Categoria: Calcio

  • De Rossi, bandiera eterna e 500 volte giallorosso

    De Rossi, bandiera eterna e 500 volte giallorosso

    Che fosse un predestinato si era visto dai primi calci tirati ad un pallone. Daniele De Rossi, romano e romanista doc ha scritto e sta scrivendo pagine indelebili della storia della Magica, insieme a Totti, due amici prima che compagni. Quante presenze, gol pesanti, sia con la maglia giallorossa che con quella azzurra della Nazionale. Un centrocampista a tuttotondo, ma non solo. Da sempre e per sempre nella Roma, fin da piccolo, esclusa una piccola parentesi. Figlio d’arte, sboccia subito, con l’esordio in prima squadra, le prime sfide dal sapore europeo, le prime di una lunga serie. Adesso, arrivato ormai a quota 500 presenze sabato contro l’Empoli, gara in cui ha potuto anche festeggiare la sua rete numero 52 in carriera, ha ancora tanto da dare per i colori che ha sempre amato.

    Adem Ljajic e Daniele De Rossi
    Adem Ljajic e Daniele De Rossi

    Quello tra Danielino e la Roma è un amore sbocciato presto, all’età di 11 anni, dopo aver fatto prima il terzino e l’attaccante nell’Ostiamare, squadra dove è nato. Papà Alberto, ex giocatore e a quei tempi allenatore della Primavera, gli avrà fatto scattare la scintilla decisiva. Dopo il no secco due anni prima nonostante la chiamata da parte del club capitolino arriva la decisione, quella che lo porterà alla Roma, da dove non si slegherà più. Viene arretrato a centrocampo, il ruolo che più gli si addice, lo diciamo ora che di partite sue ne abbiamo viste, ma la scelta di cambiare la sua posizione in campo fu la più giusta.

    Tanta “garra”, direbbero alla sudamericana, la nostra grinta e cattiveria agonistica per capirci, forza e polmoni, una visione di gioco ottimale, intelligenza tattica e una grande capacità in fase realizzativa. I primi assaggi delle sue qualità De Rossi li dà con la maglia della Primavera. Arriva il 2001 poi, la Roma dello Scudetto, infarcita di campioni e con un “genio” come Fabio Capello in panchina. Qualcosa di calcio ci avrà capito e il coraggio di buttarlo in campo in Champions League nel secondo tempo a soli 18 anni fu il sintomo che in quel ragazzo c’erano doti fuori dal comune. Personalità da vendere per il ragazzo, l’emozione, quella tanta, ma nascosta dalla stoffa di quello che sarebbe diventato un campione. Non si era sbagliato chi ne parlava bene quella volta.

    Crescita giorno dopo giorno, allenamenti, voglia di arrivare, ma in quella stagione l’allenatore non lo gettò nella mischia in serie A forse per non bruciarlo. L’esordio nel nostro campionato è lontano 12 anni, era il 23 gennaio del 2003, contro il Como, ma la gioia più grande è la prima dall’inizio, quella che non scorderà mai. In casa, lui che prima era abituato ad andare in curva, davanti al pubblico romanista, da titolare segna il suo primo gol con la Roma. In più la squadra vince con il Torino, il massimo per un ragazzo con la ” Lupa ” nel cuore, non avrebbe potuto chiedere inizio migliore.

    A 21 anni diventa già una pedina fondentale, cui è difficile rinunciare, il suo primo gol in Champions arriva contro i marziani del Real Madrid, non certo una rete come le altre, anche se il risultato non sorrise alla Roma. Inizia a fare partite di grande spessore, tanto da diventare inamovibile, reti anche pesanti, non c’è allenatore che non lo stimi per le sue immense qualità e per la sua polivalenza. Il 2004 lo vede esordire anche con la maglia azzurra, dove Lippi non fa fatica a sfruttarne le doti. Anche lì, esordio con gol, ma non è l’unica soddisfazione di quell’anno, in cui è uno dei principali artefici della vittoria degli Europei Under 21. Se non si era ancora capito, questo poteva essere un campione vero, un leader in campo e le prestazioni non fanno che certificarlo. Nel Mondiale tedesco, quello storico vinto dagli azzurri, è uno dei protagonisti, tanti lo vogliono, ma mai e poi mai direbbe addio alla sua Roma.

    Nel 2006 è il miglior giovane e nella stagione successiva, dove la guida tecnica passa da Spalletti a Ranieri, la musica non cambia, lo dimostra il premio come miglior calciatore italiano. Se uno a 24 anni è già capitano a un Mondiale, quello non felice in Sud Africa, e indossa la 10 che era stata fino a quel momento di Totti non si può non confermare che quella sia la carriera di un predestinato, erede del “Pupone”, suo modello di calciatore, amico e compagno di mille battaglie.

    Arriva Luis Enrique, non cambia niente, l’unico che non lo vede e lo fa stare in panchina è Zeman, quella con il boemo è una stagione complicata per la Roma e per lo stesso De Rossi, che però zitto da vero professionista aspetta il momento per dimostrare di essere ancora quello di sempre. Non ce n’era bisogno, ecco che con l’arrivo di Rudi Garcia torna a prendere le redini del centrocampo. Gioca con una naturalezza e ormai è anche maturato, aiuta i compagni, è sempre nel posto giusto al momento giusto, impiegato anche come difensore centrale, fa prestazioni sublimi.

    Nel maggio del 2014 diventa il terzo calciatore con più presenze in serie A nella storia della Roma, ma la storia l’ha scritta proprio sabato, arrivando a 500. “Capitan futuro” a 32 anni ha ancora tanto da dare, nessuno più di lui in grado di raccogliere l’eredità di Francesco Totti. Sembra ancora un ragazzino, forse con un pò di barba in più di 14 anni fa, ma con la stessa fame di sempre. Un grande giocatore dietro la figura di un grande uomo, ecco chi è Daniele De Rossi, l’eterna bandiera, come recitava lo striscione esposto al Colosseo per celebrarlo. Sabato la Curva vuota, non una gran risposta, ma stasera, dove saranno già 501 per il centrocampista romano, c’è bisogno del sostegno di tutta la parte giallorossa della Capitale, anche a distanza, perchè vincere in Germania sarebbe il regalo più grande.

  • Calcio Femminile, partita la Serie A 2015/16

    Calcio Femminile, partita la Serie A 2015/16

    Passata l’estate che ha avuto il suo picco nei mondiali di Canada 2015, ed il primo turno della Champions League, che ha sorriso alle squadre italiane, finalmente la Serie A di calcio femminile 2015/16 ha avuto inizio.

    Una prima giornata che ha rischiato di saltare, a causa dello sciopero indetto dalle calciatrici, poi rientrato , come si legge nella nota della Associazione Calciatori, per la disponibilità della FIGC di “di portare all’attenzione degli organi federali competenti le tematiche poste dall’Aic, perché sin dalla riunione del 22 ottobre vengano approvate le soluzioni concordate anche in tema di accordi pluriennali e di contribuzione straordinaria”.

    Veniamo a vedere i primi giudizi raccontati dal campo.

    Le grandi favorite non hanno steccato, Verona, Brescia, Fiorentina e Mozzanica hanno conquistato agevolmente i 3 punti. Pareggiano invece il Tavagnacco, contro il San Zaccaria, e la Res Roma che ha impattato per 0-0 contro il neopromosso Sudtirol.

    Analizziamo le 6 gare disputatesi da sabato a lunedì.

    TAVAGNACCO – SAN ZACCARIA 1-1 (21° Longato (S), 48° Brumana (T))

    Al Tavagnacco non basta la solita Bomber Paola Brumana per portare a casa i 3 punti all’esordio. Il San Zaccaria infatti porta a casa un prezioso pareggio in trasferta. A passare in vantaggio sono proprio le ospiti con Longato che al 21°, dopo un’azione personale trova il tiro vincente. Nella ripresa bastano pochi minuti a Brumana per trovare la conclusione che vale il definitivo 1-1.

    RIVIERA DI ROMAGNA – FIORENTINA 0-4 (1° Rinaldi, 17°, 49° Panico, 23° Vicchiarello)

    La Fiorentina s’impone nettamente sul campo del Riviera di Romagna. Le viola passano subito con Rinaldi che gira in rete l’assist di Guagni. Passano circa 15 minuti e Guagni si ripete fornendo il passaggio vincente per Patrizia Panico. Il Riviera non ha il tempo di reagire che incassa lo 0-3, a segnare è Vicchiarello con una gran conclusione. Il poker definitivo arriva al 49° con Panico che timbra la personale doppietta.

    RES ROMA – SUDTIROL 0-0

    La Res Roma viene bloccata sullo 0-0 dalle neopromosse ragazze del Sudtirol. Le ragazze di Mister Melillo ci hanno provato ma un po’ per imprecisione ed un po’ per la bravura del portiere Valzolgher, non sono riuscite a sbloccare il match.

    BRESCIA – VITTORIO VENETO 6-0 (19°, 74° Serturini, 38° Girelli, 50° Eusebio, 59° Sabatino, 67° Cernoia)

    Tutto facile per il Brescia nell’esordio di campionato con la neopromossa Vittorio Veneto. Le Leonesse, reduci dalla vittoria di Liverpool, strapazzano le ospiti con un netto 6-0. Le marcature vengono aperte al 19°  da Serturini ben imbeccata da Girelli. La stessa Girelli trova la soddisfazione personale al minuto 38. Al 50° Eusebio calcia da enorme distanza e beffa il portiere avversario per il 3-0. Passano meno di 10 minuti che Sabatino, su azione da corner, realizza il poker. Il Brescia non è sazio e al 67° trova ancora un gol con la conclusione dalla distanza di Cernoia. Il “set” viene chiuso da Serturini che trova la personale doppietta al 74°.

    VERONA – LUSERNA 7-1 (38°, 65° 71° Bonetti (V), 48° Fuselli (V), 51° Gabbiadini (V), 57°, 67° Ledri (V), 77° Moretti (L))

    Tutto facile per le campionesse d’Italia del Verona che asfaltano il Luserna, neopromosso in Serie A. La gara rimane in parità sino al 38° quando Bonetti da due passi realizza il gol del 1-0. La gara in sostanza si chiude ad inizio ripresa con le reti in soli 3 minuti di Fuselli di testa e Gabbiadini da lontano. Al 57° c’è gloria anche per Ledri. Al 65° Bonetti sfrutta un errore del portiere ospite e trova la doppietta. Due minuti ed è tempo di doppietta anche per Ledri  che segna dopo un’azione personale. Bonetti è scatenata ed al 71° realizza addirittura una tripletta. A meno di un quarto d’ora dalla fine, su azione di contropiede, il Luserna trova il gol della bandiera con Moretti.

    PINK SPORT TIME BARI – MOZZANICA 0-3 (23°, 52° rig. Giacinti, 91° Giugliano)

    Valentina Giacinti | © Asd Mozzanica
    Valentina Giacinti | © Asd Mozzanica

    La 1° giornata di Serie A di calcio femminile viene chiusa dal netto successo del Mozzanica sul campo della Pink Bari. Protagonista il solito Bomber Valentina Giacinti che prima sblocca la gara al 23° con una conclusione imparabile sul secondo palo, poi ad inizio ripresa si guadagna e trasforma il rigore per il 2-0. Il gol del definitivo 3-0 lo segna Giugliano, con un bolide dalla distanza, in pieno recupero.

     

    RISULTATI 1° GIORNATA

    TAVAGNACCO – SAN ZACCARIA 1-1

    RIVIERA DI ROMAGNA – FIORENTINA 0-4

    RES ROMA – SUDTIROL 0-0

    BRESCIA – VITTORIO VENETO 6-0

    VERONA – LUSERNA 7-1

    PINK SPORT TIME BARI – MOZZANICA 0-3

     

    CLASSIFICA DOPO LA 1° GIORNATA

    Verona, Brescia, Fiorentina e Mozzanica 3, San Zaccaria, Tavagnacco, Sudtirol e Res Roma 1, Pink Sport Time Bari, Riviera di Romagna, Vittorio Veneto e Luserna 0

     

  • Inter-Juventus si fermano al palo, è 0-0

    Inter-Juventus si fermano al palo, è 0-0

    Inter-Juventus si sono divise la posta della partita pareggiando per 0-0 nel posticipo dell’ottava giornata del Campionato di Serie A. Napoli, Roma e Fiorentina ringraziano. Uno 0-0 che non permette all’Inter di tornare in vetta alla classifica, mentre la Juventus resta staccata.

    Marcelo Brozovic, autore di un palo nel match Inter-Juventus
    Marcelo Brozovic, autore di un palo nel match Inter-Juventus

    Primo tempo nel quale a farla da padrone è l’agonismo, molte volte Valeri interviene per cercare di stoppare sul nascere eventuali proteste: quattro gli ammoniti nei primi 15′. Nella parte centrale è l’Inter ad attaccare a testa bassa, alza il baricentro del proprio raggio di azione e mette in seria difficoltà la difesa bianconera la quale va sotto pressione ma alla formazione di Mancini manca l’ultimo passaggio, soltanto in una occasione, ovvero la traversa di Brozovic, Buffon è intervenuto. L’avvio della ripresa è di marca juventina, la squadra di Allegri scende in campo con un piglio diverso, più attenta e aggressiva; pareggia il conto dei legni con Khedira che colpisce il palo da posizione favorevole. Cala l’Inter sotto il profilo fisico in quanto il dispendio delle energie è stato notevole.

    Al 3′ destro di Cuadrado che stoppa e tira, attento Handanovic che devia in angolo. al 10′ punizione di Jovetic, dalla sinistra, palla che arriva debole in area facile presa per  Buffon; al 21′ bello scambio Peresic-Jovetic, con il primo che scappa via sulla fascia ma sbaglia la traiettoria del cross; al 25′ Murillo lancia in  rasoterra Jovetic che conclude di sinistro ma Buffon è attento e respinge in angolo con l’aiuto di Chiellini. Al 28′ Brozovic conclude un tiro a giro dall’angolo dell’area di rigore ma Buffon riesce ad alzare la palla sulla traversa.

    Al 46′ palla gol per la Juventus: bravo Zaza a pressare alto Murillo che perde palla, appoggio per Morata che allarga sulla destra per Cuadrado, tiro del colombiano sul primo palo ma Handanovic è attento e devia in angolo. Al 51′ da calcio d’angolo dell’Inter, Morata liscia una palla in area di rigore ma nessuno ne approfitta. Al 58′ destro di Jovetic da fuori area, Buffon attento para in due tempi; al 59′ destro a giro di Pogba, attento Handanovic. Il palo di Khedira al 68′: Morata bravissimo a difendere la palla, spalle alla porta serve Khedira, tutto solo al suo fianco, destro del tedesco palla sul palo.

    Inter – Juventus 0-0

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; Santon, Miranda, Murillo, Juan Jesus; Medel [91. Kondogbia], Felipe Melo [63. Guarin]; Brozovic, Perisic, Jovetic [91. Palacio]; Icardi. A disp: Carrizzo, Ranocchia, Telles, D’Ambrosio, Montoya, Nagatomo, Gnoukori, Biabiany, Manaj. All: Mancini

    Juventus (3-5-2): Buffon;  Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Khedira, Marchisio, Pogba, Evra; Zaza [77. Dybala], Morata [70. Mandzukic]. A disp: Neto, Audero, Rugani, Alex Sandro, Sturaro, Asamoah, Padoin, Lemina, Hernanes, Pereyra. All: Allegri

    ARBITRO: Valeri (Roma)  Assistenti: Manganelli – Meli  IV Uomo: Dobosz   Addizionali: Massa – Russo

    Ammoniti:  6. Marchisio [J]; 7. Melo [I]; 11 Khedira [J]; 15. Zaza [J]; 60. Evra [J]; 77. Brozovic [I]; 85. Chiellini [J]; 90. Miranda [I]

    Angoli: 5-9   Recupero: 0 + 3

     

     

  • Anticipi Serie A: sorride la Roma, pari tra Torino e Milan

    Anticipi Serie A: sorride la Roma, pari tra Torino e Milan

    Gli anticipi dell’ottava giornata di Serie A hanno visto la Roma ripartire con il piede giusto dopo la sosta e conquistare un successo, più complicato di quello che potrebbe dire il risultato, sull’Empoli. Nell’altra sfida Torino e Milan hanno chiuso in parità sul 1-1. Un punto, sostanzialmente, prezioso per entrambe.

    Veniamo al racconto delle due gare partite iniziando da quella delle 18 dell’Olimpico di Roma. 

    Garcia dovendo rinunciare ai suoi due attaccanti centrali, Dzeko e Totti, opta per un 4-3-3 con Salah, Gervinho e Iago Falque trio d’attacco.

    Giampaolo, invece, deve ancora fare a meno di Saponara, e anche di Zielinski, per questo dietro a Pucciarelli e Maccarone si posiziona Krunic.

    Il primo tempo non è certamente esaltante, la Roma fatica a trovare spazio contro un Empoli chiuso e ben messo in campo. Intorno alla mezz’ora i padroni di casa hanno una chance ma Gervinho, ben imbeccato da Salah, non riesce a concludere per la buona chiusura di Barba. L’Empoli risponde con un bel contropiede, la conclusione di Pucciarelli esce di poco. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa sembra mostrare lo stesso copione ma al 56° Pjanic pennella la sua solita punizione vincente che non lascia scampo a Skorupski. Il gol apre la strada alla Roma che 3 minuti dopo raddoppia con De Rossi, alla 500° in giallorosso, che gira di testa in rete un corner calciato da Pjanic. Non è finita qua perchè al 69° Gervinho vola via sulla sinistra e confeziona un assist che Salah non può sbagliare. L’Empoli, nonostante le tre mazzate, riesce a siglare il gol della bandiera con un bel tocco di Buchel. Finisce così 3-1 per una Roma che trova la 3° vittoria consecutiva.

    Miralem Pjanic | Foto Twitter
    Miralem Pjanic | Foto Twitter

    ROMA – EMPOLI 3-1 (56° Pjanić (R), 59° De Rossi (R), 69° Salah (R), 75° Büchel (E))

    Roma (4-3-3): Szczęsny; Torosidis, Manolas, Castán , Digne; Florenzi (79° Vainqueur), De Rossi, Pjanić (69° Uçan) ; Iago Falque (55° Nainggolan), Gervinho, Salah.

    Allenatore: Garcia.

    Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Zambelli, Tonelli, Barba, Mario Rui; Paredes (68° Maiello), Dioussé, Büchel; Krunić (61° Livaja); Maccarone (79° Piu), Pucciarelli.

    Allenatore: Giampaolo.

    Arbitro: Giacomelli.

    Ammoniti: Pjanić (R); Dioussé (E).

     

    Alle 20.45, all‘Olimpico di Torino, è andato in scena il secondo anticipo di giornata tra i granata ed il Milan.

    Ventura, sempre costretto a convivere con gli infortuni, recupera Baselli a centrocampo. In avanti il ballottaggio per affiancare Quagliarella lo vince Maxi Lopez.

    Mihajlovic, come visto in settimana, cambia modulo ed anche uomini, passa ad un 4-3-3 con Alex al centro della difesa e con Cerci, Luiz Adriano e Bonaventura in avanti.

    La gara non regala certo tantissime emozioni nella prima frazione, il Milan si aggrappa ad un buon Bonaventura, i padroni di casa girano palla ma senza mai creare grossi pericoli. I portieri rimangono sostanzialmente inoperosi e quindi è logico che il primo tempo si chiuda sullo 0-0.

    La ripresa parte con i ritmi blandi, Mihajlovic si gioca la carta Bacca per Luiz Adriano e la scelta paga subito. Il colombiano infatti, lasciato inspiegabilmente solo in area, ha il tempo di controllare il bell’assist di Bertolacci e girare in rete per il vantaggio. Il gol dei rossoneri accende il Torino che si butta subito in avanti. Sembra la serata delle scelte giuste Ventura inserisce Belotti ed il Gallo, al 73° confeziona l’assist per Baselli che lascia partire il sinistro che supera, sul suo palo, Diego Lopez. I granata però vogliono vincere e cercano di mettere in difficoltà un Milan che pare impaurito. Il Toro non riesce a trovare la chance vincente, gli uomini di Mihajlovic tengono, la gara si chiude così sul 1-1.

     

    TORINO – MILAN 1-1 (63° Bacca (M), 73° Baselli (T))

    Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Zappacosta (72° Belotti), Acquah, Gazzi (46° Vives), Baselli, Molinaro; Maxi Lopez, Quagliarella (80° Benassi).

    Allenatore: Ventura.

    Milan (4-3-3): Diego López; Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Kucka (86° Poli), Montolivo, Bertolacci; Cerci (89° Honda), Luiz Adriano (55° Bacca), Bonaventura.

    Allenatore: Mihajlovic.

    Arbitro: Gervasoni.

    Ammoniti: Baselli (T), Glik (T), Bovo (T), Kucka (M), Bonaventura (M), Diego Lopez (M).

  • Consigli Fantacalcio per la 8° giornata di Serie A

    Consigli Fantacalcio per la 8° giornata di Serie A

    La sosta per le nazionali è ormai lasciata alle spalle, nel weekend si torna in campo per la 8° Giornata della Serie A 2015/16.

    Il turno di disputerà sui consueti due giorni, sabato e domenica, anche perchè poi ci sarà la tre giorni dedicata alle coppe europee , e sarà aperto dall’anticipo del sabato delle 18 tra Roma ed Empoli. Alle 20.45 ci sarà un interessante Torino-Milan. Il Lunch Match della domenica sarà la sfida tra due squadre che non possono più sbagliare, Bologna-Palermo. Alle 15 si giocheranno sei gare, tutte da seguire con interesse. L’Atalanta sfiderà un Carpi gasato dal primo storico successo in Serie A. Trasferta insidiosa per la Sampdoria in casa del Frosinone, mentre il Genoa ospiterà la propria bestia nera, ovvero il Chievo. Da seguire con grande attenzione la sfida tra una grande in ottima salute come il Napoli che al San Paolo ospiterà la capolista Fiorentina. Sassuolo-Lazio promette gol così come Verona-Udinese. Il turno sarà concluso da un big match che non ha mai mancato di lasciare spettacolo e polemiche, il Derby d’Italia Inter-Juventus.

    Avete già pensato a chi poter inserire in questo turno nella vostra squadra al Fantacalcio?Meglio puntare su quel centravanti che magari fa doppietta o su quel difensore abile sui calci piazzati che può regalare un +3 che fa sempre comodo? Per venirvi incontro, come consueto appuntamento settimanale, ecco la nostra rubrica Consigli Fantacalcio per cercare di darvi un aiuto nello sciogliere i dubbi di formazione.

     

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 8° GIORNATA SERIE A 2015/16

    ROMA – EMPOLI sabato 17/10 h.18.00

    CONSIGLIATI

    GERVINHO

    PAREDES

    SCONSIGLIATI

    MAICON

    COSTA

    SORPRESE

    ITURBE

    KRUNIC

     

    TORINO – MILAN sabato 17/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    QUAGLIARELLA

    BACCA

    SCONSIGLIATI

    MOLINARO

    MEXES

    SORPRESE

    ZAPPACOSTA

    CERCI

     

    BOLOGNA – PALERMO domenica 18/10 h.12.30

    Alberto Gilardino | Foto Twitter
    Alberto Gilardino | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    MOUNIER

    GILARDINO

    SCONSIGLIATI

    MBAYE

    MARESCA

    SORPRESE

    BRIENZA 

    LAZAAR

     

    ATALANTA – CARPI domenica 18/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    GOMEZ

    BORRIELLO

    SCONSIGLIATI

    CARMONA

    COFIE

    SORPRESE

    KURTIC

    GAGLIOLO

     

    FROSINONE – SAMPDORIA domenica 18/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    CIOFANI

    EDER

    SCONSIGLIATI

    DIAKITE’

    PALOMBO

    SORPRESE

    CASTILLO

    PEREIRA

     

    GENOA – CHIEVO domenica 18/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PAVOLETTI

    PALOSCHI

    SCONSIGLIATI

    IZZO

    HETEMAJ

    SORPRESE

    CAPEL

    INGLESE

     

    NAPOLI – FIORENTINA domenica 18/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    HIGUIAN

    ILICIC

    SCONSIGLIATI

    MAGGIO

    RONCAGLIA

    SORPRESE

    JORGINHO

    BLASZCZYKOWSKY

     

    SASSUOLO – LAZIO domenica 18/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    FLORO FLORES

    FELIPE ANDERSON

    SCONSIGLIATI

    VRSALJKO

    MAURICIO

    SORPRESE

    SANSONE

    MILINKOVIC-SAVIC

     

    VERONA – UDINESE domenica 18/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PAZZINI

    DI NATALE

    SCONSIGLIATI

    MARQUEZ

    ITURRA

    SORPRESE

    HALFREDSSON

    LODI

     

    INTER – JUVENTUS domenica 18/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    ICARDI

    DYBALA

    SCONSIGLIATI

    FELIPE MELO

    CHIELLINI

    SORPRESE

    PERISIC 

    MARCHISIO

  • Olanda fuori dagli Europei, disastro inaspettato

    Olanda fuori dagli Europei, disastro inaspettato

    Olanda è riuscita nell’impresa di compiere una figuraccia storica; l’anno in cui la rassegna continentale è stata allargata a 24 squadre, la nazionale di Danny Blind è stata la più grande delusione di queste qualificazioni europee. L’Olanda ha perso per due volte con Repubblica Ceca e Islanda, oltre che una volta con la Turchia; cinque sconfitte maturate su dieci partite ufficiali per quella che è la prima mancata qualificazioni ad un Europeo dal 1984.

    Van Persie, autore dell'autogol che ha estromesso l'Olanda dal prossimo Europeo
    Van Persie, autore dell’autogol che ha estromesso l’Olanda dal prossimo Europeo

    L’Olanda è sempre stata la patria dei tulipani fioriti, dei giocatori apprezzati e riconosciuti in Europa e non solo, si pensi ai tre olandesi del Milan di Sacchi, nel segno dell’Europeo vinto nel 1998; nel segno delle tre semifinali continentali; nel segno del quarto posto conquistato ai Mondiali del 1998 proprio in Francia; nel segno della finale persa nel Mondiale in Sudafrica del 2010, ai tempi supplementari e il terzo posto sfilato al Brasile soltanto quindici mesi fa.

    Quando arriva una debacle cosi inevitabilmente parte la gara alle colpe, a chi ha sbagliato, a come rifondare, da dove ripartire; se si stesse a sentire quello che è il sentimento popolare le colpe sono, in maggioranza, da attribuire alle stelline della nuova guardia, ragazzi talentuosi, dotati di ottimi mezzi come  Depay, Blind, figlio del CT, Kongolo, Wijnaldum, Klaassen forse non ancora pronti a prendere il posto dei veterani, e criticati pubblicamente da Davids,  Robben, Sneijder e Van Persie. Un ricambio generazionale vero e proprio ancora non si è avuto e non ha ancora portato i frutti sperati. Il C.T. ha sicuramente le sue colpe ma esse vanno spartite: l’Olanda ha pagato dei buchi strutturali nelle zone nevralgiche del campo, e nell’ultima gara disputata, anche la fortuna non è andata in aiuto della nazionale, l’autorete di testa di Van Persie  è stato l’emblema della nottataccia.

    Forse vedere il prossimo Europeo in Francia dalle spiagge limpide e dagli alberghi darà un bagno di umiltà ai giocatori per permettergli di fare quel salto di qualità principalmente mentale per tornare a essere dei tulipani fioriti.

  • Italia: vittoria e primo posto nel girone

    Italia: vittoria e primo posto nel girone

    Italia, missione compiuta, primo posto nel girone conquistato con 24 punti frutto di 7 vittorie e 3 pareggi; gli azzurri sono imbattuti da 50 gare nelle qualificazioni Europei/Mondiali.

    Graziano Pellè, autore della rete decisiva per l'Italia
    Graziano Pellè, autore della rete decisiva per l’Italia

    Il lavoro che sta svolgendo Conte è sotto gli occhi di tutti, sicuramente il sistema di gioco 4-2-4 è un sistema dispendioso, soprattutto per gli esterni che attaccano e tornano in fase di non possesso: Candreva, Darmian e Florenzi sono giocatori che molte nazionali invidiano. L‘Italia c’è lo ha dimostrato e volerà in Francia con l’obiettivo di tentare di essere protagonista, e per migliorare il torneo disputato quattro anni fa occorre portare la coppa in Italia. Da notare che il particolare meccanismo della compilazione delle teste di serie fa si che l’Italia non lo sia nel sorteggio di Parigi, ovvero quello che deciderà quali saranno i gironi di giugno.

    Nel primo tempo grande prova di gioco degli azzurri i quali non sono riusciti a concretizzare il gioco propositivo. In almeno cinque occasioni l’Italia è andata vicino alla rete ma Florenzi, Eder, Soriano e Pellè non sono riusciti a trovare la precisione per battere Nyland apparso in giornata di grazia. La Norvegia ha avuto il merito di passare in vantaggio con l’unico tiro in porta effettuato nel corso del primo tempo: dopo una respinta fortuita di Chiellini è stato Tenney, giocatore del Norwich, a trovare un contro balzo all’angolino.

    Nella ripresa l’Italia ci ha provato a raddrizzare il risultato; Soriano ha calciato debolmente dal limite, Eder si è divorato il pareggio quando era tutto solo.  A venti minuti dalla fine della gara ecco l’ingresso in campo di Candreva e il cambio di modulo a 4-2-4; l’Italia riprende a macinare gioco e perviene al pareggio grazie a Florenzi abile a sfruttare un retropassaggio errato di Aleesami su crossi di Giovinco. Ma il pareggio non è bastato ai ragazzi di Conte: Florenzi serve l’assist a Pellè che lo trasforma in un tiro di esterno incrociato per il gol della vittoria.

    ITALIA – NORVEGIA 2-1 (23′ Tenney; 73. Florenzi; 82′ Pellè)

    ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli [72. Candreva], Bonucci, Chiellini; Darmian, Florenzi, Montolivo [68. Bertolacci], Soriano, De Sciglio; Eder [63. Giovinco], Pellè. All: Conte

    NORVEGIA (4-3-3): Nyland; Hovland, Elbdellaoui, Aleesami, Forren; Tettey, Johansen, Henriksen; Skjelbred [51. Samuelsen], Soderlund [60. King], Berget [78. Berisha]. All: Hogmo

    Arbitro : Brych (Ger)

  • Giacinti e Iannella, protagoniste di Mozzanica e calcio femminile

    Giacinti e Iannella, protagoniste di Mozzanica e calcio femminile

    La stagione di Calcio Femminile in Italia è pronta a vedere l’inizio del massimo torneo, la Serie A 2015/16 partirà infatti nel prossimo weekend.

    In vista della partenza ufficiale, di quello che si preannuncia come un campionato scoppiettante, incerto e divertente, Il Pallonaro ha deciso di proporre un’intervista doppia a due calciatrici del Mozzanica, Valentina Giacinti e Sandy Iannella, per conoscere meglio i loro obiettivi, i loro propositi per la nuova stagione e anche per mettere a confronto queste due protagoniste del calcio femminile.

    Valentina Giacinti e Sandy Iannella | © Asd Mozzanica
    Valentina Giacinti e Sandy Iannella | © Asd Mozzanica

    Siamo alla vigilia di questa stagione 2015/16, sensazioni, speranze, qual è il tuo obiettivo personale e quale quello del Mozzanica?

    Giacinti:L’obiettivo del Mozzanica è, senza ombra di dubbio, quello di far meglio della scorsa stagione, con i grandi acquisti di quest’anno vogliamo toglierci qualche soddisfazione. Il mio obiettivo è quello di crescere in questo gruppo e di vincere più partite possibili.

    Iannella: Le mie sensazioni sono molto positive, quest’anno abbiamo un grande gruppo. Anche lo staff tecnico si è rinnovato e questo ci fa senza dubbio puntare in alto e migliorare sicuramente il piazzamento del anno passato! Il mio obbiettivo personale è quello sicuramente di raggiungere i 100 gol in massima serie (ne mancano 3) poi stare bene fisicamente per dare il 100% e magari riconquistare la maglia azzurra, che mi manca particolarmente.

     

    Rimanendo in tema campionato, quali sono, a tuo parere, le favorite per il titolo?

    Giacinti: Le favorite al titolo secondo me restano Brescia e Verona.

    Iannella: Partiamo sicuramente dalla detentrice del titolo dell anno passato che è il Verona. Credo però che quest anno il Mozzanica sia attrezzato per essere la favorita! Non escludendo Brescia e Fiorentina.

    Sandy Iannella | © Asd Mozzanica
    Sandy Iannella | © Asd Mozzanica

    Hai avuto modo di seguire il Mondiale di calcio femminile in Canada? Se sì, quale squadra e quale calciatrice ti hanno colpito?

    Giacinti: Sì, ho visto i mondiali e mi hanno appassionato gli USA. Ma la giocatrice che mi ha colpito è Šašić della Germania.

    Iannella: Sì, li ho seguiti. Sicuramente mi ha impressionato la cornice creata dal pubblico in ogni partita giocata.
    Be non posso che dire gli Usa. Squadra creata per vincere è così è stato, la giocatrice è Carli Lloyd.

     

    Essendo un’intervista doppia, ti chiedo 3 aggettivi per descrivere la tua compagna di squadra.

    Giacinti: Posso dire che Sandy è forte, genuina, ammirevole.

    Iannella: Divertente, generosa, caparbia.

     

    Valentina Giacinti | © Asd Mozzanica
    Valentina Giacinti | © Asd Mozzanica

    Se tu potessi “Rubare” una caratteristica tecnica alla tua compagna, quale vorresti?

    Giacinti: Se potessi rubagli qualcosa gli prenderei sicuramente la sua forza esplosiva.

    Iannella: il senso del gol.

     

    Per concludere ti chiediamo un invito ai nostri lettori a seguire la Serie A di calcio femminile 2015/16.

    Giacinti: Seguite il campionato cari lettori perché quest’anno sarà sicuramente un campionato affascinante e combattuto fino alla fine!

    Iannella: A tutti i lettori di questa fantastica rubrica faccio l’invito di seguire il nostro campionato. Che sicuramente sarà molto più avvincente della stagione scorsa. Ed il divertimento è assicurato.

     

  • L’Italia di Conte espugna Baku e vola a Francia 2016

    L’Italia di Conte espugna Baku e vola a Francia 2016

    Missione compiuta, l’Italia guidata da Mister Antonio Conte vince sul campo dell’Azerbaigian e conquista la matematica qualificazione ad Euro2016.

    Gli azzurri dopo aver sbloccato subito il match con Eder, ha commesso le consuete distrazioni viste anche in altre gare, ed ha subito il pareggio dei padroni di casa. Per fortuna di Conte e dei suoi, l’Azerbaigian ha palesato parecchi limiti e prima El Shaarawy sul finire del primo tempo e poi Darmian a metà ripresa, hanno messo al sicuro successo e qualificazione.

    C’è sicuramente da migliorare sul piano del gioco, intanto però il primo passo è stato fatto, l’Italia la prossima estate sarà in Francia a cercare di conquistare il titolo europeo.

    Antonio Conte | Foto Twitter
    Antonio Conte | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Conte opta per un 4-4-2 con Verratti e Parolo a metà campo sostenuti sull’esterno da Candreva, e non Florenzi, ed El Shaarawy. In attacco coppia Eder-Pellé.

    Prosinecki, ancora imbattuto in gare ufficiali sulla panchina dell’Azerbaigian, schiera i suoi con un 4-1-4-1 che vede Gurbanov unica punta.

    La partenza è buona con l’Italia propositiva ed un Azerbaigian in attesa. I padroni di casa sembrano pian piano crescere ma vengono puniti al 11° da Eder che controlla un lungo e preciso lancio di Verratti, si presenta davanti ad Agayev e lo batte. La reazione degli uomini in maglia rossa non si vede e al 15° Pellé ha la chance del raddoppio, salva Agayev in corner. L’Italia sembra in controllo, l’Azerbaigian non riesce a rendersi pericoloso, al 30° però un’indecisione del duo Bonucci-Chiellini costa cara agli azzurri, la palla arriva infatti a Nazarov che lascia partire il tiro che non lascia scampo a Buffon. La nazionale di Conte si lancia in avanti, creando qualche conclusione pericolosa. Il primo tempo sembra doversi chiudere in parità ma al 43° Candreva scatta sul filo del fuorigioco, si presenta davanti al portiere, mette in mezzo il pallone che El Shaarawy spinge in rete a porta vuota.

    Il tocco vincente di Eder | Foto Twitter
    Il tocco vincente di Eder | Foto Twitter

    La ripresa inizia con un’Italia che nei primi minuti parte con il piede giusto e con la giusta concentrazione. Al quarto d’ora Eder ha l’occasione per chiudere la partita ma il suo pallonetto è salvato pochi passi prima della linea. L’attesa dura solo 5 minuti perchè al 65°, dopo l’ennesimo errore in disimpegno dei difensori di casa, Darmian lascia partire il tiro che vale il 3-1. La gara scivola via con il tranquillo controllo degli azzurri. A tre minuti dal termine Giovinco s’invola verso la porta ma viene steso da Huseynov che prende il rosso. Sulla seguente punizione la Formica Atomica centra la traversa.

     

    AZERBAIGIAN – ITALIA 1-3 (11° Eder (I), 30° Nazarov (A), 43° El Shaarawy (I), 65° Darmian (I))

    AZERBAIGIAN (4-1-4-1): K.Agayev; Medvedev, Huseynov, R.Sadygov, Dashdemirov; Garayev; Ismayilov (90° Mirzabekov), Eddy (66° R.A. Sadygov), Amirguliyev, Nazarov; R.Gurbanov (74° Erat).

    Allenatore: Prosinecki.

    ITALIA (4-4-2): Buffon; Darmian, Bonucci, Chiellini, De Sciglio; Candreva (88° Montolivo), Verratti, Parolo, El Shaarawy (74° Florenzi); Pellé, Eder (78° Giovinco).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Medvedev (A)

    Espulsi: Huseynov (A)

  • Statistiche Fantacalcio, Top e Flop dopo la 7° giornata

    Statistiche Fantacalcio, Top e Flop dopo la 7° giornata

    La settima giornata della Serie A 2015/16, si è chiusa con i due posticipi della domenica sera, la vittoria casalinga della Fiorentina, che è valsa la vetta solitaria della classifica, contro l’Atalanta ed il roboante 4-0 del Napoli, a San Siro, contro il Milan. Per quanto riguarda le Statistiche Fantacalcio, si può definire un turno decisamente positivo.

    Si è verificato un leggerissimo calo di gol segnati rispetto allo scorso turno, con due marcature multiple, mentre gli assist sono cresciuti di oltre il 50% rispetto allo scorso weekend.

    I gol segnati in questo primo turno di Serie A sono stati 27: Mounier, Matos, Castro, Maccarone, Borja Valero, Ilicic, Verdù, Perotti, Perisic, Dybala, Khedira, Morata, Djordjevic, Keita, Allan, Insigne (2), Gilardino, Gonzalez, Gervinho (2), Florenzi, Pjanic, Muriel, Maxi Lopez, Di Natale, Pisano.

    Gli Assist realizzati ed assegnati da “La Gazzetta dello Sport” sono stati 16: Masina, Borriello, Gobbi, Zielinski, Bernardeschi, Kalinic, Icardi, Morata, Djordjevic, Higuain, Insigne, Quaison, Florenzi, Pereira, Felipe, Moras.

    Le marcature multiple, come anticipato, sono state due, entrambe doppiette, quella di Gervinho, nella vittoria della Roma in casa del Palermo e quella di Lorenzo Insigne nel successo dei partenopei contro il Milan a San Siro.

    Per quanto riguarda i Malus non ci sono stati calci di rigori falliti o parati ma ci sono state ben due autoreti, quella del centrale del Milan Rodrigo Ely nello 0-4 contro il Napoli e quella del portiere del Torino Padelli in casa del Carpi. In questo turno ci sono state soltanto 2 espulsioni, quella del centrocampista dell’Empoli Zielinski e quella del difensore dell’Atalanta Paletta.

     

    IL MIGLIOR PUNTEGGIO DI GIORNATA

    Lorenzo Insigne | Foto Twitter
    Lorenzo Insigne | Foto Twitter

    La gara per conquistare il miglior punteggio di giornata se la sono giocata i due marcatori multipli, ovvero Gervinho ed Insigne. L’attaccante ivoriano della Roma ha realizzato una doppietta, che sommata all’otto in pagella, ha portato a casa un totale di 14 punti che però non sono bastati contro la doppietta, più assist, con 8.5 in pagella dell’attaccante del Napoli che ha così ottenuto 15.5 punti, divenendo miglior punteggio del 7° turno di Serie A. 

     

    TOP 11

    Questa la top 11 dei migliori di giornata, schierata con un 4-3-3, con voti, bonus e malus presi da “La Gazzetta dello Sport”.

    Tatarusanu 7; Pisano 10, Gonzalez 8.5, Moras 8, Koulibaly 7.5; Florenzi 11.5, Pjanic 10.5, Allan 10; Insigne 15.5, Gervinho 14, Morata 11

     

    FLOP 11

    Questa la flop 11 dei peggiori di giornata, schierata con un 4-3-3, con voti, bonus e malus presi da “La Gazzetta dello Sport”.

    Diego Lopez 1.5; Rodrigo Ely 1.5, Paletta 4, Struna 4, Zapata 4; Chochev 4, Guarin 4.5, Montolivo 4.5; Trajkovski 4.5, Bacca 4.5, Luiz Adriano 4.5

     

    STATISTICHE FANTACALCIO

    Queste le Statistiche Fantacalcio, con i migliori 3 ruolo per ruolo, (con almeno 3 gare disputate) dopo la 6° giornata di Serie A

    PORTIERI: Tatarusanu (Fiorentina) 5.79; Bizzarri (Chievo) 5.71; Szczesny (Roma) 5.63

    DIFENSORI: Alonso (Fiorentina) 7.36; Stendardo (Atalanta) 7; Toloi (Atalanta) 6.83

    CENTROCAMPISTI: Pjanic (Roma) 8.50; Biglia (Lazio) 8.50; Saponara (Empoli) 8.08

    ATTACCANTI: Ilicic (Fiorentina) 9.50; Higuain (Napoli) 9.17;  Eder (Sampdoria) 9.17

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Bonaventura (Milan) e Insigne (Napoli) 3 assist.

    3- Allan (Napoli), Alonso (Fiorentina), Birsa (Chievo), Bruno Peres (Torino), Gabbiadini (Napoli), Gabriel Silva (Carpi), Gomez (Atalanta), Higuain (Napoli), Meggiorini (Chievo), Moralez (Atalanta), Pjanic (Roma), Quaison (Palermo), Saponara (Empoli), Vazquez (Palermo), Viviani (Verona), Zielinski (Empoli) 2 assist.