Categoria: Basket

  • NBA, All Star week end: Jeremy Evans è il re delle schiacciate

    NBA, All Star week end: Jeremy Evans è il re delle schiacciate

    La sua presenza non era contemplata, ma Jeremy Evans, ala piccola degli Utah Jazz, è riuscito a trionfare nello Slam Dunk Contest, ovvero la famosissima gara delle schiacciate, ultima prova (e molto probabilmente la più attesa) della seconda giornata dell’All Star week end che si sta svolgendo ad Orlando. Solo in extremis è avvenuta la sua convocazione a causa del forfait per infortunio di Iman Shumpert, guardia dei New York Knicks, per alcuni fastidi al ginocchio. Ed Evans ha fatto buon viso a cattivo gioco, spazzando via la concorrenza, per prendersi meritatamente il trofeo.

    Una prima considerazione va fatta: la schiacciata dello scorso anno di Blake Griffin (che saltò un’automobile piazzata sotto canestro) resterà inarrivabile, ma Evans mette in mostra le sue grandi qualità fisiche ed atletiche ed alla fine la sua premiazione come “Re delle schiacciate” appare giusta.

    Jeremy Evans, Slam Dunk Contest

    E’ stato il pubblico a premiare Evans e non come succede di solito una giuria appositamente scelta. Ben 4 milioni di voti sono arrivati su NBA.com a premiare la sua performance (di questi il 29% si sono espressi in favore dell’ala dei Jazz) mentre Chase Budinger, ala piccola degli Houston Rockets, si è classificato secondo con il 28%.

    Come al solito non è mancato lo spettacolo in questa competizione: Budinger ha effettuato unn schiacciata rovesciata pur essendo bendato, Paul George di Indiana ha saltato 2 compagni di squadra e si è anche esibito in una schiacciata completamente al buio dell’Arena con una maglia dei Pacers fosforescente, Derrick Williams dei Timberwolves si è esibito saltando una moto per cocludere affondando il pallone nel canestro.

    Ma quello che ai tifosi è piaciuto di più è stata l’esibizione di Evans: sotto canestro viene fatto accomodare il compagno di squadra Gordon Hayward, su una sedia abbastanza alta. Ad Hayward vengono dati 2 palloni che vengono alzati in aria nel momento in cui Evans prende lo slancio e lo salta di netto, acchiappando al volo i 2 palloni (ognuno su una mano) che vengono schiacciati di prepotenza nel canestro!

    Un’esibizione che ha sbalordito il pubblico presente e tutti fans a casa che hanno premiato, meritatamente, il giocatore di Utah.

    HIGHLIGHTS SLAM DUNK CONTEST:

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  • NBA, All Star week end: Kevin Love trionfa nel tiro da 3 punti

    NBA, All Star week end: Kevin Love trionfa nel tiro da 3 punti

    E’ Kevin Love, ala grande dei Minnesota Timberwolves, il vincitore della gara del tiro da 3 punti, seconda prova della serata di sabato dell’All Star week end che si sta svolgendo ad Orlando. Un pò a sorpresa il giocatore dei T-Wolves ha fatto fuori avversari ben più quotati in questa specialità anche perchè Love si presentava all’evento con la percentuale più bassa tra i selezionati per questa competizione, avendo ottenuto in regular season solo 34.8% dalla lunga distanza.

    L’ala di Minnesota ha faticato parecchio per portare a casa il trofeo, nel primo turno dopo aver terminato in parità con Mario Chalmers dei Miami Heat è riuscito ad andare avanti vincendo il tie breaker (lo spareggio) sul rivale degli Heat. Nel turno successivo si è trovato davanti quel fenomeno di Kevin Durant ed il vincitore della scorsa edizione James Jones (anche lui terribile cecchino di Miami).

    Kevin Love, Three-Point Contest | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Jones però cade sul più bello perchè dalla quasi perfezione del primo turno (22 su 25 il suo score, terzo e quinto carrello di palloni mandati completamente a bersaglio) trova una pessima mano chiudendo con un brutto 13 su 25 dovuto in larga parte ad un inzio da dimenticare (sui primi 10 tiri solo 2 a bersaglio, un handicap che non è stato più colmato).

    La sfida quindi si riduce ad una lotta a 2 tra Love e Durant: l’asso dei Thunder (che è intervenuto nella competizione per il forfait di Joe Johnson infortunato dell’ultimo secondo) sembra poter vincere facendo registrare un buon punteggio di 16 su 25. Love, in difficoltà nei primi carrelli però riesce a pareggiare con gli ultimi tiri e perciò nè costretto ad affrontare un altro spareggio con l’ala di Oklahoma City.

    Il tie braker però sorride a Love che vince per 17 a 14 e porta a casa il trofeo di campione. Niente male per un giocatore che quando è entrato in NBA veniva considerato un super rimbalzista (cosa che conferma puntualmente ogni anno) ma privo di un buon tiro dalla media e lunga distanza. Qualcuno ora dovrà ricredersi!

    HIGHLIGHTS 3 POINT CONTEST:

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  • NBA, All Star week end: Tony Parker vince lo Skills Challenge

    NBA, All Star week end: Tony Parker vince lo Skills Challenge

    E’ Tony Parker il vincitore dell’edizione 2011/2012 dello Skills Challenge, la prima delle 3 prove della seconda giornata dell’All Star week end in corso di svolgimento ad Orlando. Il playmaker dei San Antonio Spurs, che sta disputando una delle sue migliori stagioni in maglia neroargento, ha battuto la concorrenza di Deron Williams e di Rajon Rondo che si sono così classificati dietro al giocatore francese.

    Parker succede a Stephen Curry, dei Golden State Warriors, che non ha potuto partecipare in questa edizione e non ha potuto difendere il suo titolo per un infortunio alla caviglia accusato qualche giorno fa in un apartita di regular season.

    Rajon Rondo deve faticare più del necessario ed accede al turno seguente solo dopo aver battuto il play dei Washington Wizards Johns Wall agli spareggi. Nel momento clou della competizione però il giocatore dei Boston Celtics sbaglia parecchio (3 errori nel passaggio schiacciato) e lascia strada libera a Deron Williams e Tony Parker. Williams, play dei New Jersey Nets, dopo avere dominato nel primo turno risultando quasi perfetto, si complica la vita sbagliando il tiro frontale dove chiude con un brutto 1 su 5 e permette al rivale degli Spurs di prendersi la vittoria.

    HIGHLIGHTS SKILLS CHALLENGE:

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    Tony Parker, Skills Challenge | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Nell’antipasto della serata il team New York vince lo shooting stars. La squadra formata da Landry Fields, da Allan Houston e da Cappie Pondexter (le squadre partecipanti sono formate in maniera mista, con giocatori attuali NBA, vecchie glorie e campioni del passato) ha battuto i detentori del team Atlanta che da parte sua ha dovuto però rinunciare in extremis all’asso Joe Johnson messo KO da un infortunio che gli impedirà di scendere sul parquet anche nella partita delle Stelle fissata per domenica. Jerry Stackhouse, il suo sostituto, non è riuscito a guidare la sua squadra al bis ed alla fine ad esultare sono stati Fields ed Allan Houston.

    HIGHLIGHTS SHOOTING STARS:

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  • Nike celebra gli NBA All Star Games in esclusiva da House Of Hoops

    Nike celebra gli NBA All Star Games in esclusiva da House Of Hoops

    A ridosso della famosa ed attesa “Partita delle Stelle” che si terrà ad Orlando domenica 26 febbraio, House of Hoops celebra uno dei più grandi eventi NBA in grande stile, con una nuova collezione che arriverà in tutti i negozi HOH d’Europa a partire dal 24 febbraio.

    Ispirata all’esplorazione dello spazio e dedicata ai tre leggendari giocatori di basket che si sfideranno ad Orlando, la nuova collezione dal tema galattico appartiene ad un altro mondo. Le Nike Zoom Kobe VII, LeBron 9 e Nike Zoom KD IV sono caratterizzate da colori accesi, con suole che si illuminano al buio e specifiche “toppe delle missioni stellari” che risaltano il concetto di ‘astronauta’.

    Il modello LeBron 9 unisce l’innovativa tecnologia Flywire di Nike con la struttura Hyperfuse della tomaia per un supporto più robusto e protetto. Ispirandosi all’iconica tuta spaziale arancio, questa sneaker è caratterizzata da grafiche funzionali come “Pull for Lockdown” per la chiusura dei lacci ed un logo sulla linguetta raffigurante un leone che viaggia nello spazio.

    Nike All Star Game

    Realizzato a favore di una reattività senza peso, il sistema della Nike Zoom Kobe VII è caratterizzato da un’intersuola Phylon dotata di unità Nike Zoom sulla punta e sul tallone. Il design leggerissimo e il fit comodo come una calza che eliminano la necessità di una linguetta tradizionale e del rivestimento interno. Ispirate dalle immagini che si vedono attraverso il telescopio, le colorazioni sono completate da un logo sul tallone e un altro sulla linguetta che richiamano indirettamente il serpente Mamba – di Kobe.

    Ispirata alla tuta argentata indossata dai raffinatissimi astronauti di Oklahoma, la Nike Zoom KD IV è riconoscibile dalla grafica “Pull for Lockdown” che ne caratterizza la chiusura centrale. Realizzata con la combinazione della struttura Hyperfuse della tomaia, un collarino più basso per conferire un look più leggero e la sensazione che la Nike Zoom KD IV sia perfetta per movimenti che sfidano la gravità. Il logo diventa un tributo al regno di Durant, come vincitore della competizione ‘H.O.R.S.E.’.

    Proprio quando si pensa che le cose non potrebbero andare meglio, Foot Locker lancia tre collezioni aggiuntive limited edition per celebrare il weekend dell’NBA All Star Games. Le collezioni limited edition dedicate agli All Star Game – Jordan (Jordan Fly Wade 2, Jordan Melo M8 and Jordan CP3.V) e Dunk High – sono disponibili in tutti i negozi House of Hoops a partire dal 23 febbraio. A completare queste proposte l’esclusivo pack University of North Carolina Jordan (Jordan Spizike, Jordan Retro V.1 and Jordan 1 Phat) che arriverà in tutti i negozi House of Hoops a partire dal 24 febbraio. Verranno applicate le normative d’acquisto attinenti alle limited edition di HOH.

  • Danilo Gallinari nuovo testimonial Adidas

    Danilo Gallinari nuovo testimonial Adidas

    Adidas basketball ha un nuovo grande talento: Danilo Gallinari.

    Il fuoriclasse dei Denver Nuggets ha firmato con il brand a tre strisce e diventa così uno degli atleti top di Adidas basketball.

    “Siamo estremamente felici per questa partnership con Danilo – ha affermato Jim Gatto Responsabile Global Sports Marketing Adidas Basketball – Ha un talento incredibile e uno stile di gioco entusiasmante riconosciuto dagli appassionati di pallacanestro di tutto il mondo. Questo lo rende un perfetto testimonial per Adidas basketball”.

    “ In questo momento così importante della mia vita essere accompagnato e supportato da un grande brand come adidas è per me motivo di orgoglio e soddisfazione – ha dichiarato Danilo Gallinari – Adidas ha un legame molto molto forte con il mondo del basket, inoltre va da sempre a braccetto con i più alti valori dello sport, valori che condivido appieno e che cerco di trasmettere ogni giorno sia in campo sia fuori. Sono quindi certo che insieme sapremo intraprendere un percorso ricco di successi e soddisfazioni”.

    Danilo Gallinari

    Gallinari al momento è fermo per un infortunio alla caviglia che lo terrà ai box ancora per qualche giorno. Probabile il suo ritorno in campo dopo l’All Star week end di Orlando che si sta disputando in questi giorni in Florida. L’ala della Nazionale italiana di Simone Pianigiani è il top scorer della franchigia del Colorado e fino a quando è potuto scendere in campo ha fatto vedere notevoli miglioramenti nel suo gioco che hanno coinciso con la migliore stagione da quando è entrato in NBA nel Draft del 2008.

    Gallinari sta tenendo una media di 17 punti a partita (25 le gare disputate in questa stagione 2011/2012), ai quali aggiunge anche 5.2 rimbalzi, 2.6 assist, 1.2 recuperi e 0.6 stoppate. In 33 minuti di impiego medio sul parquet sono buone anche le percentuali dal campo con il 45% da 2 punti ed il 31.3% dalla lunga distanza.

    Senza di lui Denver sta passando un periodo poco felice, la speranza per i Nuggets è quella di un recupero immediato per poter riprendere la marcia playoff.

  • NBA, All Star week end: Rising Stars al team di Barkley

    NBA, All Star week end: Rising Stars al team di Barkley

    Nella notte italiana si è aperto ufficialmente l’All Star week end che quest’anno si giocherà nella città di Orlando, in Florida. Il primo degli eventi, distribuiti nell’arco di 3 giorni e che avrà il suo culmine e punto più alto nella partita delle Stelle in programma domenica, è stato il Rising Stars. Ad affrontarsi 2 squadre miste di atleti al primo o al secondo anno nella Lega. La scelta per la composizione dei roster è stata fatta nei giorni scorsi da Charles Barkley e da Shaquille O’Neal che a turno hanno preso un giocatore nel loro team. La gara è stata vinta dalla selezione di Barkley che ha avuto la meglio per 146-133.

    Incontro altamente spettacolare, con tantissime giocate degne di nota. A fare la voce grossa è stata la prima scelta assoluta all’ultimo Draft Kyrie Irving: il playmaker dei Cleveland Cavaliers è riuscito ad infilare ben 34 punti con un solo errore al tiro ed un perfetto 8/8 dalla lunga distanza. Tra i compagni citazioni doverose per DeMarcus Cousins che chiude in doppia doppia con 18 punti ed 11 rimbalzi e per John Wall che sfiora la tripla doppia con 17 punti, 8 assist e 6 rimbalzi. Ottima la partita disputata dai ragazzi di “Sir Charles”in testa dal primo fino all’ultimo secondo di gioco.

    Kyrie Irving | © Ronald Martinez/Getty Images

    Per quanto riguarda invece il team Shaq invece l’unico veramente a disagio è sembrato Jeremy Lin: il playmaker dei New York Knicks non si è trovato a proprio agio in un sistema che ha preferito le giocate spettacolari alla pura pallacanestro che si gioca ogni sera sui parquet della NBA. Per lui solo 2 punti in 9 minuti. Molto bene invece l’altro rookie dei Cavaliers, Tristan Thompson che in un match fatto essenzialmente di atletismo arriva al risultato opposto di Lin, riuscendo ad infilare 20 punti con 10/11 al tiro. Doppia doppia per Greg Monroe (19 punti e 10 rimbalzi) che fa a sportellate con il rivale Cousins, Ricky Rubio regala al pubblico alcuni numeri sensazionali in cabina di regia (12 punti e 7 assist a fine partita) mentre Blake Griffin, sicuramente il più talentuoso tra tutti i giocatori in campo, resta a disposizione di O’Neal per soli 10 minuti (per preservare le energie in vista del ben più importante impegno di domenica nella partita delle Stelle), giusto il tempo di regalare un paio di schiacciate da prima pagina (10 punti alla fine).

    Al termine della gara ovvio riconoscimento di M.V.P. a Kyrie Irving, potrebbe essere il primo premio di una carriera, si spera, lunga e piena di soddisfazioni.

    TEAM SHAQ-TEAM CHUCK 133-146
    Team Shaq: Knight 14, Griffin 10, Monroe 19, Lin 2, Rubio 12; Cole 18, Morris 12, Thompson 20, Fields 16, Walker 10.
    Team Chuck: George 23, Williams 2, Cousins 18, Turner 16, Irving 34; Wall 17, Hayward 14, Favors 14, Brooks 8. n.e.: Leonard.

    GLI HIGHLIGHTS DELLA GARA:

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  • NBA, Heat e Thunder inarrestabili. Bene San Antonio

    NBA, Heat e Thunder inarrestabili. Bene San Antonio

    Nelle 4 partite disputate della notte NBA continua il momento positivo dei Miami Heat che infilano l’ottava vittoria consecutiva (sempre con largo margine) contro i New York Knicks. Sulla stessa scia della squadra della Florida troviamo gli Oklahoma City Thunder che dopo aver spazzato via nel turno precedente i Boston Celtics fanno altrettanto con un’altro pezzo di storia NBA, ovvero i Los Angeles Lakers, ponendosi così come gli assoluti dominatori della Western Conference. Dopo la pesante imbarcata di Portland si rialzano immediatamente i San Antonio Spurs che vanno a vincere a Denver con grande autorità, nello scontro diretto per la seconda piazza della Southeast Division (posto d’onore dietro ai soliti Heat) gli Atlanta Hawks hanno la meglio contro gli Orlando Magic.

    Ennesima prova superlativa per i Miami Heat che in una gara molto sentita battono gli insidiosi New York Knicks dell’astro nascente Jeremy Lin. Ad onor del vero contro una formazione di alto rango arriva la prima vera partita steccata per il playmaker di origini taiwanesi, che deve accontentarsi di soli 8 punti segnati tirando però con un pessimo 1/11 dal campo. I padroni di casa invece danno spettacolo come al solito e collezionano l’ottava vittoria di fila ottenuta sempre (come accade ormai da qualche tempo a questa parte) con oltre 10 punti di scarto, segno inequivocabile della forza di questa squadra che sembra pronta a prendersi ciò che è stato perso nella scorsa stagione nella Finale NBAcontro i Dallas Mavericks. A trascinare i padroni di casa sono i soliti Big Three, con LeBron James quasi in tripla doppia (20 punti, 9 rimbalzi, 8 assist ai quali devono aggiungersi anche 5 recuperi e 2 stoppate per una gara a tutto tondo), Dwyane Wade arriva fino a quota 22 punti e Chris Bosh ne mette 25. Per i Knicks invece 19 punti di Carmelo Anthony ottenuti però con 20 tentativi al tiro.

    LeBron James | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Sorride anche Atlanta che supera i rivali diretti degli Orlando Magic avvicinandoli in classifica. Dwight Howard torna nella sua città natale e non gioca ad alti livelli chiudendo con 12 punti e 12 rimbalzi (ampiamente sotto le sue medie stagionali). I padroni di casa ne approfittano con Josh Smith che piazza una doppia doppia da 22 punti e 12 rimbalzi e con la grande serata di Jannero Pargo autore di 15 punti (3/4 dalla lunga distanza).

    Successo importante anche per i San Antonio Spurs a Denver: gara autoritaria per i texani che si affidano ai Big Parker (16 punti e 12 assist) e Duncan (18 punti e 9 rimbalzi) e grazia all’aiuto di Blair (28 punti e 12 rimbalzi per lui) trionfano in trasferta. Ai Nuggets non bastano le buone prove di Brewer (sostituto del nostro Danilo Gallinari) con 23 punti, di Andre Miller con 20 e di Afflalo con 19. Nonostante il recupero in extremis di Andersen pesano sempre le assenze del “Gallo” di Nenè e di Rudy Fernandez.

    Altra partita perfetta per i Thunder che battono i Los Angeles Lakers apparsi impotenti nei confronti degli avversari che hanno giocato a loro piacimento per tutta la gara. Performance strepitosa per l’asso Kevin Durant (forse il vero successore di Kobe Bryant) che chiude con 33 punti segnati. Westbrook ne aggiunge 19, Harden 16 ed Ibaka fa registrare una doppia doppia da 11 punti e 13 rimbalzi. I gialloviola non possono nulla contro la freschezza fisica e l’atletismo dei giovani Thunder e devono inchinarsi (e probabilmente lasciare proprio a loro lo scettro del dominio nella Western Conference) nonostante i 22 punti di Bryant, i 24 di Pau Gasol ed i 14 di Andrew Bynum ai quali vanno aggiunti anche 12 rimbalzi. Sarà difficile, se non impossibile, fermare Oklahoma City sulla strada della Finale NBA. Il progetto del General Manager Sam Presti, partito dai Seattle Sonics con l’acquisizione di Kevin Durant al Draft del 2007, e proseguito nell’Oklahoma dopo il trasferimento della squadra, è giunto a compimento ed i risultati sono veramente eccellenti.

    Risultati NBA 23 febbraio 2012

    Miami Heat-New York Knicks 102-88
    Mia: Bosh 25, Wade 22, James 20
    N.Y.: Anthony 19, Smith 14, Stoudemire 13

    Atlanta Hawks-Orlando Magic 83-78
    Atl: Smith 22, Pargo 15, Green 14
    Orl: Redick 13, Howard 12, Turkoglu 11

    Denver Nuggets-San Antonio Spurs 99-114
    Den: Brewer 23, Miller 20, Afflalo 19
    S.A.: Blair 28, Duncan 18, Jefferson 17

    Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers 100-85
    Okl: Durant 33, Westbrook 19, Harden 16
    Lak: Bryant 24, Gasol 22, Bynum 14

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Eurolega, Top 16: Milano e Cantù eliminate

    Eurolega, Top 16: Milano e Cantù eliminate

    Serata amara per le squadre italiane impegnate nel quinto turno delle Top 16 di Eurolega: vittoria inutile per l’Emporio Armani Milano che sul difficile parquet dei campioni in carica del Panathinaikos si impone per 67-58 ma viene eliminata per la differenza canestri nei confronti della squadra greca e dell’Unics Kazan. Stesso esito (eliminazione dalla competizione) per la Bennet Cantù che cede di misura al Barcellona (63-62, ultimo tiro della possibile vittoria sbagliato da Basile sulla sirena finale) e paga, come Milano, gli scontri diretti sfavorevoli, dovendo così dire addio ad ogni speranza di passare il turno.

    Nonostante un cuore immenso la Bennet Cantù deve dire addio alla massima competizione continentale per club perdendo all’ultimo tiro contro il Barcellona. Gara di intensità pazzesca, a discapito anche della tecnica e del bel gioco. Si gioca anche sui nervi e le 2 squadre arrivano ai minuti finali punto a punto. E’ Gianluca Basile che si prende la responsabilità dell’ultimo tiro per la vittoria ma braccato dai difensori blaugrana il “Baso” trova solo il ferro, per la delusione di tutti i tifosi accorsi allo stadio per supportare i loro beniamini. I top scorer per la squadra di coach Andrea Trinchieri sono Shermadini con 14 punti, Perkins con 12 e Leunen con 9. Per il Barcellona 13 punti di Ndong, 12 di Navarro e 10 di Lorbek. Cantù viene eliminata per la differenza canestri sfavorevole nei confronti del Maccabi Tel Aviv che assieme al team spagnolo accede invece ai quarti di finale.

    Ioannis Bouroussis, Emporio Armani Milano | © MUSTAFA OZER/AFP/Getty Images

    Stesso esito per l’Emporio Armani Milano che è out dalla competizione per la differenza canestri sfavorevole nei confronti diretti di Panathinaikos ed Unics Kazan. I lombardi però ottengono una grande vittoria su uno dei parquet più difficili d’Europa, quello dei campioni in carica greci. Ottima la prova dei ragazzi di coach Sergio Scariolo che ad un certo punto si sono ritrovati a circa 3 minuti dal termine sul +15 e con la possibilità di ribaltare nel tempo rimanente il -21 dell’andata per tentare una qualificazione clamorosa. Poi però i biancorossi sbagliano i successivi 4 attacchi ed i padroni di casa tirano un sospiro di sollievo accorciando anche il divario. Brillano Melli (13 punti), Fotsis e Bourousis (12 punti).

    Per quanto riguarda le altre sfide il Maccabi strappa il pass per i quarti battendo lo Zalgiris. Vince il Real ma dovrà sperare in una combinazione di risultati nell’ultimo turno per evitare l’eliminazione. Successo anche per l’Ulker che nega la gioia dei playoff (momentaneamente) all’Unics Kazan.

    Risultati quinta giornata TOP 16 Eurolega:

    CSKA Moscow vs Olympiacos 96-64
    Gescrap Bilbao vs Montepaschi Siena 60-59
    Galatasaray Medical Park vs Anadolu Efes 64-56
    Ulker vs Unics Kazan 94-87
    Maccabi Electra vs Zalgiris Kaunas 70-66
    Real Madrid vs Unicaja Malaga 86-65
    Bennet Cantù vs. FC Barcellona Regal 62-63
    Panathinaikos vs. EA7 Emporio Armani Milano 58-67

    CLASSIFICHE:

    GROUP E
    CSKA Moscow 4-1
    GS Medical Park 3-2
    Olympiacos Piraeus 2-3
    Anadolu Efes 1-4

    GROUP F
    Montepaschi Siena 4-1
    Gescrap BB 3-2
    Real Madrid 3-2
    Unicaja 0-5

    GROUP G
    Panathinaikos 3-2
    Unics Kazan 3-2
    Fenerbahce Ulker 2-3
    EA7 Emporio Armani 2-3

    GROUP H
    FC Barcelona Regal 5-0
    Maccabi Electra 3-2
    Bennet Cantù 2-3
    Zalgiris Kaunas 0-5

    * In rosso le squadre qualificate ai Quarti di Finale (playoff)

  • NBA, Belinelli sbanca Cleveland. Disfatta Celtics, rivincita Lakers a Dallas

    NBA, Belinelli sbanca Cleveland. Disfatta Celtics, rivincita Lakers a Dallas

    Ben 13 le partite disputate nella notte NBA.

    Vincono i Toronto Raptors che hanno la meglio sui Detroit Pistons grazie ad un ottimo DeRozan da 23 punti. Per gli ospiti brilla il solito Monroe con 30 punti e 14 rimbalzi.

    Torna a sorridere Sacramento che si impone a Washington con i 22 punti a testa di Thornton ed Evans. Per i Wizards solo 3 uomini in doppia cifra tra i quali spicca un Crawford da 32 punti.

    Tutto facile per i Pacers a Charlotte: 6 uomini in doppia cifra per Indiana, top scorer Hansbrough con 22 punti. I Bobcats hanno in Maggette il miglior realizzatore.

    Molto bene gli Hornets a Cleveland: Marco Belinelli segna nel finale la tripla della sicurezza (l’unica della sua gara) chiudendo alla fine con 19 punti. Importante il contributo di Kaman con 21 punti e 13 rimbalzi. Ai Cavs questa volta non va bene la rimonta nel finale, delude Irving (6 punti e 2/13 dal campo), non basta la doppia doppia di Jamison (22 punti e 12 rimbalzi).

    Brutta sconfitta dei Celtics sul campo dei Thunder: Oklahoma City arriva vicino ai 30 punti di vantaggio nel terzo quarto (90-64) e controlla agevolmente il ritorno velleitario dei “Verdi” nell’ultimo periodo. Westbrook chiude la sua gara con 31 punti e Durant ne aggiunge 28. Per Boston ci sarà molto su cui discutere nel corso della pausa per l’All Star week end.

    Marco Belinelli, New Orleans Hornets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Sul campo dei Nets arriva Dwight Howard, obiettivo di mercato dichiarato di New Jersey ed i tifosi gli riservano una calorosa ed affettuosa accoglienza. Il centro dei Magic però regala un dispiacere ai fan di casa guidando la sua squadra al successo con 20 punti e 17 rimbalzi. Ai Nets non bastano i 24 punti di Brooks ed i 23 di Deron Williams.

    Bene anche Chicago che si sbarazza dei Bucks con una straordinaria prestazione di Joakim Noah che fa registrare la sua prima tripla doppia in carriera da 13 punti, 13 rimbalzi e 10 assist. Rose si limita all’indispensabile (16 punti), Boozer ne aggiunge 20 ed a Milwaukee non serve la prova di Jennings da 20 punti. Ospiti distrutti a rimbalzo (49 a 29 per i Bulls).

    Ottima affermazione anche per i Knicks che disintegrano gli Hawks: Lin infila 17 punti, Novak fa lo stesso e Carmelo Anthony contribuisce con 15 punti e per Atlanta è notte fonda, unica nota positiva i 18 punti di Teague.

    Ancora una sconfitta per i Sixers che vengono beffati nel finale di gara a Houston: 6 uomini in doppia cifra per i Rockets, decisivi i 19 punti di Scola (con 10 rimbalzi) e le giocate di Lowry nei secondi conclusivi (per lui 13 punti). A Philadelphia non serve a molto la splendida prova di Vucevic da 18 punti complessivi.

    Minnesota fa sul serio ed in volata ha la meglio sui Jazz. A tempo scaduto, sul 98-98, il match winner è Luke Ridnour con una parabola ad arcobaleno che si deposita nel canestro di Utah. Per lui 17 punti, sotto i normali standard di rendimento Kevin Love con 10 punti e 10 rimbalzi. Gli ospiti hanno in Millsap il top scorer con 25 punti.

    Un jumper di Monta Ellis ad un secondo dal termine della gara dà la vittoria ai Warriors sui Suns. Non va a buon fine invece il tentativo di Frye per vincere la partita. 26 i punti di Ellis alla fine, per Phoenix 22 punti di Frye e 21 con 15 rimbalzi per Gortat.

    Vendetta per i Los Angeles Lakers che sbancano il campo di Dallas. I texani avevano eliminato i gialloviola negli scorsi playoff, Gasol guida la rivalsa dei californiani con 24 punti mentre ai Mavs non bastano i 25 punti e 12 rimbalzi del leader Dirk Nowitzki.

    I Clippers battono i Nuggets con uno strepitoso Chris Paul da 36 punti. Griffin aggiunge 27 punti e per Denver non c’è nulla da fare. Situazione tragica in Colorado a causa degli infortuni, al momento solo 8 giocatori disponibili, out Gallinari, Nenè, Andersen, Fernandez e Lawson.

    Risultati NBA 22 febbraio 2012

    Toronto Raptors-Detroit Pistons 103-93
    Tor: DeRozan 23, Barbosa 17, James Johnson 15
    Det: Monroe 30, Knight 16, Prince 14

    Washington Wizards-Sacramento Kings 107-115
    Was: Crawford 32, Wall 21, Young 17
    Sac: Evans 22, Thornton 22, Thomas 18

    Charlotte Bobcats-Indiana Pacers 88-102
    Cha: Maggette 20, Augustin 15, Walker 14
    Ind: Hansbrough 22, Granger 12, Price 11

    Cleveland Cavaliers-New Orleans Hornets 84-89
    Cle: Jamison 22, Gee 13, Sessions 11
    N.O.: Kaman 21, Belinelli 19, Jack 16

    Oklahoma City Thunder-Boston Celtics 119-104
    Okl: Westbrook 31, Durant 28, Cook 17, Harden 17
    Bos: Garnett 23, Pierce 23, Allen 21

    New Jersey Nets-Orlando Magic 91-108
    N.J.: Brooks 24, Deron Williams 23, Lopez 15
    Orl: Howard 20, Davis 16, Anderson 14

    New York Knicks-Atlanta Hawks 99-82
    N.Y.: Lin 17, Novak 17, Fields 16
    Atl: Teague 18, Green 16, Smith 13

    Chicago Bulls-Milwaukee Bucks 110-91
    Chi: Boozer 20, Deng 16, Rose 16
    Mil: Jennings 20, Ilyasova 15, Leuer 14

    Houston Rockets-Philadelphia 76ers 93-87
    Hou: Scola 19, Martin 16, Lowry 13
    Phi: Vucevic 18, Williams 17, Young 15

    Minnesota Timberwolves-Utah Jazz 100-98
    Min: Barea 22, Ridnour 17, Pekovic 15
    Uta: Millsap 25, Howard 19, Jefferson 18

    Phoenix Suns-Golden State Warriors 104-106
    Pho: Frye 22, Gortat 21, Dudley 17
    G.S.: Ellis 26, Wright 23, Lee 22

    Dallas Mavericks-Los Angeles Lakers 91-96
    Dal: Nowitzki 25, Carter 20, Terry 16
    Lak: Gasol 24, Bynum 19, Fisher 15, Bryant 15

    Los Angeles Clippers-Denver Nuggets 103-95
    Cli: Paul 36, Griffin 27, Foye 11
    Den: Afflalo 20, Hamilton 18, Faried 12, Brewer 12

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Eurolega, Top 16: Siena beffata sulla sirena a Bilbao

    Eurolega, Top 16: Siena beffata sulla sirena a Bilbao

    Beffa finale per la Montepaschi Siena nella quinta giornata delle Top 16 di Eurolega: la squadra di coach Simone Pianigiani, impegnata a Bilbao, subisce il canestro del sorpasso a tempo scaduto per opera di Raul Lopez e deve inchinarsi per 60-59 ai baschi. Rimandata la qualificazione matematica ai quarti di Finale che ora verrà decisa nell’ultima partita da giocare in casa contro il Real Madrid che è fortemente indiziato di una clamorosa eliminazione in quanto si trova in svantaggio negli scontri diretti proprio contro Bilbao ed al momento anche contro i campioni d’Italia che in Spagna si sono imposti di ben 19 punti.

    I Toscani pagano la fatica e gli sforzi profusi in Coppa Italia, le percentuali di realizzazione sono bassissime ed inoltre viene meno la solita energia a rimbalzo che permette agli spagnoli una marea di seconde opportunità. Lo spettacolo non è dei migliori, 15 punti complessivi delle 2 squadre nel primo quarto, con i padroni di casa che sbagliano 11 delle prime 12 conclusioni ma Siena non riesce a scappare via perchè difetta anche lei nella mira, ed infatti a cavallo tra i primi 2 quarti i biancoverdi restano per ben 9 minuti senza canestri dal campo con un orrendo 0/9 da 2 ed un rivedibile 0/4 da 3 punti. Bilbao così si riprende la testa della gara sul 12-10 con un parziale di 7-0 e chiude avanti 22-21 il primo tempo.

    David Andersen, Montepaschi Siena | © RAFA RIVAS/AFP/Getty Images

    Nella ripresa Siena mette sempre la testa avanti ma viene sistematicamente ripresa grazie ai rimbalzi offensivi concessi agli avversari, si arriva nell’ultimo minuto punto a punto: Thornton infila il 58-59 che sembra poter dare la vittoria alla squadra di Pianigiani ma sulla sirena finale ecco che arriva il sigillo di Raul Lopez che permette ai baschi di sognare la qualificazione a discapito del Real Madrid. Alla fine top scorer è Banic con 16 punti mentre per i toscani ci sono i 14 punti di Rakocevic.

    Nelle altre gare il CSKA Mosca disintegra l’Olympiacos (96-64) e si qualifica per i playoff mentre il Galatasaray continua a sognare grazie alla vittoria sull’Efes per 64-56.

    Risultati quinta giornata TOP 16 Eurolega:

    CSKA Moscow vs Olympiacos 96-64
    Gescrap Bilbao vs Montepaschi Siena 60-59
    Galatasaray Medical Park vs Anadolu Efes 64-56
    Ulker vs Unics Kazan giovedì ore 19:00
    Maccabi Electra vs Zalgiris Kaunas giovedì ore 20:05
    Real Madrid vs Unicaja Malaga giovedì ore 20:45
    Bennet Cantù vs. FC Barcellona Regal giovedì ore 20:45
    Panathinaikos vs. EA7 Emporio Armani Milano giovedì ore 21:00

    CLASSIFICHE:

    GROUP E
    CSKA Moscow 4-1
    GS Medical Park 3-2
    Olympiacos Piraeus 2-3
    Anadolu Efes 1-4

    GROUP F
    Montepaschi Siena 4-1
    Gescrap BB 3-2
    Real Madrid 2-2
    Unicaja 0-4

    GROUP G
    Unics Kazan 3-1
    Panathinaikos 3-1
    Fenerbahce Ulker 1-3
    EA7 Emporio Armani 1-3

    GROUP H
    FC Barcelona Regal 4-0
    Bennet Cantù 2-2
    Maccabi Electra 2-2
    Zalgiris Kaunas 0-4

    * In rosso le squadre qualificate ai Quarti di Finale (playoff)