Categoria: Calcio

  • Serie A, il ritorno dei padroni

    Serie A, il ritorno dei padroni

    La nona giornata di Serie A ha riportato l’equilibrio che aspettavamo dall’inizio e rimesso le pedine della scacchiera al loro posto o almeno quasi tutte. Per meglio dirla con una frase di Rudi GarciaAbbiamo rimesso la Chiesa al centro del villaggio“, un modo per definire a tinte giallorosse il risultato della giornata di Serie A.

    Il titolo che abbiamo scelto è eloquente ed esplicativo, negli ultimi cinque anni in Serie A ci sono state alcune costanti spazzate via solo dalla Juventus. Quest’anno i bianconeri si sono auto penalizzati con tanti errori fatti fuori dal campo in estate e tanta confusione sul campo fino a ieri, tuttavia le costanti di cui parlavamo non erano sparite e dall’inizio tutta l’Italia pallonara si aspettava che la Serie A, con le débâcle, venisse presa da chi negli ultimi anni è arrivato secondo.

    Parliamo ovviamente di Napoli e Roma con lo stucchevole e giusto inserimento di Inter e Fiorentina. La nona giornata ha riportato quello che tutti si aspettavano e ci ha regalato un paio di chiavi di lettura per ipotizzare quello che succederà andando avanti. Intanto il campionato che fino a ieri era stato definito “strano” e “senza padroni” è tornato ad essere condotto in modo serio e autoritario, come da pronostico e mancando i Campioni d’Italia, dalla Roma.

    Gervinho realizza la seconda rete per i giallorossi | Foto Twitter
    Gervinho realizza la seconda rete per i giallorossi | Foto Twitter

    Le chiavi di lettura sono semplici, la prima è che la Juventus rientra dopo la vittoria bella, decisa e convincente sull’Atalanta, in corsa con altri due punti recuperati sull’Inter e tre sulla Fiorentina per la zona Champions, che si stava allontanando pericolosamente. La seconda chiave di lettura è legata al filo doppio tra bianconeri e giallorossi, a Roma considerano Madama ancora l’avversario da battere e la squadra di Garcia in effetti è l’unica che segue e tiene a distanza la Juventus. Questo non riguarda solo ieri, ma è una marcatura precisa che si è ripetuta in diverse giornate, non a caso mentre la banda di Allegri era claudicante la Roma offriva prove poco convincenti, nello scontro diretto i giallorossi hanno fatto il solco anche psicologico, e preso il vantaggio Garcia lo sta gestendo al meglio sfruttando anche l’evanescenza di chi stava davanti a lui.

    Terza chiave di lettura, se fino a ieri la Juventus aveva chance risicate di ripuntare al titolo proprio per la poca cattiveria di chi stava davanti adesso oltre a consolidarsi e riprendersi il piazzamento in classifica consono alla sua rosa avrà un altro ruolo per la fase centrale della stagione, quello di essere determinante per la corsa al titolo, sarà lei a bacchettare insieme alla Fiorentina e la Lazio, chi non è degno di salire sull’Olimpo del nostro calcio. Poi alla fine si vedrà se addirittura riuscirà a fare di più, per ora è già un enorme passo avanti rispetto a quanto visto negli scontri diretti con Roma e Napoli.

    Il Napoli è bello, sfacciato e prudente allo stesso tempo. Sarri sta facendo quello che tutti si aspettavano riuscisse a fare, coprire la squadra come un parafulmine in un ambiente non facile e dare equilibrio senza perdere la fantasia dei suoi interpreti. Ne è ormai uscito un mix che solo l’autolesionismo partenopeo può distruggere e sarebbe un vero peccato perché mai come quest’anno gli azzurri possono andare vicini al traguardo finale.

    L’Inter viveva di entusiasmo, sparito quello rimane sempre da attaccarsi a Mancini, ma siamo sicuri che sia il tecnico giusto per la rinascita? Perché sembrano cambiare gli interpreti ma i problemi sembrano sempre quelli degli altri anni. Stesso discorso per il Milan, Mihajlovic cambia, ricambia le prova tutte ma poi rimane sempre il “naso storto” di Berlusconi e del pubblico, la squadra non gioca bene e non sfrutta mai gli interpreti più in forma.

    Le notizie positive e fresche arrivano da Sampdoria, Lazio, Torino e Sassuolo. quattro squadre che hanno ottenuto risultati diversi ma che nonostante tutto hanno le carte in regola per puntare all’Europa League, come ogni anno daranno vita alla seconda fascia del campionato, quella più esaltante e che nelle ultime stagioni si è sempre risolta all’ultimo. Considerando che in questo gruppo secondo il trend delle ultime giornate dovrebbero inserirsi dal basso la Juve, scendere dall’alto l’Inter e c’è già il deludente Milan ne vedremo veramente delle belle.

  • Chievo-Napoli: la legge di Higuain per lo 0-1

    Chievo-Napoli: la legge di Higuain per lo 0-1

    Chievo-Napoli, posticipo della nona giornata del Campionato di Serie A, è terminata con la vittoria degli ospiti per 1-0 con il gol di Higuain al 58′, ulteriore balzo in classifica per gli uomini di Sarri che salgono a quota 18 punti, Napoli alla quarta vittoria consecutiva.

    La nuova capolista del campionato è la Roma che espugna il “Franchi” di Firenze per  1-2 contro la Fiorentina, alla seconda sconfitta consecutiva dove i padroni di casa hanno pagato alcune ingenuità difensive ma la Roma ha amministrato bene il vantaggio: i gol dell’ex Salah e Gervinho per la squadra di Garcia, mentre Babacar al 94′ trova la rete per i viola. Tris della Lazio che sconfigge il Torino: quinta vittoria interna per i ragazzi di Pioli in altrettante gare disputate in casa: a segno con Lulic e con la doppietta di Felipe Anderson.

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain Autore del gol decisivo in Chievo-Napoli| Foto Twitter

    Torna alla vittoria la Juventus per 2-0 contro l’Atalanta frutto di una grande prestazione di Dybala, autore della prima rete, anche se Sportiello si fa ingannare dalla partenza del tiro, e di Mandzukic al primo centro in Serie A; al 79′ Pogba fallisce un rigore. Vittoria per il Milan per 2-1 contro il Sassuolo in una gara in cui la Curva Sud non si presenta ma compaiono soltanto striscioni contro la dirigenza rossonera: apre le marcature Bacca su rigore, nell’azione che porta al penalty il Sassuolo rimane in dieci uomini per l’espulsione di Consigli; al 53′ trova il gol del pareggio Berardi ma è Luis Adriano a quattro minuti dalla fine a fissare la gara sul 2-1. 

    Un gol di Lodi regala i tre punti all’Udinese nel match contro il Frosinone: primo successo stagionale al “Friuli”. L’anticipo delle dodici e trenta sorride alla Sampdoria vittoriosa per 4-1  contro un Hellas Verona in profonda crisi: Muriel, Zukanovic, Soriano e Eder a segno per la squadra di Zenga, il gol della bandiera per i ragazzi di Mandorlini è opera di Ionita, il Verona è l’unica squadra in Serie A  a non aver ancora vinto una partita.

    CLASSIFICA: Roma 20; Napoli, Fiorentina, Inter, Lazio 18; Sassuolo 15; Sampdoria, Torino, Atalanta 14; Milan 13; Chievo e Juventus 12; Palermo  e Udinese 11; Empoli e Genoa 10; Frosinone 7; Bologna 6; Verona  e Carpi 5

     

     

     

     

     

  • Consigli Fantacalcio per la 9° giornata di Serie A

    Consigli Fantacalcio per la 9° giornata di Serie A

    Conclusasi la tre giorni di coppe europee si riparte, nel weekend infatti si torna in campo per la 9° Giornata della Serie A 2015/16.

    Il turno di disputerà sui consueti due giorni, sabato e domenica, anche perchè poi ci sarà il turno infrasettimanale, e sarà aperto dall’anticipo del sabato, ma con l’inconsueto orario delle 15, tra Empoli e Genoa. Alle 18 sfida tutta emiliana tra Carpi e Bologna mentre il sabato di campionato sarà chiuso alle 20.45 dalla trasferta dell’Inter in casa del Palermo. Il Lunch Match della domenica sarà la sfida tra Sampdoria e Verona. Alle 15 si giocheranno solo 3 gare, la Juventus, alla ricerca di un successo fondamentale, ospiterà un’Atalanta in grande salute. Il Milan a San Siro dovrà vedersela con un Sassuolo che in passato ha già dato diversi dispiaceri ai rossoneri mentre l’Udinese, sul proprio campo, dovrà sfidare un Frosinone caricato dal successo dello scorso turno. Alle 18 due match interessantissimi e di grande fascino come Fiorentina-Roma e Lazio-Torino. Il turno sarà chiuso dalla gara delle 20.45 tra Chievo e Napoli con i gialloblù spesso indigesti per i partenopei.

    Avete già pensato a chi poter inserire in questo turno nella vostra squadra al Fantacalcio?Meglio puntare su quel centravanti che magari fa doppietta o su quel difensore abile sui calci piazzati che può regalare un +3 che fa sempre comodo? Per venirvi incontro, come consueto appuntamento settimanale, ecco la nostra rubrica Consigli Fantacalcio per cercare di darvi un aiuto nello sciogliere i dubbi di formazione.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 9° GIORNATA SERIE A 2015/16

    EMPOLI – GENOA sabato 24/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PUCCIARELLI

    PAVOLETTI

    SCONSIGLIATI

    DIOUSSE

    CAPEL

    SORPRESE

    BUCHEL

    GAKPE’

     

    CARPI – BOLOGNA sabato 24/10 h.18.00

    CONSIGLIATI

    MATOS

    MOUNIER

    SCONSIGLIATI

    SPOLLI

    DONSAH

    SORPRESE

    FEDELE

    GIACCHERINI

     

    PALERMO – INTER sabato 24/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    VAZQUEZ

    JOVETIC

    SCONSIGLIATI

    STRUNA

    MIRANDA

    SORPRESE

    HILJEMARK

    KONDOGBIA

     

    SAMPDORIA – VERONA domenica 25/10 h.12.30

    CONSIGLIATI

    EDER

    PAZZINI

    SCONSIGLIATI

    REGINI

    GRECO

    SORPRESE

    CASSANO

    JANKOVIC

     

    JUVENTUS – ATALANTA domenica 25/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    DYBALA

    PINILLA

    SCONSIGLIATI

    HERNANES

    PALETTA

    SORPRESE

    RUGANI

    DE ROON

     

    MILAN – SASSUOLO domenica 25/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    BACCA

    BERARDI

    SCONSIGLIATI

    ABATE

    MAGNANELLI

    SORPRESE

    HONDA 

    DUNCAN

     

    UDINESE – FROSINONE domenica 25/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    Antonio Di Natale | Foto Twitter
    Antonio Di Natale | Foto Twitter

    DI NATALE

    DIONISI

    SCONSIGLIATI

    FELIPE

    CHIBSAH

    SORPRESE

    BADU

    BLANCHARD

     

    FIORENTINA – ROMA domenica 25/10 h.18.00

    CONSIGLIATI

    KALINIC

    PJANIC

    SCONSIGLIATI

    BADELJ

    ITURBE

    SORPRESE

    BERNARDESCHI

    IAGO FALQUE

     

    LAZIO – TORINO domenica 25/10 h.18.00

    CONSIGLIATI

    FELIPE ANDERSON

    BASELLI

    SCONSIGLIATI

    MAURICIO

    VIVES

    SORPRESE

    MATRI

    BELOTTI

     

    CHIEVO – NAPOLI domenica 25/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    PALOSCHI

    INSIGNE

    SCONSIGLIATI

    CESAR

    ALBIOL

    SORPRESE

    BIRSA

    GABBIADINI

  • Europa League: Napoli corsaro, cuore Lazio, tonfo Fiorentina

    Europa League: Napoli corsaro, cuore Lazio, tonfo Fiorentina

    Serata non totalmente perfetta per le tre italiane impegnate nell’Europa League 2015/16.

    Il Napoli ha proseguito la sua striscia positiva andando a conquistare, sul campo del Midtjyalland, il terzo successo su tre gare europee disputate in stagione.

    Prima del Napoli, la Lazio aveva mostrato tanta grinta e tanto cuore per avere la meglio sul Rosenborg, pur avendo giocato dal 6° in 10 per il rosso a Mauricio, terza espulsione stagionale per lui.

    La nota stonata della serata di Europa League per l’Italia, arriva da Firenze. La capolista della Serie A infatti ha subito il secondo ko casalingo europeo, dopo quello con il Basilea, uscendo sconfitta per 2-1 dal Lech Poznan.

    Veniamo al racconto delle tre sfide, partendo in ordine cronologico dalle due giocate alle 19.

    FIORENTINA – LECH POZNAN

    Paulo Sousa decide per un ampio turnover nella sfida contro i polacchi. Attacco guidato dal duo Babacar-Rossi.

    La partenza viola è buona con una chance non sfruttata dopo pochi minuti, sostanzialmente però nel primo tempo non accade molto altro anche per una Fiorentina lenta e poco propositiva. Nella ripresa sono sempre gli uomini di Sousa a fare la gara ma la rete la trova il Lech con il perfetto inserimento di Kownacki che colpisce di prima e batte Sepe. La rete dà la scossa ai viola che si lanciano in avanti ma sia Vecino che Bernardeschi non riescono a superare un ottimo Buric. I polacchi, passato lo spavento si riportano avanti e, al 82°, sulla sponda di Kamisnki è lesto Gajos a girare il rete la palla dello 0-2. La Fiorentina cerca in tutti i modi di riaprirla e ci riesce con il gol di Rossi al 90°. Il sogno pareggio c’è, ma si spegne al 93° quando Babacar da due passi colpisce alto di testa. Vince il Lech, secondo ko europeo casalingo dei viola con la classifica che ora si fa preoccupante.

    FIORENTINA – LECH POZNAN 1-2 (65° Kownacki (L), 82° Gajos (L), 90° Rossi (F))

    Fiorentina (3-5-2): Sepe; Roncaglia, Tomovic, Astori; Rebic, Mati Fernandez, Suarez (73° Ilicic), Verdù (65° Vecino), Pasqual (68° Bernardeschi), Babacar, Rossi.

    Allenatore: Paulo Sousa

    Lech Poznan (4-2-3-1): Buric; Kedziora, Dudka, Kaminski, Kadar; Tralka, Tetteh; Formella, Holman (68° Hamalainen), Lovrencsics; Thomalla (63°Kownacki (78° Gajos)).

    Allenatore: Urban.

    Arbitro: Mazeika.

    Ammoniti: Lovrencsics (L), Tralka (L).

    Espulsi: Rebic (F).

     

    LAZIO – ROSENBORG

    Alessandro Matri | Foto Twitter
    Alessandro Matri | Foto Twitter

    Niente turnover, o almeno molto ridotto, per Pioli nella sfida casalinga contro il Rosenborg. In avanti tridente Candreva-Mauri-Felipe Anderson alle spalle di Matri. 

    La partenza è shock perchè dopo soli 6 minuti Mauricio, dopo un errore difensivo, è costretto al fallo che gli costa il rosso diretto. La gara si mette in salita ma la Lazio ha tanta grinta e cuore e al 28° Candreva imbecca perfettamente Matri che non fallisce l’appuntamento con il gol. La reazione del Rosenborg è immediata ma Berisha ed i pali mantengono i biancocelesti avanti. Ad inizio ripresa arriva il raddoppio di Felipe Anderson. Sembra tutto chiuso ma i norvegesi riescono a riaprirla con il colpo di testa di Soderlund al 69°. La Lazio rischia di subire il pareggio ma al 82° Radu conquista un calcio di rigore. Dal dischetto va Candreva, Hansen respinge ma lo stesso Candreva ribadisce in gol. Nell’ultimo minuto di recupero c’è ancora gloria per Berisha che para un rigore a Soderlund. Vince la Lazio che mantiene la vetta del girone.

    LAZIO – ROSENBORG 3-1 (28° Matri (L), 54° Felipe Anderson (L), 69° Soderlund (R), 82° Candreva (L)

    Lazio (4-2-3-1): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi (11° Gentiletti), Cataldi; Candreva, Mauri (75° Milinkovic-Savic), Felipe Anderson (70° Lulic); Matri.

    Allenatore: Pioli

    Rosenborg (4-3-3): An. Hansen; Svensson (75° Konradsen), Eyjolfsonn, Bjordal, Dorsin (62° Mikkelsen); Jensen, Selnaes (89° Vilhjalmsson), Midtsjo; De Lanlay, Soderlund, Skjelvik.

    Allenatore: Ingebrigtsen.

    Arbitro: Gil.

    Ammoniti: Bjordal (R), Milinkovic-Savic (L), Matri (L)

    Espulso: Mauricio (L).

     

    MIDTJYALLAND – NAPOLI

    Per la sfida in Danimarca, tra le due prime della classe del girone, Maurizio Sarri decide di dare riposo a diversi titolari, dando spazio alle seconde linee, con grande qualità, come Valdifiori, Chiriches e Gabbiadini. 

    L’inizio gara vede i padroni di casa aggressivi e vogliosi di fare la partita ma al 19° arriva il gioiello di Callejon: lancio perfetto di Koulibaly e tocco volante dello spagnolo che scavalca il portiere. I danesi non hanno una grandissima reazione e subiscono un devastante uno-due firmato da Gabbiadini, il primo con un tocco piuttosto facile al 31° e poi una conclusione perfetta, che s’infila all’incrocio, al 40°. A due minuti dal termine del primo tempo, reazione del Midtjyalland che accorcia le distanze con un tocco da pochi passi di Pusic. Nella ripresa i partenopei cercano di gestire gara e risultato, rischiano qualcosina nel finale, prima al 77° Koulibaly salva sulla linea poi nei minuti di recupero è la traversa a dire di no al tiro cross di Mabil. Prima del triplice fischio dell’arbitro arriva anche il gol del Pipita Higuain per il definitivo poker azzurro.

    MIDTJYALLAND – NAPOLI 1-4 (19° Callejon (N), 31°,40° Gabbiadini (N), 43° Pusic (M) 94° Higuain (N))

    Midtjyalland (4-4-2): Andersen; Romer, Hansen, Sviatchenko, Novak; Duelund (73° Mabil), Sparv, Poulsen, Royer; Rasmussen (73° Larsen), Pusic (62° Onuachu).

    Allenatore: Thorup.

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam (81° Strinic); Allan (60° Hamsik), Valdifiori, David Lopez; Callejon (64° Higuain), Gabbiadini, El Kaddouri.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Gozubuyuk.

    Ammoniti: Koulibaly (N)

     

  • Juventus-Borussia: lo 0-0 della sterilità offensiva

    Juventus-Borussia: lo 0-0 della sterilità offensiva

    Juventus-Borussia Monchegladbach, terza giornata del girone D è terminata con il punteggio di 0-0, permettendo ai bianconeri di confermarsi al vertice del gruppo. Un pari giusto per quello che si è visto in  campo, la Juventus ha fatto qualcosa in più del Borussia, ci ha provato ma i tedeschi sono stati ben messi in campo e non hanno dato modo ai giocatori di Allegri di trovare grossi spazi, i vice-campioni d’Europa hanno commesso diversi errori tecnici, specialmente nel secondo tempo quando al 48′ è arrivato il primo tiro nello specchio della porta del nazionale svizzero Sommer. Sono apparsi evidenti i problemi di finalizzazione della manovra: parlando dei singoli, Pogba è apparso in crescita, ma non ancora sui livelli delle passate stagioni, grande prestazione di Andrea Barzagli il quale non ha sbagliato un intervento ed è apparso propositivo in fase offensiva, Zaza da rivedere e Dybala non giudicabile per i pochi minuti giocati. Il Borussia esce con il punto da Torino dimostrando di aver invertito il trand delle prime partite di campionato, squadra corta, attenta e senza particolari sbavature.

    Juventus-Borussia
    Juventus-Borussia

    Il primo tiro in porta è dei tedeschi all’8 con Rafael, da fuori area, palla che esce a lato. Al 15′ Morata riceve palla da Marchisio, tenta il tiro sul secondo palo, da posizione defilata e la sfera esce; al 22′ destro da fuori area di Cuadrado, tutto spostato alla destra del portiere, palla fuori.  Al 29′ destro di Pogba, dal limite dell’area, palla fuori di poco; al 34′ Morata, riceve palla da Cuadrado, si sposta la palla sul sinistro, tira, ma è fuori. Al 57′ punizione di Pogba dal limite dell’area, deviazione di Sommer. Al 48′ destro di Pogba da fuori area respinta laterale di Sommer.

    JUVENTUS – BORUSSIA MONCHEGLADBACH (0-0)

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Chiellini, Bonucci; Cuadrado [60. Pereyra], Khedira, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Morata [80. Dybala], Mandzukic [69′ Zaza], A disp: Neto, Evra, Hernanes, Rugani All: Allegri

    BORUSSIA MONCHENGLADBACH (4-4-2): Sommer; Korb, Christensen, Dominguez, Wendt; Dahoud [87. Nordtveit], Xhaka, Traore [81. Hahn], Johnson; Stindl, Rafael [73. Hazard]. A disp: Jantschke, Drmic, Sippel, Hrgota All: Schubert

    ARBITRO: Thompson (Scozia)

    Ammoniti: 41. Dominguez [B]; 61. Wendt [B]; 76. Xhaka [B]; 92. Chiellini [J]

    Angoli: 11-5   Recupero: 0 + 3

  • La dolce storia di Donnarumma Jr. Il Milan lancia il suo ’99

    La dolce storia di Donnarumma Jr. Il Milan lancia il suo ’99

    25 febbraio del 1999. Non un anno come gli altri, dava l’addio al basket Michael Jordan, non certo un ” pivellino ” ma nasceva Gianluigi Donnarumma, non uno qualsiasi, tutti i buoni propositi erano nell’aria. Il giovane campano, di Castellamare di Stabia per la precisione, avrebbe di lì a poco deciso di mettersi i guantoni per cercare di scalare le montagne pur di avere un futuro da ” campione ” tra i pali e raggiungere la vetta. Due fratelli, lui e suo fratello maggiore, Antonio, ora al Genoa, anche lui portiere. Sei anni di differenza tra i due, ma le stesse ambizioni.

    Gianluigi Donnarumma | Foto Twitter
    Gianluigi Donnarumma | Foto Twitter

    Il Milan nel destino di entrambi, perchè da Castellamare Antonio approdò proprio nella Primavera rossonera, vincendo anche il titolo allievi. Prestiti di qua e di là, esordio in serie B con la maglia del Piacenza, prima della Lega Pro con il Gubbio. Tanta gavetta quindi. Il Genoa lo prende a titolo definitivo e, dopo la stagione a Bari è tornato in rossoblù quest’estate, anche se un infortunio brutto alla spalla lo terrà fermo a lungo.

    La storia dei Donnarumma ha il sapore dolce, l’altro fratello, Gianluigi, ha avuto un esempio in casa, un modello da seguire. Immaginate che bello arrivare a casa e parlare delle proprie parate, confrontarsi. 197 centimetri e sedici anni, un futuro roseo davanti, la speranza di diventare il portiere della Nazionale, chi non aspirerebbe a quello, è il desiderio di ogni calciatore fin da bambino. Bambino mica tanto, perchè la faccia è sì quella slavata di un ragazzino, ma le doti fisiche e atletiche sembrano proprio distinguerlo da quelli della sua età.

    Gli scout del Milan hanno messo gli occhi su questo portiere campano, la Nazionale Under 17, quindi subito l’azzurro, a testimoniare le qualità del ragazzo, da quest’estate nella rosa della prima squadra. Davanti c’è Diego Lopez, non certo un ” novellino ” nel ruolo, ma la forza di Gianluigi Donnarumma è l’umiltà, sacrificarsi e lavorare tutti i giorni cercando di cogliere i trucchi del mestiere. Tempo ne avrà, ma le amichevoli estive hanno dimostrato che Sinisa Mihajlovic potrà fare affidamente su di lui.

    ” Sono pronto ” – sembra aver detto il portiere – che domani avrà l’occasione con la ” o ” maiuscola, quella che a sedici anni devi cogliere al volo. Soprattutto in un periodo in cui l’estremo difensore spagnolo non sembra essere irresistibile tra i pali. Il gol di Baselli, alcune insicurezze, figlie anche di una squadra che non sta girando, perchè gli stati d’animo del singolo, soprattutto se sei portiere, sono legati a quelli del collettivo. Il migliore della passata stagione, ma adesso Diego Lopez forse sente l’odore dei nemici, o meglio ” amici “, perchè la competizione tra numeri uno nasconde spesso sane rivalità.

    Donnarumma tre rigori parati al Real quest'estate | Foto twitter
    Donnarumma tre rigori parati al Real quest’estate | Foto twitter

    Donnarumma, il ” ragazzo terribile “, è rimasto in silenzio, lo farà anche domani, quando Miha gli darà la chance per mettersi in mostra e parlare sul campo nel Trofeo Berlusconi. Nessuno dirà che è giovane, finora non ha certo dimostrato di essere un sedicenne qualsiasi. Sempre pronto, anche se le amichevoli sono un conto, le partite di campionato un altro, ma parare tre rigori alle ” merengues ” e ad un campione del mondo come Tony Kroos non è roba di tutti i giorni. Il serbo non ha paura di rischiare, lo ha sempre fatto, le sue idee sono incontestabili, ” sono pagato per questo ” – ha detto proprio qualche giorno fa – e a metterci la faccia non ha mai fatto fatica, come quando alla prima con la Fiorentina ha lanciato insieme Romagnoli ed Ely, due ragazzini.

    Se i giovani, peraltro italiani, valgono, è giusto dare loro spazio, perchè solo in Inghilterra, in Spagna e in qualche realtà lo fanno. Pensiamo al futuro, ai talenti fatti in casa, Donnarumma risponde a questa categoria. Chissà che domani non si guadagni la pagnotta anche per esordire in serie A, lui che scenderà in campo con la maglia numero 99, dell’altro giocatore, anche lui del Sud, che proprio nell’ultimo anno del secolo scorso segnò il suo primo gol. Parliamo di Antonio Cassano, e se a qualcuno piacesse la scaramanzia. Il rossonero, qualora scendesse in campo prima della fine dell’anno in campionato, sarebbe il più giovane di sempre a esordire in Italia, superando anche Gianluigi Buffon, che ai tempi nel Parma aveva 17 anni. Non bastassero i riferimenti, questo non può che essere un buon punto di partenza. In bocca al lupo Gianluigi, che sia l’inizio di una grande scalata.

  • Statistiche Fantacalcio, Top e Flop dopo la 8° giornata

    Statistiche Fantacalcio, Top e Flop dopo la 8° giornata

    L’ottava giornata della Serie A 2015/16, si è chiusa con il posticipo della domenica sera, il Derby d’Italia tra Inter e Juventus conclusosi sullo 0-0. Per quanto riguarda le Statistiche Fantacalcio, si può definire un turno decisamente positivo.

    Si è verificato un leggerissimo calo di gol segnati rispetto allo scorso turno, senza però marcature multiple, mentre gli assist sono appena, appena calati rispetto allo scorso weekend.

    I gol segnati in questo primo turno di Serie A sono stati 25: Cigarini, Gomez, Pinilla, Paloschi, Pellissier, Buchel, Kalinic, Dionisi, Paganini, Gakpé, Pavoletti, Tachtsidis, Felipe Anderson, Bacca, Higuain, Insigne, Vazquez, De Rossi, Pjanic, Salah, Berardi, Missiroli, Baselli, Thereau, Pazzini.

    Gli Assist realizzati ed assegnati da “La Gazzetta dello Sport” sono stati 15: Moralez, Mattiello, Meggiorini, Ilicic, Chibsah, Soddimo, Ntcham, Keita, Bertolacci, Hamsik, Mertens, Hiljemark, Gervinho, Pjanic, Belotti.

    Per quanto riguarda i Malus non ci sono stati calci di rigori falliti o parati e nemmeno alcuna autorete. In questo turno ci sono state soltanto 2 espulsioni, quella del centrocampista del Genoa Dzemaili e del centrocampista della Lazio Cataldi.

    IL MIGLIOR PUNTEGGIO DI GIORNATA

    Miralem Pjanic | Foto Twitter
    Miralem Pjanic | Foto Twitter

    La gara per conquistare il miglior punteggio di giornata se la sono giocata in diversi, non essendoci stato alcun marcatore multiplo. A trionfare è stato il centrocampista bosniaco della Roma Miralem Pjanic che oltre al bel gol, ha anche fornito un assist, ha anche subito un’ammonizione, andando ad ottenere un totale di 11 punti e divenendo così miglior punteggio del 8° turno di Serie A. 

    TOP 11

    Questa la top 11 dei migliori di giornata, schierata con un 4-3-3, con voti, bonus e malus presi da “La Gazzetta dello Sport”.

    Sorrentino 7; Manolas 7, Vrsaljko 7, Astori 6.5, Koulibaly 6.5; Pjanic 11, Paganini 10.5, Gomez 10.5; Salah 10, Pinilla 10, Pavoletti 10

    FLOP 11

    Questa la flop 11 dei peggiori di giornata, schierata con un 4-3-3, con voti, bonus e malus presi da “La Gazzetta dello Sport”.

    Belec 2; Bubnjic 3.5, Mauricio 4.5, Roncaglia 4.5, Regini 5; Dzemaili 4, Cofie 4.5, Cataldi 4.5; Luiz Adriano 5, Destro 5, Matos 5

    STATISTICHE FANTACALCIO

    Queste le Statistiche Fantacalcio, con i migliori 3 ruolo per ruolo, (con almeno 3 gare disputate) dopo la 8° giornata di Serie A

    PORTIERI: Sportiello (Atalanta) 5.69; Tatarusanu (Fiorentina) 5.56; Szczesny (Roma) 5.50

    DIFENSORI: Alonso (Fiorentina) 7.25; Digne (Roma) 6.75; Toloi (Atalanta) 6.75

    CENTROCAMPISTI: Pjanic (Roma) 8.86; Biglia (Lazio) 8.50; Baselli (Torino) 8.14

    ATTACCANTI: Higuain (Napoli) 9.25;  Insigne (Napoli) 9.25; Ilicic (Fiorentina) 9

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Bonaventura (Milan), Insigne (Napoli), Meggiorini (Chievo), Moralez (Atalanta), Pjanic (Roma) 3 assist.

    6- Allan (Napoli), Alonso (Fiorentina), Belotti (Torino), Birsa (Chievo), Bruno Peres (Torino), Gabbiadini (Napoli), Gabriel Silva (Carpi), Gomez (Atalanta), Higuain (Napoli), Ilicic (Fiorentina) Quaison (Palermo), Saponara (Empoli), Soddimo (Frosinone), Vazquez (Palermo), Viviani (Verona), Zielinski (Empoli) 2 assist.

  • Euro Juve: Si cerca il tris. Morata vuole il record

    Euro Juve: Si cerca il tris. Morata vuole il record

    E’ una Juventus totalmente diversa quella che sta dominando il suo girone di Champions rispetto a quella che ancora in campionato non è riuscita a ingranare come ci aveva ormai abituato nelle ultime stagioni. Lotterà sicuramente per le prime posizioni la formazione di Massimiliano Allegri, ne siamo convinti, nonostante il ritardo di 9 punti dalla capolista, qualche miglioramento si è visto. In Europa tutta un’altra musica, due vittorie su due, tre punti contro il Manchester City all’esordio e altrettanti contro i due volte campioni di Europa League del Siviglia. Il Borussia Moenchengladbach sulla carta è la squadra più debole del girone, ma mai abbassare la guardia, soprattutto in questa competizione.

    Massimiliano Allegri | Foto Twitter
    Massimiliano Allegri | Foto Twitter

    Vincere per chiudere la pratica e ipotecare il passaggio nel turno, concentrandosi sul campionato, questo è l’obiettivo dei bianconeri che con la terza vittoria avrebbero la strada spianata verso la fase a eliminazione diretta. Allo Juventus Stadium possono e devono farcela Morata e compagni, se si pensa che di fronte c’è il Gladbach, squadra tedesca – e la Germania a noi italiani non porta bene – i Campioni d’Italia hanno tutte le carte in regola per fare risultato.

    C’era ancora Bettega, in campo è chiaro, nell’ultimo e unico confronto tra le due compagini nel 1975, e non fu un bel ricordo per la Juve, 2 a 0 per i tedeschi all’andata e pareggio per 0 a 0 al ritorno, ma adesso la musica potrà essere un’altra. L’avversario ha cambiato guida tecnica, dopo le dimissioni di Favre sulla panchina adesso siede Andrè Shubert e in campionato le cose non stanno andando benissimo, nonostante l’ultima vittoria schiacciante per 5 a 1 contro l’Eintracht. 15 i punti di distanza da un Bayern finora sempre vincente.

    Morata
    Morata

    Insegue un record Alvaro Morata, cinque i gol consecutivi per lo spagnolo in Champions League, eguagliato Alex Del Piero, ma domani sera in casa sarà l’occasione per superare uno che ha fatto la storia del club bianconero. Un primato che cercherà di raggiungere il giocatore che non ha brillato nell’ultima gara di campionato con l’Inter ma che è sempre in grado di accendere la partita in qualsiasi momento, con lo zampino vincente o la giocata da applausi. I tre punti prima di tutto, in campionato la Juve ha fatto abbastanza bene, ecco perchè si va verso la riconferma per undici undicesimi della squadra che è scesa in campo domenica a San Siro, salvo qualche dubbio.

    Buffon dovrebbe aver smaltito il piccolo fastidio e dovrebbe essere regolarmente titolare, a dirigere la difesa a tre composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini, con il primo adattabile come terzino in una retroguardia a quattro nel caso dovesse essere arretrato Evra e il modulo fosse il 4 – 4 – 2 e non il 3 – 5 – 2. Numeri a parte, l’italiano è sembrato uno dei giocatori più in forma, il migliore nella posticipo. Il tecnico livornese confermerà anche i tre centrocampisti ovvero Kedhira, Marchisio e Pogba, anche se dall’ultimo, nella lista dei 23 per il Pallone d’Oro, ci si aspetta molto di più. Cuadrado ha dimostrato di essere l’esterno ideale, la forma del colombiano si è vista, per cui sarà difficile rinunciare alla sua velocità. Davanti l’unico certo della maglia da titolare è Morata, con Dybala, ultimo cambio domenica, e Mandzukic a contendersi un posto.

    Paul Pogba | Foto Twitter
    Paul Pogba | Foto Twitter

    Sarà 4 – 4 – 2 per i tedeschi, tra le cui fila c’è il fratello l’altro Hazard, fratello di Eden, ma per il 10 sarà solo panchina. Sommer tra i pali, difesa a quattro composta da Korb, Christensen, Dominguez e Wendt, centrocampo con Traorè, Dahoud, lo svizzero Xhaka e Johnson, laddove le punte saranno Stindl e Raffael. Si può e si deve fare, i tre punti sono fondamentali per il passaggio del turno e guardare al ritorno con tranquillità.

     

     

     

     

  • Bayer Leverkusen-Roma: il pazzo 4-4 è servito

    Bayer Leverkusen-Roma: il pazzo 4-4 è servito

    Bayer Leverkusen-Roma è terminata con il punteggio di 4-4; gara strana, pazza, dai mille risvolti ed errori. Partita nella quale la Roma rinvia l’appuntamento con la vittoria, deve recitare il mea culpa la squadra di Garcia che, per colpa principalmente propria, butta alle ortiche un pezzo importante di qualificazione agli ottavi. Troppi errori individuali per De Rossi  e compagni a cui va attribuito il merito di essere stati in grado, nel primo tempo, di rimontare la doppietta di Hernandez proprio con capitan futuro.

    Hernandez, autore di una doppietta nel match Bayer Leverkusen-Roma
    Hernandez, autore di una doppietta nel match Bayer Leverkusen-Roma

    Nel secondo tempo è rabbiosa la Roma riesce con la ormai consueta magia di Pjanic a ribaltare la sfida in apertura di tempo e la rete di Iago Falque sembra far pendere l’ago della bilancia a favore della Roma, ma iniziano gli ultimi sei pazzi minuti della squadra di Garcia, che si abbassa lasciando campo ai giocatori di Schmit, bravo e fortunato Kampl a trovare il gol del 3-4 ma un minuto dopo, è Mehmeti ad approfittare della ennesima dormita della Roma approfittando del cross rasoterra di Wendell. Ora sono solo 2 i punti della Roma nel girone E di Champions League, ancora tre gare, tra cui quella al Camp Nou, per una squadra destinata a non poter più sbagliare se ci vuole essere ancora a febbraio.

    Subito Bayer subito brivido con Hernandez che impatta male di testa da ottima posizione, sulla linea dell’area piccola, e la palla va oltre la traversa. Al 3′ calcio di rigore per il Bayer Leverkusen: Calhanoglu, dalla fascia, effettua un cross ma Torosidis tocca la palla con il braccio destro, inizialmente Kassai fa proseguire ma l’assistente di porta fa cambiare idea al direttore di gara: batte Hernandez mandando la palla a sinistra in rete. Al 12′ bel lancio di Pjanic per Gervinho che scatta in posizione regolare ma Leno esce e spazza; al 16′ Salah per Pjanic, destro e respinta di pugno di Leno; al 19′ ancora Hernandez: pressing alto dei tedeschi che rubano palla a Digne con Hernandez il quale serve Kampl che lo lancia nello spazio, il messicano è in posizione regolare, tira, respinta di Szczsny ma la palla ritorna a Hernandez che di piatto supera il portiere della Roma. Al 29′ accorcia le distanze la Roma: calcio d’angolo di Pjanic respinta di Leno, colpo di testa di Manolas che serve De Rossi il quale stoppa di petto e supera il portiere di casa con un tocco sporco. Al 31′ cross di Bellarabi, da destra,Szczsny in uscita tocca la palla quel tanto che basta per mandare fuori tempo Hernanedz. Al 37′ De Rossi, porta la partita sul 2-2: punizione dalla destra di Pjanic, De Rossi salta e di ginocchio manda la palla nell’angolino, nulla da fare per Leno.

    Al 49′ grande intervento di Leno che alza la palla sopra la traversa; al 50′ piazzato di Pjanic, centrale, para Leno. Al 52′ grande slalom di Gervinho che prende in infilata i suoi avversari, arriva davanti a Leno che è bravo a respingere; al 53′ punizione di Pjanic e palla alla sinistra di Leno per il nuovo vantaggio della Roma. Al 62′ mancino di Naingollan, dal limite dell’area, Leno para a terra. Al 66′ Brandt si inserisce in velocità, controllo e tiro parato da Szczsny; al 70′ contropiede della Roma con Florenzi che entra in area di rigore, tira di destro ma Leno, con il polso destro, respinge la palla, che si impenna, e Iago Falque di testa centra la parte superiore della traversa. Al 72′ arriva il quarto gol della Roma: contropiede con Pjanic che lancia sulla fascia sinistra Gervinho il quale punta Tah, si accentra e serve Iago Falque, in area di rigore, che da solo, si sinistro, di prima, supera Leno. Al 75′ colpo  di testa di Papadopoulos, centrale, parato da Szczsny. All’84 Kampl, parte da destra, rientra sul sinistro e effettua un tiro a giro con la palla che va ad infilarsi nell’angolo alto alla destra di Szczsny, per il 3-4. Un minuto dopo il pareggio del Bayer in una partita infinita: cross rasoterra di Wendell e palla per Mehmedi che deve solo appoggiare la palla in porta. Al 90′ contropiede Bayer Leverkusen con Hernandez che tira dal limite dell’area e la palla esce di poco.

    BAYER LEVERKUSEN – ROMA 4-4 (3′, 19′ Hernandez rig.; 29′, 37′ De Rossi; 54′ Pjanic; 72′ Iago Falque; 84. Kampl; 85. Mehmedi)

    BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Leno; Donati, Tah, Papadopoulos, Wendell; Kramer [65. Brandt], Toprak [79. Yurchenko]; Bellarabi [56. Mehmedi], Kampl, Calhanoglu; Hernandez  All: Schmit

    ROMA (4-4-2): Szczsny; Torosidis, Rudiger, Manolas, Digne; Florenzi [88. Iturbe], De Rossi, Naingollan, Pijanic; Salah [61. Iago Falque], Gervinho [85. Dzeko].  All: Rudi Garcia

    ARBITRO: Kassai (Ung)  Assistenti: Ring e Toth   Quarto Uomo: Berretyan   Addizionali: Bognar – Szabo

    Ammoniti: 23. Naingollan [R]; 34. De Rossi [R]; 36. Kramer [B]; 88. Wendell [B]

    Angoli: 4-6  Recupero: 0 + 3

  • Ultima spiaggia per la Roma. A Leverkusen per vincere

    Ultima spiaggia per la Roma. A Leverkusen per vincere

    Una partita da dentro o fuori, stasera la Roma si gioca il suo futuro in Champions League contro il Bayer Leverkusen. Maledetta fu l’ultima gara contro il Bate Borisov, eppure l’esordio con il Barcellona poteva far presagire qualcosa di positivo. Non è finita, ma quella della BayArena è l’ultima spiaggia. Vincere per poter sperare ancora nella qualificazione, nella peggiore delle ipotesi almeno non perdere sarebbe positivo perché una sconfitta costringerebbe la squadra di Rudi Garcia a dover fare nove punti nelle tre partite di ritorno, il che sarebbe praticamente impossibile. Meglio non fare calcoli e giocare da Roma questa sera, andando anche contro i pronostici e i numeri che vedono i giallorossi sfavoriti.

    Miralem Pjanic | Foto Twitter
    Miralem Pjanic | Foto Twitter

    Due vittorie nelle ultime dodici sfide in Germania, l’ultima soddisfazione è datata 2001, contro l’Amburgo. Squadra ostica il Leverkusen che nei preliminari, se stiamo a vedere le coincidenze, eliminò l’altra romana, la Lazio, perdendo a Roma ma rifilando un passivo pesante in casa, dove gli avversari hanno dimostrato di essere difficili da battere. Gioca un calcio moderno la formazione tedesca, che non ha nella difesa il reparto migliore, ma che dal centrocampo in su, con tre uomini di qualità dietro a una punta esperta, sa fare la differenza.

    La Roma ha iniziato a carburare davanti, non ha mai fatto fatica a dire il vero a trovare la via della rete, ma dietro sembrano arrivare i maggiori problemi, lo dicono i numeri, le reti subite. Le soluzioni non mancano, ma la retroguardia giallorossa ha spesso traballato, tanti, forse troppo dall’inizio di stagione a questa parte, sintomo che qualcosa non va. Invertire la rotta, trovare solidità, quella che servirà ancor di più alla Roma per arginare gli uomini offensivi del Bayer, senza rinunciare alle ripartenze ripartenze, l’arma con cui colpire un reparto arretrato non certo irresistibile.

    Ancora fuori Totti, Strootman e Keita, Dzeko è disponibile ma non verrà rischiato, almeno dall’inizio da Garcia, che ne ha fatto a meno anche contro l’Empoli.

    Alessandro Florenzi | Foto Twitter
    Alessandro Florenzi | Foto Twitter

    Rispetto alla sfida vinta con i toscani cambia un centrale, visto che probabilmente Castan si siederà in panchina, sostituito al fianco del confermato Manolas da Rudiger, a corrente alternata in questo inizio di stagione. Digne e Torosidis saranno i laterali, con il greco favorito su Maicon. Saranno chiamati a tenere bassi gli esterni avversari e ad attaccare, mentre a centrocampo non si può non prescindere da Pjanic e De Rossi. Il “folletto” bosniaco è capace di dare geometrie e segnare gol come quello di sabato da calcio da fermo, l’italiano invece è fondamentale per carisma e capacità di andare in rete. Nainggolan si riprende la mediana, davanti ci saranno Florenzi, Salah e Gervinho, la velocità sarà quindi l’arma da sfruttare.

    Dall’altra parte i due centrali Tah e Toprak sono più fisici e potranno soffrire gli attaccanti, laddove Donati, ex Inter, e Wendell saranno i terzini, il secondo non certo un difensore. Kramer e Kampl faranno filtro in mezzo, cercando di spezzare le manovre romaniste, mentre Bellarabi, Calhanoglu e lo svizzero Mehmedi saranno alle spalle del “Chicharito” Hernandez. Il messicano rileverà Kiessling, non al meglio e quindi non rischiato con ogni probabilità dal tecnico Schmidt che dovrà fare a meno ancora degli indisponibili Hilbert e Haranguiz.

    La Roma per sperare, servirà la gara perfetta, e gli uomini di Rudi Garcia hanno nelle corde la possibilità di battere un seppur forte Bayer Leverkusen. Il fischio d’inizio sarà alle 20.45. Vietato sbagliare.