Categoria: Basket

  • Basket, partita la Serie A 2015/16

    Basket, partita la Serie A 2015/16

    Con le sfide odierne della prima giornata si è ufficialmente aperto il massimo campionato italiano di Basket.

    In questo primo turno, che sarà chiuso dai 2 posticipi, quello di domani tra la neopromossa Manital Torino e i vincitori della Supercoppa della Grissinbon Reggio Emilia, e quello di giovedì tra la Dolomiti Energia Trento e la Ea7 Milano, ha riservato anche alcune sorprese come la caduta di Venezia a Bologna ed il tonfo casalingo, unica sconfitta di una squadra sul parquet amico, di Varese contro Caserta.

    Veniamo al racconto delle 6 gare di oggi.

    BETALAND CAPO D’ORLANDO – ACQUA VITASNELLA CANTU’ 73-65 (20-24; 38-36; 57-52)

    Buona partenza di Capo d’Orlando che porta a casa i primi 2 punti stagionali andando a battere in rimonta una Cantù che pur aveva chiuso in vantaggio il primo quarto. Protagonista della gara è stato Jasaitis che nel secondo quarto con i suoi canestri ha firmato la rimonta ed il primo allungo, gestito poi nelle successive 2 frazioni. TOP SCORER: Jasaitis (Betaland Capo d’Orlando) 17 pt.

    GIORGIO TESI GROUP PISTOIA – ENEL BRINDISI 85-78 (23-15; 39-43; 59-60)

    Pistoia batte la sua bestia nera Brindisi. Gli uomini di Coach Esposito trascinati da Kirk e Knowles, partono forte e allungano. Banks però decide di accendersi e riporta avanti la Enel. La gara si tiene punto a punto e sulla sirena del terzo quarto Cournooh piazza la tripla del 59-60. Nell’ultimo quarto però Kirk e Knowles riportano Pistoia avanti, Brindisi cerca di reagire tornando sotto con un parzialone di 8-0 ma non basta perchè il canestro di Filloy prima e la stoppata di Kirk poi chiudono il match. TOP SCORER: Kirk e Knowles (Giorgio Tesi Group Pistoia) 20 pt. 

    OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 69-65 (14-20; 31-38; 47-54)

    Simone Fontecchio | Foto Twitter
    Simone Fontecchio | Foto Twitter

    Impresa di Bologna che soffre praticamente per tutta la partita, rimane sotto a Venezia, una delle squadre indicate per la corsa al tricolore, per quasi tutto l’incontro ma poi nel finale vede una difesa super concentrata e nel contempo accendersi le stelle di Ray e Fontecchio che trovano i canestri decisivi per il sorpasso. TOP SCORER: Pittman (Obiettivo Lavoro Bologna) 19 pt.

    SIDIGAS AVELLINO – CONSULTINVEST PESARO 77-73 (22-16; 36:34; 59-47)

    Avellino torna a vincere alla prima giornata, non gli accadeva da ben 5 stagioni, e lo fa contro una Pesaro alla quale non bastano i 29 punti di Mc Kissic. La Sidigas sfrutta anche un’ottima serata al tiro pesante. La Consultinvest sembra non morire mai, rientra prima con un parzialone nel secondo quarto, poi ritorna sotto a 33 secondi dalla fine, ma non basta Avellino dalla lunetta chiude i conti. TOP SCORER: Mc Kissic (Consultinvest Pesaro) 29 pt. 

    OPENJOBMETIS VARESE – PASTA REGGIA CASERTA 51-58 (8-12; 23-27; 36-36)

    Caserta conquista l’unica vittoria in trasferta in questa prima domenica di Serie A, lo fa andando a vincere sul campo di Varese. La gara parte su ritmi lenti, tanti errori nella prima metà del quarto. La Pasta Reggia però decide di allungare con la Openjobmetis costretta sempre a rimontare sino al 36 pari di fine terzo quarto. Ad inizio dell’ultima frazione i padroni di casa trovano anche il primo vantaggio ma gli ospiti decidono di blindare la difesa e trovano i canestri che valgono la vittoria. TOP SCORER: Wayns (OpenjobMetis Varese) 18 pt. 

    BANCO DI SARDEGNA SASSARI – VANOLI CREMONA 97-90 d.1.t.s. (16-19; 35-38; 52-57; 80-80)

    I campioni d’Italia rischiano di partire con il passo sbagliato ma poi s’impongono al supplementare contro la Vanoli Cremona. La partenza è migliore per gli ospiti che con un paio di triple e i punti di Cusin costringo sempre Sassari ad inseguire. Nel secondo quarto l’inizio vede il sorpasso dei sardi ma poi riprende in mano la gara la Vanoli che mantiene il +3 all’intervallo lungo. Nel terzo quarto, giocato punto a punto nei primi minuti, arriva l’allungo di Cremona fino al +7, Eyenga riduce il gap a 5 distanze. Nell’ultima frazione Cremona allunga e a pochi secondi dal termine assapora il gusto della vittoria ma Stipcevic trova il canestro del 80 pari, si va all’Overtime. Come accade spesso il supplementare è il momento di Logan. Il cestista di Sassari si accende e con i suoi punti permette al Banco di conquistare la vittoria. TOP SCORER: Logan (Banco di Sardegna Sassari) 24 pt.

     

    RISULTATI 1° GIORNATA

    BETALAND CAPO D’ORLANDO – ACQUA VITASNELLA CANTU’ 73-65

    GIORGIO TESI GROUP PISTOIA – ENEL BRINDISI 85-78

    OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 69-65

    OPENJOBMETIS VARESE – PASTA REGGIA CASERTA 51-58

    SIDIGAS AVELLINO – CONSULTINVEST PESARO 77-73

    BANCO DI SARDEGNA SASSARI – VANOLI CREMONA 97-90 d.1.t.s. 

    MANITAL TORINO – GRISSINBON REGGIO EMILIA lunedì 5/10

    DOLOMITI ENERGIA TRENTO – EA7 MILANO giovedì 8/10

     

    CLASSIFICA 

    Betaland Capo d’Orlando, Giorgio Tesi Group PT, Banco di Sardegna SS, Sidigas AV, Obiettivo Lavoro BO e Pasta Reggia CE 2 pt, Manital TO*, Grissinbon RE*, Dolomiti Energia TN*, Ea7 MI*, Enel BR, Vanoli CR, Consultinvest PS, Acqua Vitasnella Cantù, Umana Reyer VE, Openjobmetis VA 0 pt.

    *= una partita in meno

  • L.A Clippers: un Pierce in più per la lotta ai playoff

    L.A Clippers: un Pierce in più per la lotta ai playoff

    “Ora o mai più, ora o mai più” questa cantilena rimbalza nella testa dei tifosi della squadra meno nobile di Los Angeles. I Clippers da quando Doc Rivers è stato assunto dalla dirigenza per essere allenatore della squadra, stanno continuando un percorso di crescita interna che dovrebbe portarli all’anello di campioni, un progetto che si fonda su due giocatori simbolo come Chris Paul e Blake Griffin probabilmente la miglior coppia di tutta la lega.

    Intorno a loro è stata costruita una squadra che ha nella rinnovata panchina la nuova forza sulla quale puntare per arrivare a quell’anello sogno proibito di tutte le squadre Nba; la free agency ha portato a Los Angeles: Josh Smith e Prigioni da Houston, Wes Johnson dai Lakers, Stephenson da Charlotte, Aldrich dai Knicks, Hayes da Toronto.

    Smith e Stephenson sono probabilmente i due pezzi più interessanti della campagna acquisti; il primo se impiegato dalla panchina come accaduto in quel di Houston può essere assolutamente decisivo nelle rotazioni del reparto lunghi. Un reparto che ha vissuto un momento difficile quest’estate quando sembrava fatto l’accordo da parte di DeAndre Jordan con Dallas, fortunatamente per i tifosi di “Lob City”  alla fine il figlio prodigo è tornato sui suoi passi scatenando le ire della dirigenza di Marc Cuban.

    Stephenson, deve dimostrare che le qualità mostrate negli anni di Indiana sono pronte a essere utilizzate per un obiettivo finale importante, “Born Ready” deve rifarsi dopo la deludente stagione di Charlotte e probabilmente in una squadra nella quale non dovrà essere la punta di diamante  riuscirà ad esprimersi più liberamente senza troppe pressioni addosso sia a livello offensivo che difensivo (la sua specialità).

    clippers 2

    Due giocatori che saranno fondamentali ma non come l’ultimo acquisto di Doc Rivers; il suo numero è il 34, la sua carriera è stata la dimostrazione di una capacità di leadership e talento fuori dal comune che lo hanno issato al gruppo di eletti nella storia di questo sport, il suo soprannome è la verità e all’anagrafe lui è Paul Pierce.

    Pierce è quel tipo di giocatore che serviva in uno spogliatoio come quello di L.A, si perché la sue esperienza, il suo carisma saranno fondamentali per permettere a due stelle come Paul e Griffin di fare un passo avanti senza dimenticare che l’ex bandiera di Boston nei Playoff si trasforma ed è ancora in grado di fare la differenza sia in penetrazione che con il tiro di fuori.

    Pierce dopo Boston e Nets torna nella sua Los Angeles per quell’ultima rincorsa all’anello e lo fa insieme a un allenatore con il quale ha condiviso i grandi anni dei Celtics e con il quale spera di portare la metà “sfortunata” della città angelina a quelle finals sogno di tutte le squadre nba.

    Allenatore esperto, panchina rinforzata, reparto lunghi rafforzato e un futuro Hall Of Fame che potrà aiutare le due stelle già presenti in organico; gli ingredienti ci sono tutti ora sta ai Clippers  “cucinare” una grande stagione.

  • Spurs: Aldridge a scuola da Duncan per il futuro della franchigia

    Spurs: Aldridge a scuola da Duncan per il futuro della franchigia

    Iniziamo il nostro percorso di introduzione al campionato Nba che andrà ad iniziare a breve, analizzando due formazioni che si sono distinte nella free agency di quest’estate guadagnando con pieno merito il titolo di regine del mercato: San Antonio Spurs e Los Angeles Clippers.

    Un altro giro, ancora un altro giro anzi un ultimo giro, queste sono le parole che sono nella testa di due autentici simbolo dell’Nba come Ginobili e Duncan; queste sono le parole che hanno scosso tutta l’America cestistica.

    Si perché i due veterani degli Spurs, hanno deciso di ritardare il ritiro dai parquet per provare ancora una volta la rincorsa verso quell’anello tanto desiderato che viene assegnato ai campioni dell’Nba.

    Un altro giro con una squadra dove l’era dei Big Three sembra arrivata al capolinea ma dietro i vari Duncan, Manu Ginobili e Tony Parker stanno crescendo giocatori capaci di continuare a mantenere i neroargentoai vertici del campionato, la dove una leggenda delle panchine come Greg Popovich merita di stare.

    Leonard e Green sono il futuro della franchigia ma per completare un futuribile triumvirato i dirigenti della società hanno portato in Texas il pezzo più pregiato del mercato free agent del 2015: Lamarcus Aldridge.

    Aldridge dopo essersi imposto agli occhi degli appassionati con la casacca di Portland tenta il salto di qualità in una franchigia abituata a vincere dove lui può diventare l’uomo franchigia per le stagioni future. Lamarcus ha mani delicate e centimetri per imporsi definitivamente in questa lega e sicuramente la presenza sotto canestro di Tim Duncan potrà solo farlo crescere, cosa che non è successo all’uscente Thiago Splitter (sacrificato dalla dirigenza in direzione di Atlanta per liberare spazio salariale).

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    Si perché alla fine tutti i sogni della franchigia neroargento passano sempre dal numero 21 (normale direte voi quando si parla di uno dei giocatori più forti della storia dell’Nba) ma il caraibico è ancora l’ago della bilancia per il gioco di Gregg Popovic e sicuramente con Aldridge vicino a lui le difese avversarie avranno molte difficoltà nel decidere il da farsi.

    Aldridge è l’emblema del cambiamento di mentalità da parte della dirigenze texana perché se una volta i cicli vincenti degli Spurs si costruivano partendo dalle scelte del draft invece quest’anno ha fatto la voce grossa nella “campagna acquisti” dei free agent portando a casa il centro ex Portland ma anche un ottimo rincalzo per il reparto lunghi come David West.

    West dopo le ulltime stagione passate con Indiana dove ha sfiorato le Finals dovendo arrendersi solamente ai Miami Heat di Lebron James, arriva a San Antonio desideroso di dare il suo contributo nella rincorsa a un titolo che può essere il coronamento di una ottima carriera.

    Due grandi acquisti per un organico che ha cambiato molto soprattutto tra i giocatori che compongono la panchina (Belinelli a Sacramento ne è un esempio) ma che si presenta ai nastri di partenza con lo status di una delle squadre favorite in una conference come quella dell’Ovest che vede la qualità delle sue formazioni sempre più in crescita con i campioni in carica di Golden State che dovranno difendersi da molte pretendenti al loro titolo.

    Unico punto di domanda per Popovic e il suo staff, tra i quali ricordiamo esserci anche Ettore Messina; è sicuramente la questione riguardo la tenuta fisica di Tony Parker e Manu Ginobili. Si perché se i due geometri del gioco neroargento riusciranno a mantenersi in forma fino alla fine della post-season allora San Antonio avrà delle grossissime possibilità di arrivare fino all’ultimo possesso delle Finals, in caso contrario se dovessero avere problemi come la passata stagione Popovic dovrà trovare un alternativa per far si che non si rivelino un peso sui due lati del campo

  • Esce NBA 2K16, ecco le novità di quest’anno

    Esce NBA 2K16, ecco le novità di quest’anno

    NBA 2K16 non tarda l’appuntamento e come ogni anno a fine Settembre, quando i videogame di basket e calcio si affacciano con nuove edizioni, arriva sul mercato con interessanti novità.
    Ufficialmente in vendita dal 29 Settembre, per le piattaforme Playstation 4, Playstation 3, Xbox360, XboxOne e PC, prodotto da 2K Games che non ha negli ultimi mesi mancato di rilasciare informazioni. Il videogame della serie NBA 2K si presenta ancora una volta come il concorrente da battere nelle simulazioni di pallacanestro, con sempre maggiori funzionalità, un realismo sempre più intenso ed una aderenza al basket giocato sempre più vera.

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    La prima novità di NBA 2K16 è visibile già dall’esterno, sono infatti ben tre le cover dedicate a tre tra i migliori atleti dello scorso anno, a rappresentare i giocatori del basket americano quest’anno la sorte è toccata a Stephen Curry (l’MVP della stagione 2014/15) dei Golden State Warriors, James Harden degli Houston Rockets e Anthony Davis dei New Orleans Pelicans, con una novità essenziale, le copertine saranno distribuite in modalità del tutto casuale, però in ogni confezione saranno presenti le altre due in modo da poter scegliere quella che più aggrada i fan.

    Inoltre ci sarà una edizione speciale, la Michael Jordan Special Edition che conterrà, oltre naturalmente al videogioco, il poster di Michael Jordan NBA 2K16, un mini Fathead da muro ispirato a Jordan, le scarpe Jordan XIV per il Mio Giocatore. la T-shirt Jordan per il Mio Giocatore, la Divisa Jordan per il Mio Giocatore, 30.000 punti VC, MioTeam VIP+, 3 pacchetti smeraldo e l’esclusiva Moment Card.

    A livelli cinematografici con La Mia Carriera – A Spike Lee Joint

    La modalità La Mia Carriera cambia ancora, questa volta con il nome di La Mia Carriera – A Spike Lee Joint, fa capire subito che NBA 2K16 assume anche una connotazione cinematografica, con la storia della modalità a singolo giocatore scritta e diretta dal regista di “He Got Game”, infatti Spike Lee non è un novellino del settore, oltre ad essere tifoso dei New York Knicks ha avuto anche già l’esperienza diretta alla guida del film sopracitato.
    La narrativa porterà il videogiocatore a vestire i panni di un ragazzo, che uscito dalla High School cercherà di realizzare il suo sogno di giocare e diventare una stella nella NBA. Le sfide in campo si arricchiscono dell’interazione con la vita di tutti i giorni, ponendo anche un confronto con le persone che circondano il personaggio e mettendolo alla prova nel prendere le decisioni migliori per il proseguo della carriera.

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    La rivoluzione nel multiplayer con 2K Pro-Am

    La modalità Il Mio giocatore si arricchisce di una nuova caratteristica che rivoluziona il gioco, parliamo di 2K Pro-Am, il modo per giocare online con il massimo delle personalizzazioni, che permette di essere subito operativi, con zero tempi di attesa ed il matchmaking praticamente immediato grazie al fatto che  ad una lobby possono collegarsi fino a 40 giocatori contemporaneamente. Grazie a 2K Pro-Am sarà possibile giocare partite 5 vs 5, con le regole della NBA, oppure giocare nella crew degli amici.
    All’interno di questa modalità sarà possibile personalizzare moltissimi aspetti, a partire dalle maglie, con propri loghi e colori, fino ad arrivare al parquet, senza dimenticare il nome della squadra. Il proprio contributo online sarà riportato in una apposita classifica aggiornata giornalmente ed utile ad affrontare utenti di pari livello.

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    La colonna sonora più grande della storia dei videogame (e con i migliori DJ)

    In NBA 2K la musica è sempre stata una componente fondamentale, tutto è iniziato nel in NBA 2K13, alla cui realizzazione ha partecipato Jay-Z, seguendo dopo la playlist di NBA 2K14 a cura di LeBron James e quella di NBA 2K15 a cura di Pharrel Williams, oggi in NBA 2K16 la colonna sonora raggiunge un livello superiore, grazie alla collaborazione in produzione di tre tra i migliori DJ al mondo: il leggendario produttore hip hop DJ Premier, il rinominato DJ Khaled ed il produttore rap-pop DJ Mustard. Saranno presenti olre 50 canzoni tra cui 6 tracce esclusive.
    La colonna sonora di NBA 2K16 è suddivisa in 6 diverse playlist, oltre alle 3 curate personalmente da DJ Premier, DJ Khaled e DJ Mustard, ci sarà la playlist denominata “Around the World” che conterrà successi internazionali, la 2K Classics Mixtape che riproporrà le canzoni già presenti nelle passate edizioni del videogame preferite dai fan, ed infine una playlist globale contenente ben 50 canzoni di tutti i generi.
    Da notare che per la prima volta sarà presente un brano di artisti italiani, si tratta di “Fragili” dei Club Dogo (feat. Arisa).

     

    Giocare come se fosse reale

    Come ogni anno sono stati migliorati i movimenti e le animazioni, aumentando la fluidità e guadagnandone in realismo. La fisica della palla sul ferro viene gestita ancora meglio, i giocatori interagiranno tra loro in diversi modi, sono evidenziate le caratteristiche personali, le singole giocate e i tratti distintivi, l’intelligenza artificiale degli avversari è più veritiera. La novità più importante però in tali termine è forse quella dei 30 allenatori che avranno il loro personale modo di allenare, chiamare gli schemi e posizionare in campo la squadra, tra l’altro adattando nei vari momenti e di partita in partita le loro tattiche.

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    Tra EuroLeague e Leggende Moderne

    Torna anche quest’anno l’EuroLeague, dove ci saranno le 25 migliori squadre d’Europa, con 8 nuove squadre, oltre alle italiane Dinamo Banco di Sardegna Sassari ed EA7 Emporio Armani Milano ci saranno ad esempio Real Madrid, Fenerbache Ulker, Alba Berlino e CSKA Mosca.
    Un’altra novità molto gradita ai fan più giovani è l’introduzione dei Team Leggenda degli ultimi quindici anni, ben 12 nuove squadre per deliziare tutti.  Avremo così, tra le altre, modo di giocare con i Miami Heat del 2012/13 che guidati da LeBron James, Dwayne Wayde e Chris Bosh conquistarono il secondo titolo consecutivo, oppure potremo giocare con i Cleveland Cavaliers del 2006/07 o ancora con i i Phoenix Suns del 2004/05.

    Nell’attesa del 29 Settembre 2015, data di uscita ufficiale di NBA 2K16, le premesse ci sono tutte, ora non ci resta altro che averlo in mano e testarlo, ma siamo sicuri che non deluderà le aspettative.

     

  • EuroBasket2015, trionfa la Spagna di Pau Gasol

    EuroBasket2015, trionfa la Spagna di Pau Gasol

    La Spagna del fenomeno Pau Gasol e del tecnico italiano Sergio Scariolo, conquista EuroBasket2015, battendo in finale la Lituania ed andando a sedersi sul trono d’Europa per la 3° volta nelle ultime 4 edizioni.

    Una sfida quella contro i baltici che non ha avuto praticamente mai storia, Pau Gasol è stato straordinario Valanciunas e compagni  hanno mostrato di aver finito la benzina dopo i grandi successi contro Italia e Serbia, se poi ci mettiamo anche un crollo verticale delle percentuali al tiro, ecco fatto che il +17 finale a favore degli iberici è cosa fatta.

    Come già anticipato il protagonista assoluto della gara è stato Pau Gasol, autore di una doppia doppia fatta di 25 punti e 12 assist, che è stato poi anche eletto MVP di EuroBasket2015.

    La Spagna Campione d'Europa | Foto Twitter
    La Spagna Campione d’Europa | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    La partenza è decisamente favorevole alla Spagna che con Llull, Rudy Fernandez e Gasol, prende il largo toccando il 15-4 a metà frazione. La Lituania incassa il colpo, Gasol sembra non volersi fermare e si va al primo riposo sul 19-8.

    Il secondo quarto non vede un cambio di copione, anzi nella Spagna diventa protagonista anche Reyes e gli iberici volano anche sul +15. I baltici provano ad accorciare ma immediatamente Gasol li ricaccia indietro. Kalnietis e Seibutis a suon di punti riducono lo svantaggio ma non si ha mai la sensazione di una Lituania in grande rimonta, il 2° quarto si chiude sul 41-33.

    Il terzo quarto vede lo strappo decisivo e definitivo della Spagna con il solito Gasol ma anche con una Lituania che non riesce quasi mai a trovare il canestro. Ad un minuto dal termine gli iberici toccano il +18 ritoccato poi dal libero di Seibutis per il 60-43 finale.

    L’ultima frazione è sostanzialmente un conto alla rovescia per il trionfo spagnolo. La Lituania non riesce praticamente mai a scendere sotto i 12 punti di divario. Al suono della sirena è gioia per la Spagna di Gasol ma anche di un grande Sergio Scariolo. 

     

    SPAGNA – LITUANIA 80-63 (19-8; 41-33; 60-43)

    Spagna: Gasol 25, Fernandez 11, Rodriguez 4, Hernangomez ne, Ribas 5, Reyes 8, Claver 7, San Emeterio, Llull 12, Aguilar, Mirotic 8, Vives.

    Lituania: Kalnietis 13, Gailius 1, Maciulis 8, Seibutis 13, Sabonis, Kavaliauskas 4, Jankunas 3, Javtokas, Valanciunas 10, Kuzminskas 8, Milaknis 3.

     

    FINALE 3°-4° POSTO

    FRANCIA – SERBIA 81-68 (16-16; 37-32; 58-44)

    Top Scorer: De Colo (Francia) 20 pt.

     

  • Italbasket missione compiuta, preolimpico conquistato

    Italbasket missione compiuta, preolimpico conquistato

    L’obiettivo, minimo, è centrato, l’Italbasket batte la Repubblica Ceca e si qualifica al torneo preolimpico per cercare di esser protagonisti a Rio 2016.

    Un successo ottenuto con un terzo quarto in cui l’Italia ha chiuso le maglie difensive e si è dimostrata perfetta in attacco realizzando un parziale di 32-17 che non ha lasciato scampo ai cechi.

    Una vittoria che pone così fine su un europeo agrodolce per gli uomini di Pianigiani che hanno sfoderato grandi prestazioni ma che si sono fermati sul più bello, nella sfida dei quarti contro la Lituania.

    Andrea Bargnani | Foto Twitter
    Andrea Bargnani | Foto Twitter

    Grande prestazione delle stelle azzurre, Bargnani, Belinelli, Gentile e Gallinari, capaci talvolta di trovare canestri ad altissima difficoltà, ma positive anche le prove di Andrea Cinciarini e di un Pietro Aradori che come sempre ha messo tutta la sua grinta sul parquet.

    Alla Repubblica Ceca non è bastato un super Vesely che ha realizzato 26 punti ed ha incantato con canestri e schiacciate di pura potenza.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pianigiani non cambia il quintetto, quindi dentro Cinciarini, Belinelli, Gentile, Gallinari e Bargnani. 

    Ginzburg risponde con Vesely, Satoransky, Schilb, Pumprla e Benda.

    La partenza vede la Repubblica Ceca trovare il primo canestro, l’Italia risponde con Gentile dalla lunetta. Vesely e Satoransky sembrano in vena ma gli azzurri trovano punti da tutti e cinque i protagonisti. Schilb piazza una tripla per il massimo vantaggio, +3, alla quale però rispondono Cusin con la schiacciata e Gentile con il tiro dalla lunga. La Repubblica Ceca ha un super Vesely che infila 6 punti di fila per il controsorpasso ed il +4 dei cechi. L’Italia non ci sta e con Cinciarini e Gallinari ritrova la parità sul suono della sirena.

    Il secondo quarto non vede canestri per un minuto e mezzo prima della super schiacciata di Cusin. In maglia bianca però c’è Vesely che trova il suo 13° punto che vale il 23 pari. Un’altra tripla di Satoransky riporta sul +3 la Repubblica Ceca, Bargnani segna ma poi viene fischiato un tecnico alla panchina azzurra che viene concretizzato solo da un libero. Si arriva a metà quarto in perfetta parità. La prima tripla di Aradori porta gli azzurri sul +3, poi ci pensano la difesa e lo stesso numero 4 azzurro dalla lunetta, per il massimo vantaggio azzurro 36-31. Gentile commette fallo antisportivo che paga tantissimo, ben 4 punti. Una schiacciata di Belinelli e un bel canestro di Gallinari ridanno il +5 all’Italia che va all’intervallo sul 42-37.

    L’inizio del terzo quarto non è promettente perchè la Welsch segna e l’Italia commette infrazione di 24 secondi, poi però la Repubblica Ceca perde l’ennesimo pallone, Gentile e Bargnani segnano, anche una tripla per il Mago, e gli azzurri volano a +8. Satoransky prova a tenere a galla i suoi ma il Gallo si sveglia, 5 punti in fila e si vola a +11. Il Mago è bollente, due triple di fila ed è un devastante +17 per l’Italia. Vesely è comunque un piacere da vedere, la sua schiacciata a circa tre minuti dal termine del quarto è di pura potenza. La Repubblica Ceca è solo Vesely che infila il 21° punto che però vale solo il -13. Due triple di Marco Belinelli lanciano l’Italia a +20 al termine della frazione.

    Si chiude il 3° con i punti di Belinelli, si riapre il 4° con i punti di Belinelli. La Repubblica Ceca però non ci sta, piazza un parziale, sfruttando anche un attacco azzurro addormentato, e si riporta sul -13. L’Italia sembra in un momento no, serve una scossa, Gentile prima commette infrazione di 8 secondi, poi uno sfondamento. Il numero cinque azzurro si fa perdonare guadagnandosi e trasformando due liberi, poi ci pensa Bargnani per il nuovo +17. I minuti scorrono lenti, lenti, l’Italia sente il sapore della vittoria, la Repubblica Ceca pensa alla sfida di domani con la Lettonia, che varrà l’ultimo posto per il torneo preolimpoico. Alla fine c’è gloria anche per Melli, il finale è 85-70, l’amarezza di ieri non è certo cancellata ma per lo meno il primo mattoncino per creare un futuro roseo, è stato messo.

     

    ITALIA – REPUBBLICA CECA 85-70 (21-21; 42-37; 74-54)

    Italia: Della Valle, Belinelli 12, Aradori 7, Gentile 15, Gallinari 15, Bargnani 21, Cusin 4, Datome ne, Melli 4, Cinciarini 5, Hackett 2, Polonara.

    Repubblica Ceca: Benda 2, Auda, Pumprla 3, Hruban 5, Satoransky 12, Welsch 4, Houska 5, Barton 2, Jelinek, Sirina 3, Schilb 8, Vesely 26.

  • La Lituania spegne il sogno medaglie dell’Italbasket

    La Lituania spegne il sogno medaglie dell’Italbasket

    Il sogno medaglie europee per l’Italbasket si infrange contro lo scoglio Lituania. In una partita in cui i baltici sono praticamente perfetti al tiro, con un incredibile 61% da 3, l’Italia paga un pizzico di deconcentrazione a tratti in difesa e anche qualche palla persa di troppo nell’overtime.

    Qualche rimpianto rimane per l’ultima azione del 4° quarto quando l’Italia avrebbe avuto l’occasione di vincere la partita ma con Gentile che non è riuscito a costruire, o a prendere un fallo, un’azione nei dieci secondi rimasti.

    In semifinale va dunque la Lituania ma all’Italia non si può rimproverare certo l’impegno messo sul parquet anche questa sera. Grande la prova di un Bargnani che non avrebbe nemmeno dovuto giocare e che invece si è rivelato in grande serata.

    Jonas Valanciunas | Foto Twitter
    Jonas Valanciunas | Foto Twitter

    L’Eurobasket 2015 azzurro però non finisce qua, domani ci sarà la sfida contro la Repubblica Ceca per conquistare quel 5° posto che varrebbe ampiamente la qualificazione al torneo preolimpico.

    Intanto si completa il quadro delle semifinali, a Spagna-Francia uscita dai quarti di ieri, si aggiunge Serbia-Lituania.

    Veniamo al racconto della gara.

    Bargnani recupera e quindi Pianigiani non modifica il quintetto iniziale, Cinciarini, Belinelli, Gentile, Gallinari e appunto il Mago.

    La Lituania risponde con Kalnietis, Seibutis, Maciulis, Valanciunas, e Jankunas.

    La partenza è decisamente a favore della Lituania che cerca un paio di allunghi, ma l’Italia riesce sempre a tornare sotto grazie alle triple di Belinelli. Il pick-n-roll dei lituani però ci fa male e gli avversari toccano anche un +7 sul 13-20 ricucito dagli azzurri con un parziale di 7 a zero chiuso dalla tripla di Cinciarini. Il primo quarto si chiude con il libero della Lituania per il 20 a 21.

    Il secondo quarto vede un inizio forte dell’Italia che con le giocate di Gallinari, Aradori e Gentile allunga sul +6. La Lituania non ci sta e pian piano ricuce lo strappo andando addirittura avanti sul 32-35 per la tripla di Kuzminskas. Belinelli e Gallinari rimangono in panchina ma in campo c’è l’atletismo di Aradori e Melli che rimettono avanti gli azzurri. Valanciunas firma il controsorpasso per il 36-37 che è il punteggio di fine quarto.

    Si rientra in campo e la Lituania con gran pazienza trova la tripla di Maciulis ed il canestro di Valanciunas che sommate ad un attacco azzurro sterile si porta sul +6. Nell’Italia cresce Gallinari ma la difesa non chiude bene ed i lituani segnano agevolmente toccando un preoccupante +8. Pianigiani chiama time out e appena finisce il minuto di sospensione Gentile con due penetrazioni devastanti e Bargnani con la triple piazzano un 7-0 che riporta sotto l’Italia e costringe la Lituania al time out. Maciulis segna ma dall’altra parte risponde Gallinari da 3,  si rimane in parità ma poi arriva la classica tripla del Beli per il vantaggio azzurro rinforzato da difesa e canestro di Bargnani. Il Mago non si ferma ma nemmeno Milaknis e la sfida rimane sul filo. La tripla di Kalnietis negli ultimi secondi riporta avanti, sul solito +1 di fine quarto, la Lituania.

    Il quarto si apre con la tripla di Milaknis che caccia l’Italia sul -4. L’Italia non molla, cerca di tornare sotto, Bargnani è in forma e porta presto al bonus, i lituani che però ci fanno male nel tiro da tre. La tensione sale la Lituania continua ad avere percentuali devastanti e il 68-74 a circa 4 dalla fine sembra essere un segnale negativo per un Italia che però con un Bargnani ed un Belinelli super e con la difesa concentratissima di Hackett, ricuce lo strappo. Si rimane sul 74 pari Maciulis dal nulla mette la tripla a cui risponde Gallinari dai liberi. Valanciunas trova canestri impossibili, il Gallo ad un minuto dal termine si prende i liberi ma deve uscire per curare una ferita, dalla lunetta va Aradori che fa solo uno su due. Gallinari impatta su quota 79, Gentile difende benissimo ma poi non riesce a trovare la giocata che vale il sorpasso, si va all’overtime. 

    Il solito Valanciunas riporta avanti la Lituania ma Gallinari risponde non concretizzando un gioco da tre punti. L’Italia non riesce a segnare, Kalnietis piazza una tripla devastante che allontana gli azzurri. Belinelli prova a riavvicinarci ma Valanciunas ci riallontana. Troppe palle perse degli azzurri nell’overtime, i secondi passano e il solito Valanciunas ci spedisce a -7. Gallinari è freddo ai liberi ma le triple lituane ci condannano, vince la Lituania che vola così in semifinale.

     

    ITALIA – LITUANIA 85-95 d.1.t.s. (20-21; 36-37; 59-60; 79-79)

    Italia: Bargnani 21, Belinelli 18, Aradori 8, Gentile 12, Melli 2, Cinciarini 3, Cusin 4, Datome ne, Della Valle ne, Gallinari 17, Hackett, Polonara ne

    Lituania: Gailius ne, Jankūnas 7, Javtokas 1, Kalnietis 14, Kavaliauskas ne, Kuzminskas 13, Lekavičius, Mačiulis 19, Milaknis 9, Sabonis ne, Seibutis 6, Valančiūnas 26.

     

    SEMIFINALI 1°-4° posto

    FRANCIA – SPAGNA

    SERBIA – LITUANIA 

     

    SEMIFINALI 5°-8° posto

    GRECIA – LETTONIA

    ITALIA – REPUBBLICA CECA

  • Riposa in pace…Big Mo

    Riposa in pace…Big Mo

    Se ne va un altra stella del firmamento Nba, nella notte di domenica ha lasciato i parquet di questo mondo Moses Malone. Giocatore unico che ha attraversato un epoca cestistica e influenzato alcune grandi star come Barkley, Olajuwon e David Robison.
    E’ stato un pioniere nel salto dal liceo al basket professionistico, nel 1974, quando invece di andare al college a Maryland firmò per gli Utah Stars in Aba in uscita dalla scuola. ” pratica che poi divenne abbastanza comune nel mondo Nba, per esempio Kevin Garnett e Kobe Bryant per citarne solo due.
    Malone era un giocatore moderno con un esplosività fuori dal comune e un senso del rimbalzo innato che sebbene non altissimo, 208 centimetri, gli permetteva di affrontare e mettere in difficoltà centri del calibro di Kareem Abdul Jabbar.
    Fu premiato per tre volte miglior giocatore Nba, nel 1979 e nel 1982 a Houston e nel 1983 a Philadelphia. Era il centro di quei Sixers ’83 che hanno vinto il titolo Nba contro i Lakers di Jabbar e Magic, finale in cui è stato eletto miglior giocatore a 25.8 punti e 18 rimbalzi di media.
    In una formazione che vedeva al suo interno giocatori del calibro Mo Cheeks e Julius “Doctor J” Erving, ma che vide ” Mo” come miglior realizzatore e miglior rimbalzista della squadra. La stagione del 1983 fu per loro una cavalacata trionfale fino ai playoff  quando vinsero il titolo perdendo un solo incontro in tutta la post season, sbagliando per poco la previsione di “Fo-Fo-Fo”(che sta per “Four Four Four”, quattro quattro quattro) secondo il quale Philadelphia avrebbe imposto un cappotto in ogni serie di quei playoff.
    E’ rimasto ai Sixers fino al 1986, solo un quadriennio in 21 anni da professionista con una carriera da “doppia doppia” di media, 20.6 punti e 12.2 rimbalzi girando nove squadre, dodici volte all’All Star Game, sei volte miglior rimbalzista (cinque di fila dal 1980 al 1985), ottavo ogni epoca per punti segnati (27.409) e sesto per rimbalzi (16.212), uno dei soli quattro giocatori Nba con Jabbar, Chamberlain e Hayes (non proprio gli ultimi arrivati) a chiudere con almeno 25mila punti e 15mila rimbalzi, e guadagnandosi cosi il titolo di più grande rimbalzista offensivo della storia.
    Nel 2001 a coronamento e a tributo della sua grande carriera fu introdotto nell’Nba Hall of Fame, l’arca della gloria dove siedono tutti i più grandi giocatori della storia  e dove Malone ha guadagnato il diritto di stare.
    malone
  • Gentile guida un’Italbasket spettacolare verso i quarti

    Gentile guida un’Italbasket spettacolare verso i quarti

    Un’Italbasket fantastica, praticamente perfetta in difesa e con un attacco devastante, che ha visto brillare di grande luce la stella di Alessandro Gentile, ha annientato Israele nell’ottavo di finale di EuroBasket2015. Il numero 5 azzurro ha chiuso la partita con l’impressionante score di 27 punti ed un’infinità di falli subiti.

    Una partita che vedendo il risultato può sembrare semplice, vero, sulla carta tra Israele ed Italia c’era un vantaggio a favore degli azzurri, ma certamente il merito del +30 finale è stato tutto dei ragazzi di Pianigiani che hanno saputo esser concentrati da subito, con una difesa praticamente insuperabile, hanno metabolizzato l’infortunio di Bargnani, hanno infilato un terzo quarto a dir poco spettacolare ed hanno visto le seconde linee farsi trovare pronte al momento giusto.

    Alessandro Gentile | Foto Twitter
    Alessandro Gentile | Foto Twitter

    Adesso c’è da attendere di conoscere chi, tra Lituania e Georgia, incontrerà l’Italia nei quarti. Il primo passo è stato fatto, il torneo preolimpico, al quale si qualificano le prime 7, è vicino ma non è il momento di accontentarsi, è il momenti di credere in questi ragazzi per un sogno da cercare di far tramutare in realtà.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pianigiani sceglie il quintetto visto spesso in questo EuroBasket2015: Cinciarini, Belinelli, Gentile, Gallinari e Bargnani.

    Edeshtein risponde con Eliyahu, Limonad, Fischer, Mekel e Casspi.

    Il primo canestro della gara è di Israele ma l’Italia difende bene e poi infila 7 punti di fila con Gentile e Bargnani decisamente ispirati. Israele si affida a Casspi che risponde alla tripla di Belinelli e dispensa assist ai compagni per mantenere i bianchi in scia degli azzurri. La difesa azzurra si fa intensa, Belinelli è preciso dalla lunga, l’Italia tocca il +8 ma difetta nuovamente al tiro, permettendo ad Israele di riavvicinarsi. Sulla sirena arriva la terza tripla del Beli che vale il 22 a 13.

    La partenza del secondo quarto vede una bella giocata azzurra che manda l’Italia al vantaggio in doppia cifra. Israele non ci sta, innesta alcune rapide ripartenze si riporta sotto e dopo un paio di errori azzurri al tiro, sul + 9, costringe Pianigiani a chiamare il timeout. Italia non esce bene dal minuto di sospensione, Israele non solo difende bene ma riesce anche a riportarsi sul -4. Nel momento più difficile si accende Gentile che con alcune devastanti penetrazioni permette un nuovo allungo sino al nuovo +10. Mekel prova a tenere a galla Israele ma Gentile non si vuole fermare. Il tap-in di Aradori all’ultimo secondo chiude il quarto sul 40-30.

    Al rientro dagli spogliatoi per gli azzurri c’è la notizia dell’assenza di Bargnani, bloccato da un infortunio. La difesa rimane intensa, Gentile non raffredda la mano, gli azzurri toccano rapidamente il +14, se poi anche Cinciarini la piazza da tre è presto fatto un risultato di 49 a 32. Gentile è infuocato, la difesa è ad altissimo livello, Israele non riesce a trovare un tiro facile, gli azzurri invece segnano da qualsiasi posizione toccando anche il +29 sul finale di terzo quarto che si chiude infatti sul 68-39.

    L’ultimo parziale vede l’inserimento di diverse seconde linee con il risultato che non cambia, gli azzurri continuano a segnare con Della Valle che entra a referto. La concentrazione cala, Israele riduce un po’ lo svantaggio, che però rimane ampiamente oltre i 20 punti. Della Valle ci prende gusto e continua a segnare, Gentile anche, a fine gara, con l’Italia super rilassata si arriva con il +30 (82-52). Il primo passo è fatto ora si deve solo proseguire a camminare.

     

    ITALIA – ISRAELE 82-52 (22-13; 40-30; 68-39)

    Italia: Della Valle 8, Belinelli 14, Aradori 2, Gentile 27, Gallinari 6, Bargnani 7, Cusin 2, Datome ne, Melli 5, Cinciarini 3, Hackett 6, Polonara 2.

    Israele: Yivzori, Dawson 1, Mekel 20, Eliyahu 12, Casspi 8, Limonad, Kadir 4, Ohayon 2, Green, Fischer 5, Rothbart, Timor.

     

  • L’Italbasket cade con la Serbia. Agli ottavi ci sarà Israele

    L’Italbasket cade con la Serbia. Agli ottavi ci sarà Israele

    L’Italbasket di Pianigiani non riesce nell’impresa di battere la fortissima Serbia e dopo due grandissime imprese con Spagna e Germania, cade davanti agli uomini di Djordjevic capaci di rifilare agli azzurri oltre 100 punti e 19 lunghezze di distacco.

    Una sconfitta che tutto sommato si è rivelata quantomeno indolore in quanto l’Italia aveva già strappato il pass per il passaggio alla fase ad eliminazione diretta. C’era da decidere la nostra avversaria, il terzo posto nel girone ci consegna la seconda del Gruppo A ovvero Israele, nella sfida che si giocherà domenica.

    Ritornando alla gara di oggi, probabilmente gli azzurri hanno pagato l’assenza di Belinelli, tenuto a riposo, e magari una testa più leggera visto il primo obiettivo ottenuto. La Serbia invece ha giocato con la grinta giusta per ottenere così la 5° vittoria in cinque gara, protagonista assoluto Teodosic.

    Milos Teodosic
    Milos Teodosic

    Veniamo al racconto della gara.

    La partenza è tutta serba con un parziale di 8-0 che indirizza subito la gara. L’Italia ci mette 3 minuti a segnare e lo fa con la tripla di Gallinari. Teodosic però è in una di quelle giornate super e nonostante gli sforzi dell’Italia, al primo riposo si va con la Serbia avanti di 6 sul 25-19.

    Nel secondo quarto gli azzurri sono sempre all’inseguimento e al 13° si portano sul -2 con la tripla di Della Valle. E’ solo un’illusione perchè i ragazzi di Djordjevic tornano a spingere guidati da Teodosic e Bjelica per un parziale che tocca anche il +13 ma che viene ridotto nel finale dagli azzurri sul 48-40.

    Ci si aspetta una reazione dell’Italbasket nel 3° quarto e invece la Serbia continua ad allungare gestendo sempre un vantaggio in doppia cifra. Nell’Italia Gentile segna ma non basta, l’attacco serbo è preciso, la difesa azzurra leggera ed il finale di frazione segna ben 15 lunghezze di distanza.

    L’ultimo quarto non presenta sussulti, anzi l’Italia sprofonda sino al -22. La Serbia sfonda quota 100 e conquista il successo, gli azzurri perdono ma in fondo è una sconfitta con il sorriso, si vola a Lille dove però non sarà più possibile sbagliare.

     

    ITALIA – SERBIA 82-101 (19-25, 40-48, 59-74)

    Italia: Della Valle 3, Belinelli ne, Aradori 10, Gentile 19, Gallinari 14, Bargnani 17, Datome ne, Cusin, Melli 3, Cinciarini 11, Hackett 3, Polonara 2.

    Serbia: Teodosić 26, Simonović, Nedović 7, Bogdanović 10, Bjelica 19, Marković 5, Kalinić 5, Milutinov, Milosavljević, Raduljica 14, Erceg 8, Kuzmić 7.

     

    RISULTATI DELLE GARE DI OGGI

    SERBIA – ITALIA 101-82

    UCRAINA – BELGIO 71-79

    FINLANDIA – POLONIA 65-78

    SLOVENIA – MACEDONIA 62-51

    BOSNIA – RUSSIA 61-81

    LETTONIA – ESTONIA 75-64

    GERMANIA – SPAGNA 76-77

    GEORGIA – CROAZIA 71-58

    REPUBBLICA CECA – LITUANIA 81-85 d.t.s

    GRECIA – OLANDA 68-65

    ISRAELE – FRANCIA 61-86

    TURCHIA – ISLANDA 111-102 d.t.s.
    CLASSIFICHE

    GRUPPO A

    Francia 5-0, Israele 3-2, Polonia 3-2, Finlandia 2-3, Russia 1-4, Bosnia 1-4
    GRUPPO B

    Serbia 5-0, Spagna 3-2, Italia 3-2, Turchia 3-2, Germania 1-4, Islanda 0-5
    GRUPPO C

    Grecia 5-0, Croazia 3-2, Slovenia 3-2, Georgia 2-3, Macedonia 1-4, Olanda 1-4
    GRUPPO D

    Lituania 4-1, Lettonia 3-2, Repubblica Ceca 3-2, Belgio 3-2, Estonia 1-4, Ucraina 1-4

     

    ACCOPPIAMENTI OTTAVI DI FINALE

    Francia – Turchia

    Israele – Italia

    Polonia – Spagna

    Finlandia – Serbia

    Grecia – Belgio

    Croazia – Repubblica Ceca

    Slovenia – Lettonia

    Georgia – Lituania