Categoria: Basket

  • NBA Finals: Highlights Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 2]

    NBA Finals: Highlights Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 2]

    Questi gli highlights di gara 2 delle Finals NBA 2011 tra Miami Heat e Dallas Mavericks.

    La vittoria è andata alla squadra del Texas, che ha battuto con una strepitosa rimonta negli ultimi 7 minuti i padroni di casa che erano avanti di ben 15 lunghezze, per 95-93 portando la serie in parità, sull’1-1.

    La serie si trasferisce ora a Dallas per le prossime 3 partite e se Nowitzki e compagni rispetteranno il vantaggio del fattore campo conquistato proprio in questa gara 2, potrebbero diventare i nuovi campioni della NBA.

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  • NBA Finals: Suicidio Miami, Dallas fa 1-1

    NBA Finals: Suicidio Miami, Dallas fa 1-1

    Incredibile e clamorosa rimonta dei Dallas Mavericks in gara 2 delle Finals NBA 2011. Grazie al successo esterno i texani impattano la serie sull’1-1 alla vigilia delle prossime 3 gare casalinghe ed avranno l’opportunità di vincere serie e campionato se rispetteranno il vantaggio del favore campo che ora pende a loro favore.

    La gara è molto diversa dalla precedente gara 1 con gli attacchi che predominano sulle difese. Nel primo quarto si va al riposo sul 28 pari, i Mavericks però sembrano più in palla ed infatti nella seconda frazione toccano il +9 (51-42) a 3 minuti dal riposo lungo. Ci pensa la solita coppia James-Wade a ricucire tutto il gap nel tempo rimanente con un parziale di 9-0 chiuso da una tripla della stella con il numero 3 che riequilibra le sorti del match e si va al riposo sul 51 pari.

    Nella ripresa gli Heat tentano la fuga e grazie ad una serie di contropiedi terrificanti di Wade e James e ad una tripla di Bibby toccano il +9 ma Dallas non molla e ritorna sotto con un contro parziale che fissa il risultato sul 75-71 in favore degli Heat.
    Il bello deve ancora venire perchè Miami inizia a spingere forte ed arriva a prendere il largo con un eloquente +15 a 7 minuti dalla fine del match (bomba di Wade). Sembra fatta, Dallas in confusione chiama time out, il pubblico rossonero va in delirio ma coach Carlisle ordina le giuste indicazioni ai suoi giocatori che tornano sul parquet trasformati e grazie ad 8 punti Terry ritornano prepotentemente a giocarsi le loro possibilità. Nowitzki firma i successivi 4 punti che pareggiano l’incontro (90-90 a 57 secondi dalla fine). Si ritorna in campo e Wade sbaglia da 3, nel successivo possesso Nowitzki invece dalla distanza è letale e fissa il 93-90 (26 secondi rimanenti). Time out Miami con coach Spoelstra che disegna un buono schema ed al ritorno in campo permette a Mario Chalmers di pareggiare quando restano solo 24 secondi sul cronometro. L’ultima azione in teoria è per i Mavs che sfruttano quasi tutto il tempo ed assestano il canestro vincente con Nowitzki a 3 secondi dalla fine. Per Miami i time out sono finiti, Wade prova il tiro della disperazione da distanza siderale ma ovviamente la palla non va a bersaglio. Festeggiano i texani, per gli Heat invece una mazzata che sarà dura da assorbire.
    Miami ha in Wade il top scorer con 36 punti, bene anche James che chiude a quota 20, Bibby infila 4 bombe per un totale di 14 punti, male Bosh che viene annullato da Nowitzki e Chandler. Proprio il tedesco è il protagonista del finale e chiude la sua gara con 24 punti ed 11 rimbalzi, ben assistito da Marion (20 punti) e Terry (16 punti ed autore della clamorosa rimonta nei 7 minuti di fuoco), con Chandler che chiude l’area e segna 13 punti con 7 rimbalzi.
    E’ la prima sconfitta casalinga per la squadra della Florida in questi playoff, una caduta che potrebbe costare molto cara, visto che ora la serie si trasferisce in Texas per le prossime 3 gare e Dallas in teoria potrebbe chiudere i giochi. La rimonta compiuta in questa gara 2 dai Mavs lascia oscuri presagi dato che assomiglia in maniera impressionante a quella subita dagli stessi Mavericks, 5 anni fa, in gara 3, sempre in finale NBA proprio contro gli Heat: allora Nowitzki e compagni guidavano la serie 2-0 e persero per 4-2, non riuscendo più a riprendersi, ora staremo a vedere come reagiranno Wade, James e Bosh. Certo è che la squadra biancoblu ha dimostrato di avere una carattere d’acciaio e sarà molto difficile da superare sul proprio parquet.

    Finals NBA 2011

    Miami Heat-Dallas Mavericks 93-95
    Mia Wade 36, James 20, Bibby 14
    Dal Nowitzki 24, Marion 20, Terry 16

    LA SERIE:

    Miami Heat (2)-Dallas Mavericks (3) serie 1-1

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    GUARDA LE MIGLIORI GIOCATE DI GARA 2

  • NBA: Shaquille O’Neal si ritira

    NBA: Shaquille O’Neal si ritira

    Un piccolo messaggio sul suo profilo personale di Twitter, così Shaquille O’Neal ha deciso di dire basta al basket giocato e ringraziare i tifosi di tutto il mondo.

    • Ragazzi, è andata. Dopo 19 anni ho deciso di smettere. Lo voglio comunicare prima a voi tifosi perchè mi avete sempre sostenuto e ci tengo a ringraziarvi

    Queste le parole del centro dei Boston Celtics che chiudono 19 anni di una carriera straordinaria ed a tratti irripetibile. Per molti Shaq ha rappresentato il primo vero centro dominante dopo l’era Jabbar, unico nei suoi modi di fare e come comunicatore.

    L’ultima parola però potrebbe anche non essere scritta dato che la sua attuale squadra, i Celtics, non hanno nè confermato, nè smentito le intenzioni di O’Neal.

    Shaq fu scelto al draft del 1992 dagli Orlando Magic. Nel 1996 passò ai Los Angeles Lakers, squadra in cui rimase fino al 2006 e con cui vinse 3 titoli. Furono i litigi con l’altra star gialloviola Kobe Bryant ad indurre il centro a cambiare aria e a passare nel 2004 ai Miami Heat. Nel 2006 O’Neal vinse il suo quarto ed ultimo anello. Le ultime squadre con cui ha giocato sono state i Phoenix Suns, i Cleveland Cavaliers e i Boston Celtics.

  • Basket, Serie A: Cantù sul 2-0 contro Milano

    Basket, Serie A: Cantù sul 2-0 contro Milano

    Anche gara 2 delle semifinali playoff del campionato italiano di serie A di basket va alla Bennet Cantù che batte per 70-64 l’Armani Jeans Milano e nella prossima partita avrà il primo match point per approdare alla finale.

    Nel primo tempo sono i padroni di casa a dominare, soprattutto con il tiro da 3 punti che punisce sistematicamente la difesa ospite (7/14 contro il misero 1/10 dell’Armani Jeans), ma è tutta la squadra di coach Trinchieri a giocare su altissimi livelli.

    Poi, nella ripresa dopo aver espresso un ottimo basket ed essersi trovata sul +14 al 29esimo minuto di gioco, improvvisamente Cantù spegne la luce e lascia spazio alla clamorosa rimonta dell’Armani Jeans: la Bennet segna solo 2 punti nei primi 5 minuti dell’ultimo quarto e sente i biancorossi avvicinarsi pericolosamente, prima sul -5, poi successivamente sul-3 con Hawkins (62-59 al 39esimo minuto). Sono 2 tiri liberi di Rocca a condannare la truppa di coach Peterson dato che il centro sbaglia entrambe le conclusioni per il possibile -1, cosa che non fa invece Mike Green che segna entrambi e chiude un incontro prima dominato ma diventato improvvisamente più complicato del previsto, per la Bennet, con il passare dei minuti.

    4 uomini in doppia cifra per i canturini con Mazzarino a quota 13 punti, Leunen a 12, ed 11 a testa per Micov e Scekic, per Milano invece 15 di Greer e 12 di Rocca. Per gara 3 si va tutti a Milano con i padroni di casa che saranno spalle al muro ma desiderosi di mandare avanti la serie fino all’ultima partita.

    Risultati playoff 1 giugno 2011

    Bennet Cantù-Armani Jeans Milano 70-64

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    1 MONTEPASCHI SIENA-5 BENETTON TREVISO serie 1-0 Siena

    2 BENNET CANTU-3 ARMANI JEANS MILANO serie 2-0 Cantù

  • NBA Finals: Top 5 Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 1]

    NBA Finals: Top 5 Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 1]

    Ecco le migliori 5 azioni di gara 1 delle Finals NBA tra Miami Heat e Dallas Mavericks. La partita è stata vinta dagli Heat del trio Wade-James Bosh ed i magnifici 3 sono presenti in tutte le 5 giocate più belle della notte. Per Dallas si prospetta un percorso tutto in salita, superare questi avversari potrebbe essere veramente difficile, il livello di talento di Miami è spaventoso, come d’altronde si può ben vedere in queste immagini!

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  • NBA Finals: Highlights Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 1]

    NBA Finals: Highlights Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 1]

    Questi gli highlights di gara 1 delle Finals NBA 2011 tra Miami Heat e Dallas Mavericks.

    La vittoria è andata alla squadra della Florida padrona di casa che ha battuto gli ospiti texani per 92-84 portandosi in vantaggio per 1-0 nella serie che deciderà il team campione per la stagione 2010/2011.

    Si replica giovedì per gara 2 sempre sul parquet degli Heat.

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  • NBA Finals: Miami batte Dallas e vola sull’1-0

    NBA Finals: Miami batte Dallas e vola sull’1-0

    Gara 1 delle Finals NBA 2011 va ai Miami Heat che guidati dai soliti “Big Three” si impongono sui tenaci Dallas Mavericks. Vittoria sofferta perchè per 3 quarti di partita i texani mettono a dura prova i padroni di casa. Poi nel decisivo periodo emerge tutta la classe di Wade e James e per Nowitzki e compagni non c’è nulla da fare.

    L’inizio del match è molto teso, i 2 team intasano l’area piccola e gli unici canestri dell’incontro vengono segnati dalla distanza. Col passare dei minuti le 2 squadre prendono confidenza col canestro e si sciolgono, riuscendo finalmente ad esprimere un buon basket, al riposo si va in sostanziale equilibrio ma Dallas sembra reggere meglio i ritmi dell’incontro.

    All’inizio del secondo tempo a risultare più efficaci sono i Mavericks che grazie a Terry, alle giocate di Nowitzki e ad un attivissimo Shawn Marion si portano sul + 8 che sarà il loro massimo vantaggio in gara. Prima della fine della terza frazione ci pensano i soliti James e Wade a riavvicinare gli Heat. Il fantastico duo dell Florida non solo azzera il divario dagli avversari ma nei secondi finali porta Miami avanti di 4 lunghezze. E’ il colpo decisivo al cuore di Dallas che non riuscirà più a mettere la testa avanti, anche perchè Haslem cresce di intensità e regala preziosi rimbalzi e 5 punti alla sua squadra, che poi si porta sul +12 a soli 40 secondi dal termine con le spettacolari giocate della premiata ditta, nemmeno a farlo apposta, Dwyane Wade-LeBron James. Partita chiusa sul risultato di 92-84 e primo punto in favore degli Heat.
    James è autore di una splendida gara da 24 punti, 9 rimbalzi e 5 assist con un ottimo 4/5 da 3 punti, Wade lo segue a quota 22 ed aggiunge anche 10 rimbalzi e 6 assist. Bosh chiude a 19 punti e 9 rimbalzi con una buona partenza ma un finale in calando. Per i padroni di casa da segnalare anche i 12 punti con 3 bombe di Mario Chalmers, si fanno valere anche Haslem e Miller rispettivamente con 7 e 6 punti. Gli sconfitti, i Mavs, hanno nel solito tedesco Nowitzki il top scorer con 27 punti, Marion sforna la doppia doppia da 16 punti e 10 rimbalzi, Terry arriva a 12 ma tutti segnati nel primo tempo. A fare la differenza sono i rimbalzi di attacco (16 a 6 a favore di Miami, 46-36 invece il totale sempre per gli Heat) e la grande difesa dei padroni di casa in ogni singolo istante di gioco che limita a soli 84 punti segnati la squadra che finora aveva segnato più di tutti in questi playoff con una media di 110 punti a gara (26 punti in meno ieri sera).
    Gara 2 si giocherà sempre a Miami giovedì notte, l’appuntamento è fissato, non resta che godersi lo spettacolo di queste finali!

    Finals NBA 2011

    Miami Heat-Dallas Mavericks 92-84
    Mia James 24, Wade 22, Bosh 19
    Dal Nowitzki 27, Marion 16, Terry 12

    LA SERIE:

    Miami Heat (2)-Dallas Mavericks (3) serie 1-0 Heat

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    GUARDA LE MIGLIORI GIOCATE DI GARA 1

  • Basket: Passaporto falso per Omar Thomas, Avellino nella bufera

    Basket: Passaporto falso per Omar Thomas, Avellino nella bufera

    Scoppia il caso Omar Thomas nel basket italiano: il cestista dell’Air Avellino, eletto M.V.P. stagionale, avrebbe ottenuto illegalmente il suo passaporto di comunitario come riporta il sito sloveno Zurnal24 che riprende alcune dichiarazioni del ministero degli Interni sloveno che afferma che non ci sarebbe alcun cittadino di nome Omar Abdul Thomas.

    Subito si è attivato il Presidente della Federbasket Dino Meneghin, che ha chiesto alla procura federale ”di provvedere ad effettuare tutti gli accertamenti possibili” sul passaporto dello stesso Thomas.

    Omar Thomas, 29 anni, e’ in Italia dalla stagione 2006, con una breve parentesi in Francia. In questa stagione ha avuto una media di 18 punti e 6,2 rimbalzi di media a partita. E’ principalmente grazie a lui se Avellino quest’anno e’ arrivata nei quarti in campionato (eliminata da una grande Benetton Treviso) ed in semifinale di Coppa Italia. Il giocatore grazie a questo exploit sportivo è nel mirino di molte squadre italiane ed estere. Ma questa vicende potrebbe rimettere tutto in discussione.

  • Basket, Serie A: Siena schianta Treviso

    Basket, Serie A: Siena schianta Treviso

    In gara 1 della semifinale playoff del campionato italiano di Serie A di basket facile vittoria casalinga per la Montepaschi Siena sulla Benetton Treviso.
    I toscani, campioni d’Italia in carica e favoritissimi nella corsa al titolo anche quest’anno, si sono imposti per 79-58.
    La partita resta equilibrata solo all’inizio del primo quarto, poi sul finire di frazione Siena scappa via (già sul +10, 24-14 il parziale) e non verrà più recuperata dagli avversari. Il secondo periodo è un massacro per i veneti che finiscono sotto di 22 lunghezze prima che Markovic limi leggermente il passivo sul -18 (46-28).
    Siena capisce che può amministrare con tranquillità il grande vantaggio e così ci si affaccia all’ultimo quarto sul 65-43. L’ordinaria amministrazione prosegue nell’ultima frazione di gioco e la Montepaschi si prende agevolmente gara 1. Per Siena ci sono 16 punti di Hairston, mentre Lavrinovic ne mette a referto 12 e McCalebb 11.
    Per Treviso il miglior realizzatore è Gentile con 14 punti.Giovedì è in programma la seconda sfida e la Benetton è chiamata ad un pronto riscatto per non vedere già lo spettro dell’eliminazione.

    Risultati playoff 31 maggio 2011

    Montepaschi Siena-Benetton Treviso 79-58

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    1 MONTEPASCHI SIENA-5 BENETTON TREVISO serie 1-0 Siena

    2 BENNET CANTU-3 ARMANI JEANS MILANO serie 1-0 Cantù

  • Analisi della Finale NBA Miami Heat – Dallas Mavericks

    Analisi della Finale NBA Miami Heat – Dallas Mavericks

    Nella serata americana (le 2 di notte in Italia) prenderà il via la Finalissima NBA che quest’anno metterà di fronte i Miami Heat contro i Dallas Mavericks. Per entrambe si tratta della seconda finale nella storia e caso strano vuole che anche la prima sia stata uno scontro tra queste 2 franchigie. Per capire bene l’atto conclusivo della stagione NBA non può non essere fatto un accenno a ciò che successe 5 anni fa, stagione 2005-2006, con le 2 squadre che diedero vita ad una serie tra le più pazze degli ultimi anni: i Mavs di Nowitzki, con il vantaggio del fattore campo ed avanti per 2 partite a 0 vanno a giocare sul parquet degli avversari. Dominano la gara fino a 7 minuti dalla fine e quando il punto della sicurezza pare messo in cassaforte (ricordiamo che un risultato di 3-0 in una serie di playoff NBA non è mai stato ribaltato nella storia) ecco che si illumina la stella di Dwyane Wade. La guardia degli Heat guida la sua squadra alla clamorosa rimonta da -13 nei 6 minuti finali del quarto periodo e grazie alle sue prodezze evitano la pesante sconfitta mettendo il punto del 2-1. Il KO è una mazzata tremenda per i texani che non si riprenderanno più, perderanno in sequenza sia gara 4 che gara 5 che la sesta in casa soccombendo per 4-2. Miami e Wade entrano di diritto nella leggenda, dalla porta degli “Immortali”, Dallas e Nowitzki entrano invece nella storia in negativo. Una sconfitta che ancora brucia per i Mavs che avranno ora l’occasione giusta (forse l’ultima vedendo l’età media della squadra) per vendicarsi. Il bello dello sport è anche questo, di dare, presto o tardi, una seconda chance a chi butta al vento la prima occasione.

    Nella nostra analisi non possiamo non accennare ai risultati dell stagione regolare: ebbene, i Mavericks guidano gli scontri diretti per 2-0 (106-96 in Texas, 98-96 all’American Airlines di Miami). Il problema per Nowitzki e compagni è che le vittorie ottenute contro i rivali sono arrivate ad inizio anno, si era ancora nel 2010, e Miami non era certo la squadra che è ora: la franchigia viveva ancora un momento particolare dovuto ai grandi cambiamenti effettuati nel mercato estivo quando vennero riconfermati solo 5 giocatori innestandone 10 nuovi. Tra questi i colpi furono quelli di LeBron James, miglior giocatore della Lega, arrivato da Cleveland, e Chris Bosh, una delle più talentuose ali grandi della NBA, che si trasferì in Florida dai Toronto Raptors di Andrea Bargnani. Entrambi sbarcarono a South Beach a parametro zero grazie alla free agency, subito dopo il rinnovo di Dwyane Wade, stella e leader tecnico ed emotivo della squadra. Un terzetto da sogno che ogni coach desidererebbe allenare ma che nei primi tempi ha vissuto momenti critici: 3 campionissimi hanno bisogno di un naturale periodo di tempo per amalgamarsi e fu proprio in questo periodo che Dallas ne approfittò. La storia adesso è molto cambiata perchè gli Heat sono una squadra fortissima, come dimostrano i risultati ottenuti nell’ultima parte di regular season e fino a questo momento nei playoff.

    E proprio esaminando il percorso della post season può facilmente concludersi che sono arrivate all’appuntamento più importante le 2 squadre migliori: i Mavericks hanno eliminato i Portland Trail Blazers nel primo turno per 4-2, i campioni in carica dei Los Angeles Lakers nel secondo (incredibile quanto meritato sweep per 4-0) nelle semifinali di Confernce, mentre in Finale di Conference a cadere sotto i colpi di Nowitzki sono stati i giovani Thunder di Kevin Durant (4-1 il risultato finale). Gli Heat hanno invece ottenuto tre 4-1 in sequenza: prima contro Philadelphia, poi contro i favoriti alla Finale NBA, ovvero i Boston Celtics ed infine contro la formazione con il miglior record della Lega nella stagione regolare, ovvero i Chicago Bulls. Esaminando questi 2 percorsi la prima cosa che salta all’occhio è il record identico con 12 vittorie e 3 sconfitte. Tuttavia le differenze risiedono nelle sfide casalinghe ed in quelle in trasferta: Miami ha mantenuto inviolato il proprio parquet (8-0), Dallas invece ha perso una partita (7-1), ma va nettamente meglio in trasferta (5 vittorie a fronte di 2 sconfitte), mentre Wade e compagni lontani dalla città hanno avuto un andamento più difficile del previsto (4 successi e 3 KO). Proprio questa potrebbe essere la chiave della serie, la capacità dei Mavs di vincere anche sul campo dell’avversario, mentre il team della Florida non ha dato impressione di essere così continuo in trasferta.

    Se ci ricolleghiamo al 2006, scorrendo i roster si può notare come sia una squadra che l’altra hanno subito profondi cambiamenti nel corso di questi 5 anni: i superstiti sono solo 4, 2 per franchigia, Nowitzki e Terry per Dallas, Wade ed Haslem per Miami. C’era anche Erick Dampier nel 2006 ma a parti invertite visto che era il centro titlare dei texani, mentre ora ricopre il ruolo di sostituto a Miami. Anche gli allenatori sono cambiati. Le squadre quindi si sono evolute, ma hanno agito in 2 direzioni differenti: i Mavericks hanno sempre cercato di costruire un team attorno al leader Dirk Nowitzki aggiungendo giocatori complementari al tedesco, gli Heat invece hanno guardato in tutt’altra direzione, smembrando la squadra lo scorso anno per formare un trio di giocatori super (subito denominato dalla stampa specializzata “The Big Three”) che si suddivide i tiri e le responsabilità in partita.

    Un rapido sguardo anche alle caratteristiche delle 2 squadre: i Mavericks sono i migliori della Lega per efficacia offensiva (110 punti ogni 100 possessi nelle 15 gare della post season), gli Heat sono al contrario il massimo dell’efficacia difensiva (concedono appena 98 punti ogni 100 possessi). In comune hanno però 2 cose: partenze lente con straordinari recuperi ed altissima efficacia nelle “clutch-situations”, cioè nella fasi decisive che si verificano negli ultimi 5 minuti dell’ultimo quarto o negli eventuali supplementari.
    Dallas partirà sicuramente con un quintetto formato da Jason Kidd in regia, Stevenson nel ruolo di guardia, Marion in ala piccola, Nowitzki ala grande e Tyson Chandler come centro. Dalla panchina pronti a subentrare il pericolosissimo Jason Terry, Barea, Stojakovic ed infine Haywood come cambio per i lunghi. Miami si schiererà invece con Bibby o Chalmers come playmaker, Wade sarà la guardia tiratrice, Lebron James in ala piccola, Bosh ala grande e Illgauskas come centro. Pronti a dare il loro contributo dalla panchina ci saranno in primis Haslem, poi Mike Miller, Joel Anthony ed Eddie House (uno che di esperienza e di finali NBA ne sa qualcosa).
    La serie si giocherà principalmente su queste chiavi tattiche: prevarrà l’attacco e la straordinaria circolazione di palla dei Mavericks, oppure la gran difesa ed il velenosissimo contropiede degli Heat?
    Se Jason Kidd continuerà a guidare la squadra come ha fatto finora (a dispetto dei suoi 38 anni) e Nowitzki saprà approfittare degli errori avversari allora i texani potrebbero avere più di una possibilità di ribaltare il pronostico che li vede in partenza sfavoriti. Certamente la marcatura sul tedesco sarà arcigna da parte di Miami che può alternare 3 grandi nomi su di lui: Bosh in prima battuta, Haslem ed anche Anthony. Il raddoppio sul nativo di Wurzburg (con cifre nella postseason da M.V.P.: 28,4 punti di media a partita contro i 23 della regular season, 130 tiri liberi a segno sui 140 tirati ed il nuovo record di 24/24 in gara 1 contro Oklahoma City, 7,5 rimbalzi di media a gara contro i 7 della stagione regolare e una percentuale nel tiro da 3 superiore al 50%) potrebbe innescare l’altra arma dei Mavs ovvero il tiro da oltre l’arco che ha degli interpreti eccezionali in Terry, lo stesso Kidd, Stevenson, Barea, Marion e lo specialista Stojakovic (ne sanno qualcosa i Lakers che in gara 4 della semifinale di Conference vennero distrutti dal tiro da fuori di Terry e Stojakovic che fissarono 4 record validi per la post season).
    Miami dovrà cercare invece di fare leva sulla freschezza fisica e cercare di indirizzare il match sui canoni più consoni ai suoi giocatori. Potrebbe creare qualche problema contrastare il duo di lunghi avversari Nowitzki-Chandler, con l’ex Hornets autore di una stagione strepitosa. Inoltre (sembra strano fare un’affermazione del genere ma i numeri dicono più di qualsiasi altra cosa) la coppia James-Wade dovrà fare attenzione alla marcatura di Stevenson: Wade, nelle 2 partite di regular season, ha preso appena 3 tiri nei 30 minuti in cui Stevenson è stato in campo su di lui, e James ha un modestissimo 1 su 9 al tiro nella stessa situazione. Potrrebbe essere proprio l’ex Wizards (che con James ha un conto aperto per via di alcune polemiche avvenute dopo le sfide tra Cavs e Washington negli anni passati) uno degli agenti speciali “sguinzagliati” da coach Carlisle sulle tracce dei 2 fenomeni rossoneri.

    Per finire, il pronostico pende nettamente dalla parte dei Miami Heat, ma se i Dallas Mavericks riuscissero nell’impresa di espugnare solo una volta il parquet avversario, allora le cose potrebbero cambiare radicalmente. Negli ultimi anni l’unica squadra a ribaltare il fattore campo è stata proprio Miami edizione 2006, dato che in quelle Finals i Mavs avevano 4 gare casalinghe, poi solo vittorie di squadre che avevano il vantaggio del campo (San Antonio 2007, Boston 2008, Lakers 2009 e 2010). Anche per questo aspetto sarebbe dolcissima una rivincita dei “Mandriani” texani. Quello che ci auguriamo è che sia una Finale degna di tale nome!