La ventiquattresima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà solo su due giorni, sabato e domenica e vedrà in campo solo nove match a causa del rinvio di Torino-Sassuolo.
Si partirà con un triplo anticipo al sabato, una gara alle 15, una alle 18 ed una alle 20.45. La domenica sarà aperta dal lunch match delle 12.30 poi la giornata proseguirà con tre partite in contemporanea alle 15.
Sempre domenica ci sarà un primo posticipo alle 18 e poi un altro alle 20.45 che chiuderà il turno di Serie A.
Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.
Sarà Spezia-Parma ad aprire la giornata sabato alle 15, sempre sabato ma alle 18 si affronteranno Bologna e Lazio.
Alle 20.45, sempre sabato, si giocherà Verona-Juventus.
Sampdoria-Atalanta sarà il lunch match delle 12.30. Alle 15 si disputeranno tre sfide in contemporanea: Crotone-Cagliari, Inter-Genoa e Udinese-Fiorentina.
Sempre domenica, alle 18, il primo posticipo sarà Napoli-Benevento poi alle 20.45 una classica del calcio italiano Roma-Milan che andrà a chiudere il 24° turno di Serie A.
La serata di Europa League ha visto due italiane ottenere il passaggio del turno ed una dover salutare la competizione ai sedicesimi di finale.
Tutto facile per la Roma che partiva dal successo per 2-0 maturato sul campo del Braga sette giorni fa. All’Olimpico la squadra di Fonseca ha subito messo in chiaro le cose con la rete di Dzeko nel primo tempo, nella ripresa il gol di Carles Perez ha chiuso i giochi.
L’autorete di Cristante ed il gol di Borja Mayoral hanno fissato il risultato sul 3-1 finale.
Passaggio agli ottavi ottenuto anche dal Milan ma al contrario della Roma per i rossoneri è stata tutt’altro che una passeggiata. Subito avanti dopo 9 minuti con il rigore trasformato da Kessie, gli uomini di Pioli si sono fatti agganciare sul pari da Ben Nabouhane al 24°, Da quel momento in poi un Milan opaco è andato in difficoltà ed ha dovuto ringraziare anche Donnarumma che si è rivelato decisivo nonostante la Stella Rossa sia rimasta in 10 al 70°.
Alla fine la gara si è chiusa sul 1-1, un altro pareggio dopo il 2-2 dell’andata che ha permesso ai rossoneri di qualificarsi agli ottavi.
Veniamo alla nota dolente, l’eliminazione del Napoli. Dopo lo 0-2 di Granada agli uomini di Gattuso serviva un’impresa ed il gol di Zielinski dopo soli 3 minuti ha fatto pensare che fosse possibile. Un’amnesia difensiva ha rimesso gli spagnoli sul pari al 25°, un gol che ha un po’ tagliato le gambe agli azzurri che hanno faticato per tutto il primo tempo.
Il ritorno alla difesa a quattro nel secondo tempo ha portato quell’equilibrio che ha permesso al Napoli di spingere, di trovare il 2-1 con Fabian Ruiz e di provare a compiere il miracolo sportivo.
Miracolo che però non c’è stato, al Diego Armando Maradona è arrivato un successo amarissimo che comunque ha visto chiudersi in largo anticipo la corsa verso l’Europa League.
Veniamo al racconto della sfida del Diego Armando Maradonatra il Napoli ed il Granada.
Partenza super del Napoli, dopo 3 minuti Zielinski parte a tutta velocità, arriva al limite e lascia partire il tiro vincente. Pareggia subito il Granada ma Puertas è in netta posizione di fuorigioco. Il Napoli prova a cavalcare l’entusiasmo ma gli ospiti con Kenedy provano a spaventare la retroguardia azzurra.
Al 25° enorme disattenzione della difesa di Gattuso, Foulquier ha libertà di crossare e Montoro è solissimo, il suo colpo di testa non lascia scampo a Meret. I ritmi si abbassano, si segnala un’occasione per Gonalons con un tiro al volo dopo un errato disimpegno di Maksimovic.
Al 36° grandissima punizione di Insigne, Silva tocca la palla sulla traversa. La gara si innervosisce ed in pochi minuti l’arbitro estrae 6 gialli, tre per parte. Il Granada perde Gonalons per infortunio, poi si fa male anche Neva ma per non consumare un secondo slot Martinez decide di chiudere il primo tempo in 10, si va al riposo sul 1-1.
Secondo tempo con un cambio per parte, nel Napoli Ghoulam sostituisce Maksimovic, nel Granada Neva rimane negli spogliatoi, dentro Perez. Enorme chance per Elmas al 52°, Silva in uscita bassa respinge.
Il Napoli insiste e alla fine una bella palla di Insigne trova Fabian Ruiz che calcia e trova il gol del 2-1. Gattuso mette subito in campo Mertens ed il belga al minuto 67° gira di testa sfiorando il gol.
Gli azzurri ci provano, pur correndo il rischio di esporsi ai contropiedi degli ospiti. Strepitosa parata di Silva, nel primo minuto di recupero, sul colpo di testa a botta sicura di Ghoulam.
Non succede altro, dopo 7 minuti di recupero arriva il triplice fischio che pone fine alla corsa del Napoli in Europa League.
Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno dei sedicesimi di Europa League a San Siro tra Milan e Stella Rossa Belgrado.
Buona partenza del Milan che al 8° si conquista un calcio di rigore per il tocco di mano di Gobeljic su tiro di Krunic, dal dischetto Kessie trasforma. Pochi minuti e Leao con una giocata personale prova trovare il raddoppio, la difesa ospite salva.
Al 19° arriva il pareggio della Stella Rossa, su azione da corner Ben Nabouhane mette in rete ma prima c’è un tocco di mano di Pankov, gol annullato. La rete però è nell’aria e se al 22° è la traversa a dire no alla punizione di Ben Nabouhane, due minuti dopo il calciatore della StellaRossa trova il diagonale vincente.
La rete subita sveglia il Milan che ricomincia a spingersi nella metà campo avversaria. Dalot si trova sul piede la palla buona al 37° il suo tiro però non riesce a battere Borjan che si salva respingendo. Sul finale di tempo ci prova Kanga da lontano ma la sua conclusione non trova la porta, si va al riposo sul 1-1.
Secondo tempo che vede gli ingressi di Ibrahimovic e Rebic per Leao e Krunic nel Milan e Petrovic per Srnic nella Stella Rossa. Se il primo tempo si era chiuso col tiro da lontano di Kanga, il secondo si apre con un tiro dalla distanza di Kanga, anche stavolta nessun pericolo per Donnarumma. Grossa chance per Rebic al 53°, una sponda di Ibra lo trova nell’area piccola ma il croato non trova la porta.
Scampato il pericolo, al 58° la Stella Rossa prova a rendersi pericolosa in contropiede, Ben Nabouhane serve Gajic che però calcia malissimo. Ancora Kanga a rendersi pericoloso, anche stavolta il tiro non trova la porta.
Doppio brivido al 69°, Donnarumma salva miracolosamente su Sanogo, poi Falcinelli calcia a lato, un minuto dopo Gobeljic prende il secondo giallo lasciando i suoi in 10. Il Milan troverebbe il vantaggio con Saelemaekers al 74° ma Ibrahimovic è in fuorigioco al momento dell’assist.
Nonostante l’inferiorità numerica la Stella Rossa ci prova, Katai al 82°, il suo tiro però non trova la porta. Non succede molto altro, con qualche sofferenza il Milan porta a casa un pareggio che vale il passaggio agli ottavi di Europa League.
MILAN – STELLA ROSSA BELGRADO 1-1 (9° rig. Kessie (M), 24° Ben Nabouhane (S))
Concludiamo con il racconto della gara di andata dei sedicesimi di Europa League tra Roma e Sporting Braga.
La gara inizia su ritmi bassi, non si segnalano occasioni se non un paio di insidiosi calci piazzati di Veretout. Alla prima vera occasione la Roma passa in vantaggio: 24° minuto, El Shaarawy colpisce il palo con una bella conclusione, il più lesto sul rimbalzo è Dzeko che gira la palla in rete.
Il Braga si vede intorno alla mezz’ora con due conclusioni di Piazon, la primafinisce larga, la seconda alta, il tutto nel giro di un minuto. Al 34° ci prova anche Sporar ma Pau Lopez non si fa sorprendere. Torna a farsi pericolosa la Roma con la conclusione di Pedro che colpisce la traversa.
Si va al riposo con i giallorossi avanti per 1-0.
Il secondo tempo comincia con l’ingresso di Pellegrini al posto di Villar. I portoghesi cercano di essere più propositivi, ci prova Rolando di testa, palla fuori. La Roma perde Dzeko probabilmente per un problema muscolare, dentro Mayoral. Un minuto dopo A. Horta va vicino al pareggio, la sua conclusione esce di pochissimo.
Al 71° Carles Perez viene abbattuto appena dentro l’area, è rigore, Pellegrini però calcia a lato. Il raddoppio è solo rimandato, Pellegrini pennella in area per Carles Perez che calcia al volo infilando la porta.
Il Braga vuole a tutti i costi il gol della bandiera, ci prova Tormela ma Pau Lopez alza in corner. Al 88° il gol per i portoghesi arriva, in realtà è un’autorete di Cristante che infila nella propria porta per anticipare l’avversario.
La Roma ristabilisce subito le distanze, Spinazzola serve un pallone perfetto per Borja Mayoral che deve solo spingerlo in rete. Si chiude così, la Roma batte 3-1 il Braga e vola agli ottavi di Europa League.
Oltre alle due italiane nel sorteggio per gli ottavi ci saranno tre inglesi, Arsenal, Tottenham e Manchester United, due spagnole, Villarreal e Granada, due ucraine, Dinamo Kiev e Shakhtar Donetsk, una croata, Dinamo Zagabria, una greca, Olympiacos, una scozzese, Rangers, una svizzera, Young Boys, una rappresentate della Repubblica Ceca, Slavia Praga, una norvegese, Molde, ed una olandese, Ajax.
Serata con tanti rimpianti per l’Atalanta, gli uomini di Gasperini rimasti in dieci per il rosso a Freuler al 17° hanno resistito sino al 86° quando poi è arrivato il gol di Mendy che ha regalato il successo al Real Madrid.
E’ stata una gara diversa da quella che ci si aspettava e che certamente si pensava di vedere contro un Real privo di molti giocatori importanti.
L’espulsione ha certamente pesato moltissimo, da quel momento in poi la sfida è stata quasi totalmente un monologo dell’attacco degli uomini di Zidane contro la difesa atalantina che sino a 5 minuti dalla fine si era dimostrata praticamente perfetta.
Se Toloi, Romero, Djimsiti hanno disputato una grandissima gara, dall’altro lato si deve segnalare la partita negativa di Ilicic che è stato inserito al 56° ma poi tolto da Gasperini dopo mezz’ora.
Ora i nerazzurri dovranno assolutamente provarci a Valdebebas, non sarà per niente facile, anche perchè Zidane recupererà qualche pedina pesante, non sarà però impossibile, provarci sarà obbligatorio.
Veniamo al racconto della sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League tra Atalanta e Real Madrid.
Partenza equilibrata con i due portieri inoperosi nei primi dieci minuti. Al 17° prima possibile svolta della gara, imbucata per Mendy, arriva Freuler che con il corpo lo stende al limite, l’arbitro estrae il rosso, Atalanta in dieci.
Le Merengues provano subito ad approfittare con una percussione di Nacho che poi ne pressi di Gollini calcia male.
Altro problema per Gasperini, alla mezz’ora Zapata è costretto a lasciare il campo per un problema probabilmente muscolare, entra Pasalic. Nuovamente pericolosi gli ospiti al 38° con Isco che si gira in area, il piede di Toloi devia in corner. Passa un minuto ed è una deviazione di Pessina a negare il gol alla conclusione di Vinicius.
E’ sempre il Real a creare e nel primo minuto di recupero serve un super riflesso di Gollini sul colpo di testa di Casemiro per mantenere lo 0-0, risultato con cui si va al riposo.
La ripresa comincia con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo e si ricomincia subito con una grande occasione per Modric, il suo tiro deviato sfiora la base del palo. Ancora Real al 53° Vinicius calcia da due passi ma Gosens in tuffo devia in corner.
L’Atalanta fatica ad uscire, la difesa del Real annulla ogni tentativo d’attacco della Dea.
Dopo un assedio continuo il Real Madrid trova il vantaggio al minuto 86° con un gran tiro da fuori di Mendy. Finisce così, nella gara di ritorno l’Atalanta dovrà provarci perchè partirà svantaggiata ma l’impresa rimane difficile ma certamente non impossibile.
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Lucas Vazquez, Varane, Nacho, Mendy; Kroos, Casemiro, Modric; Asensio (76° Sergio Ribas), Isco (76° Hugo Duro), Vinicius (58° Mariano Diaz).
Allenatore: Zidane.
Arbitro: Stieler.
Ammoniti: Casemiro (R), Mendy (R), Gosens (A).
Espulso: Freuler (A).
Nell’altra gara di serata al Manchester City di Guardiola bastano un gol per tempo di Bernardo Silva e Gabriel Jesus per batter 2-0 il Borussia Moenchengladbach ed ipotecare il passaggio ai quarti di Champions League.
Serata amarissima per la Lazio che sperava di celebrare meglio il ritorno dopo 20 anni alla fase ad eliminazione diretta di Champions League.
L’approccio alla gara è stato sbagliato, gravissimo l’errore di Musacchio che ha lanciato verso la porta Lewandowski per l’uno a zero dopo meno di dieci minuti.
La qualità dei tedeschi, insieme ad alcuni errori di troppo degli uomini di Inzaghi ha fatto il resto, tant’è che lo 0-3 a fine primo tempo è parso risultato giusto per quello visto.
L’autogol di Acerbi ad inizio ripresa, mitigato dalla rete di Correa poco dopo ha semplicemente fissato un risultato che sostanzialmente lancia il Bayern verso i quarti di Champions League.
Nel calcio si sa che tutto è possibile ma visti i valori in campo, il Bayern al momento pare ingiocabile praticamente per tutti, e visto il risultato di questa partita, all’Allianz Arena servirà qualcosa più di un miracolo.
Veniamo al racconto della sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League all’Olimpico tra Lazio ed i campioni in carica del Bayern Monaco.
Partenza migliore del Bayern che prova a mettere in difficoltà la retroguardia di Inzaghi, al 7° Lewandowski arriva ad un passo da spingere la palla in rete. Due minuti dopo grosso errore in retropassaggio di Musacchio, Lewandowski intercetta, salta Reina ed al 9° porta i tedeschi in vantaggio.
La Lazio sembra accusare il colpo, il Bayern prova a premere sull’acceleratore. Passato qualche minuto di confusione la squadra biancoceleste comincia a creare qualche situazione potenzialmente pericolosa.
Alla prima occasione però i tedeschi puniscono, bella azione di Davies, invenzione di Kimmich e rasoterra precisissimo di Musiala con la palla che finisce nell’angolino. Simone Inzaghi opta per un cambio al 31° fuori Musacchio e dentro Lulic, sembra una scelta tecnica. Il Bayern comanda la gara ed al 35° Lewandowski ha la palla del 3-0 ma calcia troppo centrale, Reina respinge.
La Lazio prova a creare qualcosa, i padroni di casa arrivano anche nei pressi di Neuer ma al 42° un errore di Patric permette a Coman di involarsi, il francese riesce anche a calciare, Reina respinge ma Sané da due passi infila un facile tap-in. Il primo tempo si chiude con il Bayern avanti 3-0.
La ripresa parte malissimo, dopo un calcio d’angolo a favore della Lazio la palla viene lanciata a Sané che si butta nello spazio, con una finta fa fuori Patric e mette in mezzo, Acerbi nel tentativo di salvare infila la propria porta. Passano solo tre minuti e Correa prova a rendere meno amaro il tabellino ricevendo in area e calciando la palla alle spalle di Neuer.
Buon momento della Lazio con il solito Correa che impegna il portiere tedesco con un bel tiro a giro. Il Bayern gestisce il ritmo, la Lazio riesce raramente a saltare la pressione e a creare palle gol.
Lewandowski prova a trovare la doppietta sfruttando un errore in uscita della Lazio, il polacco aggancia e calcia di prima, Reina non si fa sorprendere.
La partita scivola via verso il triplice fischio finale, la Lazio cade pesantemente in casa contro il Bayern Monaco e vede allontanarsi la qualificazione ai quarti di Champions League.
Ammoniti: Luis Alberto (L), Lucas Leiva (L), Correa (L), Marusic (L), Escalante (L), Kimmich (B), Coman (B).
Nell’altra gara di serata un gol capolavoro in rovesciata di Giroud permette al Chelsea di battere l’Atletico Madrid, squadra di casa nonostante si giocasse a Bucarest, e sposta verso i Blues l’ago della bilancia della qualificazione.
La ventitresima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà su quattro giorni venerdì, sabato, domenica e lunedì e vedrà in campo tutti e dieci i match.
Si partirà con un doppio anticipo al venerdì al quale seguirà un triplo anticipo al sabato, una gara alle 15, una alle 18 ed una alle 20.45. La domenica sarà aperta dal lunch match delle 12.30 poi la giornata proseguirà con una sola partita alle 15.
Sempre domenica ci sarà un primo posticipo alle 18 e poi un altro alle 20.45.
Si giocherà anche lunedì sera alle 20.45 con la sfida che chiuderà il turno di Serie A.
Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.
Sarà Fiorentina-Spezia ad aprire la giornata venerdì sera alle 18.30, sempre venerdì ma alle 20.45 si affronteranno Cagliari e Torino.
Sabato alle 15 si giocherà Lazio-Sampdoria, alle 18 ci sarà Genoa-Verona mentre alle 20.45 si giocherà il derby emiliano Sassuolo-Bologna.
Parma-Udinese sarà il lunch match delle 12.30. Alle 15 si disputerà solo una partita ma sarà una sfida di cartello, il Derby di Milano Milan-Inter.
Sempre domenica, alle 18, il primo posticipo sarà Atalanta-Napoli poi alle 20.45 sfida tutta giallorossa tra Benevento e Roma.
Il posticipo di lunedì alle 20.45 Juventus-Crotone chiuderà il 23° turno di Serie A.
Serata dalle diverse emozioni per le tre italiane impegnate in Europa League.
La Roma gioisce per la vittoria per 2-0 a Braga, il Milan subisce l’amaro gusto del pareggio subito dalla Stella Rossa al 93° mentre il Napoli si lecca le ferite per la sconfitta per 2-0 a Granada.
Il gol del ritrovato Dzeko, gli ottavi di Europa League che paiono vicini sono la parte buona della serata dei giallorossi, gli infortuni di Cristante ed Ibanez fanno da contraltare.
Ha da rammaricarsi il Milan di Pioli, i rossoneri hanno disputato una buona gara nel Marakana di Belgrado, sono andati due volte avanti grazie ad un autogol ed ad un rigore procurato e trasformato da Hernandez, hanno anche avuto la possibilità di giocare in superiorità dal 77° ma alla fine hanno subito il pareggio per il colpo di testa di Pavkov su azione da corner nel recupero.
Male invece il Napoli, la squadra di Gattuso ha sofferto i veloci e tecnici esterni del Granada ed ha avuto un blackout di due minuti, tra il 19° ed il 21°, nei quali ha concesso due gol. Qualcosina meglio nella ripresa con l’inserimento di Zielinski ma sostanzialmente il portiere di casa ha dovuto fare solo un gran intervento nel finale di gara su Osimhen.
Veniamo al racconto della sfida di Braga tra i padroni di casa e la Roma.
Partenza super della Roma che la sblocca subito, ripartenza con Diawara che serve Spinazzola, cross dell’esterno e tocco vincente di Dzeko. Al 7° Fonseca è costretto a sostituire Cristante per infortunio, entra Bruno Peres.
I portoghesi provano a crescere, Fransergio prova a rendersi insidioso però Pau Lopez non corre grossi rischi. Intorno alla mezz’ora doppia grossa chance per i giallorossi, prima ci prova Mhkitaryan, palla respinta, poi Pedro, stesso destino per lui. Pedro è di nuovo protagonista al 37°, lo spagnolo salta il portiere e segna ma c’è fuorigioco, gol annullato.
Nel finale di frazione il Braga prova a crescere e a rendersi insidioso, la Roma chiude bene e va negli spogliatoi avanti di un gol.
Secondo tempo senza cambi nelle due formazioni. Nel giro di un minuto, tra il 53° ed il 54°, arrivano una brutta ed una buona notizia per la Roma, Ibanez si infortuna e lascia il campo per Villar, il neoentrato subisce fallo da Esgaio che prende secondo giallo e lascia il Braga in 10.
Al 60° altro gol cancellato dal VAR, anche in questo caso alla Roma e nuovamente per fuorigioco, stavolta il marcatore era stato Mhkitaryan. Lo Sporting non riesce a creare quasi niente, la squadra di Fonseca gestisce i ritmi agevolmente e trova anche il gol del 2-0 con Veretout che serve a Mayoral una palla solo da spingere in porta. Non succede molto altro, la Roma si porta a casa un prezioso successo in vista del ritorno tra 7 giorni all’Olimpico.
Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante (7° Bruno Peres), Ibanez (53° Villar); Spinazzola, Diawara, Veretout, Karsdorp; Pedro (71° El Shaarawy), Mhkitaryan; Dzeko (71° Mayoral).
Allenatore: Fonseca
Arbitro: Kovacs.
Ammoniti: Melo da Silva (B), Mancini (R)
Espulso: Esgaio (B).
Veniamo al racconto della sfida valevole per i sedicesimi di Europa League a Belgrado tra Stella Rossa e Milan.
Buona partenza del Milan con Castillejo che trova il gol su contropiede al 6°, si alza però la bandierina, gol annullato. Il vantaggio è solo rimandato, al minuto 12° cross di Kalulu, il portiere sbaglia l’uscita e Theo Hernandez segna, interviene però il VAR, c’è tocco di mano, rete annullata. Al 23° Krunic innesca Rebic che dopo un gran controllo colpisce mandando alto sopra la traversa.
I padroni di casa provano a creare qualcosa con il tiro da fuori, Donnarumma è attento. Al 40° brutte notizie per Pioli, problema muscolare per Bennacer che lascia al posto a Tonali. Passano due minuti e finalmente il gol arriva grazie ad una sfortunata deviazione di Pankov nella propria porta. La risposta della Stella Rossa arriva con Milunovic che da dentro l’area gira alto. Si va al riposo con il Milan avanti per 1-0.
Secondo tempo che vede RafaelLeao entrare al posto di Rebic. Al 51° tocco di mano in area di Romagnoli, è rigore, dal dischetto va Kanga che trasforma. La Stella Rossa cresce e prova a spaventare il Milan, su una ripartenza però il veloce Theo Hernandez si conquista un rigore per un contatto con Pankov. Dagli undici metri lo stesso Theo trasforma.
Il pareggio permette al Milan di tornare a spingere e a controllare con maggiore serenità. Al 77° Stella Rossa in 10, Rodic commette fallo su Kalulu e prende il secondo cartellino giallo. Nel finale di gara ci provano anche Meitè, di testa, e Tonali col tiro da fuori, in entrami i casi Borjan è attento. Al 93° arriva la beffa, corner su quale Pavkov supera Meitè e di testa insacca. Finisce così, al Marakana si chiude sul 2-2 l’andata dei sedicesimi di Europa League.
Concludiamo con il racconto della gara di andata dei sedicesimi di Europa League tra il Granada ed il Napoli.
Subito insidiosi i padroni di casa, Kenedy con una giocata si libera, va sul fondo e mette in mezzo, un po’ a fatica la difesa del Napoli salva su Molina. Gli esterni del Granada provano a rendersi insidiosi con azioni personali, gli azzurri riescono a respingere i loro assalti.
Al 19° però gli spagnoli passano in vantaggio, gran cross di Kenedy, Herrera sorprende Di Lorenzo e di testa deposita in rete. Passano solo due minuti ed arriva il raddoppio con Kenedy che finalizza una ripartenza e batte Meret con un bel diagonale. I partenopei abbozzano una reazione con un tiro di Di Lorenzo ribattuto, gli spagnoli però sono pericolosissimi in contropiede.
Intorno alla mezz’ora ci prova Elmas, il suo tiro esce di poco. Dopo lo shock per l’uno-due subito, il Napoli prova a costruire qualcosa e a rendersi pericoloso. Non succede molto altro, si va al riposo con il Granada avanti 2-0.
Il secondo tempo inizia con Zielinski al posto di Politano. Il Napoli prova a farsi vedere in avanti ma le ripartenze di Kenedy sanno esser sempre insidiose. Zielinski si dimostra davvero l’uomo in più, al 60° il polacco riesce a liberarsi ma calcia alto.
Grande chance per Rrahmani al 71°, il difensore di testa da pochi passi mette alto. Ci prova ancora Zielinski, conclusione nuovamente alta. Come detto il Granada si limita a ripartire e al 82° serve un’ottima chiusura di Maksimovic per salvare su Puertas. Al 87° grande occasione per Osimhen che calcia di forza, Silva è attento e blocca.
Serve un grande intervento di Meret per salvare sulla conclusione di Herrera al 91°. Finisce così, il Napoli di Gattuso cade 2-0 a Granada e dovrà compiere un’impresa tra sette giorni per non salutare l’Europa League.
Serata da dimenticare per la Juventus, l’unica boccata d’ossigeno arriva grazie al gol di Federico Chiesa che tiene ancora aperta la porta verso i quarti di Champions League.
Una sconfitta per 2-1 totalmente meritata e figlia di due gol subiti ad inizio di entrambi i tempi: il pasticcio di Bentancur che sostanzialmente serve Taremi nell’area piccola e poi tutti ad osservare l’azione del Porto andato in gol con troppa facilità con Marega dopo 20 secondi dall’inizio del secondo tempo.
Le assenze di Bonucci, Cuadrado, Dybala e soprattutto Arthur non possono essere la giustificazione di una prestazione a tratti imbarazzante.
L’ingresso di Morata al 60° ha dato qualcosa in più, non ha portato sfraceli o dominio della partita ma senza dubbio quello con lo spagnolo in campo è sembrato un modulo migliore.
Adesso all’Allianz Stadium servirà un’altra Juve, per il passaggio del turno potrebbe bastare anche una vittoria per 1-0 ma la squadra vista per lunghi tratti stasera non sembra nemmeno in grado di poter portar a casa quel minimo obiettivo.
Veniamo al racconto della sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League al Estádio do Dragão tra Porto e Juventus.
Partenza shock, errore in disimpegno di Bentancur che regala la palla a Taremi che da due passi, in contrasto, batte Szczesny. La Juventus non riesce a creare niente ed il tempo scorre a favore dei padroni di casa. Nella prima mezz’ora Marchesin non deve nemmeno sporcarsi i guanti mentre la Juve rischia un paio di volte. Al 33° problema per Chiellini che lascia il campo a Demiral.
Primo segnale di Juventus al 41° con una rovesciata di Rabiot salvata in corner, c’era però CR7 in fuorigioco, tutto fermo. Il primo tempo si chiude col Porto avanti meritatamente 1-0.
La ripresa parte come il primo tempo, il Porto si lancia subito in avanti e dopo un minuto con una serie di passaggi Marega arriva a segnare il raddoppio. Al 52° Oliveira arriva tranquillo al limite e calcia serenamente, Szczesny è bravo a salvare. Non si vede una minima reazione dei bianconeri, il Porto controlla agevolmente.
Al 82° s’accende la Juve, Rabiot scappa in profondità e mette palla per Chiesa che colpisce di prima ed infila in rete. Non succede molto altro, se non una protesta di Cristiano Ronaldo all’ultimissimo secondo per un contatto in area, l’arbitro non fischia rigore ma fischia la fine.
Il 9 marzo servirà un’altra Juve per sperare di ottenere il passaggio ai quarti di Champions League.
PORTO – JUVENTUS 2-1 (1° Taremi (J), 46° Marega (P), 82° Chiesa (J))
Ammoniti: De Ligt (J), Danilo (J), Demiral (J), Alex Sandro (J).
Nell’altra gara di serata il Borussia Dortmund va sotto a Siviglia dopo 7 minuti per il gol di Suso, ma poi trascinato dal solito Haaland (doppietta per lui) si porta sul 3-1. Il gol di De Jong a 6 minuti dalla fine rende meno amara la sconfitta degli andalusi.
La Serie A 2020/21 si è appena lasciata alle spalle il ritorno delle semifinali di Coppa Italia con lo 0-0 tra Juventus ed Inter che ha permesso ai bianconeri di passare il turno e trovare in finale l’Atalanta che ha sconfitto 3-1 il Napoli ed è pronta già a scendere nuovamente sul terreno di gioco, con la Serie A in campo torna anche il Fantacalcio e con esso arrivano anche i nostri Consigli Fantacalcio.
La ventiduesima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà su quattro giorni venerdì, sabato, domenica e lunedì e vedrà in campo tutti e dieci i match.
Si partirà con un anticipo al venerdì al quale seguirà un triplo anticipo al sabato, una gara alle 15, una alle 18 ed una alle 20.45. La domenica sarà aperta dal lunch match delle 12.30 poi la giornata proseguirà con due partite in contemporanea alle 15.
Sempre domenica ci sarà un primo posticipo alle 18 e poi un altro alle 20.45.
Si giocherà anche lunedì sera alle 20.45 con la sfida che chiuderà il turno di Serie A.
Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.
Sarà Bologna-Benevento ad aprire la giornata venerdì sera alle 20.45.
Sabato alle 15 si giocherà Torino-Genoa, alle 18 ci sarà il big match al Diego Armando Maradona Napoli-Juventus mentre alle 20.45 si giocherà Spezia-Milan.
Roma-Udinese sarà il lunch match delle 12.30. Alle 15 si giocheranno due sfide Cagliari-Atalanta e Sampdoria-Fiorentina.
Sempre domenica, alle 18, il primo posticipo sarà Crotone-Sassuolo poi alle 20.45 a San Siro si affronteranno Inter e Lazio.
Il posticipo di lunedì alle 20.45 Verona-Parma chiuderà il 22° turno di Serie A.
Difensore centrale ma anche abile nel ruolo di centrocampista queste sono le caratteristiche principali di Mihashi Mana, calciatrice giapponese approdata questa stagione nella squadra femminile del Sassuolo.
Nata il 13 settembre 1994 a Takarazuka, nella prefettura di Hyogo, Mihashi Mana ha iniziato la sua carriera di calciatrice nel Takarazuka El Baile Ladies F.C poi ha giocato nella squadra dell’Università di scienze della salute e dello sport di Osaka prima di passare al Vegalta Sendai.
Dopo tre anni con la casacca della compagine della prefettura di Miyagi, Mihashi ha deciso di imbarcarsi in una nuova avventura scegliendo la Serie A Italiana, ed in particolare il Sassuolo, divenendo così la settima calciatrice giapponese con Nagamine Kaori, Morimoto Tsuru, Yamamoto Emi, Matsubayashi Miku, Kato Mizuho e Kunisawa Shino ed appunto la stessa Mihashi Mana, a giocare nel campionato di calcio femminile italiano.
Dotata di ottimo fisico, abile nel gioco aereo e con piedi buoni per impostare l’azione, Mihashi si è già messa in luce in questa prima parte di campionato fornendo buone prestazioni e segnando anche una rete.
Abbiamo deciso di scambiare qualche chiacchiera con Mihashi, che ha scelto d’indossare la maglia numero 6 del Sassuolo, per conoscerla meglio, per capire come mai abbia deciso di giocare al calcio e quali sono i suoi sogni ed i suoi obiettivi.
Come ti sei avvicinata al calcio? Perché hai deciso di praticare questo sport?
Ho iniziato a giocare perché mio fratello maggiore che ha 3 anni più di me giocava a calcio. Quando mi sono accorta che era divertente calciare il pallone con i miei amici e palleggiare, ho imparato esercitandomi sempre, ero ormai diventata pazza per questo sport.
Hai un idolo, un calciatore o una calciatrice a cui ti ispiri?
Hidetoshi Nakata. Ero molto affascinata da lui che giocava all’estero, al tempo delle scuole elementari chiesi ai miei genitori di comprarmi un’uniforme del Parma e quando mi allenavo la indossavo.
Se potessi scegliere un calciatore o una calciatrice giapponese (anche del passato) con cui vorresti giocare, chi sceglieresti?
Haruka Hamada, abbiamo giocato insieme al Vegalta Sendai per tre anni. E’ una giocatrice che per far vincere la squadra riesce a correre fino alla fine ed ha tecnica, sono molto entusiasta di averci giocato insieme, ho imparato molto da lei. E’ una delle giocatrici migliori.
Ti abbiamo vista giocare da difensore centrale ma anche davanti la difesa, qual è il tuo punto di forza e dove vorresti invece migliorare?
Anche in Giappone quando giocavo ho fatto esperienza in molte posizioni. Penso che poter giocare in qualsiasi posizione sia uno dei miei punti di forza. Tuttavia, mi piace partecipare alle azioni offensive, quindi mi piace giocare a centrocampo che può essere il punto di partenza degli attacchi.
Cosa ti ha portato a scegliere di venire a giocare in Italia? E perché hai scelto il Sassuolo?
Dieci anni fa ho avuto la possibilità di allenarmi in Italia solo per due settimane e da quel momento ho avuto il desiderio di giocare di nuovo a calcio in Italia in futuro. Oltre a questo ho voluto crescere anche umanamente entrando in contatto con culture e valori diversi da quelli del Giappone. Ho scelto il Sassuolo perché mi piace lo stile del suo calcio, spesso si gioca in possesso e ad uno o due tocchi. Un altro dei motivi è anche il fatto che io e le mie compagne giochiamo in un bell’ambiente.
Come è stato il tuo primo impatto con questa nuova realtà, ti va di raccontarci la tua prima esperienza con questo nuovo ambiente e con i tuoi nuovi tifosi?
Giocare per la prima volta in Serie A è stato molto divertente perché è un calcio più veloce e fisicamente più forte rispetto al Giappone. Devo allenarmi nei contrasti, vorrei rafforzare quella parte per diventare una giocatrice più completa. Ci sono più esercizi fisici (allenamento muscolare) che in Giappone e sento che questo sia necessario per esser combattiva in campo.
Parliamo di questa stagione dal punto di vista del campo, come giudichi l’annata del Sassuolo al momento? Quali sono gli obiettivi di squadra e quali sono i tuoi obiettivi personali?
Non penso sia brutto trovarsi al 3° posto in classifica ora. L’andata è finita, ma nessuna partita è stata facile. Penso che questo sia il risultato della capacità della squadra di combattere unite ogni partita. Penso che ci saranno partite più difficili nel ritorno ma il mio obiettivo è migliorare la classifica. Penso che per questo siano necessari allenamenti di alta qualità ed una buona preparazione. Personalmente voglio contribuire alla vittoria della squadra per ottenere più punti possibili, quindi farò del mio meglio per ottenere i risultati.
C’è uno stadio al mondo in cui ti piacerebbe giocare?
Non c’è uno in particolare, ma mi piacerebbe giocare una partita con un gran numero di spettatori.
Tornando a parlare del tuo paese d’origine, il Giappone è l’unica squadra femminile che ha vinto tutti i tornei della FIFA (Senior, U20 e U17). In che modo il calcio femminile è diventato così popolare in Giappone? Hai notato differenze con l’Italia?
La squadra nazionale di calcio femminile giapponese ha vinto la Coppa del mondo dopo il grande terremoto del Giappone orientale nel 2011, dando così ai giapponesi coraggio, speranza ed eccitazione. Anch’io sono una di quelle ragazze che era eccitata davanti alla TV. Quindi tutti giocano a calcio con quel desiderio. Penso che sono riuscite a vincere in tutte le categorie grazie all’affinamento della tecnica non potendo competere per velocità e fisico rispetto alle altre giocatrici del mondo. Tuttavia, oggi come oggi penso che ci siano alcuni punti da migliorare rispetto al resto del mondo, come l’Europa e gli Stati Uniti. L’Italia è una potenza del calcio e penso che sia un ambiente meraviglioso in cui tutti amano il calcio e ne sono appassionati. Ci sono molte giocatrici con velocità eccellenti e dotate fisicamente, ci sono anche giocatrici giovani che sono fisicamente forti, credo che cresceranno costantemente.
Prima di salutarti e ringraziarti, vogliamo chiederti perché, secondo te, i nostri lettori dovrebbero seguire ed essere interessati al calcio femminile.
Il calcio è un grande sport sia per i maschi che per le femmine. La squadra nazionale di calcio femminile giapponese lo ha dimostrato. Mi impegnerò a diventare una giocatrice che può regalare sogni e speranze.
La Serie A 2020/21 si è appena lasciata alle spalle l’andata delle semifinali di Coppa Italia con la vittoria della Juventus a San Siro contro l’Inter e lo 0-0 tra Napoli ed Atalanta ed è pronta già a scendere nuovamente sul terreno di gioco, con la Serie A in campo torna anche il Fantacalcio e con esso arrivano anche i nostri Consigli Fantacalcio.
La ventunesima giornata della Serie A 2020/21 si disputerà su tre giorni venerdì, sabato e domenica e vedrà in campo tutti e dieci i match.
Si partirà con un anticipo al venerdì al quale seguirà un quadruplo anticipo al sabato, due gare alle 15, una alle 18 ed una alle 20.45. La domenica sarà aperta dal lunch match delle 12.30 poi la giornata proseguirà con due partite in contemporanea alle 15.
Sempre domenica ci sarà un primo posticipo alle 18 e poi il posticipo alle 20.45 che andrà a chiudere il turno di campionato.
Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.
Sarà Fiorentina-Inter ad aprire la giornata venerdì sera alle 20.45. Sabato alle 15 si giocheranno Atalanta-Torino e Sassuolo-Spezia, alle 18 ci sarà il big match dell’Allianz Stadium Juventus-Roma mentre alle 20.45 a Marassi si giocherà Genoa-Napoli.
Benevento-Sampdoria sarà il lunch match delle 12.30. Alle 15 si giocheranno due sfide Milan-Crotone e Udinese-Verona.
Sempre domenica, alle 18, il primo posticipo sarà Parma-Bologna poi alle 20.45 Lazio-Cagliari chiuderà la domenica ed il 21° turno di Serie A.
CONSIGLI FANTACALCIO 21° GIORNATA SERIE A 2020/21
FIORENTINA – INTER venerdì 5/2 ore 20.45
CONSIGLIATI: VLAHOVIC (F) – LUKAKU (I)
SCONSIGLIATI: PEZZELLA (F) – HANDANOVIC (I)
SORPRESE: MALCUIT (F) – ERIKSEN (I)
ATALANTA – TORINO sabato 6/2 ore 15
CONSIGLIATI: ILICIC (A) – BELOTTI (T)
SCONSIGLIATI: DJIMSITI (A) – RINCON (T)
SORPRESE: PASALIC (A) – MANDRAGORA (T)
SASSUOLO – SPEZIA sabato 6/2 ore 15
CONSIGLIATI: BOGA (Sa) – GALABINOV (Sp)
SCONSIGLIATI: ROGERIO (Sa) – CHABOT (Sp)
SORPRESE: LOCATELLI (Sa) – MAGGIORE (Sp)
JUVENTUS – ROMA sabato 6/2 ore 18
CONSIGLIATI: CRISTIANO RONALDO (J) – BORJA MAJORAL (R)