Categoria: Calcio

  • Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Le terribili Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona sono stati evitate, la Juventus può definirsi relativamente contenta dal sorteggio degli ottavi di finale di Champions League, l’urna di Nyon ha infatti accoppiato i bianconeri con il Borussia Dortmund.

    I gialloneri tedeschi ovviamente non sono da sottovalutare, basti ricordare che due anni fa sono arrivati in finale nella massima competizione europea perdendo per 2-1 contro il Bayern Monaco solo negli ultimissimi minuti della sfida. La stagione in corso però è senza dubbio da ritenersi doubleface per gli uomini guidati da Jurgen Klopp: un cammino in Champions League sostanzialmente perfetto con il solo rilassamento nelle ultime due sfide a qualificazione già ampiamente ottenuta e un disastro in Bundesliga con un incredibile penultimo posto con 14 punti in 15 giornate giocate.

    Un andamento altalenante senza dubbio dovuto anche agli innumerevoli infortuni che ha visto il Borussia perdere per strada per diverso tempo i vari Hummels, Blaszczykowski, Sahin e sopratutto della stella Marco Reus, che però potrebbe tornare disponibile per la sfida con i bianconeri.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Il Borussia quindi come già detto non è un avversario impossibile, però la squadra di Allegri dovrà fare molta attenzione all’ex dal dente avvelenato, sempre che a febbraio sia ancora a Dortmund, Ciro Immobile, al caldissimo pubblico del “Muro Giallo” e alla capacità di motivatore del tecnico Klopp.

    Analizzando tatticamente e tecnicamente il Borussia ha come punto di forza i suoi trequartisti abili ad inventare gioco e creare occasioni da gol. Da non sottovalutare nemmeno la spinta sulle fasce. I punti deboli potrebbero arrivare dalla difesa non certo impenetrabile sopratutto nel portiere Weidenfeller, non sempre sicurissimo, e nel centrocampo che se aggredito potrebbe andare in sofferenza.

    Le reazioni da parte della Juventus sono arrivate da Pavel Nedved che presente a Nyon ha così parlato, come riportato da SportMediaset: 

    E’ andata meglio di quanto si temeva, poteva andarci peggio, questo è evidente. Va bene così. Il Borussia in campionato sta andando così così, ma in Europa va forte, è una squadra con giocatori di spessore internazionale, costruita per far bene in Europa. Sono convinto che ce la giochiamo alla pari.

    Il tecnico Allegri invece ha voluto esprimere il suo pensiero attraverso Twitter citando il suo consueto “Fiuu”.

    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions
    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions

    La sfida con il Borussia, proprio come ricordato da Allegri sarà anche la rivincita di quella finale giocata nel 1997 con i bianconeri favoriti alla vigilia ma sconfitti per 3-1 dal Dortmund grazie anche ad una doppietta di Riedle, lo stesso Riedle che oggi ha pescato la pallina che ha accoppiato bianconeri e gialloneri.

     

    Nelle altre gare di ottavi di finale il sorteggio ha programmato sfide interessanti e anche match che già l’anno scorso si erano presentate.

    Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ritroverà nuovamente sulla propria strada lo Schalke. Sarà una sfida di tecnici italiani visto che sulla panchina della squadra di Gelsenkirchen siede Di Matteo.

    Anche Manchester City-Barcellona sarà un replay dell’ottavo della scorsa stagione. Sfida interessante e molto spettacolare sarà certamente Chelsea-Psg con Mourinho ed Ibrahimovic che tornano ad incontrarsi. Simeone dovrà sconfiggere le “Aspirine” di Leverkusen per cercare di ripetere la corsa dello scorso anno. Il Bayern di Guardiola dovrà vedersela con lo Shakhtar, non sembra una partita difficile ma occhio alla compagine ucraina che può rivelarsi insidiosa. Non male il sorteggio per l’Arsenal che da seconda classificata pesca il Monaco. Equilibrata ma con i portoghesi, sulla carta, in vantaggio la gara tra Porto e Basilea che va a completare il quadro.

     

    OTTAVI DI FINALE CHAMPIONS LEAGUE 

    Psg – Chelsea 

    Manchester City – Barcellona

    Bayer Leverkusen – Atletico Madrid

    Juventus – Borussia Dortmund

    Schalke – Real Madrid 

    Shakhtar Donetsk – Bayern Monaco

    Arsenal – Monaco 

    Basilea – Porto 

     

  • Una bella Samp e una Juve stanca fanno 1-1

    Una bella Samp e una Juve stanca fanno 1-1

    C’era da aspettarselo, la quindicesima giornata di Serie A, penultima del 2014 metteva di fronte un incrocio veramente intrigante, le prime due della classe contro le due sorprendenti genovesi che sono subito a ridosso. Il primo atto è il lunch-match delle 12:30 tra Juventus e Sampdoria allo Stadium di Torino.

    La Juve parte subito a testa bassa, cercando il vantaggio e se possibile la chiusura della partita in modo da non incorrere in affannosi recuperi o estremi sforzi per portare a casa i tre punti. La Sampdoria dal canto suo cerca di coprirsi il più possibile e dall’inizio, tenendo fuori Gabbiadini, sembra cercare una maggiore copertura, di fatto però la squadra di Mihajlovic nella prima mezz’ora di gioco non si vede perché le ripartenze diventano difficoltose sia per il pressing della Juve che perché Okaka rimane sempre isolato con un Ogbonna perfetto su di lui.

    La Juve si porta in vantaggio abbastanza presto. Da un calcio d’angolo a sinistra Evra al centro dell’area stacca imperiosamente e batte Romero per l’1-0 siamo solo al 12*°, la Juventus ha avuto già un paio di occasioni mal sfruttate e la Sampdoria è sulle corde, sembra il preludio ad un turno facile facile per la Vecchia Signora.

    Invece la Samp continua a coprirsi, Mihajlovic aggiusta un po’ in mezzo la squadra e la Juve cala il ritmo così dopo un tiro da fuori insidioso di Marchisio deviato in angolo da Romero il match inizia a cambiare. Al 38° da uno dei primi angoli per i blucerchiati, su schema la palla viene data rasoterra dal limite dell’area a Cacciatore che tira, un difensore bianconero respinge e la palla carambola sulla testa di un attaccante blucerchiato che la dirige verso la porta costringendo al primo intervento Buffon.

    Esultanza doriana dopo il pareggio di Gabbiadini | Foto Twitter
    Esultanza doriana dopo il pareggio di Gabbiadini | Foto Twitter

    Nella ripresa Mihajlovic inserisce Gabbiadini al posto di un evanescente Kristicic, mossa azzeccata perché l’attaccante servito da Eder al 51° e lasciato colpevolmente solo al limite, si inventa un tiro a girare di sinistro che mette imparabilmente la sfera nell’angolo opposto, dove Buffon non ci può arrivare.

    La partita a questo punto cambia di nuovo, la Juventus ricomincia a testa bassa e rischia il contropiede blucerchiato, che adesso diventa più veloce e pericoloso Buffon infatti deve uscire un paio di volte fuori area per anticipare gli attaccanti doriani lanciati da soli verso la porta. Si registrano solo un tiro di Pereyra che esce di nulla sopra l’incrocio della porta difesa da Romero e un paio di incursioni in area di Tevez che però pecca di imprecisione. Il resto è controllo Samp, qualche fallo di troppo e dal 70° anche un appannamento dei bianconeri che iniziano ad essere meno veloci e sempre più imprecisi. Il punto alla fine si può considerare giusto.

    JUVENTUS-SAMPDORIA 1-1 (1-0) – 12° Evra (J), 51° Gabbiadini (S)

    Juventus (4-3-1-2): Buffon 6,5; Lichtsteiner 6; Bonucci 5,5; Ogbonna 6,5; Evra 6,5; Vidal 5; Marchisio 6,5; Pogba 6; Pereyra 6,5 (dal 78° Coman 6); Tevez 5,5 (dal 88° Giovinco S.V.); Morata 5 (dal 71° Llorente 6).

    All.: Massimliano Allegri 6

    Sampdoria (4-3-1-2): Romero 7; Cacciatore 6; Gastaldello 6,5; Romagnoli 6,5; Regini 6; Rizzo 6,5; Palombo 6; Obiang 6 (dal 83° Duncan S.V.); Kristicic 5 (dal 46° Gabbiadini 7); Eder 6; Okaka 5,5 (dal 73° Bergessio 6).

    All.: Sinisa Mihajlovic 6,5

    Arbitro: Doveri 6

    Ammoniti: Regini (S), Vidal (J), Romagnoli (S), Gabbiadini (S), Bonucci (J), Okaka (S), Romero (S). Espulsi:

  • Anticipi Serie A: tris Lazio, Palermo all’ultimo respiro

    Anticipi Serie A: tris Lazio, Palermo all’ultimo respiro

    I due anticipi della 15° giornata di Serie A hanno visto due successi interni, ma se per la Lazio è stato un netto 3-0, maturato nella ripresa, contro l’Atalanta, il Palermo ha trovato subito il vantaggio, si è fatta agganciare dal Sassuolo e proprio nel recupero della seconda frazione ha trovato il gol vittoria.

    Veniamo a raccontare i due match partendo da quello delle 18 disputato al Renzo Barbera tra Palermo e Sassuolo.

    PALERMO – SASSUOLO

    Allo stadio di Palermo si affrontano due squadre in salute e che possono essere considerate tra le sorprese di quest’inizio di stagione.

    Iachini mantiene il suo 3-5-2 con Vazquez che rientra dalla squalifica e si accomoda accanto a Dybala. A centrocampo Barreto non ce la fa, gioca Chochev.

    Anche Di Francesco non modifica il modulo, mantenendo il suo 4-3-3 e sostituendo i tre squalificati Peluso, Vrsaljko e Berardi con Gazzola, Longhi e Floro Flores.

    Si parte ed il Palermo passa subito in vantaggio con Rigoni che gira di testa un corner calciato da Dybala. Il Sassuolo tenta di reagire ed il primo tempo si mantiene vivace con entrambe le squadre che provano a far gol. Il parziale però non cambia e si va al riposo sul 1-0.

    Nella ripresa il Palermo ha diversa chances ma le spreca e al 66° arriva l’episodio che potrebbe indirizzare la gara ancor di più verso i rosanero: ripartenza Palermo, Consigli sbaglia totalmente l’uscita ed è costretto a stendere, fuori area, Maresca, l’arbitro estrae il rosso. Sembrerebbe la mazzata per il Sassuolo ma i neroverdi non mollano ed incredibilmente al 85° trovano la parità. Andelkovic sbaglia l’intervento respingendo corto un’imbucata di Floccari, Pavoletti è lesto a calciare senza lasciare scampo a Sorrentino. Sembra finita ma non sono stati fatti i conti con Belotti che al 92°segna ma partendo da posizione di fuorigioco ed un minuto dopo, assistito da Vazquez, si presenta nuovamente davanti a Pomini, in posizione regolare, e calcia regalando il vantaggio al Palermo. Zaza avrebbe addirittura il pallone del pari ma Sorrentino si supera e salva il risultato. Al 96° c’è tempo per un altro rosso, brutta entrata di Cannavaro su Dybala che gli costa l’espulsione diretta.

    PALERMO – SASSUOLO 2-1 (1-0) (2° Rigoni (P), 85° Pavoletti (S), 93° Belotti (P))

    Palermo (3-5-2): Sorrentino; Munoz, Gonzalez, Andelkovic; Morganella, Rigoni (82° Bolzoni), Maresca (89° Belotti), Chochev (72° Della Rocca), Lazaar; Vazquez, Dybala.

    Allenatore: Iachini.

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Longhi; Taider (82° Pavoletti), Magnanelli, Missiroli; Floro Flores (68° Pomini), Zaza, Sansone (77° Floccari).

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Maresca.

    Ammoniti: Gazzola (S), Magnanelli (S), Zaza (S), Belotti (P).

    Espulsi: Consigli (S), Cannavaro (S).

     

    LAZIO – ATALANTA

    Alle 20.45 si sfidavano Lazio ed Atalanta.

    Pioli sceglie un 4-3-2-1 con Felipe Anderson e Mauri alle spalle di Djordjevic e con un centrocampo composto da Ledesma-Gonzalez-Lulic.

    Colantuono modifica il suo schema, passando ad un 4-3-1-2 con le due punte pesanti, Denis e Bianchi, supportate da Moralez e con Del Grosso scelto sull’esterno al posto di Dramè.

    Stefano Mauri
    Stefano Mauri

    Il primo tempo è tutto fuorchè spettacolare, le squadre tendono più a controllare che a pungere e a parte qualche tentativo della Lazio, non si assiste ad emozioni.

    Nella ripresa la sfida si accende subito con Mauri che al minuto 51 sfrutta una bella azione di Felipe Anderson e praticamente a porta vuota, deposita in rete per il vantaggio. Ci si aspetta una reazione nerazzurra che non arriva, anzi è la Lazio a trovare il raddoppio con un gran tiro a giro sempre di Mauri, su tocco di uno scatenato Felipe Anderson. La gara però non si chiude qua, i biancocelesti calano il tris al 81° con un bel colpo di testa di Lulic su perfetto cross di Basta. La Lazio conquista un successo pesante che permette, momentaneamente, alla squadra di Pioli di agganciare il Genoa al 3° posto.

    LAZIO – ATALANTA 3-0 (0-0) (51°, 71° Mauri, 81° Lulic)

    Lazio (4-3-2-1): Marchetti; Basta, de Vrij, Cana, Radu (82° Cavanda); Gonzalez, Ledesma, Lulic; Mauri (72° Keita), Felipe Anderson; Djordjevic (76° Klose).

    Allenatore: Pioli.

    Atalanta (4-3-1-2): Sportiello; Benalouane, Stendardo, Cherubin, Del Grosso (63° Dramè); Migliaccio (60° D’alessandro), Cigarini, Carmona; Moralez; Denis, Bianchi (72° Boakye).

    Allenatore: Colantuono.

    Arbitro: Rocchi

    Ammoniti: Denis (A), Migliaccio (A)

  • Calcio Femminile: Mozzanica vola ma le altre non mollano

    Calcio Femminile: Mozzanica vola ma le altre non mollano

    La 9° giornata della Serie A di calcio femminile ha visto tutte le prime 7 della classe ottenere il successo. La classifica rimane quindi immutata con Mozzanica, travolgente nel derby con Orobica, che mantiene la testa con Verona e Firenze a  braccetto ad una sola lunghezza. Successo importante anche per Brescia che riparte all’inseguimento e per la coppia Tavagnacco e Res Roma, entrambe vincitrici in trasferta. Vince anche la Torres che sul campo amico cala il Poker contro il San Zaccaria. 

    Veniamo al racconto delle gare di questo turno.

    OROBICA – MOZZANICA 0-7 (17°, 51° Mason, 38°, 54° Iannella, 53° Giacinti, 70° Stracchi, 80° Schiavi)

    Niente da fare per Orobica che non può niente contro la super corazzata Mozzanica. Le padrone di casa vanno subito sotto per la rete di Mason al 17° e nel primo tempo riescono a limitare il passivo a solo due gol, al 38° Iannella segna lo 0-2. Nella ripresa bastano 3 minuti, dal 51° al 54°, al Mozzanica per chiudere definitivamente la gara, vanno in rete infatti ancora una volta Mason e Iannella, in mezzo alle loro marcature trova gioia anche Giacinti. Nel finale il Mozzanica arrotonda ulteriormente trovando altre due reti con Stracchi e Schiavi. Il Mozzanica fa suo per 7-0 il derby e mantiene la vetta della classifica.

    PINK SPORT TIME BARI – VERONA 1-3 (18°, 47° Panico (V), 65° Gelmetti (V), 91° Anaclerio (P))

    Il Verona conquista tre punti sul campo del Pink Sport Time Bari, grazie alla solita Panico. L’inizio però è favorevole alle padrone di casa ma alla prima occasione Verona passa con Panico che al 17° gira in rete un cross di Sipos. Le gialloblù mantengono il vantaggio per la prima frazione e raddoppiano ad inizio ripresa sempre con Panico. Al 65° è Gelmetti a calare il tris che mette in ghiaccio la vittoria. La Pink Sport Time Bari trova il gol della bandiera al 91° con una gran conclusione di Carmela Anaclerio.

    CUNEO – FIRENZE 1-4 (35° Razzolini (F), 49° Vicchiarello (F), 71° Guagni (F), 73° Del Prete (F), 81° rig. Sodini (C))

    Firenze espugna Cuneo e si mantiene a -1 da Mozzanica. In una sfida sulla carta non impossibile, ma sempre da prendere con le molle, le toscane trovano il vantaggio al 35° con Razzolini ben assistita da Orlandi. Ad inizio ripresa le viola raddoppiano dopo solo 4 minuti con Vicchiarello e trovano, a cavallo tra il 71° ed il 73°, gli altri due gol, rispettivamente con Guagni e Del Prete, che chiudono definitivamente il match. Inutile ai fini della conquista dei 3 punti il calcio di rigore trasformato da Sodini a 10 minuti dal fischio finale.

    BRESCIA – COMO 7-2 (8° Erba (C), 18°, 25°, 28°, 85° Girelli (B), 50° Cannone (C), 55° Alborghetti (B), 82° Sabatino (B), 88° Rosucci (B))

    Il derby lombardo sorride al Brescia che dopo la sconfitta dello scorso turno con Verona, torna al successo contro il fanalino di coda Como. Una vittoria netta che però ha visto le ospiti trovare inaspettatamente il vantaggio con Erba al minuto 8. A questo punto si è accesa Girelli che con una tripletta ha ribaltato il risultato, permettendo al Brescia di allungare e andare sul 3-1 al riposo. Ad inizio ripresa però Como con un sussulto d’orgoglio ha provato a riaprirla con Cannone al 50°. A rimettere a posto le cose ci ha pensato, dopo solo 5 minuti, Alborghetti che ha siglato il 4-2. Negli ultimi 10 minuti vanno a segno anche Sabatino, ritorno al gol per lei, ancora Girelli per il poker personale, e Rosucci.

    PORDENONE – TAVAGNACCO 0-2 (34°, 63° rig. Parisi)

    A Pordenone è andato in scena il derby friulano e ad aggiudicarselo sono state le ospiti del Tavagnacco. Protagonista assoluta è stata Parisi che ha sbloccato il match al 34° e lo ha chiuso trasformando un calcio di rigore, nella ripresa, al 63°.

    RIVIERA DI ROMAGNA – RES ROMA 1-3 (7° Nainggolan (Re), 12° Tucceri Cimini (Ri), 34° Pittaccio (Re), 82° Pirone (Re))

    La Res Roma dopo tre partite senza successo torna a conquistare tre punti e lo fa sul campo del Riviera di Romagna. Giallorosse subito in vantaggio, al minuto numero 7, con Nainggolan abile a toccare verso la porta una conclusione di una compagna. Passano 5 minuti e Riviera pareggia con una conclusione da fuori di Tucceri Cimini, deviata da un difensore, che sorprende Pipitone. A questo punto sono le padroni di casa a fare la gara ma prima della fine del primo tempo è la Res a ritrovare il vantaggio con Pittaccio pronta a sfruttare un errore della difesa di casa e a superare con un bel tocco il portiere romagnolo. Nella ripresa il Riviera ci prova, sfiora il pareggio più volte ma viene punita al 82° da una ripartenza di Pirone che con il portiere in uscita sigla il gol del 1-3.

    TORRES – SAN ZACCARIA 4-0 (33°, 70° Marchese, 80° Bartoli, 93° Pinna)

    Dopo il k.o. della scorsa giornata la Torres torna al successo e lo fa sul proprio campo con un Poker ai danni del San Zaccaria. Una gara sostanzialmente senza storia con le sarde avanti nel primo tempo con Marchese. Nella ripresa ancora Marchese al 70° raddoppia, poi nel finale arrivano anche i gol di Bartoli al 80° e di Pinna in pieno recupero.

    Serie A Calcio Femminile
    Serie A Calcio Femminile

    RISULTATI 9° GIORNATA

    Brescia – Como 7-2 

    Cuneo – Firenze 1-4

    Orobica – Mozzanica 0-7 

    Pink Sport Time Bari – Verona 1-3 

    Pordenone – Tavagnacco 0-2 

    Riviera di Romagna – Res Roma 1-3

    Torres – San Zaccaria 4-0

     

    CLASSIFICA DOPO 9 GIORNATE

    MOZZANICA 24, VERONA e FIRENZE 23, BRESCIA 20, TAVAGNACCO e RES ROMA 17, TORRES 16, RIVIERA DI ROMAGNA 12, S.ZACCARIA 7, PINK SPORT TIME BARI e CUNEO 6, PORDENONE 5, OROBICA 4, COMO 1

     

  • Consigli Fantacalcio per la 15° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 15° Giornata di Serie A 2014/15

    Conclusasi la parentesi delle coppe europee, che ritroveremo nel 2015, si torna a parlare di Serie A  per una 15° giornata che si estenderà sui 3 giorni partendo dall’anticipo del sabato alle 18 Palermo-Sassuolo e si concluderà con i due posticipi del lunedì Empoli-Torino e Chievo-Inter. 

    Per aiutare i fantallenatori nella scelta alla migliore formazione possibile da schierare, arriva come sempre la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 15° GIORNATA DI SERIE A

    PALERMO – SASSUOLO Sabato 13/12 h.18.00

    CONSIGLIATI

    DYBALA: impossibile non schierarlo, è in gran condizione.

    ZAZA: viene dalla doppietta che lo ha rigenerato, va schierato.

    SCONSIGLIATI

    ANDELKOVIC: del trio difensivo di Iachini è quello che convince meno.

    GAZZOLA: su quella fascia potrebbe soffrire la spinta degli esterni rosanero.

    SORPRESE

    MARESCA: potrebbe regalare bonus a sorpresa.

    FLORO FLORES: sostituirà lo squalificato Berardi, potrebbe far bene.

     

    LAZIO – ATALANTA sabato 13/12 h.20.45

    CONSIGLIATI

    DJORDJEVIC: alla ricerca dei gol per confermare la titolarità.

    MORALEZ: sembra in buone condizioni e pronto a regalare altri bonus.

    SCONSIGLIATI

    RADU: non è al meglio, meglio evitare.

    DENIS: è in un periodo no, senza reti e con voti molto negativi.

    SORPRESE

    FELIPE ANDERSON: dopo aver trovato il gol potrebbe riuscire a ripetersi.

    BOAKYE: rientra dalla squalifica con la voglia di far bene.

     

    JUVENTUS – SAMPDORIA domenica 14/12 h.12.30

    CONSIGLIATI

    TEVEZ: troppe gare senza gol, vorrà rifarsi.

    EDER: è in grandissima forma, la sua rapidità può esser devastante.

    SCONSIGLIATI

    OGBONNA: dovrà sostituire Chiellini, scintille con Okaka.

    MESBAH: resistere alla spinta di Lichtsteiner non sarà semplice.

    SORPRESE

    MORATA: potrebbe essere la sua occasione, vorrà sfruttarla.

    RIZZO: potrebbe ritagliarsi il ruolo di sorpresa di giornata.

     

    GENOA – ROMA domenica 14/12 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PEROTTI: grande condizione, potrebbe anche trovare il gol.

    GERVINHO: è parso tra i migliori in champions, si deve schierare.

    SCONSIGLIATI

    RINCON: potrebbe faticare contro il centrocampo giallorosso.

    HOLEBAS: bravo in spinta ma contenere Perotti non sarà facile.

    SORPRESE

    PINILLA: ballottaggio con Matri, può regalare bonus a sorpresa.

    FLORENZI: ha tutte le qualità per far bene e portare bonus.

     

    Samuele Longo
    Samuele Longo

    PARMA – CAGLIARI domenica 14/12 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PALLADINO: è il calciatore del Parma più in condizione.

    LONGO: ha la chance di titolarità, deve sfruttarla al massimo.

    SCONSIGLIATI

    MIRANTE: sembra pronto al rientro ma l’attacco del Cagliari in trasferta fa paura.

    CEPPITELLI: la difesa Zemaniana concede molto e lui rischia brutti voti.

    SORPRESE

    MAURI: il giovane calciatore del Parma potrebbe portare bonus inaspettati.

    JOAO PEDRO: pronto ad entrare in campo e a regalare bonus a chi punterà su di lui.

     

    UDINESE – VERONA domenica 14/12 h.15.00

    CONSIGLIATI

    BRUNO FERNANDES: bene contro l’Inter, è in fiducia, può ripetersi con il Verona.

    TONI: è lui il terminale offensivo su cui punta il Verona per tornare al successo.

    SCONSIGLIATI

    PASQUALE: non certo della titolarità e probabilmente contro Nico Lopez, meglio evitare.

    CAMPANHARO: rischio cartellino contro il centrocampo dell’Udinese.

    SORPRESE

    THEREAU: match winner a San Siro, potrebbe ripetersi, partendo dalla panchina, con il Verona.

    HALFREDSSON: il suo tiro da fuori, i suoi inserimenti potrebbero rivelarsi decisivi.

     

    CESENA – FIORENTINA domenica 14/12 h.18.00

    CONSIGLIATI

    DEFREL: scatenato a Bergamo, pronto a ripetersi con la Fiorentina.

    GOMEZ: bisogna dare ancora fiducia al tedesco.

    SCONSIGLIATI

    RENZETTI: contenere un Joaquin in buona forma non sarà semplice.

    TOMOVIC: rischio panchina e comunque non sembra al top.

    SORPRESE

    CASCIONE: non è un bomber ma ha grandi possibilità di regalare bonus.

    MARIN: a segno in coppa, forma crescente, potrebbe trovare il gol anche in campionato.

     

    MILAN – NAPOLI domenica 14/12 h.20.45

    CONSIGLIATI

    MENEZ: i numeri del francese potrebbero mettere in difficoltà la retroguardia azzurra.

    HIGUAIN: il Pipita vuole tornare al gol, San Siro il palcoscenico giusto.

    SCONSIGLIATI

    MUNTARI: sfida delicata, rischio cartellino alto.

    HENRIQUE: potrebbe soffrire gli inserimenti dei rossoneri nella sua zona.

    SORPRESE

    BONAVENTURA: propositivo e in buona condizione, può regalare bonus.

    MERTENS: tornato al gol in coppa, potrebbe volersi sbloccare anche in campionato.

     

    EMPOLI – TORINO lunedì 15/12 h.19.00

    CONSIGLIATI

    MACCARONE: autore di due assist, potrebbe tornar anche a far gol.

    QUAGLIARELLA: non segna da troppo tempo, potrebbe esser l’occasione giusta.

    SCONSIGLIATI

    VECINO: non è al meglio, preferibile non rischiarlo.

    GAZZI: potrebbe rischiare il cartellino, meglio evitare.

    SORPRESE

    RUGANI: un gol di un difensore è sempre una piacevole sorpresa, potrebbe ripetersi.

    MARTINEZ: è in striscia positiva tra coppa e campionato, potrebbe sorprendere.

     

    CHIEVO – INTER lunedì 15/12 h.21.00

    CONSIGLIATI

    MEGGIORINI: carico dal gol di Cagliari, potrebbe ripetersi con l’Inter.

    ICARDI: non sarà al top ma in campo può sempre regalare bonus.

    SCONSIGLIATI

    CESAR: non convince molto, potrebbe rischiare cartellino.

    DODO’: male nelle ultime gare, rischio panchina altissimo, ma se giocasse alto rischio di brutto voto.

    SORPRESE

    MAXI LOPEZ: pronto a far bene anche a gara in corso.

    GUARIN: assistman contro l’Udinese, potrebbe anche regalare bonus con un gol.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Calcio, l’Italia piazza una cinquina per il rilancio

    Calcio, l’Italia piazza una cinquina per il rilancio

    Il calcio italiano si prende una discreta rivincita parziale con le coppe europee e ora ha una chance ancora più grande di quella che aveva la scorsa stagione con la Juventus in Europa League e la finale in casa propria. Napoli, Fiorentina, Torino e Inter possono, e lo hanno dimostrato, di poter dire la loro in Europa League classificandosi senza troppi patemi ai sedicesimi di finale, adesso alla truppa qualificata in toto, si aggiunge la Roma che come la Juventus lo scorso anno, è uscita dalla Champions League solo per dettagli e sfortuna.

    La Juventus in Champions ha il compito più proibitivo questo è certo, il gap con le big d’Europa è incolmabile al momento ma la Vecchia Signora ci ha abituato nella sua storia che al tempo stesso gli scontri diretti possono ribaltare il pronostico ed esaltano gli uomini soprattutto se l’avversario è più forte. Il pensiero va ovviamente alla doppia sfida con il Real Madrid della scorsa stagione quando i bianconeri a Madrid non sfigurarono ed al ritorno meritavano qualcosa di più di un pareggio, le merengues alla fine vinsero la Coppa contro l’Atletico Madrid.

    Napoli, Roma e Fiorentina hanno la rosa ed i mezzi tecnici per arrivare in fondo all’Europa League senza penalizzare troppo il loro percorso in campionato. Inter e Torino possono avere qualche problema in più ma Ventura e Mancini sono due vecchie volpi che coadiuvate dall’entusiasmo del tifo hanno le carte ed i numeri per essere imprevedibili.

    Esultanza dei giocatori del Torino dopo la bella vittoria in Danimarca | Foto Twitter
    Esultanza dei giocatori del Torino dopo la bella vittoria in Danimarca | Foto Twitter

    Poi c’è il mercato, un mercato di gennaio che mai come quest’anno potrebbe rappresentare un fattore determinante, in bene o in male, per il resto della stagione ed una pianificazione futura. Inter e Roma hanno qualche ceppo ai piedi messo dalla UEFA ma non devono più di tanto ritoccare la rosa per fare un salto di qualità perché non ce n’è bisogno per i giallorossi e perché al limite si deve sfoltire e rinverdire per i nerazzurri. La Fiorentina deve anche lei sfoltire, ma nel contempo può inserire pezzi pregiati nel suo scacchiere in modo da porre nuove basi anche per la prossima stagione.

    Il Torino non ha al momento gioiellini nella lista spesa di qualche grande club come accadde con Cerci, Immobile, D’Ambrosio e Ogbonna tuttavia è molto attivo sul mercato per cercare di inserire altre frecce all’arco di Ventura. Il Napoli è il rebus più grande, ha tutto per mettere il sigillo in Europa e candidarsi con forza alla terza posizione in campionato ma per un motivo o per l’altro offre prestazioni altalenanti. Il suo poco attivismo sul mercato estivo era determinato dal passaggio o meno del turno preliminare di Champions League, adesso è il momento che De Laurentiis puntelli la squadra con qualcosa di livello internazionale alto, soprattutto sugli esterni bassi o a centrocampo.

    E infine la Juventus, il passaggio agli ottavi di Champions porta buoni liquidi, madama non è abituata a vezzi e esborsi astronomici per vincere ma se vuole fare quel benedetto salto di qualità è questo il momento per piazzare un paio di colpi veri, visto che poi in estate subentrano i fantamilioni delle big e i top player migrano verso lidi dorati per poi rimanere delusi durante la stagione.

    Non importa chi, non importa come ma mai come questa volta da quando è stata istituita l’Europa League il calcio italiano ha la possibilità di vincere il trofeo.

  • Rivoluzione viola, Cuadrado verso l’addio?

    Rivoluzione viola, Cuadrado verso l’addio?

     

    E’ un Vincenzo Montella delusissimo quello che esce dall’ “Artemio Franchi” di Firenze dopo l’ultima fatica della fase a gironi di Europa League per la sua Fiorentina. Oltre ad una prestazione opaca dei viola c’è anche da digerire il malumore di Juan Cuadrado, sostituito dopo 24 minuti di gioco e che non ha digerito per nulla bene il cambio.

    Un gesto di stizza evidente e la faccia di pietra che dicono molto sullo stato umorale del trequartista colombiano autore di una stagione fin qui sotto il suo standard. Le assenze di Gomez e di Rossi la scorsa stagione infatti erano state sopperite nel migliore dei modi proprio dall’apporto incredibile che ha dato Cuadrado, ponendo la Fiorentina sempre in zone alte di classifica, questa stagione invece stessi problemi per i viola ma con diverse prestazioni da parte del colombiano e la viola infatti si ritrova leggermente attardata.

    Sono deluso della prestazione, soprattutto nella prima ora, a livello di atteggiamento e di volontà“.

    Queste parole dicono molto da parte di Montella sulla prestazione dei suoi ragazzi che sono usciti sconfitti dal confronto casalingo contro la Dinamo Minsk. Dicono molto perché il tasto della concentrazione e della cattiveria hanno sempre fatto da caposaldo per i concetti che il tecnico campano vuole implementare nelle sue squadre. Oltre a questo stato d’animo Montella lascia anche altre due frasi che sono da interpretare, o meglio possono voler dire molto sulla futura permanenza in viola di alcuni giocatori.

    Mi aspettavo di più, perché credo che la differenza tra le due squadre sia netta. Mi aspettavo delle risposte ulteriori e credo comunque di averle avute“.

    Juan Cuadrado | Foto Twitter
    Juan Cuadrado | Foto Twitter

    E’ chiaro che il riferimento è verso quei giocatori che sono stati impiegati poco fino ad oggi e che proprio l’Europa League dovrebbero usarla per rilanciarsi e dimostrare di essere all’altezza dei titolari ed invece hanno mostrato uno scarso impegno. Ma il riferimento è anche verso giocatori come Cuadrado che non sarebbero dovuti partire tra i titolari e che non hanno fatto vedere di cosa sono capaci:

    “Le partite si vincono con gli attaccanti e Gomez era l’unico che avessi, Cuadrado non stava bene prima della gara, è squalificato per domenica e ho cercato di farlo giocare. L’ho cambiato perché non era con la testa prima della partita”.

    Un giudizio negativo e pesante che fa da contro altare alle prestazioni positive di Marin e soprattutto del giovane Minelli che ha proprio sostituito il colombiano dopo 24 minuti di partita e nella sua prestazione fatta di numeri e ottimi palloni giocati mette a segno anche l’assist per Marin per l’1-2 finale. Altro giocatore che sta regalando prestazioni discontinue in stagione è il difensore Gonzalo Rodríguez ma il cambio per lui è arrivato al 59° quando Montella voleva dare più dinamismo alla manovra viola, già sotto di due reti, con l’inserimento di Pizarro.

    Cuadrado in stagione non sta brillando ed il nervosismo al momento del cambio pongono anche l’attenzione sul suo rapporto con il tecnico e dire che il rinnovo del contratto è una questione di pochi mesi fa, con un legame rinnovato fino al 2019, un ingaggio alto in rosa ed una clausola rescissoria par a 35 milioni di Euro. Tutte cifre che non spaventano il Manchester United e Louis Van Gaal, infatti proprio i Red Devils sono sempre in caccia del talentuoso trequartista colombiano e dall’Inghilterra continuano ad essere sicuri sul fatto che Cuadrado a gennaio si trasferirà laggiù, proprio grazie alla clausola rescissoria che mette in condizione la Fiorentina di dover accettare l’offerta del Manchester alla cifra impostata sul contratto e le ultimissime parlano anche dell’interesse del City, che vorrebbe inserirsi nella trattativa con una cifra pari a 28 milioni di sterline (35 milioni di Euro)

    Oltre a Cuadrado la Fiorentina potrebbe cedere Ilicic, anche stasera autore di una prova incolore, che fa gola alla Sampdoria ed in entrata si allargano le possibilità di Sebastian Giovinco, sempre più lontano dalla Juventus e non gradito dalla tifoseria del Torino, altra pretendente del giocatore.

     

  • Milan, il nuovo stadio sul modello Arsenal

    Milan, il nuovo stadio sul modello Arsenal

    Lentamente, ma con tanta convinzione sta prendendo forma il nuovo stadio del Milan, o meglio ciò che sta prendendo sempre più concretezza è il progetto e sono già state fornite indicazioni precise sui tempi di costruzione che il Milan intende rispettare per la realizzazione dell’impianto privato rossonero.

    In pratica sono stati i co-finanziatori del progetto, che saranno Fondazione Fiera che metterà a disposizione spazi ed Emirates che parteciperà economicamente. L’area in questione è tra Via Gattamelata e Viale Scarampo proprio di fronte a Casa Milan nell’area del Portello per una superfice di 60 mila metri quadrati. Lo stadio, per adeguarsi alle norme che regolamentano l’urbanistica, inizierà per 15 metri sotto terra in modo da non superare in altezza i palazzi nella zona limitrofa e rovinare quindi l’impatto visivo. Sarà uno stadio da 42 mila posti, i lavori inizieranno nel 2016 ed entro il 2020 il Milan avrà una nuova casa.

    Nei primi mesi del nuovo anno inoltre quando si chiuderà il bando della Fondazione Fiera si saprà di più ma molte indiscrezioni portano a credere che la realizzazione dell’impianto avrà il contributo importante di Emirates che porrà il proprio nome sullo stadio come prevede l’accordo commerciale.

    L'Emirates Stadium, casa dell'Arsenal | Foto Web
    L’Emirates Stadium, casa dell’Arsenal | Foto Web

    Uno stadio senza barriere come lo Juventus Stadium e come l’impianto torinese avrà pannelli fonoassorbenti per convogliare l’effetto acustico verso il campo e gli spalti. Nella forma secondo voci insistenti invece avrà l’aspetto dello stadio dell’Arsenal, l’Emirates Stadium che combina perfettamente efficienza e modernità. Altro modello preso in considerazione è l’impianto del Bayern Monaco, l’Allianz Arena.

    Il lavoro di Barbara Berlusconi sta diventando sempre più importante per il futuro rossonero, prima importanti accordi di sponsorizzazione che garantiscono nei prossimi tre anni stabilità alle casse in principio e ricchezza più avanti e ora la chiusura del cerchio legato al nuovo stadio del Milan, che a sua volta, terminato, darà un altro importante introito per i rossoneri.

  • L’Italia piazza l’en plein: qualificate tutte e cinque

    L’Italia piazza l’en plein: qualificate tutte e cinque

    Italia con quattro squadre ai sedicesimi di Europa League, più la Roma come quinta retrocessa dalla Champions League. A valanga il Torino che dilaga 1-5 in casa del Copenaghen, vince 3-1 il Napoli e conquista anche il primo posto nel girone;  pareggia per 0-0 l’Inter a Baku mentre la Fiorentina, già certa della qualificazione, perde in casa con la Dinamo Minsk già eliminata.

    COPENAGHEN-TORINO 1-5 Dopo vent’anni di assenza il Torino approda ai sedicesimi di una competizione europea vincendo per 1-5 a Copenaghen e con la contemporanea vittoria del Bruges passa come prima del girone. Dopo sei minuti la squadra di Ventura subisce la rete avversaria: Glik ribatte sui piedi di Amartey, la palla si impenna e Padelli è battuto; al 15’ Martinez viene pescato al limite dell’area e di sinistro pareggia. Al 30′ vantaggio del Torino con il rigore realizzato da Amauri ed in questo caso i danesi rimangono con l’uomo in meno, subito dopo altra espulsione per  i padroni di casa. In undici contro nove il secondo tempo diventa una pura formalità, con Martinez dopo due minuti e altri due minuti dopo con Darmian, conclusione al volo in area, prima del definitivo 5-1 di Gaston Silva.

    QARABAG-INTER 0-0 L’Inter, già qualificata e sicura del primo posto, non va oltre lo 0-0 a Baku; nel primo tempo

    Europa League nei sedicesimi ci saranno cinque squadre dall'Italia
    Europa League nei sedicesimi ci saranno cinque squadre dall’Italia

    l’unica occasione degna di nota è dei padroni di casa pericolosi all’ultimo minuto del primo tempo con George che supera Donkor e costringe Carrizo alla deviazione in corner; anche nella ripresa l’Inter fatica molto a costruire occasioni da gol, al’80’ ci prova Osvaldo  con un bel destro dal limite deviato in corner da Sehic, pochi minuti dopo, ancora il portiere, si supera su un sinistro velenoso di Bonazzoli.  All’ultimo minuto il Qarabag sfiora il colpaccio: tiro di Almeida, la deviazione di Donkor beffa Carrizo e il pallone finisce in rete ma l’arbitro, però, dopo un momento di incertezza annulla il gol per fuorigioco: grande delusione per gli azeri che con la vittoria avrebbero ottenuto la qualificazione.

    NAPOLI-SLOVAN BRATISLAVA 3-0 Vittoria e primo posto nel girone per il Napoli che sconfigge lo Slovan Bratislava per 3-0; al 6′ la squadra di Benitez passa: Mertens inventa una conclusione a giro da fuori area che mette fuori causa il portiere avversario; al 16′ il raddoppio: calcio di punizione di Mertens dalla destra e deviazione vincente di Hamsik. La terza e definitiva rete al minuto 74:  cross di Ghoulam dalla sinistra e deviazione di testa di Zapata, bravo ad avere la meglio sul diretto avversario.

    FIORENTINA-DINAMO MINSK 1-2 La formazione di Montella esce sconfitta dal “Franchi” per 1-2 da parte della Dinamo Minsk già certa dell’ultimo posto nel girone; al 39′ il vantaggio degli ospiti  con gol di Kontsevoi che sfrutta l’errore della difesa della Fiorentina che non sale per il fuorigioco. Al 55′ il raddoppio con  Nikolić che da due passi non sbaglia; a due minuti dalla fine il gol che accorcia le distanze con Marin, ma da qui al termine della gara non accade più nulla di rilevante.

  • Juve, la vera Champions League inizia adesso

    Juve, la vera Champions League inizia adesso

    Dopo il termine dell’ultimo turno della fase a gironi di Champions League è già scattato il toto-sorteggio, chi può affrontare la Juve negli ottavi della Coppa dalle grandi orecchie? Il novero delle squadre è certamente entusiasmante ed al tempo stesso affascinante perché il popolo bianconero assapora sfide e vette da scalare così come fece quella magica Juventus targata Marcello Lippi del 1996. Così i supporters juventini sono lanciatissimi sia nel mercato di gennaio, dove aspettano qualche regalo dalla società, che sul meccanismo dei sorteggi in scena lunedì prossimo a Nyon.

    Pavel Nedved martedì sera allo Juventus Stadium | Foto Twitter
    Pavel Nedved martedì sera allo Juventus Stadium | Foto Twitter

    L’obbiettivo raggiunto dalla squadra di Massimiliano Allegri era il primo step stagionale e pone le basi per un ulteriore upgrade della Juve che ora può domare i campionato con più calma fino a febbraio ed al tempo stesso visionare, con qualche liquido in più, il mercato. La Juventus non può affrontare la sua avversaria del girone qualificata come prima, ovvero l’Atletico Madrid.

    Certamente tre squadre su otto sono più vicine al livello della Juventus. Porto, Monaco e Borussia Dortmund se mantengono il livello attuale di prestazioni sono “fattibili” con qualche punto di forza in più per i portoghesi che comunque hanno mantenuto il loro standard di sempre. Il resto della truppa delle prime classificate mette a livello tecnico i bianconeri sotto, tuttavia nelle sfide andata e ritorno Allegri è forse più preparato di Conte e quindi la Juve conta una qualche chance di potersela giocare, se poi il mercato di gennaio rinforza la squadra ancora meglio.

    Calcolo delle probabilità sull'avversario della Juve agli ottavi di Champions League | Foto Twitter
    Calcolo delle probabilità sull’avversario della Juve agli ottavi di Champions League | Foto Twitter

    Il Porto al tempo stesso è l’unica che non ha vincoli nel sorteggio, in quanto non ci sono altre squadre portoghesi nell’urna qualificate come seconde mentre il Bayern per esempio non potrà affrontare né Schalke 04 e nemmeno il Bayer Leverkusen così come non potrà affrontare il Manchester City che era nello stesso girone. Stesso discorso vale per il Borussia Dortmund che oltre alle due tedesche non potrà affrontare l’Arsenal. Quindi entrambe sono le più probabili ad uscire in abbinamento con la Juve. Sempre per il calcolo delle probabilità però Dortmund e Bayern hanno maggiori possibilità di incontrare due inglesi, che come la Germania ha portato due squadre al secondo posto e che non possono andare contro il Chelsea mettendo proprio la squadra di Mourinho in buona probabilità contro la Juventus.

    Il resto delle squadre che possono uscire dall’urna per la Juve è solo una questione di fortuna, con solo il Monaco con qualche percentuale in più per la presenza del Paris Saint Germain tra le seconde classificate e quindi non affrontabile per i monegaschi così come il Bayer Leverkusen che era nello stesso girone. Più lontano il Real Madrid ed il Porto perché non ci sono né portoghesi né spagnole classificate come seconde.

    Se noi dobbiamo dare un pronostico, considerando anche la tradizione dei sorteggi per la Juve diciamo Chelsea o Borussia Dortmund con la preferenza per i motivi suddetti sulla seconda, staremo a vedere intanto la febbre per lunedì è già salita per tutti i tifosi bianconeri.