Categoria: Calcio

  • Nazionale: l’azzurro migliore del 2014 è quello dell’U17 femminile

    Nazionale: l’azzurro migliore del 2014 è quello dell’U17 femminile

    Il 2014 che mercoledì notte andrà in archivio lascia in ricordo alle nazionali italiane di calcio un sapore decisamente agrodolce.
    Non si può certo non citare la debacle azzurra nel mondiale brasiliano, con la squadra di Prandelli eliminata in un girone non certo impossibile con le sconfitte contro Costa Rica ed Uruguay. Anche la nazionale Under 21 di Gigi Di Biagio, pur ottenendo l’obiettivo minimo della qualificazione ad Euro 2015, a tratti non ha brillato e nel ritorno della finale Playoff ha rischiato la clamorosa eliminazione contro la Slovacchia. Finale Playoff, in questo caso per l’accesso al mondiale, costata cara anche alle azzurre di Antonio Cabrini che hanno visto svanire il sogno contro l’Olanda. C’è stato però un azzurro che ha brillato in maniera vivace e che ha avuto l’onore di salire sul podio mondiale, stiamo parlando della Nazionale Under 17 Femminile, guidata da Mister Sbardella, capace di conquistare il terzo posto al mondiale in Costa Rica.

    Una vera e propria impresa, un sogno costruito passo dopo passo, con volontà, impegno e tanto cuore.

    La gioia delle Azzurrine | Foto Twitter
    La gioia delle Azzurrine | Foto Twitter

    Alla vigilia certamente nessuno avrebbe potuto immaginare un cammino così lungo e positivo, ci si aspettava un bel mondiale anche perchè il Ct Sbardella aveva preparato un gruppo molto compatto ed unito, forse un obiettivo da considerarsi ottimo potevano essere i quarti ma le nostre ragazze hanno fatto di più.

    La partenza è stata molto positiva, con un doppio successo, su Zambia e Costa Rica, ed una sconfitta, indolore contro il Venezuela, nel girone. L’obiettivo dei quarti di finale poteva già sembrare un sogno realizzato ma le azzurrine avevano deciso di non svegliare i tifosi italiani e così nei quarti contro il Ghana, se pur con qualche fatica e con una super Durante abile a respingere i tiri dal dischetto delle ragazze africane, l’Italia riusciva a passare il turno e raggiungeva le semifinali. Qua però l’ostacolo si faceva enorme, contro la Spagna le ragazze di Mr Sbardella non demeritavano certamente ma dovevano inchinarsi a due calci di rigore concessi nel secondo tempo e trasformati dalle iberiche. Tutto finito? Disperazione e depressione per la finale persa? Neanche per scherzo! Le Azzurrine dopo aver mandato giù il boccone amaro si sono presentate in campo contro il Venezuela con un unico obiettivo, salire sul podio e contro le sudamericane è stata un’altalena di emozioni. L’Italia è andata 4 volte in vantaggio ed è stata sempre rimontata con il gol del 4-4 giunto al 95°, una rete che avrebbe abbattuto chiunque ma non loro, non le giovani italiane. Durante si travestiva da Wonder Woman e dal dischetto diventava un muro invalicabile per le venezuelane che se non se se lo vedevano parato dal portierone azzurro, centravano il legno. In sostanza la porta dell’Italia nella lotteria dei rigori rimaneva inviolata e bastavano le trasformazioni di Boattin e Simonetti per consegnare all’Italia quel terzo posto tanto inaspettato quanto bello e dolce.

    Questa la rosa delle ragazze che resteranno nella storia del calcio azzurro per lo splendido risultato ottenuto al Mondiale U17 in Costa Rica.

    Portieri: Cartelli, Durante, Toniolo;

    Difensori: Boattin, Mella, Merlo, Peressotti, Rizza, Tortelli, Vergani;

    Centrocampisti: Abati, Cavicchia, Giugliano, Mascarello, Simonetti;

    Attaccanti: Bergamaschi, Ceccarelli, Garavelli, Marinelli, Piemonte, Serturini.

  • Napoli, Ivan Strinic e Manolo Gabbiadini alle visite

    Napoli, Ivan Strinic e Manolo Gabbiadini alle visite

    Ormai è fatta, possiamo dirlo con decisione, entrambi gli obbiettivi del Napoli sono stati presi. Ivan Strinic e Manolo Gabbiadini sono due rinforzi niente male per la truppa di Rafa Benitez che adesso vuole risalire la classifica, consolidare il terzo posto e poi chissà, l’obbiettivo primario in ogni caso è la qualificazione alla Champions League del prossimo anno.

    Ivan Strinic abbiamo conferma che ha passato proprio in queste ore le visite mediche e che ormai si attenda solo l’ufficialità del suo passaggio al Napoli, per Gabbiadini invece si tratterà solo di una pura formalità dal momento che il giocatore è stato in rosa fino a ieri tra le fila della Sampdoria. La presentazione dei due nuovi gioielli partenopei dovrebbe avvenire congiuntamente.

    Ivan Strinic si è reso necessario per la doppia indisponibilità di Zuniga per infortunio e di Ghoulam perché impegnato nella prossima Coppa d’Africa nel mese di gennaio. Il terzino sinistro ormai ex-Dnipro per approdare al Napoli secondo voci avrebbe rifiutato le offerte più vantaggiose di Dinamo Kiev, Inter e Juventus. Manolo Gabbiadini invece, arriva dalla Sampdoria, sarà importantissimo per sopperire all’assenza di Lorenzo Insigne infortunato.

    Ivan Strinic, neo acquisto del Napoli con la maglia della Croazia | Foto Twitter
    Ivan Strinic, neo acquisto del Napoli con la maglia della Croazia | Foto Twitter

    A dire la verità per Strinic non si tratta proprio di un acquisto in relazione dell’indisponibilità di altri terzini sinistri, in quanto l’esterno croato ha comunque qualche acciacco fisico e quindi avrà bisogno di qualche tempo per recuperare, infatti si stima che il suo esordio possa avvenire nel match casalingo Napoli-Genoa del 25 gennaio. Arriva alla corte di Benitez da una squadra che comunque ha partecipato alle competizioni europee e quindi ha una certa esperienza, il suo contratto era in scadenza proprio a fine mese ed il Napoli ci ha puntato da subito lavorando sull’ingaggio a parametro zero dal primo gennaio. 27 anni, fisico più possente rispetto a Zuniga e Ghoulam e maggiore capacità rispetto ad entrambi di inserirsi in fase offensiva. Diciamo che è un ottimo compromesso tra le caratteristiche dei due giocatori già presenti in rosa per quel ruolo e ricorda molto Basta dell’Udinese.

    Gabbiadini invece è in condizioni splendide e si renderà da subito disponibile per il tecnico spagnolo che lo ha voluto fortemente. Sampdoria e Juventus (co-proprietarie del cartellino) non ci hanno pensato molto ad accettare l’offerta del Napoli visto che entro giugno le posizioni contrattuali come quella di Manolo andavano comunque risolte per l’abolizione delle comproprietà. In casa Juve Gabbiadini avrebbe trovato poco spazio mentre in casa Samp probabilmente non si sarebbe potuto fare un’offerta pari al valore del giocatore e quindi si poteva per entrambe perdere l’occasione di monetizzare.

    Nel caso di entrambi i neo acquisti del Napoli, si può quindi dire che tutte le parti coinvolte sono rimaste soddisfatte con gran gioia di Rafa Benitez che adesso ha una rosa ancora più completa.

     

  • Calcio, Top e Flop del 2014

    Calcio, Top e Flop del 2014

    Ci siamo, termina un annata per lo sport italiano all’insegna della speranza a cui hanno fatto preludio alcune débâcle paurose. Il 2015 potrebbe già essere indicativo per raccogliere il frutto di qualche piccolo cambiamento avvenuto in sede di organizzazione. Tuttavia la guardia deve rimanere alta, le altre potenze sportive non restano ferme e si consolideranno ulteriormente.

    Partendo dal calcio non si può non pensare all’obbiettivo alla portata delle nostre squadre impegnate in Europa League, mai in passato abbiamo avuto una flotta importante come quella che è impegnata nella competizione europea. Roma e Napoli possono tranquillamente competere con le squadre scese dalla Champions League, l’Inter e la Fiorentina possono arrivare in fondo ed infine c’è il Torino che in Europa sta stupendo un po’ tutti.

    La Serie A vive sempre del dominio della Juventus, anche se la Supercoppa italiana ha fatto chiaramente capire che è a volte solo una questione di fortuna, se il Napoli fosse partito meglio in campionato, senza troppo piangersi addosso per l’eliminazione dai preliminari di Champions, oggi potrebbe essere la terza forza vicina al duo di testa. La Roma si è consolidata ed è alla pari dei Campioni d’Italia le manca solo il cinismo per sfruttare i passi falsi dei bianconeri.

    Facendo le dovute considerazioni ecco che stiliamo la nostra classifica di quello che è stato positivo nel 2014 e quanto fallimentare.

    TOP:

    Miglior squadra: JUVENTUS, non ci sono altre parole per esprimere un dominio lungo un intero anno e che ha portato la squadra, prima di Conte e poi di Allegri, a modificarsi e plasmarsi ma rimanendo sempre lì. Il dato in ogni caso è quel 102 punti in classifica, con cui ha chiuso la stagione scorsa, roba da rimanere negli annali per molto tempo.

    Miglior portiere: MATTIA PERIN, l’inizio con Liverani sulla panchina del Genoa è stato disarmante, ma eravamo nel 2013, poi è arrivato Gasperini che gli ha confermato la fiducia e per tutto il 2014 è stato baluardo mostruoso del Grifone e ora lo vorrebbero tutti anche dall’estero.

    Paul Pogba della Juventus | Foto Twitter
    Paul Pogba della Juventus | Foto Twitter

    Miglior difensore: DAVIDE ASTORI, sia a Cagliari che a Roma ha dimostrato di valere una grande squadra senza patirne il salto.

    Miglior centrocampista: PAUL POGBA, la Juventus ha trovato un gioiello grezzo ma lucente ed in una stagione lo ha fatto diventare un campione, sarà difficile trattenerlo in Italia ma nulla è impossibile.

    Miglior attaccante: CARLITOS TEVEZ, non fa gol a raffica ma fa un lavoro immane nel fronte d’attacco e sbaraglia la concorrenza di Immobile e Higuain nella nostra preferenza per la sua continuità.

    Miglior giovane: DOMENICO BERARDI, ha fatto un inizio 2014 mostruoso con reti pesanti alle grandi e assist preziosi per Zaza che anche grazie a lui approda in Nazionale. Ora gli avversari lo conoscono meglio ma il fatto di essersi fatto trovare pronto a 20 anni nella massima serie non è cosa da poco.

    Miglior Over 35: LUCA TONI, dicevano che era finito e che in Serie A avrebbe fatto flop. Luca Toni a Verona ha trovato una seconda giovinezza ed è uno dei punti di forza di una delle squadre rivelazione del 2014.

    Miglior tecnico: RUDI GARCIA, ha rivitalizzato un ambiente contestatore e depresso riportando la Roma tra le big nazionali non è cosa da poco nella Capitale dove la pressione si affetta col coltello.

    Miglior tifoseria: CAGLIARI, hanno passato un calvario con passaggio di proprietà, cessioni illustri e la possibilità di seguire la squadra sempre in trasferta per le note vicende legate allo stadio ma da parte loro mai una lamentela o una contestazione sempre e solo amore per la squadra. L’augurio è che il loro patire per una casa propria sia definitivamente passato.

    FLOP:

    Peggior squadra: MILAN, il perché di alcune scelte di mercato rimane un mistero ma diventa ancora peggio sulla scelta dei tecnici che si sono avvicendati nella scorsa stagione. Ora sembra ci sia un progetto e un certo coordinamento tra la mente ed il braccio, tuttavia non capiamo perché a volte vengano fatte scelte suicide.

    Peggior portiere: FEDERICO MARCHETTI, di lui a fine 2013 si diceva che fosse un campione ma nel 2014 inizia male, subisce troppo psicologicamente la negatività intorno alla Lazio e non si riprende più.

    Peggior difensore: RAUL ALBIOL, Il Napoli cercava un super difensore per completare la squadra di Benitez. In lui si riponeva una enorme fiducia e speranza nel 2014 è stato tutto disatteso, tuttavia il 2015 potrebbe essere l’anno della sua riscossa.

    Peggior centrocampista: RICCARDO MONTOLIVO, c’erano i presupposti per prendere le chiavi del centrocampo rossonero e della Nazionale ma anche quest’anno tra infortuni e prestazioni non troppo positive ha deluso.

    Cesare Prandelli | Foto Twitter
    Cesare Prandelli | Foto Twitter

    Peggior attaccante: MARIO BALOTELLI, venduto senza rimpianti dal Milan e separato in casa al Liverpool nel mezzo un Mondiale da dimenticare e tante polemiche.

    Peggior giovane: MARKO LIVAJA, potenzialmente poteva fare molto e lasciare il segno nel nostro campionato, ha preferito la strada dei soldi, dei social, degli insulti e delle polemiche. Al Rubin non sta brillando e di giovani così la Serie A può farne a meno.

    Peggior tecnico: CESARE PRANDELLI, la qualificazione al Mondiale in Brasile è stata semplice, la fase finale un disastro. Male la gestione del gruppo della Nazionale, male come si è lasciato con la Federazione e male la sua esperienza al Galatasaray. Un 2014 da dimenticare.

    Peggior tifoseria: NAPOLI, certo le immagini dallo stadio della finale di Coppa Italia non sono state proprio edificanti ma quello che più colpisce è la contestazione a De Laurentiis che ha riportato i partenopei ad alti livelli in Italia e in Europa dove il Napoli è uscito solo per sfortuna. Prima del presidente contestato il Napoli viaggiava in altre zone del calcio ma nel 2014 tutto è sembrato dimenticato fino alla vittoria di Doha in Supercoppa contro la Juventus.

    Cosa ne pensate dei nostri Top e Flop del 2014? Secondo voi chi o cosa ci potrebbe essere da sostituire?

     

  • Il Bologna di rimonta, è sempre più Carpi

    Il Bologna di rimonta, è sempre più Carpi

    Il Bologna, nell’ultima giornata del girone d’andata del Campionato di Serie B, nonché anche ultimo turno dell’anno

    Daniele Cacia, autore della doppietta decisiva per il Bologna
    Daniele Cacia, autore della doppietta decisiva per il Bologna

    2014, ha espugnato in rimonta il campo del Lanciano con il punteggio di 1-2: il vantaggio dei padroni di casa è arrivato con Monachello ma la doppietta di Cacia ha portato i tre punti alla squadra di Lopez che rimane a meno 9 dalla capolista Carpi che continua la sua inarrestabile marcia espugnando il “Massimino” di Catania per 0-2: Di Gaudio e Inglese siglano la vittoria della squadra di Castori. A pari del Bologna c’è il Frosinone vittorioso sul Vicenza al “Matusa” grazie alla rete siglata da Gori. Al quarto posto si trova lo Spezia che nel lunch match ha superato 0-3 il Bari al “San Nicola”: Bakic, Catellani su rigore e Canadjija firmano la vittoria.

    L’Avellino si mantiene nelle posizioni di vetta superando al “Parteno” 2-0 il Brescia: Castaldo e Arini portano i tre punti ai ragazzi di Rastelli. La Pro Vercelli supera tra le mura amiche il Trapani agguantandolo a pari punti: un colpo di testa di Marchi decide la gara dopo che la stessa punta ha fallito un rigore; colpo in trasferta del Pescara che sconfigge il Livorno all’”Ardenza”: vantaggio dei padroni di casa con Galabinov ma la squadra di Baroni ribalta la gara con la doppietta di Maniero, la seconda rete su rigore. Il Perugia supera per 3-1 il Cittadella con i gol di Falcinelli, Fossati e Verre intervallati dalla rete di Coralli. Boccata di ossigeno per il Varese che ha sconfitto per 2-0 la Ternana, a segno Luoni e Neto Pereira. E’ finita senza reti la gara tra Modena e Latina.

    BARI – SPEZIA 0-3

    AVELLINO – BRESCIA 2-0

    CATANIA – CARPI 0-2

    ENTELLA – CROTONE 1-1

    FROSINONE – VICENZA 1-0

    LANCIANO – BOLOGNA 1-2

    MODENA – LATINA 0-0

    PERUGIA – CITTADELLA 3-1

    PRO VERCELLI – TRAPANI 1-0

    VARESE – TERNANA 2-0

    LIVORNO – PESCARA 1-2

    CLASSIFICA: Carpi 43; Frosinone  e Bologna 34;Spezia 33; Avellino 32; Livorno 31; Lanciano, Pro Vercelli e Trapani 30; Perugia 29; Pescara 28; Modena e Vicenza 27; Ternana e Bari 25; Entella 24; Brescia 23; Varese 22; Catania e Crotone 21; Latina 20; Cittadella 19

  • Milan, Cerci-Torres è fatta!

    Milan, Cerci-Torres è fatta!

    Come spesso ci ha abituati, Adriano Galliani stupisce tutti ed in tempi non sospetti chiude una trattativa che poteva diventare il tormentone della sessione invernale di mercato per il Milan, lo scambio Cerci-Torres. Quest’estate dopo lunga parte del periodo di mercato passato al mare in Versilia negli ultimi giorni chiudeva per Bonaventura, Alex, Menez e Torres oggi invece, prima che apra il mercato di gennaio, mette a segno lo scambio con l’Atletico Madrid per portare a Milano Alessio Cerci e dare Fernando Torres agli iberici.

    Prima era solo un sussurro, poi è diventata una possibilità ed infine una trattativa serrata, a guastare la festa poi, ci ha provato l’Inter che aveva una maggiore preferenza del giocatore dovuta a qualche remora sul progetto rossonero. Oggi si è chiusa nel migliore dei modi con la decisione di Alessio Cerci che ha detto sì al Milan e di conseguenza sblocca anche la via d’uscita per El Nino che tornerà così alla casa madre dopo un lungo pellegrinare per l’Europa, proprio all’Atletico Torres esplose facendosi conoscere in tutto il mondo.

    Alessio Cerci è un nuovo giocatore del Milan | Foto Twitter
    Alessio Cerci è un nuovo giocatore del Milan | Foto Twitter

    In realtà Alessio Cerci dalle Maldive, dove stava passando le vacanze con la famiglia, aveva pubblicato sui social un post negativo mostrando qualche perplessità su entrambe le milanesi, tuttavia la destinazione scelta per le vacanze lasciava qualche indizio, infatti dalle Maldive è semplicissimo raggiungere Doha, dove proprio il Milan è in tournée in relazione agli accordi commerciali con Fly Emirates. Inoltre altro indizio del primo pomeriggio è stato il completo passaggio di Fernando Torres in rossonero, altro segno che la trattativa era conclusa in quanto un affare era legato all’altro. Adesso per il giocatore ex-Torino rimane da passare le visite mediche e poi mettersi a disposizione di Filippo Inzaghi. Le date ufficiali dei due trasferimenti saranno datate 5 gennaio per ovvi motivi legati all’apertura ufficiale del mercato, tuttavia in entrambi i casi le operazioni sono concluse e i due giocatori con i placet delle rispettive società potranno raggiungere i nuovi compagni per gli allenamenti.

    Alessio Cerci darà al Milan uno sfogo ulteriore per l’attacco e andrà a riempire quella corsia di destra offensiva che spesso viene invasa da Honda e Menez senza però avere un padrone definitivo, come per esempio nel caso della zona d’attacco di sinistra dove El Sharaawy è più stazionario. Inoltre per Inzaghi si prospettano anche maggiori varianti nel modulo, perché Cerci come faceva nel Torino può anche essere utile in fase di copertura con ripartenze velocissime. Le uniche perplessità a questo punto, in casa rossonera, riguardano l’abbondanza di trequartisti e pochi interditori di qualità, viene da sé quindi immaginare l’uscita di qualche altro pezzo per rimpinguare il reparto arretrato della rosa.

  • Toro, tra Pinilla e Zapata c’è l’idea Marco Djuricin

    Toro, tra Pinilla e Zapata c’è l’idea Marco Djuricin

    Il mercato di riparazione del Toro non è mai stato così vivo, la vetrina europea ha fatto il suo bel lavoro ed al tempo stesso ha portato via energie importanti per il campionato, dove la squadra di Giampiero Ventura si trova ai margini della classifica. In primis c’è da puntellare un attacco che va al singhiozzo ma non solo.

    Petrachi e Cairo si sono mossi per tempo ma hanno incontrato tantissima concorrenza e non solo, su Pinilla infatti che sembrava già destinato a vestire la maglia granata c’è stato il forte interessamento dell’Atalanta che ha bloccato così la preventiva chiusura dell’affare per i piemontesi. Bisogna stabilire quanto all’Atalanta interessi veramente il giocatore e quanto invece una vecchia volpe come Pierpaolo Marino voglia stoppare il mercato di una diretta concorrente in classifica. In ogni caso il passaggio di Mauricio Pinilla dal Genoa al Torino è temporaneamente sospeso, contestualmente alle vacanze del giocatore in Francia che con la famiglia probabilmente deciderà il suo futuro, premesso che a Genova si trova bene.

    Giusto il tempo per il D.S. granata di virare l’interessamento verso altri nomi come Muriel e altri team si sono mossi in fretta, come in questo caso la Sampdoria che pare abbia trovato l’accordo per uno scambio con l’Udinese dirigendo Bergessio in Friuli. Tenta l’idea dell’ingaggio dell’ex-Lazio Mauro Zarate ma c’è l’ostacolo proibitivo proprio dell’ingaggio ed infine piace l’idea Duvan Zapata dal Napoli che però mai come in questa stagione si sta rilanciando con la maglia azzurra e non vorrebbe lasciare il top-team di De Laurentiis.

    In questa maniera le trame studiate dall’entourage granata si stanno ingarbugliando e così la pazienza di Cairo si sta esaurendo e soprattutto sull’attacco vorrebbe chiudere prima che il calciomercato inizi, in questo modo ci si potrebbe concentrare su altre zone del campo che hanno bisogno di un upgrade di maggior sostanza e quindi una trattativa più laboriosa.

    Marco Djuricin con la maglia dello Sturm Graz | Foto Twitter
    Marco Djuricin con la maglia dello Sturm Graz | Foto Twitter

    Ecco che quindi per il reparto avanzato, proprio per sviare le attenzioni altrui, sbuca l’idea Marco Djuricin, attaccante dello Sturm Graz che è in scadenza di contratto a giugno 2015 ma di cui la società austriaca ha l’opzione per un altro anno di contratto. Si tratta di un nome low-cost ma dal profilo giusto per il Toro.

    La punta austriaca è giovane (22 anni), ha fatto tutte le trafile delle nazionali giovanili fino all’Under 21, in campionato su 18 presenze ha realizzato 11 reti e quattro assist, mentre in coppa è andato ancora meglio, anche se in questo caso i valori delle partite sono più relativi, tre presenze, sei reti e due assist. Inoltre con lo Sturm Graz ha anche maturato esperienza internazionale, attraverso la partecipazione della squadra all’Europa League. Si tratta di un attaccante potente e veloce con un buon fiuto del gol ed in lui ha creduto anche l’Hertha Berlino che lo ha fatto crescere nelle proprie giovanili fino a cederlo in prestito.

    In questo video possiamo vedere qualche sua prestazione:

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    Il profilo potrebbe essere giusto anche per una questione economica, infatti il giocatore attualmente è valutato poco sopra il milione di Euro ed il Toro potrebbe prelevarlo dando anche una contropartita tecnica di secondo piano alla squadra austriaca più un piccolo indennizzo per l’opzione.

    In effetti da fonti d’oltre dolomiti pare possa essere una strada percorribile per il Toro, dopo che Larrondo e Barreto sono finiti ai margini dei piani di Ventura, inoltre se la cosa si chiudesse celermente questo aiuterebbe Petrachi a concentrarsi sul centrocampo dove il nome di Kuzmanovic sembra essere dominante ma c’è ancora molto da lavorare con l’Inter per trovare l’intesa. In alternativa i granata stanno trattando con la Fiorentina l’arrivo in granata di Ilicic, difficile perché vorrebbe dire sacrificare qualche pedina importante, e anche di Kurtic.

  • Serie B: Carpi forza 40 ed è fuga vera

    Serie B: Carpi forza 40 ed è fuga vera

    Il Carpi di Castori non finisce più di stupire e si fa un bellissimo regalo di Natale, nella ventesima giornata del Carpi 1Campionato di Serie B, portandosi a 9 punti di vantaggio sul terzetto inseguitrice composto da Frosinone, Livorno e Bologna. La capolista, nel match odierno, ne rifila 4 al Perugia: le quattro reti portano la firma di Pasciuti,Mbakogu, Struna e Inglese. Il Livorno viene fermato sullo 0-0 dal Vicenza; il Bologna rifila un secco 3-0 alla Pro Vercelli con i gol di Improta, l’autorete di Marconi e la terza rete siglata da Inglese. Il Frosinone esce battuto 2-0 da Crotone grazie ai gol di Maiello e Ricci. Nuova sconfitta per il Catania battuto per 2-3 dal Cittadella, la squadra di Foscarini si è portato addirittura sul 3-0 con le marcature realizzate da Sgrigna, tripletta per lui, mentre per la squadra di Pellegrini c’è la doppietta di Calaiò, i siciliani chiudono in otto uomini per le espulsioni occorse a Rinaudo, Chrapek e Spolli.

    Rocambolesco 3-3 nel match giocato al “Picco” di La Spezia tra Spezia e Lanciano: doppio vantaggio della squadra di Bjelica con Giannetti e Catellani; riportano in parità la gara Grossi e Piccolo per la formazione di D’Aversa; ancora Catellani per la terza rete spezzina ma la rete di Monachello fissa il definitivo 3-3. Importante affermazione del Trapani che batte per che supera per 4-1 l’Avellino: la squadra di Rastelli la sblocca con Castaldo dopo appena 6′ poi la tripletta di Abate e il gol di Nadarevic danno il successo alla squadra di Boscaglia. La Ternana supera 1-0 il Modena: al “Liberati” decide un gol siglato da Avenatti.  Il Brescia batte 2-1 il Bari per merito di una rete siglata da Sodinha al 91. Latina-Entella si è conclusa con il punteggio di 1-1; il Varese è sconfitto 0-2 a Pescara ed ora è ultimo in classifica.

    CROTONE – FROSINONE 2-0

    BOLOGNA – PRO VERCELLI 3-0

    BRESCIA – BARI 2-1

    CARPI – PERUGIA 4-0

    CITTADELLA – CATANIA 3-2

    LATINA – VIRTUS ENTELLA 1-1

    PESCARA – VARESE 2-0

    SPEZIA – LANCIANO 3-3

    TERNANA – MODENA 1-0

    TRAPANI – AVELLINO 4-1

    VICENZA – LIVORNO 0-0

    CLASSIFICA: Carpi 40; Frosinone, Livorno e Bologna 31; Lanciano, Spezia e Trapani 30; Avellino 29; Pro Vercelli e Vicenza 27; Modena e Perugia 26; Pescara, Ternana e Bari 25; Brescia e Entella 23; Catania 21; Crotone 20; Cittadella, Latina e Varese 19

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 16° giornata di Serie A 2014/15

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 16° giornata di Serie A 2014/15

    La 16° giornata di Serie A, ultima del 2014 e che si è sviluppata su 4 giorni, dal giovedì alla domenica sera, ha presentato risultati piuttosto positivi per i fantallenatori, ci sono state 4 marcature multiple, un deciso aumento dei gol segnati, mentre gli assist si sono stabilizzati sullo stesso numero dello scorso turno.

    Veniamo quindi al riepilogo di questo turno attraverso le Statistiche Fantacalcio.

    In questo turno sono stati segnati 28 Gol: Denis (2), Moralez, Rossettini Ze Eduardo, Paloschi, Tonelli, Vargas, Iago Falque, Kovacic, Palacio, Llorente, Vidal, Tevez, Felipe Anderson (2), Mertens, Zapata, Rigoni, Vazquez (2), Gabbiadini, Obiang, Zaza, Glik (2), Danilo, Geijo.

    Gli Assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 12: Cossu, Defrel, Zukanovic, Valdifiori, D’Ambrosio, Pirlo, Dybala, Vazquez, De Silvestri, Farnerud, Kone (2).

    In questa giornata non si segnalano né autoreti, né errori dal dischetto.

    Gli espulsi sono stati 2: il difensore rossonero Armero in Roma-Milan e il difensore dell’Udinese Hertaux nella sfida di Marassi contro la Sampdoria.

    Franco Vazquez | Foto da Twitter
    Franco Vazquez | Foto da Twitter

     

    Il punteggio più alto di giornata se lo sono giocato i 4 “Doppiettisti” di giornata. Denis ha ottenuto solo un 6.5 come voto, per un totale di 12.5, Felipe Anderson ha portato a casa un bel 7.5 ma con ammonizione, totalizzando 13.5 punti. Glik dei 4 è quello che ha ottenuto il voto più alto, un 8 che gli permette di toccare i 14 punti. Il vincitore di giornata però non è il difensore polacco ma bensì Franco Vazquez: il centrocampista rosanero ha ottenuto 7.5 in pagella ma oltre ai due gol ha pure realizzato un assist portando il suo totale di giornata a 14.5 punti.

     

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 16° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Diego Lopez 7; Glik 14, Danilo, 10, Tonelli 10, Rossettini 8.5; Vazquez 14.5, Felipe Anderson 13, Kovacic 10.5; Denis 12.5, Geijo 10, Zapata 10.

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 16° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Cragno 2; Hertaux 3.5, Armero 4, Ceppitelli 4, Paletta 4.5; Galloppa 4, De Rossi 4.5, Tachtsidis 4.5; Boakye 4, Ibarbo 4.5, Destro 4.5

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 16° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Buffon (Juventus) 6.20; Viviano (Sampdoria) 6.00; Perin (Genoa) 5.97

    DIFENSORI: Glik (Torino) 6.96; Tonelli (Empoli) 6.79; Abate (Milan) 6.60

    CENTROCAMPISTI: Mauri (Lazio) 7.91; Menez (Milan) 7.63; Vidal (Juventus) 7.32

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.87; Gabbiadini (Sampdoria) 8.21; Di Natale (Udinese) 8.11.

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 7 assist.

    2- Valdifiori (Empoli), Dybala (Palermo) 5 assist.

    4- Maccarone (Empoli) 4 assist.

    5- Abate (Milan), Barreto (Palermo), El Shaarawy (Milan), Guarin (Inter), Higuain (Napoli), Kone (Udinese), Matri (Genoa), Palacio (Inter), Totti (Roma) e Widmer (Udinese) 3 assist.

     

  • Higuain e Rafael eroi azzurri, la supercoppa va al Napoli

    Higuain e Rafael eroi azzurri, la supercoppa va al Napoli

    Una gara combattuta, tiratissima che ha visto la Juventus avere diversi matchpoint per far sua quella Supercoppa che in realtà è stata alzata dal Napoli.

    I protagonisti della serata sono stati i due attaccanti argentini, Higuain e Tevez, ed i due portieri, Rafael e Buffon. Alla fine, dopo 120 minuti, non belli ma intensi, e 18 rigori calciati l’hanno spuntata i partenopei che così chiudono il 2014 in bellezza con un bel trofeo messo in bacheca.

    Veniamo al racconto di questa lunghissima serata di calcio a Doha.

    Allegri schiera la squadra prevista alla vigilia, mentre Benitez sorprende inserendo De Guzman nel trio di trequartisti e lasciando Mertens in panchina.

    La partenza è equilibrata con i bianconeri a fare la gara. L’equilibrio dura pochissimo perchè al 4° da un pasticcio tra Albiol e Koulibaly, sbuca Tevez che si presenta davanti a Rafael e fa 1-0. Il gol mette la carica alla Juventus che continua a fare gioco, la prima reazione del Napoli si vede al 11° con una ripartenza e la susseguente conclusione di Hamsik che finisce alta. Al 15° dopo un paio di minuti di possesso palla arriva una ghiotta occasione per il Napoli, Hamsik sfrutta un mancato intervento di Chiellini e calcia, la conclusione è sfiorata dallo stesso difensore livornese e si stampa sul palo. Il Napoli prova ad aumentare la pressione, la Juventus pare calare l’intensità ma appena possono i bianconeri provano a far male come accade al 22° quando Rafael è costretto ad una grande respinta sul tiro al volo dell’Apache. Il portiere brasiliano si ripete un minuto dopo sempre su Tevez, con una deviazione in corner. Il Napoli però è solo Hamsik, lo slovacco ci riprova ma il suo tiro non inquadra per poco lo specchio. Higuain inizia a scaldarsi con un paio di conclusioni non precise, poi al 42° costringe Buffon al tuffo per salvare un altro suo tiro. Dopo un minuto di recupero finisce il primo tempo.

    Si riparte senza cambi e con i ritmi che rimangono bassi nei primi minuti. Al 54° errore grave di Callejon che ben imbeccato, si presenta davanti a Buffon e lascia partire il diagonale che si spegne sul fondo. Gli azzurri sono però più propositivi, più intensi, ci provano in tutte le maniere ma la difesa bianconera tiene e viene aiutata anche dalla fortuna quando il pallonetto di Higuain si spegne sul palo. Fortuna che poco dopo aiuta anche il Napoli, la respinta di Rafael infatti incoccia Koulibaly e si spegne di pochissimo a lato del palo. Al 68° arriva il meritato pareggio del Napoli, De Guzman fugge sulla fascia, piazza il cross ed Higuain di testa batte Buffon. Il gol del pari costringe la Juventus a giocare e dopo un tiro strozzato da Tevez, arriva al 75° un colpo di testa di Llorente fuori non di molto. I ritmi non si alzano, al 90° Tevez ha la palla della vittoria ma il suo tocco in spaccata esce sul fondo. Dopo 2 minuti di recupero arriva il fischio finale si va ai supplementari.

    Il primo tempo supplementare vede la Juventus provare a gestire la palla e con alcune interessanti giocate di Tevez, Pereyera e Pogba prova ad impensierire Rafael. La Juve sale di tono e anche Llorente al 97° si presenta al tiro, palla fuori di poco. Al 100° i bianconeri gridano al gol ma la conclusione a botta sicura di Vidal è salvata sulla linea da Koulibaly. Il Napoli tenta qualche ripartenza ma non riesce a rendersi pericoloso. Il primo tempo supplementare finisce sul 1-1.

    Neanche tempo di ripartire che Tevez riceve da Pogba al limite, controlla la palla, si gira in un fazzoletto di terreno e deposita il tiro nell’angolino basso per il nuovo vantaggio bianconero. A metà del tempo diventa protagonista Buffon che prima salva su Higuain e poi, dopo un’incomprensione con Bonucci, ferma Callejon lanciato a rete. Il Napoli si getta in avanti e al 118° in una mischia sbuca Higuain che con la zampata batte Buffon e fa 2-2. Non succede più niente, si va ai calci di rigore.

    Dal dischetto le emozioni si moltiplicano, parte male il Napoli con Buffon che para a Jorginho. Tocca a Tevez ed è palo, poi arrivano una serie di 5 a testa perfetti. Va dal dischetto Mertens e Buffon para, Chiellini ha il Matchpoint ma Rafael respinge. Tocca a Callejon ed il portiere bianconero para ancora. Anche Pereyra ha la palla per vincere ma calcia altissimo. Va Koulibaly colpisce il palo ma la palla entra. Il pallone tocca a Padoin, Rafael decide di ergersi a protagonista e respinge consegnando la coppa al Napoli.

    L'esultanza dei calciatori del Napoli | Foto da Twitter
    L’esultanza dei calciatori del Napoli | Foto da Twitter

     

    JUVENTUS – NAPOLI 7-8 d.c.r. (2-2 d.t.s) (1-1 al 90°) (1-0) (4°, 106° Tevez (J), 68°, 118° Higuain (N))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner (78° Padoin), Bonucci, Chiellini, Evra; Pirlo (66° Pereyra), Marchisio, Pogba; Vidal; Tevez, Llorente (105° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Gargano, David Lopez (90° Inler); De Guzman (105° Jorginho), Hamsik (78° Mertens), Callejon; Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Higuain (N), Pereyra (J), Callejon (N), Albiol (N), Mertens (N), Tevez (J)

     

    Sequenza rigori: Jorginho (parato), Tevez (palo), Ghoulam (gol), Vidal (gol), Albiol (gol), Pogba (gol), Inler (gol), Marchisio (gol), Higuain (gol), Morata (gol), Gargano (gol), Bonucci (gol), Mertens (parato), Chiellini (parato), Callejon (parato), Pereyra (alto), Koulibaly (gol), Padoin (parato).

  • Genoa, in arrivo Tino Costa dallo Spartak Mosca

    Genoa, in arrivo Tino Costa dallo Spartak Mosca

    Il Genoa di Enrico Preziosi è fino ad oggi autore di una stagione esaltante, poco importa per le ultime due sconfitte giunte in situazioni paradossali la prima e per qualche errore di troppo la seconda. Di fatto la squadra di Gasperini si sta tenendo su livelli alti, con una media punti da Europa.

    E proprio in quest’ottica il mercato di gennaio potrebbe essere l’ago della bilancia che porterebbe il Grifone a competere con una rosa completa addirittura per il terzo posto che vorrebbe dire preliminari di Champions League, un sogno per il popolo rossoblù.

    Enrico Preziosi non solo starebbe lavorando sul mercato per rinforzare la squadra ma starebbe anche cercando di puntellarne la forza, cercando calciatori che una volta inseriti possano tenere il livello attuale del Genoa, per non ripetere gli stessi errori fatti negli anni precedenti.

    Tino Costa con la maglia dello Spartak Mosca | Foto Twitter
    Tino Costa con la maglia dello Spartak Mosca | Foto Twitter

    La notizia data dai principali network specializzati sul mercato riguardano quel rinforzo a centrocampo che serve al Genoa, proprio per far ripartire la squadra in modo ancora più efficace e con maggiore ordine in mezzo al campo. Si tratta di Tino Costa, calciatore argentino di 29 anni che potrebbe giungere alla corte di Gasperini con la formula del prestito. Questo innesto sarebbe molto importante, per motivi sia attuali che futuri visto che al momento c’è grande fermento intorno a Kucka che è richiesto come ad ogni sessione di mercato e in futuro il Genoa dovrà fare a meno di Sturaro che è già stato venduto alla Juventus con trasferimento a giugno.

    Tino Costa può ricoprire diversi ruoli a centrocampo ed in primis è un centrale di centrocampo dove detta ritmi e ripartenze, ma non solo nelle sue esperienze precedenti, Valencia soprattutto, ha anche fatto il trequartista dove però nel Genoa c’è abbastanza concorrenza. Il suo impiego potrebbe essere un’arma in più per il Grifone proprio in mezzo al campo dove la costruzione del gioco al momento parte soprattutto dagli esterni e con la regia di Costa avrebbe un’ulteriore valvola di sfogo.

    Il Genoa vista questa prima parte di stagione è al centro di molte trattative in uscita che riguardano i suoi gioielli, tuttavia il primo colpo pare averlo fatto in entrata, segno evidente che Preziosi ha imparato dagli errori passati.