Categoria: Calcio

  • Karius distrugge i sogni del Liverpool. Il Real mette la terza

    Karius distrugge i sogni del Liverpool. Il Real mette la terza

    Il Real Madrid e Zinedine Zidane entrano ancora di più nella storia della Champions League, i blancos conquistano la terza coppa consecutiva, nessuno nell’era Champions ne aveva mai vinte due di fila figuriamoci tre, mentre l’allenatore francese è il primo ad alzare il massimo trofeo europeo per club per tre stagioni consecutive. Un successo per 3-1 agevolato anche dall’infortunio di Salah al 30° e a due papere del portiere Karius che ha praticamente regalato i gol che hanno aperto (Benzema) e chiuso la gara (Bale). In mezzo il momentaneo pareggio di un ottimo Mané ed un gioiello in rovesciata confezionato da Gareth Bale. 

    La rovesciata capolavoro di Bale | © UEFA

    Tantissimi complimenti al Real Madrid ma anche qualche rimpianto per gli uomini di Klopp che fino a quando Salah è rimasto in campo, ha saputo tenere testa e mettere in difficoltà la squadra di Zidane che nei primi minuti ha giocato sulla difensiva.

    Uscito l’egiziano i Blancos hanno provato a prendere in mano il pallino del gioco, hanno sbloccato la gara con Benzema, con la complicità di Karius, hanno incassato il colpo del pareggio rispondendo con il capolavoro di Bale, hanno tirato un sospiro di sollievo quando il palo ha negato il 2-2 a Mané e poi l’hanno chiusa ancora con Bale, nuovamente con l’aiuto di una papera del portiere dei Reds.

    Loris Karius si scusa con i tifosi del Liverpool | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della finale di Champions League.

    Partono meglio i Reds che provano a costruire trame in velocità e ad esercitare una pressione alta. Il Liverpool mantiene un atteggiamento aggressivo che non permette al Real di giocare. I blancos si fanno vedere al 10° con un tiro da fuori di Marcelo che però non impensierisce Karius. Il Liverpool cresce, spaventa la difesa avversaria con un paio di flipper all’interno dell’area ma rischia al 15° quando una palla persa da Firmino permette a Carvajal di innescare Ronaldo, la conclusione di CR7 però finisce alta. Al 23° doppia chance per il Liverpool, Robertson mette una gran palla in mezzo, Firmino si gira su se stesso e calcia, la palla respinta giunge ad Alexander-Arnold che tira di prima, bravo Navas a bloccare. Intorno alla mezz’ora svolta clamorosa della gara, Ramos trascina a terra Salah, l’egiziano nel cadere si procura un infortunio alla spalla che dopo pochi minuti lo costringe al cambio. Al 36° problema muscolare per Carvajal, anche lui deve lasciare il campo. Al 43° gran colpo di testa di Ronaldo, respinge Karius, arriva Benzema che deposita in rete ma si alza la bandierina, gol annullato. Nel secondo minuti di recupero gran conclusione di Benzema, fuori non di molto. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi che aveano concluso la prima frazione ed al 47° pasticcio di Lallana che serve involontariamente Isco, lo spagnolo calcia ma centra la traversa. Al 51° errore clamoroso di Karius che nel cercare di far ripartire l’azione, con il rinvio di mano centra Benzema che di rimpallo deposita la palla in rete. La reazione Reds è immediata e al 55° su azione di corner Mané si fionda sulla sponda di Lovren e batte Navas per il pareggio. Al 63° il Real Madrid si riporta in vantaggio con una rovesciata strepitosa di Bale che non lascia scampo a Karius. La reazione del Liverpool è nuovamente nei piedi di Manè, il senegalese lascia partire un gran tiro che centra il palo. Il Real cerca di chiudere la gara ma per due volte Ronaldo non riesce a far partire il colpo del k.o. Al 81° Bale serve un assist perfetto per Benzema che colpisce al volo, Karius respinge la conclusione. Al 83° altra papera di Karius che si fa sfuggire di mano una conclusione, non certo impossibile, di Bale. E’ la pietra tombale per le speranza degli uomini di Klopp, finisce così, per il terzo anno di fila è il Real Madrid a conquistare la Champions League.

     

    REAL MADRID – LIVERPOOL 3-1 (51° Benzema (R), 55° Manè (L), 63°, 83° Bale (R))

    Real Madrid (4-3-1-2): Navas; Carvajal (36° Nacho), Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Kroos, Modric, Casemiro; Isco (61° Bale); Benzema (88° Asensio), Ronaldo

    Allenatore: Zidane.

    Liverpool (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold, Lovren, Van Dijk, Robertson; Henderson, Milner (83° Emre Can), Wijnaldum; Salah (30° Lallana), Manè, Firmino.

    Allenatore: Klopp.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Mané (L)

  • Juve è Scudetto anche al femminile, piegato il Brescia ai rigori

    Juve è Scudetto anche al femminile, piegato il Brescia ai rigori

    Non sono bastate 22 giornate di campionato, non sono bastati 120 minuti dello spareggio, per decidere lo Scudetto del calcio femminile tra Juventus e Brescia sono serviti i calci di rigore che hanno consegnato il titolo nelle mani della Juve.

    Un successo, quello delle bianconere guidate da Rita Guarino, che arriva al primo anno di presenza nella Serie A Femminile. Una vittoria del titolo che pareva scontata, dopo le 17 vittorie consecutive infilate dalla Juve, che è però rimasta in bilico sino al 12° rigore dello spareggio di Novara per merito di un Brescia combattivo che ha sempre tenuto la scia delle avversarie sino al successo in quel di Vinovo che ha permesso alle ragazze di mister Piovani di agganciare le rivali e giocarsi il tutto per tutto nella sfida finale.

    Lo spareggio di Novara non è stato per niente spettacolare, la tensione e la paura di perdere l’hanno fatta da padrona, emozioni ed occasioni da gol praticamente assenti se si eccettua una traversa per la Juve colpita da Bonansea ed una conclusione fuori di poco di Giugliano per il Brescia.

    Si è arrivati quindi alla più logica conclusione di questo tipo di partite ovvero i calci di rigore.

    La prima a calciare è stata Barbara Bonansea per la Juve con il portiere del Brescia Ceasar bravissima a bloccare la conclusione.

    Hanno trasformato le loro conclusioni Girelli (Brescia), Rosucci (Juventus), Giugliano (Brescia) e Gama (Juventus). 

    La parata di Giuliani sul tiro di Daleszczyk ha rimesso la situazione in perfetta parità. Galli (Juventus), Sikora (Brescia), Cernoia (Juventus) e Sabatino (Brescia) non hanno fallito l’obiettivo mandando la sfida ai rigori ad oltranza.

    In realtà ne è bastato solo uno perché Boattin ha segnato per la Juve mentre Di Criscio ha calciato alto sopra la traversa permettendo alle bianconere di esultare.

    Un successo storico quello delle ragazze della Juve che la società bianconera ha voluto celebrare con l’Hashtag #WOMENF1RST.

    Gioia e successo per la Juventus ma grande onore e merito ad un Brescia che, in un anno che doveva esser di rifondazione visti i tanti cambi sia nella rosa che nello staff tecnico, ha saputo tener botta fino all’ultimo arrivando a soli 11 metri dalla conquista del tricolore.

     

    JUVENTUS WOMEN-BRESCIA 0-0 (5-4 d.c.r.)

    JUVENTUS (4-2-3-1): Giuliani; Hyyrynen, Gama, Salvai, Boattin; Galli, Rosucci; Cernoia, Bonansea, Glionna; Franssi (82° Cantore).

    Allenatore: Guarino.

    BRESCIA (4-4-2): Marchitelli (91° Ceasar); Fusetti, Daleszczyk, Hendrix, Di Criscio; Sikora, Pettenuzzo, Giugliano, Girelli; Giacinti (109° Heroum), Sabatino.

    Allenatore: Piovani.

    Arbitro: Scapolo.

    Ammoniti: Cernoia (J), Salvai (J).

     

    LA ROSA DELLA JUVENTUS WOMENS CAMPIONE D’ITALIA 2017/18

    PORTIERI: Giuliani, Russo

    DIFENSORI: Hyyrynen, Gama, Franco, Boattin, Panzeri, Lenzini, Salvai.

    CENTROCAMPISTI: Galli, Zelem, Cernoia, Rosucci, Isaksen Caruso, Rood.

    ATTACCANTI: Franssi, Bonansea, Cantore, Glionna, Sodini.

  • Consigli Fantacalcio 38° giornata Serie A 2017/18

    Consigli Fantacalcio 38° giornata Serie A 2017/18

    Con lo scudetto già matematicamente assegnato alla Juventus e la retrocessione di Benevento e Verona, si torna in campo per gli ultimi verdetti che saranno emessi nella trentottesima giornata della Serie A 2017/18. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.

    La 38° ed ultima giornata della Serie A 2017/18, si disputerà sui classici due giorni, sabato e domenica ma con orari decisamente inconsueti. Si partirà con un singolo anticipo il sabato. In questa occasione non ci sarà il lunch match della domenica, si giocherà una partita alle 15, ben sei gare in contemporanea alle 18 ed un doppio ulteriore posticipo sempre domenica sera, alle 20.45, che andrà a chiudere il turno.

    Sarà la sfida tra Juventus e Verona ad aprire il turno sabato alle 15 per permettere alla tifoseria juventina di celebrare lo Scudetto conquistato. Alle 15 di domenica si giocherà solo Genoa-Torino. Alle 18 ben sei gare che dovranno assegnare posizioni europa League e decidere l’ultima retrocessa: Cagliari-Atalanta, Chievo-Benevento, Milan-Fiorentina, Napoli-Crotone, Spal-Sampdoria e Udinese-Bologna. Alle 20.45, sempre di domenica, due posticipi, Lazio-Inter, un vero e proprio spareggio per l’ultimo posto Champions e Sassuolo-Roma

     

    CONSIGLI FANTACALCIO 38° GIORNATA SERIE A

    JUVENTUS – VERONA sabato 19/5 ore 15

    CONSIGLIATI: HIGUAIN (J), CERCI (V)

    SCONSIGLIATI: RUGANI (J), FARES (V)

    SORPRESE: ALEX SANDRO (J), VERDE (V)

     

    GENOA – TORINO domenica 20/5 ore 15

    CONSIGLIATI: MEDEIROS (G), IAGO FALQUE (T)

    SCONSIGLIATI: OMEONGA (G), BURDISSO (T)

    SORPRESE: BESSA (G), NIANG (T)

     

    CAGLIARI – ATALANTA domenica 20/5 ore 18

    CONSIGLIATI: PAVOLETTI (C), FREULER (A)

    SCONSIGLIATI: ANDREOLLI (C), CASTAGNE (A)

    SORPRESE: LYKOGIANNIS (C), BARROW (A)

     

    CHIEVO – BENEVENTO domenica 20/5 ore 18

    CONSIGLIATI: BIRSA (C), DIABATE (B) 

    SCONSIGLIATI: BANI (C), LETIZIA (B)

    SORPRESE: GIACCHERINI (C), VIOLA (B)

     

    MILAN – FIORENTINA domenica 20/5 ore 18

    CONSIGLIATI: KESSIE (M), SIMEONE (F)

    SCONSIGLIATI: CALABRIA (M), LAURINI (F)

    SORPRESE: ANDRE’ SILVA (M), EYSSERIC (F)

     

    NAPOLI – CROTONE domenica 20/5 ore 18

    CONSIGLIATI: INSIGNE (N), SIMY (C)

    SCONSIGLIATI: HYSAJ (N), CAPUANO (C)

    SORPRESE: ZIELINSKI (N), BARBERIS (C)

     

    SPAL – SAMPDORIA domenica 20/5 ore 15

    CONSIGLIATI: ANTENUCCI (Sp), RAMIREZ (Sa)

    SCONSIGLIATI: FELIPE (Sp), STRINIC (Sa)

    SORPRESE: KURTIC (Sp), TORREIRA (Sa)

     

    UDINESE – BOLOGNA domenica 20/5 ore 18

    CONSIGLIATI: LASAGNA (U), VERDI (B)

    SCONSIGLIATI: SAMIR (U), TOROSIDIS (B)

    SORPRESE: JANKTO (U), ORSOLINI (B)

     

    LAZIO – INTER domenica 20/5 ore 20.45

    CONSIGLIATI: MILINKOVIC-SAVIC (L), ICARDI (I)

    SCONSIGLIATI: LUIZ FELIPE (L), CANDREVA (I)

    SORPRESE: IMMOBILE (L), CANCELO (I)

     

    SASSUOLO – ROMA domenica 20/5 ore 20.45

    CONSIGLIATI: POLITANO (S), DZEKO (R)

    SCONSIGLIATI: PELUSO (S), GONALONS (R)

    SORPRESE: ROGERIO (S), PELLEGRINI (R)

  • Gigi Buffon saluta la Juve dopo 17 anni

    Gigi Buffon saluta la Juve dopo 17 anni

    Era una notizia nell’aria ormai da giorni, da quando era stata convocata la conferenza stampa, questa mattina è arrivata la conferma: sabato contro il Verona Gigi Buffon giocherà la sua ultima partita con la maglia della Juventus.

    Non è un vero e proprio addio al calcio, per lo meno non ancora visto che lo stesso Buffon ha lasciato una porta aperta verso un possibile proseguimento dell’attività.

    Gigi Buffon è arrivato nella sala stampa con il presidente bianconero Andrea Agnelli che ha aperto la conferenza elencando gli straordinari numeri, come ad esempio il 44% delle partite chiuse senza subire reti oppure in ben 26 trofei conquistati in 22 di carriera, del portiere e capitano della Juve.  

    Agnelli ha anche elogiato le caratteristiche di Buffon, definendolo altruista, carismatico, ambizioso, timido, leale, trasparente, sincero, onesto, un amico, il capitano.

    Il presidente ha anche tenuto a ringraziare il suo portiere, oltre agli altri che accettarono la Serie B, ricordando che “E’ stato in paradiso, è sceso all’inferno ed è tornato in paradiso”.

    “E’ la persona che quest’anno, oltre ai miei familiari, ha frequentato casa mia più assiduamente” ha proseguito Agnelli “Ci siamo confrontati e tutte le decisioni sono sempre state condivise”. 

    Prima di dare la parola ad un visibilmente commosso Buffon, Andrea Agnelli ha voluto prima precisare che il portiere ha al momento offerte sia in campo che fuori dal campo ma sopratutto ha voluto dirgli Grazie per i 17 anni trascorsi alla Juve e lo ha invitato a godersi, sabato prossimo, lo Stadium così come lo Stadium potrà godersi Buffon. 

    Concluso il discorso del Presidente, con un abbraccio, ha preso la parola un visibilmente commosso ed emozionato Buffon.

    “Volevo ringraziare il Presidente, che a parte il ruolo, per me è realmente qualcosa di più, negli anni abbiamo sviluppato un rapporto unico, di vicinanza, condivisione ed amicizia” ha esordito Buffon che poi ha ufficialmente investito Chiellini, presente in sala stampa, dei gradi di nuovo capitano.

    “Oggi è una giornata particolare per me, ricca di emozioni ma che ci arrivo con tanta serenità, tanta felicità ed appagamento. Sono sentimenti figli di un percorso percorso straordinario e bellissimo che ho avuto la fortuna di condividere con tante persone che mi hanno voluto veramente bene. Questo bene l’ho percepito giorno dopo giorno, e per questo ho lottato cercando sempre di fare il mio meglio per ripagare questo bene”.

    “Sabato sarà la mia ultima partita con la Juventus e credo che questo sia il modo migliore per finire quest’avventura, con altre due vittorie importanti e con la vicinanza del presidente, tutti quanti ed il popolo juventino”.

    Buffon ha voluto poi precisare che la sua paura era quella di finire la carriera alla Juve da “sopportato” ed invece così non è stato ed il fatto di aver potuto esprimere buone prestazioni in campo fino alla fine è un motivo per sentirsi orgoglioso.

    Con una voce piuttosto commossa, Gigi Buffon ha voluto ringraziare la famiglia Juventus e la filosofia del lavoro della società bianconera che gli ha permesso di arrivare in queste condizioni sul campo a quarant’anni.

    Dopo aver concluso il suo discorso sono iniziate le domande dei giornalisti, la prima ovviamente è stata la richiesta di saperne di più sul suo futuro.

    “Sabato giocherò una partita e questa è l’unica cosa certa, fino a 15 giorni fa era risaputo e certo che avrei smesso di giocare, adesso sono arrivate delle proposte e sfide stimolanti, sia dentro che fuori dal campo, la più importante fuori dal campo me l’ha fatta pervenire Andrea Agnelli, dopo questi tre giorni densi di emozioni, la prossima settimana dopo due o tre giorni di riflessione prenderò la decisione definitiva e certa, seguirò ciò che mi urla la mia indole e la mia natura”.

    Dopo questa riflessione sul suo futuro, Buffon ha parlato anche dell’annata che andrà a concludersi, che ha definito snervante e stancante dal punto di vista emotivo ma anche dell’eredità, non certo leggera, che lascia a Szczesny che il capitano bianconero definisce al suo livello ma con 13 anni meno.

    Il numero uno della Juventus ha anche precisato, a domanda di un giornalista che citava il Genoa come ipotesi di trasferimento, che se deciderà di continuare a giocare lo farà all’estero.

    La conferenza è durata per quasi un’ora e si è conclusa con l’applauso di tutti i presenti e con l’abbraccio tra Buffon e Andrea Agnelli. 

    Gigi Buffon chiude quindi la sua carriera lunga 17 anni in bianconero con 18 titoli tra Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana ed il record di imbattibilità della Serie A a girone unico con ben 974 minuti senza subire gol.

     

     

  • Griezmann trascina l’Atletico al trionfo in Europa League

    Griezmann trascina l’Atletico al trionfo in Europa League

    Era il protagonista più atteso e non ha certo tradito le attese, Antoine Griezmann francese dell’Atletico Madrid ha trovato la doppiette che ha permesso ai Colchoneros di sconfiggere l’Olympique Marsiglia ed alzare al cielo di Lione l’Europa League.

    E’ stata una gara che ha visto partire meglio i francesi di Rudy Garcia poi il pasticcio tra Mandanda e Anguissa al 21° ha lanciato Griezmann verso la porta ed ha sostanzialmente, insieme all’infortunio alla mezz’ora di Payet, indirizzato la sfida verso gli uomini di Simeone.

    Ad inizio ripresa sempre lui, sempre Griezmann, ha completato l’opera con la doppietta che ha quasi definitivamente steso i francesi.

    Nel finale gloria anche per il capitano Gabi autore del definitivo 3-0.

    L’Atletico Madrid conquista la terza Europa League della propria storia mentre per la Francia arriva l’ennesima delusione in una finale europea per club.

    Veniamo al racconto della gara.

    La prima chance della gara, al 4° minuto, capita sui piedi di Germain che, ben imbeccato da Payet, entra calcia da dentro l’area ma la palla finisce sopra la traversa della porta di Oblak. Passano solo due minuti ed è ancora l’Olympique a provarci con il tiro di Rami che però non trova lo specchio. La partita si mantiene equilibrata con l’Atletico che non riesce a creare gioco. Il calcio però spesso è fatto di episodi ed al 21° Anguissa perde malamente la palla sul passaggio di Mandanda, Griezmann riceve il passaggio di Gabi, si presenta davanti al portiere e lo batte con grande facilità per il vantaggio Colchoneros. Al 31° altra brutta notizia per Rudy Garcia, il tecnico francese è costretto a togliere l’infortunato Payet, al suo posto dentro Lopez. La reazione dei francesi al doppio colpo, gol più uscita del capitano Payet, non si vede ed al riposo si va con l’Atletico avanti 1-0.

    Si riparte con una novità, nell’Atletico fuori l’ammonito Vrsaljiko, dentro Juanfran. Al 49° sale nuovamente sul palcoscenico della gara Griezmann, l’attaccante francese dei colchoneros riceve palla da Koke, controlla in area e batte Mandanda in uscita. Come successo nel primo tempo, anche in questo caso non si vede la reazione dell’OM, anzi sono Godin con il colpo di testa e Koke con il tiro da fuori, a sfiorare il gol del 3-0. Al 80° lampo dell’Olympique: colpo di testa di Mitroglou con il pallone che sbatte sul palo interno e rientra in campo. Al 89° arriva anche il gol del 3-0 che viene firmato da Gabi con un preciso diagonale dentro l’area. Finisce così, è trionfo per l’Atletico di Simeone che mette in bacheca così la terza Europa League della propria storia.

     

    OLYMPIQUE MARSIGLIA – ATLETICO MADRID 0-3 (21°, 49° Griezmann, 89° Gabi)

    Olympique Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; Sarr, Rami, Luiz Gustavo, Amavi; Anguissa, Sanson; Thauvin, Payet (31° Lopez), Ocampos (55° Njie); Germain (74° Mitroglou).

    Allenatore: Garcia.

    AtleticoMadrid (4-4-2): Oblak; Vrsaljko (46° Juanfran), Gimenez, Godin, Hernandez; Correa (88° Thomas), Saul, Gabi, Koke; Griezmann (90° Torres), Diego Costa.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Vrsaljiko (A), Amavi (O), Luiz Gustavo (O), Hernandez (A), Njie (O)

  • Settebello Juve: all’Olimpico entra nel MY7H

    Settebello Juve: all’Olimpico entra nel MY7H

    Serviva un punto nel posticipo dell’Olimpico e quel punto è arrivato, lo 0-0 contro la Roma ha permesso di concretizzarsi il Settebello Juve e di permettere ai bianconeri di entrare nel mito, o come suggerito dal sito ufficiale della Juventus, nel MY7H.

    Un campionato combattuto, lottato, che sembrava esser sfuggito dalle mani della compagine bianconera ma che poi è ritornato a cucirsi ben solido sulle maglie dei ragazzi allenati da Massimiliano Allegri.

    Va dato atto e merito al Napoli di Maurizio Sarri che ha lottato sino all’ultimo cercando di evitare prima e di render complicato poi il compiersi del Settebello Juve. 

    Partita sulla carta con ampi favori del pronostico, la Juventus ha dovuto cancellare l’amarezza per la sconfitta in Supercoppa Italiana contro la Lazio, e nelle prime gare non ha entusiasmato ma ha portato a casa sei vittorie su sei, contro Cagliari, Genoa, Chievo, Sassuolo, Fiorentina e Torino. 

    Sei successi non brillanti che sono stati seguiti dal pari, subito in rimonta a Bergamo, e la sconfitta in casa contro la Lazio. In entrambi i casi sul banco degli imputati era stato messo Paulo Dybala, decisivo a suon di gol nelle prime sei ma colpevole di due rigori sbagliati negli ultimi minuti di gara contro Atalanta e Lazio. 

    Dopo 8 turni i bianconeri erano al terzo posto a 5 punti di distanza dal Napoli capolista e a 3 dall’Inter seconda.

    Messi da parte i due momenti no, la Juventus ha ripreso la giusta marcia infilando 4 successi consecutivi con le goleade di Udine ed in casa con la Spal, ed i successi importanti con il Milan a San Siro e il Benevento all’Allianz Stadium. 

    Quando tutto sembrava volgere verso la giusta rotta per il Settebello Juve a Marassi è arrivato un pesante k.o. contro la Sampdoria. 

    Conquistati i tre punti con il Crotone in casa, alla 15° giornata è arrivata la prima svolta pesante della stagione, con un gol di Higuain la Juventus ha espugnato il San Paolo di Napoli portandosi a -1 dai partenopei e consegnando la vetta all’Inter, la stessa squadra nerazzurra nel turno successivo fermerà i bianconeri sullo 0-0 mantenendo tutto inalterato visto il contemporaneo pari del Napoli con la Fiorentina.

    Tre vittorie consecutive hanno permesso alla Juventus di mantenersi in scia, a -1 dal Napoli campione d’inverno.

    Da qui in poi è partito un testa a testa a suon di vittorie che ha visto gli uomini di Sarri mantenersi capolista sino alla giornata 27 quando il gol di Dybala al 93°, alta svolta stagionale, ha consegnato i 3 punti alla Juventus contro la Lazio minando le certezze del Napoli che poi nella stessa serata è crollato in casa per 2-4 contro la Roma.

    In realtà il sorpasso vero e proprio è arrivato la giornata successiva, la Juve si trovava a -1 dal Napoli con un match da recuperare, quando i bianconeri di Allegri hanno sconfitto l’Udinese ed i partenopei sono stati bloccati sullo 0-0 dall’Inter di Spalletti, il successo nel recupero con l’Atalanta ha lanciato la Juventus a +4. 

    Tutto chiuso? Assolutamente no perchè la Juve ha cominciato a mostrare segni di stanchezza pareggiando in casa di Spal e Crotone, il Napoli ne ha approfittato solo in parte arrivando allo scontro diretto dello Stadium con 4 punti di distacco.

    Il gol di Koulibaly negli ultimi minuti di gara, col Napoli tornato a -1, ed un calendario complesso sembravano indirizzare lo Scudetto verso il San Paolo ed invece al 87° di Inter-Juventus, con i nerazzurri avanti 2-1, l’autogol di Skriniar poi e il gol di Higuain subito dopo hanno rilanciato la Juve e dato una mazzata psicologica al Napoli che il giorno dopo è caduto pesantemente a Firenze.

    La definitiva spallata al campionato è arrivata domenica scorsa con il gol di De Silvestri che ha permesso al Torino di trovare il 2-2 al San Paolo mandando il Napoli a -6 a due turni dalla fine con solo la Matematica a tenere il discorso aperto. Stasera è arrivata anche quella, la Juventus è per la settima volta consecutiva CAMPIONE D’ITALIA.

    Nella rosa che ha calato il Settebello Juve ci sono cinque giocatori che hanno conquistato tutti e 7 i titoli: BUFFON, BARZAGLI, CHIELLINI, LICHTSTEINER e MARCHISIO.

    Questa la Rosa della Juventus Campione d’Italia 2017/18

    Portieri: Buffon, Szczesny, Pinsoglio.

    Difensori: De Sciglio, Chiellini, Benatia, Alex Sandro, Barzagli, Howedes, Rugani e Lichtsteiner.

    Centrocampisti: Pjanic, Khedira, Marchisio, Matuidi, Asamoah, Sturaro, Bentancur.

    Attaccanti: Cuadrado, Higuain, Dybala, Douglas Costa, Mandzukic, Bernardeschi.

     

  • Consigli Fantacalcio 37° giornata Serie A 2017/18

    Consigli Fantacalcio 37° giornata Serie A 2017/18

    Mandata in archivio la finale di Coppa Italia, che ha visto la Juventus imporsi per 4-0 sul Milan, conquistando così la 4° Tim Cup consecutiva, si torna in campo con la trentasettesima giornata della Serie A 2017/18. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.

    La 37° e penultima giornata della Serie A 2017/18, si disputerà sui classici due giorni, sabato e domenica. Si partirà con un consueto doppio anticipo il sabato. In questa occasione non ci sarà il lunch match della domenica, ben 5 partite alle 15, un posticipo la domenica alle 18 ed un doppio ulteriore posticipo sempre domenica sera, alle 20.45, che andrà a chiudere il turno.

    Sarà la sfida tra Benevento e Genoa ad aprire il turno sabato alle 18. Alle 20.45, sempre di sabato, a San Siro si giocherà Inter-Lazio. Come anticipato non ci sarà il Lunch Match della domenica. Alle 15 si giocheranno cinque partite: Bologna-Chievo, Crotone-Lazio, Fiorentina-Cagliari, Torino-Spal e Verona-Udinese. Alle 18 primo posticipo domenicale sarà la sfida con vista Europa League Atalanta-Milan. Alle 20.45, sempre di domenica, i due match che potrebbero assegnare lo scudetto: Roma-Juventus Sampdoria-Napoli.

     

    CONSIGLI FANTACALCIO 37° GIORNATA SERIE A

    BENEVENTO – GENOA sabato 12/5 ore 18

    CONSIGLIATI: DIABATE (B), HILJEMARK (G)

    SCONSIGLIATI: TOSCA (B), ROSI (G)

    SORPRESE: BRIGNOLA (B), ROSSI (G)

     

    INTER – SASSUOLO sabato 12/5 ore 20.45

    CONSIGLIATI: ICARDI (I), POLITANO (S)

    SCONSIGLIATI: VECINO (I), LETSCHERT (S)

    SORPRESE: RAFINHA (I), BABACAR (S)

     

    BOLOGNA – CHIEVO domenica 13/5 ore 15

    CONSIGLIATI: VERDI (B), INGLESE (C)

    SCONSIGLIATI: MASINA (B), GOBBI (C)

    SORPRESE: DI FRANCESCO (B), GIACCHERINI (C)

     

    CROTONE – LAZIO domenica 13/5 ore 15

    CONSIGLIATI: SIMY (C), MILINKOVIC-SAVIC (L)

    SCONSIGLIATI: FARAONI (C), RADU (L)

    SORPRESE: NALINI (C), CACERES (L)

     

    FIORENTINA – CAGLIARI domenica 13/5 ore 15

    CONSIGLIATI: SIMEONE (F), PAVOLETTI (C)

    SCONSIGLIATI: LAURINI (F), ANDREOLLI (C)

    SORPRESE: DABO (F), HAN (C)

     

    TORINO – SPAL domenica 13/5 ore 15

    CONSIGLIATI: LJAJIC (T), ANTENUCCI (S)

    SCONSIGLIATI: BURDISSO (T), SIMIC (S)

    SORPRESE: EDERA (T), GRASSI (S)

     

    VERONA – UDINESE domenica 13/5 ore 15

    CONSIGLIATI: ROMULO (V), LASAGNA (U)

    SCONSIGLIATI: FARES (V), SAMIR (U)

    SORPRESE: FOSSATI (V), WIDMER (U)

     

    ATALANTA – MILAN domenica 13/5 ore 18

    CONSIGLIATI: CRISTANTE (A), CALHANOGLU (M)

    SCONSIGLIATI: CASTAGNE (A), LOCATELLI (M)

    SORPRESE: BARROW (A), BONUCCI (M)

     

    ROMA – JUVENTUS domenica 13/5 ore 20.45

    CONSIGLIATI: DZEKO (R), DOUGLAS COSTA (J)

    SCONSIGLIATI: STROOTMAN (R), RUGANI (J)

    SORPRESE: DE ROSSI (R), BENATIA (J)

     

    SAMPDORIA – NAPOLI domenica 13/5 ore 20.45

    CONSIGLIATI: PRAET (S), INSIGNE (N)

    SCONSIGLIATI: BARRETO (S), MARIO RUI (N)

    SORPRESE: KOWNACKI (S), DIAWARA (N)

  • Coppa Italia Juve è Poker, Donnarumma Horror

    Coppa Italia Juve è Poker, Donnarumma Horror

    La Juve cala il Poker, i bianconeri, agevolati anche da un paio di papere di Donnarumma, s’impone per 4-0 contro il Milan e porta a casa così la quarta Coppa Italia consecutiva.

    Una partita che è girata in soli otto minuti nella ripresa, dopo un primo tempo infatti piuttosto scialbo con un paio di conclusioni non certo sensazionali per parte, nel secondo tempo il Milan ha provato a cambiar registro e a fare la partita ma al 56° su azione di corner Benatia è stato bravo a trovare il colpo di testa giusto per il vantaggio. Solo 4 minuti dopo inizia il Donnarumma Horror Show con il giovane portiere rossonero che si fa sfuggire un tiro non certo impossibile di Douglas Costa per il 2-0 Juve e al 64° si fa sfuggire di mano un colpo di testa su azione da corner consegnando su un piatto d’argento a Benatia la palla per doppietta e 3-0.

    La gara in pratica finisce qui, quando inizia a piovere però poi il tutto si trasforma in diluvio con la deviazione di Kalinic, su corner di Pjanic, che s’infila nella propria porta.

    Allegri così con la sua Juventus conquista la quarta Coppa Italia consecutiva e si prepara a cercare la matematica del 7°, quarto per lui, Scudetto consecutivo.

    Dalla sua parte Gattuso ha messo in campo un buon Milan che ha retto bene per almeno 55 minuti e poi è caduta anche per colpa di qualche errore di troppo del suo portiere.

    Veniamo al racconto della finale di Coppa Italia.

    Si parte con una buona occasione per Khedira che però colpisce troppo debolmente, blocca Donnarumma. Al 7° arriva la risposta del Milan con lo scambio Çalhanoğlu-Cutrone che mette l’attaccante in condizione di calciare, respinge Buffon. La partita si mantiene su ritmi non certo esaltanti, si segnala solo una conclusione di Dybala al 15° fuori con  Donnarumma in controllo. Alla mezz’ora si rivede anche il Milan, Suso prova il tiro a giro ma Buffon devia in corner. Al 37° Cuadrado pennella per Mandzukic ma il croato di testa colpisce debolmente. Poco dopo ci prova anche Bonaventura da fuori, palla alta. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo e con un Milan più propositivo. Al 52° Dybala riceve e calcia subito, bravo Donnarumma a farsi trovare pronto. Al 55° Donnarumma sfodera un mezzo miracolo sul siluro di Dybala, palla in angolo. Dal successivo corner però arriva il colpo di testa vincente di Benatia. Al 59° Ancora Dybala, slalom e gran botta ma Donnarumma salva. Passa solo un minuto e Donnarumma commette un errore sul tiro di Douglas Costa che non sembra irresistibile, la palla s’infila beffarda. La Juve preme ed il portiere rossonero è costretto a deviare in corner la conclusione di Douglas Costa. Sul corner successivo altro errore di Donnarumma che si fa sfuggire il pallone, arriva Benatia che da due passi fa doppietta per il tris bianconero. Al 72° Matuidi nel tentativo di anticipare gli attaccanti avversari tocca il pallone indietro ma per sua fortuna il pallone sbatte sul palo. Al 75° ancora un corner fatale al Milan, sul bel cross di Pjanic arriva la sfortunata deviazione di Kalinic che infila la propria porta. Al 77° Buffon è bravissimo sul tiro di Çalhanoğlu ed ancora più reattivo sul tap-in da due passi di Borini. Sostanzialmente non accade altro se non un tentativo da lontanissimo di Dybala, finisce così, la Juve cala il Poker in finale per conquista il Poker consecutivo di vittorie in Coppa Italia. 

     

    JUVENTUS – MILAN 4-0 (56°, 64° Benatia, 60° Douglas Costa, 75° aut. Kalinic)

    Juventus (4-3-3): Buffon; Cuadrado, Barzagli, Benatia, Asamoah; Khedira, Pjanic (87° Marchisio), Matuidi; Douglas Costa (72° Bernardeschi), Mandzukic, Dybala (83° Higuain).

    Allenatore: Allegri.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Romagnoli, Bonucci, Rodriguez; Kessie, Locatelli (80° Montolivo), Bonaventura; Suso (67° Borini), Cutrone (60° Kalinic), Çalhanoğlu

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Damato.

    Ammoniti: Douglas Costa (J), Calabria (M)

  • Consigli Fantacalcio 36° giornata Serie A 2017/18

    Consigli Fantacalcio 36° giornata Serie A 2017/18

    Mandata in archivio la parentesi delle semifinali di ritorno delle coppe Europee, che ha visto la Roma, unica italiana rimasta in corsa, vincere 4-2 contro il Liverpool e sfiorare la rimonta dopo il 2-5 subito ad Anfield, venendo così eliminata dalla Champions League, si torna in campo con la trentaseiesima giornata della Serie A 2017/18. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.

    La 36° giornata della Serie A 2017/18, si disputerà sui classici due giorni, sabato e domenica. Si partirà con un consueto doppio anticipo il sabato. Ci sarà il lunch match della domenica, ben 5 partite alle 15, un posticipo la domenica alle 18 ed un ulteriore posticipo sempre domenica sera, alle 20.45, che andrà a chiudere il turno.

    Sarà la sfida tra Milan e Verona ad aprire il turno sabato alle 18. Alle 20.45, sempre di sabato, all’Allianz Stadium si giocherà Juventus-Bologna. Il Lunch Match della domenica sarà Udinese-Inter. Alle 15 si giocheranno cinque partite: Chievo-Crotone, Genoa-Fiorentina, Lazio-Atalanta, Napoli-Torino e Spal-Benevento. Alle 18 primo posticipo domenicale sarà Sassuolo-Sampdoria mentre Cagliari-Roma sempre domenica sera, alle 20.45, andrà a chiuderà il turno.

     

    CONSIGLI FANTACALCIO 36° GIORNATA SERIE A

    MILAN – VERONA sabato 5/5 ore 18

    CONSIGLIATI: CALHANOGLU (M), CERCI (V)

    SCONSIGLIATI: BORINI (M), ZUCULINI (V)

    SORPRESE: KESSIE (M), VERDE (V)

     

    JUVENTUS – BOLOGNA sabato 5/5 ore 20.45

    CONSIGLIATI: HIGUAIN (J), PALACIO (B)

    SCONSIGLIATI: RUGANI (J), MBAYE (B)

    SORPRESE: BENTANCUR (J), ORSOLINI (B)

     

    UDINESE – INTER domenica 6/5 ore 12.30

    CONSIGLIATI: LASAGNA (U), ICARDI (I)

    SCONSIGLIATI: FOFANA (U), SANTON (I)

    SORPRESE: JANKTO (U), KARAMOH (I)

     

    CHIEVO – CROTONE domenica 6/5 ore 15

    CONSIGLIATI: INGLESE (Ch), SIMY (Cr)

    SCONSIGLIATI: TOMOVIC (Ch), FARAONI (Cr)

    SORPRESE: BIRSA (Ch), RICCI (Cr)

     

    GENOA – FIORENTINA domenica 6/5 ore 15

    CONSIGLIATI: MEDEIROS (G), SIMEONE (F)

    SCONSIGLIATI: ROSI (G), GASPAR (F)

    SORPRESE: ROSSI (G), BADELJ (F)

     

    LAZIO – ATALANTA domenica 6/5 ore 15

    CONSIGLIATI: MILINKOVIC-SAVIC (L), BARROW (A)

    SCONSIGLIATI: MURGIA (L), PALOMINO (A)

    SORPRESE: LULIC (L), GOSENS (A)

     

    NAPOLI – TORINO domenica 6/5 ore 15

    CONSIGLIATI: ALLAN (N), BELOTTI (T)

    SCONSIGLIATI: HAMSIK (N), BURDISSO (T)

    SORPRESE: ZIELINSKI (N), IAGO FALQUE (T)

     

    SPAL – BENEVENTO domenica 6/5 ore 15

    CONSIGLIATI: ANTENUCCI (S), DIABATE (B)

    SCONSIGLIATI: COSTA (S), DJIMSITI (B)

    SORPRESE: KURTIC (S), PARIGINI (B)

     

    SASSUOLO – SAMPDORIA domenica 6/5 ore 18

    CONSIGLIATI: POLITANO (Sas), ZAPATA (Sam)

    SCONSIGLIATI: DUNCAN (Sas), STRINIC (Sam)

    SORPRESE: ROGERIO (Sas), PRAET (Sam)

     

    CAGLIARI – ROMA domenica 6/5 ore 20.45

    CONSIGLIATI: PAVOLETTI (C), DZEKO (R)

    SCONSIGLIATI: PISACANE (C), PELLEGRINI (R)

    SORPRESE: BARELLA (C), UNDER (R)

  • Roma rimonta a metà, in finale va il Liverpool

    Roma rimonta a metà, in finale va il Liverpool

    La rimonta della Roma si ferma ad un gol dai possibili supplementari, i giallorossi nella semifinale di ritorno battono il Liverpool 4-2 ma non riescono a ribaltare il 5-2 subito ad Anfield.

    Una Roma vogliosa e grintosa in attacco, con El Shaarawy e Dzeko tra i protagonisti, ma troppo incerta e pasticciona in difesa, i due gol del Liverpool, che hanno complicato notevolmente la rimonta, sono nati da due errori dei giallorossi.

    Da apprezzare anche la grinta ed il cuore messo sul campo dagli uomini di Di Francesco che due volte in svantaggio nella prima mezz’ora, con un secondo tempo di grande intensità hanno saputo rialzarsi riagguantare gli avversari ed arrivare a siglare il rigore del 4-2 nell’ultimo minuto di recupero.

    A Kiev quindi sarà sfida tra i Blancos del Real Madrid ed i Reds del Liverpool ma la Roma, se pur eliminata, è uscita dall’Olimpico tra i giusti e meritati applausi del proprio pubblico.

    Veniamo al racconto della gara.

    La Roma prova a partire forte cercando di fare la gara e ad impensierire i reds. Al 6° conclusione insidiosa di Florenzi dalla distanza, palla fuori non di molto. Al 9° però il Liverpool passa, errore gravissimo a centrocampo di Nainggolan, Firmino ruba palla e poi innesca Mané che dentro l’area non perdona. I giallorossi accusano il colpo e nel tentativo di lanciarsi in avanti si disuniscono e al 14° permettono a Salah di arrivare al tiro, che però è debole, blocca Alisson. Al 15° però con un pizzico di fortuna la Roma trova il pareggio, Lovren rinvia sulla faccia di Milner e la palla finisce in rete. Gli uomini di Di Francesco ci credono e provano a spingersi in avanti ma al 24° Alisson sfodera una gran parata d’istinto su Mané da due passi. Sul corner successivo pasticcio in area giallorossa con il colpo di testa all’indietro di Dzeko che finisce sulla testa di Wijnaldum che supera Alisson. Al 34° la fortuna si riprende quello che aveva dato alla Roma in occasione del pareggio, la conclusione da fuori di El Shaarawy, deviata, s’infrange sul palo. Il Liverpool fa possesso palla, la Roma prova a crearsi qualche chance come al 43° con Florenzi che però non inquadra lo specchio. Il primo tempo si chiude con la squadra di Klopp avanti per 2-1.

    Si riparte per i secondi 45 minuti con gli stessi interpreti e con lo stesso copione, Roma a provare a fare la partita, Liverpool pronto a ripartire. Al 52° l’ennesima gran bella giocata di El Shaarawy permette al Faraone di arrivare al tiro, Karius respinge ma sul suo tap-in arriva Dzeko che pareggia. Tutto quello di buono che la Roma crea davanti, rischia di distruggerlo dietro con una difesa che pasticcia molto. Al 60° buona occasione per Under che, su gran lancio di De Rossi, prova ad allungarsi ma colpisce centrale, blocca Karius. Al 63° dopo un flipper in area Liverpool la palla giunge ad El Shaarawy che colpisce al volo, Alexander-Arnold devia con la mano ma per l’arbitro è solo corner. Al 65° Dzeko, evita il fuorigioco e da dentro l’area va vicino al gol del 3-2, palla fuori di poco. Al 69° brividi in area giallorossa ma Alisson con il piede devia il diagonale di Firmino. Al 80° strepitoso intervento di Karius che respinge il rasoterra di Dzeko negandogli la soddisfazione del 3-2. Al 86° un siluro da fuori area angolatissimo di Nainggolan sbatte nel palo interno e s’infila in rete. Al 92° Under riesce a procurarsi un calcio di rigore che Nainggolan trasforma, è il 4-2 ma non c’è più tempo, in finale a Kiev contro il Real Madrid va il Liverpool. 

     

    ROMA – LIVERPOOL 4-2 (9° Mané (L), 15° aut Milner (L), 25° Wijnaldum (L), 52° Dzeko (R), 86°, 93° rig. Nainggolan (R))

    Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini (53° Under), De Rossi (69° Gonalons), Nainggolan; Schick, Dzeko, El Shaarawy (75° Antonucci).

    Allenatore: Di Francesco.

    Liverpool (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold (92° Clyne), Van Dijk, Lovren, Robertson; Wijnaldum, Henderson, Milner; Salah, Firmino (87° Solanke), Mané (82° Klavan).

    Allenatore: Klopp.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Lovren (L), Florenzi (R), Robertson (L), Manolas (R), Solanke (L)