Categoria: Calcio

  • Marta Mason: “Sogno lo scudetto con il Mozzanica e la Nazionale”

    Marta Mason: “Sogno lo scudetto con il Mozzanica e la Nazionale”

    Le statistiche ci parlano di 52 reti segnate in 119 presenze in Serie A di calcio femminile, un bottino di tutto rispetto sopratutto se riferito ad un’attaccante classe 1993.

    Stiamo parlando di Marta Mason, attaccante del Mozzanica capolista in Serie A e capace di segnare già 7 reti nelle prime 9 giornate di campionato, Il Pallonaro come già accaduto con Orlandi e Matsubayashi del Firenze, con Martina Rosucci del Brescia e con il centrocampista della Res Roma, Riana Nainggolan, ha voluto scambiare due parole con la giovane attaccante per conoscere meglio come è nata la sua passione, quali sono le sue ambizioni ed i suoi obiettivi.

    Come ti sei avvicinata al calcio? Come è nata in te la passione per questo sport?

    Ho iniziato a giocare a 4 anni, mi è sempre piaciuto giocare sin da piccola, avevamo un campetto davanti casa nel quale giocavo con gli amici della via in cui vivevo. Un giorno è passato a vedermi il padre di un amico, che faceva l’allenatore dei pulcini e mi ha presa in squadra.

    Marta Mason | © Maria Gatti
    Marta Mason | © Fotografo Maria Gatti

     

    Hai un calciatore a cui t’ispiri o che hai visto come idolo, magari nel tuo stesso ruolo di attaccante?

    Come idoli, essendo tifosa del Milan, ho senza dubbio Shevchenko anche per il suo modo di giocare e Kakà per il suo stile e per il tipo di persona.

    Qual’è il tuo punto di forza o dove pensi di dover migliorare?

    La mia caratteristica principale, è che sono un attaccante di forza fisica. Devo certamente migliorare per quanto riguarda il lato psicologico, mi lascio abbattere troppo facilmente. Vorrei migliorare anche dal punto di vista della corsa e della tenuta fisica.

    Venendo all’attualità, hai segnato 7 gol in quest’inizio di campionato, quali sono le tue aspettative e quelle della tua squadra al momento prima in classifica?

    L’obiettivo del gruppo è certamente quello di provare a stare sempre tra i primi posti della classifica per puntare allo scudetto. Questo è un campionato difficile, non ci sono solo 2 squadre a contenderselo come in passato, ma almeno 4 o 5 compagini quotate. Per questo è un campionato duro, bello e dove non c’è niente di scontato, ogni partita è difficile. Per quanto riguarda le aspettative personali vorrei raggiungere l’obiettivo del gruppo, lo scudetto, e di conseguenza raggiungere la nazionale. Tra l’altro sabato 20 dicembre c’è la sfida con il Brescia ed ho notato che qua a Mozzanica è molto sentito, molto più della sfida con l’Orobica.

    Analizzando le rivali, quali ritieni più pericolose?

    Brescia che è campione in carica, il Verona squadra forte e rinforzata, anche il Tavagnacco è forte così come Firenze che mi ha stupito molto, ho sempre “odiato” giocare su quel campo perchè hanno carica e cattiveria agonistica. Tra le sorprese anche la Res Roma.

    Una calciatrice straniera con cui vorresti giocare?

    Non ho avuto modo di affrontare avversarie straniere, non avendo ancora avuto modo di giocare in nazionale. Se posso dire un’italiana, direi Melania Gabbiadini. Invece se devo fare nomi di calciatrici straniere dico Ramona Bachmann e Lotta Schelin.

    Come mai a tuo parere non si riesce a sviluppare un progetto intorno al calcio femminile in Italia? 

    Penso che il problema è la mancanza di volontà da parte delle istituzioni, se non c’è volontà, è inutile progettare. In Italia purtroppo abbiamo anche un numero molto basso di praticanti rispetto alle altre realtà europee.

    Intanto ti ringraziamo per la cortesia e ti vogliamo porre un’ultima domanda. Perchè i nostri lettori dovrebbero seguire il calcio femminile?

    Perchè è ancora, e spero per molto, un calcio pulito, sano e pieno di passione. Un calcio che non mette avanti, come accade con i colleghi maschi, notorietà e soldi.

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Consigli Fantacalcio per la 16° Giornata di Serie A 2014/15

    Consigli Fantacalcio per la 16° Giornata di Serie A 2014/15

    La 16° Giornata di Serie A è una di quelle che un fantallenatore non vorrebbe mai trovarsi di fronte, dover consegnare le formazioni il giovedì pomeriggio, causa anticipi Cagliari-Juventus e Napoli-Parma, rende complessa la scelta dell’undici da mandare in campo visto che le altre gare si disputeranno tra sabato e domenica.

    Per questo motivo, per dare una mano nelle scelte, particolarmente in questo turno, arriva la nostra consueta rubrica Consigli Fantacalcio.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 16° GIORNATA DI SERIE A

    CAGLIARI – JUVENTUS Giovedì 18/12 h.19.00

    CONSIGLIATI

    IBARBO: con le sue accelerazioni può creare problemi alla difesa bianconera

    PIRLO: una sua punizione o una sua giocata potrebbero sbloccare un match complesso.

    SCONSIGLIATI

    CONTI: contro un centrocampo come quello della Juve, rischio cartellino alto.

    OGBONNA: contenere Ibarbo potrebbe non essere semplice.

    SORPRESE

    CRISETIG: anche una sua conclusione o un suo inserimento potrebbero portare Bonus.

    PEREYRA: dovrebbe avere ancora la titolarità, potrebbe far bene.

     

    NAPOLI – PARMA Giovedì 18/12 h.21.00

    CONSIGLIATI

    CALLEJON: manca da troppo tempo al gol, potrebbe essere la volta buona.

    CASSANO: al Napoli ha già fatto male, potrebbe voler lasciar un buon ricordo se fosse l’ultima in gialloblù.

    SCONSIGLIATI

    KOULIBALY: apparso in grosse difficoltà a San Siro.

    GOBBI: contenere gli esterni azzurri non sarà semplice.

    SORPRESE

    ZAPATA: è apparso in buone condizioni, potrebbe però partire nuovamente dalla panchina.

    LODI: per ora ha fatto poco o niente, magari diventa la sorpresa della gara, con una sua punizione.

     

    SASSUOLO – CESENA Sabato 20/12 h.18.00

    CONSIGLIATI

    BERARDI: torna dalla squalifica con la carica giusta per far bene.

    HUGO ALMEIDA: ha tutte le potenzialità per creare problemi alla difesa neroverde.

    SCONSIGLIATI

    TERRANOVA: sostituire Cannavaro non sarà semplice.

    MAZZOTTA: gli avversari sul suo lato possono metterlo in difficoltà

    SORPRESE

    PAVOLETTI: dopo il primo gol in Serie A, potrebbe ripetersi.

    BRIENZA: lo mettiamo sorpresa per la mancata certezza di titolarità ma ha possibilità di Bonus.

     

    Radja Nainggolan | Foto Twitter
    Radja Nainggolan | Foto Twitter

    ROMA – MILAN Sabato 20/12 h.20.45

    CONSIGLIATI

    NAINGGOLAN: il belga è sicuramente il più in forma dei suoi.

    MENEZ: scatenato contro il Milan, cercherà il gol dell’ex.

    SCONSIGLIATI

    COLE: ha regalato parecchi voti negativi, meglio evitare.

    BONERA: non convince e potrebbe soffrire gli attacchi giallorossi.

    SORPRESE

    ITURBE: deve dimostrare il suo vero valore, potrebbe essere la sorpresa della gara.

    POLI: attenzione ai suoi inserimenti, può portare Bonus.

     

    VERONA – CHIEVO Domenica 21/12 h.12.30

    CONSIGLIATI

    TONI: sembra esser tornato il vero Toni, pronto a conquistare il Derby.

    BIRSA: è parso in buona forma contro l’Inter.

    SCONSIGLIATI

    BRIVIO: sostituirà Agostini ma non convince.

    CESAR: contro Toni, rischio cartellino molto alto.

    SORPRESE

    CHRISTODOULOPOULOS: bene ad Udine, potrebbe regalare altri Bonus.

    MAXI LOPEZ: probabile panchina all’inizio con possibilità di esser la sorpresa a gara in corso.

     

    ATALANTA – PALERMO Domenica 21/12 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MORALEZ: la sua velocità la possibile arma vincente.

    DYBALA: condizioni strepitose, non si può non schierare.

    SCONSIGLIATI

    MIGLIACCIO: rischio panchina e anche con possibilità di ammonizione.

    MUNOZ: è quello del reparto arretrato che convince meno.

    SORPRESE

    GOMEZ: potrebbe essere la giornata giusta per il Papu.

    MARESCA: ha tante possibilità di portare Bonus inaspettati.

     

    FIORENTINA – EMPOLI Domenica 21/12 h.15.00

    CONSIGLIATI

    CUADRADO: rientra dalla squalifica pronto a far molto bene.

    MACCARONE: la sua esperienza potrebbe rivelarsi decisiva nel Derby.

    SCONSIGLIATI

    PIZARRO: potrebbe soffrire l’intraprendenza degli ospiti.

    TONELLI: contenere l’attacco viola non sarà semplice.

    SORPRESE

    MATI FERNANDEZ: con i suoi calci piazzati può regalare parecchi Bonus.

    LAXALT: possibile sostituto di Vecino, può essere la sorpresa della giornata.

     

    SAMPDORIA – UDINESE Domenica 21/12 h.15.00

    CONSIGLIATI

    OKAKA: il forte attaccante Blucerchiato potrebbe esser l’arma giusta per scardinare la difesa dell’Udinese.

    DI NATALE: è impossibile non schierarlo, potrebbe trovare anche il gol in trasferta.

    SCONSIGLIATI

    MESBAH: potrebbe soffrire la spinta degli esterni di Stramaccioni.

    BADU: la sua grinta potrebbe portarlo a prendere cartellini.

    SORPRESE

    DUNCAN: probabile panchina in partenza ma attenzione alla possibilità di un suo ingresso con Bonus.

    THEREAU: il francese ha già dimostrato di saperci fare anche a gara in corso.

     

    TORINO – GENOA Domenica 21/12 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MARTINEZ: è l’attaccante granata che pare più in forma.

    ANTONELLI: regala spesso bei voti e contro il Torino potrebbe anche tornare al gol.

    SCONSIGLIATI

    GAZZI: contro il centrocampo rossoblù può incorrere in qualche cartellino.

    DE MAIO: nel trio difensivo è quello che pare rischiare il voto più basso.

    SORPRESE

    AMAURI: potrebbe esser l’occasione giusta per tornare al gol.

    LESTIENNE: dovrà sfruttare l’assenza di Perotti per dimostrare il suo valore.

     

    INTER – LAZIO Domenica 21/12 h.20.45

    CONSIGLIATI

    KOVACIC: bene a Verona, vorrà ripetersi a San Siro.

    MAURI: viene da una doppietta, cercherà ancora il gol.

    SCONSIGLIATI

    GUARIN: pessimo nell’ultima gara, non convince.

    RADU: l’Inter sfrutta gli esterni, potrebbe andare in difficoltà

    SORPRESE

    PALACIO: deve sbloccarsi, deve sfruttare questa ultima gara del 2014.

    KEITA: non ha la certezza della titolarità ma potrebbe anche avere la chance e regalare Bonus a sorpresa.

     

     

     

     

  • El Shaarawy-Juve e Giovinco-Milan, scambio?

    El Shaarawy-Juve e Giovinco-Milan, scambio?

    Il mercato impazza e come sempre ad ogni sessione escono rumors e anticipazioni di quelle che possono o potranno essere le trattative che si svilupperanno a gennaio. Rossoneri e bianconeri sono sempre attenti a quelli che sono i risvolti nel panorama di mercato perché hanno sempre nuove esigenze, El Shaarawy-Juve e Giovinco-Milan è l’ultima traccia uscita, con tante remore da una parte e dall’altra, vediamo dove è possibile e dove no l’ipotetico scambio.

    Il Milan cerca un esterno per dare a Inzaghi una freccia ulteriore da inserire, la prima pensata, ed è quella più probabile si chiama Alessio Cerci che a Madrid non trova spazio e vorrebbe tornare in Italia, inoltre dopo il flop di Torres si cerca anche una punta di ruolo e i rossoneri si sono indirizzati su Destro, in rotta di collisione con la Roma e Garcia.

    Su Cerci si è mossa anche l’Inter, ma che più di tanto sul mercato non può fare per i blocchi imposti dalla UEFA, mentre su Destro il Milan si è trovato l’avversario Juventus anche lei alla ricerca di varianti sul fronte offensivo. Per il Milan inoltre a gennaio ci sarà da sostituire Honda che partirà per la Coppa d’Asia con il suo Giappone. Per sostituire il nipponico il Milan avrebbe già avuto disponibilità da parte di Taarabt ad abbassarsi l’ingaggio per il ritorno in rossonero, ma ci sono i dubbi di Inzaghi da dissipare.

    Stephan El Shaarawy | Foto Twitter
    Stephan El Shaarawy | Foto Twitter

    La Juventus ha da piazzare Giovinco, svalutato per il poco impiego, rifiutato dal Torino e da gennaio libero di trattare con chiunque senza indennizzi per la Juve. Ha quasi definito per Vrsaljko che andrà a fare da alternativa a destra per Lichtsteiner e su Montoya continua a lavorarci. Zaza, complice l’obbligo di risoluzione delle comproprietà entro giugno, potrebbe essere la carta che rimpolpa l’attacco. Ultime tentazioni riguardano un centrocampista che possa far respirare i quattro che sono a rotazione sempre impiegati, a meno ché Allegri non faccia l’ulteriore cambio di modulo auspicato da più parti, mettendo la Juve sul 4-3-3 allineandola alle big europee almeno sull’impianto di gioco.

    In Inghilterra sono sempre vigili ed azzardano spesso ipotesi di mercato, veri e propri siti specializzati mettono ogni due giorni qualche big della Premier sulle tracce di giocatori della Serie A e l’ipotesi paventata è uno dei tanti rumors.

    Sebastian Giovinco | Foto Twitter
    Sebastian Giovinco | Foto Twitter

    Sul possibile intreccio riguardante Destro come detto il Milan si è ritrovato la JuveSabatini difficilmente ipotizziamo possa cedere l’attaccante ad una diretta concorrente, tuttavia il possibile scambio paventato tra El Shaarawy e Destro nei giorni scorsi aveva acceso la fantasia giallorossa, finché non si è mossa la Juve prendendo i favori del giocatore e bloccando parzialmente la trattativa che comunque se andasse in porto in qualunque caso sarebbe per giugno. Milan e Juve dai tempi dell’asse Moggi-Galliani evitano di scontrarsi sul mercato ed anzi spesso (come accadde con il prestito di Abbiati alla Juve dopo l’infortunio del portiere bianconero nel Trofeo Berlusconi del 2005) cercano di venirsi incontro. Sulla base di questo scenario ecco che oltremanica si ipotizza lo scambio El Shaarawy-Giovinco, dove il primo metterebbe in condizione Allegri e la Juve di provare ad assaltare l’Europa mentre il secondo permetterebbe al Milan di sostituire Honda ed avere un’alternativa a Menez davanti. Il tutto con un conguaglio economico a favore del Milan che potrebbe quindi reinvestire sul mercato.

    Il possibile scambio ha evidenti difficoltà per concretizzarsi, il primo è legato alla scadenza del contratto di Giovinco in bianconero (giugno 2015) cosa che permetterebbe al Milan o a chiunque altro di contattare il giocatore da gennaio in poi senza tirare fuori un Euro, ma questo verrebbe bypassato dal conguaglio economico. Seconda remora riguarda la differenza di età e di valutazione attuale dei due, El Shaarawy oggi vale 15-18 milioni mentre Giovinco è sceso sui 10-12. Questo vorrebbe dire che la Juventus per chiudere la trattativa dovrebbe sborsare circa 8-10 milioni di Euro, salvo l’inserimento di altre contropartite tecniche gradite ai rossoneri. Dal punto di vista tecnico nessun problema, entrambi si inserirebbero perfettamente negli schemi dei due allenatori.

     

  • Napoli, con il Parma vietato sbagliare

    Napoli, con il Parma vietato sbagliare

    C’è una squadra nel lotto di quelle che ambivano allo scudetto che è particolarmente delusa dalla stagione e che vive un distacco profondo dall’affetto dei propri tifosi. Si tratta del Napoli di Rafa Benitez che dopo un avvio sottotono, con la sconfitta nei preliminari di Champions League si è ripresa anche in campionato portandosi nella bagarre per il terzo posto. Il tifo partenopeo pareva aver trovato nuova linfa con il passaggio ai sedicesimi di Europa League e la posizione in classifica ma poi è bastata la sconfitta di Milano contro il Milan di domenica scorsa per rifar tornare l’ambiente nel pessimismo.

    De Laurentiis appare più lontano dalla squadra, ma comunque quando serve si fa sentire dando piena fiducia al tecnico e ai suoi giocatori e Benitez nonostante abbia in mano il Napoli ormai da un anno e mezzo appare sempre confuso e poco chiaro nelle decisioni da prendere sull’impostazione delle partite. Tuttavia il tecnico iberico manifesta convinzione e volontà nel raddrizzare una barca che rispetto alla scorsa stagione è deficitaria.

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain | Foto Twitter

    Il Parma sta vivendo una situazione drammatica da un po’, iniziata con i guai fiscali nella coda della scorsa stagione, culminati con il rischio fallimento in questo inizio tumultuoso ed ora alle prese con un cambio di proprietà misterioso e dal futuro incerto. Alla compagine emiliana però va dato atto nei suoi protagonisti del campo una grande professionalità, anche se la posizione in classifica dice retrocessione, non deve essere facile per Donadoni e i suoi ragazzi lavorare da sei mesi senza uno stipendio regolare e prospettive future.

    Veniamo così allo scontro del San Paolo dove si metterà in atto l’ultimo capitolo, per queste due squadre, del 2014 in Serie A poi il Napoli volerà a Doha per affrontare la Juventus in Supercoppa e provare ad alzare un trofeo che riaccenderebbe i cuori partenopei se ottenuto contro gli odiati bianconeri.

    Benitez deve calcolare la possibilità della squalifica per Koulibaly, che essendo diffidato se ammonito sarebbe costretto poi a saltare la sfida di Doha. Albiol è squalificato e a centrocampo il tecnico spagnolo metterà in pratica il turn-over di rito, con Inler e Gargano che dovrebbero essere tra i titolari, in attacco probabile il ritorno tra gli undici iniziali di De Guzman e Higuain.

    Problemi più rompicapo per Donadoni, che ha sempre l’infermeria piena e deve cercare di mantenere gli equilibri. Felipe, Paletta e Lucarelli dovrebbero essere i tre della difesa, a centrocampo Acquah dovrebbe vincere il ballottaggio con Galloppa e a sinistra Gobbi rientra. Davanti Cassano e Palladino.

    NAPOLI-PARMA – LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Henrique, Britos, Ghoulam; Gargano, Inler; De Guzman, Hamsik, Mertens; Higuain.

    All.: Rafel Benitez

    Parma (3-5-2): Mirante; Felipe, Paletta, Lucarelli; Rispoli, Acquah, Lodi, Mauri, Gobbi; Cassano, Palladino.

    All.: Roberto Donadoni

  • Juventus, Allegri in panchina a Cagliari e sold-out

    Juventus, Allegri in panchina a Cagliari e sold-out

    Il Giudice Sportivo aveva fermato il tecnico bianconero per una giornata, ma un ricorso urgente ed un chiarimento rimettono in panchina Allegri che sarà quindi a bordo campo a dirigere la Juventus in un Sant’Elia tutto esaurito come anni fa.

    Massimiliano Allegri durante Juventus-Sampdoria era finito sul referto arbitrale per aver proferito frasi irriguardose nei confronti della terna arbitrale per lo scarso minutaggio del recupero della partita, così il Giudice Sportivo aveva inflitto una giornata di squalifica. Tuttavia la Juventus, sentito il suo tesserato, aveva inviato un ricorso urgente che è stato accolto commutando in una semplice ammenda la sanzione. La cosa lascerà senz’altro qualche strascico soprattutto pensando alla squalifica del tecnico Garcia dopo i fatti di Genoa-Roma, in questo caso però si capirà nei prossimi giorni se il ricorso della Roma verrà accolto e cambiata la sanzione anche per l’allenatore francese, in ogni caso la polemica è dietro l’angolo.

    Lo stadio Sant' Elia | Foto Twitter
    Lo stadio Sant’ Elia | Foto Twitter

    La Juventus si appresta ad affrontare la trasferta di Cagliari con qualche piccola insidia, in primis l’antico nemico Zdenek Zeman ultimamente addolcito nei confronti di madama ma con sempre una punta di stimolo in più nell’affrontare i bianconeri. Il secondo problemuccio deriva dalla gestione dei giocatori che subito dopo la partita Cagliari-Juventus voleranno a Doha dove il 23 dicembre affronteranno il Napoli per la Supercoppa italiana, ci sono quattro diffidati che presumibilmente giocheranno con il freno a mano tirato se saranno schierati in campo e sono: Ogbonna, Lichtsteiner, Pogba e Marchisio. Per regolamento le ammonizioni cumulate vengono scontate nella partita successiva e quindi la Supercoppa.

    Facile quindi immaginare un turn-over importante per Allegri e la Juventus contro il Cagliari anche se le scelte sono condizionate da assenze di infortunati (Barzagli, Cáceres, Romuloe Asamoah) e squalificati (Chiellini). Ogbonna difficilmente salterà il match con i sardi proprio per la mancanza di alternative, mentre a centrocampo qualche scelta in più c’è.

    Zeman invece ha minori problemi di formazione, ma ha necessità di fare i punti cosa che non rinuncerà di tentar di fare contro i bianconeri. Ritrova Ibarbo che quindi riprenderà il suo posto in avanti facendo scivolare nuovamente Longo in panchina mentre sarà ancora out Sau.

    CAGLIARI-JUVENTUS LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Cagliari (4-3-3): Cragno; Balzano, Ceppitelli, Rossettini, Avelar; Crisetig, Conti, Ekdal; Farias, Ibarbo, Cossu.

    All.: Zdenek Zeman

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichsteiner, Ogbonna, Bonucci, Evra; Vidal, Pirlo, Padoin; Pereyra; Giovinco, Llorente.

    All.: Massimiliano Allegri

  • Genoa, Gasperini e il fiammingo dimenticato

    Genoa, Gasperini e il fiammingo dimenticato

    Il post Genoa-Roma non è stato certo digerito nel migliore dei modi dall’ambiente rossoblù e tra il danno (sconfitta) e la beffa (squalifiche varie) ce n’è una che proprio al popolo genoano non va giù, ed è quella infierita a Diego Perotti che per quattro giornate è stato allontanato dal Giudice Sportivo dopo la visione della prova televisiva per i fatti inerenti il match contro i giallorossi.

    L’assenza del trequartista argentino obbliga Gasperini a ridisegnare qualcosa nel fronte che gli è più caro, quello offensivo, dove non ha mai nascosto la sua predilezione cercando sempre abbondanza dalle sessioni di mercato. Ebbene tra le frecce nell’arco del mister genoano ce n’è una che finora ha fatto vedere poco rispetto alle aspettative che lo accompagnavano e si tratta di Maxime Lestienne.

    Il trequartista belga, giunto nella fase finale della sessione di mercato estivo, che rappresentava la ciliegina sulla torta ben farcita da Enrico Preziosi per Gian Piero Gasperini è forse stata finora l’unica nota meno positiva del complesso rossoblù a discapito proprio di scommesse vinte come proprio Diego Perotti o Iago Falque.

    Maxime Lestienne | Foto Twitter
    Maxime Lestienne | Foto Twitter

    Ecco che quindi viene sintomatico pensare all’impiego della freccia belga per sostituire l’argentino squalificato. La domanda però è come? Perché il problema di Lestienne finora è stato che è abile e arruolabile per la fase offensiva, ma nel parco degli attaccanti esterni poi non fa efficacemente anche quello che chiede il mister proprio nella fase più delicata, ovvero quella difensiva, complice anche un difficile ambientamento.

    L’unica partita che Lestienne ha giocato per intero finora è quella risultata negativa in Coppa Italia contro l’Empoli dove ha fatto bene ma è stata la squadra che ha deluso offuscando anche la prova del belga.

    Gasperini alcune settimane fa lo aveva preannunciato, la sua volontà, una volta trovata la quadratura del cerchio era quella di preparare il fiammingo per metterlo in condizione di fare il resto della stagione alla pari degli altri ed essere finalmente utile alla causa rossoblù.

    Del resto basta immaginare il Genoa con il Perotti visto finora in una fascia del campo e il Lestienne ammirato a Bruges sull’altra fascia con Matri o Pinilla davanti ed il resto della squadra che gira a mille come ha fatto finora in tutto il girone di ritorno. Sarebbe roba da lustrarsi gli occhi in continuazione.

  • Genoa, perché non squalificare anche il campo?

    Genoa, perché non squalificare anche il campo?

    Chiariamo subito ogni dubbio il titolo scelto è ironico anche se ovviamente, viste le inquietanti decisioni del Giudice Sportivo, da ridere c’è molto poco. Il Genoa si ritrova dopo un big-match, perché questo doveva essere una partita tra la seconda classificata e la terza, senza un punto, con una gestione della partita discutibile, un finale rusticano ed ora anche con squalifiche pesanti ed inopportune. Sia chiaro, la stessa cosa in parte vale anche per la Roma, anche se in saccoccia mette tranquillamente tre punti e le squalifiche ricevute creano un danno minore rispetto a quelle che riceve il Grifone pur commettendo o no, atti di pare gravità.

    Il titolo è riflessivo e cerca di porre una questione importante, se le regole esistono vanno rispettate e se non vengono rispettate è giusto che siano punite a termini di regolamento con aggravamenti in caso di recidività. Genoa-Roma poteva essere una grandissima partita, tra le due squadre che forse offrono il più bel calcio in questo momento ed invece……protagonista diventa Banti. La domanda nasce già dalla designazione arbitrale perché lui? Trattandosi di un big-match fossero state altre due contendenti avremmo avuto ben altro nome e forse Banti lo avremmo visto quale assistente, il concetto vale anche per l’altro big-match di giornata ovvero Juventus-Sampdoria arbitrata da Doveri, ma essendoci stati danni ininfluenti la cosa passa inosservata.

    Già questo è un punto fermo, gli arbitri dovrebbero essere selezionati in proporzione alla gara che devono arbitrare sia che vale lo scudetto, sia che vale la retrocessione, per fare un esempio Rizzoli,  Rocchi o Mazzoleni non avrebbero perso di mano la partita, ma nemmeno il più in forma Russo. Ci sono invece arbitri che come la gramigna rovinano il prato verde, Tagliavento per esempio nessuno capisce come ancora possa essere nella lista in Serie A. Un calo di forma è normale per un essere umano, ma il designatore dovrebbe conoscerli, se poi il periodo è medio-lungo allora è inadeguato lo stesso designatore che di fatto non fa il proprio dovere.

    L’errore sull’espulsione di Perin da parte di Banti ci può stare, considerando la velocità dell’azione e la conseguente decisione arbitrale, anche se in campo aperto (Nainggolan è davanti a Perin con solo altri tre giocatori in area) ci sono un guardalinee ed un addizionale di porta che dovrebbero dire all’arbitro “Guarda è rigore ma non è espulsione perché ci sono due giocatori del Genoa davanti alla linea di porta”. Questo è il secondo punto fermo, perché vuol dire che la collaborazione tra la squadra arbitrale non funziona e di fatto condiziona la gara. Ad un’espulsione si può sopperire ma se è il portiere a lasciare il campo con un rigore la penalizzazione è sempre doppia e se poi è figlia di un errore diventa grave…

    Il gol della Roma è regolare, anche se prima Ljajic fa una simulazione in area non sanzionata dall’arbitro che fermando il gioco avrebbe fatto rientrare  la difesa rossoblù. Qui va detto che Banti nella ripresa non sanziona Pinilla per la stessa infrazione in area giallorossa, mentre discute e s’infuria quando si simula a centrocampo, quindi è coerente ma condizionato evidentemente.

    Il resto della partita a livello gestionale da parte dell’arbitro è discutibile, così come l’annullamento del gol genoano nei minuti di recupero ma fanno parte della solita diatriba sulla sudditanza sulla quale non entriamo perché anche in questo caso è soggettiva, ci sono arbitri per natura casalinghi, pro grandi giocatori e altri “sudditi” solo la statistica diche chi è chi.

    Holebas esce dal campo di Marassi | Foto Twitter
    Holebas esce dal campo di Marassi | Foto Twitter

    Veniamo ai minuti finali, c’è uno stadio intero che diventa incandescente (tra il primo ed il secondo tempo è stato espulso anche Gasperini e il pubblico non sa il perché), vede la propria squadra che merita il pareggio, lo ottiene gli viene annullato. Perotti rifila un calcione a Holebas che s’infuria, parapiglia che arbitro e collaboratori non vedono le squadre escono dal campo sotto un fitto lancio di oggetti Garcia ed un altro dirigente giallorosso se la prendono con qualcuno nel tunnel ed Holebas con il dito medio fa un gestaccio ai settore distinti dello stadio.

    Terzo punto fondamentale, il nervosismo ambientale è derivato dall’arbitro ed il giudice sportivo dovrebbe tenerne conto, invece sanziona pesantemente Perotti con quattro giornate lasciando stare per esempio Totti che scalcia “amichevolmente” Bertolacci mentre è a terra e anche in questo caso se si tratta di un gesto amichevole lo sanno Totti e Bertolacci ma il resto dello stadio no e quindi s’innervosisce così come ci domandiamo come lo abbia interpretato Banti. Tutte cose non considerate dal Giudice Sportivo.totti calcio

    Quarto punto fermo Garcia , sulla base di una dichiarazione spontanea di uno steward dello stadio che non è un tesserato F.I.G.C., pare abbia tentato di dare uno schiaffo all’addetto al servizio d’odine. Ci domandiamo da quando la Procura Federale considera le affermazioni dei non tesserati come prova e se così è ne conseguiranno presumiamo molte altre le prossime giornate, inoltre se Gasperini, reo di aver protestato è stato sanzionato con espulsione ed ammonizione con diffida ci domandiamo se, una volta rese prove le dichiarazioni dello steward sono congrue solo due giornate di squalifica per il tecnico francese, considerando che un non tesserato per lo stesso reato riceve il DASPO.

    Quinto punto fermo Holebas, al pari di Totti che per altro è recidivo a tali comportamenti, non dovrebbe essere punito con una sanzione maggiore rispetto ad una sola giornata di squalifica visto che in quel momento per un tifoso genoano quel gesto è ben più pesante di un calcio a gioco fermo?

    Sesto punto fermo, Preziosi è abitudinario a rilasciare dichiarazioni a fine partita dalla tribuna le parole usate sono certamente mal pesate ed espresse in modo supponente, tuttavia sono le parole dette a caldo da un dirigente che da anni rilascia dichiarazioni sanguigne e poco “politiche”, prendere o lasciare non c’è bisogno di fare polemiche, infatti a mente fredda è tornato sui suoi passi.

    Settimo punto fermo e più importante, tutti i precedenti punti compreso il senso del titolo hanno un comune denominatore, Banti, non ci risulta di aver letto o carpito una qualsiasi presa di posizione o provvedimento disciplinare per chi ha cominciato lo scempio, si trattava di un big-match e come capitò a Rocchi dopo Juventus-Roma ci si aspettava una reazione simile dalla A.I.A. che invece evidentemente non solo nella designazione ma anche nelle reazioni non considera una delle due squadre una big trascurando il dato sportivo, la classifica. Altro fatto che farà sempre innervosire un tifoso di calcio.

    Ultima considerazione, e qui torniamo al titolo, Marassi vive le partite in una maniera particolare d’accordo, è capace di essere il dodicesimo uomo in campo quando gira bene al pari di quando gira male, tuttavia non è possibile che quando avvengono situazioni contrarie e penalizzanti, e nessuno lo nega, si crei una situazione da lancio di oggetti in campo e aggressioni verbali continue nei confronti di chi rappresenta altri colori. Considerando la recidività del pubblico genoano in tal senso ci stupisce che sia stata sanzionata solo una diffida e non una squalifica del campo ma sarebbe stato il colmo di una depauperazione che continua dal fischio iniziale di Genoa-Roma.

    La Serie A di certo non ha bisogno per risollevarsi di situazioni di questo tipo ma aveva e ha bisogno di grandi e belle partite che si possano giocare senza condizionamenti di alcun tipo dall’inizio alla fine.

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 15° giornata di Serie A 2014/15

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 15° giornata di Serie A 2014/15

    La 15° giornata di Serie A appena conclusasi e disputatasi su 3 giorni, ha presentato risultati decisamente scarsi per i fantallenatori, c’è stata una sola marcatura multipla, ed un netto calo dei gol segnati, così come gli assist che si sono quasi dimezzati rispetto allo scorso turno.

    Veniamo quindi al riepilogo di questo turno attraverso le Statistiche Fantacalcio.

    In questo turno sono stati segnati 20 Gol: Borja Valero, El Hamdaoui, G.Rodriguez, Savic, Kovavic, Ranocchia, Evra, Lulic, Mauri (2), Bonaventura, Menez, Belotti, Rigoni, Nainggolan, Gabbiadini, Pavoletti, Di Natale, Christodoulopoulos, Toni.

    Gli Assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 12: Mati Fernandez, Pizarro, D’Ambrosio, Marchisio, Basta, Felipe Anderson (2), Armero, Dybala, Vazquez, Maicon, Bruno Fernandes.

    In questa giornata si segnala un autogol, quello di Savic in Cesena-Fiorentina ed un rigore parata, da parte del secondo portiere del Genoa Lamanna ai danni del giallorosso Ljajic in Genoa-Roma.

    Gli espulsi sono stati 6: Consigli e Cannavaro del Sassuolo nell’anticipo del sabato a Palermo, Perin in Genoa-Roma, il difensore del Cesena Volta nel posticipo domenicale delle 18 contro la Fiorentina, il granata Jansson nel primo dei due posticipi del lunedì Empoli-Torino e Botta del Chievo nell’ultima gara di giornata giocata in casa dai gialloblù contro l’Inter.

    Stefano Mauri
    Stefano Mauri

     

    Il punteggio più alto di giornata è stato realizzato dall’unico marcatore multiplo di questa giornata: Stefano Mauri. Il centrocampista e capitano della Lazio ha trovato la doppietta che ha permesso ai biancocelesti di imporsi sull’Atalanta, il finale è 3-0 anche per il gol di Lulic. Mauri ha ottenuto un 7.5 di voto in pagella al quale vanno sommati 6 punti delle due reti siglate, per un totale di 13.5 regalati ai fantallenatori che hanno creduto in lui.

     

     

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 15° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Lamanna 9; Ranocchia 10, Gonzalo Rodriguez 10, Evra 9, Savic 8; Mauri 13.5, Christodoulopolos 11, Nainggolan 10.5; Toni 10.5, Di Natale 9.5, Gabbiadini 9.5

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 15° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Leali 1; Volta 3, Botta 3, Jansson 3.5, Albiol 4; Coppola 4, Jorginho 4.5, Guarin 4.5; Ljajic 2.5, Botta 3, Bianchi 4

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 15° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Buffon (Juventus) 6.25; Viviano (Sampdoria) 6.00; Perin (Genoa) 5.97

    DIFENSORI: De Ceglie (Parma) 6.75; Marchese (Genoa) 6.69; Gastaldello (Sampdoria) 6.68

    CENTROCAMPISTI: Mauri (Lazio) 8.15; Menez (Milan) 7.73; Nainggolan (Roma) 7.38

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.79; Di Natale (Udinese) 8.11; Gabbiadini (Sampdoria) 8.09.

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 7 assist.

    2- Valdifiori (Empoli), Dybala (Palermo) e Maccarone (Empoli) 4 assist.

    4- Abate (Milan), Barreto (Palermo), El Shaarawy (Milan), Guarin (Inter), Higuain (Napoli), Matri (Genoa), Palacio (Inter), Totti (Roma) e Widmer (Udinese) 3 assist.

  • Scudetto: Genova e morale dicono più Roma che Juve ora

    Scudetto: Genova e morale dicono più Roma che Juve ora

    La corsa allo scudetto si sa, è una vicenda fatta di fasi, di piccoli passi e tanti episodi. Ma quello che caratterizza ogni stagione vincente per una squadra alla fine è il rendimento in alcune fasi particolari della stagione e poi ci sono gli stimoli ed il morale che per un collettivo sono determinanti.

    La prima fase di questa corsa affascinante, che vede protagoniste Juventus e Roma, si è conclusa con il big-match dello Juventus Stadium proprio tra le due contendenti. Un fiume di polemiche sulle quali non vogliamo tornare ma che hanno caratterizzato poi un ambiente, quello romano, dal nervosismo e dalla rassegnazione, mentre ne hanno beneficiato i Campioni d’Italia che hanno da lì in poi visto gli avversari dall’alto in basso. Garcia ha assorbito malamente quella sconfitta e spesso nelle conferenze stampa manda il messaggio riferito a quel match come a dire “Tanto non c’è niente da fare loro sono davanti perché sono aiutati”, messaggio che alla lunga diventa ridicolo ed al tempo stesso mina le convinzioni dei suoi. La Juventus dal canto suo da quella partita si è un po’ adagiata e ha offerto prestazioni altalenanti, dopo la sconfitta di Genova con il Grifone, Allegri ha cambiato modo di giocare ma comunque sono arrivati i pareggi di Sassuolo, Firenze e quello di domenica scorsa contro la Sampdoria in casa. Ad oggi i bianconeri si godono sempre il primato in classifica, ma il rendimento rispetto alla scorsa stagione allo stesso punto del campionato è deficitario a livello di punti.

    La "sviolinata" di Garcia in Juventus-Roma | Foto Twitter
    La “sviolinata” di Garcia in Juventus-Roma | Foto Twitter

    La Roma per i motivi che abbiamo accennato prima non ha mai sfruttato i passi falsi di madama ed anzi contro il Sassuolo in casa se l’arbitro non ci metteva del suo rischiava di trovarsi ancora più distaccata, tuttavia nel conteggio dei punti rispetto alla stagione scorsa allo stesso momento del campionato i giallorossi sono in plusvalenza.

    Ecco che arriviamo quindi alla sfida incrociata tra le due contendenti e la sorprendente Genova, che con le sue due squadre è a ridosso del duo di testa. Probante è stata la sfida di Marassi dove la Roma tra le polemiche strappa una vittoria al Genoa, nel frattempo i bianconeri vengono fermati sul pari dalla Sampdoria a Torino e la classifica adesso dice Roma a meno uno ma con uno scenario profondamente cambiato.

    Lo scenario cambia negli stimoli e nel morale delle due contendenti perché la Juventus che aveva uno status psicologico fatto di certezze adesso ha gli avversari alle costole e a vedere bene se quel maledetto Juve-Roma finiva in un pareggio adesso sarebbe con due punti in meno mentre il punto della Roma porrebbe davanti i giallorossi in classifica. Genoa-Roma se fosse finita in pareggio al tempo stesso rimetterebbe in ordine le cose, ma profondamente cambiano morale e stimoli così come cambiarono dopo proprio Juventus-Roma.

    Adesso la Roma non guarda quanto accaduto al “Ferraris” e vede nel mirino la Juventus sapendo di avere occasioni per raggiungerla, superarla e bissare poi in casa propria con lo scontro diretto del ritorno il successo. Mentre la Juventus deve fare un esame di coscienza, capire dove si sta sbagliando e porre velocemente dei correttivi rivalutando proprio tutte le sue certezze.

    Fondamentalmente adesso le due contendenti, parlando di presunti favori arbitrali, sono perfettamente alla pari ma con uno status psicofisico completamente ribaltato rispetto ad un mese fa e determinato anche dagli stessi. La Juventus non riusciva a chiudere e a fare sue le partite, la Roma falliva sempre l’occasione per recuperare i bianconeri ma adesso una delle due ha risolto il suo problema contro la squadra più in forma del campionato e in casa della stessa, come ciò sia avvenuto non importa, sta di fatto che ora la Roma moralmente e psico-fisicamente è in vantaggio sulla Juventus.

  • Sorteggio Europa League agrodolce per le italiane

    Sorteggio Europa League agrodolce per le italiane

    Le squadre italiane impegnate nel Sorteggio Europa League sembravano non volevano uscire a parte il Torino, selezionato come secondo accoppiamento, le altre sono rimaste sino all’ultimo nell’urna di Nyon ed  i risultati hanno un sapore decisamente agrodolce.

    Se l’Inter ed il Napoli possono temere le insidiose trasferte a Glasgow con il Celtic i nerazzurri, e a Trebisonda  contro il Trabzonspor i partenopei e se la Roma può aver timore soltanto il blasone di un Feyenoord, che è lontano da quello che ben figurava in Europa negli scorsi anni, per Torino e Fiorentina la strada che porta agli ottavi di finale si fa decisamente complicata, i granata se la vedranno con l’Athletic Bilbao già giustiziere del Napoli nei preliminari di Champions League mentre per i viola ci sarà l’affascinante quanto complicata sfida al Tottenham.

    Veniamo ad analizzare le cinque rivali europee partendo da Torino-Athletic Bilbao.

    La squadra basca la si conosce bene già da questa estate. Un gruppo solido con diverse individualità come per esempio il talentuoso Muniain o l’attaccante Aduriz, eliminata dalla Champions nel girone di Porto, Shakhtar e Bate Borisov. Sarà una sfida contro una grande, come auspicato da Ventura alla vigilia, che vedrà i granata disputare l’andata in casa ed il ritorno nel caldissimo “Nuovo San Mames” altro punto di forza della compagine di Bilbao.

    Ancora un’italiana ai sedicesimi di Europa League per il Trabzonspor, se l’anno scorso i turchi pescarono una Juventus arrivata dall’eliminazione in Champions, quest’anno dovranno vedersela con il Napoli. Per gli uomini di Benitez uno scontro non impossibile, c’è da superare il presumibile clima infernale dello stadio turco all’andata ma le possibilità di qualificazione per gli azzurri paiono alte. Ci sarà da tenere comunque d’occhio l’attaccante ex Benfica Cardozo e anche l’esterno ex Milan Constant che ha già diverse volte sfidato il Napoli.

    La Roma proverà a cancellare l’amarezza per l’eliminazione dalla Champions provando a fare un lungo cammino in Europa League, il primo ostacolo da superare sarà il Feyenoord. La compagine olandese non è quella di una volta sia in Europa che in Olanda e per la Roma pare tutto fuorché un’impresa impossibile passare agli ottavi di finale.

    Erik Lamela
    Erik Lamela

     

    Sfortunatissima invece la Fiorentina. Gli uomini di Montella, vincitori agevolmente del proprio girone, si troveranno contro una squadra che tutte le teste di serie avrebbero voluto evitare ovvero il Tottenham. Lloris, Eriksen, Lamela, Soldado, sono solo alcuni nomi dei componenti dei bianchi di White Hart Lane. Un accoppiamento complicatissimo con la viola che dovrà sfruttare la partita d’andata in trasferta, cercando di fare risultato per un ritorno più sereno.

    Affascinante dal punto di vista storico il match tra Inter e Celtic che riporta alla mente dei nerazzurri la finale persa contro gli scozzesi che segnò la fine della grande Inter di Helenio Herrera. Tornando all’attualità il Celtic non pare avversario che possa creare grosse difficoltà ai nerazzurri, in testa al proprio campionato gli scozzesi non sono riusciti ad avere la meglio sul Salisburgo chiudendo al secondo posto nel girone di Europa League alle spalle degli austriaci.

    RIEPILOGO SEDICESIMI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE

    Young Boys – Everton

    Torino – Athletic Bilbao

    Siviglia – Borussia Moenchengladbach

    Wolfsburg – Sporting Lisbona

    Ajax – Legia Varsavia 

    Aalborg – Bruges 

    Anderlecht – Dinamo Mosca

    Dnipro – Olympiacos

    Trabzonspor – Napoli

    Guingamp – Dinamo Kiev

    Villarreal – Salisburgo

    Roma – Feyenoord 

    Psv – Zenit

    Liverpool – Besiktas 

    Tottenham – Fiorentina

    Celtic – Inter