Categoria: Calcio

  • Italia-Germania ai tedeschi, ma solo ai rigori

    Italia-Germania ai tedeschi, ma solo ai rigori

    Italia-Germania non è una partita normale, non è una partita solo di calcio è molto di più. Si tratta di uno scontro tra due identità ben precise, una fatta di genialità, di capacità nel sopperire ad alcune mancanze con la tenacia, con il coraggio e con il cuore. L’altra è fatta di durezza, di manifesta superiorità e di vanto nell’ostentare la presunta perfezione.

    Italia-Germania è uno scontro che ha attraversato generazioni, dal dopoguerra ad oggi le due Nazionali hanno sempre battagliato con un netto vantaggio a favore dei nostri colori, ma è anche vero che ogni volta la partita arrivava in condizioni quasi alla pari, oggi i tedeschi sono Campioni del Mondo mentre gli azzurri sono alla ricerca del loro limite.

    Gli azzurri prima di Italia-Germania | Foto Twitter
    Gli azzurri prima di Italia-Germania | Foto Twitter

    Già dagli inni nazionali si sente la differenza citata prima, inno italiano cantato a squarciagola dai 4000 tifosi azzurri presenti a Bordeaux, e inno tedesco ascoltato scandendo un brusio dai 40000 teutonici, ma tante bandiere bianconere divise in due settori con al centro uno striscione raffigurante la Coppa del Mondo e le annate che ricordano le vittorie tedesche.

    Dopo questo le due squadre e le rispettive tifoserie si accomunano al lungo applauso per le vittime dell’attentato terroristico in Bangladesh, Italia che gioca con il lutto al braccio per i connazionali rimasti uccisi.

    Antonio Conte deve fare a meno di Antonio Candreva che ha bisogno di altro tempo per recuperare, di Thiago Motta che è squalificato e Daniele De Rossi recuperato parzialmente ma tenuto precauzionalmente in panchina. L’assenza di De Rossi viene sopperita dall’inserimento di Sturaro che è schierato nei tre centrali di centrocampo al fianco di Parolo e GiaccheriniLow non ha alcun problema, modifica solo l’assetto tattico e al posto di Draxler inserisce Howedes per avere maggiore copertura sull’esterno.

    Italia-Germania inizia con il freno a mano tirato, il primo vero brivido lo regala Khedira che in uno scatto sulla destra rimedia un infortunio muscolare che lo costringe ad abbandonare il campo al 15°, al suo posto Low inserisce Schweinsteiger. Proprio il neo entrato al 27° segna di testa ma per farlo spinge fallosamente De Sciglio, l’arbitro Kassai vede e annulla.

    Il primo vero tiro verso la porta arriva al 41° con Gomez che dopo una bella ripartenza tedesca e il cross di Kimmich da destra incrocia di testa mandando fuori il tiro.

    Un minuto dopo Muller dopo un batti e ribatti in area effettua un tiro strozzato che Buffon blocca a terra. Passano pochi secondi e l’Italia in impostazione con il solito schema da lancio di Bonucci trova Giaccherini largo in area tedesca che mette rasoterra in mezzo senza trovare una deviazione vincente. Il pallone arriva a Sturaro al limite esterno dell’area che calcia verso la rete ma Boateng ci mette il piedone e devia in calcio d’angolo.

    E’ l’ultima emozione del primo tempo che ha visto a tratti la Germania in un palleggio asfissiante ma sterile e gli azzurri alla ricerca costante delle vie giuste per colpire che si sono intraviste con alcuni scambi veloci tra Pellè, Parolo ed Eder e con il lancio di Leonardo Bonucci quando è lasciato libero di farlo da Gomez che sembra marcarlo a uomo.

    La ripresa inizia senza cambi nelle due formazioni, ma l’atteggiamento tedesco sembra diverso. Anziché salire a pressare come nel primo tempo, dopo un paio di trame sbagliate e la conseguente ripartenza azzurra da manuale con De Sciglio sembra temere l’Italia.

    Al 54° i tedeschi riprendono coraggio dopo che su un disimpegno sbagliato la prima conclusione di Gomez ribattuta dalla difesa fa arrivare la palla a Muller al limite dell’area, dribbling riuscito e tiro sul secondo palo del tedesco che però trova in traiettoria Florenzi in tuffo che toglie dalla rete il fendente. Passano 5 minuti di fuoco con tre ammonizioni tutte azzurre che hanno l’unico merito di spezzare il ritmo tedesco.

    Al 62° Parolo avrebbe una buona occasione dopo un appoggio fuori area palla a terra di Eder ma il tiro termina abbondantemente a lato.

    Ozil e Muller sorridenti dopo aver sbloccato Italia-Germania | Foto Twitter
    Ozil e Muller sorridenti dopo aver sbloccato Italia-Germania | Foto Twitter

    Al 65° la Germania passa in vantaggio. Muller lavora un pallone che sembrava uscire sull’out di destra, il passaggio del centrocampista arriva in mezzo in modo rocambolesco dove Ozil devia alle spalle di Buffon dal limite dell’area piccola.

    Al 69° Gomez va vicino al raddoppio quando si fa trovare libero in area su un lancio illuminante di Kroos, lo stop però non è felice perché lo mette spalle alla porta. Gomez prova con un colpo di tacco a sorprendere Buffon che effettua una deviazione prodigiosa in angolo.

    Al 74° dopo un’azione elaborata degli azzurri De Sciglio riesce a trovare spazio per mettere in mezzo un pallone invitante sul quale Pellè si avventa e in torsione colpendo di prima di sinistro spara fuori di un metro dalla porta di Neuer.

    Leonardo Bonucci pareggia l'incontro realizzando un calcio di rigore | Foto Twitter
    Leonardo Bonucci pareggia l’incontro realizzando un calcio di rigore | Foto Twitter

    Al 78° l’Italia ritorna in partita, su un calcio d’angolo di Florenzi da destra Parolo fa ponte ma Boateng da centrale di pallavolo fa muro con le braccia causando calcio di rigore. Alla battuta va Bonucci che con una finta realizza il pareggio superando Neuer che comunque aveva intuito.

    Dopo tre minuti fatti di pressione tedesca alla ricerca del nuovo vantaggio con una ripartenza velocissima l’Italia va vicina a superare nuovamente il portiere tedesco. Pellè, terminale offensivo dell’azione, però si vede deviare il tiro da Hummels.

    De Sciglio all’89° da sinistra rientra con una finta e di destro calcia verso la porta ma il tiro va sull’esterno della rete, è l’ultima occasione dei tempi regolamentari. Anche questa edizione di Italia-Germania prende quel sapore epico degno delle precedenti.

    Il primo tempo supplementare regala solo un paio di emozioni con molti azzurri affaticati e la Germania che continua a fare pressing con il suo palleggio asfissiante. Solo due tiri da fuori area uno di Boateng ampiamente fuori ed un altro di Kross deviato a lato dalle gambe di un difensore.

    Il secondo tempo supplementare inizia subito con il brivido, Barzagli di testa alza a campanile in area il pallone su un cross di Kimmich. Draxler girato di schiena verso la porta tenta una un colpo rovesciato che va alto. Subito dopo Conte è costretto a far entrare Insigne per un Eder stremato. E proprio il napoletano a metà tempo supplementare ha una bella intuizione in area, dove si gira su se stesso e calcia verso la porta ma Neuer blocca senza problemi il tiro da posizione defilata.

    Nei minuti finale Conte si gioca la carta Zaza al posto di Chiellini per sfruttare lo juventino ai calci di rigore ormai inevitabili.

    Le lacrime di Gigi Buffon dopo l'epilogo di Italia-Germania | Foto Twitter
    Le lacrime di Gigi Buffon dopo l’epilogo di Italia-Germania | Foto Twitter

    I rigori sorridono alla Germania ad oltranza, gli azzurri in totale sbagliano quattro rigori, mentre i tedeschi tre, quello decisivo lo segna Hector dopo l’errore di Darmian. L’Italia chiude l’esperienza ad Euro2016 con un bilancio decisamente positivo, ha tenuto testa ai Campioni del Mondo e per alcuni tratti ha anche rischiato di strappare quella semifinale che invece vedrà protagonista la Germania contro la vincente di Francia e Islanda.

    ITALIA-GERMANIA 7-8 (0-0 p.t./1-1 s.t)

    Italia (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 7,5, Chiellini 7 (dal 120° Zaza s.v.); Florenzi 6,5 (dal 86° Darmian 6), Sturaro 6, Parolo 7, Giaccherini 7, De Sciglio 7,5; Pellè 5,5, Eder 6.

    C.T.: Antonio Conte 7

    Germania (4-4-2): Neuer 6,5; Howedes 5,5, Boateng 6, Hummels 6,5, Hector 7; Kimmich 7, Khedira 6 (dal 15° Schweinsteiger 6), Kroos 6,5, Ozil 7; Muller 7, Gomez 5,5 (dal 72° Draxler 6,5).

    C.T.: Joachim Low 6,5

    Arbitro: Viktor Kassai (HUN) 5

    Ammoniti: Sturaro (ITA), De Sciglio (ITA), Parolo (ITA), Hummels (GER), Pellè (ITA), Giaccherini (ITA), Schweinsteiger (GER) Espulsi: –

  • Galles da paura, tritato il Belgio 3-1

    Galles da paura, tritato il Belgio 3-1

    Ancora una volta Euro2016 premia il gruppo, la squadra, non la tecnica e le individualità ed oggi è toccato al Galles. Il Belgio, dopo aver preso la prima batosta contro l’Italia nei gironi sembrava aver ripreso la sua verve e poter essere tornata la favorita alla vittoria finale. Ma contro il Galles di questa sera non c’era nulla da fare e ne è uscito tritato dai britannici.

    Ieri sera la Polonia aveva messo in seria difficoltà il Portogallo trascinando Ronaldo e compagni alla pericolosa roulette dei calci di rigore. Alla fine l’hanno spuntata i lusitani con un brivido lungo 120 minuti, questa sera invece è stato il Galles il protagonista del secondo quarto di finale del torneo ed ora in semifinale dovrà vedersela proprio contro il Portogallo, in palio la finalissima.

    Wilmots ha peccato ancora una volta un po’ di presunzione lasciando fuori Fellaini per poi essere costretto a farlo entrare a gara in corso. Per sostituire Vermaelen sceglie Meunier e a sinistra opta per Lukaku (fratello dell’attaccante). Coleman conferma i ragazzi che hanno già ottenuto un traguardo storico arrivando fin qui.

    La "bomba" di Radja Nainggolan che sblocca Belgio-Galles | Foto Twitter
    La “bomba” di Radja Nainggolan che sblocca Belgio-Galles | Foto Twitter

    Il Galles va sotto subito, con una bomba tirata da Nainggolan dopo dieci minuti di gioco, ma non si è scomposto minimamente, non ha cambiato di una virgola la sua impostazione di gioco, fatta soprattutto della convinzione di chi non ha nulla da perdere perché ha già vinto.

    La squadra di Wilmots dopo il vantaggio si specchia un po’ e prima della fine del primo tempo paga l’atteggiamento preso, la difesa resta immobile mentre Williams di testa colpisce al cuore del Belgio. Ci si aspetta una ripresa di nuovo all’insegna della squadra di Wilmots che da grande squadra con calma dovrebbe riprendersi il controllo della partita per poi riportarsi in vantaggio e chiudere la gara. Invece dopo dieci minuti di gioco del secondo tempo accade che l’effetto di “non aver nulla da perdere” prende vita e corpo con Robson-Kanu che con un giro su se stesso in area manda fuori giri mezza difesa belga e con una sicurezza imprevedibile piazza alle spalle di Courtois il 2-1.

    Robson-Kanu festeggia il vantaggio realizzato con il Galles | Foto Twitter
    Robson-Kanu festeggia il vantaggio realizzato con il Galles | Foto Twitter

    Il Belgio come “La Bella Addormentata nel Bosco” rimane basito e poco reattivo, persiste con l’atteggiamento di chi è sicuro di poter ribaltare il risultato quando vuole. Errore madornale che farà passare del tempo prezioso, quello che poi mancherà quando Wilmots farà entrare Fellaini, Mertens e Batshuayi.

    Il Galles resta in piedi sotto la maggiore freschezza dell’avversario nell’ultimo quarto d’ora e in contropiede completa l’opera con Vokes all’86°, entrato al posto di Robson-Kanu. Unica nota dolente per i britannici è che nella partita sono stati presi parecchi gialli che in semifinale potrebbero pesare molto.

    Euro2016 così ancora una volta rinnova il suo trend premiando i gruppi, le squadre compatte, che magari hanno tecnicamente qualche gap rispetto alle Nazionali più quotate tecnicamente ma che con l’unità ed il cuore riescono a ribaltare i pronostici.

  • Euro 2016 tutte le sfide dei quarti

    Euro 2016 tutte le sfide dei quarti

    La corsa verso la finale di Euro 2016 prosegue con le sfide dei quarti di finale.

    Si va dalla classicissima Italia-Germania sino all’inedita Francia-Islanda, passando per Polonia-Portogallo che aprirà la serie, e Galles-Belgio. 

    Andiamo ad analizzare nel dettaglio queste sfide che determineranno le quattro squadre che potranno ancora cullare il sogno di alzare al cielo di Saint Denis la coppa di Euro 2016. 

    POLONIA – PORTOGALLO giovedì 30 giugno ore 21

    Robert Lewandowski vs Cristiano Ronaldo, una sfida tra due bomber che hanno espresso momenti di forma totalmente diversi in questo Euro 2016: il polacco è ancora a secco di gol ma sempre pronto a trovare la zampata giusta, Cr7 invece dopo aver siglato la doppietta che è valsa la qualificazioni agli ottavi, ha anche una buona percentuale di merito sul gol di Quaresma che ha lanciato il Portogallo ai quarti. Una gara che si preannuncia decisamente equilibrata con due squadre non brillantissime che hanno faticato per superare il turno. Un colpo di uno dei campioni potrebbe evitare che la sfida prosegua oltre il 90°. Passaggio del turno Polonia 55% – Portogallo 45%.

    GALLES – BELGIO venerdì 1 luglio ore 21

    Visto il ranking e visto anche l’andamento dell’ottavo di finale, si direbbe che la bilancia è tutta dalla parte del Belgio. I ragazzi di Wilmots infatti arrivano da un sonoro 4-0 rifilato all’Ungheria mentre il Galles non ha incantato ed ha sconfitto solo di misura, e grazie ad un autogol, l’Irlanda del Nord. Il Belgio poi ha un Hazard in netta crescita, il Galles si affiderà a Bale ma potrebbe non bastare. Passaggio del turno Galles 30% – Belgio 70%.

    GERMANIA – ITALIA sabato 2 luglio ore 21

    Sicuramente il quarto di finale di Euro 2016 più affascinante, un duello tra due potenze calcistiche che possono vantare coppe del mondo e titoli europei. Se dovessimo guardare la tradizione e i precedenti sembrerebbe una gara in discesa per la pattuglia di Conte. La Germania degli ultimi anni pare però una corazzata con tanto talento e pochi punti deboli. L’Italia ha già compiuto un’impresa con la Spagna e proverà a ripetersi con i tedeschi, puntando forte sul gruppo. Passaggio del turno Germania 60% – Italia 40%. 

    FRANCIA – ISLANDA domenica 3 luglio ore 21

    Veniamo alla sfida che chiuderà i quarti di Euro 2016 ovvero quella tra i padroni di casa della Francia e la sempre più sorprendente Islanda. I francesi non hanno convinto, con l’Irlanda sono stati a lungo in svantaggio prima del risveglio firmato da Griezmann, anche l’Islanda ha ribaltato il risultato con l’Inghilterra, ottenendo così un favoloso passaggio ai quarti. Tecnicamente, e anche grazie all’apporto del proprio pubblico, i francesi non dovrebbero avere problemi ad ottenere la semifinale ma occhio al cuore degli islandesi che stanno vivendo un sogno dal quale non vogliono svegliarsi, le possibilità paiono poche ma era così anche contro gli inglesi e poi…. Passaggio del turno Francia 70% – Islanda 30%.

     

     

  • Italia-Spagna, “matata” la bestia nera

    Italia-Spagna, “matata” la bestia nera

    E’ ormai diventata un classico, Italia-Spagna è una sfida che si ripete da più di dieci anni e solo una volta, ad USA ’94, siamo usciti vittoriosi. La Spagna è la nostra “bestia nera”, un avversario che inizia a rimanere indigesto molto più dell’avversario di sempre, la Germania.

    Antonio Conte aveva chiesto un muro azzurro sugli spalti e lo ha ottenuto ora la palla passa ai suoi ragazzi, Italia-Spagna per loro deve essere comunque la conferma che non sono ad Euro2016 per caso, così come qualcuno afferma da prima dell’inizio del torneo.

    Gli azzurri sono con tanti ammoniti ma soprattutto hanno perso Antonio Candreva, uno dei più in forma fino a questo punto, inoltre hanno potuto riposare un turno in più considerando che nel match contro l’Irlanda il C.T. ha fatto riposare quasi tutti attraverso un ampio turn-over.

    Antonio Conte sotto il diluvio a condurre l'Italia | Foto Twitter
    Antonio Conte sotto il diluvio a condurre l’Italia | Foto Twitter

    La Spagna invece è al completo, ad incrinare le loro sicurezze quell’ultimo match nella fase a gironi contro la Croazia, che gli è costato il primo posto nel gruppo.

    I primi minuti già dicono che tipo di match si presenta, Italia che si difende e Spagna che attacca. L’attacco iberico però è sempre controllato mentre l’Italia riparte in contropiede con un ottimo movimento tra le linee dei trequartisti che per pochissimo non riescono ad innescare in modo vincente Eder e Pellè.

    Al 9° minuto Pellè devia in modo vincente di testa un cross da calcio di punizione di Florenzi, De Gea però compie un miracolo deviando in corner. Un minuto dopo, azione insistita degli azzurri che dopo un cross al centro di Florenzi e il ponte di testa di Pellè vanno al tiro con Giaccherini in rovesciata, deviazione di De Gea e palla che rimbalza sul palo prima del fischio dell’arbitro che interrompe l’azione per gioco pericoloso. In questa fase Italia-Spagna sembra non potesse iniziare in modo migliore per l’Italia.

    La Spagna si nota al 20° quando Alba mette in mezzo un traversone rasoterra per Nolito al limite che stoppa e prova il tiro ma viene murato in scivolata da Leonardo Bonucci. E’ il primo squillo iberico.

    25° Bonucci anticipa Morata per l’ennesima volta, fa trenta metri palla al piede poi allarga il gioco per Pellè che a sua volta apre verso De Sciglio a sinistra, cross in area spagnola e colpo di testa di Parolo fuori. Passano due minuti e da fuori area ci prova Iniesta, Buffon è attento e blocca a terra.

    33° l’Italia si porta in vantaggio, punizione dal limite in posizione centrale, sassata rasoterra di Eder e sulla ribattuta di De Gea si avventa come un falco Chiellini che ribadisce in rete. L’Italia fino a questo punto sta facendo la partita perfetta.

    Giorgio Chiellini sblocca Italia-Spagna | Foto Twitter
    Giorgio Chiellini sblocca Italia-Spagna | Foto Twitter

    Al 45° gli azzurri operano in contropiede e certificano il merito del vantaggio, Pellè fungendo sempre da “boa” serve largo Giaccherini a sinistra che salta l’uomo si accentra e tira in porta, De Gea compie un altro “miracolo” levando il pallone da sette e deviandolo in angolo. Italia-Spagna, alla fine del primo tempo vede i ragazzi di Conte in vantaggio e con il rammarico pure di non essere riusciti a raddoppiare.

    La ripresa inizia con un cambio per gli spagnoli, Del Bosque si gioca la carta Aduriz per Nolito, di conseguenza lascia libero Morata a sinistra di svariare, mentre il neo entrato si sistema al centro dell’attacco. Gli azzurri iniziano il secondo tempo sia come uomini che come atteggiamento come la prima frazione di gara.

    Al 50° da un calcio d’angolo sulla sinistra Morata trattiene per la maglia Chiellini e colpisce di testa in modo centrale, Buffon senza problemi blocca. Un minuto dopo di nuovo panico in area azzurra su un calcio di punizione di Fabregas c’è un pericoloso batti e ribatti sbrogliato con qualche affanno da Barzagli. La Spagna mette sotto pressione l’Italia, complice anche un infortunio a De Rossi che da qualche minuto non riesce più a far ripartire la manovra, Conte quindi prontamente inserisce Thiago Motta.

    Al 55° però è ancora l’Italia ad avere un’occasione d’oro, Eder lanciato in profondità si trova a tu per tu con De Gea, il portierone iberico però riesce a respingere il tiro dell’attaccante azzurro. In un altro contropiede gli azzurri potrebbero segnare, ma il traversone di De Sciglio sfila tra Eder e Parolo prima di essere liberato.

    Nella fase centrale della ripresa è però la Spagna a prendere redini del gioco e della partita complice anche un calo fisico degli azzurri, Aduriz ha una buona opportunità da fuori area ma spara a lato e al 71° Ramos da calcio d’angolo salta più in alto di tutti ma il tiro di testa è alto. Al 76° un’azione insistita iberica, nata da un’errata ripartenza italiana, porta al tiro da fuori area Iniesta che c’entra la porta ma Buffon devia in angolo.

    Italia stanchissima e quasi alle corde, quando nuovamente al 77° Gianluigi Buffon compie una parata strepitosa respingendo un tiro angolato pericolosissimo di Pique. Aduriz si infortuna e al suo posto Del Bosque fa entrare Pedro. Conte cambia Eder, stremato, ed al suo posto gioca la carta Insigne, poco dopo dentro Darmian per un ottimo Florenzi.

    Proprio Insigne all’86° dopo un delizioso dribbling prova a sorprendere De Gea da fuori area, ma l’estremo difensore spagnolo respinge il fendente. Un minuto dopo un traversone da sinistra di Silva mette paura in area azzurra e Barzagli tocca quanto basta per mettere fuori gioco Pedro pronto a deviare in rete. All’89° un lancio lungo trova il ponte di Vasquez e Pique devia ad un metro dalla porta ma Buffon è di nuovo prodigioso.

    Graziano Pellè realizza il raddoppio | Foto Twitter
    Graziano Pellè realizza il raddoppio | Foto Twitter

    L’Italia chiude la partita allo scoccare del 90° Insigne e Motta portano il contropiede, il napoletano ha il merito di allargare il gioco a destra dove trova Darmian solissimo, cross al centro e Pellè sbatte in rete per il 2-0 finale. rete fotocopia di quella segnata contro il Belgio alla prima giornata della fase a gironi.

    Match chiuso dopo quattro minuti di recupero, una grande prova dell’Italia che dimostra ancora una volta uno straordinario carattere.

     

    ITALIA-SPAGNA 2-0 (1-0) – 33° Chiellini (I), 90° Pellè (I)

    Italia (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 6,5, Bonucci 7, Chiellini 7; Florenzi 6,5 (dal 85° Darmian 7), Parolo 6,5, De Rossi 6,5 (dal 54° Thiago Motta 6), Giaccherini 6,5, De Sciglio 6,5; Pellè 7, Eder 7 (dal 82° Insigne 7).

    C.T.: Antonio Conte 7

    Spagna (4-3-3): De Gea 6,5; Juanfran 5,5, Pique 5, Ramos 6, Alba 6; Fabregas 5,5, Busquets 6, Iniesta 6; Silva 6, Morata 5,5 (dal 70° Lucas Vasquez 6), Nolito 5,5 (dal 46° Aduriz 6 sostituito al 82° da Pedro s.v.).

    C.T.: Vicente Del Bosque 5,5

    Arbitro: Cuneyt Cakir (Tur) 5

    Ammoniti: De Sciglio (ITA), Nolito (SPA), Pellè (ITA) , Silva (SPA) Espulsi: –

  • Il cuore del Cile si prende la Coppa America

    Il cuore del Cile si prende la Coppa America

    New York e il MetLife diventano il teatro della sfida finale della centesima edizione della Coppa America. Argentina e Cile sono le migliori formazioni del continente americano e dopo un agguerrito torneo sono arrivate in fondo per aggiudicarsi la prestigiosa edizione del massimo titolo continentale.

    L’accesso delle due formazioni alla finalissima è stato differente, l’Argentina arriva qui dopo una sfida agevolmente vinta per 4-0 sui padroni di casa degli Stati Uniti, mentre il Cile ha dovuto sudarsi il 2-0 contro un’ottima Colombia che fin dalle prime battute del torneo ha suscitato molte buone aspettative ed ha conquistato il terzo posto di questa Coppa America superando gli Stati Uniti nella “finalina” con una rete di Bacca.

    Una “Copa del Centenario” che ha fatto registrare un gran successo con oltre un milione di biglietti venduti e una media spettatori di oltre 42000 presenti a match. Gli Stati Uniti cercavano un gran ritorno mediatico per ulteriormente lanciare il “soccer” e ci sono riusciti alla grande mostrando un degno spettacolo per il paese.

    Il MetLife di New York gremito per la finale di Coppa America | Foto Twitter
    Il MetLife di New York gremito per la finale di Coppa America | Foto Twitter

    Motivi differenti per le due formazioni e approdo alla finale come detto altrettanto diverso. L’Argentina cerca la vendetta dopo aver perso l’ultima edizione proprio contro il Cile ai rigori, mentre la “roja” vuole confermare la sua supremazia in America. Assente per l’Argentina l’ex-napoletano Lavezzi, mentre nel Cile rientra Vidal che aveva saltato la semifinale per infortunio. Tanti comunque i conoscenti della nostra Serie A in campo.

    Non passa nemmeno un minuto che l’Argentina, come visto contro gli Stati Uniti, si fa subito vedere. Banega recupera un pallone che sembrava perso e spara da fuori area, il tiro esce fuori di poco.

    Nei primi venti minuti di gioco si capisce che le due squadre si temono ma per indole si attaccano colpo su colpo con un ritmo elevato. L’Argentina pressa e si prende il pallino del gioco, ma il Cile scappa quando può e mette paura. Al 22° Medel fa un errore i controllo clamoroso, Higuain ruba la sfera e s’invola solo davanti a Bravo, l’attaccante del Napoli però effettua un pallonetto che esce largo sull’uscita del portiere cileno. Un minuto dopo da una punizione di Messi, Otamendi colpisce di testa mettendo sull’esterno della rete la sfera.

    L’Argentina con Messi e Di Maria continua a mettere in difficoltà la difesa cilena e in meno di mezz’ora Diaz commette due falli su Leo Messi che costringono l’arbitro brasiliano Lopes ad estrarre due volte il cartellino giallo e di conseguenza il rosso. L’Argentina così si ritrova ad avere a disposizione sessanta minuti di gioco con un uomo in più e se l’attacco prima veniva portato con un certo peso, adesso la pressione sul gioco cileno diventa asfissiante. Il match s’incattivisce, il gioco viene frammentato dai numerosi falli e poco dopo vengono ammoniti Mascherano, Vidal e Messi.

    Ad Aranguiz (Chi) è stato mostrato il cartellino rosso, così come a Rojo (Arg) ma solo il secondo uscirà dal campo | Foto Twitter
    Ad Aranguiz (Chi) è stato mostrato il cartellino rosso, così come a Rojo (Arg) ma solo il secondo uscirà dal campo | Foto Twitter

    Mentre sul finale di primo tempo viene espulso direttamente Rojo per una brutta entrata da dietro su Vidal. Si va al riposo sullo 0-0 ma con una partita emozionante e piena di colpi di scena anche se per i due tecnici completamente da ricostruire.

    Nella dinamica dell’espulsione per Rojo l’arbitro Lopes ha mostrato il rosso a due giocatori, uno era Rojo appunto, mentre l’altro era un giocatore del Cile, Aranguiz, che aveva avuto una reazione dove poi ne era scaturita una piccola rissa. Tuttavia ad uscire dal campo è stato solo Rojo tra le proteste argentine mentre Aranguiz è rimasto in campo dimenticato da Lopes. Un’altra pagina di questa Coppa America dove il direttore di gara diventa determinante qualunque sia l’esito finale.

    La ripresa inizia senza cambi per le due formazioni ma è il Cile che sembra più attivo mentre l’Argentina si preoccupa più a coprirsi. Al 56° Isla dopo un’azione prolungata del Cile ci prova da fuori area ma il tiro è largo. Martino prova a controllare meglio la partita inserendo Kranevitter per un Di Maria uscito un po’ dal gioco.

    La partita rimane bellissima perché il Cile tiene il pallino del gioco e si prende grossi rischi per le ripartenze albicelesti, l’Argentina sembra sonnecchiare segno che tra le due espulsioni quella che ha pesato di più è stata quella di Rojo. In una delle folate in contropiede argentine viene ammonito Aranguiz che per fermare Messi lo stende, Martino cambia l’attacco e al posto di Higuain inserisce Aguero, segno che la chiave che vuole cercare l’Argentina per sbloccare il match è la velocità di scambio e di corsa palla al piede.

    80° bel contropiede cileno innescato da Sanchez che lancia lungo Vargas che una volta entrato in area dalla destra tira in porta in modo potente, Romero respinge poi Mascherano libera l’area. Quattro minuti dopo Messi dopo uno dei tanti slalom sulla trequarti passa ad Aguero che con un tocco salta l’avversario e solo defilato sulla destra davanti allo specchio spara alto.

    Nell’ultimo minuto dei tempi regolamentari si vede lo specchio della partita, grande azione corale del Cile che con Beausejour scende sulla sinistra, mette rasoterra in mezzo per Sanchez un pallone che deve essere solo spinto in porta, l’ex-Udinese s’inceppa e l’Argentina riparte velocissima, la palla arriva a Messi che ne salta tre e poi da fuori area spara fuori. Si va ai tempi supplementari.

    I supplementari non vedono cambi per nessuna delle due squadre e si inizia sempre con i nervi tesi, nei primi minuti si vedono contrasti duri e sempre lo stesso canovaccio Cile che palleggia con calma e prova l’attacco mentre Argentina pronta a ripartire in contropiede.

    Al 99° grande discesa di Puch sulla sinistra che mette in mezzo una palla d’oro per Vargas che colpisce di testa dal limite dell’area piccola, strepitoso Romero a bloccare in volo plastico. Un minuto dopo da una punizione battuta da Messi, salta Aguero che devia verso la porta, Bravo con un incredibile colpo di reni devia in angolo.

    Occasione d'oro per Aguero che di testa poteva segnare il gol che valeva la Coppa America | Foto Twitter
    Occasione d’oro per Aguero che di testa poteva segnare il gol che valeva la Coppa America | Foto Twitter

    Martino si gioca durante il secondo tempo supplementare anche la carta Lamela al posto dello stanchissimo Banega autore di una buona gara. Finisce comunque 0-0 e come nell’ultima edizione della Coppa America decidono i calci di rigore con una partenza shock, Vidal e Messi i primi due rigoristi sbagliano entrambi.

    Lucas Biglia si fa parare il rigore che regala la Coppa America al Cile | Foto Twitter
    Lucas Biglia si fa parare il rigore che regala la Coppa America al Cile | Foto Twitter

    Raul Bravo para il rigore di Lucas Biglia, mentre Silva non sbaglia portando il Cile in paradiso esattamente come un anno fa. La Coppa America è della “Roja”. Continua la maledizione di Lionel Messi che con l’Argentina non ha ancora vinto qualcosa di importante.

    ARGENTINA-CILE 3-4 d.c.r. (0-0 p.t./0-0 s.t.)

    Argentina (4-3-3): Romero 6,5; Mercado 6,5, Otamendi 6,5, Mori 7, Rojo 4,5; Biglia 6, Mascherano 7, Banega 6 (dal 111° Lamela s.v.); Messi 5, Higuain 6 (dal 70° Aguero 5,5), Di Maria 5,5 (dal 56° Kraneviter 6).

    C.T.: Gerardo Martino 6,5

    Cile (4-3-3): Bravo 7; Isla 7, Medel 6, Jara 7, Beausejour 6; Vidal 7, Diaz 4,5, Aranguiz 6,5, Fuenzalida 6,5 (dal 80° Puch 6), Vargas 6 (dal 109° Castillo s.v.), Sanchez 7 (103° Silva s.v.).

    C.T.: Juan Antonio Pizzi 6,5

    Arbitro: Heber Lopes (Bra) 4,5

    Ammoniti: Diaz (CHI), Diaz (CHI), Mascherano (ARG), Vidal (CHI), Messi (ARG), Beausejour (CHI), Aranguiz (CHI),Kranevitter (ARG).

    Espulsi: Diaz (CHI), Rojo (ARG)

  • Euro2016: Galles, Polonia e Portogallo ai quarti

    Euro2016: Galles, Polonia e Portogallo ai quarti

    Sono iniziati gli ottavi di finale di Euro2016, partite non bellissime ma intense, che regalano un successo storico per i gallesi, confermano la Polonia quale rivelazione del torneo e all’ultimo respiro premiano un Portogallo bruttino.

    Dalla fine della fase a gironi di Euro2016 lo abbiamo pensato subito, la parte sinistra del tabellone presenta formazioni più abbordabili, dove la sfida di questa sera, Croazia-Portogallo era la più affascinante. Tanto è vero che tra i pallonari nostrani si ragionava, prima del match con la Svezia, se forse era meglio qualificarsi come secondi nel nostro girone per finire proprio in quella parte dello schema.

    SVIZZERA-POLONIA 5-6 d.c.r. (0-1 p.t./1-1 s.t.)

    Andiamo con ordine, nella prima giornata degli ottavi di finale il primo match andato in scena è stato Svizzera-Polonia, la più frizzante delle partite, partono bene i polacchi che prendono in mano le redini del gioco e rischiano qualcosa in contropiede. Proprio i polacchi trovano il primo vantaggio verso la fine del primo tempo con Blaszczykowski che raccoglie uno dei tanti traversoni e spara rasoterra battendo il portiere avversario.

    Blaszczykowski segna la sua seconda rete a Euro2016| Foto Twitter
    Blaszczykowski segna la sua seconda rete a Euro2016 | Foto Twitter

    Vantaggio giusto che però impone la reazione svizzera che non tarda ad arrivare, dalla metà della ripresa fino alla fine dei tempi regolamentari è infatti un crescendo elvetico che produce il pareggio con Shaqiri che realizza con una sforbiciata bellissima dal limite dell’area l’1-1.

    I tempi supplementari mostrano la Svizzera sempre in avanti che mette in difficoltà il portiere polacco Fabianski un paio di volte, tuttavia per avere un esito decisivo bisogna attendere i calci di rigore. Sbaglia lo svizzero Granit Xhaka, mentre i polacchi li realizzano tutti e approdano ai quarti di Euro2016.

    GALLES-IRLANDA DEL NORD 1-0 (0-0)

    Una partita che è iniziata con ottimi presupposti, con il Galles che subito si getta in avanti (Ramsey gol annullato per fuorigioco al 19°) e l’Irlanda del Nord che nella fase centrale del primo tempo impegna severamente il portiere gallese autore di un’ottima prestazione.

    Bale si muove molto ma è molto controllato e si nota esclusivamente per un bel calcio di punizione neutralizzato dal portiere avversario, la partita si sblocca a favore del Galles con una sfortunata autorete di McAuley che nel tentativo di spazzare l’area su un cross avversario calcia il pallone nella sua porta al 75°. Per entrambe le squadre era già stato un risultato storico arrivare agli ottavi, ora il Galles può scrivere un’altra pagina record a Euro2016.

    Gareth Bale festeggia con la figlia l'approdo ai quarti del Galles ad Euro2016 | Foto Twitter
    Gareth Bale festeggia con la figlia l’approdo ai quarti del Galles ad Euro2016 | Foto Twitter

    CROAZIA-PORTOGALLO 0-1 d.t.s (0-0 p.t./0-0 s.t.)

    Una partita bruttissima, nei novanta minuti regolamentari non si vede un tiro in porta, le due squadre si temono e sono più preoccupate a difendersi, anche con le maniere forti, piuttosto che attaccarsi per vincere.

    Il match viene sbloccato dagli uomini che entrano dalle rispettive panchine, Quaresma per il Portogallo e Pjaca per la Croazia in entrambi i casi nei tempi supplementari. Proprio a dieci minuti dalla fine del secondo tempo supplementare prima Vida va vicino al vantaggio croato, poi Perisic centra il palo sul colpo di testa e sul rovesciamento di fronte Nani effettua un tiraccio di esterno che diventa un assist per Ronaldo che tira in porta, il portiere respinge ma Quaresma ben piazzato e sulla linea di porta ribadisce in rete di testa.

    Euro2016, Quaresma segna l'1-0 per il Portogallo | Foto Twitter
    Euro2016, Quaresma segna l’1-0 per il Portogallo | Foto Twitter

    Portogallo che quindi affronterà ai quarti di finale la Polonia, mentre il Galles dovrà attendere domani lo scontro tra Ungheria e Belgio.

  • Euro 2016 è l’ora dell’eliminazione diretta

    Euro 2016 è l’ora dell’eliminazione diretta

    Il tempo della fase a gironi, con tutte le sue sorprese, è ormai alle spalle, ad Euro 2016 si inizia a fare sul serio, con gare ad eliminazione diretta in cui è vietato sbagliare anche il minimo dettaglio.

    Le 16 squadre che hanno superato il primo scoglio, sono andate a comporre un tabellone che sembra avere due gradi di difficoltà completamente opposti.

    Da una parte infatti si troveranno delle superpotenze del calibro di Spagna, Italia, Francia, Inghilterra e Germania mentre dall’altro, oltre al Belgio, ci sono la temibile Croazia ed il Portogallo di Cristiano Ronaldo, senza dimenticare la Polonia di Lewandowski, la compatta Svizzera ed il sorprendente Galles trascinato da Gareth Bale.

    Proviamo a fare un po’ di previsioni sulle prossime otto sfide che decreteranno le squadra qualificate ai quarti di Euro 2016.

    SVIZZERA – POLONIA sabato 25 giugno ore 15

    Si parte con una sfida sulla carta equilibrata. La Svizzera ha mostrato una buona solidità ed organizzazione difensiva andando a chiudere al secondo posto nel gruppo A con un solo gol subito, tra l’altro su rigore, ma con un attacco che ha segnato solo due reti. Stesso numero di gol segnati anche per la Polonia, seconda nel gruppo C, che attende ancora l’esplosione del proprio bomber Lewandowski, ma con una difesa solidissima capace di non conceder alcun gol agli avversari. Sembra una gara avara di gol, non da escludere i supplementari, il Ct Nawalka però ha sempre il jolly da estrarre dal proprio mazzo, ovvero Robert Lewandowski. Passaggio del turno Svizzera 40% – Polonia 60%

    GALLES – IRLANDA DEL NORD sabato 25 giugno ore 18 

    Gara decisamente impronosticabile alla vigilia, che l’Irlanda del Nord avrebbe potuto farcela lottando con l’Ucraina per il 3° posto del gruppo C era prevedibile, che il Galles avrebbe surclassato anche l’Inghilterra vincendo il gruppo B lo era decisamente meno. Le sfida tutta britannica vede i dragoni di Gareth Bale, 3 gol nelle tre partite del girone, decisamente in vantaggio ma occhio all’Irlanda del Nord che con il portiere McGovern, strepitoso contro la Germania, cercherà di tirare su un muro invalicabile provando a pungere in ripartenza. Passaggio del turno Galles 70% – Irlanda del Nord 30%.

    CROAZIA – PORTOGALLO sabato 25 giugno ore 21

    Decisamente la sfida più interessante del lato sinistro del tabellone. Due grandi squadre a confronto una, la Croazia, guidata da innumerevoli talenti dal centrocampo in giù come ad esempio Perisic, Modric, Kalinic, Mandzukic, Rakitic, l’altra, il Portogallo, fin troppo Cristiano Ronaldo dipendente. Se dovessimo basarci solo su quello visto nei gironi, non ci sarebbe storia con i croati, capaci di ribaltare il risultato e battere la Spagna, nettamente favoriti sui lusitani che non hanno convinto e che si sono salvati grazie alla doppietta di Ronaldo contro l’Ungheria. Dunque il fattore che può riavvicinare le due nazionali è proprio CR7. Passaggio del turno Croazia 65% – Portogallo 35%.

    FRANCIA – IRLANDA domenica 26 giugno ore 15

    Chissà cosa avrà pensato il buon Giovanni Trapattoni quando avrà visto questo accoppiamento, sicuramente alla rivincita per quel gol viziato dal fallo di mano di Henry che tolse la qualificazione mondiale ai verdi. La rivalsa irlandese però pare decisamente difficile. I padroni di casa non hanno incantato però hanno un Payet in gran forma mentre gli altri talenti paiono in crescita. L’Irlanda dalla sua ha messo tanta grinta nel match contro l’Italia che le è valso il passaggio del turno, ha fatto bene anche contro la Svezia per lunghi tratti ma difficilmente Long e compagni potranno creare grossissimi grattacapi ai Blues. Passaggio del turno Francia 70% – Irlanda 30 %. 

    GERMANIA – SLOVACCHIA domenica 26 giugno ore 18

    Riuscirà Marek Hamsik a frenare la corsa dei campioni del mondo? Non sarà certamente semplice, la Germania ha chiuso il proprio girone da imbattuta con Neuer che non ha mai dovuto raccogliere palloni nella propria porta. L’attacco tedesco per ora, Gomez a parte, ha un po’ steccato e per questo ci si aspetta una crescita. La Slovacchia invece spera nelle invenzioni di Hamsik, gran protagonista nelle gare del girone, e nelle giocate di Weiss per tentare il colpo a sorpresa e conquistare i quarti. Passaggio del turno Germania 70% – Slovacchia 30%.

    UNGHERIA – BELGIO domenica 26 giugno ore 21

    Una sfida che vede ovviamente il Belgio favorito ma che potrebbe anche risolversi sorprendentemente a favore dei magiari. L’Ungheria come detto, parte un gradino al di sotto dei diavoli rossi ma l’Italia ha dimostrato che il Belgio non è imbattibile e Dzsuzsak e compagni potrebbero anche giocare un brutto scherzo a Nainggolan e compagni. Il Belgio però pare in crescita e potrebbe far suo il match che potrebbe rivelarsi divertente e con diverse reti. Passaggio del turno Ungheria 35% – Belgio 65%.

    ITALIA – SPAGNA lunedì 27 giugno ore 18

    Sicuramente la sfida di maggior fascino. Due delle potenze europee già di fronte in un ottavo di finale. Una gara con grande equilibrio, l’Italia di Conte non ha mostrato gran gioco, ma gran compattezza e coesione di gruppo, doti fondamentali in un team che non eccelle in talenti. La Spagna invece ha mostrato tanti pregi, dalle giocate di Iniesta, ai gol di Morata, ma anche diverse crepe, come le due reti subite contro la Croazia. Detto tutto questo gli iberici mantengono ancora un piccolo vantaggio sugli azzurri. Passaggio del turno Italia 45% – Spagna 55%.

    INGHILTERRA – ISLANDA lunedì 27 giugno ore 21

    L’ultimo ottavo di finale vedrà di fronte un Inghilterra ancora deludente contro la sorprendente Islanda. Agli uomini di Hodgson sarà chiesto di fare più di quello visto nel girone per avere la meglio sui nordici che hanno messo in mostra una buona fase difensiva, una discreta organizzazione ed il giusto cinismo nello sfruttare le poche chance. Sulla carta gli inglesi restano favoriti ma come nel caso dell’Ungheria, anche qua potrebbe scapparci una clamorosa sorpresa. Passaggio del turno Inghilterra 60% – Islanda 40%.

     

     

  • Irlanda storica, azzurri no good!

    Irlanda storica, azzurri no good!

    Antonio Conte lo aveva annunciato, con l’Irlanda ci sarebbero stati molti cambi per far giocare tutti, o quasi, i componenti della rosa e così è stato. Uomini diversi e prodotto diverso merito anche dell’avversario che dall’inizio ha martellato gli azzurri.

    Una brutta sconfitta che mostra limiti in fase di costruzione di gioco e il fatto che la Nazionale italiana se abbassa il livello di attenzione diventa vulnerabilissima anche contro avversari che militano in Championship inglese (II divisione). L’Irlanda con questo risultato si qualifica agli ottavi come migliore terza.

    L’Irlanda riversa l’agonismo che non aveva mostrato finora e gli azzurri sono più molli del solito, Thiago Motta non riesce a dirigere il centrocampo, Bonucci è pressato subito appena ha la palla, Sturaro e entrambe le fasce sbagliano una marea di palloni. Gli irlandesi dal canto loro sbagliano poco e entrano spesso in area con traversoni pericolosi sempre spazzati dalla difesa azzurra.

    Azzurri in difficoltà contro l'Irlanda | Foto Twitter
    Azzurri in difficoltà contro l’Irlanda | Foto Twitter

    21° dal calcio d’angolo di sinistra svetta in alto Murphy che colpisce di testa ma Sirigu vola a deviare in corner nuovamente.

    30° ancora da calcio d’angolo però di destra questa volta, solito Brady alla battuta che combina lungo l’out e poi crossa sul secondo palo. Sirigu esce ma viene scavalcato e Duffy in precario equilibrio spara alto di testa.

    43° sugli sviluppi di un calcio di punizione a metà campo la palla finisce ad Immobile che da fuori prova a sorprendere Randolph, bell’occasione che termina fuori non di molto. Poco dopo in area azzurra contrasto tra Bernardeschi e McClean che cade a terra e ci sarebbero gli estremi del calcio di rigore.

    La ripresa inizia senza cambi, ma dalla panchina azzurra si scaldano Insigne, El Shaarawy e Darmian. L’Italia alza un po’ di più il baricentro e dopo un inizio di pressione irlandese al 52° bel cross dalla sinistra di De Sciglio sul quale Zaza si avventa al volo di sinistro e palla alta di poco sopra la traversa.

    Nella fase centrale della ripresa l’Irlanda si fa nuovamente sotto testando nuovamente la difesa azzurra che non patisce più di tanto. Al 62° ci prova Hendrick da fuori area ma la mira è sempre sbagliata.

    Al 70° O’Neill fa entrare McGeady per un esausto Murphy che si sistema largo a destra mentre Long arretra a fare il centrocampista avanzato, l’intento è quello di scardinare la difesa azzurra allargando le maglie dell’Italia. Quattro minuti dopo proprio McGeady si accentra e dal limite tira alto. E Conte risponde con Insigne al posto di Immobile.

    Al 77° Insigne fa una discesa delle sue, salta un avversario e poi da fuori area effettua un bel tiro a giro che si stampa sul palo sinistro della porta difesa da Randolph.

    Al 84° Bonucci incespica uscendo dall’area e Hoolahan a tu per tu con Sirigu sbaglia malamente con il portiere che para in due tempi. E’ il preludio al vantaggio irlandese che su un’azione dalla destra trova il punto partita con un cross a centro area deviato in modo vincente da Brady. L’Irlanda approda ad un risultato storico qualificandosi agli ottavi.

    Robbie Brady porta in vantaggio l'Irlanda | Foto Twitter
    Robbie Brady porta in vantaggio l’Irlanda | Foto Twitter

    ITALIA – IRLANDA 0-1 (0-0) – 85° Brady (Irl)

    Italia (3-5-2): Sirigu 6,5; Barzagli 6,5, Bonucci 5,5, Ogbonna 5,5; Bernardeschi 5 (dal 60° Darmian 5,5), Sturaro 5, Motta 4,5, Florenzi 5,5, De Sciglio 6 (dal 81° El Shaarawy s.v.); Zaza 5,5, Immobile 5 (dal 75° Insigne 6,5).

    C.T.: Antonio Conte 6

    Irlanda (4-4-1-1): Randolph 6; Coleman 6,5, Duffy 6,5, Keogh 5,5, Ward 6; Hendrick 7, McClean 6, McCarthy 6 (dal 77° Hoolahan 6), Brady 6,5; Murphy 6 (dal 70° McGeady 6,5); Long 6.

    C.T.: Martin O’Neill 6,5

    Arbitro: Ovidiu Hategan (RO) 5

    Ammoniti: Long (Irl), Sirigu (Ita), Barzagli (Ita), Zaza (Ita) Espulsi:

  • Hooligans, c’è un piano per Croazia-Spagna

    Hooligans, c’è un piano per Croazia-Spagna

    Gli hooligans sono sul piede di guerra e Croazia-Spagna ad Euro2016 potrebbe diventare lo scenario ideale, per loro, per dare sfogo a tutta la contestazione.

    Attraverso la pagina Facebook della tifoseria croata, “Torcida Split 1950” è stata divulgata la piantina dello stadio di Bordeaux, con un post abbastanza emblematico dove gli hooligans anticipano quello che succederà giovedì prossimo durante la partita.

    Hooligans croati durante Croazia-Repubblica Ceca | Foto Twitter
    Hooligans croati durante Croazia-Repubblica Ceca | Foto Twitter

    Dopo quindi gli scontri tra hooligans dei tifosi russi contro prima la tifoseria inglese e poi quella gallese nella prima settimana, adesso l’attenzione si concentra tutta su quella croata, soprattutto dopo quanto accaduto, dentro lo stadio questa volta, nel match tra la Repubblica Ceca e la Croazia finito 2-2.

    I tifosi croati, con la propria squadra in vantaggio per 2-0, iniziarono un fitto lancio di fumogeni che costrinse il direttore di gioco a sospendere il match per cinque minuti. Alla ripresa della partita la Croazia, perse il proprio vantaggio finendo per pareggiare un confronto che pareva già chiuso. La posizione della tifoseria in questione era chiara, nessun interesse per la competizione sportiva ma solo contestazione nei confronti della Federcalcio del proprio paese.

    Il piano d'azione spiegato sulla pagina Facebook "Torcida Split 1950" | Foto Facebook
    Il piano d’azione spiegato sulla pagina Facebook “Torcida Split 1950” | Foto Facebook

    Questo giovedì per il Gruppo D di Euro2016 c’è in programma uno scontro importante per noi, perché determinerà chi dovremmo affrontare agli ottavi di finale dal momento che gli azzurri sono già qualificati come primi del rispettivo girone e presumibilmente la seconda uscirà proprio dal match Spagna-Croazia, con la Repubblica Ceca pronta ad approfittarne. Tuttavia l’attenzione è maggiormente rivolta a quanto potrebbe accadere dopo l’annuncio fatto sulla pagina Facebook della tifoseria croata.

    La piantina, che vedete in foto, fornisce indicazioni sulle modalità di inizio della contestazione e sulle posizioni in cui mettersi all’interno dello stadio. La contestazione tra gli hooligans croati e il proprio governo del calcio sembra non finire, anche perché proprio ultimamente il presidente della Federcalcio croata, Zdravko Mamic è stato accusato di appropriazione indebita, facendo ulteriormente scatenare la violenza e la repulsione verso il sistema calcio croato.

  • Euro2016, continua la maledizione di CR7

    Euro2016, continua la maledizione di CR7

    Si batte come un leone, ma è impreciso e nervoso. CR7 sbaglia pure il rigore che darebbe i primi tre punti al Portogallo contro un’ordinata e combattiva Austria.

    Non ha giocato solo lui, vero, ma quando in una Nazionale brilli come una stella capace di spostare equilibri come CR7 tutti si aspettano da te, soprattutto da te, che non stecchi e che traini la squadra verso l’obbiettivo.

    Proprio in questi giorni, seguendo il cammino degli azzurri, il dibattito sulla pochezza della nostra Nazionale dal punto di vista tecnico è altissimo e vedendo il Portogallo di questa sera con la punta di diamante che cilecca rimette lo stesso dibattito su un piano di equilibrio. Meglio avere quindi una squadra compatta e fatta di undici soldati che si sacrificano combattendo uniti o avere una stella alla quale appigliarti sempre ma che non sempre brilla come dovrebbe?

    CR7 ha mostrato decisamente progressi, ma alla fine persiste la maledizione del gol che non arriva in questo Euro2016 e che compromette anche il cammino di una squadra che, pare un martello pneumatico in avanti per come percuote gli avversari ma non azzanna mai ed al tempo stesso va in affanno paurosamente quando è attaccata.

    CR7 uno degli uomini più attesi ad Euro2016 | Foto Twitter
    CR7 uno degli uomini più attesi ad Euro2016 | Foto Twitter

    Cristiano Ronaldo vola in cielo per impattare di testa su un calcio d’angolo ma il portiere c’è e respinge, ci prova da fuori area una manciata di volte ma è sempre un “normalissimo” portiere austriaco a dirgli di “no”. Si danna e si morde le labbra a favore di telecamera, pronta per lui sempre, prima di battere una punizione ma è sempre impreciso. Ed infine dulcis in fundo su un calcio di rigore netto fischiato da Rizzoli si prende il pallone per finalmente apporre il suo sigillo ed invece, palo e respinta della difesa.

    Insomma il Portogallo non è solo lui, come Ibrahimovic lo è per la Svezia, ma lui fa di tutto per essere il passante di ogni manovra portoghese facendo flop e trainando al flop i lusitani che hanno un tasso tecnico decisamente più elevato degli svedesi.

    Dopo due partite quindi il Portogallo è a forte rischio qualificazione e CR7, che doveva essere una delle stelle di questo Campionato Europeo rischia di uscire dalla competizione con la Nazionale portoghese anzitempo esattamente come rischia la stella Ibrahimovic con la sua Svezia, ulteriore segno che questo europeo sta premiando di più i collettivi che i campioni, e a collettivo l’Italia, a cui mancano i campioni, ha dimostrato di esserci alla grande.