Chris Paul, playmaker che gioca in NBA con i New Orleans Hornets, squadra che ha nel roster anche il nostro Marco Belinelli, è l’uomo mercato del momento: su di lui si stanno muovendo tantissime squadre per cercare di strapparlo alla franchigia della Louisiana dato che il giocatore a fine campionato sarà libero di cercarsi una nuova sistemazione in quanto free agent. Il numero 3 dei “Calabroni” ha già fatto sapere al General Manager del suo attuale team che non rinnoverà il contratto quindi a New Orleans hanno optato per la sua cessione onde evitare di restare con un pugno di mosche in mano a fine campionato.
Una cosa è certa, Paul vuole fortemente i New York Knicks per poter finalmente giocare assieme ai suoi grandi amici Carmelo Anthony ed Amar’è Stoudemire in una grande arena come quella del Madison Square Garden. Tuttavia i Knicks non hanno contropartite tecniche adeguate per prelevare immediatamente il playmaker e dargli la possibilità di giocare subito a New York.
Ecco perchè le altre squadre non restano a guardare e sono pronte a proporre scambi molto vantaggiosi agli Hornets: in prima fila ci sono i Los Angeles Clippers che sacrificherebbero per lui Eric Bledsoe (che diventerebbe di troppo essendo l’ennesima point guard nel roster), Al-Farouq Aminu, il fortissimo centro di nazionalità tedesca Chris Kaman e i diritti su una seconda scelta al prossimo Draft che i rossoblu hanno ricevuto da Minnesota. Intoccabili, ovviamente, la guardia Eric Gordon, il centro DeAndre Jordan (esploso nell’ultima stagione dopo l’infortunio proprio di Kaman) e la “Stella” Blake Griffin, un’ala grande dal talento spaventoso autore di un campionato eccezionale, convocato immediatamente per l’All Star Game al suo primo anno sui parquet della NBA e vincitore del premio di matricola dell’anno. I 3 giocatori appena citati, più Paul in cabina di regia ed il probabile innesto di Caron Butler (che sarà acquisito sul mercato dei free agent) in ala piccola renderebbero la seconda squadra di Los Angeles una vera e propria corazzata. Naturale che però, cedendo tanto talento a New Orleans, i Clippers vogliano avere determinate garanzie per non vedersi poi sfilare via Paul a fine anno da qualche altra squadra e chiedono alla franchigia della Louisiana di far prolungare il contratto al playmaker. Un’operazione quasi impossibile vista la volontà di Paul di giocare a New York. Ma in NBA le cose cambiano in fretta e magari nei prossimi giorni ci saranno grosse novità per “leggere” in modo più chiaro questa situazione.
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La NBA ha ufficializzato per intero il calendario per la regular season 2011/2012. Finora era stato reso noto solo il primo turno che prevedeva (e tutt’ora prevede) 5 gare nella sera del 25 dicembre, giorno di Natale. Il primissimo match della nuova stagione metterà di fronte al Madison Square Garden di New York i padroni di casa dei Knicks contro gli eterni rivali dei Boston Celtics (squadra che tra l’altro ha eliminato la franchigia della “Grande Mela” negli ultimi playoff, precisamente al primo turno).
Nba | foto tratta dal web
Il via è fissato per le ore 12.30 negli Stati Uniti, le 18.30 in Italia quindi sarà una sfida che visto l’orario permetterà a molti appassionati di seguirla interamente in diretta. A seguire (ore 14.40 in America, le 20.30 in Italia) la tanto attesa rivincita delle ultime Finals NBA tra i padroni di casa dei Dallas Mavericks campioni in carica ed i vice campioni dei Miami Heat del fantastico trio LeBron James-Dwyane Wade-Chris Bosh che proverà anche quest’anno un nuovo attacco al titolo. Poi si passerà alle 3 gare notturne con i Los Angeles Lakers del pluricampione Kobe Bryant che ricevono i Chicago Bulls dell’ultimo M.V.P. stagione Derrick Rose alle ore 23.00 italiane, gli Oklahoma City Thunder dell’asso Kevin Durant che attendono la visita degli Orlando Magic dell’uomo mercato Dwight Howard (ore 2.00 in Italia) e per finire il derby californiano tra Golden State Warriors e Los Angeles Clippers (orario 4.30 di notte), 2 formazioni in rampa di lancia dopo aver “accumulato” tantissimo talento negli ultimi Draft. Una prima giornata dunque molto interessante e con tanti spunti tecnici, da seguire molto attentamente per capire i nuovi rapporti di forza all’interno della Lega.
Per quanto riguarda i 3 italiani che giocano oltreoceano l’esordio in vista del nuovo campionato è fissato per il giorno seguente, il 26 dicembre: all’una di notte nel nostro Paese i Toronto Raptors di Andrea Bargnani sfideranno a Cleveland i rinnovati Cavaliers dei rookie Irving e Thompson (rispettivamente prima e quarta scelta assoluta all’ultimo Draft), poche ore più tardi (alle 2.30) Danilo Gallinari ed i suoi Denver Nuggets faranno visita ai campioni in carica dei Dallas Mavericks e del fenomenale Dirk Nowitzki. A mezz’ora di distanza poi il via alla gara tra i Phoenix Suns ed i New Orleans Hornets di Marco Belinelli (che dovrebbe essere riconfermato in queste ore dal team della Louisiana). Il primo “derby italiano” della stagione andrà in scena a New Orleans il giorno dell’Epifania, 6 gennaio 2012, con gli Hornets di Belinelli che ospiteranno i Nuggets di Gallinari. Il primo confronto invece tra Danilo Gallinari ed Andrea Bargnani si terrà a Denver il 27 gennaio mentre Belinelli sfiderà Bargnani il 29 febbraio quando i Raptors giocheranno a New Orleans. In tutto i “derby Azzurri” programmati per la stagione 2011/2012 saranno 7 e saranno ovviamente tutti da seguire.
Per completare il discorso sul calendario c’è da ricordare che ogni team deve disputare 48 incontri con squadre della propria Conference e solamente 18 con avversarie della Conference opposta. L’unico momento nel quale i giocatori potranno per così dire “tirare il fiato” sarà durante l’All Star week end, che quest’anno si giocherà ad Orlando (All Star Game il 26 di febbraio).
Doppia tegola in casa Montepaschi Siena: i detentori dello scudetto del nostro campionato di basket dovranno fare a meno di Bo McCalebb (per un periodo di circa 3 settimane) e di Omar Thomas (addirittura per 16 mesi a causa della squalifica resasi necessaria per aver utilizzato lo scorso campionato ad Avellino un passaporto sloveno falso).
La rosa a disposizione di coach Simone Pianigiani si riduce all’osso dato che nei giorni precedenti i toscani hanno appreso dallo staff sanitario che la guardia Rimantas Kaukenas non tornerà prima della fine della stagione a causa della rottura dei legamenti del ginocchio nella gara giocata una decina di giorni fa a Cremona. Discorso quasi analogo per l’ala Ksistof Lavrinovic, operato d’urgenza alla schiena per i noti problemi e che non tornerà sul parquet prima di 3 mesi.
McCalebb ha accusato invece una lesione al retto femorale nelbig match di domenica sera contro la Bennet Cantù e dovrà osservare 3 settimane di riposo. La Montepaschi, che ha già tesserato 14 giocatori, ha la possibilità di effettuare soltanto altri 2acquisti in questa stagione e dovrà ponderare bene le proprie scelte: ovviamente in cabina di regia Zisis offre ampie garanzie e quindi Siena potrà permettersi di aspettare il ritorno di Bo McCalebb utilizzando sporadicamente anche il neo acquisto Rakocevic come playmaker, mentre il reintegro di Michelori nelle rotazioni dei lunghi potrebbe dare un pò di respiro in attesa del rientro di Lavrinovic. La priorità è trovare un’ala ma a questo proposito è arrivata la mazzata della commissione disciplinare che nelle ultime ore ha emesso il proprio verdetto sul caso Omar Thomas, giocatore che questa Estate era stato acquisito dalla Montepaschi ma su cui pendeva il giudizio in merito al passaporto falso utilizzato nello scorso campionato disputato in Campania. La squalifica di Thomas da parte della Commissione giudicante della Legabasket è pesante, un anno e 4 mesi di stop. Ora si aspettano gli altri gradi di giudizio per vedere se la squalifica sarà confermata o verrà invece tolta o quantomeno ridotta. Intanto anche la FIBA si mobilita dato che sta per aprire un procedimento non nei confronti di Thomas, ma contro i 2 agenti che gli avrebbero procurato il passaporto sloveno.
Domani sera i toscani saranno impegnati nell’ottavo turno di Eurolega contro il Galatasaray in trasferta. Con il pass per le Top 16 già in tasca, ci si potrà fare un’idea su quali saranno le nuove rotazioni di coach Simone Pianigiani.
Venerdì 9 dicembre il mercato NBA aprirà ufficialmente ma in questi giorni sono già tante le voci di possibili trattative tra le squadre. Sulla cresta dell’onda c’è sempre Dwight Howard, centro degli Orlando Magic, a cui scadrà il contratto alla fine di questa stagione. “Superman” non sembra intenzionato a rifirmare con la franchigia della Florida (fatale la sconfitta nel primo turno playoff dello scorso torneo contro gli Atlanta Hawks) essendosi ormai convinto che sarebbe difficile arrivare a vincere il titolo con il suo attuale team e starebbe vagliando con attenzione le offerte pervenute al suo agente in modo da scegliere poi la squadra potenzialmente migliore per puntare alla vittoria del campionato. I più interessati all’acquisizione di Howard sono i Los Angeles Lakers che se riuscissero nel colpaccio porterebbero via da Orlando un altro grande centro dopo aver strappato qualche anno fa, a suon di milioni di dollari, Shaquille O’Neal. La storia potrebbe (il condizionale è comunque d’obbligo vista la lunga lista di pretendenti) ripetersi dato che i Magic non vogliono assolutamente perdere a parametro 0 il loro giocatore simbolo il che significherebbe l’ennesima ricostruzione della loro giovane storia. I gialloviola sono pronti a mettere sul piatto della trade 2 giocatori da scegliere in una rosa di 3 ed i nomi sono di tutto rispetto dato che comprendono il centro Andrew Bynum, ragazzo dalle numerose qualità e potenzialità, un pò fragile fisicamente ma sempre uno dei migliori nel suo ruolo, l’ala grande di nazionalità spagnola Pau Gasol, giocatore su cui tecnicamente non si può discutere ed infine il versatile Lamar Odom. Lo scambio permetterebbe ai Lakers di avere un atleta dominante come nessun altro in NBA a centro area ed ai Magic di restare sempre altamente competitivi. Secondo alcune fonti il trasferimento dovrebbe essere praticamente fatto ma attenzione agli inserimenti di altri team dell’ ultima ora dato che ad Orlando comunque conviene scatenare un’asta per ottenere quanto più possibile dalla cessione di Howard.
Sempre a proposito di centri si sta facendo strada prepotentemente la voce che vede i Miami Heat dei “Big Three” Wade-James-Bosh interessati allo sfortunato centro dei Portland Trail Blazers Greg Oden. L’ex Ohio State University, prima scelta assoluta di Portland al Draft del 2007, paragonato da molti esperti a Shaquille O’Neal per l’impatto che avrebbe potuto avere nella Lega e per la potenza fisica fuori dal comune assimilabile a quella del giovane Shaq nelle sue migliori stagioni ai Magic ed ai Lakers, in 4 stagioni è riuscito a scendere in campo solo per 82 partite (in pratica un solo torneo su 4) a causa di gravissimi infortuni ad entrambe le ginocchia. A gennaio è previsto il suo ennesimo ritorno sul parquet ma ai Blazers sono indecisi sul da farsi visto che il giocatore è free agent con restrizione, ovvero libero sul mercato ma pareggiando l’offerta migliore che perverrà all’agente del centro la squadra dell’Oregon potrà tranquillamente tenerlo in squadra avvalendosi del suo diritto. Miami ha evidenziato nell’ultima stagione grandi problemi a centro area e seppur sia arrivata in Finale (persa però contro i Mavericks di Dirk Nowitzki) punta ad un massiccio rafforzamento del roster. Un Oden in salute sarebbe l’ideale, non solo per gli Heat ma per qualsiasi franchigia NBA. Tuttavia l’incognita sulle sue reali condizioni fisiche sono tante e permangono nonostante le rassicurazioni dello staff sanitario dei Blazers. Il team della Florida potrebbe usare la sua eccezione salariale da 5 milioni di dollari all’anno per strapparlo ai biancorossoneri, staremo a vedere l’evolversi della situazione.
Restano sul mercato altri 2 centri di rilievo, Tyson Chandler che ha rifiutato la proposta di rinnovo dei Dallas Mavericks campioni in carica ritenendola troppo bassa e Marc Gasol, fratello minore di Pau, che sta valutando il prolungamento di contratto con i Memphis Grizzlies anche se la prima offerta della franchigia del Tennessee non ha soddisfatto del tutto lo spagnolo.
Chiudiamo il discorso mercato parlando di un grandissimo giocatore come Grant Hill: la 39enne ala piccola, nell’ultima stagione ai Phoenix Suns, non sembra accusare il peso dell’età che avanza e dopo l’ottima regular season con la squadra dell’Arizona starebbe pensando ad un team di vertice per chiudere la carriera magari vincendo un titolo. Se Chris Paul andasse ai New York Knicks (rendendo quindi gli arancioblu una seria pretendente all’anello) il suo ingaggio da parte della franchigia della Grande Mela sarebbe cosa certa per unirsi al fantastico trio che si formerebbe con Paul in cabina di regia, Carmelo Anthony star indiscussa del Madison Square Garden ed Amar’è Stoudemire a dominare a centro area. Hill darebbe qualità ed esperienza ad una panchina molto carente come quella dei Knicks, ma su di lui attenzione alle mosse di Chicago Bulls e Los Angeles Clippers.
La nona giornata del campionato italiano di Serie A di basket ha come grandi protagoniste la Montepaschi Siena e l’Olimpia Milano: i toscani battono nel posticipo con il risultato di 73-64 la Bennet Cantù e mantengono il primo posto in classifica, mentre la squadra di coach Scariolo regola Cremona per 80-66 nell’ultima partita italiana di Danilo Gallinari che si congeda dai suoi tifosi (domattina partirà per Denver per preparare la nuova stagione NBA con la franchigia del Colorado) con un’ultima ottima prestazione. Continuano a stupire Venezia (vittoriosa nella sfida tra neo promosse contro Casale Monferrato) e Biella (incredibile rimonta contro Avellino) ormai stabilmente nei piani alti della classifica.
Nei 2 anticipi del sabato sorridono Caserta e Montegranaro: i campani hanno la meglio sulla Virtus Roma per 89-82 dopo una gara strana in cui inseguono per tutto il match riuscendo a piazzare il sorpasso e l’allungo decisivo negli ultimi 3 minuti di gioco. Grande prova per Righetti autore di 20 punti, ma parte importante nella partita della Pepsi la hanno anche Smith (21 i punti per lui) e Collins (17). All’Acea Roma non basta la buona performance di Djedovic e l’apporto dei sempre presenti Datome e Mordente (14 punti a testa). A sorpresa vince anche Montegranaro che si rialza dopo ben 6 sconfitte di fila condannando alla sconfitta (85-71) una Benetton Treviso per molti aspetti irriconoscibile. Senza Scalabrine, volato anzitempo negli States, i biancoverdi sono poca roba ed i marchigiani ne approfittano rivitalizzati anche dal cambio di coach in panchina dove ora siede Valli. Per i veneti Becirovic (14 punti), Bulleri (13) e Moore (11) gli ultimi ad arrendersi mentre per i padroni di casa c’è da sottolineare la buona prova di Zoroski (19 i suoi punti totali), ben coadiuvato da McNeal (17 punti) ed Ivanov (16).
Nel big match di giornata la Montepaschi Siena si dimostra superiore a tutto ed a tutti e nonostante le pesanti assenze di Kaukenas e Lavrinovic (anche lui dovrà essere operato, per i campioni d’Italia ci sarà il probabile ritorno sul mercato) riesce ad avere la meglio nello scontro al vertice contro la Bennet Cantù trionfando per 73-64. Toscani che controllano sempre il match, abili a scavare tra sè e gli avversari una tranquillizzante doppia cifra di vantaggio. Eroi della serata Andersen (23 punti) e Zisis (18) entrambi uscendo dalla panchina, sempre buono l’apporto di McCalebb autore di 14 punti. Per la Bennet ci sono 19 punti di Basile e poi il vuoto con Marconato e Markoishvili rispettivamente con 10 e 9 punti dal campo.
Nell’ultima partita di Gallinari in maglia Emporio Armani Milano non si può non parlare della prova del talento dei Denver Nuggets: contro Cremona l’ala della Nazionale gioca una partita impeccabile con 14 punti, 6 rimbalzi 3 recuperi e 2 assist mettendo in mostra anche una difesa estremamente efficace contro Von Wafer. Con lui in campo Milano vola, senza di lui invece i biancorossi faticano molto sia sotto il piano del gioco che su quello realizzativo. Alla fine c’è gloria anche per Melli (12 punti) e Mancinelli (11) nel risultato finale di 80-66 in favore della truppa di coach Sergio Scariolo. A Cremona non bastano i 22 punti di Von Wafer, anche lui come il “Gallo” in procinto di tornare negli Stati Uniti.
Nelle altre gare di giornata pesante vittoria per Bologna contro Sassari (85-80) grazie ad uno straordinario Sanikidze da 27 punti. Inutili per gli isolani i 23 punti del sempre positivo Travis Diener. Incredibile rimonta per Biella che piega Avellino per 84-82 dopo un supplementare: decisivo Pullen, assente per quasi tutto il match, ma che nel momento in cui si sveglia trascina i suoi compagni prima al supplementare e poi al successo con grandi giocate. Per lui 16 punti in totale, ottimo l’apporto di Jurak che chiude con 21 punti. Ai campani non bastano invece i 20 punti di Dean in una partita che sa molto di occasione sprecata per agguantare le prime della classe. Venezia continua a stupire e nel match tra neopromosse si sbarazza di Casale Monferrato per 87-84 dopo un overtime: Bowers, Young e Fantoni i top scorer dell’Umana rispettivamente con 14, 13 e 12 punti. Shakur (21 punti) e Janning (27) dominano la sfida a livello realizzativo ma trovano pochissimo apporto dai compagni ed i piemontesi alla fine sono costretti alla resa. Infine brutta sconfitta per la Scavolini Pesaro che viene travolta dal fanalino di coda Teramo per 82-62: Borisov (23 punti) e Fultz (16) sono le armi che scardinano sistematicamente la difesa di Pesaro. Servono veramente a poco per gli ospiti i 23 punti messi a segno da White.
RISULTATI SERIE A NONA GIORNATA (riposo per Varese):
Acea Roma vs Pepsi Caserta 82-89 Fabi Shoes Montegranaro vs Benetton Treviso 85-71 EA7 Emporio Armani Milano vs Vanoli Braga Cremona 80-66 Angelico Biella vs Sidigas Avellino 84-82 (overtime) Umana Venezia vs Novipiù Casale Monferrato 87-84 (overtime) Canadian Solar Bologna vs Banco di Sardegna Sassari 85-80 Banca Tercas Teramo vs Scavolini Siviglia Pesaro 82-62 Montepaschi Siena vs Bennet Cantù 73-64
CLASSIFICA
1. Montepaschi SI 14
2. EA7 Emporio Armani MI 12 (una gara in meno)
3. Angelico BI 12
4. Cimberio VA 10 (una gara in meno)
5. Sidigas AV 10
6. Bennet Cantù 10
7. Umana VE 10 (una gara in meno)
8. Canadian Solar BO 10 (una gara in meno)
9. Pepsi CE 10 (una gara in meno)
10. Scavolini Siviglia PS 8 (una gara in meno)
11. Virtus Roma 8
12. Banco di Sardegna SS 8 (una gara in meno)
13. Benetton TV 6 (una gara in meno)
14. Vanoli Braga CR 4
15. Novipiù Casale Monferrato 4
16. Banca Tercas TE 4
17. Fabi Shoes MGR 4 (una gara in meno)
Il mercato NBA non ha ancora ufficialmente aperto i battenti, lo farà presto dato che il via per le trattative è fissato in data 9 dicembre, ma le voci che circolano nelle ultime ore sono sempre numerose. L’ultima riguarda il nostro Marco Belinelli che sarebbe finito nel mirino dei Chicago Bulls a cui serve un tiratore molto preciso dalla lunga distanza per sfruttare al meglio gli eventuali scarichi del playmaker Derrick Rose, abilissimo ad avventurarsi al centro dell’area per poi dare via la palla casomai trovasse ostruita la via del canestro.
La guardia italiana è in una situazione particolare essendo free agent con restrizione ovvero un potenziale agente libero che potrebbe accasarsi dovunque con l’offerta giusta ma con un’opzione di riacquisto immediato da parte della sua attuale squadra, i New Orleans Hornets, ai quali basterà pareggiare il miglior contratto che perverrà all’agente di Belinelli. Dunque non è detto che Marco sia costretto a restare gioco forza in Louisiana, con una squadra che non ha molte prospettive di crescita vista la probabile partenza del fenomeno Chris Paul ormai ad un passo dai New York Knicks e con la seconda arma offensiva del team, l’ala grande David West, in procinto di accasarsi altrove essendo scaduto il suo contratto con gli Hornets.
Chicago sarebbe un’ottima soluzione per il bolognese che sfrutterebbe al meglio gli spazi lasciati liberi sul perimetro dai raddoppi che la potenza fisica e l’esplosività del play Derrick Rose richiedono a centro area per i difensori avversari. Nell’ultima stagione chi ha beneficiato di questa opportunità è stato Kyle Korver che ha chiuso l’annata con un lusinghiero 44% dalla lunga distanza. Belinelli potrebbe integrarsi a meraviglia nel sistema offensivo dei Bulls ma per entrare nelle grazie del coach Thibodeau serve anche applicazione difensiva dato che l’allenatore di Chicago predilige essenzialmente questo aspetto che purtroppo è uno dei difetti del “Beli” che non sempre mantiene alta la concentrazione quando la squadra deve difendersi.
Staremo a vedere sicuramente l’evolversi della situazione anche perchè avere Belinelli in una formazione “contender” per il titolo come sono i Bulls attuali aprirebbe dei risvolti molto interessanti.
Arriva la prima notizia ufficiale dellastagione NBA 2011/2012: la Lega ha comunicato che la regular season prenderà il via il giorno 25 dicembre, a Natale dunque, e la programmazione della serata prevede 5 gare da disputare. Una leggera variazione rispetto al calendario originale che contemplava solo 3 partite, ma dopo tutto il tempo perso in questi mesi di lockout la scelta si è resa necessaria per accelerare i tempi.
Invariati i 3 incontri originariamente previsti, sfide molto attese da tutti i fans che potranno gustarsi la storica rivalità tra i New York Knicks ed i Boston Celtics, l’elettrizzante partita tra i Los Angeles Lakers ed i Chicago Bulls con la sfida nella sfida tra le stelle Kobe Bryant e Derrick Rose e la rivincita delle ultime Finals NBA tra Dallas Mavericks e Miami Heat con i Big Three della Florida (LeBron James, Chris Bosh e Dwyane Wade) desiderosi di prendersi quantomeno una piccola rivincita dopo la debcale subìta nel mese di giugno contro i texani del tedsco Dirk Nowitzki eletto poi M.V.P. delle Finali.
La Lega ha anche comunicato di aver aggiunto altri 2 match, quello tra i Golden State Warriors che se la vedranno contro gli ostici Los Angeles Clippers, una squadra giovane ed in rampa di lancio in uno dei tanti sentitissimi derby californiani, e quello tra gli altrettanto giovani ma ancora più talentuosi Oklahoma City Thunder del futuro dominatore della Lega Kevin Durant che se la vedranno contro gli Orlando Magic del giocatore attualmente più ricercato e desiderato sul mercato ovvero il centro Dwight Howard.
Nella prossima settimana verrà ufficializzato interamente tutto il calendario della nuova stagione (ricordiamo che ogni squadra dovrà disputare 66 partite, 48 contro team della propria Conference e 18 contro franchigie della Conference opposta) ma già si parte con una interessantissima prima giornata piena di contenuti tecnici e di sfide di prim’ordine.
Chris Paul, stella NBA dei New Orleans Hornets, squadra in cui milita anche il nostro Marco Belinelli, stando ad alcune indiscrezioni provenienti direttamente dagli States, avrebbe riferito alla dirigenza del team della Louisiana di essere ceduto ai New York Knicks dei suoi amici Carmelo Anthony ed Amar’è Stoudemire.
Secondo le voci circolate nelle ultime ore il fenomenale playmaker dei “Calabroni”, a livello di regia sicuramente il migliore attualmente tra i play nella Lega, in una discussione avuta con il General Manager di New Orleans Dell Demps, ha messo in chiaro le cose ed esternato i suoi propositi, che non prevedono il rinnovo contrattuale con gli Hornets (Paul a fine anno diventerà free agent) ed ha poi reso nota la sua voglia di unirsi a Stoudemire ed Anthony in maglia bluarancio.
Nei giorni scorsi su Paul si erano fiondati i Boston Celtics, che proponevano uno scambio alla pari con il pari ruolo Rajon Rondo, ed i Los Angeles Lakers che hanno messo sul piatto della trade uno a scelta tra Pau Gasol ed Andrew Bynum. Paul ha però rifiutato i biancoverdi del Massachusetts, che reputa un team in declino per via dell’alta età media delle sue “Stelle”, mentre i gialloviola stanno decisamente virando su Baron Davis per quanto riguarda il ruolo di playmaker dato che l’ex giocatore dei Clippers, ora ai Cleveland Cavaliers, potrebbe essere scaricato dalla franchigia dell’Ohio con la nuova clausola Amnesty per fare spazio nel salary cap ed i californiani lo accoglierebbero a braccia aperte ovviamente con un contratto di molto inferiore all’attuale.
Ritornando alla situazione di Chris Paul l’eventuale trade con i Knicks non si prospetta semplice perchè escludendo Stoudemire ed Anthony (incedibili per giunta) il roster della squadra della Grande Mela non offre contropartite che possano ingolosire gli Hornets. La situazione potrebbe sbloccarsi il 9 dicembre, giorno di apertura del mercato, in cui le squadre potranno iniziare a firmare i free agent. New York dovrà mettere sotto contratto qualche nome importante e poi cercare di imbastire lo scambio per avere immediatamente il fortissimo giocatore in maglia numero 3. Altrimenti si dovrà aspettare febbraio (magari con gli Hornets con l’acqua alla gola visto che sarà l’ultima data utile per fare operazioni di mercato prima di perdere Paul praticamente gratis) oppure giugno, quando il giocatore si svincolerà dal suo attuale team.
In Louisiana cercano anche soluzioni alternative e sperano di poter ottenere uno scambio con qualche altra franchigia ma ciò non appare facile: per cautelarsi da possibili sorprese tutte le squadre interessate (i Golden State Warriors in primis che propongono una trade con Stephen Curry) hanno chiesto agli Hornets di prolungare il contratto del loro playmaker, come garanzia per il futuro. Difficile infatti che qualcuno possa dare in cambio giocatori di alto livello a New Orleans per poi trovarsi a giugno senza questi campioni e senza neanche Paul che da agente libero firmerebbe sicuramente un contratto con i Knicks.
A New York invece gongolano dato che da questa situazione i Knicks hanno solo da guadagnare: queste esternazioni di Paul infatti mettono in crisi New Orleans e fanno passare il coltello dalla parte del manico sia al giocatore che alla squadra allenata da coach Mike D’Antoni che in un batter d’occhio diventerebbe una seria candidata al titolo. Forse neanche i Miami Heat dei “Big Three” LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh arriverebbero alla completezza tecnica del nuovo trio di New York che avrebbe equilibrio in ogni reparto, sia in cabina di regia (Paul), che sugli esterni (Anthony) che in mezzo all’area (Stoudemire). Una vera corazzata che poi dovrebbe essere solo rifinita a livello di panchina con ricambi validi per dare respiro ai titolari.
Dalla prossima stagione il campionato italiano di Serie A di basket sarà a 18 squadre. Lo ha annunciato il Presidente della Federbasket Dino Meneghin in una intervista rilasciata ieri sera. Il massimo dirigente della palla a spicchi ha le idee chiare e la modifica si rende necessaria per sopperire ai problemi economici della pallacanestro nostrana che non attraversa sicuramente un momento di floridezza economica di primo piano.
Queste le parole di Meneghin a Radio Sportiva:
“Il nostro movimento soffre di qualche problema economico. Dobbiamo trovare delle soluzioni. Il prossimo anno il campionato sarà a 18 squadre, la riforma ha bisogno di tempo per entrare a regime“.
Una notizia importante che riequilibra la massima Serie che questa stagione vivrà un momento unico essendo a 17 squadre per via dell’ammissione dell’Umana Venezia che aveva fatto ricorso contro l’iscrizione di Teramo, squadra che comunque è rimasta nella prima divisione avendo le carte in regola per poter partecipare al torneo.
Dino Meneghin ha espresso poi anche il suo pensiero sulla Nazionale italiana che questa Estate sarà impegnata nelle qualificazione per gli Europei che si disputeranno in Slovenia nel 2013, auspicando che le nostre 3 stelle NBA, Danilo Gallinari, Andrea Bargnani e Marco Belinelli, si mettano a disposizione del Commissario Tecnico Simone Pianigiani:
“Quest’estate dovremo giocare le qualificazioni per gli Europei. Speriamo di avere a disposizione i nostri 3 giocatori americani ma è molto importante che anche il resto del gruppo sia in grado di dare il proprio contributo“.
Ovvio il riferimento alla solidità di un gruppo che deve essere unito, coeso e prendersi le proprie responsabilità senza pensare che i 3 NBA possano da soli vincere le partite, atteggiamento da evitare assolutamente per non incappare in magre figure come successo solo qualche mese fa nell’ultimo Europeo giocato in Lituania che ha visto la precoce eliminazione della nostra Nazionale già al primo turno.
2 vittorie ed una sconfitta per le squadre italiane impegnate nella settima giornata di Eurolega. Agli importanti successi della Montepaschi Siena (che così si qualifica per le Top 16) e della Bennet Cantù fa da contraltare la sconfitta interna dell’Emporio Armani Milano che viene battuta sul parquet amico del Forum dal Real Madrid e vede materializzarsi lo spettro dell’eliminazione. Amara dunque l’ultima partita per Danilo Gallinari in maglia biancorossa (sicuramente lo è stata in Europa, per il campionato forse vedremo l’ala dei Denver Nuggets in campo contro Cremona, la decisione comunque sarà presa in queste ore).
Siena vince per 63-57 a Lubiana e mette al sicuro il passaggio del turno. La squadra di Simone Pianigiani pur senza 2 pedine fondamentali come Lavrinovic (rimasto a Siena a svolgere lavoro differenziato per recuperare dall’infortunio) e Kaukenas (legamenti del ginocchio KO, lo rivedremo in campo tra molto tempo) ha la meglio sugli sloveni. Per i biancoverdi ottima la prestazione come di consueto di McCalebb (16 punti), bene anche Rakovecic (14 punti). Siena sale al secondo posto nel girone con 10 punti a pari merito con l’Unics Kazan, a 2 partite di distanza dalla capolista Barcellona (ancora imbattuta).
Impresa anche per la Bennet Cantù che in casa continua a mietere vittime illustri: questa volta è il Caja Laboral ad arrendersi ai lombardi per 71-68 dopo unapartita emozionante. Gli spagnoli fuggono via nel primo quarto ma vengono ripresi e superati dalla forza e determinazione dei biancoblu. Cantù allunga nel terzo quarto e dil match sembra messo in ghiacciaia ma nell’ultimo periodo i baschi si scatenano e per poco non acciuffano il pareggio. Protagonisti dell’incontro Gianluca Basile con 18 punti e Mazzarino che arriva a quota 14. Inutili invece i 24 punti di Teletovic per il Caja Laboral. Cantù aggancia proprio la squadra di coach Ivanovic in classifica con 8 punti.
Sconfitta pesante invece per l’Olimpia Milano che vede quasi sfumare il sogno qualificazione alle Top 16. Per restare nella manifestazione ora serviranno 3 vittorie negli ultimi match ma senza Danilo Gallinari, che in questi giorni ritornerà a Denver, sarà veramente dura arpionare il pass per il prossimo turno. L’Emporio Armani perde 72-65 e l’inizio di match lascia presagire cosa attenderà i tifosi sugli spalti. Il Real in apertura scappa via sul 9-0 ma viene ripreso da Mancinelli, Bourousis (miracolosamente in campo dopo i fastidi fisici degli ultimi giorni) ed Hairston che danno il -1 ai biancorossi. 6 punti degli spagnoli però chiudono i primo quarto con il punteggio di 20-15 in favore del Real. Nel secondo quarto Milano agguanta la parità a quota 22 ma le triple di Rodriguez e Suarez mandano ancora avanti Madrid che chiude il primo tempo sul 36-30.
Il secondo tempo si apre con i padroni di casa vogliosi di riportare la partita in parità ma gli ospiti non si scompongono e mantengono sempre la leadrship nel punteggio e chiudono il terzo quarto avanti per 53-47. Nell’ultima frazione di gioco è Gallinari che prova a dare la sveglia ai suoi compagni con 2 giocate d’autore, prima con una bomba da 3 incredibile e poi con una gran schiacciata ma il Real non molla e riesce sempre a stare davanti nel punteggio. Nicholas e Gallinari dal -7 riportano Milano sul -2 nel finale, ma Mancinelli sbaglia il tiro del pareggio. A chiudere i conti ci pensa nell’azione seguente Sergio Rodriguez con una tripla pesantissima che manda i titoli di coda sul match.
Danilo Gallinari risulta comunque il top scorer dei lombardi con 13 punti, Mancinelli si ferma a quota 12 e Nicholas ad 11. Dall’altra parte Rodriguez domina la scena e mette a referto 19 punti, con Fernandez a 13 e Mirotic ad 11.
Nelle altre partite della giornata il Barcellona mantiene l’imbattibilità vincendo per 76-45 sul campo del Prokom che resta l’unica squadra a non avere ancora gioito ed è matematicamente eliminato dalla competizione. Il Partizan Belgrado dopo aver fatto fuori Milano batte anche la capolista del gruppo C, il Maccabi, per 74-71 grazie ai 22 punti ed 8 rimbalzi di Milan Macvan. Il Fenerbahce bastona l’Olympiacos per 86-70 e si prende la testa del gruppo A assieme a Caja Laboral e Cantù. Infine prezioso sucecsso dell’Unics Kazan che ha la meglio per 72-61 del Galatasaray e si qualifica per le Top 16.
Risultati settima giornata Eurolega
Zalgiris Kaunas vs Unicaja 67-65 Belgacom Spirou vs Anadolu Efes 62-66 Brose Baskets vs CSKA Moscow 78-81 Gescrap BB vs SLUC Nancy 97-75 Panathinaikos vs KK Zagreb 94-76 Unics vs GS Medical Park 72-61 Fenerbahce Ulker vs Olympiacos 86-70 Union Olimpija vs Montepaschi 57-63 Bennet Cantù vs Caja Laboral 71-68 EA7 Armani vs Real Madrid 65-72 Partizan mt:s vs Maccabi Electra 74-71 Asseco Prokom vs FCB Regal 45-76
CLASSIFICHE:
GROUP A
Caja Laboral 4-3
Bennet Cantù 4-3
Fenerbahce Ulker 4-3
Olympiacos 3-4
SLUC Nancy 3-4
Bizkaia Bilbao 3-4
GROUP B
CSKA Moscow 7-0
Panathinaikos 5-2
Unicaja 3-4
Brose Baskets 2-5
KK Zagreb 2-5
Zalgiris Kaunas 2-5
GROUP C
Maccabi Electra 5-2
Real Madrid 5-2
Anadolu Efes 4-3
Partizan mt:s 4-3
Emporio Armani Milano 2-5
Belgacom Spirou 1-6
GROUP D
FC Barcelona Regal 7-0
Montepaschi Siena 5-2
Unics 5-2
Galatasaray 3-4
Union Olimpija 1-6
Asseco Prokom 0-7