Categoria: Basket

  • Gallinari, in Eurolega la sua ultima partita con Milano

    Gallinari, in Eurolega la sua ultima partita con Milano

    Questa sera, al Forum di Milano, nella sfida di Eurolega contro il Real Madrid, Danilo Gallinari giocherà la sua ultima partita in maglia biancorossa. A causa infatti dell’interruzione del lockout NBA tutti i giocatori che avevano temporaneamente firmato dei contratti con le squadre europee (con l’ovvia clausola d’uscita) pur avendo accordi in essere con le franchigie statunitensi, faranno ritorno nei team di appartenenza.

    Danilo Gallinari, Emporio Armani Milano | © JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

    Sarà una partita molto importante sia per il giocatore, che prima di fare rientro ai Nuggets vorrebbe lasciare alla città ed ai suoi compagni una vittoria contro una delle formazioni più forti attualmente nel “Vecchio Continente”, sia per la squadra che necessita di un successo per proseguire nelle speranze di qualificazione alle Top 16 dopo le ultime 2 sconfitte consecutive che hanno quasi compromesso l’approdo alla seconda fase della massima competizione per club.

    Se con il Maccabi Tel Aviv il KO era stato anche preventivato vista la forza dei vice campioni d’Europa, la sconfitta subìta 2 settimane fa contro il Partizan Belgrado, in casa e per giunta dopo essere stati avanti nel terzo quarto anche di oltre 20 punti, ha lasciato il segno sui giocatori che domenica hanno ceduto anche in campionato contro la Pepsi Caserta.

    L’Emporio Armani si trova dunque con le spalle al muro, attualmente occupa il quinto posto nel proprio girone ed ha la necessità assoluta di non poter perdere più in casa. Proprio per questo motivo servirà l’apporto del pubblico presente stasera sugli spalti che dovrà essere l’uomo in più sul parquet per spingere i propri beniamini alla vittoria. Ultima gara in Europa anche per 2 giocatori avversari: Serge Ibaka, che stava iniziando ad ambientarsi nel sistema di gioco del Real, e Rudy Fernandez, recuperato in extremis per l’importantissima sfida, un problema in più per la difesa dell’Olimpia viste le qualità balistiche del neo acquisto dei Dallas Mavericks. Coach Scariolo perde invece Ioannis Bourousis, che nell’allenamento di martedì ha subito una distorsione al ginocchio sinistro. All’andata vinse il Real Madrid 85-78, con 17 punti di Fernandez e 21 dell’ex Teramo Jaycee Carroll ma Milano gettò al vento nel giro di 3 minuti un vantaggio di 13 punti (e non è la prima volta che succede quest’anno).

    Sicuramente, tornando al “Gallo”, questo sarà l’ultimo appuntamento europeo prima di far ritorno negli Stati Uniti, poi si farà di tutto per poterlo schierare anche nella sfida casalinga di domenica in campionato contro Cremona (con eventuale partenza per Denver il giorno dopo, lunedì 5 dicembre). Ma questa ipotesi non è per nulla certa. Si spera che, se addio deve essere, almeno possa essere ricordato a lungo dai tifosi biancorossi, magari con una vittoria netta e rotonda con Danilo grande protagonista!

  • NBA, prime voci di mercato per Dwight Howard e Chris Paul

    NBA, prime voci di mercato per Dwight Howard e Chris Paul

    Manca ancora qualche giorno per l’apertura del mercato NBA ma già iniziano a rincorrersi ed imperversare le prime voci di trattative tra le squadre. I giocatori più “chiacchierati” sono i 2 più importanti cestisti che a fine anno diventeranno free agent, ovvero Dwight Howard degli Orlando Magic e Chris Paul dei New Orleans Hornets.

    Chris Paul e Dwight Howard | © Sam Greenwood/Getty Images

    Iniziamo col parlare della situazione di Howard che sembra l’indiziato numero 1 a cambiare maglia in vista della stagione: il centro dei Magic è appetito in particolar modo dai New Jersey Nets e dai Los Angeles Lakers. I Nets metterebbero sul piatto un’offerta irrinunciabile che prevede uno scambio con il pari ruolo Brook Lopez a cui aggiungerebbero 2 prime scelte in vista dei prossimi Draft. Inoltre sarebbero pronti ad accollarsi il pesante contratto di Hedo Turkoglu dando un pò di respiro al pesante salary cap accumulato negli ultimi anni dalla franchigia della Florida. I gialloviola propongono invece uno scambio con Andrew Bynum, centro di grande livello ma fragile nel fisico, o in alternativa con Pau Gasol. La scelta è tutta dei Magic che dovranno decidere se sia più conveniente cercare di vincere quest’anno il titolo con Howard in squadra e poi magari perderlo a 0 sul mercato oppure approfittare di una contropartita tecnica di valore subito però riducendo le potenzialità del team.

    Sempre i californiani monìtorano con attenzione anche la situazione di un altro pezzo da 90 in procinto di lasciare la sua squadra, ovvero il playmaker Chris Paul: i nomi per lo scambio sono i soliti, Gasol o in alternativa Bynum ma il regista compagno di squadra di Marco Belinelli, che ha già rifiutato una proposta dei Boston Celtics che proponevano uno scambio alla pari con il play Rajon Rondo, sembra avere in mente solo i New York Knicks dei suoi amici Carmelo Anthony ed Amar’è Stoudemire. Un grande trio che metterebbe i newyorchesi in pole per la conquista dell’anello! Paul non firmerà il rinnovo di contratto con New Orleans quindi bisognerà trovare presto una soluzione.

    A proposito di Rajon Rondo i Celtics sembrano intenzionati a scaricarlo (senza motivi validi peraltro dato che il piccolo numero 9 è uno dei migliori giocatori di Boston) e stanno parlando con i Thunder per una trade che prevede il ritorno in Massachusetts di Kendrick Perkins, ceduto proprio ad Oklahoma City un pò troppo frettolosamente lo scorso febbraio per motivi contrattuali. Insieme a lui in maglia bincoverde arriverebbe l’atletico play Russell Westbrook  (ai ferri corti con la Star Kevin Durant per motivi di leadership all’interno del team), mentre in Oklahoma, oltre a Rondo, ritornerebbe Jeff Green, pedina di scambio già nell’affare Perkins nei mesi scorsi. Il G.M. Sam Presti però non sarebbe totalmente convinto dall’operazione.

    Tyson Chandler non sembra intenzionato a rimanere ai Dallas Mavericks: il centro texano ha fatto sapere che si aspetta di iniziare il training camp con una nuova squadra (i motivi sarebbero principalmente economici dato che Dallas non accontenterà le sue richieste di rinnovo contrattuale). Il destino di Brandon Roy ai Blazers è segnato: a causa di un contratto troppo oneroso e delle ginocchia troppo fragili che ne mettono a rischio la carriera a Portland avrebbero deciso di esercitare la nuova clausola “Amnesty” per scaricare la guardia e risollevare il salary cap. Le pretendenti (ma a cifre molto più basse) non mancano certo con Minnesota Timberwolves, Chicago Bulls e Golden State Warriors in prima fila. Da monitorare anche la situazione su Greg Oden che potrebbe subìre la medesima sorte per i noti problemi alle rotule delle ginocchia. Un vero peccato per i Blazers che sui 2 giocatori circa 3 anni fa avevano deciso di costruire un futuro luminoso per la franchigia dell’Oregon.

    Un altro giocatore appetibile sul mercato è Marc Gasol, fratello del ben più noto Pau, esploso negli ultimi playoff con i Grizzlies: Memphis propone per il rinnovo del contratto 5 milioni di dollari a stagione mentre lo spagnolo ne vorrebbe quasi il doppio ovvero 9. In Tennessee pensano anche alla cessione della stella Rudy Gay per rinforzare il roster in vista della stagione ormai alle porte.

  • Eurolega, CSKA Mosca e Panathinaikos alle Top 16

    Eurolega, CSKA Mosca e Panathinaikos alle Top 16

    Primi importanti verdetti nella settima giornata di Eurolega: in attesa delle partite delle squadre italiane, impegnate stasera in 3 sfide fondamentali per il cammino europeo, arrivano le qualificazioni alle Top 16 per il CSKA Mosca e per i campioni in carica del Panathinaikos.

    I russi espugnano il parquet del Brose Baskets per 78-81 dopo una sfida tiratissima fino alla sirena finale. Nenad Krstic (20 punti) e Viktor Khryapa (19) gli uomini decisivi per il CSKA, ai padroni di casa non bastano i 21 punti di Marcus Slaughter.

    I greci battono agevolmente il KK Zagabria con il punteggio di 94-76 con 5 uomini in doppia cifra tra i quali spicca Mike Batiste (18 punti e 9 rimbalzi).

    A sorpresa lo Zalgiris Kaunas ha la meglio sull’Unicaja Malaga in una partita che i lituani dopo aver controllato a lungo quasi buttano via nel finale. Poi riescono a resistere al ritorno degli spagnoli ed a conquistare un prezioso successo in ottica qualificazione alla seconda fase. Importanti prestazioni per i 2 giocatori NBA a disposizione dello Zalgiris, Sonny Weems chiude la serata con 18 punti ed 11 rimbalzi mentre Ty Lawson, compagno di Gallinari ai Denver Nuggets, ne mette a referto 10. Inutili invece i 15 punti segnati da Gerald Fitch per l’Unicaja che comunque non dovrebbe aver pregiudicato con questo KO il passaggio del turno.

    L’Efes sbanca il parquet del Belgacom Spirou e mette nei guai l’Olimpia Milano che sperava in una vittoria dei belgi per avere qualche possibilità in più di passaggio alle Top 16. Nel 66-62 finale da segnalare la doppia doppia di Dusko Savanovic per i turchi (16 punti e 10 rimbalzi) e l’ottima performance di Demond Mallet per lo Spirou con 21 punti nel tabellino di fine incontro.

    Infine il Bilbao batte il Nancy, già privo di Nicolas Batum, per 97-75 e inguaia il cammino dei francesi che per qualificarsi ora dovranno vincere tutte le rimanenti gare senza la loro stella peraltro che tornerà in NBA (ai Portland Trail Blazers) in questi giorni. Con questa vittoria invece la squadra basca torna a sperare nella qualificazione.

    Risultati settima giornata Eurolega

    Zalgiris Kaunas vs Unicaja 67-65
    Belgacom Spirou vs Anadolu Efes 62-66
    Brose Baskets vs CSKA Moscow 78-81
    Gescrap BB vs SLUC Nancy 97-75
    Panathinaikos vs KK Zagreb 94-76
    Unics vs GS Medical Park giovedì ore 16:00
    Fenerbahce Ulker vs Olympiacos giovedì ore 19:00
    Union Olimpija vs Montepaschi giovedì ore 19:00
    Bennet Cantù vs Caja Laboral giovedì ore 20:45
    EA7 Armani vs Real Madrid giovedì ore 20:45
    Partizan mt:s vs Maccabi Electra giovedì ore 20:45
    Asseco Prokom vs FCB Regal giovedì ore 20:45

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Caja Laboral 4-2
    Bennet Cantù 3-3
    Fenerbahce Ulker 3-3
    Olympiacos 3-3
    SLUC Nancy 3-4
    Bizkaia Bilbao 3-4

    GROUP B
    CSKA Moscow 7-0
    Panathinaikos 5-2
    Unicaja 3-4
    Brose Baskets 2-5
    KK Zagreb 2-5
    Zalgiris Kaunas 2-5

    GROUP C
    Maccabi Electra 5-1
    Real Madrid 4-2
    Anadolu Efes 4-3
    Partizan mt:s 3-3
    Emporio Armani Milano 2-4
    Belgacom Spirou 1-6

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 6-0
    Montepaschi Siena 4-2
    Unics 4-2
    Galatasaray 3-3
    Union Olimpija 1-5
    Asseco Prokom 0-6

  • NBA: Calendario pronto, poche modifiche nelle 66 partite in programma

    NBA: Calendario pronto, poche modifiche nelle 66 partite in programma

    Saranno pochissime le modifiche che verranno apportate al calendario NBA. Il programma resta così sostanzialmente invariato e chi sperava in una riformulazione per equilibrare, per ogni squadra, i match sulla carta più facili e quelli più difficili (a causa delle 16 gare cancellate) è rimasto un pò deluso. La stagione regolare sarà di 66 partite, prenderà il via il 25 dicembre, giorno di Natale, con 3 sfide stellari come New York Knicks-Boston Celtics, Los Angeles Lakers-Chicago Bulls e la rivincita dell’ultima Finale NBA Dallas Mavericks-Miami Heat. La fine è fissata invece per il 26 aprile, 2 giorni dopo si apriranno i playoff che termineranno al massimo il 26 giugno (giorno in cui è stata programmata gara 7 di finale).  L’All Star Game si disputerà ad Orlando (come nelle previsioni), ma la data è ancora incerta e potrebbe essere spostata, rispetto al già programmato 26 febbraio.

    Nba | foto tratta dal web

    Ogni squadra dovrà scendere in campo 2 volte in più al mese rispetto a quanto disposto precedentemente, si apre la possibilità di avere i “back to back to back” ovvero una serie di 3 partite in 3 giorni per ogni team, uno sforzo notevole per i giocatori che non avranno neanche il tempo per rifiatare e recuperare dagli sforzi delle gare precedenti. Ovviamente a causa delle sfide cancellate non tutte le squadre si affronteranno almeno una volta nell’arco della stagione (era questo il punto che spingeva alcuni addetti ai lavori ad una riformulazione del calendario per avere incontri tra tutte le 30 franchigie). Ogni formazione giocherà 48 partite contro avversarie della stessa Conference: 2 volte in casa e 2 in trasferta contro 6 squadre (sicuramente con le altre 4 della stessa Division di appartenenza), una volta in casa e 2 in trasferta contro 4 squadre e 2 in casa e una in trasferta contro altre 4. Le altre 18 partite saranno contro squadre della Conference opposta: contro 3 squadre è prevista doppia sfida con una gara in casa ed una in trasferta, contro altre 6 squadre ci sarà solo il match casalingo e contro altre 6 invece solo quello in trasferta. Si aspetta la ratifica dell’accordo raggiunto qualche giorno fa tra associazione dei giocatori e proprietari, poi il 9 dicembre si apriranno i training camp e ci sarà l’inizio del mercato (con almeno 2 gare di preseason per team).

    Intanto arrivano le prime indiscrezioni sui dettagli dell’intesa che ha portato come logica conseguenza la cancellazione del lockout: i giocatori nella prossima stagione riceveranno il 51,15% dei proventi ovvero i guadagni della Lega che nella scorsa annata hanno superato i 4 miliardi di dollari, e riceveranno i 66/82 dello stipendio fissato nei loro contratti. Ad esempio Kobe Bryant, il giocatore più pagato con 25,2 milioni di dollari, vedrà il suo salario ridursi a 20,3 milioni. Il salary cap, il tetto salariale, resterà invariato fino al 2013 sui livelli della passata stagione (58 milioni), ma i team saranno molto più scoraggiati ad entrare nella luxury tax (la tassa che obbliga qualsiasi squadra che sfori quota 70 milioni in stipendi ai giocatori di pagare un dollaro aggiuntivo alla NBA per ogni dollaro che superi quella cifra). Ma la clausola che potrebbe cambiare sin da subito il mercato si chiama “Amnesty”: i team potranno scaricare (nel vero senso della parola) un atleta a loro scelta (sotto contratto nella stagione 2010-11) senza far pesare il suo ingaggio nel monte salari e liberando quindi denaro per inseguire i free agent. Una scelta innovativa che permetterà alle franchigie enormi risparmi ed ai giocatori di non sedersi sugli allori una volta ottenuto il contratto della vita (come è spesso successo in questi ultimi anni): Washington ad esempio, che ha sotto contratto Rashard Lewis e i suoi oltre 22 milioni di dollari di stipendio (attualmente è il secondo atleta più pagato della Lega, una sproporzione abnorme tra rendimento e salario), potrebbe tranquillamente tagliare l’ala ex Seattle Sonics e risparmiare interamente tutta quella montagna di soldi senza gravare sul bilancio cosa che prima non era possibile.

  • Basket, Milano KO. Siena dilaga a Cremona e si prende la vetta

    Basket, Milano KO. Siena dilaga a Cremona e si prende la vetta

    L’ottava giornata del campionato italiano di Serie A di basket sorride (ma solo per alcuni versi) alla Montepaschi Siena che approfitta degli stop di Cantù e Milano per riappropiarsi della testa solitaria della classifica. Una gioia però mitigata dal probabile grave infortunio subìto da Rimantas Kaukenas che ad un minuto circa dalla fine del secondo quarto deve abbandonare il parquet per il probabile cedimento del ginocchio sinistro, lo stesso operato qualche anno fa (precisamente nel 2007-2008) e che lo costrinse a stare fermo per ben 5 mesi. Nei prossimi giorni ci sarà la diagnosi precisa ma a Siena si tengono le dita incrociate sperando che il giocatore possa rimettersi il prima possibile.

    Rimantas Kaukenas, Montepaschi Siena | © PETRAS MALUKAS/AFP/Getty Images

    Nei 2 anticipi del sabato brillano Varese e Biella che consolidano entrambe il secondo posto in classifica a quota 10 punti: i lombardi battono per 73-67 la rivelazione Venezia ed il protagonista è Hurtt, nei giorni scorsi vicino al taglio ed invece riscopertosi arma in più per la Cimberio. Decisivi i suoi 18 punti ma grandi meriti anche a Stipcevic (14) e Diawara (13) sempre presenti nei momenti caldi del gioco, inutili i 20 punti di Young per gli ospiti. I piemontesi invece colgono un grande successo esterno sul parquet della Benetton Treviso (79-82), con un ottimo avvio di partita ed una sapiente gestione del vantaggio nel secondo tempo, quando la grintosa rimonta della Benetton (che riesce anche a pareggiare il match) viene arginata con esperienza dall’Angelico. Decisivi Pullen (19 punti) e Coleman (11). Gentile con 19 punti il top scorer biancoverde.

    Sassari si sbarazza senza troppe difficoltà del fanalino di coda Teramo: 91-73 il risultato finale con i sardi che arrivano anche sui 30 punti di scarto. Hunter, Hosley e Vanuzzo (rispettivamente con 16, 15 e 14 punti) sono i migliori marcatori per gli isolani mentre nelle fila di Teramo si salva Borisov autore di 16 punti.

    Ottimo esordio per Marco Mordente nell’Acea Roma che ha la meglio sulla Bennet Cantù per 91-74: per il capitano della Nazionale italiana ci sono 9 punti e tanta sostanza. La tattica di coach Lardo si rivela finalmente vincente con una difesa arcigna nella prima parte di gara ed un attacco efficace che mette in ginocchio la Bennet. Dopo un primo quarto equilibrato, la Virtus Roma allunga decisamente nel punteggio nel secondo, dilaga nel terzo e controlla nel finale i tentativi di rimonta di una Cantù limitata dalle assenze di Scekic e Micov. Tucker con 19 punti, Datome con 17 e Djedovic con 16 i migliori per i giallorossi, per i lombardi bene Mazzarino con 18 punti.

    Cade a Caserta l’Olimpia Milano, beffata dalla Pepsi per 91-80 (che così miete la sua seconda vittima illustre dopo aver battuto anche Siena). Bruttissima seconda parte di gara per l’Emporio Armani che si fa schiacciare dai campani ed in particolare da un immenso Andre Smith (per lui 32 punti e 13 rimbalzi per un complessivo +36 di valutazione). Agli ospiti non bastano i 24 punti di Mancinelli ed i 16 di Danilo Gallinari (arrivato alla sua terz’ultima gara con l’Olimpia, il suo rientro a Denver è previsto per il 5 dicembre).

    Siena dilaga a Cremona (102-66 il finale): la Vanoli tiene solo per i primi 15 minuti poi e show biancoverde con 5 giocatori in doppia cifra, tra cui uno spettacolare David Andersen da 19 punti e 10 rimbalzi e lo sfortunato Kaukenas (come già detto in precedenza per l’infortunio al ginocchio) che raggiunge quota 11 in appena 12 minuti di impiego. Per la squadra di coach Caja il migliore è il solito Wafer che ora aspetta una chiamata dalla NBA con la fine del lockout.

    Seconda vittoria consecutiva per Casale Monferrato (la prima in casa) che supera Montegranaro per 87-82 e lascia la Fabi Shoes (alla sesta sconfitta di fila) pericolosamente in fondo alla classifica. Sotto lo sguardo attento del coach dei Denver Nuggets (e di Danilo Gallinari) ovvero George Karl è l’ex NBA Shakur a fare la differenza con 17 punti. Servono invece a poco i 25 di Ivanov per i marchigiani.

    In serata il posticipo vede l’affermazione esterna di Avellino (che continua a mantenersi nelle zone alte della classifica) ai danni di Pesaro: nel 72-82 finale ci sono da sottolineare per i campani le prove di Ronald Slay con 24 punti, di Linton Johnson con 18 e di Spinelli con 15. Per la Scavolini il migliore è Cavaliero con 15 punti.

    RISULTATI SERIE A OTTAVA GIORNATA (riposo per Bologna):

    Cimberio Varese vs Umana Venezia 73-67
    Benetton Treviso vs Angelico Biella 79-82
    Banco di Sardegna Sassari vs Banca Tercas Teramo 91-73
    Acea Roma vs Bennet Cantù 91-74
    Pepsi Caserta vs EA7 Emporio Armani Milano 91-80
    Novipiù Casale Monferrato vs Fabi Shoes Montegranaro 87-82
    Vanoli Braga Cremona vs Montepaschi Siena 66-102
    Scavolini Siviglia Pesaro vs Sidigas Avellino 72-82

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 12
    2. EA7 Emporio Armani MI 10 (una gara in meno)
    3. Bennet Cantù 10
    4. Cimberio VA 10
    5. Sidigas AV 10
    6. Angelico BI 10
    7. Umana VE 8 (una gara in meno)
    8. Scavolini Siviglia PS 8 (una gara in meno)
    9. Canadian Solar BO 8 (una gara in meno)
    10. Pepsi CE 8 (una gara in meno)
    11. Virtus Roma 8
    12. Banco di Sardegna SS 8 (una gara in meno)
    13. Benetton TV 6 (una gara in meno)
    14. Vanoli Braga CR 4
    15. Novipiù Casale Monferrato 4
    16. Banca Tercas TE 2
    17. Fabi Shoes MGR 2 (una gara in meno)

  • Addio lockout, la NBA riparte a Natale

    Addio lockout, la NBA riparte a Natale

    Svolta clamorosa ma per molti versi tanto attesa in NBA: l’associazione dei giocatori e quella dei proprietari, sotto la supervisione del commissioner David Stern, sono finalmente arrivate ad un accordo nell’ultima interminabile riunione (ben 15 ore di meeting) svoltasi a New York che si è conclusa felicemente alle 3 del mattino.

    David Stern e Billy Hunter | © Patrick McDermott/Getty Images

    Dopo 6 lunghissimi mesi e 149 giorni di blocco, il lockout è ormai alle porte! L’ufficialità che scriverà la parola fine sulla serrata del basket americano avverrà subito dopo la ratifica dell’accordo che prevede la semplice maggioranza dei votanti per essere effettivamente esecutiva (50% più 1 degli aventi diritto), ma a detta di molti esperti la votazione ormai appare come una pura e semplice formalità. Infatti i giocatori che hanno temporaneamente lasciato l’America per giocare con club europei disputeranno il prossimo turno di campionato e quello di Eurolega e poi faranno ritorno negli Stati Uniti grazie alla clausola di uscita dei loro contratti.

    L’intesa raggiunta nella notte (a cavallo del Thanksgiving Day, il Giorno del Ringraziamento negli States) in un ufficio legale di Manhattan è un accordo sommario, dato che ci sarebbero da limare ancora alcuni dettagli, ma a tutti pare, ad oggi, che il più sia stato fatto e sarebbe un’ipotesi inverosimile se tutto all’improvviso crollasse.

    Una notizia che tutti i tifosi, i fans e gli appassionati del basket a stelle e strisce attendevano ormai da tempo e sulla quale, diciamoci la verità, in molti avevano perso le speranze.

    Il via alla stagione agonistica 2011/2012 è fissato per il 25 dicembre giorno di Natale, una data a cui la Lega teneva in particolar modo visti gli ascolti ottenuti negli ultimi anni. Il calendario però e fittissimo di impegni: innanzitutto il sindacato dei giocatori dovrà ritirare la denuncia contro la NBA presentata qualche giorno fa, in seguito potrà avvenire la già citata votazione dell’accordo trovato nella notte. Le 2 parti per il momento hanno deciso di comune accordo di non rivelare i dettagli del nuovo contratto collettivo prima di averli chiariti con i propri membri ma a meno di inaspettati ritardi il 9 dicembre prenderanno il via i training camp per le 30 squadre. Visto il tempo esiguo e limitato, il mercato andrà in scena durante la preparazione, una soluzione complessa e difficile da gestire per i General Manager delle franchigie ma inevitabile per permettere a David Stern ed alla Lega di raggiungere l’obiettivo prefissato, ovvero partire con la regular season e salvare le gare in programma a Natale.

    Secondo le indiscrezioni provenienti dagli Stati Uniti l’accordo (pur restano segreto come detto in precedenza) sarebbe stato trovato sulla base paritaria per la spartizione dei proventi (50%-50%) tra giocatori e proprietari anche se agli atleti sembra sia stata concessa, alla fine,  qualcosina in più rispetto agli owners.

    Queste le parole del commissioner Stern all’uscita dagli uffici:

    • Abbiamo raggiunto un accordo di massima, ci sono ancora aspetti da limare ma siamo ottimisti che vada a buon fine e che la stagione inizierà il 25 dicembre.

    Soddisfatto anche il rappresentante legale dei giocatori Billy Hunter:

    • Abbiamo pensato che fosse nell’interesse di tutti raggiungere un accordo per salvare la stagione

    Le partite da disputare nella stagione regolare per ogni squadra saranno 66 invece delle canoniche 82. Su questo punto ci sarebbero 2 correnti di pensiero in vista del torneo: c’è chi spinge per mantenere immutato il calendario stilato qualche mese fa, chi invece vorrebbe una nuova programmazione per rendere paritarie le forze in causa per ogni team dato che alcune franchigie potrebbero essere avvantaggiate dalle 16 gare cancellate finora (nelle quali avrebbero affrontato top team) mentre altre svantaggiate (se avessero avuto un inizio più soft con formazioni di bassa classifica). Chi spinge per avere un nuovo calendario avrebbe proposto per ogni team 2 sfide con le rivali della Conference opposta (una in casa ed una in trasferta) per un totale di 30 partite a cui si aggiungono 2 sfide con le squadre della stessa Conference ma di Division differente (sempre un match casalingo ed uno fuori) per 20 gare complessive. Le rimanenti 16 partite saranno effettuate con le formazioni della stessa Division (4 team per 4 incontri ciascuno) dato che alla vincitrice del proprio raggruppamento è riservato in ogni caso un posto nei playoff anche se questa arrivasse a fine stagione con un record non eccellente. Il totale, felice coincidenza, sarebbe proprio di 66 gare (30 più 20 più 16), una proposta molto interessante che in molti stanno portando avanti da più anni, sia per snellire il solito calendario da 82 partite (ritenuto esagerato e troppo fitto di impegni) sia per lo spettacolo dato che i giocatori sarebbero più riposati e senza impegni ravvicinati (tipo i back to back, match in cui una squadra gioca in 2 serate di seguito) aumenterebbero lo spettacolo sul parquet. Nei prossimi giorni su questo punto si attendono novità importanti.

    Intanto fa enormemente piacere dire che il lockout è ormai parte del passato, che prendano pure il via le danze che a giugno consegneranno ai posteri la nuova regina del basket NBA.

  • Colpo Roma, preso Tyreke Evans

    Colpo Roma, preso Tyreke Evans

    Super colpo di mercato dell’Acea Roma che ha acquistato, fino a quando non terminerà il lockout che sta paralizzando la NBA, la guardia dei Sacramento Kings Tyreke Evans! Assieme all’asso americano arriva inoltre il capitano della Nazionale italiana Marco Mordente che rinforza ulteriormente una formazione bisognosa di innesti e forze fresche dopo i numeroso infortuni che hanno ridotto all’osso il roster giallorosso e che sono costati il brutto KO di Sassari di sabato scorso. Anche per Mordente, così come per Evans, l’accordo raggiunto è valido sino al termine della stagione. Per l’Azzurro (già in città per i primi allenamenti) è previsto l’impiego immediato domenica nella difficile sfida contro la Bennet Cantù. Per Evans si attende il fax dagli States con la firma del giocatore, ma la società romana lo ha comunque già ufficializzato.

    Tyreke Evans, Sacramento Kings | © Kevork Djansezian/Getty Images

    L’acquisto di Mordente è stato necessario visto l’infortunio capitato ad Anthony Maestranzi per coprire in qualche modo il ruolo di playmaker rimasto effettivamente “corto” e può rivelarsi un innesto prezioso grazie alla pericolosità del tiro dalla lunga distanza. Nel 2006 ha vinto da protagonista lo scudetto con la Benetton Treviso, poi dal 2008 al 2011 ha vestito la canotta dell’Olimpia Milano (5,6 punti in 18 minuti d’utilizzo sul parquet,con un ottimo 44% da3) squadra con la quale esordì nella massima serie nella stagione 1996/1997.

    Tyreke Evans è invece il colpo a sorpresa, un giocatore in grado di far compiere il salto di qualità ad una squadra che aveva fino ad ieri come obiettivo quello di potersi qualificare ai playoff. Il suo ingaggio rende Roma una formazione pericolosissima per tutti gli altri team che dovranno avere sempre un occhio di riguardo per i capitolini d’ora in avanti. Il suo curriculum d’altra parte parla chiaro: scelto come quarto assoluto nel Draft del 2009 dai derelitti Sacramento Kings (sua squadra attuale) il prodotto di Memphis University venne eletto nella stagione 2009/2010 rookie of the year, ovvero miglior esordiente del campionato terminando il torneo con con 20.1 punti, 5.3 rimbalzi e 5.8 assist di media in 72 partite disputate. Cifre incredibili dato che come lui solo Michael Jordan, Oscar Robertson e Lebron James misero insieme un bottino simile nella stagione di esordio nella Lega. Ha chiuso invece l’ultima stagione a 18 punti, 5 rimbalzi e 6 assist di media in 37 minuti di utilizzo a partita. Il suo career high è risalente al 18 gennaio 2010 (34 punti) contro i Charlotte Bobcats mentre la sua prima tripla doppia è dell’11 marzo 2010 contro i Toronto Raptors di Andrea Bargnani con 19 punti, 10 rimbalzi, 10 assist.

    Nato a Chester il 19 settembre del 1989 Tyreke Evans è una guardia di 198 centimetri per 102 chili e fa della sua forza fisica il punto forte del suo gioco diventando esplosivo quando si avvicina sotto canestro. Come dimostrano le sue cifre si destreggia ottimamente anche nei rimbalzi e negli assist essendo dotato anche di un grande salto e di una visione di gioco fuori dal comune. Un giocatore molto completo che se saprà adattarsi velocemente allo standard di gioco europeo ed avrà le giuste motivazioni potrà dare tantissimo alla squadra di coach Lino Lardo. Un colpo a sorpresa di cui i tifosi ringraziano il Presidente Claudio Toti (che in questo modo si è fatto perdonare il mancato arrivo di Andrea Bargnani in maglia giallorossa) capace di lavorare abilmente sotto traccia e piazzare l’accordo contrattuale in pochissime ore.

    Ovviamente se verrà sbloccato il lockout in NBA la guardia dei Kings dovrà fare retromarcia e tornare negli Stati Uniti, dato che il suo accordo con Roma prevede la clausola di uscita nel momento in cui verrà interrotta la serrata del massimo campionato di basket, così come tutti i suoi colleghi di avventura in Europa (compreso Danilo Gallinari) che hanno un contratto in essere con una squadra NBA.

    Questo il punto saliente del comunicato ufficiale apparso sul sito della Virtus Roma:

    • La Virtus Roma comunica di aver raggiunto un accordo con l’atleta Tyreke Evans fino al termine della stagione sportiva 2011/2012 con un’uscita nel caso in cui riparta il campionato NBA, si aspetta la formalizzazione del contratto che avverrà nella notte
  • Eurolega, pesanti KO per Milano e Cantù

    Eurolega, pesanti KO per Milano e Cantù

    Giornata da dimenticare per le squadre italiane impegnate in Eurolega: dopo la sconfitta della Montepaschi Siena, mercoledì in casa contro l’Unics Kazan, la serata del giovedì porta in dote altri 2 KO nel sesto turno della massima competizione continentale per club. L’Olimpia Milano cade a Tel Aviv contro il Maccabi, mentre la Bennet Cantù viene sconfitta dallo Sluc Nancy di Nicolas Batum di un solo punto (76-75). Si complica terribilmente anche per loro, così come per la Montepaschi, il cammino nel torneo.

    Danilo Gallinari, Emporio Armani Milano | © JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

    L’Emporio Armani viene travolto dalla forza fisica degli israeliani che si impongono per 85-76. La squadra di coach Scariolo viene subito messa in difficoltà fin dal primo periodo, che i gialloblu chiudono in vantaggio per 25-14. Il ritornello non cambia nella seconda frazione ed all’intervallo lungo la situazione si presenta molto pesante con il Maccabi che conduce per 52-38. La reazione milanese arriva nel terzo periodo dato che grazie ad un parziale di 24-15 l’Olimpia riesce a portarsi fino al provvisorio -5 (67-62). Lo sforzo prodotto viene però pagato nell’ultimo quarto dato che i padroni di casa riescono a gestire costantemente il vantaggio ed a chiudere il match sull’85-76. Non basta un super Danilo Gallinari, autore di un’ottima prova da 24 punti dal campo, ben supportato da Antonis Fotsis (15 punti e 9 rimbalzi), oltre che da Malik Hairston ed Omar Cook (12 punti a testa), il Maccabi viene trascinato dai suoi uomini migliori ovvero Sofoklis Schortsanitis (28 punti e 6 rimbalzi) e Jordan Farmar (21 punti, 6 rimbalzi e 5 assist per l’ex Los Angeles Lakers). Milano ora è penultima nel suo girone e con questo piazzamento resterebbe fuori dalla seconda fase, la prossima settimana, al Forum di Assago, sarà importantissimo battere il Real Madrid per continuare a sperare nella qualificazione. Ma resta il fatto che ora tutto si complica tremendamente.

    Non riesce a vincere neanche la Bennet Cantù che viene beffata di un solo punto (ma è inspiegabile l’atteggiamento della formazione italiana nel finale), in Francia, dal Nancy (76-75). Partita incostante ed altalenante per la formazione di coach Trinchieri che riesce a chiudere avanti per 20-16 il primo quarto. La reazione dei francesi nel secondo parziale è terribile per la Bennet e la situazione viene capovolta da un eloquente 29-13 che porta il risultato sul 45-33. Un 12-0 di parziale ad inizio ripresa manda avanti Cantù ma il Nancy è duro a morire e resta sempre in partita, fino all’ultimo quarto quando i lombardi perdono la bussola e lasciano spazio agli avversari (74-68). Incredibile però il minuto finale:  Leunen segna 5 punti consecutivi e riporta i suoi a -1 con la tripla del 74-73 a 10 secondi dalla fine. Poi il fallo rapido con Shuler che segna i liberi per il momentaneo +3 francese. E quindi, arriva la decisione inspiegabile, anziché tentare il pareggio, con un tiro da 3 punti, Cantù cerca una “comoda” sconfitta di 1 solo punto con il canestro di Leunen da sotto, per salvaguardare la differenza canestri (+9) della gara di andata. Un vero peccato, perché la partita avrebbe potuto avere ben altro finale. Ottime le prove di Leunen (18 punti e 9 rimbalzi) e Micov (14 punti), con Markoishvili e Basile (per lui anche 6 assist) in doppia cifra (10 punti a testa). Nelle fila transalpine in evidenza Amagou con 18 punti, delude Batum con la miseria di 4 punti dal campo. Settimana prossima per la Bennet sarà importante ottenere una vittoria contro il Caja Laboral per poter sperare nella qualificazione.

    Nelle altre gare della giornata da segnalare i successi di Real Madrid (93-89 ai tenaci belgi dello Spirou grazie ai 20 punti di Pocius) e Barcellona (demolita Lubiana per 72-46 con 14 punti del solito Navarro). Vince anche il Galatasaray, a cui serve un supplementare per battere l’Asseco Prokom, finora unica squadra a non aver vinto: termina 78-76 ed i turchi ringraziano i 19 punti e 10 rimbalzi di Zaza Pachulia, inutile per gli ospiti la grande dopia doppia dell’ex Benetton Treviso Donatas Motiejunas con 22 punti e 10 rimbalzi. Il Caja Laboral ha la meglio sul Fenerbahce (90-85, 25 i punti per San Emeterio) mentre l’Unicaja Malaga viene beffata di un solo punto dal Panathinaikos (77-76). Zagabria vince la sua seconda partita grazie all’86-74 sul Brose Baskets.

    Risultati sesta giornata Eurolega

    CSKA Moscow vs Zalgiris 95-82
    Olympiacos vs Gescrap Bilbao 88-81
    Anadolu Efes vs Partizan mt:s 67-58
    Montepaschi Siena vs Unics 73-79
    Real Madrid vs Belgacom Spirou 93-89
    GS Medical Park vs Asseco 78-76 (overtime)
    Maccabi Electra vs EA7 Armani 85-76
    SLUC Nancy vs Bennet Cantù giovedì 76-75
    Caja Laboral vs FB Ulker 90-85
    Unicaja vs Panathinaikos 76-77
    Barcelona Regal vs U. Olimpija 72-46
    KK Zagreb vs Brose Baskets 86-74

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Caja Laboral 4-2
    Bennet Cantù 3-3
    Fenerbahce Ulker 3-3
    Olympiacos 3-3
    SLUC Nancy 3-3
    Bizkaia Bilbao 2-4

    GROUP B
    CSKA Moscow 6-0
    Panathinaikos 4-2
    Unicaja 3-3
    Brose Baskets 2-4
    KK Zagreb 2-4
    Zalgiris Kaunas 1-5

    GROUP C
    Maccabi Electra 5-1
    Real Madrid 4-2
    Partizan mt:s 3-3
    Anadolu Efes 3-3
    Emporio Armani Milano 2-4
    Belgacom Spirou 1-5

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 6-0
    Montepaschi Siena 4-2
    Unics 4-2
    Galatasaray 3-3
    Union Olimpija 1-5
    Asseco Prokom 0-6

  • Eurolega, l’Unics Kazan beffa Siena

    Eurolega, l’Unics Kazan beffa Siena

    Pesante KO interno per la Montepaschi Siena nella sesta giornata di Eurolega. La squadra allenata da coach Simone Pianigiani cede clamorosamente all’Unics Kazan dell’ex Henry Domercant (grande protagonista del match) per 79-73 e riesce nell’impresa di complicarsi il cammino verso la seconda fase della manifestazione.

    Simone Pianigiani, Montepaschi Siena | © Jasper Juinen/Getty Images

    Fin dall’inizio si capisce che gli ospiti sono poco inclini a fare da semplici sparring partner ai campioni d’Italia ed infatti, nonostante le assenze di Jawai e McCarty, riescono a chiudere in vantaggio il primo quarto (21-16). La reazione di Siena arriva nel secondo periodo grazie ad un ottimo McCalebb che guida i suoi compagni al provvisorio vantaggio sul 41-38 prima che sulla sirena che porta al riposo lungo del primo tempo una tripla di Wilkinson firmi la nuova parità a quota 41.

    Nel terzo periodo, dopo una prima fase giocata punto a punto, Siena pare voler scappare infilando un parziale di 7-0 che porta i padroni di casa sul +6 (61-55). Da questo momento in poi sale però in cattedra l’Unics trascinata dall’ex di turno Henry Domercant e dai rimbalzi di un incredibile Veremeenko che fa la voce grossa in area pitturata. Il risultato viene capovolto nel quarto periodo quando Kazan si porta sul 70-65, l’ultima speranza di rimonta la firma Andersen che segna i punti del -2 (75-73) ma dalla linea del tiro libero Samoylenko e Domercant con un pesante 4/4 chiudono il match sul 79-73.

    Grande prestazione per Domercant che nella serata in cui torna a Siena infila 24 punti con uno strabiliante 6/8 da 3, devastante Veremeenko con una doppia doppia da 23 punti e 10 rimbalzi, alla Montepasschi non bastano i 22 punti del solito generoso Bo McCalebb. Ora il cammino per la squadra italiana potrebbe complicarsi dato che nelle ultime 4 partite che restano da giocare ci saranno 3 trasferte insidiose ed un solo incontro in casa, peraltro contro il temibile Barcellona. Una vittoria avrebbe permesso a Kaukenas e compagni di guardare al futuro con più ottimismo, ora ci sarà solo da rimboccarsi le maniche e cercare di recuperare il terreno perduto.

    Nelle altre gare della serata continua il cammino perfetto ed il dominio dell’inarrestabile armata rossa del CSKA Mosca di Andrei Kirilenko (per lui addirittura un turno di riposo) che batte abbastanza agevolmente lo Zalgiris Kaunas per 95-82 soffrendo relativamente solo nel periodo iniziale. E’ Nenad Krstic il top scorer a quota 21 punti e 7 rimbalzi, allo Zalgiris non bastano i 22 punti del solito Sonny Weems, unica luce di una squadra che finora sta deludendo. L’Olympiacos ha invece la meglio sul Bilbao imponendosi per 88-81 e ringrazia Vassilis Spanouils autore di 29 punti. Infine l’Efes Istanbul ottiene un prezioso successo sui rivali del Partizan Belgrado (che solo 7 giorni fa avevano battuto con una storica rimonta da -21 nell’ultimo quarto l’Olimpia Milano in Italia): 67-58 il risultato finale dove spiaccano i 21 punti di sasha Vujacic ed i 16 di Dusko Savanovic. Inutili per gli slavi i 15 punti messi a referto da Milan Macvan.

    Il turno per le squadre italiane che ancora devono giocare prevede la difficile trasferta a Tel Aviv per Milano e l’insidiosissima trasferta francese per la Bennet Cantù sul parquet del Nancy che con Nicolas Batum proverà a mettere i bastoni tra le ruote alla squadra di coach Trinchieri.

    Risultati sesta giornata Eurolega

    CSKA Moscow vs Zalgiris 95-82
    Olympiacos vs Gescrap Bilbao 88-81
    Anadolu Efes vs Partizan mt:s 67-58
    Montepaschi Siena vs Unics 73-79
    Real Madrid vs Belgacom Spirou giovedì ore 19:00
    GS Medical Park vs Asseco giovedì ore 19:00
    Maccabi Electra vs EA7 Armani giovedì ore 20:00
    SLUC Nancy vs Bennet Cantù giovedì ore 20:45
    Caja Laboral vs FB Ulker giovedì ore 20:45
    Unicaja vs Panathinaikos giovedì ore 20:45
    Barcelona Regal vs U. Olimpija giovedì ore 20:45
    KK Zagreb vs Brose Baskets giovedì ore 21:00

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Caja Laboral 3-2
    Bennet Cantù 3-2
    Fenerbahce Ulker 3-2
    Olympiacos 3-3
    SLUC Nancy 2-3
    Bizkaia Bilbao 2-4

    GROUP B
    CSKA Moscow 6-0
    Panathinaikos 3-2
    Unicaja 3-2
    Brose Baskets 2-3
    KK Zagreb 1-4
    Zalgiris Kaunas 1-5

    GROUP C
    Maccabi Electra 4-1
    Real Madrid 3-2
    Partizan mt:s 3-3
    Anadolu Efes 3-3
    Emporio Armani Milano 2-3
    Belgacom Spirou 1-4

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 5-0
    Montepaschi Siena 4-2
    Unics 4-2
    Galatasaray 2-3
    Union Olimpija 1-4
    Asseco Prokom 0-5

  • NBA, Siena tenta Pierce. Per Belinelli c’è solo l’Italia

    NBA, Siena tenta Pierce. Per Belinelli c’è solo l’Italia

    A causa dell’interminabile lockout che blocca la NBA ormai da diversi mesi, alcuni dei migliori giocatori che ancora non hanno trovato una squadra per disputare la stagione 2011/2012 in un campionato diverso da quello americano stanno iniziando a guardarsi intorno per un’eventuale sistemazione.

    Paul Pierce, Boston Celtics | © Nick Laham/Getty Images

    Il nome più importante tra quelli fatti nelle ultime ore è quello di Paul Pierce, stella di prima grandezza dei Boston Celtics che avrebbe già ristretto il campo a 2 campionati in particolare, quello italiano e quello spagnolo (“se mi muovo sarà per giocare in Spagna o in Italia, sono stato in entrambi i Paesi e hanno i due migliori campionati d’Europa” le sue parole). In Spagna il numero 34 dei Celtics è conteso da Unicaja Malaga e Saragozza, in Italia invece la squadra più interessata a lui è la Montepaschi Siena dato che deve trovare rapidamente un sostituto di valore a DaJuan Summers, tagliato pochi giorni fa per scarso rendimento. In effetti il ruolo di ala piccola della formazione biancoverde risulta scoperto e coach Simone Pianigiani sarebbe felicissimo di poter lavorare con un campione del calibro di Pierce che in NBA ha condotto Boston alla conquista di un titolo giocando da assoluto protagonista le Finali del 2008 contro i Los Angeles Lakers essendo stato votato come migliore giocatore della serie. Il suo acquisto darebbe anche lustro al movimento cestistico italiano ancora un pò scosso dal rifiuto di Kobe Bryant che ha declinato l’offerta della Virtus Bologna che proponeva un contratto a tempo con lauta ricompensa.

    E proprio un giocatore italiano dalla NBA potrebbe ritornare a calcare i parquet del nostro campionato: stiamo parlando di Marco Belinelli che ha da poco rinnovato il suo contratto con i New Orleans Hornets ma che al momento con il persistere del lockout si sta allenando nella sua San Giovanni in Persiceto e da alcune voci che circolano tra poco potrebbe ricevere un’offerta da un’importante squadra italiana per poter giocare fino a quando non si troverà una soluzione per sbloccare lo stallo del massimo torneo di pallacanestro degli Stati Uniti.