Categoria: Basket

  • Super Belinelli, Boston stritola Miami

    Super Belinelli, Boston stritola Miami

    Netta vittoria dei Boston Celtics contro i Miami Heat: le 2 formazioni decidono di tenere a riposo tutte le loro stelle, l’unico a mettere piede in campo è Paul Pierce che gioca però solo il minimo indispensabile, ovvero 18 minuti. Il top scorer dei padroni di casa è così Sasha Pavlovic autore di 16 punti. Gli ospiti giocano una brutta gara in cui riescono a racimolare a malapena 66 punti (12 di Pittman ed 11 di James Jones) regalando così il primo posto nella Eastern Conference ai Chicago Bulls, diventati irraggiungibili.

    Altro risultato importante della notte è quello degli Atlanta Hawks che battendo i Los Angeles Clippers regalano matematicamente il titolo della Pacific Division ai Los Angeles Lakers e con ogni probabilità il terzo posto nella griglia playoff della Western Conference. Gli Hawks sfruttano al meglio la buona vena realizzativa di Joe Johnson (28 punti) di Jeff Teague (21 punti) e di Josh Smith (18 punti ai quali si devono aggiungere anche 10 rimbalzi). Ai californiani non serve la migliore prova della stagione di Blake Griffin (36 punti ed 8 rimbalzi a fine gara) ed un ottimo Chris Paul (34 punti ed 8 assist), il rischio per i Clippers ora è di perdere anche il vantaggio del fattore campo in vista del primo turno dei playoff.

    Paul Millsap, Utah Jazz | © Harry How/Getty Images

    Pochi problemi per Oklahoma City contro Sacramento: i Kings giocano un ottimo primo quarto sotto il profilo offensivo (40 punti) ma il livello dei Thunder è nettamente superiore e nel prosieguo del match viene a galla. Indisponibile James Harden (per i postumi della gomitata killer di Ron Artest) si mette in evidenza Cook che infila tutti i suoi 19 punti nell’ultima frazione di gioco. Durant segna 32 punti con 9 rimbalzi e tanto basta ai padroni di casa per superare gli avversari che mettono in mostra un grande Cousins (32 punti e 7 rimbalzi), un solido Evans (18 punti) ed un sostanzioso Thompson (22 punti con soli 11 tiri presi).

    Un super Marco Belinelli trascina i suoi New Orleans Hornets alla vittoria contro i Golden State Warriors. Per la guardia Azzurra match da 23 punti dei quali 2 importantissimi quando a 7 decimi di secondo dalla fine brucia il canestro avversario e regala la vittoria ai suoi compagni. Per i Warriors invece 16 punti del solito Klay Thompson e doppia doppia di Jenkins da 10 punti e 10 assist.

    Infine lo spareggio per eccedere ai playoff tra Utah e Phoenix va ai Jazz che mandano KO Nash e compagni ed ottengono la matematica qualificazione per la post season dove incontreranno però la testa di serie numero 1 ovvero i San Antoniuo Spurs. Successo con pieno merito per gli uomini di coach Corbin che dominano grazie alla coppia di lunghi JeffersonMillsap (per il primo 18 punti e 16 rimbalzi, per il secondo 26 punti e 15 rimbalzi). Utah mantiene la leadership del match dall’inizio ma riesce a scrollarsi i Suns di dosso solo nel finale, non basta agli ospiti la prova di Nash da 14 punti ed 11 assist, Redd prova ad aiutare il compagno con 15 punti vista la brutta serata di Gortat (solo 2 punti con 1/8 dal campo) e l’assenza di Channing Frye, ma ovviamente non può bastare. Jazz ai playoff, Suns fuori dalla post season.

    Risultati NBA 24 aprile 2012

    Atlanta Hawks-Los Angeles Clippers 109-102
    Boston Celtics-Miami Heat 78-66
    Oklahoma City Thunder-Sacramento Kings 118-110
    Utah Jazz-Phoenix Suns 100-88
    Golden State Warriors-New Orleans Hornets 81-83

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Spurs primi ad Ovest. Sixers ai playoff, Bucks eliminati

    NBA, Spurs primi ad Ovest. Sixers ai playoff, Bucks eliminati

    I Philadelphia 76ers festeggiano la matematica qualificazione ai playoff battendo i New Jersey Nets: gara meno scontata del previsto che resta in bilico fino a metà quarto periodo, poi gli ospiti piazzano il parziale decisivo. Per i Sixers ci sono 15 punti a testa del trio YoungHolidayBrand, 13 i punti di Turner, 11 quelli di Louis Williams mentre Iguodala sfiora la tripla doppia con 14 punti, 7 rimbalzi e 9 assist. I padroni di casa provano a resistere grazie alle buone prove di Brooks (18 punti) ed Humphries (16 punti e 12 rimbalzi) che però si rivelano insufficienti a fine gara. Per i Nets addio ufficile al New Jersey (ultima gara casalinga della stagione), il prossimo anno la franchigia giocherà a Brooklyn nella nuovissima Arena (e per questo si chiameranno Brooklyn Nets). Addio con polemica dato che il governatore dello Stato, Christie, in una conferenza stampa prima della gara ha dichiarato: “Cosa posso dire ai Nets? Semplicemente Addio! Voi non volete restare, ma noi non vi vogliamo più qui!“.

    Vittoria inutile per i Milwaukee Bucks che hanno la meglio sui Toronto Raptors ma complice il successo di Philadelphia devono dire addio ad ogni speranza di post season, rendendo inutile la prossima gara in casa da giocare proprio contro i Sixers che avrebbe potuto portare anche a clamorosi risvolti. Per i canadesi si mette in evidenza James Johnson autore di una doppia doppia da 22 punti e 13 rimbalzi mentre i padroni di casa trionfano con un super Ilyasova (19 punti e 15 rimbalzi) ed i contributi di Jennings (25 punti) e Monta Ellis (17 punti).

    Con il terzo posto della Eastern Conference assicurato gli Indiana Pacers possono permettersi un largo turnover nella sfida divisionale contro Detroit ma pur tenendo a riposo molti titolari riescono a battere i Pistons. A guidare i padroni di casa ci pensa Paul George autore di 27 punti e 10 rimbalzi e David West aggiunge 20 punti. Agli ospiti non bastano i 18 punti e 12 rimbalzi di Greg Monroe ed i 16 di Ben Gordon. Per il team del Michigan comunque il futuro fa meno paura dopo gli ultimi disastrosi anni, basterà scegliere con oculatezza nel prossimo Draft per completare una ricostruzione che potrà dare i suoi frutti in tempi relativamente brevi.

    San Antonio Spurs | © Harry How Getty Images

    Ancora una prova pessima per i Charlotte Bobcats, sempre più squadra barzelletta della Lega ed a forte rischio di diventare a fine stagione la peggiore franchigia di sempre della NBA per quanto riguarda la percentuale di vittorie. I Wizards, nel match più inutile dell’anno visti i risultati dei 2 team, si impongono con una facilità notevole nonostante siano penultimi in classifica proprio davanti a Charlotte, di ben 28 punti il divario a fine match tra le formazioni. Per Washington ci sono i 18 punti di Nenè, i 16 di Vesely e la doppia doppia di John Wall 16 punti e 14 assist. I disastrati ‘Cats portano solo 2 uomini in doppia cifra, Henderson chiude con 19 punti ed Augustin con 15.

    Memphis resta in corsa per la terza piazza ad Ovest battendo i Cavaliers ormai privi di ogni stimolo. Nel primo tempo Irving e Jamison provano a firmare la possibile sorpresa di giornata ma nel secondo tempo non c’è storia ed il team del Tennessee trionfa in scioltezza. Per Cleveland i già citati Irving e Jamison piazzano rispettivamente 25 e 17 punti, i Grizzlies da parte loro portano 6 uomini in doppia cifra, Speights in doppia doppia con 17 punti e 10 rimbalzi, 17 i punti di Marc Gasol, 15 di Gay, 14 di Mayo e 12 di Conley mentre Tony Allen infila 13 punti, 8 rimbalzi e ben 8 recuperi.

    Infine gli Spurs ottengono matematicamente il primo posto della Western Conference asfaltando i Blazers: per San Antonio come al solito ampie rotazioni e tutti i 13 giocatori utilizzati segnano almeno 2 punti. Top scorer Duncan e Green con 18 punti ciascuno, per Portland 24 di Matthews e doppia doppia di Hickson (14 punti e 10 rimbalzi).

    Risultati NBA 23 aprile 2012

    Washington Wizards-Charlotte Bobcats 101-73
    Indiana Pacers-Detroit Pistons 103-97
    New Jersey Nets-Philadelphia 76ers 87-105
    Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 92-86
    Memphis Grizzlies-Cleveland Cavaliers109-101
    San Antonio Spurs-Portland Trail Blazers 124-89

    LE CLASSIFICHE NBA  

    GLI HIGHLIGHTS NBA 24/04:

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    TOP 10 NBA 24/04:

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  • NBA, follia Metta World Peace: gomitata killer su James Harden

    NBA, follia Metta World Peace: gomitata killer su James Harden

    Ne avevamo già parlato piuttosto ampiamente nell’articolo dedicato ai risultati quotidiani della notte NBA ma l’argomento certamente merita anche una trattazione a parte. Nell’incontro svoltosi nella serata italiana tra Los Angeles Lakers ed Oklahoma City Thunder è andata in scena la follia pura di Ron Artest, ora Metta World Peace (nome cambiato in Estate all’anagrafe): a circa 90 secondi dalla fine del primo tempo l’ala gialloviola è autore di un gesto sconsiderato, scriteriato e deprecabile, dopo aver segnato 2 punti in contropiede e portato i suoi compagni sul -1 con la schiacciata del 48-47. In un impeto di foga rifila una sonora gomitata all’incolpevole James Harden dei Thunder che purtroppo si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.

    Immagini eloquenti, World Peace tenta di giustificarsi con gli arbitri ma l’instant replay lo inchioda alle sue colpe. La conseguenza è la logica espulsione, decisione sacrosanta ma il pubblico di fede gialloviola con cattivo gusto applaude l’uscita di scena del giocatore che lentamente si avvia negli spogliatoi. Certamente non è un gesto da appaludire quello del numero 15 californiano che capisce di averla fatta grossa.

    Le conseguenze peggiori le riporta però Harden che stordito rientra anticipatamente per curarsi. Proverà anche a rientrare in partita ma l’intontimento evidente fa propendere coach Scott Brooks a non impiegarlo più per il resto del match.

    James Harden steso da World Peace | © Stephen Dunn/Getty Images)

    Non è la prima volta che il fu Ron Artest cade in questi gesti da censura: famoso è il suo gesto di esplosione al Palace di Auburn Hills, casa dei Detroit Pistons, quando diede vita ad una rissa con i giocatori avversari e con un tifoso reo di avergli tirato un contenitore di una bibita addosso. Allora Artest militava negli Indiana Pacers. Fu lungamente sospeso dalla NBA e la squadra di Indianapolis poco dopo si sbarazzò di lui spedendolo a Sacramento.

    In Estate aveva cambiato il suo nome all’anagrafe in Metta World Peace, letteralmente “incontra (oppure metti) pace nel Mondo”, per far capire alle persone di essere cambiato, ma evidentemenet alcune cose non possono cambiare perchè sono scritte nel DNA e questo gesto bruttissimo ne è la prova.

    Ora si attende la decisione della NBA in merito all’accaduto. Tra pochi giorni cominceranno i playoff ed in molti sono pronti a scommettere che World Peace non giocherà neanche una gara.

    LEGGI ANCHE:

    IL VIDEO GOMITATA KILLER DI METTA WOLRD PEACE A JAMES HARDEN:
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  • NBA, Bryant affonda Thunder. Gallinari schianta Magic. OK Spurs Knicks

    NBA, Bryant affonda Thunder. Gallinari schianta Magic. OK Spurs Knicks

    Partita stupenda a Los Angeles dove i Lakers hanno la meglio sui Thunder dopo 2 overtime: gara equilibrata nel primo tempo dove ad una manciata di secondi dal termine esplode la follia di Ron Artest: l’ala dei gialloviola, grande protagonista fino a quel momento, dopo un canestro rifila una sonora gomitata al povero ed incolpevole Harden trovatosi nel posto sbagliato nel momento sbagliato (a fine pagina il video della gomitata-killer). Il deprecabile gesto viene giustamente punito dagli arbitri con l’espulsione, i tifosi losangelini si dimostrano poco sportivi applaudendo il giocatore al rientro negli spogliatoi. Gesto ancor più da condannare se si pensa che Artest in Estate ha cambiato il proprio nome in Metta World Peace ovvero tradotto letteralmente “metti pace nel Mondo”. Di benevolo e pacifico il suo gesto ha davvero ben poco, ed il povero Harden non rientrerà più sul parquet per continuare il match. Tornando alla partita gli ospiti mettono il turbo ed arrivano vicini ai 20 punti di vantaggio prima dello show costruito da Kobe Bryant che nell’ultimo quarto a furia di canestri d’autore e di assist porta il punteggio in parità cosa che vale il primo overtime. Qui i Lakers sembrano allungare ma vengono ripresi negli ultimi istanti da Oklahoma City. Si va al secondo supplementare dove non c’è storia, Bryant gioca un basket sublime nei momenti topici e con 26 punti, 6 rimbalzi ed 8 assit guida i suoi compagni al successo. Contributo importante da parte di Pau Gasol che sfiora la tripla doppia con 20 punti, 14 rimbalzi e 9 assist, prezioso Jordan Hill che firma una sontuosa doppia doppia da 14 punti e 15 rimbalzi. Per Oklahoma City brilla il solito Durant (35 punti), Westbrook deleterio (dalle sue scelte scriteriate parte la rimonta Lakers) con 14 punti, 10 assist ma un orrendo 3/22 al tiro. I Lakers a meno di clamorosi epiloghi blindano il terzo posto ad Ovest.

    Sorride anche New York che sbanca Atlanta guidata da un super Carmelo Anthony da 39 punti e 10 rimbalzi (suo il canestro della vittoria). Ottimo l’apporto di Stoudemire che chiude in doppia doppia (22 punti e 12 rimbalzi) con un Fields quasi perfetto dal campo (18 punti). Agli Hawks non basta la miglior gara stagionale di Marvin Williams (29 punti ed 11 rimbalzi) con Teague e Joe Johnson autori rispettivamente di 23 e 22 punti.

    Facile affermazione di Sacramento a Charlotte: i protagonisti sono Cousins (29 punti e 10 rimbalzi) ed Evans (22 punti) con Jason Thompson che sforna una prova a tutto tondo (14 punti, 11 rimbalzi, 7 assist e 5 recuperi). I Bobcats, sempre più proiettati ad essere la peggiore squadra della storia della NBA, hanno 13 punti a testa da Walker, Brown e Mullens.

    Dopo lo scivolone contro i Wizards tornano alla vittoria gli Heat che si sbarazzano nel finale dei Rockets ora matematicamente fuori dalla post season. Senza Wade e Bosh a guidare Miami ci pensa LeBron James con 32 punti, 8 rimbalzi e 5 assist. Ai texani non basta la buona prova di Parsons da 23 punti.

    Detroit supera di misura Toronto grazie ai 19 punti a testa di Gordon e Knight. Monroe arpiona 17 rimbalzi (con 8 punti) e per i Raptors è notte fonda nonostante i 16 punti di DeRozan.

    Kobe Bryant, Los Angeles Lakers | © Stephen Dunn/Getty Images

    San Antonio, grazie al KO dei Thunder a Los Angeles, blinda il primo posto della Western Conference (basterà un solo successo nelle prossime 3 gare per la matematica certezza). Gli Spurs fanno fuori i Cavaliers vincendo ogni singolo quarto di gioco. Come al solito ampie rotazioni per coach Popovich ed il migliore è Ginobili con 20 punti. Gli ospiti hanno i migliori realizzatori in Irving (19 punti) e Jamison (21).

    In una gara dal significato nullo i Warriors hanno la meglio sui Timberwolves: la chiave del successo è il play Charles Jenkins con 24 punti, 9 assist e 6 rimbalzi. Minnesota, sempre priva dei suoi uomini migliori (in primis Kevin Love), trova 19 punti e 16 rimbalzi da Pekovic e 14 punti e 12 assist da Barea.

    Sorride Danilo Gallinari che firma 17 punti e 7 rimbalzi nella vittoria dei suoi Nuggets sugli Orlando Magic: l’unica nota positiva per gli ospiti è Ryan Anderson che chiude con 24 punti e 9 rimbalzi, mentre per Denver oltre al “Gallo” ci sono i 17 punti di McGee e le doppie doppie di Lawson (13 punti e 10 assist) e di Faried (11 punti e 10 rimbalzi).

    Non va bene invece a Marco Belinelli: i suoi Hornets incappano in un pessimo ultimo periodo contro i Clippers (33-14 il parziale) dilapidando l’ampio margine fin lì costruito. Per la guardia Azzurra solo 3 punti a referto, il miglior realizzatore di New Orleans è l’ex Eric Gordon con 17 punti. Per Los Angeles sono solamente 3 i giocatori in doppia cifra ma tanto basta per accaparrarsi la vittoria: Foye piazza 24 punti, Paul 33 con 13 assist e Griffin 21 con 15 rimbalzi.

    Risultati NBA 22 aprile 2012

    Atlanta Hawks-New York Knicks 112-113
    Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder 114-106 (2 overtime)
    Charlotte Bobcats-Sacramento Kings 88-114
    Miami Heat-Houston Rockets 97-88
    Detroit Pistons-Toronto Raptors 76-73
    San Antonio Spurs-Cleveland Cavaliers 114-98
    Minnesota Timberwolves-Golden State Warriors 88-93
    Denver Nuggets-Orlando Magic 101-74
    Los Angeles Clippers-New Orleans Hornets 107-98

    LE CLASSIFICHE 

    IL FOLLE GESTO DI METTA WORLD PEACE:

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    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Basket, Siena stritola Treviso. Successi per Milano, Cantù e Pesaro

    Basket, Siena stritola Treviso. Successi per Milano, Cantù e Pesaro

    Ultime giornate di regular season per il campionato italiano di Serie A di basket. Nell’anticipo del 30esimo turno l’Angelico Biella supera il fanalino di coda Casale Monferrato nel derby piemontese ed ottiene la salvezza matematica, condannando quasi definitivamente alla retrocessione gli avversari. Per Biella ci sono 18 punti di Coleman, 13 a testa per Miralles e Dragicevic e 12 per Pullen, agli ospiti non batsano i 23 punti di Shakur, i 20 di Stevic ed i 13 di Minard.

    Nell’altro anticipo di sabato sera Cremona piazza la sesta vittoria nelle ultime 8 uscite battendo Montegranaro (Sean May infortunato fino alla fine della stagione). Protagonisti della serata per gli ospiti sono Cinciarini, autore di 19 punti, e Rich che chiude a quota 17. Per Montegranaro si segnala Zoroski con 24 punti, poi quasi più niente.

    La Montepaschi Siena compie un altro passo avanti per il primo posto matematico in campionato annientando la Benetton Treviso: gli ospiti restano in partita fino a metà gara, poi vengono spazzati via da Aradori (19 punti), Andersen (16), Moss e McCalebb (con 13 punti ciascuno). Ai veneti non basta la buona prova di Jeff Viggiano (17 punti e 7 rimbalzi). A 4 giornate dalla fine, per i toscani la strada è spianata: basterà una sola vittoria per avere il vantaggio del fattore campo nei playoff.

    Facile successo per la Virtus Bologna contro Caserta: decide l’incontro un super Koponen da 21 punti, ben coadiuvato da Sanikidze che infila 15 punti e 10 rimbalzi e da Gigli che chiude il suo match in doppia doppia (13 punti ed 11 rimbalzi). Per i campani si salva Doornekamp (13 punti) ed Andre Smith arriva a quota 12.

    Malik Hairston, Emporio Armani Milano | © MUSTAFA OZER/AFP/Getty Images

    Milano sbanca Avellino ed ottiene la quarta vittoria di fila: Malik Hairston è incontenibile e piazza ben 27 punti, Fotsis contribuisce con 17 punti e 7 rimbalzi e l’altro greco Bourousis aggiunge 10 punti ed 8 rimbalzi. Per La Sidigas non cè scampo nonostante una prova generosa, alla fine Gaddefors sigla 19 punti, Linton Johnson 16 e Marques Green 15.

    La Scavolini Pesaro infila la sesta affermazione nelle ultime 7 gare battendo una diretta concorrente per i piani alti, ovvero Sassari: i marchigiani ribaltano anche la differenza canestri rispetto all’andata, cosa molto importante in caso di arrivo a pari punti in classifica. Pesaro guida dall’inizio alla fine ma gli isolani restano sempre a contatto. Brilla il solito James White che trascina al successo i suoi compagni con 24 punti, Jumaine Jones sfiora la doppia doppia (20 punti e 9 rimbalzi) e Richard Hickman segna 19 punti di capitale importanza. Agli ospiti non serve la super partita di Drake Diener (30 punti e 10 rimbalzi per lui), i 17 del cugino Travis Diener e la sontuosa doppia doppia di Tony Easley (13 punti e 15 rimbalzi di cui 10 in attacco).

    Bene anche Venezia che ormai pare destinata a giocare i prossimi playoff pur essendo una neo promossa. La Virtus Roma va KO per mano degli scatenati Alvin Young (23 punti e 9 rimbalzi) e Keydren Clark (20 punti). Per i giallorossi ci sono 22 punti e 9 rimbalzi di Datome, 16 di Tucker e la doppia doppia di Varnado (13 punti e 10 rimbalzi).

    Infine nel posticipo di giornata Cantù vince il derby lombardo contro Varese: match non bellissimo ma molto intenso. La Bennet trova la via del successo nella ripresa grazie ai 18 punti e 13 rimbalzi di Brunner, ai 17 di Leunen ed ai 10 di Perkins. Top scorer degli ospiti è Fajardo con 14 punti.

    RISULTATI SERIE A 30ESIMA GIORNATA (riposo per Teramo):

    Angelico Biella vs Novipiù Casale Monferrato 87-78
    Fabi Shoes Montegranaro vs Vanoli Braga Cremona 66-73
    Montepaschi Siena vs Benetton Treviso 90-67
    Canadian Solar Bologna vs Otto Caserta 84-66
    Sidigas Avellino vs EA7 Emporio Armani Milano 77-90
    Scavolini Siviglia Pesaro vs Banco di Sardegna Sassari 89-81
    Umana Venezia vs Acea Roma 83-69
    Bennet Cantù vs Cimberio Varese 76-66

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 42
    2. Bennet Cantù 38
    3. EA7 Emporio Armani MI 36
    4. Scavolini Siviglia PS 36
    5. Banco di Sardegna SS 34
    6. Umana VE 34
    7. Canadian Solar BO 32
    8. Cimberio VA 28
    9. Sidigas AV 26
    10. Virtus Roma 26
    11. Benetton TV 24
    12. Angelico BI 24
    13. Vanoli Braga CR 24
    14. Otto CE 22
    15. Fabi Shoes MGR 22
    16. Banca Tercas TE 20
    17. Novipiù Casale Monferrato 12

  • NBA, Gallinari sbanca Phoenix e va ai playoff. Washington batte Miami

    NBA, Gallinari sbanca Phoenix e va ai playoff. Washington batte Miami

    Danilo Gallinari ed i suoi Denver Nuggets sbancano Phoenix ed ottengono la matematica qualificazione per gli imminenti playoff. Nella notte in cui Steve Nash sale al quinto posto assoluto nella storia della NBA per quanto riguarda gli assist in carriera (9897 al momento) l’ala Azzurra piazza una performance da 13 punti con un plus-minus di +21. Il giocatore chiave degli ospiti è Ty Lawson che infila 29 punti (con un perfetto 5/5 da 3 punti) con 10 assist. Il rookie rivelazione Faried piazza la solita doppia doppia (18 punti e 14 rimbalzi) ed ai Suns non bastano i 28 punti di Brown, i 13 assist di Nash e la doppia doppia di Gortat (18 punti ed 11 rimbalzi).

    Miami sottovaluta l’impegno con i Wizards e perdendo la partita abbandona quasi definitivamente le possibilità di agganciare il primo posto nella Eastern Conference. Gli Heat lasciano Bosh e James a riposo puntando tutto su Wade ma dopo 3 minuti la guardia di Miami si lussa un dito e deve abbandonare il parquet non rientrando più a giocare. Washington ne approfitta grazie ai 22 punti di Martin, ai 17 di Seraphin ed alla doppia doppia di Wall (13 punti e 13 assist). Senza le 3 Stelle i padroni di casa si affidano a Chalmers (16 punti) e Miller (16 punti e 10 rimbalzi) ma non serve per portare a casa la vittoria.

    I Sixers compiono un passo importante in chiave playoff vincendo ad Indianapolis in overtime: sono 5 i giocatori in doppia cifra per Philadelphia, Brand segna 20 punti, Williams 19, Holiday 17, Iguodala 16 e Young 15. Ai Pacers non basta uno stellare West (32 punti e 12 rimbalzi), fuori partita Granger (4 punti in 40 minuti di impiego).

    Chicago blinda il primo posto della Eastern Confernce battendo i campioni in carica dei Mavericks. Rose torna in campo dopo l’enensimo stop per infortunio e segna 11 punti con 8 assist, il top scorer dei Bulls è Deng con 22 punti, Hamilton ne piazza 19 e Boozer infila la doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi. Per i texani invece 17 punti sono di Nowitzki, 16 di Beaubois e 15 di Carter.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Doug Pensinger Getty Images

    Memphis tenta di insidiare Lakers e Clippers nella corsa al terzo posto superando i Blazers: Rudy Gay sigla 21 punti (compresa la decisiva stoppata nel finale su Matthews che avrebbe potuto dare la vittoria a Portland) e Speights aggiunge un’importante doppia doppia da 13 punti ed 11 rimbalzi. Per gli ospiti si mette in luce il solito Hickson (ottimo il suo score da quando è arrivato in Oregon dopo il taglio subìto dai Kings) con 23 punti e 13 rimbalzi mentre Crawford arriva a quota 21 punti.

    Houston prova a sperare nella post season con l’affermazione contro i Warriors ormai in caduta libera (ottava sconfitta di fila): decidono la sfida i 20 punti di Lee, i 18 di Dragic ed i 13 di Scola. Per i californiani sono 24 i punti del rookie Klay Thompson e 19 quelli di Rush.

    Anche Milwaukee prova a restare viva nella corsa playoff ad Est mandando KO i Nets: sontuosa la prova di Jennings da 30 punti, 6 assist e 6 rimbalzi con Ilyasova che piazza la solita doppia doppia (17 punti e 17 rimbalzi). New Jersey, priva di molti giocatori, trova la buona prestazione di Wallace (18 punti ed 11 rimbalzi) con Brooks e Green che aggiungono rispettivamente 17 e 16 punti.

    Ancora overtime fortunato per gli Utah Jazz (e siamo a quota 3 di fila) che hanno la meglio sui Magic. 21 punti a testa per Jefferson ed Harris (che smista anche 10 assist), 18 punti sono di Millsap con Favors che va in doppia doppia (16 punti ed 11 rimbalzi). Orlando porta tutto lo starting five in doppia cifra (Anderson e Jason Richardson 21 punti, Redick 15 punti, Davis 17 punti e 13 rimbalzi e Nelson 23 punti ed 11 assist) ma viene condannata dalla panchina (solo 10 punti sui 107 di squadra). I Jazz sono ora ottavi ad Ovest e dovranno vincere le prossime ultime 2 gare per tenere l’ultimo seed disponibile ed entrare matematicamente nei playoff.

    Risultati NBA 21 aprile 2012

    Phoenix Suns-Denver Nuggets 107-118
    Indiana Pacers-Philadelphia 76ers 106-109 (overtime)
    Miami Heat-Washington Wizards 84-86
    Chicago Bulls-Dallas Mavericks 93-83
    Memphis Grizzlies-Portland Trail Blazers 93-89
    Houston Rockets-Golden State Warriors 99-96
    Milwaukee Bucks-New Jersey Nets 106-95
    Utah Jazz-Orlando Magic 117-107

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, male i Knicks. Atlanta batte Boston, bene Spurs e Thunder

    NBA, male i Knicks. Atlanta batte Boston, bene Spurs e Thunder

    I Grizzlies espugnano Charlotte grazie ad un ultimo quarto in cui infliggono un parziale di 28-15 ai Bobcats. A guidare la franchigia del Tennessee è Mike Conley autore di 20 punti e 7 assist, la pessima giornata di Rudy Gay (solo 9 punti e 4/14 al tiro) è mitigata da Zach Randolph che infila 14 punti, 4 assist e 6 rimbalzi dalla panchina. Ai padroni di casa non serve a molto la prova di Gerald Henderson da 32 punti e la doppia doppia di Mullens (11 punti ed altrettanti rimbalzi).

    In un antipasto del primo turno dei prossimi playoff gli Atlanta Hawks battono i Boston Celtics ed avranno il vantaggio del fattore campo nella sfida di post season proprio contro i “Verdi”. Le chiavi del successo dei padroni di casa sono Joe Johnson (30 punti, 5 rimbalzi e 6 assist) e Josh Smith (doppia doppia da 19 punti e 12 rimbalzi). Boston tiene a riposo tutti i suoi migliori giocatori (Allen, Pierce, Garnett e Rondo) proprio in previsione degli imminenti playoff, il migliore così è Bradley con 28 punti.

    Nel giorno del ritorno di Amar’è Stoudemire dall’infortunio alla schiena i New York Knicks incappano in una evitabilissima sconfitta a Cleveland. Gli ospiti vengono dominati a rimbalzo (52-32 per i Cavs) ed alla fine ci sono 15 punti per Novak e Stoudemire, 12 per Anthony ed 11 per Smith. I Cavaliers usufruiscono delle buone prove di Irving (21 punti), di Samuels (15) e di Harris (doppia doppia da 19 punti e 12 rimbalzi).

    San Antonio Spurs | © Harry How Getty Images

    I Dallas Mavericks superano i Golden State Warriors ed a meno di clamorosi epiloghi blindano il sesto posto della Western Conference (a discapito dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari) che farà loro evitare gli spauracchi Oklahoma City Thunder e San Antonio Spurs nel primo turno della post seson. Per i texani 5 uomini in doppia cifra: Vince Carter piazza 19 punti e 9 rimbalzi, Brendan Wright 17, Delonte West e Dirk Nowitzki 16 ed infine Shawn Marion 14. I californiani, decimati dagli infortuni, trovano 19 punti da Dorell Wright, 20 con 8 rimbalzi da Brandon Rush, 26 dal rookie Klay Thompson e la doppia doppia del playmaker Jenkins (10 punti e 10 assist).

    San Antonio sgretola i Los Angeles Lakers: coach Popovich limita al massimo a 26 minuti l’impiego sul parquet dei suoi giocatori migliori ma nonostante queste ampie rotazioni i neroargento rifilano ben 24 punti di scarto agli avversari. Per Tim Duncan ci sono 21 punti ed 8 rimbalzi mentre Ginobili e Parker arrivano a quota 20 (per quest’ultimo si aggiungon anche 10 assist, per l’argentino anche 6 rimbalzi e 7 assist). Ai gialloviola non basta il rientro in campo di Kobe Bryant (18 punti alla fine) mentre Bynum segna 17 punti. Le ultime giornate saranno determinanti per stabilire chi tra Lakers, Clippers e Grizzlies avrà il vantaggio del fattore campo nel primo turno dei playoff.

    Infine facile successo degli Oklahoma City Thunder sul parquet dei Sacramento Kings: a trascinare gli ospiti è il solito Kevin Durant che sfiora la tripla doppia chiudendo con 29 punti (9/15 al tiro), 14 rimbalzi e 7 assist, Harden porta dalla panchina 20 punti e Westbrook ne aggiunge 18. Sacramento, sempre più giù in classifica (al momento è terz’ultima) trova 18 punti e 9 rimbalzi dal centro Cousins, 16 da Evans e 13 da Thompson. 11 invece i punti del rookie Jimmer Fredette.

    Risultati NBA 20 aprile 2012

    Charlotte Bobcats-Memphis Grizzlies 80-85
    Atlanta Hawks-Boston Celtics 97-92
    Cleveland Cavaliers-New York Knicks 98-90
    Dallas Mavericks-Golden State Warriors 104-94
    San Antonio Spurs-Los Angeles Lakers 121-97
    Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 92-103

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA: Howard infortunato, stagione finita e niente Olimpiadi di Londra

    NBA: Howard infortunato, stagione finita e niente Olimpiadi di Londra

    Dwight Howard, centro NBA degli Orlando Magic, dovrà operarsi alla schiena per un’ernia del disco (problema fisico che lo tormenta dai primi di marzo) e dovrà stare fermo almeno per i prossimi 4 mesi. Per lui campionato finito ed oltre al danno c’è la beffa perchè dovrà rinunciare a prendere parte alla spedizione della Nazionale degli Stati Uniti alle prossime Olimpiadi di Londra 2012.

    Termina così nel peggiore dei modi l’annata più difficile e travagliata per il miglior centro della Lega: è dall’inizio della stagione che infatti il numero 12 del team della Florida ha avuto problemi, in primis di carattere contrattuale visto che a più riprese ha chiesto alla dirigenza della sua squadra (in particolare al general manager Otis Smith) la cessione ad un’altra franchigia per poter lottare per il titolo NBA, cosa che evidentemente non riteneva di poter raggiungere con gli Orlando Magic. In un gioco di continue smentite e continue riconferme alla fine Howard ha esercitato l’opzione (presente nel suo contratto) di rinnovo di un ulteriore anno con Orlando a pochissimi giorni dalla fine degli scambi.

    Ma qui è arrivato il secondo problema del suo tribolato 2012: il centro soffriva infatti di dolori alla schiena ed esami specifici hanno rilevato un’ernia del disco. Howard ha provato a giocare ma le sue prestazioni erano evidentemente al di sotto della media ed alla fine il giocatore si è arreso al dolore, dovendo necessariamente ricorrere all’operazione chirurgica.

    Dwight Howard, Orlando Magic | © Sam Greenwood Getty Images

    Howard verrà operato in giornata a Los Angeles ma i problemi in cui è incappato hanno minato anche il rapporto con i tifosi dei Magic che ora sono divisi a metà in merito ad una sua permanenza in Florida: c’è chi preme per un suo ulteriore rinnovo per farlo diventare il simbolo di questa squadra e tentare di ricostruire un team da titolo attorno a lui, altri invece spingono per la sua cessione dalla quale ricavare ottime contropartite tecniche e magari qualche scelta molto alta nei prossimi Draft NBA in modo da poter inserire tasselli importanti che possano ridare splendore ai Magic, che dopo la Finale di qualche anno fa persa contro i Los Angeles Lakers sono andati incontro ad un inarestabile declino non riuscendo più a tornare su quei livelli.

    La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la fuga di notizie dallo spogliatoio quando si è saputo che Howard aveva chiesto espressamente alla dirigenza, in vista di un suo rinnovo pluriennale, il licenziamento di coach Stan Van Gundy, idolo dei tifosi e che poco ha a che fare con il peggioramento della squadra, smontata e riassemblata senza soluzione di continuità, da un anno all’altro, dal G.M. Otis Smith. I giocatori (e non solo i tifosi) al momento sono tutti dalla parte dell’allenatore e pare probabile che Howard nella prossima campagna di mercato possa essere scaricato: su di lui i Lakers che farebbero carte false per averlo ma non sembrano poter offrire buone scelte al Draft anche se la contropartita tecnica, il centro Andrew Bynum, fa gola ai Magic visti i miglioramenti compiuti. In pole ci sono sempre i New Jersey Nets che oltre ad un paio di ottimi giocatori (in primis il centro Brook Lopez) hanno delle scelte al Draft piuttosto interessanti da poter inserire nella trattativa. Staremo a vedere l’evolversi della situazione.

    Intanto questi sono i numeri della stagione di Howard, che non hanno risentito dei problemi accusati dentro e fuori dal campo: il 26enne centro, prima scelta assoluta al Draft 2004, chiude con 54 partite alla media di 20,6 punti, 14,5 rimbalzi (massimo in carriera e leader della classifica specifica), 2,1 stoppate e 43 doppie doppie.

  • Belinelli batte Houston. Miami stende i Bulls, rissa Pacers-Bucks

    Belinelli batte Houston. Miami stende i Bulls, rissa Pacers-Bucks

    Solo 5 le partite disputate nella notte NBA dopo il turno precedente che aveva proprosto ben 14 sfide.

    Quinta vittoria nelle ultime 6 uscite per i New Orleans Hornets di Marco Belinelli che in overtime hanno la meglio sugli Houston Rockets. Per la guardia Azzurra a fine gara ci sono 13 punti (con 3/7 dalla lunga distanza), ma il protagonista del successo dei padroni di casa è la stella Eric Gordon che infila 27 punti. Partita solida per il lungo Carl Landry (ex dell’incontro) con 20 punti e 10 rimbalzi mentre Aminu piazza 17 punti sostituendo il titolare Ariza. A condannare i texani è il secondo tiro libero sbagliato da Lee (sull’87 pari) a 15 secondi dal termine dei tempi regolamentari. Il top scorer degli ospiti è Dragic con 23 punti con Budinger subito dietro a quota 22. Per i “Razzi” si tratta della sesta sconfitta consecutiva che in pratica chiude le possibilità di approdo ai playoff.

    Dopo 11 sconfitte di fila tornano a sorridere i Minnesota Timberwolves che pur privi di Rubio, Ridnour e Kevin Love sbancano il parquet dei Detroit Pistons. Il fattore decisivo per i “Lupi” è Pekovic che gioca una gara da 23 punti e 9 rimbalzi, doppia doppia per Anthony Randolph (da 15 punti e 10 rimbalzi) e per Barea (13 punti e 12 assist), 13 i punti di Beasley ed 11 quelli della seconda scelta assoluat all’ultimo Draft Derrick Williams. Detroit tira male dal campo ed alla fine sono solo 3 i giocatori a superare la doppia cifra, il migliore è Prince con 18 punti, Bynum segue a quota 17 e Gordon arriva a 14. Deludenti Monroe e Knight (11 punti in combinata).

    La partita tra Indiana e Milwaukee oltre a vedere l’affermazione dei Pacers, si caratterizza per alcuni attimi di tensione in cui le squadre danno vita in almeno 2 occasioni a delle penose ed evitabili risse degne dei migliori saloon del leggendario “vecchio West”. A scatenare i primi attimi di tensione è un fallaccio di Barbosa (Pacers) su Dunleavy (Bucks) nel quarto periodo con il nervoso Sanders (Bucks) a cercare di fare giustizia. Il parapiglia viene sedato ma poco dopo la tensione esplode nuovamente ed ancora più grande quando sempre Sanders si mette ad urlare contro l’intera squadra di Indiana e viene tenuto a stento dai suoi compagni venendo poi espulso dal parquet. Tornando al basket giocato il match winner di Indiana è Granger con 29 punti mentre Hill aggiunge 22 punti e West gioca una sontuosa partita chiusa con 21 punti, 14 rimbalzi e 7 assist. Per gli ospiti, ormai fuori dalla post season (reta da attendere solo la matematica certezza) ci sono 27 punti di Jennings e 23 di Dunleavy. La sconfitta di Milwaukee regala l’accesso ai playoff ai New York Knicks.

    Marco Belinelli © Doug Pensinger/Getty Images

    Miami batte Chicago e rinvia la festa Bulls che in caso di vittoria avrebbero festeggiato il primo posto matematico nella Eastern Conference. 61 degli 83 punti totali del team della Florida vengono segnati da James (27 punti, 11 rimbalzi e 6 assist), Wade (18 punti) e Chalmers (16). Tra gli ospiti, sempre privi di Rose, si mettono in evidenza i soli Lucas (16 punti) e Noah (15 punti e 10 rimbalzi).

    Infine successo importantissimo per i Phoenix Suns che agganciano gli Utah Jazz all’ultimo posto playoff ad Ovest: i Clippers si arrendono 93-90 e non bastano i 17 punti di Butler e le doppia doppie di Griffin (16 punti ed 11 rimbalzi) e Paul (19 punti e 10 assist). I Suns trionfano grazie ai 18 punti di Dudley (4 triple), ai 16 di Frye, ai 13 di Nash ed alla doppia doppia di Gortat da 14 punti e 14 rimbalzi.

    Risultati NBA 19 aprile 2012

    Indiana Pacers-Milwaukee Bucks 118-109
    Detroit Pistons-Minnesota Timberwolves 80-91
    Miami Heat-Chicago Bulls 83-72
    New Orleans Hornets-Houston Rockets 105-99 (overtime)
    Phoenix Suns-Los Angeles Clippers 93-90

    LE CLASSIFICHE 

    VIDEO RISSA PACERS-BUCKS:

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    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Basket, Siena travolge Avellino e blinda il primo posto in classifica

    Basket, Siena travolge Avellino e blinda il primo posto in classifica

    Serata di festa per la Montepaschi Siena che nel recupero della decima giornata di ritorno del campionato italiano di Serie A di basket travolge la Sidigas Avellino per 109-79 e in pratica blinda il primo posto in classifica del torneo, visto che ora i punti di vantaggio su Cantù (la più diretta delle inseguitrici) sale a 4 punti con 5 giornate da disputare (ma la Bennet dovrà osservare anche un turno di riposo, cosa che i toscani hanno già fatto) con la possibilità di dilatare ulteriormente il divario.

    La gara contro i campani era stata rinviata per permettere alla Montepaschi di preparare la sfida di Eurolega contro l’Olympiacos, valida per i quarti di finale che avrebbero potuto dare l’accesso alle Final 4 di Istanbul ai biancoverdi di coach Simone Pianigiani. La serie contro i greci però non è stata fortunata per i campioni d’Italia che come tutti sappiamo sono stati eliminati per 3-1, mancando così il grande obiettivo della stagione.

    Per mantenere ora il primo posto in classifica (e di conseguenza avere il vantaggio del fattore campo negli imminenti playoff) Siena potrà anche perdere 3 partite (avendo il vantaggio degli scontri diretti sia contro la seconda in graduatoria Cantù che contro Milano, terza a 6 punti) mentre le rivali dovranno vincere tutte le partite restanti (4 per la Bennet e 5 per l’Emporio Armani) uno scenario a dir poco irrealizzabile.

    David Andersen, Montepaschi Siena | © BULENT KILIC/AFP/Getty Images

    I toscani dominano la gara approfittando delle rotazioni cortissime degli irpini che infilano la sesta sconfitta nelle ultime 7 partite, l’allungo dei padroni di casa arriva a cavallo tra primo e secondo quarto e per gli ospiti non c’è niente da fare. La Sidigas mostra carattere nei primi minuti portandosi sul 17-13 al sesto minuto approfittando della buona vena realizzativa di Golemac e di un brillante Linton Johnson. L’ingresso dei panchinari di Siena però è devastante per i campani che nei 4 minuti rimanenti segnano solo 2 punti subendone 13 per il provvisorio 26-19. Nel secondo periodo 4 tiri  da 3 consecutivi portano i biancoverdi sul 37-23 dopo appena 3 minuti del quarto ed il divario diventa insormontabile già al 17esimo quando il punteggio recita 48-31.

    Tra la fine del primo tempo e l’inizio della seconda parte di gara Green riesce a ricucire sul 54-43, ma poi il dominio della Montepaschi è totale ed il protagonista è Carraretto autore di ben 14 punti nel terzo quarto. A 2 minuti dal termine di frazione il risultato recita 73-50, poi arriva un super parziale di 12-0 in avvio di ultimo periodo che fa segnare il provvisorio 87-54. Ultimi minuti poi in totale controllo per i padroni di casa che chiudono facendo riposare tutti gli uomini più importanti tenendo lontani anche eventuali e sgraditi infortuni.

    Sono 6 a fine partita gli uomini in doppia cifra per Siena con Carraretto che fa segnare il suo massimo in maglia Montepaschi a quota 23 punti, Stonerook aggiunge una doppia doppia da 17 punti e 10 rimbalzi mentre McClaebb porta alla causa 14 punti. Sono 12 invece i punti a testa di Andersen e Ress, Lavrinovic chiude la graduatoria con 11 punti a referto. Per gli ospiti si salva Marques Green autore di una partita da ben 25 punti con Slay e Johnson che segnano rispettivamente 18 e 14 punti.

    RISULTATI COMPLETI SERIE A VENTISETTESIMA GIORNATA (riposo per Casale Monferrato):

    Banca Tercas Teramo vs Bennet Cantù 69-74
    Cimberio Varese vs Banco di Sardegna Sassari 85-79
    Otto Caserta vs Vanoli Braga Cremona 74-77
    EA7 Emporio Armani Milano vs Umana Venezia 79-70
    Fabi Shoes Montegranaro vs Scavolini Siviglia Pesaro 79-77 (overtime)
    Canadian Solar Bologna vs Angelico Biella 62-53
    Acea Roma vs Benetton Treviso 102-99 (overtime)
    Montepaschi Siena vs Sidigas Avellino 109-79

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 40
    2. Bennet Cantù 36
    3. Banco di Sardegna SS 34
    4. Scavolini Siviglia PS 34
    5. EA7 Emporio Armani MI 34
    6. Umana VE 32
    7. Canadian Solar BO 30
    8. Cimberio VA 28
    9. Sidigas AV 26
    10. Virtus Roma 26
    11. Benetton TV 24
    12. Angelico BI 22
    13. Fabi Shoes MGR 22
    14. Otto CE 22
    15. Vanoli Braga CR 22
    16. Banca Tercas TE 20
    17. Novipiù Casale Monferrato 12