Categoria: Basket

  • NBA Finals: Top 5 Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 6]

    NBA Finals: Top 5 Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 6]

    Ecco le migliori 5 azioni di gara 6 delle Finals NBA tra Miami Heat e Dallas Mavericks. La partita è stata vinta da Dallas che grazie al successo ha conquistato il punto decisivo che ha messo fine alla serie di Finale, che si è chiusa sul 4-2 in favore dei texani.

    Per la prima volta nella loro storia i Mavs si laureano campioni NBA, un successo aspettato per tanto tempo, ottenuto proprio contro i rivali di 5 anni fa che beffarono proprio i Mavericks in una delle Finali più pazze finora mai viste.

    Vittoria ampiamente meritata per Dallas che ha dimostrato in questi playoff di essere la squadra più forte. Delusione in casa Heat, soprattutto per LeBron James che ancora una volta (anche con una squadra diversa dai Cavaliers) manca l’assalto al tanto desiderato titolo.

    LEGGI l’ANALISI DI GARA 6

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”81024″]

  • NBA Finals: Highlights Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 6]

    NBA Finals: Highlights Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 6]

    Questi gli highlights di gara 6 delle Finals NBA 2011 tra Miami Heat e Dallas Mavericks.

    La vittoria è andata alla squadra del Texas, che ha battuto gli avversari ed ha conquistato il punto decisivo che ha messo fine alla serie di Finale, che si è chiusa sul 4-2 in favore di Dallas.

    Per la prima volta nella loro storia i Mavs si laureano campioni NBA, un successo aspettato per tanto tempo, ottenuto proprio contro i rivali di 5 anni fa che beffarono proprio i Mavericks in una delle Finali più pazze finora mai viste.

    Vittoria meritata per Dallas che ha dimostrato in questi playoff di essere la squadra più forte. Delusione in casa Heat, soprattutto per LeBron James che ancora una volta (anche con una squadra diversa dai Cavaliers) manca l’assalto al tanto desiderato titolo.

    LEGGI L’ANALISI DI GARA 6

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”81004″]

  • NBA Finals: Dallas Mavericks Campioni 2011, battuta Miami, ecco la vendetta di Dirk Nowitzki

    NBA Finals: Dallas Mavericks Campioni 2011, battuta Miami, ecco la vendetta di Dirk Nowitzki

       

    nba.com
    I Dallas Mavericks battono i Miami Heat in gara 6 delle Finals 2011 e si laureano così Campioni NBA. Un successo aspettato da troppo tempo, dato che la franchigia texana da almeno una decina di anni è tra i top team della Lega ma ha sempre mancato l’appuntamento decisivo, soprattutto nel 2006 quando sono stati gli stessi Heat a negare la gioia del primo titolo della storia ai Mavericks in una Finale rimasta negli annali del basket per il suicidio sportivo di Dirk Nowitzki e compagni (anche se ora tutti gli incubi di quella serie possono essere cancellati). La vendetta si compie così 5 anni più tardi, non è un caso che a “servirla” siano gli unici 2 superstiti di quella squadra, ovvero proprio il tedesco di Wuzburg e Jason Terry, autentici trascinatori in tutte le partite vinte. E la soddisfazione per Dallas è doppia visto il potenziale di talento assemblato da Miami nella scorsa Estate con un mercato che ha portato alla corte di Dwyane Wade le stelle LeBron James e Chris Bosh.     La partita inizia benissimo per i padroni di casa che mettono subito la testa avanti grazie ad un LeBron James che sembra infallibile dal campo ed autore già di 9 punti. Miami guida 20-11, e per Dallas piove sul bagnato quando Nowitzki e Chandler compiono il secondo fallo e devono uscire dal parquet per non rischiare ulteriori sanzioni: a prima vista potrebbe materializzarsi la fuga dei rossoneri ma in campo entra Jason Terry che con 5 punti riporta sotto i suoi compagni (22-20). La squadra della Florida va in confusione e gli ospiti ne approfittano con il solito Terry (9 punti nel primo periodo), con la tripla di Cardinal e le bombe di Stevenson che portano il parziale sul 32-24 in favore dei Mavs, ripresi in parte dalla tripla di Eddie House sulla sirena che regala il provvisorio 32-27 con cui si chiude il primo quarto. Il secondo periodo vede protagonista Stevenson che apre con 2 tiri da oltre l’arco, i pasticci degli Heat, uniti alla vena realizzativa dei Mavs portano gli ospiti sul +12 nei primi minuti (40-28), il tutto con Nowitzki comodamente in panchina ed autore di soli 2 punti. Le risorse, i padroni di casa, le trovano in Eddie House che dalla distanza si dimostra cecchino infallibile e riporta prima sul -5 i suoi compagni (40-35), poi la sua terza bomba della serata manda avanti Miami sul 42-40. Il time out successivo porta in dono anche una rissa tra Haslem e Chalmers da una parte e Stevenson e Chandler dall’altra (gli arbitri sanzionano il tutto con 2 tecnici per Miami ed uno per Dallas). Al ritorno in campo è ancora Jason Terry a guidare la sua squadra al contro-sorpasso (saranno 17 i punti a metà gara per lui contro i soli 3 con un brutto 1/12 per Nowitzki) ed all’intervallo lungo i texani guidano per 53-51. Nella ripresa inizia però lo show di Nowitzki che in apertura firma 4 punti per il provvisorio +7, acquistando fiducia in vista del finale di gara. Dallas sembra padrona del match anche perchè Bosh non incide, Wade pare limitato dall’infortunio all’anca subito in gara 5 per un contatto con Cardinal ma ancor più sorprendente è che LeBron James pare nascondersi, esulando dalle sue responsabilità nel momento del bisogno del proprio team. Il tutto si traduce nel canestro del +9 con cui Mahinmi brucia la sirena di fine terzo quarto (81-72). Il decisivo ultimo quarto vede la reazione di Miami che risale fino al -4, ma è incredibile il modo in cui Dallas ristabilisce le distanze con apparente facilità: Barea infatti riporta immediatamente a +8 i suoi compagni (85-77 a 9 minuti dal termine). Nel giro di un minuto il divario aumenta grazie a Terry e proprio a Barea che continua nel suo personalissimo show (+12 con 8 minuti da giocare). James cerca di scuotersi e di dare un senso alla sua partita e porta il risultato sul -7 per gli Heat (94-87 a 5 minuti dalla fine). Come al solito i finali di gara hanno un solo ed unico dominatore, ovvero Dirk Nowitzki: prima 2 tiri da fuori, poi dimostrazione di forza anche vicino al canestro, i Mavs prendono il largo, gli Heat devono arrendersi, il tempo scorre via veloce ed alla fine c’è una sola ed unica certezza: i Dallas Mavericks sono, meritatamente, i Campioni NBA 2011. A trascinare i texani le grandi prove di Terry (27 punti ed una precisione chirurgica per la guardia nata a Seattle) e Nowitzki, leader emotivo di una squadra che ha ampiamente meritato la vittoria (per lui 21 punti ed 11 rimbalzi), eletto alla fine del match (ed era ovvio per come è stato sempre decisivo in questa serie) M.V.P. delle Finals 2011, ma da non dimenticare l’importanza di Barea, diventato un vero rebus perla difesa degli Heat, e la grande prova di Jason Kidd, 38 anni, ed una difesa esemplare contro mostri di atletismo come James e Wade, per non parlare della sua capacità di playmaking come al solito eccezionale. Un grande applauso va fatto a tutti i giocatori biancoblu, da Marion a Chandler, passando per i gregari come Haywood, Cardinal, Stevenson, Stojakovic e Mahinmi. Miami ad onor del vero esce distrutta da questa serie di Finale: a parte le prove insufficienti dei “Big Three” in questa gara 6 (con un James pessimo) emerge con chiarezza che la squadra ha molti limiti, se la bravura dei 3 “primi violini” lo aveva mascherato nelle precedenti serie di playoff, in Finale invece è emerso tutto, dalle lacune in cabina di regia, fino alla poca concretezza sotto canestro, a dimostrazione che ancora serve un centro alla squadra della Florida per poter competere ad alti livelli (e con questo intendiamo vincere il titolo il prossimo anno). Non vogliamo gettare addosso agli Heat la nomea di perdenti anche perchè le qualità tecniche e fisiche per dominare la Lega nei prossimi anni ci sono tutte e basterebbe lavorare bene per colmare i pochi vuoti rimasti in organico per avere un team eccezionale, ma il basket è uno sport strano e non serve “accumulare” o mettere assieme i migliori giocatori per poter vincere: serve un progetto che possa dare agli interpreti a disposizione nel roster la libertà di esprimersi al livello più alto possibile. Al momento abbiamo una certezza però: LeBron James perdeva a Cleveland con una squadra non alla sua altezza, e perde anche a Miami, nella squadra dei suoi “sogni”. LE PAROLE: Emblematiche queste 2 dichiarazioni prese a caldo appena terminata gara 6. La prima è ovviamente di Dirk Nowitzki che corona un sogno dopo 13 anni di vani inseguimenti:

    • Incredibile, ancora non ci credo!

    Poche parole che però dicono tantissimo. La seconda è una dichiarazione, postata su Twitter, del proprietario dei Cleveland Cavaliers, Dan Gilbert, che con James nutre un rapporto burrascoso dopo l’addio dell’ex numero 23 dei Cavs:

    • Nel basket non esistono le scorciatoie!

    Immediato, diretto ed esaustivo, un messaggio che dice più di ogni altra cosa! Finals NBA 2011 Miami Heat-Dallas Mavericks 95-105 Mia James 21, Bosh 19, Chalmers 18 Dal Terry 27, Nowitzki 21, Barea 15 LA SERIE: Miami Heat (2)-Dallas Mavericks (3) serie 2-4 Mavericks (MAVERICKS CAMPIONI NBA 2011) GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELL’INCONTRO GUARDA LE MIGLIORI GIOCATE DI GARA 6 GUARDA LA PREMIAZIONE DEI DALLAS MAVERICKS

  • NBA Finals: Top 5 Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 5]

    NBA Finals: Top 5 Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 5]

    Ecco le migliori 5 azioni di gara 5 delle Finals NBA tra Miami Heat e Dallas Mavericks. La partita è stata vinta da Dallas grazie ad un grande prestazione offensiva (soprattutto nel tiro da 3 punti, con un 13/19 per un incredibile 70% dal campo) . Miami si trova per la prima volta in svantaggio nella serie che ora è condotta dai Mavericks per 3-2.

    La serie ora ritorna in Florida per gara 6 e gara 7 dove i padroni di casa non potranno più sbagliare nulla, mentre per Dallas si prospetta la possibilità di vincere il primo titolo NBA della sua storia ottenendo un solo successo nelle rimanenti 2 partite.

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”79922″]

  • NBA Finals: Highlights Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 5]

    NBA Finals: Highlights Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 5]

    Questi gli highlights di gara 5 delle Finals NBA 2011 tra Miami Heat e Dallas Mavericks.

    La vittoria è andata alla squadra del Texas, che ha battuto gli avversari grazie ad una splendida prestazione offensiva soprattutto nel tiro da 3 punti (13/19 nel complessivo con una percentuale vicina al 70%).

    Per la prima volta i Mavs si trovano in vantaggio nella serie (3-2) ma la sfida ora ha in programma le ultime 2 partite a Miami: gli Heat dovranno vincerle entrambe (per questo si trovano con le spalle al muro), mentre ai Mavericks basta una vittoria per laurearsi, per la prima volta nella loro storia, campioni NBA.

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”79917″]


  • NBA Finals: Terry e Nowitzki portano Dallas ad un passo dal titolo

    NBA Finals: Terry e Nowitzki portano Dallas ad un passo dal titolo

    Importantissima vittoria dei Dallas Mavericks sui Miami Heat in gara 5 delle Finals NBA: i texani a questo punto conducono (per la prima volta) la serie per 3 partite vinte contro le 2 degli avversari ed ora avranno a disposizione 2 incontri per chiudere il conto in proprio favore anche se dovranno cercare il successo sul campo di Miami.

    La gara è bellissima fin dai primi minuti di gioco, Dallas parte più concentrata e si mantiene avanti di 7 lunghezze, solo Wade riesce a limitare i danni per gli ospiti ma un contatto con Brian Cardinal manda il numero 3 degli Heat negli spogliatoi per le necessarie cure. Miami però trova la forza di restare sempre a contatto pur priva del suo leader e grazie a 2 triple di Mario Chalmers (la seconda da centrocampo a tempo quasi scaduto) riesce addirittura a portarsi avanti per 31-30 alla fine del primo periodo.
    Nel secondo quarto torna Wade e Miami prova ad andar via portandosi sul +6 (52-46) sfruttando la vena offensiva che però non manca neanche dall’altra parte e così i Mavs riescono in un batter d’occhio a riportarsi in parità nel giro di una manciata di minuti (52-52). Non paghi della grande prestazione i texani continuano a spingere ed arrivano sul +4 grazie a Jason Terry ma Chalmers con la sua quarta bomba della serata tiene ad un solo possesso di distanza gli avversari che comunque chiudono avanti 60-57 con percentuali dal campo altissime (66%).

    La ripresa vede i padroni di casa cercare l’allungo decisivo e il tedesco Nowitzki guida i suoi compagni al momentaneo +9 (80-71) anche se il merito va diviso con i micidiali tiratori di Dallas che iniziano ad infilare il canestro avversario con precisione chirurgica da oltre l’arco (2 triple di Barea ed una di Kidd, oltre a quella del solito Nowitzki). Coach Spoelstra chiama timeout e Miami inizia a giovarsi della mini-pausa ricucendo lo strappo fino al -5 grazie al duo Wade-James.
    Si arriva così al quarto quarto dove a sorpresa a trascinare inizialmente i Mavs è il piccolo Barea che crea più di un problema con la sua velocità alla difesa rossonera. Un nuovo timeout per la squadra della Florida ridisegna schemi ed atteggiamento sul parquet ed un super parziale firmato in gran parte da Dwyane Wade regala un inaspettato vantaggio a Miami che si porta sul 99-95 a 4 minuti e mezzo dalla fine. A questo punto esce fuori (nuovamente) il cuore, il carattere e la determinazione dei texani che con una serie impressionante di triple chiudono il match (2 sono di uno straordinario Jason Terry, una dell’eterno Jason Kidd) per il provvisorio ma rassicurante 108-101 con soli 33 secondi da giocare. Gli Heat alzano bandiera bianca ed il risultato finale è 112-103 in favore di Dallas.
    Per i padroni di casa grandi prestazioni di Nowitzki (29 punti con 6 rimbalzi e 10/10 dalla lunetta), Terry (21 punti e 3 triple di capitale importanza), Barea (che lanciato in quintetto chiude con 17 punti e 4 bombe) e Jason Kidd (che infila 13 punti e 3 tiri dalla distanza), oltre al solito Tyson Chandler che in area annulla i lunghi avversari (per lui 13 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate). Irreale la percentuale da 3 punti dei Mavericks che chiudono con 13/19 (quasi il 70%!), al contrario degli Heat che pur tirando discretamente (8/20, 40% netto) non riescono a stare dietro al ritmo dei texani. Per James c’è un’amara tripla doppia da 17 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, Wade aggiunge 23 punti e Bosh (scomparso come al solito nel secondo tempo) 19. Menzione per Mario Chalmers che sta dimostrando il suo valore, ieri per lui 15 punti con 4/6 da 3 e per la seconda volta in queste Finals 2011 capace di bucare il canestro avversario con un tiro da centrocampo.
    Per la prima volta in questa serie di Finale gli Heat sono con le spalle al muro, ma avranno le ultime 2 partite da giocare in casa dato che ora ci si trasferisce tutti in Florida. Per Dallas invece c’è solo una necessità: non prolungare ulteriormente le cose e chiudere tutto già in gara 6. Per il resto un ringraziamento a queste 2 squadre che ci stanno facendo vivere una Finale NBA veramente degna di questo nome!

    Finals NBA 2011

    Dallas Mavericks-Miami Heat 112-103
    Dal Nowitzki 29, Terry 21, Barea 17
    Mia Wade 23, Bosh 19, James 17

    LA SERIE:

    Miami Heat (2)-Dallas Mavericks (3) serie 2-3 Mavericks

    GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELL’INCONTRO

    GUARDA LE MIGLIORI GIOCATE DI GARA 5

  • Basket: E’ morto Mike Mitchell, aveva 55 anni

    Basket: E’ morto Mike Mitchell, aveva 55 anni

    Nba Sim
    Una triste notizia scuote il mondo del basket: Mike Mitchell, ex giocatore NBA con un glorioso passato anche in Italia, è morto per via di un tumore all’età di 55 anni. Mitchell lottava contro il cancro da 2 anni e si è spento a San Antonio, nel Texas. La sua carriera cestistica inizia ad Auburn University e viene scelto al primo giro del Draft NBA del 1978. Viene scelto dai Cleveland Cavaliers, poi passa ai San Antonio Spurs, in totale colleziona 10 anni nella Lega con una eccellente media realizzativa di 19.8 punti e 5.6 rimbalzi. Dopo aver superato alcuni problemi di droga, iniziò una seconda carriera in Europa. in particolare nel campionato italiano dove ha giocato per 2 stagioni a Brescia, una a Napoli e ben 7 a Reggio Emilia, segnando un totale di 9.064 punti. Tutto ha inizio con la Filodoro Brescia (dal 1988 al 1990), poi passa alla Filodoro Napoli nell’anno seguente. Dopo una piccola parentesi in Israele (al Maccabi Tel Aviv), c’è il ritorno in Italia a Reggio Emilia, con 7 indimenticabili campionati ad altissimo livello fino al ritiro che avviene nell’anno 1999. Ciao Mike, che il tuo possa essere un riposo sereno…

  • Scariolo: “Voglio dare a Milano una vera identità”

    Scariolo: “Voglio dare a Milano una vera identità”

    Basket Caffè
    Si è presentato a tutti, questo pomeriggio, Sergio Scariolo, neo allenatore dell’Olimpia Milano che succede a Dan Peterson:

    • Milano non è un posto dove bisogna vendere fumo, non credo che fare delle promesse sia la maniera migliore per presentarsi. Mi piacerebbe che la gente vedesse una squadra con un’identità precisa, con personalità e senso della squadra. Non ho conosciuto società che hanno avuto successo, se la squadra non era davanti all’individuo. E non ho avuto campioni che non l’avessero chiaro per primi“.

    Scariolo ringrazia la società per la fiducia:

    • “Sono felice di essere l’allenatore dell’Olimpia. Voglio ringraziare Livio Proli, come presidente, e il gruppo Armani, che mi da questa grande possibilità. E’ uno di quei nomi che ti fanno sentire orgoglioso di essere italiano, quando sei all’estero. E’ per me motivo di soddisfazione e responsabilità. E’ la prima volta che alleno nella mia regione. Una sensazione speciale, con la voglia di crescere come allenatore e fare altri passi positivi“.

    Ha parlato anche Livio proli, Presidente dell’Olimpia Milano che rivela che Dan Peterson continuerà comunque a lavorare per la squadra lombarda: “Oggi siamo qui senza Dan Peterson perché abbiamo ritenuto doveroso dare spazio al prossimo triennio. Con Dan ci troveremo nei prossimi giorni, per il nuovo ruolo in seno all’Olimpia. Voglio ringraziarlo pubblicamente: ha portato il suo compito a buon fine, non abbiamo abbastanza parole per ringraziarlo“. Fomte: Eurosport

  • Gallinari: “Pronto per gli Europei 2011, che tristezza il calcio-scommesse”

    Gallinari: “Pronto per gli Europei 2011, che tristezza il calcio-scommesse”

    Archiviata la sua stagione NBA 2010-2011, con l’eliminazione al primo turno dei playoff dei suoi Denver Nuggets (ai quali è arrivato a Febbraio dai New York Knicks dopo un mega scambio per avere la super star Carmelo Anthony) da parte dei Thunder, Danilo Gallinari torna in Italia per preparare gli Europei che prenderanno il via alla fine di Agosto in Lituania. Assieme ad Andrea Bargnani ed a Marco Belinelli dovrà formare il trio capace di trascinare la nostra Nazionale al livello più alto possibile.

    Ecco le sue parole in vista della manifestazione continentale:

    • La Nazionale mi mancava da tanto tempo e finora i tornei a cui ho preso parte non sono andati benissimo. Finita la stagione NBA, non vedevo l’ora di far parte del gruppo azzurro. Ci siamo sentiti con coach Pianigiani, ma dobbiamo ancora parlare di pallacanestro “vera”. Non abbiamo parlato di quale sarà il mio ruolo“.

    Gallinari però non ha buone sensazioni in vista degli Europei:

    • Non penso che le aspettative debbano essere troppo alte. Io ho giocato solo tornei continentali a livello giovanile. Il nostro è un gruppo nuovo e giovane mentre le altre squadre sono veri e propri arsenali per questo non ho aspettative altissime. Personalmente, penso che non avrò grossi problemi a riadattarmi al basket europeo. Ma in campo si va in 5, quindi sarà fondamentale creare subito la chimica di squadra”.

    Traccia anche un bilancio della sua ultima annata in NBA:

    • Ora sono in una squadra che si è stabilizzata fra le big. Mi trovo bene, la società è ottima. Certo le aspettative sono molto alte visto che da anni centrano i playoff, mentre a New York sono tanti anni che non si vince: lì c’è molta più pressione e hai 20 giornalisti ad ogni allenamento, mentre a Denver ne hai solo 2! Coach George Karl vorrebbe che diventassi la prima opzione offensiva della squadra, è una cosa che mi fa onore, non ho paura e lo ringrazio per la fiducia. Il passaggio da Denver a New York non è stato un problema. Io sono cresciuto in Italia dove c’è ancora il concetto di bandiera e di voler giocare il maggior numero di anni in una stessa squadra, in NBA questo è valido solo per le star, per questo avevo messo in conto un mio passaggio ad un’altra squadra. Certo il problema maggiore lo hanno avuto i miei genitori ed i miei amici perché New York è la città più vicina all’Europa, è facile da raggiungere, mentre a Denver non si arriva mai. Però mi sono trovato subito bene nei Nuggets“.

    Sulla Finale NBA (al momento sul risultato di 2-2 tra Miami e Dallas) ha le idee chiare:

    • Penso che Miami sia favorita. Avevo previsto gli Heat in finale, ma non pensavo Dallas potesse arrivare in fondo. Non avevo visto i Mavericks in grande condizione nell’ultima parte della regular season: poi, però, hanno cambiato marcia“.

    Ed alle domande sul basket italiano e sulla sua squadra del cuore, l’Olimpia Milano, Danilo risponde così:

    • Mi auguro che Milano torni a vincere in Italia e a fare bene in Europa, quest’anno, da tifoso, mi aspettavo di più dall’Armani Jeans. Ci sono stati cambiamenti durante la stagione, penso che ora si debba dare la possibilità e la tranquillità di lavorare ad un coach come Sergio Scariolo. Ha dimostrato di essere un allenatore di prim’ordine, bisognerà dargli la possibilità di sviluppare i proprio progetti. Per lo scudetto invece Siena è favorita, c’è ancora tanta distanza tra le 2 finaliste. Cantù è la squadra che ha mostrato il basket più bello però, ed ha meritato di andare in finale“.

    Un pensiero alla fine viene dedicato anche al caos calcio-scommesse scoppiato in questi giorni ed anche su questo argomento Gallinari è molto chiaro:

    • Fin da piccolo ho sempre creduto nello sport animato dal lavoro e dalla meritocrazia. Pensare che da qualche parte c’è dell’altro ad alterare un risultato è davvero molto triste”.

    Fonte: Eurosport, Repubblica, La Stampa

  • NBA Finals: Top 5 Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 4]

    NBA Finals: Top 5 Miami Heat-Dallas Mavericks [gara 4]

    Ecco le migliori 5 azioni di gara 4 delle Finals NBA tra Miami Heat e Dallas Mavericks. La partita è stata vinta da Dallas grazie ad un grande recupero nel quarto periodo (come già successo in gara 2 peraltro) quando dal -9 (65-74) i padroni di casa hanno ribaltato il match con un parziale di 21-9 che ha portato all’86-83 finale. Miami non è riuscita a segnare sulla sirena il tiro del possibile overtime. Per Dallas (che si è riportata in parità nella serie, ora sul 2-2) si prospetta ora una cruciale gara 5 da vincere assolutamente per mantenere vive le speranze di titolo, dato che le ultime 2 partite (gara 6 e gara 7) sono in programma a Miami.

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”79364″]