Categoria: Basket

  • NBA, Paul va ai Clippers. Howard, per ora, resta ai Magic

    NBA, Paul va ai Clippers. Howard, per ora, resta ai Magic

    E’ finita la telenovela del mercato NBA: Chris Paul, playmaker corteggiato in questi giorni da metà delle squadre della Lega, passa dai New Orleans Hornets ai Los Angeles Clippers. L’accordo è stato trovato poche ore fa e prevede il contemporaneo passaggio di 3 giocatori ed 1 futura scelta alla franchigia della Louisiana. In sostanza la seconda squadra di Los Angeles acquista Paul ed in cambio cede a New Orleans il centro Chris Kaman, l’ala piccola Al-Farouq Aminu e la guardia Eric Gordon ed in più una prima scelta al prossimo Draft, che sarà quella di Minnesota che i Timberwolves diedero ai californiani nel lontano 2005 in aggiunta allo scambio tra Sam Cassell e Marko Jaric. David Stern (commissioner NBA ma al momento anche Presidente degli Hornets), dopo essersi opposto per ben 2 volte alla cessione di Paul, prima ai Lakers in uno scambio a 3 team con l’inserimento degli Houston Rockets, poi 2 giorni fa proprio nei confronti dei Clippers dai quali pretendeva per cedere la sua “Stella” l’inserimento di Eric Gordon, ha finalmente dato il suo benestare visto che alla fine i Clips hanno accontentato le sue richieste. E tanta la soddisfazione sia a New Orleans (che è passata dal perdere Paul praticamente gratis a giugno 2012 ad un pacchetto importante di atleti ed una scelta altissima al prossimo Draft) che a Los Angeles, dove per una volta la squadra meno nobile della città parte leggermente favorita nei pronostici di inizio anno rispetto ai plurititolati cugini dei Lakers. Paul, 26 anni, convocato per 4 volte all‘All Star Game (in tutte le ultime 4 edizioni a partire dal 2008) è arrivato in Louisiana nella stagione 2005/2006 da Wake Forest University, chiamato come quarta scelta assoluta. Per lui 6 stagioni in maglia gialloceleste con una media di 18.7 punti, 9.9 assist e 2.4 recuperi di media a partita, realizzando numerosi record di franchigia. Ora l’avventura in California, dove lo aspetta una formazione altamente competitiva che potrà dire la sua in questa stagione anche ai playoff. I tifosi già sognano pensando alle magie che potrà regalare l’accoppiata che formerà con il fenomeno Blake Griffin, lo scorso anno rookie of the year, giocatore dall’atletismo spaventoso.

    Chris Paul, New Orleans Hornets | © Harry How/Getty Images

    L’altro oggetto del desiderio delle rimanenti squadre NBA è Dwight Howard. Nel pomeriggio di ieri si era fatta largo la voce che voleva il centro degli Orlando Magic in procinto di trasferirsi ai New Jersey Nets in uno scambio che avrebbe coinvolto anche i Portland Trail Blazers. In sostanza la trade avrebbe visto l’approdo di Howard, Chris Duhon ed Hedo Turkoglu (pesanti contratti di cui Orlando vuole disfarsi) ai Nets che avrebbero girato il centro Brook Lopez e 2 future prime scelte alla franchigia della Florida. Queste 2 scelte abbinate ad una dei Magic sarebbero poi finite a Portland in cambio di Gerald Wallace, talentuosa ala che avrebbe formato una grande coppia con Lopez sotto canestro ad Orlando. Ai Trail Blazers infatti avrebbero fatto molto più comodo 3 prime scelte future per ricostruire la squadra, ora povera di talento dopo il ritiro dell’asso Brandon Roy a soli 27 anni per problemi alle ginocchia, e vista la situazione molto delicata dell’altro uomo franchigia Greg Oden, centro dal potenziale incredibile ma limitato in questi anni da diversi infortuni ai legamenti di entrambe le ginocchia. In serata però è arrivato il dietro-front dei Magic che per ora hanno tolto il loro giocatore simbolo dal mercato nella speranza che un eventuale titolo NBA a fine campionato possa far ritornare Howard sui suoi propositi decidendo magari di rinnovare il contratto in scadenza a luglio e restare avita in Florida.

    Richard Hamilton, scaricato dai Detroit Pistons tramite clausola Amnesty, firma un biennale con opzione per la terza stagione ai Chicago Bulls che quindi sopperiscono al mancato arrivo di Marco Belinelli (che ieri ha prolungato per un’altra stagione con gli Hornets) prendendo un giocatore perimetrale esperto che potrà dare un grande contributo nell’arco del torneo.

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  • Eurolega, Milano vince e spera. CSKA Mosca rullo compressore

    Eurolega, Milano vince e spera. CSKA Mosca rullo compressore

    Notizie positive per l’Olimpia Milano nel nono e penultimo turno di Eurolega: la squadra di coach Sergio Scariolo batte agevolmente i belgi dello Spirou per 88-53 e grazie al successo del Real Madrid sul Partizan Belgrado (101-83 il risultato finale) resta ancora in corsa per il quarto posto del Girone C, posizione che permette l’accesso alle Top 16 e che al momento appartiene proprio ai serbi. A decidere tutto sarà nell’ultimo turno, in programma la prossima settimana, lo scontro diretto tra la squadra di Scariolo e quella di Jovanovic visto che ormai le prime 3 posizioni del raggruppamento sono appannaggio di Real Madrid, Maccabi Tel Aviv ed Anadolou Efes: Milano non solo dovrà vincere ma dovrà farlo con uno scarto superiore ai 4 punti avendo perso “l’andata” in casa per 69-65. Uno scontro da dentro o fuori da vincere assolutamente per continuare il cammino europeo, 2 mesi fa, all’inizio della competizione, sarebbe stato impensabile uno scenario del genere per i biancorossi visto il talento in squadra. Eppure alcuni passi falsi non preventivati hanno portato a questa situazione da cui ora Milano dovrà tirarsi fuori.

    stefano mancinelli | © GIULIO CIAMILLO/AFP/Getty Images

    Poco da dire sul match contro il Belgacom, con l’Emporio Armani che prende subito il comando delle operazioni e chiude in vantaggio il primo quarto per 23-18. E’ nel secondo però che avviene il break decisivo: parziale devastante di 19-3 nei primi 5 minuti del secondo periodo e risultato che parla chiaro, 42-21, con gli ospiti praticamente doppiati. Partita chiusa e coach Scariolo può dedicarsi anche alla sperimentazione di alcuni schemi ruotando i vari giocatori in vista della delicata sfida con il Partizan. Top scorer tra le fila della squadra italiana è Radosevic che chiude il match con 17 punti, bene anche Hairston che ne firma 15, doppia cifra anche per Bourousis e Nicholas (12 punti a testa). Per quanto riguarda lo Spirou, privo di Demond Mallet, asso della squadra, in procinto di trasferirsi al Maccabi, ci sono i 12 punti segnati da Riddick e da Welsch e gli 11 di Jadin.

    Per ciò che concerne gli altri risultati della serata c’è da registrare l’ennesima vittoria del CSKA Mosca che continua nel suo cammino perfetto in Europa (9 vittorie e nessuna sconfitta): pur priva della “Stella” Andrei Kirilenko (infortunato, ma che in queste ore sta decidendo se tornare in NBA o proseguire in Europa la sua carriera) l’armata rossa travolge i campioni in carica del Panathinaikos per 91-75, una prova di forza incredibile che pone i russi come i veri favoriti al titolo continentale di questa stagione. Miglior realizzatore è Nenad Krstic con 17 punti e 12 rimbalzi, 16 invece per Shved e Khryapa. Vince anche il Galatasaray che fa fuori l’Olimpia Lubiana per 80-59 con i 16 punti di Jaka Lakovic, l’Unicaja Malaga espugna Zagabria con il punteggio di 82-67 e ringrazia Freeland autore di 17 punti. Come già accennato in precedenza, rotondo successo del Real Madrid contro il Partizan Belgrado, risultato che tiene ancora in vita Milano nella corsa alla qualificazione alle Top 16: nel 101-83 finale ci sono da segnalare, per le merengue, i 22 punti di Jaycee Carroll, i 21 di Nikola Mirotic e i 15 di Felipe Reyes. Per gli ospiti serbi invece inutili le prestazioni di Milan Macvan (16 punti), di Vladimir Lucic (13 punti), Rasko Katic (12) ed Acie Law (11), si è sentita profondamente l’assenza sotto canestro di Nikola Pekovic, tornato ormai ai Minnesota Timberwolves in NBA. Infine netta affermazione del Caja Laboral sullo SLUC Nancy (90-55), protagonista del match il solito Mirza Teletovic autore di ben 22 punti, ottimamente coadiuvato dai compagni Brad Oleson (14 punti per lui) e Fernando San Emeterio (13 punti alla fine). I francesi, scioltisi già nei giorni scorsi dopo il ritorno dell’asso NBA Nicolas Batum ai Portland Trail Balzers, trovano 15 punti da Kenny Gregory e 10 da Abdel Kader Sylla, troppo poco per impensierire i baschi.

    Risultati nona giornata Eurolega:

    CSKA Moscow vs Panathinaikos 91-75
    GS Medical Park vs U. Olimpija 80-59
    KK Zagreb vs Unicaja 67-82
    EA7 Armani vs Belgacom Spirou 88-53
    Real Madrid vs Partizan mt:s 101-83
    Caja Laboral vs SLUC Nancy 90-55
    Unics vs Asseco Prokom giovedì ore 17:00
    Fenerbahce Ulker vs Gescrap BB giovedì ore 19:00
    Olympiacos vs Bennet Cantù giovedì ore 20:00
    Brose Baskets vs Zalgiris giovedì ore 20:00
    Maccabi Electra vs Anadolu Efes giovedì ore 20:45
    Montepaschi Siena vs Barcelona Regal giovedì ore 20:45

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Bennet Cantù 5-3
    Fenerbahce Ulker 5-3
    Caja Laboral 5-4
    Olympiacos 4-4
    Bizkaia Bilbao 3-5
    SLUC Nancy 3-6

    GROUP B
    CSKA Moscow 9-0
    Panathinaikos 6-3
    Unicaja 4-5
    Brose Baskets 3-5
    Zalgiris Kaunas 2-6
    KK Zagreb 2-7

    GROUP C
    Real Madrid 7-2
    Maccabi Electra 5-3
    Anadolu Efes 5-3
    Partizan mt:s 4-5
    Emporio Armani Milano 3-6
    Belgacom Spirou 2-7

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 8-0
    Montepaschi Siena 6-2
    Unics 5-3
    Galatasaray 4-5
    Asseco Prokom 1-7
    Union Olimpija 1-8

    IN ROSSO LE QUALIFICATE ALLE TOP 16

  • Basket, Italia rinuncia ad ospitare gli Europei 2015

    Basket, Italia rinuncia ad ospitare gli Europei 2015

    L’Italia ha rinunciato all’organizzazione degli Europei del 2015. La candidatura italiana è stata ritirata, assieme a quelle della Francia, della Germania e della Croazia, tutte nazioni che avrebbero dovuto congiuntamente ospitare la manifestazione. Resta in corsa ora solo un’altra nazione, ovvero l’Ucraina, che verosimilmente aspetta solo l’ufficialità della decisione della FIBA che avverrà domenica 18 dicembre a Monaco di Baviera, data scelta preventivamente per l’assegnazione degli Europei 2015.

    Dino Meneghin | © Paolo Bruno/Getty Images

    Se l’Italia fosse rimasta in corsa avrebbe dovuto ospitare 1 dei 4 gironi eliminatori, la sede sarebbe stata quella del Forum di Assago a Milano. Una divisione equa con un girone per ogni nazione organizzatrice ed ovviamente la squadra nazionale avrebbe disputato le partite del proprio raggruppamento sul suolo amico (gli Azzurri di coach Simone Pianigiani  ad esempio avrebbero giocato i loro match nel gruppo designato per avere sede in Italia).

    Un vero peccato in quanto sarebbe stata la prima esperienza congiunta per un’organizzazione in 4 Paesi differenti, un’idea innovatrice e che avrebbe potuto portare a buoni risultati e preparatoria magari per altre esperienze simili in futuro. Invece tutto è saltato. La decisione, si legge in un comunicato pubblicato sul sito internet della Federbasket francese, è stata presa all’unanimità dai Presidenti delle 4 federazioni interessate,  che hanno fatto anche presente di essere in forte polemica con la Federazione europea di basket: nella nota si parla espressamente di pesanti dubbi su professionalità e credibilità della FIBA per quanto riguarda la gestione dell’iter di assegnazione del torneo.

    Molto deluso il Presidente della Federbasket italiana Dino Meneghin che ha incolpato proprio la FIBA del fallimento del progetto messo in atto da Italia, Francia, Germania e Cr0azia. Queste le sue (dure) parole ai giornalisti al momento della rinuncia della candidatura:

    Italia, Francia, Germania e Croazia, hanno deciso di ritirare la candidatura congiunta per ospitare gli Europei di pallacanestro maschili e femminili del 2015. Visto il momento economico chiedevamo una miglior ripartizione dei pagamenti nei confronti della FIBA e questo non ci è stato concesso. Non eravamo d’accordo sui procedimenti relativi agli interventi economici ed agli sponsor, con la FIBA. Il nostro progetto era diretto a 4 Paesi, sarebbe stato il primo con il coinvolgimento di 4 federazioni, e, considerando il momento economico in cui versa l’Europa, chiedevamo una diversa ripartizione dei pagamenti. Non possiamo imbarcarci in operazioni del genere con costi enormi, chiedevamo una dilazione dei pagamenti e non iniziare a pagare giá dal 2012, anno delle Olimpiadi, considerando che gli Europei si svolgono nel 2015. Per l’Ucraina c’è l’intervento del governo che provvede massicciamente a pagare tutto. Da noi non è possibile, parliamo di soldi privati che arrivano dagli sponsor, ma anche di soldi pubblici, che non possiamo gettare al vento. Abbiamo tentato fino all’ultimo con la FIBA, ma loro sono stati irremovibili. Pensavamo che, considerato il progetto il sistema di pagamento potesse cambiare e non partire dal 2012. Non restano margini per noi organizzatori, ci sono troppe spese e pochi introiti e a malincuore abbiamo dovuto rinunciare.

    Campo libero, dunque, come già riportato in precedenza, per l’Ucraina che non avrà nessun avversario nella corsa all’assegnazione dell’Europeo di basket 2015. Domenica tutto sarà reso ufficiale.

  • NBA, Belinelli rimane agli Hornets. Nenè rinnova con Denver

    NBA, Belinelli rimane agli Hornets. Nenè rinnova con Denver

    Buone notizie per Marco Belinelli: la guardia italiana, che milita in NBA nei New Orleans Hornets, ha deciso di prolungare l’avventura in Louisiana per un’altra stagione accettando l’offerta che qualche settimana fa il General manager Dell Demps aveva recapitato all’agente del giocatore della Nazionale Azzurra. Belinelli potrà così tornare ad allenarsi con i compagni dato che in questi giorni era impossibilitato ad unirsi alla squadra per via della mancanza della copertura assicurativa. Per lui un contratto da 3,4 milioni di dollari, decade ora il possibile interessamento dei Chicago Bulls che avevano pensato al “Beli” per rinforzare gli esterni ed ovviare la carenza di tiratori puri nel roster che al momento presenta il solo, specialista tra l’altro, Kyle Korver. Marco nella scorsa stagione, la prima con gli Hornets, ha disputato il suo migliore campionato NBA tenendo una media di 10,4 punti a partita in quasi 25 minuti di impiego sul parquet (ottima la percentuale nel tiro da 3 punti con un lusinghiero 41%).

    Marco Belinelli, New Orleans Hornets | © Stephen Dunn/Getty Images

    Risolto il capitolo Belinelli ora la dirigenza della Louisiana sta cercando di imbastire una trade per lo scontento Chris Paul che ha già dichiarato di non volere nè restare, nè tantomeno firmare il rinnovo contrattuale con New Orleans con il forte rischio per la franchigia di perderlo a fine anno gratuitamente dato che il playmaker diventerà free agent. I Lakers si sono tirati fuori dopo che il commissioner David Stern ha bloccato la trade già conclusa qualche giorno fa, ora anche i cugini dei Clippers sono molto risentiti dal rifiuto della loro offerta da parte di Stern (attualmente anche Presidente degli Hornets visto che il team appartiene alla NBA) che pretende la “luna” per un giocatore che a fine stagione andrà via a parametro 0. Il General Manager Demps pare stufo delle continue ingerenze del commissioner che vanificano il suo buon lavoro in sede di mercato. A ben vedere Demps era riuscito ad ottenere il massimo sia dai Lakers che dai Clippers, ecco spiegata la sua delusione. Anche perchè un famoso detto recita “chi troppo vuole, nulla stringe” ed a New Orleans a fine campionato rischiano seriamente di restare con un pugno di mosche in mano, così come successo un anno fa a Cleveland Cavaliers e Toronto Raptors (con James e Bosh che partirono alla volta di Miami) senza ricevere nulla in cambio.

    Chi sorride invece è Danilo Gallinari che nei prossimi giorni ritroverà negli allenamenti dei Denver Nuggets il centro Nenè: il giocatore, che pareva destinato ad accordarsi con i New Jersey Nets o in alternativa con gli Houston Rockets ha deciso di accettare un nuovo contratto con la squadra del Colorado. Per lui cifre importanti, 5 anni a 67 milioni di dollari. La riconferma del brasiliano rilancia le ambizioni dei Nuggets che poi qualche ora più tardi hanno chiuso un altro accordo, con i Dallas Mavericks per 2 giocatori: a Denver sbarcano il tiratore spagnolo Rudy Fernandez e l’ala piccola Corey Brewer, i campioni in carica ricevono invece solo una seconda scelta futura. Chiari gli obiettivi delle 2 squadre, in Colorado vengono prese 2 valide alternative a J.R. Smith e Wilson Chandler, bloccati in Cina dagli accordi firmati durante il lockout, a Dallas invece dopo gli acquisti di Odom e Carter si cerca di rientrare sotto la soglia del salary cap per uniformarsi alle nuove regole del contratto collettivo.

    Per quanto riguarda gli altri affari e le altre voci di giornate c’è da segnalare l’accordo tra Kwame Brown, ex centro dei Bobcats, ed i Golden State Warriors che sfumato DeAndre Jordan (rifirmato dai Clippers) hanno deciso di puntare sull’ex prima scelta assoluta dei Wizards. Contratto faraonico e forse anche immeritato per lui che in NBA ha deluso (e di molto) tutte le aspettative, 7 milioni di dollari per un solo anno. Mentre scemano le possibili voci su un possibile approdo di O.J. Mayo ad Indiana (scambio con Josh McRoberts), proprio i Pacers hanno offerto un biennale da 10 milioni di dollari a Jamal Crawford. A lui però sono interessate anche New York (favorita), Portland e Sacramento.

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  • NBA, Marc Gasol resta a Memphis. Paul-Clippers, questione di ore

    NBA, Marc Gasol resta a Memphis. Paul-Clippers, questione di ore

    Marc Gasol, centro spagnolo in NBA dei Memphis Grizzlies, fatello minore del più famoso Pau, ala grande dei Los Angeles Lakers (almeno fino ad ora), resterà con la franchigia del Tennessee per i prossimi 4 anni. I Grizzlies hanno infatti pareggiato l’offerta degli Houston Rockets che nella giornata di ieri avevano fatto pervenire all’agente del giocatore una proposta molto interessante da 58 milioni di dollari per 4 anni. Essendo un free agent con restrizione Memphis ha potuto trattenere il suo centro dandogli un contratto analogo. Marc, scelto dai Los Angeles Lakers al Draft del 2007, ha giocato solo ed esclusivamente con i Grizzlies nella Lega, visto che nel 2008 proprio i gialloviola che detenevano i suoi diritti lo scambiarono a Memphis per acquistare il fratello Pau. Beffati anche i New Orleans Hornets che, perso proprio ieri David West, accasatosi agli Indiana Pacers, avrebbero voluto sfruttare l’ampio margine salariale a disposizione per acquisire proprio Marc Gasol. Il forte centro iberico nell’ultima stagione è stato uno dei principali protagonisti dei Grizzlies, approdati dopo qualche annata buia nuovamente ai playoff, dove la loro corsa è stata fermata dagliOklahoma City Thunder in semifinale di Conference (dopo aver eliminato al primo turno per 4-2 la squadra con il seed numero 1 della Western Conference ovvero i SanAntonio Spurs). Le cifre d’altronde parlano chiaro: per lui 82 gare disputate (sempre presente) con 11.7 punti, 7 rimbalzi e 1.7 stoppate di media a partita nella regular season 2009/2010, numeri poi migliorati nei 13 incontri dei playoff chiusi a 15 punti, 11.2 rimbalzi e 2.2 stoppate di media. Una riconferma importante per i Memphis Grizzlies che ora puntano a migliorare decisamente l’ottimo campionato disputato lo scorso anno.

    Marc Gasol, Memphis Grizzlies | © Ronald Martinez/Getty Images

    Chris Paul intanto è sempre più vicino ai Los Angeles Clippers: nelle ultime ore c’era stato uno stop alla trattativa con New Orleans voluto, come già successo qualche giorno fa con i cugini dei Lakers, dal commissioner David Stern, che al momento deve fare anche le veci di Presidente degli Hornets dato che la franchigia della Louisiana appartiene alla Lega in attesa di nuovi investitori. Stern aveva bloccato l’affare con i Clips non convinto totalmente dalle contropartite tecniche del team californiano: Eric Gordon, Chris Kaman, Al-Farouq Aminu e una prima scelta (quella che i Clips hanno ricevuto da Minnesota) al prossimo Draft, un pacchetto molto invitante rispedito al mittente da Stern che voleva inserire nella trade un ulteriore giocatore, il giovane playmaker Eric Bledsoe. La contro proposta ha fatto infuriare la dirigenza losangelina che ha interrotto le trattative. Ma Chris Paul fa veramente gola ai “cugini” dei Lakers ed ecco che con una mossa a sorpresa i Clippers hanno messo sotto contratto il veterano playmaker Chauncey Billups, 35 anni, tagliato con la clausola “Amnesty” dai New York Knicks qualche giorno fa, acquisto che di fatto permette l’inserimento di Bledsoe nello scambio con gli Hornets. Ad ore si attende la nuova risposta di Stern che secondo molti esperti dovrebbe essere positiva per finalizzare l’affare. Il diretto interessato, Chris Paul, chiede ai Clippers garanzie in vista del futuro e comunque non rinnoverà il contratto sulla lunga scadenza con i rossoblu limitandosi ad attivare semplicemente la player option, ovvero un rinnovo annuale, opzione contemplata nel suo attuale contratto. Se i Clippers si riveleranno una squadra da titolo allora poi Paul firmerà l’estensione pluriennale, altrimenti se il progetto dovesse fallire potrà diventare free agent nell’Estate 2013 e sarà libero di andare dove più desidera.

    Intanto David West spiega perchè Paul vuole andare via dagli Hornets e perchè lui stesso lo ha già fatto:

    Oggi è dura lavorare senza un proprietario che possa dare una direzione, per questo ho visto subito difficile la mia permanenza a New Orleans. Ci sono stati vari eventi che hanno allontanato me e Chris Paul dalla franchigia. Se hai Paul, devi fare di tutto per fare felice il tuo uomo-franchigia. E allora non devi lasciar partire a cuor leggere il suo migliore amico, Jannero Pargo, e non puoi commettere l’errore di non consultare Paul in occasione della cessione di Tyson Chandler. Non ho nulla contro il suo sostituto, Emeka Okafor, ma la partenza di un giocatore come Chandler ha fatto vacillare le nostre illusioni, Jeff Bower avrebbe dovuto sentire i nostri pareri prima di queste operazioniDemps e Monty Williams ci hanno invece consultato per ogni scelta, ma ormai era già tardi

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  • NBA, Bargnani e Gallinari pronti per la nuova stagione

    NBA, Bargnani e Gallinari pronti per la nuova stagione

    Sarà un anno importante per i giocatori italiani impegnati in NBA. Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Danilo Gallinari saranno chiamati a dimostrare tutto il loro valore in un campionato che non si prospetta per nulla facile.

    Belinelli, Gallinari e Bargnani | © foto tratta dal web

    Il “Mago”, che qualche giorno fa ha ricevuto la consacrazione del suo nuovo head coach Dwane Casey (che ha preso il posto del disastroso Jay Triano) il quale ha espressamente dichiarato alla stampa specializzata che Bargnani sarà la prima opzione offensiva dei Toronto Raptors, dovrà necessariamente risollevare le sorti di un team che nell’ultima stagione ha profondamente deluso riuscendo a racimolare appena 22 vittorie a fronte di ben 60 sconfitte, terminando la regular season al terz’ultimo posto tra le 30 franchigie del campionato. Estremamente soddisfatto di lui, del suo potenziale offensivo e delle sue doti di leader all’interno dello spogliatoio mostrate in questi primi giorni di training camp, è proprio coach Casey che ha paragonato il lungo italiano al tedesco Dirk Nowitzki, campione in carica con i Dallas Mavericks che proprio Casey conosce molto bene essendo stato fino a qualche mese fa il primo assistente dell’allenatore Rick Carlisle nella squadra texana. Nel 2010-2011 il 26enne romano ha chiuso con la media di 21,4 punti e 5,2 rimbalzi a partita, uno score notevole che però non ha aiutato molto il suo team. Queste le dichiarazioni del “Mago” alla stampa locale dopo gli allenamenti di ieri:

    “Tutto il lavoro è concentrato sulla difesa: è l’aspetto che dobbiamo migliorare di più dopo l’ultima stagione. Lo scorso anno siamo andati molto male, il coach ora ci sta chiedendo di fare di più, ognuno deve dare un contributo extra. In attacco mi sento a mio agio, mi piace il modo in cui vengo utilizzato nei primi schemi che abbiamo provato, da ala grande. Abbiamo giocatori che possono ricoprire il ruolo di centro, è sempre positivo avere centimetri e chili in mezzo all’area!”

    Danilo Gallinari avrà un compito ancora più difficile: per l’ala dei Denver Nuggets l’obiettivo minimo è quello di entrare nuovamente nei playoff (lo scorso anno la squadra del Colorado fu estromessa dai giovani e talentuosi Oklahoma City Thunder al primo turno con un secco 4-1). La missione non sarà però poi così semplice dato che i Nuggets hanno perso molti giocatori, alcuni veramente fondamentali, sul mercato e dispongono attualmente solo di 8 giocatori nel roster. Si cercherà di trattenere qualche “big” che attualmente è free agent: in primis il centro Nenè Hilario e poi l’utile e duttile guardia Arron Afflalo. Più difficile la situazione di J.R. Smith e Wilson Chandler che hanno firmato dei contratti annuali in Cina senza clausola d’uscita per la fine del lockout ed a meno di clamorosi tagli da parte delle loro squadre cinesi saranno costretti a terminare la stagione in Asia. Gallinari, 15,6 punti e 4,9 rimbalzi di media ad incontro nello scorso torneo tra Knicks e Nuggets, si è dimostrato già in ottima condizione nei primi giorni di training camp tutto frutto del lavoro svolto in Italia negli ultimi mesi con l’Olimpia Milano, squadra che lo aveva temporaneamente tesserato e dalla quale ha dovuto separarsi per ritornare agli ordini di coach George Karl che lo ha eletto come principale terminale offensivo delle “Pepite”. Gallinari si è dimostrato ottimista, ecco le sue parole ai giornalisti di Denver:

    “Ho giocato gli Europei con la Nazionale, poi sono rimasto in Italia con l’Olimpia. Sono state 2 esperienze preziose, entrambe mi hanno regalato molte emozioni . Giocare per Milano e per la maglia azzurra lascia sensazioni speciali. Sarà una stagione incredibile, tosta, senza un attimo di pausa. Io sono pronto per un’annata da protagonista. Sono contento di essere una pedina importante per la società e sono felice del fatto che il coach creda molto in me. La squadra non è al completo, quindi è difficile capire dove possiamo arrivare. Senza Nenè perdiamo molto sotto canestro ma abbiamo comunque un buon settore lunghi”

    Chi invece ha una situazione particolare è Marco Belinelli, al quale i New Orleans Hornets hanno fatto pervenire un rinnovo di contratto da 3,5 milioni a stagione, ma la guardia italiana ancora non ha dato una risposta alla dirigenza del suo team dato che essendo free agent con restrizione potrebbe approfittare della situazione per andare a giocare in una grande squadra (si parla sempre dei Chicago Bulls). Tuttavia gli Hornets potrebbero ugualmente trattenerlo pareggiando l’offerta contrattuale più alta che perverrà a Marco. Intanto però il “Beli” temporaneamente non potrà, per via di questa situazione, partecipare al training camp di New Orleans dato che senza contratto decade anche la necessaria copertura assicurativa. Per lui nell’ultima stagione 10,4 punti di media in Louisiana. In un team che ha già perso David West (andato ad Indiana da free agent) e che rischia di perdere la “Stella” Chris Paul per poco o nulla (per lui ci sono i Clippers), Belinelli diventerebbe uno dei giocatori più importanti nel roster ed avrebbe molto spazio sul parquet ed una “visibilità” (per altre squadre interessate) molto maggiore.

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  • NBA, David West ai Pacers. Paul vicino ai Clippers

    NBA, David West ai Pacers. Paul vicino ai Clippers

    Importanti movimenti ed indiscrezioni nelle ultime ore in NBA: David West ha accettato la proposta degli Indiana Pacers mentre il compagno di squadra nelle ultime stagioni ai New Orleans Hornets, il playmaker Chris Paul, pare destinato ai Los Angeles Clippers.

    Chris Paul & David West | © Chris Graythen/Getty Images

    L’ala grande, reduce da un intervento di ricostruzione dei legamenti del ginocchio per via di un infortunio capitatogli a pochi giorni dall’inizio dei playoff dello scorso campionato, ha firmato un contratto biennale a 20 milioni di dollari complessivi con la franchigia di Indianapolis, che si è inserita prepotentemente tra West ed i Boston Celtics nei giorni scorsi spiazzando il General Manager dei biancoverdi Danny Ainge che ha dovuto necessariamente abbandonare la trattativa. I gialloblu sono attivissimi sul mercato e seguono l’evolversi della situazione Kirilenko (che non ha ancora deciso se tornare in NBA o continuare a giocare con il CSKA Mosca) ed hanno proposto ai Grizzlies Josh McRoberts per avere in cambio O.J. Mayo.

    La coppia che ha contribuito al successo degli Hornets degli ultimi anni si divide ed anche Chris Paul a breve andrà via dalla Louisiana: per lui si parla insistentemente dei Los Angeles Clippers che avrebbero accettato di inserire nello scambio Eric Gordon oltre ai soliti noti Al-Farouq Aminu, il contratto in scadenza di Chris Kaman e una prima scelta del prossimo Draft che i Clippers hanno avuto da Minnesota. Paul ha rassicurato la dirigenza rossoblu anche sull’eventuale prolungamento di contratto. Unico ostacolo alla conclusione della trade l’inserimento dei Golden State Warriors che propongono come pedina di scambio l’ambìto Stephen Curry, oltre a qualche futura scelta nei prossimi Draft. Staremo a vedere le mosse degli Hornets.

    Intanto pare destinata a finire lo scontro proprio tra Golden State e Clippers per il centro DeAndre Jordan: nei giorni scorsi la squadra di Oakland aveva proposto un contratto di 4 anni per 40 milioni di dollari complessivi. I Clippers, secondo alcune indiscrezioni, avrebbero però pareggiato l’offerta per il loro atleta (che era free agent con restrizione) che resterà quindi a Los Angeles . Chiusura per Marc Gasol, fratello di Pau: Houston offre 55 milioni di dollari totali per 4 anni, si attende la risposta di Memphis che vorrebbe trattenere il giocatore.

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  • NBA, Odom va a Dallas e Bryant si infuria

    NBA, Odom va a Dallas e Bryant si infuria

    La cessione di Lamar Odom ai Dallas Mavericks ha lasciato il segno nello spogliatoio dei Los Angeles Lakers, ancora di più pensando che furono proprio i Mavs di Dirk Nowitzki ad eliminare con un secco 4-0 qualche mese fa i gialloviola nei playoff NBA tappa cruciale per la squadra texana vista la vittoria in Finale contro i Miami Heat.

    Kobe Bryant | © Ronald Martinez/Getty Images

    Kobe Bryant, stella indiscussa della franchigia californiana, è letteralmente furioso per l’ultima operazione di mercato condotta dalla dirigenza losangelina. Il numero 24 non le ha mandate di certo a dire:

    A essere sinceri questa cosa non mi piace, non mi piace per niente. E’ difficile perdere Lamar. Si pensava che dovessimo ritornare competitivi per rifarci della sconfitta con i Mavs nei playoff dell’ultimo campionato, ma così è dura. Non credo proprio che Mark Cuban (proprietario dei Mavericks e primo indiziato a far saltare l’approdo di Paul nella “città degli angeli”) si lamenti di questo affare. Odom ha giocato alla grande nell’ultimo campionato. L’ultima stagione è stata la migliore per lui, non era affatto distratto e ha dato tutto in campo. Conosco Lamar da tanti anni, la sua versatilità e la sua personalità hanno significato tanto per la squadra. La sua presenza è importante nello spogliatoio, anche solo se pensiamo alla chimica. Lui è speciale quando si tratta di fare gruppo

    L’umore è molto basso nello spogliatoio dei Lakers dopo lo stop al trasferimento del playmaker Chris Paul dai New Orleans Hornets imposto dallo stesso commissioner Stern, pare su sollecitazione di alcuni proprietari NBA (il regista ora è vicinissimo ai cugini dei Los Angeles Clippers), a cui ora si aggiunge la grave perdita di Odom (oggi Dallas ha annunciato la firma dell’accordo con l’ala). Il 32enne giocatore, premiato quest’anno come miglior sesto uomo della Lega, la scorsa stagione ha avuto una media di 14,4 punti e 8,7 rimbalzi nelle 82 partite giocate con Los Angeles. Ora l’obiettivo per rinforzare la squadra è un certo Dwight Howard, centro degli Orlando Magic, universalmente riconosciuto come il più forte al momento in NBA. Howard ha anche facilitato il compito al General Manager dei Lakers chiedendo ufficialmente nelle ultime ore la cessione al team della Florida. I gialloviola dovranno cercare in tutti modi di accaparrarsi il giocatore battendo la pericolosa concorrenza di New Jersey Nets e Chicago Bulls (che si sono inseriti prepotentemente nelle ultime ore), anche perchè la perdita di Odom indebolisce sostanzialmente la squadra e non di poco.

    Situazione critica anche per lo spagnolo Pau Gasol, che in questi giorni si è allenato con la squadra ma è di umore nero dato che ha capito che la dirigenza vuole scaricarlo sul mercato per un eventuale affare.

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  • NBA, Dwight Howard vuole lasciare gli Orlando Magic

    NBA, Dwight Howard vuole lasciare gli Orlando Magic

    Dwight Howard, centro degli Orlando Magic, attualmente il più forte nel suo ruolo nell’intera NBA, ha chiesto ufficialmente la cessione alla dirigenza della sua squadra. Si prevedono dunque giorni infuocati ad Orlando dopo le dichiarazioni del giocatore che ha espresso il suo desiderio anche alla stampa locale.

    Dwight Howard, Orlando Magic | © Kevin C. Cox/Getty Images

    La franchigia della Florida ha dato così  il permesso al procuratore di Howard di trattare con 3 club ma non ha fissato la data entro la quale dovrebbe avvenire il trasferimento. I team interessati sono i New Jersey Nets, che mirano all’acquisto del centro per cercare di trattenere nel roster anche il playmaker Deron Williams che a fine anno sarà free agent, i Dallas Mavericks, ora più defilati dopo l’acquisto di Lamar Odom dai Lakers, e gli stessi gialloviola che preso atto delle dichiarazioni di Howard hanno decisamente cambiato obiettivo sul mercato, mettendo da parte (o meglio rinunciando quasi definitivamente) alla trade che avrebbe portato Chris Paul dai New Orleans Hornets in California per mettere nel mirino proprio l’atleta nato ad Atlanta. In questa ottica infatti va letta la cessione di Odom ai campioni in carica dei Mavericks, dal quale sono state ottenute diverse scelte nei prossimi Draft che dovrebbero finire ad Orlando in un pacchetto comprendente anche l’ala grande Pau Gasol ed il centro Andrew Bynum.

    Per i Magic sarebbe proprio questa l’offerta migliore dato che permetterebbe di mantenere sempre una buona competitività all’interno della Lega con l’acquisizione di 2 giocatori molto forti e validi. L’offerta dei Nets prevede invece l’inserimento del centro Brook Lopez, di 2 prime scelte future ed eventualmente di un altro giocatore del roster ad eccezione di Deron Williams. Ma non è da sottovalutare nelle ultime ore l’inserimento dei Chicago Bulls che avrebbero offerto al team di coach Stan Van Gundy qualsiasi atleta nella loro rosa ad eccezione del solo Derrick Rose che nelle intenzioni della dirigenza dovrebbe formare un’accoppiata fenomenale con Howard. Situazione in evoluzione, nelle prossime ore si attendono grosse novità.

    Per completezza riportiamo le dichiarazioni di Howard ai giornalisti dopo il primo giorno di training camp dei Magic:

    Non si può premere il tasto “reset”. Questo non e’ “Call of Duty” (esplicito riferimento al videogame del momento), lì quando muori, ricominci. Qui è totalmente diverso: non posso riportare indietro il tempo. Ho fatto tutto per questa città. Non penso che la gente capisca quanto amo questa città. Se ora mi odiate perché voglio cambiare allora non mi avete mai amato!

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    Basket, Siena si salva ad Avellino. Vincono Milano e Cantù

    Vittoria per le 3 grandi favorite al titolo nella decima giornata del campionato italiano di Serie A di basket: Siena pur soffrendo espugna Avellino dopo un tempo supplementare (83-77), vittoria in trasferta anche per l’Olimpia Milano che passa a Venezia per 72-66, mentre la Bennet Cantù supera il fanalino di coda Teramo con il punteggio di 84-76. Sorprende Biella che mantiene il secondo posto in classifica battendo la Virtus Bologna per 83-78.

    Igor Rakocevic, Montepaschi Siena | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images

    La Benetton Treviso ha la meglio, nel primo dei 2 anticipi di sabato, sulla Virtus Roma: 93-79 il finale, con la partita già ampiamente decisa nel primo tempo dato che Treviso va al riposo lungo sul risultato di 47-28 e deve poi solo contenere il ritorno dell’Acea ed amministrare il punteggio. I 2 punti conquistati permettono a Treviso di agganciare in classifica proprio i romani a quota 8 punti. Splendido Moldoveanu con 20 punti, importante il contributo di Becirovic autore di 15 punti e di Gentile (18 punti per lui), tra i giallorossi da segnalare i 21 punti di Tucker.

    Biella vince una partita bellissima e tiratissima contro la Virtus Bologna nell’altro anticipo del sabato pomeriggio e si issa al secondo posto in classifica. Grande prova per il trio Coleman (23 punti, devastante in attacco ed in difesa), Pullen (19 punti) e Miralles (15 punti) che guidano l’Angelico ad una vittoria meritata. Per gli emiliani orrendo match per l’ex NBA Douglas-Roberts (neanche 1 misero punto) mentre sono inutili i 18 punti di Koponen, i 16 di Gigli ed i 15 a testa per Poeta e Sanikidze.

    La Bennet Cantù riprende il cammino in campionato dopo le 2 sconfitte di Roma e Siena: i lombardi superano Teramo grazie alla solida prova dei veterani Marconato (16 punti) e Basile (11). Performance eccezionale per Dee Brown nelle fila della Banca Tercas con 34 punti che non trova però l’appoggio dei compagni di squadra.

    Serve invece un tempo supplementare alla Montepaschi Siena per riprendersi la testa solitaria della classifica. Minuti finali palpitanti nei tempi regolamentari con i toscani avanti 69-72 che si affidano al fallo sistematico. Ferrara in lunetta segna il primo e sbaglia appositamente il secondo tiro per concedere il rimbalzo offensivo che arriva proprio nelle mani dei giocatori campani precisamente in quelle del mostruoso Linton Johnson che realizza  i punti del 72-72. In overtime Siena sfrutta la sua maggiore esperienza e le uscite per limiti di falli commessi degli irpini e vince una gara molto sofferta. Rakocevic il top scorer con 26 punti seguito da Andersen a quota 13 per i campioni d’Italia, per Avellino ci sono 18 punti di Golemac e 17 con ben 20 rimbalzi dell’incredibile Linton Johnson.

    E’ Drake Diener il grande protagonista dell’affermazione di Sassari contro la Cimberio Varese: per lui 26 punti e tanta incisività nei momenti caldi della gara, il cugino Travis chiude a quota 21, 15 sono invece di Hosley. Tra le fila di Varese 20 punti di Diawara e 19 di Kangur.

    Il derby delle Marche tra Fabi Shoes Montegranaro e Scavolini Pesaro va ai primi che si impongono per 71-69 in un match tiratissimo. Terza sconfitta consecutiva per Pesaro ed ora scricchiola sinistramente la panchina di coach Luca Dalmonte. La Sutor ringrazia per la “W” McNeal, autore di 18 punti, Brunner che chiude con 16 e Karl a quota 14. Servono a poco per la Scavolini i 18 punti di Cusin ed i 16 a testa di White e Jumaine Jones.

    Pur senza il cannoniere Von Wafer, tornato in NBA, Cremona ottiene un’importante successo contro la Pepsi Caserta (77-70): 18 punti per Lighty e 16 a testa per la coppia Roderick-Milic, mentre per i campani da segnalare i 15 punti di Smith ed i 14 di Collins.

    Infine nel posticipo L’emporio Armani sbanca Venezia (66-72) e mantiene il secondo posto in classifica (con Biella) a soli 2 punti da Siena ma con una gara in meno rispetto ai toscani. L’Umana parte bene, viene recuperata e mandata all’inferno dall’Olimpia ma riesce a portarsi nuovamente nel match ed a sfiorare una clamorosa rimonta che si arresta solo all’ultima azione. Per gli ospiti prova travolgente di Fotsis con 22 punti, bene anche Bourousis (11 punti) e Mancinelli (10), a Venezia invece non servono i 18 punti di Bowers.

    RISULTATI SERIE A DECIMA GIORNATA (riposo per Casale Monferrato):

    Angelico Biella vs Canadian Solar Bologna 83-78
    Benetton Treviso vs Acea Roma 93-79
    Banco di Sardegna Sassari vs Cimberio Varese 90-79
    Vanoli Braga Cremona vs Pepsi Caserta 77-70
    Bennet Cantù vs Banca Tercas Teramo 84-76
    Sidigas Avellino vs Montepaschi Siena 77-83
    Scavolini Siviglia Pesaro vs Fabi Shoes Montegranaro 68-71
    Umana Venezia vs EA7 Emporio Armani Milano 66-72

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 16
    2. EA7 Emporio Armani MI 14 (una gara in meno)
    3. Angelico BI 14
    4. Bennet Cantù 12
    5. Sidigas AV 10
    6. Cimberio VA 10 (una gara in meno)
    7. Umana VE 10 (una gara in meno)
    8. Canadian Solar BO 10 (una gara in meno)
    9. Pepsi CE 10 (una gara in meno)
    10. Banco di Sardegna SS 10 (una gara in meno)
    11. Virtus Roma 8
    12. Scavolini Siviglia PS 8 (una gara in meno)
    13. Benetton TV 8 (una gara in meno)
    14. Vanoli Braga CR 6
    15. Fabi Shoes MGR 6 (una gara in meno)
    16. Banca Tercas TE 4
    17. Novipiù Casale Monferrato 4 (una gara in meno)