Categoria: Calcio

  • Genoa da sballo, ma non è una sorpresa

    Genoa da sballo, ma non è una sorpresa

    La quattordicesima giornata di Serie A si avvicina alla conclusione e determina alcuni fatti fondamentali che porteranno sconquassamenti nelle prossime settimane, protagonista del turno è senz’altro il Genoa di Gian Piero Gasperini. Inevitabile un discreto movimento del mercato di riparazione per alcune e di conseguenza una definizione della classifica che è destinata a variare soprattutto per chi lotta in quota salvezza. Abbiamo deciso di intitolare l’analisi della giornata odierna in questo modo per dare enfasi allo straordinario volo del Grifone ma anche alle nostre previsioni di inizio stagione, quando proprio al Genoa, davamo la possibilità di lottare per l’Europa nelle nostre pagelle del mercato estivo.

    C’erano delle scommesse da vincere e un salto di qualità da fare ed il Genoa ha fatto tutto questo, ora viene la parte più difficile, il mantenimento della zona e le carte sono tutte in regola per il team di Enrico Preziosi per questo noi diciamo con forza che non è una sorpresa, semmai le vere sorprese sono le altalenanti prestazioni di Lazio, Fiorentina e Napoli ma hanno dei perché e difficilmente possono essere risolte in poco tempo, per questo tutto è nelle mani, o meglio, nei possenti artigli del Grifone.

    La Gradinata Nord di Genova | Foto Twitter
    La Gradinata Nord di Genova | Foto Twitter

    Partendo dai presupposti oggettivi il Genoa ha un feeling storico e straordinario con la sua tifoseria e quando le cose vanno bene le due componenti si lustrano gli occhi a vicenda in un crescendo di entusiasmo che può diventare determinante. La stessa situazione non è vissuta dalle concorrenti per la posizione, Napoli e Lazio spesso subiscono contestazioni sindrome di una passione variabile ai risultati e che penalizza la squadra, stessa sorte per Milan e Inter che stanno vivendo una situazione di apatia da parte dell’ambiente.

    Il Genoa al momento ha una situazione di salute dei suoi giocatori importante, infatti Gasperini è stato bravissimo finora a far ruotare la rosa ed anzi allargandosela con per esempio innesti dalle giovanili come Mandragola. Fiorentina, Napoli e Lazio hanno avuto una partenza ad handicap in tal senso con soprattutto la viola a farne le spese maggiori, è chiaro che se parti con degli obbiettivi importanti e ti ritrovi dopo pochi turni senza prima Marin e Gomez e poi senza Rossi tutta la visione cambia e così anche gli stimoli.

    Gli stimoli del Genoa sono altissimi, sia come squadra che come singoli giocatori ed alla base c’è una grande voglia di riscatto. Matri, Perotti, Antonini, Roncaglia, Bertolacci e Pinilla sono solo alcuni giocatori sottovalutati o poco considerati o anche solo sfortunati fino a ieri che a Genova stanno trovando una grande piazza per rilanciarsi. Perin, Lestienne, Sturaro, Marchese e Mandragola sono solo alcuni giovani che hanno giù detto qualcosa e che ora vogliono arrivare. Milan, Inter e Napoli hanno poco costruito in tal senso ed anzi nei giocatori presi nel mercato estivo c’era quasi la sensazione di un recupero di giocatori ormai perduti. Per Lazio e Fiorentina il discorso è diverso perché la prima ha cambiato tecnico e molti giocatori la seconda invece ha perso anche gli stimoli giovanili di Bernardeschi che si è rotto pure lui strada facendo.

    Altro stimolo importante è la presenza nella stessa zona di classifica della Sampdoria. Infatti i cugini blucerchiati rappresentano quella spinta in più che le altre non hanno in quanto Milan e Inter si litigano a chi fa peggio, la Lazio vede la Roma inarrivabile, Napoli e Fiorentina non hanno rivali cittadine che possono far da leva. La Sampdoria è nella stessa situazione del Genoa, anche lei vive il dualismo cittadino mirando il sorpasso al Grifone e quindi facendo punti importanti, paradossalmente è lei la vera antagonista del Genoa e questa è una spinta per entrambe a correre più veloce, fatto che porta in questo momento il Genoa a sei punti dalla Roma e con domenica prossima lo scontro diretto con i giallorossi in casa. Se la Samp questa sera dovesse vincere a Verona andrebbe ad un solo punto dai rossoblù e domenica prossima se la dovrà vedere con la Juventus a Torino. In pratica potremmo assistere alle prime due della classe contro la terza e la quarta in classifica con tutti questi presupposti a fare da sgambetto sulle favorite.

    I presupposti tecnici in una Serie A dove serve solo un buon equilibrio tra i reparti e velocità nel Grifone ci sono tutti, così come nel tecnico che ha maturato un’esperienza ormai importante nella gestione del gruppo e nella lettura delle partite dall’inizio. Situazione da verificare ancora con Inzaghi al Milan e Pioli alla Lazio, mentre Montella ha poche scelte a disposizione Benitez ne ha molte di più ma si porta dietro malumori nel gruppo, tipo la gestione Insigne.

    Insomma il Genoa deve solo continuare crederci, rimanere con i piedi per terra e la strada difficilmente può cambiare, del resto l’Udinese per tre volte ai preliminari di Champions League, nelle stagioni precedenti, lo ha insegnato nulla è impossibile.

  • Ultrà: anche la Spagna nel caos

    Ultrà: anche la Spagna nel caos

    Non è solo l’Italia il paese messo sotto scacco dagli ultrà, che quando decidono di dare guerriglia, scombinano finali di coppa e feste sportive. Anche la Spagna trova il suo neo nelle tifoserie delle principali squadre e deve fare i conti con esse che da un paio di settimane hanno deciso di innescare una guerra fatta di sfottò beceri e guerriglie da strada.

    Una settimane fa la Spagna era rimasta sconvolta vedendo le scene di battaglia urbana tra tifosi dell’Atletico Madrid e Deportivo La Coruna per le vie della capitale Iberica con il culmine della morte di un supporters galiziano e questo week-end, seppur con tono minore, i gruppi ultrà sono ritornati a distanza a rendersi protagonisti con una netta presa di posizione della lega calcio spagnola che ha deciso di porre un argine al fenomeno in crescita.

    Una coreografia dei tifosi del Real Madrid prima di un derby con l'Atletico | Foto Web
    Una coreografia dei tifosi del Real Madrid prima di un derby con l’Atletico | Foto Web

    Il primo club a finire nel mirino della LFP è niente meno che il Real Madrid. I supporters delle merengues durante il match contro il Celta Vigo hanno intonato cori pesanti e a sfondo razzista nei confronti di Lionel Messi e della regione della Catalogna, proprio per prendere una netta posizione la società madrilena ha espulso una ventina di persone (una sorta di DASPO privato attivato dal Real Madrid) esattamente come ha fatto l’Atletico dopo aver visionato le immagini degli scontri lungo gli argini del Manzanarre una settimana fa.

    La LFP secondo il quotidiano AS sarebbe talmente furiosa che per mettere un freno deciso al tifo offensivo e violento stia pensando di squalificare il Santiago Bernabeu per alcune gare casalinghe del Real e che voglia punire con una multa salatissima la società.

    Anche il Barcellona sotto osservazione. Durante il derby di Barcellona gli ultrà blaugrana hanno intonato cori sopra le normali righe del tifo iberico insultando i cugini dell’Espanyol con epiteti difficilmente trovabili nei cori del tifo spagnolo segnando appunto un crescendo di odio tra le tifoserie. Anche in questo caso la LFP vuole rivedere il match per isolare i cori e distinguere eventuali responsabili. In questo caso però la società non dovrebbe trovarsi in difficoltà poiché comunque si tratta di cori offensivi senza uno sfondo razziale o politicamente intolleranti.

  • Bergamo fatale a Bisoli, Davide Ballardini scalpita

    Bergamo fatale a Bisoli, Davide Ballardini scalpita

    Potrebbero essere ore veramente decisive per il destino del tecnico del Cesena Pierpaolo Bisoli che è passato nell’arco di novanta minuti da essere nuovamente in sella alla sua squadra a rischiare di essere disarcionato pesantemente. Complice un match, quello odierno contro la dea che ricaccia a terra morale e classifica della squadra romagnola.

    Nei giorni che precedevano la gara con l’Atalanta c’era stato un duro faccia a faccia tra il D.S. Foschi e i giocatori prima e poi con l’allenatore. Il Cesena manifestava l’appoggio in pieno al tecnico ma chiedendo un nuovo inizio alla squadra che desse segnali di compattezza e orgoglio, fondamentale sarebbe stata proprio la prova di Bergamo. In parte il Cesena ha esorcizzato le sue paure portandosi avanti nella conduzione della partita contro una diretta concorrente alla salvezza, poi però la compagine di Bisoli si è sgretolata finendo sotto e subendo una rimonta incredibile da parte dei lombardi di Colantuono che hanno chiuso vincendo per 3-2.

    Davide Ballardini | Foto Twitter
    Davide Ballardini | Foto Twitter

    Nei giorni scorsi la società bianconera aveva già sentito Davide Ballardini che in linea di massima aveva trovato un accordo per il suo eventuale ingaggio tuttavia il Cesena voleva dare un’ultima possibilità al tecnico che ha riportato la squadra in Serie A.

    Nella giornata precedente tra le mura amiche il Cesena aveva rimediato un sonoro 0-3 contro il Genoa e la cosa non era piaciuta ne alla dirigenza e nemmeno ai tifosi che avevano iniziato a mal digerire le scelte del tecnico, anche se buona parte delle critiche sono dovute all’allestimento della rosa bianconera non ritenuta all’altezza della massima serie, così muovendosi su due fronti la società, con Rino Foschi nel ruolo di regista, aveva messo il piede in due scarpe dando appunto fiducia all’attuale tecnico e bloccando un papabile sostituto che di salvezze e rinascite delle squadre se ne intende, Davide Ballardini appunto.

    Adesso rimane solo da vedere come sia stata giudicata, al di là del risultato, la prova della squadra contro l’Atalanta ma certamente come spesso accade in questi casi si sente la necessità di qualcosa che rompa gli schemi e dia uno shock alla squadra per far ripartire il gruppo con una nuova linfa, si attendono ad ore le decisioni del Cesena anche se il rapporto con Bisoli sembra ormai compromesso.

  • Parma: la regia di Kerimov dietro alla cessione?

    Parma: la regia di Kerimov dietro alla cessione?

    Manca solo l’ufficialità ma i principali esperti del settore confermano che il Parma, per una cifra tra i 7 e gli 8 milioni più i debiti da ripianare è stata ceduta dal patron Ghirardi ad una cordata russo-cipriota operante nel settore degli idrocarburi. Il legame tra Russia e Cipro nei settori gas e petrolifero sono moltissimi e spesso si intrecciano anche con interessi ed investimenti in Italia quindi non è semplice trovare il bandolo della matassa che coinvolge anche una squadra di calcio.

    Era nell’aria già da qualche tempo che in Emilia, sponda gialloblù, qualcosa dovesse accadere dopo le grane piombate addosso alla società gestita da Ghirardi che a più riprese si è sentita accomunare da parole pesanti come macigni e dal significato inequivocabile di fallimento. E pensare che alla fine della stagione scorsa il Parma stava rivivendo una seconda vita con prospettive europee. La cordata russo-cipriota è rappresentata dall’avvocato Fabio Giordano che già oggi è stato presentato alla squadra e che verrà da subito inserito nell’organigramma societario con la carica di vice-presidente esecutivo, in pratica ha già in mano il potere di decisionale per preparare il nuovo corso parmigiano.

    L’ufficialità è attesa per la settimana prossima, quando si sarà deciso chi ricoprirà la carica di presidente, che ancora non si sa sé sarà un italiano o meno, un po’ come accadde alcuni mesi fa con l’affare Paparesta-Bari, e quindi si presenterà la nuova proprietà, al momento non sembra in bilico la posizione del D.S. Leonardi che comunque non avrebbe certo problemi a rimanere quale uomo guida nel mercato nella prossima finestra di gennaio.

    Sulejman Kerimov | Foto Web
    Sulejman Kerimov | Foto Web

    Gli indizi sull’identità della misteriosa cordata russo-cipriota non mancano, ma come detto sono nebulosi viste le tante trame che legano i due paesi nel settore degli idrocarburi, tuttavia la mano lunga della Gazprom che opera già nel settore calcistico con il rilevamento di diverse società in Europa e la massiccia sponsorizzazione della Champions League sono un precedente da non sottovalutare. Ecco che quindi legando insieme i fattori che si conoscono le strade sembrano portare alla figura di Sulejman Kerimov, azionista di Gazprom che a sua volta attraverso la Nafta-Moskva investe sul mercato cipriota con una quota pari al 20% della Aniket Investments Limited.

    Sulejman Kerimov condivide con Roman Abramovic la passione per il calcio o meglio il suo aspetto lucrativo, ne è amico ed al tempo stesso legatissimo partner commerciale, oltreché investitore del mercato delle risorse energetiche è anche un importante azionista della Sberbank, la più grande banca russa. Attualmente Kerimov è già proprietario dell’Anzhi, squadra che ha rilevato nel 2011 ma secondo voci insistenti non sarebbe molto soddisfatto della scelta fatta. Nel 2004 era stato avvicinato all’acquisizione della Roma, andata poi agli americani con James Pallotta, proprio su suggerimento di Roman Abramovic che in quel periodo stava rilevando il Chelsea.

    Insomma l’identikit di chi potrebbe essere il prossimo mecenate del Parma potrebbe essere il suo, in ogni caso per la squadra di Roberto Donadoni potrebbe trattarsi di una nuova rinascita che dovrà obbligatoriamente passare per importanti rinforzi nel mercato di gennaio. Del resto Ghirardi tranquillizzava tutti dicendo che il Parma entro febbraio si sarebbe tolto dai guai, in effetti la promessa pare mantenuta se la cordata russo-cipriota risulterà solida come sembra.

  • Serie A: La Roma non sfrutta la frenata della Juve

    Serie A: La Roma non sfrutta la frenata della Juve

    La Roma recupera in extremis il risultato con il Sassuolo e non riesce ad approfittare dello stop avuto dalla Juventus nella trasferta di Firenze.

    I giallorossi che in teoria avevano la possibilità di portarsi a -1 dalla compagine torinese, nella sfida contro i neroverdi hanno faticato tantissimo per riuscire a rimontare lo 0-2 e portare a casa quel punticino che lascia la distanza immutata, a -3, dalla vetta.

    Le due contendenti allo scudetto quindi viaggiano di pari passo rallentando il ritmo e le colpe possono essere diverse: dal turnover in vista delle delicatissime sfide Champions, all’ottimo stato di salute delle due avversarie che in questo turno hanno sfidato Juventus e Roma.

    Partiamo con la nostra analisi partendo dall’anticipo di ieri sera di Firenze.

    FIORENTINA – JUVENTUS 0-0

    Allo Stadio Franchi, Allegri sceglie di preservare alcuni titolari, in vista della gara con l’Atletico Madrid di martedì prossimo, e modifica il modulo, tornando al 3-5-2. Stesso modulo di Montella che confida nella verve di Cuadrado e in Gomez tornato al gol nello scorso turno.

    La gara è stata povera di emozioni con le due squadre che hanno pensato più a cercare di non perdere piuttosto che a cercare di vincere. Un paio di guizzi di Pogba, poi impreciso nel momento di fare l’ultima giocata, una conclusione di Cuadrado, disinnescata da Buffon, un super intervento di Bonucci su Mario Gomez dopo un invenzione del buon Mati Fernandez, questo è quello che ha raccontato l’anticipo del venerdì.

    ROMA – SASSUOLO 2-2 (15°, 17° Zaza (S), 78° rig., 92° Ljajic (R))

    L'errore di De Sanctis che permette a Zaza di segnare lo 0-1
    L’errore di De Sanctis che permette a Zaza di segnare lo 0-1

    Se la Juventus è parsa “distratta” dalla Champions e schierata in campo con abbondante turnover, lo stesso si può dire per la Roma. Garcia probabilmente decide di rinunciare a troppi titolari anche se molto probabilmente sulla gara pesa tantissimo il pasticcio di De Sanctis al 15° quando dopo un retropassaggio, sull’attacco di Zaza, rinvia addosso all’attaccante della nazionale con la palla beffarda che si infila in rete. Passano due minuti e la Roma pare ancora sotto shock, sbaglia il fuorigioco e Zaza fa doppietta. La squadra di Garcia prova una reazione furiosa, colpisce una traversa, anche per merito di Consigli, ma non riesce a segnare. Ad inizio ripresa De Rossi sembra completare la frittata facendosi espellere e le speranze di avvicinare la Juventus vanno pian piano calando. Al 78° però la partita si riapre con un calcio di rigore, che fa infuriare i calciatori del Sassuolo, per un mano di Vrsaljko. Ljajic trasforma ed accorcia le distanze. Al 92° la rimonta viene completata ancora da Ljajic che spinge in gol dopo una bella giocata di Florenzi. E’ parità, la Juve è sempre là a 3 punti, un’occasione persa che però per come si era messa la gara, ha il sapore del punto guadagnato.

  • Firenze batte Roma e, con Verona, insegue Mozzanica

    Firenze batte Roma e, con Verona, insegue Mozzanica

    La giornata numero 8 della Serie A di calcio femminile prevedeva gare interessanti tra le quali quella tra Firenze e la Res Roma che andremo ad analizzare nel dettaglio.

    FIRENZE – RES ROMA 1-0 (86° Orlandi)

    Al campo di San Marcellino le due compagini si sono sfidate in una gara decisa, spigolosa, con tanti contrasti ma decisamente molto corretta.

    Firenze e Res Roma prima del fischio d'inizio
    Firenze e Res Roma prima del fischio d’inizio

    Pronti via e le toscane perdono subito Rinaldi per infortunio, al suo posto dentro Nocchi. La gara inizia con un sostanziale equilibrio e le prime occasioni capitano sui piedi delle ragazze del Firenze ma entrambe vengono fallite, la prima finisce alta, la seconda vede il portiere Pipitone chiudere bene su Del Prete. La gara permane equilibrata, sono le ragazze in viola a fare la partita e si assiste a parecchi scontri tant’è che vengono concessi 4 minuti di recupero. Nel secondo dei due minuti di extra time anche la Res ha la prima chance ma la palla finisce alta. Si va al riposo sullo 0-0.

    Nella ripresa si riparte con lo stesso canovaccio del primo tempo, con Firenze a fare la gara e la Res Roma che prova pian piano a crescere. La gara si inasprisce ma sempre senza cattiveria, le ospiti provano a crescere ma è Firenze a tenere il pallino del gioco. Al 77° quasi dal niente, da un errore della retroguardia viola arriva un’opportunità per la Res Roma ma l’attaccante calcia alto oltre la traversa. Le padrone di casa premono, vogliono il gol della vittoria e la rete arriva con il capitano Giulia Orlandi che dopo un palo colpito da Del Prete, riceve palla e dentro l’area calcia senza lasciare scampo a Pipitone. Non c’è praticamente più tempo Firenze vince e prosegue la rincorsa su Mozzanica.

    Veniamo al racconto delle altre gare

    MOZZANICA – RIVIERA DI ROMAGNA 2-0 (36° Tonani, 46° rig. Iannella)

    Il Mozzanica non frena, anzi mantiene il piede sull’acceleratore. La sfida contro il Riviera di Romagna non è stata poi così semplice. La gara ha corso sul filo dell’equilibrio sino al 36° quando Tonani sbloccava la gara con un preciso e potente calcio di punizione. Nella ripresa dopo un minuto rigore per il Mozzanica che Iannella trasformava per il definitivo 2-0.

    VERONA – BRESCIA 1-0 (24° Panico)

    L’altro big match di giornata, Verona-Brescia, è stato deciso dall’eterno Bomber Patrizia Panico che al minuto 24 con un perfetto colpo di testa ha battuto il portiere del Brescia trovando quel gol che si è rivelato poi decisivo. Verona si mantiene in scia a Mozzanica, insieme a Firenze, mentre Brescia scivola al 4° posto.

    TAVAGNACCO – TORRES 4-0 (29°, 81° Brumana, 48° Zuliani, 77° Parisi)

    Tavagnacco non lascia speranza alla Torres e cala un poker in una gara praticamente a senso unico. Nel primo tempo la sblocca Brumana al 29°. Ad inizio ripresa raddoppia Zuliani, intorno alla mezz’ora della seconda frazione c’è gloria anche per Parisi prima che Brumana, al 81°, completi il poker e la doppietta personale.

    SAN ZACCARIA – CUNEO 1-2 (4° Piemonte (S), 47° rig., 71° Sodini (C))

    Il San Zaccaria cade in scada in una delicata sfida salvezza con il Cuneo. La gara si era pure messa bene con Piemonte che dopo pochi minuti aveva sfruttato una respinta del portiere ospite per siglare in vantaggio. Nella ripresa però dopo poco più di un minuto calcio di rigore per il Cuneo che Sodini trasforma e poi al 71° la stessa Sodini salta l’avversario e poi lascia partire il tiro che non lascia scampo al portiere di casa.

    COMO – PORDENONE 1-1 (30° Laterza (P), 80° Cortesi (C))

    Altra sfida salvezza che però nessuna delle due compagini riesce a far propria. Il Como però può esultare perchè il gol di Cortesi al 80° va a pareggiare il vantaggio del Pordenone, siglato al 30° da Laterza, e regala alle lariane il primo punto stagionale.

    PINK SPORT TIME – OROBICA 2-3 (34° rig. Coffetti (O), 53° Strisciuglio (P), 81° Rogazione (P), 87° Merli (O), 91° rig. Massussi (O)

    Vittoria preziosissima e maturata nei minuti finali per Orobica in casa del Pink Sport Time. Le ospiti passate in vantaggio al 34° con Coffetti dal dischetto, si sono viste prima agganciare da Strisciuglio al 53°, poi sorpassare da Rogazione al 81°. Quando per le ragazze di Bari sembrava fatta ecco i due gol di Merli al 87° e di Massussi dagli undici metri al 91°, per ribaltare ancora il risultato e dare i 3 punti a Orobica.

     

    RISULTATI 8° GIORNATA

    VERONA – BRESCIA 1-0

    COMO – PORDENONE 1-1

    FIRENZE – RES ROMA 1-0

    TAVAGNACCO – TORRES 4-0

    MOZZANICA – RIVIERA DI ROMAGNA 2-0

    PINK SPORT TIME BARI – OROBICA 2-3

    S.ZACCARIA – CUNEO 1-2

     

    CLASSIFICA

    MOZZANICA 21, VERONA e FIRENZE 20, BRESCIA 17, TAVAGNACCO e RES ROMA 14, TORRES 13, RIVIERA DI ROMAGNA 12, S.ZACCARIA 7, PINK SPORT TIME BARI e CUNEO 6, PORDENONE 5, OROBICA 4, COMO 1

  • Strootman, il suo ruggito per la lupa

    Strootman, il suo ruggito per la lupa

    Dopo il pareggio della Juventus di ieri sera la Roma ha un’occasione ghiotta, quella di portarsi a meno uno dai Campioni d’Italia e mettere pressione alla banda di Massimiliano Allegri, ma per farlo devono obbligatoriamente superare l’ostacolo Sassuolo dell’ex Eusebio Di Francesco e la cosa non sarà semplicissima. Strootman scalpita insieme a Iturbe per rilanciarsi.

    Potrebbero insieme essere l’emblema del rilancio giallorosso, dopo tutto la Vecchia Signora ieri sera ha lasciato uno spiraglio grosso come una casa. La possibilità di portarsi ad un solo punto dai Campioni d’Italia con la possibilità di giocare il prossimo scontro diretto all’Olimpico è un’occasione da non sprecare assolutamente.

    Kevin Strootman in azione | Foto Twitter
    Kevin Strootman in azione | Foto Twitter

    Kevin Strootman ha atteso questo momento da mesi, esattamente da quasi nove mesi, la sua voglia di dare battaglia al calcio italiano è enorme. Iturbe invece ha l’occasione di riportare in positivo il suo trasferimento milionario in giallorosso.

    “Non è al 100 per cento”

    Con queste parole Rudi Garcia ha liquidato l’ipotesi dell’impiego del centrocampista olandese dall’inizio della partita ma nell’immaginario collettivo non c’è dubbio che ci sia nella figura di Kevin Strootman l’icona della ripresa sulla Juventus. Dopo tutto è proprio dalla mancanza nella scorsa stagione del giocatore olandese che la Juve ha preso il largo sulla compagine del tecnico francese e probabilmente con la presenza di Strootman fino alla fine avrebbe reso il destino dello scudetto decisamente diverso.

    A Roma non si attende altro, un elemento di equilibrio determinante per portare la forza della squadra in tutti i reparti. Strootman incolla perfettamente la difesa con il reparto avanzato e snocciola assist importanti regalando alternative importanti a Pjanic che ad oggi insieme a Totti è l’uomo più marcato. Alla fine è vero che non ha il 100% nelle gambe però potrebbe essere utilizzato nei primi minuti di oggi, dopo tutto mercoledì c’è il Manchester City e la sfida con il club inglese rappresenta un dentro-fuori troppo importante per rischiare.

    ROMA-SASSUOLO, le probabili formazioni:

    Roma (4-3-3): Skorupski; Florenzi, Manolas, Astori, Cole; Pjanic, De Rossi, Strootman; Iturbe, Totti, Destro.

    All.: Rudi Garcia

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Taider, Missiroli, Biondini; Berardi, zaza, Sansone.

    All.: Eusebio Di Francesco

     

  • Ferrero: i video-auguri a Crozza e il web impazzito

    Ferrero: i video-auguri a Crozza e il web impazzito

    Da quando Massimo Ferrero è entrato nel mondo del calcio un giorno sì e l’altro pure non perde occasione per far parlare di sé ed al tempo stesso gli addetti ai lavori lo seguono in ogni spostamento quasi a voler carpire ogni attimo del suo modo di essere. Un bellissimo gioco delle parti che ha portato nel mondo pallonaro una ventata di novità dopo che per anni, dopo che si sono persi presidenti altrettanto istrionici come per esempio il mitico Anconetani, eravamo abituati solo a isterismi, urla e rivendicazioni.

    Un’attenzione mediatica così forte in casa Sampdoria non la si vedeva dai tempi dello scudetto degli anni ’90 ma le telecamere ed i taccuini erano tutti per Boskov e la sua armata fatta di campioni e gregari capaci di rovesciare  il pronostico, Vialli e Mancini su tutti. Oggi la Sampdoria viaggia in acque tranquille che hanno il dolce sapore di Europa ma dalla reggenza seriosa e quasi principesca di Mantovani si è passati alla comicità ed alla simpatia di Massimo Ferrero.

    Massimo Ferrero allo stadio mentre segue la sua Sampdoria | Foto Twitter
    Massimo Ferrero allo stadio mentre segue la sua Sampdoria | Foto Twitter

    Il presidente blucerchiato, imitato dal comico Maurizio Crozza lo abbiamo visto spesso nei suoi show e Ferrero non si è mai negato di legare la sua partecipazione a programmi televisivi sia sportivi che non, sempre con la sua carica di comicità. Non avevamo mai visto però un video-messaggio lanciato dal presidente Ferrero di sua iniziativa e il compleanno di Maurizio Crozza, tifoso blucerchiato, è stata l’occasione per farlo, imitando l’imitazione di se stesso nel fare gli auguri al comico genovese attraverso il canale mediatico ufficiale della U.C. Sampdoria dal quale è tratto il video:

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    Certamente Massimo Ferrero con questo video dimostra di essere un personaggio a 360° che ha attenzione per tutto quello che ruota intorno alla sua immagine, legandola alla Sampdoria in maniera indissolubile, del resto a pensarci bene l’unione dei due fattori ha portato grande visibilità ad entrambi. Da quando è entrato nel mondo del calcio ad oggi la Samp è uscita dall’anonimato con uno sdoganamento nazionale ed al tempo stesso Ferrero è diventato uno dei personaggi principali del calcio ai livelli di Lotito, Agnelli, Pallotta etc. etc.

    Si può condividere o no il suo atteggiamento extra calcio ma al tempo stesso finora sul campo non ha sbagliato un colpo insieme a Mihajlovic portando la Sampdoria nuovamente in zona europea.

    Questa ennesima prestazione del patron blucerchiato sta spopolando sul web creando reazioni a catena cominciando dai cugini genovesi del Genoa e finendo nel resto d’Italia dove si segue ogni mossa di questo nuovo personaggio. L’obiettivo è centrato perché nuovamente a ridosso della giornata calcistica di Serie A il duo Sampdoria-Ferrero è nell’attenzione mediatica del popolo calciofilo al pari del duo Juventus-Roma.

  • Inzaghi e Lady B., un intreccio a tinte rosa o no?

    Inzaghi e Lady B., un intreccio a tinte rosa o no?

    Il Milan in questa 14ma giornata di Serie A avrà a che fare con un avversario scomodissimo, il Genoa di Gasperini che adora fare o almeno provare a fare gli sgambetti a squadre blasonate ed al tempo stesso esprime un ottimo calcio offensivo, cosa che riesce in modo discontinuo ai rossoneri di Inzaghi.

    Nelle ultime ore, mentre Inzaghi è impegnato a preparare la squadra per la difficile trasferta a Marassi, Adriano Galliani è intento a tessere trame importanti per dare al tecnico elementi essenziali da inserire nella prossima finestra di mercato e Barbara Berlusconi in missione negli Emirati Arabi ha concluso un vantaggiosissimo accordo commerciale con uno sponsor importante (Fly Emirates), si è insinuata attraverso i giornali scandalistici la voce per cui proprio Barbara Berlusconi e Filippo Inzaghi possono essere protagonisti di un intreccio amoroso.

    Dopo il famoso flirt con il giocatore brasiliano Alexandre Pato quindi, secondo le riviste specializzate, Lady B. avrebbe messo gli occhi sul tecnico della sua squadra mentre, lo ricordiamo, Barbara Berlusconi risulta fidanzata ufficialmente con Lorenzo Guerrieri, una storia iniziata ormai più di un anno fa e condita da tanti progetti di lavoro insieme e di convivenza.

    Barbara Berlusconi | Foto Twitter
    Barbara Berlusconi | Foto Twitter

    La “bomba” lanciata è stata subito replicata da un feroce comunicato dei diretti interessati, attraverso un dispaccio Ansa infatti Barbara Berlusconi ha fatto sapere di aver dato mandato ai propri legali di agire per vie legali contro chiunque metta riporti la notizia della presunta relazione. La risposta tanto piccata attraverso addirittura un comunicato stampa ha fatto drizzare le antenne di Alfonso Signorini, direttore di “Chi”, che prontamente attraverso un’intervista a La Repubblica ha, a sua volta, manifestato perplessità sulla troppa foga della smentita:

    “E’ il primo scoop di cui nessuno ha mai parlato, io stesso non ho mai saputo nulla, e clamorosamente è stato smentito via Ansa. E’ una excusatio non petita grande quanto un grattacielo.  E’ stata un’operazione maldestra sia da parte di Barbara Berlusconi che di Pippo Inzaghi. Anche perché la notizia era stata pubblicata da un giornalino, non da Chi, da Vanity Fair, oppure da Oggi. Addirittura un’Ansa per fare una smentita così secca, mi viene da pensare che forse qualcosa di vero c’è!”.

    Alfonso Signorini quindi afferma di non sapere nulla di questa presunta storia amorosa ma al tempo stesso con il fiuto della vecchia volpe annusa un fondo di verità nel presunto scoop.

    Una risposta secca di Barbara Berlusconi a dire il vero era plausibile visto che mentre ci sono in circolazione queste voci lei è completamente assorbita nel chiudere importanti contratti per il Milan. Al tempo stesso però è innegabile che un personaggio tanto in vista come lei non poteva pensare che una vocina in un corridoio si potesse tramutare in eco assordante se non si lasciava uscire dalla finestra senza degnarla nemmeno di una replica. Poi nei gossip si sa lavora tanto la fantasia, nell’immaginario collettivo infatti è rimasta viva la volontà ferrea di Barbara Berlusconi nell’aver voluto a tutti i costi Inzaghi alla guida del Milan mentre ancora in carica c’era Clarence Seedorf la scorsa stagione.

    Possibile che in casa Milan si insinui ancora una volta un intreccio amoroso tra la bellissima Barbara ed un tesserato rossonero? Il tempo ci dirà.

  • Calciomercato, come si determina una classifica

    Calciomercato, come si determina una classifica

    Generalmente la finestra di mercato di gennaio non è così particolarmente seguita perché, definita “di riparazione“, serve proprio per quelle squadra che stanno compromettendo la stagione e che quindi hanno bisogno di un’iniezione in rosa di tasselli importanti per invertire una rotta che potrebbe di fatto diventare pericolosa. Va da sé quindi, che spesso, questa fase di calciomercato venga utilizzata soprattutto dalle piccole per cercare di prendere qualche rinforzo per una salvezza tranquilla e dalle grandi soprattutto per sfoltire le rose.

    A rovesciare questa situazione c’è la crisi economica, che non permette a tutti i club di poter immettere nel mercato liquidi importanti e poi c’è la situazione convulsa della Serie A che quest’anno propone team “ricchi” come Inter, Milan, Fiorentina e Lazio dietro a squadre che hanno ben fatto nel mercato estivo e che ora sono davanti in classifica come Genoa, Sampdoria o che navigano in buone acque come il Sassuolo. Tutte squadre queste ultime, che hanno una situazione finanziaria discreta e che normalmente investono a gennaio per raddrizzare la loro posizione ma che quindi non necessariamente dovranno farlo quest’anno a meno ché non vengano private nella rosa di qualche giocatore importante.

    Quest’anno al situazione sarà invertita ed ecco quindi che diventerà determinante muoversi oculatamente sul mercato per tutti perché questo determinerà la classifica a fine stagione. L’Inter con Mancini ha trovato una nuova verve, il Napoli si è ritrovato, il Milan deve puntellare il lavoro fatto da Inzaghi e solo la Lazio appare dormiente in questa fase al contempo ci sono i due top-team che staranno alla finestra in attesa di qualche buon colpo da provare, soprattutto la Juventus, sempre nell’amletico dilemma se comprare qualcosa di grosso per provare a vincere la Champions League e fare un salto di qualità oppure “accontentandosi” dell’ennesimo scudetto, Roma permettendo. Genoa, Samp e Sassuolo devono stare attente a non rompere il bellissimo giocattolo che hanno per le mani. Al tempo stesso pensate se venissero dati liquidi importanti in mano a queste squadre che hanno fatto così bene finora e se venissero investiti in maniera oculata cosa accadrebbe, Milan, Inter e Napoli avrebbero rinforzato le proprie rivali perché ad oggi di questo si tratta e quel terzo posto potrebbe allontanarsi anche la prossima stagione.

    Proprio le due compagini liguri saranno al centro di tanti intrecci di mercato, il Genoa ha già ricevuto l’offerta del Milan per il ritorno in rossonero di Alessandro Matri, ma il Grifone ha già rifiutato la proposta con il non troppo dispiacere dell’attaccante che a Genova sta avendo un secondo inizio di carriera. Allarme che quindi sembra rientrato ma l’amicizia che lega il Presidente Preziosi ad Adriano Galliani ci fa pensare che si entrerà nel vivo della questione nuovamente visto che in ballo ci sono anche Perin e Kucka.

    Manolo Gabbiadini della Sampdoria ad un passo dal Napoli | Foto Twitter
    Manolo Gabbiadini della Sampdoria ad un passo dal Napoli | Foto Twitter

    La Genova blucerchiata invece si ritrova dentro ad un vero e proprio giro di mercato che sembra portare Gabbiadini sotto al Vesuvio ed al tempo stesso riaprire le porte al ritorno di Cassano. Le sirene del mercato non finiscono qui per la Samp che ha tanti gioiellini richiesti e vicini alla scadenza a cominciare da Stefano Okaka vera e propria rivelazione di stagione e per finire con Sinisa Mihajlovic che è sempre nelle grazie dell’Inter se il rumors che parla di Mancini in nerazzurro come solo un traghettatore fino al termine della stagione è vero.

    Importanti saranno anche gli sforzi economici che riusciranno a fare le squadre in coda alla classifica perché ci sono tanti tasselli pronti a muoversi, più indietro appaiono Cesena e Parma per diversi motivi ma il terz’ultimo posto così come il terzo sono il primo da evitare ed il secondo ambitissimo e quindi diventano leve che possono far muovere risorse economiche importanti.