Categoria: Calcio

  • Russia 2018, disastro Argentina, trionfo Croazia

    Russia 2018, disastro Argentina, trionfo Croazia

    Una serata dagli stati d’animo totalmente opposti, quella appena conclusasi ai Mondiali di Russia 2018, gioia per la Croazia che vola in paradiso, disperazione per l’Argentina che sprofonda all’inferno.

    Ci si aspettava la rinascita di Messi, dopo l’errore dal dischetto con l’Islanda ed invece anche contro la Croazia la pulce è stata una vera e propria delusione.

    Il via al disastro l’ha dato Caballero che, ad inizio ripresa, ha completamente sbagliato un tentativo di rinvio ed ha servito un cioccolatino a Rebic che al volo ha spinto la palla in rete.

    Di lì in poi non c’è praticamente stata reazione, la Croazia ha sfruttato due contropiedi ed ha chiuso con un 3-0 pesantissimo. Croazia agli ottavi, Argentina a forte rischio eliminazione.

    Nelle altre gare di giornata alla Francia, buona nel primo tempo, bruttina nel secondo, basta il gol di Mbappé per battere il Perù e volare agli ottavi.

    Australia e Danimarca si dividono la posta e rimangono in corsa per il secondo posto del girone, il Perù invece saluta i mondiali.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di oggi a Russia 2018.

    La partenza è davvero divertente e dopo due colpi di testa su calcio piazzato, uno per parte, finiti alti, la Danimarca passa al 6° minuto, palla in profondità per Jorgensen che tocca per l’accorrente Eriksen, il numero 10 calcia al volo e batte Ryan. L’Australia non ha una grande reazione e Sisto al 22° ha una buona occasione, blocca Ryan. Al 36° su azione di corner Leckie colpisce di testa, la palla sbatte sul braccio di Poulsen, l’arbitro fa proseguire ma viene richiamato dal VAR, riviste le immagini il direttore di gara assegna il rigore. Dal dischetto Jedinak trasforma. Al 41° gran riflesso di Ryan che salva sul tentativo di autogol di Sainsbury. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte e la prima occasione ce l’ha al 51° Pione Sisto ma il suo tiro finisce fuori. La gara si mantiene sul filo dell’equilibrio, entrambe le squadre sembrano poter trovare il vantaggio ma sono solo occasioni potenziali, di concreto si vede poco. Al 72° non male il tiro di Rogic ma Schmeichel blocca. Risponde Sisto, tiro a giro che finisce sul fondo. L’Australia ci prova con un paio di occasioni nel finale ma Schmeichel è sempre attento. Finisce così, un 1-1 che sorride più alla Danimarca che mantiene sempre più viva la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018.

     

    DANIMARCA – AUSTRALIA 1-1 (6° Eriksen (D), 38° rig. Jedinak (A))

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen, Stryger Larsen; Delaney, Schone, Eriksen; Poulsen (59° Braithwaite), Jorgensen (68° Cornelius), Sisto.

    Allenatore: Hareide.

    Australia (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic (82° Irvine), Kruse (68° Arzani); Nabbout (75° Juric).

    Allenatore: van Marwijk.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Poulsen (D), Sisto (D).

     

    Veniamo adesso al secondo incontro della seconda giornata del gruppo C di Russia 2018.

    Parte meglio il Perù che si crea una buona occasione al 6° con un gran tiro da lontano di Cueva che prova a sorprendere Lloris, palla fuori sopra la traversa. La risposta francese è sui piedi di Griezmann che si libera bene ma calcia male. La Francia cresce e crea occasioni con Pogba da lontano e con Varane di testa su azione da corner, il pallone esce sempre di poco. Dopo una bella parata di Gallese su Griezmann, si rivede al 31° il Perù con Guerrero che va al tiro da dentro l’area, si salva Lloris. Al 34° la Francia passa in vantaggio, palla filtrante di Pogba per Giroud, l’attaccante calcia ma un difensore sporca la conclusione, la palla scavalca Gallese, da due passi arriva Mbappé che deposita in gol. Il primo tempo si chiude con la Francia avanti 1-0.

    Si riparte con un doppio cambio nel Perù che va vicino al gol al 50° con un missile di Aquino, dalla distanza, che colpisce l’esterno dell’incrocio dei pali. E’ una Francia un po’ troppo rilassata mentre il Perù ci prova con più decisione. Al 68° buona occasione per Advincula ma il suo tiro esce non di molto. Dembelé entrato da poco prova a chiudere la partita al 81° ma il suo sinistro sfila sul fondo. Il Perù cala d’intensità, la Francia controlla agevolmente e porta a casa un importante successo che vale gli ottavi di Russia 2018. Eliminazione per i sudamericani.

     

    FRANCIA – PERU’ 1-0 (34° Mbappé)

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Pogba (89° N’Zonzi), Kantè; Mbappè (75° Dembelè), Griezmann (80° Fekir), Matuidi; Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Ramos, Rodriguez (46° Santamaria), Trauco; Aquino, Yotun (46° Farfan); Carrillo, Cueva (82° Ruidiaz), Flores; Guerrero.

    Allenatore: Gareca.

    Arbitro: Hassan.

    Ammoniti: Matuidi (F), Guerrero (P), Aquino (P), Pogba (F).

     

    Arriviamo adesso all’ultima gara di giornata, la prima sfida della seconda giornata del Girone D di Russia 2018.

    La partenza è favorevole alla Croazia che, sfruttando un’Argentina non proprio concentrata e non nelle giuste posizioni, va al tiro con Perisic, Caballero si allunga e devia. Pian piano la squadra si Sampaoli cresce e si costruisce una buona occasione con Meza al 13°, palla respinta. Al 22° un cross sbagliato di Acuna mette i brividi ai tifosi croati, la palla infatti bacia la parte alta della traversa ed esce. Alla mezz’ora clamoroso pasticcio della difesa croata, la palla giunge a Perez che calcia a porta vuota, mette però clamorosamente sul fondo. La risposta croata arriva al 35° sulla testa di Mandzukic, il 17 croato effettua un inserimento perfetto ma colpisce male e spreca tutto. Nel finale grossa chance per Rebic che viene lanciato verso l’area argentina ma sbaglia il controllo e poi il seguente tiro finisce abbondantemente sul fondo. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo e dopo una chance per Aguero, blocca Subasic, la Croazia sfrutta un incredibile errore di Caballero in disimpegno e con la conclusione al volo di Rebic passa in vantaggio. Per diversi minuti l’Argentina pare totalmente in tilt e priva di idee. Al 63° Higuain dal fondo mette un bel pallone dietro per Meza, arriva anche Messi ma Rakitic salva tutto. Passano 3 minuti e Vrsaljko serve a Mandzukic il pallone del 2-0 ma Tagliafico alla disperata ostacola il croato che non trova la porta. Sampaoli si gioca anche la carta Dybala ma è la Croazia ad avere più occasioni ed al 80° al termine di una ripartenza Modric punta Otamendi poi lascia partire un tiro da fuori che gonfia la rete alle spalle di Caballero. Al 86° Rakitic pennella una punizione che si schianta sulla traversa. Al 91° contropiede perfetto orchestrato da Rakitic che va al tiro, salva Caballero ma Kovacic è lesto a recuperare e a servire ancora Rakitic che facilmente cala il tris. Finisce così, è paradiso Croazia, inferno Argentina.

     

    ARGENTINA – CROAZIA 0-3 (53° Rebic, 80° Modric, 91° Rakitic)

    Argentina (3-4-3): Caballero; Mercado, Otamendi, Tagliafico; Salvio (56° Pavon), Mascherano, Perez (68° Dybala), Acuna; Messi, Aguero (54° Higuain), Meza.

    Allenatore: Sampaoli.

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic; Rakitic, Brozovic; Rebic (57° Kramaric), Modric, Perisic (82° Kovacic); Mandzukic (93° Corluka).

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Irmatov.

    Ammoniti: Rebic (C), Mercado (A), Mandzukic (C), Vrsaljko (C), Otamendi (C), Acuna (C), Brozovic (C).

     

     

  • Russia 2018, Suarez porta l’Uruguay agli ottavi

    Russia 2018, Suarez porta l’Uruguay agli ottavi

    Primi verdetti ai mondiali di Russia 2018, grazie al gol di Suarez l’Uruguay batte 1-0 l’Arabia Saudita e conquista il matematico passaggio agli ottavi di finale.

    Il successo della Celeste, in una giornata non certo brillantissima, vale anche la qualificazione al turno successivo della Russia e l’eliminazione di Egitto ed Arabia Saudita.

    Nel gruppo A rimane quindi da decidere il primo posto e se lo giocheranno nello scontro diretto l’Uruguay ed i padroni di casa della Russia.

    Oggi però erano in programma anche due gare del gruppo B ed anche qua si è avuto un primo verdetto.

    Il successo per 1-0 del Portogallo, con la firma del solito Cristiano Ronaldo, contro il Marocco è valsa l’eliminazione per Benatia e compagni, un’eliminazione dal sapore molto amaro viste le due buone prestazioni disputate dalla compagine marocchina.

    In testa al girone, a pari punti e pari differenza reti con il Portogallo, si è portata la Spagna che con un gol fortunoso di Diego Costa ha battuto 1-0 l’Iran.

    La nazionale asiatica, attendista nel primo tempo e più offensiva dopo il gol subito, ha ancora speranza di qualificarsi, dovrà però battere il Portogallo nell’ultima gara del gruppo B di Russia 2018.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questo settimo giorno a Russia 2018.

    Il Marocco prova ad esser più propositivo ma al 4° su azione di corner, su perfetto cross di Moutinho, Cristiano Ronaldo si libera e con un colpo di testa in tuffo porta avanti il Portogallo. Il Marocco tenta una reazione, guadagna metri ma non riesce a pungere. La partita la fanno gli uomini di Renard ma al 39° è Guedes, su invenzione di Cristiano Ronaldo, ad avere una grossa occasione, solo davanti a El Kajoui si fa ipnotizzare. Il Marocco prova ad insistere e crea qualche altra potenziale occasione, al riposo però va avanti il Portogallo 1-0.

    Si riparte con il Marocco in attacco ma con il Portogallo pronto a sfruttare ogni occasione. Al 56° è strepitoso il guizzo di Rui Patricio sul colpo di testa di Belhanda. Si gioca sostanzialmente in una sola metà campo,il Marocco spinge, attacca, il Portogallo si chiude ma non riesce a ripartire mai. Al 90° gran giocata di Ziyach, il suo tiro però trova sulla traiettoria la testa di Pepe e la palla finisce in corner.  Nel recupero occasione per Benatia che da dentro l’area calcia alto. Finisce così il Portogallo vince 1-0 e fa un ulteriore passo verso gli ottavi, il Marocco invece saluta già Russia 2018.

     

    PORTOGALLO – MAROCCO 1-0 (4° Ronaldo)

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerrero; Bernardo Silva (59° Gelson Martins), William, Moutinho (88° Adrien Silva), Joao Mario (70° Bruno Fernandes); Guedes, Ronaldo

    Allenatore: Fernando Santos.

    Marocco (4-2-3-1): El Kajoui; Dirar, Benatia, Da Costa, Hakimi; Boussoufa, El Ahmadi (86° Fajr); N.Amrabat, Belhanda (75° Carcela), Ziyach; Boutaib (69° El Kaabi).

    Allenatore: Renard.

    Arbitro: Geiger.

    Ammoniti: Benatia (M), Adrien Silva (P).

     

    Veniamo ora alla sfida che chiude la seconda giornata del gruppo A di Russia 2018.

    La partenza, a sorpresa, vede un’Arabia Saudita più convinta, pronta a spingere in attacco. L’Uruguay non si lascia spaventare e pian piano prova a prender il pallino del gioco in mano. Al 22° su un calcio d’angolo battuto da Sanchez, Al Owais sbaglia completamente l’uscita, Suarez è pronto e deposita in rete il gol del vantaggio. AL 26° arriva la risposta dell’Arabia Saudita con un bel tiro di Bahbir che costringe Muslera alla deviazione sopra la traversa. La celeste inizia ad abbassare i ritmi e concede il possesso palla, sterile, agli avversari. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i sudamericani.

    Si riparte con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo, al 51° ci prova Suarez con una conclusione violenta su calcio di punizione, respinge il portiere Al Owais. L’Arabia Saudita ha il merito di tenere viva la partita anche se l’unica occasione capita a Sanchez che colpisce di testa ma non inquadra la porta. Al 79° l’Uruguay va vicino al 2-0, Torreira lascia partire la conclusione che colpisce Cavani e per poco non beffa il portiere. Cavani vuole il gol, al 85° prova con l’azione personale, agevolato anche da un errore della difesa saudita, ma il portiere Al Owais chiude lo specchio e respinge. Finisce così, l’Uruguay batte 1-0 l’Arabia Saudita e vola agli ottavi con la Russia, eliminate Arabia Saudita ed Egitto.

     

    URUGUAY – ARABIA SAUDITA 1-0 (22° Suarez)

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Varela, Gimenez, Godin, Caceres; Sanchez (82° Nandez), Vecino (59° Torreira), Bentancur, Rodriguez (59° Laxalt); Suarez, Cavani.

    Allenatore: Tabarez.

    Arabia Saudita (4-5-1): Al Owais; Al Burayk, Al Bulayhi, Hawsawi, Al Shahrani; Bahbir (75° Kanu), Al Faraj, Otayf, Al Jassim (44° Al Moghawi), Al Dawsari; Al Muwallad (78° Al Shalawy).

    Allenatore: Pizzi.

    Arbitro: Turpin.

     

    Veniamo al racconto dell’ultima gara odierna, quella che va a chiudere la seconda giornata del Girone B di Russia 2018.

    Come ampiamente previsto la partita la fa la Spagna, l’Iran, già a tre punti nel girone, attende. Le Furie Rosse operano una costante pressione sulla difesa avversaria, rischiano al 16° quando Taremi evita la trappola del fuorigioco, entra in area ma sbaglia il cross. La Spagna riparte all’attacco ma è un modo di attaccare confusionario, una serie di attacchi che sbattono contro il muro difensivo iraniano o che vedono conclusioni sfilare sopra la traversa. Si va così al riposo sullo 0-0.

    Si riparte ed al 49° la Spagna ha una doppia chance, su azione da corner Pique colpisce in mischia, la difesa iraniana allontana, il pallone giunge a Busquets che calcia di prima intenzione, il portiere Beiranvand con un intervento brutto ma efficace salva. Al 53° lo stadio grida al gol per l’Iran ma la conclusione al volo di Ansarifard colpisce l’esterno della rete. Passa solo un minuto e la Spagna passa in vantaggio con Diego Costa che entra in area, viene anticipato ma è fortunato con il rimpallo con il pallone che entra in gol. Al 63° Ezatolahi con una zampata sottoporta trova il gol del pareggio ma guardalinee prima e VAR poi fanno annullare la rete. L’Iran però non si arrende e prova ad attaccare creando pensieri alla difesa della Spagna. Al 82° gran occasione per Amiri ma il suo colpo di testa finisce sopra la traversa non di molto. Finisce così con il successo della Spagna per 1-0.

     

    IRAN – SPAGNA 0-1 (54° Diego Costa)

    Iran (4-2-3-1): Beiranvand; Rezaeian, Hosseini, Pouraliganji, Haji Safi (69° Mohammadi); Ebrahimi, Ezatolahi; Ansarifard (74° Jahanbakhsh) , Taremi, Amiri (86° Ghoddos); Azmoun.

    Allenatore: Queiroz.

    Spagna (4-2-3-1): De Gea; Carvajal, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Iniesta (70° Koke); Silva, Isco, Lucas Vazquez (79° Asensio); Diego Costa (88° Rodrigo).

    Allenatore: Hierro.

    Arbitro: Cunha.

    Ammoniti: Amiri (I), Ebrahimi (I).

     

     

  • Russia 2018, vola la Russia, sorprese Giappone e Senegal

    Russia 2018, vola la Russia, sorprese Giappone e Senegal

    Oggi era l’ultimo giorno di esordi al Mondiale di Russia 2018 e contemporaneamente è iniziata la seconda giornata della fase a gironi, le sorprese non sono assolutamente mancate.

    Si è partiti con il primo match del Gruppo H che vedeva di fronte il Giappone e la favorita Colombia. Qua è arrivata la prima sorpresa di giornata, la squadra di Nishino ha sfruttato l’ingenuità di Carlos Sanchez, fallo di mano in area con conseguente rigore e rosso, ed ha trovato il vantaggio con Kagawa. Non è bastata la punizione di Quintero a raddrizzare le sorti del match perché nel secondo tempo il colpo di testa di Osako ha dato i 3 punti ed una vittoria storica, prima asiatica a battere una sudamericana al Mondiale, al Giappone.

    Nell’altra sfida del gruppo H il Senegal ha saputo sbloccare la gara con un pizzico di fortuna, autogol di Cionek su tiro piuttosto innocuo di Gueye, poi ha sfruttato una clamorosa dormita generale della difesa polacca per il 2-0 di  Niang ed ha retto l’urto della Polonia che nel finale ha riaperto il match grazie a Krychowiak che ha segnato di testa il gol del 1-2.

    Archiviata la prima giornata dei gironi si è partiti con Russia-Egitto che ha aperto la seconda giornata. Una super partenza nella ripresa con 3 gol in 15 minuti ha permesso ai padroni di casa di mandare al tappeto l’Egitto che ha cercato di riaprire la sfida con Salah, bravo a procurarsi e trasformare un calcio di rigore, che però non è servito a cambiare le sorti. Dopo questo turno Russia vicina agli ottavi, Egitto ad un passo dall’eliminazione.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa giornata di Russia 2018.

    Subito un colpo di scena, prima accelerazione del Giappone e la Colombia rimane in dieci per un fallo di mano di Carlos Sanchez sul tiro in porta di Kagawa. E’ rigore, dal dischetto Kagawa trasforma. La risposta colombiana è in un tocco di Falcao, su punizione, blocca Kawashima. Al 15° Inui, dopo gran giocata di Kagawa, spreca calciando male. Al 31° Osako fa tutto bene, ruba palla ma poi in area calcia malissimo. Al 39° Falcao si procura una punizione dal limite, Quintero la batte facendola passare sotto la barriera e beffa Kawashima, che ci mette del suo. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    L’inizio ripresa è tutto Giappone, al 54° Osako si libera e calcia, bravissimo Ospina a respingere. I Samurai Blue insistono, spingono e al 72° vanno vicini al gol con il tiro di Sakai deviato in corner da Sanchez. Al 73° gran corner di Honda, svetta Osako che non lascia scampo a Ospina. Al 78° Lerna libera Rodriguez in area ma la difesa giapponese salva. La Colombia ci prova ma senza creare problemi a Kawashima, finisce così, l’esordio del Gruppo H di Russia 2018 sorride al Giappone.

     

    COLOMBIA – GIAPPONE 1-2 (4° rig. Kagawa (G), 39° Quintero (C), 73° Osako (G))

    Colombia (4-2-3-1): Ospina; Arias, D.Sanchez, Murillo, Mojica; C.Sanchez, Lerna; Cuadrado (31° Barrios), Quintero (58° Rodriguez), Izquierdo (70° Bacca); Falcao.

    Allenatore: Pekerman.

    Giappone (4-2-3-1): Kawashima; H.Sakai, Shoji, Yoshida, Nagatomo; Hasebe, Shibasaki (79° Yamaguchi); Haraguchi, Kagawa (69° Honda), Inui; Osako (85° Okazaki).

    Allenatore: Nishino.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Barrios (C), Rodriguez (C), Kawashima (G).

    Espulso: C.Sanchez (C).

     

    Veniamo ora all’ultima gara della prima giornata di Russia 2018.

    Miglior partenza quella del Senegal che prova a creare qualche pericolo dalle parti di Szczesny. La Polonia cerca di sfruttare le fasce per rendersi insidiosa, la palla buona però capita a Niang che da buona posizione calcia fuori, sino al 20° sostanzialmente non si segnalano tiri in porta. Al 38° si sblocca la gara, Gueye si presenta al tiro e calcia da fuori area, la conclusione sembra semplicissima per Szczesny ma la deviazione di Cionek spiazza il portiere per il vantaggio Senegal. La reazione polacca non arriva, si va al riposo con il Senegal avanti per 1-0.

    Si riparte con un cambio nella Polonia, Bednarek per Blaszczykowski, è anche un cambio tattico che porta la difesa polacca a 3. Al 50° buon calcio di punizione di Lewandowski, respinge in volo N’Diaye. La Polonia cresce e al 56° Piszczek si fa trovare pronto su un bel cross ma calcia male. Al 60° pasticcio errato retropassaggio di Krychowiak, Bednarek non si avvede di Niang, Szczesny cerca l’uscita sula trequarti, Niang lo anticipa e insacca a porta vuota. La reazione polacca si concretizza al 70° con un tentativo sottoporta di Milik fuori di poco. Al 86° la partita si riapre, calcio di punizione pennellato di Grosicki e colpo di testa vincente di Krychowiak. La Polonia tenta il tutto per tutto ma non riesce a trovare il pareggio, vince il Senegal 2-1.

     

    POLONIA – SENEGAL 1-2 (38° aut. Cionek (P), 60° Niang (S), 86° Krychowiak (P))

    Polonia (4-2-3-1): Szczesny; Piszczek (83° Bereszynski), Pazdan, Cionek, Rybus; Krychowiak, Zielinski; Blaszczykowski (46° Bednarek), Milik (73° Kownacki), Grosicki; Lewandowski.

    Allenatore: Nawalka.

    Senegal (4-4-2): K.N’Diaye; Wague, Koulibaly, Sane, Sabaly; Mane, A.N’Diaye (87° Kouyate), Gueye, Sarr; Diouf (62° N’Doye), Niang (75° Konate).

    Allenatore: Cisse.

    Arbitro: Shukralla.

    Ammoniti: Krychowiak (P), Sane (S), Gueye (S).

     

    Concludiamo con l’ultima gara odierna che è anche la prima della seconda giornata dei gironi di Russia 2018. 

    Si parte con una Russia più decisa a fare la gara anche se i ritmi non sono entusiasmanti e non si vedono fioccare occasioni. La prima chance capita però all’Egitto, al 16° Trezeguet si accentra e lascia partire un tiro a giro che finisce sul fondo. La risposta russa arriva dopo tre minuti con un bel tiro di Samedov che finisce alto. Nel resto del tempo non accade molto altro se non qualche buono spunto di Salah. Il primo tempo finisce 0-0.

    Si riparte e dopo 2 minuti la Russia trova il vantaggio, un tiro non certo irresistibile viene deviato involontariamente da Fathy con il pallone che finisce beffardo in porta. La risposta egiziana arriva con Salah al 56° è bravo Fernandes a mettersi sulla traiettoria e deviare. Al 59° Fernandes dal fondo mette una palla indietro rasoterra, arriva Cheryshev che impatta il pallone per il gol del 2-0. Passano 2 minuti e la Russia cala il tris, Dzyuba riceve un lancio lungo, si libera del difensore e con facilità segna il gol del 3-0. Al 67° Salah serve un gran pallone a Trezeguet il suo tiro esce fuori di poco. Al 73° Salah viene fermato con un fallo, l’arbitro fischia fallo dal limite ma il VAR conferma che è dentro l’area. Dagli 11 metri lo stesso Salah non sbaglia. L’Egitto ci prova a trovare il gol che riaprirebbe ulteriormente il match ma la Russia si difende con ordine e non concede niente. Finisce 3-1 per la squadra di Cherchesov che fa un bel salto verso gli ottavi di Russia 2018.

     

    RUSSIA – EGITTO 3-1 (47° aut. Fathy (R), 59° Cheryshev (R), 61° Dzyuba (R), 73° rig. Salah (E))

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Mario Fernandes, Kutepov, Ignashevich, Zirkov (86° Kudryashov); Zobnin, Gazinsky; Samedov, Golovin, Cheryshev (74° Kuzyayev); Dzyuba (79° Smolov).

    Allenatore: Cherchesov.

    Egitto (4-2-3-1): El Shenawy; Fathy, Gabr, Hegazy, Abdelshafi; Elneny (64° Warda), Hamed; Salah, Said, Trezeguet (68° Sobhi); Mohsen (82° Kahraba).

    Allenatore: Cuper.

    Arbitro: Caceres.

    Ammoniti: Trezeguet (E), Smolov (R)

  • Russia 2018, Harry Kane al fotofinish, la Tunisia sfiora l’impresa

    Russia 2018, Harry Kane al fotofinish, la Tunisia sfiora l’impresa

    Nessuna sorpresa nella giornata odierna dei mondiali di Russia 2018, anche se all’Inghilterra è servito un gol nel finale di Harry Kane per avere la meglio sulla Tunisia.

    Un gol che è stata una vera e propria liberazione per la compagine dei tre leoni che, dopo il vantaggio siglato sempre da Harry Kane nei primi minuti, nel primo tempo aveva fallito un numero incredibile di palle gol ed era stata raggiunta dal rigore trasformato da Sassi al 35°.

    L’Inghilterra con questi tre punti ha agganciato il Belgio che nel pomeriggio aveva sconfitto, dopo un primo tempo non certo brillante, i debuttanti di Panama. Ad aprire le marcature ci ha pensato Mertens ad inizio ripresa con un gran tiro al volo. La doppietta di Lukaku poi ha sigillato il successo.

    Alla Svezia è bastato il rigore, concesso dal VAR, trasformato con gran freddezza da Granqvist per sconfiggere una Corea del Sud davvero deludente.

    Veniamo al racconto della prima di questa giornata di Russia 2018.

    Parte meglio la Corea che sembra più brillante, la Svezia ci mette almeno 10 minuti a carburare ed intorno al 20° gli svedesi creano due potenziali occasioni con Granqvist prima, salva il difensore, e Berg poi, gran riflesso di Jo. Al 43° altra buona occasione per Berg ma il suo tentativo attraversa tutta l’area senza che nessun compagno riesca a toccare. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e dopo un contropiede fallito dalla Svezia, al 52° è Koo a rendersi pericolosissimo con un colpo di testa che finisce sull’esterno della rete. Al 56° altro gran riflesso di Jo che respinge il colpo di testa di Toivonen. Al 64° Kim MinWoo entra in scivolata in area su Claesson, l’arbitro indica che il difensore ha preso il pallone, gli svedesi protestano furiosamente, il VAR richiama Aguilar che, dopo aver visualizzato le immagini, cambia idea ed assegna il rigore che Granqvist trasforma. La Corea del Sud prova a spingere alla ricerca del pareggio ma spesso difetta di precisione nei passaggi decisivi e Olsen non corre rischi. Al 91° grandissima occasione per Hwang Heechan che libero colpisce di testa ma manda a lato. La difesa svedese tiene e alla fine conquista i 3 punti all’esordio al Mondiale di Russia 2018.

     

    SVEZIA – COREA DEL SUD 1-0 (65° rig. Granqvist)

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Granqvist, Jansson, Augustinsson; Claesson, Larsson (81° Svensson), Ekdal (71° Hiljemark), Forsberg; Toivonen (76° Kiese-Thelin), Berg.

    Allenatore: Andersson.

    Corea del Sud (4-3-3): Jo HyeonWoo; Yong Lee, HyunSo Jang, YungGwon Kim, JoHoo Park (28° Kim MinWoo); JaeSun Lee, Ki SungYueng, Jacheol Koo (72° Lee SeungWoo); Heechan Hwang, ShinWook Kim (66° Jung WooYoung), HeungMin Son.

    Allenatore: Shin Taeyomg.

    Arbitro: Aguilar.

    Ammoniti: ShinWook Kim (C), Heechan Hwang (C), Claesson (S)

     

    Passiamo ora alla seconda gara di giornata, prima del gruppo G di Russia 2018. 

    La partenza è tutta per il Belgio che al 7°, magari sfruttando l’emozione di Panama, crea una palla gol con la conclusione di Mertens respinta in corner dal portiere. Al 11° pasticcio di Torres ma Hazard non ne approfitta calciando sull’esterno. I diavoli rossi insistono e al 21° vanno vicino al vantaggio con Torres che per salvare su un insidioso cross di De Bruyne rischia l’autorete. Al 37° ancora Hazard, bravo Penedo a respingere in corner. Panama si dimostra coriacea, resiste agli assalti e va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte ed il Belgio sembra lo stesso visto nel primo tempo ma al 47° Mertens con un gran tiro al volo s’inventa il gol del vantaggio. Panama sembra poter accusare il colpo ma al 53° ha la grande occasione per pareggiare e serve la super parata in uscita di Curtois per salvare su Murillo. Al 68° il Belgio raddoppia, De Bruyne piazza un gran cross con l’esterno sul quale si fionda Lukaku che con il colpo di testa supera Penedo. Al 75° i diavoli rossi la chiudono con Lukaku che, ben imbeccato da Hazard, supera Penedo in uscita con il colpo sotto. Panama prova a trovare il primo gol al mondiale ma non ce la fa, finisce 3-0 per il Belgio.

     

    BELGIO – PANAMA 3-0 (47° Mertens, 68°, 75° Lukaku)

    Belgio (3-4-3): Curtois; Alderweireld, Boyata, Vertonghen; Meunier, De Bruyne, Witsel (90° Chadli), Carrasco (74° Dembele); Mertens (83° T.Hazard), Lukaku, E.Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Panama (4-1-4-1): Penedo; Murillo, R. Torres, Davis, Escobar; Gomez; Barcenas (63° G.Torres), Godoy, Cooper, Rodriguez (63° Diaz); Perez (74° Tejada).

    Allenatore: Gomez.

    Arbitro: Sikazwe.

    Ammoniti: Meunier (B), Davis (P), Barcenas (P), Cooper (P), Murillo (P), Godoy (P), Vertonghen (B), De Bruyne (B).

     

    Concludiamo con l’ultima gara di oggi ai Mondiali di Russia 2018.

    Pronti via e si capisce subito che l’Inghilterra ha intenzione di premere subito sull’acceleratore. Nei primi dieci minuti Dele Alli, Lingaard, Kane, costruiscono grosse occasioni che il portiere e la difesa tunisina salvano con qualche affanno. Al minuto undici Hassen è strepitoso a respingere un  gran colpo di testa di Stones, sulla palla si lancia Kane che segna il vantaggio inglese. La Tunisia è costretta anche al cambio del portiere ma il copione non cambia con l’Inghilterra che continua a sprecare occasioni ghiotte. Al 34° però Fakhreddine Ben Youssef viene colpito in area da Walker, per l’arbitro è rigore con Sassi che non sbaglia dal dischetto, 1-1. Subito il pari gli inglesi si lanciano di nuovo all’attacco e tornano a creare e sprecare, al 45° Lingaard è sfortunato perché il suo tocco con cui scavalca il portiere sbatte sul palo esterno ed esce. Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa riparte così come si era chiuso il primo tempo, con l’Inghilterra avanti e la Tunisia a cercare di chiudere ogni spazio. Non ci sono le occasioni del primo tempo ma il pallino del gioco rimane sempre in mano agli uomini di Southgate. Sembra tutto apparecchiato per un pareggio ma al 91° ci pensa di nuovo Harry Kane, il numero 9 inglese si fa trovare pronto sul secondo palo e di testa, a due passi dalla porta, realizza il 2-1. Non c’è tempo per la reazione della Tunisia, Harry Kane regala i tre punti all’Inghilterra. 

     

    TUNISIA – INGHILTERRA 1-2 (11°, 91° Kane (I), 35° rig. Sassi (T))

    Tunisia (4-3-3): Hassen (16° Ben Mustapha); Meriah, S.Ben Youssef, Bronn, Maaloul; Skhiri, Badri, Sassi; F.Ben Youssef, Khazri (85° Khalifa), Sliti (73° Ben Amor).

    Allenatore: Maaloul.

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Walker, Stones, Maguire; Trippier, Alli (79° Loftus-Cheek), Henderson, Lingard (93° Dier), Young; Sterling (68° Rashford), Kane.

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Roldan.

    Ammoniti: Walker (I).

     

     

     

  • Russia 2018, cade la Germania, delude anche il Brasile

    Russia 2018, cade la Germania, delude anche il Brasile

    E’ stata una giornata incredibile e piena di sorprese quella appena conclusasi al Mondiale di Russia 2018.

    In questa domenica erano in programma gli esordi per due grandissime favorite, la Germania, campione del mondo in carica, e il Brasile ed entrambe hanno deluso.

    Una Germania poco equilibrata e poco incisiva sotto porta ha concesso molte occasioni al Messico e dopo aver subito il gol di Lozano, su una ripartenza, non è stata in grado di recuperare il risultato ed è uscita sconfitta per 1-0.

    Il Brasile invece, partito molto bene e con 20 minuti di bel gioco, ha sbloccato il risultato con un gioiello di Coutinho ma poi ha abbassato i ritmi, ha permesso alla Svizzera di crederci e ha incassato il gol di Zuber, su azione di corner ad inizio ripresa.

    Nell’altra gara di giornata sorride la Serbia che, grazie ad un gran gol di Kolarov su calcio di punizione, ha sconfitto 1-0 Costa Rica ed ha conquistato così la vetta del girone.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa giornata a Russia 2018. 

    Si parte con un certo equilibrio, la prima emozione al 12° quando Gonzalez, tutto solo in mezzo all’area colpisce male di testa spedendo alto. La partita la fa la Serbia, a parte però due buoni inserimenti di Milinkovic-Savic, la porta di Navas non corre rischi. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte ed al 50° Milinkovic-Savic mette Mitrovic davanti a Navas, la sfida tra i due la vince il portiere che respinge la conclusione. Al 56° Kolarov pennella una punizione perfetta che non lascia scampo all’estremo difensore del Costa Rica, Serbia in vantaggio. La squadra di Ramirez prova un tentativo di assalto ma non riesce a creare occasioni nitide. Costa Rica insiste, la Serbia spreca le chance di 2-0 in contropiede, alla fine, dopo quasi 8 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine, la prima gara del gruppo E di Russia 2018 la vince la Serbia 1-0.

     

    COSTA RICA – SERBIA 0-1 (56° Kolarov)

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa, Acosta, Gonzalez, Duarte, Calvo; Venegas (60° Bolanos), Guzman (73° Colindres), Borges, Bryan Ruiz; Ureña (66° Campbell).

    Allenatore: Ramirez.

    Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic; Tadic (82° Rukavina), Milinkovic-Savic, Ljajic (70° Kostic); Mitrovic (89° Prijovic).

    Allenatore: Krstajic.

    Arbitro: Diedhiou.

    Ammoniti: Calvo (C), Guzman (C), Ivanovic (S), Prijovic (S).

     

    Ora andiamo a raccontare la partita d’esordio a Russia 2018 dei campioni del mondo in carica della Germania.

    La partenza è frizzante ed in soli due minuti si registrano una chance per parte. Il Messico tiene alti i ritmi ed impegna due volte Neuer. E’ una sfida che viaggia su ritmi alti, con potenziale occasioni da ambo i lati. Al 35° l’ennesima ripartenza messicana si concretizza con Lozano che dentro l’area batte Neuer. La risposta tedesca è immediata, il calcio di punizione di Kroos è quasi perfetto ma Ochoa la tocca quanto basta per metterla sulla traversa. Il primo tempo si chiude con il Messico meritatamente avanti 1-0.

    Ci si aspetta una Germania aggressiva ed invece i tedeschi tengono ritmi troppo bassi per sorprendere la difesa messicana. La squadra di Low mantiene un atteggiamento spregiudicato e concede spazi al Messico che però non li sfrutta per trovare il potenziale 2-0. Il copione non cambia, Germania a provare di trovare il pareggio, Messico pronto a chiudersi e ripartire. Low prova ad inserire più punte, Brandt con un gran tiro sfiora il palo ad un minuto dal 90°. Finisce così, il Messico compie l’impresa di battere la Germania.

     

    GERMANIA – MESSICO 0-1 (35° Lozano)

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng, Hummels, Plattenhardt (79° Gomez); Kroos, Khedira (60° Reus); Müller, Özil, Draxler; Werner (86° Brandt).

    Allenatore: Low.

    Messico (4-2-3-1): Ochoa; Salcedo, Ayala, Moreno, Gallardo; Herrera, Guardado (73° Marquez); Layùn, Vela (58° Alvarez), Lozano (66° Jimenez); Hernandez.

    Allenatore: Osorio.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Moreno (M), Muller (G), Hummels (G), Herrera (M).

     

    Concludiamo con l’ultima gara odierna, l’esordio al Mondiale del Brasile.

    La partenza del Brasile è super, ritmi alti, giocate veloci. Al 12° Paulinho si lancia in area sfruttando un’indecisione della difesa Svizzera, il centrocampista verdeoro colpisce male la palla e Sommer riesce a salvarsi, anche se la terna non concede il corner. Al 20° il Brasile passa in vantaggio con Coutinho che lascia partire un tiro a giro stupendo, che bacia il palo interno e s’insacca. Trovato il gol il Brasile inizia ad abbassare i ritmi, la Svizzera si fa più audace, ci mette più intensità ma alla fine Alisson non corre rischi. Si va al riposo sul 1-0 Brasile.

    Pronti via, la Svizzera ci prova e al 50° trova il pareggio con il colpo di testa di Zuber su azione da corner. La Svizzera ci crede e prova a rendersi insidiosa, mantenendo sempre la giusta intensità. I verdeoro provano nuovamente a premere sull’acceleratore ma non riescono a sfondare il muro elvetico. Al 90° Sommer è bravissimo a respingere il colpo di testa di Firmino su punizione di Neymar. Al 91° è Miranda ad avere la grande chance ma la sua conclusione passa molto vicina al palo ma esce. Nell’ultimissimo minuto di recupero ci prova anche Renato Augusto ma Schar è attento e respinge a due passi dalla linea. Finisce così, la Svizzera riesce a fermare sul pareggio il Brasile.

     

    BRASILE – SVIZZERA 1-1 (20° Coutinho (B), 50° Zuber (S))

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Danilo, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Casemiro (60° Fernandinho), Paulinho (67° Renato Augusto); Willian, Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (79° Firmino).

    Allenatore: Tite.

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner (87° Lang), Schar, Akanji, Rodriguez; Behrami (70° Zakaria), Xhaka; Shaqiri, Dzemaili, Zuber; Seferovic (80° Embolo).

    Allenatore: Petkovic.

    Arbitro: Ramos.

    Ammoniti: Lichtsteiner (S), Casemiro (B), Schar (S), Behrami (S).

     

  • Russia 2018, Messi stecca, l’Islanda ferma l’Argentina

    Russia 2018, Messi stecca, l’Islanda ferma l’Argentina

    Ieri era stata la notte di Cristiano Ronaldo, oggi al Mondiale di Russia 2018 doveva essere la giornata di Leo Messi ma l’argentino non è riuscito ad emulare il rivale portoghese.

    Nella gara dell’Argentina contro l’Islanda, la Pulce non è riuscito a trovare il gol ed ha pure fallito il calcio di rigore, parato da Halldorsson, che avrebbe dato il 2-1 ai suoi. Grande impresa dell’Islanda che è riuscita a fermare sul pareggio per 1-1 l’albiceleste portando a casa un prezioso punto.

    Prima dell’Argentina era scesa in campo la Francia che ha avuto l’onore di vedersi assegnato il primo rigore con il VAR ma ha fatto molta fatica per sconfiggere 2-1 l’Australia.

    Nelle altre gare della giornata uno sfortunato ed impreciso Perù è stato sconfitto per 1-0 da una Danimarca cinica in attacco e molto concentrata in difesa.

    In serata è stato il turno della Croazia che con un Mandzukic gran protagonista, autogol causato e rigore procurato, ha sconfitto per 2-0 la Nigeria.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa terza giornata dei mondiali di Russia 2018.

    Ci si aspetta una Francia d’assalto ed invece, dopo una buona occasione di Mbappe nei primissimi minuti, i Blues non riescono a rendersi praticamente mai insidiosi nella prima frazione. I francesi giocano ad un ritmo basso contro una Australia che si chiude ed al 18° avrebbe la grossa chance, Tolisso tenta di anticipare Sainsbury e devia nella propria porta, Lloris con un super intervento salva i suoi. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa è decisamente frizzante, al 57° Griezmann cade in area, l’arbitro fa proseguire ma viene richiamato dal VAR, il direttore di gara decide di andare a verificare al monitor ed assegna il primo storico rigore VAR. Dal dischetto Griezmann trasforma. I francesi avrebbero subito la palla del 2-0 ma la sprecano e al 62° Umtiti commette un ingenuo fallo di mano in area, è rigore per l’Australia, Jedinak spiazza Lloris e pareggia i conti. La partita sembra scivolare sul 1-1 ma al 81° Pogba e Giroud scambiano in velocità, il centrocampista arriva al tiro, Behich devia la conclusione che sbatte sulla traversa e rimbalza in rete con la Goal Line Technology che conferma. Finisce così, la Francia con sofferenza porta a casa i primi 3 punti a Russia 2018. 

     

    FRANCIA – AUSTRALIA 2-1 (58° rig. Griezmann (F), 62° rig. Jedinak (A), 81° Pogba (F))

    Francia (4-3-3): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Tolisso (78° Matuidi), Kante, Pogba; Dembelé (70° Fekir), Mbappe, Griezmann (70° Giroud).

    Allenatore: Deschamps.

    AUSTRALIA (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic (72° Irvine), Kruse (84° Arzani); Nabbout (64° Juric).

    Allenatore: van Marwijk.

    Arbitro: Cunha.

    Ammoniti: Leckie (A), Risdon (A), Tolisso (F), Behich (A).

     

    Passiamo ora alla partita d’esordio dell’Argentina a Russia 2018.

    La partenza vede l’Argentina provarci su un paio di punizioni calciate in mezzo da Messi e l’Islanda rispondere con una buona palla calciata però a lato da posizione favorevole da Bjarnason. Al 19° l’Albiceleste la sblocca con Aguero che sfrutta una conclusione di Rojo e da dentro l’area trafigge il portiere Halldorson. La risposta islandese è immediata, la difesa di Sampaoli pasticcia e Finnbogason è lesto a lanciarsi sul pallone vagante in area e a calciarlo in rete per il pareggio. L’Argentina cerca di spingere per ritrovare il vantaggio, l’Islanda si chiude e nel finale ha pure la possibilità di trovare il 2-1 ma Caballero è bravo a respingere il diagonale di Gylfi Sigurdsson. Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa è equilibrata con l’Argentina che con il passare dei minuti prende campo, al 63° Meza viene messo giù in area, Marciniak concede rigore, dal dischetto va Messi ma Halldorsson respinge. L’Albiceleste ci prova con un tiro di Messi, fuori di poco, ed un cross di Pavon, ben respinto da Halldorsson. Sampaoli inserisce anche Higuain a 5 minuti dalla fine ma l’Islanda tiene e porta a casa un pareggio pesante ed importante contro una deludente Argentina.

     

    ARGENTINA – ISLANDA 1-1 (19° Aguero (A), 23° Finnbogason (I))

    Argentina (4-2-3-1): Caballero; Tagliafico, Otamendi, Mascherano, Rojo; Salvio, Biglia (54° Banega); Di Maria (75° Pavon), Meza (84° Higuain), Messi; Aguero.

    Allenatore: Sampaoli.

    Islanda (4-5-1): Halldorsson; Saevarsson, R.Sigurdsson, Arnason, Magnusson; Gudmundsson (65° Gislason), G.Sigurdsson, Gunnarsson (76° Skulason), Hallfredsson, Bjarnason; Finnbogason (88° Sigurdarson).

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Arbitro: Marciniak.

     

    Passiamo ora alla seconda gara del girone C di Russia 2018.

    Le due squadre sentono la pressione del match e partono piano poi al 13° una conclusione di Carrillo costringe Schmeichel alla grande parata. Al 29° ancora pericoloso il Perù ma Kjaer è bravo a deviare il tentativo di Farfan. Al 44° diventa protagonista il VAR che segnala al direttore di gara di verificare il contatto in area Poulsen-Cueva. Viste le immagini l’arbitro assegna il rigore, dal dischetto va lo stesso Cueva che calcia altissimo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa si apre senza cambi e senza emozioni, almeno sino al 57° quando il Perù non riesce a sfruttare una buona giocata di Cuevas, con Flores che conclude a lato da buona posizione. Al 59° però è la Danimarca che passa: ripartenza di Eriksen, il Perù è posizionato male, Poulsen si presenta davanti a Gallese e lo batte sul primo palo. La risposta sudamericana è immediata e serve un super Schmeichel per salvare sul tiro di Flores. Il Perù va vicino più volte al pari ma in ogni occasione per un po’ di imprecisione la palla non entra in porta. Al 79° gran colpo di tacco di Guerrero, palla fuori di niente. Al 84° ancora Schmeichel con un super riflesso è pronto a dire no a Farfan. Sull’altro fronte Gallese nega ad Eriksen il gol del 2-0. Finisce così, la Danimarca batte il Perù 1-0.

     

    PERU’ – DANIMARCA 0-1 (59° Poulsen)

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Rodriguez, Ramos, Trauco; Tapia (87° Aquino), Yotun; Carrillo, Cueva, Flores (62° Guerrero); Farfan (85° Ruidiaz).

    Allenatore: Gareca.

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen (81° M. Jorgensen), Stryger Larsen; Kvist (35° Schone), Eriksen, Delaney; Poulsen, N.Jorgensen, Sisto (67° Braithwaite).

    Allenatore: Hareide.

    Arbitro: Gassama.

    Ammoniti: Tapia (P), Delaney (D), Poulsen (D).

     

    Arriviamo adesso all’ultima sfida di questa intensa terza giornata di Russia 2018.

    Non molte emozioni nella prima parte di gara, le squadre non creano molto se non un bel tiro di Perisic, su sponda di Mandzukic, alto non di molto. Al 32° la Croazia passa in vantaggio, su azione di corner Mandzukic colpisce di testa, la palla sbatte su Etebo e finisce in gol. Non si assiste ad una reazione nigeriana, anzi è Kramaric a sfiorare il 2-0. Si va al riposo con i croati avanti 1-0.

    La ripresa vede una Nigeria più propositiva ma senza grosse occasioni nel primo quarto d’ora. Al 70° Ekong, su un calcio d’angolo, trattiene Mandzukic in area, l’arbitro non ha dubbi, è rigore che Modric trasforma. La Nigeria tenta una d’orgoglio che però non crea grossi grattacapi alla difesa croata. Finisce 2-0, la Croazia vola in testa al gruppo D di Russia 2018.  

     

    CROAZIA – NIGERIA 2-0 (32° aut. Etebo, 71° rig. Modric)

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic; Rakitic, Modric; Rebic (78° Kovacic), Kramaric (60° Brozovic), Perisic; Mandzukic (86° Pjaca).

    Allenatore: Dalic.

    Nigeria (4-2-3-1): Uzoho; Shehu, Balogun, Ekong, Idowu; Ndidi, Etebo; Moses, Obi Mikel (88° Simy), Iwobi (62° Musa); Ighalo (73° Iheanacho).

    Allenatore: Rohr.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: Rakitic (C), Ekong (N), Brozovic (C).

  • Russia 2018: Ronaldo super protagonista nel pari tra Spagna e Portogallo

    Russia 2018: Ronaldo super protagonista nel pari tra Spagna e Portogallo

    La seconda giornata di Russia 2018 ha visto due partite risolte nel finale e lo spettacolare match tra Spagna e Portogallo concluso sul 3-3, con un protagonista assoluto: Cristiano Ronaldo.

    La giornata è stata aperta da un Uruguay brutto ma efficace che ha piegato la resistenza di un buon Egitto grazie al colpo di testa di Gimenez al 90°, la Celeste raggiunge così a tre punti la Russia in testa al girone A.

    Alle 17 si affrontavano Marocco ed Iran per la prima partita del girone B, anche qua la sfida si è decisa nel finale con lo sfortunato autogol di Bouhaddouz al minuto 94° che ha permesso all’Iran di portare a casa 3 punti.

    In serata è arrivato il piatto forte, la sfida tutta iberica che ha visto il Portogallo trovare due volte il vantaggio, con un rigore di Cristiano Ronaldo ed una papera di De Gea, sempre su tiro di Ronaldo. Le Furie Rosse non hanno mollato, hanno pareggiato entrambe le volte con Diego Costa ed hanno trovato il vantaggio con un gran tiro di Nacho. Cr7 però non aveva alcuna intenzione di alzare bandiera bianca ed al 87° con un vero e proprio gioiello su calcio di punizione ha firmato la personale tripletta per il definitivo 3-3.

    Veniamo al racconto della prima gara odierna.

    L’Uruguay con ritmi molto bassi, prova a gestire la gara, l’Egitto prova a chiudersi bene e non concede praticamente niente sino al 23° quando Cavani, dopo una bella giocata, lascia partire una conclusione violenta che viene deviata in corner dal difensore. Sul successivo calcio d’angolo Suarez si trova il pallone sui piedi a due passi dalla porta, la sua conclusione finisce incredibilmente sull’esterno della rete. Scampato il pericolo l’Egitto prova anche a farsi vedere in avanti e sostanzialmente non rischia altro, si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa riparte su tutti altri ritmi ed al 47° Cavani serve un assist perfetto a Suarez che però colpisce il portiere, bravo nella scelta di tempo, in uscita. Con il passare dei minuti l’Egitto comincia a rispondere ai ritmi alzati dall’Uruguay e cerca di rendersi insidioso con qualche ripartenza. Le squadre si allungano e gli uomini di Cuper insistono con rapide ed insidiose ripartenze ma al 73° è nuovamente Suarez, ancora servito benissimo da Cavani, ad avere la palla del vantaggio, il pistolero prova a saltare anche il portiere ma El Shenawy è bravissimo a bloccare la sfera. Il portiere egiziano si rende ancora una volta protagonista al 83° respingendo una conclusione potente di Cavani. Al 87° ancora Cavani, colpisce il palo su calcio di punizione, sembra una giornata no ma al 89° su punizione calciata da Sanchez arriva il colpo di testa di Gimenez che porta in vantaggio la “celeste”. Finisce così, l’Uruguay non brilla ma porta a casa i 3 punti, contro un buon Egitto, nell’esordio a Russia 2018.

     

    EGITTO – URUGUAY 0-1 (89° Gimenez)

    Egitto (4-2-3-1): El Shenawy; Fathy, Hegazy, Gabr, Abdelshafy; Hamed (50° Morsy), Elneny; Warda (82° Sobhy), Said, Trézéguet; Mohsen (63° Kahraba).

    Allenatore: Cuper.

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Varela, Godin, Gimenez, Caceres; Nandez (58° Sanchez), Vecino (87° Torreira), Bentancur, De Arrascaeta (59° Rodriguez); Cavani, Suarez.

    Allenatore: Tabarez.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Hegazy (E)

     

    Veniamo al racconto della seconda gara di giornata.

    La prima parte di gara è tutta favorevole al Marocco che crea tre buone occasioni nel primo quarto d’ora ed una gigantesca tripla chance, con Belhanda e Benatia protagonisti, al 18° ma in ogni occasione la difesa ed il portiere dell’Iran se la cavano con un po’ di fatica. Al 19° si vedono gli iraniani che con un pericolosissimo contropiede spaventano la retroguardia marocchina. L’Iran prende coraggio e prova anche a rendersi insidioso tant’è che sul finale di tempo servono due grandi interventi di Munir, su Azmoun prima e Jahanbakhsh poi, per mantenere inviolata la porta del Marocco. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Le squadre rientrano con gli stessi 22 interpreti che avevano chiuso la prima frazione ma  perlomeno per i primi 20 minuti non si segnalano occasioni. Al 80° prima occasione della ripresa, ci prova Ziyach da fuori ma Beiranvand si allunga e devia in corner. Al 94° il colpo di scena, Haji Safi calcia una punizione dalla sinistra, Bouhaddouz cerca l’intervento difensivo ma con il suo colpo di testa fa autogol regalando così all’Iran il successo nella gara di esordio del girone B di Russia 2018.

     

    MAROCCO – IRAN 0-1 (94° aut. Bouhaddouz)

    Marocco (3-4-3): Munir; Hakimi, Benatia, Saiss; N. Amrabat (76° S. Amrabat), Boussoufa, El Ahmadi, Harit (82° Da Costa); Belhanda, El Kaabi (78° Bouhaddouz), Ziyach.

    Allenatore: Renard.

    Iran (3-4-3): Beiranvand; Rezaeian, Cheshmi, Pouraliganj; Ansarifard, Ebrahimi (79° Hosseini) , Haji Safi, Shojaei (67° Taremi); Jahanbakhsh (84° Ghoddos), Azmoun, Amiri.

    Allenatore: Queiroz.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Shojaei (I), El Ahmadi (M), Jahanbakhsh (I), Ansarifard (I)

     

    Veniamo al racconto dell’ultima gara di giornata nonché primo big match di Russia 2018.

    Ci si aspettano fuochi d’artificio e pronti via, 4 minuti e Cristiano Ronaldo si procura un rigore, per fallo di Nacho, che con freddezza poi trasforma. La Spagna accusa il colpo, il Portogallo spreca due incredibili contropiedi con Guedes. Scampato il pericolo la Spagna comincia a costruire e al 24° trova il pareggio con una gran giocata di Diego Costa che si libera di Pepe e dopo un paio di finte piazza il tiro alle spalle di Rui Patricio. Il Portogallo accusa il colpo e al 26° rischia di finire sotto ma il gran tiro di Isco colpisce prima la traversa e poi la linea. Al 35° ci prova Iniesta ma il suo diagonale esce di un niente. Sembra si possa andare al riposo in parità ed invece Cr7 riceve palla da Guedes dal limite, lascia partire un tiro non certo impossibile ma De Gea combina una papera clamorosa e si fa sfuggire la palla in rete. All’intervallo va avanti il Portogallo per 2-1.

    Si riparte e dopo dieci minuti senza occasioni ma con buon ritmo, la Spagna perviene al pareggio con uno schema su punizione, cross di David Silva, sponda di Busquets e tocco facile sotto porta di Diego Costa. Passano due minuti e le Furie Rosse trovano il vantaggio, la difesa portoghese allontana, Nacho arriva in corsa, colpisce al volo, il pallone sbatte su un palo, poi sull’altro e poi s’infila. La reazione portoghese è piuttosto sterile e De Gea, oltre ad un’uscita spericolata, non deve compiere interventi. Al 87° Cristiano Ronaldo si procura un calcio di punizione dal limite, il numero 7 portoghese sistema con cura il pallone e poi lascia partire una conclusione praticamente perfetta, che vale il 3-3. Finisce così una partita davvero spettacolare con Cr7 che riesce a fermare la Spagna sul pareggio.

     

    PORTOGALLO – SPAGNA 3-3 (4° rig., 44°, 87° Ronaldo (P), 24°, 55° Diego Costa (S), 58° Nacho (S))

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerreiro; Bernardo Silva (69° Quaresma), William, Moutinho, Fernandes (68° Joao Mario); Guedes (Andrè Silva), Ronaldo.

    Allenatore: Fernando Santos.

    Spagna (4-2-3-1): De Gea; Nacho, Pique, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Koke; David Silva (85° Vazquez), Isco, Iniesta (70° Thiago Alcantara); Diego Costa (77° Iago Aspas).

    Allenatore: Hierro.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Busquets (S), Fernandes (P)

  • Russia 2018, esordio con goleada per i padroni di casa

    Russia 2018, esordio con goleada per i padroni di casa

    Un esordio così, al Mondiale di Russia 2018, i padroni di casa non se lo sarebbero mai aspettato. La Russia di Cherchesov, nella prima gara della Coppa del Mondo, ha infatti esordito con un sonoro 5-0 inflitto all’Arabia Saudita.

    Un successo che ha due protagonisti sopra a tutti gli altri: Cheryshev e Golovin.

    L’attaccante del Villarreal ha saputo farsi trovare pronto al momento dell’infortunio di Dzagoev ed ha siglato la doppietta che, dopo il gol del vantaggio firmato da Gazinsky, ha sostanzialmente chiuso la partita.

    Il 22enne centrocampista del Cska, desiderio di mercato della Juventus, ha dispensato belle giocate, ha regalato due assist ai compagni e come ciliegina sulla torta, ha segnato su calcio di punizione il gol del 5-0 nel recupero del secondo tempo.

    Buona partenza dunque per la Russia che ottiene i primi tre punti tra l’altro con una buonissima differenza reti.

    Sull’Arabia Saudita c’è poco da dire, sostanzialmente mai in partita, pericolosa solo in un paio di occasioni, è parsa lontanissima parente di quella squadra che aveva fatto buona figura nelle due sconfitte in amichevole contro Italia e Germania. 

    Veniamo al racconto del match d’esordio di Russia 2018.

    L’approccio migliore alla gara ce l’ha l’Arabia Saudita che, pur senza creare occasioni, sembra più serena. E’ questione di pochi minuti, smaltita la comprensibile tensione dell’esordio al mondiale casalingo, la Russia comincia a far gioco e va vicino al gol con Zhirkov ma la difesa Saudita salva in corner. Dopo un’altra occasione, stavolta per Dzagoev e ancora una volta salvata in corner, al 12° la Russia passa in vantaggio con Gazinsky bravo a liberarsi e a girare di testa in gol il cross di Golovin. La reazione degli uomini di Pizzi è veramente minima e si concentra tutta in un bel cross sul quale si lancia Al Sahlawi, è bravo il difensore di casa a deviare oltre la linea di fondo. Nemmeno la perdita di Dzagoev, fuori al 24° per un infortunio muscolare, agevola l’Arabia Saudita che anzi rischia di subire il raddoppio che arriva al 42° grazie a Cheryshev, sostituto di Dzagoev, che sfrutta un difettoso intervento dei difensori avversari e davanti ad Al Maiouf lascia partire un tiro potente che s’infila in rete. Nella prima gara di Russia 2018 si va al riposo con il risultato di Russia-Arabia Saudita 2-0. 

    Si riparte con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo ed è la Russia a fare la partita. Al 55° però l’Arabia Saudita ha una chance enorme per riaprire il match ma né Al Sahlawi prima né Al Jassim riescono ad arrivare puntuali sul bel cross di Al Burayk. Scampato il pericolo i russi provano a chiudere il match e al 67° una discreta conclusione, non impossibile, di Zobnin mette in difficoltà il portiere Al Maiouf che comunque riesce a salvarsi. Al 71° Dzyuba ci mette solo un minuto, dal momento del suo ingresso, a farsi trovare pronto sul cross di Golovin e a colpire di testa il pallone per il 3-0 della Russia. Al 91° la Russia cala il poker con una gran conclusione di esterno sinistro di Cheryshev che completa la propria doppietta personale. Non è ancora finita, al 94° c’è tempo per una pennellata su calcio di punizione di Golovin che non lascia scampo a Al Maiouf. Finisce così, la sfida d’esordio dei Mondiali di Russia 2018 se l’aggiudicano nettamente i padroni di casa.

     

    RUSSIA – ARABIA SAUDITA 5-0 (12° Gazinsky, 42°, 91° Cheryshev, 71° Dzyuba, 94° Golovin)

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Fernandes, Kutepov, Ignasevich, Zirkov; Gazinsky, Zobnin; Samedov (64° Kuzyayev), Dzagoev (24° Cheryshev), Golovin; Smolov (70° Dzyuba).

    Allenatore: Cherchesov.

    Arabia Saudita (4-5-1): Al Maiouf; Al Burayk, Os.Hawsawi, Om.Hawsawi, Al Shahrani; Al Dawsari, Otayf (64° Al Muwallad), Al Faraj, Al Jassim, Al Shehri (74° Bahbir); Al Sahlawi (84° Asiri).

    Allenatore: Pizzi.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Golovin (R), Al Jassim (A).

  • Paulo Dybala firma con adidas Football per Russia 2018

    Paulo Dybala firma con adidas Football per Russia 2018

    Paulo Dybala e adidas Football annunciano il loro legame lavorativo: il giovane attaccante dell’Argentina e numero 10 della Juventus durante la FIFA World Cup 2018 vestirà ai piedi adidas.
    Claus-Peter Mayer, VP Global Sports Marketing di adidas Football, ha dichiarato: “Siamo lieti di firmare uno dei più brillanti giovani talenti del calcio mondiale in questo momento. Paulo Dybala è uno dei giocatori più creativi che calcano i campi di gioco e sono queste le caratteristiche che lo rendono il giocatore perfetto per far parte del team adidas. Non vediamo l’ora di vedere Paulo lasciare il segno sulla FIFA World Cup“.

    Alle parole di Mayer hanno fatto seguito quelle di Dybala, il quale conferma:
    Sono felice di far parte della famiglia adidas, unendomi al marchio sportivo leader e spingendo i confini della creatività dentro e fuori dal campo. Sono entusiasta di vedere cosa riserva il futuro e cosa siamo in grado di creare insieme“.

    Dybala, reduce dalle 22 reti stagionali con la maglia bianconera, si appresta al debutto del Mondiale in Russia con la maglia albiceleste che scenderà in campo sabato 16 giugno nella partita contro l’Islanda.

    Paulo Dybala firma con adidas Football

    Per ulteriori informazioni è possibile visitare adidas.com/football o seguire @adidasfootball su Instagram o Twitter per partecipare alla conversazione.

    adidas è il brand leader del panorama calcistico globale. Oltre a essere sponsor e fornitore ufficiale dei più importanti tornei del mondo – FIFA World Cup™, FIFA Confederations Cup, UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA European Championships –, sponsorizza squadre del calibro di Manchester United, Real Madrid, FC Bayern Monaco, Juventus e AC Milan. In più, è il marchio indossato da alcuni dei campioni indiscussi del calcio internazionale, quali Leo Messi, Paul Pogba, Gareth Bale, Karim Benzema, Roberto Firmino, Thomas Müller, Luis Suárez, James Rodríguez, Diego Costa, Mesut Özil, Renato Sanches e Julian Draxle

  • Gioia Italia, la Nazionale femminile vola al Mondiale

    Gioia Italia, la Nazionale femminile vola al Mondiale

    Adesso c’è anche la matematica, la Nazionale femminile di Milena Bertolini conquista la qualificazione ai Mondiali di calcio femminile di Francia 2019.

    20 anni, saranno passati 20 anni dal mondiale di Usa 1999 quando finalmente la prossima estate le azzurre torneranno a disputare la Coppa del Mondo. 

    Un risultato straordinario se si pensa che, in questo girone di qualificazione, la Nazionale femminile ha fatto bottino pieno, 7 vittorie su 7 gare disputate, ottenendo il pass con un turno d’anticipo, rendendo inutile l’ultima gara contro il Belgio. 

    La sfida di questa sera con il Portogallo, temuta alla vigilia, si è messa subito bene, con due gol nei primi 13 minuti, Girelli e Salvai, che hanno reso tutto più semplice. Le lusitane non si sono mai rese pericolose dinanzi a Pipitone ed anzi, possono ringraziare i legni dell’Artemio Franchi, colpiti da Bonansea e Girelli, se alla fine il risultato ha visto solo 3 gol di scarto, a segno Bonansea proprio al 90°.

    Al fischio finale le calciatrici, Mister Bertolini e anche lo staff della Nazionale femminile sono esplose in grida di gioia, dopo la delusione della squadra maschile, che sarà assente al Mondiale di Russia che partirà la prossima settimana, finalmente l’Italia del calcio può tornare a sorridere.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pronti via e al 4° l’Italia passa in vantaggio, corner pennellato da Giugliano e colpo di testa vincente, sull’uscita del portiere, di Girelli. Le azzurre non si accontentano e mettono nuovamente in difficoltà la difesa portoghese che però si salva. E’ un monologo azzurro, ogni corner è un brivido per la difesa ospite. Puntualmente al 13°, sempre da calcio d’angolo arriva il raddoppio con Salvai che calcia verso la porta sguarnita, Dolores Silva prova a respingere ma lo fa con la palla già oltre la linea di porta. La reazione portoghese è praticamente nulla, anzi è Bonansea che ha due potenziali chance da gol che però non riesce a concretizzare. Al 33° l’Italia perde Rosucci per infortunio, entra al suo posto Parisi. Al 43° Bonansea si lancia su un pallone in area, la numero 18 colpisce con forza ma Morais respinge. Il primo tempo si chiude con l’Italia avanti 2-0.

    Si riparte con le stesse azzurre che avevano finito il primo tempo e con un doppio cambio nel Portogallo, dentro Marques e Jessica Silva per Mendes e Pinto. L’Italia abbassa i ritmi, il Portogallo fa uno sterile possesso palla che non porta a creare niente dalle parti di Pipitone. Al 63°, sempre da azione di corner, l’Italia va vicina al tris, dopo un colpo di testa di Salvai ed un pasticcio della difesa ospite, la palla finisce a Gama che calcia, la sua conclusione deviata viene salvata da Dolores Silva un passo prima della linea. Al 66° grande scatto, sul filo del fuorigioco, di Bonansea, l’azzurra si presenta davanti a Morais e calcia, il pallone supera il portiere ma centra la traversa. Al 73° primo vero tiro in porta del Portogallo con Tatiana Pinto ma Pipitone è attentissima e blocca. Passano due minuti ed un gran riflesso di Morais toglie la gioia del gol a Bonansea. Al 84° ancora la traversa dice no all’Italia, questa volta su una perfetta punizione di Girelli. Al 90° finalmente il terzo gol arriva, Galli ruba palla e serve un assist perfetto per Bonansea che di prima gira alle spalle di Morais. Finisce qua, l’Italia del calcio femminile conquista, dopo 20 anni, la qualificazione al Mondiale.

     

    ITALIA – PORTOGALLO 3-0 (4° Girelli, 13° Salvai, 90° Bonansea (I))

    Italia (4-3-3): Pipitone; Guagni, Gama, Salvai, Bartoli; Galli, Giugliano (78° Cernoia), Rosucci (33° Parisi); Bonansea, Sabatino (61° Mauro), Girelli.

    Allenatore: Bertolini.

    Portogallo (4-4-2): Morais; Borges, Infante, Costa, Dolores Silva; Tatiana Pinto, Fatima Pinto (46° Jessica Silva), Neto, Norton (68° Luis); Diana Silva, Mendes (46° Marques).

    Allenatore: Neto.

    Arbitro: Larsson.

    Ammoniti: Sabatino (I), Parisi (I), Borges (P), Infante (P).