Categoria: Basket

  • Basket, Final 8 Coppa Italia: Siena e Milano in semifinale

    Basket, Final 8 Coppa Italia: Siena e Milano in semifinale

    E’ iniziata la Final 8 di Coppa Italia di basket: a Torino, città che organizza anche quest’anno l’evento, Montepaschi Siena ed Emporio Armani Milano raggiungono le semifinali battendo rispettivamente Banco di Sardegna Sassari e Canadian Solar Bologna nei quarti di finale.

    I toscani, campioni d’Italia e detentori anche della Coppa Nazionale da ben 3 edizioni, sono scesi in campo per primi per affrontare Sassari. Dopo un buon avvio degli isolani (9-6 al quarto minuto) i biancoverdi prendono in mano la situazione con un super parziale di 16-3 (i sardi segnano solo con una tripla di Sacchetti nei rimanenti 6 minuti di gioco, precisamente sul finire di frazione) e dopo il primo quarto il punteggio parla in favore di Siena (22-12). Sassari paga molto l’assenza del playmaker Travis Diener ma tutto sommato riesce a tenersi in partita ed al riposo lungo si va sul +8 per la squadra di coach Simone Pianigiani (41-33).

    E’ un lungo tiro e molla al ritorno in campo, gli isolani si portano sul -5 ma subito dopo la Montepaschi allunga nuovamente (49-40). Nuovo break di Drake Diener e compagni (49-44) ma Siena non fa una piega ed in un batter d’occhio vola ancora a +8 (53-45). McCalebb, Andersen e Moss imprimono la svolta al match con un 7-0 che spedisce a +13 i biancoverdi (62-49) e chiude in pratica la gara nonostante gli sforzi di Plisnic (che riporta i suoi compagni a -6 sul 66-60) e la tripla del possibile -3 sbagliata da Hosley ad un minuto dal termine. McCalebb scrive la parola fine (70-60 il punteggio). Per quanto riguarda i marcatori per i campioni d’Italia si mettono in evidenza Moss con 16 punti, Andersen con 13 e McCalebb con 15, mentre per Sassari ci sono i 14 punti di Hosley ed i 12 a testa di Drake Diener e di Plisnic

    David Andersen, Montepaschi Siena | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images

    Partita più pazza invece nello scontro serale tra Milano e Bologna: i biancorossi di coach Sergio Scariolo dominano letteralmente il primo quarto andando sul +12 dopo appena 5 minuti (18-6), ed alla fine del primo quarto l’Olimpia vola addirittura sul +17, doppiando gli avversari (31-14) grazie alla perfezione nel tiro dalla lunga distanza (6/6). Milano si rilassa e regala l’opportunità a Bologna di rientrare in partita e la Virtus non si fa di certo pregare: prima si porta sul 33-22, poi Koponen e Vitali infilano un parziale di 8-0 che riporta gli emiliani a contatto sul 35-30. Al riposo lungo si va sul 45-34.

    Ad inizio ripresa si sveglia Douglas-Roberts che con 7 punti in minuto riporta i suoi compagni a -5 (50-45), poi Koponen impatta il match con giocate d’autore (55-55) e Bologna mette addirittura la testa avanti (55-57) prima di una scarica di tiri da 3 di Milano che manda i biancorossi in vantaggio (64-58 grazie a 3 bombe consecutive). I bianconeri però non si fanno domare e nei primi 5 minuti dell’ultima frazione di gioco si fanno nuovamente sotto (70-69). Al 39esimo Milano conduce 79-75, Koponen dimezza lo svantaggio, ma a mandare a casa la Vitus è un tiro da 3 di Fotsis che scrive l’82-77 finale. Koponen è autore di una prova strepitosa da 23 punti, con Douglas-Roberts che ne aggiunge 18 ma servono a poco al cospetto di Bourousis (14 punti), Bremer e Fotsis (12 a testa per loro 2).

    Siena e Milano si affronteranno domani in semifinale, il programma dei quarti invece si completerà in giornata con Venezia-Pesaro (17.45) e Cantù-Avellino (20.30).

    Risultati FINAL 8 Coppa Italia:

    Montepaschi Siena-Banco Sardegna Sassari 70-60
    Emporio Armani Milano-Canadian Solar Bologna 82-77
    Umana Venezia-Scavolini Siviglia Pesaro oggi ore 17:45
    Bennet Cantù-Sidigas Avellino oggi ore 20:30

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  • Basket: Kwame Alexander, il distruttore dei canestri

    Basket: Kwame Alexander, il distruttore dei canestri

    A molti, anche ai più esperti conoscitori di basket, il nome di Kwame Alexander è indubbiamente sconosciuto. E non potrebbe essere altrimenti visto che il ragazzo in questione gioca per la poco nota Università di Cal State San Bernanrdino, college di visibilità ristretta nel panorama americano.

    Tuttavia Alexander è balzato agli onori sportivi della cronaca per le sue doti atletiche fuori dal comune. Il suo ruolo naturale è quello di ala grande, anche se supera di poco i 2 metri (quindi un pò sotto taglia rispetto ai rivali nel ruolo) ma ha doti fisiche che esulano dalla normalità. La sua qualità migliore è la schiacciata e nelle ultime 2 settiamane Kwame ha dato prova di cosa è capace di fare quando gli viene data la possibilità di affondare a canestro.

    La prima azione che vi proponiamo è del 4 febbraio:

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    Kwame Alexander

    Dal video si può notare la grande forza fisica del giocatore e per la potenza dell’inchiodata la struttura che tiene il canestro non ha retto ed è collassata su sè stessa! Le occasioni in cui càpita qualcosa del genere sono molto rare, forse anche uniche, ed è per questo motivo che vi abbiamo proposto il video.

    Ma Alexander non si è fermato qui perchè qualche giorno fa, più precisamente a San Valentino, il buon Kwame ha replicato la prodezza. Si tratta comunque di una schiacciata dall’esito diverso (il tabellone e la struttura reggono il forte urto) ma in comune hanno la potenza devastante della schiacciata, con il giocatore capace di travolgere tutto e tutti quando si getta in volo verso il canestro. Questo è il secondo video che vi proproniamo:

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    Kwame Alexander molto probabilmente non arriverà mai in NBA, visto che è un atleta che ha molti limiti tecnici, ma ha comunque fatto parlare di sè per la sua strabordante potenza fisica, una dota che alla fine non è appannaggio di tutti. Staremo a vedere se Alexander riuscirà ad affermarsi in futuro, intanto ci lascia in eredità queste 2 grandi giocate.

  • Basket, Teramo batte Biella 82-77

    Basket, Teramo batte Biella 82-77

    Il recupero della terza giornata di ritorno del campionato italiano di Serie A di basket va alla Banca Tercas Teramo che in rimonta batte l’Angelico Biella per 82-77. A trascinare alla vittoria i padroni di casa è l’argentino Cerella capace di infilare ben 27 punti.

    In avvio di gara gli ospiti cercano di scappare via e già dopo il primo quarto i piemontesi sono avanti di 10 punti (24-14). Cerella e Ricci però danno la scossa a Teramo che accorcia le distanze ed alla pausa lunga accusa uno svantaggio di soli 3 punti (36-33).

    Come già successo nel primo quarto, anche ad inizio ripresa Biella appare più ordinata e concreta in attacco e cerca l’allungo decisivo per chiudere la partita ma il solito Cerella mantiene nel match i suoi compagni, anche se sul finire di terza frazione l’Angelico con un parziale di 10-2 si porta sul +12 (60-48). Teramo non ci sta e guidata dall’argentino rientra in gara con un parziale di 13-0 (3 triple dello scatenato Cerella) che porta gli abruzzesi sul 62-61. Il sorpasso avviene al 36esimo con i padroni di casa che vanno sul 69-68, è il momento decisivo del match dato che la Banca Tercas non si volta più indietro e conclude con il punteggio di 82-77.

    logo legabasket | © foto tratta dal web

    Oltre al super Cerella da 27 punti ci sono da segnalare i 12 di Brown ed i 9 di Palonara ed Amoroso. A Biella non bastano i 21 punti di Coleman, i 16 di Dragicevic ed i 13 di Miralles.

    Risultati completi 20esima giornata

    RISULTATI SERIE A VENTESIMA GIORNATA (riposo per Pesaro):

    Novipiù Casale Monferrato vs Cimberio Varese 58-64
    Benetton Treviso vs Sidigas Avellino 71-72
    Otto Caserta vs Montepaschi Siena 78-80
    Banco di Sardegna Sassari vs Vanoli Braga Cremona 91-76
    Bennet Cantù vs Umana Venezia 73-78
    Canadian Solar Bologna vs EA7 Emporio Armani Milano 68-80
    Acea Roma vs Fabi Shoes Montegranaro 76-69
    Banca Tercas Teramo vs Angelico Biella 82-77

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 30
    2. Canadian Solar BO 24
    3. EA7 Emporio Armani MI 24
    4. Banco di Sardegna SS 24
    5. Scavolini Siviglia PS 22
    6. Sidigas AV 22
    7. Umana VE 22
    8. Bennet Cantù 22
    9. Cimberio VA 20
    10. Angelico BI 18
    11. Otto CE 18
    12. Virtus Roma 18
    13. Benetton TV 16
    14. Fabi Shoes MGR 14
    15. Banca Tercas TE 14
    16. Vanoli Braga CR 12
    17. Novipiù Casale Monferrato 10

  • NBA, Jeremy Lin mette la settima. Belinelli sbanca Milwaukee

    NBA, Jeremy Lin mette la settima. Belinelli sbanca Milwaukee

    Ben 13 le partite disputate nella notte NBA, turno di riposo solo per Chicago Bulls, Miami Heat, Los Angeles Lakers e Utah Jazz.

    Nona vittoria consecutiva, sul campo dei Toronto Raptors, per i San Antonio Spurs che ringraziano un immenso Tony Parker da 34 punti e 14 assist. Inutili per i canadesi i 29 punti di DeMar DeRozan e la doppia doppia di Calderon.

    Successo anche per gli Orlando Magic che guidati da uno strepitoso Ryan Anderson (27 punti e 7/10 dalla lunga distanza) battono Philadelphia. Howard contribuisce con 17 punti e 14 rimbalzi mentre per i Sixers ci sono i 21 punti di Louis Williams.

    A sorpresa i Detroit Pistons espugnano Boston: 25 punti per Stuckey e 22 a testa per Monroe e Gordon, per i Celtics brilla il solito Rajon Rondo che infila 35 punti ma viene tradito dai compagni che non giocano all’altezza della situazione.

    I Memphis Grizzlies trionfano sul campo dei Nets guidati dai 25 punti di Rudy Gay, dai 21 di Tony Allen e dalla sontuosa doppia doppia di Speights (20 punti e 18 rimbalzi). New Jersey ha 7 giocatori in doppia cifra (Deron Williams il migliore con 26 punti ed 11 assist) ma non sono sufficienti per portare a casa la vittoria.

    Jeremy Lin ed i New York Knicks ingranano la settima: il fenomenale plymaker bluarancio sforna una prova da 10 punti e 13 assist e permette ad altri 6 compagni di andare in doppia cifra. Ai Sacramento Kings quindi non servono a molto i 19 punti di Tyreke Evans.

    Ennesima imbarcata di questo ultimo brutto periodo per gli Indiana Pacers (5 sconfitte di fila) che vengono dominati dai Cleveland Cavaliers (avanti anche di 21 punti sul finire di terzo quarto). Kyrie Irving protagonista con 22 punti, per gli ospiti si salva il solo Darren Collison che infila 18 punti.

    Secondo successo consecutivo (questa volta a Milwaukee) per i New Orleans Hornets di Marco Belinelli che si prende le luci della ribalta piazzando ben 22 punti con un ottimo 6/7 dalla lunga distanza. I Bucks, in caduta libera, si affidano ad Ilyasova (23 punti) ma alla fine devono inchinarsi al cospetto della grande prova della guardia Azzurra.

    Jeremy Lin, New York Knicks © Chris Trotman/Getty Images

    Cadono i Thunder a Houston: serata magica per Kevin Martin che infila 32 punti, gli ospiti provano a rispondere con Durant (33 punti), Westbrook (26) ed Harden (17) che assieme mettono 76 dei 95 punti di squadra ma alla fine non bastano per battere i tenaci Rockets che continuano a mantenere il loro piazzamento playoff.

    Come da pronostico Minensota si impone su Charlotte (ormai giunta alla 16esima sconfitta consecutiva, piano piano ci si avvicina al record NBA fatto segnare lo scorso anno dai Cavaliers). Ancora una volta è un mostruoso Kevin Love a guidare i suoi compagni al successo (30 punti e 18 rimbalzi), I Bobcats si consolano con i progressi del rookie Kemba Walker (21 punti), giocatore che sarà importantissimo per il futuro della squadra.

    I Mavericks spazzano via Denver. Per i texani, Marion piazza una doppia doppia da 16 punti e 10 rimbalzi, la squadra del Colorado invece paga l’assenza di Danilo Gallinari ed ora deve guardarsi dall’attacco dei Blazers che si fanno sempre più minacciosi in classifica.

    Preziosa affermazione esterna per gli Atlanta Hawks che espugnano Phoenix: l’artefice della rimonta nella seconda parte di gara è Josh Smith che quando gioca a questi livelli è da All Star Game (per lui 30 punti, 17 rimbalzi, 7 assist, 4 recuperi e 3 stoppate), peccato sia un giocatore molto discontinuo. Dopo un turno di riposo torna Nash ma i suoi 22 punti e 16 assist non bastano ai suoi Suns per prendersi la vittoria.

    Successo di capitale importanza per Portland sul parquet dei Warriors: privi anche del leader Aldridge (ieri per lui infortunio alla caviglia piuttosto serio), i Blazers trovano 24 punti da Gerald Wallace (per lui perfetto 4/4 da 3). Nate Robinson getta via l’ultima occasione per la vittoria perdendo malamente la palla nel finale, inutili i 29 punti ed 11 rimbalzi di David Lee.

    Infine i Clippers si sbarazzano senza troppi problemi dei Wizards: gioco altamente spettacolare per i losangelini con alcune azioni degne di nota per la Top 10 NBA odierna. Brillano in tutto ciò i soliti Griffin (23 punti e 15 rimbalzi) e Paul (16 punti e 9 assist) ben coadiuvati da Caron Butler (21 punti). Top scorer di Washington McGee e Wall con 18 punti a testa.

    Risultati NBA 15 febbraio 2012

    Toronto Raptors-San Antonio Spurs 106-113
    Tor: DeRozan 29, Calderon 16, Davis 11
    S.A.: Parker 34, Green 13, Splitter 13

    Orlando Magic-Philadelphia 76ers 103-87
    Orl: Anderson 27, Howard 17, Jason Richardson 14
    Phi: Williams 21, Iguodala 15, Brand 13

    Boston Celtics-Detroit Pistons 88-98
    Bos: Rondo 35, Wilcox 17, Johnson 10, Pierce 10, Allen 10
    Det: Stuckey 25, Monroe 22, Gordon 22

    New Jersey Nets-Memphis Grizzlies 100-105
    N.J.: Deron Williams 26, Morrow 17, Brooks 12
    Mem: Gay 25, Allen 21, Speights 20

    New York Knicks-Sacramento Kings 100-85
    N.Y.: Fields 15, Walker 14, Novak 14
    Sac: Evans 19, Cousins 15, Thomas 14

    Cleveland Cavaliers-Indiana Pacers 98-87
    Cle: Irving 22, Erden 18, Jamison 13, Sessions 13
    Ind: Collison 18, Hibbert 17, George 11, Price 11

    Milwaukee Bucks-New Orleans Hornets 89-92
    Mil: Ilyasova 23, Jennings 18, Delfino 11, Gooden 11
    N.O.: Belinelli 22, Kaman 18, Ariza 14

    Houston Rockets-Oklahoma City Thunder 96-95
    Hou: Martin 32, Scola 15, Parsons 14
    Okl: Durant 33, Westbrook 26, Harden 17

    Minnesota Timberwolves-Charlotte Bobcats 102-90
    Min: Love 30, Pekovic 21, Barea 12
    Cha: Walker 21, Maggette 18, Diaw 14

    Dallas Mavericks-Denver Nuggets 102-84
    Dal: Marion 16, Carter 15, Odom 14
    Den: Fernandez 14, Harrington 13, Faried 12, Koufos 12

    Phoenix Suns-Atlanta Hawks 99-101
    Pho: Nash 22, Hill 18, Frye 13, Gortat 13
    Atl: Smith 30, Green 20, Teague 16

    Golden State Warriors-Portland Trail Blazers 91-93
    G.S.: Lee 29, Robinson 21, Wright 12
    Por: Wallace 24, Batum 17, Crawford 14

    Los Angeles Clippers-Washington Wizards 102-84
    Cli: Griffin 23, Butler 21, Paul 16
    Was: McGee 18, Wall 18, Young 14

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Basket, al via la Final 8 di Coppa Italia

    Basket, al via la Final 8 di Coppa Italia

    Domani, giovedì 16 febbraio, prenderà il via la Final 8 di Coppa Italia di basket. L’evento si svolgerà a Torino e terminerà con la Finalissima in programma domenica 19 febbraio. Ammesse alla manifestazione, come al solito, le prime 8 squadre classificate in campionato alla fine del girone di andata. Dopo il grande successo della passata edizione la Legabasket ha deciso di confermare il capoluogo piemontese come sede dell’evento. Da 3 anni il trofeo viene vinto dalla Montepaschi Siena (il poker la porterebbe di diritto nella storia della Lega), solo Avellino nelle ultime edizioni è riuscita a trionfare al di fuori dei toscani.

    Anche adesso i favori del pronostico vanno ai biancoverdi campioni d’Italia, c’è da dire che a ben vedere questa edizione potrebbe essere contraddistinta da più equilibrio rispetto alle precedenti. Oltre a Siena (team numero 1 per il piazzamento in campionato) concorreranno (in rigoroso ordine di seed) Scavolini Pesaro (team numero 2), Bennet Cantù (team numero 3), Emporio Armani Milano (team numero 4), Canadian Solar Bologna (team numero 5), Sidigas Avellino (team numero 6), Umana Venezia (team numero 7) ed infine Banco Sardegna Sassari (team numero 8). Rispetto allo scorso anno niente qualificazione per Biella e Montegranaro, le novità sono rappresentate proprio dalle ultime 2 squadre citate, Sassari e la neo promossa Venezia che sta disputando un grande campionato!

    logo legabasket | © foto tratta dal web

    Saranno proprio gli uomini di coach Pianigiani ad aprire la Final 8 affrontando la Dinamo Sassari, poi sarà la volta dell’Olimpia Milano che se la vedrà con la Virtus Bologna. Venerdì le 2 ultime 2 partite dei quarti, Pesaro sfiderà Venezia e Cantù incontrerà Avellino. Sabato le semifinali e poi chiusura col botto domenica quando ci sarà la Finalissima.

    Questo il programma con date, orari delle sfide e la rete televisiva che trasmetterà le partite:

    Quarti: giovedì 16 ore 17,45 Montepaschi Siena-BancoSardegna Sassari (diretta tv La7d); ore 20,30 Armani Milano-Solar Bologna (La7d); venerdì 17 ore 17,45 Scavolini Pesaro-Umana Venezia (La7d); ore 20,30 Bennet Cantù-Sidigas Avellino (La7d).

    Semifinali: sabato 18 ore 17,45 vincente Siena/Sassari-vincente Milano/Bologna (La7); ore 20,30 vincente Pesaro/Venezia-vincente Cantù/Avellino (La7d);

    Finale: Domenica 19 alle ore 17 (La7).

  • Basket, Nowitzki miglior giocatore europeo, McCalebb terzo

    Basket, Nowitzki miglior giocatore europeo, McCalebb terzo

    Dirk Nowitzki, ala grande NBA dei Dallas Mavericks, è stato eletto miglior giocatore europeo dell’anno 2011. Il tedesco si è messo alle spalle Juan Carlos Navarro, stella del Barcellona, e Bo McCalebb della Montepaschi Siena, che nonostante tutto è stato il più votato dai tifosi che hanno espresso la loro preferenza sul sito della FIBA.

    McCalebb ha letteralmente stracciato tutti conquistando ben 19mila voti da tutti i fans, distanziato anche il neo campione NBA con i Mavs Nowitzki che ha ricevuto 13mila voti. Il risultato popolare è stato però ribaltato dalla votazione dei giornalisti che ha dato l’esito poc’anzi descritto, per la delusione dei tifosi italiani e del play di origine americana ma naturalizzato macedone che negli ultimi europei in Lituania ha dato semplicemente spettacolo trascinando la sua squadra finoa alle fasi finali della competizione.

    È la seconda affermazione personale per Nowitkzi (la prima volta nel 2005)che conquista il massimo riconoscimento europeo: il tedesco di Dallas si è messo alle spalle, come già detto in precedenza, Juan Carlos Navarro(terzo, invece, nelle votazioni dei fan) e, appunto, Bo McCalebb. Chiudono la Top 10, Pau Gasol dei Los Angeles Lakers, Andrei Kirilenko (ora in forza al CSKA Mosca), Dimitris Diamantidis (del Panathinaikos), Tony Parker (stella NBA dei San Antonio Spurs), Dusko Savanovic (dell’Anadolu Efes), Nicolas Batum (Portland Trail Blazers) e Marc Gasol Memphis Grizzlies).

    Dirk Nowitzki | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Nowitzki ha avuto la meglio per i grandi risultati ottenuti nell’ultima stagione: oltre ad aver conquistato il titolo di campione NBA con i Mavericks (esplodendo letteralmente nei playoff dove ha mantenuto medie assurde come 27.7 punti, 8.2 rimbalzi e 2.5 assist a partita), negli ultimi Europei è diventato anche il secondo miglior marcatore della massima competizione continentale per Nazioni, solo Nikos Galis ha fatto meglio di lui nella storia.

    Per quanto riguarda McCalebb invece c’è la consolazione dell’apprezzamento di tutti i fans che hanno espresso il proprio gradimento per l’ultima stagione disputata dal playmaker della Monetpaschi Siena.

  • NBA, Heat show ad Indianapolis. Super Jeremy Lin sbanca Toronto

    NBA, Heat show ad Indianapolis. Super Jeremy Lin sbanca Toronto

    9 le partite disputate nella notte NBA e la copertina di questo turno va di diritto ai Miami Heat, spettacolari ad Indianapolis contro i Pacers, ed a Jeremy Lin dei New York Knicks che non smette di stupire e con un tiro da 3 sul finale di partita sbanca il parquet dei Raptors. Ottima affermazione per gli Spurs a Detroit, i Bulls senza Rose battono i Kings, preziosa vittoria di Memphis su Houston mentre i Thunder affondano i Jazz. Denver ha la meglio sui Suns, incredibile successo dei Wizards sul campo dei Blazers, i Lakers domano Atlanta.

    Continua la bella favola di Jeremy Lin: a Toronto i Knicks giocano un bruttissimo primo tempo ed i Raptors sembrano poter portare a casa il risultato senza problemi visto l’ampio margine (+17) ma nella seconda parte di gara il playmaker di New York guida la squadra in modo magistrale alla poderosa rimonta culminata con il suo canestro da 3 a 4 decimi di secondo dalla fine che regala sorpasso e vittoria ai bluarancio. Per lui alla fine doppia doppia da 27 punti ed 11 assist, con il rientrante Stoudemire che aggiunge 21 punti e 9 rimbalzi. Ai padroni di casa non basta un Calderon quasi da tripla doppia che chiude con 25 punti, 9 assist e 7 rimbalzi. Per i Knicks è la sesta vittoria di fila.

    Spettacolo Miami Heat ad Indianapolis: i Pacers vengono annichiliti da LeBron James e compagni. La squadra della Florida si affaccia all’ultimo quarto con ben 32 punti di vantaggio e quindi fa riposare tutti i titolari. James infila 23 punti con 9 rimbalzi e 7 assist, 20 sono di Cole (career high per il rookie) e Wade e Bosh portano alla causa 29 punti in combinata. I Pacers, disintegrati dagli ospiti, hanno in West il top scorer con 14 punti.

    Bene San Antonio a Detroit: 7 uomini in doppia cifra per i neroargento, spicca Duncan con 18 punti e 13 rimbalzi. Greg Monroe delude per la prima volta in stagione (4 punti e 2/11 dal campo) ed i Pistons devono inchinarsi nonostante i 23 punti ed 8 assist di Stuckey.

    Jeremy Lin, New York Knicks | © Chris Chambers/Getty Images

    Anche senza Derrick Rose i Bulls dimostrano tutta la loro forza battendo una squadra in crescita come i Kings. Doppia doppia di Noah da 22 punti ed 11 rimbalzi e 23 punti per Deng, Sacramento prova a rispondere con un mostruoso Cousins da 28 punti e 17 rimbalzi, e con le grandi prove di Evans (27 punti, 8 assist ed 8 rimbalzi) e Thornton (23 punti) ma alla fine non basta per ottenere la “W”.

    Ottima affermazione per Memphis che batte una diretta concorrente divisionale, gli Houston Rockets, grazie ai 21 punti di Conley ed ai 20 di Gay. Per gli ospiti brilla solo l’ex Kyle Lowry che piazza 24 punti.

    Tutto facile per i Thunder che strapazzano i Jazz con i 22 punti di James Harden ed i 21 di Kevin Durant. Ottimo Serge Ibaka con 16 punti, 10 rimbalzi e 6 stoppate mentre per Utah ci sono i 15 punti di Al Jefferson.

    Sorride anche Denver che supera i Suns con Afflalo che infila 20 punti. Phoenix paga l’assenza di Steve Nash a cui è stato concesso un turno di riposo dopo tutti gli impegni della squadra nell’ultima settimana.

    Washington va a vincere a Portland (prima vittoria al Rose Garden dal lontano 2005) approfittando al meglio dell’infortunio dopo 2 minuti di gioco a LaMarcus Aldridge. i Blazers senza il loro leader diventano poca roba ed i Wizards trionfano con i 35 punti di Nick Young ed i 29 di John Wall. Inutili i 33 punti (career high) di Batum per i padroni di casa.

    Infine successo anche per i Lakers sugli Hawks. Bryant tira male (5/18 dal campo per soli 10 punti) ma ci pensano Pau Gasol (20 punti e 13 rimbalzi) ed Andrew Bynum (15 punti e 15 rimbalzi) a trascinare i gialloviola. Atlanta si consola con i 18 punti del sempre positivo Jeff Teague.

    LEGGI ANCHE:

    Risultati NBA 14 febbraio 2012

    Toronto Raptors-New York Knicks 87-90
    Tor: Calderon 25, Kleiza 15, DeRozan 14
    N.Y.: Lin 27, Stoudemire 21, Chandler 13

    Indiana Pacers-Miami Heat 90-105
    Ind: West 14, Price 12, George 12
    Mia: James 23, Cole 20, Wade 16

    Detroit Pistons-San Antonio Spurs 95-99
    Det: Stuckey 23, Prince 18, Knight 16
    S.A.: Duncan 18, Parker 14, Jefferson 13, Splitter 13

    Chicago Bulls-Sacramento Kings 121-115
    Chi: Deng 23, Noah 22, Korver 18
    Sac: Cousins 28, Evans 27, Thornton 23

    Memphis Grizzlies-Houston Rockets 93-83
    Mem: Conley 21, Gay 20, Gasol 18
    Hou: Lowry 24, Lee 13, Dragic 11

    Oklahoma City Thunder-Utah Jazz 111-85
    Okl: Harden 22, Durant 21, Ibaka 16, Westbrook 16
    Uta: Jefferson 15, Favors 13, Millsap 10, Burks 10, Bell 10

    Denver Nuggets-Phoenix Suns 109-92
    Den: Afflalo 20, Lawson 17, Andersen 16
    Pho: Morris 21, Reed 20, Gortat 10, Price 10

    Portland Trail Blazers-Washington Wizards 109-124
    Por: Batum 33, Wallace 25, Matthews 15
    Was: Young 35, Wall 29, Jordan Crawford 21

    Los Angeles Lakers-Atlanta Hawks 86-78
    Lak: Gasol 20, Bynum 15, Bryant 10, World Peace 10, Goudelock 10
    Atl: Teague 18, Smith 15, Joe Johnson 15

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • I leggendari Harlem Globetrotters in Italia

    I leggendari Harlem Globetrotters in Italia

    Stanno per arrivare i funamboli della palla a spicchi, gli artisti dello show time: i grandi Harlem Globetrotters, istituzione nel mondo del basket, arriveranno presto in Italia ad Aprile per una delle loro fantastiche performance a base di canestri impossibili, schiacciate, passaggi eccezionali e tanto atletismo.

    Nel 2012 l’equipe torna nel nostro paese per un tour che toccherà Pescara il 21, Roma il 22, Bologna il 23, Milano il 24, Torino il 25, Piacenza il 26, Trento il 27 e Brescia il 28. Lo show degli Harlem Globetrotters, però, non si limita alla sola pallacanestro ed alla partita giocata contro la squadra avversaria. I giocatori, vestiti con la classica e celeberrima divisa a stelle e strisce,coinvolgono sempre gli spettatori, in particolar modo i bambini, coinvolgendoli in scherzi e giochi spassosi. Lo spettacolo è arricchito dalla presenza della simpatica mascotte Globie, una vera e propria attrazione nellʹattrazione.

    Harlem Globetrotters | © NICHOLAS KAMM/AFP/Getty Images

    Gli Harlem Globetrotters hanno più di ottantʹanni (1926 l’anno di nascita), e sono la squadra di pallacanestro più famosa del mondo, una vera ed autentica leggenda,conosciuti da tutti gli appassionati del parquet, e non solo, per i loro numeri eccezionali. Gli Harlem sono una parte importante della storia del basket mondiale, una squadra che ha contribuito a cambiare usi e costumi di una società; quando essere neri, o semplicemente diversi, era considerata una terribile “colpa” e non una ricchezza.

    Dalle origini ad oggi sono cambiati gli interpreti e le motivazioni di base ma sono diventati un’autentica leggenda dello sport. Vinsero nel 1930 il Campionato Mondiale professionistico organizzato dal ChicagoTribune, precursore dellʹattuale NBA, contro i “Lakers”, che al tempo giocavano a Minneapolis, prima di trasferirsi a Los Angeles. Nel tempo, hanno vestito la maglia del team grandi campioni, come il mitico Wilt Chamberlain,stella dellʹNBA tra gli anni ʹ60 e ʹ70, e Earvin “Magic” Johnson per alcune apparizioni e nel nel 2002 sono stati eletti nella Basketball Hall of Fame.

  • Lin-credibile Jeremy, fenomeno vero o stella di passaggio?

    Lin-credibile Jeremy, fenomeno vero o stella di passaggio?

    Ci sono storie nella NBA che meritano di essere raccontate. Ci sono storie che nascono dal nulla e che in un attimo rapiscono l’attenzione dei tifosi. Ci sono storie che aiutano a sognare ed in momenti (difficili ovviamente) come questo aiutano a volare via per un attimo dalla dura realtà quotidiana. Ci sono storie come quella di Jeremy Lin, giocatore di pallacanestro, playmaker di ruolo, semi-sconosciuto solo qualche settimana fa e che nel giro di pochi giorni è riuscito a far cadere ai suoi piedi un’intera città, e non una semplice comunità urbana ma bensì la grande e caotica New York, la città che non dorme mai, ormai letteralmente impazzita per questo ragazzo di origini taiwanesi, con un fisico che si avvicina di più ad un impiegato di banca che ai super atleti che vediamo in giro per i parquet NBA, dotati di muscoli, atletismo e forza fisica. A contribuire in modo decisivo al fenomeno Lin è anche il suo aspetto, faccia da bravo ragazzo e look che potremmo definire da vero “nerd”, ad averlo davanti non si direbbe affatto di trovarsi assieme ad un giocatore di basket.

    Jeremy Lin nella vita ha dovuto conquistarsi tutto, non è il solito predestinato del dorato mondo della pallacanestro americana e non gli è stato regalato nulla: nato nel 1988 a Los Angeles, sin da piccolo dimostra di avere la testa sulle spalle. Tuttavia deve andare lontano dalla sua famiglia per gli studi universitari (l’Ateneo locale di Stanford lo respinge), volando sull’altra costa degli U.S.A. precisamente a Cambridge, nell’area metropolitana di Boston, dove ad accoglierlo c’è l’Università di Harvard. Riesce ad abbinare studio e basket, ma quando arriva il momento del Draft NBA del 2010 nessuno lo sceglie.

    Jeremy Lin | © Chris Chambers/Getty Images

    Tenta di entrare nella Lega dalla porta secondaria giocando la Summer League con Dallas e fa vedere buone cose tanto che i Mavericks sono pronti ad offrirgli un contratto. A lui si interessano anche i Warriors e visto che di Golden State Lin è tifoso decide di accettare l’offerta dei californiani, anche per tornare a casa. Ma le cose non vanno per il verso giusto e nonostante l’affetto del pubblico Jeremy viene sacrificato per fare spazio salariale. Lo prende Houston, ma dopo poco anche qui viene scaricato per motivi di salary cap. La svolta arriva quando i Knicks gli offrono un contratto per completare il roster. Dopo un periodo di ambientamento un disperato Mike D’Antoni lo lancia in quintetto con i bluarancio in crisi totale di gioco e di risultati, e per giunta con le 2 superstar della squadra (Carmelo Anthony ed Amar’è Stoudemire) non disponibili per motivi diversi, e lui risponde “presente” in questo modo:

    • 25 punti, 5 rimbalzi e 7 assist nella vittoria contro i New Jersey Nets per 99-92
    • 28 punti e 8 assist nella vittoria contro gli Utah Jazz per 99-88
    • 23 punti, 4 rimbalzi e 10 assist nella vittoria contro i Washington Wizards per  107-93
    • 38 punti, 4 rimbalzi e 7 assist nell’incredibile gara contro i Los Angeles Lakers battuti 92-85
    • 20 punti, 6 rimbalzi e 8 assist nalla vittoria contro i Minnesota Timberwolves per 100-98

    Semplicemente pazzesco: 5 gare a 27 punti di media, 4 rimbalzi ed 8 assist, neanche i migliori della storia NBA erano riusciti ad arrivare a cifre del genere nelle loro prime 5 partite da titolari nella Lega (e stiamo parlando di gente come Kobe Bryant, LeBron James, Magic Johnson, Kareem Abdul Jabbar, per non parlare di sua maestà Michael Jordan!). Per non parlare del rendimento dei compagni che Lin sta facendo girare e giocare al massimo. Quasi un vero miracolo sportivo a ben vedere. Uno sconosciuto alla conquista del Pianeta NBA!

    Jeremy Lin | © Chris Chambers/Getty Images

    Jeremy Lin ha dimostrato una cosa importante, ha dimostrato che l’intelligenza può avere la meglio su tutto soprattutto se accompagnata da tenacia e determinazione, qualità ottime che sono utilissime nei momenti bui perchè permettono di tenere duro e non fanno mollare mai. Lin sintetizza la rivincita della normalità sulla specialità, il suo successo non deriva dall’essere speciale e talentuoso, ma dal fatto che un ragazzo normale stia conquistando, con impegno e dedizione, un mondo che a prima vista non gli apparterrebbe. E lo sta conquistando grazie proprio alla sua intelligenza: lo si nota subito vedendolo giocare, poche cose sbagliate, sempre pronto a fare ciò che è giusto, non eccelle perchè tenta l’impossibile (come molti suoi colleghi) ma risalta perchè quello che fa lo fa incredibilmente bene. Nulla di eccezionale, solo estrema concretezza. E’ in questo modo che si è “preso” New York ed i Knicks, così ha fatto impazzire un pubblico che era in depressione, così è diventato l’idolo di tifosi e compagni, così sta portando la sua squadra fuori da una crisi che sembrava irreversibile, così è diventato un fenomeno mediatico e non solo, con la forza della concretezza, la più importante delle qualità in ogni ambito della vita. E con la fiducia nei suoi mezzi. Che poi sia anche bravo nell’inventare qualcosa di particolare per stupire chi lo guarda è tutto di guadagnato, anche perchè di professione fa il playmaker e qualcosa dalle sue mani dovrà pure uscire per far girare al meglio la squadra.

    La favola di Jeremy Lin è una delle più belle che si possano ricordare non solo per quanto riguarda la NBA ma un pò nella vita in generale. A memoria credo che negli ultimi 15 anni non si sia visto nulla del genere nel basket americano. Un noto detto ci insegna che tutto ciò che in un determinato momento va su poi inesorabilmente prima o poi ritorna giù. Io spero con tutto il cuore che questa favola (che presto o tardi è destinata ad avere una fine) possa comunque durare ancora a lungo, e che non ci faccia smettere di sognare. Già, sognare! Perchè è questo, in definitiva, il grande talento di Jeremy Lin, quello di aver regalato ad ognuno di noi un sogno, di averci fatto capire che volendo tutto è possibile nella vita. E ce ne siamo resi conto guardando un ragazzo dal fisico da impiegato, con gli occhi allungati, un taglio di capelli assolutamente normale ed una faccia pulita che ispira tanta simpatia che ha dispensato magìe su un campo da basket al cospetto dei migliori….

    JEREMY LIN SHOW VS LOS ANGELES LAKERS

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  • NBA, Miami dilaga a Milwaukee. Belinelli torna a sorridere

    NBA, Miami dilaga a Milwaukee. Belinelli torna a sorridere

    Nelle 6 partite disputate nella notte NBA arrivano buone notizie da Marco Belinelli ed i suoi New Orleans Hornets: la guardia Azzurra firma 13 punti ed il team della Louisiana torna alla vittoria superando gli Utah Jazz. I Miami Heat vincono in scioltezza sul campo dei Milwaukee Bucks grazie al solito LeBron James, Philadelphia infligge a Charlotte la 15esima sconfitta consecutiva. Molto bene gli Orlando Magic che battono gli ostici Minnesota Timberwolves, ad Oakland i Golden State Warriors hanno la meglio, dopo una gara molto tirata, sui Phoenix Suns mentre i campioni in carica dei Dallas Mavericks mandano KO i Los Angeles Clippers.

    I Sixers vincono a Charlotte e condannano i Bobcats alla 15esima sconfitta di fila: a trascinare la truppa di coach Doug Collins è, come succede il più delle volte per Philadelphia, la panchina capace di segnare 55 punti sui 98 totali. Ed il miglior realizzatore è sempre Louis Williams che infila 23 punti, mentre Young arriva a quota 20. Per i padroni di casa, sempre più in caduta libera, ci sono i 22 punti di Maggette ed i 21 del rookie Kemba Walker.

    Orlando ha la meglio su Minnesota grazie alla buona prova di squadra che si concretizza portando 6 uomini in doppia cifra: Jason Richardson conferma il suo buon momento di forma piazzando 17 punti mentre Redick, Nelson e Turkoglu portano alla causa 14 punti a testa. Serata di ordinaria amministrazione per Howard che per una volta manca la consueta doppia doppia (per lui 11 punti). Ai Timberwolves non bastano le doppie doppie di Kevin Love (19 punti e 15 rimbalzi) e di Pekovic (16 punti e 13 rimbalzi).

    Miami soffre solo nel primo quarto, poi dilaga e si prende la vittoria a Milwaukee. E’ sempre LeBron James a fare la differenza, per l’ala degli Heat giocate spettacolari a ripetizione e 35 punti a referto conditi da 8 rimbalzi e 3 assist. Ottimo il supporto di Dwyane Wade (22 punti) e Mario Chalmers (13 punti e 3/4 dalla lunga distanza). Per i padroni di casa il top scorer è Carlos Delfino con 24 punti (5/8 da oltre l’arco), ultimo ad arrendersi tra le fila della sua squadra.

    Marco Belinelli, New Orleans Hornets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Dopo 8 sconfitte consecutive tornano al successo i New Orleans Hornets che si impongono contro gli Utah Jazz. Serata da incorniciare per il centro Chris Kaman che infila 27 punti ai quali aggiunge anche 13 rimbalzi, nonostante i 13 tiri presi è buona la prova del nostro Marco Belinelli che si arrampica fino a quota 13 punti (gli stessi di Ayon, decisivo nel finale con una gran stoppata nel momento del disperato tentativo dei Jazz di recuperare lo svantaggio). Per gli ospiti sono inutili invece i 14 punti e 12 rimbalzi di Al Jefferson, delude Millsap (4 punti e 2/9 al tiro) che fino ad ora era stato il trascinatore della franchigia di Salt Lake City.

    A Dallas arriva Caron Butler e prima della partita coach Carlisle ed il proprietario dei Mavs Mark Cuban gli consegnano l’anello di campione del Mondo conquistato lo scorso anno con i biancoblu, i texani però rovinano la serata all’ala dei Los Angeles Clippers (miglior marcatore dei suoi con 23 punti) imponendosi dopo una gara combattutissima per 92-96. I Mavericks si affidano al talento di Nowitzki (22 punti) per portare a casa il risultato, mentre agli ospiti, oltre al già citato Butler, non bastano i 20 punti di Griffin ed i 16 di Paul.

    Infine i Golden State Warriors hanno la meglio sui Phoenix Suns grazie alla grande gara di David Lee, autore di una performance da 28 punti e 12 rimbalzi. Bene Nate Robinson e Kyle Thompson in uscita dalla panchina che segnano 21 punti in combinata e sopperiscono alla prova opaca di Monta Ellis (18 punti ma 5/20 dal campo). Agli ospiti servono veramente a poco i 25 punti e 12 rimbalzi del sempre positivo Marcin Gortat, i 18 punti di Frye ed i 14 assist di Nash sempre più leader nella Lega in questa specialità.

    Risultati NBA 13 gennaio 2012

    Charlotte Bobcats-Philadelphia 76ers 89-98
    Cha: Maggette 22, Walker 21, Reggie Williams 14
    Phi: Louis Williams 23, Young 20, Holiday 19

    Orlando Magic-Minnesota Timberwolves 102-89
    Orl: Jason Richardson 17, Nelson 14, Redick 14, Turkoglu 14
    Min: Love 19, Pekovic 16, Beasley 13

    Milwaukee Bucks-Miami Heat 96-114
    Mil: Delfino 24, Gooden 12, Jennings 12
    Mia: James 35, Wade 22, Chalmers 13

    New Orleans Hornets-Utah Jazz 86-80
    N.O.: Kaman 27, Belinelli 13, Ayon 13
    Uta: Jefferson 14, Favors 14, Bell 11

    Dallas Mavericks-Los Angeles Clippers 96-92
    Dal: Nowitzki 22, Marion 16, Haywood 10, Carter 10, West 10
    Cli: Butler 23, Griffin 20, Paul 16

    Golden State Warriors-Phoenix Suns 102-96
    G.S.: Lee 28, Ellis 18, Robinson 11
    Pho: Gortat 25, Frye 18, Dudley 11

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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