Categoria: Calcio

  • Inter in vetta solitaria, Juve e Napoli deludono ancora

    Inter in vetta solitaria, Juve e Napoli deludono ancora

    La 3° giornata di Serie A ha visto l’Inter ottenere il successo nel Derby e di volare così, da sola a punteggio pieno, in testa al campionato.

    L’Inter certamente non ha certo fatto dello spettacolo la sua arma migliore di questo inizio di campionato ma gli uomini di Mancini si sono dimostrati concreti e compatti e anche nella sfida contro i rossoneri, che comunque non hanno sfigurato, hanno saputo sfruttare l’azione personale di Guarin per conquistare i tre punti.

    I compagni festeggiano Fredy Guarin | Foto Twitter
    I compagni festeggiano Fredy Guarin | Foto Twitter

    I nerazzurri hanno anche beneficiato degli stop di Chievo, ottimo 1-1 in casa della Juventus, Sassuolo, fermato su un rocambolesco 2-2 al Mapei Stadium dall’Atalanta, del Torino che ha impattato per 2-2 a Verona contro i gialloblu di Mandorlini e del Palermo che, curiosamente, ha pareggiato con lo stesso risultato di Torino e Sassuolo, in casa contro il Carpi.

    Nel gruppone delle seconde, a quota 7 punti, s’infila anche la Sampdoria che non entusiasma per larghi tratti, nel match casalingo contro il Bologna, ma grazie al 5° gol stagionale di Eder e alla gran conclusione di Soriano, conquista i 3 punti.

    Per quanto riguarda le altre grandi, molto bene la Roma che, pur non giocando un match scintillante, ha espugnato per 2-o il campo del Frosinone. Ritorna a muovere la classifica anche la Fiorentina di Paulo Sousa, alla quale basta un gol di Khouma El Babacar per sconfiggere 1-0 al Franchi il Genoa di Gasperini.

    La Lazio, dopo l’eliminazione nei preliminari di Champions League contro il Bayer Leverkusen ed il pesantissimo Ko al Bentegodi contro il Chievo, sfrutta l’ottimo esordio in biancoceleste di Alessandro Matri che entra nella ripresa e trova la doppietta che stende un’Udinese che dopo l’esordio vincente allo Juventus Stadium, infila la seconda sconfitta consecutiva.

    Veniamo all’analisi di due grandi che ancora non sono riuscite ad ingranare la marcia giusta in questo campionato 2015/16, ovvero Juventus e Napoli.

    I bianconeri di Allegri erano chiamati a cancellare l’inizio shock. Il Chievo, se pur in grandissima condizione, sembrava essere l’avversaria destinata a lasciare i tre punti alla Juve, così non è stato. Gli uomini di Maran hanno disputato una grande gara e, dopo aver trovato il vantaggio dopo 5 minuti con Hetemaj, hanno anche sperato di far bottino pieno prima che il rigore di Dybala fissasse il risultato sul 1-1. La Juventus però avrà tanto da crescere se vorrà rimettere in sesto una stagione iniziata male.

    Il Napoli di Sarri invece continua a mostrare gli stessi difetti visti nella gestione Benitez, ovvero una clamorosa fragilità difensive se paragonata ad un attacco davvero di altissima qualità. Anche ad Empoli i partenopei hanno infatti incassato le consuete due reti, già subite con Sassuolo e Sampdoria, rendendo così inutili i due gol di Insigne ed Allan che sono serviti soltanto a rimontare due volte lo svantaggio.

     

    RISULTATI 3° GIORNATA DI SERIE A

    FIORENTINA – GENOA 1-0 giocata sabato alle 18

    FROSINONE – ROMA 0-2 giocata sabato alle 18

    JUVENTUS – CHIEVO 1-1 giocata sabato alle 20.45

    VERONA – TORINO 2-2 giocata domenica alle 12.30

    EMPOLI – NAPOLI 2-2 giocata domenica alle 15

    PALERMO – CARPI 2-2 giocata domenica alle 15

    SASSUOLO – ATALANTA 2-2 giocata domenica alle 15

    LAZIO – UDINESE 2-0 giocata domenica alle 18

    INTER – MILAN 1-0 giocata domenica alle 20.45

    SAMPDORIA – BOLOGNA 2-0 giocata lunedì alle 20.45

     

    CLASSIFICA DOPO 3 GIORNATE

    Inter 9, Sampdoria, Chievo, Torino, Sassuolo, Roma e Palermo 7, Fiorentina e Lazio 6, Atalanta 4, Genoa, Milan e Udinese 3, Napoli e Verona 2, Juventus, Empoli e Carpi 1, Bologna e Frosinone 0

  • Juventus frenata dal Chievo, bene Roma e Fiorentina

    Juventus frenata dal Chievo, bene Roma e Fiorentina

    La Juventus è un malato che stenta ancora a trovare la via della guarigione. Allo Juventus Stadium i bianconeri di Allegri, dinanzi ad un ottimo Chievo, sono costretti a rimontare lo svantaggio dovendosi accontentare del pareggio raggiunto nel finale.

    Nei due anticipi delle 18, i tre punti vanno alla Fiorentina, che batte di misura il Genoa grazie al gol di Babacar, e la Roma che espugna il campo del Frosinone per 2-0 grazie alle marcature di Iago Falque e Iturbe. 

    Veniamo al racconto dei tre match partendo da quello del “Franchi”.

    FIORENTINA – GENOA

    La Fiorentina di Paulo Sousa porta a casa 3 punti importantissimi e sopratutto vede un buon rientro di Giuseppe Rossi. Il primo tempo della sfida non vede grandissime emozioni con i padroni di casa ad avere una predominanza territoriale. Nella ripresa i viola prima sfiorano il gol con un tiro da fuori di Pasqual e poi al 60° passano con il colpo di testa di Babacar su cross di Borja Valero. Passano solo 5 minuti e Badelj prende il secondo giallo che gli costa il rosso. A questo punto il Genoa ci prova, Gasperini inserisce Perotti, ma il tentativo d’assalto non porta risultati, vince la Fiorentina. 

    FIORENTINA – GENOA 1-0 (60° Babacar)

    Fiorentina (4-3-3): Tătărușanu; Tomović, Astori, Alonso, Pasqual; Borja Valero (81° Błaszczykowski), Badelj, Vecino; Rossi (63° Kalinić), Babacar (65° Mario Suárez), Bernardeschi.

    Allenatore: Paulo Sousa.

    Genoa (3-4-1-2): Lamanna; Izzo, Burdisso, De Maio (74° Perotti); Cissokho, Rincón, Tino Costa (55° Džemaili), Laxalt; Ntcham; Pandev, Diego Capel (77° Lazović).

    Allenatore: Gian Piero Gasperini.

    Arbitro: Doveri.

    Ammoniti: Diego Capel (G), Vecino (F), Badelj (F), Rincón (G), Tomović (F), Ntcham (G).

    Espulsi: Badelj (F).

     

    FROSINONE – ROMA

    La Roma, con un pizzico di fatica, espugna il campo di un insidioso Frosinone. I giallorossi fanno la gara, sfiorano il gol con Dzeko, che non riesce a toccare da pochi passi, ma rischiano anche al minuto 28 quando Szczęsny è decisivo sul bulgaro Tonev. Il primo tempo sembra doversi chiudere sullo 0-0 ma da una rimessa di Digne, bucata da tutti, sbuca Iago Falque che da due passi insacca. Nella ripresa il Frosinone ci mette il cuore, protesta per un fallo di mano di Digne in area, ma non riesce a trovare il pari. Nel finale la Roma prima prende una traversa con Florenzi e poi la chiude in contropiede, nel recupero, con Iturbe.

    FROSINONE – ROMA 0-2 (43° Iago Falque, 93° Iturbe)

    Frosinone (4-4-2): Leali; Rosi, Blanchard, Diakité, Pavlović; Tonev, Gucher (21° Sammarco), Chibsah, Soddimo (89° Longo); D. Ciofani, Dionisi (77° Verde ).

    Allenatore: Stellone.

    Roma (4-2-3-1): Szczęsny; Florenzi, Manolas, Rüdiger, Digne; De Rossi, Keita; Falque (70° Salah), Totti (80° Iturbe), Gervinho; Džeko (57° Nainggolan).

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Gervasoni.

    Ammoniti: Iago Falque (R), Totti (R), De Rossi (R), Diakité (F), Pavlović (F), Rosi (F).

     

    JUVENTUS – CHIEVO

    Paulo Dybala | Foto Twitter
    Paulo Dybala | Foto Twitter

    La Juventus toglie lo zero dalla classifica, il Chievo prosegue la sua striscia positiva in testa al campionato. I gialloblu partono forte e trovano il vantaggio subito, al minuto numero 5 con una conclusione da fuori di Hetemaj. La Juve non riesce a creare quasi niente, solo Hernanes prova ad impensierire con il tiro da fuori Bizzarri. Nella ripresa Allegri mette dentro Pogba ed i bianconeri sfiorano il pari con un’azione che vede il palo di Pereyra e il salvataggio sulla linea di Frey su Pogba. Cesar troverebbe anche il raddoppio ma commette fallo su Bonucci e l’arbitro annulla. Entra anche Cuadrado ed è la svolta decisiva perchè il colombiano si procura il rigore, per fallo di Cesar molto contestato dai clivensi, trasformato a 7 minuti dalla fine da Dybala. Gli ultimi minuti sono di assalti confusionari dei bianconeri che non portano a niente.

    JUVENTUS – CHIEVO 1-1 (5° Hetemaj (C), 83° rig. Dybala (J))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Barzagli, Bonucci, Alex Sandro; Pereyra, Marchisio (46° Pogba), Sturaro (65° Cuadrado); Hernanes; Morata (73° Mandzukic), Dybala.

    Allenatore: Allegri

    Chievo (4-3-1-2): Bizzarri; Frey, Gamberini (59° Dainelli), Cesar, Gobbi; Castro, Rigoni, Hetemaj; Birsa (74° Pepe); Paloschi, Meggiorini (66° Pinzi).

    Allenatore: Maran.

    Arbitro: Guida.

    Ammoniti: Cesar (C), Castro (C), Birsa (C), Pepe (C), Alex Sandro (J), Hernanes (J), Cuadrado (J)

     

  • Consigli Fantacalcio per la 3° Giornata di Serie A 2015/16

    Consigli Fantacalcio per la 3° Giornata di Serie A 2015/16

    Dopo quasi 15 giorni d’attesa, per gli impegni delle nazionali, la Serie A è pronta a tornare in campo con una terza giornata piena di sfide interessanti. Si parte con i due anticipi del sabato alle 18 Fiorentina-Genoa e Frosinone-Roma. Alle 20.45 ci sarà l’imprevisto testa-coda con la capolista Chievo che si recherà allo Juventus Stadium contro i bianconeri a 0 pt.

    La domenica sarà aperta dal primo lunch match stagionale Verona-Torino. vedrà 4 interessanti match alle 15, tra i quali spicca il ritorno di Maurizio Sarri ad Empoli con il suo Napoli, alle 18 ci sarà lo scontro Lazio-Udinese ed il turno sarà chiuso dal sempre affascinate Derby di Milano Inter-Milan.

    Avete già pensato a chi poter inserire in questo turno nella vostra squadra al Fantacalcio? Meglio puntare su quel centravanti che magari fa doppietta o su quel difensore abile sui calci piazzati che può regalare un +3 che fa sempre comodo? Per venirvi incontro, come consueto appuntamento settimanale, ecco la nostra rubrica Consigli Fantacalcio per cercare di darvi un aiuto nello sciogliere i dubbi di formazione.

     

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 3° GIORNATA SERIE A 2015/16

    FIORENTINA – GENOA sabato 12/9 h.18.00

    CONSIGLIATI

    KALINIC

    NTCHAM

    SCONSIGLIATI

    ASTORI

    LAXALT

    SORPRESE

    ROSSI

    DZEMAILI

     

    FROSINONE – ROMA sabato 12/9 h.18.00

    CONSIGLIATI

    CIOFANI

    DZEKO

    SCONSIGLIATI

    DIAKITE’

    UCAN

    SORPRESE

    PAGANINI

    TOTTI

     

    JUVENTUS – CHIEVO sabato 12/9 h.20.45

    CONSIGLIATI

    DYBALA

    MEGGIORINI

    SCONSIGLIATI

    LICHTSTEINER

    CESAR

    SORPRESE

    HERNANES

    BIRSA 

     

    VERONA – TORINO domenica 13/9 h.12.30

    CONSIGLIATI

    TONI

    QUAGLIARELLA

    SCONSIGLIATI

    MARQUEZ

    BOVO

    SORPRESE

    PAZZINI

    BELOTTI

     

    EMPOLI – NAPOLI domenica 13/9 h.15.00

    CONSIGLIATI

    SAPONARA

    HIGUAIN

    SCONSIGLIATI

    LAURINI

    CHIRICHES

    SORPRESE

    LIVAJA

    GABBIADINI

     

    PALERMO – CARPI domenica 13/9 h.15.00

    CONSIGLIATI

    VAZQUEZ

    MATOS

    SCONSIGLIATI

    VITIELLO

    BIANCO

    SORPRESE

    GILARDINO

    GAGLIOLO

     

    SAMPDORIA – BOLOGNA domenica 13/9 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MURIEL

    BRIENZA

    SCONSIGLIATI

    CASSANI

    TAIDER

    SORPRESE

    CORREA

    GIACCHERINI

     

    SASSUOLO – ATALANTA domenica 13/9 h.15.00

    CONSIGLIATI

    DEFREL

    GOMEZ

    SCONSIGLIATI

    PELUSO

    PALETTA

    SORPRESE

    FLORO FLORES

    DE ROON

     

    LAZIO – UDINESE domenica 13/9 h.18.00

    Antonio Candreva
    Antonio Candreva

    CONSIGLIATI

    CANDREVA

    THEREAU

    SCONSIGLIATI

    MAURICIO

    ITURRA

    SORPRESE

    MATRI

    BRUNO FERNANDES

     

    INTER – MILAN domenica 13/9 h.20.45

    CONSIGLIATI

    JOVETIC

    BACCA

    SCONSIGLIATI

    RANOCCHIA

    MONTOLIVO

    SORPRESE

    PERISIC

    BONAVENTURA

  • Sorprese Fidelis Andria e Feralpisalò, tris Spal

    Sorprese Fidelis Andria e Feralpisalò, tris Spal

    Il Campionato di Lega Pro ha preso il via questo weekend e la prima giornata ha regalato sorprese, squadre date per favorite alla vigilia che hanno steccato la prima ma che hanno tutte le carte in regola per poter recuperare e dimostrare il loro reale valore. I colpi della giornata sono quelli della Fidelis Andria, della Feralpisalò in trasferta, belle affermazioni di Spal e Pisa. Ma ora analizziamo nel dettaglio i tre gironi.

    Strambelli, autore della rete decisiva, della Fidelis Andria.
    Strambelli, autore della rete decisiva, della Fidelis Andria.

    Tre pareggi, tre vittorie interne e due esterne: questo il ruolino di marcia  di esordio del girone A, nell’attesa del recupero della gara tra Pavia e Pro Patria: la sorpresa della giornata è arrivata da Alessandria dove la Feralpisalò di Michele Serena è andata a vincere, in rimonta, per  1-2. Vittoria anche per il Sudtirol sul campo dell’Albinoleffe per 0-1; giornata positiva anche per il Cittadella, 2-1 al Cuneo, Mantova, a cui basta una rete di Caridi per avere la meglio sul Renate e Giana Erminio il cui successo è arrivato in extremis nel match contro il Lumezzane. Sono terminate in parità le sfide tra Pro Piacenza-Pordenone e tra Bassano-Cremonese, cosi come Padova-Reggiana.

    Tre vittorie interne, una esterna e tre pareggi sono i risultati scaturiti dalla prima giornata del girone B, Ancona-Teramo e Savona-Pontedera non si sono disputate e verranno recuperate il 16 settembre. Debutto convincente della Spal vittoriosa contro la Lucchese per 3-0; bene il Pisa e L’Aquila vittoriose rispettivamente contro Prato e Pistoiese; vittoriosa la neo promossa Maceratese sul campo della Lupa Roma mentre sono terminate per 1-1 le gare Tuttocuoio-Rimini; Siena-Carrarese e Santarcangelo-Arezzo.

    Il girone C è iniziato subito con una sorpresa data dalla Paganese, squadra riammessa da poche settimane in Lega Pro che è stata in grado di sconfiggere per 2-1 il Foggia; il derby pugliese al “Via del Mare” se lo aggiudica la Fidelis Andria che ha superato il Lecce per 1-3. La Juve Stabia cade a Melfi per 2-1; vincono anche la Casertana, 0-1 a Catanzaro; l’Ischia e il Cosenza di misura contro Lupa Castelli e Martina Franca. Rinviate al 16 settembre le gare Benevento-Messina e Monopoli-Catania.

  • Livorno, Cagliari e Bari partenze col botto

    Livorno, Cagliari e Bari partenze col botto

    Il sipario sulla Serie B si è alzato, la prima giornata è andata in archivio con le vittorie ottenute dalle formazioni favorite ai nastri di partenza; subito due poker messi a segno dal Livorno ai danni del Pescara e del Cagliari sul Crotone nel posticipo del lunedì sera. Ha vinto il Cesena a cui sono bastati soltanto 6′ per avere la meglio del ripescato Brescia, 2-0 il finale. Forse la squadra di Massimo Oddo è stata davvero tropo brutta per essere vera, per la squadra di Panucci a segno Vantaggiato, autore di una doppietta, Ceccherini e Fedato che hanno saputo approfittare degli svarioni difensivi avversari.

    Daniele Vantaggiato, autore di una doppietta nella gara vinta dal Livorno.
    Daniele Vantaggiato, autore di una doppietta nella gara vinta dal Livorno.

    Lo spettacolare derby campano disputato davanti a 22 mila spettatori, di cui due mila provenienti dall’Irpinia, ha visto il successo della Salernitana per 3-1 sull’Avellino; protagonista della partita è stato Gabionetta autore di una doppietta, in frammentata dal momentaneo pareggio di Trotta: nel finale è stato Troianiello a chiudere la partita.

    Ottimo esordio anche per il Trapani di Serse Cosmi che ha sconfitto per 3-0 la Ternana grazie alla doppietta di Torregrossa e al primo gol, nel campionato cadetto, di Coronado.

    Partono con il piede giusto Perugia, Vicenza e Pro Vercelli: gli umbri hanno battuto il neo promosso Como con le reti di Del Prete e Ardemagni; mentre la squadra di Marino ha espugnato il “Braglia” di Modena andando a segno con Giacomelli su rigore. La formazione di Scazzola ha la meglio nel match casalingo contro la Virtus Lanciano per 2-1: ai gol di Gatto e Castiglia, gli ospiti hanno risposto con Ferrari.

    Pareggio che sa molto di beffa per il Novara è stata raggiunta nei minuti di recupero dal Latina: avanti gli uomini di Baroni con la rete siglata da Galabinov; pareggio di Brosco per i ragazzi di Iuliano.

    Non potevano regalare emozioni maggiori Bari e Spezia nel match domenicale delle 17.30 partita incredibile terminata per 4-3; i padroni di casa sono partiti forte con una doppietta di De Luca nel giro di 3′; dopo 10′ è rientrata  in partita la formazione di Bjelica con De La Cuevas; un rigore realizzato da Catellani ha permesso agli ospiti di pareggiare la sfida a pochi minuti dal termine del primo tempo; nel corso dell’azione la squadra di Nicola è rimasta in dieci uomini per l’espulsione di Di Cesare. Nella ripresa la rete di Nenè ha portato avanti i liguri ma il Bari ha avuto il merito di non mollare e di continuare a crederci sospinta dai venti mila tifosi accorsi al “San Nicola”; a questo punto il protagonista della partita è diventato Maniero autore di una doppietta che ha consentito ai pugliesi di ribaltare la sfida.

  • Italia, tanto fumo poco arrosto

    Italia, tanto fumo poco arrosto

    Secondo appuntamento per la Nazionale italiana allenata da Antonio Conte, questa volta l’avversario è la Bulgaria che ha un unico obbiettivo, quello di vincere perché se rimanesse dopo questo match con lo stesso punteggio avrebbe ridotte le chance di qualificazione quasi a zero, pertanto un avversario da prendere con le molle.

    L’Italia parte forte e dopo nemmeno due minuti costruisce la prima palla-gol, è El Shaarawy che combina favolosamente con Pellè e poi serve largo Candreva, la palla viene rimessa in mezzo dove Parolo prova a calciare in porta. Mitrev para alzando a campanile il pallone ed El Shaarawy prova con una specie di rovesciata scomposta a deviare in porta ma la palla va alta. Alla seconda accelerazione di Candreva la Bulgaria va sotto e nel tentativo di liberare Minev V. scalcia il laziale procurando un calcio di rigore. Batte De Rossi, due volte perché l’arbitro fa ripetere la battuta, e per due volte il giallorosso batte Mitrev per il vantaggio azzurro dopo sei minuti di gioco.

    La Bulgaria soffre il pressing alto dell’Italia e subisce il colpo anche psicologicamente, sia a destra che a sinistra gli azzurri con combinazioni veloci potrebbero raddoppiare nel primo quarto d’ora del primo tempo. Poi al 18° una leggerezza di De Rossi che perde palla a centrocampo permette a Micanski di involarsi verso l’area di rigore indisturbato, l’attaccante bulgaro calcia appena entrato in area e Buffon compie una parata magistrale deviando il tiro rasoterra destinato all’angolino destro della sua porta.

    Al 26° dal limite sinistro dell’area di rigore bulgara batte Verratti con l’interno destro e evidentemente su schema trova la testa di Pellè che devia di poco alto. Al 32° di nuovo gli azzurri straripanti con Candreva sulla destra che prima mette un bel cross al centro dove Pellè non arriva di un soffio e poi quando riceve nuovamente la palla con un altro traversone serve De Sciglio che dal limite calcia al volo impegnando Mitrev che para prima che la difesa liberi. Al 39° un’altra bellissima combinazione Verratti-De Sciglio con quest’ultimo che mette un bel rasoterra in area sul quale si avventa Candreva che batte verso la porta piazzando il tiro purtroppo debole e facile preda del portiere ospite.

    L’ultima emozione del primo tempo è un’azione spettacolare tra De Sciglio, Verratti, Pellè e Parolo, in pratica l’esterno milanista serve benissimo Verratti fuori area di rigore, con un pallonetto il centrocampista serve Pellè che di testa fa sponda per Parolo, il quale al volo calcia a botta sicura ma la schiena di un difensore devia in angolo. Nei primi 45′ l’Italia è stata spettacolare, che ha subito pericolosamente solo una volta, tuttavia il risultato è stretto e la partita non è chiusa come potrebbe già tranquillamente essere.

    La grinta di El Shaarawy | Foto Twitter
    La grinta di El Shaarawy | Foto Twitter

    La ripresa parte con gli stessi interpreti ma con una novità tattica, Conte inverte i due esterni bassi, De Sciglio va a destra mentre Darman va a sinstra. Proprio De Sciglio dopo un minuto sale e serve Parolo che di prima calcia in porta impegnando Mitrev che devia in angolo.

    Al 55° De Rossi commette la seconda leggerezza della partita, in un contrasto con un avversario reagisce rifilandogli un calcio, l’arbitro russo vede tutta la scena ed espelle entrambi. Nel computo tecnico però a rimetterci maggiormente è l’Italia, infatti al 61° Nedelev va vicino alla rete servito da un compagno da sinistra ma il tiro esce di poco sopra l’incrocio dei pali.

    Con l’espulsione di un centrocampista sono di più i nostri esterni a provare a pungere in avanti e Pellè stanchissimo spesso rincula a supportare il centrocampo. Su una bel passaggio di Candreva che taglia tutta l’area di rigore El Shaarawy a tu per tu con Mitrev gli calcia addosso.

    In dieci contro dieci inevitabilmente il ritmo cala e i bulgari nell’ultimo quarto d’ora sono più propositivi dei nostri, in un paio di circostanze solo un rimpallo favorevole agli azzurri evita che i pericoli diventino seri. Le ultime occasioni del match sono per Bonucci che all’88° su un traversone da calcio di punizione battuto da Verratti devia ad un passo dalla porta alle stelle disturbato dall’uscita del portiere e per Milanov che da fuori area impegna Buffon ad una deviazione importante.

    Nel complesso è stata una buona gara della Nazionale, che con un bel pressing ha piegato subito le velleità dell’avversario, tuttavia ancora una volta il bicchiere resta mezzo pieno, perché gare come questa si devono chiudere in una delle tante occasioni create.

    ITALIA-BULGARIA 1-0 (1-0) – 6° De Rossi (I)

    Italia (4-3-2-1): Buffon 6,5; De Sciglio 6,5, Chiellini 6, Bonucci 5,5, Darmian 6; Parolo 6,5, De Rossi 4,5, Verratti 7; El Shaarawy 7 (dal 73° Florenzi 6), Candreva 7 (dal 86° Eder S.V.), Pellè 6,5 (dal 72° Zaza 6).

    A disp.: Sirigu, Barzagli, Eder, Criscito, Florenzi, Gabbiadini, Immobile, Padelli, Pirlo, Soriano, Vazquez, Zaza.

    Allenatore: Antonio Conte 6,5

    Bulgaria (4-2-3-1): Mitrev 6,5; Minev V. 5, Aleksandrov 5, Bodurov 6, Minev Y. 5,5 (dal 64° Badalovski 5); Dyakov 5, Chochev 5,5, Nedelev 6 (dal 67° Aleksandrov M. 6), Popov (dal 71° Rangelov 6), Milanov 5,5; Micanski 5.

    A disp.: Makendzhiev, Aleksandrov, Badalovski, Hristov, Ivanov, Manolev, Rangelov, Slavchev, Terziev, Tonev, Zlatinski.

    All.: Ivajlo Petev 6

    Arbitro: Sergei Karasev 6

    Ammoniti: Minev Y (B), Rangelov (B), Dyakov (B) Espulsi: De Rossi (I), Micanski (B).

     

     

  • Serie B, un Brescia indomabile non basta a Cesena

    Serie B, un Brescia indomabile non basta a Cesena

    Con la Serie A che si ferma per il doppio impegno della Nazionale maggiore diventa protagonista il campionato cadetto, che vive in questo week-end proprio la sua partenza. L’anticipo di Serie B in programma è Cesena-Brescia, due squadre considerate outsider, che hanno rinnovato la rosa in modo abbastanza importante e che quindi possono comunque rappresentare una sorpresa. Il Cesena in panchina ha cambiato il tecnico, mentre il Brescia di Boscaglia è una squadra composta da tantissimi giovani.

    Il Cesena parte forte e il “Dino Manuzzi” è bello carico per trascinare gli uomini di Drago verso un successo che potrebbe mettere da subito sulla buona strada i bianconeri romagnoli. Due reti, subito in sequenza fanno presagire a una partita a senso unico, dopo un minuto bella discesa di Mazzotta sulla sinistra che mette un pallone teso al centro e Castellini devia dentro la propria porta per il primo vantaggio del Cesena. Passano solo cinque minuti e Molina s’invola sulla sinistra poi serve Ragusa che solo davanti a Minelli non sbaglia per il raddoppio.

    Ragusa esulta dopo il raddoppio | Foto Twitter
    Ragusa esulta dopo il raddoppio | Foto Twitter

    Il primo tempo prosegue solo con una bella occasione per Geijo che però viene pescato in fuorigioco e una risposta cesenate con Rosseti che al momento del tiro viene stoppato.

    Il secondo tempo è più ad appannaggio dei lombardi, soprattutto nel primo quarto d’ora, ma il fortino romagnolo regge e anzi in contropiede può fare ancora male. Al 48° proprio in uno di questi contropiedi tira verso la porta in modo potente ma centrale e anche al 66° l’attaccante bianconero ci prova da fuori area sparando alto. In pratica il Brescia fa tanto possesso palla e ci mette grinta, ma il Cesena tiene e da la sensazione di poter colpire in qualunque momento se avesse maggiore lucidità, l’ultima occasione capita nei piedi di Rosso (subentrato a Embalo nella ripresa) che sbaglia malamente.

    La partita scivola via in questo modo nonostante i vari cambi dei due tecnici fino alla fine. Il Cesena è partito con tre punti già molto importanti, il Brescia di Boscaglia può contare dalla sua una gara fatta di personalità.

    CESENA-BRESCIA 2-0 (2-0) – 2° Castellini aut. (B), 6° Ragusa (C)

    Cesena (4-3-3): Agliardi 6; Mazzotta 6,5, Magnusson 5,5, Caldara 6, Perico 6; Cascione 6, Sensi 7, Valzania 6 (dal 63° Garritano 6); Molina 5.5, Rosseti 6,5 (dal72° Moncini 6), Ragusa 7 (dal’88° Renzetti S.V.).

    A disp.: De Col, Garritano, Gomis, Kessie, Lucchini, Moncini, Renzetti, Succi, Varano.

    All.: M. Drago 6,5

    Brescia (4-3-2-1): Minelli 5,5; Caracciolo 6, Lancini 5,5, Castellini 5, Racine 5,5; Mazzitelli 6, Martinelli 6 (dal 69° Dall’Oglio 6), Embalo 5,5 (dal 57° Rosso 6,5); Abate 5 (dal 60° Morosini 6,5), Kupisz 5,5; Geijo 5,5.

    A disp.: Arcari, Boraye, Bertoli, Camilleri, Dall’Oglio, Fonte, Marsura, Morosini, Rosso.

    All.: R. Boscaglia 6

    Arbitro: Pezzuto 6

    Ammoniti: Ragusa (C), Martinelli (B), Perico (C), Lancini (B), Valzani (C), Molina (C) Espulsi:

  • Azzurri, più no che sì ma c’è Pellè

    Azzurri, più no che sì ma c’è Pellè

    Gli azzurri di Antonio Conte non convincono, risolvono la pratica Malta con una rete di Graziano Pellè ma finito il match si resta con l’amaro in bocca per la prova opaca di alcuni giocatori, per le difficoltà incontrate dalla Nazionale e per i troppi brividi in difesa contro un avversario che dall’inizio alla fine ha solo pensato a difendersi.

    Antonio Conte aveva un solo pensiero, rivolto alla Nazionale maltese ed era riferito all’attaccante Effiong. Vero, il gigante maltese è stato un pericolo e ha messo in difficoltà Chiellini più di una volta con la sua velocità, un po’ meglio è andata a Bonucci anche se spesso ha dovuto usare il “mestiere”, tuttavia c’è da riscontrare che questo giocatore è stato l’accentratore di tutti gli attacchi di Malta.

    Lo spirito gladiatorio del C.T. si vede poco, solo nel pressing degli azzurri e la mano tattica diventa evidente quando, come nella sua Juventus, Pirlo non trova idee e sbocchi e si ricorre ai lanci di Bonucci.

    Il primo tempo parla solo azzurro, ma la parlantina è stentata, zoppicante e spesso s’infrange contro il muro di undici uomini eretto da Pietro Ghedin. La partita potrebbe sbloccarsi grazie ad un paio di calci di punizione di Pirlo però imprecisi, un’occasione solare per Eder che dopo una bella triangolazione dal limite conclude fuori di pochissimo e un tiro di Bertolacci deviato dalla schiena di un difensore avversario che in volo viene neutralizzato da Hogg. Tutto qua, la prima frazione è pressing azzurro, maglie maltesi chiuse a riccio e qualche fiammata di Effiong in contropiede. Entrambi i portieri toccano il pallone solo per ordinaria amministrazione, tranne Hogg nell’occasione raccontata prima.

    La ripresa inizia con lo stesso tema tattico, a Malta un pareggio ovviamente va benissimo, l’Italia, evidentemente indottrinata da Conte nell’intervallo, inizia a cercare di allargare di più il gioco e ottiene risultati migliori. Al 53° da un bel calcio di punizione dal limite, su schema Pirlo serve largo a destra in area di rigore Darmian liberissimo con un rasoterra, l’esterno del Torino tira con Hogg in uscita ma la palla viene intercettata da un difensore che vanifica l’ottima opportunità.

    Conte capisce che è necessario maggiore dinamismo e al posto di un impreciso Bertolacci inserisce Parolo, i cambi saranno determinanti per sbloccare la gara.

    Dopo cinque minuti, sempre sulla destra, un’ottima triangolazione tra Darmian e Gabbiadini permette, dal limite, al giocatore del Napoli di avere lo spazio per il tiro, Gabbiadini di sinistro calcia a giro verso la porta superando il portiere ma la palla si stampa nell’incrocio dei pali.

    Graziano Pellè segna contro Malta | Foto Twitter
    Graziano Pellè segna contro Malta | Foto Twitter

    Il C.T. decide di puntare sulla fascia destra per scardinare la difesa maltese e al 64° inserisce Candreva al posto di Gabbiadini, traversa a parte molto opaco per un’ora di gioco. Cambio che darà i suoi frutti cinque minuti dopo, quando l’asse Candreva-Darmian produce il continuo smarcamento del laziale che offre l’assist d’oro a Pellè per sbloccare la partita con un cross in area, l’uscita maldestra di Hogg e la deviazione vincente della punta forse con il braccio.

    Subita la rete Malta non cambia atteggiamento e l’Italia si adegua addormentando il gioco e cercando di controllare la gara, qui un paio di scorribande di Effiong mettono in imbarazzo la difesa ma non succede più nulla.

    In generale la partita è stata buona solo per il risultato e per un paio di questioni tecniche, l’intesa tra gli interpreti della catena di destra, la funzionalità di Pellè veramente indomabile ma solo e la vivacità di Eder discontinua ma sempre importante. Per il resto tante ombre, il doppio play maker che stenta, la difesa da registrare e la sterilità in attacco considerando che in un torneo breve come un Europeo soprattutto nella fase finale a gironi questi difetti potrebbero essere deleteri per andare avanti nella competizione.

    ITALIA-MALTA 1-0 (0-0) – 69° Pellè (I)

    Italia (4-3-3): Buffon S.V., Darmian 6,5, Bonucci 6, Chiellini 5, Pasqual 5; Verratti 5, Pirlo 5, Bertolacci 5 (dal 55° Parolo 6); Gabbiadini 5,5 (dal 64° Candreva 6,5), Pellè 7, Eder 6 (dal 7° Soriano 6).

    Allenatore: Antonio Conte 6

    Malta (4-4-2): Hogg 6,5; A. Muscat 6, Agius 5,5, Z. Muscat 6, Borg 6; Failla 6, Briffa 6 (dal 91° Sciberras S.V.), Fenech 6, R. Muscat 6,5; Effiong 6,5 (dal 93° Mifsud S.V.), Schembri 5,5 (dal 72° Kristensen 6).

    Allenatore: Pietro Ghedin 6

    Arbitro: Ovidiu Hategan 5,5

    Ammoniti: Fenech (M), Effiong (M) Espulsi:

     

  • Cagliari in pole, dietro Bari e Avellino

    Cagliari in pole, dietro Bari e Avellino

    Nel weekend il Campionato di Serie B riparte con il Cagliari favorito, i sardi sono scesi pochi messi fa dalla Serie A e sono stati rivoluzionati con l’obiettivo di tornare subito nella massima serie, con rinforzi di spessore. Il Cagliari è favorito ma dovrà vedersela con un lotto di squadre sicuramente agguerrito, il Bari, Il Cesena, l’Avellino, lo Spezia; la neopromossa Salernitana si candida al ruolo di outsider di lusso.

    La prima formazione del Cagliari della stagione 2015-16
    La prima formazione del Cagliari della stagione 2015-16 | Foto Web

    Il Cagliari di Rastelli, dopo la retrocessione  e gli addii ai pezzi pregiati Donsah, Ekdal, Avelar e Rossettini, la società ha operato per rendere competitivo l’organico prelevando Storari, il giovane Cerri dalla Juventus, Krajnc, Salomon, Munari, Di Gennaro  e Melchiorri.

    Da tenere d’occhio il Bari del patron Paparesta che ha operato una vera rivoluzione garantendo a mister Nicola innesti del calibro di:  Di Cesare, Del Grosso, Valiani, Tonucci, Porcari, Gemiti e soprattutto i colpi last minute Rosina e Maniero.

    Da non sottovalutare l’Avellino che si è affidato in panchina all’esperienza di Tesser e in attacco ha preso Tavano; al Pescara e allo Spezia con gli attaccanti, rispettivamente, Cocco e Calaiò; l’acquisto di Hugo Campagnaro per gli abruzzesi è un vero lusso per la categoria.

    Per le outsider un ruolo rilevante lo rappresenta la Salernitana, con tanti giovani interessanti come Donnarumma, Empereur, Moses, Milinkovic e punti di riferimento per la categoria come Sciaudone, Troianiello e Schavi.

    Oggi giocherebbero cosi:

    Ascoli (4-2-3-1): Lanni; Almici, Mengoni, Milanovic, Nava; Addae, Pirrone; L. Perez, Grassi, Tripoli; Caturano. All: Petrone

    Avellino (4-3-1-2): Frattali; Nitriansky, Rea, Biraschi, Visconti; Gavazzi, Arini, Zito, Insigne, Tavano, Trotta. All: Tesser

    Bari (4-3-3): Guarna; Sabelli, Di Cesare, Tonucci, Del Grosso; Pomizi, Gentsoglu, Porcari; Sansone, Maniero, Rosina. All: Nicola

    Brescia (4-2-3-1): Minelli; Venuti, Ant. Caracciolo, Somma, Coly; Martinelli, Mazzitelli; Kupisz, N’maidat, Rosso, And. Caracciolo All: Boscaglia

    Cagliari (4-3-1-2): Storari, Pisacane, Krajne, Ceppitelli, Murru; Fossati, Munari, Dessena; Di Gennaro; Sau, Cerri All: Rastelli

    Cesena (4-3-3): Gomis; De Col, Capelli, Caldara, Mazzotta; Konè, Cascione, Valzania; Ragusa, Rossetti, Ciano. All: Drago

    Como (3-4-1-2): Scuffet; Ambrosini, Giosa, Borghese; Madonna, Minotti, Brillante, Marconi; Bessa; Gerardi, Ebagua. All: Sabatini

    Crotone (3-4-3): Cordaz; Sabbione, Claiton, Ferrari; Balasa, Paro, Capezzi, Martella; Stoian, Tounkara, Ricci. All: Juric

    Latina (4-3-1-2): Di Gennaro, Esposito, Dellafiore, Brosco, Calderoni; Moretti, Oliveira, Scaglia; Ammari; Jefferson, Corvia. All: Iuliano

    Livorno (4-3-1-2): Pinsoglio; Maicon, Vergara, Ceccherini, Lambrughi; Luci, Schiavone, Moscati; Vajushi; Vantaggiato, Comi. All: Panucci

    Modena (4-3-2-1): Provedel; Calapai, Clomek, Gozzi, Rubin; Doninelli, Ojuji, Giorico; Mazzarani; Belingheri, Granoche. All: Crespo

    Novara (4-3-3): Da Costa; Garufo, Troest, Bastrini, Garofalo; Viola, Faragò, Signori; Gonzales, Galabinov, Corazza. All: Baroni

    Perugia (4-2-3-1): Rosati; Del Prete, Volta, Megazy, Alhassan; Della Rocca, Salifu, Lanzafame; Di Carmine, Fabinho, Ardemagni. All: Bisoli

    Pescara (4-3-3): Fiorillo; Fiammozzi, Campagnaro, Fornasier, Crescenzi; Torriera, Memushaj, Verre; Cipriani, Coco, Lapadula. All: Oddo

    Pro Vercelli (4-2-3-1): Pigliacelli; Germano, Bani, Legati, Scaglia; Castiglia, Matute; Mustacchio, Beltrame, Di Roberto; Marchi. All: Scazzola

    Salernitana (4-3-3): Strakosha; Pollace, Lazaro, Schiavi, Franco; Moro, Pestrin, Sciaudone; Eusepi, Coda, Troianello All: Torrente

    Spezia (4-4-2): Chichizola; Martic, Postigo, Terzi, Migliore; Situm, Juande, Brezovec, Catellani; Calaiò, Nenè. All: Bjelica

    Ternana (3-5-2): Mazzoni; Masi, Meccariello, Valjient; Gonzales, Zampa, Busellato, Coppola, Grossi; Ceravolo, Avenatti. All: Toscano

    Trapani (4-4-2): Andrade; Fazio, Scognamiglio, Perticone, Rizzato; Basso, Scozzarella, Nadarevic, Barillà; Sodinha, Torregrossa. All: Cosmi

    Vicenza (4-3-3): Vigorito; Sampirisi, Manfredini, Mantovan, D’Elia; Gagliardini, Pazienza, Cinelli; Gatto, Galano, Pozzi. All: Marino

    Virtus Entella (4-3-3): Iacobucci; Iacoboni, Rinaudo, Pellizzari, Keita; Volpe, Troiano, Jadid; Petkovic, Sestu, Caputo. All: Aglietti

    Virtus Lanciano (4-3-3): Aridità; Pucino, Amenta, Bolder, Mammarella; Paghera, Bacinovic, Crecco; Piccolo, Marilungo, Ze Eduardo. All: D’Aversa

  • Italia-Malta, Pirlo e Verratti insieme

    Italia-Malta, Pirlo e Verratti insieme

    Questa sera alle 20:45 riprende il cammino della nostra Nazionale nelle qualificazioni per il Campionato Europeo che si disputerà in Francia la prossima estate. Italia-Malta al “A. Franchi” di Firenze rappresenta una piccola tappa di avvicinamento che capita a fagiolo dopo la pausa estiva. L’altro impegno, quello con la Bulgaria, è di caratura diverso ma arriva dopo una settimana che gli azzurri sono tornati insieme, quindi Antonio Conte ha tutto il tempo e le facilitazioni possibili per organizzare e riprendere il discorso interrotto ormai parecchi mesi fa con la Nazionale e i suoi interpreti scelti.

    Sulla carta Italia-Malta è una partita senza storia, una di quelle partite che se prese con la filosofia giusta ti permettono di mettere in cascina tanti gol all’attivo validi per un’eventuale classifica finale che se non risolta dai punti può girare a tuo favore per la differenza reti. Tuttavia è bene ricordare che nel girone d’andata l’Italia s’impose su maltesi solo per 0-1 e quindi la prima cosa su cui lavorare per Conte è la testa degli azzurri, per evitare brutte figure. Testa dei calciatori che, inutile dirlo, fino a tre giorni fa era concentrata sul calciomercato e con l’orecchio teso molti calciatori erano in attesa di notizie, basta pensare per esempio ai due blucerchiati Soriano ed Eder che fino all’ultimo non sapevano in che squadra avrebbero giocato dopo gli impegni con la Nazionale.

    Gli azzurri in un allenamento a Coverciano | Foto Twitter
    Gli azzurri in un allenamento a Coverciano | Foto Twitter

    Antonio Conte sembra orientato a schierare l’Italia con un 4-3-3, tenendo una certa fisionomia dell’ultima Italia vista e inserendo le motivazioni di alcuni freschi di riconvocazione. Ecco che quindi oltre ai confermati Buffon, Chiellini e Bonucci troviamo nella linea difensiva Darmian e Mimmo Criscito. A centrocampo Conte è stato chiaro, per lui Pirlo e Verratti possono coesistere ed è molto probabile che siano affiancati da Soriano mentre davanti Zaza è per il momento sostituito da Pellè con, di supporto ai suoi fianchi, Candreva ed Eder.

    Per Malta la questione è molto semplice, la missione è come sempre quella di non sfigurare e poi se c’è la possibilità, colpire una nazionale nettamente più forte senza avere paure reverenziali. Pietro Ghedin adotterà un modulo classico (4-4-2) che gli permetterà di mantenere più equilibrio possibile per evitare imbarcate, il resto sarà tanta grinta e coraggio con qualche discreta individualità ma nulla più.

    ITALIA-MALTA – LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Italia (4-3-3): Buffo; Darmian, Bonucci, Chiellini, Criscito; Verratti, Pirlo, Soriano; Eder, Pellè, Candreva.

    All.: Antonio Conte

    Malta (4-4-2): Haber; A. Muscat, Agius, Camilleri, Z. Muscat; Fenech, R. Muscat, Briffa, Failla; Effiong, Schembri.

    All.: Pietro Ghedin.

    Arbitro: Ovidiu Hategan