Categoria: Calcio

  • Sorteggi Playoff: sorride il Milan, c’è Balotelli per il Napoli

    Sorteggi Playoff: sorride il Milan, c’è Balotelli per il Napoli

    I tanto attesi, e anche un po’ temuti, sorteggi playoff di Champions League ed Europa League hanno emesso il verdetto, e se il Milan può sorridere per il Napoli c’è certamente qualche preoccupazione in più.

    Gli uomini di Sarri hanno avuto in dono dai sorteggi playoff una squadra temibile e con una nota conoscenza del calcio italiano, il Nizza di Mario Balotelli.

    Sorteggi Playoff Champions League | © UEFA.com

    Sicuramente poteva andare meglio, sulla carta c’erano avversarie decisamente più abbordabili ma poteva andare peggio visto che c’era anche il rischio di una sfida contro i tedeschi del Hoffenheim. 

    Il Nizza non è avversaria da sottovalutare perchè oltre al già citato Balotelli, i rossoneri di Francia hanno nel talentuoso centrocampista Seri e nell’esperto difensore Dante altri due giocatori da tenere d’occhio.

    Nel turno precedente il Nizza ha eliminato l’Ajax con un doppio pareggio, 1-1 in Francia e 2-2 in casa degli olandesi.

    Altro dato da non sottovalutare è quello relativo alla preparazione, i francesi sono decisamente più avanti in quanto inizieranno in questo weekend la Ligue1 mentre la Serie A inizierà il 19 agosto.

    La gara di andata si giocherà al San Paolo il 16 agosto mentre il ritorno sarà il 22 all’Allianz Riviera.

    Sorteggi Playoff Europa League | © Uefa.com
    Sorteggi Playoff Europa League | © Uefa.com

    Come già anticipato, sorteggi playoff dal risultato decisamente positivo per il Milan, dopo aver eliminato i rumeni del Craiova, i rossoneri dovranno affrontare i macedoni dello Shkendija.

    Una squadra non molto conosciuta e sulla carta decisamente più abbordabile rispetto ad altre possibili avversarie come Maritimo, Aek Atene e Stella Rossa.

    Nessun avversario è da sottovalutare ma è certamente il Milan il favorito a passare il turno e a raggiungere i gironi di Europa League. 

    Lo Shkendija ha disputato tre turni preliminari eliminando Dacia Chisinau, Hjk Helsinki e Trakai. La stella della squadra è il nazionale Ferhan Hasani che segnò all’Italia nel match dello scorso ottobre, vinto 3-2 dagli azzurri.

    La gara di andata si disputerà il 17 agosto a Skopje mentre il ritorno a San Siro si giocherà il 24 agosto.

     

  • Calendario Serie A 2017/18, tutte le gare verso lo Scudetto

    Calendario Serie A 2017/18, tutte le gare verso lo Scudetto

    Il primo passo verso lo Scudetto è stato fatto, ieri infatti è stato svelato il Calendario della Serie A 2017/18.

    Un campionato che partirà subito con incontri molto interessanti e che vedrà anche nel finale potenziali sfide valevoli per la lotta al titolo.

    In questa Serie A 2017/18 ci saranno 3 turni infrasettimanali, 4 domeniche di sosta per gli impegni delle nazionali e una domenica di sosta invernale.

    Veniamo ad analizzare le gare più interessanti giornata per giornata di questa stagione di Serie A  che si aprirà il 19 agosto.

    1° GIORNATA 

    1° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    La prima giornata vedrà subito il ritorno di Pioli, neo tecnico viola, a San Siro contro l’Inter. Inizieranno in trasferta Roma, a Bergamo con l’Atalanta, Milan, a Crotone, e Napoli, a Verona contro l’Hellas. Sarà il Cagliari, all’Allianz Stadium a battezzare l’esordio dei bianconeri Campioni d’Italia.

     

    2° GIORNATA 

    2° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Il primo big match della stagione arriverà alla seconda giornata, Roma-Inter con il ritorno all’Olimpico da ex di Luciano Spalletti. Decisamente interessante si preannuncia anche Napoli-Atalanta con in nerazzurri che furono bestia nera dei partenopei nella scorsa stagione. Il Benevento giocherà la prima storica gara in casa in Serie A, contro il Bologna.

     

    3° GIORNATA 

    3° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Alla terza giornata si riproporrà nuovamente l’asse Roma-Milano con la sfida tra Lazio e Milan.

     

    4° GIORNATA 

    4° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Alla 4° giornata ci sarà il primo derby dell’anno, non sarà una vera e propria stracittadina ma bensì la sfida campana tra Napoli ed il neopromosso Benevento.

     

    5° GIORNATA 

    5° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Una 5° giornata, primo turno infrasettimanale, che si preannuncia scoppiettante con Juventus-Fiorentina e Lazio-Napoli come big match del turno.

     

    6° GIORNATA 

    6° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Alla 6° giornata il primo vero derby della Serie A 2017/18, si disputerà all’Allianz Stadium di Torino tra i bianconeri ed i granata. Molto interessante si preannuncia anche Fiorentina-Atalanta. 

     

    7° GIORNATA 

    7° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Alla 7° giornata scontro che si preannuncia di vertice tra Milan e Roma, da seguire con attenzione anche Atalanta-Juventus.

     

    8° GIORNATA 

    8° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Farà decisamente caldo nel weekend del 15 ottobre, l’ottava giornata infatti proporrà 3 gare di altissimo livello: il derby della Madonnina Milan-Inter, Juventus-Lazio e Roma-Napoli.

     

    9° GIORNATA 

    9° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Nella 9° giornata spiccano Torino-Roma ed il derby di Verona tra Chievo ed Hellas, il big match però sarà certamente Napoli-Inter.

     

    10° GIORNATA 

    10° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Il 10° turno, che sarà il secondo infrasettimanale della stagione 2017/18, è possibile definirlo come la giornata dei gemellaggi, si giocheranno infatti Fiorentina-Torino e Genoa-Napoli. 

     

    11° GIORNATA

    11° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    L’undicesima giornata vedrà Leonardo Bonucci di fronte al suo passato recente, si giocherà infatti Milan-Juventus.

     

    12° GIORNATA

    12° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Nel primo weekend di novembre si giocherà la 12° giornata che vede in programma Fiorentina-Roma ed il Derby della Lanterna Genoa-Sampdoria.

     

    13° GIORNATA 

    13° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Decisamente interessante anche la 13° giornata, che arriverà dopo una sosta. Inter-Atalanta, Napoli-Milan ma sopratutto il derby di Roma, Roma-Lazio.

     

    14° GIORNATA

    14° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Il 14° turno presenterà gare interessanti come Milan-Torino e Lazio-Fiorentina.

     

    15° GIORNATA

    15° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Dicembre inizierà con una sfida che negli ultimi anni è sempre stata valevole per la corsa allo scudetto, al San Paolo si giocherà Napoli-Juventus.

     

    16° GIORNATA 

    16° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Alla 16° giornata si giocherà il derby d’Italia Juventus-Inter e anche un Napoli-Fiorentina che potrebbe promettere spettacolo.

     

    17° GIORNATA

    17° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Nella 17° giornata non spiccano, almeno sulla carta, big match c’è però un interessante Atalanta-Lazio e la sfida tra le due neopromosse Benevento e Spal. Da non sottovalutare nemmeno Torino-Napoli che potrebbe rivelarsi spettacolare.

     

    18° GIORNATA

    18° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Il 18° turno, che si giocherà all’antivigilia di Natale, avrà come piatto forte Juventus-Roma, gara che, al ritorno, alla penultima giornata potrebbe rivelarsi decisiva per lo Scudetto.

     

    19° GIORNATA

    19° Giornata Serie A 2017/18 | © Lega Serie A

    Anche l’ultimo turno di Serie A prevede gare decisamente interessanti e con la possibilità di esser decisive: Fiorentina-Milan e Inter-Lazio.

  • Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Con Star Sixes il calcio a sei indoor ha riportato diverse leggende del calcio su un campo di calcio, seppur in formato ridotto, fondendo così nostalgia e spettacolo.

    120 stelle per 12 Nazioni

    Dal 13 al 16 Luglio. alla O2 Arena di Londra, in Star Sixes si sono visti nuovamente giocare a livello agonistico calciatori del calibro di Alessandro Del Piero, Roberto Carlos, Rivaldo, Fabrizio Ravanelli, Steven Gerrard, Dida, Juninho, Chris Sorensen Sebastien Frey, Youri Djorkaeff, Vincent Candela, Fernando Couto, Nuno Gomes, Carles Puyol.

    Questi ed altri campioni, tutte vecchie glorie, si sono sfidati giocando in 12 nazioni, oltre alla nostra Italia sponsorizzata dal brand di gaming online StarCasinò, hanno partecipato  Spagna, Brasile, Germania, Francia, Inghilterra, Portogallo, Nigeria, Scozia, Messico, Cina, Danimarca.

    Il Cammino dell’Italia

    Il torneo ha messo in mostra contenuti di valore, unendo atletismo, sfida e spettacolo. La formazione Italiana, accompagnata ufficialmente da StarCasinò, motivo per cui il torneo in Italia ha assunto la denominazione ufficiale di Star Sixes ¦ StarCasinò, capitanata da Alex Del Piero ha purtroppo dovuto cedere il passo, nei quarti di finale, alla Francia che si è successivamente laureata campione del torneo. Le speranze di una vittoria finale non erano poche, infatti dopo un ottimo girone eliminatorio, dove la nostra compagine ha subito solo la sconfitto all’esordio contro il Brasile, a cui sono poi seguite due nette vittorie contro la Nigeria prima e la Cina dopo. Purtroppo l’incontro con la risvegliata Francia che si era qualificata dopo un girone eliminatorio non esaltante e soltanto di diritto per la differenza reti, ha spento ogni speranza.

    L’orgoglio Francese

    Si sa che i Francesi non demordono facilmente, così nella fase ad eliminazione diretta è venuto fuori l’orgoglio che li ha portati a battere prima appunto l’Italia, subito dopo la Spagna, che tra l’altro fino a quel momento era favorita insieme al Brasile in quanto uniche imbattute, per poi ritrovarsi in finale e giocare per la seconda volta contro la Danimarca, che appunto aveva eliminato i verdeoro, compagna del girone eliminatorio con cui aveva pareggiato, e batterla in finale per 2 a 1.

    Il torneo ha avuto una ampia copertura televisiva, trasmesso in italia dal canale FOX SPORT sul satellite di Sky, ma gli highlights del match e i contenuti più esclusivi, con la collaborazione del team di Serie A operazione Nostalgia, sono disponibili sul sito Star Sixes e sulle pagine Facebook, Twitter e Instagram di StarCasinò.

    Buzzoole

  • Antonio Cassano riparte da Verona

    Antonio Cassano riparte da Verona

    L’Hellas Verona sta allestendo una squadra all’altezza della categoria che si è conquistata nella scorsa stagione. Ultimo colpo il talento del barese Antonio Cassano.

    Antonio Cassano era stato accostato al Cagliari per più giorni, non era stata un trattativa vera e propria però, più un’autopromozione da parte di Fantantonio che tra le tante indiscrezioni del calciomercato aveva lanciato il suo messaggio d’amore verso la Sardegna ed il Cagliari. Un messaggio rimbalzato nei media che hanno iniziato a seguire la pista trovando sempre una risposta indifferente dal club rossoblù.

    Tuttavia l’autopromozione di Antonio Cassano ha raggiunto l’effetto sperato, ovvero quello di rendere interessata qualche squadra della massima serie, dopo mesi in cui si parlava del giocatore come disposto a giocare in Serie B con l’Entella ma senza mai trovare un accordo con i liguri.

    A rompere ogni indugio ci ha pensato dunque l’Hellas Verona di Fabio Pecchia, che a domanda precisa su Cassano qualche giorno fa aveva risposto:

    “Cassano è un grande giocatore e a me la qualità piace, poi francamente non so cosa succederà”.

    Questa frase, il tecnico gialloblù, l’aveva detta a margine dell’ufficialità dell’acquisto in prestito con diritto di riscatto e di contro riscatto per la Roma di Daniele Verde.

    Antonio Cassano firma per l’Hellas Verona | Foto Twitter

    Poi in sequenza per i veneti sono arrivati, Alessio Cerci e infine Antonio Cassano appunto. Il fantasista di Bari Vecchia quindi potrà riformare la coppia offensiva scintillante vista in azione nella Sampdoria qualche stagione fa con Pazzini e a dare maggior peso all’attacco gialloblù ci sarà Alessio Cerci, non male per Fabio Pecchia.

    Il calciomercato si fonda anche su queste cose, a volte sono i procuratori a muovere le pedine a volte invece sono gli stessi giocatori che in un modo o nell’altro fanno parlare di sé suscitando alla fine l’interesse degli addetti ai lavori. Antonio Cassano tra apparizioni in tv, dichiarazioni e interviste ha fatto in modo, pur non entrando in campo per alcuni anni, di restare sempre vivo nell’ambiente.

    In questi anni di allontanamento forzato dalla Sampdoria e di inattività attraverso i media lo abbiamo sempre sentito dire che in questa Serie A lui sarebbe ancora determinante e non solo, che se avesse avuto la possibilità sarebbe stato certo di poter entrare anche nel giro della Nazionale.

    Quale miglior occasione per farlo proprio nell’anno del Mondiale? Secondo voi ci riuscirà? Dovremo assistere anche quest’anno come prima dell’Europeo di Conte alla solita querelle Cassano sì Cassano no?

  • Da Maldini a Donnarumma due “colpi” alla credibilità del Milan cinese

    Da Maldini a Donnarumma due “colpi” alla credibilità del Milan cinese

    Perché Gigio Donnarumma ha detto no al Milan? Avremo mai una risposta a questa domanda? I tifosi del Milan ma in generale tutto il mondo pallonaro si interroga e molto probabilmente continuerà a farlo per almeno tutta questa calda estate sul perché non ci sia stato un lieto fine a una “storia” che sulla carta aveva tutti i requisiti per esser a lieto fine. Nonostante sia milanista non ce l’ho con Donnarumma e non riesco ad avercela nemmeno con il suo procuratore, il potentissimo Mino Raiola, che da padre padrone e con l’arroganza di chi sa di aver sempre il coltello della parte del manico ha deciso di non dare credibilità al progetto di rilancio rossonero in formato cinese.

    I grandi dubbi sul closing derivanti dalla difficoltà del presidente Li Yonghong nel racimolare i capitali necessari per acquisire il Milan nei tempi concordati, i rinvii, la necessità di richiedere un finanziamento al fondo statunitense Elliot sono oggettivamente passi inusuali per chi ha l’ambizioso obiettivo di riportare il Milan nel calcio che conta così come il rinvio al prossimo autunno dell’approvazione del “voluntary agreement” presentato da Marco Fassone all’Uefa per ridefinire i paletti del Financial Fair Play per il piano di rilancio del nuovo Milan non fanno altro che innescare il dubbio sulla solidità del progetto e sulla credibilità degli interlocutori cinesi.

    Il progetto di Fassone e Mirabelli è sembrato sin da subito molto chiaro: dimostrare compattezza, capacità economica e competenza per far si che si inizi a dar credito al Milan e permetter così al presidente Li Yonghong di trasmettere fiducia. Gli acquisti di Musacchio, Rodriguez, Kessie e André Silva, l’inserimento in organico di due bandiere storiche e carismatiche come Gennaro Ringhio Gattuso e Cristian Abbiati vanno sicuramente in quella direzione e fanno sperare i tifosi del Milan di poter ritornare a vedere la loro squadra finalmente più competitiva per le posizioni che contano e non dover esultare per uno striminzito sesto posto.

    Tutto però si gioca sulla credibilità e al no di Gigio Donnarumma per forza di cose si deve aggiungere quello adesso dimenticato ma altrettanto doloroso e senza un vero perché. Il dopo Berlusconi infatti per il Milan cinese era nato da un altro importante no, quello di capitan Maldini, che rifiutò di metterci la faccia a un progetto con tante linee d’ombra e dai contorni non del tutto chiari. Da tifoso milanista ma anche per il calcio italiano spero che Maldini prima e Donnarumma dopo si pentiranno delle loro scelte e il Milan possa tornare ad esser protagonista nell’elite del calcio che conta e riacquisire quella credibilità che adesso non ha e ha convinto Raiola a non dar fiducia agli attuali interlocutori.

  • Manchester sorride, lo United di Mourinho trionfa in Europa League

    Manchester sorride, lo United di Mourinho trionfa in Europa League

    In una Friends Arena di Stoccolma avvolta dalla tristezza per la tragedia di pochi giorni fa alla Manchester Arena, il Manchester United di Josè Mourinho batte 2-0 l’Ajax e conquista l’Europa League.

    Una partita in cui i giovani lancieri sono stati bloccati dalla strategia impostata del tecnico portoghese. Una volta trovato il vantaggio, con una conclusione di Pogba deviata dal difensore dell’Ajax Sanchez, per lo United è stato tutto ancora più semplice.

    La mazzata definitiva alla gara l’ha data Mkhitaryan con il gol dopo soli due minuti dall’inizio del secondo tempo. Gli uomini di Bosz non hanno praticamente mai espresso il loro consueto gioco spumeggiante e il temibile e temuto Dolberg è stato praticamente un fantasma.

    L’omaggio del Manchester City allo United a fine gara | © Profilo Twitter ufficiale ManCity

    Veniamo al racconto della gara.

    L’Ajax scende in campo con il 4-3-3 con il bomber Dolberg supportato dai talentuosi Traore e Younes. In difesa Riedewald prende il posto dello squalificato Viergever.

    Il Manchester United, che deve rinunciare da tempo a Zlatan Ibrahimovic, affronta la sfida con un 4-1-4-1 che vede Rashford in attacco con Mata e Mkhitaryan da esterni e con Fellaini-Pogba coppia di centrocampo.

    Il primo tempo parte senza grandi sussulti, come c’è da aspettarsi da una finale non certo abbonda lo spettacolo. Al 18° da un errore della retroguardia dei lancieri, ne approfitta Herrera che appoggia a Fellaini, il belga la passa a Pogba che dal limite lascia partire un tiro non certo imparabile, la deviazione di Sanchez però mette completamente fuori causa Onana ed il pallone s’insacca per l’uno a zero dello United.

    La reazione dell’Ajax è fatta di tanta grinta ma di poco costrutto, il centrocampo di Mourinho chiude bene sui pensatori di gioco olandesi e le punte non ricevono i giusti rifornimenti. Si va al riposo sullo 0-1.

    Nella ripresa l’Ajax pare avere lo spirito giusto ma dopo solo due minuti il Manchester United raddoppia con Mkhitaryan lesto in acrobazia, su azione di corner, a girare in porta la palla del 2-0.

    I ritmi dell’Ajax rimangono troppo bassi, lo United si chiude con estrema facilità e Romero sostanzialmente non corre alcun pericolo.

    Bosz le prova tutte ma il risultato non cambia, l’Ajax non riesce mai ad impensierire la retroguardia dello United, anche per merito di un Darmian in versione extra lusso.

    Lingard avrebbe anche la palla per sigillare il risultato ma si addormenta e si fa recuperare da Sanchez. C’è giusto il tempo per far entrare Rooney, i 4 minuti di recupero servono solo per preparare la festa, per una Manchester che trova un pizzico di sorriso in giorni decisamente pieni di tristezza.

     

    AJAX – MANCHESTER UNITED 0-2 (18° Pogba, 47° Mkhitaryan)

    AJAX (4-3-3): Onana; Veltman, Sanchez, De Ligt, Riedewald (81° De Jong); Klaassen, Schone (70° Van de Beek), Ziyech; Traore, Dolberg (62° Neres), Younes.

    Allenatore: Bosz.

    MANCHESTER UNITED (4-1-4-1): Romero; Valencia, Smalling, Blind, Darmian; Herrera; Mata (90° Rooney), Fellaini, Pogba, Mkhitaryan (74° Lingard); Rashford (84° Martial).

    Allenatore: Mourinho.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Mkhitaryan (M), Fellaini (M), Veltman (A), Younes (A), Mata (M), Riedewald (A)

  • Juve ora 6 nella leggenda, arriva il sesto scudetto consecutivo

    Juve ora 6 nella leggenda, arriva il sesto scudetto consecutivo

    Ore 16.53 al triplice fischio dell’arbitro Mazzoleni allo Juventus Stadium scoppia la festa, dopo il successo ottenuto mercoledì scorso contro la Lazio nella finale di Coppa Italia, la terza di fila, la Juve entra ancora di più nella leggenda del calcio italiano conquistando il sesto scudetto consecutivo, nessuno in Italia ci era mai riuscito.

    Un campionato che già dopo la campagna acquisti della scorsa estate, con l’arrivo di campioni del calibro di Gonzalo Higuain e Miralem Pjanic, sembrava ampiamente nelle mani della Juventus.

    Effettivamente, a parte la quarta giornata nella quale la Juve ha perso a San Siro contro l’Inter lasciando momentaneamente la testa della classifica al Napoli, i bianconeri hanno sempre mantenuto la vetta della Serie A, toccando anche un massimo vantaggio di 8 lunghezze sulla Roma di Spalletti. 

    Il rallentamento, dovuto alla sapiente gestione delle forze da parte di Massimiliano Allegri a causa degli impegni in Champions League e Coppa Italia, aveva sempre ritardato la festa facendo anche sorgere tra i tifosi qualche timore di subire la beffa stile 2000 con lo scudetto perso all’ultima giornata a Perugia.

    Roma e Napoli, alle quali va l’onore delle armi, hanno fatto la loro parte, cercando di tenere aperto il più possibile lo spiraglio scudetto ma alla fine hanno dovuto cedere e domenica prossima si giocheranno il secondo posto.

    La svolta del campionato si è avuta dopo la sconfitta di Firenze alla prima giornata di ritorno.

    Quel k.o. in casa dei viola ha costretto Allegri a cambiare qualcosa ed il tecnico livornese si è inventato il 4-2-3-1 con i 4 giocatori d’attacco, Mandzukic, Dybala, Higuain e Cuadrado, contemporaneamente in campo, senza dimenticare due esterni con tanta propensione offensiva come Dani Alves ed Alex Sandro.

    Sembrava un azzardo ma così non è stato, la Juve ha mostrato tutta la potenza offensiva con tanta grinta e tutta la classe dei suoi campioni.

    Parlando di grinta e classe non è certo un caso che i gol del 3-0 che ha certificato lo scudetto contro il Crotone siano stati segnati dal guerriero Mandzukic, dal talentuoso Dybala e dall’esterno brasiliano Alex Sandro.

    Nella leggenda non entra solo la Juve ma anche il suo allenatore, accolto al suo arrivo con tantissimo scetticismo, molto spesso criticato, che in queste tre stagioni ha saputo vincere 3 scudetti e tre Coppa Italia migliorando lo score del suo predecessore Antonio Conte.

    La Juve ora, con questo sesto scudetto di fila, è entrata nella leggenda e tra 13 giorni c’è ancora una partita che potrebbe innalzare questa squadra verso vette ancora più alte.

     

  • Consigli Fantacalcio 37° Giornata Serie A 2016/17

    Consigli Fantacalcio 37° Giornata Serie A 2016/17

    Mandata in archivio la parentesi della finale di Coppa Italia con il successo per 2-0 della Juventus contro la Lazio, le squadre di Serie A proseguono verso lo sprint finale della stagione con alcuni verdetti già scritti, retrocessioni di Palermo e Pescara, ed altri ancora da emettere. Con il ritorno in campo del massimo campionato di calcio italiano, torna anche la nostra rubrica sui Consigli Fantacalcio.

    Il trentasettesimo turno della Serie A 2016/17, si svolgerà su 3 giorni, ovvero sabato, domenica e lunedì. Si giocherà il doppio anticipo il sabato, non ci sarà il lunch match alle 12.30 della domenica, ci saranno 6 sfide alle 15, il posticipo delle domenica alle 20.45 e quello del lunedì, sempre alle 20.45, che andrà a chiudere la giornata. Si partirà sabato pomeriggio alle ore 18 con la sfida tra Chievo e Roma mentre alle 20.45 il Napoli cercherà di proseguire la propria corsa verso il secondo posto ospitando la Fiorentina. Come detto non ci sarà il lunch match mentre alle 15 si giocheranno 6 partite: Empoli-Atalanta, Genoa-Torino, Juventus-Crotone, Milan-Bologna, Sassuolo-Cagliari e Udinese-Sampdoria. Il posticipo domenicale sarà Lazio-Inter ed il turno verrà chiuso poi dalla sfida Pescara-Palermo lunedì sera alle 20.45.

    CONSIGLI FANTACALCIO 37° GIORNATA SERIE A 2016/17

    CHIEVO – ROMA sabato 20/05 h.18

    CONSIGLIATI: BIRSA (C), SALAH (R)

    SCONSIGLIATI: GAMBERINI (C), DE ROSSI (R)

    SORPRESE: BASTIEN (C), STROOTMAN (R)

     

    NAPOLI – FIORENTINA sabato 20/05 h.20.45

    CONSIGLIATI: CALLEJON (N), KALINIC (F)

    SCONSIGLIATI: JORGINHO (N), SANCHEZ (F)

    SORPRESE: DIAWARA (N), TELLO (F)

     

    EMPOLI – ATALANTA domenica 21/05 h.15

    CONSIGLIATI: THIAM (E), GOMEZ (A)

    SCONSIGLIATI: LAURINI (E), TOLOI (A)

    SORPRESE: KRUNIC (E), SPINAZZOLA (A)

     

    GENOA – TORINO domenica 21/05 h.15

    CONSIGLIATI: PANDEV (G), BELOTTI (T)

    SCONSIGLIATI: MUNOZ (G), ACQUAH (T)

    SORPRESE: LAZOVIC (G), ITURBE (T)

     

    JUVENTUS – CROTONE domenica 21/05 h.15

    CONSIGLIATI: DYBALA (J), FALCINELLI (C)

    SCONSIGLIATI: LICHTSTEINER (J), ROSI (C)

    SORPRESE: ALEX SANDRO (J), TONEV (C)

     

    MILAN – BOLOGNA domenica 21/05 h.15

    CONSIGLIATI: LAPADULA (M), VERDI (B)

    SCONSIGLIATI: MONTOLIVO (M), HELANDER (B)

    SORPRESE: VANGIONI (M), DI FRANCESCO (B)

     

    SASSUOLO – CAGLIARI domenica 21/05 h.15

    CONSIGLIATI: IEMMELLO (S), FARIAS (C)

    SCONSIGLIATI: CANNAVARO (S), IONITA (C)

    SORPRESE: SENSI (S), JOAO PEDRO (C)

     

    UDINESE – SAMPDORIA domenica 21/05 h.15

    CONSIGLIATI: ZAPATA (U), SCHICK (S)

    SCONSIGLIATI: HERTEAUX (U), DODO’ (S)

    SORPRESE: JANKTO (U), BRUNO FERNANDES (S)

     

    LAZIO – INTER domenica 21/05 h.20.45

    CONSIGLIATI: KEITA (L), PERISIC (I)

    SCONSIGLIATI: WALLACE (L), MURILLO (I)

    SORPRESE: LUIS ALBERTO (L), GABIGOL (I)

     

    PESCARA – PALERMO lunedì 22/05 h.20.45

    CONSIGLIATI: CAPRARI (Pe), NESTOROVSKI (Pa)

    SCONSIGLIATI: MUNTARI (Pe), GOLDANIGA (Pa)

    SORPRESE: BAHEBECK (Pe), RISPOLI (Pa)

  • La Juve alza il primo trofeo stagionale,terza Coppa Italia di fila

    La Juve alza il primo trofeo stagionale,terza Coppa Italia di fila

    La Juve di Allegri fa la storia anche nella Coppa Italia, nessuna squadra in Italia era riuscita nell’impresa di conquistare per tre volte la coppa nazionale.

    Un successo tutto costruito e maturato nel primo tempo grazie ai gol di Dani Alves e Bonucci che già al 24° avevano indirizzato la gara sui binari bianconeri.

    La Lazio dal canto suo ha colpito un palo con Keita dopo pochi minuti, poi ci ha messo tanto cuore, tanta grinta ma non è bastato per bucare la porta di un Neto piuttosto concentrato.

    Da segnalare anche una buona prova di Strakosha che ha subito due gol ma ne ha evitati almeno altri 3 grazie ad alcuni ottimi interventi.

    Veniamo al racconto della gara.

    I due allenatori scelgono la migliore formazione possibile, Allegri si affida al 3-4-2-1 che ha fatto molto bene a Montecarlo con 2 soli cambi, Neto, portiere di coppa, per Buffon e Rincon al posto dello squalificato Miralem Pjanic. In difesa Barzagli con Dani Alves spostato in avanti.

    Inzaghi schiera i suoi con il 3-5-2, Wallace e Bastos scelti in difesa, classico centrocampo, Parolo, Biglia e Milinkovic-Savic con Immobile e Keita coppia d’attacco.

    La prima palla gol della partita capita alla Lazio che dopo una ripartenza si presenta con Keita davanti a Neto, il suo tiro però, deviato da Barzagli, colpisce il palo. La risposta bianconera è affidata ad un gran tiro di Higuain che però trova pronto Strakosha. La Lazio pare insidiosa ma al 12° Alex Sandro pennella un cross perfetto per Dani Alves che colpisce al volo, schiacciando la conclusione con la palla che s’infila in gol. Il gol carica la Juve che al 14° si presenta al tiro con Dybala, respinge il portiere della Lazio. Al 18° Strakosha è strepitoso prima su La Joya e poi su Higuain che a due passi a colpo sicuro pensava di aver già infilato il 2-0.

    Al 20° brutto colpo per Inzaghi che deve sostituire Parolo, già in dubbio alla vigilia, per Radu. I biancocelesti provano a premere ma in ripartenza Dybala, al minuto 24, costringe Milinkovic-Savic alla scivolata miracolosa. Sul successivo corner inserimento vincente di Bonucci che, dopo una spizzata di Alex Sandro, deposita in gol il 2-0. Al 32° la Lazio si riaffaccia verso l’area di Neto ed Immobile in tuffo sfiora il gol del 1-2.

    Il primo tempo si chiude con un’insidioso colpo di testa di Milinkovic-Savic bloccato senza grossi problemi da Neto.

    La ripresa riparte senza sostituzioni, con gli stessi 22 che avevano concluso la prima frazione.

    I primi minuti del secondo tempo si giocano a ritmi bassi senza grandi occasioni da ambo le parti. Al 54° Felipe Anderson, appena entrato, con un gran tiro costringe Neto alla deviazione in angolo. Al 57° ancora protagonista il portiere della Juve che con un super riflesso caccia via il colpo di testa da due passi di Immobile. L’ingresso del brasiliano della Lazio dà decisamente uno sprint in più alla squadra di Inzaghi ma la Juve sembra in gestione. Al 66° Basta si trova una palla ghiotta sul limite dell’area ma il serbo calcia alto.

    Altri problemi per Inzaghi, al 69° il tecnico biancoceleste esaurisce i cambi dovendo mandare dentro Luis Alberto per un acciaccato De Vrij. Quando i bianconeri si accendono però fanno paura e per due volte Higuain va vicino al 3-0. La Lazio risponde con alcune conclusioni da fuori ma Neto è sempre pronto.

    I biancocelesti ci provano, ci mettono grinta e cuore ma la palla gol ce l’ha Higuain, ancora una volta però Strakosha è super e salva in corner.

    Non accade molto altro, la Juventus porta a casa il 2-0 e solleva al cielo dell’Olimpico il primo trofeo dell’anno, la terza Coppa Italia consecutiva.

     

    JUVENTUS – LAZIO 2-0 (12° Dani Alves, 24° Bonucci)

    JUVENTUS (3-4-2-1): Neto; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Dani Alves, Marchisio, Rincon, Alex Sandro; Dybala (78° Lemina), Mandzukic; Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos (52° Felipe Anderson), De Vrij (69° Luis Alberto), Wallace; Basta, Parolo (20° Radu), Biglia, Milinkovic-Savic, Lulic; Keita, Immobile.

    Allenatore: Inzaghi.

    Ammoniti: Dani Alves (J)

  • Trionfo di Conte, con il Chelsea è subito scudetto

    Trionfo di Conte, con il Chelsea è subito scudetto

    Un anno dopo, l’Italia è nuovamente sul trono della Premier League, dopo l’inaspettato successo della scorsa stagione del Leicester guidato da Claudio Ranieri, un altro tecnico italiano ha conquistato il successo nel massimo campionato inglese: Antonio Conte con il suo Chelsea.

    Conte, al primo anno sulla panchina dei blues, ha centrato il massimo obiettivo, quello di conquistare il campionato diventando così il 4° italiano, dopo Mancini, Ancelotti e Ranieri, a finire nell’albo d’oro della Premier League.

    Un successo quello di Conte non certo scontato, il Chelsea arrivava infatti da una disastrosa stagione in cui aveva ottenuto solo un decimo posto.

    Dopo una partenza decisamente positiva, 3 successi nelle prime tre gare, la stagione sembrava virare non certo nel migliore dei modi, il ko casalingo con il Liverpool e il tonfo in casa dell’Arsenal avevano iniziato a far storcere la bocca dalle parti di Stamford Bridge.

    Il sonoro doppio k.o. con Reds e Gunners però ha dato la sveglia al Chelsea che, sapientemente guidato dal condottiero Conte, ha infilato una serie di 13 vittorie consecutive che ha riportato i Blues in testa con buon margine sulle avversarie.

    L’inizio del 2017 non è stato dei migliori a causa della sconfitta con il Tottenham che di lì in poi si sarebbe rivelato l’unico ostacolo per Conte verso la conquista della Premier.

    L’inaspettata sconfitta casalinga con il Crystal Palace e quella all’Old Trafford contro il Manchester United di Josè Mourinho nel giorno di Pasqua avrebbero potuto aprire crepe nella solidità degli uomini di Conte che invece non sono crollati, hanno retto l’urto del ritorno degli Spurs e poi, non appena il Tottenham perdendo contro il West Ham ha concesso il primo match point, hanno chiuso in bellezza espugnando il campo del Wba con un gol di Batshuayi al 82°, conquistando così la Premier League con due giornate di anticipo.

    Un trionfo quello di Conte che ha un sapore ancora più dolce calcolando che, come già detto, il Chelsea non godeva dei favori del pronostico ad inizio anno, anzi sembrava destinata ad assistere ad una lotta tra le due di Manchester, guidate da Mourinho e Guardiola, con il solito Arsenal di Wenger pronto ad inserirsi.

    Con una campagna acquisti non certo stellare, Kanté, David Luiz, l’ex viola Marcos Alonso e il giovane Belga Batshuayi, i meriti di Conte risaltano ancora di più e con una finale di FA Cup ancora da giocare la bacheca dell’allenatore salentino, già comprendente di 3 Serie A e 2 supercoppa Italiana con la Juventus e appunto la Premier League 2016/17 col Chelsea, potrebbe ulteriormente arricchirsi.