Bari-Ternana, posticipo della tredicesima giornata del campionato di Serie B, è terminato con il successo della squadra di Tesser per 0-1, la quale non portava a casa i tre punti dalla terza giornata di Campionato con il successo sul Vicenza, sempre più traballante la panchina di Mangia.
Dopo 5′ è arrivato il gol che ha deciso la gara: colpo di testa di Avenatti su cross di Gavazzi. A riagguantare il pari ci prova Sabelli (17′), che liberato da un bel tocco di De Luca non trova però la porta. Scampato il pericolo la Ternana va addirittura vicina al raddoppio al 24′, quando Donnarumma è bravo a murare in uscita bassa Ceravolo servito ancora dall’ottimo Gavazzi; la squadra di Mangia torna in avanti ma al 34′ è la traversa a fermare il tentativo di De Luca da corner battuto da Stevanovic. Un minuto dopo serve invece tutta la bravura del portiere Brignoli per bloccare il colpo di testa di capitan Caputo.
Al 65′ la Ternana sembra reggere, facendosi di nuovo avanti con una punizione di Viola deviata in angolo da
Avenatti autore della rete decisiva in Bari-Ternana
Donnarumma; al 71′ gli ospiti restano in dieci uomini per l’espulsione del difensore Popescu. Il Bari prova l’assalto finale ma il portiere Brignoli si dimostra attento su Galano al’87 e poi su De Luca nei tre dei cinque minuti di recupero.
La Ternana con questo tre punti sale in classifica a quota 16, mentre il Bari rimane fermo a quota 14.
Bari-Ternana 0-1 Marcatori: 5′ Avenatti (T)
BARI (4-3-3) – Donnarumma; Salviato, Contini, Donati, Sabelli; Sciaudone, Romizi (75′ Galano), Defendi (46′ Stoian); Stevanovic, Caputo, De Luca. A disp.: Guarna, Ligi, Camporese, Filippini, Minala,, Rozzi, Wolski. All.: Mangia
Antonio Conte lo sapeva, prima o poi la “gatta da pelare” Mario Balotelli doveva uscire fuori e probabilmente dobbiamo credergli se nella sua testa ha pensato “Perché non farlo in questa sosta con una gara per le qualificazioni agli Europei ed un’amichevole?” dopo tutto ci sono tanti acciaccati nel clan azzurro, a cominciare dal pupillo Zaza comunque convocato, che fargli fare la prova adesso sarebbe la soluzione più ovvia ma forse non la più meritocratica.
L’esperienza al Liverpool doveva dare a Balotelli l’occasione del riscatto lontano dalle chiacchere nostrane e dalle polemiche in un paese dove si dice, ma poi in fondo non è così, le polemiche non si fanno. Le prestazioni dell’attaccante ex-Milan sono state decisamente insoddisfacenti, due sole reti realizzate, una contro il Ludogorets in Champions Leagueed una in Capital One Cupmentre in Premierè nebbia assoluta e come dopo l’ultima sconfitta dei reds contro il Chelsea si susseguono bravate “balotelliane” come dopo questa gara sia stato immortalato a divertirsi in un Night Club fino alle tre di notte.
Mentre da noi l’attenzione mediatica si concentra sull’utilità della convocazione di Mario Balotelli in Nazionale con conseguente assedio mediatico su Antonio Conte, che nega ingerenze sulle sue scelte. Oltremanica invece escono alcuni retroscena o presunti tali sull’accordo tra Milan-Liverpool-Raiola che farebbe tirare sospiri di sollievo ai tifosi del Liverpool.
Quando giunse la notizia dell’acquisto di Supermario da parte del Liverpool qualcuno giurò di aver sentito il manager dei redsBrendan Rodgers pronunciare le enigmatiche parole:
“E’ un rischio calcolato”.
Frase che di per sé non ha trovato finora alcun risvolto chiaro, ma che una recente inchiesta fatta da Duncan Castles per il Bleacher Reportfarebbe tornare prepotentemente d’attualità. Secondo il giornalista la transazione tra il Milan e il Liverpool in realtà sarebbe non a titolo definitivo ma solo a titolo temporaneo, in pratica un prestito mascherato. Ma vediamo perché.
Mario Balotelli e Mino Raiola | Foto Twitter
L’intenzione iniziale del Liverpool e di Brendan Rodgers era chiara, avere Balotelli in prestito, soluzione non gradita al Milan che voleva disfarsi del giocatore in modo definitivo e qui entra in scena, sempre secondo Castles, il lavoro oscuro di Mino Raiola. In pratica Castles cita fonti vicine al giocatore per ipotizzare che il Milan avrebbe rifiutato di cedere in prestito Balotelli al Liverpool, mentre avrebbe accettato di cedere i diritti economici all’agente. In questo modo Raiola sarebbe stato in grado di cedere in prestito Balotelli ai reds, attraverso la cifra che conosciamo versata dal Liverpool, fino al termine della stagione e incassare una quota dell’indennità di trasferimento. Questa soluzione accontenterebbe tutte e tre le parti, perché qualora il Liverpool non volesse tenere Balotelli a fine stagione, Raiola potrebbe offrire il giocatore ad un altro club tenendo per sé la quota dell’indennità di trasferimento.
Questo tipo di trattative per il regolamento della Premier Leagueè vietato con il coinvolgimento di terze parti, tuttavia attraverso uno sfruttamento di clausole e scappatoie varie secondo il Bleach Reporterè possibile farlo quindi se tutto fosse confermato il Liverpool avrebbe presentato l’affare Balotelli come un acquisto a titolo definitivo, ma di fatto si tratterebbe di un prestito con diritto di riscatto mascherato.
Moriero, Pala e Rastelli, no, non fatevi ingannare non è l’inizio della formazione di una squadra. Sono i nomi di tre allenatori che nella serata di ieri sono stati esonerati dalle loro rispettive squadre; cosi hanno deciso i presidenti di Catanzaro, Albinoleffe e Sudtirol. Si sa il mestiere dell’allenatore è difficile, duro, pieno di incognite su una strada non liscia, tortuosa dove spesso capita di inciampare.
Presentazione di Moriero alla guida del Catanzaro
Ecco il comunicato ufficiale del club del Catanzaro in merito all’esonero di Francesco Moriero: “La società Catanzaro Calcio comunica di aver sollevato il signor Francesco Moriero dall’incarico di allenatore della prima squadra. La società ringrazia il tecnico per la professionalità e la dedizione con cui ha svolto il suo lavoro, augurandogli le migliori fortune. La squadra è stata affidata al signor Massimo D’Urso“. La scelta del neo tecnico non è definitiva, sono al vaglio varie ipotesi. Il Catanzaro di Moriero è attualmente in settima posizione con 19 punti in 12 giornate.
In casa Albinoleffe Alessio Pala è stato sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra, affidando la panchina a Roberto Bonazzi; lo ha comunicato lo stesso club sul suo sito internet: “L’Uc AlbinoLeffe comunica di aver sollevato Alessio Pala dal’incarico di allenatore della prima squadra bluceleste. La società desidera ringraziare mister Pala per l’impegno profuso e gli augura i migliori successi professionali“. Per cacciare Pala è stata decisiva la sconfitta patita contro il Real Vicenza e una classifica che si fa sempre più deficitaria: sono ora terzultimi in campionato con 10 punti in 12 giornate.
Stessa sorte capitata a Claudio Rastelli; La pesante sconfitta maturata in terra bresciana ha indotto la dirigenza a sollevare Claudio Rastelli dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra. Domani sarà il l’allenatore in seconda Alberto Nabiuzzi a guidare la seduta giornaliera in attesa che venga ufficializzato il nome del sostituto di Rastelli. “A Claudio Rastelli vanno i più sentiti ringraziamenti da parte dell‘Fc Südtirol per il lavoro svolto e i migliori auguri per il prosieguo della sua carriera”. Questa è una nota apparsa sul sito della società bolzanina. L’ex allenatore ha pagato la pesante sconfitta dei suoi ex giocatori maturata in quel di Salò per 4-1.
Nel girone A Successo per il Bassano che sconfigge 3-1 il Mantova: al 11′ si sono portati avanti i ragazzi di Juric: rigore realizzato da Zanetti. Al 13′ la squadra di Asta pareggia: Pietribiasi al limite controlla e lascia partire un
Bassano-Mantova
micidiale rasoterra nell’angolino basso. Al 16′ rigore per il Bassano realizzato da Nolè per il vantaggio dei veneti; al 91′ errore di Scalise, contropiede di Cattaneo che chiude i giochi dopo la sua lunga volata. Successo esterno della Pro Patria che ha sconfitto il Pordenone per 3-2: vantaggio della squadra di Foschi al 6′: cross dalla destra di Potenza, errore di Perilli e Maccan mette in rete; il pareggio della squadra di Oliveira al 18′ con Guglielmotti. Il raddoppio al 30′ sempre di Guglielmotti abile a sfruttare una papera di Bazzichetto; al 35′ il pareggio dei padroni di casa con Zubin che di piatto supera Perilli. Il definitivo vantaggio ospite al 74′: D’errico, suo il destro ad incrociare sul secondo palo.
Vittoria per 3-0 della Giana Erminio ai danni del Renate: le reti tutte nella ripresa, al 48′ vantaggio con Solerio, scende centrale in mezzo al campo, dribbla la difesa avversaria e riesce a tirare un sinistro che si infila al’angolino. Al 80′ tiro dalla destra di Rossini e raddoppio della formazione di Albè; Sosio, con un tiro di potenza, al 88′ ha portato le marcature a tre. Vittoria esterna per il Real Vicenza che ha battuto 1-2 l’Albinoleffe: di Bruno e Piccinini le due marcature degli ospiti mentre per la squadra di Pala a segno Momentè. Il Lumezzane ha sconfitto 1-0 il Pavia, a decidere la gara la rete di Ekuban al minuto 58′. Netto successo della Feralpisalò ai danni del Sudtirol per 4-1: vantaggio della squadra di Scienza con Fabris al 2′; pareggio della squadra di Rastelli con Fischnaller al 62′; Fabris al 67′ riporta avanti i padroni di casa; al 70′ Bracaletti sigla la terza marcatura e Romero al 74′ sigla la quarta rete dei suoi.
Secco 4-0 del Novara ai danni del Como per 4-0: avanti la squadra di Toscano con Freddi al 13′ che batte Crispino con un tocco preciso in area di rigore. Il raddoppio è arrivato su autorete: Dickmann mette una palla al centro e Giosa, nel tentativo di liberare l’area, trafigge il proprio portiere. Tris calato ad inizio ripresa, ci pensa Freddi con una doppietta; al 84′ è Gonzalez a calare il poker. Colpo del Monza che espugna lo “Zini” di Cremona, 0-1 con il gol al 39′: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e dopo una carambola in area, Zullo batte Battaiola. . Vittoria in terra sarda per l’Alessandria che ha vinto 2-0 contro la Torres: le reti di Taddei su assist di Obodo e di Mezavilla di testa sfruttando un angolo di Vitofrancesco.
Nel girone B . La capolista Ascoli vince 2-0 in trasferta al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia contro la Reggiana: al 30′ il vantaggio: Mustacchio si scatena sulla sinistra, servizio per l’accorrente Pirrone, botta di destro dal limite che non lascia scampo a Feola. Al 73′ il bis: bravo Perez a tenere vivo il possesso palla sul fondo dopo un corner battuto da Mustacchio, assist perfetto per l’accorrente Addae che in corsa batte Feola con un destro rasoterra.
Successo esterno della Spal, 0-1, che espugna il “Garilli”di Piacenza: rete della vittoria al 70′: la difesa respinge corto al limite dell’area dove c’è Germinale che scarica in porta la palla. Grosseto vittorioso nel match contro il Savona per 3-0: Lugo effettua un tiro comodo che attraversa una selva di gambe e termina alle spalle di Addario. Al 19′ raddoppio: pallone al centro per Pichlmann che in scivolata prolunga per Torromino, tutto solo è in grado di insaccare. Al’87’ la terza rete della squadra di Padalino: Lugo ispira ancora la manovra del Grosseto e al’87′ crossa morbido per Verna che al volo mette il sigillo sul confronto. L’Aquila sconfigge 1-0 la Carrarese con il gol di Corapi bravo a realizzare con un destro in corsa. Vittoria del Forlì per 2-0 sul Gubbio: vantaggio della squadra di Rossi al 15′ con Fantoni, stesso marcatore al 60′; ad accorciare le distanze una botta di Loviso che ha piegato le mani a Scotti.
Vittoria esterna per il Teramo, 1-2, a San Marino: vantaggio della squadra di Vavarini al 10′ direttamente da calcio d’angolo con Di Paolantonio; tre minuti dopo il raddoppio di Donnarumma su calcio di rigore. Un gran destro dai diciotto metri di Casolla regala il gol della bandiera ai ragazzi di Covelo. Alla Pistoiese il derby con il Prato per 2-1: la squadra di Lucarelli si è portata avanti al 18′ con Romeo, al termine di una bella azione. Raddoppio al 37′ con Falzerano al termine di un’azione nata da calcio d’angolo: ad accorciare le distanze al 77′ è stato Bocalon di testa Successo del Tuttocuoio contro il Pontedera per 2-1; la squadra di Alvini al 24′ apre le marcature, Balde vede uno spiraglio e serve Colombo in area che di destro non sbaglia, poi esulta provocatoriamente sotto la gradinata dei tifosi ospiti, portandosi le mani alle orecchie, e viene ammonito. I ragazzi di Indiani agguantano il pari al 35′ con Grassi si sinistro. Il gol della vittoria al’88’ con Colombo bravo a calciare una splendida punizione.
Nel girone C Vittoria per la capolista del girone Benevento contro la Casertana per 1-0: incornata perfetta dell’attaccante Marotta al 27′ imbeccato da Celjak. Il Lecce espugna il campo dell’Aversa Normanna con una rovesciata di Moscardelli. Vittoria per 2-1 della Salernitana ai danni del Catanzaro: la squadra di Moriero è andata avanti al 56′ con Rigione abile a insaccare di testa; al 77′ il pareggio di Calil su un calcio di punizione dal limite dell’area. Al 93′ conclusione da fuori area di Calil che beffa Scuffia.
Successo del Melfi per 1-0 contro la Reggina: al 17′ si sblocca la gara: destro di Berardino si infila in rete, sul palo del portiere. Al 61′: Tundo approfitta di un errore di Karagounis, si accentra e dal limite conclude di sinistro: palla sul palo interno, sulla ribattuta è più lesto Tortori che ribadisce in rete. Il Barletta vince 2-1 contro il Martina, padroni di casa in vantaggio al 21′ con Floriano; pareggio ospite con Arcidiacono che sfrutta un cross di De Giorgi; nuovo vantaggio al 64′ con Cortellini, imbeccato da Floriano.
La Paganese vince 0-1 in casa del Savoia: a decidere la rete di Girardi che sfrutta un calcio d’angolo di Herrera. La Juve Stabia espugna il “Mazzella” di Ischia: la squadra di Pancaro si è portata in avanti con Ripa al 12′; ha raddoppiato Cancellotti al 19′; rete dei padroni di casa con Cruz al 35′. Vittoria di misura della Vigor Lamezia che ha battuto 1-0 il Matera: a decidere la gara la rete di Puccio. E’ terminata 0-0 la gara Cosenza-Messina.
Fiorentina-Napoli è finita con il punteggio di 0-1 e in virtù di tale esito la squadra di Benitez si porta al terzo posto in classifica e i progressi del Napoli sono evidenti.
Nei primi dieci minuti del match Fiorentina-Napoli il portiere di casa Neto è chiamato a rispondere agli assalti dei giocatori ospiti: Higuain scambia con Hamsik ma non centra la porta per pochi centimetri; è Insigne a sfiorare dalla distanza la porta al 17′. Al’ 21 Insigne è rimasto a terra dopo uno stacco per contendere il pallone a Ilicic: il giocatore fa segno alla panchina e
Gonzalo Higuain, autore della rete decisiva in Fiorentina-Napoli
chiede il soccorso dei medici, provano a risollevarlo ma l’attaccante non riesce nemmeno ad appoggiare il piede per terra. Il primo tempo si è chiuso con un’azione di Higuain che ha calciato a lato.
Al 59′ prodezza di Rafael su Cuadrado la seconda la ha compiuta Neto su Hamsik; al 63′ il Napoli la ha sbloccata: Tomovic sbaglia l’intervento sul cross di Maggio e ha favorito la girata di Higuain che è andato a segno per la quarta partita. La Fiorentina è andata vicino al pari al’80’ con Gomez che, di testa, ha colpito la traversa e al 92′ un tiro di Pasqual è stato intercettato sulla linea da Koulibaly.
Fiorentina-Napoli 0-1 61′ Higuain (N)
Fiorentina (4-3-3): Neto, Tomovic, G.Rodriguez, Savic, Alonso (83′ Pasqual); Borja Valero, Aquilani (65′ Pizarro), Mati Fernandez; Cuadrado, Babacar, Ilicic (73′ Mario Gomez). All. Montella.
La Roma ha battuto 3-0 il Torino ed è tornata alla vittoria dopo i due ko consecutivi contro Napoli e Bayern Monaco, per la squadra di Garcia sesto risultato utile di fila in casa.
Al’8′ la Roma è passata in vantaggio: Torosidis ha sfruttato al meglio un assist di Totti; il Torino ha avuto il merito di non arrendersi e per due volte ha impensierito severamente De Sanctis con Quagliarella. Al 21′ Pjanic sfiora la rete centrando l’incrocio dei pali su punizione; al 27′ Keita ha approfittato dell’assist di Pjanic andando a siglare il raddoppio. Bravo Gillet ad evitare un passivo ulteriormente ampio grazie ai suoi interventi su Pjanic, De Rossi e Totti che ha sfiorato il tris con un cucchiaio da 20 metri.
Al 58′ la ha chiusa Ljajic: altro assist di Pjanic, sterzata di Moretti e destro a giro dai 20 metri.
ROMA-TORINO 3-0 Torosidis all’8′, Keita al 27′ p.t.; Ljajic al 13′ s.t.
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Yanga-Mbiwa, Manolas (77′ Nainggolan), Cole; Pjanic, De Rossi, Keita (84′ Strootman); Gervinho, Totti (70′ Destro), Ljajic. (Skorupski, Iturbe, Paredes, Ucan, Somma, Verde, Emanuelson, Calabresi, Sanabria). All. Garcia.
TORINO (3-5-1-1): Gillet; Maksimovic, Glik, Moretti; Bruno Peres, Gazzi, Vives (dal 43′ Nocerino), Farnerud (46′ Sanchez Miño), Darmian; El Kaddouri (76′ Martinez); Quagliarella. (Castellazzi, Padelli, Molinaro, Ruben Perez, Larrondo, Jansson, Gaston Silva, Amauri, Masiello). All. Ventura.
Napoli (4-3-1-2): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Jorginho, David Lopez; Callejon, Hamsik (75′ Hamsik), Insigne (25′ Mertens); Higuain (85′ Henrique). All. Benitez.
Arbitro: Valeri di Roma.
Ammoniti: Koulibaly, Henrique Jorginho (N); Ilicic, Savic e Cuadrado (F).
E’ finita 2-2 la sfida del “Meazza” tra Inter e Verona; Pioggia di fischi per Mazzarri che ha accompagnato la gara sotto una pioggia battente; la contestazione non è stata presa benissimo dal tecnico che al triplice fischio finale si è lasciato andare a qualche gesto di disappunto contro se stesso, la sfortuna e il momento difficile della sua squadra.
al 10′ prima occasione per gli uomini di Mandorlini e vantaggio: ha recuperato palla Hallfredsson che ha scaricato su Ionita, cross per Lazaros, sponda intelligente del greco e girata di Toni che ha trafitto Handanovic. Dopo otto minuti è stato Icardi a realizzare la rete del pareggio, Kuzmanovic con una conclusione dalla distanza ha colpito il palo.
Al 48′ è lo stesso attaccante a ribaltare il risultato siglando la sua personale doppietta su assist di Palacio. Al 52′ il Verona ha usufruito di un rigore provocato da un fallo di mano di Medel che si è guadagnato anzi tempo gli spogliatoi. Ma il penalty, calciato da Toni, è stato parato da Handanovic Al 67′ Lazaros ha colpito la traversa; a un minuto dal termine è Nico Lopez a firmare il pareggio con un piatto alle spalle di Handanovic. Il finale è fischi giusti o sbagliati ai tifosi questo andamento proprio non piace.
INTER-VERONA 2-2 10′ Toni (V), 18′ Icardi, 3′ st Icardi (I), 44′ st Nico Lopez.
Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Nagatomo, Kuzmanovic, Medel, Kovacic (19′ st Krhin), Dodò; Icardi (45′ st Osvaldo), Palacio (42′ st Obi). A disp.: Carrizo, Berni, Andreolli, Donkor, Mbaye, Hernanes, Bonazzoli. All.: Mazzarri.
Verona (4-3-3): Rafael; Martic, Moras, Marquez, Agostini; Ionita (35′ st Nico Lopez), Obbadi, Hallfredsson (19′ st Campanharo); Christodoulopoulos, Toni, J.Gomez (35′ st Saviola). A disp.: Benussi, Gollini, Luna, Marques, A. Gonzalez, Gu. Rodriguez, Brivio, Nenè, Jankovic. All.: Mandorlini
Arbitro: Rocchi.
La Juventus nella gara del pomeriggio ha mandato un messaggio chiaro e diretto alla Roma e a tutte le squadre che vogliono provare a conquistare lo scudetto.
Contro il Parma allo Juventus Stadium arriva un successo nettissimo per 7-0, una gara praticamente senza storia ed in attesa dei posticipi Fiorentina-Napoli, Inter-Verona e Roma-Torino si porta a +6 sulla seconda.
Nelle altre gare pareggio vivace, all’ora di pranzo tra Cagliari e Genoa, caduta della Lazio che viene sconfitta 2-1 ad Empoli, successo fondamentale per il Chievo nello scontro diretto salvezza contro il Cesena e pareggio per 1-1, con qualche rimpianto per i rosanero, tra Palermo ed Udinese.
Veniamo al racconto delle gare di questo pomeriggio partendo dalla sfida del S.Elia.
Cagliari e Genoa hanno dato vita ad una partita vivace con una buona partenza dei liguri ed una progressiva crescita dei padroni di casa che al 16° trovano il vantaggio grazie a Farias abile a sfruttare un’incertezza tra Marchese e Perin. Il Genoa però non molla, sfiora il pari con Pinilla in rovesciata, colpisce un palo con Kucka e al 53° trova il meritato pari: azione personale di Perotti che mette in mezzo, Rossettini tenta un intervento difensivo ma la spinge nella propria porta. Entrambe le squadre cercano il successo, il Cagliari ci va vicino con un palo di Conti su punizione. I padroni di casa al 76° avrebbero la chance per conquistare i tre punti, Sturaro commette fallo da rigore e viene espulso. Dal dischetto va Avelar ma Perin neutralizza la conclusione e alla fine è 1-1.
Ammoniti: Joao Pedro (C), Conti (C), Sau (C), Avelar (C), Balzano (C), Sturaro (G), Edenilson (G), Antonelli (G), Burdisso (G)
Espulsi: Sturaro (G)
Carlos Tevez
Allo Juventus Stadium va in scena un totale dominio con un SettebelloJuve. I bianconeri, oggi in blu, partono fortissimo, vanno più volte vicino al vantaggio che poi trovano al 24° grazie al tap-in vincente di Llorente dopo una corta respinta di Mirante su tiro di Pogba. Sbloccato il risultato tutto diventa più semplice e dopo 5 minuti Lichtsteiner trova un gran gol col tiro da fuori. Altri 7 minuti e Llorente trova la doppietta con un tocco facile facile su assist dell’esterno svizzero. Nella ripresa si scatena Tevez che prima si inventa il 4-0 con una cavalcata vincente e prepotente, poi fa doppietta con il tocco facile dopo una ribattuta di Mirante. Negli ultimi minuti c’è gloria anche per Morata che trova la doppietta del definitivo 7-0. Il 4-3-2-1 della Juve di Allegri pare funzionare, il Parma di Donadoni è stato troppo brutto per esser vero.
Parma (3-5-2): Mirante; Felipe, Lucarelli, Costa; Rispoli, Acquah, Lodi, J. Mauri (54° Mariga), De Ceglie (46° Gobbi); Cassano (69° Belfodil), Ghezzal.
Allenatore: Donadoni.
Arbitro: Russo.
Ammoniti: Acquah (P).
La Lazio cade dopo 6 turni positivi mentre l’Empoli torna a fare punti dopo 3 sconfitte consecutive. Gli uomini di Sarri come già accaduto durante l’anno ha sfruttato i calci piazzati per poter portare a casa i tre punti. La partita senza grandi emozioni si sblocca al 52° quando Barba su azione da corner, con il colpo di testa porta avanti i suoi. Passano 3 minuti, altro schema da calcio piazzato e Maccarone fa 2-0. La Lazio reagisce ed al 67° accorcia le distanze con il colpo di testa di Djordjevic ma non basta a sorridere sono i toscani.
Lazio (4-3-3): Berisha; Cavanda, De Vrij, Ciani, Braafheid (58°Klose); Parolo (32° F. Anderson), Biglia, Lulic; Candreva, Djordjevic, Mauri (43° Ederson).
Allenatore: Pioli.
Arbitro: Mazzoleni.
Ammoniti: Mario Rui (E), Cavanda (L), Ederson (L)
Il Palermo rimonta l’Udinese e conquista un punto importante ma i rosanero possono rimpiangere per il rigore fallito da Vazquez, anzi parato da Karnezis. Pronti via e l’Udinese va subito in vantaggio con Thereau abile a ribadire in rete una parata di Sorrentino su Danilo. Il Palermo si butta in avanti e sul finire del primo tempo trova il pareggio con un rigore trasformato da Dybala. Nella ripresa, oltre al rigore fallito, i rosanero ci provano ma la difesa friulana tiene.
Ammoniti: Sorrentino (P), Badu (U), Allan (U), Piris (U), Kone (U), Pinzi (U).
Sergio Pellissier è l’eroe del Chievo. L’attaccante gialloblù trova una doppietta, ad inizio e fine secondo tempo che consegna i tre punti ai suoi rendendo inutile il momentaneo pari di Djuric arrivato al 88°.
Sassuolo e Atalanta avevano l’identico obbiettivo, quello di uscire dal Mapei Stadium con tre punti i tasca e tenere a distanza di sicurezza le altre concorrenti alla salvezza. Gli anticipi della undicesima giornata di Serie Asono iniziati con questa sfida dove Di Francesco si godeva il rientro di Zaza ma doveva ripiegare su Terranova al posto dello squalificato Acerbi in difesa. Colantuono invece deve ridisegnare il centrocampo e davanti può schierare Denis con dietro Maxi Moralez.
La partita al Mapei Stadium non decolla e sebbene il Sassuolo sembri un po’ più vivace la fanno da padrone i tiri dalla distanza. La prima vera occasione capita all’Atalanta che però non concretizza grazie all’intervento di Peluso in extremis che riesce a deviare, Sassuolo che nel finale di tempo reagisce con Berardi che impegna Sportiello. Poche emozioni e tanto nervosismo dove ne fanno le spese Berardi, Magnanelli e Benalouane con dei cartellini gialli.
Nella ripresa sempre Berardi è uno dei più attivi per i neroverdi, mentre ei bergamaschi Molina alza di pochissimo sopra la traversa. Zaza fornisce una prestazione opaca e il sussulto del match arriva con gli ospiti, Molina crossa benissimo in area e Raimondi svetta colpendo la sfera che centra il palo. Poi i due tecnici tolgono i più attivi dal campo per farli respirare un po’ (Berardi e Molina) e la partita scivola via fino alla fine nella noia.
A Marassi invece alle 20:45 si è disputato uno dei big-match di questa undicesima giornata, Sampdoria e Milan hanno dato vita ad una gara vibrante dove fino all’ultimo era impossibile immaginare chi poteva spuntarla.
Inzaghi sorride da quasi subito perché si sblocca finalmente uno dei giocatori su cui dall’inizio faceva più affidamento, El Shaarawy dopo dieci minuti di gioco parte in contropiede, dal vertice sinistro dell’area rientra verso il centro e di destro effettua un tiro a mezza altezza che s’insacca alle spalle di Romero nell’angolo opposto. Il resto del primo tempo è un fraseggio veloce a centrocampo di entrambe le formazioni a cui però manca per tutte e due l’ultimo passaggio vincente perché c’è sempre un avversario che intercetta. Nel primo minuto di recupero della prima frazione Gabbiadini sfila con una finta di corpo dal suo marcatore e dalla sinistra mette un buon cross al centro dell’area, Okaka per anticipare il suo avversario diretto in spaccata anticipa anche Diego Lopez, già proteso in uscita, per l’1-1.
La gioia di El Shaarawy per il ritorno al gol | Foto Twitter
Come nel primo tempo anche nella ripresa le emozioni iniziano presto, al 51° da un calcio d’angolo per i padroni di casa svetta in mischia Obiang che colpisce di testa in modo potente, la palla sbatte contro la base del palo ed Eder ribatte in rete per il vantaggio blucerchiato.
La Sampdoria nel primo quarto d’ora della ripresa è in totale controllo del match ed il Milan a tratti sembra una provinciale costretta solo a difendersi, così Inzaghi decide di cambiare qualcosa passando ad un più offensivo 4-2-4, fuori un evanescente Honda e dentro Torres che si affianca davanti a Menez mentre El Shaarawy e Bonaventura si allargano ancora di più sulle fasce.
Al 64° il pareggio degli ospiti avviene su calcio di rigore. Menez scatta sulla fascia sinistra in contropiede ed effettua un traversone rasoterra al centro dell’area, Mesbah è in anticipo su Bonaventura ma per levare il pallone deve andare in scivolata, lo fa perdendo l’equilibrio ed il pallone gli tocca il braccio sinistro anziché un piede. Menez sul dischetto non sbaglia e firma il pareggio spiazzando Romero.
Il finale di match come detto è pirotecnico con occasioni da entrambe le parti, prima Bonaventura sfiora il palo con un bel rasoterra su imbeccata di Torres, poi Okaka lanciato verso l’area viene steso da Bonera che prende il secondo cartellino giallo e viene espulso ed infine Soriano con una bomba da fuori area impensierisce Diego Lopez che respinge il tiro.
SAMPDORIA-MILAN 2-2 (1-1) – 10° El Shaarawy (M); 45+1 Okaka (S); 51° Eder (S); 65° Menez (M).
La 5° giornata della Serie A di calcio femminile ha visto dividersi il terzetto che sino ad oggi guidava la classifica. Il Firenze infatti ha rallentato il passo venendo fermato sul pari casalingo dal Tavagnacco. Ne hanno approfittato il Brescia, 8-0 al Pink Sport Time Bari, e la Res Roma che ha sconfitto per 3-1 il Como. Le toscane sono state superate anche dal Mozzanica, vittorioso a Pordenone. L’altra goleada di giornata l’ha messa a segno il Verona che ha espugnato il campo del Cuneo per 11-1. Il derby di Romagna va al Riviera di Romagna che sconfigge in rimonta il San Zaccaria. Orobica-Torres si giocherò il 2 dicembre per l’impegno della Torres in Champions League.
Veniamo al racconto delle gare di questo turno.
RES ROMA – COMO 3-1
La Res Roma vuole continuare ad essere la sorpresa di stagione. Contro il Como la protagonista assoluta è stata Pirone autrice della tripletta vincente con il vantaggio siglato nel primo tempo e le altre due reti ad inizio ripresa che hanno definitivamente chiuso la gara. Inutile ai fini della conquista dei 3 punti il rigore trasformato da Erba al 74°, che ha solo addolcito la sconfitta.
BRESCIA – PINK SPORT TIME BARI 8-0
Tutto facile per il Brescia che si è imposto nettamente 8-0 sul Pink Sport Time Bari. Le campionesse d’Italia in carica hanno sbloccato la gara subito con Tarenzi, al 11° è arrivato il raddoppio di Rosucci, la prima frazione è stata chiusa sul 3-0 dal rigore trasformato da Girelli. Nella ripresa si sono ripetute le stesse tre marcatrici con Girelli e Tarenzi che hanno completato una tripletta e Rosucci una doppietta.
FIRENZE – TAVAGNACCO 1-1
Dopo due vittorie consecutive il Firenze è costretto a fermarsi. La squadra toscana sul terreno amico riesce a portarsi in vantaggio con il gol di Rinaldi alla mezz’ora. Il Tavagnacco prova a crescere ed al 63° ottiene un calcio di rigore che Parisi trasforma per il pareggio. Le due compagini provano a vincerla ma Matsubayashi da una parte ed il palo dall’altra fissano il risultato sul 1-1.
CUNEO – VERONA 1-11
Tutto facile per il Verona che ha espugnato il campo del Cuneo con un netto 11-1! Il solito Bomber Panico la sblocca al 12°, il Cuneo ha un sussulto d’orgoglio e pareggia al 19° ma è solo un’illusione perchè dopo un minuto Panico raddoppia e riporta avanti le ospiti. Intorno alla mezz’ora Sipos e Maendly arrotondano il risultato e prima della fine del primo tempo Gabbiadini con una doppietta chiude il primo tempo sul tennistico 1-6. Nella ripresa Panico completa il Poker personale, Gabbiadini arriva alla tripletta e trovano il gol anche Bonetti e Gelmetti negli ultimi 5 minuti.
PORDENONE – MOZZANICA 0-2
Vittoria importante per il Mozzanica che grazie a questo successo in casa del Pordenone si infila all’inseguimento della coppia di testa con un solo punto di distacco. Dopo un primo tempo in cui il Pordenone si è ben chiuso ed ha retto agli attacchi ospiti, la gara si sblocca nella ripresa con Mason al 68°. Passano 6 minuti e Iannella trova la rete del raddoppio.
RIVIERA DI ROMAGNA – SAN ZACCARIA 2-1
Il primo storico derby di Romagna se lo aggiudicano le ragazze del Riviera che rimontano l’iniziale vantaggio del San Zaccaria, calcio di rigore realizzato da Longato nel recupero del primo tempo, e grazie ad una doppietta di Tucceri Cimini, primo gol con un gran tiro da fuori al 62° e secondo con una perfetta punizione al 80°, conquistano i 3 punti.
5° Giornata della Serie A di calcio femminile
RISULTATI 5° GIORNATA
Brescia – Pink Sport Time Bari 8-0 (4°, 59°, 74° Tarenzi, 11°, 60° rig. Rosucci, 35° rig. 49°, 82° Girelli)
Res Roma – Como 3-1 (9°, 55°, 57° Pirone (R), 74° rig. Erba (C))
Riviera di Romagna – San Zaccaria 2-1 (45°+1 rig. Longato (S), 62°, 80° Tucceri Cimini (R))
Orobica – Torres da disputare il 2/12 per impegni in Champions League della Torres.
CLASSIFICA
Res Roma e Brescia 13, Mozzanica 12, Verona e Firenze 11, Riviera di Romagna 9, Torres* e Tavgnacco 7, Pordenone 4, San Zaccaria, Pink Sport Time Bari e Cuneo 3, Orobica* 1, Como 0
Spezia-Crotone ha visto il successo dei padroni di casa per 2-1 nell’anticipo della tredicesima giornata del campionato di Serie B portandosi, provvisoriamente, al secondo posto in classifica.
La partenza della squadra di Bjelica è buona: al 7′ sulla ripartenza orchestrata da Bakic c’è stata la prima occasione della gara, ma il sinistro di Ebagua è largo. La partenza è anadata via via spezzettandosi dovuto a parecchi falli. Al 32′ occasione per gli ospiti: sinistro di Torregrossa, dopo retropassaggio avventuroso di Juande, palla che sorvola la traversa. Al 40′ grande ripartenza di Bakic, che si beve Zampano in velocità ma angola troppo il piatto a tu per tu con
Il momento della rete di Giannetti in Spezia-Crotone
Bajza. Al 42′ tiro di Bakic dai 25 metri che viene deviato anche da Giannetti ma Bajza mette in angolo. Vantaggio Spezia al 43′: Ebagua che recupera un pallone sporco al limite dell’area e con un destro millimetrico batte il portiere.
All’inizio della ripresa tiro di Schiattarella e deviazione in corner; Al 47′ raddoppio: corner di Brezovec sul primo palo con Giannetti che si accartoccia e di testa mette dove Bajza non può arrivare. Al 77′ accorcia le distanze il Crotone: fa tutto Ciano che trova una traiettoria precisa e di potenza dai 35 metri Chichizola non può fare nulla. Al 82′ Sprocati colpisce la traversa.
In virtù di questo match, Spezia-Crotone, la formazione di Bjelica si porta a quota 34 punti in classifica, ovviamente con una gara in più, mentre la squadra di Drago rimane a quota 10 punti a pari merito con Pescara e Vicenza.
Pisa-Lucchese, anticipo della dodicesima giornata del campionato di Lega Pro girone B, è terminato per 0-0.
Si è partiti a ritmo sostenuto, con entrambe le squadre che hanno aggredito alte e cercato di rompere sul nascere le rispettive trame di gioco; passata questa fase della gara il Pisa ha preso, via via, il controllo della gara con ospiti ben messi in campo e ordinati in difesa. Al 25′ c’è stato un cambio di gioco dalla sinistra di Sini per Pellegrini, cross in mezzo spizzato dalla difesa. Il pallone è arrivato sul secondo palo dove è appostato Arma, che ha battuto debole al volo a lato. Al 40′ Stanco è andato via bene sulla sinistra e ha scodellato in mezzo ma Arma ha schiacciato di testa debolmente. Al 43′ si sono visti gli ospiti: sulla punizione è Pelagotti a deviare in angolo un tiro-cross di Boilini. L’ultima occasione della prima frazione è della squadra di Braglia: Arma ha fatto la sponda per Morrone, tiro di prima intenzione deviato che è caduto sul piede sinistro di Napoli sul’out di sinistra, piattone in mezzo che è diventato un pallonetto che ha costretto Di Masi al tuffo.
La ripresa è cominciata con il Pisa aggressivo: corner di Iori che ha calciato diretto verso la porta, Di Masi ha alzato la sfera in angolo; Stanco al 58′ ci crede su un lancio fuori misura di Iori, ha anticipato Di Masi in uscita, ma non è riuscito a mettere dentro perché la sfera ha superato la linea di fondo. Al 28′ il portiere ospite si è superato: Iori dalla
Pisa-Lucchese
destra ha crossato morbido in mezzo, perfetto tempismo nello stacco di Morrone e ottima risposta di Di Masi. Con il passare dei minuti gli ospiti si sono sempre di più chiusi nel tentativo di non subire reti, il Pisa ha alzato ulteriormente il suo raggio di azione ma producendo sortite confuse dovute a cross imprecisi data la fretta dei minuti che avanzavano.
Il pari ottenuto porta il Pisa a pari punti in classifica all’Ascoli a quota 20 punti. La Lucchese sale a quota 12 punti agganciando la Carrarese e il Forlì.
E’ finito 0-0 l’anticipo del girone A di Lega Pro tra Arezzo-Venezia 0-0 valevole per la dodicesima giornata.
L’avvio di gara è di marca dei padroni di casa, al 4′ è una rovesciata di Montini a preoccupare Fortunato. Ma al 7′ è già in vantaggio la squadra di Serena: Magnaghi ha ricevuto palla e spara una gran botta da fuori area sotto l’incrocio, portando la propria squadra in vantaggio. L’Arezzo non si è abbattuto e ha avuto il merito di portarsi in avanti per cercare la via del pari: molto ghiotta l’occasione capitata ad Erpen, il quale ha sprecato malamente calciando alto sopra la traversa. Primo tempo molto intenso ma, sono gli ospiti, ad aver tenuto maggiormente il pallino del gioco. Al 41′ Marino ha scheggiato la traversa con una conclusione di sinistro.
In avvio di ripresa c’è stato subito un tiro di Bonvissuto ad impensierire Fortunato; al 49′ Campagna ha timbrato la traversa senza riuscire a raddoppiare. Al 60′ ecco servito il secondo gol: Varano ha crossato e Marino ha insaccato di testa in tuffo. Il punteggio è rimasto invariato fino al termine della gara.
Seconda vittoria consecutiva per la squadra di Serena che si porta in classifica a quota agganciando proprio l’Arezzo e la Torres a quota 16.
AREZZO-VENEZIA 0-2 7′ pt Magnaghi (V); 25′ st Marino (V)
AREZZO: Benassi, Panariello, Pisani (dal 1′ st Bonvissuto), Gambadori, Cucciniello (dal 28′ st Padulano), Villagatti, Campagna, Dettori, Montini (dal 30′ st Morga), Erpen, Millesi.
Non Entrati: Leuci, Guarino, Brumat, Coppola, Morga. Allenatore: CAPUANO
VENEZIA: Fortunato, Sales, Giuliatto, Esposito, Legati, Marino, Varano (dal 42′ st Alba), Bellazzini, Magnaghi, Greco (dal 34′ st Panzeri), Raimondi (dal 25′ st Franchini).
Non Entrati: D’Arsiè, Cernuto, Ghosheh, Scanferlato. Allenatore: SERENA