Categoria: Basket

  • NBA: Ufficializzati i migliori quintetti della stagione

    NBA: Ufficializzati i migliori quintetti della stagione

    La NBA ha comunicato i 3 migliori quintetti stagionali. Questi i risultati dopo le votazioni dei 119 aventi diritto (tra parentesi squadra di appartenenza e punti totalizzati nelle votazioni)

    Migliore quintetto NBA:

    PG: Derrick Rose (Chicago Bulls-593 punti)
    SG: Kobe Bryant (Los Angeles Lakers-551 punti)
    SF: Kevin Durant (Oklahoma City Thunder-492 punti)
    PF: LeBron James (Miami Heat-595 punti)
    C: Dwight Howard (Orlando Magic-593 punti)

    Secondo quintetto NBA:

    PG: Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder-184 punti)
    SG: Dwyane Wade (Miami Heat-392 punti)
    SF: Dirk Nowitzki (Dallas Mavericks-437 punti)
    PF: Pau Gasol (Los Angeles Lakers-259 punti)
    C: Amar’è Stoudemire (New York Knicks-258 punti)

    Terzo quintetto NBA:

    PG: Chris Paul (New Orleans Hornets-157 punti)
    SG: Manu Ginobili (San Antonio Spurs-106 punti)
    SF: Zach Randolph (Memphis Grizzlies-67 punti)
    PF: LaMarcus Aldridge (Portland Trail Blazers-135 punti)
    C: Al Horford (Atlanta Hawks-62 punti)

    Da notare che solo Lebron James ha ottenuto l’unanimità dei voti da primo quintetto.

  • NBA: Rivers resta a Boston per 5 anni! I dubbi di Phil Jackson sul suo futuro.

    NBA: Rivers resta a Boston per 5 anni! I dubbi di Phil Jackson sul suo futuro.

    Dal mondo NBA arrivano 2 notizie molto importanti: la prima è che Doc Rivers, coach dei Boston Celtics, ha prolungato il suo contratto per altri 5 anni. Il nuovo contratto ancora non è stato firmato dato che c’è ancora qualche piccolo dettaglio da sistemare ma pare proprio che l’attuale allenatore abbia preso la decisione di proseguire l’avventura con i “Verdi”. Sarebbero 7 i milioni di dollari all’anno garantiti a Rivers, cifra che lo ha fatto desistere dai suoi propositi di lasciare Boston e dedicarsi alla famiglia come inizialmente sembrava dovesse fare.
    A proposito del futuro dei Celtics ha parlato il G.M. Danny Ainge dopo l’eliminazione subìta dai Miami Heat:

    • Dobbiamo sicuramente fare dei cambiamenti, dato che con questo roster non riusciremmo a competere per il titolo il prossimo anno. Saremo infatti un anno più anziani, mentre squadre come Miami possiedono delle stelle più giovani delle nostre. Se dovesse arrivare una giusta offerta, potrei anche prendere in considerazione l’ipotesi di vendere uno tra Pierce, Allen e Garnett, mentre non è nei nostri piani cedere Rondo. Sicuramente offriremo a Jeff Green un nuovo contratto, perchè vogliamo tenerlo con noi e crediamo che ci potrà dare un ottimo contributo! Se ho qualche rimpianto per la stagione appena passata? Sì, dovevo fare di più per trattenere Tony Allen!

    La seconda riguarda sempre il mondo degli allenatori: in molti davano il grande Phil Jackson sulla via del ritiro. Ma da quanto emerge dalle sue ultime dichiarazioni la storia potrebbe anche non essere così:

    • Oggi vi dico che sono sicuro della mia decisione, e che la partita di domenica contro i Dallas Mavericks è stata l’ultima della mia carriera. Ma non so cosa potrà succedere da qui a sei mesi. Riguardo all’ultima stagione, non mi era mai capitato di allenare una squadra così. I miei giocatori hanno talento, ma sono entrati in un momento di difficoltà e non sono stati capaci di uscirne. Non hanno imparato dai loro errori, non sono riusciti a cambiare, ed è una cosa che non mi era mai capitata nella mia carriera

    E sempre a proposito di allenatori, i Lakers intanto guardano avanti e, come abbiamo già riportato qualche tempo fa, anticipando le indiscrezioni attuali, potrebbe essere Rick Adelman a prendere il posto di Jackson sulla panchina gialloviola (leggi l’articolo). Una mossa ottima per la dirigenza dei Lakers dato che Adelman è uno dei migliori coach in giro per la NBA.

  • NBA, playoff: Memphis pareggia contro i Thunder, si va a gara 7

    NBA, playoff: Memphis pareggia contro i Thunder, si va a gara 7

    Memphis riesce a pareggiare il conto (3-3) nella serie contro i Thunder.
    Per la prima volta in questi playoff una serie arriva a gara 7, segno che la sfida tra Memphis ed Oklahoma City è stata finora la più bella ed emozionante finora disputata.
    Gli ospiti partono meglio e nel primo tempo tengono in mano la gara con autorità volando anche sul +13. Battier sulla sirena del secondo periodo regala il -10 con un tiro da 3 punti che psicologicamente sblocca i padroni di casa. Nella ripresa infatti il recupero dei Grizzlies è inesorabile e la gara vive un emozionante punto a punto. E’ nell’ultima frazione di gioco che Memphis trova la forza di scappare grazie alle giocate di Zach Randolph che regala il prezioso successo. L’ala della squadra del Tennessee firma 30 punti e 13 rimbalzi e grazie al contributo di Mayo (16 punti) ed alla regia di Conley (11 punti e 12 assist) trascina i suoi compagni all’ultimo match che designerà la seconda finalista della Western Conference che affronterà i Dallas Mavericks. Per i Thunder delude Kevin Durant che mette a segno solo 11 punti (gravato anche dai falli) mentre il trascinatore è Westbrook con 27, poi poco altro. Tra meno di 48 ore l’appuntamento è ad Oklahoma City (domenica ore 21.30 italiane) per la decisiva gara 7, una sfida da non perdere assolutamente per tutti gli appassionati NBA.

    Playoff NBA 13 maggio 2011

    Memphis Grizzlies-Oklahoma City Thunder 95-83
    Mem randolph 30, Mayo 16, Conley 11
    Okl Westbrook 27, Harden 14, Durant 11

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Boston Celtics (3) serie 4-1 Heat (Heat qualificati)
    Chicago Bulls (1)-Atlanta Hawks (5) serie 4-2 Bulls (Bulls qualificati)

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)- Dallas Mavericks (3) serie 0-4 Mavericks (Mavericks qualificati)
    Oklahoma City Thunder (4)-Memphis Grizzlies (8) serie 3-3

  • Montezemolo vuole una F1 stile NBA

    Montezemolo vuole una F1 stile NBA

    Una Formula 1 stile NBA. E’ quel che sogna il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo che in un’intervista alla CNN spiega come sia di vitale importanza definire il ruolo della Formula 1 una volta che scadrà il contratto con la CVC Capital Partners, la società che detiene i diritti commerciali del Grande Circus, nel 2012 sancito con la FOTA, l’associazione delle scuderie di Formula 1.
    Montezemolo infatti vorrebbe che si venisse a creare, a partire da quella data, un Mondiale alternativo dove a gestire tutti i diritti commerciali della F1 sia una società creata dagli stessi team e non una esterna, in pratica un Mondiale indipendente ed autogestito, così come avviene nella massima Lega professionistica di basket americana: “Alla fine del 2012 scadranno tutti i contratti di ogni singolo team con il fondo CVC, che gestisce i diritti TV. Quindi, abbiamo tre alternative. Rinnoviamo con CVC, troviamo un nuovo partner oppure possiamo gestire il Mondiale come le squadre di basket, che hanno creato un format di grande successo negli Stati Uniti. Quindi potremmo creare una nostra società, sul modello della NBA, per gestire le gare, i diritti televisivi e tutto il resto“.

    La proposta del numero uno di Maranello non è poi così impraticabile anche se riconosce i meriti di Bernie Ecclestone per quanto fatto in questi anni: “Bernie Ecclestone ha fatto un ottimo lavoro ma ha già venduto la Formula 1 per tre volte. Se la Formula 1 è sbarcata in Russia e in India il merito è anche suo. E’ grazie a lui se è diventato uno sport conosciuto in tutto il mondo. Ora dobbiamo trovare la soluzione migliore. E’ importante investire per il futuro“.

    L’eventualità di un cambiamento del format è testimoniato dal fatto che effettivamente qualcosa sta cominciando a muoversi con la Exor e la News Corporation, le casseforti della famiglia Agnelli e Murdoch, che hanno rivelato il proprio interesse nell’acquisizione della Formula 1, un business che muove diversi miliardi di euro, come confermato giorni fa dagli stessi diretti interessati (John Elkann, James Murdoch, figlio di Rupert, Bernie Ecclestone e la stessa CVC Capital Partners ndr).

  • NBA: Ufficializzati i 2 migliori quintetti dei rookie

    NBA: Ufficializzati i 2 migliori quintetti dei rookie

    La NBA ha reso noti i 2 migliori quintetti dei rookie della stagione 2010/2011.
    Questo l’esito della votazione (l’unanimità è stata raggiunta solo da Blake Griffin che ha ottenuto solamente voti da primo quintetto):

    Primo team rookie:

    PG: John Wall (Washington Wizards-punteggio 57)
    SG: Gary Neal (San Antonio Spurs-punteggio 44)
    SF: Landry Fields (New York knicks-punteggio 56)
    PF: Blake Griffin (Los Angeles Clippers-punteggio 58)
    C: DeMarcus Cousins (Sacramento Kings-punteggio 54)

    Secondo team rookie:

    PG: Eric Bledsoe (Los Angeles Clippers-punteggio 19)
    SG: Paul George (Indiana Pacers-punteggio 12)
    SF: Wesley Johnson (Minnesota Timberwolves-punteggio 26)
    PF: Derrick Favors (Utah Jazz-punteggio 18)
    C: Greg Monroe (Detroit Pistons-punteggio 42)

  • NBA, playoff: Chicago stende Atlanta ed è in finale di Conference

    NBA, playoff: Chicago stende Atlanta ed è in finale di Conference

    I Chicago Bulls battono abbastanza agevolmente gli Hawks ad Atlanta e chiudono la serie sul 4-2. Ottenuta quindi la qualificazione alla finale di Conference che ai Bulls mancava dal 1998 (anno dell’ultimo trionfo, contro gli Utah Jazz, sotto la guida di Phil Jackson in panchina e di Michael Jordan in campo).
    Già dal secondo quarto in poi la gara si mette in discesa per Chicago che piazza la doppia cifra di vantaggio, Atlanta non è in serata, fatica a far girare la palla e trova poche volte il canestro. Il divario tra i 2 team si amplia ancora di più fino ad arrivare al +21 Chicago nel quarto periodo. Gli ospiti riescono a mantenere facilmente il vantaggio accumulato e vincono per 93-73. Rose firma un’ottima doppia doppia da 19 punti e 12 assist, decisivo (ed era ora) anche Carlos Boozer che piazza 23 punti, 10 rimbalzi e 5 assist. Prezioso come la solito il contributo di Deng e Noah (rispettivamente 13 ed 11 punti). Atlanta viene condannata ancora una volta dalla pessima prestazione al tiro da 3 punti (arma vitale per questa squadra) con una sola tripla mandata a segno sulle 11 tentate. Non sono bastati i 19 punti di Johnson ed i 18 di Smith, Crawford impalpabile con soli 8 punti segnati. Nella finale di Conference la sfida tra Bulls ed Heat promette scintille.

    Playoff NBA, 12 maggio 2011

    Atlanta Hawks-Chicago Bulls 73-93
    Atl Johnson 19, Smith 18, Crawford 8
    Chi Boozer 23, Rose 19, Deng 13

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Boston Celtics (3) serie 4-1 Heat (Heat qualificati)
    Chicago Bulls (1)-Atlanta Hawks (5) serie 4-2 Bulls (Bulls qualificati)

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)- Dallas Mavericks (3) serie 0-4 Mavericks (Mavericks qualificati)
    Oklahoma City Thunder (4)-Memphis Grizzlies (8) serie 3-2 Thunder

  • Basket: Trovato morto Robert Traylor, giocò anche a Napoli

    Basket: Trovato morto Robert Traylor, giocò anche a Napoli

    Robert “The Tractor” Traylor, 34enne cestista statunitense, è stato trovato morto nel suo appartamento a San Juan, in Porto Rico.
    Nella sua carriera dal 1998 al 2005 ha giocato in NBA, ma poi Traylor ha trovato spazio anche altrove (ha giocato per poche settimane in Italia: nel 2009 ha disputato infatti 7 partite con Napoli).
    I Vaqueros de Bayamon, la squadra nella quale militava il giocatore, dal proprio sito hanno reso noto che Traylor è deceduto probabilmente per un attacco cardiaco.

    Soprannominato “The Tractor”, ovvero il trattore, per via del suo fisico possente, in Italia è diventato “famoso” per aver provocato, nella Summer League del 2008, l’infortunio alla schiena di Danilo Gallinari che si schiantò contro Traylor in un’azione di gioco.
    Star dell’Università di Michigan, era stato scelto col numero 6 al Draft 1998 dai Dallas Mavericks, che lo avevano dato poi ai Milwaukee Bucks in cambio di Dirk Nowitzki (scelta numero 9) e Pat Garrity. In NBA ha giocato 438 partite con Milwaukee, Cleveland e gli Hornets (nel 2001-02 a Charlotte, le due stagioni successive a New Orleans), mettendo insieme 4,8 punti e 3,7 rimbalzi di media, una carriera mai decollata per colpa di problemi di peso e di un difetto congenito all’aorta per cui venne operato nel 2006. Ha cercato fortuna anche in Europa: ha giocato in Spagna e Turchia prima di approdare, come già detto, in Italia, a Napoli, dove nelle 7 partite disputate mette assieme 9,9 punti e 6,7 rimbalzi di media.
    Ciao Robert, riposa in pace…

  • NBA, playoff: Miami elimina Boston, Thunder avanti 3-2 sui Grizzlies

    NBA, playoff: Miami elimina Boston, Thunder avanti 3-2 sui Grizzlies

    2 le partite disputate nella notte NBA valide per le semifinali di Conference.

    I Miami Heat vincono gara 5 e spediscono a casa i campioni in carica della Eastern Conference, i Boston Celtics. Gli ospiti partono bene e toccano la doppia cifra di vantaggio ma Miami riesce a ricucire il gap grazie alla serata magica di James e Wade. Si arriva al quarto quarto con le squadre punto a punto, i Celtics a 5 minuti dalla fine sembrano poter andare via e vincere l’incontro ma qui entra in scena LeBron James con la sua vendetta: il numero 6 degli Heat, che negli ultimi anni era stato eliminato da Boston, squadra diventata la sua “bestia nera”, prende per mano i suoi compagni e con 2 triple importantissime, inserite in un parziale di 16-0, ribalta completamente l’esito del match regalando partita e serie al suo team.
    Wade è il top scorer con 34 punti, a cui aggiunge 10 rimbalzi, 5 assist e 4 recuperi, James lo segue a ruota con 33 (5/7 da 3 punti) e Bosh firma la consueta doppia doppia da 14 punti e 11 rimbalzi (81 dei 97 punti totali di Miami provengono come al solito da loro). Per Boston eliminazione molto amara, probabilmente come per gli acerrimi rivali dei Lakers si chiude qui il ciclo vincente (che in 3 anni ha portato a 2 finali NBA e ad un titolo). Si dovrà pensare a rendere migliore la squadra senza smantellare ma la cosa è molto più facile a dirsi che a farsi.

    I Thunder per la prima volta si portano avanti nella serie contro Memphis (3-2) ed ora sono ad un passo dalla qualificazione alla finale di Conference. Dominio totale per la squadra di Kevin Durant che non lascia scampo agli avversari, scendendo sul parquet più concentrata e determinata a prendersi la vittoria dopo aver ritrovato la fiducia grazie al successo in gara 4 a Memphis ottenuto dopo una partita che resterà nella storia con ben 3 overtime. Poco da dire sul match, il miglior realizzatore per i Thunder è Durant con 19 punti in soli 30 minuti di gioco, ottima la prestazione di Cook che infila 18 punti con 4/5 dalla lunga distanza, ma tutti i 12 giocatori di casa vanno a segno (cosa abbastanza rara in NBA), per i Grizzlies (con il morale sotto i piedi dopo gara 4 e forse ancor di più dopo questa gara 5) si salva il solo Marc Gasol con 15 punti, mentre Zach Randolph è un fantasma (solo 9 punti per il leader di Memphis). Per gara 6 si torna in Tennessee, i Grizzlies saranno chiamati all’impresa.

    Risultati playoff NBA dell’11 maggio 2011

    Miami Heat-Boston Celtics 97-87
    Mia Wade 34, James 33, Bosh 14
    Bos Allen 18, Garnett 15, Pierce 12

    Oklahoma City Thunder-Memphis Grizzlies 99-72
    Okl Durant 19, Cook 18, Westbrook 11
    Mem Gasol 15, Arthur 9, Conley 9, Randolph 9

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Boston Celtics (3) serie 4-1 Heat (Heat qualificati)
    Chicago Bulls (1)-Atlanta Hawks (5) serie 3-2 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)- Dallas Mavericks (3) serie 0-4 Mavericks (Mavericks qualificati)
    Oklahoma City Thunder (4)-Memphis Grizzlies (8) serie 3-2 Thunder

  • NBA: Bynum (Lakers) squalificato per 5 turni per il fallo su Barea [Video]

    NBA: Bynum (Lakers) squalificato per 5 turni per il fallo su Barea [Video]

    Alla NBA non è piaciuto per niente il fallo e l’atteggiamento di Andrew Bynum che in gara 4 contro i Mavericks aveva steso la guardia J.J. Barea con una gomitata che avrebbe potuto provocare parecchi danni fisici al piccolo giocatore di Dallas.

    La squalifica è arrivata puntuale ed è di 5 giornate, la Lega ha inoltre multato di 25.000 dollari il centro dei Lakers perchè rientrando in direzione degli spogliatoi si è tolto la canotta da gioco.

    Come parziale attenuante per il giocatore c’è da dire che sono arrivate subito dopo le scuse pubbliche a Barea per il fallo, definito dal giocatore gialloviola stesso come “terribile ed inaccetabile”. E’ inoltre arrivata la promessa da parte di Bynum che ha affermato che una cosa simile non si verificherà più in futuro e che si ritiene fortunato che il suo gesto non abbia provocato conseguenza peggiori al playmaker dei Mavs.

    Le immagini dell’episodio (che vi proponiamo nel video sottostante) lasciano ben poco da dire: Bynum, al limite della sopportazione per l’umiliante sconfitta sia in partita che nella serie playoff (leggi l’articolo), pianta un gomito tra le costole di Barea che cade rovinosamente a terra. Bynum non è nuovo ad “imprese” del genere dato che a Marzo era stato squalificato per 2 turni per un brutto fallo su Michael Beasley, ala dei Minnesota Timberwolves, in una partita giocata allo Staples Center di Los Angeles.
    Nella serie contro i Lakers, Barea aveva provocato in gara 2 (vinta sempre dai texani sul parquet gialloviola, l’espulsione di Ron Artest (con conseguente squalifica di un turno), reo di aver preso la faccia dell’avversario mentre la guardia dei Mavericks si apprestava a portare palla oltre la propria metà campo. E sempre in gara 4, pochi istanti prima del fallaccio di Bynum, anche Odom era stato costretto a lasciare il parquet per un fallo di reazione su Dirk Nowitzki. Insomma, modo peggiore di chiudere un ciclo non poteva esserci per i Los Angeles Lakers.

    IL VIDEO DEL FALLO DI BYNUM:

    [jwplayer mediaid=”106858″]

  • NBA: Forman (Bulls) e Riley (Heat) premiati come Manager dell’anno

    NBA: Forman (Bulls) e Riley (Heat) premiati come Manager dell’anno

    La NBA ha reso noto che Pat Riley dei Miami Heat e Gar Forman dei Chicago Bulls sono i co-vincitori del premio di “Esecutivo dell’anno” categoria che rende onore al migliore staff manageriale della stagione.

    Riley si è distinto per aver costruito una squadra stellare grazie ai colpi in sede di mercato con le acquisizioni di LeBron James (il più forte giocatore in NBA al momento) dai Cleveland Cavaliers e di Chris Bosh dai Toronto Raptors oltre ad aver rifirmato il pilastro Dwyane Wade, star indiscussa della sua squadra. Le sue mosse sul mercato sono valse agli Heat un record di 58 vittorie e 24 sconfitte.

    Ancora meglio ha fatto Forman che ha costruito dei Bulls quasi perfetti riuscendo a far progredire la squadra dell’Illinois dalle 41 vittorie e 41 sconfitte della scorsa annata alle 62 di quest’anno (contro le sole 20 sconfitte), un incremento che non poteva essere ignorato dai votanti dato che Chicago ha avuto il miglior record NBA.
    Le sue scelte hanno pagato in toto: Tom Thibodeau, scelto come nuovo coach, ha vinto il premio di allenatore dell’anno, la squadra con i nuovi innesti è cresciuta così tanto che ha permesso a Derrick Rose di esprimersi al meglio e vincere il premio di M.V.P. della stagione, diventando il più giovane giocatore a ricevere questo premio.

    Onoreficenze ampiamente meritate per i 2 manager che hanno portato le rispettive squadre al primo posto assoluto nella Lega (Bulls) ed al secondo posto nella Eastern Conference (terzo assoluto in NBA, per gli Heat).