Categoria: Calcio

  • Il TAS annulla la sentenza Uefa, il Milan giocherà l’Europa League

    Il TAS annulla la sentenza Uefa, il Milan giocherà l’Europa League

    Una notizia che ha il sapore di un aperitivo molto dolce, prima del pranzo odierno, ha fatto felici i tifosi rossoneri: il Tas ha annullato la parte della Sentenza Uefa che escludeva il club dalle coppe europee.

    Il Tas ha infatti accolto parzialmente il ricorso, depositato dal Milan il 4 luglio, in risposta alla Sentenza Uefa che, in data 27 giugno, aveva comunicato l’esclusione della compagine rossonera dalle coppe europee per per la violazione delle regole del Fair Play finanziario.

    Il Collegio giudicante del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha ritenuto la sanzione imposta, dal massimo organismo calcistico europeo, sproporzionata ed ha cancellato l’esclusione del Milan dall’Europa League 2018/19, conquistata sul campo con il sesto posto nella Serie A 2017/18, rimandando all’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB la possibilità di applicare una situazione disciplinare adeguata all’attuale situazione finanziaria del Club.

    Fondamentale per il successo del ricorso è stato, come si legge nel documento ufficiale del Tas, il significativo miglioramento della situazione finanziaria del club dovuta al cambio di proprietà, da Yonghong Li al fondo Elliott.

    Il comunicato del Tas non riporta le motivazioni di questa decisioni ma, al termine del documento, afferma che tali motivazioni saranno comunicate in seguito.

    Adesso il Milan, fatta salva la propria presenza nelle coppe europee, dovrà attendere una nuova Sentenza Uefa con diversi scenari: da una possibile multa sino al blocco di una sessione di mercato, passando alla limitazione delle liste per le competizioni Uefa.

    La buona notizia ovviamente non ha reso felici solo i tifosi, il capitano rossonero Leonardo Bonucci ha così twittato la propria gioia.

    La reazione di Bonucci alla notizia arrivata dal Tas | © Profilo Twitter Ufficiale Leonardo Bonucci

    Il club allenato da Rino Gattuso quindi disputerà l’Europa League 2018/19 partendo direttamente dalla fase a gironi, insieme alla Lazio, torna a dover disputare i preliminari l’Atalanta (26 luglio/2 agosto contro il Sarajevo), niente da fare per la Fiorentina che per diversi giorni aveva accarezzato la possibilità di accedere ai preliminari della seconda competizione europea per club.

  • Russia 2018: la Francia è Campione del Mondo

    Russia 2018: la Francia è Campione del Mondo

    Non sarà stata bellissima da vedere, non avrà offerto un calcio champagne in questa finale, in queste partite però il risultato viene al di sopra di tutto, questo serviva e questo hanno ottenuto i ragazzi di Deschamps: la FRANCIA è Campione del Mondo.

    Un risultato, 4-2 alla fine, probabilmente troppo largo e troppo penalizzante per una Croazia che, specialmente nel primo tempo, ha fatto la partita ma è stata punita da un pizzico di sfortuna (autogol di Mandzukic) e da 5 minuti di blackout nella ripresa, nei quali la Francia ha trovato due gol, che hanno totalmente indirizzato la gara, con i tanto attesi Pogba e Mbappé.

    Un successo comunque meritato visto il cammino fatto dai francesi a Russia 2018: 6 vittorie ed un solo pareggio, ininfluente nella terza gara del girone, 14 gol fatti e solo 6 subiti, in svantaggio solo 9 minuti in tutto il torneo.

     

    Veniamo al racconto dell’ultimo atto, la Finale del Mondiale di Russia 2018, Francia-Croazia.

    La partenza è tesa, ovviamente equilibrata ma con una Croazia decisamente aggressiva, la Francia invece mantiene un atteggiamento molto attendista. Al 18° però, alla prima vera occasione la Francia passa in vantaggio, punizione velenosa di Griezmann, tocco involontario e sfortunato di Mandzukic e palla in rete. La Croazia reagisce e comincia a spingere, al 28° punizione dolce verso l’esterno, arriva una sponda per Mandzukic, il 17 a sua volta fa sponda, la palla arriva a Vida che l’appoggia a Perisic, quest’ultimo lascia partire una conclusione imprendibile per Lloris. Al 34° Matuidi svetta su corner, la palla sbatte sul braccio di Perisic e finisce sul fondo, Pitana lascia correre poi però viene richiamato al VAR e decide di assegnare il calcio di rigore. La squadra di Dalic però non molla e si ripropone all’attacco alla ricerca del pari. Pareggio che però non arriva, si va al riposo sul 2-1 per la Francia.

    Si riparte senza cambi nelle due squadre. Passano solo 2 minuti e Rebic, con un gran tiro da dentro l’area, costringe Lloris al salvataggio in corner. E’ una Croazia vogliosa, aggressiva, lucida, di fronte la Francia non sembra aver modificato il proprio atteggiamento. I Bleus però hanno Mbappè che al 52° si accende, supera Vida, che però lo ostacola, poi conclude con Subasic bravo a chiudere lo specchio. Al 59° Pogba inventa per Mbappé, il numero 10 va via in profondità mette la palla in mezzo con Griezmann che appoggia a Pogba, il centrocampista lascia partire il destro violento che viene ribattuto, il pallone però torna sul suo sinistro e stavolta non lascia scampo a Subasic. La Croazia accusa il colpo e al 65° Hernandez va via sulla sinistra, serve Mbappè al centro, l’attaccante controlla, prende la mira e col rasoterra batte Subasic. La Francia si rilassa e al 68° Lloris anziché rilanciare si distrae e si fa beffare da Mandzukic. I croati ritrovano un po’ di coraggio e si lanciano alla ricerca del gol che potrebbe render infuocato il finale. Il gol però non arriva, la squadra di Deschamps regge senza problemi e alla fine può esultare: la FRANCIA è Campione del Mondo.

     

    FRANCIA – CROAZIA 4-2 (18° aut. Mandzukic (C), 28° Perisic (C), 38° rig. Griezmann (F), 59° Pogba (F), 65° Mbappé (F), 68° Mandzukic (C))

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kante (54° N’Zonzi), Pogba; Mbappé, Griezmann, Matuidi (73° Tolisso); Giroud (81° Fekir).

    Allenatore: Deschamps.

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic (81° Pjaca); Rakitic, Brozovic; Rebic (71° Kramaric), Modric, Perisic; Mandzukic.

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Kante (F), Hernandez (F), Vrsaljko (C).

     

    LA ROSA DELLA FRANCIA CAMPIONE DEL MONDO 2018

    Portieri: Lloris, Mandanda, Areola

    Difensori: Pavard, Kimpembe, Varane, Umtiti, Rami, Sidibé, Hernandez, Mendy

    Centrocampisti: Pogba, Lemar, Tolisso, Kantè, Matuidi, N’Zonzi,

    Attaccanti: Griezmann, Giroud, Mbappé, Dembelé, Fekir, Thauvin.

     

     

  • Russia 2018: il Belgio conquista uno storico terzo posto

    Russia 2018: il Belgio conquista uno storico terzo posto

    Il Belgio compie un altro passettino nella propria storia calcistica, battendo 2-0 l’Inghilterra infatti i Diavoli Rossi hanno conquistato il terzo posto a Russia 2018, un risultato storico per la nazionale belga che aveva come miglior posizione il quarto posto del Mondiale 1986.

    Delusione invece per l’Inghilterra che è parsa una squadra svogliata e senza stimoli e che ha sostanzialmente regalato un tempo agli avversari. Il risveglio del secondo tempo, con alcune occasioni piuttosto ghiotte, non è bastato a riequilibrare il risultato ma anzi nel finale il Belgio ha punito, con la propria migliore arma ovvero la ripartenza, la difesa dei Tre Leoni trovando il gol del definitivo 2-0.

    Veniamo al racconto della finale 3°/4° posto di Russia 2018, Belgio-Inghilterra. 

    Pronti via e con una classica ripartenza il Belgio trova il vantaggio, Lukaku allarga per Chadli, l’esterno mette il cross in mezzo su cui si lancia Meunier che anticipa la difesa ed insacca. Al 12° serve un gran riflesso di Pickford per negare il raddoppio a De Bruyne, solo in area dopo una disattenzione della difesa inglese. Solo Belgio in campo e al 19° è Lukaku ad avere la grande occasione ma non è rapido e la difesa avversaria salva. Al 23° si vede finalmente anche l’Inghilterra, Sterling controlla un bel lancio, appoggia la palla a Kane che però colpisce male, il pallone sfila a lato. Ci prova in acrobazia Alderweireld al 35°, la sua conclusione si deposita sopra la rete. Nel recupero del primo tempo altra palla buona per Lukaku che controlla bene, punta Stones che non si fa superare e devia in corner. Il primo tempo si chiude coi Diavoli Rossi avanti 1-0.

    Si riparte con Southgate che inserisce Lingard e Rashford per Rose e Sterling davvero negativi nel primo tempo.  Nei primi 10 minuti non si vedono grandi occasioni ma certamente c’è un’Inghilterra più propositiva in campo. Al 56° gran palla di De Bruyne per Lukaku che controlla male e permette a Pickford di bloccare in uscita bassa. Al 70° il pareggio sembra fatto, Dier riceve, salta secco Kompany, prova il colpo sotto con cui supera Courtois ma trova uno strepitoso Alderweireld che salva sulla linea. Dier è il più pericoloso dei suoi, al 73° prova anche con il colpo di testa, palla fuori non di molto. Al 80° ripartenza micidiale del Belgio, Mertens serve un cross verso Meunier che colpisce al volo, bravo Pickford a respingere a mano aperta. Due minuti dopo però il raddoppio arriva, De Bruyne serve Hazard, il numero 10 belga entra in area e piazza la palla alle spalle di Pickford. Finisce così, il terzo posto a Russia 2018 se lo aggiudica il Belgio. 

     

    BELGIO – INGHILTERRA 2-0 (4° Meunier, 82° Hazard)

    Belgio (3-4-3): Courtois; Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Meunier, Tielemans (78° Dembelé), Witsel, Chadli (39° Vermaelen); De Bruyne, Lukaku (60° Mertens), E.Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Jones, Stones, Maguire; Trippier, Loftus-Cheek (84° Dele Alli), Dier, Delph, Rose (46° Lingard); Sterling (46° Rashford), Kane.

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Stones (I), Maguire (I), Witsel (B).

  • Russia 2018: Mandzukic regala una storica finale alla Croazia

    Russia 2018: Mandzukic regala una storica finale alla Croazia

    Un gol storico, un gol arrivato al minuto 109 con la firma di Mario Mandzukic, un gol che ha permesso alla Croazia di conquistare la prima storica finale di un Mondiale.

    L‘Inghilterra colleziona una pesante delusione, non riuscendo nell’impresa di tornare a disputare l’ultimo atto del mondiale, obiettivo che aveva ottenuto solo nel 1966, anno del successo casalingo.

    La gara si era messa bene per gli inglesi con il gol dopo pochi minuti su punizione di Trippier. Gli uomini di Dalic hanno provato a reagire e nella ripresa, quando Perisic ha deciso di accendersi, ha trovato il pari con il gol proprio del centrocampista nerazzurro che, dopo un palo al 71°, ha trovato l’assist vincente per Mandzukic al minuto 109°.

    Domenica la Croazia se la vedrà contro la Francia per provare ad entrare ancora di più nella storia del calcio.

     

    Veniamo al racconto della seconda semifinale del mondiale di Russia 2018, Croazia-Inghilterra.

    Pronti via e l’Inghilterra passa subito in vantaggio con la perfetta punizione calciata da Trippier al minuto 5°. La Croazia non riesce nella reazione e la squadra inglese prova ad approfittarne. Alla mezz’ora clamoroso errore di Kane che solo davanti a Subasic colpisce il portiere, sulla respinta, da posizione angolata centra in pieno il palo, il guardalinee alza la bandierina invalidando il gioco, dal replay però rimane qualche dubbio. Lo spavento sveglia i croati che cominciano a spingere. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per l’Inghilterra.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti in campo. Nei primi dieci minuti non si assiste a grandi occasioni con la Croazia che cerca di creare possibilità  ma commette sempre troppi errori. Al 66° gran tiro di Perisic, s’immola Walker che respinge. Passano solo 2 minuti e su un perfetto cross di Vrsaljko, Perisic s’inserisce e con una bella acrobazia mette la palla alle spalle di Pickford. Il numero 4 della Croazia è “On Fire” e al 71° con un gran diagonale supera Pickford ma il palo salva l’Inghilterra. Al 82° grande occasione per Mandzukic che stoppa bene ma si fa respingere il tiro da Pickford. Le due squadre non riescono a superarsi, si va ai supplementari.

    Si riparte con un’Inghilterra più propositiva rispetto ad una Croazia più attendista. Al 98° gran colpo di testa di Stones, Subasic è superato ma sulla linea c’è Vrsaljko che di testa allontana. Nel primo minuto di recupero Mandzukic si lancia su gran cross di Perisic, l’attaccante croato tocca il pallone ma Pickford in uscita salva prima di travolgerlo. Il primo tempo supplementare si chiude sul 1-1.

    Si riparte e dopo due minuti la Croazia ha la chance per il vantaggio, Brozovic è bravo a farsi trovare libero su azione da corner, va al tiro ma non inquadra la porta.  Al minuto 109 Perisic effettua una sponda di testa, Mandzukic sbuca alle spalle della difesa inglese e batte Pickford. Al 119° Kramaric spreca un contropiede cercando la conclusione, anziché servendo Perisic solissimo. Non succede altro, la rete di Mario Mandzukic porta la Croazia ad una storica finale mondiale. L’Inghilterra si ferma ad un passo dall’ultimo atto.

     

    CROAZIA – INGHILTERRA 2-1 (5° Trippier (I), 68° Perisic (C), 109° Mandzukic (C))

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic (94° Pivaric); Rakitic, Brozovic; Rebic (101° Kramaric), Modric (118° Badelj), Perisic; Mandzukic (115° Corluka).

    Allenatore: Dalic.

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Walker (112° Vardy), Stones, Maguire; Trippier, Dele Alli, Henderson (97° Dier), Lingard, Young (91° Rose); Sterling (74° Rashford), Kane.

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Mandzukic (C), Walker (I), Rebic (C).

  • Cristiano Ronaldo alla Juve fa bene solo alla Juve?

    Cristiano Ronaldo alla Juve fa bene solo alla Juve?

    Cristiano Ronaldo alla Juve l’affare del secolo? Forse si, forse no, sarà il tempo a darci le risposte, quel che è certo è che erano anni che in Italia non si viveva un evento mediatico rumoroso per l’arrivo nella nostra Serie A di un campione del genere!

    Ricapitolando velocemente, dopo giorni in cui le voci si rincorrevano tra incredulità, speranze e certezze di veder realizzato il sogno di CR7 con la maglia bianconera, nel pomeriggio di ieri, il sito ufficiale del Real Madrid, annunciava la volontà di Cristiano Ronaldo di lasciare il club dei blancos in cerca di nuovi stimoli. Solo dopo la chiusura della borsa di Milano anche la Juventus FC dava il benvenuto al suo nuovo campione.

    Cristiano Ronaldo alla Juve

    L’affare si è concluso per 100 milioni pagabili in due esercizi, altri 5 milioni per il contributo di solidarietà previsto dal regolamento FIFA e oneri accessori per € 12 milioni. Con il calciatore invece è stato sottoscritto “un contratto di prestazione sportiva quadriennale fino al 30 giugno 2022 da 30 milioni a stagione“.

    Cristiano Ronaldo alla Juve: quali benefici?

    L’affare che ha portato Cristiano Ronaldo alla Juve complessivamente dovrebbe raggiungere cifre intorno ai 400 milioni di euro, una cifra che il club bianconero, che nel corso degli ultimi 5 anni ha visto aumentare il suo fatturato, dovrebbe essere in grado di sostenere. A tal proposito merita attenzione una scrupolosa analisi realizzata dal sito Calcio&Finanza che qui riassumiamo.

    Per tirare le somme ed effettuare una stima di quanto impatti l’acquisto di Cristiano Ronaldo sul bilancio 2018-2019, perché solo stime si possono fare, bisogna valutare due voci: la prima è il costo che gravera’ sull’azienda, al di la di stipendio netto e lordo, che dovrebbe aggirarsi tra i 68 e i 69 milioni di euro a esercizio, la seconda è il costo di trasferimento che la Juventus dovrà pagare, in due mandati, al Real Madrid, cioè 112 milioni di euro, centesimo più, centesimo meno. Tutto questo va quindi visto in ottica della durata del contratto, cioè 4 anni, per arrivare così a ottenere una somma tra il valore del cartellino e gli oneri accessori capitalizzati di 28 milioni di euro l’anno. L’impatto dell’acquisto di Cristiano Ronaldo sul bilancio 2018-2019 della Juventus, è pertanto stimato in 96,42 milioni.

    Come coprire dunque questa cifra così importante? Tralasciando i ricavi che ne deriverebbero dalle cessioni di alcuni giocatori, è prima di tutto grazie al rincaro degli abbonamenti dello Stadium (di circa il 30% in più rispetto alla passata stagione) che la società può contare su un aumento nel fatturato di 20 milioni. Sono circa 30 milioni invece i ricavi che ne deriverebbero dalla Champions League (ipotizzando un percorso simile a quello della stagione 2017/2018) mentre sfiorerebbero i 50 in caso di vittoria finale. Non è da trascurare un altro dato, che è quello legato agli sponsor di CR7. Il portoghese infatti è testimonial di Nike ma anche Armani, Samsung, Herbalife, Mtg, American Tourister, Emirates, Toyota, TAG Heuer. Il risultato potrebbe essere quello di portare gli sponsor ad aprire trattative nuove con il club bianconero (Difficile che Adidas, sponsor della Juve, decida di investire per il testimonial di punta di un diretto competitor).

    Store online della Juventus irraggiungibile per i troppi accessi

    E ancora, la Juventus punta a capitalizzare anche con la vendita di magliette di CR7. Se si ipotizza che nell’arco dell’anno la Juve vende 1 milione di magliette l’incasso sarebbe di oltre 90 milioni di euro e, considerato che lo store online del club bianconero nelle prime ore dopo l’annuncio di ieri è rimasto a lungo down e irraggiungibile, non fatichiamo a credere che i ricavi potrebbero essere anche superiori. Insomma, tra gadget, pubblicità e magliette, l’acquisto di Ronaldo potrebbe anche essere totalmente finanziato da questo giro di denaro.

    L’effetto social dopo l’ arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve

    Cristiano Ronaldo è indubbiamente il calciatore più popolare del momento. È la persona più seguita al mondo e la sua popolarità sicuramente porterà benefici economici anche al club. Sono oltre 330 milioni di followers suddivisi sui tre social di Ronaldo, un dato che non possiamo assolutamente trascurare. Non a caso, tra i tanti effetti registrati dal trasferimento di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus, è interessante sottolineare anche quello relativo all’aumento di followers sui canali social ufficiali dei bianconeri. Su Facebook i follower sono passati a circa 33 milioni circa, una crescita di quasi 300.000 nuovi follower rispetto al pomeriggio di ieri. Su Twitter invece è di poco superiore a 6.159.000 per una crescita superiore ai 100.000. Infine, su Instagram, i follower sono arrivati a 11.170.000, quando nella giornata di ieri – prima dell’annuncio ufficiale – erano fermi a poco oltre i 10 milioni.

    Effetto Ronaldo per l’Italia

    Analizzati rapidamente i benefici prettamente economici dall’arrivo di CR7 alla Juve passiamo a quelli che potenzialmente potrebbe portare al movimento calcistico italiano e alla nostra economia in generale. L’arrivo di uno dei giocatori più forti al mondo in attività è sicuramente uno spot importantissimo per il calcio italiano che proprio quest’anno, con la mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, ha bisogno di un buon rilancio per il futuro. L’arrivo di un campione della sua caratura potrebbe spingere altri campioni verso il nostro campionato, inoltre le stesse società avversarie della Juve ne gioveranno in termini economici. Infatti la voglia di vedere in campo Cristiano Ronaldo produrrà certamente l’effetto di riempire gli stadi di Serie A.

    Infine anche il potenziale turistico non è da trascurare, nelle scorse ore infatti anche la città di Torino, attraverso le parole del suo asssessore al turismo, si è detta pronta ad accoglierlo, e sta già cominciando a lavorare per trovare nuove strategie turistiche e di comunicazione che gravitino attorno a lui e alla sua maglia numero 7. Il suo arrivo – spiega l’assessore Sacco – “attrarrà turisti per vedere gli allenamenti, le partite, per visitare i musei. Dobbiamo studiare come capitalizzare il suo arrivo alla Juve, e il grande investimento che ha fatto la società bianconera”.
    Basterà attendere lunedì 16 luglio, giorno in cui CR7 arriverà a Torino dove ad attenderlo per la presentazione, in pieno stile Hollywoodiano allo Stadium, ci saranno oltre ai tanti tifosi bianconeri, anche numerosi operatori TV di tutto il mondo!

    E voi che idea vi siete fatti sull’affare Cristiano Ronaldo alla Juve?

  • Russia 2018: la testa di Umtiti porta la Francia in finale

    Russia 2018: la testa di Umtiti porta la Francia in finale

    Si attendevano le giocate di Griezmann, le accelerazioni di Mbappè, la potenza di Pogba ed invece a portare la Francia in finale di Russia 2018 è servito il colpo di testa vincente del difensore Samuel Umtiti. 

    Una rete che ha spezzato l’equilibrio ad inizio ripresa e che ha sostanzialmente indirizzato il match verso gli uomini di Deschamps che, in seguito, hanno avuto altre occasioni per raddoppiare. Da segnalare un’altra grande prestazione di Kante. 

    Al Belgio non è bastato il solito grandissimo Eden Hazard. Il numero 10 ha provato a trascinare i Diavoli Rossi al vantaggio prima, al pareggio poi, non è però bastato il suo talento, il sogno dei ragazzi di Martinez si è infranto proprio ad un passo dalla tanto sognata finale di Mosca.

     

    Veniamo al racconto della prima semifinale di Russia 2018, Francia-Belgio.

    La partenza vede il solito show di Mbappé a tutta velocità con la difesa del Belgio a difendersi con un po’ di difficoltà. Passato il momento difficile i Diavoli Rossi crescono e vanno vicini al gol con un diagonale insidioso di Hazard al 16°. Il Belgio insiste e al 22° serve una gran parata di Lloris sulla girata da centro area di Alderweireld. Al 31° si rivede la Francia con un tentativo di torsione di testa di Giroud, palla fuori. Al 40° Mbappé serve Pavard che prova la conclusione, bravissimo Courtois con il piede a metter in corner. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti e al 51° la Francia passa in vantaggio con il colpo di testa di Umtiti, sul primo palo, sul corner di Griezmann. La Francia cresce, in particolare si scatena Mbappé che con un colpo di tacco geniale mette in porta Giroud, il centravanti però si fa respingere il tiro. Martinez si gioca la carta Mertens, al 64° Fellaini ci prova di testa ma non inquadra il bersaglio. I Bleus cercano di gestire e sfruttano le accelerazioni del solito Mbappè. Al 81° ci prova Witsel da fuori, Lloris respinge con i due pugni. Al 92° Pogba innesca Griezmann, il tiro del numero 7 però è troppo debole, blocca Courtois. Il portiere belga si ripete toccando in corner un diagonale di Tolisso, su altro assist di Pogba. Finisce così, la Francia vola in finale di Russia 2018, per il Belgio il sogno s’infrange in semifinale.

     

    FRANCIA – BELGIO 1-0 (51° Umtiti)

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kante, Pogba; Mbappé, Griezmann, Matuidi (86° Tolisso); Giroud (84° N’Zonzi).

    Allenatore: Deschamps.

    Belgio (3-5-2): Courtois; Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Chadli (91° Batshuayi), Dembele (60° Mertens), Witsel, Fellaini (80° Carrasco), De Bruyne; Lukaku, E.Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Arbitro: Cunha.

    Ammoniti: Hazard (B), Alderweireld (B), Kante (F), Mbappè (F), Vertonghen (B).

  • Russia 2018: Inghilterra avanti tutta, sofferenza Croazia

    Russia 2018: Inghilterra avanti tutta, sofferenza Croazia

    L’ultima giornata dei quarti di finale al mondiale di Russia 2018 ha visto la qualificazione alle semifinali di Inghilterra e Croazia. Sono state però due partite molto diverse tra loro.

    La nazionale dei Tre Leoni non ha sfruttato i gol di Kane, a secco in questa gara, ma ha comunque piegato la resistenza della Svezia con i colpi di testa di Maguire e Dele Alli.

    Gli scandinavi hanno provato a reagire allo svantaggio ma hanno trovato sulla propria strada un Pickford in grande giornata, il portiere dell’Inghilterra ha sfoderato tre grandi parate per tenere inviolata la propria porta.

    In semifinale l’Inghilterra se la vedrà contro la Croazia che ha avuto bisogno di arrivare sino ai calci di rigore per eliminare una Russia coriacea.

    Andata sotto per il gol di Cheryshev la squadra di Dalic ha trovato il pareggio con Kramaric. Chiusi i regolamentari sul 1-1 e con diversi problemi di giocatori acciaccati, tra cui il portiere Subasic, la Croazia ha trovato il 2-1 con Vida ma a 5 minuti dalla fine Mario Fernandes ha rimesso tutto in parità. Dagli undici metri errori per Smolov e Mario Fernandes per la Russia e Kovacic per la Croazia. 

     

    Veniamo alla prima gara di oggi, dei quarti di finale, di Russia 2018: Svezia-Inghilterra. 

    Partenza equilibrata con le due squadre che tendono a controllarsi piuttosto che a spingere. La Svezia ci prova con il tiro da lontano di Claesson, palla alta. Risposta inglese al minuto 19 con l’accelerazione di Sterling, la palla arriva a Kane che calcia, palla rasoterra che però non impensierisce Olsen. Al 31° l’Inghilterra passa in vantaggio con lo stacco vincente di Maguire su corner di Young. Sul finale di tempo doppia clamorosa chance di Sterling, nella prima occasione il suo errore è salvato dal fuorigioco, nel secondo caso Olsen si supera e salva con una grande uscita. Il primo tempo si chiude con la nazionale dei Tre Leoni avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per la seconda frazione di gioco. Subito Svezia vicino al pareggio con Berg bravo a staccare di testa, ancor più bravo Pickford che respinge. Passato il pericolo l’Inghilterra torna a comandare il gioco e al 58° trovano il raddoppio con Dele Alli che s’inserisce bene sul cross di Lingard e di testa mette alle spalle di Olsen. La Svezia prova a reagire e al 62° serve un’altra grande parata di Pickford per negare il gol al tocco da sottomisura di Claesson. Al 72° ancora bravo Pickford sulla girata rapida di Berg. Gli uomini di Andersson ci provano ma non riescono più a rendersi insidiosi. Finisce 2-0, la Svezia saluta Russia 2018 mentre l’Inghilterra prosegue il suo viaggio approdando in semifinale.

     

    SVEZIA – INGHILTERRA 0-2 (30° Maguire, 58° Dele Alli)

    Svezia (4-4-2): Olsen; Krafth (85° Jansson), Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Larsson, Ekdal, Forsberg (65° Olsson); Berg, Toivonen (65° Guidetti).

    Allenatore: Andersson.

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Walker, Stones, Maguire; Trippier, Dele Alli (77° Delph), Henderson (84° Dier), Lingard, Young; Sterling (91° Rashford), Kane.

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Maguire (I), Guidetti (S), Larsson (S).

     

    Veniamo adesso alla gara che va a completare i quarti di finale di Russia 2018, Russia-Croazia. 

    La Russia parte forte, aggressiva, intensa, la Croazia però attende e prova a colpire e dopo un paio di chance per Rebic, al 12° Mandzukic colpisce malissimo sprecando una buona occasione. La Croazia insiste ed al 28° è Perisic ad avere la possibilità di sbloccare il match ma la sua torsione sul cross di Vrsaljko finisce sul fondo. Al 31° però Cheryshev s’inventa un vero e proprio gioiello, una conclusione improvvisa da fuori che non lascia scampo a Subasic. La Croazia sembra nervosa, la Russia sembra in controllo ma al 39° Mandzukic scappa sulla sinistra e pennella l’assist per Kramaric che di testa trova il pareggio. Un primo tempo molto intenso si chiude sul 1-1.

    Si ritorna in campo con gli stessi 22 protagonisti. La Croazia sembra decisamente più reattiva, la Russia pare aver perso lo smalto dei primi 45 minuti. Al 59° clamorosa palla gol fallita da Perisic che si trova un gran pallone in area, va al tiro ma colpisce il palo. Gli uomini di Cherchesov sembrano accusare la stanchezza. Al 76° si accendono Modric e Rakitic e, se pur con difficoltà, la Russia si salva. Al 90° Subasic dopo una parata si procura un infortunio muscolare ma deve rimanere in campo perché i cambi sono esauriti. Finisce 1-1, si va ai tempi supplementari.

    La Croazia si ritrova con diversi problemi fisici, Dalic ha però un solo cambio e deve giocarselo subito perché Vrsaljko al 96° deve abbandonare il campo, spazio a Corluka. Al 100° la Croazia trova il vantaggio, Vida svetta sul corner e colpisce bene, la palla passa in mezzo a molti giocatori, sorprende Akinfeev e s’infila in gol. La reazione russa si concretizza in una serie di corner consecutivi, senza esito alla fine. Si va al cambio di campo sul 2-1 per la Croazia. 

    Si riparte con la Croazia che prova a tener palla. Al 11° Subasic è bravo a farsi trovare pronto su un tiro da fuori di Kuzyaev. Al 115° però il portiere croato non può niente sul colpo di testa di Mario Fernandes che porta la partita in parità. Al 119° Zobnin ci prova da fuori ma Subasic si allunga e blocca. Finisce così, la semifinalista si deciderà ai calci di rigore.

    Dal dischetto parte subito male la Russia con la parata di Subasic su Smolov. Al secondo turno di rigori Akinfeev riporta la situazione in parità parando il tiro di Kovacic. Parità che dura poco perché Mario Fernandes calcia fuori il suo rigore. Si va avanti con tutti i calciatori bravi a trasformare, fortunato Modric che vede il suo tiro toccato da Akinfeev sbattere sul palo ed entrare, fino al 5° e decisivo rigore di Rakitic. Il centrocampista del Barcellona, così come con la Danimarca, è freddo e non sbaglia portando la Croazia in semifinale. La Russia chiude così il suo mondiale casalingo.

     

    RUSSIA – CROAZIA 5-6 (2-2 d.t.s.) (31° Cheryshev (R), 39° Kramaric (C), 101° Vida (C), 115° Mario Fernandes (R))

    Sequenza Rigori: Smolov (R) parato, Brozovic (C) gol, Dzagoev (R) gol, Kovacic (C) parato, Mario Fernandes (R) fuori, Modric (C) gol, Ignashevich (R) gol, Vida (C) gol, Kuzyaev (R) gol, Rakitic (C) gol.

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Mario Fernandes, Kutepov, Ignashevich, Kudryashov; Zobnin, Kuzyaev; Samedov (54° Erokhin), Golovin (102° Dzagoev), Cheryshev (67° Smolov); Dzyuba (79° Gazinsky).

    Allenatore: Cherchesov.

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko (96° Corluka), Lovren, Vida, Strinic (74° Pivaric); Rakitic, Modric; Rebic, Kramaric (88° Kovacic), Perisic (63° Brozovic); Mandzukic.

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: Lovren (C), Strinic (C), Vida (C), Gazinsky (R), Pivaric (C).

  • Russia 2018: la Francia piega l’Uruguay, impresa Belgio

    Russia 2018: la Francia piega l’Uruguay, impresa Belgio

    Il Mondiale di Russia 2018 si trasforma in un mini campionato europeo, Francia e Belgio hanno eliminato le ultime due squadre sudamericane rimaste in corsa, Uruguay e Brasile. 

    La Francia ha sfruttato il fatto di affrontare un Uruguay impoverito dall’assenza di Cavani, ha trovato il vantaggio sul pezzo forte dei propri avversari, ovvero il calcio da fermo, poi grazie ad una papera di Muslera ha chiuso il match.

    I transalpini però non possono dormire sogni tranquilli perché in semifinale si troveranno contro un Belgio capace di eliminare il quotato Brasile. 

    Un autogol di Fernandinho ha aperto la strada ai diavoli rossi che poi si sono cimentati nella loro specialità, la ripartenza devastante, in una di queste è arrivato il 2-0 firmato De Bruyne. L’ingresso nella ripresa di Firmino, Douglas Costa e Renato Augusto ha dato un grande sprint ai verdeoro che hanno riaperto la partita, proprio con Renato Augusto, ed hanno più volte sfiorato il gol del 2-2 che però non è arrivato.

     

    Veniamo al racconto del primo quarto di finale odierno a Russia 2018, Uruguay-Francia.

    Partenza migliore dell’Uruguay che con una buona discesa di Laxalt cerca di rendersi pericoloso. La Francia prova ad affidarsi alle ripartenze veloci di Mbappé. La squadra di Tabarez con Godin costruisce un potenziale pericolo su azione da corner. Al 15° Mbappé si trova sulla testa un buon pallone ma colpisce controtempo e manda fuori. La partita è bloccata, nessuna delle due squadre vuole correre rischi. Al 40° Griezmann pennella un gran calcio di punizione per Varane che di testa tocca quanto basta per superare Muslera. L’Uruguay risponde con il colpo di testa di Caceres, su calcio di punizione, con la strepitosa parata di Lloris. Il primo tempo si chiude con i Blues avanti 1-0.

    Si riparte per il secondo tempo senza cambi. Ci si aspetta un Uruguay all’assalto ed invece è la Francia a far gioco. La Celeste comincia a crescere dopo il 55° e crea qualche difficoltà alla retroguardia di Deschamps. Al 61° arriva il raddoppio francese, Pogba ruba palla, Griezmann si propone, riceve e va al tiro da fuori, non sembra impossibile ma arriva la papera di Muslera con il pallone che tocca i guantoni del portiere e beffardo s’infila. Al 73° gran giro palla francese con Tolisso che arriva al tiro dal limite ma mette alto. Gli uomini di Tabarez non riescono a creare niente mentre la Francia tiene in pugno il controllo del gioco. Finisce così, l’Uruguay saluta Russia 2018, la Francia invece vola in semifinale.

     

    URUGUAY – FRANCIA 0-2 (40° Varane, 61° Griezmann)

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, Laxalt; Nandez (73° Urretavizcaya), Vecino, Torreira, Bentancur (59° Rodriguez); Suarez, Stuani (59° Gomez).

    Allenatore: Tabarez.

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kante, Pogba; Mbappé (87° Dembele), Griezmann (92° Fekir), Tolisso (79° N’Zonzi); Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Hernandez (F), Bentancur (U), Rodriguez (U), Mbappé (F).

     

    Passiamo adesso all’altro quarto di finale di oggi ai Mondiali di Russia 2018, Brasile-Belgio.

    Si parte ed il Brasile costruisce una grande chance al 7° con Thiago Silva che s’inserisce su azione di corner, e colpisce il palo. Passano due minuti e su altro calcio d’angolo è Paulinho che non ha il riflesso giusto per colpire a botta sicura. Alla prima occasione però il Belgio passa, calcio d’angolo buttato in mezzo al 13°, tocco involontario di Fernandinho e palla nella propria porta. Il Brasile si lancia in attacco provando a chiudere i Diavoli Rossi nella propria metà campo. Il Belgio attende e riparte, al 31° Lukaku porta avanti la palla poi la serve a De Bruyne che dal limite lascia partire il tiro vincente. Gabriel Jesus avrebbe la chance per accorciare le distanze ma il suo colpo di testa da centro area, finisce fuori. Passano 2 minuti e Courtois in volo respinge in corner il tiro di Coutinho. Il primo tempo si chiude col Belgio avanti 2-0.

    Si riparte con Firmino al posto di Willian nel Brasile. La partenza è tutto un assedio brasiliano con al 54° la difesa belga e Courtois bravi a salvarsi. Al 61° gran contropiede del Belgio con la conclusione di Hazard fuori di nulla. I verdeoro ci provano con il tiro di Douglas Costa da fuori, Courtois salva. Al 76° si riapre la partita grazie al colpo di testa di Renato Augusto, su gran cross di Coutinho. Al 80° Renato Augusto va vicino alla doppietta, il suo tiro esce di niente con Courtois battuto. Il Brasile cresce e al 83° un gran assist di Neymar permette a Coutinho di andare al tiro, palla fuori di molto. Al 93° miracolo di Courtois che toglie da sotto la traversa un gran tiro di Neymar. Finisce così, il Brasile esce dal mondiale, il Belgio sogna e vola in semifinale contro la Francia. 

     

    BRASILE – BELGIO 1-2 (13° aut. Fernandinho (Br), 31° De Bruyne (Be), 76° Renato Augusto (Br))

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Paulinho (72° Renato Augusto), Fernandinho; Willian (46° Firmino), Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (58° Douglas Costa).

    Allenatore: Tite.

    Belgio (3-4-3): Courtois; Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Meunier, Fellaini, Witsel, Chadli (83° Vermaelen); De Bruyne, Lukaku (87° Tielemans), E.Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Alderweireld (Be), Meunier (Be), Fernandinho (Br), Fagner (Br).

     

     

     

     

     

     

  • Russia 2018, Inghilterra cancella l’incubo dei rigori, gioia Svezia

    Russia 2018, Inghilterra cancella l’incubo dei rigori, gioia Svezia

    Un enorme grido di gioia, associato ad un lungo sospiro di sollievo, è uscito dalle gole dei tifosi dell’Inghilterra che finalmente ha sfatato il tabù dei calci di rigore, imponendosi contro la Colombia e conquistando i quarti di finale di Russia 2018.

    Un successo sudatissimo quello della squadra di Southgate, avanti ad inizio ripresa con il rigore del bomber Harry Kane, l’Inghilterra si è vista raggiungere al 93° dal colpo di testa del solito Mina, al terzo gol consecutivo.

    L’errore di Henderson dagli 11 metri aveva riacceso le solite paure ma una traversa di Uribe e la parata di Pickford su Bacca hanno consegnato ai piedi di Dier il match point ed il calciatore dei Tre Leoni non ha fallito.

    Nella gara pomeridiana la solita, consueta, solida Svezia ha cancellato le speranze della Svizzera.

    A regalare i quarti di finale agli scandinavi ci ha pensato prima Forsberg, con la deviazione decisiva di Akanji, e poi il muro svedese contro il quale si sono infranti tutti gli attacchi della Svizzera.

    Nei quarti di finale quindi sarà sfida tutta europea tra Inghilterra e Svezia.

     

    Partiamo con la prima partita dell’ultima giornata degli ottavi di Russia 2018, Svezia-Svizzera. 

    Parte bene la Svezia che al 8° con il duetto Toivonen-Berg mette quest’ultimo davanti alla porta, il tiro però finisce molto largo, passa un minuto e da un errore di Sommer gli svedesi si trovano un’altra chance con Ekdal che pero al volo calcia forte ma alto. La Svizzera ci prova con qualche cross dalla destra ma la difesa scandinava libera sempre senza problemi. Al 28° Sommer sfodera una gran parata sul tiro al volo di Berg. La Svizzera si rifà viva al 39° con lo scambio Zuber-Dzemaili che vede il calciatore del Bologna andare al tiro, il pallone sorvola la traversa. Al 41° grosso errore di Ekdal che, solissimo sul secondo palo, colpisce al volo mandando la palla altissima. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La Svezia prova a ripartire forte ma pian piano cresce la Svizzera che intorno al 50° colleziona una serie di corner. La partita si mantiene sul filo dell’equilibrio con le due squadre sempre molto attente. Al 66° la Svezia passa in vantaggio con la conclusione di Forsberg deviata da Akanji alle spalle di Sommer. Ci prova Rodriguez ma il suo tiro viene bloccato da Olsen. E’ una Svizzera d’assalto ma la Svezia piazza un vero e proprio muro pronto a respingere ogni assalto. Al 91° ci prova anche Seferovic di testa ma Olsen blocca la palla a terra e non la molla. Al 93°, ultimo minuto di recupero, Olsson scappa in velocità verso la porta, Lang lo stende e Skomina fischia rigore e rosso. L’arbitro ha il dubbio per il punto del contatto e va a verificare al VAR e decide di assegnare il calcio di punizione ma permane il rosso. Sommer respinge la punizione di Toivonen ma non c’è più tempo, ai quarti di Russia 2018 va la Svezia.

     

    SVEZIA – SVIZZERA 1-0 (66° Forsberg)

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig (82° Krafth), Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Svensson, Ekdal, Forsberg (81° Olsson); Berg (90° Kiese-Thelin), Toivonen.

    Allenatore: Andersson.

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lang, Akanji, Djourou, Rodriguez; Behrami, Xhaka; Shaqiri, Dzemaili (73° Seferovic), Zuber (73° Embolo); Drmic

    Allenatore: Petkovic.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Lustig (Sve), Behrami (Svi).

    Espulso: Lang (Svi).

     

    Veniamo all’ultimo ottavo di finale di Russia 2018, Colombia-Inghilterra.

    Partenza equilibrata con un’Inghilterra che si fa preferire. Al 16° primo chance per Kane che prova la torsione ma il suo colpo di testa sfila sopra la traversa. Non accade molto altro la partita la continuano a fare gli uomini di Southgate. Al 42° dopo un paio di minuti di parapiglia, con il giallo a Barrios, Maguire batte un calcio di punizione, fuori non di molto. Nei minuti di recupero la gara si fa un po’ più elettrica con entrambe le squadre che provano a creare occasioni ma non accade niente di rilevante, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. L’Inghilterra prova a sfruttare i calci piazzati per rendersi pericolosa ma D.Sanchez è attento al centro della propria area. Su corner al 54° clamorosa ingenuità di C.Sanchez che affossa in area Kane, è rigore con cartellino giallo. Si va dal dischetto al 57° con Kane che trasforma. La Colombia perde la calma, la partita diventa decisamente incattivita e spezzettata. La squadra di Pekerman ci prova ma si sbilancia esponendosi ai possibili contropiedi inglesi. Al 81° grande ripartenza colombiana, la palla giunge a Cuadrado che da dentro l’area calcia alto. Al 92° Uribe da lontanissimo cerca di trovare il gol capolavoro ma Pickford salva. Dal corner però arriva il colpo di testa vincente del solito Mina che porta la partita in parità. Finisce così, si va ai supplementari.

    Non accade niente nei primi 5 minuti, è la Colombia a provarci di più. Il primo tempo supplementare si chiude sul 1-1.

    Il secondo tempo supplementare vede gli inglesi partire meglio. Al 112° grande inserimento di Rose che prova il diagonale che esce di un niente. La nazionale dei Tre Leoni crea diverse potenziali occasioni. Finisce 1-1, si andrà ai calci di rigore.

    Dal dischetto i primi 2 rigoristi per squadra sono perfetti, Muriel porta sul 3-2 la Colombia, tocca ad Henderson che si fa parare il tiro da Ospina. Uribe ha la possibilità di allungare ma il suo tiro colpisce la traversa, Trippier riporta tutto in parità. Dal dischetto tocca a Bacca ma l’ex Milan si fa respingere il tiro da Pickford, Dier è freddo, supera Ospina e regala i quarti all’Inghilterra.

     

    COLOMBIA – INGHILTERRA 4-5 d.c.r. (1-1 d.t.s.) (57° rig. Kane (I), 93° Mina (C))

    Sequenza Calci di Rigore: Falcao (C) gol, Kane (I) gol, Cuadrado (C) gol, Rashford (I) gol, Muriel (C) gol, Henderson (I) parato, Uribe (C) traversa, Trippier (I) gol, Bacca (C) parato, Dier (I) gol.

    Colombia (4-3-2-1): Ospina; Arias (116° Zapata), Mina, D.Sanchez, Mojica; Barrios, C.Sanchez (79° Uribe), Lerna (62° Bacca); Cuadrado, Quintero (88° Muriel); Falcao.

    Allenatore: Pekerman.

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Walker (113° Rashford), Stones, Maguire; Trippier, Alli (81° Dier), Henderson, Lingard, Young (102° Rose); Sterling (88° Vardy), Kane.

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Geiger.

    Ammoniti: Barrios (C), Arias (C), C.Sanchez (C), Henderson (I), Falcao (C), Bacca (C), Lingard (I), Cuadrado (C).

  • Russia 2018: Brasile tutto ok, che beffa per il Giappone

    Russia 2018: Brasile tutto ok, che beffa per il Giappone

    Altra giornata emozionante ai mondiali di Russia 2018, nel primo ottavo di finale il Brasile, guidato da uno straordinario Willian, ha piegato il Messico con le reti di Neymar e Firmino. Nella gara della sera il Belgio ha visto l’inferno dell’eliminazione, sotto 2-0 contro il Giappone, ha saputo recuperarla e l’ha vinta con un contropiede al 94°.

    Una vera e propria beffa quella per i Samurai Blue che non sono riusciti ad avere la giusta malizia per tenere palla qualche secondo in più e portare il match ai supplementari.

    Il Ct del Belgio, certamente soddisfatto per la qualificazione, avrà però molto da lavorare in vista della difficilissima sfida con il Brasile nei quarti.

     

    Veniamo al racconto della prima gara odierna degli ottavi di Russia 2018.

    Partenza forte del Messico che al 2° con Lozano, bravo a fiondarsi sul tocco di Alisson, va alla conclusione, respinge in corner Miranda. Dopo una partenza a ritmi altissimi, le due squadre rallentano ma sono sempre i messicani a far gioco. Al 25° gran giocata di Neymar, gran uscita di Ochoa che salva. Il Brasile accelera e si rende insidioso su azione da punizione, la difesa messicana salva. I verdeoro cominciano a creare occasioni ma per imprecisione nell’ultima giocata, non concretizzano. Senza alcun minuto di recupero, si chiude il primo tempo sullo 0-0.

    Si riparte con l’ingresso di Layun per Rafa Marquez nel Messico. Al 48° Coutinho si accentra e tira ma Ochoa è ancora bravo a respingere. Il Messico risponde con la ripartenza di Gallardo che va al tiro ma calcia alto di poco. Passa poco più di un minuto ed il Brasile passa in vantaggio, Neymar appoggia per Willian che entra in area e mette il cross rasoterra sul secondo palo sul quale arriva proprio Neymar che a porta vuota deposita in gol. La Tricolor prova una reazione, piuttosto confusionaria, ma è il Brasile a sfiorare il 2-0 con il tiro di Paulinho che costringe Ochoa alla gran respinta. Al 61° ci prova Vela da fuori ma Alisson è attento e alza in corner. Ochoa tiene a galla i suoi e al 63° devia oltre la traversa un gran tiro di Willian. Willian è in una giornata strepitosa ed al 68° con una azione personale tutta in velocità, serve l’assist a Neymar, Salcedo la tocca quanto basta per evitare lo 0-2. La partita diventa nervosa, Rocchi fatica a far mantenere la calma. Al 88° Fernandinho ruba palla e serve Neymar, il numero 10 entra in area e prova a batter Ochoa, il portiere messicano riesce solo a toccare il pallone che finisce sul secondo palo dove arriva Firmino che appoggia in rete il 2-0. Il gol chiude definitivamente il match, vince il Brasile che vola ai quarti di Russia 2018, finisce qua l’avventura del Messico.

     

    BRASILE – MESSICO 2-0 (51° Neymar, 88° Firmino)

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Filipe Luis; Paulinho (80° Fernandinho), Casemiro; Willian (91° Marquinhos), Coutinho (86° Firmino), Neymar; Gabriel Jesus.

    Allenatore: Tite.

    Messico (4-3-3): Ochoa; Alvarez (55° J.Dos Santos), Ayala, Salcedo, Gallardo; Herrera, Marquez (46° Layun), Guardado; Vela, Hernandez (60° Jimenez), Lozano.

    Allenatore: Osorio.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Alvarez (M) Filipe Luis (B) , Herrera (M), Casemiro (B), Salcedo (M), Guardado (M)

     

    Passiamo all’altro ottavo di finale di Russia 2018 in programma oggi, Belgio-Giappone.

    La gara parte in maniera decisamente equilibrata, nessuna delle due squadre riesce a creare occasioni pericolose. Il Belgio cresce e prova a rendersi insidioso sui calci piazzati e con un paio di tiri da fuori deviati in corner. I Diavoli Rossi spingono ma la difesa del Giappone tiene in maniera ordinata. Al 25° potenziale chance per Lukaku ma sottoporta non controlla bene e viene anticipato da Kawashima. Al 27° gran palla per Kompany che non arriva perfetto sul secondo palo, la palla attraversa l’area piccola e viene allontanata. Si rivede il Giappone al 30° ma il colpo di testa di Inui è troppo debole. Al 44° grosso rischio per il Belgio, un tiro di Nagatomo viene toccato da Osako, Courtois è indeciso e rischia di mettersela in porta da solo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 48° gran lancio di Shibasaki che pesca Haraguchi, il calciatore giapponese controlla e lascia partire il diagonale vincente. La risposta belga è affidata ad Hazard che di prima colpisce il palo. Il Giappone non molla e al 52° raddoppia con un bolide di Inui dal limite. Al 62° grande azione del Belgio, bel cross di Meunier, colpo di testa di Lukaku, palla sul fondo. Al 69° Vertonghen tenta una sponda ma in realtà trova la porta per il gol del 1-2. Passano 5 minuti e Hazard piazza il cross perfetto per Fellaini che pareggia. Al 83° gran palla di Kagawa per Honda, Kompany salva miracolosamente. Al 85° doppia parata di Kawashima sui colpi di testa di Chadli e Lukaku. Al 93° gran punizione di Honda, Courtois attento, mette in corner. Al 94° grande beffa per il Giappone, ripartenza del Belgio, i Samurai Blue sono spaccati in due, il contropiede è perfetto e Chadli da due passi segna il gol del definitivo 3-2. Finisce così, il Belgio conquista i quarti, il Giappone applausi ma saluta Russia 2018.

     

    BELGIO – GIAPPONE 3-2 (48° Haraguchi (G), 52° Inui (G), 69° Vertonghen (B), 74° Fellaini (B), 94° Chadli (B)) 

    Belgio (3-4-3): Courtois; Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Meunier, Witsel, De Bruyne, Carrasco (65° Chadli); Mertens (65° Fellaini), Lukaku, Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Giappone (4-2-3-1): Kawashima; H.Sakai, Yoshida, Shoji, Nagatomo; Hasebe, Shibasaki (81° Yamaguchi); Haraguchi (81° Honda), Kagawa, Inui; Osako.

    Allenatore: Nishino.

    Arbitro: Diedhiou.

    Ammoniti: Shibasaki (G).