Categoria: Calcio

  • Juventus: tragedia greca, Kasami segna e l’Olympiacos vince

    Juventus: tragedia greca, Kasami segna e l’Olympiacos vince

    Una brutta Juventus per almeno 60 minuti, esce con le ossa rotte dallo stadio Karaiskakis e con una sconfitta firmata dalla rete di Kasami nel primo tempo e dalle fenomenali parate del portiere Roberto nell’ultima mezz’ora.

    Una sconfitta pesante che poteva essere un pareggio se non ci fosse stato l’ottimo portiere dei greci ma questo però non deve essere un alibi, la Juventus vista nel primo tempo è stata davvero troppo brutta, troppo sottoritmo e con due dei protagonisti annunciati ed attesi, Pirlo e Tevez (che si è un pochino riscattato nel finale) che hanno disputato una gara decisamente sotto i loro potenziali. Ora, vista la contemporanea vittoria dell’Atletico sul Malmoe, la situazione del girone si complica, niente è impossibile ma adesso a Torino sarà obbligatorio battere i greci.

    Tanto merito va anche al tecnico dell’Olympiacos Michel che ha schierato una squadra quadrata e compatta che ha beneficiato di un ottimo Dominguez, davvero incontenibile a tratti nella prima frazione.

    Per quanto riguarda le formazioni Allegri scioglie i due ballottaggi a favore di Pirlo e Morata.

    Michel invece sistema la squadra con il 4-4-2 puntando sull’estro di Dominguez e sul Bomber Mitroglou davanti, lasciando Afellay inizialmente in panchina.

    Pjatim Kasami
    Pajtim Kasami

     

    Parte subito forte l’Olympiacos con Masuaku che dalla fascia mette un paio di cross bassi insidiosi. Al 7° punizione quasi perfetta di Dominguez con Buffon che vola a deviare in corner. La Juve inizia ad accendersi con Morata che dribbla il difensore avversario ma il suo cross viene respinto in corner e sul susseguente tiro dalla bandierina El Abdellaoui salva sulla linea su un tocco di Tevez. I bianconeri crescono ed al 19° trovano anche il gol ma Tevez è in fuorigioco, rete annullata. La spinta di Masuaku torna a farsi sentire con l’ennesimo cross che permette a Dominguez la gran giocata, palla fuori di poco. Al 35° Pirlo sbaglia nuovamente un passaggio che permette ai biancorossi di infilare un contropiede ben finalizzato da Kasami col tiro preciso da fuori. Morata prova a trascinare i suoi ma una Juve troppo brutta non riesce a rendersi pericolosa, si va al riposo sul 1-0 per i greci.

    La Juventus prova a partire un po’ più forte ma gli errori d’impostazione sono sempre presenti. Al 57° dopo una punizione totalmente sballata finisce la pessima gara di Pirlo. Al 60° Kasami fallisce un occasione ghiottissima per raddoppiare. Al 65° gran giocata di Morata che scambia con Tevez si gira e calcia ma Roberto respinge, Pogba si lamenta con il compagno perchè era messo meglio per calciare a rete. La Juventus cresce e cominciano ad arrivare le occasioni e Roberto sfodera un’altra super parata su Tevez al 75°. 80° miracolo di Roberto che tocca sulla traversa una violenta conclusione di Morata. Il protagonista è sempre Roberto che cala un vero e proprio muro davanti alla sua porta. Allegri prova anche la carta Giovinco per Pogba ma non c’è niente da fare, la gara la vince l’Olympiacos 1-0 ed ora nel girone si fa durissima.

     

    OLYMPIACOS – JUVENTUS 1-0 (1-0) (35° Kasami)

    Olympiacos (4-4-2): Roberto; El Abdellaoui, Abidal, Botia, Masuaku; Milivojevic, Kasami (91° Giannoulis), Maniatis, N’Dinga; Dominguez (84° Fuster), Mitroglou (68° Afellay).

    Allenatore: Michel.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Ogbonna (77° Pereyra), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo (57° Marchisio), Pogba (86° Giovinco), Asamoah; Morata, Tevez.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Lichtsteiner (J), Botia (O), Masuaku (O), Pogba (J), Marchisio (J).

  • Tevez e la Juventus alla conquista di Atene

    Tevez e la Juventus alla conquista di Atene

    Questa sera ad Atene la Juventus  si trova davanti il primo fondamentale snodo stagionale. La gara contro l’Olympiacos vale molto più dei tre punti in palio, vincere nella bolgia di Atene, in un girone decisamente equilibrato con tutte le squadre a 3 punti, potrebbe dare la giusta spinta per il proseguio del cammino europeo e cancellerebbe tutti i dubbi sorti dopo il ko in Europa con l’Atletico Madrid ed il pareggio di sabato scorso in campionato contro il Sassuolo.

    Sicuramente non sarà semplice, i bianconeri dovranno giocare al Karaiskaki in un ambiente caldissimo, per questo motivo Allegri dovrà affidarsi a veri e propri guerrieri come Carlitos Tevez e Arturo Vidal.

    Il cileno ci sarà dal primo minuto, è stato proprio il tecnico livornese a darne conferma in conferenza stampa, oltre a parlare dell’importanza e delle difficoltà dell’incontro:

    Quelli che sono qui stanno tutti bene e possono giocare. Devo ancora fare delle scelte,  giocheranno sicuramente Lichtsteiner, Ogbonna, Chiellini, Bonucci, Vidal, Tevez e Buffon. Questa sarà una partita importante ma non decisiva. Dobbiamo conquistare più punti possibile tra questa gara di Atene ed il ritorno tra 15 giorni a Torino. Troveremo un tifo caldo ma in campo vanno i giocatori, non i tifosi. Per noi sarà una gara dura sia sotto il profilo fisico che tecnico.

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Dunque si parla di 7 titolari sicuri, in realtà paiono 9 quelli certi, rimangono solo due ballottaggi: a centrocampo tra Pirlo e Marchisio con il primo in vantaggio e davanti per trovare il compagno di Tevez, con Llorente che pare ancora in pole position rispetto a Morata.

    Il perno fondamentale dell’attacco sarà sempre lui, l’Apache Carlos Tevez. Il bomber bianconero in quest’inizio di stagione si è rivelato decisivo segnando 6 gol in campionato e sbloccandosi in Champions League con la doppietta all’esordio con il Malmoe, ma sopratutto quando Tevez non ha reso al top, la Juventus ha sofferto come accaduto con Atletico e Sassuolo.

    Dall’altra parte della barricata ci sarà un Olympiacos, che in casa ha dimostrato di essere molto pericoloso sconfiggendo l’Atletico Madrid nel match d’esordio, il cui tecnico Michel si affiderà alla forza del Bomber Mitroglou, alle giocate di Afellay e all’esperienza del difensore centrale ex Barcellona e Monaco Eric Abidal.

     

    OLYMPIACOS – JUVENTUS le probabili formazioni

    Olympiakos (4-4-2): Roberto; Masuaku, Abidal, Botia, Elaboellaoui; Afellay, Milivojevic, Kasami, Maniatis; Dominguez, Mitroglou.

    Allenatore: Míchel.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Ogbonna, Bonucci, Chiellini; Asamoah, Pogba, Marchisio, Vidal, Lichsteiner; Morata, Tevez.

    Allenatore: Allegri.

     

  • Aversa Normanna: esonerato Novelli c’è Marra

    Aversa Normanna: esonerato Novelli c’è Marra

    Rivoluzione in casa dell’Aversa Normanna: il club campano ha esonerato l’allenatore della prima squadra Raffaele Novelli; al suo posto l’incarico di dirigere la squadra è stato affidato a Salvatore Marra, tecnico con un passato nell’Arzanese e nell’Avellino. Aria nuova anche per quanta riguarda il direttore sportivo: la carica è ora ricoperta da Pasquale Costigliola. Novelli paga l’andamento deficitario della sua squadra che ha raccolto 4 punti in none partite disputate.

    Nella sala stampa dello stadio ‘Bisceglia’, questa mattina, si è svolta la presentazione del nuovo allenatore dell’Aversa Normanna, Salvatore Marra, e del nuovo ds, Pasquale Costagliola.

    Il neo tecnico dell'Aversa Normanna Salvatore Marra
    Il neo tecnico dell’Aversa Normanna Salvatore Marra

    Ho visto tutte le partire dell’Aversa, ha esordisce il neo tecnico dell’Aversa Normanna, una al ‘Bisceglia’ il resto in streaming. Credo che la prima cosa da fare sia ricreare l’autostima nei giocatori, perché non è possibile passare dalla bellissima gara di Salerno a quella di Martina Franca. Non sono un allenatore che fa particolari discorsi ai giocatori. Mi piace lavorare sul campo. L’unica cosa che dirò loro è quella di allenarsi ogni volta come se giocassero una partita di campionato, con la stessa determinazione. E’ ancora presto dire con quale modulo giocherò. L’unica cosa certa è che domenica c’è la capolista Benevento. Non abbiamo nulla da perdere. L’importante è scendere in campo dando tutto se stessi, a prescindere dal risultato”.

    L’amministratore delegato dell’Aversa Normanna Cecere ha voluto fare un appello ai tifosi: ” Abbiamo ritrovato il feeling con i nostri supporter e questo ci fa piacere. E’ chiaro che i risultati della squadra condizionano anche la presenza del pubblico sugli spalti. Ora ripartiamo fiduciosi e siamo sicuri che i tifosi non faranno mancare il loro sostegno”.

    Mister Marra avrà al suo fianco come allenatore in seconda Salvatore D’Angelo, già vice ad Arzano ed ex giocatore di Barletta, Turris, Melfi e Nocerina.

     

  • Champions League: goleade Chelsea e Shakhtar Donetsk

    Champions League: goleade Chelsea e Shakhtar Donetsk

    Giornata di Champions League costellata da tanti gol: ben 40 realizzati, seconda giornata più prolifica di sempre nella storia della Champions League dopo i 44 gol del 1 ottobre 1997. Tutto semplice per Chelsea e Barcellona mentre il Psg vince sul foto finish.

    Cinquina di Luiz Adriano nello 0-7 dello Shakhtar Donetsk sul campo del Bate Borisov; 6-0 del Chelsea, in casa, contro il Maribor;  successo del Barcellona per 3-1 contro l’Ajax. Cavani decide la vittoria del Psg 0-1 a Nicosia; successo dello Schalke 04 di Roberto Di Matteo sullo  Sporting Lisbona. 

    CSKA MOSCA-MANCHESTER CITY 2-2 Nel gruppo E il Manchester City, avanti di due reti, si fa rimontare sul 2-2 dal Cska Mosca si complica la vita per la qualificazione, sono infatti solamente due i punti raccolti dalla squadra di Pellegrini nelle prime tre giornate; il City è passato in vantaggio al 29′ con Aguero il quale ha finalizzato lo splendido lavoro di Silva prima e di Dzeko ; al 38′  un’azione da manuale consentiva a Milner di raddoppiare dopo il lancio di Tourè, sponda aerea di Zabaleta e tiro cross di Aguero. Al 65′ Musa ha servito Doumbia e ha insaccato a porta vuota per il gol della speranza e a cinque minuti dalla fine si è fatto travolgere in area da Kolarov concedendo il penalty realizzato da Natkho.

    Ora la situazione del gruppo E dopo la terza giornata è: Bayern Monaco 9; Roma 4; Manchester City 2 e  Cska Mosca 1.

    APOEL NICOSIA-PSG 0-1  Nel gruppo F senza Marquinhos, Ibrahimovic e Lavezzi il Psg ha sofferto molto in casa dell’ Apoel Nicosia, in pressing per la stragrande durata del match con i guizzi dell’attaccante Sheridan e il salvataggio sulla linea di David Luiz sul colpo di testa di Tiago Gomes. La rete decisiva ha portato la firma di Cavani, sontuoso controllo in area a seguire, rimpallo e appoggio a rete.

    BARCELLONA-AJAX 3-1 Il Barcellona ringrazia i suoi tre tenori Iniesta, Neymar e Messi per il successo per 3-1 ai danni dell’Ajax. Ha aperto le reti Neymar sfruttando l’assist di Messi; il raddoppio è nato da un  filtrante di Iniesta e controllo di sinistro e rete di Messi. Nella ripresa ha accorciato le distanze El Ghazi prima che Sandro Ramirez non abbia chiuso i conti in pieno recupero con un gran sinistro in diagonale.

    Ora la situazione del gruppo F dopo la terza giornata è: Psg 7; Barcellona 6; Ajax 2; Apoel 1

    Il pallone ufficiale utilizzato nei match di Champions-League
    Il pallone ufficiale utilizzato nei match di Champions-League

    SCHALKE 04-SPORTING LISBONA 4-3 Lo Schalke 04 di Roberto Di Matteo ha superato 4-3 lo Sporting Lisbona; i portoghesi sono passati in vantaggio con Nani al 16′ e al 33′ sono rimasti in dieci uomini per l’espulsione di Mauricio.  Il pari dei tedeschi è arrivato al 34′ con Obasi. Nella ripresa Huntelaar ha portato in vantaggio i padroni di casa al 51′ e al 60′ Hoewedes ha portato sul 3-1 lo Schalke; prepotente il ritorno degli ospiti che con una doppietta di Silva al 64′,  e al 78′ hanno pareggiato i conti. Ma al 90′ la rete di Moting, dal dischetto, ha permesso alla squadra di Di Matteo di vincere la partita.

    CHELSEA-MARIBOR 6-0 Il Chelsea ha strapazzato 6-0 il Maribor; in poco più di mezzora i giochi sono stati fatti a Londra: ha aperto Remi al 13′ centrando la buca di angolo con il sinistro a rientrare, poi Drogba al 23′ ha realizzato un calcio di rigore quindi Terry, al 31′, dopo un contropiede ha siglato la rete in spaccata a porta vuota. La quarta rete è stata un autorete di Viler dopo un assolo di Hazard; la quinta marcatura è avvenuta su rigore al 77′ con Hazard; la rete del 6-0 è da applausi:  lancio di Ake, controllo, dribbling, controdribbling e destro esploso a incrociare sul palo lontano da parte di Hazard.

    Ora la situazione del gruppo G dopo la terza giornata è: Chelsea 7; Schalke 04 5; Maribor 2; Sporting Lisbona 1

    BATE BORISOV-SHAKHTAR DONETSK 0-7 Una partita senza storia mai in discussione con i tifosi della squadra di casa che lasciano gli spalti già durante il primo tempo. Lo Shakhtar ha vinto per 7-0 senza dove faticare più di troppo; Luiz Adriano ha realizzato il poker più veloce della storia della massima competizione internazionale, grazie ai cinque gol realizzati oggi, Adriano è diventato il miglior marcatore di sempre dello Shakhtar. 

    PORTO-ATLETICO BILBAO 2-1 Una massiccia dose di sfortuna, cosi si potrebbe riassumere la sconfitta dell’Atletico Bilbao in quel di Oporto: pali e varie occasioni mancate. Padroni di casa avanti al 45′ con la conclusione a giro del nazionale Texeira dopo assist di Quintero; ma in avvio di ripresa Guillermo ha riequilibrato la gara, con dribbling sullo stretto e conclusione a rete, dopo assist di Benat. Gol partita di Quaresma con un destro radente.

    Ora la situazione del gruppo H dopo la terza giornata è: Porto 7; Shakhtar Donetsk 5; Bate Borisov 3; Atletico Bilbao 1.

     

  • Roma distrutta da un super Bayern, all’Olimpico è 1-7

    Roma distrutta da un super Bayern, all’Olimpico è 1-7

    Una serata incredibile, una Roma che viene totalmente annientata da un Bayern Monaco perfetto ed inarrestabile, ci si poteva aspettare un successo dei tedeschi, obiettivamente più forti, ma 1-7 maturato questa sera allo stadio Olimpico era quasi impossibile da pronosticare.

    Un Ko pesante, una punizione severissima che si concretizza sostanzialmente nel primo tempo quando i tedeschi in meno di mezz’ora, tra il minuto 8 e il minuto 35, hanno infilato 5 gol che hanno spaccato in due la partita.

    Da questa serata molto probabilmente ne esce ancora una volta ridimensionato il calcio italiano se si pensa che la Roma, brillante e con il bel gioco in campionato, non è riuscita, se non a tratti nel secondo tempo quando il Bayern ha calato i ritmi, praticamente mai ad imporre il proprio gioco sui bavaresi.

    La carta vincente l’ha calata Guardiola nello schierare i suoi in campo dall’inizio. Se Garcia ha praticamente confermato il suo 4-3-3, dovendo inserire Torosidis per Maicon fermato da un problema al ginocchio prima della gara, con il tridente Iturbe-Totti-Gervinho, il tecnico dei tedeschi ha sorpreso tutti mettendo sul campo il suo Bayern con un 3-5-2 con Robben e Bernat larghissimi a centrocampo e con Müller a fianco di Lewandowski in avanti.

    L'esultanza di Arjen Robben
    L’esultanza di Arjen Robben

    La partenza è sostanzialmente equilibrata, poi però il Bayern cresce. Su azione da corner Nainggolan salva con Müller pronto a colpire, sulla susseguente rimessa laterale Robben chiede l’uno-due e dopo esser entrato in area piazza il tiro a giro vincente. La Roma reagisce subito ed ha la potenziale chance di pareggiare ma Neuer si supera respingendo la conclusione di Gervinho. Tra il 23° ed il 25° il Bayern assesta due cazzottoni che hanno il sapore del K.O.: prima Götze combina e dal limite piazza il tiro vincente che sorprende De Sanctis, passano due minuti e Lewandowski si avvita e di testa gira in gol un perfetto cross di Bernat. La Roma è un pugile al tappeto e alla mezz’ora per Robben è semplice presentarsi in area e battere De Sanctis. Al 35° addirittura il Bayern aumenta il passivo con il rigore trasformato da Muller per fallo di mano di Manolas. La Roma non riesce praticamente mai a reagire e son più le occasioni per andare sullo 0-6 che sul 1-5, comunque il primo tempo si chiude sul pesantissimo 0-5.

    La ripresa parte con Garcia che sostituisce Totti ed il disastroso Cole, facendo entrare Florenzi ed Holebas. Al 53° doppio sussulto giallorosso con Gervinho che calcia forte ma colpisce il palo e subito dopo è Florenzi ad avere l’occasione ma Neuer respinge. Al 60° Neuer sfodera un altro miracolo su Gervinho che colpisce solissimo a due passi dalla porta. Al 65° il gol arriva, Florenzi trova in profondità Nainggolan che mette il cross per Gervinho che segna. La gara sembra trascinarsi ma le riserve del Bayern vogliono fare bella figura e prima Ribery con il pallonetto, imbeccato da Robben, al 77° e Shaqiri lesto a girare in porta una corta respinta di De Sanctis trovano le reti per un tremendo 1-7. Oltre ad un palo esterno di Ribery non accade più niente il risultato finale è impietoso: il Bayern Monaco batte la Roma, all’Olimpico, per 7-1.

     

    ROMA – BAYERN MONACO 1-7 (0-5) (8°, 30° Robben (B), 23° Götze (B), 25° Lewandowski (B), 35° rig. Müller (B), 65° Gervinho (R), 77° Ribery (B), 80° Shaqiri (B))

    ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole (46° Holebas); Pjanic (78° Ljajic), De Rossi, Nainggolan; Iturbe, Totti (46° Florenzi), Gervinho.

    Allenatore: Garcia.

    BAYERN MONACO (3-5-2): Neuer; Benatia, Boateng, Alaba; Robben, Xabi Alonso, Lahm, Götze (78° Shaqiri), Bernat; Müller (59° Rafinha), Lewandowski (67° Ribery).

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Iturbe (R), Torosidis (R), Nainggolan (R), Bernat (B).

  • Una Serie A da isterismi e mal di pancia

    Una Serie A da isterismi e mal di pancia

    La Serie A si è ripresa il palcoscenico dopo la pausa obbligata per gli impegni delle Nazionali e lo ha fatto esattamente da dove aveva lasciato il suo libro aperto. Il dopo Juventus-Roma non aveva ancora cessato di infuocare e sporcare le pagine dei giornali con interventi più o meno illustri dei protagonisti di oggi e di ieri della classica sfida di vertice del nostro calcio. In ultime arrivano le dichiarazioni del più contestato della sfida, quel Rocchi che ha riconosciuto con onestà di avere fatto una pessima figura, e che il primo errore commesso (rigore su fallo di mano in area da parte di Maicon) gli ha condizionato la gara.

    Con l’alluvione di Genova la FIGC si è mossa, mettendo in calendario un match amichevole proprio al “Luigi Ferraris” il cui incasso verrà devoluto a favore delle vittime del disastro. Notizia presa con mugugno dai genovesi che mettono in risalto il fatto che siano sempre loro ad andare a vedere la partita e quindi a fare solidarietà. Il problema è che in un mondo egoistico e dal ritmo veloce tra qualche mese giocare la partita in un altro luogo forse non comporterebbe lo stesso coinvolgimento emotivo (quindi l’incasso) che avrebbe facendola nel capoluogo ligure

    La settima giornata doveva essere un voltare la pagina del libro e ricominciare a raccontare la sua storia ed invece la storia è diversa, ma il contenuto se pur cambiando i protagonisti rimane sempre uguale. Agli isterismi post Juve-Roma si è arrivati agli isterismi post Genoa-Empoli dove ci sono stati sì errori arbitrali marchiani (rigore per il Genoa non dato e rete del pareggio empolese con deviazione di mano), non verranno chieste sicuramente interrogazioni parlamentari ma a far saltare il coperchio della pentola a pressione è stato Gianpiero Gasperini, che sentendo la sua squadra fischiata a fine partita è andato su tutte le furie attaccando alcune frange della tifoseria. Il tecnico è navigato e conosce l’ambiente rossoblù e quando tocchi certi tasti da quelle parti o poi fai dei risultati importanti o il boomerang torna indietro travolgendoti. Tuttavia non possiamo dargli torto nel concetto, il Genoa sta giocando bene, in questo inizio di stagione se l’è giocata alla pari di squadre più forti strappando punti importanti ed è sistemato nella tanto amata, dal presidente Preziosi, parte sinistra della classifica quindi i tifosi cosa si aspettavano di più dalla squadra?

    Gasperini furioso nel post Genoa-Empoli | Foto Twitter
    Gasperini furioso nel post Genoa-Empoli | Foto Twitter

    Sabato invece si era aperta la giornata con la sconfitta plausibile del Chievo Verona a Roma, fatto che è costato l’esonero a Eugenio Corini. In una Serie A spaccata in tre tronconi per valori tecnici sinceramente una cacciata del tecnico dopo la sconfitta in casa della squadra più in forma del campionato sembra esagerato ma fa capire come da tutte le parti non ci si accontenti e si voglia sempre di più.

    Da contro altare fanno gli scenografici spazi vuoti di San Siro in un Inter-Napoli che vale le sorti delle proprie compagini, dei loro tecnici e che mette a confronto squadre di livello internazionale, come se o ci si gioca lo Scudetto e la Champions League o me ne resto a casa. La domanda che viene spontanea è ma i tifosi nerazzurri hanno capito che vincere quel dannato triplete gli è costato una buona fetta del futuro della squadra che amano?

    Sempre il pubblico è protagonista del presente e del futuro. A Verona i tifosi dell’Hellas hanno ricominciato con l’idiozia dei cori razzisti prendendo di mira Muntari e facendosi giustamente affibbiare la chiusura della curva in occasione di Verona-Lazio di giovedì 30 ottobre, mentre il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha giudicato ad alto rischio le gare del Napoli in casa contro Roma e Verona, facendo scattare la misura della vietata vendita nel Lazio e nel Veneto dei biglietti per le due partite al San Paolo, ma dando la possibilità di riutilizzare quei biglietti per iniziative legate ai ragazzi ed alle scuole, come fece la Juventus la scorsa stagione.

    Insomma siamo alla settima giornata ma si iniziava già in quella scorsa ed il nostro calcio deve fare i conti con un a platea isterica e poco dotata di buon senso, e pensare che prima dell’estate in una finale di Coppa Italia si piangeva un morto evidenziando i nostri limiti culturali-sportivi, Brasil 2014 aveva evidenziato i nostri limiti tecnici e il cambio di mano della FIGC aveva il primario obbiettivo di riformare ogni cosa. Per ora si tratta di un fallimento ma siamo solo alla settima giornata……appunto solo alla settima giornata.

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 7° giornata di Serie A

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 7° giornata di Serie A

    La 7° Giornata di Serie A non è stata deludente ma nemmeno il massimo come bonus per i fantallenatori, non è stata ricca di marcature multiple come accaduto in alcuni turni precedenti ma ha comunque portato in dote due doppiette.

    Veniamo quindi a vedere cosa è successo, chi sono stati i migliori, chi i peggiori e come sono cambiate le statistiche fantacalcio.

    In questo turno sono stati segnati 25 gol: Boakye, Avelar, Sau, Rodriguez, Tonelli, Bertolacci, Guarin, Hernanes, Pogba, Djordjevic, Lulic, Honda (2), Callejon (2), Dybala, Gonzalez, Destro, Ljajic, Totti, Gabbiadini, Obiang, Zaza, Quagliarella, Nico Lopez.

    Gli assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 12: Avelar, Dodò, Icardi, Candreva (2), El Shaarawy, Menez, David Lopez, Dybala, Pjanic, Palombo, Vives.

    Josè Maria Callejon
    Josè Maria Callejon

     

    Il titolo di protagonista, e massimo punteggio, di giornata se lo sono giocato i due calciatori capaci di realizzare una doppietta ovvero il giapponese Keisuke Honda che ha trovato due volte la porta nella gara pomeridiana del suo Milan a Verona e lo spagnolo Josè Maria Callejon del Napoli che ha realizzato i due gol nel posticipo di San Siro contro l’Inter. Alla fine a spuntarla è stato il calciatore degli azzurri che, avendo entrambi preso un 7.5 in pagella, ha beneficiato dell’ammonizione subita dal nipponico per batterlo con un punteggio di 13.5 contro 13.

     

     

     

    In questa giornata non si riscontrano né rigori falliti, né parati, ma c’è un autogol, quello del difensore del Verona Marques nel match contro il Milan.

    Si segnalano anche tre espulsioni: Cacciatore della Sampdoria, Rafa Marquez del Verona e Coppola del Cesena.

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 7° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Abbiati 6; Avelar 10, Gonzalez 10, Tonelli 9, Jansson 7; Callejon 13.5, Honda 13, Lulic 10; Dybala 11.5, Totti 10.5, Quagliarella 10

     

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 7° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Rafael 2.5; Marques 2.5, Marquez 3.5, Cacciatore 3.5, G. Rodriguez 4.5; Coppola 3.5, Kurtic 4.5, Inler 4.5; Higuain 4.5, Maxi Lopez 4.5, Llorente 5

     

    Ecco le statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, per Fantamedia, dopo la 7° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Buffon (Juventus) 6.36, De Sanctis (Roma) 6.33, Rafael (Verona) 6.10

    DIFENSORI: Tonelli (Empoli), 7.5, Gastaldello (Sampdoria) 7.40, Romagnoli (Sampdoria) 7.38

    CENTROCAMPISTI: Honda (Milan) 9.50, Guarin (Inter) 7.80, Vidal (Juventus) 7.75

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 10.08, Callejon (Napoli) 8.86, Djordjevic (Lazio) 8.5

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 5 Assist.

    2- Abate (Milan), Valdifiori (Empoli), Widmer (Udinese) 3 Assist

    5- Barreto (Palermo), Dybala (Palermo), El Shaarawy (Milan) Guarin (Inter), Higuain (Napoli), Honda (Milan), Marchese (Genoa), Zuniga (Napoli) 2 Assist

  • Lega Pro: Tuttocuoio vittoria e vetta nel girone B

    Lega Pro: Tuttocuoio vittoria e vetta nel girone B

    Il Tuttocuoio con la vittoria odierna ottenuta ai danni del Forlì per 3-2, nel posticipo della nona giornata del Campionato di Lega Pro girone B, ha raggiunto la Reggiana e l’Ascoli a quota 16 punti in classifica al primo posto.  Il Forlì resta invischiato nella zona pericolante della classifica a quota 9 punti in classifica. Al Forlì non è bastato un secondo tempo di tutto cuore, nonostante l’inferiorità numerica, per portare in romagna almeno un punto.

    Il vantaggio del Tuttocuoio è arrivato al 18′ con il difensore Ingrosso di testa su un corner di Serrotti, seconda rete stagionale per lui. Il raddoppio dei padroni di casa ha portato la firma di Colombo, con un bel tutto di testa su cross

    Una fase del match tra Tuttocuoio e Forlì
    Una fase del match tra Tuttocuoio e Forlì

    dalla destra dell’ottimo Pacini, quando mancavano dieci minuti alla fine del primo tempo. Al 38′ il Forli è rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Guidi per fallo da ultimo uomo.

    Al 48′ il Forlì è riuscito ad accorciare le distanze: è realizzare la rete è stato Melandri dopo un’azione di Forte; al 65′ Gargiulo ha battuto per la terza volta Scotti su cross dalla sinistra di Zanchi portando il punteggio per 3-1 per i padroni di casa, la rete del definitivo 3-2 è arrivata su azione di calcio d’angolo realizzata da Jidayi  con un destro al volo dopo aver ripreso una respinta della difesa avversaria.

    TUTTOCUOIO-FORLì 3-2 18’ pt Ingrosso, 34’ Colombo; 3’ st Melandri, 20’ Gargiulo, 28’ Jidayi.

    TUTTOCUOIO(4-3-1-2): Bacci; Pacini, Falivena, Ingrosso, Zanchi; Desola, Pane ( 16’ st Konate), Serrotti; Gargiulo (37’ st Gargiulo); Gioè ( 29’ st Balde), Colombo. A disposizione: Morandi, Mulas, Mancini, Tempesti. Allenatore. Alvini.

    FORLì(3-5-2): Scotti; Drudi, Guidi, Arrigoni L.; Catacchini, Hamlili, Cejas (16’ st Pettarin), Djuric, Turi (10’ st Jidayi); Forte, Melandri. A disposizione: Casadei, Fantini, Fantoni, Arrigoni T., Castellani. Allenatore: Rossi.

    ARBITRO: Massimi di Termoli Assistenti Solazzi-Di Monte

    NOTE. Espulso Guidi per fallo da ultimo uomo al 38’ pt. Ammoniti: Duric, Gargiulo, Melandri, Bacci. Angoli: 3-7. Recupero: 3’ e 4’. Spettatori: 400.

  • Esame Bayern per la Roma di Garcia

    Esame Bayern per la Roma di Garcia

    Esame difficile ma importante per la Roma di Rudi Garcia, questa sera all’Olimpico, per la terza giornata di Champions League arriva il Bayern Monaco di Pep Guardiola.

    Una sfida che è certamente uno snodo cruciale per il proseguimento del cammino europeo della Roma, un risultato positivo non solo garantirebbe punti preziosi ma darebbe ai giallorossi morale e la convinzione di poterserla giocare con tutti, anche con i più forti club d’Europa.

    Un punto a favore del team di Garcia potrebbe essere il calore del pubblico, si va verso il tutto esaurito con un Olimpico che cercherà di creare un clima infernale per spingere la propria squadra e provare ad intimorire i bavaresi.

    Nella conferenza stampa di ieri pre gara il tecnico francese si è rivelato moderatamente ottimista, sempre ricordando la forza dell’avversario e contando nell’aiuto del pubblico:

    Rudi Garcia
    Rudi Garcia

     

    Loro sono una grande squadra, noi siamo ancora outsiders. Sarà una grande partita, con l’Olimpico pienissimo e caldo. Dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni. Bisogna essere intelligenti sul campo. Non abbiamo niente da perdere, questo dovrà essere l’atteggiamento di questa gara. Abbiamo un solo obiettivo: andare contro i pronostici che ci davano fuori al primo turno. Quello che conta è giocare la partita e non essere spettatori.

     

     

    Per quanto riguarda la formazione pare piuttosto certo che il tridente d’attacco rivedrà dall’inizio Gervinho ed Iturbe insieme a Totti. In difesa si rivedrà Manolas, assente per squalifica contro il Chievo, con al suo fianco uno tra Astori e Yanga-Mbiwa, mentre sulla fascia ballottaggio tra Cole ed Holebas con il primo che pare in vantaggio. Centrocampo obbligato con Nainggolan, Pjanic e De Rossi.

    Guardiola dovrebbe schierare il suo Bayern con il 4-2-3-1 con l’ex Benatia che pare destinato alla panchina. Anche Ribery non dovrebbe figurare nell’undici di partenza ma il trio di trequartisti alle spalle di Lewandowski e senza dubbio di altissimo livello: Robben, Muller, Goetze.

    La sfida si presenta quindi difficile ed affascinante, i bavaresi partono ancora leggermente in vantaggio ma la Roma, anche spinta dal suo caloroso ed appassionato pubblico, può riuscire nell’impresa.

     

    ROMA – BAYERN MONACO le probabili formazioni

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Gervinho, Totti, Iturbe.

    Allenatore: Garcia.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba; Lahm, Xabi Alonso; Robben, Muller, Goetze; Lewandowski.

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Eriksson.

  • Che Botta. L’Entella sbanca Cittadella

    Che Botta. L’Entella sbanca Cittadella

    Un destro di Botta al 17′ ha permesso alla Virtus Entella di espugnare il “Tombolato” di Cittadella per 0-1 nel posticipo della nona giornata del campionato di Serie B e in colpo solo di superare Crotone, Catania e Latina e di agganciare proprio il Cittadella e il Varese a quota 8 punti in classifica. Per i padroni di casa di mister Foscarini un solo punto nelle ultime cinque partite è la terza sconfitta di fila in casa.

    La partenza è stata vivace da parte del Cittadella che al 11′ ha provato a colpire con un destro di Palma su angolo di

    Stefano Botta, autore della rete decisiva per l'Entella
    Stefano Botta, autore della rete decisiva per l’Entella

    Barreca, Pelizzoli è stato attento e ha bloccato a terra. È stata la Virtus Entella a rompere l’equilibrio iniziale con un gran mancino dalla distanza di Botta che ha trafitto l’incolpevole Valentini. I padroni di casa hanno provato a reagire e al 37′ Sgrigna ha cercato la soluzione direttamente dalla bandierina, costringendo Pelizzoli a salvarsi nuovamente in angolo. Sugli sviluppi della stessa azione Gerardi ha mancato il bersaglio da buona posizione.

    La ripresa ha visto l’Entella rendersi pericolosa con le belle iniziative di Battocchio e Mazzarani. Il Cittadella ha risposto con una conclusione mancina dalla distanza di Minesso, deviata in angolo dalla difesa ligure. Ingenuità di Russo al 62′ che ha rimediato il secondo giallo in tre minuti per un fallo su Coralli. Dalla punizione successiva battuta da Benedetti, la squadra di Foscarini ha colto un legno dopo la deviazione di Gerardi su torre di Pellizzer. Sale la pressione dei granata e al 78′ Gerardi ha lavorato una buona palla per Coralli che si è girato e ha concluso di poco alto sopra la traversa.

    CITTADELLA-VIRTUS ENTELLA 0-1 (0-1) 17′ Botta.

    Cittadella (4-3-1-2): Valentini; Cappelletti, Scaglia, Pellizzer, Barreca; Palma (52′ Minesso), Busellato (31′ Rigoni), Benedetti; Sgrigna; Gerardi (86′ Mancuso), Coralli. A disp.: Pierobon, Pecorini, De Leidi, Signorini, Lora. All.: Claudio Foscarini.

    Virtus Entella (4-4-2): Pelizzoli; Iacoponi, Cesar, Russo, Lewandovski; Costa Ferreira, Botta, Volpe (65′ Troiano), Battocchio (63′ Belli); Litteri (73′ Malele), Mazzarani. A disp.: Paroni, Di Tacchio, Sansovini, Latour, Zigrossi, Lanini. All.: Luca Prina.

    Arbitro: Aleandro Di Paolo di Avezzano.

    Ammoniti: Coralli, Benedetti, Palma, Rigoni, Minesso, Mancuso (C); Volpe, Russo, Belli (E). Espulso: Russo (E) al 62′ per doppia ammonizione.

    Recupero: 2′ pt; 4′ st.