Lasciata alle spalle una straordinaria parentesi di Coppe europee che ha visto le sei squadre italiane sfiorare il percorso netto, pari del Napoli e vittorie per Juventus, Inter ed Atalanta in Champions League e successi di Roma e Lazio in Europa League, si è pronti a tornare in campo nel weekend. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.
La quattordicesima giornata della Serie A 2019/20 vedrà le 10 partite disputarsi su tre giorni. Si partirà con il classico triplo anticipo al sabato, uno alle 15, uno alle 18 ed uno alle 20.45. La domenica sarà aperta dall’ormai consueto lunch match delle 12.30 mentre alle 15 si giocheranno tre partite. Il primo posticipo domenicale sarà alle 18 e verrà poi seguito da quello delle 20.45. Il lunedì sera alle 20.45 si giocherà il posticipo che andrà a chiudere il turno di Serie A.
Sarà il derby tra Brescia e Atalanta ad aprire il turno sabato pomeriggio alle 15, sempre sabato ma alle ore 18, si giocherà a Marassi Genoa-Torino. Il sabato di campionato sarà chiuso dall’anticipo delle 20.45 Fiorentina-Lecce. La gara dell’Allianz Stadium Juventus-Sassuolo sarà il Lunch Match che aprirà la domenica della Serie A. Alle 15 poi si giocheranno 3 partite: Inter-Spal, Lazio-Udinese e Parma-Milan. Alle 18 il primo posticipo domenicale sarà Napoli-Bologna, alle 20.45 poi si giocherà Verona-Roma. Lunedì, sempre alle 20.45, si giocherà Cagliari-Sampdoria gara che andrà a chiudere la 14° giornata della Serie A 2019/20.
Basta un gran gol di Dybala, su punizione, per permettere alla Juve di ottenere successo e primo posto nel proprio girone di Champions. Muriel, su rigore, ed il Papu Gomez segnano i gol che liquidano la Dinamo Zagabria e lasciano ancora qualche speranza ai nerazzurri di raggiungere gli ottavi.
L’obiettivo per gli uomini di Sarri è stato raggiunto addirittura con un turno d’anticipo, il primo posto del girone permetterà di andare a Leverkusen in tutta serenità.
Protagonista della serata è stato certamente Paulo Dybala, autore dello straordinario gol partita ma anche di un gran primo tempo. Degna di nota anche la prova di de Ligt, perfetto nella ripresa quando l’Atletico Madrid ha iniziato a spingere alla ricerca del pareggio.
Nella gara di San Siro una straordinaria Atalanta ha totalmente dominato la partita, ha creato molte occasioni, ha segnato due reti ed ha portato a casa la prima storica vittoria in Champions League che, nonostante il pareggio tra City e Shakhtar, tiene ancora viva la possibilità di qualificazione.
In Ucraina servirà un successo, con la Dinamo che contemporaneamente non deve battere il Manchester City già qualificato come primo nel girone. Non sarà facile ma se la Deagiocherà come stasera allora anche gli ottavi non saranno un obiettivo così irraggiungibile.
Veniamo al racconto di questa serata di Champions League partendo dalla sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus ed Atletico Madrid.
Prova a partire subito forte la Juventus con l’Atletico che si chiude nella propria trequarti. Al 9° gran giocata tra Ramsey e Dybala la conclusione dell’argentino è debole, Oblak salva. I ritmi iniziali si abbassano e le due squadre alternano momenti di stanca a fiammate. Al 24° gran tiro rasoterra di Saul, Szczesny è attento e blocca in 2 tempi. La Juve fa lungo possesso palla costringendo i colchoneros sulla difensiva. Nel primo minuto di recupero Dybala lascia partire un calcio di punizione dalla linea di fondo che sorprende Oblak, Juventus in vantaggio. Il primo tempo si chiude coi bianconeri avanti per 1-0.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. E’ un Atletico diverso che costringe la Juventus sulla difensiva. Al 60° grande ripartenza di Cristiano Ronaldo che però non riesce ad inquadrare la porta con la conclusione. Al 62° ci prova Joao Felix ma il suo tiro esce. Al 67° grande giocata personale di Bernardeschi che dal limite calcia ma colpisce il palo. L’Atletico spinge ma de Ligt è in super serata e non concede praticamente niente agli avversari. Al 94° Morata a porta spalancata fallisce il tocco che sarebbe valso il pareggio, finisce così, la Juventus batte l’Atletico e conquista il primo posto nel proprio girone di Champions.
Passiamo ora al match di San Siro tra Atalanta e Dinamo Zagabria.
Ci prova subito l’Atalanta con una conclusione di Pasalic che esce di poco. Ottimo inizio di gara della Dea, la Dinamo però è attenta e non si limita alla fase difensiva. Al 17° ci prova Muriel, attento il portiere dei croati. L’Atalanta preme ma prima Pasalic “liscia” poi Gosens trova la traversa a negargli il gol sul proseguimento dell’azione però i padroni di casa usufruiscono di un calcio di rigore, dal dischetto Muriel non sbaglia. Non si vede grande reazione ospite, anzi è Muriel a sfiorare la doppietta. Dopo una grande chance per Hateboer, salvata a pochi passi dal gol, arriva un brivido per Gollini per una perfetta conclusione a giro di Orsic fermata solo dalla traversa. Il primo tempo si chiude coi nerazzurri avanti per 1-0.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Pronti via ed il Papu Gomez con un tunnel ed una conclusione violenta ed angolata firma il raddoppio. E’ una Atalanta in gran serata e Muriel al 53° va vicino al tre a zero. La squadra di Gasperini gestisce bene la gara, non rischia e va più volte vicina al terzo gol. Al 69° ci prova il neo entrato Ilicic ma il palo gli nega il gol. Al 76° è Gomez a sprecare una grande occasione davanti al portiere. Finisce così, l’Atalanta batte 2-0 la Dinamo Zagabria e tiene viva la speranza di qualificarsi agli ottavi di Champions League.
Nelle altre gare di serata successo in goleada, 6-0, del Bayern Monaco in casa della Stella Rossa. Il Psg rimonta un doppio svantaggio e chiude sul 2-2 a Madrid col Real. Nello stesso girone finisce 1-1 tra Galatasaray e Bruges. Vittoria in rimonta per il Tottenham di Mourinho che va sotto 2-0 in casa ma poi batte 4-2 l’Olympiacos. Nel girone della Juve il BayerLeverkusen espugna 2-0 il campo della Lokomotiv Mosca mentre in quello dell’Atalanta, come già detto, finisce 1-1 tra Manchester City e Shakhtar Donetsk.
Lasciata alle spalle l’ultima sosta per le nazionali del 2019, con l’Italia di Mancini che ha completato un percorso netto di 10 vittorie in 10 gare nelle qualificazioni ad Euro2020 e con gli ormai classici infortuni in nazionale che creano problemi ai vari club, si è pronti a tornare in campo nel weekend. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.
La tredicesima giornata della Serie A 2019/20 vedrà le 10 partite disputarsi su tre giorni. Si partirà con il classico triplo anticipo al sabato, uno alle 15, uno alle 18 ed uno alle 20.45. La domenica sarà aperta dall’ormai consueto lunch match delle 12.30 mentre alle 15 si giocheranno tre partite. Il primo posticipo domenicale sarà alle 18 e verrà poi seguito da quello delle 20.45. Il lunedì sera alle 20.45 si giocherà il posticipo che andrà a chiudere il turno di Serie A.
Sarà la sfida di alta classifica tra Atalanta e Juventus ad aprire il turno sabato pomeriggio alle 15, sempre sabato ma alle ore 18, si giocherà una classica del calcio italiano come Milan-Napoli. Il sabato di campionato sarà chiuso dall’anticipo delle 20.45 Torino-Inter. Il derby emiliano Bologna-Parma sarà il Lunch Match che aprirà la domenica della Serie A. Alle 15 poi si giocheranno 3 partite: Roma-Brescia, Sassuolo-Lazio e Verona-Fiorentina. Alle 18 il primo posticipo domenicale sarà Sampdoria-Udinese, alle 20.45 poi si giocherà Lecce-Cagliari. Lunedì, sempre alle 20.45, si giocherà Spal-Genoa gara che andrà a chiudere la 13° giornata della Serie A 2019/20.
Con la parentesi per le coppe europee ormai alle spalle, risultati disastrosi per le italiane, 1 vittoria (Juventus in Champions League) 2 pareggi (Napoli ed Atalanta in Champions League) e tre sconfitte (Inter in Champions e Lazio e Roma in Europa League), si è pronti a tornare in campo nel weekend. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.
La dodicesima giornata della Serie A 2019/20 vedrà le 10 partite disputarsi su tre giorni. Si partirà con un anticipo al venerdì al quale seguirà poi il triplo anticipo al sabato, uno alle 15, uno alle 18 ed uno alle 20.45. La domenica sarà aperta dal classico lunch match delle 12.30 mentre alle 15 si giocheranno tre partite. Il primo posticipo domenicale sarà alle 18 e verrà poi seguito da quello delle 20.45 che andrà a chiudere il turno di Serie A.
Sarà la sfida tra Sassuolo e Bologna ad aprire il turno venerdì sera alle 20.45. Sabato pomeriggio alle 15 il Brescia ospiterà il Torino, sempre sabato ma alle ore 18, si giocherà Inter-Verona. Il sabato di campionato sarà chiuso dall’anticipo delle 20.45 Napoli-Genoa. Il Lunch Match Cagliari-Fiorentina aprirà la domenica della Serie A. Alle 15 poi si giocheranno 3 partite: Lazio-Lecce, Sampdoria-Atalanta e Udinese-Spal. Alle 18 il primo posticipo domenicale sarà Parma-Roma, alle 20.45 poi si giocherà un classico della Serie A, Juventus-Milan, gara che andrà a chiudere la 12° giornata della Serie A 2019/20.
Serata amarissima in Europa League per le due compagini italiane impegnate nella competizione.
Sia la Lazio che la Roma subiscono una sconfitta per 2-1 che rende difficilissima la corsa verso i sedicesimi per i biancocelesti e complica anche il cammino per i giallorossi.
Gli uomini di Inzaghi non hanno saputo sfruttare il gol del solito Immobile e come già successo altre due volte nelle scorse tre partite di Europa League, si è fatta rimontare e sorpassare dal Celtic che ha trovato il pareggio nel primo tempo con Forrest e il gol vittoria al 95° con Ntcham, in entrambi i casi le reti sono state agevolate da errori dei calciatori della Lazio.
Ora la qualificazione pare quasi impossibile, la Lazio dovrà vincere le restanti due gare con Cluj e Rennes e sperare che la squadra rumena perda anche contro il Celtic (già da oggi qualificato alla prossima fase).
Se la Lazio piange la Roma certamente non ride.
La squadra di Fonseca in casa del Borussia Mönchengladbach è andata sotto nel primo tempo per una sfortunata deviazione di Fazio ma con lo stesso difensore argentino ha saputo riportarla in parità nella ripresa.
Trovato il pareggio i giallorossi hanno avuto tante potenziali occasioni in contropiede per vincere ma le hanno sprecate ed al 94° è arrivata la doccia gelata del gol di Thuram che permette ai tedeschi di agganciare al secondo posto la Roma a quota 5 ( Gladbach avanti per gli scontri diretti) alle spalle del Basaksehir a quota 7.
La Roma ha ancora diverse chance per qualificarsi al prossimo turno di Europa League, i bonus però sono finiti, sbagliare d’ora in poi è vietato.
Veniamo al racconto delle due gare delle italiane in Europa League partendo dalla sfida casalinga della Lazio contro il Celtic.
La Lazio parte in maniera decisamente propositiva, con buon possesso e anche con una buona conclusione di Jony respinta da Forster. Al 7° cross di Lazzari,Caicedo la sfiora appena e sul secondo palo si fa trovare pronto Immobile che da due passi non sbaglia. I biancocelesti controllano la gara, gli scozzesi non riescono praticamente a creare alcun pericolo a Strakosha. Intorno alla mezz’ora il Celtic prova ad alzare un po’ il baricentro e al 38° gli ospiti sfruttano una palla persa da Milinkovic, e con la conclusione in diagonale di Forrest trovano il pareggio. La risposta della Lazio è immediata, calcio di punizione e colpo di testa di Milinkovic, ottimo l’intervento di Forster in corner, dal seguente calcio d’angolo il portiere pasticcia in uscita e la difesa del Celtic salva quasi sulla linea. Si va al riposo sul 1-1.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Partono meglio gli scozzesi che al 48° si rendono pericolosi col tiro di Edouard, para Strakosha. La Lazio pare in evidente difficoltà, il Celtic va un paio di volte vicino al gol del vantaggio, con un contropiede sprecato da Forrest ed una sponda di Jullien non sfruttata sottoporta. Pian piano la Lazio prova a riprendere campo e al 67° serve un riflesso straordinario di Forster per respingere il colpo di testa di Milinkovic-Savic. Al 74° Luis Alberto colpisce il palo direttamente da corner. Sull’altro fronte grande occasione per Edouard che con il diagonale sfiora il palo. Grandissima occasione per Berisha al 85°, Forster chiude bene e respinge. Passa un minuto ed il portiere del Celtic si supera nuovamente con una gran parata sul tiro di Luis Alberto. Al 95° beffa per la Lazio,Berisha perde un brutto pallone, Edouard serve Ntcham e l’ex Genoa col colpo sotto supera Strakosha per il gol del 2-1. Finisce così, il Celtic espugna l’Olimpico e si qualifica ai 16esimi di Europa League, per la Lazio rimane ancora una flebile speranza.
Passiamo ora alla trasferta della Roma in casa del Borussia Mönchengladbach.
Inizio gara piuttosto equilibrato e con le squadre attente a non concedere il minimo spazio. Al 12° bel colpo di testa di Zaniolo su azione da corner, palla sopra la traversa. Al 16° risposta del Gladbach con un gran tiro di Zakaria che esce alto di poco dando l’illusione del gol. I tedeschi ci provano ancora da fuori con Benes, Pau Lopez in presa plastica fa suo il pallone. Alla mezz’ora Pastore cerca una bella azione personale e da dentro l’area va al tiro, bravo Sommer a respingere. Al 35° accelerata di Thuram che mette in mezzo, Fazio cerca di intervenire e causa uno sfortunato autogol. La reazione giallorossa è praticamente nulla, si va al riposo coi tedeschi avanti per 1-0.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. La gara continuano a farla i tedeschi che paiono più reattivi anche sulle seconde palle. Al 57° gran tiro di Pastore, Sommer vola ed alza in corner. Al 64° Fazio rimedia all’errore fatto nel primo tempo e si fa trovare pronto su una punizione laterale di Kolarov, il suo tocco non lascia scampo a Sommer. Passano pochi minuti e Kluivert s’inserisce ma al momento decisivo scivola. Altro contropiede, ancora Kluivert, palla alta. Il Gladbach attacca, la Roma si difende e riparte. Al 94° doccia gelata per la Roma, cross in mezzo di Zakaria, sponda di Plea e colpo di testa vincente di Thuram. Finisce così, la Roma perde in casa del Borussia Mönchengladbach e vede complicarsi la corsa verso i sedicesimi di Europa League.
Una grandissima giocata di Douglas Costa nel recupero permette ad una Juventus opaca di vincere 2-1 a Mosca e guadagnare il pass per gli ottavi di Champions, pareggio con rimpianti nel finale per l’Atalanta a San Siro contro il Manchester City.
La Juventus a Mosca aveva bisogno del successo per garantirsi il passaggio matematico del turno con due giornate di anticipo.
La vittoria è arrivata ma non è stata certo una bella Juve.
Il gol del vantaggio di Ramsey, arrivato nei primissimi minuti grazie ad una papera del portiere su punizione di CR7, sembrava poter metter in discesa la sfida. Così non è stato perché la Lokomotiv ha pareggiato subito e poi ha sempre tenuto in apprensione la Juve.
E’ servito il gioiello di Douglas Costa nel recupero per vincere la gara e poter già archiviare il passaggio agli ottavi.
Qualche rimpianto invece per l’Atalanta che nel primo tempo subisce il gol di Sterling e rischia più volte di capitolare, con anche un rigore fallito da Jesus sul finire di frazione.
Nella ripresa però gli uomini di Gasperini partono subito forte, pareggiano con Pasalic e nel finale hanno la grossissima occasione per il rosso al portiere Bravo, con il Manchester City che già aveva sostituito il portiere e che quindi aveva inserito Walker tra i pali. Il rimpianto di non aver calciato mai in porta in questo periodo di tempo è grande, alla fine arriva un punto, il primo storico, che tiene ancora aperta la porta verso gli ottavi di Champions.
Partiamo con la prima italiana impegnata in questa serata di Champions League, la gara delle 18.55 tra Lokomotiv Mosca e Juventus.
Pronti via e la Juventus passa subito in vantaggio, punizione laterale di Ronaldo, il portiere è insicuro e si fa sfuggire il pallone che beffardo passa tra le sue gambe e rotola oltre la linea, c’è però il tocco di Ramsey, il gol viene assegnato a lui. Al 12° arriva il pareggio russo, Miranchuk svetta di testa, la palla colpisce il palo ma poi gli torna sui piedi con la porta spalancata ed è semplice per lui siglare l’uno ad uno. La Juve prova a reagire facendo giro palla ma la difesa Lokomotiv è ben chiusa e quando recupera palla sa esser insidiosa. Al 21° ancora Miranchuk si rende insidioso e col colpo di testa sfiora il gol. E’ una Juventus opaca, sono i russi a farsi preferire. I bianconeri provano a crescere e al 33° gran palla di Khedira per Higuain che calcia molto bene ma stavolta Guilherme è super e mette in corner. Nel finale di tempo ci prova anche Ronaldo ma il suo tiro finisce alto, si va al riposo sul 1-1.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Ronaldo si rende subito pericoloso con un calcio di punizione ma il portiere stavolta respinge. Al 56° bello scambio Ramsey-Ronaldo, CR7 lascia partire un gran tiro ma Guilherme c’è. La Lokomotiv non sta a guardare e quando può cerca di creare pericoli con il solito Miranchuk. Al 78° ripartenza Lokomotiv con Joao Mario che calcia a botta sicura, ma sulla linea c’è Bonucci a salvare. Al 93° straordinaria giocata di Douglas Costa che parte veloce, chiede l’uno-due ad Higuain e poi entra in area e batte Guilherme. Il gol del brasiliano è pesantissimo perché manda la Juventus matematicamente agli ottavi di Champions.
LOKOMOTIV MOSCA – JUVENTUS 1-2 (3° Ramsey (J), Miranchuk (L), 93° Douglas Costa (J))
Lokomotiv Mosca (4-4-2): Guilherme; Ignatjev, Howedes, Corluka, Rybus; Zhemaletdinov (81° Murilo), Krychowiak, Barinov, Joao Mario (86° Kolomeytsev); Miranchuk, Eder.
Allenatore: Semin.
Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Khedira (69° Douglas Costa), Pjanic, Rabiot; Ramsey (65° Bentancur); Higuain, Cristiano Ronaldo (81° Dybala).
Allenatore: Sarri.
Arbitro: Buquet.
Ammoniti: Bonucci (J), Rybus (L), Douglas Costa (J).
Passiamo ora alla sfida di San Siro tra Atalanta e Manchester City.
Parte bene l’Atalanta con Hateboer che però non sfrutta l’occasione. Il City invece è spietato e al 6° passa in vantaggio con Sterling, bell’assist di Gabriel Jesus di tacco, che da due passi batte Gollini. Il gol carica gli ospiti che insistono alla ricerca del raddoppio. Il City controlla e gioca al suo ritmo, l’Atalanta non riesce a creare praticamente nessun pericolo anzi è Sterling a sfiorare il 2-0. Al 39° Sterling scappa a Toloi che lo trattiene, l’arbitro concede il rigore ma richiamato dal VAR cambia idea, è punizione per fallo fuori area. Sulla punizione Ilicic tocca la palla con la mano in barriera, l’arbitro va a rivedere al VAR e concede rigore. Dal dischetto Gabriel Jesus però calcia a lato. L’errore scuote l’Atalanta che prova a cercare il pari ma la rete non arriva, si va al riposo col City avanti 1-0.
Si riparte con il cambio del portiere per il Manchester City. L’Atalanta trova subito il pareggio, gran cross di Gomez per l’inserimento di Pasalic che di testa non perdona. La rete del pari dà coraggio all’Atalanta che va vicina al vantaggio con Djimsiti su azione da corner. I nerazzurri giocano con molta più personalità e provano anche a trovare il gol vittoria. Al 81° gran palla di Gomez per Ilicic, lo sloveno viene toccato da Bravo in uscita fuori area, per l’arbitro è rosso ma Guardiola non ha portieri in panchina e deve inserire un giocatore di movimento tra i pali, tocca a Walker. Dopo una lunga attesa Malinovsky calcia la punizione ma Walker blocca. Finisce così, l’Atalanta negli ultimi minuti non sfrutta il vantaggio numerico, e di avere un giocatore di movimento in porta nel City, conquista il primo storico punto in Champions e grazie al 3-3 tra Dinamo e Shakhtar tiene ancora viva qualche speranza di passaggio del turno.
ATALANTA – MANCHESTER CITY 1-1 (7° Sterling (M), 49° Pasalic (A))
Manchester City (4-3-3): Ederson (46° Bravo); Cancelo, Otamendi, Fernandinho, Mendy; De Bruyne, Gundogan, Bernardo Silva; Mahrez (88° Walker), Gabriel Jesus (73° Aguero), Sterling.
Nelle altre gare di serata successo in goleada per il Real Madrid contro il Galatasaray. Vincono anche il Tottenham 4-0 a Belgrado contro la Stella Rossa, il Bayern, 2-0 casalingo contro l’Olympiacos e il Psg, 1-0 con rete di Icardi contro il Bruges.
Nel girone della Juventus il Bayer Leverkusen batte 2-1 l’Atletico Madrid mentre come già anticipato, finisce 3-3 tra Dinamo Zagabria e Shakhtar Donetsk nel girone dell’Atalanta.
Una serata non certo indimenticabile per le italiane in Champions League, una bella Inter per 45 minuti mette sotto il Borussia, va avanti sul due a zero ma poi crolla nella ripresa e si fa rimontare dai tedeschi che poi vincono 3-2. Va un pochino meglio al Napoli che al San Paolo contro il Salisburgo porta a casa un 1-1 che è utilissimo nella corsa verso gli ottavi.
Come anticipato è stata un’Inter double face quella vista in Germania: autrice di un primo tempo spettacolare, con la gara sbloccata subito da Lautaro e col raddoppio sul finale di frazione di Vecino e totalmente dominata nella ripresa dal Borussia Dortmund che ha saputo accorciare subito le distanze e poi continuare a premere sino a trovare prima il pareggio e poi il sorpasso.
Una sconfitta che però lascia sempre aperte le porte agli ottavi per gli uomini di Conte che però per esser certi del passaggio del turno dovranno fare 6 punti con Slavia Praga e Barcellona.
Se l’Inter si lecca le ferite il Napoli mostra un sorriso forzato ma pur sempre un sorriso.
Il pareggio siglato da Lozano al 42° in rimonta, dopo il rigore trasformato da Håland al 11°, non dà ai partenopei la certezza matematica della qualificazione ma rende la strada meno complicata ed in un periodo non certo brillantissimo, anche se stasera gli azzurri hanno creato tantissimo, l’uno ad uno contro il Salisburgo è un risultato da ritenere decisamente positivo.
Veniamo al racconto delle italiane in questa serata di Champions League partendo dalla sfida al Signal Iduna Park tra Borussia Dortmund ed Inter.
Pronti via e l’Inter la sblocca subito con Lautaro Martinez che sfrutta una difesa avversaria non perfetta e con una conclusione da dentro l’area porta avanti i suoi. Il Dortmund prova una reazione ma i gialloneri attuano un possesso palla piuttosto sterile. Al 17° primo brivido, Gotze calcia da centro area ma va troppo centrale per impensierire Handanovic. La partita la fanno i tedeschi ma negli ultimi 16 metri non riescono a rendersi insidiosi, l’Inter dal canto suo sa esser pericolosa con le ripartenze ed al 40° infatti con un gran contropiede iniziato da Brozovic,Vecino trova il gol del 2-0. Il Borussia prova a reagire e nel recupero si rende pericoloso due volte. La rete però non arriva ed una bella Inter va al riposo col doppio vantaggio.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 51° il Borussia trova il gol del 1-2, passaggi rapidi rasoterra portano la palla ad Hakimi che colpisce male ma beffa Handanovic. Il gol carica i padroni di casa che spingono e mettono in difficoltà la retroguardia nerazzurra. Al 64° la spinta dei tedeschi porta al pareggio, Candreva e Brozovic pasticciano sulla rimessa in zona difensiva, Paco Alcacer ruba palla e la tocca per Brandt che batte Handanovic. Il Borussia spinge e continua a creare, l’Inter sembra in grande difficoltà. Al 77° il Dortmund la ribalta completamente, grande azione in velocità con la palla che arriva ad Hakimi, l’esterno dei gialloneri davanti ad Handanovic non sbaglia. L’Inter si risveglia dal torpore e si rilancia in attacco alla ricerca del pari. Al 90° bella occasione per Sensi che riesce ad arrivare al tiro ma colpisce debolmente. Il pari non arriva, finisce così, il Borussia Dortmund con una grande ripresa rimonta e ribalta l’Inter.
BORUSSIA DORTMUND – INTER 3-2 (5° Lautaro Martinez (I), 40° Vecino (I), 51°, 77° Hakimi (B), 64° Brandt (B))
Veniamo ora alla sfida del San Paolo tra Napoli e Red Bull Salisburgo.
La gara parte su buoni ritmi con una chance per parte, al 10° Koulibaly stende Hwang, è rigore, dal dischetto va Håland che spiazza Meret. Risposta immediata del Napoli con il solito inserimento di Callejon, il suo colpo di testa però colpisce il palo interno ed esce. Replica austriaca col tiro di Wober fuori di poco. Ci prova Insigne con l’inserimento al 21° ma il suo tocco non trova, di un niente, la porta. Altra palla gol per il Napoli, Insigne ha in sostanza un rigore in movimento ma calcia alto. Al 42° ci prova Fabian Ruiz col tiro a giro da fuori, palla che sorvola la traversa. Passa un minuto ed un gran rasoterra a fil di palo di Lozano riporta la gara in parità. Subito il pareggio gli austriaci si lanciano in attacco e si rendono molto pericolosi, il Napoli si salva e si va al riposo sul 1-1.
Si riparte con un cambio per parte, nel Napoli entra Luperto per Mario Rui, nel Salisburgo dentro Mwepu per Pongracic. Al 54° un batti e ribatti in area rischia di costare caro al Napoli ma la conclusione di Hwang deviata finisce sul fondo. Per il Napoli ci prova Lozano, palla però alta al 57°. Al 74° un cross troppo profondo di Insigne finisce sulla traversa, poi sulla testa del portiere e alla fine termina in corner. La gara la fa il Salisburgo, il Napoli un po’ stanco sembra voler attendere accontentandosi anche del pareggio. Al 90° ci prova di testa il neo entrato Llorente ma la palla esce di poco sopra la traversa. Finisce così, in un momento non certo esaltante della stagione il Napoli porta a casa un prezioso pareggio nella corsa agli ottavi di Champions League.
NAPOLI – RED BULL SALISBURGO 1-1 (11° rig. Håland (R), 43° Lozano (N))
Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (46° Luperto); Callejon, Fabian Ruiz, Zielinski, Insigne; Lozano (86° Llorente), Mertens (73° Milik).
Nelle altre gare di serata successi pesanti per Lipsia, 2-0 in casa dello Zenit, Valencia, 4-1 al Mestalla contro il Lille, e del Lione, 3-1 casalingo col Benfica. Finisce con uno spettacolare 4-4 la gara tra Chelsea ed Ajax.
Nel girone del Napoli il Liverpool batte 2-1 il Genk mentre in quello dell’Inter il Barcellona si fa fermare, al Camp Nou, sullo 0-0 dallo Slavia Praga.
Neanche il tempo di metabolizzare i risultati delle partite disputatesi nella nona giornata che si è pronti a tornare in campo con il turno infrasettimanale. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.
La decima giornata della Serie A 2019/20 vedrà le 10 partite disputarsi su tre giorni. Si partirà con un doppio anticipo al martedì. Il mercoledì calcistico si aprirà con un anticipo alle 19, seguito poi da altre 6 gare alle 21. Il giovedì sera alle ore 21 si giocherà un posticipo che andrà a chiudere il turno infrasettimanale di Serie A.
Sarà la sfida tra Parma e Verona a dare il via martedì sera alle 19. Sempre martedì sera ma alle 21 il Brescia ospiterà l’Inter. Mercoledì alle ore 19 si giocherà la super sfida Napoli-Atalanta. Alle 21 di mercoledì si andranno a giocare ben 6 partite: Cagliari-Bologna, Juventus-Genoa, Lazio-Torino, Sampdoria-Lecce, Sassuolo-Fiorentina ed Udinese-Roma. Giovedì alle 21 poi si giocherà Milan-Spal gara che andrà a chiudere la 10° giornata della Serie A 2019/20.
Con la parentesi per le coppe europee ormai alle spalle, risultati piuttosto positivi per le italiane, 3 vittorie (Juventus, Inter e Napoli in Champions League) 1 pareggio (Roma in Europa League) e due sconfitte (Atalanta in Champions e Lazio in Europa League), si è pronti a tornare in campo nel weekend. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.
La nona giornata della Serie A 2019/20 vedrà le 10 partite disputarsi su tre giorni. Si partirà con un anticipo al venerdì al quale seguirà poi il triplo anticipo al sabato, uno alle 15, uno alle 18 ed uno alle 20.45. La domenica sarà aperta dal classico lunch match delle 12.30 mentre alle 15 si giocheranno tre partite. Il primo posticipo domenicale sarà alle 18 e verrà poi seguito da quello delle 20.45 che andrà a chiudere il turno di Serie A.
Sarà la sfida tra Verona e Sassuolo ad aprire il turno venerdì sera alle 20.45. Sabato pomeriggio alle 15 il Lecce ospiterà la Juventus, sempre sabato ma alle ore 18, si giocherà Inter-Parma. Il sabato di campionato sarà chiuso dall’anticipo delle 20.45 Genoa-Brescia con l’esordio di Thiago Motta sulla panchina del Grifone. Il Lunch Match Bologna-Sampdoria aprirà la domenica della Serie A. Alle 15 poi si giocheranno 3 partite: Atalanta-Udinese, Spal-Napoli e Torino-Cagliari. Alle 18 il primo posticipo domenicale sarà Roma-Milan, alle 20.45 poi si giocherà Fiorentina-Lazio gara che andrà a chiudere la 9° giornata della Serie A 2019/20.
Serata amara per le due compagini romane in Europa League, la Roma esce arrabbiata dall’Olimpico per un pareggio subito su rigore inesistente al 93°. La Lazio invece si fa rimontare e sorpassare nel finale dal Celtic.
Una Roma in emergenza per le tante assenze, passata in vantaggio nel primo tempo con Zaniolo e che sotto la pioggia battente aveva gestito abbastanza bene il risultato, ha subito la tremenda beffa del pareggio del Borussia Mönchengladbach nell’ultimo minuto di recupero ma sopratutto per il fatto che il pari è arrivato per la decisione dell’arbitro Collum di fischiare un calcio di rigore per un fallo di mano di Smalling che non c’è mai stato, il replay ha mostrato che la palla ha colpito il volto del difensore giallorosso ed in Europa League non c’è l’utilizzo del VAR.
Un pareggio che lascia la squadra di Fonseca al primo posto del girone ma ora con un solo punto sulla coppia Basaksehir-Wolfsberger.
Decisamente più complicata la situazione della Lazio che nel bollente ambiente di Celtic Park ha disputato una buona gara trovando pure il vantaggio con la rete di Lazzari sul finire del primo tempo.
Nella ripresa Correa ha avuto il match point ma l’ha spedito sul palo e poco dopo è arrivato il pari di Christie.
Come già successo nella trasferta di Cluj anche con il Celtic la squadra di Simone Inzaghi ha subito la beffa della rimonta, in questa occasione è stato il colpo di testa di Jullien ad un minuto dal 90° a segnare la sconfitta dei biancocelesti.
Il cammino europeo ora si complica terribilmente, la Lazio si trova infatti al terzo posto con soli 3 punti, alle spalle di Celtic (7) e Cluj (6).
Partiamo con l’analisi delle gare delle due italiane impegnate in Europa League iniziando dalla sfida dell’Olimpico con la Roma protagonista.
Fonseca a causa delle molte assenze mette in campo i suoi con un 4-2-3-1 con Mancini nei due centrocampisti. La partenza migliore però è del Gladbach, al 8° Bensebaini è pronto a colpire su azione di punizione ma la sua conclusione incoccia la traversa. Subito dopo ci prova Embolo, palla fuori di poco. La Roma cresce ed al 22° con una gran giocata di Pastore va vicina al vantaggio, Sommer salva. Il vantaggio però arriva al 31° quando su corner di Veretout, Zaniolo si libera e di testa mette la palla alle spalle di Sommer. Al 35° Dzeko trova il raddoppio ma si alza la bandierina, gol annullato. Non c’è una vera e propria reazione da parte dei tedeschi e quindi si va al riposo con la Roma avanti per 1-0.
Si rientra in campo senza sostituzioni e con il Borussia decisamente più intraprendente e pronto a creare insidiose ripartenze. La protagonista del secondo tempo è senza dubbio la pioggia che aumenta e rende complicata la vita alle due compagini. Al 67° Kluivert scatta sul filo del fuorigioco ma Sommer in uscita bassa è attento e lo anticipa. Il Gladbach si rivede al 78° con la conclusione di Stindl, troppo debole per preoccupare Pau Lopez. Al 89° occasione enorme per Florenzi, messo davanti alla porta da un gran assist di Dzeko, la conclusione però risulta troppo larga. Al 91° chance per Thuram che colpisce male. Al 93° l’arbitro Collum vede un tocco di braccio di Smalling, il replay dimostra che la palla ha colpito la faccia del difensore ma in Europa League non c’è VAR e la decisione non cambia, Stindl dal dischetto non sbaglia. Finisce così in parità, un pareggio che per come è arrivato lascia molto amaro in bocca ai giallorossi.
Passiamo ora all’altra romana impegnata in Europa League, la Lazio in trasferta a Glasgow.
Buoni ritmi nei primi minuti e primo spavento per la Lazio al 16° quando la conclusione da fuori di Christie scheggia il palo con Strakosha che sembrava fuori causa. La Lazio prova anche buone giocate a metà campo che però poi non si concretizzano. Il Celtic si mostra molto aggressivo con una pressione molto alta che lascia poco tempo per ragionare ai biancocelesti. La Lazio sembra in difficoltà ma al 40° una grande ripartenza permette a Lazzari di arrivare davanti a Forster, l’esterno di Inzaghi calcia forte e beffa il portiere. Nonostante la reazione scozzese il primo tempo si chiude 1-0 per la Lazio.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Celtic parte cercando di alzare i ritmi ma la Lazio con buona dose di personalità riesce a respingere ogni tentativo. Al 60° pasticcio clamoroso in area laziale, la palla giunge a Christie che calcia a botta sicura ma sulla sua traiettoria c’è Vavro, la palla poi dopo una serie di rimpalli finisce in mano a Strakosha. Risposta Lazio con una gran contropiede, Milinkovic imbecca Correa che entra in area e cerca di battere Forster, il palo gli nega il gol. A 67° il Celtic trova il pareggio con una girata di Christie che non lascia scampo a Strakosha. Al 75° è Milinkovic-Savic ad avere la palla per il nuovo vantaggio ma la conclusione del serbo viene murata. Altra fiammata Lazio al 79°, Parolo calcia a colpo sicuro su bell’assist di Lazzari ma Forster c’è e respinge. Passano 5 minuti ed è Immobile ad avere una chance enorme, il suo tiro però, da dentro l’area, finisce lontanissimo dalla porta del Celtic. Al 89° Jullien svetta, liberissimo, su azione da corner e con il colpo di testa infila alle spalle di Strakosha. Al 95° missile di Cataldi da fuori, Forster con un intervento prodigioso salva la propria porta. Finisce così, al Celtic Park la Lazio incassa la seconda sconfitta, ancora in rimonta, in questa stagione di Europa League.