Ci sono sconquassi che si verificano in modo improvviso, come un tuono in piena notte che sveglia tutti e spaventa greggi di animali. La stessa cosa capita nel calciomercato, quando una bomba viene lanciata all’improvviso destando stupore e facendo tremare o sognare i supporters delle squadre coinvolte.

    Notizia della notte, ma neanche tanto improvvisa è che l’agente di Arturo Vidal sia in Baviera in queste ore per chiudere l’accordo con il Bayern Monaco con il benestare della Juventus, la quale nelle sue idee sarebbe più accondiscendente a far partire il cileno, negli ultimi anni più al centro di questioni extra-calcio che sul campo, piuttosto che il richiestissimo Pogba.

    Arturo Vidal di spalle con le altre stelle bianconere uscenti Pirlo e Tevez | Foto Twitter
    Arturo Vidal di spalle con le altre stelle bianconere uscenti Pirlo e Tevez | Foto Twitter

    Il Bayern per Vidal si era mosso da tempo attraverso dei sondaggi, Marotta & Co. avevano risposto “45 ma a 40 si chiude“, morale il fatto scatenante che ha fatto decidere il club tedesco è stata la cessione di Schweinsteiger la cui sostituzione naturale è stata trovata proprio nel cileno vincitore della Coppa America. La leva che può far chiudere la forbice economica tra domanda ed offerta, perché il Bayern ha offerto 30/35 milioni, è quel Mario Goetze che non è nel disegno di Guardiola. Ma la Juve a sua volta aveva fatto delle avances per l’ex giallorosso Benatia, visto come un ottimo rinforzo per la linea difensiva. Tra i due la preferenza di Max Allegri dovrebbe essere per il trequartista, ma chissà che la Juve non pensi di prendere due piccioni con una fava?

    Altra questione è quella che riguarda Paul Pogba, al momento la situazione è in stand-by ma sabato ci saranno le elezioni per la presidenza del club blaugrana e allora cosa potrebbe succedere? Bartomeu, candidato uscente e favorito ha detto che il prezzo imposto dalla Juventus è una follia e sarebbe assurdo anche pensare di comprare un giocatore per averlo da gennaio, visto che il blocco U.E.F.A. persiste e lui nel programma non prevede cessioni illustri. Laporta, l’altro candidato, invece ha dichiarato di averlo assolutamente e che è pronto a scatenarsi nell’asta per il francese, per farlo è pronto a muovere il mercato in uscita del Barcellona. Staremo a vedere.

    Arturo Vidal e Paul Pogba | Foto Twitter
    Arturo Vidal e Paul Pogba | Foto Twitter

    Intanto per Paul Pogba ci sono delle sirene d’oltre manica interessanti che fanno da antipasto alla settimana prossima. Infatti se Marotta tende a portare questa telenovela fino alla fine del mercato, magari uscendone con ancora Pogba nella rosa, Raiola non è dello stesso avviso e anzi vorrebbe trovare un acquirente per il suo assistito al più presto.

    Nel suo viaggio in Inghilterra ha incontrato l’entourage del Manchester City che è pronto a muoversi con un’offerta fatta di liquidi ed una contropartita tecnica interessante. Si tratta di David Silva, il trequartista spagnolo che Allegri già ai tempi del Milan bramava.

    Insomma la signora ha alcuni gioielli che hanno appeal e ha l’occasione per rifarsi il trucco ancora una volta o sarà la volta buona di quella famosa rivoluzione invocata da Conte l’estate scorsa, rivista e corretta da Max Allegri?

  • Fabio Capello liberato dalla Russia, insidia per Conte?

    Fabio Capello liberato dalla Russia, insidia per Conte?

    La notizia circolava nell’aria da tempo, i rapporti tra Fabio Capello e la Federcalcio russa non erano più idilliaci da un bel po’. Tuttavia c’erano, a saldare un rapporto logoro, degli accordi remunerativi che, come spesso capita nel calcio, blindano entrambe le parti a tentennare prima di ufficializzare il divorzio.

    Fabio Capello era entrato nel calcio sovietico con un progetto importante, quello di traghettare l’emergente Russia verso i Campionati del Mondo che si terranno proprio lì nel 2018 con l’obbiettivo di alzare ulteriormente il livello già discreto messo in mostra a Brasil 2014. Tuttavia durante questo percorso una serie di eventi, sia legati al calcio che non hanno rovinato e minato la possibilità per l’ex tecnico di Milan, Real Madrid, Juventus e Roma di compiere l’ambiziosa missione.

    Fabio Capello | Foto Twitter
    Fabio Capello | Foto Twitter

    La Federcalcio russa con un comunicato ufficiale ha dichiarato di aver rescisso in modo consensuale il rapporto di lavoro con il C. T. a più di tre anni dalla sua scadenza naturale del contratto. Cosa può comportare il rientro o la semplice rimessa in gioco di Fabio Capello nel panorama del calcio internazionale?

    Il tecnico friulano ha molti estimatori, nonostante le ultime apparizioni poco convincenti della Russia, soprattutto in Premier League dove però i posti più appetibili sono tutti assegnati, seppur con qualche scricchiolio, e poi c’è quella parentesi alla guida della Nazionale inglese che non ha riscosso grandi consensi tra il pubblico d’oltre manica.

    La base su cui si può trattare a livello economico per l’ingaggio è alta, quindi PSG e Monaco a parte e con i posti da tecnico assegnati non c’è possibilità in Ligue 1. La Spagna è una roccaforte sicura, Capello ha allenato e vinto con il Real Madrid e si è trovato benissimo tuttavia blancos e blaugrana sono a posto, ci può essere qualche idea bizzarra in qualche club di seconda fascia che sta emergendo ma anche in questi casi ci sarebbe da aspettare il fallimento di qualche collega e nessuna garanzia tecnica. Capello in squadre di club difficilmente prenderebbe un cavallo in corsa se non per qualcosa di veramente appetibile.

    E allora ecco che il pensiero non può non essere rivolto ad una Nazionale, si ma quale? Perché per convincerlo ci vuole un ingaggio alto e un progetto ambizioso. Ecco che allora viene automatico pensare alla Nazionale azzurra, che vive un momento più di bassi che di alti. Come aveva previsto qualcuno, noi per esempio, l’effetto Antonio Conte aveva la possibilità, dopo le prime due brillanti prestazioni del nuovo corso, di evaporare per due motivi. Il primo legato alla scarsa collaborazione dei club per gli stage azzurri, il secondo, legato al primo, perché il tecnico pugliese ha sempre fatto della “presa” sulle sue squadre il suo punto di forza, tanto che da molti è stato definito un “martello continuo“, ed era ovvio che senza stage e in una Nazionale questo inevitabilmente veniva meno.

    Antonio Conte e Carlo Tavecchio | Foto Twitter
    Antonio Conte e Carlo Tavecchio | Foto Twitter

    Oltre a questi fattori il rapporto tra Conte e la F.I.G.C. si è incrinato con le recenti rivelazioni dell’inchiesta riaperta per il calcioscommesse, per ora Tavecchio e Lotito hanno difeso il C.T., tuttavia anno fra le mani un boomerang che scotta e che mina la già pericolante credibilità del sistema calcio. In pratica è già da qualche mese che se ne parla, le strade di Antonio Conte e della Nazionale potrebbero separarsi per malumori reciproci.

    Finora Conte si è dovuto difendere, sui nomi che sono stati accostati alla panchina azzurra, da o tecnici che dovevano essere liberati dai rispettivi contratti o da tecnici con un’esperienza ed un palmares più scarso confronto al suo, con Fabio Capello però tutto cambia.

    Ecco che quindi l’humus per una crisi interna all’entourage azzurro è fertile e lo si è visto dalle recenti dichiarazioni delle parti in causa, impegnate sempre a tranquillizzare l’ambiente ed ecco che ora c’è anche un nome sul quale Carlo Tavecchio e Claudio Lotito possono lavorare sottotraccia per togliersi le castagne dal fuoco, almeno su quel fronte. Staremo a vedere.

  • Calciomercato, le trattative per le big di Serie A

    Calciomercato, le trattative per le big di Serie A

    Il calcio giocato è fermo, le squadre hanno iniziato i ritrovi ed alcune sono già partite per i ritiri, il protagonista come ogni estate diventa quindi il Calciomercato.

    Alcune squadre si sono già mosse con discreto anticipo come la Juventus che, persi Tevez tornato al Boca Juniors e Pirlo tesserato dai New York City Fc, ha provveduto a rinforzarsi con gli acquisti di Paulo Dybala, Mario Mandzukic, Sami Khedira ed il portiere Neto. I bianconeri però sono ancora alla ricerca di qualche altra pedina, per il numero dieci si fanno i nomi di Oscar, Ozil e la suggestione Goetze, oltre al solito Cuadrado che ricoprirebbe il ruolo d’esterno offensivo. Per la difesa, oltre al rientro di Rugani, con l’addio quasi certo di Ogbonna diretto al West Ham, sembra che i Campioni d’Italia potrebbero orientarsi verso un altro acquisto, uno dei nomi più citati è quello di Mehdi Benatia. Per fare il grosso colpo però potrebbe essere necessaria la cessione di un big, più Vidal che Pogba, per questo però la Juventus ha posto il limite del 31 luglio.

    Mandzukic e Marotta | Foto Twitter
    Mandzukic e Marotta | Foto Twitter

    Scatenate sul mercato sono senza dubbio le milanesi.

    L’Inter ha rinforzato la difesa con gli arrivi di Murillo, Miranda e Montoya, a centrocampo Mancini potrà contare sul talento francese Kondogbia ed in avanti rimangono ancora vive tante piste con Jovetic e Perisic che potrebbero arrivare a vestire il nerazzurro e con Salah che, dopo la “guerra” di comunicati con la Fiorentina, sembra una pista ormai abbandonata.

    Il Milan invece ha piazzato due colpi pesanti in attacco come Luiz Adriano e Carlos Bacca, ha inserito a centrocampo l’ex Genoa e Roma Bertolacci e, oltre al sogno Ibrahimovic, continua a cercare di poter arrivare al difensore della Roma, allenato lo scorso anno alla Sampdoria da Sinisa Mihajlovic, Romagnoli. Lo scoglio da superare è quello economico. I giallorossi chiedono 20 milioni, il Milan ancora non sembra arrivare a quella cifra, si attendono sviluppi nei prossimi giorni.

    Ancora ferma sul mercato è la Roma che ha ceduto Holebas al Watford ma, anche a causa del mancato trasferimento di Gervinho e il complicarsi del passaggio di Destro al Monaco, non ha ancora trovato modo di investire negli acquisti. Resta viva la pista Dzeko, l’accordo con il giocatore sembra esser stato trovato, manca ancora quello con il Manchester City.

    Anche il nuovo Napoli di Maurizio Sarri è ancora in fase di stallo. Acquistato Valdifiori, con Allan ad un passo, i partenopei continuano a monitorare la situazione Vrsaljko, c’è da vincere anche la concorrenza della Juventus. Ancora aperta la trattativa per arrivare a Perotti dal Genoa. Fondamentale sarà capire il futuro di Higuain. Le offerte per il Pipita sembrerebbero essere arrivate ma con cifre che ancora non convincerebbero il presidente De Laurentiis.

    Attive sul mercato anche le genovesi che hanno messo a segno un paio di colpi di buon valore. Al Genoa, dopo Pandev che però già si sapeva, è arrivato dal Siviglia l’ottimo difensore esterno Diogo Figueiras. La Sampdoria invece si è assicurata il brasiliano Fernando dello Shakhtar Donetsk. 

    La Lazio, dopo i già certi acquisti di Morrison, Hoedt e Patric, è alla ricerca di una punta da affiancare a Djordjevic e Klose e magari anche di un buon centrocampista che possa sostituire lo svincolato Mauri.

    Un colpo che deve ancora essere ufficializzato, ma che pare essere ormai ai dettagli, è quello di Matteo Darmian pronto a lasciare il Torino per trasferirsi all’Old Trafford e giocare con la maglia del Manchester United. Con la cifra incassata per la cessione di Darmian, i granata sarebbero pronti ad assicurarsi due giovani talenti dell’Atalanta e dell’U21, ovvero Baselli e Zappacosta.

  • Canada 2015: straordinaria Lloyd, trionfo Usa

    Canada 2015: straordinaria Lloyd, trionfo Usa

    Gli Stati Uniti trionfano andando ad alzare al cielo di Vancouver la Coppa del Mondo di calcio femminile.

    Protagonista assoluta di questa finale di Canada 2015, tra Usa e Giappone, è stata Carli Lloyd autrice di una tripletta nel primo quarto d’ora, con il terzo gol segnato addirittura da centrocampo, che sommata al gol di Holiday ha sostanzialmente chiuso la partita.

    Il Giappone, che era arrivato alla finale di Canada 2015 con sei vittorie su sei, è crollato nei primi minuti per alcuni gravi errori difensivi specialmente di Azusa Iwashimizu. Inutile, ai fini del risultato finale, la rete di Yuki Ogimi che ha solo interrotto l’imbattibilità del portiere Hope Solo e l’autogol di Johnston che sembrava aver riaperto la sfida.

    Il trionfo degli Usa | Foto Twitter
    Il trionfo degli Usa | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della finale di Canada 2015.

    La gara si mette subito sul binario giusto per gli Stati Uniti che al 3° passano già in vantaggio con Lloyd brava a girare in rete un perfetto schema su corner di Rapinoe. Passano 2 minuti e Lloyd colpisce ancora con un tocco sotto porta su un altro calcio piazzato. Il Giappone accusa il colpo e al 14° Iwashimizu sbaglia nel tentativo di rinviare di testa, arriva Holiday che al volo realizza il 3-0. Passano 2 minuti e con la conclusione da metà campo Lloyd pesca il Jolly che vale il poker. La Nadeshiko, ormai con le spalle al muro prova ad accendersi e al 27° Ogimi con controllo e girata batte Hope Solo. Il Giappone avrebbe anche la palla del 2-4 ma Miyama calcia troppo debolmente. Si va al riposo con il comodo vantaggio delle americane.

    Si riparte ed il Giappone trova quasi subito un gol che potrebbe riaccendere la speranza, sulla punizione calciata da Miyama, Johnston è sfortunata e devia nella propria porta. L’illusione della Nadeshiko dura solo due minuti perchè su un’altro corner gli Stati Uniti sfruttano un’altra distrazione della difesa nipponica e colpiscono con Heath. In sostanza la gara si chiude qua, nei restanti minuti non accade altro da segnalare. Vincono gli Stati Uniti che così vendicano il ko subito 4 anni fa in Germania.

    USA – GIAPPONE 5-2 (3°, 5°, 16° Lloyd (U), 14° Holiday (U), 27° Ogimi (G), 52° aut. Johnston (U), 54° Heath (U))

    Usa (4-4-2): Solo; Krieger, Johnston, Sauerbrunn, Klingenberg; Heath (79° Wambach), Holiday, Brian, Rapinoe (61° O’Hara); Morgan (86° Rampone), Lloyd.

    Allenatore: Ellis.

    Giappone (4-4-2): Kaihori; Ariyoshi, Iwashimizu (33° Sawa), Kumagai, Sameshima; Kawasumi (39° Sugasawa), Sakaguchi, Utsugi, Miyama; Ohno (60° Iwabuchi), Ogimi.

    Allenatore: Sasaki.

    Arbitro: Monzul.

    Ammoniti: Sawa (G), Iwabuchi (G).

     

    Nella sfida tutta europea per il 3° posto l’ha spuntata l’Inghilterra che ha battuto 1-0 la Germania, grazie al calcio di rigore trasformato da Williams al 108°. Per le inglesi arriva così uno storico piazzamento sul podio mentre le favoritissime tedesche tornano a casa con tanta delusione.

    INGHILTERRA – GERMANIA 1-0 (108° rig. Williams)

     

    RISULTATI FINALI CANADA 2015

    FINALE 1°-2° POSTO

    USA – GIAPPONE 5-2

     

    FINALE 3°-4° POSTO

    INGHILTERRA – GERMANIA 1-0

  • Canada 2015: ancora Giappone ed Usa a sfidarsi in finale

    Canada 2015: ancora Giappone ed Usa a sfidarsi in finale

    La storia si ripete, 4 anni dopo Germania 2011, saranno ancora gli Stati Uniti ed il Giappone a contendersi la possibilità di alzare la Coppa nella finale del mondiale di Calcio Femminile di Canada 2015. 

    Sono state due semifinali diverse, con Germania-Usa decisamente più spettacolare, con grande tensione e suspence viva per tutta la durata dei 90 minuti.

    Gli Stati Uniti hanno dimostrato una certa superiorità su una Germania che ha decisamente deluso, anche se sul risultato finale hanno influito gli errori dell’arbitro a favore della nazionale a stelle e strisce.

    Nell’altra gara invece l’Inghilterra ha messo in grosse difficoltà una Nadeshiko decisamente troppo lenta, ma ha dovuto inchinarsi per uno sfortunato autogol al minuto 92 che ha consegnato la finale alle nipponiche. Da segnalare anche in questo match un paio di errori arbitrali, uno per parte, che non si dovrebbero vedere in una semifinale mondiale.

    Lloyd (Usa) da una parte, Ogimi e Iwabuchi (Giappone) dall'altra | Foto Twitter
    Lloyd (Usa) da una parte, Ogimi e Iwabuchi (Giappone) dall’altra | Foto Twitter

    Veniamo al racconto delle due semifinali partendo da Germania-Usa. 

    GERMANIA – USA 

    Quella che è stata considerata una finale anticipata di Canada 2015, vede una partenza ad alti ritmi con gli Stati Uniti che, nella prima frazione, si rendono decisamente più pericolosi. Rapinoe sembra inarrestabile mentre dall’altra parte c’è un’ottima Nadine Angerer che si supera su Alex Morgan lanciata a rete. Si va al riposo sullo 0-0. Si riparte e al 54° la gara potrebbe sbloccarsi in favore della Germania: Johnston stende Popp pronta a calciare davanti ad Hope Solo, l’arbitro decreta il rigore ma inspiegabilmente non espelle la statunitense, dal dischetto va Sasic che spiazza Solo ma calcia fuori. Passano 15 minuti e l’arbitro concede un rigore per un fallo su Alex Morgan che però avviene nettamente fuori area. Dagli undici metri Lloyd è fredda e gli Usa si portano sul 1-0. Le tedesche incassano il colpo e subiscono il definitivo 2-0 a poco più di cinque minuti dal termine quando O’Hara gira in gol un bell’assist della solita Lloyd. Gli Usa volano in finale con l’obiettivo di rifarsi del Ko subito 4 anni fa.

    GIAPPONE – INGHILTERRA

    Tutti altri ritmi invece nella seconda semifinale. La gara tra Giappone ed Inghilterra non sembra riuscire ad accendersi, le inglesi optano per difesa e lanci lunghi mentre le giapponesi rispondono con il consueto possesso palla, in questo caso però troppo lento. Al 33° la gara si sblocca, improvvisa verticalizzazione per Ariyoshi che sbuca alle spalle della difesa delle bianche, si lancia verso la porta e viene spinta da Rafferty. Il fallo è netto, però sembra avvenire appena fuori area. L’arbitro però indica il dischetto e Miyama non sbaglia. Il vantaggio nipponico dura pochi minuti perchè al 40° anche l’Inghilterra beneficia di un rigore, dubbio come quello del Giappone, Ogimi tocca appena Houghton che però cade pesantemente qualche secondo dopo. Anche in questo caso vince la freddezza del tiratore, Williams fa così 1-1. Nella ripresa il Giappone non riesce ad accendersi, si vede una migliore Inghilterra che centra una traversa con il tiro di Duggan. Poco dopo Kahiori si supera respingendo in corner una bella conclusione di White. La gara sembra scivolare verso i supplementari ma al 92° Kawasumi mette in mezzo un pallone per Ogimi, Bassett si lancia per cercare di anticipare l’attaccante giapponese ma con il suo tocco supera il proprio portiere e deposita in rete un beffardo autogol. Finisce così, il Giappone vola in finale contro gli Usa, mentre l’Inghilterra esce a testa altissima e con la possibilità di giocarsi il 3°-4° posto contro la Germania.

     

    RISULTATI SEMIFINALI CANADA 2015

    GERMANIA – USA 0-2  (69° rig. Lloyd, 84° O’Hara)

    GIAPPONE – INGHILTERRA 2-1 (33° rig. Miyama (G), 40° rig. Williams (I), 92° aut. Bassett (I))

     

    FINALE 3°-4° POSTO

    GERMANIA – INGHILTERRA

     

    FINALE 1°-2° POSTO

    USA – GIAPPONE

  • Euro U21: trionfo Svezia dagli undici metri

    Euro U21: trionfo Svezia dagli undici metri

    Il vincitore di Euro U21 è stato deciso dagli undici metri.

    Sono serviti infatti i calci di rigore per designare la squadra capace di alzare al cielo di Praga il trofeo di Euro U21. A fare festa è la Svezia che grazie al suo portiere Carlgren, autore della parata decisiva sul tiro di Carvalho, ha conquistato per la prima volta nella sua storia il titolo europeo di categoria.

    Una vittoria che gli svedesi hanno saputo costruire con un ottima difesa nel primo tempo contro il possesso palla del Portogallo ma anche con una maggiore freschezza dimostrata nel finale di gara e nei supplementari quando sono stati proprio gli scandinavi ad avere le migliori occasioni per vincere prima dei calci di rigore.

    Dal dischetto poi, come accade spesso, conta principalmente la freddezza e la bravura dei portieri. Gli svedesi sono parsi piuttosto sereni ed hanno avuto un ottimo Carlgren decisivo per scrivere l’epilogo di festa per i ragazzi di Ericson. 

    L'esultanza della Svezia | Foto Twitter
    L’esultanza della Svezia | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della finale.

    Le due squadre, già sfidatesi nel girone, si ritrovano contro in finale ed i due tecnici, Rui Jorge ed Ericson schierano il miglior undici possibile. La partenza è decisamente positiva per il Portogallo, i lusitani premono e al 6° vanno vicinissimi al vantaggio con un calcio di punizione di Sergio Oliveira che centra la traversa. La Svezia si limita ad un atteggiamento attendistico di fronte al buon possesso palla del Portogallo. Gli scandinavi provano a farsi vedere al 25° con una conclusione di Tibbling, troppo centrale però per impensierire José Sa. La prima frazione prosegue con il controllo del gioco del Portogallo ma senza grandissimi sussulti, si va al riposo sullo 0-0.

    Il secondo tempo inizia in maniera decisamente frizzante, prima la Svezia, con uno schema da punizione prova ad impensierire la difesa avversaria. Il Portogallo risponde con una ripartenza rapidissima, non concretizzata ad un passo dalla porta. I gialloblu replicano con una bella acrobazia di Guidetti, con il pallone che esce alto di poco. I lusitani non ci stanno e vanno al tiro in maniere insidiosa con Sergio Oliveira, conclusione che però non centra lo specchio della porta. l Portogallo, esauritasi la spinta iniziale della Svezia, riprende in mano il controllo della gara e al 64° va vicinissimo al gol con un tiro a giro di Medeiros, fuori di un soffio. La sfida prosegue sullo stesso copione ma al 85° Josè Sa è costretto al grande intervento per salvare sul tocco di Guidetti. Poco dopo anche Kiese Thelin ha una buona occasione ma il portiere portoghese è pronto. Non accade molto altro, dopo due minuti di recupero l’arbitro fischia la fine sullo 0-0. Si va ai supplementari.

    Si parte e l’organizzazione portoghese sembra calare mentre la Svezia pare più fresca, tant’è che al 94° una bella conclusione di Khalili esce di un niente. Sono gli scandinavi a rendersi più pericolosi in un primo tempo supplementare che però finisce ancora sullo 0-0.

    Nel secondo tempo supplementare vince la stanchezza anche se le squadre hanno un paio di potenziali occasioni che però non riescono a sbloccare la gara, il titolo si deciderà ai calci di rigore.

    Dal dischetto partono bene le due squadre con due trasformazioni per parte, poi la Svezia segna con Augustinsson mentre il portoghese Esgaio si fa parare il tiro da Carlgren. Il vantaggio svedese dura poco perchè José Sa respinge il tiro di Khalili mentre Joao Mario trasforma. Si va all’ultima serie, Lindelof è freddo e non fallisce mentre Carvalho si fa ipnotizzare da Carlgren che diventa eroe nazionale consegnando il primo titolo europeo Under 21 alla Svezia.

     

    PORTOGALLO – SVEZIA 3-4 d.c.r. (0-0 d.t.s)

    Portogallo (4-1-3-2): José Sa; Esgaio, Paulo Oliveira, Tiago Ilori, Guerreiro; William Carvalho; Joao Mario, Bernardo Silva, Sergio Oliveira (54° Toze); Ricardo (70° Paçiença), Cavaleiro (61° Medeiros).

    Allenatore: Rui Jorge.

    Svezia (4-4-2): Carlgren; Lindelof, Milosevic, Helander (46° Baffo), Augustinsson; Khalili, Hiljemark, Lewicki, Tibbling (66° Quaison); Kiese Thelin, Guidetti.

    Allenatore: Ericson.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Baffo (S), Lindelof (S)

    Sequenza rigori: Guidetti (S) gol, Paçiença (P) gol, Kiese Thelin (S) gol, Toze (P) gol, Augustinsson (S) gol, Esgaio (P) parato, Khalili (S) parato, Lindelof (S) gol, Carvalho (P) parato.

  • Canada 2015: le quattro sfidanti per il titolo

    Canada 2015: le quattro sfidanti per il titolo

    Il Mondiale di Calcio Femminile di Canada 2015 è giunto ormai alle semifinali, saranno Germania, Usa, Giappone ed Inghilterra a contendersi il titolo.

    Come già accaduto durante l’arco della manifestazione canadese, le partite dei quarti di finale sono state spettacolari e concluse con il minimo scarto, tra Francia e Germania c’è stato bisogno dei calci di rigore per designare la semifinalista.

    Alla fine tra le 4 squadre rimaste in lotta per il titolo ci sono 3 grandi ed una possibile incognita come l’Inghilterra.

    Veniamo al racconto delle semifinali partendo dal derby europeo tra Germania e Francia.

    GERMANIA – FRANCIA 6-5 d.c.r. (1-1 al termine dei supplementari)

    La sfida europea vedeva una Germania grande favorita che avrebbe dovuto comandare il gioco ai danni delle transalpine. Invece non è stato così, sono state proprio le francesi ad avere il possesso del match e a sprecare una serie incredibile di occasioni specialmente nel primo tempo. La prima frazione si chiude sullo 0-0 ma poi al 64° la Francia passa meritatamente in vantaggio con Necib. La Germania sembra stentare a reagire, l’eliminazione è ad un passo ma al 84° l’arbitro concede un calcio di rigore che Sasic trasforma. Si va ai supplementari e anche qua le Blues hanno una chance enorme con Thiney che a porta vuota calcia clamorosamente fuori, rigori! Dal dischetto le cinque tedesche sono tutte perfette, anche le francesi non sbagliano sino al turno dell’ultimo rigore di Lavogez che viene respinto da Angerer. La Germania festeggia mentre la Francia ha tanto su cui rimpiangere.

    USA – CINA 1-0

    Gli Stati Uniti si sbarazzano con il minimo sforzo dell Cina ed ottengono il pass per la semifinale. La gara è stata sostanzialmente dominata dalle americane che però hanno difettato in precisione e concretezza. Ha segnare il gol vittoria ci ha pensato Lloyd al 51° con un colpo di testa. Gli Stati Uniti passano e se la vedranno con la Germania. La Cina esce ma tutto sommato ha disputato un mondiale al di sopra delle aspettative.

    GIAPPONE – AUSTRALIA 1-0

    Mana Iwabuchi | Foto Twitter
    Mana Iwabuchi | Foto Twitter

    Il cammino delle campionesse in carica prosegue. Il risultato potrebbe ingannare perchè il Giappone, pur giocando a ritmi bassi, ha creato diverse opportunità ma le ha fallite sia per imprecisione che per sfortuna. L’Australia è stata forse troppo rinunciataria ed è stata punita al 87° dal tocco sotto misura della subentrata Iwabuchi. La Nadeshiko va avanti nel suo tentativo di confermare il titolo, l’Australia esce con un punto di domanda, avrebbe potuto fare di più?

    CANADA – INGHILTERRA 1-2

    Finisce il mondiale delle padrone di casa. Il Canada cade contro l’Inghilterra svegliandosi così dal sogno cullato in questi giorni. Le inglesi invece ottengono una storica semifinale con una partenza super. Al 11° Taylor sblocca il match con un tiro vincente. Passano 3 minuti e Bronze con un perfetto colpo di testa raddoppia. Sul finale di tempo il Canada accorcia con Sinclair ma non basta, nella ripresa infatti le padrone di casa non riescono a creare grossi pericoli.

     

    RISULTATI QUARTI DI FINALE CANADA 2015

    GERMANIA – FRANCIA 6-5 d.c.r. (1-1 d.t.s.) (64° Necib (F), 84° rig. Sasic (G))

    USA – CINA 1-0 (51° Lloyd)

    GIAPPONE – AUSTRALIA 1-0 (87° Iwabuchi)

    CANADA – INGHILTERRA 1-2 (11° Taylor (I), 14° Bronze (I), 42° Sinclair (C))

     

    PROGRAMMA SEMIFINALI CANADA 2015 

    GERMANIA – USA

    GIAPPONE – INGHILTERRA

     

  • EuroU21: sarà Portogallo-Svezia la sfida per il titolo

    EuroU21: sarà Portogallo-Svezia la sfida per il titolo

    Il verdetto delle semifinali ad EuroU21 è stato emesso, Portogallo-Svezia, la sfida definita da molti come “il Biscotto” che ha fatto fuori l’Italia nella fase a gironi, si riproporrà nella sfida finale del torneo continentale riservato alle nazionali Under 21. 

    Le due squadre ci sono arrivate con due successi maturati nei 90 minuti. Il Portogallo ha rifilato una vera e propria manita alla favoritissima Germania mentre la Svezia nel derby scandinavo, con qualche rischio verso la metà del secondo tempo, ha regolato per 4-1 la Danimarca.

    Una finale che aumenta ancora di più i rimpianti degli azzurrini che se non avessero buttato la qualificazione con la sconfitta all’esordio, ora sarebbero potuti essere in finale.

    Con i se e con i ma però non si fa la storia e quindi a giocarsi il titolo in questo europeo saranno Portogallo e Svezia. 

    Veniamo al racconto delle due gare andando in ordine cronologico.

    L'esultanza di Bernardo Silva | Foto Twitter
    L’esultanza di Bernardo Silva | Foto Twitter

    PORTOGALLO – GERMANIA 

    Una sfida che da molti è stata descritta come una finale anticipata. Ci si aspettava una partita equilibrata con i tedeschi leggermente favoriti ed invece il campo ha dato tutto un altro risultato. Partenza forte per il Portogallo che prima sfiora il vantaggio con un palo colpito da Sergio Oliveira ma poi passa con una gran giocata corale finalizzata dal talentuoso Bernardo Silva al 25°. I tedeschi abbozzano una reazione ma capitolano nuovamente al 33° con il colpo di testa di Ricardo su azione da corner. La Germania prova a scuotersi e a far sul serio ma rimbalza contro un ottimo José Sà. Nel finale di tempo i lusitani calano anche il tris con un bel tiro di Ivan Cavaleiro che s’infila sotto la traversa nel primo minuto di recupero. Neanche il tempo di ripartire che arriva il Poker portoghese con la conclusione di João Mario, leggermente deviata, che s’infila alle spalle di ter Stegen. In sostanza la semifinale finisce qua, c’è solo tempo per il quinto gol del Portogallo firmato da Horta al 71° e dall’espulsione di Bittencourt al 75. In finale di EuroU21 vola il Portogallo, la delusione è tutta tedesca.

     

    PORTOGALLO – GERMANIA 5-0 (25° Bernardo Silva, 33° Ricardo, 45°+1 Ivan Cavaleiro, 46° João Mario, 71° Ricardo Horta)

    Portogallo (4-3-1-2): José Sá; Esgaio, Paulo Oliveira, Ilori, Guerreiro (64° João Cancelo); João Mário, W. Carvalho, Sergio Oliveira; Bernardo Silva (50° Rafa Silva); Ivan Cavaleiro (46° Ricardo Horta), Ricardo.

    Allenatore: Rui Jorge.

    Germania (4-1-4-1): ter Stegen; Korb (87° Klaus), Ginter, Heintz, Günter; Geis (46° Meyer); Younes, Can, Kimmich, Schulz (50° Bittencourt); Volland.

    Allenatore: Hrubesch.

    Arbitro: Sidiropoulos (Grecia).

    Ammoniti: Esgaio (P), Kimmich (G), Bittencourt (G).

    Espulsi: Bittencourt (G).

     

    DANIMARCA – SVEZIA

    La sfida tra le due nazionali scandinave vede una partenza equilibrata con gli svedesi che la sbloccano al minuto 23° con Guidetti freddo nel trasformare un rigore concesso per fallo su Kiese Thelin. La Danimarca cerca l’immediata reazione ma viene punita da una ripartenza finalizzata da Tibbling dopo soli 3 minuti. Il primo tempo si chiude così, sul 2-0 per la Svezia. Nella ripresa la Danimarca ci prova e gli sforzi vengono premiati al 63° quando Bech è abile a mettere in gol una palla in area. Il gol carica la Danimarca che avrebbe anche un paio di chance di pareggiare ma le spreca. A questo punto però arriva il colpo del ko con Quaison che ruba un pallone, sfrutta un involontario triangolo con il difensore e cala il 3-1. Nel recupero, con la Danimarca tutta protesa in avanti, c’è tempo per il definitivo 4-1 segnato da Hiljemark. La Svezia conquista la finale.

     

    DANIMARCA – SVEZIA 1-4 (23° rig. Guidetti (S), 26° Tibbing (S), 63° Bech (D), 83° Quaison (S), 94° Hiljemark (S))

    Danimarca (4-2-3-1): Busk; Scholz, Vestergaard, Christensen, Knudsen; Jønsson (57° Vigen Christensen), Højbjerg; Thomsen, Falk (65° Sisto), Poulsen; Bech (92° Fischer).

    Allenatore: Thorup.

    Svezia (4-4-2): Carlgren; Lindelöf, Milošević, Helander, Augustinsson; Khalili, Hiljemark, Lewicki, Tibbling (72° Quaison); Guidetti (60° Ishak), Kiese Thelin (93° Larsson).

    Allenatore: Ericson.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Poulsen (D)

     

    RISULTATI SEMIFINALI EUROU21

    PORTOGALLO – GERMANIA 5-0

    DANIMARCA – SVEZIA 1-4 

     

    FINALE EUROU21

    PORTOGALLO – SVEZIA

  • Si chiude l’era delle comproprietà, le ultime risoluzioni

    Si chiude l’era delle comproprietà, le ultime risoluzioni

    Ieri sera alle 19, e poi subito dopo con l’apertura delle buste, si è chiusa una vera e propria era nel calciomercato italiano. Si sono risolte infatti le ultime comproprietà rimanenti tra i club.

    L’addio alla possibilità di compartecipazione del cartellino tra due club era entrato in vigore già dall’anno scorso e quest’anno rimanevano solo da chiudere quegli accordi stipulati prima della chiusura e vi erano alcuni casi piuttosto spinosi.

    Veniamo a fare un riepilogo delle principali risoluzioni delle comproprietà.

    Comproprietà | Foto Twitter
    Comproprietà | Foto Twitter

    Il caso più importante e più discusso è stato certamente quello di Radja Nainggolan in ballo tra Roma e Cagliari. L’accordo tra i giallorossi e i rossoblu sardi è stato lungo a trovarsi, anche perchè si diceva che ci fossero altre società, italiane e straniere, pronte ad appoggiare un eventuale riscatto del Cagliari per poter poi acquistare il cartellino del centrocampista belga. Alla fine però l’intesa si è trovata e così Nainggolan giocherà anche nella prossima stagione con la maglia della Roma. La stessa società giallorossa era impegnata su altri fronti, Barba è stato riscattato dall’Empoli così come Antei dal Sassuolo. Bertolacci invece torna alla Roma ma pare un passaggio breve, per lui sembra esserci un futuro al Milan. Riscattato alle buste Politano mentre Caprari rimane al Pescara. Particolare il caso di Stoian, ne Roma ne Chievo hanno fatto un’offerta, il calciatore rimane tra i gialloblu.

    Altro caso piuttosto pubblicizzato era quello della comproprietà di Domenico Berardi tra Juventus e Sassuolo. Sembrava che i bianconeri avessero intenzione di riscattare il talento dell’U21 ed invece alla fine sono stati i neroverdi emiliani a versare 10 milioni per il riscatto del cartellino con la Juventus che però si è garantita un diritto di recompra. Sempre la Juventus cede totalmente Boakye all’Atalanta.

    Il Napoli riscatta totalmente Jorginho dal Napoli, gli scaligeri perdono anche Bianchetti che torna all’Inter.

    Il Torino è andato alle buste con entrambi i calciatori che aveva in comproprietà. All’apertura, i granata sono riusciti a riscattare Benassi dall’Inter mentre Simone Verdi è andato al Milan. 

    Lorenzo De Silvestri, che rimarrà fermo per diversi mesi per l’infortunio subito in nazionale, vedrà il suo futuro tingersi ancora di blucerchiato. La Sampdoria infatti ha deciso di riscattarlo per poco più di un milione dalla Fiorentina. Il Genoa invece ha deciso di riscattare sia Krajnc dal Cesena che Ragusa dal Pescara.

    Concludiamo con un caso piuttosto singolare ma che dimostra che, anche nel mondo del calcio spesso etichettato come marcio e malato, i buoni sentimenti superano il lato economico. Stiamo parlando della comproprietà di Defrel tra Cesena e Parma. Con il fallimento dei ducali infatti il calciatore sarebbe andato di diritto, e senza esborso economico, nella società romagnola. Il ds dei bianconeri Foschi però ha comunicato che il Cesena ha deciso di inserire nella busta una cifra di circa 51 mila euro che andranno ai dipendenti del Parma rimasti disoccupati.

    Questo il riepilogo delle altre risoluzioni di comproprietà.

    AGYEI BENEVENTO-FIORENTINA (Benevento)
    ALDOVRANDI CHIEVO-MODENA (Modena)
    BARLOCCO ATALANTA-JUVENTUS (Juventus)
    BITTANTE AVELLINO-FIORENTINA (Fiorentina)
    BRIGHENTI CREMONESE-PARMA (Cremonese)
    CAIO CROTONE-PARMA (Crotone)
    CAIS JUVENTUS-ATALANTA (Juventus)
    CALDERONI BARI-CHIEVO (Chievo)
    CASARINI PARMA-NOVARA (svincolato)
    CERIA ATALANTA-JUVENTUS (Atalanta)
    DAVIGHI NOVARA-PARMA (Novara)
    DE CENCO PAVIA-CESENA (Pavia)
    DE LUCA ATALANTA-VARESE (Atalanta)
    DEZI CROTONE-NAPOLI (Napoli)
    DJOKOVIC BOLOGNA-CESENA (Bologna)
    EPHRAIM CESENA-BRESCIA (Cesena)
    EMMANUELLO ATALANTA-JUVENTUS (Atalanta)
    FABBRI PARMA-CESENA (svincolato)
    FAVALLI PARMA-CREMONESE (svincolato)
    FEDATO SAMPDORIA-CATANIA (Sampdoria)
    FERRI BRESCIA-CESENA (Brescia)
    FIORILLO JUVENTUS-SAMPDORIA (Juventus)
    FORTE INTER-PISA (Inter)
    GARRITANO CESENA-INTER (Cesena)
    GOLDANIGA JUVENTUS-PALERMO (Palermo)
    INGEGNERI CESENA-BOLOGNA (Cesena)
    LANINI PALERMO-JUVENTUS (Juventus)
    LIBERTAZZI NOVARA-JUVENTUS (Novara)
    LINI CESENA-BRESCIA (Cesena)
    LUPERTO NAPOLI-LECCE (Napoli)
    MADONNA SPEZIA-ATALANTA (Spezia)
    MALIVOJEVIC VICENZA-PARMA (Vicenza)
    MANFRIN MODENA-CHIEVO (Chievo)
    MIRACOLI VARESE-GENOA (Varese)
    PALERMO CREMONESE-PARMA (alla Cremonese)
    PEPE MESSINA-CHIEVO (Messina)
    REATO CESENA-PAVIA (Cesena)
    ROSSINI PARMA-CESENA (svincolato)
    ROVINI UDINESE-EMPOLI (Udinese)
    RUGGIERO PRO VERCELLI-JUVENTUS (Pro Vercelli)
    RUSSINI JUVENTUS-TERNANA (Ternana)
    SALL BARI-PARMA (Bari)
    SANDRINI PARMA-VICENZA (svincolato)
    SCAGLIA CITTADELLA-TORINO (Cittadella)
    SPEROTTO CARPI-TORINO (Carpi)
    TANTARDINI FERALPISALO’-ATALANTA (Feralpisalò)
    THIAM JUVENTUS-LANCIANO (Juventus)
    TOMMASONE GENOA-INTER (Inter)
    TREMOLADA VARESE-INTER (Varese)
    VENTRE INTER-GENOA (Genoa)
    VIOLA TERNANA-PALERMO (Palermo)
    ZANINI CESENA-PAVIA (Cesena)

  • Under 21: Italia condannata dal pari Portogallo-Svezia

    Under 21: Italia condannata dal pari Portogallo-Svezia

    L’avventura dell’Under 21 azzurra all’europeo di categoria in Repubblica Ceca si conclude con una beffa clamorosa.

    Gli azzurrini di Di Biagio fanno il loro dovere, giocando una grande gara e andando a battere nettamente per 3-1 l’Inghilterra.

    Il successo però non basta perchè nell’altra sfida arriva il tanto temuto pareggio tra Portogallo e Svezia che qualifica le due squadre ed elimina l’Italia.

    Tanti i rimpianti, sopratutto per il clamoroso Ko con gli svedesi, avanti per 1-0 e con la superiorità numerica dalla mezz’ora, nella gara d’esordio che è costata all’Under 21 italiana l’eliminazione e la mancata qualificazione a Rio2016.

    La delusione di Di Biagio | Foto Twitter
    La delusione di Di Biagio | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della sfida.

    Gigi Di Biagio nel suo 4-3-3 conferma in sostanza la squadra vista contro il Portogallo fatta eccezione per Battocchio che finisce in panchina per Trotta che si piazza nel tridente con Berardi e Belotti. 

    Southgate dall’altra parte manda in campo l’Inghilterra con il 4-2-3-1 confidando in Redmond, Ings e Lingard, alle spalle del talento del Tottenham Kane. 

    Partenza migliore dell’Inghilterra che prova a fare la gara cercando di chiudere dietro gli azzurrini. Buona la risposta dell’Italia con la percussione di Zappacosta che mette in mezzo ma nessuno va al tiro. Al 13° grande occasione per Ings, che ben imbeccato da Kane, calcia fuori. L’Italia prova a crescere e Belotti manca per pochi centimetri il contatto con un bel cross a pochi passi dalla porta avversaria. Al 23° si accende Kane che lascia partire un bel tiro a giro, Bardi risponde con una gran parata. Al 25° l’Italia sblocca la gara, pennellata di Berardi per il tocco in acrobazia di Belotti che supera Butland. Passano solo 2 minuti e arriva il raddoppio, percussione centrale di Crisetig che al momento giusto tocca per Benassi che lascia partire il tiro vincente. Gli inglesi accusano il colpo ma si rendono nuovamente pericolosi al 40° con Redmond che costringe Bardi ad un bell’intervento. Il primo tempo si chiude con gli uomini di Di Biagio avanti sul 2-0.

    Si riparte e Lingard si costruisce subito la palla del possibile 1-2 con un tiro, dopo una bella azione personale, fuori di poco. Gli inglesi provano a premere ma l’Italia è attenta e concede veramente poco, solo Lingard si rende davvero pericoloso con un altro tiro da fuori. AL 72° l’Italia cala il tris con Benassi bravo a liberarsi e colpire di testa, trovando Butland impreparato. Al 82° arriva una gioia, un boato, ma è dall’altro campo, il Portogallo infatti passa in vantaggio e al momento qualifica l’Italia. La partita ad Olomuc non ha praticamente più senso, scorre via senza emozioni, la doccia gelata arriva dall’altra sfida, al minuto 89 la Svezia trova il pareggio che elimina gli azzurrini. Nel 3° minuto di recupero Redmond con una bella conclusione rende meno amara la sconfitta. Entrambe le squadre vengono eliminate ma i rimpianti azzurri sono decisamente più pesanti.

     

    ITALIA – INGHILTERRA 3-1 (25° Belotti (It), 27°, 72° Benassi (It), 93° Redmond (In))

    Italia (4-3-3): Bardi; Zappacosta (83° Viviani), Rugani, Romagnoli, Biraghi; Benassi, Crisetig, Cataldi; Berardi (62° Sabelli), Belotti, Trotta (75° Verdi).

    Allenatore: Di Biagio.

    Inghilterra (4-2-3-1): Butland; Jenkinson, Stones, Gibson, Garbutt; Foster-Caskey (63° Loftus-Cheek), Chalobah; Redmond, Ings, Lingard; Kane

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Zappacosta (It), Loftus-Cheek (In)

     

    Come detto nell’altra gara del Gruppo B Portogallo e Svezia chiudono in parità andando entrambe a qualificarsi per la semifinale.

    RISULTATI E CLASSIFICA GRUPPO B

    ITALIA – INGHILTERRA 3-1 (25° Belotti (It), 27°, 72° Benassi (It), 93° Redmond (In))

    PORTOGALLO – SVEZIA 1-1 (82° Paçiença (P), 89° Tibbling (S)

    PORTOGALLO 5 pt, SVEZIA 4, Italia 4, Inghilterra 3

     

    Nell’altro gruppo la Danimarca sconfigge la Serbia e sfruttando anche il pareggio 1-1 tra Germania e Repubblica Ceca, conquista la semifinale insieme ai tedeschi.

     

    REPUBBLICA CECA – GERMANIA 1-1 (55° Schulz (G), 66° Krejci (R))

    DANIMARCA – SERBIA 2-0 (21° Falk, 47° Fischer)

    DANIMARCA 6 pt, GERMANIA 5, Repubblica Ceca 4, Serbia 1

     

    SEMIFINALI EURO UNDER 21

    PORTOGALLO – GERMANIA 

    DANIMARCA – SVEZIA