Categoria: Calcio

  • Udinese rimontata e battuta dall’Empoli

    Udinese rimontata e battuta dall’Empoli

    Il primo anticipo della 4a giornata di Serie A, Udinese-Empoli certifica le difficoltà bianconere a trovare una quadratura degli equilibri e una scarsa propensione alla gestione del vantaggio. Infatti i friulani dopo l’exploit a Torino contro la Juventus nelle ultime tre giornate non hanno raccolto più alcun punto. L’Empoli di Giampaolo dopo la bella prestazione fatta con il Napoli tra le mura amiche conferma la sua buona verve anche in trasferta ed un impianto di gioco sempre propositivo.

    Succede che quindi mentre l’Udinese si porta in vantaggio con una bella rete di Zapata su assist dell’inossidabile Totò Di Natale, l’Empoli non si scompone e resta con i piedi ben piantati in campo pareggiando prima e ribaltando le sorti dell’incontro nei minuti di recupero.

    Entrambe le squadre possono e devono trovare gli accorgimenti giusti per migliorare i propri equilibri, tuttavia a reazione nervosa ha lasciato maggiori impressioni l’undici di Giampaolo anche se il risultato di un pareggio sarebbe stato forse più giusto, tuttavia risolve la contesa una zampata di Maccarone.

    La partita si può considerare divisa in tre fasi, una prima dove le due squadre giocano ad un ritmo basso e quasi ben contente di non farsi male. La seconda fase inizia con la rete dei friulani, al 19° Di Natale con un cross “al bacio” serve Zapata che supera Skorupski. Infatti da questo momento parte la reazione toscana e anche i ritmi del match iniziano a salire tuttavia per tutto il resto della prima frazione si resta con i bianconeri in vantaggio.

    La ripresa inizia con lo stesso andamento, Empoli decisamente più in palla e che crea occasioni da rete, mal sfruttate, neutralizzate da Karnezis o concretizzate in fallo come al 69° quando Maccarone la butta dentro ma l’arbitro annulla per dubbio fuorigioco. La terza fase della partita inizia con l’espulsione di Kone al 72°, infatti i friulani che già erano sugli scudi dopo il vantaggio si ritrovano a subire con un uomo in meno per il resto del match.

    Al 73° Paredes, subentrato ad un generoso ma evanescente Zielinski, realizza il pareggio e poi nei minuti di recupero è Maccarone a portare via i tre punti dal “Friuli” dopo che Giampaolo fiutando l’occasione aveva fatto entrare forze fresche per piegare le flebili difese dei padroni di casa.

    Empoli festeggia la vittoria | Foto Twitter
    Empoli festeggia la vittoria | Foto Twitter

    UDINESE-EMPOLI 1-2 (1-0) – 19° Zapata (U), 73° Paredes (E), 92° Maccarone (E).

    Udinese (3-5-2): Karnezis 6; Piris 6, Edenilson 5,5, Badu 6; Danilo 5,5, Adnan 6, Kone 4,5, Iturra (dal 54° Fernandes 6), Wague 6; Zapata 6,5 (dal 74° Marquinho 5,5), Di Natale 6 (dal 68° Aguirre 5,5).

    A disp.: Meret, Romo, Aguirre, Marquinho, Felipe, Domizzi, Fernandes, Heurtaux, Insua, Pasquale, Perica, Thereau.

    All.: Stefano Colantuono 5,5

    Empoli (4-3-1-2): Skorupski 6; Mario Rui 6, Barba 6,5, Tonelli 6,5, Laurini 6; Zielinski (dal 62° Paredes 7), Diousse 5,5 (dal 46° Ronaldo 6,5), Croce 6; Saponara 6,5; Pucciarelli 6 (dal 82° Livaja S.V.), Maccarone 7.

    A disp.: Pelagotti, Bittante, Buchel, Camporese, Costa, Krunic, Livaja, Maiello, Paredes, Pelagotti, Più, Ronaldo, Zambelli.

    All.: Marco Giampaolo 6,5

    Arbitro: Michael Fabbri 5,5

    Ammoniti: Adnan (U), Iturra (U), Maccarone (E), Kone (U), Laurini (E) Espulsi: Kone (U)

     

  • Il Milan piega un Palermo combattivo

    Il Milan piega un Palermo combattivo

    Bella partita a San Siro questa sera come secondo anticipo del sabato per la Serie A. Milan-Palermo è stato un bel match tra due squadre che sicuramente nel prosieguo del torneo siamo certi diranno molto. I rossoneri superano il Palermo con una bella prova e gestendo bene il confronto con una squadra che senza paura è salita a San Siro per giocarsela rispondendo alla pari ai padroni di casa.

    Il Milan parte guardingo, ma con un buon piglio e il Palermo idem, sembra una gara d’attesa per entrambe con una prevalenza a tinte rossonere che tiene bene il possesso palla e quando perde la sfera non subisce pericolosamente il rovesciamento di fronte palermitano. Al 21° il Milan trova la chiave per entrare in modo vincente dentro l’area rosanero, assist di Bonaventura a centro area per Bacca che non si fa pregare e infila sotto la traversa il pallone.

    Carlos Bacca | Foto Twitter
    Carlos Bacca | Foto Twitter

    Dopo il vantaggio del Milan il Palermo si fa più concreto nonostante due occasioni per Bonaventura prima e Luiz Adriano poi e al 32° trova il pareggio con un bel colpo di testa sottomisura di Hiljemark a cui Lopez non bada e sul cui pallone avrebbe potuto intervenire in uscita arrivando il cross da calcio d’angolo.

    Il Milan non ha alcun contraccolpo psicologico ma anzi si scrolla di dosso qualsiasi timore e riprende a macinare il gioco come prima del suo vantaggio. Al 39° Bonaventura si conquista un calcio di punizione da buona posizione, lo batte lui stesso e piazza il pallone sotto all’incrocio facendo andare al riposo la sua squadra in vantaggio per 2-1.

    La ripresa parte con lo stesso ritmo dell’inizio della partita, ovvero due squadre che si controllano a vicenda non affondano il colpo e nelle ripartenze reciproche sono sempre pronte a chiudere fino al 72° quando il Palermo costruisce l’azione più bella della partita grazie al dinamismo di Hiljemark e l’intuizione di Gilardino subentrato nel frattempo a Djurdjevic. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo da fuori area la palla rasoterra viene data a Gilardino che è spalle alla porta ma con la coda dell’occhio vede l’inserimento di Hiljemark che controlla benissimo e con Lopez proteso in uscita trova sotto le sue gambe il pertugio per batterlo per la seconda volta. 2-2 e per il Milan tutto da rifare.

    Ci pensa nuovamente Bacca tre minuti dopo il pareggio del Palermo a chiudere la partita. Assist con un lancio dalla trequarti di destra in diagonale in area da parte di Kucka che pesca il colombiano sulla testa ed è bravissimo a mettere il pallone nell’angolo della porta dove Sorrentino non può arrivare.

    MILAN-PALERMO 3-2 (2-1)  21° Bacca (M), 32° Hiljemark (P), 39° Bonaventura (M), 72° Hiljemark (P), 75° Bacca (M)

    Milan (4-3-1-2): Lopez 6; De Sciglio 6,5, Romagnoli 6,5, Zapata 7, Abate 6 (dal 18° Calabria 6,5); Bonaventura 7, Montolivo 6,5, Kucka 6,5; Honda 6 (dal 79° Poli 6); Bacca 8, Luiz Adriano 5,5 (dal 70° Balotelli 6).

    A disp.: Abbiati, Alex, Balotelli, Calabria, Cerci, De Jong, Donnarumma, Ely, Suso, Mauri, Nocerino, Poli.

    All.: Sinisa Mihajlovich 7

    Palermo (3-4-2-1): Sorrentino 5,5; El Kaoutari 5,5, Gonzalez 5, Struna 5,5; Lazaar 6, Chochev 5,5, Jajalo 6, Hiljemark 7 (dal 89° Rigoni L. S.V.); Quaison 6 (dal 70° Trajkovski 5), Vazquez 6,5; Djurdjevic 5,5 (dal 56° Gilardino 6).

    A disp.: Colombi, Andelkovic, Brugman, Cassini, Daprelà, Goldaniga, Maresca, Rispoli, Vitiello.

    All.: Giuseppe Iachini 6,5

    Arbitro: Carmine Russo 5

    Ammoniti: Lazaar (P), Gonzalez (P), Montolivo (M)                            Espulsi:

  • Modena di misura, Livorno esagerato

    Modena di misura, Livorno esagerato

    I due anticipi di Serie B in programma questa sera proponevano un piatto succulento per dare il là al terzo turno della serie cadetta. Il Modena affrontava la Ternana alle 19:00 mentre la capolista Livorno alle 20:45 doveva vedersela in casa contro il Brescia.

    Modena-Ternana 1-0 (0-0) – 86° Olivera (M)

    L'ingresso in campo di Modena e Ternana | Foto Twitter
    L’ingresso in campo di Modena e Ternana | Foto Twitter

    Il Modena strappa i primi tre punti della stagione solo nel finale, grazie a Olivera che supera il portiere umbro Sala con un gran tiro di sinistro al volo. Crespo può così festeggiare il suo primo successo sulla panchina, ma non è stata una gara all’insegna dei padroni di casa.

    Hernan Crespo piazza un 4-4-2 ad inizio gara, con Giorico e Doninelli esterni ed il duo Granoche-Vestenicky davanti per pungere in attacco, la Ternana di Toscano invece mette in campo un 4-3-1-2 dove Falletti è alla regia dietro all’attacco formato da Avenatti e Ceravolo. Il primo tempo mostra un’occasione per parte, prima gli ospiti con Vitale al 20° e successivamente al 31° il Modena con Vestenicky spreca una bella palla impattando contro un Sala in splendida forma nell’occasione. Poi si vedono solo due mischie in area umbra che potevano portare il Modena in vantaggio con maggior fortuna.

    Nella ripresa Crespo cambia Vestenicky per Stanco, ma i suoi piani devono essere rivisti perché al 56° viene espulso per doppia ammonizione Doninelli e da questo momento il match diventa duro e la parità numerica si concretizza al 78° quando l’arbitro butta fuori Valjent.

    Quando tutto sembra portare ad un accomodante 0-0 ecco che Olivera trova il jolly spettacolare per regalare i primi tre punti ai padroni di casa.

    Livorno-Brescia 3-1 (1-1) – 16° Geijo (B), 32° Fedato (L), 68° Calabresi (L), 73° Vantaggiato (L).

    Il Livorno vince la sua terza partita consecutiva e con il bottino pieno tenta, in attesa delle partite di domani, la fuga. Christian Panucci si gode il suo gioiellino che ha strameritato la vittoria recuperando in fretta allo svantaggio iniziale e poi dominando la gara colpendo anche due pali, con Vantaggiato e Pasquato.

    Christian Panucci si gode il suo Livorno | Foto Twitter
    Christian Panucci si gode il suo Livorno | Foto Twitter

    La gara è resa equilibrata grazie all’undici di Boscaglia che infatti riesce a portarsi in vantaggio per prima, svegliando la reazione però, probabilmente della squadra più forte del campionato. L’equilibrio si spezza proprio con la rete degli ospiti al 16°, quando Embalo crossa sul secondo palo, Lambrughi non segue Geijo che tutto solo di testa batte Pinsoglio. La reazione livornese parte da Fedato che al 32° prende per mano la squadra con l’azione del pareggio, salta Venuti, si accentra e di collo pieno con un tiro violentissimo fa 1-1.

    Nella ripresa il Livorno si prende definitivamente il palcoscenico, subito Vantaggiato si mangia la rete del vantaggio, poco dopo Pasquato su calcio di punizione coglie il palo evidenziando un Brescia alle corde. Al 68° Calabresi di testa su calcio d’angolo porta in vantaggio i padroni di casa e cinque minuti dopo Vantaggiato realizza la terza rete, la sua quarta stagionale, chiudendo la partita definitivamente.

  • Consigli Fantacalcio per la 4° Giornata di Serie A 2015/16

    Consigli Fantacalcio per la 4° Giornata di Serie A 2015/16

    Andata in archivio il primo turno stagionale di coppe europee che ha visto impegnate Juventus e Roma in Champions League e Fiorentina, Lazio e Napoli in Europa League, ci si prepara a tuffarci nuovamente nel campionato di Serie A.

    La 4° giornata del massimo campionato italiano di calcio, sarà aperta dai due anticipi del sabato, Udinese-Empoli alle ore 18 e Milan-Palermo alle 20.45. Il lunch match della domenica sarà l’interessantissimo. classifica e momento di forma alla mano, Chievo-Inter. Le gare delle 15 della domenica daranno vita a gare che potrebbero regalare sorprese. Ci sarà la sfida tra l’Atalanta e il Verona che promette gol, lo scontro tra le due uniche squadre ancora a quota zero, ovvero Bologna-Frosinone, l’insidiosa trasferta in casa del Genoa per la Juventus, lo scontro tra Roma e Sassuolo all’Olimpico e un Torino-Sampdoria che potrebbe rivelarsi spettacolare. Carpi-Fiorentina si giocherà alle 18 mentre il turno sarà chiuso dal big match Napoli-Lazio.

    Avete già pensato a chi poter inserire in questo turno nella vostra squadra al Fantacalcio? Meglio puntare su quel centravanti che magari fa doppietta o su quel difensore abile sui calci piazzati che può regalare un +3 che fa sempre comodo? Per venirvi incontro, come consueto appuntamento settimanale, ecco la nostra rubrica Consigli Fantacalcio per cercare di darvi un aiuto nello sciogliere i dubbi di formazione.

     

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 3° GIORNATA SERIE A 2015/16

    UDINESE – EMPOLI sabato 19/9 h.18.00

    CONSIGLIATI

    ZAPATA

    SAPONARA

    SCONSIGLIATI

    HERTEAUX

    ZIELINSKI

    SORPRESE

    ADNAN

    PAREDES

     

    MILAN – PALERMO sabato 19/9 h.20.45

    CONSIGLIATI

    BACCA

    GILARDINO

    SCONSIGLIATI

    ZAPATA

    JAJALO

    SORPRESE

    BALOTELLI

    DJURDJEVIC

     

    CHIEVO – INTER domenica 20/9 h.12.30

    CONSIGLIATI

    BIRSA

    ICARDI

    SCONSIGLIATI

    GAMBERINI

    BROZOVIC

    SORPRESE

    CASTRO

    GUARIN

     

    ATALANTA – VERONA domenica 20/9 h.15.00

    CONSIGLIATI

    DENIS

    TONI

    SCONSIGLIATI

    CARMONA

    PISANO

    SORPRESE

    DE ROON

    SILIGARDI

     

    BOLOGNA – FROSINONE domenica 20/9 h.15.00

    CONSIGLIATI

    BRIENZA

    DIONISI

    SCONSIGLIATI

    TAIDER

    SAMMARCO

    SORPRESE

    MOUNIER

    TONEV

     

    GENOA – JUVENTUS domenica 20/9 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PANDEV

    DYBALA

    SCONSIGLIATI

    LAXALT

    LICHTSTEINER

    SORPRESE

    PEROTTI

    CUADRADO

     

    ROMA – SASSUOLO domenica 20/9 h.15.00

    Antonio Floro Flores | Foto Twitter
    Antonio Floro Flores | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    DZEKO 

    FLORO FLORES

    SCONSIGLIATI

    RUDIGER

    GAZZOLA

    SORPRESE

    VAINQUEUR

    MISSIROLI

     

    TORINO – SAMPDORIA domenica 20/9 h.15.00

    CONSIGLIATI

    QUAGLIARELLA 

    EDER

    SCONSIGLIATI

    MORETTI

    IVAN

    SORPRESE

    ZAPPACOSTA

    CORREA

     

     

    CARPI – FIORENTINA domenica 20/9 h.18.00

    CONSIGLIATI

    MATOS

    BABACAR

    SCONSIGLIATI

    BIANCO

    RONCAGLIA

    SORPRESE

    BORRIELLO

    ROSSI

     

    NAPOLI – LAZIO domenica 20/9 h.20.45

    CONSIGLIATI

    HIGUAIN

    CANDREVA

    SCONSIGLIATI

    VALDIFIORI

    GENTILETTI

    SORPRESE

    MERTENS

    MILINKOVIC-SAVIC

     

  • Europa League: super Napoli, beffa Lazio, tonfo Fiorentina

    Europa League: super Napoli, beffa Lazio, tonfo Fiorentina

    Serata agrodolce quella delle italiane in Europa League.

    Dopo la goleada del Napoli contro il Bruges nella sfida iniziata alle 19, sono arrivati il pareggio beffa del Dnipro al 93° contro la Lazio ed il ko casalingo della Fiorentina, rimontata dopo l’iniziale vantaggio, dal Basilea.

    Veniamo al racconto delle tre gare partendo, in ordine cronologico da quella del San Paolo.

    NAPOLI – BRUGES

    L'abbraccio tra Mertens e Callejon | Foto Twitter
    L’abbraccio tra Mertens e Callejon | Foto Twitter

    Tutto facile per il Napoli di Sarri che per la prima europea vara sul 4-3-3. La gara si mette subito bene con il tiro-cross di Callejon che al minuto 5, sorprende il portiere e s’infila in rete. Il Bruges abbozza una reazione ma viene castigato in pochi minuti dalla doppietta di Mertens che al 25° in sostanza chiude la gara. I belgi non riescono praticamente a rendersi mai pericoloso e nella ripresa subiscono prima il gol di Hamsik che sfrutta un’uscita incerta di Bolat e poi la doppietta personale di Callejon. Questa gara europea, oltre ai tre punti, porta in dote a Sarri, un ottimo Napoli, come sempre, in fase offensiva e più sicuro negli automatismi difensivi.

    NAPOLI – BRUGES 5-0 (5°, 77° Callejon, 19°, 25° Mertens, 53° Hamsik)

    NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Hamsik (62° Allan), Jorginho, David Lopez; Callejon, Higuain (72° Gabbiadini), Mertens (75° Insigne).

    BRUGES (4-3-3): Bolat; Meunier, Duarte, Mechele, De Bock; Vormer, Simons, Vazquez (69° De fauw); Bolingoli Mbombo (46° Izquierdo), Diaby (60° Claudemir); Leandro Pereira.

     

    DNIPRO – LAZIO 

    Beffa incredibile per la Lazio che sul campo del Dnipro prima sfiora il gol con Matri, poi passa in vantaggio con Milinkovic-Savic bravo a girare in rete una punizione calciata da Kishna al 34°. I biancocelesti vanno vicino al raddoppio contro un Dnipro che ci prova ma senza creare grossi pensieri a Marchetti. Al 93°, terzo ed ultimo minuto di recupero, arriva però la doccia fredda con Seleznyov che si libera sul secondo palo e, praticamente a porta vuota, spinge in rete il pallone del definitivo 1-1.

    DNIPRO – LAZIO 1-1 (34°Milinkovic-Savic (L), 93° Seleznyov (D))

    Dnipro (4-2-3-1): Boyko; Fedetskyi (61° Ruiz), Douglas, Gueye, Anderson; Fedorchuk (45° Danilo), Edmar (86° Gama); Rotan, Matheus, Léo Matos; Seleznyov.

    Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Parolo, Onazi; Kishna (76° Candreva), Milinković-Savić (89° Mauri), F. Anderson; Matri (76° Keita).

     

    FIORENTINA – BASILEA

    L’incontro con la sua ex squadra non porta certo fortuna a Paulo Sousa. La sua Fiorentina infatti si fa rimontare dagli svizzeri e cede per 2-1 sul campo amico. La gara si era pure messa benissimo con la carambola tra Kalinic e Suchy che aveva visto rotolare la palla in rete al minuto 3°. Il Basilea prima pare in difficoltà ma poi pian piano cresce anche se ad inizio ripresa Blaszczykowski, al termine di una ripartenza, colpisce il palo. La svolta della gara arriva al 66° quando Gonzalo Rodriguez commette un brutto fallo su Embolo che gli costa il rosso diretto. Poco dopo s’infortuna anche Astori,così la Fiorentina si trova senza i propri centrali e al 71° capitola con il tiro di Bjarnason che supera Sepe e s’insacca in gol. Passano solo 7 minuti ed un gioiello balistico da fuori area di Elneny fissa il risultato sul 1-2 che fa sorridere gli svizzeri.

    FIORENTINA – BASILEA 1-2 (3° Kalinic (F), 71° Bjarnason (B), 78° Elneny (B))

    Fiorentina (3-4-3): Sepe; Rodriguez, Roncaglia, Astori (68° Tomovic); Borja Valero, Badelj, Blaszczykowski, Alonso; M. Fernandez (68° Pasqual), Kalinić, Iličič (46° Babacar).

    Basilea (4-4-2): Vaclík; Xhaka, Hoeg, Suchy, Lang; Boetius (72° Delgado), Elney, Zuffi, Bjarnason; Embolo, Janko (86° Callà).

    Espulso G.Rodriguez (F) al 66°.

  • La Roma ferma i campioni, all’Olimpico è 1-1

    La Roma ferma i campioni, all’Olimpico è 1-1

    La Roma conquista il primo punto, nella prima partita del girone di Champions League, fermando sull’1-1 i campioni in carica del Barcellona. La squadra di Garcia ha avuto il merito di avere un atteggiamento propositivo per tutta la durata della gara, senza paure e timori reverenziali del Barcellona, un punto prezioso per il proseguo del girone conquistato con il sacrificio e la abnegazione da parte di tutta la squadra; la squadra di Luis Enrique ha creato diverse palle gol nel corso della gara ma non ha mai dominato la Roma sempre ben messa in campo, attenta e accorta nelle posizioni in campo. Passato in vantaggio con un gol in sospetto fuorigioco di Suarez, la Roma ha trovato la via del pareggio con un gol impossibile di Florenzi: una autentica magia scaturita dal suo piede destro dopo sulla fascia destra, avendo superato di pochi metri la linea di centrocampo: Ter Stegen, fuori dai pali, può soltanto guardare la palla entrare nella propria porta.

    Il momento del gol di Florenzi, con cui la Roma pareggia la partita.
    Il momento del gol di Florenzi, con cui la Roma pareggia la partita.

    Al 4′ sinistro di Messi dal limite dell’area, la palla esce alta; al 9′ il colpo di testa di Suarez è uscita a lato alla sinistra del portiere. Al 20′ il vantaggio del Barcellona: Rakitic, dalla linea laterale dell’area piccola servito da un fendente di Mathieu, mette un cross che arriva sulla testa di Suarez il quale a porta vuota può siglare il gol. Episodio dubbio in area di rigore della Roma al 23′ quando Iniesta serve Suarez che sul lancio viene a contatto con Szczesny ma per il direttore di gara è tutto regolare. Al 30′ gol strepitoso di Florenzi il quale scatta sulla fascia destra e, da metà campo appena superata, lascia partire un destro che finisce alle spalle di Ter Stegen, fuori area. Al 33′ sinistro di Messi dal limite dell’area che esce alto sopra la traversa. Al 37′ azione personale di Messi che entra in area dalla parte di destra, salta Digne e conclude verso la porta ma Szczesny è attento e respinge; al 43′ destro di Naingollan dal limite dell’area ma Ter Stegen respinge a lato.

    Al 46′ occasione per Messi, sinistro secco dell’argentino, ma è attento il portiere giallorosso; scaprata di Suarez su Szczesny e il portiere non ce la fa ed è costretto al cambio; ancora Messi al 56′ mette in mezzo all’area una palla velenosa ma De Sanctis è attento e fa sua la sfera. Al 75′ sinistro di Florenzi dal limite dell’area ma la palla è alta. Neymar si gira molto bene in area di rigore e tira ma è fondamentale il recupero di Manolas che manda in angolo la palla. Al 76′ traversa di Messi abile a approfittare di un errato disimpegno di Rudiger il quale tergiversa con il pallone e l’argentino manda la palla sulla parte alta della traversa. All’80 si salva in angolo la Roma, dopo un uno-due tra Iniesta e Neymar con un fraseggio corto che manda in difficoltà la difesa giallo rossa. Minuto 87′ Salah rasoterra per Dzeko ma il tiro del bosniaco è rasoterra, facile preda per Ter Stegen. Al 94′ palla in area di rigore, volante, di Messi per J.Alba che supera con un pallonetto in diagonale De Sanctis ma è provvidenziale Manolas a salvare sulla linea. Al 95′ De Sanctis blocca un tiro di Sergi Roberto da fuori area.

    ROMA – BARCELLONA 1-1 (20′ Suarez; 30′ Florenzi)

    ROMA (4-3-3): Szczesny [48. De Sanctis]; Florenzi [84.Torosidis], Manolas, Rudiger, Digne; De Rossi, Naingollan, Keita; Iago Falque [80. Iturbe], Salah, Dzeko. A disp: Maicon, Gervinho, Vainqueur, Totti. All: Rudi Garcia

    BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piquè, Mathieu, J.Alba; Busquets; Rakitic [61. Rafinha] [64. Mascherano] , Iniesta; Messi, Neymar, Suarez. A disp: Bartra, Correia, Masip, Ramirez, El Haddadi. All: Luis Enrique

    Arbitro: Quipers (Olanda)

    Ammoniti: 62. Naingollan [R]; 74. Pique [B];

    Calci d’angolo: 1-5

    Recupero: 1 + 8

  • “Messi” alla prova: Roma per l’impresa contro il Barça

    “Messi” alla prova: Roma per l’impresa contro il Barça

    All’Olimpico questa sera sarà una vera e propria sfida tra campioni, quelli che sponda Roma e Barcellona daranno vita senza ombra di dubbio a una partita vibrante ed emozionante. Ecco che la capitale si trasformerà in una bolgia, si aspetta il pubblico delle grandi occasioni, stadio tinto di giallorosso e blaugrana, sul rettangolo di gioco i campioni d’Europa e di tutto allenati, ovvero il Barcellona di Luis Enrique, contro una squadra come la Roma di Rudi Garcia, pronta a vender cara la pelle e a dimostrare di essere cresciuta. Costruiti per competere non solo in Italia ma per combattere contro tutto e tutti anche in campo internazionale, tutto pronto per l’inizio di questa stagione di Champions, e niente di più bello poteva esserci di una partenza con il botto contro i ” marziani ” spagnoli.

    Lo Stadio Olimpico "vestito" in giallorosso | Foto Twiter
    Lo Stadio Olimpico “vestito” in giallorosso | Foto Twiter

    Il bello di giocare una partita così, l’emozione di confrontarsi contro i più forti del mondo, i più forti, la squadra da battere. Niente di più motivante, con la tensione pre partita, tra i giocatori ma anche tra la gente che vive la Roma ogni giorno, la stessa sensazione che però al momento dell’entrata in campo scompare, perchè dentro c’è solo la voglia di dimostrare, di lottare su ogni pallone e prevalere su un avversario mostruoso, con pochi punti deboli e tanta qualità. Umiltà, rispetto, per chi non ha aggettivi ormai, lo ha detto Garcia nella conferenza pre partita, ma questa Roma, lottando e giocando alla pari, concedendo poco e sfruttando le occasioni potrebbe anche fare il colpaccio. In casa, davanti ai propri tifosi, senza nulla da perdere, perchè chi ha tanto da dimostrare è la squadra di Luis Enrique, quella campione in carica, e che è partita senza sconfitte in campionato.

    Rudi Garcia
    Rudi Garcia

    Questa Roma ha ancora negli occhi le batoste prese in Coppa dei Campioni con Manchester United e Bayern Monaco, quindi il desiderio è quello di fare una grande partita, senza sbilanciarsi ma allo stesso tempo provando a far male a un avversario complicato, sicuramente il più difficile che potesse capitare. E’ la prima e tutto può succedere, i giallorossi hanno più opzioni tattiche, diverse alternative, giocatori che possono competere sia a livello atletico che tecnico con le furie blaugrana. Lionel Messi, nome che non  ha bisogno di presentazioni e che squilla più degli altri, lui è quello che fa più paura, solo leggere il suo palmares fa venire la pelle d’oca, ma non è l’unico da tenere a bada visto che la Roma avrà le sue gatte da pelare. Non ci sarà nessuna mossa particolare, la gabbia o che dir si voglia sul numero dieci argentino, perchè da imbrigliare ce ne sarebbero più di uno, ecco perchè Garcia vorrà vedere una squadra affamata, con la voglia di far risultato alla prima in Champions e per di più davanti ai propri supporters.

    Occhi puntati su Mohamed Salah, in panchina contro il Frosinone, ma pronto a scatenarsi negli spazi lasciati dal Barça, che sicuramente terrà il pallino del gioco ma si esporrà inevitabilmente anche ai contropiedi dei giallorossi. Ecco perchè puntare sulla velocità dell’egiziano, colui che può creare strappi decisivi, una tecnica cristallina, velocità allo stato puro e il senso del gol di un attaccante. Insieme a lui nel tridente disegnato dall’allenatore francese ci sarà Dzeko, uno che in Champions e in campo internazionale sa cosa voglia dire fare gol, mentre non sarà probabilmente nell’undici titolare ma pronto per entrare in campo il capitano, Francesco Totti, altro campione e giocatore in grado a partita in corso di fare la giocata decisiva. Al suo posto Iago Falque, ex di turno, anche se a Barcellona non lo ricordano, o meglio, non ne hanno sfruttato le qualità, forse perchè era giovane, forse perchè gli allenatori tra cui anche Luis Enrique non vedevano in lui una promessa del calcio. Ora alla Roma è entrato subito negli schemi, continuando quello che aveva già mostrato con la magia del Genoa nella scorsa stagione, è pronto all’esordio in Champions quindi, per segnare alla sua ex squadra. Difesa a quattro davanti a Szczesny con Florenzi, ancora terzino, insieme a Rudiger e Manolas, ancora preferiti a Castan, mentre l’idea di mettere De Rossi centrale non sembrerebbe la soluzione migliore, visto che l’azzurro dovrebbe prender eposto davanti alla difesa nel suo ruolo ideale, con Nainggolan e Keita a fianco, vista l’assenza di Pjanic. Il maliano è stato protagonista con la maglia del Barcellona, ha vinto due Champions, un Triplete e i sei titoli nel 2009, non poco per un giocatore importantissimo nello scacchiere di Rudi Garcia, in grado di unire quantità e qualità. In corsa per una maglia da titolare anche il neo arrivato William Vanqueur, ex Dinamo Mosca, che partirebbe dall’inizio solo nel caso in cui De Rossi fosse dirottato in difesa al posto di Rudiger.

    Lionel Messi
    Lionel Messi

    Il Barcellona ha qualche problemino, Luis Enrique non ha convocato Carlo Bravo, perchè il portiere di Coppa è come lo scorso anno Ter Stegen, così come non sarà del match Daniel Alves. Non c’è un vero e proprio terzino destro che possa sostituire il brasiliano, ecco perchè il candidato numero uno alla vigilia sembra essere Sergi Roberto. La coppia centrale formata da Piquè e Mascherano è confermata, così come Jordi Alba, titolare a sinistra. A centrocampo la cerniera sarà formata da Busquets, Rakitic e Iniesta, mentre davanti il tecnico spagnolo si affiderà all’estro e alla fantasia di Messi, Suarez e Neymar. Non ci resta che aspettare il fischio d’inizio, Roma e Barcellona daranno vita a un mercoledì di Coppa scoppiettante.

  • Morata fa risorgere la Juve: a Manchester è 1-2

    Morata fa risorgere la Juve: a Manchester è 1-2

    Alvaro Morata, l’uomo della provvidenza, è lui a decidere la sfida di Manchester, è lui a dare alla Juventus i primi tre punti del girone, in una partita ben giocata dai bianconeri che hanno saputo tenere bene il campo e non si sono disuniti una volta passati in svantaggio. Si rimette in moto la formazione di Allegri in un momento importante della stagione dove arriva la prima vittoria stagionale in partite ufficiali, escludendo la Supercoppa Italiana, dopo un avvio negativo in campionato.

    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.
    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.

    La Juventus sceglie il palcoscenico più bello, più prestigioso, quello che tutti i colleghi di Buffon e compagni vorrebbero calcare per ripartire; una partita iniziata con un Buffon strepitoso su Sterling, lo sa anche in altre due occasioni, che fanno presagire ad una serata negativa, invece la Juve ha il merito di rimanere corta e compatta, senza farsi sopraffare da una squadra a punteggio pieno nel proprio campionato.

    La vittoria di questa sera sarà utile a ridare molare ai ragazzi di Allegri i quali sembravano averlo perso nelle prime uscite stagionali, ma la squadra resta forte non si spiegherebbe sennò la reazione rabbiosa dopo la rete subita; il City è andato in vantaggio grazie ad una sfortunata autorete di Chiellini, forse Kompany ha commesso fallo, Buffon la salva nuovamente con un grande intervento qualche minuto dopo; grazie al carattere e alla tecnica, bellissimo il gol di Morata che capovolge il risultato. Ora serve continuare a lavorare a testa bassa e dimostrare, sul campo, di poter tornare grandi anche in campionato.

    La Juventus scende in campo con la terza divisa, completo nero. Al 1′ c’è subito un grande intervento di Buffon: Sturaro perde palla a centrocampo e il City riparte in contropiede con Fernandinho, pallone servito a Sterling che cerca di piazzare la palla sul secondo palo di destro ma il portiere azzurro respinge. all 11′ è stato annullato un gol a Pogba per fuorigioco; al 13′ calcio di punizione di Hernanes con la palla che è uscita a lato controllata da Hart. Al 25′ sinistro di Morata con palla, rasoterra, che a lato di poco. Al 30′ si fa vedere la Juventus con un destro di Cuadrado da fuori area, palla a lato ma non di molto. Al 31′ Silva, approfittando di un errato disimpegno di Evra, ha servito Bony il quale ha superato con un tunnel Chiellini e manda di sinistro a lato con tutto lo specchio della porta di fronte. Al 40′ Lichsteiner respinge centralmente un cross di Nasri dalla destra e Fernandinho calcia di prima intenzione di collo pieno dal limite dell’area, la palla esce a lato.

    Al 56′ il City passa in vantaggio: calcio d’angolo di Silva e colpo di testa involontario di Chiellini sovrastato da Kompany, più che un gol è un autogol. al 59′ la Juventus rischia di crollare ma è strepitoso Buffon con un doppio intervento sulle conclusioni ravvicinate di David Silva e Sterling. Al 62′ occasione gol per la Juventus: assist di Morata per Sturaro il quale conclude di sinistro ma centrale e Hart riesce a respingere. Al 70′ il pareggio della Juventus: cross dalla sinistra di Pogba e Mandzukic in scivolata tocca la palla, quel giusto che basta, per mandarla sul palo interno. All’81’ il gol della vittoria bianconera: palla alta che rimbalza sulla schiena di Kolarov, Morata è un falco ad avventarsi sul pallone e a concludere, di prima, di sinistro con la palla che, a giro, prende il palo interno e si insacca in rete. All’87’ il destro a giro di Tourè da fuori area viene alzato sopra la traversa da Buffon.

    MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Sagna, Kompany [71. Otamendi], Mangala, Koralov; Tourè, Fernandinho; Silva, Nasri [82. Aguero], Sterling [70. De Bruyne];  Bony. A disp: J. Navas, Wily, Demichelis, Fernando. All: Pellegrini

    JUVENTUS: (4-3-3)Buffon; Lichsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Sturaro, Hernanes, Pogba; Cuadrado, Mandzukic [77. Dybala], Morata [83. Barzagli]. A disp: Neto, Zaza, Alex Sandro, Pereyra,  Lemina. All: Allegri

    Arbitro: Skomina (Slovenia)

    Angoli: 4-1 Recupero: 0 + 3

  • Statistiche Fantacalcio, Top e Flop dopo la 3° giornata

    Statistiche Fantacalcio, Top e Flop dopo la 3° giornata

    La terza giornata della Serie A 2015/16, chiusasi con la sfida di Marassi tra Sampdoria e Bologna, ha portato discreti ma non eccezionali risultati per quanto riguarda il Fantacalcio.

    Si è verificato un leggero calo del numero di gol segnati rispetto allo scorso turno, con due marcature multiple, ed una leggerissima diminuzione degli assist.

    I gol segnati in questo primo turno di Serie A sono stati 24: Pinilla (2), Borriello, Pucciarelli, Saponara, Babacar, Guarin, Dybala, Matri (2), Allan, Insigne, Djurdjevic, Hiljemark, Iago Falque, Iturbe, Eder, Soriano, Floro Flores, Magnanelli, Acquah, Baselli, Juanito Gomez, Toni.

    Gli Assist realizzati ed assegnati da “La Gazzetta dello Sport” sono stati 11: Gomez, Matos, Saponara, Zielinski, Borja Valero, Felipe Anderson, Gabbiadini (2), Lazaar, Muriel, Viviani.

    Come abbiamo già anticipato ci sono state 2 marcature multiple, per la precisione due doppiette, quella del nerazzurro Pinilla in Sassuolo-Atalanta e quella del neo laziale Alessandro Matri nella vittoria per 2-0 dei biancocelesti contro l’Udinese.

    Per quanto riguarda i Malus ci sono da segnalare ben due calci di rigore parati, entrambi nella stessa gara, Sassuolo-Atalanta. Come detto protagonisti in negativo sono stati Sansone e Moralez che hanno visto le loro conclusioni dal dischetto respinte da Sportiello e Consigli. In questo turno c’è stato anche un autogol, quello del rosanero Vitiello in Palermo-Carpi e ben quattro espulsioni, per la precisione quelle di Pinilla e Vrsaljko in Sassuolo-Atalanta, quella del viola Badelj in Fiorentina-Genoa e quella del centrocampista del Bologna Rizzo nella sfida di lunedì contro la Sampdoria.

     

    IL MIGLIOR PUNTEGGIO DI GIORNATA

    Alessandro Matri | Foto Twitter
    Alessandro Matri | Foto Twitter

    Il migliore di giornata è l’attaccante della Lazio Alessandro Matri. Il calciatore biancoceleste, autore di una doppietta, si è giocato il titolo con l’altro marcatore multiplo di giornata, ovvero il cileno Mauricio Pinilla. L’attaccante dell’Atalanta però oltre al gol ha subito un cartellino rosso che ha portato il suo totale ad 11.5. Matri dal canto suo oltre al +6 di bonus ha anche ottenuto il 7.5 in pagella per un 13.5 totale.

     

    TOP 11

    Questa la top 11 dei migliori di giornata, schierata con un 4-3-3, con voti, bonus e malus presi da “La Gazzetta dello Sport”.

    Consigli 8; Frey 7, Molinaro 7, Lazaar 6.5, Adnan 6.5; Saponara 11, Hetemaj 10, Guarin 10; Matri 13.5, Pinilla 11.5, Borriello 10

     

    FLOP 11

    Questa la flop 11 dei peggiori di giornata, schierata con un 4-3-3, con voti, bonus e malus presi da “La Gazzetta dello Sport”.

    Benussi 3; Vitiello 3, Vrsaljko 3.5, Hysaj 4.5, Peluso 4.5; Rizzo 3.5, Valdifiori 4, Badelj 4; Sansone 1.5, Moralez 3.5, Totti 4.5

     

    STATISTICHE FANTACALCIO

    Queste le Statistiche Fantacalcio, con i migliori 3 ruolo per ruolo, (con almeno 2 gare disputate) dopo la 3° giornata di Serie A

    PORTIERI: Bizzarri (Chievo) 6.33; Sportiello (Atalanta) 6.33; Consigli (Sassuolo) 6.33

    DIFENSORI: Alonso (Fiorentina) 7.67; Stendardo (Atalanta) 7.5; Moretti (Torino) 7.5

    CENTROCAMPISTI: Saponara (Empoli) 10.17; Birsa (Chievo) 9.83; Baselli (Torino) 9.67

    ATTACCANTI: Eder (Sampdoria) 12; Meggiorini (Chievo)9.83; Floro Flores (Sassuolo) 9.83

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Birsa (Chievo), Gabbiadini (Napoli) e Meggiorini (Chievo) 2 assist.

    4- Brienza (Bologna), Gabriel Silva (Carpi), Croce (Empoli), Paganini (Frosinone), Cassani (Sampdoria),Berardi (Sassuolo), Avelar (Torino), Kone (Udinese), Halfredsson (Verona), Maccarone (Empoli), Rincon(Genoa), Pereyra (Juventus), Bonaventura (Milan), Luiz Adriano (Milan), Allan (Napoli), Insigne (Napoli),Vazquez (Palermo), Iago Falque (Roma), Bruno Peres (Torino), Gomez (Atalanta), Matos (Carpi), Saponara (Empoli), Zielinski (Empoli), Borja Valero (Fiorentina), Felipe Anderson (Lazio), Lazaar (Palermo), Muriel (Sampdoria), Viviani (Verona) 1 Assist.

  • Juventus: ora il City per dimenticare il campionato

    Juventus: ora il City per dimenticare il campionato

    Gara più difficile non ci poteva essere per la Juventus. Dopo  un inizio più che balbettante in campionato con un solo punto all’attivo in tre partite e un pareggio acciuffato solo nel finale contro il Chievo Verona, la Vecchia Signora è impegnata questa sera nella tana del Manchester City, al contrario partito fortissimo in Premier League. I bianconeri sono i vicecampioni d’Europa, dovranno lottare anche in questa stagione per arrivare il più in là possibile, ma non sarà semplice, vista anche la partenza in salita degli uomini di Allegri. Sarà certamente stimolante incontrare i ” citizens ” in un momento così; ecco che quindi la gara di stasera, fischio d’inizio alle 20.45, potrà rappresentare la scossa, così come allungare il periodo buio juventino, mezze misure non ce ne sono. allegri-conf-stampa-juve

    Tante difficoltà incontrate dalla Juventus in questo inizio di stagione, la perdita di pedine fondamentali, un mercato che ha sì dato giocatori importanti e di caratura internazionale ma che ha visto anche qualche obiettivo sfumare. Allegri sta cercando di trovare una quadratura del cerchio, la squadra che si è vista finora è solo lontana parente di quella vista negli anni scorsi, ma è facile parlare dopo solo tre giornate, giudicare una squadra che ha letteralmente dominato in lungo e in largo la scena italiana, dando del filo da torcere anche alle grandi d’Europa. Ebbene sì, questo è un anno di rifondazione, dove magari non arriveranno i risultati, anche se non vogliamo credere che la Juve non possa recitare il ruolo di protagonista anche quest’anno, anche se con qualche difficoltà in più. Non vinceranno magari i bianconeri, ma cercheranno di ricostruire, come si è visto dagli acquisti fatti.

    Intanto stasera si riparte, da quando suonerà la musica della Champions la testa dovrà andare solo al match, senza pensare a quello che è stato finora. Inizia la Coppa dei Campioni, quelli che scenderanno in campo stasera, da una parte e dall’altra. Una sfida emozionante, con il Manchester City favorito e una Juventus che non vorrà recitare però la parte di comparsa. La squadra dello sceicco Al Nahyan ha investito tanto in quest’estate spendendo fior fior di quattrini per migliorare una rosa che ha visto le partenze di Dzeko, Milner e Jovetic, ma anche arrivare altri talenti come Otamendi, Sterling e De Bruyne.

    Claudio Marchisio | © Claudio Villa / Getty Images
    Claudio Marchisio | © Claudio Villa / Getty Images

    Disponibilità economiche quindi differenti, stesso obiettivo, vincere, perchè quella tra Manuel Pellegrini e Massimiliano Allegri sarà come una partita a scacchi, una sorta di sfida nella sfida tra l’argentino e l’italiano. Il momento delle due squadre come i numeri fanno solo da corredo a quella che sarà una sfida imprevedibile, visto che nelle passate stagioni il Manchester City non ha mai passato il girone. Storia, perché stasera sarà diverso, i padroni di casa hanno vinto cinque sfide su cinque in campionato senza palesare nessun punto debole, visto che l’attacco segna con regolarità e la difesa è finora imbattuta. Diverso il caso della Juventus che, in tre sfide ufficiali in Serie A, ha subito quattro reti segnandone solo due.

    Paulo Dybala oggi titolare | Foto Twitter
    Paulo Dybala oggi titolare | Foto Twitter

    3 – 5 – 2 per Allegri che dovrà sopperire all’assenza di Claudio Marchisio, un altro giocatore importante bloccato da un infortunio che lo terrà fuori almeno un mese. Emergenza a centrocampo, dove il tecnico livornese potrebbe lanciare dal primo minuto il nuovo acquisto Lemina, ex Marsiglia, giovane di prospettiva, nella linea a tre insieme a Pogba e uno tra Pereyra ed Hernanes nel ruolo di trequartista, anche se è attuale l’ipotesi di vedere Sturaro e Pogba mezz’ali, con Hernanes regista e Pereyra dietro alle due punte, in una linea che in quel caso sarebbe a quattro in un 4 -3 – 1 -2. Le due punte che cercheranno di scardinare l’arcigna difesa dei citizens saranno Mandzukic, favorito su Morata, e Dybala. Sugli esterni torna Lichtsteiner, a riposo contro gli scaligeri, mentre sull’out opposto agirà Evra, favorito su Alex Sandro, con al centro Chiellini e Bonucci, sicuri della maglia da titolari, mentre l’altro posto sarà conteso da Barzagli e Caceres.Aguero

    Pellegrini dovrà rinunciare ad Aguero, grande assente, di quello la Juve dovrà approfittare, anche se la qualità non manca di certo a questo City. Davanti ad Hart, Sagnà e Kolarov terzini e Kompany con uno tra Mangala e Otamendi al centro, formeranno il pacchetto arretrato. Fernandinho sarà lo schermo davanti alla difesa, Jesus Navas e Yaya Tourè i due pronti ad inserirsi alle spalle del tridente con Sterling e Silva esterni, insieme a Bony, punto di riferimento centrale. Gara non per deboli di cuore, inizia il cammino della Juventus, tutti davanti alla TV per vedere l’esordio dei bianconeri in Champions e tifare per le italiane, indipendentemente dalla fede calcistica.