Categoria: Calcio

  • Bomba Lazio, è Marcelo Bielsa il nuovo tecnico

    Bomba Lazio, è Marcelo Bielsa il nuovo tecnico

    Con il termine della stagione si erano accostati e sentiti diversi nomi vicini alla panchina della Lazio, con nomi più o meno affascinanti. Marcelo Bielsa nelle prossime ore finalmente potrebbe essere annunciato come quello designato da Lotito e Tare.

    Con l’esclusione quasi immediata di Simone Inzaghi, che comunque si era ben comportato nel finale di stagione sostituendo Pioli sulla panchina biancoceleste, erano girati i nomi di Jorge Sampaoli, Cesare Prandelli, De Boer ed infine quello di “El Loco” Marcelo Bielsa. Dopo ventiquattro ore di estenuanti trattative in Argentina sembra essere trovato l’accordo tra il club e il tecnico ex C.T. di Argentina e Chile, percepirà in totale 3 milioni di euro a stagione, da definire la durata del contratto.

    Marcelo Bielsa era stato chiaro fin da subito, non avrebbe ripetuto l’errore di Jorge Sampaoli, non sarebbe andato a Roma a trattare per poi tornare a casa a mani vuote e finché non si sarebbe messo nero su bianco in Argentina un accordo non sarebbe venuto in Italia, così è stata la Lazio ad andare da lui a chiudere.

    Marcelo Bielsa | Foto Twitter
    Marcelo Bielsa | Foto Twitter

    Con l’arrivo di Bielsa in casa biancoceleste iniziano sul serio le manovre di mercato ed in effetti si è visto già nelle scorse ore un rapido smuoversi delle varie trattative che coinvolgono i capitolini. Dalla Spagna fonti diverse danno notizie contrastanti ma che convergono sugli stessi nomi. Ciro Immobile è stato scelto da Tare per sostituire il partente Miroslav Klose, c’era da superare l’offerta del Milan che al Siviglia aveva proposto 15 milioni di euro (Immobile ne vale 10), offerta che al club andaluso andava bene mentre la Lazio era ferma “al palo” con 9 milioni offerti inizialmente. La chiave, secondo la fonte, sarebbe un’offerta fatta dai biancocelesti di 7 milioni più il giovane Keita Baldé per un valore totale di 17 milioni di euro superando così l’offerta rossonera.

    Al tempo stesso dalla Spagna arrivano indiscrezioni secondo le quali, con il benestare del Barcellona proprietario di metà cartellino di Keita Baldé, il giovane attaccante esploso nella Lazio potrebbe essere girato al Real Madrid. Da qui si evincono due cose, che Immobile è vicino alla Lazio quanto lo è al Milan e che molto probabilmente Keita Baldé lascerà Roma.

    Antonio Candreva | Foto Twitter
    Antonio Candreva | Foto Twitter

    Antonio Candreva è il pezzo forte del mercato della Lazio in uscita, si parte da una base d’asta di 25 milioni di euro e fa sul serio l’Inter che ha già iniziato a sondare il terreno, il Napoli per ora è alla finestra e seguire gli sviluppi e si è inserito anche il Milan che però per ora ha parlato solo con il procuratore dell’esterno azzurro. In ultima è data anche interessata il Chelsea di Antonio Conte e c’è da immaginarsi una vera e propria battaglia nel mese di luglio a suon di milioni per la gran gioia di Claudio Lotito. In ogni caso Bielsa ha già fatto sapere che per lui Candreva sarebbe un punto fermo della sua Lazio quindi c’è da immaginare che sarà determinante come sempre la volontà del giocatore.

    L’approdo di Marcelo Bielsa in biancoceleste darà anche una sterzata al futuro di Lucas Biglia, dato per partente un mese fa e che con il tecnico argentino invece potrebbe ritrovare quella considerazione perduta a Roma.

  • Eder porta gli azzurri agli ottavi di Euro 2016

    Eder porta gli azzurri agli ottavi di Euro 2016

    Citadin Martins Eder, il giocatore più criticato, che in molti non volevano vedere tra i convocati, ha risolto una partita davvero complicata contro una tenace Svezia, trovando il gol vittoria a 2 minuti dalla fine e certificando il passaggio degli azzurri agli ottavi di finale di Euro 2016.

    Una partita in cui non si è visto un gioco brillante ma una difesa azzurra compatta, decisa e concentrata che non ha concesso praticamente nulla allo spauracchio Zlatan Ibrahimovic.

    I meriti del gol vanno tutti ad Eder ma importanti si sono rivelate anche le scelte di Conte che ha inserito un vivace Simone Zaza in campo (decisiva la sua sponda per Eder) al posto di un Pellè davvero in giornata poco positiva.

    C’è da esser comunque soddisfatti, l‘Italia ha portato a casa tre punti pesanti in una partita difficilissima, per il gioco c’è sempre tempo, adesso serviva assolutamente vincere per il passaggio del turno, così è stato.

    Veniamo al racconto della gara.

    Parte meglio la Svezia che mette tanta aggressività e cerca di tenere l’Italia lontana dalla propria area. Gli azzurri sembrano molto imprecisi nel palleggio e cercano qualche sortita offensiva, Florenzi si libera e va sul fondo ma non riesce a crossare la difesa scandinava respinge. Dall’altro lato Ibra prova ad accendersi ma non impensierisce mai Buffon. Le emozioni latitano, l’Italia non riesce ad essere incisiva nelle ripartenze perchè la Svezia non concede il minimo spazio. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa si apre senza cambi, con gli stessi 22 protagonisti ma con l’Italia che pare avere un approccio diverso anche se Chiellini rischia tantissimo per un contrasto a palla lontana su Guidetti che l’arbitro non giudica falloso. La Svezia sembra più imprecisa, gli azzurri più aggressivi ma il risultato non si sblocca. Gli esterni azzurri arrivano sul fondo ma i cross son troppo sottoporta ed Isaksson non ha problemi a bloccare. Le squadre si allungano, Parolo si trova per due volte in area ma non riesce a rendersi pericoloso sprecando le chances. Al 72° brividi per Buffon con Ibra che si lancia su un perfetto cross di Olsson ma spara alto, era comunque fuorigioco. I minuti trascorrono e al 82° il pubblico azzurro grida al gol ma il colpo di testa di Parolo, su bel cross di Giaccherini, si schianta sulla traversa. La partita sembra scivolare verso lo 0-0 ma all’ 88° da una rimessa di Chiellini ed una sponda di Zaza, Eder controlla palla, si accentra e lascia partire il tiro sul palo lungo dove Isaksson non può arrivare, è vantaggio azzurro. La Svezia si riversa in avanti, reclama un rigore al 94° ma non riesce a trovare il pareggio, vince l’Italia che fa festa e vola agli ottavi.

    ITALIA – SVEZIA 1-0 (88° Eder)

    Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Florenzi (85° Sturaro), Parolo, De Rossi (74° Thiago Motta), Giaccherini, Candreva; Pellè (59° Zaza), Eder.

    Allenatore: Conte.

    Svezia (4-4-2): Isaksson; Lindelof, Johansson, Granqvist, Olsson; Larsson, Ekdal (79° Lewicki), Kallstrom, Forsberg (79° Durmaz); Ibrahimovic, Guidetti (85° Berg).

    Allenatore: Hamren.

    Arbitro: Kassai.

    Ammoniti: De Rossi (I), Buffon (I)

  • Germania e Polonia non si feriscono, a Saint Denis è 0-0

    Germania e Polonia non si feriscono, a Saint Denis è 0-0

    Era il risultato che mancava, fino ad ora almeno un pallone era finito in gol, questa sera invece a Saint Denis si è assistito al pareggio per zero a zero tra Germania e Polonia.

    Se si dovesse guardare solo al risultato si potrebbe parlare di un match noioso e senza occasioni, in realtà così non è stato perchè è vero che è stata una partita molto tattica ma di chances ce ne sono state, Milik sopratutto ha sulla coscienza un paio di palloni ghiottissimi e non concretizzati nel secondo tempo.

    La Germania ha dimostrato, come già accaduto in altre manifestazione, di soffrire il secondo match della fase a gironi. Joachim Löw avrà certamente da lavorare sui suoi attaccanti che, è vero sono tanti e anche di gran qualità ma che per ora in 180 minuti non hanno ancora segnato nemmeno una rete.

    Positiva invece la prestazione della Polonia che ha dimostrato solidità, dinanzi ai campioni del mondo, e ha messo in luce un ottimo Pazdan che là dietro ha lasciato pochissime chance agli avanti tedeschi. Nota stonata Milik, decisivo contro l’Irlanda del Nord, disastroso stasera sotto porta.

    Veniamo al racconto della gara.

    Parte meglio la Germania che con il possesso palla riesce a chiudere dietro la Polonia. Ci prova un paio di volte Khedira ma le sue conclusioni non spaventano Fabianski. I polacchi si chiudono bene e provano qualche ripartenza con i suoi attaccanti Milik e Lewandowski ma Neuer non ha alcun intervento da compiere, si va al riposo sullo 0-0.

    Nella ripresa pronti via e Milik, solissimo nell’area piccola colpisce male di testa e grazia Neuer. La Germania si riversa in attacco pronta a reagire ma è ancora Lewandowski ad avere il pallone del vantaggio, salva Boateng. Milik spreca ancora mancando completamente il pallone in mezzo all’area e sul fronte opposto, con un’azione identica, Ozil impegna Fabianski in un grande intervento. Entrambe le squadre provano a vincere anche se pian piano calano le energie e la lucidità. Le difese non cedono, finisce 0-0 con entrambe le squadre in testa al gruppo C.

     

    GERMANIA – POLONIA 0-0 

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Höwedes, Boateng, Hummels, Hector; Khedira, Kroos; Müller, Özil, Draxler (72° Gómez); Götze (66° Schürrle).

    Allenatore: Löw.

    Polonia (4-4-2): Fabianski; Piszczek, Glik, Pazdan, Jędrzejczyk; Błaszczykowski (80° Kapustka), Krychowiak, Mączyński (74° Jodłowiec), Grosicki (87° Peszko); Milik, Lewandowski.

    Allenatore: Nawałka.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Khedira (G), Özil (G); Mączyński (P), Grosicki (P), Peszko (P).

     

    La giornata si era aperta con il successo in rimonta dell’Inghilterra nel derby britannico con il Galles. Al vantaggio del solito Bale, su calcio di punizione, sul finale del primo tempo, hanno risposto nella ripresa prima Vardy e poi in pieno recupero Sturridge per un successo importante che rilancia gli uomini di Hodgson. 

    Successo importante anche per l’Irlanda del Nord che nel diluvio di Lione batte due a zero, ed elimina, l’Ucraina grazie ai gol di McAuley al 49° e McGinn al 95°.

    INGHILTERRA – GALLES 2-1 (42° Bale (G), 56° Vardy (I), 92° Sturridge (I))

    IRLANDA DEL NORD – UCRAINA 2-0 (49° McAuley, 95° McGinn)

  • Bjarnason gela il Portogallo, con l’Islanda è uno a uno

    Bjarnason gela il Portogallo, con l’Islanda è uno a uno

    Sorpresa nel Gruppo F, una rete ad inizio ripresa dell’ex Pescara Birkin Bjarnason ha permesso all’Islanda di impattare il vantaggio portoghese segnato da Nani alla mezz’ora.

    Una vera e propria impresa quella degli islandesi che non solo hanno saputo reggere l’urto di un Portogallo in cui non ha brillato la stella di Cristiano Ronaldo, ma anzi hanno rimontato lo svantaggio e poi nel finale hanno avuto anche la palla della vittoria con Finnbogason. 

    Una delusione il Portogallo di Cr7, una favola quella dei ragazzi di Lagerbäck.

    Veniamo al racconto della sfida.

    La sfida vede partire subito forte l’Islanda con Sigthórsson che al terzo minuto impegna due volte Rui Patricio. Pian piano il Portogallo cresce e Nani di testa impegna il portiere avversario ad una strepitosa parata. Ronaldo non riesce a colpire al volo un lancio lungo di Pepe e grazia l’estremo difensore islandese. Halldórsson però non può niente al 31° quando sempre Nani si fa trovare pronto a deviare sotto misura un bel cross dalla destra. Sembra l’inizio di una possibile goleada lusitana invece il ritmo cala e si va al riposo sul 1-0.

    Nella ripresa l’Islanda parte ancora forte e Bjarnason, al 50°, è bravo a sfruttare una dormita di Vieirinha e a girare in rete il cross di Gudmundsson. Subito il pari il Portogallo si getta in attacco ma la difesa islandese tiene e anzi alla fine il rimpianto è per Finnbogason che al 85° ha la ghiotta chance di regalare tre punti ai suoi, il suo tiro però è centrale e Rui Patricio respinge. Finisce 1-1 è gioia per l’Islanda e gran delusione per il Portogallo e per Cristiano Ronaldo. 

     

    PORTOGALLO – ISLANDA 1-1 (31° Nani (P), 50° Bjarnason (I))

    Portogallo (4-4-1-2): Rui Patrìcio; Vierinha, Pepe, Carvalho, Guerreiro; André Gomes (84° Éder), Danilo, Moutinho (71° Sanches); João Mario (76° Quaresma); Ronaldo, Nani.

    Allenatore: Santos.

    Islanda (4-4-2): Halldórsson; Saevarsson, Sigurdsson, Árnason, Skúlason; Gudmundsson (90° T. Bjarnason), Gunnarsson, Sigurdsson, Bjarnason; Sigthórsson (81° Finnbogason), Bödvarsson.

    Allenatore: Lagerbäck.

    Arbitro: Çakır.

    Ammoniti: Bjarnason (I).

     

    Nell’altra gara di giornata, e del Gruppo F, l’Ungheria si è imposta per 2-0 contro l’Austria. Un successo maturato nel secondo tempo grazie al gol di Szalai al 62° e al raddoppio di Stieber al 88°. Tra le due reti degli ungheresi è arrivata anche l’espulsione di Dragovic. Da segnalare per l’Austria anche un palo dopo meno di un minuto, colpito da Alaba con una conclusione da fuori.

    AUSTRIA – UNGHERIA 0-2 (62° Szalai, 88° Stieber)

  • Joachim Low, l’ hooligans della telecamera

    Joachim Low, l’ hooligans della telecamera

    Tra le tante sfaccettature di questo Euro 2016 registriamo anche il complicato rapporto di Joachim Low, tecnico della Nazionale tedesca, e le telecamere.

    Infatti come ad ogni competizione di questa caratura che si rispetti c’è anche la componente mediatica che, amplificata, tende a trovare tante piccole sfaccettature che in gare normali probabilmente passerebbero inosservate.

    Abbiamo visto come per esempio nella gara dell’Italia ieri sera l’infortunio di Antonio Conte, sanguinante nel post festeggiamento al gol di Giaccherini (testata di Zaza da rosso diretto n.d.r.), abbia quasi preso più tempo in telecronaca rispetto all’infortunio di gioco occorso a Pellé prima del secondo gol azzurro. E dire che oggi è più serio il secondo del primo.

    Oppure, sempre ieri, quando nel post partita Buffon per andare ad esultare sotto il settore riservato ai tifosi italiani si sia appeso alla traversa della porta per poi volare con il sedere per terra in un tuffo tragicomico. Fatto che oggi passa nel web come una scanzonata figuraccia e gira per la rete facendo sorridere un po’ tutti.

    Joachim Low | Foto Twitter
    Joachim Low | Foto Twitter

    La vittima però più pizzicata è Joachim Low, che durante Germania-Ucraina nelle fasi concitate del match trova il tempo per “esplorarsi”. Ecco il video:

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    Il tecnico tedesco mette alla prova, in una sequenza “da semaforo”, i suoi sensi quali, tatto, vista e olfatto per capire cosa porti sotto i pantaloni. Il video nelle sue tante varianti è cliccatissimo ed è diventato virale. Diciamo che se la prima dei Campioni del Mondo a livello sportivo è abbastanza rivedibile con una squadra che ha dominato sul campo l’avversario ma che non è riuscita a pungere più di tanto, la prima di Low in questo Euro 2016 è invece da “bollino rosso” per il suo comportamento in panchina.

    Per il tatto è facile intuire o meglio sperare che il gesto sia dovuto a qualche prurito da tessuto, tuttavia per l’olfatto e la vista compreso il “ricordino” rimasto nelle mani non troviamo pudica giustificazione.

    Siamo certi che se per esempio la regia francese teneva sott’occhio Conte per la sua trance agonistica e per vedere i suoi atteggiamenti da generale in panchina, adesso la stessa regia transalpina avrà un occhio di riguardo anche per Joachim Low per “beccarlo” in altri atteggiamenti equivoci o di mal costume. un po’ come capitò ai pantaloni di Zinedine Zidane per tutta l’ultima edizione della UEFA Champions League.

  • Azzurri da favola, schiantato il Belgio 0-2

    Azzurri da favola, schiantato il Belgio 0-2

    Per gli azzurri di Antonio Conte non è più tempo di pensare se era meglio un attaccante centrale in più o un altro esterno offensivo, se cercare un centrocampista di maggior costruzione a fronte di uno di minor interdizione. Questa sera era solo tempo per l’esordio degli azzurri contro la squadra probabilmente più forte del girone, quella che potrebbe dirci già dalle prime battute chi siamo e dove possiamo arrivare. E a vedere lo spettacolo bruttino che hanno offerto Svezia e Nord Irlanda nel pomeriggio la partenza degli azzurri contro il Belgio in ogni caso non sarà una sentenza compromettente per nessuna delle due.

    All’ultimo il tecnico belga Wilmots scoglie i dubbi sull’impiego di Fellaini a scapito dell’esclusione dall’inizio di Mertens. Per Antonio Conte le scelte sembravano già fatte dalla vigilia con Darmian scelto al posto di El Shaarawy per dare una maggiore copertura sull’esterno a sinistra. Confermata la coppia d’attacco che ha fatto quasi tutte le qualificazioni in questi due anni Eder-Pellé e pure l’idea di base, dopo l’infortunio di Marchisio, del centrocampo con De Rossi, Parolo e Giaccherini. Allo stadio di Lione l’atmosfera è fantastica, lontana anni luce rispetto a quanto visto prima di altre partite di Euro 2016 funestate dalla violenza hooligans.

    La partita inizia bene per gli azzurri che controllano e non badano a fronzoli, tuttavia l’ultimo passaggio è sempre sbagliato così un paio di volte nei primi minuti è Candreva a far vedere un paio di spunti interessanti. Il Belgio al 10° tira in porta da fuori area con Nainggolan che dopo una bella triangolazione sfodera un destro velenoso che Buffon devia in angolo.

    Il Belgio dopo quest’azione prende coraggio e le redini del gioco, l’Italia pensa a coprirsi diventano importantissimi gli anticipi di Bonucci e i palloni maldestramente liberati in area di Chiellini. Al 22° ancora Nainggolan ci prova da fuori ma il centrocampista della Roma tira fuori.

    30° fase finalmente in cui l’Italia riesce a superare la mediana belga con continuità. Dopo un’azione insistita Pellé ci prova con un diagonale da fuori area, la palla esce non di moltissimo. Al 32° l’Italia passa in vantaggio, inserimento in area di Giaccherini, Bonucci lo vede e lo serve con un lancio fantastico da metà campo, l’interno del Bologna stoppa e supera Courtois per lo 0-1.

    Emanuele Giaccherini e Leonardo Bonucci | Foto Twitter
    Emanuele Giaccherini e Leonardo Bonucci | Foto Twitter

    Ora gli azzurri volano con la forza dell’entusiasmo al 35° Candreva di sinistro tira un diagonale potente che Courtois devia in angolo. Sugli sviluppi dello stesso Fellaini svirgola in area, la palla s’impenna e Parolo anticipa i difensori di testa e serve Pellé che a botta sicura di testa mette a lato di centimetri.

    Al 39° in fase di alleggerimento prova con un altro tiro da fuori area Witsel ma è fuori anche la traiettoria. Il primo tempo si chiude con il Belgio in avanti ma in modo sterile, si segnalano un’azione pericolosa di De Bruyne stoppata sul tiro da Giaccherini che è sceso a coprire e un bel contropiede di Candreva mal sfruttato da Pellè.

    La ripresa inizia senza nessuna sostituzione per le due squadre. Il secondo tempo inizia all’insegna dell’Italia, ma il Belgio al 53° ci fa venire i brividi, dopo un’azione insistita azzurra Darmian perde un pallone pericolosissimo che i Diavoli Rossi sfruttano con tre passaggi, Lukaku a tu per tu con Buffon spara fuori in diagonale. Un minuto dopo Candreva scende in modo perentorio, crossa al centro dove Pellè devia in porta ma Courtois compie un miracolo.

    La partita ora è bellissima perché le squadre sono molto lunghe e gli spazi agevolano gli individualismi, dopo l’erroraccio precedente Conte sostituisce Darmian con De Sciglio. In pochi minuti ci sono un altro paio di discese belle dell’Italia e un tiro da fuori di Fellaini.

    Wilmots risponde con Mertens al posto di un evanescente Naiggolan prima e poi con Origi al posto di Lukaku. Al 74° dopo una bella fase dell’Italia, dopo un calcio d’angolo gli azzurri perdono nuovamente palla che prima di diventare pericolosa Eder ferma con un brutto fallo tattico che gli costa il giallo. Conte sostituisce anche lui per non rischiare.

    All’81° Hazard ci prova come al solito da fuori area ma completamente fuori misura, il Belgio nella fase finale del match schiaccia gli azzurri e due minuti dopo su un traversone di Fellaini Origi mette alto di testa ci poco.

    All’85° Immobile scatta in contropiede salta l’uomo e tira in porta dal limite, Courtois para e devia in angolo il pericoloso fendente. All’89° panico in area azzurra, su un traversone mancano la deviazione vincente Origi, Fellaini e alla fine le manone di Buffon chiudono l’azione.

    Al 91° stupenda azione dell’Italia che in contropiede fulmina i Diavoli Rossi, Thiago Motta serve Immobile che allarga per Candreva, il laziale serve un pallone morbido per Pellè che sbatte in porta per lo 0-2 finale. L’Italia parte con i tre punti ed è prima del girone.

    Azzurri in festa | Foto Twitter
    Azzurri in festa | Foto Twitter

    BELGIO – ITALIA 0-2 (0-0) – 32° Giaccherini (I), 90+1 Pellè (I)

    Belgio (4-2-3-1): Courtois 6,5; Ciman 6,5 (dal 76° Carrasco 6), Alderweireld 5,5, Vermaelen 5,5, Vertonghen 5; Nainggolan 5 (dal 62° Mertens 6,5), Witsel 6; Fellaini 6, De Bruyne; Lukaku 5 (dal 72° Origi).

    C.T.: Marc Wilmots 5,5.

    Italia (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 8, Chiellini 6; Candreva 7,5, Parolo 6,5, De Rossi 6 (dal 78° Thiago Motta 6), Giaccherini 7, Darmian 6 (dal 59° De Sciglio 6,5); Pellé 6, Eder 6 (dal 75° Immobile 6,5).

    C.T.: Antonio Conte 7

    Arbitro: Mark Clattenburg 6

    Ammoniti: Chiellini (I), Eder (I), Bonucci (I), Vertonghen (B) Espulsi:

  • Euro 2016: Piqué salva la Spagna

    Euro 2016: Piqué salva la Spagna

    Alla Spagna bicampione in carica, serve un colpo di testa, a 3 minuti dalla fine, di Gerard Piqué per venire a capo di una Repubblica Ceca tosta e coriacea che ha retto il colpo fino quasi alla fine e che archivia questo esordio con il rimpianto di non esser riuscita a completare fino in fondo l’opera difensiva.

    Il gol decisivo lo ha segnato Piqué ma la palma di migliore in campo se la merita assolutamente Andres Iniesta. L’asso del Barcellona ha deliziato la platea con giocate sopraffine ma sopratutto ha messo sulla testa, del suo compagno di squadra, un pallone che chiedeva solo di esser spinto in porta.

    Veniamo al racconto della sfida.

    La partenza della gara vede le Furie Rosse subito in attacco con un Morata che pare ispirato ma che si trova di fronte un Čech in giornata positiva. Anche David Silva ha la sua chance ma la gara non si sblocca e si va al riposo sullo 0-0.

    Nella ripresa sono sempre gli spagnoli a partire forte ma la Repubblica Ceca non sta a guardare ed anzi si rende pericolosa con Hubník, che però colpisce troppo debolmente, e con Kadeřábek che mentre sta assaporando il tocco vincente si vede anticipato da Fabregas. La Spagna però non si scompone ma nonostante gli ingressi di Aduriz, per Morata, di Thiago Alcantara, per Fabregas, e di Pedro, per un deludente Nolito, non riesce a pervenire al gol. Quando si sembra scivolare verso lo 0-0 ecco che arriva l’invenzione di Iniesta, una palla dolce dolce che pesca Piqué libero in area. Il colpo di testa del difensore è preciso, Čech non può niente e le Furie Rosse passano in vantaggio. Nel recupero la Repubblica Ceca ha la chance di trovare il pareggio ma la conclusione di Darida è ben respinta da de Gea. Al fischio finale la Spagna può festeggiare un successo importante che però lascia ancora qualche dubbio sulla concretezza in attacco degli iberici.

     

    SPAGNA – REPUBBLICA CECA 1-0 (87° Piqué)

    Spagna (4-3-3): de Gea; Juanfran, Piqué, Ramos, Alba; Fàbregas (70° Alcántara), Busquets, Iniesta; Silva, Morata (62° Aduriz), Nolito (82° Pedro).

    Allenatore: del Bosque.

    Repubblica Ceca (4-2-3-1): Čech; Kadeřábek, Sivok, Hubník, Limberský; Darida, Plašil; Selassie (86° Šural), Rosický (89° Pavelka), Krejčí; Necid (76° Lafata).

    Allenatore: Vrba.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Limberský (R).

  • Euro 2016: Inghilterra beffata, pari russo nel recupero

    Euro 2016: Inghilterra beffata, pari russo nel recupero

    Una vera e propria doccia fredda è stata quella che ha subito questa sera al Velodrome di Marsiglia l’Inghilterra nell’esordio ad Euro 2016 contro la Russia. Passati in vantaggio con Dier al 74°, gli uomini di Hodgson sembravano aver in pugno i tre punti ma al minuto 92° la beffa è arrivata sottoforma di colpo di testa di Vasilj Berezutski che ha scavalcato Hart depositandosi in gol.

    Delude quindi la prima prova dell’Inghilterra, più per il risultato che per il gioco. I giovani leoni hanno mostrato anche belle azioni, mettendo spesso in difficoltà la difesa russa. Sugli scudi Alli e gli esterni. Hodgson sa che questo pari fa male, ma certamente ha la consapevolezza di avere un gruppo pronto a reagire già dalla prossima sfida.

    Veniamo al racconto della gara.

    La sfida parte subito su ritmi intensi e piacevoli, non si registrano grandissime palle gol ma entrambe le squadre cercano di rendersi pericolose. Al 22° grande chance per Lallana che, servito da Walker, lascia partire un diagonale rasoterra che però finisce sul fondo. Passano due minuti e Smolnikov compie un vero miracolo recuperando Sterling e mettendogli la palla sul fondo prima che l’inglese possa calciare verso Akinfeev. Al 28° Kane trova il gol ma l’attaccante del Tottenham è in nettissimo fuorigioco, rete annullata. Si accende Alli, super giocata del giovane degli Spurs, palla arretrata verso Rooney che calcia di prima trovando la respinta di Akinfeev. Nonostante la spinta di Rose e Walker, con ottimi cross, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa si apre senza cambi ma con una Russia più decisa ed aggressiva. L’Inghilterra traballa un momento ma poi riprende in mano il pallino del gioco. I russi però non sono arrendevoli e al 63° con il tiro di Smolov, fuori di poco, spaventano gli inglesi. Al 70° Akinfeev sfodera un vero e proprio miracolo andando a deviare sulla traversa una bella conclusione di Rooney. Il gol però è solo rimandato perchè passano solo 4 minuti e Dier sblocca il match con una violenta conclusione su punizione dal limite che sorprende Akinfeev. La Russia cerca di metterci grinta per riequilibrare il match ma così concede spazi alle ripartenze inglesi, Sterling avrebbe l’occasione buona al 85° ma si perde sul più bello, facendosi recuperare. La beffa però è in agguato e al 92° un colpo di testa di Berezutski supera Hart, Glushakov ribadisce in rete ma la palla pare aver già varcato la linea, andando così ad impattare la gara. Non c’è più tempo finisce 1-1.

     

    INGHILTERRA – RUSSIA 1-1 (73° Dier (I), 92° Berezutski (R))

    Inghilterra (4-2-3-1): Hart; Walker, Cahill, Smalling, Rose; Dier, Alli; Lallana, Rooney (77° Wilshere), Sterling (87° Milner); Kane.

    Allenatore: Hodgson.

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Smolnikov, Ignashevich, Berezutski, Schennikov; Golovin (77° Shirokov), Neustadter (79° Glushakov); Smolov (85° Mamaev), Shatov, Kokorin; Dzyuba.

    Allenatore: Slutsky.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Cahill (I), Schennikov (R)

     

    Nella prima gara di giornata alla Svizzera è bastato un gol di Schar dopo solo 5 minuti, su azione di corner e con un’errata uscita di Berisha, per piegare la resistenza dell’ottima Albania di De Biasi che, se pur rimasta in dieci per il rosso a Cana nel primo tempo, ha avuto diverse chance, tra cui una enorme divorata da Gashi, per trovare uno storico pareggio.

    La storia invece è riuscita a farla il Galles, alla loro prima apparizione in una grande manifestazione i dragoni sono riusciti a conquistare la vittoria ai danni della Slovacchia. La gara è stata sbloccata da una punizione vincente di Bale al 10°. La Slovacchia, quasi inesistente nel primo tempo, ha svoltato nella ripresa, grazie ai cambi, trovando il pari con Duda al 61°. Il gol vittoria l’ha trovato il subentrato del Galles, Robson-Kanu, al minuto 81.

    ALBANIA  – SVIZZERA 0-1 (5° Schar)

    GALLES – SLOVACCHIA 2-1 (10° Bale (G), 61° Duda (S), 81° Robson-Kanu (G))

  • Euro 2016: un gioiello di Payet piega la Romania

    Euro 2016: un gioiello di Payet piega la Romania

    Ti aspetti Pogba, ti aspetti Griezmann ed invece l’uomo copertina per la Francia nell’esordio ad Euro 2016 è stato il meno atteso Dimitri Payet.

    Un gol davvero stupendo quello del calciatore del West Ham, una conclusione violenta, di sinistro, che non ha lasciato scampo a Tatarusanu andandosi ad insaccare nell’angolo della porta dell’estremo difensore rumeno. C’è da aggiungere che oltre al gol vittoria Payet si è messo in mostra per alcune belle giocate e per l’assist del momentaneo 1-0 siglato da Giroud, che però sembra commetter fallo su Tatarusanu. 

    Una Francia sottotono, con un Pogba ed un Evra poco precisi, che ha avuto bisogno del capolavoro di Payet per mandare al tappeto una Romania tosta, compatta dietro e che ha di che rammaricarsi per un paio di occasioni clamorose fallite da Stancu.

    Francia dunque vincente ma rimandata, Romania sconfitta ma con la consapevolezza di poter andare avanti in questo Euro 2016. 

    Veniamo al racconto della gara.

    Si parte ed è la Romania a spaventare tutto lo stadio di Saint Denis con Stancu che da pochi passi, dopo una spizzata su azione da corner, al 5° batte a colpo sicuro ma Lloris è lì e salva miracolosamente. La Francia sembra accusare il colpo e riesce a creare una chance solo al 10° con il colpo di testa di Giroud fuori di poco. I transalpini crescono e al 14° sfiorano il vantaggio con Griezmann che prima manca il cross di Sagna ma poi, dopo il rimpallo su Chiriches, di testa colpisce il palo. La partita si mantiene in equilibrio senza grosse occasioni. E’ sempre Griezmann l’uomo più pericoloso della Francia, al 36° l’attaccante dell’Atletico gira di prima un cross basso di Payet ma la palla, deviata, finisce di poco sul fondo. Il primo tempo si chiude con un colpo di testa di Giroud alto non di molto, nel primo minuto di recupero. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa si apre come il primo tempo, con la Romania in avanti e con Stancu che al 47° fallisce una ghiotta palla gol colpendo male, solo, in girata dentro l’area. Sembra veramente incredibile ma proprio come il primo tempo la risposta francese è affidata a Giroud la cui conclusione è bloccata da Tatarusanu. Payet si scatena e al 56° dopo una serie di finte mette in mezzo la palla per Pogba che colpisce al volo ma Tatarusanu devia in corner. Passa solo un minuto e su un cross in area Giroud disturba Tatarusanu e di testa mette in gol. La Romania protesta ma Kassai convalida. La Francia sembra potersi esaltare ma al 64° un distratto Evra commette fallo da rigore su Stanciu, dal dischetto Stancu trasforma per il pareggio. La Francia prova a buttarsi in avanti ma la Romania dimostra tanta energia e tiene. I minuti passano, i transalpini sembrano non avere idee ma al 89° Payet lascia partire un sinistro violento che s’infila sotto l’incrocio. Gli uomini di Iordanescu provano a sfruttare qualche calcio piazzato per far salire tutte le torri ma la Francia non rischia niente e porta a casa i primi 3 punti.

    FRANCIA – ROMANIA 2-1 (57° Giroud (F), 65° rig. Stancu (R), 89° Payet (F))

    FRANCIA (4-3-3): Lloris; Sagna, Rami, Koscielny, Evra; Pogba (77° Martial), Kante, Matuidi; Payet (91° Sissoko), Giroud, Griezmann (66° Coman)

    Allenatore: Deschamps.

    ROMANIA (4-2-3-1): Tatarusanu; Sapunaru, Chiriches, Grigore, Rat; Stanciu (71° Chipciu), Hoban, Pintilii; Popa (82° Torje), Andone (61° Alibec), Stancu.

    Allenatore: Iordanescu.

    Arbitro: Kassai.

    Ammoniti: Chiriches (R), Rat (R), Giroud (F), Popa (R)

     

  • Euro 2016 tutto pronto, favorite e outsider

    Euro 2016 tutto pronto, favorite e outsider

    Mancano solo due giorni al calcio d’inizio di Euro 2016 ed è giunto ormai il momento degli ultimi pronostici, delle ultime previsioni prima che il pallone inizi a rotolare sui campi di Francia dando i primi verdetti.

    Le favorite sono certamente sempre le stesse, i padroni di casa della Francia, i campioni del mondo della Germania ed i campioni d’Europa in carica della Spagna.

    In una ipotetica griglia di partenza stile Formula uno, altre grandi come Italia ed Inghilterra partono dalla seconda fila ad Euro 2016, insieme a loro certamente non si può escludere il Belgio dei giovani rampanti, il Portogallo di Cristiano Ronaldo e la Croazia dei talenti dal centrocampo in su.

    Facciamo allora un analisi girone per girone per provare a tracciare una previsione sulle possibili qualificate alla fase ad eliminazione diretta di Euro 2016.

    GIRONE A: Francia, Svizzera, Romania, Albania

    Pronostico scontato per il primo posto del girone, i francesi guidati dal talento di Pogba e Griezmann non dovrebbero aver problema a prendersi la vetta del gruppo A. Lotta apertissima per il secondo posto, con la Svizzera leggermente avvantaggiata ma occhio all’outsider Albania guidata da Mr De Biasi ma anche alla Romania che parte a fari spenti ma che non è certo da sottovalutare.

    GIRONE B: Inghilterra, Russia, Galles, Slovacchia

    Il girone B pare decisamente più complesso con gli inglesi ovviamente favoriti ma con la Slovacchia di Hamsik e la Russia pronte a dar battaglia. Il Galles parte dall’ultima posizione ma con Bale e Ramsey in campo anche i britannici potrebbero provare a dire la loro.

    GIRONE C: Germania, Ucraina, Polonia e Irlanda del Nord

    Favoritissimi certamente i campioni del mondo della Germania che nonostante qualche balbettio in amichevole, arrivano ad Euro 2016 con l’obiettivo minimo di vincere il girone. Il secondo posto pare più semplice da raggiungere dalla Polonia di Lewandowski piuttosto che dall’Ucraina. L’Irlanda del Nord pare una piacevole outsider che cercherà di creare difficoltà alle avversarie con poche chance però di passaggio agli ottavi.

    GIRONE D: Spagna, Repubblica Ceca, Turchia, Croazia

    La Spagna è la favorita numero uno del girone D ma occhio alla Croazia che ha talmente tanto talento a disposizione da poter insidiare il primo posto alle Furie Rosse. Turchia e Repubblica Ceca sembrano destinate a contendersi quel 3° posto che potrebbe valere il passaggio del turno.

    GIRONE E: Belgio, Italia, Irlanda, Svezia

    Arriviamo al girone dell’Italia, gli azzurri arrivano ad Euro 2016 a fari spenti e certamente sulla carta il primo posto sembra più destinato al Belgio che agli uomini di Conte. Da non sottovalutare la Svezia di Zlatan Ibrahimovic, vera e propria mina vagante. L’Irlanda sembra la cenerentola del girone con l’obbligo di vincere la prima partita con gli scandinavi per sovvertire i pronostici.

    GIRONE F: Portogallo, Islanda, Austria, Ungheria

    Girone decisamente equilibrato con Cristiano Ronaldo pronto a trascinare il Portogallo al primo posto. Il secondo posto sarà una bella lotta con l’Islanda avvantaggiata rispetto ad Austria ed Ungheria che paiono partire da un gradino più in basso.