Categoria: Basket

  • NBA: Washington Wizards, ritorno al passato. Presentate le nuove divise

    NBA: Washington Wizards, ritorno al passato. Presentate le nuove divise

    I Washington Wizards tornano al passato. 

    Sono state presentate infatti le nuove divise da gioco per la stagione 2011/2012. Cambio radicale rispetto alle maglie utilizzate fino a quest’anno: il blu con rifiniture in oro scompare per lasciare posto ai “nuovi” colori (che poi nuovi non sono per niente) blu, bianco e rosso, in onore alle vecchie maglie dei Washington Bullets, il primo vero nick della squadra della Capitale, poi cambiato in Wizards in seguito alle severissime leggi sulle armi da fuoco nello Stato del District of Columbia (Bullets vuol dire, infatti, letteralmente, proiettili).
    Un cambio che è stato apprezzato da molti, soprattutto dai giocatori che hanno fatto la storia di Washington che avevano espresso un concetto chiaro: le maglie blu ed oro ed il cambio di nick da Bullets a Wizards davano l’impressione di un’altra squadra rispetto a quella per cui loro avevano giocato. La situazione ora sembra notevolmente migliorata.
    Un ritorno al passato molto gradito da tutti, sperando che i risultati sportivi siano all’altezza di un nome così importante nella storia del basket NBA.

  • NBA, playoff: Chicago batte Atlanta e va sul 3-2

    NBA, playoff: Chicago batte Atlanta e va sul 3-2

    Una sola partita disputata nella notte NBA.

    I Chicago Bulls, grazie al solito Derrick Rose, battono gli Atlanta Hawks e si portano sul 3-2 nella serie di semifinale di Eastern Conference. Alla squadra dell’Illinois manca ora solo una vittoria per qualificarsi alla Finale dell’Est.
    Bulls in controllo della partita nel primo tempo, ma nella ripresa gli ospiti riescono a ricucire tutto il gap ed a mettere anche la testa avanti. Poi c’è la reazione dei padroni di casa che con una gran difesa limitano gli avversari e scappano via. Atlanta cerca di rientrare nuovamente in partita ma ormai il divario è incolmabile. Rose sigla 33 punti ed aggiunge 9 assist, Deng arriva a quota 23, doppia doppia per Boozer da 11 punti e 12 rimbalzi. Atlanta paga a caro prezzo la pessima serata di Jamal Crawford (2 punti, 1/9 dal campo) e le basse percentuali nel tiro da 3 punti, arma fondamentale per i “Falchi” (1/12 ieri sera), non sono bastati i 21 punti di Teague (sempre più convincente il rookie degli Hawks), i 16 punti di Smith e la doppia doppia di Horford (12 punti e 10 rimbalzi). Male Joe Johnson che mette a referto 15 punti ma con 15 tiri dal campo. Gara 6 è in programma in Georgia, gli Hawks cercherannono di allungare la serie a gara 7 per tentare l’impresa in trasferta, Chicago invece vorrà chiudere la serie per evitare ogni possibile problema.

    Playoff NBA, 10 maggio 2011

    Chicago Bulls-Atlanta Hawks 95-83
    Chi Rose 33, Deng 23, Gibson 11, Bogans 11, Boozer 11
    Atl Teague 21, Smith 16, Johnson 15

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Boston Celtics (3) serie 3-1 Heat
    Chicago Bulls (1)-Atlanta Hawks (5) serie 3-2 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)- Dallas Mavericks (3) serie 0-4 Mavericks (Mavericks qualificati)
    Oklahoma City Thunder (4)-Memphis Grizzlies (8) serie 2-2

  • NBA: Spettacolo tra Grizzlies e Thunder, Oklahoma City vince dopo 3 overtime [Video]

    NBA: Spettacolo tra Grizzlies e Thunder, Oklahoma City vince dopo 3 overtime [Video]

    Una partita che resterà nella storia della NBA, un match emozionante, intenso e giocato su grandi ritmi con continui colpi di scena quello disputatosi nella notte tra Thunder e Grizzlies che ha visto l’affermazione di Oklahoma City dopo ben 3 tempi supplementari. La sfida playoff tra le 2 squadre è ora sul 2-2 (leggi l’articolo), si preannuncia battaglia anche nelle prossime gare.

    Questo il video degli highlights del match:

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  • NBA: Annunciati i migliori quintetti difensivi

    NBA: Annunciati i migliori quintetti difensivi

    La NBA ha reso noti i 2 migliori quintetti difensivi della stagione.

    Il voto era riservato ai 30 allenatori della Lega. Ogni coach aveva l’obbligo di votare 2 guardie (un playmaker ed una guardia tiratrice), 2 ali (ala piccola ed ala grande) ed un centro per il primo quintetto ed altrettanti giocatori per il secondo quintetto. Non c’era facoltà, però, di assegnare il voto per i giocatori della propria squadra.
    Ecco i risultati (tra parentesi i punti ottenuti dai giocatori e la squadra di appartenenza):

    PRIMO QUINTETTO DIFENSIVO

    Rajon Rondo (Boston Celtics – 39)
    Kobe Bryant (Los Angeles Lakers – 33)
    LeBron James (Miami Heat – 38)
    Kevin Garnett (Boston Celtics – 33)
    Dwight Howard (Orlando Magic – 56)

    SECONDO QUINTETTO DIFENSIVO

    Chris Paul (New Orleans Hornets – 18)
    Tony Allen (Memphis Grizzlies – 23)
    Andre Iguodala (Philadelphia 76ers – 15)
    Joakim Noah (Chicago Bulls – 15)
    Tyson Chandler (Dallas Mavericks – 17)

    Da notare che per Kobe Bryant e Kevin Garnett si tratta della nona elezione nel miglior quintetto difensivo, risultato che li porta ad eguagliare i record fissati da Michael Jordan (Chicago Bulls) e Gary Payton (Seattle Sonics).
    Non poche polemiche si sono scatenate alla notizia, dato che secondo molti addetti ai lavori il ruolo di guardia difensiva dato a Bryant non sarebbe meritato. In effetti da qualche stagione (e soprattutto nell’ultima regular season) il numero 24 gialloviola non brilla per intensità ed efficacia difensiva, cosa che invece è stata notata in altri pariruolo, ad esempio Tony Allen, finito nel secondo quintetto. Come al solito le polemiche non sono mancate e non mancheranno, ma la NBA resta bella anche per questo

  • NBA, playoff: E’ la notte degli overtime, sorridono Heat e Thunder

    NBA, playoff: E’ la notte degli overtime, sorridono Heat e Thunder

    Notte ricca di emozioni e di overtime, ben 4 (1 a Boston, 3 a Memphis), quella appena trascorsa in NBA. Alla fine sorridono Miami Heat ed Oklahoma City Thunder, 2 importantissime vittorie in trasferta che potrebbero segnare l’esito delle rispettive serie.

    A Boston gli Heat riescono ad avere la meglio dopo una gara molto equilibrata e giocata quasi sempre punto a punto. LeBron James segna 13 punti nei primi 12 minuti e tiene in partita la sua squadra, i Celtics provano ad allungare all’inizio del secondo periodo con Davis e West (+10 provvisorio) ma Wade (sempre in collaborazione con James) riporta il match in equilibrio: LeBron arriva a fine primo tempo già a quota 20 punti.
    Nel secondo tempo i botta e risposta neache si contano, si arriva nei secondi finali con il solito James che deposita il +2 Miami a 48 secondi dalla fine, Pierce risponde da vero campione pochi secondi dopo e ristabilisce la parità. Nell’azione seguente gli ospiti perdono palla, ne approfitta Boston che potrebbe vincere il match segnando il canestro ma il tiro di Pierce, marcato impeccabilmente dal solito James, non trova la retina sulla sirena finale. Si va così al supplementare, Miami costruisce un mini-vantaggio che viene mantenuto fino alla fine, decisivo il tap-in di Bosh su un tiro sbagliato che firma il 95-90 a 24 secondi dal termine dell’incontro. Boston non segna più e gli Heat chiudono il conto dalla linea del tiro libero. Ennesima super prestazione del trio Heat con James che mette a referto 35 punti e 14 rimbalzi, Wade ne aggiunge 28 (con 9 rimbalzi) e Bosh firma la doppia doppia da 20 punti e 12 rimbalzi: ben 83 dei 98 punti totali provengono dalle mani di loro 3, così come 35 dei 45 rimbalzi della squadra della Florida. I padroni di casa hanno in Pierce il top scorer con 27 punti, discreto Allen che ne piazza 17 ma è la brutta giornata di Garnett (1/10 dal campo, solo 7 punti dopo la spettacolare gara 3) ed in parte di Rondo a condannare i “Verdi” alla sconfitta. Gli Heat si prendono il punto del 3-1 nella serie ed hanno l’opportunità di chiudere i giochi in gara 5 sul proprio parquet. Per i Celtics serve ora un miracolo, il tanto famoso “Pride” ovvero l’orgoglio biancoverde, potrebbe non bastare più.

    Partita ancora più spettacolare invece a Memphis, dove l’altalena di emozioni ha dato vita ad un incontro memorabile. Trionfano i Thunder alla fine dopo 3 overtime (non è la prima volta in stagione dato che già in regular season Oklahoma City vinse sul campo dei Nets dopo 3 prolungamenti e pur dovendo fare a meno di Durant infortunato).
    Partono fortissimo i Grizzlies che dopo un quarto e mezzo di partita arrivano addirittura a doppiare gli avversari nel punteggio (37-19). Potrebbe sembrare una passeggiata per la squadra del Tennessee, ma gli ospiti iniziano a prendere le misure e già dopo 3 minuti del terzo periodo arrivano ad un solo possesso di distanza (55-57). Da quel momento la gara torna in equilibrio fino a 5 minuti dalla fine del match quando con un paio di giocate i giovani Thunder arrivano sul 90-80. Tutto ciò non scoraggia i Grizzlies che come già accaduto in gara 3 operano una clamorosa rimonta fino ad impattare l’incontro sul 96 pari con una incredibile tripla a 3 secondi dalla fine di Conley. L’ultimo tiro di Westbrook non va a bersaglio e si arriva così al primo overtime. Gli ospiti non si fanno abbattere ed allungano subito sul +9, ma 3 bombe in fila di Mayo (2 per lui) e Vasquez riportano il risultato in perfetta parità (109-109). Questa volta è Durant, sulla sirena finale a sbagliare il tiro della possibile vittoria. Si va al secondo overtime, Memphis ha la possibilità di chiudere tutto ma sul 119 pari non converte 3 lay-up, ultimo tiro per Westbrook che sbaglia ancora una volta e si va al terzo supplementare dove Oklahoma City prende subito il largo con un parziale di 8-4. Memphis continua a sbagliare e Durant infila altri 4 punti per il 131-123 a 29 secondi dal termine. E’ la mazzata finale per gli “Orsi” che devono arrendersi per 133-131. Favoloso Kevin Durant che segna 35 punti (con 13 rimbalzi e 4 recuperi) con soli 20 tiri presi, Westbrook ne aggiunge 40, prezioso Harden dalla panchina con 19 punti, 7 rimbalzi, altrettanti assist e 3 stoppate. Per Memphis grandi prove di Randolph (34 punti e 16 rimbalzi) e Marc Gasol (26 punti e 21 rimbalzi), bene anche Mayo e Conley (rispettivamente 18 e 16 punti), ma contro la determinazione di questi Thunder ieri sera c’era poco da scherzare e poco da fare, partita che resterà nella storia di questo gioco, una delle più belle degli ultimi anni. La serie, ora sul 2-2, si trasferisce in Oklahoma per gara 5: chi vince ha la possibilità di prendersi il punto che sarà quasi sicuramente decisivo per le sorti della serie. Una cosa è sicura, questi sono i playoff NBA più belli ed avvincenti che si siano visti nelle ultime stagioni!

    Risultati playoff NBA del 9 maggio 2011

    Boston Celtics-Miami Heat 90-98 (overtime)
    Bos Pierce 27, Allen 17, Rondo 10, West 10
    Mia James 35, Wade 28, Bosh 20

    Memphis Grizzlies-Oklahoma City Thunder 123-133 (3 overtime)
    Mem Randolph 34, Gasol 26, Mayo 18
    Okl Westbrook 40, Durant 35, Harden 19

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Boston Celtics (3) serie 3-1 Heat
    Chicago Bulls (1)-Atlanta Hawks (5) serie 2-2

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)- Dallas Mavericks (3) serie 0-4 Mavericks (Mavericks qualificati)
    Oklahoma City Thunder (4)-Memphis Grizzlies (8) serie 2-2

  • NBA: Il record dei Dallas Mavericks nei tiri da 3 punti, Lakers schiantati [Video]

    NBA: Il record dei Dallas Mavericks nei tiri da 3 punti, Lakers schiantati [Video]

    Ecco il video dei record dei Dallas Mavericks che nella storica serata di ieri non solo hanno battuto e mandato fuori dai playoff i campioni in carica dei Los Angeles Lakers (leggi l’articolo) chiudendone molto probabilmente il ciclo vincente aperto negli ultimi anni, ma hanno anche messo insieme dei numeri nel tiro dalla distanza che sono valsi parecchi record: Jason Terry a fine partita mette a referto 9 triple con soli 10 tentativi (eguagliato il record playoff di Vince Carter e Ray Allen), il serbo arriva ad un perfetto 6/6, nel primo tempo le 11 bombe dei Mavs rappresentano il record di tiri da 3 segnati in un tempo in una sfida playoff, lo stesso dicasi per il 20/32 finale (altro record riscritto per quanto riguarda i tiri da oltre l’arco) e per finire le 49 triple totali infilate dai Mavs nelle 4 sfide giocate nella serie contro i Lakers segnano un altro record nella storia delle sfide playoff!

    Questo il video dell’incredibile performance dei texani:

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  • NBA, playoff: Atlanta pareggia la serie contro i Bulls

    NBA, playoff: Atlanta pareggia la serie contro i Bulls

    Dopo la clamorosa quanto inaspettata uscita di scena dei Los Angeles Lakers, sbattuti fuori dai playoff NBA dai super Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki con un secco 4-0 (leggi l’articolo), l’altra gara della notte ha emesso il suo verdetto: i Chicago Bulls dovranno sudare più del previsto per battere gli Hawks che in casa hanno ottenuto il punto del 2-2 battendo Rose e compagni per 100-88.

    Gara molto tattica, risolta solo nell’ultimo periodo da Atlanta grazie alle giocate di Horford, Teague e Crawford. Il trio formato da Johnson-Horford-Smith mette assieme ben 67 punti di squadra con quest’ultimo che regala una performance incredibile condita da 23 punti, 16 rimbalzi e ben 8 assist e 2 stoppate. Rose segna 34 punti ma non incide come al solito dato che sbaglia 20 delle 32 conclusioni tentate e becca 6 stoppate (3 nell’ultimo quarto) in una serata che non può dirsi certamente delle migliori. Gli unici in doppia cifra in casa Bulls (oltre a Rose) sono Deng e Boozer con il primo che piazza 13 punti mentre l’ex Jazz si ferma a quota 18. Per gara 5 si torna a Chicago, sarà una sfida tutta da vivere dato che potrebbe dare il vantaggio decisivo alla squadra che porterà a casa il successo.

    Risultati playoff NBA dell’8 maggio 2011

    Atlanta Hawks-Chicago Bulls 100-88
    Atl Johnson 24, Smith 23, Horford 20
    Chi Rose 34, Boozer 18, Deng 13

    Dallas Mavericks-Los Angeles Lakers 122-86

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Boston Celtics (3) serie 2-1 Heat
    Chicago Bulls (1)-Atlanta Hawks (5) serie 2-2

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)- Dallas Mavericks (3) serie 0-4 Mavericks (Mavericks qualificati)
    Oklahoma City Thunder (4)-Memphis Grizzlies (8) serie 2-1 Grizzlies

  • Andrea Bargnani: “Sono pronto per la Nazionale”

    Andrea Bargnani: “Sono pronto per la Nazionale”

    Andrea Bargnani torna a parlare del suo futuro, messo in discussione qualche tempo fa dalla dirigenza dei Toronto Raptors, e della Nazionale Italiana.

    Il centro italiano risponde in primis a chi aveva fatto emergere dubbi sul suo talento:

    • So gestire le critiche, il futuro NBA non mi spaventa. Non c’e’ bisogno di nessun chiarimento: se non criticano me, che sono il giocatore franchigia, chi devono criticare? E’ stata un’annata negativa, non siamo nemmeno andati vicino ai playoff. Qualche critica nei miei confronti e’ stata meritata. Qualche altra, invece, no. Ma so gestire benissimo la situazione. Io ho un contratto per i prossimi 4 anni con i Raptors e sono sereno. Il mio futuro? Non si puo’ mai dire. Ogni giocatore puo’ essere scambiato in qualsiasi momento nella NBA. E quest’estate, oltretutto, c’e’ anche il rischio del lockout“.

    Queste le parole di Bargnani a chi chiedeva informazioni sulla sua situazione in Canada facendo riferimento alla serrata che potrebbe scattare senza l’intesa tra giocatori e proprietari sul contratto collettivo. Bargnani e’ rientrato in Italia da pochi giorni e da spettatore sta seguendo i playoff NBA. La notizia piu’ fresca e’ la clamorosa eliminazione dei Los Angeles Lakers: i detentori del titolo sono stati travolti dai Dallas Mavericks e sono usciti di scena con l’onta del cappotto (leggi l’articolo). Questo il suo pensiero al riguardo:

    • Non mi aspettavo assolutamente un risultato del genere, i Lakers erano i campioni fino a poche ore fa. Hanno perso 4-0, nell’ultima partita hanno perso di quasi 40 punti. Deve essere successo qualcosa nello spogliatoio durante i playoff. Nella Western Conference Memphis mi sta stupendo, ma penso ancora che Oklahoma City possa arrivare in fondo. A Est, credo che Boston sia ancora la squadra da battere anche se in semifinale e’ sotto per 2-1 contro Miami.

    C’è tempo anche per una battuta sulla Nazionale Italiana di basket che questa Estate sarà impegnata negli Europei:

    • Abbiamo un bel gruppo, possiamo fare bella figura, rimanendo umili. Giovani azzurri da portare in NBA? Sinceramente non ne vedo altri, anche perché ci si deve entrare pronti, altrimenti il rischio è quello di perdersi e di finire in panchina mettendo a rischio la carriera“.
  • NBA: Dallas manda i Lakers fuori dai playoff, è la fine di un’era

    NBA: Dallas manda i Lakers fuori dai playoff, è la fine di un’era

    Clamorosa eliminazione dei campioni NBA in carica dei Los Angeles Lakers ad opera degli strepitosi Dallsa Mavericks del tedesco Dirk Nowitzki: un secco quanto roboante e sorprendente 4-0 nella serie, è la fine di un’era, di un ciclo che ha portato a Los Angeles 2 titoli e 3 finali negli ultimi 3 anni. E il dominio gialloviola nella Lega termina come peggio non poteva, con un -36 dagli avversari che lascia intendere che per quanto riguarda il match c’è poco da commentare. Probabilmente esce di scena anche il coach più vincente della storia del basket americano dato che Phil Jackson ha lasciato intendere di essere prossimo al ritiro, ed uscire in questo modo dal mondo che lo ha reso famoso in tutto il pianeta non gli rende certamente giustizia, per tutto quello che ha fatto in tanti anni di carriera, per tutti i successi conquistati e per tutto quello che la persona, prima che l’allenatore, ha dato al movimento del basket mondiale.
    Vane le parole di Kobe Bryant, leader tecnico e carismatico dei gialloviola, che prima della gara aveva detto di credere alla rimonta per scrivere la storia della NBA (mai nessuna squadra è riuscita a capovolgere uno 0-3 in 4-3 in tutte le 98 occasioni fin qui capitate).

    Come già detto non c’è molto da dire sulla gara, a parte i primi minuti dove Bryant prova a tenere a galla i suoi compagni che già annaspano di fronte alla freschezza atletica ed alla convinzione psicologica degli avversari: il numero 24 segna 13 dei suoi 17 punti finali nel primo quarto, ma ben presto si perde anche lui nella mediocrità generale della sua squadra. Dallas inizia a spingere sull’acceleratore e per Los Angeles è la fine: la circolazione di palla dei Mavericks è sublime, si pesca sempre l’uomo libero che riesce ad infilare sistematicamente il canestro avversario. A beneficiare di questo gioco spumeggiante sono soprattutto Terry e Stojakovic che riscrivono (loro si) i record NBA: Terry a fine partita mette a referto 9 triple con soli 10 tentativi (eguagliato il record playoff di Vince Carter e Ray Allen), il serbo arriva ad un perfetto 6/6, nel primo tempo le 11 bombe dei Mavs rappresentano il record di tiri da 3 segnati in un tempo in una sfida playoff, lo stesso dicasi per il 20/32 finale (altro record riscritto per quanto riguarda i tiri da oltre l’arco) e per finire le 49 triple totali infilate dai Mavs nelle 4 sfide giocate nella serie contro i Lakers segnano un altro record nella storia delle sfide playoff. Tutte queste cifre per far capire il massacro a cui sono andati incontro i californiani, apparsi impotenti e fuori contesto, il massimo è stato riuscire a contenere il margine sotto i 40 punti di scarto, il miglior risultato raggiungibile in questo incontro che sicuramente resterà nella storia della NBA.
    4 giocatori su tutti per Dallas, in primis uno scatenato Terry autore di 32 punti, cecchino infallibile dalla lunga distanza, al pari di Stojakovic, perfetto nelle sue esecuzioni che chiude con 21 punti, strepitoso Barea con 22 punti mentre il vero leader della squadra texana, Nowitzki, si mette al servizio dei compagni, ben più ispirati, ma contribuisce con 17 punti. La panchina dei padroni di casa arriva a segnare la cifra irreale di ben 86 punti (contro i soli 37 degli ospiti). Nei Lakers segnaliamo i 17 punti di Bryant, più per dovere di cronaca che per la prestazione, nessun Laker è degno di nota, a parte Odom ed il solito, sciocco Andrew Bynum, espulsi dagli arbitri visti i colpi proibiti ai danni degli avversari (quello di Bynum su Barea è anche piuttosto violento e censurabile, da squalifica esemplare). Los Angeles viene dominata in ogni aspetto del gioco, dai rimbalzi agli assist passando per la difesa. Ineccepibile la vittoria Mavericks.
    Dallas ora aspetta in finale di Conference la vincente della sfida tra Grizzlies e Thunder (serie sul 2-1 Memphis), per i Lakers parte la rifondazione, ad iniziare dal coach. Voci di corridoio dicono che siano partiti anche i contatti con gli Orlando Magic per avere in cambio Dwight Howard, centro numero 1 della Lega, e con i New Orleans Hornets per Chris Paul, playmaker numero 1 della NBA. Intoccabile sarà il solo Kobe Bryant, tutti gli altri saranno messi sul mercato e si cercherà di ripartire, se possibile e fattibile, dall’asse Paul-Bryant-Howard. Impresa non facile riuscire ad assemblare un trio del genere ma il richiamo della città e la storia della franchigia potrebbero agevolare le trattative. Quel che è certo è che sarà una lunga Estate caldissima a Los Angeles.

    Playoff NBA, 8 maggio 2011

    Dallas Mavericks-Los Angeles Lakers 122-86
    Dal Terry 32, Barea 22, Stojakovic 21
    Lak Bryant 17, Brown 15, Artest 11

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Boston Celtics (3) serie 2-1 Heat
    Chicago Bulls (1)-Atlanta Hawks (5) serie 2-1 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)- Dallas Mavericks (3) serie 0-4 Mavericks (Mavericks qualificati)
    Oklahoma City Thunder (4)-Memphis Grizzlies (8) serie 2-1 Grizzlies

  • Eurolega, Final 4: Trionfo Panathinaikos, battuto il Maccabi

    Eurolega, Final 4: Trionfo Panathinaikos, battuto il Maccabi

    Il Panathinaikos è campione d’Europa: nella finale di Barcellona il Maccabi cede per 70-78 (nona finale persa della sua storia) e consegna alla squadra di coach Obradovic il più importante titolo continentale. E’ il sesto titolo per i “Verdi” in 15 stagioni, il quinto dall’anno 2000. Una dinastia che non sembra avere mai fine.

    Molto gradevole ed intensa la partita disputata alle ore 16.30, i greci fanno capire agli israeliani di quale pasta siano fatti e chiudono avanti 22-15 il primo quarto. La reazione dei gialloblu avviene nel secondo parziale dato che gli uomini di Blatt riescono ad arrivare fino al -3 (30-33 all’intervallo).

    Nel terzo periodo il Panathinaikos prende il largo, e porta il divario sul +11 trascinato dalle triple di Romain Sato (ex Montepaschi Siena) e di Drew Nicholas. Nell’ultimo quarto c’è il disperato assalto del Maccabi che arriva ad una manciata di punti dal pareggio ma Mike Batiste sigilla il risultato e regala alla sua squadra, a se stesso ed ai suoi compagni l’ennesimo successo. Per coach Obradovic addirittura è l’ottavo trionfo in Eurolega.
    Decisivi nella finalissima il solito Batiste (18 punti), il talento Diamantidis (16 punti), Nicholas (14 punti) e Sato (13 punti). Per gli avversari dei greci bene Eidson (17 punti), Blu (14 punti), Eliyahu (12 punti che stavano riportando in partita il Maccabi nel finale) e Pargo che segna 12 punti e pareggia il record di assist, a quota 9, per una finale di Eurolega.
    M.V.P. della manifestazione viene eletto Dimitris Diamantidis grazie alla splendida prestazione contro gli israeliani: oltre ai 16 punti ci sono anche 5 rimbalzi e 9 assist (che pareggia così il record di Pargo firmato pochi minuti prima), per lui, come per Batiste e Fotsis, si tratta del terzo titolo di Eurolega in carriera.
    Si chiude con la gioia dei tifosi greci questa edizione di Eurolega, il prossimo anno saranno i “Verdi” la squadra da battere.

    FINALE EUROLEGA:

    PANATHINAIKOS-MACCABI ELECTRATEL AVIV 78-70