Categoria: Calcio

  • Dzeko trascina la Roma ai quarti di Champions League

    Dzeko trascina la Roma ai quarti di Champions League

    Uno scatto sul filo del fuorigioco, il tocco morbido con la palla che s’infila tra le gambe del portiere e va a gonfiare la rete per la gioia di Edin Dzeko e di tutto lo stadio Olimpico.

    E’ quindi del centravanti bosniaco, che ha gennaio ha rischiato di lasciare i giallorossi, il gol che riporta la Roma ai quarti di finale dopo dieci anni dall’ultima volta.

    Una squadra, quella di Di Francesco, che ha giocato una partita di sostanza, non ha permesso mai allo Shakhtar di tirare in porta e nonostante un inizio di ripresa dai ritmi bassi, ha colpito al momento giusto.

    L’Italia porta così due squadre tra le prime otto della massima competizione europea per club, una vera e propria impresa visto che l’ultima volta era accaduto nella stagione 2006/07.

    Veniamo al racconto della gara.

    La Roma prova a partire in maniera aggressiva, cercando di tenere alta la pressione ma dopo i primi 5 minuti sono gli ospiti a prendere in mano il pallino del gioco con un lungo possesso palla ed improvvise accelerazioni sulla fascia, principalmente quella difesa da Florenzi, che spaventano la retroguardia giallorossa. Al 24° l’asse Perotti-Kolarov combina sulla sinistra, il serbo mette in area un rasoterra forte ed insidioso ma Pyatov è bravo ad anticipare Dzeko. Al 32° grave ingenuità di Fazio che perde un brutto pallone permettendo a Ferreyra di lanciarsi verso la porta, il difensore della Roma però non molla, recupera e disturba l’avversario che calcia fuori. Al 40° grossa potenziale chance per la Roma, Nainggolan ritarda di un attimo il passaggio e Under, che sarebbe stato solo davanti a Pyatov, finisce in fuorigioco. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti e al 52°, quando sembra di vedere ancora una Roma addormentata arriva la zampata di Dzeko che parte sul filo del fuorigioco e batte Pyatov in uscita. Subito il gol lo Shakhtar si lancia in attacco ma la palla gol capita ancora a Dzeko, la sua conclusione dal limite al 62° esce di poco sul fondo. I giallorossi non soffrono e vanno nuovamente vicini al raddoppio al 72° ma Gerson ci mette troppo tempo e si fa recuperare dalla difesa che gli sporca la conclusione. Al 78° la difesa ucraina combina un pasticcio, Dzeko ne approfitta e costringe Ordets al fallo che gli costa il rosso. L’assalto disperato degli ucraini non porta alcun risultato, vince la Roma che raggiunge la Juventus ai quarti di finale di Champions League.

     

    ROMA – SHAKHTAR DONETSK 1-0 (52° Dzeko)

    Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Ünder (65° Gerson), Dzeko (89° El Shaarawy), Perotti.

    Allenatore: Di Francesco.

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Butko, Ordets, Rakitskyy, Ismaily; Fred, Stepanenko (74° Patrick); Marlos (82° Dentinho), Taison, Bernard, Ferreyra.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Undiano Mallenco.

    Ammoniti: Florenzi (R), Manolas (R), Stepanenko (S), Fred (S), Ferreyra (S)

    Espulso: Ordets (S).

  • Consigli Fantacalcio 28° giornata Serie A 2017/18

    Consigli Fantacalcio 28° giornata Serie A 2017/18

    Mandata in archivio la settimana che ha visto in campo tre squadre italiane nelle coppe europee, con la qualificazione ai quarti di Champions League della Juventus, il pareggio della Lazio e la sconfitta del Milan nell’andata degli ottavi di Europa League, oltre alla tristezza dell’addio dato al capitano della Fiorentina Davide Astori, si torna in campo con la ventottesima giornata della Serie A 2017/18. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.

    La 28° giornata della Serie A 2017/18, si svolgerà su tre giorni, venerdì, sabato e domenica. Si partirà con l’inconsueto anticipo del venerdì, il sabato ci sarà solo l’anticipo alle 20.45. Ci sarà il lunch match domenicale al quale seguiranno cinque gare la domenica pomeriggio alle 15. Alle 18 ci sarà il primo posticipo domenicale mentre domenica sera, alle 20.45, andrà in scena il posticipo che andrà a chiudere il turno.

    Sarà la sfida tra Roma e Torino, per l’impegno dei giallorossi la prossima settimana in Champions, venerdì sera alle 20.45 ad aprire il turno. Alle 20.45 di sabato, allo stadio Bentegodi andrà in scena il derby tra Verona e Chievo. Il Lunch Match domenicale sarà Fiorentina-Benevento. Alle 15 si giocheranno ben 5 partite: Bologna-Atalanta, Cagliari-Lazio, Crotone-Sampdoria, Juventus-Udinese e Sassuolo-Spal. Alle 18 il primo posticipo domenicale Genoa-Milan. Alle 20.45 l’interessante sfida tra Inter e Napoli andrà a chiudere il turno.

     

    CONSIGLI FANTACALCIO 28° GIORNATA SERIE A

    ROMA – TORINO venerdì 9/3 ore 20.45

    CONSIGLIATI: UNDER (R), BELOTTI (T)

    SCONSIGLIATI: JUAN JESUS (R), NIANG (T)

    SORPRESE: SCHICK (R), EDERA (T)

     

    VERONA – CHIEVO sabato 10/3 ore 20.45

    CONSIGLIATI: KEAN (V), INGLESE (C)

    SCONSIGLIATI: CALVANO (V), TOMOVIC (C)

    SORPRESE: AARONS (V), HETEMAJ (C)

     

    FIORENTINA – BENEVENTO domenica 11/3 ore 12.30

    CONSIGLIATI: SIMEONE (F), GUILHERME (B)

    SCONSIGLIATI: LAURINI (F), DEL PINTO (B)

    SORPRESE: BADELJ (F), LETIZIA (B)

     

    BOLOGNA – ATALANTA domenica 11/3 ore 15

    CONSIGLIATI: VERDI (B), ILICIC (A)

    SCONSIGLIATI: DONSAH (B), PETAGNA (A)

    SORPRESE: AVENATTI (B), CORNELIUS (A)

     

    CAGLIARI – LAZIO domenica 11/3 ore 15

    CONSIGLIATI: PAVOLETTI (C), IMMOBILE (L)

    SCONSIGLIATI: ROMAGNA (C), LUIZ FELIPE (L)

    SORPRESE: HAN (C), FELIPE ANDERSON (L)

     

    CROTONE – SAMPDORIA domenica 11/3 ore 15

    CONSIGLIATI: RICCI (C), QUAGLIARELLA (S)

    SCONSIGLIATI: AJETI (C), MURRU (S)

    SORPRESE: NALINI (C), TORREIRA (S)

     

    JUVENTUS – UDINESE domenica 11/3 ore 15

    CONSIGLIATI: HIGUAIN (J), JANKTO (U)

    SCONSIGLIATI: MARCHISIO (J), ADNAN (U)

    SORPRESE: DE SCIGLIO (J), BARAK (U)

     

    SASSUOLO – SPAL domenica 11/3 ore 15

    CONSIGLIATI: BABACAR (Sa), ANTENUCCI (Sp)

    SCONSIGLIATI: MISSIROLI (Sa), CIONEK (Sp)

    SORPRESE: LIROLA (Sa), KURTIC (Sp)

     

    GENOA – MILAN domenica 11/3 ore 18

    CONSIGLIATI: PANDEV (G), CUTRONE (M)

    SCONSIGLIATI: ROSI (G), BIGLIA (M)

    SORPRESE: BERTOLACCI (G), BORINI (M)

     

    INTER – NAPOLI domenica 11/3 ore 20.45

    CONSIGLIATI: ICARDI (I), INSIGNE (N)

    SCONSIGLIATI: GAGLIARDINI (I), MARIO RUI (N)

    SORPRESE: RAFINHA (I), ALLAN (N)

  • Europa League: il palo ferma la Lazio, crolla il Milan

    Europa League: il palo ferma la Lazio, crolla il Milan

    Serata non certo positiva per le italiane impegnate nelle gare di andata degli ottavi di Europa League.

    Il Milan di Gennaro Gattuso ha fermato la propria striscia positiva perdendo per 2-0 in casa contro un Arsenal, che non sarà quello di qualche anno fa, ma che ha messo in campo tutta la qualità dei singoli tanto da chiudere sul 2-0 il primo tempo e gestire poi il tentativo di reazione rossonera nella ripresa.

    Diversa la partita della Lazio di Simone Inzaghi che ha tenuto il pallino del gioco nel primo tempo, creando poco, ha sbagliato l’approccio nella ripresa, finendo sotto ma poi ha reagito accelerando e ribaltando la gara. Una invenzione di Junior Moraes ed il palo all’ultimo secondo di Ciro Immobile ha fissato il risultato su un 2-2 che lascia l’amaro in bocca.

    Veniamo al racconto della gara.

    La partenza del Milan è promettente e nei primi 3 minuti i rossoneri creano qualche grattacapo alla difesa ospite. L’Arsenal, superata la sfuriata rossonera, inizia a fare la propria gara e si rende pericoloso al 8° con Mkhitaryan che però colpisce l’esterno della rete. L’armeno si riscatta al 15° quando, servito da Ozil, lascia partire il tiro che, anche grazie alla deviazione di Bonucci, s’infila alle spalle di Donnarumma. Il gol da fiducia ai Gunners che rischiano di trovare il raddoppio, bravo il portiere rossonero a fermare Chambers e Welbeck. Al 44° su azione da corner Bonucci colpisce di testa ma per poco non trova lo specchio della porta. Nel recupero Mkhitaryan prova a ripetere il tiro del gol ma stavolta scheggia la traversa. Al 4° minuto di recupero Ozil s’inventa il passaggio geniale per Ramsey che mette a sedere Donnarumma e deposita, a porta vuota, la palla del due a zero.

    Nella ripresa il Milan rischia di capitolare per la terza volta, Kessie svirgola una palla che finisce tra Welbeck e Donnarumma, il portiere non è rapidissimo nell’uscita ma riesce a far carambolare la palla addosso all’attaccante, facendola finire sul fondo. Gli uomini di Gattuso ci mettono volontà, provano a fare la partita ma, fatta eccezione per qualche tiro da fuori di Bonaventura, non riesce a creare grossi problemi ad Ospina. Nemmeno l’inserimento di Kalinic, Andrè Silva e Borini, riesce a dare risultati, finisce 0-2. All’Emirates tra 7 giorni al Milan servirà una vera e propria impresa sportiva per non dover salutare l’Europa League agli ottavi di finale.

     

    MILAN – ARSENAL 0-2 (15° Mkhitaryan, 45°+3 Ramsey)

    Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Rodriguez, Romagnoli, Bonucci, Calabria (79° Borini); Bonaventura, Biglia, Kessie; Calhanoglu (62° Kalinic), Cutrone (68° Andrè Silva), Suso.

    Allenatore: Gattuso.

    Arsenal (4-3-2-1): Ospina; Chambers (85° Elneny), Koscielny, Mustafi, Kolasinac (62° Maitland-Niles); Ramsey, Xhaka, Wilshere; Ozil (80° Holding), Mkhitaryan; Welbeck.

    Allenatore: Wenger.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Kolasinac (A), Ramsey (A).

     

    Veniamo al racconto della sfida dei biancocelesti.

    Come da previsione è la Lazio a fare la partita all’inizio. La squadra di Inzaghi tiene il pallino del gioco e si rende pericolosa al 14° con una conclusione di Felipe Anderson, al termine di uno scambio con Basta, che sfiora l’incrocio. Al 24° è Basta ad andare al tiro ma sulla sua traiettoria trova il compagno di squadra Murgia che respinge il pallone. La Dinamo Kiev si mantiene sempre piuttosto coperta e col passare dei minuti riesce a non correre più pericoli, anzi nel finale, grazie all’ottimo Tsygankov, prova pure a rendersi insidiosa dalle parti di Strakosha. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte ma si vede un’altra Dinamo, molto più propositiva, più vogliosa e al 52° gli ospiti passano, cross lungo dalla sinistra di Pivaric, sponda di Besedin, Tsygankov sbaglia il tocco da due passi ma nessuno lo contrasta e quindi ha tempo col colpo di tacco di battere Strakosha. La reazione della Lazio è praticamente immediata, Felipe Anderson trova in area Immobile che con un preciso diagonale rasoterra trova il pareggio. Trovata la parità la Lazio si spinge ancora in avanti e al 61° si porta avanti: Milinkovic-Savic ruba palla e serve un pallone d’oro a Felipe Anderson che dentro l’area batte Boyko. Al 66°, dopo un’altra chance per Felipe Anderson deviata in corner, serve una bella parata di Strakosha per impedire a Pivaric di trovare il pareggio. I ritmi sembrano abbassarsi ma al 79° Junior Moraes, poco fuori area, controlla si gira rapidamente e lascia partire una conclusione che supera Strakosha. I biancocelesti ci provano e al 95° solo la sfortuna impedisce ad Immobile di trovare il gol del 3-2: l’attaccante della Lazio si lancia in profondità sulla sponda di Milinkovic-Savic, effettua un dolce pallonetto che beffardo si stampa sul palo. Tra 7 giorni la Lazio dovrà vincere a Kiev, o pareggiare segnando più di due gol, per raggiungere i quarti di Europa League.

     

    LAZIO – DINAMO KIEV 2-2 (52° Tsygankov (D), 54° Immobile (L), 61° Felipe Anderson (L), 79° Junior Moraes (D))

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Wallace (84° Nani), de Vrij, Radu; Basta (74° Patric), Murgia (74° Parolo), Leiva, Milinkovic-Savic, Lukaku; Felipe Anderson, Immobile

    Allenatore: Inzaghi.

    Dinamo Kiev (4-2-3-1): Boyko; Kedziora, Burda, Kadar, Pivaric; Shaparenko (67° Junior Moraes), Buyalskiy; Tsygankov, Garmash, Morozyuk; Besedin.

    Allenatore: Khatskevich.

    Arbitro: Kruzliak.

    Ammoniti: Pivaric (D), Kadar (D), Milinkovic-Savic (L), Lukaku (L), Boyko (D).

    Espulso: Garmash (D).

  • Impresa a Wembley, la Juve ai quarti di Champions

    Impresa a Wembley, la Juve ai quarti di Champions

    Vedere l’inferno dell’eliminazione ma poi ritrovarsi in paradiso nel giro di 3 minuti, questo è quello che è successo alla Juve di Allegri nella serata di Wembley. 

    Una Juventus troppo molle, troppo brutta nel primo tempo, è andata sotto per il gol di Son sul finale di frazione e ha visto tutti gli spettri del disastro.

    Al 60° però Max Allegri si è giocato le carte Asamoah, per uno stanco Matuidi, e Lichtsteiner per l’acciaccato Benatia e nel giro di 7 minuti tutto è cambiato.

    Al 64° infatti un cross dello svizzero ha visto Khedira servire una sponda perfetta per la zampata di Higuain. Trovato il gol il Pipita si è trasformato e 3 minuti dopo ha fornito un assist al bacio per Dybala, decisamente in ombra sino a quel momento, che ha fulminato Lloris e ribaltato la situazione spingendo di fatto la Juve ai quarti di finale di Champions League. 

    E’ stata una Juve bruttina ma con un gran cuore, oltre alla strategia vincente di Allegri, ribaltare il risultato in casa di questo Tottenham è da ritenersi una piccola impresa sportiva.

    La strada verso la finale di Kiev s’interrompe per gli uomini di Pochettino mentre rimane aperta per una Juventus che però dovrà ritrovare condizione e uomini per raggiungere la capitale dell’Ucraina.

    Veniamo al racconto della gara.

    Si inizia con il commosso minuto di silenzio per ricordare la scomparsa di Davide Astori. La partenza vede un Tottenham più aggressivo con Son che riesce anche ad andare al tiro al 3° minuto, bravo Buffon a respingere. La Juve prova a creare pericoli con un paio di cross insidiosi ma al 15° Kane si lancia in area, salta Buffon ma non riesce a trovare lo specchio della porta. Al 18° Douglas Costa salta secco il suo avversario che lo stende in area, sembra nettamente rigore, non per arbitro ed addizionale che lasciano correre. La gara continuano a farla i padroni di casa ma senza grosse occasioni. Una conclusione a giro di Kane poco dopo la mezz’ora fa tremare Buffon, ma la palla finisce sul fondo. Al 38° altro brivido, Son entra in area, lascia partire il diagonale, fuori di pochissimo. Un minuto dopo però il Tottenham passa, Trippier mette bene una palla indietro per Son che colpisce male ma beffa Buffon per il vantaggio degli Spurs. La reazione della Juventus è immediata ma la conclusione di Pjanic esce di poco. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Tottenham.

    Si rientra con gli stessi 22 in campo ma il copione non cambia, è sempre il Tottenham a gestire il ritmo. La Juventus non riesce a creare praticamente niente e sopratutto i minuti passano. Al 62° pasticcio tra Sanchez e Lloris, la palla arriva a Dybala che colpisce al volo ma la palla esce di molto. Al 64° la Juve trova il pari, cross di Lichtsteiner, sponda di Khedira, arriva Higuain che con la zampata supera Lloris. Al 67° geniale verticalizzazione di Higuain, Dybala beffa il fuorigioco, entra in area e batte ancora Lloris. Dopo qualche minuto di stordimento il Tottenham si rigetta in avanti e al 78° serve un super Chiellini per salvare su un pericoloso cross di Son. E’ un vero e proprio assedio, gli Spurs conquistano una serie di angoli ma la porta di Buffon tiene. Al 90° Kane colpisce, in posizione di fuorigioco non ravvisato, la palla supera Buffon ma centra il palo prima di venire allontanata ad un passo dalla linea. Non accade altro, la Juventus tiene e porta a casa un pesantissimo successo e si regala i quarti di finale di Champions League.

     

    TOTTENHAM – JUVENTUS 1-2 (39° Son (T), 64° Higuain (J), 67° Dybala (J))

    Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Trippier, Sanchez, Vertonghen, Davies; Dier (74° Lamela), Dembele; Eriksen, Dele (85° Llorente), Son; Kane.

    Allenatore: Pochettino.

    Juventus (4-3-3): Buffon; Barzagli, Benatia (61° Lichtsteiner), Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi (60° Asamoah); Dybala, Higuain (83° Sturaro), Douglas Costa.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Vertonghen (T), Alex Sandro (J), Pjanic (J), Benatia (J), Chiellini (J), Dele (T), Dembele (T)

  • Addio a Davide Astori, il calcio piange il capitano viola

    Addio a Davide Astori, il calcio piange il capitano viola

    La notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere è arrivata da Udine nella tarda mattinata, il capitano della Fiorentina Davide Astori è stato trovato morto nella sua camera dell’albergo in cui era in ritiro pre partita la squadra viola.

    L’ufficio stampa della Fiorentina ha comunicato che non vedendo giungere Astori per la colazione, sono andati a chiamarlo nella propria stanza, il capitano viola dormiva da solo, facendo così la tragica scoperta.

    Ancora non sono chiare le cause di questa tragedia, si parla di un arresto cardiocircolatorio, probabilmente se ne saprà di più dopo l’autopsia che sarà effettuata in seguito.

    Resta purtroppo il fatto che un atleta, padre di una bambina di soli 2 anni, di soli 31 anni purtroppo non c’è più.

    La morte di Davide Astori ovviamente ha fatto scattare immediatamente il rinvio di Udinese-Fiorentina, la notizia è giunta poi allo stadio Ferraris di Genova dove Genoa e Cagliari stavano effettuano il riscaldamento pregara. Con i sardi Astori aveva giocato dal 2008 al 2014, ovviamente anche qua subito si è optato per il rinvio della sfida.

    Intorno alle ore 13 è arrivata la decisione, presa dal Presidente del Coni e commissario della Figc Giovanni Malagò, di rinviare tutte le rimanenti gare del 27° turno di Serie A e del 29° turno di Serie B.

    I social sono stati subito inondati dai messaggi di ricordo, di cordoglio, di condoglianze da parte di calciatori, di tifosi, di tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere o anche semplicemente tifare il calciatore e la grande persona che era il capitano viola Davide Astori. 

    Astori nella sua carriera aveva iniziato nelle giovanili del Milan, poi nel 2008, dopo Pizzighettone e Cremonese, aveva fatto il grande salto passando al Cagliari allenato da Massimiliano Allegri. Dopo sei stagioni in Sardegna, nelle quali si era pure guadagnato la maglia della nazionale, era arrivata la chiamata della Roma. Con i giallorossi Davide Astori giocò solo la stagione 2014-15, venendo poi acquistato dalla Fiorentina e divenendone, ad inizio dell’attuale stagione, il capitano.

    Astori ci lascia così, dopo 289 partite e 7 gol in Serie A e 14 presenze in nazionale con anche un gol segnato nella Confederations Cup 2013.

    Oggi non esistono maglie, non esistono bandiere, non esistono colori, oggi è semplicemente il giorno del lutto, del pianto, del saluto a Davide Astori.

     

  • Consigli Fantacalcio 27° giornata Serie A 2017/18

    Consigli Fantacalcio 27° giornata Serie A 2017/18

    Archiviate le semifinali di ritorno di Coppa Italia che hanno visto accedere all’ultimo atto della manifestazione la Juventus, grazie al successo per uno a zero sull’Atalanta, e il Milan, che ha avuto la meglio sulla Lazio dopo i calci di rigore, si torna in campo con la ventisettesima giornata della Serie A 2017/18. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.

    La 27° giornata della Serie A 2017/18, si svolgerà su due giorni, sabato e domenica. Si partirà con l’inconsueto triplo anticipo al sabato, uno alle 15, uno alle 18 ed uno alle 20.45. Ci sarà il lunch match domenicale al quale seguiranno cinque gare la domenica pomeriggio alle 15. Domenica sera, alle 20.45, andrà in scena il posticipo che andrà a chiudere il turno.

    Sarà il derby emiliano Spal-Bologna ad aprire il turno nell’anticipo del sabato alle 15. Alle 18, sempre di sabato, subito un big match: Lazio-Juventus. Alle 20.45, sempre di sabato, allo stadio San Paolo andrà in scena un’altra grande sfida, Napoli-Roma. Il Lunch Match domenicale sarà Genoa-Cagliari. Alle 15 si giocheranno ben 5 partite: Atalanta-Sampdoria, Benevento-Verona, Chievo-Sassuolo, Torino-Crotone e Udinese-Fiorentina. Alle 20.45 altra super partita, il Derby della Madonnina Milan-Inter, che andrà a chiudere il turno.

     

    CONSIGLI FANTACALCIO 27° GIORNATA SERIE A

    SPAL – BOLOGNA sabato 3/3 ore 15

    CONSIGLIATI: ANTENUCCI (S), DESTRO (B)

    SCONSIGLIATI: MATTIELLO (S), MBAYE (B)

    SORPRESE: KURTIC (S), DZEMAILI (B)

     

    LAZIO – JUVENTUS sabato 3/3 ore 18

    CONSIGLIATI: IMMOBILE (L), DOUGLAS COSTA (J)

    SCONSIGLIATI: BASTOS (L), LICHTSTEINER (J)

    SORPRESE: FELIPE ANDERSON (L), ALEX SANDRO (J)

     

    NAPOLI – ROMA sabato 3/3 ore 20.45

    CONSIGLIATI: INSIGNE (N), UNDER (R)

    SCONSIGLIATI: HYSAJ (N), DE ROSSI (R)

    SORPRESE: ALLAN (N), KOLAROV (R)

     

    GENOA – CAGLIARI domenica 4/3 ore 12.30

    CONSIGLIATI: PANDEV (G), JOAO PEDRO (C)

    SCONSIGLIATI: BIRASCHI (G), ROMAGNA (C)

    SORPRESE: LAXALT (G), HAN (C)

     

    ATALANTA – SAMPDORIA domenica 4/3 ore 15

    CONSIGLIATI: GOMEZ (A), QUAGLIARELLA (S)

    SCONSIGLIATI: PALOMINO (A), SALA (S)

    SORPRESE: SPINAZZOLA (A), TORREIRA (S)

     

    BENEVENTO – VERONA domenica 25/2 ore 15

    CONSIGLIATI: GUILHERME (B), KEAN (V)

    SCONSIGLIATI: DJIMSITI (B), BUCHEL (V)

    SORPRESE: BRIGNOLA (B), VUKOVIC (V)

     

    CHIEVO – SASSUOLO domenica 4/3 ore 15

    CONSIGLIATI: BIRSA (C), POLITANO (S)

    SCONSIGLIATI: TOMOVIC (C), DUNCAN (S)

    SORPRESE: PUCCIARELLI (C), RAGUSA (S)

     

    TORINO – CROTONE domenica 4/3 ore 15

    CONSIGLIATI: BELOTTI (T), BUDIMIR (C)

    SCONSIGLIATI: ACQUAH (T), CORDAZ (C)

    SORPRESE: LJAJIC (T), CROCIATA (C)

     

    UDINESE – FIORENTINA domenica 4/3 ore 15

    CONSIGLIATI: JANKTO (U), CHIESA (F)

    SCONSIGLIATI: ANGELLA (U), MILENKOVIC (F)

    SORPRESE: BARAK (U), VERETOUT (F)

     

    MILAN – INTER domenica 4/3 ore 20.45

    CONSIGLIATI: CUTRONE (M), ICARDI (I)

    SCONSIGLIATI: BIGLIA (M), GAGLIARDINI (I)

    SORPRESE: CALABRIA (M), KARAMOH (I)

  • Il Milan di Gattuso conquista la finale di Coppa Italia con la Juve

    Il Milan di Gattuso conquista la finale di Coppa Italia con la Juve

    Gennaro Gattuso conquista la sua prima finale da allenatore. Il suo Milan sconfigge ai rigori la Lazio di Simone Inzaghi ed ottiene il pass per l’ultimo atto della Coppa Italia.

    Ad attendete i rossoneri ci sarà la Juventus che, grazie ad un gol dal dischetto di Miralem Pjanic, ha bissato l’uno a zero dell’andata ed ha eliminato l’Atalanta. 

    In sostanza le gare di ritorno hanno visto lo stesso risultato visto nelle gare di andata, come già detto ai bianconeri è bastato il rigore trasformato da Pjanic, nel finale di gara, per replicare l’uno a zero siglato da Higuain a Bergamo, ed estromettere dalla Coppa Italia una combattiva Atalanta che ha avuto le sue occasioni per rimettere tutto in discussione.

    0-0 era stato a San Siro, 0-0 è stato all’Olimpico. A decidere una sfida equilibrata, sono serviti i calci di rigore ad oltranza. All’errore di Luis Felipe ha risposto la trasformazione decisiva del difensore del Milan Alessio Romagnoli.

    Veniamo al racconto della gara dell’Allianz Stadium.

    Come accaduto domenica scorsa, anche questa volta Juventus ed Atalanta si trovano a dover giocare sotto la neve ma stavolta è decisamente più leggera e la sfida non è mai a rischio.

    La partenza è favorevole all’Atalanta che si dimostra più aggressiva e propositiva, anche se Buffon non corre mai alcun rischio concreto. Dopo un paio di tentativi di Cristante e Gomez, la prima vera palla gol capita a Mandzukic al 35°. Il croato usa bene il fisico e riesce a calciare dinanzi a Berisha, il portiere nerazzurro non si fa sorprendere e respinge la conclusione. Nel finale di tempo un violento tiro cross di Douglas Costa costringe l’estremo difensore ospite a respingere, in modo non certo elegantissimo, il pallone fuori dallo specchio. Si va al riposo sullo 0-0.

    Nella ripresa ci prova subito Marchisio ma la sua conclusione non preoccupa Berisha che respinge. Al 64° un errore in uscita di Benatia permette a De Roon di servire Gomez, il Papu vede Buffon sulla trequarti e cerca il pallonetto che beffardo va a centrare il palo. Passano poco più di due minuti che Douglas Costa si mette in proprio e dal limite lascia partire un tiro a giro che centra in pieno la traversa. Al 74° il match si sblocca, cross in mezzo di Lichtsteiner, Mancini trattiene Matuidi che cade, Fabbri fischia il rigore che Pjanic trasforma. Il gol sommato allo 0-1 dell’andata spegne le speranze dell’Atalanta che non riesce in alcun modo ad avere una reazione tale da poter riaprire la qualificazione. Finisce 1-0 ed Allegri con la sua Juve, conquista la quarta finale di Coppa Italia consecutiva.

    JUVENTUS-ATALANTA 1-0 (74° rig. Pjanic)

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Asamoah; Marchisio (68° Khedira), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (82° Dybala), Mandzukic, Alex Sandro (84° Barzagli).

    Allenatore: Allegri.

    Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Mancini (75° Rizzo), Caldara, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler (86° Barrow), Spinazzola; Cristante; Ilicic (63° Cornelius), Gomez.

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Fabbri

    Ammoniti: Chiellini (J), Gomez (A), Pjanic (J), Matuidi (J), Masiello (A), Alex Sandro (J), Mandzukic (J).

     

    Veniamo al racconto dell’altra semifinale.

    La partenza è praticamente tutta dei padroni di casa con Immobile e Milinkovic-Savic che impegnano e spaventano Donnarumma nei primi minuti. La risposta rossonera arriva con Suso al 19°, bravo Strakosha a respingere. Il primo tempo viaggia su ritmi alti, con possibili occasioni da ambo i lati ma al 45° si va al riposo sullo 0-0.

    Nel secondo tempo è il Milan a partire meglio prima ci prova Calhanoglu poi è Calabria ad avere una chance enorme ma Strakosha c’è e respinge. La lazio perde un po’ di precisione nei passaggi e gli uomini di Gattuso provano a rendersi insidiosi in contropiede. Il risultato però non si sblocca, dopo 4 minuti di recupero Rocchi fischia la fine, si va ai supplementari.

    Nei tempi supplementari non accade niente di sostanzioso sino al 118° quando dopo un corner della Lazio, il Milan riparte in contropiede con Bonucci che mette sui piedi di Kalinic un pallone ghiottissimo da spingere in rete, il croato però spara alto, si va ai calci di rigore.

    Dal dischetto partono alla grande i due portieri che neutralizzano due conclusioni a testa nei primi sei rigori calciati. Gli altri 4 rigori però vengono realizzati e si va quindi ad oltranza, Lulic segna, Calhanoglu pure, Luis Felipe calcia altissimo. La qualificazione è nei piedi del giovane difensore rossonero, ma tifoso laziale, Romagnoli che si dimostra freddissimo, spiazza Strakosha e permette a Gattuso di esultare, in finale va il Milan. 

    LAZIO – MILAN 0-0 (4-5 d.c.r.)

    Sequenza Rigori: Immobile (L) GOL, Rodriguez (M) PARATO, Milinkovic-Savic (L) PARATO, Montolivo (M) PARATO, Lucas Leiva (L) PARATO, Bonaventura (M) GOL, Parolo (L) GOL, Borini (M) GOL, Felipe Anderson (L) GOL, Bonucci (M) GOL, Lulic (L) GOL, Calhanoglu (M) GOL, Luis Felipe (L) ALTO, Romagnoli (M) GOL

    Lazio (3-5-1-1): Strakosha; Caceres (69° Luiz Felipe), De Vrij, Radu; Marusic (93° Lukaku), Parolo, Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto (67° Felipe Anderson); Immobile.

    Allenatore: Inzaghi.

    Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessié (96° Montolivo), Biglia, Bonaventura; Suso (107° Borini), Cutrone (70° Kalinic), Calhanoglu.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Marusic (L), Calabria (M), Kessié (M), Romagnoli (M), Milinkovic-Savic (L), Radu (L).

  • Europa League, Arsenal e Dinamo Kiev sulla strada di Milan e Lazio

    Europa League, Arsenal e Dinamo Kiev sulla strada di Milan e Lazio

    L’urna di Nyon ha regalato un sorteggio dal sapore agrodolce per le due ultime squadre italiane rimaste in corsa in Europa League.

    La Lazio nella sua sfida di ottavi di finale dovrà vedersela con la Dinamo Kiev, sfida sulla carta non impossibile, mentre per il Milan ci sarà un affascinante, e non certo semplicissimo, match contro l’Arsenal.

    Veniamo alla sfida che aspetta i biancocelesti.

    La Dinamo Kiev in questa Europa League ha vinto il proprio girone, composto da Partizan, Young Boys e Skenderbeu, ottenendo 4 vittorie, 1 pareggio ed una sconfitta, segnando 15 gol, secondo miglior attacco della fase a gironi, ma subendone 9. Nei sedicesimi di finale gli ucraini hanno eliminato l’Aek Atene con un doppio pareggio, 1-1 in Grecia e 0-0 a Kiev.

    Una squadra quindi di cui avere il dovuto rispetto ma che non può divenire un ostacolo insormontabile per la Lazio. Da tenere d’occhio il bomber Junior Moraes ma anche Derlis Gonzalez.

    L’andata sarà giocata a Roma l’otto marzo mentre il ritorno si giocherà il 15 marzo a Kiev. Sarà importante per gli uomini di Inzaghi provare a mettere un bel mattoncino verso la qualificazione già nella gara di andata visto che, un po’ per la bravura casalinga della Dinamo, un po’ per i possibili fattori climatici complicati, non sarebbe ideale doversi giocare il passaggio del turno nello stadio Olimpico della capitale ucraina.

    Veniamo ora all’avversario degli ottavi di Europa League del Milan, ovvero l’Arsenal.

    I Gunners non sono certo una squadra sconosciuta da dover scoprire. Gli uomini di Wenger hanno vinto il proprio girone di Europa League, che comprendeva Stella Rossa, Colonia e Bate Borisov, ottenendo quattro vittorie, un pareggio ed una sconfitta.

    Nei sedicesimi l’Arsenal ha vinto in scioltezza in casa dell’Ostersunds per 3-0, poi però in casa, probabilmente con la convinzione di avercela già fatta, si è trovato sotto 0-2. Il gol di Kolasinac ha rimesso le cose a posto per l’uno a due finale che ha evitato la rimonta svedese.

    L’Arsenal si presenterà a questa sfida con il solo Welbeck in attacco in quanto Lacazette è infortunato ed Aubameyang non può essere utilizzato. Detto questo non vuol dire che l’attacco sia meno insidioso, non si possono trascurare la classe e l’imprevedibilità dei vari Ramsey, Ozil, Mhkitaryan, Xhaka.

    L’andata si giocherà a San Siro l’otto marzo mentre il ritorno sarà il 15 marzo all’Emirates, campo sempre molto complicato da espugnare.

    Venendo agli altri accoppiamenti, sfide a Mosca attendono l’Atletico Madrid, che se la vedrà con la Lokomotiv, e il Lione, che giocherà con il Cska. Il Borussia Dortmund, che ha eliminato l’Atalanta, affronterà il Red Bull Salisburgo mentre l’Olympique Marsiglia di Rudi Garcia affronterà l’Athletic Bilbao. Il Lipsia, squadra che ha estromesso il Napoli, se la vedrà con lo Zenit di Roberto Mancini. Il quadro degli ottavi sarà completato da Sporting Lisbona-Viktoria Plzen.

     

     

  • Consigli Fantacalcio 26° giornata Serie A 2017/18

    Consigli Fantacalcio 26° giornata Serie A 2017/18

    Archiviato un turno di coppe europee non certo molto positivo che ha visto la sconfitta della Roma in casa dello Shakhtar in Champions League, i successi con qualificazione di Milan in casa contro il Ludogorets e Lazio all’Olimpico contro la Steaua Bucarest, e le eliminazioni di Atalanta, 1-1 in casa con il Borussia Dortmund e Napoli successo purtroppo inutile per 2-0 a Lipsia, nelle gare di Europa League si torna in campo con la ventiseiesima giornata della Serie A 2017/18. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.

    La 26° giornata della Serie A 2017/18, si svolgerà su tre giorni, sabato, domenica e lunedì. Si partirà con il classico doppio anticipo al sabato, uno alle 18 ed uno alle 20.45. Ci sarà il lunch match domenicale al quale seguiranno quattro gare la domenica pomeriggio alle 15 poi un primo posticipo alle 18 e a seguire quello della domenica sera alle 20.45. Lunedì sera, sempre alle 20.45, andrà in scena il posticipo che andrà a chiudere il turno.

    Sarà Bologna-Genoa ad aprire il turno nell’anticipo del sabato alle 18. Alle 20.45, sempre di sabato, a San Siro si giocherà Inter-Benevento. Il Lunch Match domenicale sarà un delicatissimo scontro salvezza Crotone-Spal. Alle 15 si giocheranno 4 partite: Fiorentina-Chievo, Sampdoria-Udinese, Sassuolo-Lazio e Verona-Torino. Alle 18 il primo posticipo della domenica, Juventus-Atalanta, sempre di domenica, alle 20.45, si giocherà un interessante Roma-Milan. Lunedì sera, sempre alle 20.45, Cagliari-Napoli che andrà a chiudere il turno.

     

    CONSIGLI FANTACALCIO 26° GIORNATA SERIE A

    BOLOGNA – GENOA sabato 24/2 ore 18

    CONSIGLIATI: DESTRO (B), PANDEV (G)

    SCONSIGLIATI: MASINA (B), ROSI (G)

    SORPRESE: DI FRANCESCO (B), HILJEMARK (G)

     

    INTER – BENEVENTO sabato 24/2 ore 20.45

    CONSIGLIATI: EDER (I), SANDRO (B)

    SCONSIGLIATI: RANOCCHIA (I), COSTA (B)

    SORPRESE: RAFINHA (I), DIABATE (B)

     

    CROTONE – SPAL domenica 25/2 ore 12.30

    CONSIGLIATI: RICCI (C), ANTENUCCI (S)

    SCONSIGLIATI: FARAONI (C), GRASSI (S)

    SORPRESE: BARBERIS (C), VIVIANI (S)

     

    FIORENTINA – CHIEVO domenica 25/2 ore 15

    CONSIGLIATI: SIMEONE (F), INGLESE (C)

    SCONSIGLIATI: LAURINI (F), GOBBI (C)

    SORPRESE: VERETOUT (F), CASTRO (C)

     

    SAMPDORIA – UDINESE domenica 25/2 ore 15

    CONSIGLIATI: QUAGLIARELLA (S), DE PAUL (U)

    SCONSIGLIATI: MURRU (S), FOFANA (U)

    SORPRESE: TORREIRA (S), JANKTO (U)

     

    SASSUOLO – LAZIO domenica 25/2 ore 15

    CONSIGLIATI: BABACAR (S), IMMOBILE (L)

    SCONSIGLIATI: LEMOS (S), WALLACE (L)

    SORPRESE: MATRI (S), FELIPE ANDERSON (L)

     

    VERONA – TORINO domenica 25/2 ore 15

    CONSIGLIATI: KEAN (V), NIANG (T)

    SCONSIGLIATI: FOSSATI (V), BASELLI (T)

    SORPRESE: VALOTI (V), OBI (T)

     

    JUVENTUS – ATALANTA domenica 25/2 ore 18

    CONSIGLIATI: DOUGLAS COSTA (J), ILICIC (A)

    SCONSIGLIATI: LICHTSTEINER (J), SPINAZZOLA (A)

    SORPRESE: DYBALA (J), FREULER (A)

     

    ROMA – MILAN domenica 25/2 ore 20.45

    CONSIGLIATI: UNDER (R), CUTRONE (M)

    SCONSIGLIATI: FLORENZI (R), CALABRIA (M)

    SORPRESE: EL SHAARAWY (R), CALHANOGLU (M)

     

    CAGLIARI – NAPOLI lunedì 26/2 ore 20.45

    CONSIGLIATI: JOAO PEDRO (C), INSIGNE (N) 

    SCONSIGLIATI: ANDREOLLI (C), ALBIOL (N)

    SORPRESE: LYKOGIANNIS (C), ZIELINSKI (N)

  • Europa League: bene Milan e Lazio, fuori Napoli ed Atalanta

    Europa League: bene Milan e Lazio, fuori Napoli ed Atalanta

    Le gare di ritorno dei sedicesimi di Europa League hanno emesso i verdetti e l’Italia si trova con il proprio contingente dimezzato verso gli ottavi.

    La Lazio, trascinata da Super Ciro Immobile, ribalta agevolmente lo 0-1 dell”andata e con un netto 5-1 si sbarazza della Steaua Bucarest. 

    Il Napoli di Sarri riesce a battere 2-0 il Lipsia in Germania ma, a causa del tonfo casalingo per 3-1 di 7 giorni fa, è costretto a salutare l’Europa League.

    Il Milan viaggia sul velluto, agevolato del 3-0 dell’andata, e ottiene il passaggio agli ottavi di finale conquistando il successo anche a San Siro, l’uno a zero finale è deciso dal gol di Borini nel primo tempo.

    Beffa tremenda per l’Atalanta che con Toloi passa subito in vantaggio contro il Borussia Dortmund ed in virtù del 2-3 dell’andata assapora il passaggio del turno. Al 82° però arriva la doccia gelata firmata da Schmelzer che fissa il risultato sul 1-1 e qualifica i tedeschi agli ottavi.

    Veniamo al racconto delle gare.

    Tutto facile per la Lazio che sistema la pratica Steaua Bucarest già nel primo tempo. Pronti via e la Lazio prima costruisce ma non concretizza poi al 7° passa con Immobile che controlla l’assist di Lulic e gira in porta. I biancocelesti potrebbero raddoppiare subito ma Immobile e Felipe Anderson non trovano il tocco vincente. Al 26° Caceres esce per infortunio, entra Bastos. E’ proprio il neoentrato a siglare il 2-0 al 35° di testa su azione da corner. Al 43° Felipe Anderson crea ed Immobile ringrazia per la doppietta che vale il 3-0.

    Nella ripresa bastano 6 minuti a Felipe Anderson per calare il Poker biancoceleste. La reazione degli ospiti si limita al palo colpito da Coman al 55°. Al 71° arriva anche la tripletta per Immobile che sigla il 5-0 ancora una volta su assist di Felipe Anderson. Il gol di Gnohere ad otto minuti dal termine, con un pizzico di fortuna perché la parata in uscita di Strakosha colpisce l’attaccante ospite e s’infila, rende solo un pizzico meno amaro il K.o. della Steaua. La Lazio stravince e vola agli ottavi di Europa League.

    LAZIO – STEAUA BUCAREST 5-1 (7°, 43°, 71° Immobile (L), 35° Bastos (L), 51° Felipe Anderson (L), 82° Gnohere (S))

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Patric, de Vrij, Caceres (26° Bastos); Basta, Parolo, Leiva, Luis Alberto (67° Murgia), Lulic; Felipe Anderson (84° Caicedo); Immobile.

    Allenatore: Inzaghi.

    Steaua Bucarest (4-2-3-1): Vlad; Benzar, Gaman (60° Balasa), Planic, Morais; Nedelcu (46° Filip), Teixeira; Man, Budescu, F. Tanase (46° Coman); Gnohere.

    Allenatore: Dica.

    Arbitro: Vinčić.

    Ammoniti: Basta (L), Immobile (L).

     

    Il Napoli si presenta a Lipsia con un’impresa da compiere, vincere con tre gol di scarto. La partenza è favorevole ai tedeschi con Tonelli che rischia l’autogol deviando sulla traversa la conclusione di Sabitzer. Poco dopo la mezz’ora però i partenopei passano con Zielinski bravo a siglare il tap-in vincente dopo la respinta di Gulacsi su tiro di Insigne. Si va al riposo con gli azzurri in vantaggio.

    Nella ripresa il Lipsia prova a rendersi pericoloso con Werner e Poulsen, ben neutralizzati da difesa e Reina. Il Napoli prova a spingere, la difesa di casa tiene, sino al 86° quando Insigne si fionda su un perfetto cross di Callejon e gira in rete il raddoppio. E’ troppo tardi nei restanti 8 minuti, 4 sono stati quelli di recupero, gli azzurri non riescono a creare i presupposti per il gol qualificazione. Finisce 2-0 per la squadra di Sarri che saluta l’Europa League e può solo mangiarsi le mani per l’atteggiamento troppo rinunciatario dell’andata al San Paolo.

    LIPSIA – NAPOLI 0-2 (33° Zielinski, 86° Insigne)

    Lipsia (4-4-2): Gulacsi; Laimer, Konatè, Upamecano, Bernardo; Sabitzer, Kampl, Demme, Bruma (74° Forsberg); Poulsen (91° Ilsanker), Werner (85° Augustin)

    Allenatore: Hasenhuttl.

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Tonelli, Albiol, Mario Rui (67° Hysaj); Allan, Diawara (82° Jorginho), Hamsik (65° Callejon); Zielinski, Mertens, Insigne.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Tonelli (N), Poulsen (L), Zielinski (N), Kampl (L), Sabitzer (L), Augustin (L).

     

    L’Atalanta parte subito forte alla ricerca del gol qualificazione e lo trova al 11° con Toloi bravo a farsi trovare pronto su azione di corner. La reazione del Borussia Dortmund non si vede ed i gialloneri provano a rendersi pericolosi nel finale di un primo tempo che si chiude sul 1-0.

    Nella ripresa sono ancora i nerazzurri a provarci ma Ilicic non ha la “cattiveria” vista all’andata e non riesce a trovare il raddoppio. Gli uomini di Gasperini rischiano poco o nulla e al 80° avrebbero anche la palla del K.o. ma Gomez si fa respingere la conclusione da Burki. Berisha si salva su Schurrle ma poi al 83° commette un errore gravissimo non trattenendo una conclusione non irresistibile di Reus, sul pallone si avventa Schmelzer che da due passi firma il pari, gela tutti i tifosi della Dea e spegne il sogno dell’Atalanta di raggiungere gli ottavi di Europa League. 

    ATALANTA – BORUSSIA DORTMUND 1-1 (11° Toloi (A), 83° Schmelzer (B))

    Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi (88° Cornelius), Caldara, Masiello; Hateboer, de Roon (87° Petagna), Freuler, Spinazzola; Cristante; Iličić, Gomez.

    Allenatore: Gasperini.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Piszczek, Sokratis, Toprak, Toljan (46° Schmelzer); Sahin, Dahoud (82° Isak); Pulisic (59° Reus), Gotze, Schurrle; Batshuayi.

    Allenatore: Stoger.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Sokratis (B), Hateboer (A), Spinazzola (A), Piszczek (B), Burki (B)

     

    Gattuso, forte della vittoria per 3-0 in trasferta all’andata, effettua un po’ di turnover. Ad inizio gara gli ospiti provano ad essere insidiosi ma alla prima vera giocata il Milan passa: minuto 21, Cutrone si veste da assist man e serve a Borini la palla che con un perfetto inserimento si fa trovare pronto e segna. I rossoneri controllano bene il match, a parte un paio di errori di Locatelli che potrebbero agevolare gli ospiti che però non sfruttano, al riposo si va sul 1-0.

    Nel secondo tempo, con la qualificazione ormai completamente in ghiaccio, le emozioni latitano, la squadra di Gattuso gestisce bene e porta a casa la vittoria.

    MILAN – LUDOGORETS 1-0 (21° Borini)

    Milan (4-3-3): A. Donnarumma; Rodriguez, Romagnoli (74° Bonucci), Zapata, Abate; Montolivo, Locatelli, Kessie (56° Mauri); Cutrone (56° Kalinic), André Silva, Borini.

    Allenatore: Gattuso.

    Ludogorets (4-2-3-1): Broun; Natanel, Moti, Terziev, Cicinho; Anicet (82° Dyakov), Goralski; Wanderson, Marcelinho (63° Campanharo), Misidjan (71° Lukoki); Swierczok.

    Allenatore: Dimitrov.

    Arbitro: Mallenco.

    Ammoniti: Goralski (L), Bonucci (M)