Categoria: Basket

  • Eurolega, Final 4: Siena si prende il terzo posto

    Eurolega, Final 4: Siena si prende il terzo posto

    La Montepaschi Siena per la terza volta nella sua storia si classifica al terzo posto in una Final 4 di Eurolega. La squadra di Simone Pianigiani batte il Real Madrid per 80-62, conducendo con autorità la gara dall’inizio alla fine.

    Nel primo quarto sono 8 i punti di vantaggio per i biancoverdi (19-11), gli spagnoli reagiscono nella seconda frazione e riducono lo svantaggio a soli 4 punti (36-32) dopo essersi addirittura trovati sotto per 28-17 grazie ai canestri dei senesi Rakovic e Kaukenas.

    La ripresa invece è senza storia, la Montepaschi arriva fino al +12 con cui chiude il terzo periodo aiutata dalle splendide giocate di Moss e McCalebb. Llull prova con un ultimo sussulto a riportare in partita i suoi compagni ma Siena non trema e chiude con un eloquente +18 finale dovuto alla coppia Lavrinovic-Zisis.

    Llull è stratosferico, l’unico madridista a meritare un grande applauso, segna 23 punti e dimostra di avere classe da vendere, nessun altro compagno riesce ad arrivare in doppia cifra, per la squadra italiana invece ci sono le ottime prove di Lavrinovic (17 punti), Moss (11 punti) e McCalebb (10 punti), ben aiutati da Zisis (9 punti), Rakovic e Kaukenas (8 punti a testa).

    Un terzo posto tutto sommato onorevole, una finale di consolazione vinta con merito, sperando che il prossimo anno ci sia un pò più di fortuna per dare l’assalto al più prestigioso dei trofei continentali.

    Finale 3°-4° posto EUROLEGA

    Real Madrid-Montepaschi Siena 62-80

  • NBA, playoff: Boston batte Miami, Thunder beffati da Memphis

    NBA, playoff: Boston batte Miami, Thunder beffati da Memphis

    2 le partite disputate nella notte NBA valide per le semifinali di Conference.

    Boston batte nettamente Miami e vince la prima partita della serie portandosi sul 2-1. Celtics molto concentrati fin dall’inizio, gli avversari reggono il ritmo solo per un tempo, poi si scatenano Kevin Garnett e Paul Pierce: il numero 5 guida i suoi nel terzo periodo con 14 punti segnati, mentre il “capitano” mantiene la doppia cifra di vantaggio nell’ultimo quarto. Per Garnett ci sono alla fine 28 punti e 18 rimbalzi, mentre per Pierce 27 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. Miami non trova la solita efficacia, delude Bosh (6 punti con 6 tentativi dal campo), giornata non molto brillante anche per James autore di 15 punti e 5 stoppate, si salvano Wade (23 punti, 6 rimbalzi e 7 assist), Chalmers (17 punti) e Joel Anthony (doppia doppia da 12 punti ed 11 rimbalzi). Gara 4 sarà probabilmente decisiva, l’eventuale 3-1 di Miami chiuderebbe in pratica i conti, mentre un pareggio di Boston darebbe ai “Verdi” l’inerzia nella serie.

    Rimonta vincente per i Grizzlies (erano 16 i punti di divario a fine terzo periodo) che beffano i Thunder, autori di una gran partita per 3 quarti di gara ma crollati nell’ultimo parziale. Nel finale errori di Durant e poi di Randolph che non riescono a bucare la retina, si va così in overtime dove la maggior freschezza fisica dei padroni di casa fa la differenza. Durant segna 22 punti ed aggiunge 12 rimbalzi, Westbrook arriva a quota 23 con 12 assist ma le percentuali dal campo del fantastico duo dei Thunder sono da rivedere, bene Ibaka (14 punti, 8 rimbalzi e 6 stoppate) nonostante Randolph usi spesso e volentieri le maniere forti per fermarlo. A proposito di Randolph super prestazione per l’ala di Memphis che chiude con 21 punti e 21 rimbalzi (sui 55 totali di squadra), buona partita anche per Conley e Mayo (18 punti a testa) e Marc Gasol ne aggiunge 16. Si prospetta una interessantissima e caldissima gara 4. Per ora Grizzlies avanti 2-1.

    Risultati playoff NBA del 7 maggio 2011

    Boston Celtics-Miami Heat 97-81
    Bos Garnett 28, Pierce 27, Allen 15
    Mia Wade 23, Chalmers 17, James 15

    Memphis Grizzlies-Oklahoma City Thunder 101-93 (overtime)
    Mem Randolph 21, Mayo 18, Conley 18
    Okl Westbrook 23, Durant 22, Ibaka 14

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Boston Celtics (3) serie 2-1 Heat
    Chicago Bulls (1)-Atlanta Hawks (5) serie 2-1 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)- Dallas Mavericks (3) serie 0-3 Mavericks
    Oklahoma City Thunder (4)-Memphis Grizzlies (8) serie 2-1 Grizzlies

  • NBA, playoff: Capolavoro Dallas contro i Lakers, Rose abbatte Atlanta

    NBA, playoff: Capolavoro Dallas contro i Lakers, Rose abbatte Atlanta

    2 le partite disputate nella notte NBA valide per le semifinali di Conference.

    Uno straordinario Derrick Rose guida i suoi Bulls sul parquet di Atlanta in gara 3 e permette a Chicago di riprendersi il vantaggio del fattore campo nella serie che ora vede in testa la squadra dell’Illinois per 2-1.
    Il playmaker dei “Tori” parte fortissimo e con 17 punti dei 29 totali segnati dal suo team fa capire al pubblico presente di essere in giornata di grazia. Chicago guida il match senza particolari problemi e nel secondo tempo assesta il colpo definitivo arrivando addirittura sull’ordine dei 20 punti di vantaggio. Il neo M.V.P. della stagione mette insieme cifre stratosferiche chiudendo a quota 44 punti segnati (quasi la metà di quelli messi a referto dalla sua squadra) a cui aggiunge 5 rimbalzi e 7 assist. Dalla panchina arriva il maggior contributo per lo score dei Bulls grazie ai 13 punti ed 11 rimbalzi di Gibson ed agli 11 punti di Korver (3 triple fondamentali per lui). Gli Hawks sono traditi dalla pessima giornata dei suoi uomini chiave (in primis Joe Johnson, solo 10 punti) e trova nei soli Josh Smith (17 punti e 13 rimbalzi, 4 assist e 4 stoppate) e Jeff Teague (21 punti) gli uomini a cui aggrapparsi ma ovviamente non può bastare. Per gara 4, sempre in programma ad Atlanta, gli Hawks hanno bisogno di una vittoria per non perdere contatto con gli avversari e mantenere viva la serie, un eventuale punto del 3-1 in favore dei Bulls vorrebbe dire certa eliminazione dai playoff.

    Dallas compie un vero e proprio capolavoro in gara 3 contro i Lakers: sotto per 3 quarti e mezzo di partita, i texani rivoltano a proprio favore un match quasi perso e si portano 3-0 nella serie contro i californiani.
    I gialloviola partono bene e guidano fino all’intervallo lungo di 4 punti, nella ripresa Los Angeles allunga ulteriormente ed a 5 minuti dalla fine dovrebbe solo cercare di gestire il risultato (85-78) ma qui c’è la grande reazione dei padroni di casa che annullano gli avversari dal parquet: le bombe di Nowitzki, Stojakovic e Terry vanno dritte al cuore dei campioni del Mondo in carica e ribaltano il risultato in soli 3 minuti (89-91), Odom trova il pareggio ma ancora un grande Nowitzki ed i tiri liberi di Terry fissano il risultato sul 98-92 finale. Il tedesco dei Mavs è autore dell’ennesima grande prova e chiude con 32 punti (4/5 dalla lunga distanza) e 9 rimbalzi, Terry ne aggiunge 23 e Stojakovic 15. Per i Lakers bene Bynum (21 punti e 10 rimbalzi), deludono Bryant (17 punti ma con 16 tiri presi) e Gasol (assolutamente fuori partita e non è la prima volta in questa serie). Ed a proposito della serie il risultato pende incredibilmente dalla parte di Dallas che ora guida per 3-0, un risultato difficilmente pronosticabile all’inizio ma che ora è realtà. Mavericks molto vicini alla meta, dato che finora, nella storia della NBA, mai nessuna squadra è riuscita a rimontare una serie di playoff sul 4-3 dopo essere stata sotto per 3-0. Ma se c’è una squadra che può riscrivere la storia della Lega questi sono certamente i Lakers!

    Risultati playoff NBA del 6 maggio 2011

    Atlanta Hawks-Chicago Bulls 82-99
    Atl Teague 21, Smith 17, Johnson 10, Horford 10, Williams 10
    Chi Rose 44, Gibson 13, Korver 11

    Dallas Mavericks-Los Angeles Lakers 98-92
    Dal Nowitzki 32, Terry 23, Stojakovic 15
    Lak Bynum 21, Odom 18, Bryant 17

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Boston Celtics (3) serie 2-0 Heat
    Chicago Bulls (1)-Atlanta Hawks (5) serie 2-1 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)- Dallas Mavericks (3) serie 0-3 Mavericks
    Oklahoma City Thunder (4)-Memphis Grizzlies (8) serie 1-1

  • Eurolega, Final 4: Il Maccabi batte il Real, sarà finale con il Panathinaikos

    Eurolega, Final 4: Il Maccabi batte il Real, sarà finale con il Panathinaikos

    Il Maccabi Tel Aviv batte nettamente, nella seconda semifinale di Final 4 di Eurolega, il Real Madrid e si qualifica per la finalissima di domenica alle ore 16.30.

    Gara dominata, soprattutto nella ripresa, dagli israeliani. Guardando il box score si nota come i gialloblu abbiano avuto la meglio degli avversari in ogni singolo quarto. Il primo termina 14-12, nel secondo si arriva sul 32-29.
    Poi prende il via lo show del Maccabi che porta il vantaggio sugli 8 punti nel terzo periodo (55-47) per poi dilagare nell’ultimo parziale (82-63).
    Top scorer Eidson con 19 punti, Schortanitis con 16, Pnini con 14 e Pargo con 13. Bene anche Blu che mette 10 punti, per il Real Madrid invece a farsi valere i soli Tomic (17 punti) e Reyes (15), male tutto il resto del team.
    Ad attendere i madrileni ora ci sarà la Montepaschi Siena per la finale di consolazione del terzo/quarto posto in programma domenica alle ore 13.30.
    Per il Maccabi invece ennesimo capitolo della sfida infinita con il Panathinaikos dato che la sfida in Eurolega tra i 2 team ha scritto pagine epiche di battaglie all’ultimo sangue, basti pensare alla finale di soli 2 anni fa dove i greci beffarono gli acerrimi rivali.

    Risultati Final 4 Eurolega, semifinali:

    Panathinaikos-Montepaschi Siena77-69
    Real Madrid-Maccabi Tel Aviv 82-63

  • Eurolega, Final 4: Il Panathinaikos infrange i sogni della Montepaschi Siena

    Eurolega, Final 4: Il Panathinaikos infrange i sogni della Montepaschi Siena

    Ancora una volta è amara la semifinale di Final 4 di Eurolega per la Montepaschi Siena: la squadra toscana si arrende al Panathinaikos per 77-69 e scrive un record poco lusinghiero nella massima competizione europea di basket, per la quarta volta partecipa alla Final 4 e per la quarta volta non riesce a disputare la finale. Tuttavia va fatto un grande applauso alla squadra di Simone Pianigiani che ha disputato una stagione da incorniciare, basta ricordare l’impresa nel turno precedente con l’eliminazione dell’Olympiacos  (risultato di 3-1 nella serie) dopo aver perso la prima gara di ben 48 punti. Una mazzata che avrebbe steso chiunque, non i biancoverdi che hanno dimostrato oltre al valore tecnico anche le grandi qualità umane di un gruppo che potrà togliersi in futuro qualche soddisfazione.

    Eppure Siena perte molto bene guidando con autorità il primo quarto chiuso sul 21-17. I 4 punti di vantaggio vengono mantenuti fino alla metà del secondo periodo quando sale in cattedra l’asfissiante ed organizzata difesa degli avversari che limitano gli attacchi della Montepaschi e passano a condurre il match per 40-36, il tutto non senza qualche polemica dato che gli arbitri tartassano di falli (qualcuno anche molto generoso) la squadra italiana che deve ampliare le rotazioni vista la situazione.

    Nel secondo tempo sono ancora le difese a farla da padrone: dopo 7 minuti di gioco del terzo quarto i punti segnati complessivamente sono solamente 7 (5 per i greci, 2 per Siena), e nei minuti conclusivi solo un grande Malik Hairston riesce a mantenere la squadra di coach Pianigiani ancora in partita (importante la tripla del -7 che porta il risultato sul 52-45 prima che il Panathinaikos ritorni sul +9 (56-47) con 2 canestri negli ultimi secondi.
    Siena cerca di riorganizzarsi e nel quarto periodo si gioca tutte le carte disponibili. Hairston apre con una tripla per il provvisorio -6, la situazione falli però non è delle migliori con Moss, Ravokic, Lavrinovic e Stonerook tutti a quota 4 ed a rischio di lasciare il match prematuramente. Cosa che succede per Lavrinovic qualche istante dopo, Pianigiani è costretto alle misure di emergenza ma gli sforzi prodotti purtroppo non bastano, la squadra di Obradovic vola anche in doppia cifra di vantaggio (68-57), solo un miracolo di Kaukenas riporta Siena nel match con un canestro da 3 più libero addizionale per il fallo subito (68-61). A quel punto sale in cattedra Batiste che segna 6 dei 9 punti finali per la squadra greca, vanificando le prodezze di Rakovic che momentaneamente aveva portato i suoi sul -5. Termina così 77-69, a trascinare i vincitori ci pensa il sorprendente Calathes (17 punti), poi c’è il prezioso apporto di Fotsis (14 punti) ed uno straordinario Batiste sempre decisivo nei momenti che contano (16 punti). Per Siena si salvano Hairston con 12 punti, Kaukenas con 13 e capitan Stonerook autore di soli 4 punti ma con 14 rimbalzi e sempre pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Il Panathinaikos esplode di gioia così come i suoi tifosi che dopo la finale della stagione 2008/2009 (vinta) ritornano nuovamente al più importante appuntamento del basket europeo nella stagione 2010/2011. Avversaria sarà la vincente della seconda semifinale in programma alle 21.00 tra Maccabi e Real Madrid: a Barcellona i tifosi israeliani troveranno come preziosi alleati i supporters blaugrana pronti a tutto pur di non vedere trionfare gli odiati rivali madrileni. Per Siena appuntamento invece domenica pomeriggio per la finale che assegnerà il terzo/quarto posto, magra consolazione per una squadra che ha visto i suoi sogni infrangersi ancora una volta sul più bello.

    Eurolega, Final 4, semifinale 1:

    PANATHINAIKOS ATENE-MONTEPASCHI SIENA 77-69 (17-21, 40-36; 56-47)
    Panathinaikos Atene: Fotsis 14, Sato 6, Diamantidis 8, Vougioukas 6, Calathes 17; Perperoglou 5, Batiste 16, Nicholas 3, Tsartsaris 2. N.e.: Tepic, Maric, Kaimakoglou. All.: Obradovic.
    Montepaschi Siena: Zisis 4, Hairston 12, Rakovic 10, Moss 6, Stonerook 4; McCalebb 7, Carraretto 2, Lavrinovic 7, Kaukenas 13, Ress 0, Akindele 4, Jaric 0. All.: Pianigiani.

  • NBA: Blake Griffin matricola dell’anno [Video migliori schiacciate]

    NBA: Blake Griffin matricola dell’anno [Video migliori schiacciate]

    Blake Griffin, ala grande dei Los Angeles Clippers, è stato eletto “rookie of the year” ovvero matricola dell’anno, premio riservato esclusivamente a tutti quei giocatori che affrontano il campionato NBA e le sue difficoltà per la prima volta in carriera.

    Griffin, 22 anni (classe 1989), ha “strappato” anche un record nelle votazioni dato che è stato nominato miglior debuttante all’unanimità (mai successo per una prima scelta assoluta, solo David Robinson degli Spurs riuscì nell’impresa ma non essendo stato chiamato come primo assoluto): dei 118 addetti ai lavori aventi diritto al voto, tutti quanti lo hanno votato al primo posto (la preferenza era di 3 nomi).

    Griffin non è un vero e proprio debuttante, dato che lo scorso anno faceva già parte della NBA essendo stato scelto dai Clippers con la prima scelta assoluta al Draft del 2009 ma a settembre dello stesso anno, nell’ultima partita di preseason, aveva avuto un brutto infortunio al ginocchio (rottura della rotula) che lo aveva costretto all’operazione ed alla conseguente riabilitazione durata fino alla fine della scorsa annata. Ecco perchè dalla Lega è ancora considerato a tutti gli effetti un debuttante dato che nelle partite ufficiali non aveva collezionato neanche una presenza.

    Al secondo posto della classifica si è piazzata la prima scelta assoluta dell’ultimo Draft, John Wall, playmaker di Washington, che ha ricevuto 91 voti da secondo posto (quelli da primo posto come già detto sono stati tutti appannaggio di Griffin) ed al terzo DeMarcus Cousins, centro dei Sacramento Kings.

    Griffin ha guidato tutti i rookie di quest’anno in punti a partita e rimbalzi: con 22,5 punti e 12,1 rimbalzi di media a partita, ha chiuso la stagione regolare (in cui non ha saltato nemmeno un match disputando tutte le 82 partite previste segno che l’infortunio ormai è solo un brutto ricordo) come unico debuttante presente fra i migliori 12 marcatori ed i migliori 4 rimbalzisti. E’stato autore anche di 63 doppie doppie.

    Inoltre l’ala dei Clippers è stato il primo rookie (dopo Yao Ming qualche anno fa) ad essere chiamato a far parte della selezione per l’All Star Game facendo parte della squadra della Western Conference. Ha vinto anche lo Slam Dunk Contest (la gara delle schiacciate) strabiliando il pubblico presente: la sua schiacciata prevedeva il salto di un’automobile! Proprio la schiacciata a canestro è la sua specialità: quest’anno sono state oltre 200 quelle messe insieme dal giocatore di Los Angeles e quasi tutte di una spettacolarità poche volte vista nella Lega.

    Subito dopo l’ufficialità della notizia sono arrivati i complimenti di tutti i compagni di squadra, del suo allenatore Vinny Del Negro, del secondo classificato John Wall e dal vincitore dello scorso anno Tyreke Evans (Sacramento Kings). Griffin è il primo giocatore dei Clippers a vincere il premio da quando Terry Cummings ci riuscì con i San Diego Clippers nel 1983 (prima volta da quando si sono trasferiti a Los Angeles).

    Proponiamo 2 video di seguito: quello delle migliori schiacciate di Griffin nel corso dell’anno e quello dell’All Star Game dove il talento dei Clippers salta una macchina.

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  • NBA, playoff: Vincono i Bulls, Mavericks da applausi contro i Lakers

    NBA, playoff: Vincono i Bulls, Mavericks da applausi contro i Lakers

    2 le partite disputate nella notte NBA valide per le semifinali di Conference.

    Derrick Rose viene premiato all’inizio del match contro Atlanta con il titolo di M.V.P. e porta i Bulls alla vittoria che vuol dire pareggio nella serie. Il playmaker di Chicago sforna una prova da 25 punti, 10 assist e 6 rimbalzi, e trova piena collaborazione in Noah (19 punti e 14 rimbalzi) e Deng (14 punti e 12 rimbalzi). Atlanta non riesce a ripetere le buone percentuali di gara 1 e nonostante la buona performance di Jeff Teague (che sta sostituendo al meglio l’infortunato e titolare Kirk Hinrich) da 21 punti non riesce a ripetere l’impresa dell’incontro precedente. Johnson segna 16 punti, ma a condannare gli ospiti è la cattiva giornata di Crawford, autore di soli 11 punti con 2/10 dal campo. La serie ora si trasferisce in Georgia per le prossime 2 gare dove i Bulls saranno chiamati a riprendersi il vantaggio del fattore campo.

    Ancora strepitosi invece i Dallas Mavericks che espugnano Los Angeles per la seconda volta in 2 partite e guidano ora la serie contro i Lakers per 2-0. Ancora ottima la difesa sul perimetro dei texani che tengono a bassissime percentuali l’attacco gialloviola. Non bastano i 23 punti di Bryant ed i 18 con 13 rimbalzi di Bynum, Gasol nonostante la doppia doppia da 13 punti e 10 rimbalzi soffre terribilmente Nowitzki che infila ripetutamente il canestro avversario nei momenti delicati, per il tedesco prova da 24 punti con Marion a quota 14 e Barea che dalla panchina ne porta 12. Nervosismo in casa Lakers nel finale con Artest che abbranca in modo scomposto proprio Barea e viene mandato anzitempo negli spogliatoi. La serie ora si sposta a Dallas per gara 3 e gara 4, la missione per Los Angeles è diventata più complicata ma non impossibile dato che, fino a quando non verranno esclusi dalla post-season, restano sempre i campioni in carica avendo anche la squadra più forte e completa della Lega. I Mavs sono avvisati, meglio non concedere nulla a campioni del calibro di Bryant, Bynum, Gasol, Odom, un eventuale ritorno in California potrebbe far pendere nuovamente l’ago della bilancia per la squadra di coach Phil Jackson.

    Risultati playoff NBA del 4 maggio 2011

    Chicago Bulls-Atlanta Hawks 86-73
    Chi Rose 25, Noah 19, Deng 14
    Atl Teague 21, Johnson 16, Smith 13

    Los Angeles Lakers-Dallas Mavericks 81-93
    Lak Bryant 23, Bynum 18, Gasol 13
    Dal Nowitzki 24, Marion 14, Barea 12

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Boston Celtics (3) serie 2-0 Heat
    Chicago Bulls (1)-Atlanta Hawks (5) serie 1-1

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)- Dallas Mavericks (3) serie 0-2 Mavericks
    Oklahoma City Thunder (4)-Memphis Grizzlies (8) serie 1-1

  • NBA: LadyCats (Charlotte Bobcats) migliore dance-team della Lega

    NBA: LadyCats (Charlotte Bobcats) migliore dance-team della Lega

    Dopo aver assegnato i premi più importanti della stagione regolare di basket, la NBA ha reso noto anche il “dance team” migliore tra i 30 delle franchigie che partecipano al campionato.

    Il voto popolare degli appassionati ha eletto le LadyCats, le ballerine dei Charlotte Bobcats, come vincitrici di questa originale e speciale categoria. In finale le LadyCats hanno battuto sonoramente le Kings Dance Team (Sacramento Kings) con il 62% dei voti contro il 38% delle avversarie.

    E’ la seconda affermazione consecutiva per le ballerine dei Bobcats che già si erano imposte lo scorso anno.

    Dopo il premio di M.V.P. assegnato a Derrick Rose dei Chicago Bulls (leggi l’articolo), di miglior allenatore dell’anno assegnato a Tom Thibodeau sempre dei Bulls (leggi l’articolo), di miglior sesto uomo assegnato a Lamar Odom dei Los Angeles Lakers (leggi l’articolo), di giocatore più migliorato nella stagione assegnato a Kevin Love dei Minnesota Timberwolves (leggi l’articolo) e infine di miglior difensore dell’anno assegnato a Dwight Howard degli Orlando Magic (leggi l’articolo), arriva una piccola soddisfazione anche per Charlotte che rispetto allo scorso anno ha perso la qualificazione ai playoff, disputando un’annata piuttosto deludente.

  • NBA, playoff: Super James porta Miami sul 2-0, Durant guida i Thunder

    NBA, playoff: Super James porta Miami sul 2-0, Durant guida i Thunder

    2 le partite disputate nella notte NBA valide per le semifinali di Conference.

    I Miami Heat proteggono nel migliore dei modi il vantaggio del fattore campo e vincono anche gara 2 contro i Celtics portando così la serie sul 2-0 in loro favore. La partita è molto equilibrata per 3 quarti, ma nel quarto periodo è decisivo per i padroni di casa un mega parziale di 14-0 a 7 minuti dal termine che spinge la squadra della Florida ad un margine di vantaggio che verrà amministrato nel migliore dei modi. Lo strappo di cui si è parlato ha 2 protagonisti: LeBron James e le sue giocate e Dwyane Wade ed i suoi tiri liberi. Per il numero 6 degli Heat ci sono 35 punti e 7 rimbalzi, Wade ne aggiunge 28 e Bosh piazza una doppia doppia da 17 punti ed 11 rimbalzi. Il trio di Miami segna 80 dei 102 punti messi a referto dalla squadra, mentre per gli ospiti spicca Rajon Rondo con 20 punti e 12 assist, con Garnett e Pierce che aggiungono rispettivamente 16 e 13 punti ma con percentuali basse al tiro. Bocciato invece Allen autore di soli 7 punti ed in serata decisamente no. La serie ora si trasferisce a Boston per le prossime 2 gare e se i Celtics vorranno restare vivi non dovranno concedere agli avversari nulla per portare a casa entrambi i match ed impattare la serie. Una eventuale vittoria degli Heat invece segnerebbe il destino della serie tra le 2 squadre.

    Importante affermazione casalinga per i Thunder che battono i Grizzlies e portano sull’1-1 la serie. Oklahoma City, al contrario di gara 1 dove Memphis aveva controllato l’incontro dall’inizio alla fine, prende le redini del match e mantiene sempre il distacco sulla doppia cifra di vantaggio. Addirittura all’inizio del quarto periodo grazie ad Harden e Maynor (parziale di 13-3) i padroni di casa arrivano sul +20. Memphis però non molla, e riesce ad arrivare anche sul -6 a 46 secondi dalla fine dell’incontro ma i Thunder chiudono la partita ai tiri liberi. Per Durant ci sono 26 punti e per il compagno Westbrook 24. Ma la chiave del successo è la panchina dove Harden (21 punti) e Maynor (15) regalano le giocate decisive. Per gli ospiti brutta serata per Randolph (15 punti ma con un orrido 2/13 al tiro), mentre si salvano Conley (24 punti ed 8 assist), Mayo (16) e Marc Gasol (13 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate). La serie ora si sposta a Memphis per gara 4 e gara 5 e saranno 2 sfide infuocate con i Thunder che cercheranno di riprendersi il vantaggio del fattore campo perso in gara 1 ed i Grizzlies che tenteranno invece di assestare il colpo del possibile KO portandosi sul 3-1.

    Risultati playoff NBA del 3 maggio 2011

    Miami Heat-Boston Celtics 102-91
    Mia James 35, Wade 28, Bosh 17
    Bos Rondo 20, Garnett 16, Pierce 13

    Oklahoma City Thunder-Memphis Grizzlies 111-102
    Okl Durant 26, Westbrook 24, Harden 21
    Mem Conley 24, Mayo 16, Randolph 15

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Boston Celtics (3) serie 2-0 Heat
    Chicago Bulls (1)-Atlanta Hawks (5) serie 0-1 Hawks

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)- Dallas Mavericks (3) serie 0-1 Mavericks
    Oklahoma City Thunder (4)-Memphis Grizzlies (8) serie 1-1

  • NBA: Derrick Rose è l’M.V.P. della stagione, record per il play dei Bulls

    NBA: Derrick Rose è l’M.V.P. della stagione, record per il play dei Bulls

    Derrick Rose, playmaker dei Chicago, è stato eletto M.V.P. della stagione NBA, premio attribuito al “most valuable player” ovvero al migliore giocatore della regular season. Il numero 1 dei Bulls stabilisce anche un nuovo record per la Lega, diventando a soli 22 anni il più giovane atleta della storia del basket americano a riuscire nell’impresa.

    E’ il secondo riconoscimento in poche ore per la franchigia dell’Illinois dopo che il coach Tom Thibodeau è stato eletto allenatore dell’anno. E’ la 12esima volta nella storia della NBA che i premi di allenatore dell’anno e di miglior giocatore della stagione finiscono per essere attribuiti a 2 componenti della medesima squadra.

    Rose succede a LeBron James che aveva vinto il premio nelle 2 ultime stagioni. Ha viaggiato alla media di 25 punti, 4 rimbalzi, 1 recupero e quasi 8 assist a partita in 81 match disputati sugli 82 previsti.
    Era dai tempi di Michael Jordan (stagione 1998) che i Bulls non potevano fregiarsi di avere l’M.V.P. stagionale. Nella sua carriera NBA il playmaker ha anche conquistato un titolo di matricola dell’anno (rookie of the year) nella stagione 2008-2009, ovviamente la sua prima in NBA.
    E’ grazie a lui ed a coach Thibodeau se i Bulls hanno raggiunto il prestigioso traguardo di squadra con il miglior record della Lega (62 vinte e 20 perse) superando all’ultima giornata i San Antonio Spurs che guidavano il campionato fin dal primo turno, traguardo neanche lontanamente immaginabile ad inizio regular season dato che la squadra dell’Illinois aveva una buona squadra ma non contemplata tra le “Big” migliorando considerevolmente il record dell’anno precedente che era di 41 vittorie ed altrettante sconfitte raggiunto sotto la guida di coach Vinny Del Negro (incremento di 21 vittorie!).

    Rose ha superato di gran lunga tutti i top player NBA, da James a Bryant, da Howard a Durant, quest’ultimo pronosticato da molti addetti ai lavori come possibile favorito per la conquista del premio (si è accontentato invece di essere per il secondo anno di fila il cannoniere del torneo) e reduce dallo strepitoso Mondiale disputato in Turchia dove ha letteralmente trascinato gli Stati Uniti al gradino più alto del podio e votato alla fine come migliore giocatore della manifestazione. Di quella formazione faceva parte anche Rose che però non ha brillato, cosa che non è successa invece da ottobre in poi quando ha letteralmente fatto faville nel campionato NBA con i suoi Bulls.
    I suoi sforzi e le sue giocate gli sono valse anche la prima convocazione per l’All Star Game di Los Angeles.
    I miglioramenti del prodotto di Memphis University, ma nativo proprio di Chicago (e che quindi il pubblico adora proprio perchè da sempre tifoso Bulls), sono tutti nelle percentuali da 3 punti: lo scorso anno furono solo 32 le bombe messe a referto contro le 128 di quest’anno, ma sono state un pò tutte le caratteristiche principali di questo splendido atleta ad essere progredite, prime fra tutte velocità ed equilibrio mentre cerca il tiro a canestro.

    Tanti gli attestati di stima alla notizia, da allenatori, a compagni di squadra e anche dagli avversari. Il primo fra tutti è proprio il suo coach Tom Thibodeau:

    • Il fatto che abbia talento è piuttosto ovvio. Ma a meno che non lo vediate ogni giorno, è impossibile capire quanto sia umile, è impossibile capire il modo con cui si comporta con i compagni, l’esempio che dà loro. Non si accontenta mai, vuole sempre migliorare e mette la squadra al primo posto in ogni situazione. E fa sempre quello che gli viene chiesto“.

    Ecco perchè, almeno per quest’anno, Rose è il numero 1 della Lega!