E’ il 31 agosto, sono le ore 23, ora importantissima per gli amanti del calcio, in quel preciso momento gli occhi sono puntati su Milano, sull’Ata Hotel Executive, le famose porte del calciomercato si stanno chiudendo, è finita , forse per fortuna o forse no.
Abbiamo passato tre mesi divertendoci a fare dei nomi, a immedesimarci nei direttori sportivi, nei Presidenti e negli allenatori, cercando di ipotizzare gli acquisti migliori e le cessioni giuste per la nostra squadra del cuore. I giornalisti hanno passato tre mesi sempre con le antenne adrizzate cercando di trovare lo scoop, la notizia da prima pagina, cercando di carpire ogni minima parola, ogni gesto degli addetti ai lavori, a volte prendendoci a volte no, a volte scrivendo cose inesatte.
Il calciomercato è questo tra bufale, contenti e scontenti, trattative e cellulari che squillano ogni secondo, ipotesi, suggestioni e realtà: tre mesi di contatti fitti che esplodono gli ultimi giorni, l’ultimo giorno, l’ultima ora, fino a quando la famosa porta non viene chiusa.
Alle 23 il gong suona, è finita, ci si senti liberi ma anche vuoti, come quando si arriva a leggere l’ultima pagina di un libro che ci ha appassionato, si torna al campo si torna al calcio giocato, la parola passa al campo. E alla fine parte la corsa a dare i voti, parte la corsa ai pagelloni, chi ha fatto meglio, chi ha fatto peggio, la trattativa condotta meglio, la trattativa condotta peggio.
Si spera che quest’anno la propria società si sia mossa bene, ma alla fine sarà sempre il campo a sentenziare e fino a gennaio se ne parlerà ancora, degli acquisti da fare e delle correzioni da apportare, si passa in pochi secondi dai complimenti alle critiche. E i commenti da bar di una volta, adesso si scatenano sui vari social network, ma davanti una birra non si esiterà a parlare di Hernanes alla Juve, di Soriano rimasto al Napoli, di Sarri e di Balotelli.
Si torna in campo, il mercato è chiuso per fortuna o forse no, ma soltanto fino alla prossima sessione quando sarà il 31 gennaio, quando si avviceneranno le ore 23, quando non saremo più in pantaloncini corti e maglietta, ma indosseremo maglioni e sciarpe ma saranno, ugualmente, ore roventi.
La Lega Pro ha i suoi gironi: il Commissario Straordinario della Lega viste le decisioni che sono state adottate dalla Corte d’Appello Federale e preso atto della ammissione del Monopoli nel prossimo campionato ha inserito le società seguenti: Pro Patria nel girone A; Teramo e Savona, in sostituzione della Torres, nel girone B; Catania, Messina, in sostituzione del Vigor Lamezia e Monopoli nel girone C. Sempre che il Collegio di Garanzia del Coni, Presidente Frattini, il giorno 3 settembre, deciderà sul ricorso presentato da molti club che chiedono il prossimo campionato di Lega Pro a 60 squadre.
Le società coinvolte nel ripescaggio di questi giorni hanno ottenuto dalla Federazione la possibilità di vedere posticipata la data dell’inizio del proprio campionato che sarà il 16 settembre, quindi: Pavia-Pro Patria; Ancona-Teramo; Savona-Pontedera; Benevento-Messina e Monopoli-Catania non si disputeranno domenica 6 settembre.
In quest’ultimo girone è record di penalizzazioni: sette squadre partire con il meno prima ancora dell’inizio della stagione, in termine di percentuale equivale al 40%. Il Catania ha avuto 9 punti di penalizzazione ma gli etnei hanno presentato ricorso, mentre è certa quella del Matera, due punti per la tentata combina ai danni del Taranto; a livello economico un punto in meno per Benevento, Ischia, Lupa Castelli Romani, Martina e Paganese che hanno presentato la fidejussione in ritardo; il numero è ancora in forse in quanto il Lecce ha un’accusa di Palazzi relativa alla gara con la Lazio del 2011.
La seconda giornata della Serie A 2015/16 è andata in archivio portando buoni risultati per quanto riguarda il Fantacalcio.
Si è verificato un identico numero di gol rispetto allo scorso turno, ma con ben quattro marcature multiple, ed un leggerissimo aumento degli assist.
I gol segnati in questo primo turno di Serie A sono stati 27: Gomez, Stendardo, Di Gaudio, Birsa, Meggiorini, Paloschi (2), Saponara, Alonso, Gakpé, Pavoletti, Jovetic (2), Dybala, Bacca, Luiz Adriano, Higuain (2), Rigoni, Dzeko, Pjanic, Eder (2), Floro Flores, Baselli, Moretti, Quagliarella.
Gli Assist realizzati ed assegnati da “La Gazzetta dello Sport” sono stati 12: Birsa, Meggiorini, Maccarone, Rincon, Pereyra, Bonaventura, Luiz Adriano, Allan, Insigne, Vazquez, Iago Falque, Bruno Peres.
Come abbiamo già anticipato ci sono state ben 4 marcature multiple, tutte doppiette, due nella stessa gara, Higuain ed Eder in Napoli-Sampdoria, quella di Paloschi nel Poker del Chievo alla Lazio e la doppietta di Jovetic nel successo dell’Inter a Modena contro il Carpi.
Per quanto riguarda i Malus ci sono da segnalare il calcio di rigore sbagliato da Pinilla, anzi parato dal portiere del Frosinone Leali, e due espulsioni quella del bianconeroEvra in Roma-Juventus e quella del difensore del PalermoStruna nella trasferta in casa dell’Udinese.
IL MIGLIOR PUNTEGGIO DI GIORNATA
Il migliore di giornata è l’attaccante del Chievo Paloschi. Il calciatore gialloblu, autore di una doppietta, si è giocato il titolo con gli altri marcatori multipli di giornata: Higuain, Jovetic ed Eder. Paloschi però ha preso un miglior voto in pagella (7.5) che gli ha così permesso di raggiungere un totale di 13.5 punti.
TOP 11
Questa la top 11 dei migliori di giornata, schierata con un 4-3-3, con voti, bonus e malus presi da “La Gazzetta dello Sport”.
Il calciomercato si è chiuso e le ultime ore sono state calde, con trattative andate in porto e altre sfumate, senza far mancare i colpi di scena. E’ tempo di valutazioni, perchè tutte le squadre sono cambiate, molte si sono rinforzate e adesso, è il caso di dirlo, siamo pronti a tuffarci solo nel calcio giocato, curiosi di vedere chi beneficerà maggiormente degli acquisti fatti in un campionato che si appresta a essere molto combattuto. Proviamo a descrivere cosa cambia nelle diverse rose e a dare il voto al calciomercato di ogni squadra.
ATALANTA – 6
I bergamaschi allenati da Edy Reja, subentrato nella passata stagione a Colantuono e protagonista della salvezza raggiunta, si sono indeboliti con le partenze di Zappacosta e Baselli, giovani e di prospettiva. Non sono arrivati giocatori capaci di fare la differenza, anche se comunque in difesa, all’esperienza di Stendardo si è aggiunta quella di Paletta, arrivato sul finire del mercato insieme a Toloi, che torna in Italia dopo la comparsa con la Roma. Poi sono arrivati Kurtic, Giorgi, Brivio e il giovane De Roon, una scommessa per gli orobici. Davanti sono rimasti tutti, ma l’infortunio alla prima giornata di Denis avrebbe dovuto portare almeno a un acquisto in quel reparto.
BOLOGNA – 6.5
La neopromossa tornata nella massima serie dopo qualche anno dovrà tornare anche protagonista. Per farlo servirà la mentalità, quella che Delio Rossi dovrà infondere ai suoi. Mirante garantisce affidabilità, la retroguardia è un mix di giocatori che la serie A l’hanno già masticata e giovani di buone speranze. In mezzo al campo è cambiato molto, quasi tutto, con i colpi Crisetig, Rizzo e Donsah, tutti ragazzotti che hanno ben figurato nella passata stagione. L’ultimo giorno di mercato ha riportato Saphir Taider a Bologna e con lui è tornato in Italia anche Giaccherini, anche se la ciliegina sulla torta rimane quella di Destro, il grande atteso. Il mercato è stato buono, resta da vedere se le scommesse si trasformeranno in realtà.
CARPI – 5.5
Castori ha fatto un miracolo nella passata stagione. La sua squadra ha stupito in serie B, ma la massima serie è totalmente diversa. L’ultimo giorno di mercato ha portato tanta esperienza alla neopromossa, con gli arrivi di Zaccardo dietro e di Borriello davanti, visto che una prima punta mancava agli emiliani. Tanti nomi di giovani e gente che vuole rilanciarsi in ogni reparto. Marrone, Gabriel Silva, Lazzari, Matos, tutti nomi potenzialmente buoni, ma che dovranno confermarsi sul campo. Rimane qualche perplessità, con il primo anno tra i grandi che potrebbe essere pagato a caro prezzo.
CHIEVO – 6.5
Non hanno fatto grandi acquisti i clivensi è vero. Perchè dare come voto 6.5 allora? Perchè il grande merito è stato quello di confermare l’ossatura di una squadra che agli ordini di Maran è riuscita a trovare una quadratura. Solidità difensiva e cinicità davanti. Lo zoccolo duro è rimasto, squadra operaia con un attacco da squadra che potrà raggiungere la salvezza senza problemi. Paloschi, Meggiorini, con l’aggiunta di Mpoku, Pinzi, Gobbi, Pepe. Bè, una formazione di tutto rispetto quella rossoblù, che è andata a completare una rosa già rodata. Il Chievo dei miracoli è pronto a tornare.
EMPOLI – 5
Non positive le scelte fatte dall’Empoli dopo un primo anno in A sorprendente. Primo punto in meno, la partenza di Sarri, ma difficile era tarpare le ali a un tecnico che dopo tanta gavetta meritava il salto di qualità in una grande. Le altre dimostranze sono da fare sulle partenze di Sepe, Bassi, Rugani, Vecino, Valdifiori, Verdi e Hysaj, tutti potenzialmente titolari nella squadra toscana. Almeno Saponara è rimasto, ma Giampaolo dovrà fare un miracolo per ridare linfa a una squadra smembrata dei suoi giocatori principali. Sono arrivati tanti giovani, Camporese, Bittante, Maiello, Paredes e Livaja. Ci sbaglieremo, ma sembra essere un pò povero il mercato dell’Empoli alla luce di coloro che invece sono andati via.
FIORENTINA – 7
Paulo Sousa ha suscitato più di una perplessità al momento della scelta fatta dai Della Valle sull’allenatore che avrebbe dovuto sostituire Montella. L’ex Basilea è un vincente, lo è stato anche da giocatore e la sua filosofia di gioco è simile a quella dell’aeroplanino, tanto possesso palla, geometria e aggressività. Squadra creata a immagine e somiglianza del tecnico, migliorata addirittura rispetto agli anni scorsi. Sono partiti Gomez, Pizarro e Acquilani, Salah, Diamanti, Savic, Basanta, Joaquin e Gilardino non ci sono più, ma chi è arrivato porterà sicuramente qualità. Dietro è tornato Roncaglia, a centrocampo Mario Suarez è il profilo giusto, Gilberto può essere una grande scommessa per la fascia, Bernardeschi potrà fare il salto di qualità se sta bene fisicamente, così come Pepito Rossi, che ogni anno si spera faccia la grande stagione. Poi sono arrivati Verdù e, colpo dell’ultimora Blaszczykowski, profilo internazionale di grande rispetto. Questa Fiorentina può stupire davvero.
FROSINONE – 5.5
Il mercato dell’altra neopromossa allenata da Roberto Stellone ha portato sì qualche acquisto, come quelli di Diakitè, Rosi, Chibsah, Verde, Brighi e Longo, senza snaturare una squadra che in B ha fatto vedere grandi cose. Qualcosa in più andava andava fatto, perchè non può bastare la cattiveria, la determinazione di una squadra che comunque per indole è portata a non mollare mai. Il punto in più può essere il Matusa, dove i ciociari hanno perso poche partite nelle ultime stagioni. Qualche giovane di belle speranze c’è, ma mancano i giocatori in grado di far fare il salto di qualità.
GENOA – 6.5
Il grande colpo del Genoa è stato quello di trattenere Diego Perotti, che fino alla fine è stato in bilico. Preziosi non ha ceduto alla fine. Le uniche partenze, inevitabili, sono state quelle di Bertolacci, Iago Falque e Kucka, che da un pò voleva andare. Solito mercato fatto di promesse, affiancate a nomi che invece rappresentano una sicurezza, come quelli di Pandev e Dzemaili. Sono arrivati Gapkè, Lazovic, Ntcham è il giovane con i colpi migliori e poi tanti esterni, Cissokho, Diogo Figueiras, Ansaldi. Genoa che cambia sempre pelle ma che non sbaglia mai nelle sue scelte, merito anche di Gasperini che riesce a tirare fuori il meglio dai suoi giocatori.
INTER – 7.5
Mancini non ha più alibi. Il tecnico jesino aveva chiesto nuovi giocatori, gente in grado di puntare e saltare l’uomo, giocatori di esperienza e di talento. Accontentato. La sua Inter è cambiata molto, a partire dalla difesa, che con Miranda trova il profilo che gli mancava, mentre Murillo da gran sorpresa nell’ultima Copa America dovrà confermare le sue qualità. Felipe Melo alla fine è arrivato, Kondogbia è stato pagato tantissimo ma potrà rappresentare il futuro, così come Alex Telles preso come terzino sinistro è la scommessa di un allenatore che già lo conosce. Kovacic, Shaqiri ed Hernenes sono le cessioni illustri, l’ultimo ceduto addirittura alla Juve nell’ultimo giorno di mercato. Squadra offensiva, con Jovetic, Ljajic, Perisic, Palacio e Icardi i gol sono assicurati, restano da assemblare e poi la campagna acquisti è sicuramente di tutto rispetto.
JUVENTUS – 6.5
Il mercato della Juve è stato scoppiettante nelle prime settimane. Presi Dybala, Mandzukic e Kedhira. Grandi mosse, ma il tedesco si è infortunato subito e a questa tegola si sono aggiunte le partenze di Pirlo, Vidal, Tevez e aggiungiamo anche Llorente ( a zero ndr ). Difficile sopperire alla loro mancanza, perchè in ogni ruolo la Juve perde un leader importante oltre ai gol certi di un giocatore a tuttotondo come Carlitos. Giorni e giorni a cercare il trequartista, quanti nomi sono stati fatti, da Gotze a Oscar, passando per Draxler e alla fine è arrivato Hernanes, buonissimo interprete di quel ruolo ma non più di primo pelo e del livello degli altri. E’ stato preso Alex Sandro, promettente esterno, ma che non era la prima scelta e dovrà dimostrare tutto il suo valore, poi Cuadrado, un altro esterno e infine è arrivato Lemina, giovane di buone speranze, un centrocampista. Allegri avrà il suo gran da fare, sapendo che quest’anno ci saranno tante squadre in grado di competere.
LAZIO – 6
La formazione biancoceleste ha vissuto le settimane più brutte. Dopo una stagione fantastica, la qualificazione ai play off per accedere alla Champions è arrivata l’eliminazione ai danni del Bayer Leverkusen, dovuta anche agli infortuni di Biglia e Klose, che non hanno di certo favorito gli uomini di Pioli. Manca qualcosa forse, sono arrivati due giovani interessanti, il tedesco e Djordjevic però non garantiscono una tenuta fisica sempre perfetta e il solo acquisto di Matri forse non dà tutte le garanzie aspettate. La squadra è quella dell’anno scorso, ma qualcosa in più in sede di mercato sarebbe servito.
MILAN – 6.5
L’acquisto migliore è quello del condottiero. Sinisa Mihajlovic ha portato una nuova mentalità in un gruppo che aveva bisogno di una guida tecnica con gli ” attributi “. Tanti italiani in rosa e quella può essere una fortuna. Romagnoli e Bertolacci sono ottimi acquisti in prospettiva anche. Davanti Bacca garantisce gol e Luiz Adriano il partner ideale, insieme a quel Mario Balotelli, che se inquadrato dal sergente serbo potrà fare una grande annata. Unico punto negativo, l’attesa per un grande colpo last minute che non è arrivato, si parlava di Witsel o si sognava Ibra, l’ultimo arrivo è stato quello di Kucka. A centrocampo si ha la sensazione che si abbia poca qualità, come sulle fasce. Ma con Sinisa in panchina i rossoneri hanno trovato una certezza in più.
NAPOLI – 6
Là davanti sono rimasti tutti, Higuain in primis, e quella è una grande fortuna. Molti saranno in esubero, qualcuno non giocherà tra Callejon, Gabbiadini e Mertens, quindi si rischia di avere qualcuno scontento, visto che Sarri sembra orientato a portare avanti le sue idee con fermezza. Rivoluzione nel modulo, presenza di un vero regista come Valdifiori, di Allan come faticatore e di Hisaj è il terzino che il tecnico ha portato con sè. Si ha la sensazione che manchi qualcosa dietro, dove non c’è il leader, quello in grado di guidare la difesa. Soriano poteva essere il colpo dell’ultimo minuto, ma non la trattativa non è stata fatta in tempo. Napoli ha nuove idee, quelli del suo allenatore, ma allo stesso tempo il pubblico partenopeo non aspetterà tanto.
PALERMO – 5.5
Dybala e Belotti sono due perdite non da poco, come la partenza di Barreto in mezzo al campo, anche se Gilardino, uno che comunque segna sempre, può far tirare un sospiro di sollievo ai rosanero. Iachini è l’altro allenatore che spreme i suoi, che fa rendere al massimo le sue squadre. Tenere Vazquez è stato il vero colpo, Rigoni è sempre il solito goleador improvvisato, Viola e Benali le promesse, ma sopperire alla partenza del talentino argentino non sarà semplice.
ROMA – 7.5
Salah, Dzeko, Digne. Questo basta a far capire la caratura tecnica di una squadra che negli ultimi due anni ha collezionato due secondi posti e si candida come principale rivale della Juventus, senza nulla togliere a Iago Falque, fondamentale nello scacchiere giallorosso. Era sempre mancata una punta alla Roma, Totti lo poteva fare ma il suo ruolo non era quello di centravanti, se non atipico. Ora nell’ex Manchester City Garcia ha trovato l’attaccante vero, quello che farà fare il salto di qualità a una squadra già forte, mostruosa a centrocampo, muscoli e qualità allo stato puro. Dietro il ritorno di Castan è davvero tanta roba, così come l’arrivo di Rudiger in prospettiva può garantire ancora più solidità, con Gyomber che ha completato una rosa che era povera di difesnori, in porta Szczesny dà sicurezza. Quindi la Roma con il mercato si è molto rinforzata e darà del filo da torcere.
SAMPDORIA – 6.5
La partenza di Mihajlovic è una grossa perdita, ma Zenga ha carattere e può far rendere al meglio la nuova Sampdoria. Partiti Obiang, Acquah e Duncan sono arrivati Barreto, Fernando e Carbonero. Soriano ed Eder sono rimasti, promesse mantenute, con Cassano e un Muriel in gran forma la squadra è di assoluto rispetto, perchè davanti, arrivati anche Lazaros e Rodriguez come varianti, con la giusta protezione del centrocampo, potranno divertirsi e far divertire il pubblico blucerchiato.
SASSUOLO – 6.5
Di Francesco è la vera ” chicca ” di questo Sassuolo. Giocano bene i neroverdi e lo faranno anche quest’anno, con un calcio veloce e offensivo. Partito Zaza è arrivato Defrel, mentre a centrocampo Duncan aggiungerà muscoli ed energia. Un mercato positivo, con pochi innesti ma buoni.
TORINO – 8
La ” regina ” del mercato è una squadra che ogni anno, pur vendendo, riesce a fare grandissime cose. Una campagna acquisti che ha portato in granata alla corte di Ventura molti giovani interessanti, con Quagliarella e Glik che rimangono come ” vecchietti ” della squadra. Sono partiti Darmian ed El Kaddouri, sono arrivati Zappacosta, Baselli, Acquah, Avelar, Belotti e Obi, con il riscatto fondamentale di Benassi. Una formazione completa in ogni ruolo, che potrà essere la sorpresa della stagione.
UDINESE – 6
Solito mercato da Udinese. Con un anno in più Di Natale sarà sempre la chioccia di una formazione giovane che ha perso però Allan,Pinzi e Gabriel Silva e proverà con le solite scommesse a fare un buon campionato, dove Duvan Zapata vorrà dimostrare il suo vero valore. I Pozzo prendono sempre giocatori sconosciuti ai molti ma che poi si rivelano sempre buonissimi innesti. Vedremo quale sarà il cammino dei friulani di Colantuono quest’anno.
VERONA – 6
Mercato sufficiente per il Verona di Mandorlini, Pazzini e Toni si ritrovano e chissà che la coppia non possa dare grandi soddisfazioni agli scaligeri. Romulo torna a casa, tra le partenze quelle di Brivio, Agostini, Tachtsidis. Verona ha però la sua ossatura.
Il Pescara, nelle ultime ore di mercato prende Hugo Campagnaro, che riparte dalla Serie B da svincolato, attivissima la società allenata da Massimo Oddo che prende anche, a titolo definitivo, la punta AndreaCocco e l’esterno offensivo Cristian Galano, a titolo temporaneo dal Bari. La società veneta persa Cocco si consola tesserando Nicola Pozzi, ex Sampdoria e Parma, il quale ha sottoscritto un contratto biennale mentre il difensore Kevin Magri, classe 1995, si è trasferito a titolo temporaneo alla Paganese.
Il Brescia ha chiuso con il Como il diritto alle prestazioni sportive di Lorenzo Andrenacci, portiere, a titolo temporaneo e Vincenzo Camilleri, difensore classe 1992, rimasto senza squadra in seguito al fallimento della Reggina lo scorso giugno. Il Como prende, in prestito dal Palermo, l’attaccante Accursio Bentivegna e, a titolo definitivo, ZanBenedicic, centrocampista offensivo che nella passata stagione era al Leeds. L’Avellino ha ufficializzato l’arrivo di Nicolas Napol, centravanti belga di proprietà dell’Atalanta: arriva in prestito con diritto di riscatto e controriscatto e prende Samuel Bastien, centrocampista classe 1996 in prestito con diritto di riscatto dall’Anderlecht.
La Ternana ha comunicato di aver acquistato Damiano Zanon, l’ex esterno destro di Pescara, Bari eFrosinone si è legato alla Ternana con un contratto annuale con opzione per la stagione successiva. In prestito secco dall’Udinese, Davide Marsura è un giocatore del Brescia; il Novara ha ceduto Valerio Foglio al Mantova e prende a titolo temporaneo, Fabrizio Poli dal Carpi, Cristian Dell’Orco si trasferisce in piemonte dal Sassuolo; due grossi colpi per la Virtus Entella che ha prelevato Bruno Petkovic dal Catania rinforzando ulteriormente il proprio reparto offensivo e Francesco Caputo, dal Bari, in prestito con diritto di riscatto.
Il Cesena riabbraccia Hordur Magnusson, difensore centrale, che arriva in prestito dalla Juventus, tessera il terzino destro Filippo De Col, in prestito dallo Spezia, con diritto di riscatto e cede il giovane Matteo Gasparoni, il trasferimento avverrà in prestito, all’Atalanta rinforzando cosi il settore giovanile della società orobica. Va alla Sampdoria, in prestito con diritto di riscatto, Alejandro Rodriguez.
L’Ascoli ha tesserato, in prestito dal Bari, l’attaccante SalvatoreCaturano e Milan Milanovic, in prestito dal Palermo. La Pro Vercelli acquista dall’Ascoli Mattia Mustacchio e il portiere Mirko Pigliacelli, in prestito dal Pescara;il Livorno ha acquistato in prestito con diritto di riscatto, dalla Juventus, l’attaccante Cristian Bunino; ufficiale anche Paolo Bellemo, a titolo temporaneo dalla Fiorentina.
Lo Spezia ha rescisso, consensualmente, il contratto con il difensore Matija Katanec. Il Bari piazza due colpi: Riccardo Maniero a titolo definitivo dal Catania e Alessandro Rosina, il fantasista arriva dal Catania in prestito con diritto di riscatto e obbligo di opzione.
Il Lanciano ha tesserato due giocatori: Ryan Bradley Hiwat dal Carpi e Ricardo Bagadur. dalla Fiorentina, entrambi approdano in prestito oltre agli svincolati Michele Rigione e Luca Di Matteo, entrambi dal Teramo e, a titolo temporaneo, ecco Guido Marilungo dall’Atalanta e Raffaele Pucino dal Chievo Verona.
Ante Budimir è un nuovo giocatore del Crotone, attaccante bosniaco, in prestito dal St. Pauli. La Salernitana ha prelevato i difensori Gianluca Ferraro dalla Paganese e Giovanni De Angelis dall’Urbetevere a titolo definitivo ma il gran colpo è in attacco con l’approdo di Alfredo Donnarumma, classe 1990, l’attaccante di Torre Annunziata, capocannoniere della passata Lega Pro, si è svincolato dal Teramo. Il Crotone ha tesserato a titolo temporaneo il centrocampista classe 1999 FrancescoBuono dal Campitello.
Entella-Ascoli sono le ultime squadre che parteciperanno al prossimo campionato di Serie B 2015/16; a seguito delle decisioni degli organi di Giustizia Sportiva, il Consiglio Federale, svoltosi oggi all’Expo di Milano, ha deliberato la sostituzione del Catania con la Virtus Entella e del Teramo con l’Ascoli. In Lega Pro al posto della Torres e Vigor Lamezia, entrano Pro Patria e Messina, mentre il Monopoli prende il posto del Castiglione che non si è iscritto.
La Virtus Entella disputerà cosi il suo secondo campionato consecutivo, nonostante la retrocessione avvenuta sul campo dopo lo spareggio perso contro il Modena. Il mister Alfredo Aglietti ha dichiarato:
“Siamo molto felici, la riammissione porterà ancora più carica per fare bene. Vogliamo dimostrare che l’anno scorso meritavamo di più e abbiamo una seconda opportunità e la dobbiamo sfruttare al meglio.
Da parte sua il Presidente Antonio Gozzi ha dichiarato :
“La concessione di poter operare per altri 20 giorni sul mercato è un risarcimento al danno che abbiamo subito”.
Dopo una notte di festeggiamenti cosi ha parlato il direttore generale dell’Ascoli Gianni Picchio Lovato:
“Non giudico gli altri, ma nessuno può obiettare che la Serie B dell’Ascoli sia la Serie B degli onesti, siamo qui per una doverosa chiusura del cerchio di una storia iniziata un anno e mezzo fa dopo il fallimento della vecchia Ascoli calcio 1898 e finita con la promozione in Serie B nel primo esame che abbiamo affrontato, il passato campionato di Lega Pro. Ma con una proprietà come questa di successi ne arriveranno altri“.
“Il Consiglio Federale di oggi è importante nella misura in cui ha assestato l’inizio dei campionati. Siamo pronti ad aprire la stagione”.
Ha commentato il Presidente della Federazione CarloTavecchio che poi continua:
“Devono ringraziare gli organi federali e i giudici sportivi di primo e secondo grado. In un momento cosi importante assolvere questi problemi nell’arco di 28 giorni è stato un record. Dal punto di vista organizzativo i campionati partiranno regolarmente. Per noi la Lega pro partirà a 54 squadre, salvo decisioni extracalcistiche che però sarebbero contro il buon senso. Saremmo in difficoltà a reperire ulteriori integrazioni senza garanzie”.
Tutte le squadre coinvolte avranno una finestra di mercato suppletiva di 20 giorni.
La seconda giornata di Serie A lascia nella visione globale un’incertezza incredibile su come potrà dipanarsi il futuro del campionato. Inutile nascondersi il dato più rilevante è quello che vede i Campioni d’Italia ancora a zero punti e sconcertante è che la Juveoltre a non avere questi non ha nemmeno un gioco. Se una volta si diceva che era più difficile affrontare avversari tecnicamente inferiori perché non ti permettevano di giocare, nel caso di Madama si può dire che con l’Udinese si era vista tanta inconcludenza mentre con la Roma, che secondo il detto ti fa più giocare, si è vista tanta debolezza oltre all’inconcludenza.
La Roma ha surclassato i bianconeri sul piano del gioco e pure sul piano delle occasioni, lasciando stare gli episodi che come al solito possono solo riempire le pagine dei giornali e dare tante recriminazioni che qui non ci sono. Garcia a metà sessione di mercato era senza una squadra e in poco tempo è riuscito a darle una fisionomia, Allegri tra sorrisi e complimenti aveva già dei punti fermi, uno andava via e poco dopo ne arrivava un altro, sembrava e doveva essere più facile amalgamare il gruppo e invece, si notano ancora tante idee confuse anche nell’allestimento della formazione. E’ un bene per lui e per la squadra che arrivi la sosta, anche se i vari nazionali non saranno a Vinovo a lavorare. In ogni caso la Juveche oggi non c’è prima o poi arriverà si tratta solo di tempo.
La Roma con il risultato di domenica si è sbloccata anche psicologicamente, si è tolta probabilmente quel ceppo che derivava da quel 7-0 preso contro il Bayern. Molti non lo ricorderanno ma i giallorossi nella scorsa stagione persero la sfida di Torino con la Juvee poi quella con i bavaresi in un breve lasso di tempo, fatto che piegò la testa di una squadra in lotta per lo scudetto. Oggi le parti sono invertite perché il match con la Juveaumenta l’autostima e premette un gran lavoro in vista della Champions. Insomma è tutta un’altra musica.
Il campionato poi dice anche altre cose, dice per esempio che la brutta Inter di Mancini zitta zitta è in testa con una truppa di squadre inaspettatamente a farle compagnia. Dice che per Chievo, Sassuolo e Palermo sognare è lecito e che per due settimane guardare la classifica è come ammirare un capolavoro di Michelangelo. Mancini può in queste due settimane lavorare per rendere ancora più omogenea la squadra e può farlo con la consapevolezza che il gioco arriverà, per la rinascita nerazzurra importante ora è essere lì e godersi l’esplosione di Jovetic.
Il Sassuolo di Di Francesco sembra più matura, sembra più in grado di gestire le forze in campo senza andare in imbarcate paurose come nelle scorse stagioni, stesso discorso per il Chievo di Maran anche se qui conta di più la birra in corpo di chi deve salvarsi e corre dall’inizio come un forsennato e la complicità di una Lazio irriconoscibile che forse ha subito troppo la batosta a Leverkusen. Per il Palermo due vittorie con il minimo scarto e poco gioco, bene per i punti ma è più effimera la cosa.
Nel gruppo di testa c’è il Torino. Qui va una menzione speciale per lo straordinario lavoro di Ventura e per lo spirito granata che è sempre vivo e mai domo, per il Torino vale il discorso dell’Inter essere lì è importante perché il Torodeve sognare l’Europa e essere con dei punti di vantaggio sulle altre interessate al piazzamento dimostra che la strada presa è giusta e il progetto tecnico continua con ambizione e consapevolezza straordinarie.
Deludente non è solo la Juveattenzione, deludono anche Fiorentina, Napoli e Milan che nel precampionato hanno mostrato i muscoli e poi ai test veri hanno fallito. Il Milan di Mihajlovic è apatico e poco reattivo, a tratti indisponente, tuttavia il tecnico serbo deve trovare l’equilibrio giusto e poi si potrà giudicare se il mercato è stato importante o meno. Il Napoli è strano, sgretola gli avversari poi si ferma e si fa riprendere, quasi facendo il masochista. E’ chiaro che Sarri deve lavorare più sulla testa dei giocatori che sull’impostazione della squadra perché se i partenopei avessero mantenuto lo spirito mostrato nei primi tempi per almeno un’ora di gioco in entrambe le partite avrebbero un’altra classifica. La Fiorentina di Paulo Sousa può solo migliorare, due sconfitte arrivate mostrando però un discreto gioco, si vede il ritardo sul mercato dei viola e si vede un certo equilibrio comunque. Anche in questo caso bisogna aspettare, per ora però i zero punti sono più penalizzanti di quelli di Juve, Napoli e Milan.
In generale vedendo le prestazioni di Genoa e Samp oltre a quelle delle altre squadre della stessa fascia si nota come la Serie A di quest’anno sembra più livellata. Il Genoa è più calmo, compassato e gestisce di più le gare mentre la Sampdoria è addirittura esplosiva quando inizia a giocare e ancora non è inserito Cassano, che qualcosa in più può senz’altro aggiungere alla squadra di Zenga.
Insomma le squadre della fascia intermedia (sopra la zona retrocessione e in lotta per l’Europa) si sono avvicinate al duo Juve-Roma e questo dato potrebbe essere importante per la crescita di appeal del nostro campionato che molto probabilmente quest’anno non si chiuderà con netto anticipo come gli anni scorsi.
La seconda giornata della Serie A 2015/16 ha visto una serata piuttosto vivace, piena di gol, emozioni ed anche alcune sorprese.
In vetta alla classifica a punteggio pieno, dopo il Sassuolo di ieri, infatti troviamo l’Inter, trascinata da Stevan Jovetic, il Chievo, devastante Poker alla Lazio, il Torino, di rimonta sulla Fiorentina, ed il Palermo, corsaro in quel di Udine.
Delusione invece per il Napoli che non riesce a mantenere un doppio vantaggio firmato Higuain e si fa agganciare sul 2-2 dalla Sampdoria di un super Eder.
Bene il Genoa che vince nella prima casalinga, contro il Verona.
Veniamo ad un breve racconto delle gare partendo da quella di Modena.
CARPI – INTER
Jovetic è ancora una volta decisivo, il montenegrino sblocca il risultato al 31°, lancio di Guarin, Jovetic colpisce calciando addosso a Brkic in uscita, la palla ritorna al numero 10 che la deposita a porta vuota. Il Carpi abbozza una reazione nel finale e trova il pari al 81° con la zampata di Di Gaudio. L’Inter sembra un attimo in difficoltà, i neopromossi ci credono ma al 88° Gabriel Silva causa il calcio di rigore su Guarin che Jovetic trasforma per il definitivo 1-2.
CHIEVO – LAZIO
Gialloblù devastanti, Lazio probabilmente ancora scossa per l’eliminazione della Champions. Bastano queste poche parole per descrivere la gara. La gara la sblocca Meggiorini al 12° con una conclusione deviata da Gentiletti. Alla mezz’ora lo stesso Meggiorini s’inventa l’assist con l’acrobazia volante per il 2-0 di Paloschi. Il primo tempo lo chiude la punizione perfetta di Birsa. Nella ripresa prima viene annullato un gol a Paloschi che si rifà poco dopo per il 4-0 finale.
TORINO – FIORENTINA
In soli 9 minuti, tra il 67° e il 76°, il Torino rimonta il vantaggio viola siglato da Alonso ad inizio gara e con i gol di Moretti,Quagliarella e Baselli conquista il successo, e mantiene il punteggio pieno, ai danni di una Fiorentina che nel primo tempo era piaciuta parecchio.
UDINESE – PALERMO
Ci pensa il bomber di centrocampo Rigoni a segnare il gol che permette ai rosanero di Iachini di espugnare il Friuli. La rete arriva al 7° dopo una gran giocata Vazquez mette in mezzo la palla che Rigoni spinge di testa in gol. L’Udinese ci prova a trovare la parità, il Palermo rimane in 10 per l’espulsione di Struna al 70°, ma tiene.
NAPOLI – SAMPDORIA
Higuain, con una bella doppietta, illude il Napoli di Sarri, che gioca un gran primo tempo e sembra avere in pugno la gara. Ad inizio ripresa però diventa protagonista Eder: prima trasforma il rigore causato da un’ingenuità di Albiol su Fernando, poi con una stupenda azione personale, fatta di finte e controfinte, lascia partire il diagonale vincente. Trovato il 2-2 la Samp insiste e sfiora anche il successo con la conclusione di Muriel. Il Napoli invece si spegne ed esce davanti ad un San Paolo decisamente deluso.
GENOA – VERONA
Il Genoa voleva cancellare il ko di Palermo ed il Grifone ci riesce con una bella prestazione contro il Verona ma sopratutto con le reti nella ripresa di Pavoletti, abile a farsi trovare pronto dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo, e Gakpè che trova così il suo primo gol in Serie A.
ATALANTA – FROSINONE
Primo successo stagionale anche per l’Atalanta che si sbarazza del neopromosso Frosinone per 2-0. I bergamaschi potrebbero andare avanti dopo meno di 10 minuti ma Pinilla si fa respingere un rigore da Leali. Poco male perchè passano poco più di dieci minuti ed arriva la zampata vincente di Stendardo. La gara viene chiusa nella ripresa dal gol del PapuGomez.
NAPOLI – SAMPDORIA 2-2 (9°, 39° Higuain (N), 57° rig.,59° Eder (S))
TORINO – FIORENTINA 3-1 (9° Alonso (F), 67° Moretti (T), 69° Quagliarella (T), 76° Baselli (T))
UDINESE – PALERMO 0-1 (7° Rigoni)
CLASSIFICA DOPO 2 GIORNATE
Chievo, Inter, Palermo, Sassuolo e Torino 6 pt, Roma e Sampdoria 4 pt, Atalanta, Genoa, Fiorentina, Lazio, Milan, Udinese 3 pt, Napoli e Verona 1 pt, Bologna, Carpi, Empoli, Frosinone e Juventus 0 pt.
Roma-Juve è terminata con il punteggio di 2-1; i campioni di Italia dopo due gare disputate si trovano a quota 0 punti. Di Pjanic, splendida la sua punizione, e Dzeko, di testa le reti della squadra di Garcia, Dybala nel finale accorcia le distanze per la Juventus che chiude in dieci uomini per l’espulsione occorsa a Evra.
Ottima la partita effettuata dalla Roma che corre, fraseggia corto e sa ripartite, soprattutto nel primo tempo la Juventus che aveva abituato gli esteti del calcio a comandare il gioco negli ultimi quattro anni è apparsa in difficoltà, sempre seconda sulla palla, in balia di una Roma in giornata di grazia. Alla Juve va dato il merito sotto di due reti e di un uomo, di non mollare e di accorciare le distanze grazie al neo acquisto Dybala abile a sfruttare un errore di Keita e di mancare il pareggio soltanto grazie a una grande parata di Szczesny nei minuti di recupero finale; questo è un demerito da imputare alla Roma, con l’uomo in più e avanti di due reti si è complicata la vita: su questo Rudi Garcia dovrà sicuramente meditare.
Due partite disputate e 0 punti in classifica; a agosto non si può certo dire che la Juve sia fuori dalla lotta scudetto ma vederla a 0 punti fa certo un gran rumore; ora la sosta darà la possibilità di Allegri di lavorare anche se non avrà a disposizione i nazionali, il tecnico livornese conferma la sua caratteristica che lo ha accompagnato nelle precedenti gestioni e cioè la partenza lenta e difficoltosa, il tempo per recuperare c’è il campionato è lungo ma bisogna cambiare registro e subito.
ROMA – JUVENTUS 2-1 (61. Pjanic; 79. Dzeko; 87. Dybala)
ROMA (4-3-3): Szczesny; Digne; De Rossi, Manolas, Florenzi; Nainggolan, Pjanic, Keita; Salah [77- Iturbe], Dzeko [94. Ibarbo], Iago Falque [88. Ljajic]. A disp: De Sanctis, Catsan, Maicon, Gervinho, Torosidis, Totti, Ucan, Gyomber, Capradossi All: Garcia
A conclusione della seconda giornata di campionato la Nazionaleazzurra guidata da Antonio Conte si ritroverà a Coverciano per la preparazione in vista delle due partite valide per la qualificazione Campionati Europei francesi della prossima estate. Come aveva detto il CT sono stati presi in considerazione gli italiani che giocano in campionati esteri, su 28 giocatori convocati ben 9, inoltre si mantiene la linea di continuità dettata nelle scorse convocazioni anche perché il campo nei mesi estivi ha prodotto poco per poter dare valutazioni differenti.
Ecco che quindi come di consueto non manca qualche sorpresa, soprattutto che riguarda i ritorni di Giovinco (ultima convocazione novembre 2014) e di Criscito, inoltre c’è come detto una certa continuità con la conferma per il momento anche per Andrea Pirlo, anche lui migrato in Major League Soccer. Fatto che pone sempre l’eterno dilemma, se si continua a puntare sull’ex-juventino quando le chiavi del centrocampo azzurro saranno date a Marco Verratti?
Le due sfide in programma contro Malta a Firenze il 3 settembre e contro la Bulgaria a Palermo il 6 settembre non sembrano due appuntamenti con un alto grado di difficoltà, pertanto non sono probanti soprattutto la prima, tuttavia è tempo per il CT di fare delle scelte e consolidare un gruppo unito e coeso lottando contro i ritmi imposti dalle competizioni per club.
Durante questa stagione inutile dirlo saranno fatte le scelte che determineranno il cammino degli azzurri in Francia nella fase finale, che non è ancora stata conquistata ma salvo cataclismi vedrà tra i protagonisti anche i nostri.
LITA CONVOCATI DA ANTONIO CONTE:
Portieri: Buffon (Juventus), Sirigu (Paris Saint Germain), Padelli (Torino)
Centrocampisti: Bertolacci (Milan), De Rossi (Roma), Florenzi (Roma), Parolo (Lazio), Pirlo (New York City), Soriano (Sampdoria), Verratti (Paris Saint Germain).
Attaccanti: Candreva (Lazio), Eder (Sampdoria), El Shaarawy (Monaco), Gabbiadini (Napoli), Giovinco (Toronto), Immobile (Siviglia), Pellè (Southampton), Vazquez (Palermo), Zaza (Juventus).