Categoria: Basket

  • NBA, analisi Southwest Division. Dallas cerca la riconferma

    NBA, analisi Southwest Division. Dallas cerca la riconferma

    L’analisi della stagione NBA 2011/2012 prosegue nella Western Conference, più precisamente partiamo dalla Southwest Division, raggruppamento dove sono inseriti i campioni in carica dei Dallas Mavericks. I texani avranno nei Memphis Grizzlies, squadra giovane, atletica e talentuosa, il principale avversario. San Antonio dovrebbe invece accusare una piccola flessione dato che gli uomini di punta sono ormai ultratrentenni. A spartirsi le briciole invece Houston Rockets e New Orleans Hornets che non sembrano apparentemente attrezzate per battagliare nei piani alti.

    Dirk Nowitzki | © DON EMMERT/AFP/Getty Images

    DALLAS MAVERICKS: E’ ovvio che Dallas riparta per la nuova stagione con la nomea di favorita. Tuttavia la perdita di Tyson Chandle, andato a New York, potrebbe pesare molto più di quanto si possa pensare: il lungo ex Hornets, Bulls e Bobcats era l’unico elemento del quintetto che poteva assicurare rimbalzi, difesa e tanto agonismo, i texani ne sentiranno la mancanza benchè siano arrivati come rinforzi l’ex All Star Vince Carter ed il tuttofare dei Lakers Lamar Odom, chissà per quale motivo svenduto dai gialloviola. A completare un roster di tutto rispetto il leader Dirk Nowitzki, sul quale potremmo sprecare fiumi di inchiostro, tale è la bravura di questo tedesco che ha trascinato la sua squadra al titolo lo scorso anno contro un team di fenomeni, il saggio Jason Kidd che dispenserà ancora assist in cabina di regia, il sesto uomo di lusso Jason Terry, terribile tiratore da 3 punti e l’atletico Shawn Marion. Da valutare il rendimento di Haywood in sostituzione di Chandler sotto canestro e l’inserimento di una ex promessa come Brandan Wright che a soli 24 anni ha passato più giorni in infermeria che sul campo da gioco. L’obiettivo dei Mavs è ripetersi, probabile che, in una Western Conference un pò indebolita negli ultimi anni dalle partenze di top player verso i team della Eastern, Nowitzki e compagni possano ambire ad una Finale bis contro gli Heat.

    ROSTER DALLAS MAVERICKS

    HOUSTON ROCKETS: La perdita più grave per i Rockets non sarà forse il ritiro del centro cinese Yao Ming, quanto l’aver lasciato andare via un tecnico preparato ed intelligente come Rick Adelman che negli ultimi 3 anni, pur avendo una squadra da lottery (per via di infortuni ai giocatori e lacune tecniche dell’organico) è riuscito a portare Houston ai playoff o quanto meno a sfiorarli, facendo rendere al massimo atleti che nella Lega non avrebbero nessun ruolo di rilievo. Le fortune dei Rockets passeranno per le mani della guardia Kevin Martin e per quelle dell’ala grande Luis Scola, poi tanti comprimari come Courtney Lee, Chase Budinger, il play sloveno Goran Dragic, Jonny Flinn, Jordan Hill, Kyle Lowry e Terrence Williams, alcuni di questi fatti rendere da Adelman al 1000%. Difficile che il nuovo head coach Kevin McHale possa ripetere le gesta del suo predecessore. Sarà interessante vedere all’opera Donatas Motiejunas, lungo ex Benetton Treviso, prima scelta dei Minnesota Timberwolves all’ultimo Draft ma acquistato immediatamente dai Rockets. Perso sul mercato Chuck Hayes, centro che ha sostituito Yao Ming abbastanza degnamente negli ultimi campionati pur essendo alto solo 196 centimetri (firmato dai Sacramento Kings ma si vocifera di un annullamento del contratto con i californiani per via di una anomalia fisica) potrebbe trovare spazio la seconda scelta assoluta più sbagliata della storia della NBA ovvero Hasheem Thabeet, atleta che ai tempi dell’Università veniva paragonato ad Hakeem Olajuwon (indimenticato centro dei Rockets con cui vinse 2 titoli). L’obiettivo per Houston sarebbero i playoff ma con il materiale a disposizione nel roster è molto più probabile una stagione da lottery.

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    MEMPHIS GRIZZLIES: Se il processo di crescita dei Grizzlies continuerà per il verso giusto, Dallas dovrà stare molto attenta perchè Memphis ha già dimostrato la sua forza negli scorsi playoff quando riuscì ad eliminare nel primo turno la squadra numero 1 della Western Conference, i San Antonio Spurs che avevano dominato la stagione assieme ai Chicago Bulls. Squadra giovane, completa, talentuosa, atletica e fisica, ai Grizzlies non manca nulla per essere la sorpresa della stagione. Conley guiderà ancora la squadra come playmaker, Mayo potrebbe riprendersi il posto di guardia perso nella parte finale del torneo 2010/2011, Gay sarà l’arma in più visto che per infortunio ha saltato la scorsa post season. E poi il punto forte di Memphis, una front line devastante per talento, forza e completezza con Zach Randolph e Marc Gasol. Perso Shane Battier, volato a Miami, la panca degli “Orsi” è comunque di livello con Tony Allen pronto a mordere le caviglie di qualsiasi avversario, Xavier Henry pronto a migliorare le sue performance e Sam Young in rampa di lancio. Peccato per l’infortunio del lungo Darrell Arthur che avrebbe dato minuti di riposo a Randolph e Gasol. Se tutto andrà per il verso giusto i Grizzlies hanno le Semifinali di Conference a portata di mano. E magari anche qualcosa in più…

    ROSTER MEMPHIS GRIZZLIES

    NEW ORLEANS HORNETS: Il team di Marco Belinelli è atteso da un anno di transizione dopo le gravi perdite dell’ala grande David West e del fenomeno Chris Paul, che non hanno gradito la gestione societaria in questi anni ed hanno optato per l’addio alla Louisiana. Sebbene gli Hornets abbiano ricavato dalla cessione del proprio play un pacchetto di giocatori interessanti (Gordon, Kaman ed Aminu) tuttavia c’è da dire che sono scoperti proprio nel ruolo di regista ed in quello di ala grande lasciato vuota da West. Jack dovrà cercare di fare del suo meglio per non far rimpiangere il suo illustre predecessore partito per Los Angeles sponda Clippers, Belinelli si troverà un concorrente in più nel ruolo di guardia visto l’arrivo del talentuoso Eric Gordon. Sotto canestro si divideranno i minuti Okafor e Kaman, mentre in ala piccola Ariza sarà il titolare con Aminu pronto a farlo rifiatare. Per ovviare alla partenza di West è stato invece rifirmato Carl Landry, onesto lavoratore ma che nulla ha a che fare con il talento del giocatore ex Xavier University. Coach Monty Williams è chiamato al miracolo di condurre questa squadra nuovamente ai playoff, ma non sarà facile. Più verosimilmente New Orleans dovrà accontentarsi di una scelta alta al prossimo Draft (oltre a quella che gli verrà da Minnesota, via Clippers, ottenuta nella trade Paul) per costruire una squadra importante per il futuro.

    ROSTER NEW ORLEANS HORNETS

    SAN ANTONIO SPURS: La stagione degli Spurs dipenderà molto dalle condizioni fisiche del duo Duncan (35 anni)-Ginobili (34): i 2 grandi vecchi di San Antonio sono ancora l’asse portante della squadra assieme al solito Tony Parker (anche lui ormai sulla trentina). Una squadra esperta dunque, che ha dominato la scorsa stagione ma che ha pagato a caro prezzo lo sforzo venendo poi sbattuta fuori dai Memphis Grizzlies, testa di serie numero 8, ed ultima qualificata alla post aseaon, nel primo turno dei playoff. Il pericolo per i texani è che tutto ciò possa ripetersi, magari disputando una grande regular season per poi pagare tutto a maggio quando ci saranno le partite che contano. Importante dunque sarà il contributo dei pochi giovani nel roster come Tiago Splitter, DaJuan Blair ed il rookie Kawhi Leonard di cui si dice un gran bene. Non dovrebbe essere difficile per i neroargento arrivare ai playoff, ma sarà importante vedere in che condizioni arriveranno all’appuntamento gli “anziani” della squadra.

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  • NBA, analisi Southeast Division. Miami Heat favoriti

    NBA, analisi Southeast Division. Miami Heat favoriti

    I Miami Heat di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh sono nettamente favoriti sia nella corsa al primo posto della Southeast Division, sia nella corsa al titolo NBA. Un anno in più di esperienza per i Big Three e le giuste aggiunte ad un roster che l’anno scorso aveva qualche lacuna potrebbero permettere alla squadra della Florida di migliorare il secondo posto dello scorso campionato quando i Dallas Mavericks riuscirono a beffare in Finale il favorito team rossonero. Un gradino sotto Miami troviamo Orlando, che si porterà dietro l’incognita Howard per molto tempo visti i propositi del centro di essere ceduto al più presto, e gli Atlanta Hawks che si daranno battaglia per la piazza d’onore. Senza speranze invece Washington e Charlotte che stanno ricostruendo per avere un futuro luminoso.

    LeBron James & Dwyane Wade, Miami Heat | © Mike Ehrmann/Getty Images

    ATLANTA HAWKS: Squadra pressochè immutata per gli Hawks, ad eccezione di Jamal Crawford che viene sostituito dall’All Star in declino Tracy McGrady. Il ruolo di playmaker sarà affidato ad Hinrich, al suo fianco nel backcourt il leader Joe Johnson. Ala piccola sarà Marvin Williams, sotto canestro l’efficace Al Horford, ma la chiave per le fortune di Atlanta sarà il rendimento di Josh Smith: quando l’ala grande dei “Falchi” è in forma è uno dei giocatori più devastanti della NBA, il problema nasce dal fatto che l’incostanza è uno dei punti forti di questo splendido atleta che non sempre riesce ad essere continuo nel rendimento. Se Smith farà il definitivo salto di qualità allora Atlanta potrebbe anche essere la mina vagante della Eastern Conference (a pari merito con Indiana) con buone possibilità di fare tanta strada nei playoff. In caso contrario non si andrà oltre il primo turno.

    ROSTER ATLANTA HAWKS

    CHARLOTTE BOBCATS: Michael Jordan, proprietario della franchigia del North Carolina, ha tagliato i ponti con il passato ed ha dato il via alla rivoluzione. Molti giovani dalle belle speranze per poter ambire a qualcosa di importante nel prosimo futuro. Dal Draft sono arrivati a Charlotte 2 prospetti interessanti come il playmaker Kemba Walker (che dividerà l’impiego sul parquet con D.J. Augustin) e l’ala grande Bismack Biyombo (che si alternerà con Tyrus Thomas e Boris Diaw nelle rotazioni tra i lunghi). A completare il quintetto l’esperto Corey Maggette in ala piccola e Gerald Henderson come guardi tiratrice (per lasciargli spazio in campo è stato sacrificato un pezzo da 90 come Stephen Jackson ceduto ai Bucks). Manca un centro e la panchina è cortissima, probabile che i Bobcats alla fine della stagione siano una delle 5 peggiori squadre ma con un’altra scelta alta al prossimo Draft si potrebbe completare il puzzle per il rilancio.

    ROSTER CHARLOTTE BOBCATS

    MIAMI HEAT: La grande favorita della stagione 2011/2012. Con un anno in più di esperienza ed un’alchimia di squadra notevolmente migliorata nel corso dei mesi, gli Heat puntano dritti al bersaglio grosso. C’è da dimenticare il brutto KO subìto nelle ultime Finals contro i Mavericks e per provare il nuovo assalto al titolo è arrivato Shane Battier a rinforzare il reparto dei tiratori e contemporaneamente quello difensivo. Il quintetto di Miami è di un livello elevatissimo, Mario Chalmers, dopo gli ottimi playoff è stato riconfermato in cabina di regia ed ha ottenuto il rinnovo contrattuale, Dwyane Wade è una delle 2 migliori guardie in NBA e LeBron James da molti è ritenuto il migliore giocatore della Lega, per cui il reparto esterni è indiscutibilmente il più talentuoso della NBA. Chris Bosh nel ruolo di ala grande dovrà dimostrare di valere quanto gli altri 2 fenomeni appena citati: il suo contributo sarà decisivo visto che in finale contro Dallas nella scorsa post season, quando è calato di rendimento, Dirk Nowitzki ha potuto ergersi ad assoluto dominatore della serie. Per dargli una mano sotto canestro è arrivato Eddy Curry (ma la sua forma fisica sarà tutta da valutare dopo 2 anni di inattività a New York). Dalla panchina (una delle migliori e più complete del campionato), oltre al già citato Battier, usciranno per punti e sostanza Udonis Haslem e Mike Miller. L’obiettivo per gli Heat è il titolo sfuggito la scorsa stagione, ogni altro risultato sarebbe considerato un fallimento.

    ROSTER MIAMI HEAT

    ORLANDO MAGIC: L’altra squadra della Florida riparte ma con tanti dubbi sul futuro: la “Star” Dwight Howard, corteggiato da mezza NBA, alla fine è rimasto ma la situazione è sempre in evoluzione con Nets e Lakers pronti a fare follie per ottenere i servigi del centro. La dirigenza spera di arrivare alla vittoria finale per trattenere il proprio gioiello ma obiettivamente i Magic non sono più la squadra di 3 stagioni fa quando arrivarono in Finale, battuti solo dai fortissimi Lakers di Bryant e Gasol. Da quel momento in poi Orlando ha attraversato una lenta ma inesorabile parabola discendente frutto di scelte tecniche sbagliate sul mercato che non hanno mantenuto alta la competitività del team. Oltre ad Howard come elemento di spicco troviamo Jameer Nelson che si occuperà della regia, Redick e Jason Richardson si contenderanno il ruolo di guardia mentre quello di ala piccola verrà diviso tra Quentin Richardson e Turkoglu, atleta che sembra sulla via del tramonto. Glen Davis, arrivato da Boston, cercherà di dare una mano ad Howard sotto canestro, ma i bei tempi per i Magic sembrano finiti. In attesa di novità su “DH12” non pensiamo che i Magic possano andare oltre il primo turno dei playoff.

    ROSTER ORLANDO MAGIC

    WASHINGTON WIZARDS: Per i Wizards bisognerebbe fare lo stesso discorso dei Charlotte Bobcats: squadra in ricostruzione ma con un anno di sviluppo in più rispetto alle “Linci” ed un Johns Wall, uomo franchigia per il futuro, che ha già iniziato ad avere confidenza con le altre stelle NBA. Sarà lui il playmaker del team della capitale che cercherà di portare ad un miglioramento del record dello scorso anno. Sotto canestro si dovrà fare attenzione a JaVale McGee, centro in continua crescita mentre in ala piccola troverà spazio Rashard Lewis (a meno che in queste ore non venga tagliato usando la clausola Amnesty per il suo contratto spropositato). Ruolo fondamentale avrà Andray Blatche (ala grande) chiamato alla definitiva esplosione. Ad affiancare Wall nel backcourt ci sarà Jordan Crawford, scopertosi realizzatore eccezionale dopo il suo trasferimento in maglia rossoblu da Atlanta. Per ora i playoff sono un miraggio ma sul finire di regular season è probabile che vedremo di cosa saranno capaci i Wizards del futuro.

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  • Eurolega, Siena chiude con una vittoria. CSKA Mosca imbattuto

    Eurolega, Siena chiude con una vittoria. CSKA Mosca imbattuto

    Nell’ultimo turno della fase a gironi di Eurolega la Montepaschi Siena coglie una confortante vittoria in Polonia contro l’Asseco Prokom con il punteggio di 53-79. Ottima partita per i biancoverdi di coach Simone Pianigiani che con il successo blindano il secondo posto dietro al Barcellona, posizione che sarà importante in vista dei sorteggi che designeranno i nuovi raggruppamenti in vista delle Top 16. In evidenza Pietro Aradori, autore di una grande partita da 23 punti (unico giocatore tra i toscani in doppia cifra), 7 rimbalzi e 3 assist. Per i polacchi 16 punti di Hrykaniuk e 12 per Zamojski.

    Nelle altre partite della serata vince il Panathinaikos contro il Brose Baskets, battuto per 71-66 grazie ai 16 punti di Dimitris Diamantidis. Per il Brose invece 11 punti a testa per Predrag Suput e Brian Roberts.

    logo eurolega | © foto tratta dal web

    Il KO dei tedeschi permette allo Zalgiris Kaunas di qualificarsi per la seconda fase grazie all’affermazione per 87-76 contro il KK Zagabria: trascinatore dei lituani il solito Sonny Weems autore di 20 punti ben coadiuvato da Marko Popovic che ne mette a segno 17. I croati (con soli 6 uomini a referto) hanno in Mario Kasun il top scorer con 20 punti, a cui si aggiungono i 17 di Petar Babic ed i 15 di Sean May.

    Larga vittoria per il Barcellona che chiude in testa al girone D (quello della Montepaschi Siena): gli spagnoli travolgono 79-50 il Galatasaray trovando in Boniface Ndong (16 punti) ed Erazem Lorbek (13) i migliori realizzatori della partita. Per i turchi solo un giocatore in doppia cifra, Cevher Ozer, con 11 punti all’attivo.

    Bene anche l’Unics Kazan che sorprende l’Olimpia Lubiana in Slovenia con il risultato di 76-63: trascinatore dell’Unics il solito Henry Domercant, ex della Montepaschi Siena, che mette a segno 16 punti mentre i compagni Savrasenko e Lyday ne infilano 14 a testa. Ai padroni di casa non bastano i 13 punti di Jaka Blazic.

    Infine ancora un successo per la squadra trita-sassi della manifestazione, il CSKA Mosca che chiude imbattuto con 10 vittorie questa prima fase del torneo: i russi hanno la meglio per 83-91 dell’Unicaja Malaga a cui non servono a molto le buone prove di Fitch, Freeland e Peric (tutti a quota 16 punti). L’armata rossa trova la grande serata di Milos Teodosic (18 punti e 10 assist) e di Krstic (14 punti e 6 rimbalzi) e riesce a spuntarla dopo una gara molto equilibrata.

    Restano 3 posti disponibili per le Top 16, uno di questi posti andrà ad una tra Emporio Armani Milano e Partizan Belgrado che si sfideranno nella serata di giovedì in una classica gara da dentro o fuori: il team italiano, che ha perso l’andata di 4 punti in casa dovrà vincere in trasferta con uno scarto di almeno 5 punti per arpionare la qualificazione alla seconda fase della competizione. Se ciò non avvenisse a passare sarebbe il Partizan con la squadra di coach Sergio Scariolo clamorosamente estromessa già al primo turno, cosa impensabile pochi giorni prima dell’inizio del torneo in cui l’Olimpia Milano era considerata una della favorite.

    Risultati decima giornata Eurolega:

    Panathinaikos vs. Brose Baskets 71-66
    Unicaja vs CSKA Moscow 83-91
    Zalgiris Kaunas vs KK Zagreb 87-76
    FCB Regal vs GS Medical Park 79-50
    Asseco Prokom vs Montepaschi 53-79
    Union Olimpija vs Unics 63-76
    Anadolu Efes vs Real Madrid giovedì ore 18:15
    Gescrap BB vs Caja Laboral giovedì ore 20:00
    SLUC Nancy vs Olympiacos giovedì ore20:00
    Bennet Cantù vs FB Ulker giovedì ore 20:00
    Partizan mt:s vs EA7 Armani giovedì ore 20:45
    Belgacom Spirou vs Maccabi Electra giovedì ore 20:45

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Bennet Cantù 5-4
    Fenerbahce Ulker 5-4
    Caja Laboral 5-4
    Olympiacos 5-4
    Bizkaia Bilbao 4-5
    SLUC Nancy 3-6

    GROUP B
    CSKA Moscow 10-0
    Panathinaikos 7-3
    Unicaja 4-6
    Zalgiris Kaunas 4-6
    Brose Baskets 3-7
    KK Zagreb 2-8

    GROUP C
    Real Madrid 7-2
    Maccabi Electra 6-3
    Anadolu Efes 5-4
    Partizan mt:s 4-5
    Emporio Armani Milano 3-6
    Belgacom Spirou 2-7

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 9-1
    Montepaschi Siena 8-2
    Unics 7-3
    Galatasaray 4-6
    Asseco Prokom 1-9
    Union Olimpija 1-9

    IN ROSSO LE QUALIFICATE ALLE TOP 16

  • NBA, analisi Central Division. Pericolo Pacers per i Bulls

    NBA, analisi Central Division. Pericolo Pacers per i Bulls

    Nello scorso campionato NBA i Chicago Bulls hanno dominato (anche un pò a sorpresa) dalla prima fino all’ultima giornata la Central Division (abissale il distacco con i Pacers secondi classificati con 25 vittorie in meno), ma in questo torneo proprio i giovani di Indianapolis potrebbero impensierire, e non poco, i “Tori” dell’Illinois. Milwaukee sembra a prima vista di un livello inferiore mentre Detroit e Cleveland proseguiranno la loro ricostruzione iniziata qualche mese fa e sono destinate ad un altro anno da comprimarie.

    Derrick Rose & Joakim Noah, Chicago Bulls | © Mike Ehrmann/Getty Images

    CHICAGO BULLS: Dopo l’ottima stagione 2010/2011, conclusa al primo posto della Eastern Conference in regular season a cui va aggiunto un grande cammino nei playoff dove i rossoneri si sono inchinati solo agli Heat nella Finale di Conference, i Chicago Bulls sono chiamati alla riconferma. Il roster è rimasto immutato, unica aggiunta è quella di un grande giocatore (anche se in fase calante) come Rip Hamilton dai rivali dei Pistons che aggiunge grande pericolosità dal perimetro. Per il resto coach Thibodeau (maniaco della difesa) affiderà le chiavi della squadra al sensazionale Derrick Rose, il più giovane M.V.P. della storia della NBA (premio ottenuto nell’ultima stagione), che sicuramente farà la differenza anche nel campionato ormai alle porte. Sarà affiancato nel ruolo di guardia proprio da Hamilton, con Deng e Boozer ad occupare i 2 spot di ala e Noah pronto a sgomitare a centro area. Dalla panchina sarà importante il contributo di Korver, Brewer, Butler, Asik e Gibson, in pratica un secondo quintetto, segno che a Chicago stanno pensando in grande. L’obiettivo per i Bulls è innanzitutto ripetersi nella divisione e poi riuscire a dare filo da torcere agli Heat nei playoff, sperando di far rivivere ai tifosi le stesse emozioni dei tempi di Michael Jordan.

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    CLEVELAND CAVALIERS: Anno di transizione per Cleveland che si appresta a vivere la seconda stagione di delusioni dopo l’addio di LeBron James. I motivi per essere ottimisti su un futuro migliore nei prossimi campionati ci sono tutti, dato che dall’ultimo Draft sono arrivati 2 giovani dall’enorme potenziale come Kyrie Irving (prima scelta assoluta) a cui sarà affidato immediatamente il ruolo di playmaker. In ala grande ci sarà Tristan Thompson chiamato con la quarta scelta assoluta, a completare il roster il veterano di lungo corso Varejao, l’esperto Anthony Parker e l’israeliano Casspi, arrivato da Sacramento per tappare il buco in ala piccola. Dalla panca saranno utili Sessions e Jamison, con un occhio di riguardo al turco Erden, adatto al lavoro sporco a centro area. L’obiettivo sarà migliorare il pessimo record dell’ultimo torneo (Cavs fanalino di coda della Lega) anche se un’altra scelta tra le top 3 al prossimo Draft non guasterebbe per essere ancora più futuribili.

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    DETROIT PISTONS: Della squadra che nel 2004 mise in ginocchio i Los Angeles Lakers e vinse il titolo NBA non è rimasto quasi nulla (solo Ben Wallace ormai in netto declino e Tayshaun Prince, rinnovato da pochi giorni e forse tenuto nel roster per infondere ai nuovi il vero spirito di quei Pistons formidabili di metà anni 2000). Dal draft è arrivata una point guard come Brandon Knight, abile a giocare sia come playmaker che come guardia pura. Dividerà il minutaggio in campo con Stuckey, anche lui rifirmato da poco, mentre le ali saranno proprio Prince ed il secondo anno Greg Monroe. Solo Wallace per il ruolo di centro (urge un rinforzo) mentre dalla panchina usciranno il temibile tiratore Ben Gordon, il lungo Villanueva e lo svedese Jerebko al rientro dopo un lungo stop. Detroit è destinata ad un record perdente, sarebbe inoltre auspicabile un’altra scelta molto alta per proseguire il progetto di ricostruzione.

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    INDIANA PACERS: I giovani ed agguerriti Pacers sono pronti a dare battaglia. Ritornati ai playoff nello scorso campionato dopo 5 stagioni di buio, Indiana vuole riprovare a stupire tutti e punta ad un deciso miglioramento delle prestazioni dell’ultima stagione. I motivi per pensare in positivo ci sono tutti, a partire dal quintetto, molto competitivo con Darren Collison in regia, Paul George spostato nel ruolo di guardia, il leader Danny Granger come ala piccola, il centro Hibbert a dare sostanza in area e, ciliegina sulla torta, David West, preso come free agent da pochi giorni soffiato alla concorrenza dei Celtics. Con lui Indiana compie un salto di qualità notevole e copre l’unico ruolo in cui era latente. Pronti dalla panchina per dare un grande contributo l’ex Spurs George Hill, il difensore Danthay Jones ed il talentuoso Tyler Hansbrough. L’obiettivo per i Pacers sarà quello di superare il primo turno playoff ottenuto nella passata stagione.

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    MILWAUKEE BUCKS: Coach Skiles per salvare la panchina dovrà necessariamente portare i Bucks ai playoff. Qualsiasi altro risultato che non contempli la post season non gli eviterà l’esonero dopo la deludente ultima annata. E’ riuscito a salvare il posto ma ora la dirigenza si aspetta i risultati. E’ probabile che con la giusta dose di entusiasmo Milwaukee potrà ambire ad uno degli ultimi posti disponibili per la post season, magari battagliando con i Philadelphia 76ers. L’asse play-centro è ben strutturato con Jennings e Bogut, è arrivato un discreto realizzatore come Stephen Jackson che ha già condotto i Charlotte Bobcats ai playoff, in ala grande Gooden offre comunque discrete garanzie. Poi troppi esterni tra cui dovrà necessariamente essere scelto un titolare (Delfino, Dunleavy, Ilyasova, Mbah a Moute). Panchina invece da migliorare leggermente, magari con un sostituto decente per il centro australiano che negli anni passati ha comunque saltato diverse partite per infortunio. Se riescono a trovare la quadratura del cerchio nel gioco offensivo i Bucks non sono da sottovalutare.

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  • NBA, Chicago rinnova il contratto a Derrick Rose

    NBA, Chicago rinnova il contratto a Derrick Rose

    I Chicago Bulls giocano d’anticipo e per evitare i problemi che hanno contraddistinto nelle ultime stagioni e negli ultimi tempi alcune franchigie, ricattate in pratica dalle proprie Stelle ansiose di cambiare maglia, hanno trovato un’intesa con il loro giocatore simbolo, Derrick Rose, uno dei più forti giocatori nel panorama NBA attuale, eletto nello scorso torneo M.V.P. della stagione.

    Derrick Rose, Chicago Bulls | © Mike Ehrmann/Getty Images

    L’ex giocatore di Memphis University, prima scelta assoluta al Draft del 2008 chiamato proprio dai Bulls che ebbero una gran fortuna a vincere la lottery, ha rinnovato per altri 5 anni la sua permanenza in Illinois, cosa che non gli dispiace affatto essendo proprio nativo di Chicago, potendo avere, così, vicino la sua famiglia.

    L’accordo appena trovato frutterà al fortissimo playmaker dei “Tori” ben 95 milioni di dollari per 5 stagioni, ovvero 19 ogni singolo anno. Chicago ha potuto usufruire, per prolungare il contratto al suo giocatore, della “Derrick Rose Rule”, una nuova clausola inserita nel nuovo contratto collettivo stilato qualche giorno fa da proprietari ed atleti. In pratica con questa clausola, che prende il nome proprio del numero 1 dei Chicago Bulls (in quanto pensata e stipulata facendo riferimento al suo caso) al termine del contratto da rookieun giocatore ha la possibilità di prolungare con la stessa squadra occupando il 30% del cap (prima il limite era il era il 25%) se è stato titolare per 2 volte all’All-Star Game ed è stato inserito per 2 volte nel miglior quintetto della stagione, o ha vinto il premio di M.V.P.

    L’estensione avrà inizio dalla stagione 2012/2013 e permetterà ai Bulls di basare tutto il loro progetto di rinascita sul loro playmaker che già lo scorso ha trascinato i rossoneri ad un record di 62 vittorie e 20 sconfitte, miglior record della Lega e di portare la sua squadra fino alle Finali di Conference, perse poi contro i Miami Heat. In conferenza stampa l’accordo è poi stato sancito dalla reciproca soddisfazione di entrambe le parti, dei Bulls che hanno la sicurezza di poter disporre del loro fenomeno per parecchi anni e di Rose che si assicura un futuro da Superstar.

  • NBA, analisi Atlantic Division. New York insidia Boston

    NBA, analisi Atlantic Division. New York insidia Boston

    Iniziamo la nostra analisi della stagione NBA, dopo mesi e mesi di un estenuante lockout, dall’Atlantic Division. Negli ultimi anni i Boston Celtics hanno avuto il predominio di questo raggruppamento, riuscendo sempre a prevalere con relativa facilità. Ma in questo campionato dovranno guardarsi molto bene le spalle dall’attacco dei rinnovati New York Knicks che da febbraio, tra scambi ed acquisizioni di free agent, hanno completamente rivoluzionato il roster, ponendo delle ottime basi per arrivare a primeggiare nella Lega. Più staccati i Philadelphia 76ers, che si aspettano risposte importanti dai tanti giovani presenti in squadra, ed i New Jersey Nets, che proveranno a convincere Deron Williams (la stella della squadra) a prolungare il contratto in scadenza a giugno, con l’acquisizione di qualche giocatore importante (Dwight Howard?) dato che il playmaker ha fatto presente che resterà solo se avrà una squadra pronta a competere per il titolo. Chiude la divisione Toronto, in fase di ricostruzione dopo l’addio di Chris Bosh nell’Estate 2010. Per Andrea Bargnani si prospettano tempi duri, dovrà essere il leader emotivo di una squadra che dovrà crescere con il passare dei mesi.

    Amar

    BOSTON CELTICS: Il ruolo di favoriti nella Division è ancora appannaggio dei “Verdi” del Massachusetts. Il quintetto, sebbene un pò anziano, regala ancora ampie garanzie a coach Doc Rivers che punterà tutto sulla fame di vittorie dei suoi Big. Rajon Rondo in cabina di regia sarà affiancato dal solito Ray Allen, diventato nell’ultima stagione il miglior tiratore da 3 punti nella storia della NBA. Paul Pierce, il capitano, sarà l’anima della squadra, l’uomo dei momenti decisivi, mentre sotto i tabelloni Kevin Garnett dovrà tenere a bada i lunghi avversari. Il ruolo di centro sarà affidato a Jermaine O’Neal ed è qui che potrebbero sorgere grossi punti di domanda. Peserà tanto l’assenza di Jeff Green, il probabile sesto uomo dei Celtics, che dovrà sottoporsi ad un delicato intervento al cuore e salterà tutta la stagione. Per arrivare a lui lo scorso febbraio era stato sacrificato il centro Kendrick Perkins, mossa che al momento, per  i problemi fisici di Green, non ha pagato. Il suo posto nelle rotazioni sarà preso da Brandon Bass, arrivato dai Magic in cambio di Glen Davis, beniamino del Boston Garden. Occhio anche alla tenuta atletica dei giocatori nelle partite ravvicinate data l’età non più verdissima. L’obiettivo resta comunque quello di vincere il titolo NBA.

    ROSTER BOSTON CELTICS

    NEW JERSEY NETS: Tutto ruoterà sull’asse Deron Williams-Brook Lopez. I risultati dei Nets saranno legati necessariamente alla buona intesa tra i 2 giocatori. Per il resto la formazione di coach Avery Johnson presenta molti punti interrogativi: dati per certi i posti in quintetto a Williams (playmaker) e Lopez (centro), il resto appare poco definito con tanti giocatori a giocarsi il posto in squadra. La guardia titolare comunque dovrebbe essere Anthony Morrow, mentre l’ala piccola Damion Jones. A completare il tutto il neo arrivato Shelden Williams (strappato ai cugini dei Knicks), atleta che però potrebbe soffrire a giocare come ala grande non avendo i chili necessari per il ruolo. Sarebbe importante per questo la riconferma di Kris Humpries ma ancora il giocatore non è stato rinnovato. Poca roba dalla panchina, da cui emergono gli ex Lakers Vujacic e Farmar. Tutto però potrebbe cambiare se i Nets riuscissero ad arrivare a Dwight Howard nei prossimi mesi: il team potrebbe in quel caso anche pensare ai playoff!

    ROSTER NEW JERSEY NETS 

    NEW YORK KNICKS: Al momento la franchigia più interessante in NBA. Della squadra che ha iniziato il campionato 2010/2011 sono rimasti in 3 (Fields, Douglas e Stoudemire che era appena arrivato dai Suns come free agent). In 12 mesi a New York hanno smantellato il roster e lo hanno ricostruito tramite scambi e giocatori liberi acquisiti nell’ultimo mercato. Ed il risultato finale non è niente male. I Knicks hanno 2 dei migliori lunghi della Lega con Tyson Chandler ed Amar’è Stoudemire, una superstar come Carmelo Anthony capace di segnare da qualsiasi posizione e cambiare l’esito di un incontro ed in più hanno aggiunto il tassello mancante, quello del playmaker, con l’acquisizione di Baron Davis. Ecco perchè New York appare ora completa sotto ogni punto di vista, anche in panchina dove ci sono giocatori capaci di entrare subito nel vivo del match. Nelle prime partite il play titolare sarà comunque l’ottimo Toney Douglas, dato che Davis deve recuperare da alcuni problemi alla schiena. Da tenere in considerazione il rookie Iman Shumpert. Dopo 8 anni di assenza il team bluarancio nello scorso torneo è tornato ai playoff venendo eliminato al primo turno dai Celtics. Ora l’obiettivo è migliorarsi, con la speranza che riuscendo in tempi brevi a trovare il giusto gioco di squadra, si possa arrivare anche al titolo.

    ROSTER NEW YORK KNICKS

    PHILADELPHIA 76ERS: La concorrenza nella Eastern Conference è aumentata ma i giovani Sixers proveranno lo stesso a farsi strada. Il quintetto di partenza è uno dei più atletici della Lega, il playmaker sarà Holiday, affiancato dalla seconda scelta assoluta al Draft del 2010 Evan Turner. Iguodala sarà il leader della squadra e giocherà in ala piccola, mentre Elton Brand in ala grande. Centro il possente Spencer Hawes capace di segnare anche dalla distanza. Dalla panchina sarà importante il contributo di Louis Williams e di Thaddeus Young. Difficilmente però Philadelphia riuscirà a migliorare il risultato della scorsa stagione, ovvero l’approdo al primo turno della post season. Per risultati migliori serve che i giovani maturino un pò di esperienza in più ed i frutti potrebbero essere raccolti tra un paio di stagioni.

    ROSTER PHILADELPHIA 76ERS

    TORONTO RAPTORS: I Raptors al momento sono una squadra in forte ricostruzione e lo spettro di un’altro campionato perdente aleggia pericolosamente in Canada. Il roster di Toronto presenta tanti giocatori di talento (ma ancora troppo acerbi) ad iniziare dal nostro Andrea Bargnani, reduce dalla sua migliore stagione in NBA ad oltre 21 punti di media. DeMar DeRozan, guardia dai numeri pazzeschi, potrebbe essere la sorpresa del campionato, Amir Johnson ed Ed Davis 2 giocatori pronti all’esplosione. C’è però da coprire un buco in ala piccola, dove Kleiza non offre le necessarie garanzie. Calderon in cabina di regia è chiamato a smentire gli scettici. Il nuovo coach Dwane Casey baserà tutto sulla difesa (punto dolente nelle ultime stagioni). Tuttavia per i Raptors è probabile una nuova stagione da Draft Lottery.

    ROSTER TORONTO RAPTORS 

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  • NBA, Baron Davis ai Knicks. Jeff Green stagione finita

    NBA, Baron Davis ai Knicks. Jeff Green stagione finita

    Grande colpo di mercato per i New York Knicks che si aggiudicano le prestazioni di Baron Davis. Il playmaker, uno dei miglior atleti della NBA prima degli ultimi 2 sfortunati campionati in cui è stato tormentato da numerosi guai fisici, completa la formazione di coach Mike D’Antoni che ora può essere annoverata tra le legittime pretendenti al titolo. Davis, tagliato qualche giorno fa dai Cleveland Cavaliers con la nuova clausola “Amnesty” firma per un anno a 2,5 milioni di dollari, ma prima dovrà recuperare da un infortunio alla schiena che lo terrà fuori causa per circa 4 settimane. Considerato uno dei migliori interpreti nel suo ruolo, il 32 enne nativo di Los Angeles ha rifiutato proprio un’offerta dalla squadra della sua città, i Lakers, per poter dare l’assalto al titolo con New York. Scelto come terzo assoluto al draft del 1999 dai Charlotte Hornets ha dispensato magìe per 6 anni con i “Calabroni” prima di passare ai Golden State Warriors che ha condotto da vero leader alle Semifinali della Western Conference nei playoff del 2006/2007, quando al primo turno della post season la franchigia di Oakland (qualificatasi nella giornata conclusiva della regular season come ultima delle 8 squadre ammesse) guidata magistralmente proprio da Davis in cabina di regìa riuscì ad eliminare la testa di serie numero 1, i Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki, team trita-sassi reduce da un record di 67 vittorie e 15 sconfitte nella stagione regolare. Nel 2008 passa ai Clippers ma la fortuna gli volta le spalle minando costantemente la sua salute e per questo viene scambiato con Cleveland per Mo Williams nello scorso torneo. Ora la grande occasione con i Knicks, dove dovrà saper distribuire assist per le bocche da fuoco Stoudemire ed Anthony. Molto soddisfatto del suo acquisto proprio Carmelo Anthony che ha così commentato:

    Tutti sanno cosa può dare Baron quando è concentrato in campo e sano fisicamente! lui e Tyson Chandler sono 2 grandi acquisti per i Knicks e ci daranno una grossa mano per raggiungere i nostri obiettivi. Il “Barone” soprattutto è uno dei migliori giocatori della NBA.

    Baron Davis | © Ronald Martinez/Getty Images

    Brutte notizie invece per Jeff Green ed i Boston Celtics: l’ala arrivata a febbraio dai Thunder dovrà saltare tutto il campionato per problemi al cuore. Il giocatore dovrà sottoporsi ad un delicato intervento per un aneurisma all’aorta che gli è stato diagnosticato dopo alcuni esami di routine. I medici hanno fatto sapere che tutto si risolverà in tempo per preparare la stagione 2012/2013. L’intervento avverrà il 9 gennaio, poi la riabilitazione. Un vero peccato per i Celtics e Green che avevano trovato pochi giorni fa un accordo per prolungare di un anno a 9 milioni di dollari la sua permanenza a Boston.

    Per quanto riguarda gli altri “affari” conclusi in queste ore è ufficiale l’acquisto di Josè Barea da parte dei Minnesota Timberwolves (contratto di 4 anni per 19 milioni di dollari complessivi), Jamal Crawford si accasa ai Blazers (biennale da 5 milioni a stagione) mentre i Lakers rafforzano la front line con l’ingaggio di Josh McRoberts e Troy Murphy entrambi ex Indiana Pacers, Jason Kapono invece porta pericolosità dall’arco e tanta esperienza per i gialloviola. Ufficiale anche Rip Hamilton a Chicago, Brandan Wright e Delonte West trovano a Dallas la loro nuova casa, Chris Wilcox sostituirà Jeff Green tra le fila dei Boston Celtics.

    Travis Outlaw, indiziato numero 1 per sostituire Shawne Williams ai Knicks (passato ai New Jersey Nets) si trasferisce invece a Sacramento, Indiana e Golden State chiudono uno scambio vantaggioso per entrambe con l’ala Louis Amundson che passa ai Pacers e la guardia Brandon Rush che va in california.

    Per ciò che concerne i rinnovi contrattuali i più importanti delle ultime ore sono quello di Rodney Stuckey con i Detroit Pistons e di Thaddeus Young con Philadelphia (per entrambi si parla di 5 anni di contratto a 42 milioni di dollari complessivi), Marcus Thornton resta ai Kings e Carl Landry agli Hornets (dove avrà nuovamente Belinelli come compagno di squadra). Mario Chalmers resta agli Heat, i Thunder trattengono a cifre forse troppo alte il tiratore Daequan Cook.

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  • Basket, Milano aggancia Siena. Show di Green ed Avellino beffa Roma

    Basket, Milano aggancia Siena. Show di Green ed Avellino beffa Roma

    11esima giornata del campionato italiano di Serie A di basket emozionante: Milano vince nell’anticipo del sabato (battuta Montegranaro per 88-72) e grazie al turno di riposo della Montepaschi Siena si porta in testa proprio con i campioni d’Italia a quota 16 punti (e con il vantaggio, per ora, dello scontro diretto favorevole di qualche settimana fa). Biella cade a Varese nel posticipo e resta seconda, perdendo la possibilità di portarsi in vetta con i toscani ed i lombardi. Vittorie importanti per la Benetton Treviso e per la Scavolini Pesaro, brutto KO per la Bennet Cantù sul campo di Casale Monferrato, Caserta soffre ma poi dilaga contro Teramo mentre lo show personale di Marques Green consente ad Avellino di avere la meglio su Roma dopo un tempo supplementare.

    Marques Green | © JOHANNA LEGUERRE/AFP/Getty Images

    Nei 2 anticipi del sabato vincono Benetton Treviso ed Emporio Armani Milano: i veneti hanno la meglio contro Sassari per 80-72, grande protagonista Alessandro Gentile, che da domani sarà un giocatore dell’Olimpia Milano, e quindi alla sua ultima apparizione in maglia biancoverde, che chiude con 12 punti, ben assistito da Jobey Thomas autore di 17 punti. Tra gli isolani delude il play Travis Diener tenuto a soli 4 punti totali. Milano invece ha vita facile contro Montegranaro (88-72), battuta dai 15 punti di Mason Rocca, dai 14 di Radosevic, dai 13 di Nicholas e dagli 11 di Melli. Ai marchigiani non bastano i 15 punti a testa di Ivanov e Zoroski. Olimpia che ora guida la classifica assieme ai campioni d’italia di Siena che hanno osservato il loro turno di riposo.

    Vittoria esterna fondamentale per la Scavolini Pesaro che batte per 81-78 Cremona: i lombardi hanno in Daniele Cinciarini e Marko Tusek i migliori realizzatori con 18 punti, ma ancora meglio fanno Richard Hickman con 20 punti e James White con 19 che guidano i pesaresi al successo. Importante anche il contributo del solito Jumaine Jones che sfodera una performance da 15 punti. Doppia doppia per Marco Cusin da 11 punti e 10 rimbalzi.

    Quinta affermazione casalinga per la Virtus Bologna che supera per 88-80 la neopromossa Venezia che comunque lotta fino alla fine. Per gli emiliani ci sono 17 punti di Beppe Poeta e 16 a testa per Gigli e Sanikidze. Venezia, a segno con soli 6 uomini sugli 11 utilizzati ha in Tamar Slay il top scorer con 22 punti, bene anche Clark e Bowers con 20 a testa che però risultano inutili ai fini del risultato finale.

    La Tercas Teramo va vicina al colpaccio a Caserta ma dilapida tutto nei 3 minuti finali quando avanti per 60-69 viene raggiunta da un parziale di 12-3 sul 72-72 e con una tripla di Righetti che a 5 secondi dalla fine del match rimanda tutto il discorso al supplementare. Da qui in poi Teramo perde fiducia mentre la Pepsi acquista consapevolezza e chiude in scioltezza vincendo per 97-82. Grande Righetti autore di 30 punti e 10 rimbalzi, agli ospiti non servono a niente i 23 punti di Fultz ed i 21 di Cerella.

    Un incredibile e quasi perfetto Marques Green guida la Sidigas Avellino al successo contro Roma (96-99): per il giocatore campano 35 punti, 8 rimbalzi, 13 assist (sfiorata la tripla doppia) ed un irreale +47 di valutazione. E’ lui l’uomo in più anche nel supplementare, che la Virtus riesce ad artigliare grazie alla tripla a fil di sirena di Tucker (anche per lui una prova “monstre” da 31 punti), ma i giallorossi non riescono ad essere concreti nel prolungamento dove si mettono in evidenza anche Linton Johnson (22 punti ed 8 rimbalzi) e Dean (17 punti per lui) per Avellino.

    Cade a sorpresa la Bennet Cantù sul parquet della neopromossa Casale Monferrato (69-65): partono bene i piemontesi ma nel secondo quarto arriva la risposta ospite con i canturini che al 28esimo conducono in doppia cifra (48-38). Casale però non si demoralizza e rimette in piedi il match e nel tiratissimo finale di gara riesce ad avere la meglio, trascinata da un grande Shakur autore di 20 punti. Per i vice campioni d’Italia 15 punti di Mazzarino, 12 di Micov ed 11 di Shermadini.

    Perde la possibilità di appaiare Siena e Milano in testa alla classifica Biella che perde a Varese condannata, in una partita molto fisica, dai 25 punti di Stipcevic e dai 19 di Diawara. Per i piemontesi 27 punti di Coleman, 12 di Dragicevic ed 11 di Pullen.

    RISULTATI SERIE A UNDICESIMA GIORNATA (riposo per Siena):

    Benetton Treviso vs Banco di Sardegna Sassari 80-72
    EA7 Emporio Armani Milano vs Fabi Shoes Montegranaro 88-72
    Acea Roma vs Sidigas Avellino 96-99 (overtime)
    Vanoli Braga Cremona vs Scavolini Siviglia Pesaro 78-81
    Canadian Solar Bologna vs Umana Venezia 88-80
    Pepsi Caserta vs Banca Tercas Teramo 97-82 (overtime)
    Novipiù Casale Monferrato vs Bennet Cantù 69-65
    Cimberio Varese vs Angelico Biella 79-73

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 16 (una gara in meno)
    2. EA7 Emporio Armani MI 16 (una gara in meno)
    3. Angelico BI 14
    4. Bennet Cantù 12
    5. Sidigas AV 12
    6. Cimberio VA 12 (una gara in meno)
    7. Pepsi CE 12 (una gara in meno)
    8. Canadian Solar BO 12 (una gara in meno)
    9. Umana VE 10 (una gara in meno)
    10. Banco di Sardegna SS 10 (una gara in meno)
    11. Benetton TV 10 (una gara in meno)
    12. Scavolini Siviglia PS 10 (una gara in meno)
    13. Virtus Roma 8
    14. Vanoli Braga CR 6
    15. Fabi Shoes MGR 6 (una gara in meno)
    16. Novipiù Casale Monferrato 6 (una gara in meno)
    17. Banca Tercas TE 4

  • Kobe Bryant divorzia dalla moglie

    Kobe Bryant divorzia dalla moglie

    La stella dei Los Angeles Lakers Kobe Bryant e sua moglie Vanessa, dopo 10 anni di matrimonio, hanno annunciato ieri sera la fine del loro rapporto. Il motivo di tutto ciò sono le “divergenze inconciliabili” a cui la coppia andava incontro ormai da troppo tempo. A darne per primo la notizia è stato il sito di gossip TMZ, dopodichè è arrivato anche un comunicato ufficiale da parte dei due interessati, nel quale si legge anche che la sentenza di divorzio arriverà nel 2012 e che nell’interesse dei propri figli chiedono di rispettare la propria privacy, in virtù anche delle imminenti feste natalizie. Entrambi hanno comunque chiesto l’affidamento delle 2 figlie, Natalia di 8 anni e di Gianna Maria Onore di 5 anni.

    kobe bryant | © Ronald Martinez/Getty Images

    Vanessa Laine ha deciso di interrompere il matrimonio perchè stufa dei continui tradimenti da parte del marito, famoso è quello del 2003: un vero e proprio scandalo si abbattè sul cestista gialloviola, che venne accusato di violenza sessuale da una cameriera del Colorado; all’inizio il “Black Mamba” negò tutto, poi in una conferenza stampa con a fianco sua moglie confessò il tradimento. Per farsi perdonare Bryant regalò a Vanessa un diamante del valore di 4 milioni di dollari, ma negli anni successivi il numero 24 dei Lakers c’è sempre riscascato, l’ultima delle quali potrebbe essere stata proprio nel tour italiano effettuato a metà ottobre.

    Fonti vicine al cestista raccontano di un Bryant disperato e deciso a tutto pur di non perdere la sua consorte, ma sembra difficile un riavvicinamento tra i due. Inoltre Vanessa ha già dato mandato al suo avvocato di fare domanda per ricevere gli alimenti dal marito e in più, non essendo stato stipulato alcun accordo prima del matrimonio, avvenuto nel 2001, potrebbe ricevere metà del patrimonio che la guardia gialloviola ha accumulato in tutti questi anni. Non male come richiesta…

  • Eurolega, Siena stende il Barça. Cantù travolta in Grecia

    Eurolega, Siena stende il Barça. Cantù travolta in Grecia

    Grandissima impresa della Montepaschi Siena che nel nono e penultimo turno di Eurolega ha la meglio sull’imbattuto (fino alla partita contro i toscani) Barcellona con il risultato di 77-74. Pesante KO invece per la Bennet Cantù che viene travolta in Grecia dall’Olympiacos (86-61 il finale), una sconfitta comunque indolore dato che la squadra italiana aveva già strappato settimana scorsa il pass per la qualificazione alle Top 16.

    Igor Rakocevic, Montepaschi Siena | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images

    Ma torniamo alla Montepaschi che pur priva di molti giocatori importanti riesce ad infliggere al Barça la prima sconfitta stagionale nella massima competizione europea per club (lasciando al solo CSKA Mosca la nomea di squadra imbattuta fino a questo momento). Con questo successo i biancoverdi campioni d’Italia consolidano il secondo posto in classifica dietro proprio ai blaugrana che per la differenza canestri negli scontri diretti  manterranno comunque il primo posto nel girone D. L’impresa è ancora più dolce se si pensa che all’inizio dell’ultimo quarto Siena era sotto di ben 15 punti ed a 3 minuti dalla sirena finale erano 9 le lunghezze di svantaggio: poi lo show messo in piedi da Rakocevic ed Aradori che annichiliscono i campioni spagnoli con giocate d’autore. Alla fine sono 21 i punti di Rakocevic e 20 di Aradori, bene anche Zisis con 16 punti ed Andersen, autore di 6 soli punti ma con 12 rimbalzi. Per i catalani invece 22 punti di Erazem Lorbek. Siena, a quota 14 punti in classifica, tornerà sul parquet in Eurolega la prossima settimana, di scena in casa dell’Asseco Prokom, fanalino di coda del proprio gruppo.

    La Bennet Cantù invece crolla all’inizio del secondo quarto in Grecia e non riesce più a rialzarsi, con i biancorossi del Pireo che guidano ed amministrano la gara a proprio piacimento. A condannare il team di coach Andrea Trinchieri le grandi performance di Spanoulis, autore di 22 punti, di Printezis che chiude a quota 16 ed Hines (12 punti per lui). Per Cantù l’unico giocatore in doppia cifra è Micov che riesce a segnare 17 punti. Pur se indolore la sconfitta nega la possibilità alla squadra italiana  di portarsi da sola al comando del girone A, dato che ora c’è un quartetto formato proprio dai lombardi, dal Caja Laboral, dall’Olympiacos e dal Fenerbahce. Bennet e greci sono già qualificati per la seconda fase, gli ultimi 2 posti se li contenderanno turchi, spagnoli ed il Bilbao che segue ad una sola vittoria di distanza in classifica. Cantù tornerà a giocare in Eurolega tra una settimana, ospitando il Fenerbahce.

    Per quanto riguarda gli altri risultati della giornata rotondo successo dell’Unics Kazan nei confronti dell’Asseco Prokom con il risultato di 68-41: Kazan trascinato dall’ex Montepaschi Siena Henry Domercant autore di 18 punti ed 8 rimbalzi, tra i polacchi delude l’ex Benetton Treviso Donatas Motiejunas con soli 7 punti mentre l’unico giocatore in doppia cifra è Jerel Blassingame con 10 punti a referto. Successo vitale per il Gescrap Bilbao sul parquet del Fenerbahce, la partita termina 70-80 e grazie a questa vittoria i baschi restano in corsa per la qualificazione: decisivo D’or Fischer con 16 punti e 10 rimbalzi, inutili i 19 punti e 7 rimbalzi di Emir Preldzic per la squadra turca. Importante affermazione anche per lo Zalgiris Kaunas che battendo il Brose Baskets in trasferta si prende l’ultimo posto utile per il passaggio del turno nel girone B: nell’82-68 finale spiccano i 14 punti a testa di Weems e Kalnietis mentre Jankunas aggiunge 10 punti e 14 rimbalzi. Allo Zalgiris ora basterà battere nell’ultimo turno il fanalino di coda KK Zagabria in una comoda partita casalinga, mentre il Brose Baskets è atteso dalla proibitiva trasferta contro il Panathinaikos. Infine facile successo del Maccabi sull’Anadolu Efes per 96-57: 18 punti per Blu, 17 di Schortsanitis e 16 di Eliyahu, per i turchi un solo giocatore in doppia cifra, l’ex NBA Sasha Vujacic con 12 punti.

    Risultati nona giornata Eurolega:

    CSKA Moscow vs Panathinaikos 91-75
    GS Medical Park vs U. Olimpija 80-59
    KK Zagreb vs Unicaja 67-82
    EA7 Armani vs Belgacom Spirou 88-53
    Real Madrid vs Partizan mt:s 101-83
    Caja Laboral vs SLUC Nancy 90-55
    Unics vs Asseco Prokom 68-41
    Fenerbahce Ulker vs Gescrap BB 70-80
    Olympiacos vs Bennet Cantù 86-61
    Brose Baskets vs Zalgiris 68-82
    Maccabi Electra vs Anadolu Efes 96-57
    Montepaschi Siena vs Barcelona Regal 77-74

    CLASSIFICHE:

    GROUP A
    Bennet Cantù 5-4
    Fenerbahce Ulker 5-4
    Caja Laboral 5-4
    Olympiacos 5-4
    Bizkaia Bilbao 4-5
    SLUC Nancy 3-6

    GROUP B
    CSKA Moscow 9-0
    Panathinaikos 6-3
    Unicaja 4-5
    Zalgiris Kaunas 3-6
    Brose Baskets 3-6
    KK Zagreb 2-7

    GROUP C
    Real Madrid 7-2
    Maccabi Electra 6-3
    Anadolu Efes 5-4
    Partizan mt:s 4-5
    Emporio Armani Milano 3-6
    Belgacom Spirou 2-7

    GROUP D
    FC Barcelona Regal 8-1
    Montepaschi Siena 7-2
    Unics 6-3
    Galatasaray 4-5
    Asseco Prokom 1-8
    Union Olimpija 1-8

    IN ROSSO LE QUALIFICATE ALLE TOP 16