Categoria: Calcio

  • Sorteggi Europa League, urna benevola per le tre italiane

    Sorteggi Europa League, urna benevola per le tre italiane

    Essere teste di serie nei Sorteggi Europa League aveva già agevolato il tutto in partenza, le insidie però c’erano e per fortuna Milan, Napoli e Roma le hanno evitate.

    Scansate squadre come Salzburg, Real Sociedad (tranne il Napoli che l’aveva già affrontata) Lille (già sfidato dal Milan) e Benfica, i Sorteggi Europa League per i sedicesimi di finale hanno sostanzialmente sorriso alle compagini italiane.

    La Roma se la vedrà con i portoghesi dello Sporting Braga, avversario spagnolo per il Napoli, ovvero il Granada mentre il Milan andrà in Serbia ad affrontare la Stella Rossa di Belgrado.

    Sarà un ritorno a casa per Paulo Fonseca, il tecnico della Roma infatti nel suo passato ha allenato il Braga nel 2015/16 portandolo alla vittoria nella Coppa del Portogallo e ai quarti di Europa League.

    Il Braga si è qualificato secondo nel proprio girone alle spalle del Leicester ottenendo 4 vittorie, 1 pareggio ed una sconfitta (queste due proprio con gli inglesi) segnando 14 gol e subendone 10.

    Punto di forza quindi l’attacco, occhio quindi al talentuoso trequartista Gaitan e ai due attaccanti Galeno e Paulinho.

    Sorteggi Europa League che hanno riportato ricordi al Milan ed anche portato un po’ d’Italia contro i rossoneri.

    L’avversaria degli uomini di Pioli sarà la Stella Rossa Belgrado, ai milanisti meno giovani questo nome riporterà alla mente la notte di Belgrado quando durante la gara di ritorno la nebbia costrinse al rinvio quando si era sul 1-0 per la squadra di casa (1-1 all’andata). Il giorno dopo il Milan riuscì a portare la sfida ai calci di rigore e a passar il turno andando poi a vincere la Coppa dei Campioni 1988/89.

    Dicevamo che c’è un po’ d’Italia nella Stella Rossa, sulla panchina siede infatti Dejan Stankovic ex calciatore dell’Inter mentre l’attacco è guidato a suon di gol da Diego Falcinelli.

    La Stella Rossa è squadra solida, guida il campionato serbo e si è qualificata seconda dietro al Hoffenheim perdendo solo una partita (con i tedeschi) e subendo solo 4 reti.

    Concludiamo l’analisi dei Sorteggi Champions parlando del Granada, avversario del Napoli.

    La squadra spagnola che è stata sino al 2016 di proprietà della famiglia Pozzo ha certamente dalla sua un’ottima organizzazione ed una buona compattezza.

    L’esperienza di Soldado, Molina e Gonalons miscelata alla freschezza di Yengel Herrera e Luis Suarez, rendono il Granada squadra insidiosa e da non sottovalutare.

    Gli spagnoli si sono qualificati da secondi nel proprio girone dietro al PSV segnando poco ma subendo solo 3 gol e tenendo per tre volte la porta imbattuta.

    Per quanto riguarda il resto dei Sorteggi Europa League spiccano gare interessantissime come Real Sociedad-Manchester Utd, Benfica-Arsenal e Salzburg-Villarreal.

  • Sorteggi Champions amari per Lazio ed Atalanta, bene Juve

    Sorteggi Champions amari per Lazio ed Atalanta, bene Juve

    Le partite vanno giocate e quindi tutto può accadere ma certamente i Sorteggi Champions hanno sorriso alla Juventus mentre sono stati terribilmente amari per Lazio ed Atalanta.

    I bianconeri di Mr Pirlo, vincitori del proprio raggruppamento, hanno trovato una delle due avversarie considerate, sulla carta, tra le più abbordabili ovvero il Porto.

    Lazio ed Atalanta invece partendo dal secondo posto non potevano sperare in una sfida facile certamente però l’urna di Nyon ha posto davanti a biancocelesti e nerazzurri due accoppiamenti devastanti: Bayern Monaco e Real Madrid, due Sorteggi Champions affascinanti ma complicati.

    Veniamo ad analizzare nel dettaglio i Sorteggi Champions per gli ottavi di finale.

    Il Porto avversario della Juventus è certamente una squadra da non sottovalutare, ha concluso il suo girone alle spalle del Manchester City vincendo le 4 sfide contro Olympiacos ed Olympique Marsiglia ed ha perso a Manchester e pareggiato 0-0 in casa con i Citizens.

    In campionato la squadra di Conceição è al terzo posto alle spalle di Sporting e Benfica. Corona e Marega sono due attaccanti da tenere d’occhio.

    Per quanto riguarda i precedenti l’ultimo risale proprio ad un ottavo di Champions League, nel 2017, con la Juve che vinse 2-0 in Portogallo e poi 1-0 a Torino.

    Sorteggi Champions che ripropongono ancora la Germania alla Lazio, se nel girone c’era stato il Borussia Dortmund, agli ottavi ci sarà il Bayern Monaco.

    C’è poco da dire sui Campioni d’Europa in carica, 5 vittorie ed un pareggio con l’Atletico Madrid, a qualificazione già ottenuta, in un girone dominato con ben 18 reti segnate e solo 5 subite.

    In Bundesliga i bavaresi stranamente non sono al comando, sono secondi ad un punto di distanza dal Bayer Leverkusen.

    La stella è senza dubbio Lewandowski che si troverà contro quel Ciro Immobile che lo ha battuto nell’ultima Scarpa d’Oro.

    Lo scontro pare proibitivo perchè i tedeschi non sono solo il centravanti polacco ma hanno una squadra solida e piena di talento, unico piccolo difetto può essere la difesa, lì dovrà provare a far male la Lazio.

    Concludiamo il trio di Sorteggi Champions delle italiane con la sfida tra Real Madrid ed Atalanta.

    I nerazzurri dopo il City ed il Psg l’anno scorso ed il Liverpool quest’anno si trovano di fronte un’altra grandissima squadra, il Real Madrid.

    Le merengues quest’anno non sembrano lo squadrone invincibile degli altri anni, hanno mostrato qualche crepa ma sembrano in crescita.

    La squadra di Zidane, inserita nello stesso girone dell’Inter, si è qualificata all’ultimo turno dopo aver perso due volte contro lo Shakthar, aver vinto due volte con l’Inter e rischiato un k.o. in Germania contro il Borussia Moenchengladbach.

    In campionato il successo nel derby ha rimesso i blancos in corsa a meno 3 dalla vetta.

    Benzema, Casemiro e Sergio Ramos sono le tre certezze, i giovani sono delle incognite che però hanno già mostrato di poter far molto bene.

    Sfide interessati negli altri cinque ottavi usciti dai Sorteggi Champions di oggi, tra tutte spunta un Psg Barcellona che porta alla mente grandi sfide. Sarà uno scontro tra grandi squadre e tra tecnici tedeschi in Lipsia e Liverpool.

    Atletico Madrid Chelsea e SivigliaDortmund sono due partite che paiono equilibrate mentre il Manchester City se la vedrà con il Borussia Moenchengladach.

  • Consigli Fantacalcio 11° Giornata Serie A 2020/21

    Consigli Fantacalcio 11° Giornata Serie A 2020/21

    La Serie A 2020/21 è pronta a ripartire dopo la conclusione della prima fase delle Coppe Europee che ha visto in Champions la Juventus ottenere il 1° posto nel girone e la Lazio qualificarsi seconda così come l’Atalanta, fuori l’Inter. Tutte e tre qualificate al primo posto invece in Europa League, con la Serie A in campo torna anche il Fantacalcio e con esso arrivano anche i nostri Consigli Fantacalcio.

    L’undicesima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà su tre giorni venerdì, sabato e domenica e vedrà in campo tutti e dieci i match.

    Si partirà con un anticipo al venerdì alle 20.45, seguirà poi un triplo anticipo al sabato, alle 15, alle 18 e alle 20.45. La domenica sarà aperta dal lunch match delle 12.30 e poi vedrà tre partite alle 15, un posticipo alle 18 ed un ulteriore alle 20.45. che andrà a chiudere il turno di campionato.

    Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.

    Sarà Sassuolo-Benevento ad aprire la giornata venerdì alle 20.45. Sabato alle 15 ci sarà la sfida tra le neo promosse Crotone-Spezia, alle 18 si giocherà Torino-Udinese mentre il posticipo delle 20.45 sarà Lazio-Verona.

    Ci sarà Cagliari-Inter nel lunch match della domenica alle 12.30. Alle 15 si giocheranno Atalanta-Fiorentina, Bologna-Roma e Napoli-Sampdoria. Si giocherà Genoa-Juventus nel posticipo domenicale delle 18. Alle 20.45, sempre domenica, la capolista Milan ospiterà il Parma nella gara che chiuderà il turno.

    CONSIGLI FANTACALCIO 11° GIORNATA SERIE A 2020/21

    SASSUOLO – BENEVENTO venerdì 11/12 ore 20.45

    CONSIGLIATI: BERARDI (S) – CAPRARI (B)

    SCONSIGLIATI: AYHAN (S) – HETEMAJ (B)

    SORPRESE: LOPEZ (S) – SAU (B)

    CROTONE – SPEZIA sabato 12/12 ore 15

    CONSIGLIATI: MESSIAS (C) – NZOLA (S)

    SCONSIGLIATI: MAGALLAN (C) – TERZI (S)

    SORPRESE: RECA (C) – AGUDELO (S)

    TORINO – UDINESE sabato 12/12 ore 18

    CONSIGLIATI: BELOTTI (T) – DE PAUL (U)

    SCONSIGLIATI: RINCON (T) – MANDRAGORA (U)

    SORPRESE: SINGO (T) – MAKENGO (U)

    LAZIO – VERONA sabato 12/12 ore 20.45

    CONSIGLIATI: IMMOBILE (L) – ZACCAGNI (V)

    SCONSIGLIATI: PATRIC (L) – MAGNANI (V)

    SORPRESE: PEREIRA (L) – LAZOVIC (V)

    CAGLIARI – INTER domenica 13/12 ore 12.30

    CONSIGLIATI: JOAO PEDRO (C) – SANCHEZ (I)

    SCONSIGLIATI: FARAGO’ (C) – GAGLIARDINI (I)

    SORPRESE: SOTTIL (C) – DARMIAN (I)

    ATALANTA – FIORENTINA domenica 13/12 ore 15

    CONSIGLIATI: MURIEL (A) – RIBERY (F)

    SCONSIGLIATI: ROMERO (A) – CACERES (F)

    SORPRESE: PESSINA (A) – CUTRONE (F)

    BOLOGNA – ROMA domenica 13/12 ore 15

    CONSIGLIATI: SORIANO (B) – MKHITARYAN (R)

    SCONSIGLIATI: SVANBERG (B) – KARSDORP (R)

    SORPRESE: VIGNATO (B) – CARLES PEREZ (R)

    NAPOLI – SAMPDORIA domenica 13/12 ore 15

    CONSIGLIATI: MERTENS (N) – CANDREVA (S)

    SCONSIGLIATI: MARIO RUI (N) – COLLEY (S)

    SORPRESE: ELMAS (N) – THORSBY (S)

    GENOA – JUVENTUS domenica 13/12 ore 18

    CONSIGLIATI: SCAMACCA (G) – CRISTIANO RONALDO (J)

    SCONSIGLIATI: BADELJ (G) – RABIOT (J)

    SORPRESE: LERAGER (G) – ARTHUR (J)

    MILAN – PARMA domenica 13/12 ore 20.45

    CONSIGLIATI: KESSIE (M) – GERVINHO (P)

    SCONSIGLIATI: GABBIA (M) – HERNANI (P)

    SORPRESE: HAUGE (M) – BRUNETTA (P)

  • Europa League, l’Italia serve un gustoso tris di primi

    Europa League, l’Italia serve un gustoso tris di primi

    Finisce alla grande l’Europa League per le italiane, non solo tutte e tre ottengono il pass ai sedicesimi ma lo fanno da prime nei rispettivi gironi.

    Una sconfitta 3-1 a Sofia del tutto indolore per la Roma, che era già certa del primo posto ed ha avuto modo di mettere in mostra dei giovani interessanti come Milanese (autore del gol) il portiere Boer e Bamba.

    Il Napoli, alla prima nello stadio “Diego Armando Maradona” aveva necessità di far risultato contro la Real Sociedad per garantirsi la qualificazione, alla fine è arrivato un 1-1 che ha fatto felici entrambe vista la contemporanea sconfitta dell’AZ Alkmaar.

    Un Milan sperimentale e con diversi giovani in campo ha vinto 1-0 a Praga, gol del solito Hauge, ha sfruttato il k.o. del Lille a Glasgow contro il Celtic ed ha conquistato il 1° posto.

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Veniamo al racconto della sfida dello stadio Diego Armando Maradona tra Napoli e Real Sociedad.

    Partenza aggressiva degli ospiti che pressano forte e recuperano palla. Il Napoli risponde con il palleggio veloce dei centrocampisti. Al 14° attacco di squadra della Real Sociedad, Ospina è attento e respinge il tiro di Willian Jose. Clamoroso errore di Portu che servito perfettamente da Willian Jose calcia fuori a porta vuota al minuto 19.

    Gli azzurri crescono e prima sfiorano il gol con la conclusione di Fabian Ruiz deviata in corner, sul susseguente angolo la palla arriva fuori a Zielinski che calcia al volo e trova il gol. Non succede molto altro, il Napoli chiude avanti per 1-0.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Gorosabel per Zaldua tra i baschi. La Real Sociedad parte a mille all’ora e si rende pericolosissima al 53° con un tiro di Merino che sfiora il palo. Nacho Monreal è scatenato e un suo cross rasoterra non trova Willian Jose per pochissimo.

    Il Napoli si rivede al 59° con una velocissima ripartenza di Lozano, il messicano però non riesce a trovare la porta.

    Il pallino del gioco rimane in mano agli ospiti che provano in tutti i modi a trovare il pari, la difesa del Napoli è attenta così come Ospina che non si fa mai sorprendere. Al 91° però i baschi riescono a trovare il pareggio con un tiro potente da centro area di Willian Jose.

    Il gol e il contemporaneo k.o. dell’Az Alkmaar rendono inutili gli ultimi 4 minuti, con le due squadre che giochicchiano per far scorrere il tempo. Il Napoli vince il suo girone di Europa League mentre la Real Sociedad è seconda.

    NAPOLI – REAL SOCIEDAD 1-1 (35° Zielinski (N), 91° Willian Jose (R))

    Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (82° Ghoulam); Bakayoko (70° Demme), Fabian Ruiz, Zielinski (74° Elmas); Insigne, Mertens (70° Petagna), Lozano (70° Politano).

    Allenatore: Gattuso.

    Real Sociedad (4-4-2): Remiro; Zaldua (46° Gorosabel), Zubeldia, Le Normand (78° Isak), Monreal (78° Munoz); Portu (56° Barrenetxea), Guevara (78° Sagnan), Merino, Zubimendi; Januzaj, Willian Jose.

    Allenatore: Alguacil.

    Arbitro: Grinfeld.

    Ammoniti: Mertens (N), Zubimendi (R), Lozano (N), Le Normand (R), Zubeldia (R).

    Passiamo all’ultima gara del girone di Europa League della Roma in casa del Cska Sofia.

    Partenza migliore del Cska che dopo 5 minuti trova il vantaggio con un tiro di Tiago che coglie impreparato il giovane Boer. Il gol carica i padroni di casa e deprime i giallorossi che non hanno una reazione. Al 22° però la Roma trova il pari, sponda di Mayoral per Milanese che non ci pensa un attimo stoppa e piazza la palla alle spalle di Busatto

    Il Cska ci mette un po’ a reagire ma alla mezz’ora ha una chance enorme con Tiago che scappa alla difesa della Roma ma non trova la porta. Il gol però è solo rimandato perchè da un errore di Diawara il Cska riparte e Sowe batte Boer.

    La Roma tenta una reazione, costruisce un paio di occasioni con Carles Perez e Pedro ma in entrambi i casi la difesa riesce a deviare. Si va al riposo con il Cska avanti 2-1.

    La ripresa parte con l’ingresso di Smalling per Kumbulla. Borja Mayoral con una bella azione personale sfiora il gol del pari al 52°. La Roma però non è concentrata e da un erroraccio di Fazio che sbaglia il retropassaggio arriva Sowe pronto a siglare il 3-1.

    La squadra di Fonseca prova a riaprire la gara e al 74° una combinazione VillarBorja Mayoral permette all’attaccante di provarci, la difesa di casa riesce a salvarsi.

    Il Cska lascia il comando del gioco alla Roma, i giallorossi però non riescono a trovare l’occasione per segnare il gol che riaprirebbe il match. Finisce così, la Roma perde 3-1, una sconfitta indolore, i giallorossi passano il turno al primo posto del girone A di Europa League.

    CSKA SOFIA – ROMA 3-1 (5° Tiago (C), 22° Milanese (R), 35°, 55° Sowe (C))

    Cska Sofia (3-4-1-2): Busatto; Antov, Mattheij, Zanev; Yomov (63° Vion), Youga (74° Galabov), Geferson, Mazikou; Tiago (81° Henrique); Sowe (74° Ahmedov), Sankhare (63° Beltrame).

    Allenatore: Akrapovic.

    Roma (3-4-2-1): Boer; Kumbulla (46° Smalling), Fazio, Juan Jesus; Bruno Peres (82° Tripi), Milanese (63° Villar), Diawara, Bamba (63° Karsdorp); Carles Perez, Pedro; Borja Mayoral.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Peljto.

    Ammoniti: Tripi (R), Antov (C)

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Milan in casa dello Sparta Praga.

    Partenza subito positiva del Milan con Dalot che costringe Heca al gran riflesso. Risposta al 7° dello Sparta con ottimo inserimento di Polidar, tiro debole e centrale.

    I padroni di casa fanno la partita, poi però si accende Hauge, il norvegese salta un avversario, entra in area dal lato corto e dolcemente piazza la palla sul palo lontano.

    La gara si mantiene piacevole con lo Sparta che prova a reagire ma è il Milan, con Castillejo al 40°, a sfiorare il raddoppio, Heca è bravo a respingere.

    Si va al riposo con il Milan avanti per 1-0.

    La ripresa parte con gli stessi 22 che avevano chiuso la prima frazione di gioco. Si vede uno Sparta Praga volenteroso ma di fronte ha un Milan attento che non concede quasi niente.

    Al 57° Krejci si trova sui piedi la palla buona e calcia, Tatarusanu è attento e mette in corner. I ritmi si abbassano, il Milan non ha interesse ad alzarli mentre lo Sparta non sembra in grado di dare uno strappo deciso.

    Lo Sparta Praga rimane in 10 al minuto 78° quando Plechaty prende un rosso diretto per un brutto fallo su Leao. I rossoneri sprecano diversi contropiedi in superiorità numerica e rischiano di subire il pareggio beffa, Tatarusanu è super a dire no a Karlsson. Finisce così, il Milan vince a Praga ed ottiene il 1° posto nel girone di Europa League.

    SPARTA PRAGA – MILAN 0-1 (22° Hauge)

    Sparta Praga (3-5-2): Heca; Vitik, Plechaty, Lischka; Wiesner, Sacek (82° Krejci L. I), Soucek, Karabec (44° Krejci L. II), Polidar; Minchev (66° Julis), Plavsic (66° Karlsson).

    Allenatore: Kotal.

    Milan (4-3-3): Tatarusanu; Dalot, Duarte, Kalulu, Conti; Maldini (79° Kessie), Tonali, Krunic; Castillejo, Colombo (68° Leao), Hauge (Brahim Diaz).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Siebert.

    Ammoniti: Sacek (S), Polidar (S), Krunic (M), Maldini (M), Heca (S), Castillejo (M).

    Espulso: Plechaty (S).

  • Pablito non c’è più, addio a Paolo Rossi eroe di Spagna82

    Pablito non c’è più, addio a Paolo Rossi eroe di Spagna82

    Il 2020 dopo Diego Armando Maradona ha deciso di portarsi via un altro grandissimo campione, nella tarda serata di ieri è arrivata la triste notizia della morte di Paolo Rossi, divenuto per tutti Pablito per esser stato l’eroe azzurro al mondiale di Spagna 1982.

    Un vero e proprio fulmine che ha squarciato la notte italiana, il tweet del giornalista Rai Enrico Varriale che annunciava la morte di Pablito, la ricerca immediata di smentite che purtroppo però si sono trasformate in conferme.

    Paolo Rossi si è spento per un male in curabile ai polmoni all’età di 64 anni.

    Nato a Prato il 23 settembre 1956 iniziò a farsi conoscere ad alto livello con la maglia della Lanerossi Vicenza, squadra che nella stagione 1976/77 a suon di gol trascinò alla promozione in Serie A.

    Dopo due ottime stagioni in A con il club biancorosso Pablito passò al Perugia e qua arrivò il momento più difficile della carriera.

    Accusato di aver truccato una partita per il calcioscommesse, fu squalificato per 2 anni e perse la possibilità di disputare l’europeo 1980 che si giocò in Italia.

    Boniperti lo riportò alla Juventus, squadra con la quale aveva già disputato sei partite ad inizio carriera, una volta conclusa la squalifica tornò a fare il suo mestiere ovvero segnare gol.

    Mise in bacheca due scudetti, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa ed una Coppa dei Campioni, quella della notte del Heysel.

    Concluse la carriera nei club con le maglie di Milan e Verona.

    E’ però ricordato da tutti per le sue imprese compiute in nazionale, soprattutto nel vittorioso mondiale spagnolo del 1982.

    Paolo Rossi infatti aveva già giocato e segnato con la maglia azzurra nella Coppa del Mondo del 1978 in Argentina ma è in Spagna 4 anni dopo che il toscano Paolo si trasformò in Pablito.

    La partenza non fu delle migliori, l’Italia non convinse nei primi match e Rossi fu accusato di essere in pessima forma. Nella gara decisiva della seconda fase Paolo Rossi divenne definitivamente Pablito.

    Contro il Brasile dei fenomeni Zico, Falcao, Junior, Socrates e Cerezo all’Italia serviva assolutamente la vittoria per passare alle semifinali.

    Rossi portò subito avanti l’Italia con un bel colpo di testa e dopo il pareggio del Brasile segnò dopo aver rubato un pallone al limite. Il 2-2 di Falcao avrebbe piegato chiunque ma non lui, non Pablito, ed infatti al 74° trovò il gol da opportunista che fece gioire l’Italia e piangere il Brasile.

    La doppietta nel 2-0 nella semifinale contro la Polonia e la rete che sbloccò il match nella finale contro la Germania Ovest, furono i sigilli di una cavalcata straordinaria che portarono l’Italia sul tetto del mondo e Paolo Rossi nella storia del calcio.

    Paolo Rossi disputò anche il mondiale 1986, senza però grandi acuti, ritiratosi dal calcio intraprese una buona carriera da opinionista per Sky, Premium sport e Rai.

  • L’Atalanta continua la sua corsa, l’Inter saluta l’Europa

    L’Atalanta continua la sua corsa, l’Inter saluta l’Europa

    Una serata davvero dal doppio gusto: dolcissimo per l’Atalanta che ha battuto 1-0 l’Ajax ad Amsterdam ed ha ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions, amarissimo per l’Inter che con lo 0-0 con lo Shakhtar ha salutato l’Europa già a dicembre.

    Partiamo dalle belle note, l’Atalanta di Gasperini ha ripetuto quello che l’anno scorso era un exploit, ovvero passare i gironi di Champions.

    I nerazzurri bergamaschi hanno giocato una partita solida, hanno sofferto poco e poi hanno colpito al momento giusto con la zampata di Muriel, passando da favola a solida realtà.

    Malissimo invece i nerazzurri di Milano che già a dicembre sono fuori da tutte le competizioni europee.

    Si temeva il biscotto ed invece il Real Madrid ha fatto il suo dovere battendo 2-0 il Borussia Moenchengladbach.

    Lo Shakhtar non ha fatto praticamente nulla, l’Inter con poca qualità ha sbattuto costantemente contro il muro ucraino e quando non ci hanno pensato i difensori c’è stato un grande Trubin a dire no.

    Adesso l’Inter si butterà a testa bassa sul campionato ma certamente ci saranno sicuramente delle riflessioni da fare.

    Veniamo al racconto della partita dell’Arena Johan Cruijff tra Ajax ed Atalanta.

    Pronti via e la sfida si presenta subito frizzante con i ritmi alti e le due squadre aggressive ma con gli olandesi che si fanno preferire. Al a9° clamorosa palla gol per l’Atalanta, sponda di Zapata per De Roon che colpisce senza trovare la porta.

    I minuti scorrono senza grosse emozioni, le squadre vanno a fiammate senza però arrivare a costruire palle gol.

    Un primo tempo non certo indimenticabile si chiude giustamente sullo 0-0.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Promes al posto di Brobbey nell’Ajax.

    Le emozioni continuano a latitare, i minuti passano e all’Atalanta va comunque bene così. Al 61° Martinez con una perfetta scivolata anticipa Zapata su bell’assist di Pessina. Brivido al 69° quando dopo un pasticcio difensivo Freuler interviene con una spallata su Huntelaar ritenuta regolare.

    Gollini super al 75°, l’Ajax mette Klaassen in porta ma il portiere è freddo e chiude con i piedi. Al 81° l’Ajax rimane in 10 per il secondo giallo a Gravenberch. L’Atalanta trova il gol con Muriel che parte sul filo del fuorigioco, salta il portiere e mette in rete.

    Finisce così, l’Atalanta per il secondo anno consecutivo passa i gironi di Champions League.

    AJAX – ATALANTA 0-1 (86° Muriel)

    Ajax (4-3-3): Onana; Mazraoui, Schuurs, Martinez (92° Timber (95° Alvarez)), Tagliafico (64° Huntelaar); Klaassen, Labyad (64° Ekkelenkamp), Gravenberch; Anthony, Brobbey (46° Promes), Tadic.

    Allenatore: Ten Hag.

    Atalanta (34-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens (79° Palomino); Pessina; Gomez, Zapata (79° Muriel).

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Del Cerro.

    Ammoniti: Tagliafico (Aj), Hateboer (At), Freuler (At).

    Espulso: Gravenberch (Aj).

    Passiamo alla sfida di San Siro tra Inter e Shakhtar Donetsk.

    Partenza con un’Inter che studia l’avversario ma non disdegna qualche imbucata. Al 7° assist di Barella, Lautaro colpisce al volo e centra in pieno la traversa.

    I nerazzurri continuano a far la partita e rischiano di segnare con De Vrij in mischia su azione di corner. La partita è a senso unico, il gol però non arriva, intanto arrivano buone notizie da Madrid, il Real poco dopo la mezz’ora si porta sul 2-0.

    Al 40° primo tiro dello Shakhtar, Handanovic blocca sicuro. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa riparte senza cambi nelle due formazioni. Il copione non cambia, Inter a far la partita, Shakhtar ad attendere. Al 52° Trubin è strepitoso nel salvare su un gran colpo di testa di Lukaku.

    I minuti passano, l’Inter attacca ma trova sempre un muro e sulla ripartenza lo Shakhtar arriva al tiro con Tete, Handanovic respinge.

    Conte prova a giocarsi anche le carte Perisic e Sanchez, mettendo in campo un undici molto offensivo. Al 88° ci prova proprio Sanchez, colpo di testa, palla alta. Un minuto dopo Sanchez colpisce a botta sicura, sembra fatta ma sulla traiettoria c’è Lukaku che, in fuorigioco, respinge.

    Ci prova anche Eriksen al 92°, Trubin che era caduto poco prima, si alza e mette la palla oltre la traversa. L’Inter ci prova con lanci lunghi e mischie, dopo 8 minuti di recupero arriva il fischio finale, finisce 0-0, si conclude amaramente a dicembre la stagione europea dei nerazzurri.

    INTER – SHAKHTAR DONETSK 0-0

    Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (85° D’Ambrosio); Hakimi (85° Darmian), Barella, Brozovic, Gagliardini (76° Sanchez), Young (68° Perisic); Lukaku, Lautaro Martinez (85° Eriksen)

    Allenatore: Conte.

    Shakhtar Donetsk (3-5-2): Trubin; Dodo, Bondar, Vitao (36° Kocholava), Matviienko; Kovalenko, Stepanenko, Maycon; Tete (65° Alan Patrick), Marlos (65° Solomon), Taison (86° Dentinho).

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Vincic.

    Ammoniti: Vitao (S), Gagliardini (I), Hakimi (I), Brozovic (I), Trubin (S).

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    Nella giornata di oggi si è recuperata la sfida interrotta ieri sera, il Psg ha battuto 5-1 il Basaksehir (super prestazioni di Neymar e Mbappé) ed ha conquistato il primo posto del girone.

    Soddisfazione per il Midtjylland che ottiene un punto contro il Liverpool. Il Bayern prosegue nella sua corsa vincendo anche contro la Lokomotiv Mosca, l’Atletico Madrid espugna il campo del Salzburg e ottiene il secondo posto nel girone alle spalle dei tedeschi.

    Come già detto il Real Madrid ha battuto il Borussia Moenchengladbach ma anche i tedeschi sorridono perché passano comunque da secondi nel girone.

    L’Olympiacos perde contro il Porto ma il contemporaneo k.o. dell’Olympique Marsiglia contro il Manchester City manda i greci in Europa League, inglesi e portoghesi erano già qualificati agli ottavi di Champions.

  • Impresa Juve al Camp Nou, Lazio sofferenza finale e poi gioia

    Impresa Juve al Camp Nou, Lazio sofferenza finale e poi gioia

    Sarà stato il peggior Barcellona degli ultimi anni, sarà stato il Camp Nou vuoto fatto sta che alla Juve stasera serviva un impresa per vincere il girone e alla fine l’impresa è arrivata: 3-0 e primo posto.

    Grandissima gioia per la Lazio che ha dovuto soffrire nel finale ma che ha ottenuto quel passaggio del turno tanto sognato ed agognato.

    La Juventus era già qualificata e probabilmente con nulla da perdere, è andata al Camp Nou con l’obiettivo di provarci, di dimostrare di non esser la squadra brutta vista all’andata ed in diverse gare di campionato e così è stato.

    Il rigore procurato e trasformato da Cristiano Ronaldo al 12°, la sforbiciata di McKennie al 20° hanno messo tutto in discesa per la Juve, Messi ci ha provato da fuori senza troppo infastidire Buffon, nella ripresa ancora CR7 dal dischetto ha sigillato un 3-0 storico e che regala la vetta del gruppo.

    Gioia al fischio finale per la Lazio ma che paura.

    I biancocelesti, a cui bastava un pari, sono andati in vantaggio, dopo il pari han trovato il 2-1 e l’espulsione di Sobol che ha lasciato il Bruges in 10.

    Tutto facile? Assolutamente no perché la Lazio ha sbagliato diversa chance per chiuderla, ha subito il 2-2 ed ha dovuto ringraziare la traversa che al 92° ha respinto la conclusione di de Ketelaere.

    Al triplice fischio i ragazzi di Inzaghi festeggiano una qualificazione tanto attesa, tanto sofferta e tanto meritata.

    Veniamo al racconto della sfida dell’Olimpico tra Lazio e Bruges

    Parte meglio la Lazio che prova a fare la partita. Al 12° i biancocelesti passano in vantaggio, Luis Alberto calcia, Mignolet è bravo a respingere ma arriva Correa che segna un facile tap in. Immediata risposta del Bruges, Lang calcia forte, Reina non trattiene e Vormer appoggia in rete.

    La rete dà fiducia ai belgi che sfiorano il vantaggio con un bel tiro di De Ketelaere. La Lazio sembra perdere lo smalto iniziale e gli ospiti prendono coraggio. Immobile però con uno spunto riesce a guadagnarsi un calcio di rigore, per fallo di Clinton Mata, dal dischetto lo stesso attaccante trasforma.

    Ancora una volta però la Lazio sembra spegnere la concentrazione e serve un gran colpo di testa di Hoedt per evitare un facile gol per Lang. Al 39° Sobol, graziato qualche minuto prima, prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10.

    Il primo tempo si chiude con la Lazio avanti 2-1.

    La ripresa parte con l’ingresso di Radu al posto dell’ammonito Hoedt. La prima occasione capita sul piede di Correa, il suo diagonale esce di pochissimo. In campo c’è solo la Lazio, ci prova Marusic al 55° ma Mignolet copre bene il suo palo.

    Il Bruges prova a prender campo, gli uomini di Inzaghi però sono attenti e non concedono niente. Al 74° Immobile spreca un contropiede calciando altissimo e due minuti dopo arriva la beffa, cross di Vormer e colpo di testa vincente di Vanaken. Brividi al 83°, Reina in uscita alta perde la palla, dalla mischia il pallone scivola sul palo ma a gioco fermo, c’era fallo sul portiere.

    Incredibile al 92° de Ketelaere calcia a botta sicura ma la palla si stampa contro la parte interna della traversa.

    Finisce così, la Lazio soffre ma porta a casa un preziosissimo pareggio che vale il passaggio agli ottavi di Champions League.

    LAZIO – BRUGES 2-2 (12° Correa (L), 14° Vormer (B), 27° rig. Immobile (L), 76° Vanaken (B))

    Lazio (3-5-2): Reina; Luiz Felipe, Hoedt (46° Radu), Acerbi; Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva (75° Escalante), Luis Alberto (75° Caicedo), Marusic; Immobile (75° Akpa Akpro), Correa (86° Pereira).

    Allenatore: Inzaghi.

    Bruges (4-3-1-2): Mignolet; Clinton Mata (84° van der Brempt), Kossounou, Ricca, Sobol; Vormer, Vanaken, Balanta (77° Rits); de Ketelaere; Diatta (84° Okereke), Lang (42° Deli).

    Allenatore: Clement.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Hoedt (L), Marusic (L).

    Espulso: Sobol (B).

    Passiamo alla sfida tra Barcellona e Juventus, la sfida tra Messi e Cristiano Ronaldo.

    Partenza interessante con le due squadre che provano a tenere buoni ritmi. Ci prova Cristiano Ronaldo al 8°, tiro troppo debole, un minuto e ci prova Danilo, potente ma non preciso. Al 12° CR7 entra in area e viene abbattuto da Araujo, calcio di rigore con Ronaldo che trasforma.

    La Juve non molla e al 20° con una combinazione CuadradoMcKennie trova il raddoppio con tiro al volo dell’americano. Risposta di Messi con un bel rasoterra, Buffon salva in corner.

    E’ una buona Juventus, il Barça prova ad aumentare la pressione ma non riesce a creare pericoli se non con un tiro di Messi bloccato in due tempi da Buffon.

    I bianconeri si chiudono, reggono il colpo e provano a ripartire, il tiro di Ramsey al 43° finisce alto. Il primo tempo si chiude con la Juve avanti per 2-0 al Camp Nou.

    La ripresa inizia con l’ingresso di Braithwaite per Trincao. Si riparte e c’è subito una buona chance per la Juve, Ramsey va al tiro e ter Stegen salva c’è però un probabile tocco di Lenglet che toglie palla a McKennie, dopo consulto al VAR viene assegnato il rigore e Cristiano Ronaldo trasforma nuovamente al minuto 52°.

    Prima vera occasione per il Barcellona col colpo di testa di Griezmann che si appoggia sulla traversa. La Juve controlla ma serve un gran Buffon per dire no a Messi al 65°. Passano due minuti ed un liscio di De Ligt libera Griezmann che però calcia malissimo.

    Al 74° fallo di De Ligt, è rigore ma Griezmann è in fuorigioco, punizione Juventus. Passa un minuto e sotto porta Bonucci mette in rete ma anche lui è in fuorigioco, il VAR annulla. Al 85° ci prova Messi da fuori, Buffon controlla che la palla esca.

    Finisce così, impresa della Juventus che espugna 3-0 il Camp Nou e vince il girone di Champions.

    BARCELLONA – JUVENTUS 0-3 (13° rig, 52° rig. Cristiano Ronaldo, 20° McKennie)

    Barcellona (4-2-3-1): ter Stegen; Dest, Araujo (82° Mingueza), Lenglet (55° Umtiti), Jordi Alba (55° Firpo); Pjanic, De Jong; Trincao (46° Braithwaite), Messi, Pedri (66° Puig); Griezmann.

    Allenatore: Koeman.

    Juventus (3-4-1-2): Buffon; Danilo, Bonucci, De Ligt; Cuadrado (86° Bernardeschi), McKennie, Arthur (71° Bentancur), Alex Sandro; Ramsey (71° Rabiot); Cristiano Ronaldo (91° Chiesa), Morata (86° Dybala).

    Allenatore: Pirlo.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Jordi Alba (B), Ramsey (J), Lenglet (B), Morata (J), Umtiti (B), Danilo (J), Junior Firpo (B).

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    La serata di Champions è stata segnata dalla sospensione della sfida di Parigi tra Psg e Basaksehir al 13° per una frase razzista pronunciata dal quarto uomo (come riportato da video e diversi siti di testate sportive) che ha fatto arrabbiare i turchi che hanno deciso di abbandonare la sfida, dopo che anche il Psg ha deciso di lasciare il campo la sfida è stata rimandata a domani.

    Con la Lazio, seconda, nel gruppo F passa primo il Borussia Dortmund vincente a San Pietroburgo 2-1 in rimonta. Nel gruppo E tutto era già deciso, il Siviglia (2°) ha battuto 3-1 il Rennes mentre è finita 1-1 tra Chelsea (1°) e Krasnodar. Detto di Juventus e Barcellona, prima e seconda, è stata la Dynamo Kiev a vincere lo spareggio con il Ferencvaros e ad ottenere l’Europa League.

    Rimane da capire chi vincerà il Gruppo H, il Lipsia si è garantito la qualificazione battendo e retrocedendo il Manchester United all’Europa League, il Psg si è qualificato senza giocare e battendo il Basaksehir toglierebbe il primo posto ai tedeschi.

  • Consigli Fantacalcio 10° Giornata Serie A 2020/21

    Consigli Fantacalcio 10° Giornata Serie A 2020/21

    La Serie A 2020/21 è pronta a ripartire dopo la parentesi delle Coppe Europee che ha visto la Lazio avvicinarsi alla qualificazione con il pareggio di Dortmund, l’Atalanta e l’Inter pronte a giocarsi tutto nell’ ultimo turno ed il Milan raggiungere la Roma tra le qualificate, con la Serie A in campo torna anche il Fantacalcio e con esso arrivano anche i nostri Consigli Fantacalcio.

    La decima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà sui consueti tre giorni sabato, domenica e lunedì e vedrà in campo tutti e dieci i match.

    Si partirà con un triplo anticipo al sabato, alle 15, alle 18 e alle 20.45. La domenica sarà aperta dal lunch match delle 12.30 e poi vedrà tre partite alle 15, un posticipo alle 18 ed un ulteriore alle 20.45.

    Il lunedì ci sarà il posticipo alle 20.45 che andrà a chiudere il turno di campionato.

    Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.

    Sarà Spezia-Lazio ad aprire la giornata sabato alle 15, alle 18 si giocherà il Derby della Mole Juventus-Torino mentre il posticipo delle 20.45 sarà Inter-Bologna.

    Ci sarà Verona-Cagliari nel lunch match della domenica alle 12.30. Alle 15 si giocheranno Parma-Benevento, Roma-Sassuolo e Udinese-Atalanta. SI giocherà Crotone-Napoli nel posticipo domenicale delle 18. Alle 20.45, sempre domenica, la Sampdoria ospiterà la capolista Milan.

    Lunedì alle 20.45 ci sarà Fiorentina-Genoa che chiuderà il turno.

    CONSIGLI FANTACALCIO 10° GIORNATA SERIE A 2020/21

    SPEZIA – LAZIO sabato 5/12 ore 15

    CONSIGLIATI: NZOLA (S) – IMMOBILE (L)

    SCONSIGLIATI: TERZI (S) – FARES (L)

    SORPRESE: RICCI (S) – PEREIRA (L)

    JUVENTUS – TORINO sabato 5/12 ore 18

    CONSIGLIATI: CRISTIANO RONALDO (J) – BELOTTI (T)

    SCONSIGLIATI: BENTANCUR (J) – RODRIGUEZ (T)

    SORPRESE: MCKENNIE (J) – SINGO (T)

    INTER – BOLOGNA sabato 5/12 ore 20.45

    CONSIGLIATI: LUKAKU (I) – SORIANO (B)

    SCONSIGLIATI: VIDAL (I) – HICKEY (B)

    SORPRESE: HAKIMI (I) – SCHOUTEN (B)

    VERONA – CAGLIARI domenica 6/12 ore 12.30

    CONSIGLIATI: BARAK (V) – PAVOLETTI (C)

    SCONSIGLIATI: CECCHERINI (V) – CARBONI (C)

    SORPRESE: FAVILLI (V) – ZAPPA (C)

    PARMA – BENEVENTO domenica 6/12 ore 15

    CONSIGLIATI: GERVINHO (P) – LAPDULA (B)

    SCONSIGLIATI: BUSI (P) – TUIA (B)

    SORPRESE: KURTIC (P) – IMPROTA (B)

    ROMA – SASSUOLO domenica 6/12 ore 15

    CONSIGLIATI: MKHITARYAN (R) – BERARDI (S)

    SCONSIGLIATI: CRISTANTE (R) – MARLON (S)

    SORPRESE: CARLES PEREZ (R) – SCHIAPPACASSE (S)

    UDINESE – ATALANTA domenica 6/12 ore 15

    CONSIGLIATI: DE PAUL (U) – ILICIC (A)

    SCONSIGLIATI: JAJALO (U) – DJIMSITI (A)

    SORPRESE: FORESTIERI (U) – DIALLO (A)

    CROTONE – NAPOLI domenica 6/12 ore 18

    CONSIGLIATI: SIMY (C) – LOZANO (N)

    SCONSIGLIATI: MAGALLAN (C) – FABIAN RUIZ (N)

    SORPRESE: MESSIAS (C) – DEMME (N)

    SAMPDORIA – MILAN domenica 6/12 ore 20.45

    CONSIGLIATI: QUAGLIARELLA (S) – CALHANOGLU (M)

    SCONSIGLIATI: AUGELLO (S) – KRUNIC (M)

    SORPRESE: DAMSGAARD (S) – BRAHIM DIAZ (M)

    FIORENTINA – GENOA lunedì 7/12 ore 20.45

    CONSIGLIATI: RIBERY (F) – SCAMACCA (G)

    SCONSIGLIATI: BORJA VALERO (F) – STURARO (G)

    SORPRESE: BIRAGHI (F) – PJACA (G)

  • Milan e Roma rimonte vincenti, il Napoli pareggia in Olanda

    Milan e Roma rimonte vincenti, il Napoli pareggia in Olanda

    Serata piuttosto positiva per le tre italiane impegnate in Europa League, il Milan ha battuto il Celtic ottenendo la qualificazione, la Roma già qualificata ha vinto con lo Young Boys garantendosi il 1° posto, il Napoli ha pareggiato con l’Az Alkmaar avvicinandosi moltissimo alla qualificazione.

    Sembrava una partita stortissima per il Milan, sotto 2-0 dopo 13 minuti e con Kjaer uscito per infortunio. Invece Calhanoglu prima e Castillejo poi l’hanno raddrizzata in 2 minuti.

    Il bel gol ad inizio ripresa di Hauge ha spalancato le porte della qualificazione, le parate di Donnarumma ed il sigillo di Brahim Diaz hanno ufficializzato il passaggio del turno.

    La Roma, già certa del passaggio e con un po’ di turnover, ha giocato un buon primo tempo ma ha rischiato di chiuderlo sotto per la rete di Nsame. A sistemare le cose ci ha pensato Borja Mayoral, ormai uomo di coppa, sul finire di frazione.

    Nella ripresa uno splendido gol del giovane Calafiori e la girata di Dzeko, che è sembrato in leggera crescita, hanno chiuso la gara garantendo agli uomini di Fonseca il primo posto nel gruppo.

    L’unica delle tre che non ha ancora ottenuto il pass è il Napoli. Ad Alkmaar gli uomini di Gattuso hanno subito trovato il pareggio e giocato un buon primo tempo. Nella ripresa gli olandesi hanno accelerato, trovato il pari e sprecato un rigore, splendida parata di Ospina.

    Adesso per la squadra di Gattuso ci sarà una vera e propria finale da giocare in casa con la Real Sociedad, dove però basterà anche un pareggio.

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Veniamo al racconto della sfida tra il Milan ed il Celtic.

    Il Milan inizia subito provando a far gioco, il Celtic si chiude ed attende. I rossoneri sembrano in controllo ma al 8° un errore di Krunic permette a Rogic di calciare dal limite e segnare. Dopo il gol gli scozzesi vanno vicini al raddoppio prima con lo stesso Rogic, fuori, poi con McGregor, salva Donnarumma. Nel mezzo alle due occasioni Kjaer s’infortuna e deve lasciar spazio a Romagnoli.

    Al 14° arriva lo 0-2, Edouard si presenta solo davanti a Donnarumma e lo batte con un morbido colpo sotto. I rossoneri reagiscono e al 24° accorciano le distanze con una gran punizione di Calhanoglu. Passano due minuti e Castillejo è bravo a trovar palla sotto porta e a calciarla in rete. Il Milan ritrova serenità e costruisce, trovando anche una traversa con Calhanoglu.

    C’è tempo giusto per un tiro di McGregor parato da Donnarumma prima di andare al riposo sul 2-2.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Tonali per Krunic. Parte forte il Milan, al 49° strepitosa azione di Hauge che piazza la palla nell’angolo basso. Brivido al 62° Frimpong controlla in area e calcia, la palla esce di pochissimo. Il Celtic cresce, al 73° serve una super parata di Donnarumma su gran punizione di Christie.

    La partita rimane in bilico ma al 82° Hauge trova Brahim Diaz che con un tocco dolce deposita in rete. E’ la rete che toglie ogni speranza agli scozzesi, il Milan vince e grazie al contemporaneo successo del Lille, ottiene la qualificazione ai 16esimi di Europa League.

    MILAN – CELTIC 4-2 (8° Rogic (C), 14° Edouard (C), 24° Calhanoglu (M), 26° Castillejo (M), 49° Hauge (M), 82° Brahim Diaz))

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Kjaer (11° Romagnoli), Gabbia, Hernandez; Krunic (46° Tonali), Kessie (61° Bennacer), Calhanoglu (61° Brahim Diaz); Castillejo, Rebic (83° Colombo), Hauge.

    Allenatore: Pioli.

    Celtic (4-2-3-1): Barkas; Elhamed, Bitton, Ajer, Laxalt; McGregor, Brown (79° Soro); Christie (86° Klimala), Rogic (67° Ntcham), Frimpong; Edouard.

    Allenatore: Lennon.

    Arbitro: Bengoetxea.

    Ammoniti: Christie (C), Rogic (C), Brown (C).

    Passiamo alla gara di Europa League dell’Olimpico tra Roma e gli svizzeri dello Young Boys.

    Partenza senza grossi ritmi, la prima occasione giallorossa arriva al 8° con un bel calcio di punizione di Bruno Peres deviato in corner. In campo c’è solo la Roma e intorno al quarto d’ora prima Carles Perez, fuori, e poi Pedro, respinto, hanno due volte la palla per il vantaggio.

    Altra occasione ghiottissima per Pedro al 28°, lo spagnolo però si fa parare la conclusione a tu per tu col portiere. Alla prima vera occasione gli svizzeri passano in vantaggio, Nsame entra in area, supera Cristante e batte Pau Lopez in uscita. Sul finire di tempo arriva il pareggio, Von Ballmoos è super su Pedro ma non può niente sul tap in di Borja Mayoral.

    Si va al riposo sul risultato di 1-1.

    La ripresa comincia con un doppio cambio nella Roma, dentro Spinazzola e Mkhitaryan, fuori Ibanez e Pedro. Il copione non cambia, anche Mkhitaryan deve vedersela con il super portiere che però non può niente sul gran tiro da fuori di Calafiori.

    Trovato il vantaggio la Roma prova a gestire, lo Young Boys non riesce a creare alcun pericolo. Al 81° arriva il sigillo di Dzeko che con un bel tiro al volo infila la palla in rete. Un minuto dopo gli svizzeri restano in 10 per un rosso diretto a Camara per fallo di reazione.

    Finisce così, la Roma vince e conquista matematicamente il primo posto del girone.

    ROMA – YOUNG BOYS 3-1 (34° Nsame (Y), 44° Borja Mayoral (R), 59° Calafiori (R), 81° Dzeko (R))

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez (46° Spinazzola), Cristante (65° Fazio), Juan Jesus; Bruno Peres, Villar (60° Pellegrini), Diawara, Calafiori; Carles Perez, Pedro (Mkhitaryan); Mayoral (60° Dzeko).

    Allenatore: Fonseca.

    Young Boys (4-3-3): Von Ballmoos; Hefti, Camara, Zesiger, Lefort; Rieder (58° Sierro), Aebischer (67° Gaudino), Garcia (67° Elia); Fassnacht, Nsame, Ngamaleu.

    Allenatore: Seoane.

    Arbitro: Jovic.

    Ammoniti: Calafiori (R).

    Espulso: Camara (Y).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa dell’Az Alkmaar.

    Partenza super dei padroni di casa, serve un bel riflesso di Ospina per salvare su Gudmundsson. Al 6° il Napoli passa, bel cross in mezzo, sbuca Mertens che tocca in rete. I padroni di casa ci mettono un po’ a reagire ma al 20° serve una bella parata di Ospina per negare il pareggio a Aboukhlal.

    L’AZ prova a crescere concretamente non impegna Ospina ma quanto meno tiene il pallino del gioco. Si va però al riposo con il Napoli in vantaggio per 1-0.

    La ripresa parte con gli stessi protagonisti del primo tempo. Gli olandesi si mostrano decisi e prima sfiorano il gol con Stengs che calcia alto da buona posizione e poi trovano il pari con il tocco sotto porta di Martins Indi su azione di corner.

    Passano 5 minuti e Bakayoko commette fallo in area su Aboukhlal, è rigore, dal dischetto Koopmeiners calcia ma Ospina para. La partita corre sul filo dell’equilibrio con gli olandesi che però si fanno preferire.

    Al 83° grandissima uscita fuori area del portiere Bizot che ferma Lozano lanciatissimo. La palla buona capita a Petagna al 86° ma il suo diagonale sfiora il palo ed esce.

    Finisce così, il Napoli pareggia ad Alkmaar ed ora potrà giocare con due risultati nell’ultima sfida, in casa, contro la Real Sociedad.

    AZ ALKMAAR – NAPOLI 1-1 (6° Mertens (N), 54° Martins Indi (A))

    Az Alkmaar (4-3-3): Bizot; Sugawara, Chatzidiakos, Martins Indi, Wijndal; Midtsjo, De Wit, Koopmeiners; Stengs, Gudmundsson (70° Boadu), Aboukhlal (82° Karlsson).

    Allenatore: Slot.

    Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam (66° Mario Rui); Fabian Ruiz (57° Elmas), Bakayoko, Zielinski (61° Petagna); Politano (61° Lozano), Mertens (66° Demme), Insigne.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Buquet.

    Ammoniti: Martins Indi (A), Wijndal (A), Demme (N).

  • La Juve cala il tris, Immobile regala un punto d’oro alla Lazio

    La Juve cala il tris, Immobile regala un punto d’oro alla Lazio

    Serata di Champions positiva per le italiane, la Juve vince tre a zero contro la Dynamo Kiev, gol numero 750 per CR7 in carriera, e mantiene vive le speranze di primo posto, la Lazio va sotto a Dortmund ma con Immobile dagli undici metri trova il pareggio che vale una grossa fetta di qualificazione.

    Ci si attendeva una risposta dalla squadra di Pirlo dopo la brutta prova di Benevento, la prima mezz’ora ha anche fatto ben sperare con un Chiesa ispirato che ha trovato il vantaggio.

    Poi sono arrivati i soliti momenti in cui la squadra stacca spina e perde la concentrazione, è servito un grande Szczesny per mantenere il vantaggio.

    I due gol nella ripresa, Ronaldo al 58° e Morata al 66°, hanno sostanzialmente chiuso la partita, non inganni il risultato, la Juve non è ancora guarita ma certamente si sono viste alcune cose molto buone.

    La Lazio aveva il difficilissimo compito di fare punti al Signal Iduna Park contro un Borussia Dortmund privo però del suo fenomeno Håland.

    I biancocelesti non hanno giocato un primo tempo indimenticabile, chiuso sotto per uno a zero, poi però sono cresciuti ed hanno trovato con il rigore trasformato da Immobile quel punto che permette loro di guardare con più serenità verso la sfida casalinga contro il Bruges, basterà un pareggio ma vincendo gli uomini di Inzaghi potranno anche pensare alla vetta del girone.

    Veniamo al racconto della sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus e Dynamo Kiev.

    Partenza su ritmi bassi, la prima occasione capita a Chiesa, il suo tiro deviato finisce sul fondo. Ci prova McKennie al 17° col colpo di testa su corner, bel riflesso di Bushchan. Al 21° cross perfetto di Alex Sandro, Chiesa impatta di testa, il portiere pasticcia, palla in rete.

    Grande inserimento di Alex Sandro al 30°, il brasiliano appoggia per Ronaldo, CR7 calcia ma colpisce la traversa. Al 41° prima grande occasione per la Dynamo, serve un super Szczesny in uscita per bloccare Tsygankov.

    Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bianconeri.

    La ripresa parte con gli stessi 22 interpreti. Impatto migliore degli ucraini che provano a far gioco come avevano fatto a fine primo tempo. Al 52° Szczesny è attento su un pericoloso tiro cross, poco dopo ripartenza bianconera, conclusione di Ronaldo, alza in corner Bushchan.

    58° bel cross di Chiesa, Morata si lancia in area, il portiere tocca, palla che arriva a CR7 che appoggia in rete, il VAR conferma. Al 66° arriva anche il tris, strappo di McKennie, palla a Chiesa che serve un perfetto assist a Morata che non sbaglia.

    Bernardeschi ha per due volte la palla del 4-0 ma prima mette alto di testa e poi si fa respingere la conclusione sotto porta da Bushchan. Al 90° si rivede Szczesny bravo a deviare in corner una conclusione insidiosa.

    Finisce così, un tre a zero che non cancella totalmente la brutta prestazione di Benevento ma che tiene la Juve ancora in corsa per il primo posto nel girone.

    JUVENTUS – DYNAMO KIEV 3-0 (21° Chiesa, 58° Cristiano Ronaldo, 66° Morata)

    Juventus (4-4-2): Szczesny; Demiral (69° Dragusin), De Ligt, Bonucci (62° Danilo), Alex Sandro; Chiesa (76° Kulusevski), Bentancur (76° Arthur), McKennie, Ramsey (62° Bernardeschi); Morata, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Pirlo.

    Dynamo Kiev (4-3-3): Bushchan; Keidziora, Zabarnyi, Popov, Mykolenko (84° Karavaiev); Shepelev (73° Garmash), Sydorchuk, Shaparenko; Tsygankov, Verbic (73° Supriaga), Gerson Rodrigues (73° De Pena).

    Allenatore: Lucescu.

    Arbitro: Frappart.

    Ammoniti: Bentancur (J), Zabarnyi (D), Shaparenko (D).

    Passiamo alla trasferta di Dortmund della Lazio in casa del Borussia.

    Partenza migliore del Borussia che dopo due minuti, dopo un errore di Patric, ha una buona chance con Bellingham, Acerbi devia in corner. La Lazio pian piano cresce e al 20° Correa si presenta davanti a Burki, il portiere dei tedeschi riesce a salvare.

    La gara si accende e dopo una potenziale chance per la Lazio ne arriva una enorme per Reus al 30°, il tedesco però non riesce a girare in porta una respinta di Reina. Il Borussia passa in vantaggio al minuto 44 con Guerreiro che s’inerisce, ben servito da Hazard, e batte Reina.

    Il primo tempo vede i gialloneri andare al riposo avanti 1-0 sui biancocelesti.

    La ripresa ricomincia senza cambi nelle due compagini. Subito grande occasione per Reyna che va al tiro ma vede la palla respinta dal quasi omonimo Reina. La squadra di Inzaghi fatica a creare occasioni. La chance arriverebbe al 61° con Immobile che prova il tiro, Burki si distende e salva.

    Il pareggio però è nell’aria, al 66° la Lazio si conquista un calcio di rigore con Milinkovic-Savic, Immobile è freddissimo e trasforma. Passa un minuto e Schulz ha la palla del nuovo vantaggio tedesco ma mette di poco fuori.

    Insistono i tedeschi, ci prova anche Delaney che però non inquadra lo specchio della porta. Risposta della Lazio con il tiro di Immobile deviato in corner da Burki. Al 94° straordinaria parata di Burki su punizione di Pereira, è l’ultima emozione, finisce 1-1, un pareggio prezioso per la Lazio che nell’ultima giornata con un punto sarà qualificata, ma potrebbe ancora ottenere pure il primo posto nel girone.

    BORUSSIA DORTMUND – LAZIO 1-1 (44° Guerreiro (B), 67° rig. Immobile (L))

    Borussia Dortmund (3-4-3): Burki; Piszczek, Akanji, Hummels; Morey Bauza, Bellingham (88° Witsel), Delaney, Guerreiro (62° Schulz); Reyna, Reus (76° Brandt), Hazard (76° Sancho).

    Allenatore: Favre.

    Lazio (3-5-2): Reina; Patric, Hoedt, Acerbi; Fares (70° Lazzari), Milinkovic-Savic (80° Caicedo), Lucas Leiva (70° Akpa Akpro), Luis Alberto (80° Escalante), Marusic; Immobile, Correa (70° Pereira).

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: /

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    Nelle altre gare di serata poker di Giroud grazie al qual il Chelsea espugna 4-0 Siviglia e conquista il primo posto nel girone, battendo 1-0 il Rennes il Krasnodar si garantisce l’Europa League. Il Bruges batte lo Zenit, si garantisce come minimo l’Europa League ed andrà a Roma a giocarsi il passaggio del turno agli ottavi di Champions contro la Lazio. Il Ferencvaros crolla contro il Barcellona e si giocherà tutto nello scontro diretto con la Dynamo Kiev. Ingarbugliatissimo il girone H, il Lipsia vince nel recupero 4-3 in casa del Basaksehir e visto il successo del Psg a Manchester, rimane a pari punti con United e francesi.