Categoria: Basket

  • Basket: Okur in Turchia, Virtus Bologna su Ginobili, Chandler dice no a Milano

    Basket: Okur in Turchia, Virtus Bologna su Ginobili, Chandler dice no a Milano

    Si infiamma il mercato europeo del basket vista la situazione di incertezza regnante in NBA: molte le notizie e tutte importanti dato che giocatori di levatura mondiale per un certo periodo saranno protagonisti nel “Vecchio Continente” in attesa magari di rientrare negli Stati Uniti qualora si dovesse trovare una intesa tra proprietari ed atleti per sbloccare il lockout.

    © Andy Lyons/Getty Images
    Iniziamo da Mehmet Okur, che rientra in patria firmando un accordo con il Turk Telekom Ankara. L’arrivo del centro degli Utah Jazz arricchisce notevolmente il campionato turco dato che già Deron Williams (Besiktas), Ilyasova (Fenerbahce) e Sasha Vujacic (Efes Pilsen) hanno deciso di optare per questo torneo in attesa di news in NBA. Nicolas Batum, ala dei Blazers, sceglie invece di ritornare in Francia con il Nancy (che affronterà Cantù in Eurolega), il centro dei Denver Nuggets Timofey Mozgov, compagno di squadra di Danilo Gallinari, sceglie il Khimki per mantenere la forma fisica, J.R. Smith che milita sempre nella formazione del Colorado, si accorda invece per giocare in Cina con lo Shanxi. Una notizia da rettificare è d’obbligo perchè un altro Nuggets, Wilson Chandler, volta le spalle a Milano (con cui era ad un passo dall’accordo) e si trasferisce anch’egli in Cina, allo Zhejiang. Colpo Virtus Bologna che si assicura le prestazioni di Chris Douglas-Roberts (ex Milwaukee Bucks e New Jersey Nets), in attesa di verificare se siano vere le voci che vogliono le “V nere” vicine all’accordo con Manu Ginobili, un top player in NBA (San Antonio Spurs) che rilancerebbe le ambizioni bolognesi di titolo in Italia.

  • NBA: Nuovo incontro per porre fine al lockout

    NBA: Nuovo incontro per porre fine al lockout

    E’ durato oltre 5 ore l’incontro tra proprietari e giocatori per cercare di porre fine al lockout che ormai dura dal primo di luglio. Il meeting, avvenuto a New York, ha lasciato sensazioni positive (anche ieri c’era un timido ottimismo, leggi l’articolo). Per ora comunque nessun accordo, ma lascia ben sperare il fatto che ci possano essere ulteriori incontri sia domani che nei prossimi giorni.

    nba.com
    Ne’ il commissioner David Stern, nè il rappresentante dei giocatori Derek Fisher si sono sbilanciati con i commenti subito dopo la riunione ma i volti erano molto distesi, secondo le informazioni provenienti dai giornalisti presenti sul luogo. Questa la breve dichiarazione rilasciata da Stern:

    • “Ci incontereremo ogni volta che ne avremo la possibilità per cercare di limare la distanza che ci separa, ma per ora non si può dire se le cose vanno bene o male

    Questo il commento di Fisher:

    • Ovviamente il fatto di poterci incontrare con maggior frequenza è una cosa positiva. Però al momento non si può dire, o è difficile dire, se stiamo andando nella direzione giusta. Finchè l’accordo non è concluso, non c’è accordo. Il tempo è sempre di meno ma questo non vuol dire che sia finito. Continueremo fino alla fine a fare del nostro meglio affinchè si possa trovare una soluzione“.

    Intanto pare che ci sia la possibilità di vedere un Draft “allargato” a 3 giri (attualmente sono solo 2) con enormi vantaggi per le squadre ultime classificate per cercare di equilibrare i valori del campo, questa è solo una delle proposte fatte dai proprietari per cercare di risollevare le sorti dei team con meno appeal negli States. Insomma c’è tanto lavoro da fare ma le premesse per un eventuale accordo ci sono tutte.

  • NBA: Sul lockout i primi segnali di disgelo

    NBA: Sul lockout i primi segnali di disgelo

    Primi incoraggianti segnali di disgelo in NBA per quanto riguarda il lockout. La distanza tra le parti in causa è ancora tanta ma dagli incontri della scorsa settimana, tirando le somme, traspare un certo ottimismo. Decisivo sarà comunque il meeting in programma tra qualche ora a New York, restano in pratica 2 settimane di tempo per salvare la stagione NBA che senza un accordo per dare il via al training camp dovrà essere cancellata (almeno fino a Gennaio, termine ultimo per evitare un disastroso anno senza il basket giocato).

    nba.com
    Nell’incontro che è in programma nella notte italiana ci saranno tutte le parti in causa ovvero il commissioner David Stern, il vice Adam Silver e Peter Holt, proprietario dei San Antonio Spurs e Presidente della stessa associazione dei proprietari, in rappresentanza della Lega; dall’altra parte, ci saranno invece il direttore esecutivo della NBA Billy Hunter, l’avvocato Ron Klempner, e il presidente dell’assogiocatori, Derek FisherSarà il terzo incontro dall’inizio del lock-out, che è stato dichiarato ufficialmente lo scorso primo Luglio. Si spera che possa sortire qualche buon risultato e che tutto torni nella normalità perchè la situazione va a discapito soprattutto di una categoria che non sarà presente al meteting e non è tutelata in nessuna sede (pur in pratica finanziando tutto il movimento NBA) ovvero i tifosi che con passione pagano il biglietto allo stadio o aderiscono a costosi abbonamenti per poter vedere le Stelle del basket d’oltreoceano. Domattina ad ogni modo se ne saprà di più, noi vi terremo aggiornati su ogni possibile sviluppo.

  • Pianigiani duro “imbarazzanti”. Allarme Recalcati “non abbiamo giocatori”

    Pianigiani duro “imbarazzanti”. Allarme Recalcati “non abbiamo giocatori”

    Con un girone di ferro forse l’eliminazione l’avevano preventivata in molti dall’Italia degli americani ci si aspettava però forse qualcosa in più sopratutto dal punto di vista fisico e mentale grazie all’apporto e all’esperienza delle tre stelle presenti nel roster.

    Delusione di Pianigiani ©Getty Images
    La sconfitta contro Israele ieri ha dato vita ai primi bilanci con un Pianigini pronto a mettersi in discussione in prima persona anche se il suo lavoro in questi due anni è stato comunque evidente e sotto gli occhi di tutti. Queste le sue parole a fine match “A caldo devo dire che per questo gruppo è molto difficile fare sforzi mentali al massimo livello tutti i giorni. E ciò è indispensabile perché se non diamo il 110% non possiamo competere con Serbia, Francia, Germania e così via. La sensazione è che oggi, nel terzo quarto, si sia come spenta la luce. E’ difficile fare analisi adesso, ma in alcuni casi siamo stati imbarazzanti, come sulla rimessa sbagliata su cambio sistematico, dopo averla provata e riprovata. Sapevamo che Israele avrebbe giocato in questo modo ed era un bel test per noi per finire in crescita” E continua “Al di là di vincere o perdere contro una buona squadra come Israele era fondamentale riuscire ad avere un certo tipo di continuità, di presenza mentale, magari con più errori e percentuali più basse: dopo la gara con la Lettonia avrebbe significato aver raggiunto uno standard da cui non si sarebbe più tornati indietro”. Ad analizzare il percorso azzurro agli europei è ai microfoni di Sky Sport l’ex coach Carlo Recalcati “Non mi ha sorpreso l’eliminazione dell’Italia agli Europei perchè poteva starci di essere inferiori a Francia e Serbia, ma dobbiamo recriminare sulla partita con la Germania che si poteva vincere o perdere al 50 per cento ma non perderla di 14 punti, perchè questo significa non darsi una dote in caso di classifica avulsa. Immaginate se avessimo vinto con la Francia e ci avrebbero eliminato i 14 punti contro la Germania. Questo significa mancanza di esperienza”. Analizzando poi le parole di Pianigini l’attuale coach di Varese dice “Simone non sta dicendo niente di diverso da quello che dicevo io, anche se sono passati anni e la situazione è diversa. Lui parla di impotenza, io parlai di difficoltà del nostro movimento dopo un bronzo ed un argento agli Europei. Io avvertii che se andiamo avanti così questo sarà l’ultimo successo” “Prima di me lo disse anche Tanjevic che vinse l’oro nel 1999. Disse ‘Stiamo raschiando il fondo del barile e se non facciamo qualcosa pagheremo’, ed adesso stiamo pagando. Questa è l’espressione del nostro movimento”, aggiunge l’ex tecnico azzurro. “Pianigiani è un giovane e parla di una sorta di impotenza, ma il momento in cui tu leghi il tuo progetto non su di un gruppo ma su tre giocatori, pur bravi che giocano in Nba, è un progetto che non ha avvenire. Anche perchè se i nostri tre giocatori vincono 25 partite su 80 quale esperienza possono portare in Nazionale?” Il futuro “Danilo Gallianari è il giocatore sul quale fondare il futuro della nazionale italiana e spendere sul progetto, ma gli deve essere riconosciuta la leadership, la possibilità di esprimerla. Bisogna decidere su chi puntare””Bisogna accettare i momenti negativi. Ce li hanno tutte le squadre, tutte le nazionali. Bisogna ricordarsi che l’Italia è rimasta fuori dalle Olimpiadi per 16 anni, anche se non in tempi recenti, anche se era una nazionale vincente. Perchè anche le nazionali più vincenti a livello europeo hanno periodi e cicli. Basta vedere la Serbia che è stata in grado di tornare vincente. Il problema di fondo è che non abbiamo la possibilità di rinnovarci, perchè non abbiamo giocatori, noi non formiamo più giocatori italiani La rabbia di Pianigiani durante il match con Israele [jwplayer config=”15s” mediaid=”94978″] dichiarazioni tratte da Tuttobasket e Repubblica

  • Europei Basket: Alle 20 Italia-Germania. Nowitzki fa paura ma bisogna vincere

    Europei Basket: Alle 20 Italia-Germania. Nowitzki fa paura ma bisogna vincere

    Si potrebbe già definire una sfida-spareggio, più per l’Italia che per la Germania, visti i 2 diversi esordi delle squadre di ieri che hanno portato in dote una sconfitta Azzurra contro la fortissima Serbia ed una netta vittoria teutonica contro Israele. Italia-Germania, partita valida per la seconda giornata del Gruppo B, mette la formazione di coach Simone Pianigiani già con le spalle al muro dato che una nuova sconfitta complicherebbe (e non poco) il cammino della nostra Nazionale nella massima competizione europea.

    © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images
    Un match da vincere assolutamente dunque, perchè a conti fatti, per la qualificazione alla seconda fase bisogna mettere qualche punticino in classifica. Non sarà una sfida facile dato che nelle fila tedesche c’è sicuramente il giocatore europeo (assieme a Pau Gasol della Spagna) più forte e decisivo in assoluto, quel Dirk Nowitzki che già nella prima giornata ha fatto vedere di cosa è capace anche nelle situazioni con regole Fiba e con ritmi di gioco di basket europeo: per lui 25 punti e tanta leadership nel 91-64 che la Germania ha rifilato ad Israele. Ma non ci sarà solo il neo campione NBA con i Dallas Mavericks (eletto anche M.V.P. delle Finali) da tenere d’occhio. Infatti anche Chris Kaman, centro dei Los Angeles Clippers, ha letteralmente dominato sotto i tabelloni nel primo incontro chiudendo alla fine con 18 punti e 10 rimbalzi, una doppia doppia che non lascia per niente tranquilli gli Azzurri visto che proprio in mezzo all’area la nostra Nazionale ha il suo punto debole, con Bargnani unico elemento di spessore dato che le 2 riserve Renzi e Cusin probabilmente non avranno i mezzi tecnici e fisici per contrastare la batteria di lunghi teutonica. Sicuramente sarà interessante vedere quale dei 2 sistemi di gioco potrà prevalere: la più rapida, veloce agile e scattante Italia oppure la potente, muscolare e fisica Germania. I nostri avversari concentreranno il loro gioco più vicino a canestro potendo sfruttare un duo inarrivabile come Nowitzki e Kaman, l’Italia si affiderà a ritmi alti, magari a quel quintetto “piccolo” (small-ball) che contro la Serbia per poco non ci rimetteva in carreggiata, sperando di avere magari una migliore sorte dalla lunga distanza visto che i nostri tiratori sono nettamente superiori rispetto ai pari ruolo avversari (e si sa che le triple in determinati momenti del match possono tagliare letteralmente le gambe a chi le subisce). Servirà anche continuità, quella che è mancata contro la Serbia dato che in definitiva l’Italia si è espressa bene complessivamente per un quarto e mezzo, Gallinari inoltre non sarà al 100% della condizione fisica per via di una distorsione alla caviglia, Belinelli dovrà sicuramente dare qualcosa in più rispetto alla gara contro i serbi in cui ha deluso, mentre Bargnani sarà chiamato a superarsi (a seconda dei ruoli in cui sarà impiegato) sia in marcatura sul numero 41 dei Mavericks e su Kaman (cosa tutt’altro che semplice) che in attacco, magari condizionando la partita dei 2 tedeschi gravandoli di falli. Insomma le insidie sono tante in vista di questo match, ma è necessario rimediare alla sconfitta subita ieri, gran parte delle nostre chance di passare il turno dipendono dalla vittoria di oggi contro Nowitzki e compagni!

  • NBA: Javaris Crittenton ricercato per omicidio

    NBA: Javaris Crittenton ricercato per omicidio

    Non finisce mai di stupire Javaris Crittenton, promessa non mantenuta del basket NBA, che ha la brutta abitudine di cacciarsi periodicamente e sistematicamente nei guai. Questa volta però l’ex giocatore dei Los Angeles Lakers e dei Washington Wizards rischia di averla combinata veramente grossa: su di lui pende un’accusa gravissima, quella di omicidio!

    © Lisa Blumenfeld/Getty Images
    Crittenton non sembra imparare nessuna lezione dalla vita e dalle sue (pericolose) azioni precedenti, l’ultima bravata risaliva a circa un anno e mezzo fa quando nello spogliatoio dei Wizards ebbe un acceso alterco verbale (per via di una scommessa!) con il compagno di squadra Gilbert Arenas, sfociato quasi in una sparatoria dato che i giocatori avevano nel loro personale armadietto delle pistole (leggi l’articolo). I fatti: venerdì 19 agosto l’ex giocatore NBA a bordo di un veicolo di grandi dimensioni (forse anche preso a noleggio) avrebbe innescato una sparatoria in una via cittadina per vendicarsi di una rapina subita il 21 aprile scorso (secondo la ricostruzione della polizia locale di Atlanta). I colpi esplosi hanno però colpito una donna, Jullian Jones, di 22 anni, madre di 4 figli, che nulla aveva a che fare con la rapina subita da Crittenton, e che era in strada, inconsapevole che in quel momento sarebbe andata incontro al suo destino. La ragazza, ferita gravemente, è deceduta, dalle ricostruzioni si è risaliti proprio all’ex Lakers che al momento si trova in California ed è stato fermato dalla polizia locale in attesa che l’F.B.I. confermi il suo mandato di arresto. Si prevedono tempi durissimi per Crittenton che a questo punto potrebbe (se le accuse saranno pienamente fondate) non rivedere più la luce del sole e passare il resto dei suoi anni in un carcere a meditare sugli errori commessi, sulla gravità delle azioni e sulle conseguenze di queste a cui non si potrà più rimediare in nessun modo.

  • Basket: Colpo Olimpia Milano, preso Wilson Chandler “Star” NBA

    Basket: Colpo Olimpia Milano, preso Wilson Chandler “Star” NBA

    Grandissimo colpo di mercato per l’Armani Jeans Milano che ingaggia (almeno fino alla fine di dicembre) l’ala NBA Wilson Chandler, stella NBA che fino a luglio era sotto contratto con i Denver Nuggets, franchigia nella quale milita pure Danilo Gallinari che con lui ha giocato anche ai New York Knicks prima di essere ceduti entrambi al team del Colorado a febbraio in uno scambio che ha portato ai Knicks la superstar Carmelo Anthony.

    © Stephen Dunn/Getty Images
    Chandler è un free agent con restrizione ovvero qualora un’altra squadra NBA avanzasse un’offerta i Nuggets avrebbero il diritto di mantenere nel roster il giocatore pareggiando quella specifica offerta. Tuttavia il blocco causato dal lockout permette ai giocatori del basket d’oltreoceano di decidere la loro destinazione fino a quando non verrà trovato un nuovo accordo sul contratto collettivo dei giocatori ed il numero 21 di Denver ha deciso di accettare l’offerta dell’Armani Jeans, per cimentarsi in questa nuova avventura nel campionato italiano. L’accordo (che comunque ancora manca dell’ufficialità ma sembra che tra il giocatore e Milano si sia alla definizione degli ultimi dettagli) prevede un salario di 500 mila dollari al mese fino al 21 dicembre (quando terminerà la prima fase di Eurolega e quando, si spera, sarà trovato un accordo per porre fine al lockout NBA, dato che se entro i primi giorni di gennaio tutto sarà ancora fermo la stagione salterà completamente). Chandler sarà così libero di ritornare negli U.S.A. qualora fosse scritta la parola fine al lockout oppure di continuare a giocare con Milano per tutta la stagione se le parti (proprietari NBA e sindacato dei giocatori) non converranno verso un intento comune. L’unica cosa certa è che la squadra del capoluogo lombardo sta costruendo una vera e propria corazzata per contrastare il dominio di Siena in campionato e con gli acquisti effettuati finora (anche in panchina visto l’arrivo di Sergio Scariolo come coach) Milano sembra sulla buona strada per cercare di vincere tutto. Chandler, ala piccola di 24 anni, scelto dai Knicks come 23esimo assoluto al Draft del 2007, ha disputato finora una buonissima carriera NBA (le sue medie sono sensibilmente calate negli ultimi mesi a Denver ma resta pur sempre uno dei migliori giocatori della Lega). In carriera ha 254 partite disputate con una media di 14 punti a partita. La sua arma migliore è il fisico visto che è alto 206 centimetri (per 106 chili di peso) ma può tranquillamente giocare in 3 ruoli diversi ovvero guardia, ala piccola ed ala grande: nei primi 2 crea un divario abbastanza importante in altezza che gli permette di avere un vantaggio fisico nel confronto con il suo diretto avversario, nel ruolo di ala grande crea difficoltà ad avversari più “grossi” dato che il tiro da 3 è una delle sue qualità migliori. I tifosi biancorossi al momento sono autorizzati a sognare, la squadra messa assieme da Scariolo e dalla dirigenza potrebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) regalare davvero tante soddisfazioni nella stagione che verrà.

  • Danilo Gallinari non tornerà all’Olimpia Milano durante il lockout NBA

    Danilo Gallinari non tornerà all’Olimpia Milano durante il lockout NBA

    • Non giochero’ a Milano durante il lockout, non ci sono stati contatti con l’Olimpia”.

    Così Danilo Gallinari, ala dei Denver Nuggets in NBA e stella della Nazionale di Simone Pianigiani, durante una conferenza stampa ad Atene dove è impegnato con l’Italia nel torneo dell’Acropolis in preparazione degli Europei che prenderanno il via il 31 agosto in Lituania, smentisce l’ipotesi di un ritorno nella sua città vista la serrata della National Basketball Association.

    • Non ho mai pensato a questa idea. Da quando e’ scattato il lockout, la priorita’ e’ stata solo ed esclusivamente mantenersi in forma ma senza restare in Europa. E poi da Milano non mi ha chiamato nessuno. Ho parlato con mio padre, perché i contatti ci devono essere attraverso lui, ma nessuno lo ha chiamato. potrebbe essere un’idea carina tornare a Milano perché così ogni settimana potrei andare a vedere il Milan, però in ogni caso ogni discorso e’ rimandato alla fine degli Europei”.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Ha concluso così il talento di Denver. L’Italia sara’ impegnata dalla fine del mese nella rassegna continentale in programma in Lituania. Anche su questo argomento Gallinari dice la sua (in prospettiva di un’eventuale qualificazione alle prossime Olimpiadi di Londra):

    • Sarà molto difficile andare a Londra direttamente dagli Europei perché per riuscirci bisogna andare in finale. E’ dura perché il girone dell’Italia è il più difficile, e ci sono tutte squadre forti, comunque noi dobbiamo migliorare partita dopo partita, a cominciare qui dal torneo di Atene, e poi vedremo cosa succede“.
  • NBA: Anche Kevin Durant al Besiktas, in Turchia approdano le “Stelle” del basket

    NBA: Anche Kevin Durant al Besiktas, in Turchia approdano le “Stelle” del basket

    L’offerta è stata presa in considerazione, è allettante e, secondo le parole di Aaron Goodwin manager di Kevin Durant, stella NBA degli Oklahoma City Thunder, sarebbe anche importante. Il Besiktas sta cercando di costruire uno squadra imbattibile e dopo l’acquisizione di Deron Williams passa all’attacco per portare in Turchia anche Durant per formare una coppia da sogno che farebbe spavento anche NBA.

    © Ronald Martinez/Getty Images
    Il Besiktas nei giorni scorsi aveva provato anche a trattare Kobe Bryant ma probabilmente l’asso dei Lakers non ha intenzione di trasferirsi nel “Vecchio Continente”, ecco che quindi la dirigenza bianconera ha puntato la propria attenzione verso il fenomenale numero 35 dei Thunder. L’ostacolo maggiore al trasferimento non verrebbe neanche dall’inserimento di altre squadre ma dalla Nike che spinge per far giocare gli atleti che hanno un contratto di sponsorizzazione con il colosso dell’abbigliamento sportivo, in Cina, per promuovere i propri prodotti in un mercato in espansione come quello asiatico. Come già detto in precedenza le altre squadre europee potenzialmente interessate a Durant al momento sembrano non poter offrire un contratto migliore rispetto ai turchi: i team spagnoli al momento sono fermi e devono valutare attentamente la situazione, quelli greci sembrano tagliati fuori per via della profonda crisi economica che attanaglia lo Stato ellenico e che ha portato diversi top player di Panathinaikos ed Olympiacos ad emigrare verso altri lidi (anche in Italia). Nei prossimi giorni si attendono sviluppi ma al momento le premesse sono buone ed anche Durant si è detto favorevole ad un eventuale passaggio al Besiktas. In attesa che sui campi della NBA torni lo spettacolo del basket più bello del Mondo.

  • Altro che pace, Geogetown Bayi Rockets finisce in rissa. Video

    Altro che pace, Geogetown Bayi Rockets finisce in rissa. Video

    Doveva esser il match che testimoniava la nuova sinergia tra America e Cina e in qualche modo poteva esser un nuovo trampolino per il marketing dei due paesi. Alla vigilia era stata nominata la partita della pace e della diplomazia si è invece ridotta ad uno scontro totale che ha costretto gli americani del Georgetown a correr via dal palazzetto a metà dell’ultimo quarto per evitare il fitto lancio di bottigliette oltre ai pugni. La partita contro i Bayi Rockets è stata sin dall’inizio una autentica caccia all’uomo con tantissimi colpi bassi che facevano presagire al peggio.

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