Categoria: Calcio

  • Calendario Serie A 2016/17, subito Juve-Fiorentina

    Calendario Serie A 2016/17, subito Juve-Fiorentina

    La Serie A 2016/17 è pronta ormai ad iniziare e ieri a Milano è stato svelato il calendario che vedrà la stagione calcistica, del massimo campionato italiano, iniziare nel weekend del 20/21 agosto 2016 e concludersi il 28 maggio 2017.

    Saranno previste 4 domeniche di stop nella Serie A 2016/17 a causa degli impegni delle nazionali: domenica 4 settembre 2016, domenica 9 ottobre 2016, domenica 13 novembre 2016 e domenica 26 marzo 2017.

    E’ prevista anche la consueta sosta natalizia che vedrà la Serie A fermarsi dopo la 18° giornata, prevista giovedì 22 dicembre 2016, e ripartire l’8 gennaio 2017 con la 19° ed ultima giornata d’andata.

    I turni infrasettimanali saranno soltanto 3 e saranno tutti concentrati nel 2016: mercoledì 21 settembre, mercoledì 26 ottobre e come già detto, giovedì 22 dicembre.

    Veniamo ad analizzare giornata per giornata questa stagione di Serie A 2016/17 che prenderà il via tra meno di un mese.

    1° GIORNATA SERIE A 2016/17

    1° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    1° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    La prima giornata vedrà subito un paio di classici come Juventus-Fiorentina e Milan-Torino con Mihajlovic che farà subito il suo ritorno da ex tecnico a San Siro. La Roma ospiterà l’Udinese mentre il Napoli e l’Inter partiranno in trasferta rispettivamente contro Pescara e Chievo. Sarà a Bologna l’esordio in Serie A del Crotone.

     

    2° GIORNATA SERIE A 2016/17

    2° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    2° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    Anche la seconda giornata vedrà un paio di match interessanti sempre con Juventus e Milan protagoniste ovvero Lazio-Juventus e Napoli-Milan. Da segnalare anche il ritorno di Juric, ora tecnico del Genoa, a Crotone, squadra da lui portata in Serie A.

     

    3° GIORNATA SERIE A 2016/17

    3° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    3° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    La 3° giornata vedrà un interessante Genoa-Fiorentina, uno dei derby del sud come Palermo-Napoli ed un Roma-Sampdoria che promette spettacolo.

     

     

    4° GIORNATA SERIE A 2016/17

    4° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    4° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    La 4° giornata avrà due piatti gustosissimi per i palati fini: Fiorentina-Roma ed Inter-Juventus. 

     

    5° GIORNATA SERIE A 2016/17

    5° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    5° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    Il primo turno infrasettimanale stagionale, che rappresenterà la 5° giornata, vedrà alcune sfide potenzialmente interessanti come Genoa-Napoli, Milan-Lazio e Udinese-Fiorentina.

     

    6° GIORNATA SERIE A 2016/17

    6° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    6° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    La sesta giornata vedrà la sfida da ex del tecnico Vincenzo Montella al Franchi per Fiorentina-Milan. Altra gara da seguire con attenzione sarà Torino-Roma.

     

    7° GIORNATA SERIE A 2016/17

    7° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    7° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    La settima giornata vedrà la sfida tra due neopromosse, Cagliari-Crotone, gare che promettono gol come Udinese-Lazio e Torino-Fiorentina ma sopratutto spicca un classico come Roma-Inter.

     

    8° GIORNATA SERIE A

    8° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    8° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    L’ottava giornata sembra fatta di sfide sulla carta abbordabili per le big della Serie A 2016/17, fatta eccezione per Napoli e Roma che si affronteranno in un caldissimo scontro diretto al San Paolo. 

     

    9° GIORNATA SERIE A 2016/17

    9° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    9° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    Alla 9° giornata finalmente avremo il primo derby della Serie A 2016/17 e sarà quello Della Lanterna, con la Sampdoria a giocare “in casa” l’andata. Nella stessa giornata ci sarà la sfida tra Milan e Juventus, replay della finale di Coppa Italia e antipasto della Supercoppa.

     

    10° GIORNATA SERIE A 2016/17

    10° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    10° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    Sfide interessanti anche nella 10° giornata, secondo turno infrasettimanale, da segnare sul taccuino Genoa-Milan, Palermo-Udinese e Sassuolo-Roma, gare che potrebbero essere decisamente divertenti.

     

    11° GIORNATA SERIE A

    11° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    11° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    L’undicesima giornata avrà come gara principale la sfida dello Juventus Stadium Juventus-Napoli. Da vedere anche Atalanta-Genoa con Gasperini che affronterà il suo ex Grifone. Match nostalgico per Mancini che con l’Inter andrà a Marassi ad affrontare la Sampdoria.

     

    12° GIORNATA SERIE A 2016/17

    12° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    12° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    La 12° giornata ha come big Match Napoli-Lazio mentre le altre grandi della Serie A 2016/17 paiono avere un turno, sempre sulla carta, più semplice.

     

    13° GIORNATA SERIE A 2016/17

    13° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    13° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    Alla 13° giornata di Serie A 2016/17 arriverà il secondo derby stagionale e sarà quello tra Milan ed Inter.

     

    14° GIORNATA SERIE A 2016/17

    14° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    14° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    La 14° giornata di Serie A 2016/17 ha tante gare davvero interessanti come Empoli-Milan, Genoa-Juventus, Inter-Fiorentina e Napoli-Sassuolo.

     

    15° GIORNATA SERIE A 2016/17

    15° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    15° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    La 15° Giornata avrà il caldissimo derby di Roma, con la Lazio a giocare l’andata in casa e un’altra sfida d’alta quota come Napoli-Inter.

     

    16° GIORNATA SERIE A 2016/17

    16° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    16° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    La 16° giornata vedrà l’ultimo derby stagionale, ovvero Torino-Juventus. Nello stesso turno ci sarà un vero e proprio classico come Roma-Milan. Da tenere d’occhio anche Fiorentina Sassuolo.

     

    17° GIORNATA SERIE A 2016/17

    17° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    17° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    Una delle sfide che è valsa per la lotta al titolo negli ultimi anni, andrà in scena nel 17° turno: Juventus-Roma. Da seguire anche Lazio-Fiorentina e Napoli-Torino.

     

    18° GIORNATA SERIE A 2016/17

    18° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    18° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    La 18° e penultima giornata, che sarà anche il turno infrasettimanale pre natalizio, vede spiccare un Fiorentina-Napoli che si preannuncia bollente nonostante il clima invernale ed un Inter-Lazio davvero interessante.

     

    19° GIORNATA SERIE A 2016/17

    19° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A
    19° Giornata Serie A 2016/17 | © Lega Serie A

    L’ultima giornata della Serie A 2016/17 non prevede big match ma comunque gare da seguire con attenzione perchè potrebbero rivelarsi divertenti e combattute come Sassuolo-Torino o Genoa-Roma.

  • Mattia Martini nuovo manager del Verona

    Mattia Martini nuovo manager del Verona

    Cambio nel mondo del calcio femminile, Mattia Martini lascia la Fiorentina per passare nelle file delle vicecampioni d’Italia del Verona con il ruolo di consulente e manager di calcio mercato.

    Già contattato in passato da “Il Pallonaro” per commentare risultati e dare un giudizio sulla stagione del calcio femminile, in questa occasione abbiamo avuto il piacere di intervistare Mattia Martini per conoscere meglio le motivazioni della scelta e le sue ambizioni di fronte a questa nuova avventura.

    Ciao Mattia dopo tanti anni a Firenze, dalla prossima stagione ti vedremo lavorare nelle file del Verona, raccontaci le motivazioni che ti hanno portato a questa scelta.

    Sono state delle decisioni lucide, che mi hanno portato a scegliere uno dei club attualmente più titolati della Serie A da cui ripartire e mettermi in gioco. Al netto di altre richieste, italiane e non, il progetto di una piazza ambiziosa come Verona mi ha immediatamente interessato e coinvolto: subito il primo impegno ufficiale con la Supercoppa Italiana in ballo, la Champions League e poi una Serie A ed una Coppa Italia da giocarsi da protagonisti. Sono tutti obbiettivi di spessore e caratura, soprattutto per un giovane ventenne. Proprio alla luce di ciò vorrei ringraziare il tecnico Renato Longega, per la chiamata e la fiducia dimostrate nei miei confronti, che spererò di ripagare mettendo a disposizione del club tutta la professionalità, la cura e l’attenzione al particolare richiesti.

    Quali sono le tua ambizioni e speranze di fronte a questa nuova avventura?

    In primis mettersi a disposizione del tecnico e del club, lavorare per cercare di puntare a vincere in maniera lucida e priva di ossessioni, con la giusta tranquillità ma anche con le dovute motivazioni e l’usuale mordente. Secondo, non nascondo che vincere a Verona, oltre a svolgere al meglio il mio incarico, avrebbe un gusto molto particolare.

    Cosa porti con te della tua avventura fiorentina?

    Di Firenze porterò tutto, racchiuso in un‘unica parola: Il Viola. Non vi è termine più importante che possa condensare tutte le emozioni, le gioie ma anche i momenti negativi, che ho vissuto con il giglio. Il ringraziamento più grande, sicuramente, lo devo al tecnico Sauro Fattori: assieme a lui sono cresciuto ed è grazie a lui se, ad oggi, sono maturato calcisticamente e non solo. Un sentito e sincero “In Bocca al Lupo” al mister, al Presidente Sandro Mencucci ed a tutta la Fiorentina Women’s.

  • Roma, una rivoluzione sognando il tricolore

    Roma, una rivoluzione sognando il tricolore

    La Roma ha chiuso la scorsa stagione con qualche rimpianto e molti dubbi, a cominciare dal rinnovo di Francesco Totti e dalla compatibilità con Luciano Spalletti. L’Intervento poi di Pallotta ha sistemato la bagarre e dato il via all’escalation sul mercato, tra partenze ed arrivi è cominciata la rivoluzione sognando il tricolore.

    Ultime partenze sono quelle di Morgan De Sanctis a fine contratto, che approda al Monaco per una stagione, Lucas Digne che dopo una stagione in prestito alla Roma è stato acquistato dal Barcellona con il benestare del Paris Saint Germain che “in barba” ai giallorossi quale proprietario del cartellino lo ha ceduto per quasi 20 milioni di euro lasciando ai giallorossi il nulla.

    L'ex portiere della Roma Morgan De Sanctis passa al Monaco | Foto Twitter
    L’ex portiere della Roma Morgan De Sanctis passa al Monaco | Foto Twitter

    Inoltre è ceduto anche uno dei prospetti più interessanti portati a Roma da Walter Sabatini, l’attaccante paraguayano Antonio Sanabria, che dopo il prestito nella scorsa stagione allo Sporting Gijón ha fruttato alle casse giallorosse un bel tesoretto da 7 milioni di euro accasandosi al Betis Siviglia. Ceduto pure Doumbia, che non ha mai convinto, al Newcastle e Gervinho, che si è trasferito in Cina alla corte dei nuovi paperoni orientali del Hebei China Fortune. Insomma un mercato fatto principalmente per lo snellimento della rosa in nome del Fair Play finanziario.

    Certamente la cessione più sofferta, ma dovuta alla presenza della clausola rescissoria, ed al tempo stesso la più redditizia è stata quella di Miralem Pjanic passato alla Juventus fin dall’inizio del mercato. Drastica e di gestione invece quella relativa a Leandro Castan, a titolo temporaneo, alla Sampdoria. Termine della rispettiva esperienza in giallorosso anche per Keita e Maicon, entrambi a fine contratto.

    Inoltre sono in rampa d’uscita Iago Falque con possibile destinazione Torino sponda granata, Iturbe che da quando è arrivato ha espresso più ombre che luci e si sentono sempre le rumorose sirene inglesi per Radja Nainggolan che ha molti estimatori a cominciare dal Chelsea di Antonio Conte.

    Se quindi la casella delle uscite è già abbastanza piena sia di nomi che di qualità, e sembra non essere finita qua, la casella in entrata non è certo rimasta ferma. Anzi la Roma ha subito mosso le acque per iniziare la campagna di rafforzamento per fornire a Luciano Spalletti un team già pronto su cui iniziare a lavorare.

    I primi rinforzi si chiamano, Francesco Totti, il Capitano giallorosso infatti ha rinnovato per un’altra stagione e sarà sempre lui a guidare la squadra verso il sogno tricolore e Kevin Strootman il centrocampista olandese che per ben due anni ha steccato l’appuntamento con il destino giallorosso a causa di brutti infortuni.

    Juan Jesus, dall'Inter alla Roma | Foto Twitter
    Juan Jesus, dall’Inter alla Roma | Foto Twitter

    Sono stati acquistati, Mario Rui dall’Empoli per rimpinguare la difesa sulle fasce, il portiere Alisson dall’Internacional e il suggestivo centrocampista brasiliano Gerson dal Fluminense. A puntellare la difesa dall’Inter è arrivato invece Juan Jesus per una spesa di circa 10 milioni di euro.

    Inoltre la Roma è attiva in trattative importanti, una su tutte per portare il difensore centrale del Real Madrid Nacho che puntellerebbe ulteriormente un reparto già molto forte. La formula per la conclusione dell’affare è il prestito con diritto di acquisto fissato a 11 milioni a favore dei giallorossi e di riacquisto, da esercitare una stagione dopo, a favore dei blancos, fissato a 15 milioni di euro. Un po’ come è stato fatto per Morata con la Juventus il Real si dimostra una società pronta a trattare i suoi gioielli  mantenendone il controllo del cartellino in futuro. Al tempo stesso la formula garantisce alla Roma un guadagno futuro (4 milioni di euro) qualora Nacho esploda come i giallorossi sperano e eviterebbero una débâcle di mercato come nel caso di Lucas Digne.

    Nacho Fernandez vicinissimo alla Roma | Foto Twitter
    Nacho Fernandez vicinissimo alla Roma | Foto Twitter

    La chiusura dell’affare Nacho Fernandez è molto probabile che libererà l’uscita, già in questa finestra di mercato, per Manolas che per bocca del suo agente non rinnoverà il contratto con la Roma.

    Come detto in casa Roma è iniziata la rivoluzione sognando il tricolore.

  • Emanuele Giaccherini ha scelto il Napoli

    Emanuele Giaccherini ha scelto il Napoli

    Già al Bologna, arrivato nella scorsa stagione in prestito dal Sunderland a gennaio, Emanuele Giaccherini aveva contribuito in modo determinante alla salvezza del club emiliano dimostrando che per la Serie A attuale poteva essere un fattore importante per qualsiasi squadra. Euro2016 ha confermato la sua duttilità tattica e il suo strepitoso momento di forma.

    Il Napoli era bloccato da qualche tempo sull’annosa trattativa che avrebbe dovuto portare Antonio Candreva alla corte di Sarri, ma non si riusciva a trovare la chiave giusta per chiudere l’accordo, visto anche l’inserimento insistente dell’Inter sullo stesso obbiettivo. Giuntoli e la società partenopea hanno virato così decisamente su una pista che già avevano battuto prima del torneo continentale, quella che portava a Emanuele Giaccherini.

    Che Giaccherini volesse tornare a giocare in Italia in modo stabile era chiaro dalla sua esperienza positiva fatta sotto la guida di Donadoni al Bologna, poi le “parole dolci” esternate durante Euro2016 avevano confermato che il giocatore era ben disponibile a terminare la sua esperienza poco fruttuosa in Premer League.

    Il Napoli come detto aveva puntato forte su Antonio Candreva, ma la sua prima pista dopo il termine della stagione, che ha portato il team di Sarri al secondo posto in Serie A, era quella che portava a Giaccherini poi abortita a causa della ferma resistenza del Sunderland. Il Napoli quindi sentendo spifferi di divorzio tra Candreva e la Lazio dal ritiro azzurro in Francia aveva virato su di lui provando una serie di offerte man mano rifiutate a causa di altre offerte di disturbo da parte di altri club.

    De Laurentiis si sa non ha pazienza e soprattutto non ama i troppi rinvii su questo tipo di affari, giudicando sempre la non chiusura delle trattative come una poca voglia di Napoli da parte dei giocatori che di fatto, sempre più spesso, sono il vero ago della bilancia per una fumata bianca.

    Emanuele Giaccherini approda la Napoli dopo una trattativa lampo del D.S. Giuntoli | Foto Twitter
    Emanuele Giaccherini approda la Napoli dopo una trattativa lampo del D.S. Giuntoli | Foto Twitter

    Nel pomeriggio di ieri Cristiano Giuntoli, dopo l’avvallo di Maurizio Sarri e del presidente, con una trattativa lampo, ha virato deciso su Emanuele Giaccherini che era rientrato al Sunderland. A Dimaro sono arrivati gli agenti del giocatore, Furio Valcareggi e l’avvocato Giulio Marinelli proprio con l’intento di incontrarsi con il D.S. partenopeo.

    La trattativa è stata veloce e nemmeno l’annosa questione dei diritti d’immagine ha fermato la volontà sia del giocatore che del club. Emanuele Giaccherini arriverà a breve a Dimaro per aggregarsi ai suoi nuovi compagni di squadra, con il Sunderland è stato trovato un accordo di massima che verrà ratificato nelle prossime ore.

    Giaccherini, secondo le indiscrezioni, ha accettato un triennale da 1,5 milioni di euro a stagione, mentre alla squadra inglese verrà pagato un indennizzo di circa due milioni di euro. Un’ottima operazione di mercato in rapporto qualità/prezzo per il secondo acquisto del Napoli dopo l’arrivo di Tonelli dall’Empoli.

  • Ronaldo: dal dolore al trionfo, è lui il re d’Europa

    Ronaldo: dal dolore al trionfo, è lui il re d’Europa

    La stagione calcistica ha avuto il suo apice, e la sua conclusione, con la finale di Euro 2016 ed il re incontrastato in Europa è uno solo: Cristiano Ronaldo. 

    Cr7, dopo aver conquistato la Champions League, segnando l’ultimo rigore, ha avuto anche l’onore di alzare al cielo di Saint Denis la coppa dell’Europeo, davanti ad un pubblico francese disperato.

    Ronaldo ieri sera, dopo aver permesso al Portogallo di eliminare il Galles in semifinale con un gol ed un assist, non è stato protagonista sul campo a causa di un infortunio subito per un brutto intervento di Payet dopo pochissimi minuti dal fischio d’inizio e che lo ha costretto ad uscire dal campo, oggi si parla di lesione di I° grado al collaterale del ginocchio che lo terrà almeno un mese fermo.

    Ronaldo incita i compagni dalla panchina | Foto Twitter
    Ronaldo incita i compagni dalla panchina | Foto Twitter

    Eppure, da vero leader, da vero capitano, da vero uomo squadra, Cristiano Ronaldo non ha voluto far mancare il suo appoggio ai compagni e, al fischio finale del 90° minuto che ha decretato i supplementari, si è ripresentato in panchina con una vistosa fasciatura per incitare i portoghesi nell’impresa, che poi è diventate realtà grazie al gol di Eder siglato al minuto 109.

    In questo Europeo Cristiano Ronaldo si era già mostrato leader anche fuori dal campo, la dimostrazione si è avuta nella sfida conclusasi ai rigori contro la Polonia nei quarti di finale nella quale Cr7 ha convinto ed incitato Joao Moutinho, che aveva fallito un rigore nella sfida di semifinale contro la Spagna ad Euro 2012 che insieme all’errore di Bruno Alves aveva causato l’eliminazione dei lusitani, a presentarsi dal dischetto senza paura.

    Un Ronaldo incredibile che ha mostrato tutta la sua leadership anche fuori dal rettangolo verde andando così a cancellare con un colpo di spugna la doppia amarezza, quella più vecchia per il ko subito dalla sorprendente Grecia nella finale dell’europeo casalingo del 2004 e sopratutto quella più fresca che ha visto la sfortuna farla da protagonista e che non ha voluto vederlo in campo nella notte di Saint Denis. 

    Insomma Euro 2016 ha incoronato il suo Re e sostanzialmente ha impresso il nome di Cr7 sul Pallone d’Oro che verrà assegnato nel gennaio 2017.

     

  • Griezmann risponde a Cr7, Francia vola in finale

    Griezmann risponde a Cr7, Francia vola in finale

    Cristiano Ronaldo ha lanciato il guanto di sfida, Antoine Griezmann lo ha raccolto ed è pronto alla battaglia contro il fenomeno di Funchal.

    Quella che andrà in scena domenica 10 luglio allo stadio di Saint Denis sarà una sfida dal doppio sapore per i due protagonisti sopracitati: prima di tutto ci si giocherà il titolo di Euro 2016 tra Francia e Portogallo ma la gara sarà anche fondamentale per dare indicazioni sul prossimo vincitore del pallone d’oro con Griezmann alla ricerca anche della vendetta per la Champions League persa in finale con il suo Atletico Madrid proprio contro il Real guidato da Ronaldo.

    Torniamo un momento alla gara di ieri sera al Velodrome di Marsiglia.

    Dal punto di vista delle occasioni la Germania probabilmente ha creato di più, ha avuto più chance ma l’assenza di Mario Gomez si è rivelata più pesante del previsto calcolando anche un Thomas Mueller che si è dimostrato il fantasma visto in tutto Euro 2016.

    La Francia dal canto suo ha saputo cogliere al volo le occasioni, ha ringraziato Schweinsteiger che ha commesso un fallo di mano causando un calcio di rigore, il secondo in 5 gg dopo quello commesso da Boateng contro l’Italia, trasformato sul finire del primo tempo da Griezmann. Nella ripresa poi i transalpini sono riusciti anche a raddoppiare, siglando quello che si è rivelato il definitivo 2-0, sempre con Griezmann abile a girare in rete un’uscita non certo perfetta di Neuer dopo una splendida giocata di un Pogba in crescita.

    Le parate di Lloris, fondamentale una sullo 0-0 su Emre Can, hanno poi fatto il resto, la Francia prosegue il suo percorso raggiungendo l’obiettivo minimo che i transalpini si erano proposti prima dell’inizio dell’Europeo, ovvero essere presenti sul prato di Saint Denis domenica 10 luglio per giocarsi la finale.

    Adesso per i francesi c’è solo da superare l’ultimo ostacolo, un muro da abbattere che ha le sembianze sorridenti di Cristiano Ronaldo. Un obiettivo da centrare che sarà al centro di mente e cuore di tutti i calciatori Blues, uno però avrà la motivazione ancora più alta, perchè come detto certamente Antoine Griezmann vorrà alzare il trofeo di Euro 2016 al cielo di Parigi ma sicuramente Le Petit Diable avrà certamente la voglia di festeggiare in una serata di gennaio in quel di Zurigo. 

  • Cristiano Ronaldo show, Portogallo in finale

    Cristiano Ronaldo show, Portogallo in finale

    Euro 2016 ha emesso il primo verdetto, domenica a Saint Denis, a giocarsi la finale, ci sarà il Portogallo di Cristiano Ronaldo. 

    Nella sfida contro il Galles dell’amico/nemico Gareth Bale, Cr7 ha messo in mostra tutta la sua classe e tutto il suo talento, segnando il gol che ha aperto le marcature al 50° e rendendosi protagonista anche della rete di Nani 3 minuti dopo.

    Come anni fa nella famosa opera teatrale di Samuel Beckett “Aspettando Godot” dove i protagonisti attendevano appunto Godot che non arrivava mai, in questo Euro 2016 si aspettava ancora Cristiano Ronaldo che effettivamente aveva segnato una doppietta importantissima contro l’Ungheria nella fase a gironi ed era stato importante nei match contro Croazia e Polonia ma non era stato ancora il trascinatore che tutta la nazionale lusitana si attendeva.

    Nel match contro il sorprendente Galles poi c’era la suggestione della sfida con il compagno di Club al Real Madrid Gareth Bale che sino a ieri sera era parso decisamente leader della compagine britannica e capace di guidare i suoi, con gol e tanta personalità, verso una storica semifinale europea.

    Addirittura prima della semifinale di Lione si parlava di sfida da Pallone d’Oro con la bilancia che pendeva decisamente in direzione del gallese.

    E invece Godot è arrivato, dopo un primo tempo anonimo e con momenti di rabbia per i palloni che non arrivavano, nella ripresa a Cristiano Ronaldo sono serviti solo 5 minuti per rendersi protagonista assoluto, lo stacco aereo sul cross di Guerreiro è stato impressionante, il colpo di testa vincente è stata solo la logica conseguenza.

    Lo show di Cr7 però era solo appena iniziato, 3 minuti dopo infatti la sua intelligenza calcistica gli ha permesso di trovarsi al posto giusto sulla corta respinta della difesa gallese, il tiro non è stato certo uno splendore ma si è rivelato delizioso assist per la zampata di Nani.

    Bale ha provato a reagire cercando di scalzare Re Ronaldo dal trono ma non c’è stato niente da fare, non è bastata la buona volontà e l’impegno al fenomeno del Galles per surclassare il campionissimo lusitano.

    La notte di Lione quindi ci porta in dote il Portogallo in finale, contro la vincente di Francia-Germania, e sembra aver permesso a Ronaldo di poter allargare la bacheca per inserire un nuovo pallone d’oro, francesi e tedeschi permettendo.

  • La Francia demolisce il sogno islandese

    La Francia demolisce il sogno islandese

    Non basta il geyser sound, nonostante sia stato scandito per tutta la partita, alla Nazionale islandese. La Francia, con una sicurezza mai vista fin qui ad Euro2016, distrugge il sogno nordico con un sonoro 5-2.

    La Francia di Didier Deschamps non si fa intimorire dall’imponente coro dei tifosi islandesi e soprattutto salta l’ostacolo con un’agilità imprevista. Segna finalmente Pogba, offre un’ottima prestazione il positivo Payet e regala una doppietta Giroud. Griezmann, a segno anche lui, snocciola assist per i compagni e gira a mille.

    L’Islanda è la solita, forse meno attenta rispetto a quanto visto fino ad oggi, ma è sempre la squadra che nonostante i limiti tecnici gioca compatta e non si ferma mai proprio come il geyser sound. Va sotto 4-0 nel primo tempo e ad inizio ripresa come se nulla fosse dopo dieci minuti con Sightorsson accorcia le distanze prima che Griezmann realizzi la quinta rete per i galletti. Sul finale di partita poi Bjarnason chiude il punteggio con il 5-2 finale.

    Il geyser sound in scena dopo Francia-Islanda | Foto Twitter
    Il geyser sound in scena dopo Francia-Islanda | Foto Twitter

    L’Islanda ha fatto un europeo fantastico, è la rivelazione, insieme al Galles, del torneo e una vetrina speciale la meritano anche i tifosi islandesi che a fine partita come di consueto si sono trattenuti sotto la pioggia con i propri beniamini a scandire il geyser sound.

    Olivier Giroud apre le danze per la Francia con l'Islanda | Foto Twitter
    Olivier Giroud apre le danze per la Francia con l’Islanda | Foto Twitter

    La Francia trova, forse nella partita con più incognite, la convinzione giusta per fare il Campionato Europeo che tutti si aspettavano facesse, da protagonista. Realizza ancora reti di testa con Pogba e Giroud manifestando la sua continuità in quelle situazioni di gioco ma dietro ancora una volta va in crisi quando i traversoni arrivano dalle fasce, dimostrando una certa timidezza nella marcatura dell’avversario. Realizza con la partita odierna un record per i Campionati Europei perché nessuna squadra fino ad oggi nella fase finale aveva chiuso il primo tempo con quattro reti di vantaggio sull’avversario.

    Adesso c’è la convinzione nella squadra di Deschamps di poter fare l’upgrade che da qualche anno si attendeva puntando alla conquista di un trofeo. A Marsiglia non sarà facile contro la Germania in semifinale, tuttavia osare contro i Campioni del Mondo si può.

    FRANCIA-ISLANDA 5-2 (4-0) – 12° Giroud (F), 20° Pogba (F), 43° Payet (F), 45° Griezmann (F), 56° Sigthorsson (I), 59° Giroud (F), Bjarnason (I)

  • Serie A, Sassuolo già al lavoro

    Serie A, Sassuolo già al lavoro

    Iniziata oggi la nuova stagione del Sassuolo, che per la fase preliminare di Europa League inizia la preparazione in anticipo rispetto alle altre squadre di Serie A.

    Eusebio Di Francesco è rimasto per completare l’opera iniziata da qualche anno, l’approdo in Europa non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza verso lo sviluppo di un Sassuolo che in pochi anni dalla Serie B è arrivata stabilmente alla metà alta della classifica di Serie A.

    Sassuolo già al lavoro a Malles Venosta | Foto Twitter
    Sassuolo già al lavoro a Malles Venosta | Foto Twitter

    Agli ordini del tecnico partono per Malles Venosta (BZ) 26 giocatori, rimangono a Sassuolo Adjampong, Laribi, Fontanesi, Missiroli e Terranova che faranno un allenamento differente per recuperare dai rispettivi infortuni.

    Il Sassuolo al momento sul mercato è attivissimo in uscita, hanno lasciato la casacca neroverde infatti Vrsaljko che ha prodotto un’importante plusvalenza andando all’Atletico Madrid per 15 milioni di euro e Antonio Floro Flores che si è trasferito a Verona, sponda Chievo. In entrata si sono registrate per ora solo conferme della rosa che ha ben giocato la scorsa stagione.

    Domenico Berardi premiato dal patron del Sassuolo durante la stagione scorsa | Foto Twitter
    Domenico Berardi premiato dal patron del Sassuolo durante la stagione scorsa | Foto Twitter

    Il primo acquisto infatti Di Francesco se l’è ritrovato in casa con Domenico Berardi che ha preferito restare ancora una stagione a Sassuolo piuttosto che rischiare di fare panchina in un grande club, su di lui infatti si erano mosse Juventus, Napoli e ancor più insistentemente Inter.

    Carnevali, nuovo D.S. del Sassuolo dopo la partenza di Nereo Bonato andato ad Udine, si sta già muovendo per allestire una rosa all’altezza dell’impegno europeo per Di Francesco. Il Sassuolo infatti vuole fare l’esperienza in Europa League nella maniera giusta gustandosi ogni appuntamento che gli si parerà davanti, compresi i preliminari.

    Il Sassuolo avrebbe individuato l’erede di Sime Vrsaljko nell’olandese Rick Karsdorp, attualmente in forza al Feyenord. Un esterno di spinta come piace a Di Francesco dotato anche di un fisico imponente senza andare a scapito della velocità. L’entourage neroverde ha confermato l’interesse ma ha anche già avvisato dell’eccessivo costo del cartellino, a formula del prestito con diritto di riscatto potrebbe essere la chiave per arrivare al giocatore.

    Gli altri punti da rinforzare sono un centrale per la difesa ed un attaccante un grado di dare consistenza alla mole di occasione che produce il gioco di Di Francesco. Per la difesa il piatto resta nebuloso, mentre per l’attacco si fa il nome di Pinilla che a Bergamo con Gasperini potrebbe non avere molto spazio visti i precedenti incroci a Genova.

    L’esito dei preliminari di Europa League potrebbe rappresentare anche uno spartiacque per il futuro di Duncan e Acerbi, partiti per Malles Venosta con la squadra ma molto ricercati sul mercato. In entrata i neroverdi si erano aggiudicati a gennaio i giovani centrocampisti Sensi e Mazzitelli.

    Ecco la lista dei convocati del Sassuolo per il ritiro di Malles Venosta in vista del 28 luglio e del 4 agosto quando affronteranno l’avversaria dei preliminari di Europa League, il cui nome si conoscerà il 15 luglio:

    PORTIERI: Consigli, Pegolo, Pomini.

    DIFENSORI: Acerbi, Antei, Ariaudo, Cannavaro, Dell’orco, Erlic, Gazola, Peluso.

    CENTROCAMPISTI: Biondini, Duncan, Magnanelli, Mazzitelli, Pellegrini, Sbrissa, Sensi.

    ATTACCANTI: Berardi, Defrel, Falcinelli, Pierini, Politano, Sansone, Trotta, Zecca.

  • Italia: la grande beffa

    Italia: la grande beffa

    “Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come fossero partite di calcio”.

    Il celebre enunciato dello statista britannico Winston Churchill si rivela particolarmente adeguato a descrivere l’Italia di Antonio Conte che ha appena terminato la sua spedizione ad Euro2016. Un’Italia da battaglia, fiera e mai doma, che si è opposta con orgoglio e fine disciplina tattica ai Campioni del Mondo della Germania.

    La rappresentativa teutonica, nei 120 minuti di gioco, ha dimostrato di meritare i gradi di favorita che la stampa, unanimemente, gli aveva attribuito alla vigilia della grande sfida. Chi credeva, però, in una prova d’orgoglio, di carattere dell’Italia, non sarà rimasto deluso.

    I quattordici azzurri scesi sul terreno di gioco di Bordeaux, ieri sera, si sono rivelati particolarmente agguerriti e hanno meritato di non perdere nel gioco, acciuffando un prodigioso pari, che non è bastato a scongiurare l’eliminazione dal torneo, patita ai calci di rigore. Si sa che, dagli undici metri, è sempre una lotteria, ma il dispiacere di non poter fare di più e di meglio in questa competizione, laddove vi era la possibilità, rimane tanta.

    A macchiare una prestazione di egregia fattura della nostra Nazionale sono stati in particolare due tiratori scelti, già messi sulla graticola dai tifosi azzurri sul web e nelle conversazioni sostenute nelle piazze e nei bar dello “stivale”: si sta parlando, come ovvio, di Zaza e Pellé.

    Simone Zaza sbaglia malamente il rigore per l'Italia | Foto Twitter
    Simone Zaza sbaglia malamente il rigore per l’Italia | Foto Twitter

    Al primo si rimprovera di essere entrato all’ultimo secondo utile in campo appositamente per tirare i rigori e di aver calciato un penalty improbabile, soprattutto considerata la preparazione dello stesso, con una rincorsa che ha ricordato più una danza tribale che il gesto atletico di un campione. Al secondo si addebita l’irriverenza di un gesto rivolto allo straordinario portiere tedesco, Manuel Neuer, col quale il centravanti azzurro avrebbe mimato l’intenzione di voler calciare l’ormai celebre “scavetto” di tottiana memoria, prima di eseguire, infine, un tiro ad incrociare a pelo d’erba che è terminato irrimediabilmente a lato della porta difesa dal gigante teutonico.

    Se il peccato di Zaza appare tutto sommato veniale, trattandosi comunque di un errore essenzialmente tecnico, quello di Pellé è apparso davvero un modo poco consono di proporsi ad una platea internazionale. Siamo stati la Nazionale dell’orgoglio, della lotta e dell’umiltà ed un gesto di tale superbia è apparso davvero stonato e fuori luogo, giustamente punito dal destino.

    Antonio Conte ha costruito una grande Italia | Foto Twitter
    Antonio Conte ha costruito una grande Italia | Foto Twitter

    Ma le dietrologie e i “j’accuse” del caso non producono frutti rigogliosi e succulenti. Resta comunque la soddisfazione di aver assistito ad una Nazionale degna di essere chiamata tale e, nonostante alla vigilia il bagaglio tecnico a disposizione di Conte non apparisse competitivo, l’Italia ha eliminato la Spagna Campione d’Europa e hanno dato filo da torcere alla Germania Campione del Mondo.

    Ora spazio a Ventura che avrà il non facile compito di rimotivare un gruppo che aveva trovato solidità e compattezza granitiche. La base tecnico-tattica potrebbe non essere del tutto dissimile dall’impostazione di Conte (si dovrebbe ripartire dal 3-5-2), con la speranza che il prossimo biennio produca qualche talento in più e ci veda sempre e comunque protagonisti per il prossimo mondiale in Russia.